Figli dell'Atomo

di Giulz95
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Back to Leeth:
-A lei le piastrine, a me gli incubi. Bravo, bella riconoscenza per aver salvato la vita della tua mascotte.-
Esce dal porticato guardandomi. L'ho aspettato fuori, ma sono riuscita a sentire quello che si sono detti lui e Rogue. Sorride avvicinandosi, ma senza guardarmi. Il sole gli punta dritto in faccia, costringendolo a socchiudere gli occhi.
-Gelosa?-
-Certo. Da morire.- Sorridiamo insieme. -Al nord, eh? Canada?-
-Alaska. Il professore ha trovato un posto che potrebbe aiutarmi a ricordare.-
-Sono sicura che troverai quello che stai cercando. E che poi tornerai qui.-
-E come mai ne sei così sicura?-
-Perché se non ritorni, ti vengo a prendere io.-
Sorride dopo un minuto, imitato da me. Non so che cosa mi lega a quest'uomo, ma so che quello che abbiamo fatto sulla Statua della Libertà ha segnato qualcosa. E voglio scoprire cos'è. Tiro fuori le chiavi della moto di Ciclope e gliele lancio.
-Non c'è bisogno di usare i tuoi artigli per farla partire.-
-Ti ha dato le chiavi della sua moto? Non pensavo foste così legati.-
-Non lo siamo. Ho il mio duplicato.-
-Continui a stupirmi.-
Ridiamo insieme prima di tornare seri. Lui carica la moto, sale in sella e accende il motore, prima di girarsi l'utima volta verso di me.
-Buona fortuna, Leeth.-
Annuisco, prima di vederlo sparire lungo il giardino e giù per collina.
-Buona fortuna, Logan.-
E grazie.




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