Elena entra nella grande sala,
addobbata a meraviglia per quell’occasione. E’ la
prima volta che partecipa ad un raduno di fan del suo telefilm
preferito e non vede l’ora di conoscere nuove persone con la
sua stessa passione. Lei che ogni giovedì sera, si chiude in
camera, cellulare obbligatoriamente spento e piazzandosi sul letto,
attende con ansia l’inizio di una nuova puntata di The
Vampire Diaries, preparandosi psicologicamente alle nuove
scoperte che farà, alle lacrime che verserà, agli
occhi a cuoricino e ai litri di bava che cadranno ogni volta alla
comparsa di uno dei tanti attori/figaccioni del cast.
Si fa largo fra la folla, mentre
osserva gli altri “seguaci”, che come lei, hanno
dei canini di plastica bianca a mo di vampiro, che escono dalla bocca.
Ogni parete è ricoperta
da enormi gigantografie dei protagonisti, mentre in un angolo,
parecchie persone fanno delle foto insieme ai cartoni giganti dei loro
protagonisti preferiti. Si dirige in quella direzione: non si sarebbe
certo fatta sfuggire l’occasione! Doveva assolutamente farsi
scattare delle foto con i Salvatore
Brothers e Elena… e a pensarci bene con ogni
stampa del cast, per poi postarle
direttamente su Twitter. Quando arriva davanti alla foto di Damon
Salvatore, si ferma ad ammirarlo..
Complimenti alla mamma!
Siamo fatti tutti nello stesso modo
e usciamo anche tutti dallo stesso posto, e allora perché
alcuni nascevano così perfetti? Perché lui era
così perfetto?
Bellissimo, occhi da favola, fisico
da urlo, gentile, simpatico, impegnato nel sociale con la sua
associazione e anche amante degli animali… cosa
può desiderare di più una donna?
Chi sa, magari a fine raduno
riusciva a fregarsi la sua foto gigante.
Damon è il suo
personaggio preferito in assoluto del telefilm, ha sempre tifato per
lui, sin dalla 1x1. Bastardo ma capace di donarti tutto sé
stesso se soltanto glielo permettevi, cosa che quella mentecatta di
Elena non aveva ancora deciso di fare! Le sue amiche le ripetono sempre
che è un film, che lui non esiste e per questo NON
può amarlo –o come fa lei, venerarlo- e che
avrebbe dovuto cercarsi un ragazzo nella vita reale; e lei questo lo
sa, perfettamente! Ma lei ama visceralmente anche l’attore,
Ian Somerhalder… e lui sì che è reale!
Eccome se è reale! E’ carne, sangue (e a lei, di
sangue, gliene faceva tanto!), muscoli (e che muscoli!).
Una mano le si posa sulla spalla e
Elena sussulta, tornando alla realtà.
-Ehi, scusa…faccio parte
dell’organizzazione- una ragazza le mette in mano numerose
carte una sopra l’altra ancor prima di parlarle.
–Fra poco si svolgerà una gara di sosia, i fan
cercheranno di imitare il fantastico trio e noi stiamo cercando gente
esperta per la giuria- si ferma un attimo e butta un’occhiata
alla sua maglietta con tanto di “KEEP CALM
and LOVE T.V.D” poi riprende e
continua a parlare velocemente. –Prima sfileranno, poi
reciteranno qualche battuta e se vorrai, potrai chiedere loro di
esibirsi in una scena in particolare- aggiunge, cercando di
convincerla.
Ma lei è già
convinta: vedere sfilare tanti ragazzi simili a Ian e Paul? Il suo
sogno!
La ragazza le guarda la targhetta
con il nome attaccata alla maglietta. –Ti chiami anche Elena?
Non puoi non fare parte della giuria allora!-
-No- la corregge, come ormai faceva
da sempre. –Mi chiamo Elena, sbagliano
sempre tutti… e l’idea di far da giudice mi piace
tantissimo, sono dei vostri- esclama, sorridendo.
-Ah, bene! Devi mettere i tuoi voti
in queste caselline qua e riconsegnarmele a fine concorso…
poi faremo un conteggio finale e dichiareremo i vincitori- le artiglia
una mano e la trascina verso dei tavolini già occupati per
metà. –Comincia fra poco, stai pronta- e dicendole
così se ne va, lasciandola sola e con un braccio mezzo
dolorante.
Ma da sola non rimane nemmeno per
venti secondi, diversi Ian cominciano ad attaccare bottone con lei,
facendo mosse e strane espressioni del viso che l’attore in
questione farebbe soltanto se colpito da atrocissimi dolori in tutto il
corpo.
Un’altra copia di Ian,
molto più brutta dell'originale, le porta un bicchiere di
limonata e lei lo avrebbe anche ringraziato se soltanto lui non
l’avesse chiamata “Sweetie”, cercando di
imitare la voce del suo Damon nella 2x5. Elena nemmeno risponde, quasi
schifata. Una sottospecie di Paul la saluta e lei fa appena in tempo a
voltare la testa dell’altra parte per non vedere il suo
“I love you” sillabato.
Le verrebbe da alzarsi in piedi e
gridare che no, nessuna di quelle persone avrebbe mai potuto imitare i
suoi attori preferiti, era impossibile. Ma si morde la lingua, magari
nella parte recitativa sarebbero andati meglio.
Si fa portare un altro bicchiere di
succo e questa volta obbliga la cameriera/falsa Elena a stare zitta o
non sarebbe sopravvissuta un momento di più.
Beve velocemente il succo e per un
momento vuole essere Bonnie per trasformare quella bevanda analcolica
in qualcosa di più forte, decisamente più forte!
Perché solo così sarebbe riuscita a superare il
concorso senza uccidere nessuno.
Vedere Ian, Nina e Paul copiati in
quel modo, la fa stare male e non esagera. Per lei, quei tre sono un
po’ come la triade capitolina per i Romani. La sua
ammirazione nei loro confronti è infinita e poi, lei a
quelle serie tv deve tanto. L’inizio della sfilata, la fa
ritornare al mondo reale e scacciando via l’ultimo pensiero
un po’ più triste degli altri, si concentra
totalmente sul suo compito da giudice.
All’improvviso, i suoi
occhi non vedono altro che un’infinita di Ian, Nina e Paul
diversi; alcuni camminano normalmente, altri si atteggiano a star e
giocano con un cappello simile a quello di Ian, una
ragazza indossa un ciondolo come quello di Elena ed è
l’unica cosa uguale.
Sbuffa, sembra quasi che Julie Plec
e Kevin Williamson si siano divertiti a creare tanti protagonisti
uguali e per farlo abbiano usato la stessa formina, ma una stampina
tarocca, di quelle che dopo un paio di usi vanno necessariamente e
urgentemente buttate perché non funzionano più.
Comincia a mettere i voti e ci va
giù pesante: un cinque a quel Ian là, un quattro
a quell’orribile Paul in seconda fila, un sei tirato
all’ Elena di fronte a lei solo perché le ha
servito il succo poco prima. Un altro cinque, ancora un altro quattro,
un sette a quello solo perché ha gli occhi azzurri e un paio
di sei e mezzo agli unici ragazzi che avevano avuto il buon gusto di
tacere e di non imitare nessuna delle voce degli attori. Una vera e
proprio carneficina, insomma! A lei dare voti non è mai
piaciuto, così bassi poi… ma quegli individui se
li cercavano!
L’organizzatrice di prima
le passa davanti, sorride e portandole un altro bicchiere di limonata,
ritira le carte dove ha scritto le sue votazioni.
-Ti stai divertendo?- domanda.
-Ehm…- lei che a mentire
non è mai stata brava cerca di improvvisare.
–Certo… mi sono piaciuti tutti, davvero- risponde,
per poi guardandola andare via a prendere altre schede.
Prende il cellulare dalla tasca e
comincia a guardare velocemente tutte le immagini di The Vampire
Diaries che ha sulla memory card, cercando di stamparsi in modo
permanente in testa i veri volti di Ian, Nina e Paul.
-Ehi, scusa. Potresti dirmi
l’ora?- qualcuno al suo fianco la chiama, interrompendo quel
sacro rito.
Si gira di scatto nella sua
direzione, pensando che sia ancora un altro sosia che cerca di
comprarsi il suo voto. –Non siamo mica nel 1864, esistono gli
orologi o i telefo…- ma il resto della frase non esce, si
blocca in gola, quando si accorge chi ha di fianco: un bellissimo
ragazzo con due splendidi occhi azzurri…o grigi o insomma,
un colore stupendo simile a quello di Ian!
-Scusa, non volevo essere scortese-
cerca di riparare all’errore commesso e gli dice gentilmente
l’ora, nascondendo poi il suo rossore dietro il bicchiere.
Torna ad osservalo,
perché...cavolo! Quel ragazzo là assomiglia
davvero a Ian Somerhalder! Eccolo, il suo sosia! Non uno di quei
babbuini che lo scimmiottavano sopra al palco.
-Tranquilla- gli risponde
semplicemente e Elena quasi muore, strozzandosi con la limonata. Quella
voce…è così bella, così
emozionante, così simile all’originale!
Lei continua a guardarlo, non
riesce a distogliere lo sguardo dal viso del ragazzo: per lei
è lui il vincitore del concorso!
Ha una leggera barba sulle guance,
il capello tipico di Ian, il giubbotto di pelle nera, lasciato aperto,
lasciava intravedere una camicia bianca con i primi bottoni sbottonati,
dove erano appesi un paio di Ray Ban ultimo modello.
Aveva anche stile, il ragazzo.
-Ho qualcosa che non va?- le chiede
ad un tratto quella meraviglia.
No, sei uno schianto!
Lei si sposta i capelli indietro,
imbarazzata. –No, niente- gli fa –Solo
che…assomigli tantissimo a Ian Somerhalder, sai-
-Ah- lui annuisce, come se fosse
una cosa normale. –Non sei l’unica ad avermelo
detto-
Ed Elena ascoltando di nuovo quella
voce, sente qualcosa di indefinito all’altezza dello stomaco;
si sente strana.
-Perché non partecipi al
concorso?- chiede, facendo un cenno verso il palco, dove i sosia si
stanno preparando all’ultima esibizione.
Lui sorride e lei ha la testa vuota
e confusa, neanche gliel’avessero presa e scossa
violentemente.
-No, non fa per me-
-Ma TU
vinceresti- afferma, sicura, mettendo un po’ troppa enfasi
nel “tu”.
Il ragazzo continua a sorridere,
affascinandola sempre di più. Ne è sicura: un
altro sorriso del genere e lei non sarebbe più riuscita a
comporre una frase di senso logico.
-No, loro sono molto più
bravi di me-
Elena scuote il capo, facendo una
smorfia disgustata. –Loro?-ripete scettica. –A me
non piacciono e io me ne intendo- conclude, orgogliosa.
-Ho notato. Bella maglietta- e
accompagna le parole con un impercettibile movimento della sedia in
avanti, nella sua direzione.
Tu sei bello. TUTTO!
Elena ringrazia e torna a guardare
davanti a sé, mentre i suoi ormoni interrompono la conga
–cominciata quando lui le aveva sorriso la prima volta- e le
danno della scema per quella risposta così scadente.
-Ti chiami Elena?- continua lui,
indicando con un dito il cartellino sulla sua maglietta. –Che
combinazione-
Il cuore della ragazza batte
più veloce, sembra quasi deciso ad uscirle dal petto.
–Più o meno… mi chiamo Elena-
-Elena…Bel nome, davvero-
Sentirlo pronunciare da lui, con
quella voce così sensuale, le fa sembrare il suo nome mille
volte più melodioso.
-E tu? Come ti chiami?-
-E come mi dovrei chiamare? Ian,
no?- comincia a ridere, si toglie il giubbotto e lo poggia affianco,
sulla sedia vuota.
Elena
si unisce alla sua risata. –Ovviamente, non poteva essere
altrimenti-. Sente che l’infarto è vicino,
perciò distoglie lo sguardo da quegli occhi così
azzurri e incantevoli. Non l’avesse mai fatto, si incanta nel
guardargli l’attillata camicia, che fa andare a briglia
sciolta la sua immaginazione.
Il concorso ricomincia e lei,
troppo presa dal discorso con il suo Ian, mette voti a caso ai Nina e
Paul che si susseguono velocemente sul palco.
Quel ragazzo, ne è
certa, l’attira proprio. Le sue continue espressione buffe la
fanno ridere da pazzi ed è d’accordo con qualsiasi
cosa dica.
-Hai scelto il vincitore? Qual
è lo Stefan più bravo?-
-Oddio- dice lei, mettendo quasi le
mani fra i capelli per la disperazione. –Forse il
penultimo… non certo il primo o il secondo o il terzo-
aggiunge, pensandoci un attimo.
-Perché
l’ultimo? Ha completamente sbagliato la sua battuta-
-E fra pochissimo imiteranno Damon-
lo avverte, disperata. –Il vero Ian dovrebbe denunciarli! Uno
ad uno-
-Ti piace Damon come personaggio? O
soltanto l’attore che lo interpreta?- la stuzzica lui.
-Entrambi! Ma non sono mica una
ragazzina che ha scelto di essere Team Damon soltanto per la sua
bellezza. La sua caratterizzazione è da paura, una
personalità talmente forte! Praticamente ero dalla sua parte
appena lui ha pronunciato quelle fatidiche parole! Hel…-
-Hello Brother-
termina Ian e tanta l’intensità che ci mette che
sobbalza.
-Cavolo. Sei identico anche in
questo. Bravo- si congratula e non riesce ancora a credere che una tale
meraviglia stia sprecando il suo tempo a parlare con una come lei.
-Ti stupiresti nel vedere in quante
altre cose sono identico-
-Ah sì?-
-Sì. Posso fartele
vedere se vuoi...- sorride e sembra consapevole del vuoto totale che
adesso invade la mente di Elena e del caldo che
all’improvviso sta provando.
-Ora?- domanda, come a chiedere
conferma.
Se
sto sognando, PERFAVOREPERFAVOREPERFAVORE voi non svegliatemi!
Ian lancia uno sguardo sul palco,
dove il primo Damon Salvatore sta cominciando a recitare.
–Hai ragione, adesso sei impegnata qui…appena
finisce, ok?-
Ma dimmi una cosa, pensa, hai intenzione di
farmi svenire?
Non sa se accettare o meno:
l’ha appena conosciuto, certo le è piaciuto sin da
subito e le vorrebbe voglia di saltargli sopra e fargli tante porcherie
che neanche nei suoi sogni migliori ha mai immaginato, ma è
uno sconosciuto… uno sconosciuto bello e intrigante, ma pur
sempre uno sconosciuto e di conseguenza potrebbe essere un potenziale
omicida, la cui intenzione è quella di ucciderla. Ci pensa
su qualche secondo,è veramente in una situazione spinosa.
-Aspetta un attimo, sei fidanzata e
non sai come dirmelo per non ferire i miei sentimenti, vero?-
COSA? NONONONONONONO! Aveva
frainteso il suo silenzio!
-Fidanzata? No, assolutamente!!-
esclama con un po’ troppa foga. –Sono tutta tua,
appena finisce questo strazio però.
Era un’incosciente, lo
sapeva benissimo, ma se quel Ian fosse stato veramente un assassino,
almeno sarebbe morta contenta e fra le braccia di un eterno
stallone.
-Quindi tu non sei fidanzato?-
chiede per sicurezza.
-No, niente ragazza- le assicura.
-Perché? Sei
così fico e così sexy!- esclama, citando Vicky in
una puntata di TVD.
Lui lo nota e sta al gioco e dice
la battuta di Damon. –Lo so!-
Una sfilza di Damon iniziano a
sfilare e a massacrare con un’intonazione completamente
sbagliata le battute sarcastiche più famose del vampiro.
Vota con un tre il primo candidato
e continua così fino a che, l’incarnazione di Ian
Somerhalder al suo fianco non le blocca la mano.
-Non ti sembra di essere un
po’ troppo crudele?-
-Crudele?- ripete, sconvolta sia da
quel tocco che da quello che ha detto. –Scusa, ma sei sordo o
cosa? Hai sentito come ha massacrato uno dei momenti più
belli della seconda stagione? No, dico… ti sembra per caso
che Damon dica “bel pigiama” o “Ti amo,
Elena” in quel modo? Anzi…- cancella velocemente
il quattro che aveva appena segnato e scrive un bel tre furiosamente.
–Così impara-
-Sei proprio impossibile, eh?-
-Vogliono imitare Ian? Che lo
facciano bene o se ne stiano a casa loro!-
Lui scuote la testa, ridendo; e da
quel momento in poi, Elena diventa ancora peggio, se possibile!
Comincia a fare domande difficilissime ai sosia, chiedendo battute e
espressione del viso complicate, che i malcapitati cercano di eseguire
al meglio, ma non riuscendoci nella maggiormente dei casi.
-OMG- sbotta.
–Seriamente, non ce la faccio più. Fanno tutti
schifo-
-Dai. Qualcuno che ti piace ci
sarà- la esorta Ian, con tono convincente.
-Sì, te… ma
non partecipi! Dammi retta, avresti dovuto concorrere. Sei il mio
vincitore…gli assomigli talmente tanto-
Lui ride. –Comincia a
fare caldo qui- e piega le maniche della camicia bianca. Elena non
capisce cosa ci sia di buffo in quello che ha detto, poi si rivolge
allo sfortunato ragazzo sul palco.
-Bene, fammi vedere lo sguardo di
Damon- gli dice, duramente.
-Sguardo?- ripete lui, non capendo.
-Certo! Ricordi la 1x22?-
Il sosia fa un cenno con il viso.
-Ecco, Elena dice e Damon di non
fare più “quella cosa con gli occhi”, io
ti sto chiedendo di farmela vedere- gli spiega e sbuffa rumorosamente.
Il tizio fa qualcosa con gli occhi
e a lei tutto sembra, tranne quello che gli ha chiesto.
-Oddio, e quello
cos’era?!- esclama. –Ok, ti ridò
un'altra possibilità, ma mi raccomando, eh! Questa non la
devi proprio sbagliare o ti prendo a schiaffi. E sono seria! Fammi
vedere come Damon ammalia le persone-
Il ragazzo questa volta la guarda
come se fosse pazza. –Parli seriamente?-
-Mai stata più seria in
vita mia. Ho la faccia di una che scherza?- aggiunge.
-No! Hai la faccia di una che mi
ucciderebbe, se sbagliassi la scena!- esclama.
-Indovinato! Almeno in una cosa sei
bravo, allora -
Il ragazzo, sentendo quelle parole,
gira sui tacchi e se ne va, additandola come una “pazza
esaurita”.
-Poverino, ha ragione. Sei troppo
esigente - la sgrida quasi Ian.
Elena nemmeno gli risponde, ormai
si è calata nella parte del giudice e difenderà
il suo Damon e l’intero cast di TVD da quelle persone che non
fanno altro che infangarli.
Ne sale un altro; aspetta il suo
turno per le domande e quando tocca a lei, vede chiaramente il sosia
rabbrividire.
-Voglio sentire un “Hello
Brother” convincente e quanto più simile al vero.
Mi raccomando-
Inutile dire che la prestazione del
ragazzo è scadente quanto le altre e questo non la ferma
mica, anzi continua imperterrita a chiedere altre cose decisamente
impossibili (3x2, doggy, doggy; mima il gesto che fa Damon quando
strappa i cuori, ecc).
-Guarda, mi hai annoiato. Tanto. Do
anche a te un’ultima possibilità. Fammi la
Damon-dance-
-Damon-dance?-
-Yep, quella della 1x6 con Vicky,
però, non della 2x18-
Il ragazzo comincia a sudare
freddo, è certo che se sbaglierà qualche passo,
la ragazza gli salterà al collo per ucciderlo. Rinuncia
ancor prima di averci provato e abbandona il palco, tenendo
più alla sua vita che a quella stupida vittoria.
Elena si gira verso Ian e si
stupisce nel trovarlo in piedi. Forse si è annoiato e se ne
vuole andare abbandonandola là!
-Dove vai?- si arrischia a chiedere.
-Voglio farti vedere una cosa...-
le dice e poi comincia a camminare verso il palcoscenico.
Ed è lì che
Elena se ne accorge. La manica del braccio sinistro è
arrotolata quasi fino al gomito ed è all’interno
del braccio, che in tutta la sua bellezza, spicca un tatuaggio,
più precisamente una scritta in latino.
-Hic et Nunc- mormora lei,
sentendosi una scema.
Come diavolo ha fatto a non
accorgersene prima?
Quella somiglianza non era un caso!
-Hic et Nunc…- ripete
come un automa. –Qui e ora-
Lui si gira a guardarla, sa
perfettamente che lei, adesso, ha capito perfettamente tutto e
facendole l’occhiolino, srotola la camicia per coprire il
tatuaggio poi si abbassa gli occhiali sugli occhi.
Non riesce a credere ai suoi occhi!
L’ha tenuto accanto a sé per più di
un’ora e non ha notato nulla!
Sa che l’infarto
è vicinissimo, quando IAN sale sul palco e facendosi dare un
microfono, si rivolge a lei.
Ha anche al dito l’anello
contro la luce solare di Damon!
-Hai ragione, sono il sosia
perfetto; avrei dovuto iscrivermi- e comincia a interpretare tutte le
battute che lei aveva chiesto ai precedenti (finti) attori.
Dopo aver finito, si rivolge
nuovamente a lei; la quale non gli ha staccato gli occhi da sopra,
maledicendo la sua idiozia.
-Manca niente?-
Lei annuisce e si alza in piedi,
avvicinandosi e sfidandolo quasi. –La Damon Dance-
-Vero-
Elena non capisce più
niente, non riesce più a formulare un pensiero coerente;
quando vede Ian cominciare a ballare, sente il cervello sciogliersi, le
guance arrossire e diventare bollenti, le gambe molli e il cuore
impazzire così come i suoi ormoni. Aveva rivisto quella
scena tantissime volte e non avrebbe mai pensato che un giorno, un
qualche dio le avrebbe fatto quel regalo!
-Ehi, la scena non è
ancora perfetta.- dice, cercando di costruire una frase di senso logico
con soggetto, predicato e complemento. –Manca un piccolo, ma
fondamentale dettaglio-.
Lui si ferma un attimo, non
capendo.
-Devi sbottonarti la camicia!-
esclama una ragazza sotto al palco.
Ian sorride, sta al gioco e lo fa,
sbottonandola piano e con eleganza.
Adesso può anche morire!
Adesso è contenta e se la fine del mondo avverrebbe in quel
preciso istante, lei morirebbe con un sorriso ebete stampato in volto.
Non riesce a staccare lo sguardo da
quello spettacolo, non sbatte neanche le ciglia, perché
vuole godersi ogni istante fino in fondo, senza perdersi nemmeno un
nano secondo.
Ad ogni movimento di bacino che fa,
la folla che si è radunata vicino al palco grida per
incitarlo, battendo le mani, e il cuore di Elena perde un battito.
ODDIOODDIOODDIOODDDIO! Che fisico
fantastico, che movimento fantastico.
Chissà a letto!
Ian si esibisce in un altro
perfetto colpo di bacino, questa volta più forte e
accompagna tutto muovendo le braccia sopra la testa. Fa
un piccolo inchino e batte le mani anche lui, ringraziando.
-E’ lui il vincitore-
-E’ un sosia perfetto-.
Ian scende dal palco, facendosi
largo fra le persone e continuando a ringraziare.
-No, grazie. Era solo una scommessa
con una mia amica. Non ero fra i concorrenti, non è giusto
farmi vincere- lo sente dire.
Si avvicina a lei, sempre con gli
occhiali scuri sul viso e la prende per una mano. –Andiamo?-
-Dovevi dirmelo prima- dice ed
è talmente emozionata che la voce le trema.
Lui, sempre tenendola, cerca di
attraversare la stanza velocemente. –Ce ne hai messo di tempo
per riconoscermi. E meno male che sei una vera fan!- la prende in giro
lui.
-Lo sono! Ma siamo ad un raduno di
fan, in mezzo a cento ragazzi che ti imitano… non era
proprio facile riconoscerti! Chi avrebbe mai pensato che TU saresti
venuto qui!-
-Allora, che voto dai alla mia
interpretazione?-
Lei ride. –Niente male,
davvero! Direi che ti sei meritato il massimo!- esclama.
-Vuoi rivedere la Damon-Dance?-
-Ovvio!-
Chi l’avrebbe mai detto,
era andata con l’intenzione di rubarsi una semplice foto e
andava via con il vero Ian, pensa prima di scollegare il cervello e
dedicarsi completamente a lui.
Non so
davvero da dove mi sia uscita questa cosa xD colpa della febbre! So che
è una storia completamente folle e
irrealizzabile…ma diciamocelo, infondo sognare non costa
nulla!
Il nome
della ragazza, credo si sia capito, è Elena…come
Elena Sofia Ricci o Elena di Troia :D Beh, ditemi cosa ne pensate xD
Ciao,
ciao.
Greta
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