Due fratelli.

di Dave1994
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I due fratelli si fronteggiarono,mentre intorno a loro la pioggia cadeva in un’incessante scroscio assordante.
Sollevarono le spade,dono del padre morto da millenni.
Partirono all’unisono:un veloce scambio di colpi,una poesia di maestria e grazia.Le gocce d’acqua si fermarono,intimorite dalla velocità dei due demoni mezzosangue:era come una lunga danza,dentro la quale il tempo era a sé stante.
Continuarono a combattere,finché il sangue non inizio a scorrere lungo la pietra della torre antica.Era forse il loro modo di dimostrarsi affetto? Di dare prova al loro valore?
Il più giovane,il cui impermeabile rosso volteggiava come una macchia di sangue indistinta,menò un affondo:l’altro lo deviò facilmente e con la sua lama sottile lo disarmò.
E approfittò del momento di distrazione dell’avversario per trapassarlo con la sua spada.
Dante prese tra le mani Yamato,fissando con occhi vuoti quelli del fratello Vergil.
-Il potere controlla ogni cosa- disse il più grande,vestito di blu e oro -e tu non hai nemmeno quello per difenderti.-
E mentre l’acchiappademoni boccheggiava,Vergil estrasse la spada dal suo corpo,che cadde riverso per terra.
Il vincitore si ravvivò i capelli,portandoseli all’indietro,e si allontanò nel temporale.
Udì un movimento dietro di sé:Dante si stava rialzando,con la sua inestinguibile forza d’animo.Vergil sorrise:aveva ereditato davvero quasi tutto dal padre.Quella determinazione gli faceva onore.
Tranne la sua forza.
Il fratello più grande scattò come una tigre e,raccogliendo la spada dell’avversario,lo impalò con la sua arma.
Dante ricadde a terra.
Vergil lo guardò,con uno sguardo misto tra dolore,orgoglio e predestinazione.
Era come suo padre,costretto a combattere con suo fratello.
Una lacrima gli scese sul volto:forse,non era proprio vero che un demone non piange mai.




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