Diario di una quindicenne in una scuola in decadenza.

di HayBho
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Giorno 1. Badabum, tss.




Nella mia classe siamo diciotto. 
Uno più idiota dell'altro. 

Oggi ad esempio, chiacchieravamo allegramente con il professore di Tecnologia, l'unico che ci capisce davvero in questa gabbia di matti.
Quella palla di lardo di Giulia, che ancora non capisco se ha più culo o tette, si è alzata per buttare qualcosa nel cestino.
Noi altri, abbiamo notato che gli occhi del prof, erano puntati dritti dritti verso le chiappone della Giulia.
Sicchè Stefano, come suo solito, prende il diario e lo lancia sulla cattedra, facendo voltare il prof dal sedere di Giulia.
"Prof, lei è un fottuto pedofilo." Disse stefano.
Silenzio, per una manciata di interminabili secondi.
Poi una voce da dietro, sicuramente di Fabio, fece: "Badabum, tsss."
Il prof era rosso di vergogna.
Guardò Stefano e scoppiò a ridere. Si arrampicava sugli specchi, il nonnetto. Astuto.
"Stefano, guarda che stavo guardando se gettava davvero qualcosa nel secchio, o lo ha fatto solo per alzarsi."
Io non sapevo dove sbattere la testa. 


Seconda ora, educazione fisica.
La prof ci fece fare la cavallina.
Io tremavo e mi agitavo. Non la so fare, sono l'unica nella mia classe.
Tutti la fecero, era il mio turno ora.
Mentre prendevo la rincorsa qualcuno rullava i tamburi, non so chi, sicuramente Aldi.
Saltai, e caddi con il muso per terra.
Di nuovo quel "Badabum, tss." Iniziavo a non sopportarlo.


Poi la giornata proseguì insolitamente in modo normale. A parte Lorenzo che a ricreazione ha buttato il panino nel cestino al posto della carta che lo avvolgeva in precedenza.





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