Non è mai troppo tardi..

di Rejoice96S
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Era tutto buio.
 Solo qualche luce gialla dei fanali delle automobili che sfrecciavano lungo le strade londinesi. Era una notte strana, inquietante. Per niente silenziosa. Non riusciva ad essere tale; i rombi delle auto e i loro clacson, le voci della notte.. Le grida di una donna. Due donne. Correvano lungo la strada di un quartiere piuttosto affollato, inseguite da un uomo che di buono prometteva davvero poco. Aveva una pistola con sé.
 
“Adrienne! Adrienne, muoviti che manca poco!”
“No.. Non ce la faccio, Brittney! Sono ore che scappiamo! Ci ucciderà!”
“Non abbiamo fatto nulla di male! Ti prego, resisti! Tra poco saremo in salvo!”
 
Adie e Britt correvano, veloci come il vento. Fuggivano, senza sapere da chi. Erano la paura, il terrore e l’angoscia che le inseguivano. Non potevano conoscerne il volto. Dopo un altro quarto d’ora passato a scansare gente passante e spari vaganti, giunsero fuori al portone di una casa di periferia. Una casa grigia ed oscura, sia fuori che dentro. Non era il luogo ideale dove cercare un rifugio, ma dovevano accontentarsi. Era il primo posto appartato che avevano trovato.
“Qui, presto! Adie, ce l’abbiamo fatta!” Gridò senza fiato Brittney, cercando di trovare un modo per entrare nel rifugio.
Ci riuscirono. Entrarono e sbarrarono porte e finestre con i mobili di quella casa apparentemente disabitata. Respirarono. Riacquistarono forze ed energie. Finalmente riuscivano di nuovo a riascoltare i loro pensieri e il battito del loro cuore. Avevano ancora paura, sapevano bene che non poteva finire lì. Adrienne prese in fretta il suo cellulare e compose il numero di suo marito. Sapeva che era inutile, li separavano milioni di chilometri, ma voleva provarci lo stesso. Niente. Non rispondeva. Con le lacrime agli occhi, ormai la donna sperava solamente in un segno divino.
 
“Non è mai troppo tardi..” Sussurrò Brittney, che si era accovacciata a terra, ascoltando quello strano silenzio.
Improvvisamente qualcosa violò quella teca di cristallo che si era creata attorno alla casa. Un soffio di brezza glaciale sfiorò i loro visi. Quell’essere senza nome né volto era ritornato. Era proprio dinanzi a loro, avvolto nell’oscurità e con una pistola puntata.
“No.. No! Ti prego, non farlo! Mike, aiuto.. MIKE!!!”
 
Poi ti svegliasti.
 
“Brittney!!” Urlasti, nel cuore della notte. Quelle ultime parole facevano ancora eco nella tua mente. Il tuo cuore batteva a mille, sudavi freddo. Respirasti a fondo cercando di riprendere coscienza il più velocemente possibile. Era solo un sogno. Forse no.
 
“Billie.. Billie svegliati!” Dicesti, scuotendo il tuo amico che dormiva beatamente affianco a te, ignaro di tutto.
“Eh.. Oh.. Che succede? Mike, stai bene?” Chiese, ancora frastornato, ma cosciente che qualcosa non andava bene.
“No! Ho fatto un sogno orribile. Un incubo. Ho paura che.. Che sia qualcosa di più che una fantasia della mia mente!”

 


Angolo dell'autrice:
Non so come sono riuscita a scrivere questo primo capitolo, è parecchio inquietante! Però tranquilli, nei prossimi capitoli non ci sarà tutta questa drammaricità...
Beh, che posso dirvi,spero che questo capitolo vi sia piaciuto, anche se i prossimi saranno più belli.. Recensite, grazie a tutti! =)





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