L'escluso

di Syra44
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Disclaimer: I personaggi citati non mi appartengono, ma sono proprietà di J

Disclaimer: I personaggi citati non mi appartengono, ma sono proprietà di J.K. Rowling; questa fanfiction non è stata scritta a scopo di lucro.

 

 

 

L’escluso

 

 

« Com’è Hogwarts, papà? »

« La vedrai con i tuoi occhi, figliolo. »

 

Tutti i bambini nati in una famiglia magica attendono con ansia spasmodica quel gufo e quella lettera. Manca ancora tanto al compimento degli undici anni, ma questo non li scoraggia dal sognare l’istante esatto in cui apriranno quella busta sigillata con la ceralacca rossa e stringeranno tra le mani tremanti quello spesso foglio di pergamena.

“Caro signore, siamo lieti di informarLa che Lei ha diritto di frequentare la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts”.

 

« Dai, dimmelo! »

« E va bene, va bene. È un enorme castello arroccato sui monti scozzesi… »

 

Tutti i bambini nati in una famiglia magica cominciano, intorno ai sette anni, a far crescere fiori in una sola notte, e levitare la scatola dei biscotti al cioccolato, e pasticciare con la magia e chi sta loro intorno. È la natura. È normale.

E mentre i genitori si disperano perché i loro pargoli diventano più ingestibili di giorno in giorno, i bambini esultano: un passo più vicini alla meta.

 

« Non vedo l’ora di essere Smistato! Voglio essere il migliore, voglio imparare a prendermi cura delle creature magiche ed entrare nella squadra di Quidditch della mia Casa! »

« Saprai rendermi fiero di te, figliolo. Ne sono certo. »

 

Tutti i bambini nati in una famiglia magica danno prova dei loro poteri, acquistano il materiale per Hogwarts e il primo settembre si ammassano sul binario 9 e ¾ in compagnia di genitori che nascondono la preoccupazione dietro un sorriso e mille rassicurazioni. Sono fieri dei loro piccoli prodigi, ma un po’ malinconici perché sì, il tempo passa in fretta e i piccoli hanno aperto le ali, in procinto di abbandonare il nido.

Tutti i bambini nati in una famiglia magica poi salgono sul treno e veleggiano verso Hogwarts. Ora non sono più bambini, sono maghi.

 

Tranne te, Argus.

 

« Che significa, papà? Che significa che non potrò andare ad Hogwarts? »

Nessuna risposta.





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