La porta di un piccolo Bar si apre, con il consueto tintinnamento delle campanelline attaccate allo stipite.

Una ragazza alta, dagli occhi azzurri, vestita in modo del tutto banale, entra sedendosi in un tavolino subito alla sua destra.

Poggia la borsa di tela con un gesto seccato e va al bancone, in silenzio.

Tutti la osservano.

NightMare era una città minuscola, all'interno della quale tutti, ma proprio tutti!, si conoscevano. I nuovi arrivati venivano sempre guardati dall'alto in basso, con paura.

E ora toccava a lei.

Guarda la barista dalla divisa stretta e rossa, che le si avvicina subito, ma con molta stizza.

<< Posso aiutarla? >> chiede la signora guardandola attentamente.

<< Vorrei del succo d'arancia, per favore. >> dice ormai abituata a quelle reazioni.

<< Certo >> sussurra la barista allontanandosi per aprire una piccola bottiglietta di vetro.

Lei la guarda impaziente, spostando velocemente il peso da una gamba all'altra e distogliendo lo sguardo.

La sua mente è..pienamente vuota.

Pensa a tutto, ma allo stesso tempo a niente.

Un rumore di liquido versato funge da sveglia, facendola ritornare al presente.

La barista le si avvicina porgendole un bicchierino di vetro.

Più piccolo, mi raccomando!

Prende il bicchiere in mano sorseggiando il succo.

Non aveva voglia di andarsene.

Doveva ancora fare molta strada per arrivare all'Università di VillaGarde.

Possibile che il suo prescelto dovesse abitare così lontano?