This silence of yours

di Minori
(/viewuser.php?uid=47263)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


 This silence of yours...


 Un mugulio uscì docile dalla sua gola, amplificandosi in bocca.
Si stirò un poco. Aveva le spalle intorpidite, la luce del mattino filtrava dalle persiane.
Gli occhi gli parevano secchi, li richiuse, si costrinse a sbadigliare.
Le lacrime inumidirono le palpebre, portò una mano a coprirsi le labbra secche.
Riaprì gli occhi e osservò la stanza. Il letto era disfatto, il suo odore tatuato nelle coperte.
La coperta cadeva dal materasso, formando drappeggi su cui si disegnavano ombre.
Anche il copriletto era spostato sotto i loro corpi. La polvere pareva prendere vita lentamente, mentre lui si alzava e portava una mano ai capelli arruffati.
Cercava di pettinarli, guardandosi allo specchio appeso al muro. La sua pelle, lucente allo sguardo del sole. I suoi polsi, sottili e fragili.
Il moro lo osservava, il muro freddo dietro le scapole, le braccia assopite che scendevano lungo il corpo, carezzando i fianchi; le mani sulla pelle bianca delle gambe.
Aveva lo sguardo triste, per quanto potesse essere felice di assistere ad una scena del genere.
« Devo andare...»
« Mi lasci solo? »
La domanda fluttuava nell'aria insieme ai loro respiri lenti. Il biondo indossò i pantaloni con discrezione e cercò la maglietta.
« ... »
Il moro prese la coperta e la strinse a sè, portò il naso alla stoffa bianca.
Il biondo, finito di vestirsi, si avvicinò al compagno, gli diede un bacio sulla fronte senza dire una parola, poi si girò, in direzione dell'uscio.
L'altro dal letto vide le sue spalle e i capelli color miele in disordine fermi, come a non voler lasciare quella tranquillità.
Fece qualche passo e sparì dalla vista dell'amato.
Il cantante si mise seduto, tese l'orecchio mentre osservava le foglie di una pianta che teneva accanto alla scrivania.
Sentì dei passi, una porta che si apriva.
Altri passi, delle chiavi, un'altra porta.
La chiusura di quest'ultima.
E poi ci fu silenzio.





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=971623