Fino alla fine del tempo

di Samy_Garbo
(/viewuser.php?uid=173547)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Sento i polmoni che a ogni mio respiro si gonfiano di aria gelida che mi toglie il fiato, mi brucia in gola e mi pizzica gli occhi.
Sto correndo, talmente forte da sentire i miei piedi leggeri, quasi sollevati da terra.
Le persone mi sfrecciano accanto in maniera indistinta ai miei occhi come durante un viaggio in macchina fatto a velocità troppo elevata dove,dal finestrino, ogni cosa che vediamo ci appare senza forma, colore,senso...perde la sua magia.
All'apparenza può sembrare una bella sensazione eppure dentro qualcosa mi opprime, soffoca le mie urla di dolore in gola e apre un'enorme voragine al centro esatto del mio petto. Ed eccole, all'angolo dei miei occhi, le lacrime che aspettavo,che sentivo venire da dentro.
Lacrime amare rigano il mio volto,lacrime intense,fastidiose,lacrime di terrore,di dolore,lacrime insignificanti, lacrime che supplicano un motivo,un perché!
Il problema è che nemmeno io so l'esatto motivo di tutto questo.
Non so assolutamente niente...buio totale!
Mille e più domande iniziano a girarmi vorticosamente per la testa.
< Dove sono e perché?Perché sto correndo?Sto per caso scappando e se sì da chi?Oppure sto semplicemente correndo per raggiungere un posto?O magari sto cercando qualcuno. Sì,ma chi devo raggiungere?Chi sta per andarsene da me ed è talmente importante da farmi correre così?> 
Tutto questo mi porta ad accelerare ancora di più il passo. 
So perfettamente che mi sto dirigendo verso l'ignoto, eppure non riesco a fermarmi  perché dentro di me sono sicurissima che c'è qualcuno e non qualcosa che devo assolutamente trovare, costi quel che costi!!!
Ed ecco che la mia folle corsa viene bruscamente interrotta.
Sono ferma,immobile,sento i muscoli irrigidirsi al tocco di due dita gelide che mi stringono i polsi. "Dovrei aver paura?Scappo?" mi domando, ma la risposta arriva da sola quando la persona che mi blocca, e che ancora non ho avuto il coraggio di guardare in volto,mi tira a se.
Mi abbraccia,deciso ma delicato mentre mi canticchia,quasi sussurrando,una dolcissima canzone all'orecchio. 
Appoggio la testa al suo petto e sono subito inebriata dal suo dolce profumo,il profumo di un ragazzo.
Ecco quello che cercavo!
Mi abbandono ancora di più,sprofondando in quell'abbraccio e finalmente la grandissima voragine che si era aperta nel mio petto, così come era nata,se ne va,liberandomi dalle centinaia di lacci che mi tenevano legata all'immenso dolore causato dalla solitudine e dal buio che mi circondavano.
La sua mano scivola leggera sul mio collo e delicata mi solleva il viso.
Per la prima volta vedo i suoi occhi.
Istintivamente abbasso lo sguardo imbarazzata, ma la voglia è troppa e velocemente lo rialzo e torno a perdermi nella loro immensità.
Sono perfetti,di un color nocciola con una piccola sfumatura di verde smeraldo agli angoli.
Sono profondi,intensi,pieni di una dolcezza mai vista.
Brillano,si illuminano tanto da sembrare due piccole stelle che ridono.
Ridono di me? Oddio,avrò le guance rosse come pomodori!!!
Sono occhi così nuovi,così diversi da tutti quelli incontrati prima d'ora, eppure cosi familiari.
Come se li avessi già incrociati,come se già una volta si fossero posati su di me.
Impossibile!
Me ne ricorderei sicuramente....come posso dimenticare due occhi del genere??




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=960490