Vampire Knight: la maledizione della principessa mezzosangue.

di LittleBo_
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Fujun'na
(Impura)

 

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Cado, o meglio sono lasciata cadere, con un tonfo sordo sul mio letto al collegio. Zero non è stato molto delicato, come suo solito, ma almeno mi ha risparmiato la camminata. Ormai è notte fonda, e tra poco sorgerà il sole. Prima ancora che possa rimettermi in piedi un ciclone umano irrompe nella stanza e mi travolge; Yuki non è venuta con gli altri, sicuramente perché Kaname glielo avrà impedito a tutti i costi.
“Oh Chrys, ho avuto paura di non rivederti mai più…”
E mi avvolge in una serie di abbracci stritolanti, che mi fanno davvero mancare il respiro.
“Yuki, non respiro più…”
“Oh, ehm… scusa…”
Zero intanto ci guarda impassibile, come sempre e si avvicina alla porta
“Io me ne vado, e …Chrys,” si volta per potermi guardare negli occhi “stai attenta.”
Chiude la porta. La voce dell’albino, alle ultime parole, è cambiata. Non era la solita voce fredda che usa in qualsiasi situazione, era quasi supplichevole.
Zero…
Intanto non mi accorgo che Yuki mi guarda e ride sotto i baffi.
“L’amore è?”
Io in un attimo divento color porpora e agito le mani davanti a me.
“Ma che dici! Magari sei tu quella che si trova in questa situazione!...”
Mi guarda imbarazzata e io le sorrido grata. Che sorella strampalata… ci sediamo sul mio letto a gambe incrociate e le racconto brevemente quello che è successo, e alla fine della storia Yuki rimane un po’ scossa.
“Incredibile Chrys, sei stata fortunata…”
Si alza e comincia a gironzolare per la stanza, sovrappensiero e con una mano sul mento.
“Certo che Zero è sempre il solito maleducato. Poteva prenderti in braccio come un principe…”
A questa ultima parola distolgo lo sguardo a disagio e Yuki scoppia a ridere, contagiando alla svelta anche me. Ho passato momenti tanto orribili che adesso voglio soltanto ridere sul passato, e la risata della mia sorellina cancella ogni singola traccia di ciò che è stato questa notte.
“Dai adesso a letto che siamo entrambe distrutte…”
Yuki corre in bagno e io mi infilo direttamente sotto le coperte. Quando rientra, mia sorella si addormenta di sasso, appena toccato il cuscino. Deve essere stata una lunga notte anche per lei.
Il giorno seguente, come al solito, la prima a svegliarsi sono io. Nonostante abbia ancora sonno, l’abitudine mi ha fatto aprire gli occhi alla solita ora. Il preside Cross ci ha gentilmente concesso di rimanere a riposo per oggi, quindi non ho fretta nemmeno di svegliare Yuki. Mi preparo alla giornata con calma mettendomi un vestitino estivo color cielo che mi arriva fino alle ginocchia e mi metto un cerchietto del medesimo, ma quando ho finito Yuki ancora russa. Mi avvicino dolcemente al suo letto e la chiamo. In risposta ricevo un grugnito. Ci riprovo ancora e ancora, finchè non si degna di schiudere gli occhi.
“Dai Chrys, ancora cinque minuti, oggi non abbiamo lezione.”
“Non vorrai stare a letto tutto il giorno vero?”
Non ottengo nessuna risposta, mentre mia sorella si gira dall’altra parte. A quel punto, dopo un sonoro sbuffo, decido di agire drasticamente, e la scopro fino ai piedi.
“Daaaiiiii Chrys, cattiva…”
Si alza strofinandosi gli occhi e piagnucolando come una bambina. Dopo essersi vestita e lavata, le espongo il mio brillante piano per la giornata.
“Che ne diresti se adesso usciamo in città, mangiamo fuori e poi nel pomeriggio ci diamo allo shopping sfrenato, mmh?”
“Dico che mi sembra una buonissima idea!”
Yuki, col viso illuminato, inizia a saltellare come una bambina e mi trascina fuori dal dormitorio. Mentre percorriamo la strada che porta al cancello, dove dinnanzi a noi compaiono le sagome di Aido e Kain.
“E voi che ci fate qua?”
Alla loro vista Yuki comincia ad agitarsi sul posto, visibilmente in imbarazzo.
“Loro sono qui per me. Credo che ti debba raccontare un po’ di cose…”
“Già, penso anch’io…”
Intanto i due vampiri sbadigliano assonnati, e ci seguono leggermente indietro.
“Dove stiamo andando?”
“A fare shopping Aido, e credo che ci sarete utili…”
E ci giriamo entrambe con uno sguardo d’intesa. Dopodichè mi rivolgo di nuovo a Yuki.



“COOOOOOOSAAAAAAA?”
“Shh Chrys, ci stanno guardando tutti…”
“Shh un cavolo Yuki! Perché non mi hai detto di te e Kaname? Credevo ci raccontassimo tutto noi due…”
Abbasso lo sguardo delusa, non me l’aspettavo da lei una cosa del genere.
“E’ successo tutto molto alla svelta. Poi tu sei stata rapita e ieri non mi sembrava il momento giusto per dirtelo. Poi stamani mi hai detto cosa avevi in mente, e mi è sembrato perfetto per dirtelo. Ma non ne ho avuto nemmeno il tempo…”
“Hai ragione Yuki, ho esagerato. Però avresti dovuto dirmelo subito, al diavolo il resto e il momento.”
“Sì è vero…”
Comincia a ridacchiare a disagio.
“E quindi Kaname ha mandato Stanlio e Ollio a farti da guardie del corpo… fico.”
“EHI”
I due interpellati gridano sdegnati all’unisono.
“Zitti voi due e camminate.”
Mi giro e li fulmino con lo sguardo. La mattinata prosegue tranquillamente e l’ora di pranzo si avvicina.
“Che ne dite se ci fermiamo a mangiare in quel ristorante laggiù?”
“Ecco fermiamoci che non ce la facciamo più a portarvi le buste.”
“Guardate che il bello deve ancora venire oggi pomeriggio… e comunque voi dovete fare i valletti a Yuki, e fra che ci siamo anche a me, quindi smettete di piagnucolare.”
Yuki ride di gusto e i cugini mi guardano indignati, il che fa ridere anche me. Ci fermiamo a mangiare, tra una risata e l’altra e quattro coppe gelato tutte per Yuki, e dopo riprendiamo subito con lo shopping.
Ma, per nostra sfortuna, il cielo inizia a scurirsi, preannunciando un bel temporale, così siamo costretti a tornare in accademia.
“Ma guarda che sfortuna! E siamo in estate…”
“Già….”
Yuki ad un tratto sembra incupirsi e senza che me ne accorga inizia a tremare.
“Yuki..”
La chiamo ma lei di rimando sviene sul colpo, facendo cadere tutte le buste che portavano i due cugini.
“Yuki! Svegliati!”
Nulla, la mia sorellina non risponde.
“Dobbiamo portarla al collegio”
Aido ha ragione, e senza aspettare un secondo Kain prende il cellulare e chiama la limousine che ci ha portato in città prima, che arriva in pochi minuti.
“Yuki, non ti preoccupare andrà tutto bene!”
Lei non sembra migliorare, anzi, ora suda freddo e ogni tanto si lascia sfuggire un gemito di dolore.
“Ma cosa…”
Durante tutto il tragitto gli tengo la mano e gli dico cose incoraggianti che possano spronarla a d aprire gli occhi ma che, in fondo, aiutano più me che lei.
“Sangue…”
Siamo arrivati a destinazione e nel momento esatto in cui l’autista ci apre lo sportello della macchina bianca lucida, la mia sorellina pronuncia quella parola. Quell’unica parola, che mi fa intuire la gravità della cosa.
“Cosa?”
Cerco di capire ma l’unica cosa che sa dire è..
“Sangue….d’appertutto … c’è…sangue”
Aido la prende in braccio e ci avviamo dal preside Cross, fregandocene di tutti gli alunni della Day Class preoccupati per Yuki ma allo stesso tempo emozionati di avere tra loro Idol e Kain. Mandando tutti al diavolo mentalmente mi concentro sulla mia sorellina che intanto si è messa anche a piangere.
Spalanchiamo la porta del preside e ci sorprendiamo tutti nel vedere anche Kuran.
“Yuki!”
Esclamano entrambi. Kaname si avvicina a lei e gli accarezza il volto.
“Cosa è successo?”
Il tono di Kaname è duro come lo sguardo gelido che rivolge ai due cugini, voleva sapere chi avesse fatto tutto questo alla sua cara Yuki.
“Si è sentita male mentre facevamo shopping, nient’altro”
Si scusa Aido.
“E il bello è che non si è affaticata perché le portavamo noi le valigie e ha mangiato la sua porzione elevata di gelato. Tutto nella norma.”
Kaname abbassa gli occhi sulla mia sorellina.
“Ma..” aggiungo io, gli occhi di tutti sono ora puntati su di me “durante il tragitto ha pronunciato una parola…”
Ho lo sguardo basso come Kain e Aido che aspettavano di già la domanda che mi si sarebbe proposta poco più tardi.
“E quale sarebbe?”
Cross che è stato in silenzio per tutto questo tempo mi guarda preoccupato, consapevole della risposta che avrei dato.
Faccio un lungo respiro, alzo lo sguardo e con voce che non sembra nemmeno la mia pronuncio una sola parola..
“Sangue.”
Un silenzio pesante cala nella stanza, Kaname stringe le mani a pugno.
“Ho capito, se lei me lo consente  me ne voglio occupare io…”
Il Sanguepuro si volta verso Cross.
“Va bene, la affido a te Kaname”
Con dolcezza prende Yuki tra le sue braccia, prima di uscire dalla stanza si gira verso di me.
“Chrys..” la sua voce è preoccupata “stai attenta…”
E se ne và, in silenzio.
Io rimango shoccata, il mio sguardo è assente come tutto il resto del mio corpo.
Ma cosa sta succedendo?
La stessa cosa me l’aveva detta Zero stamani mattina, ma a cosa devo stare attenta?
Non capisco..
“Chrys”
La voce del preside è ferma.
“Ora è meglio che tu vada a riposare, è stata una lunga giornata per te..”
Io annuisco con la testa. Ma chi aveva voglia di dormire? Dopo aver visto Yuki in quello stato poi..
Esco dalla porta sotto lo sguardo dei presenti, vago senza meta per l’accademia fino a ritrovarmi nel giardino dove si trova la fontana.
Guardo il cielo, la luna piena è splendida, come le stelle che le brillano intorno.
Mi fa male la testa, e non capisco il perché.
Basta, non ne posso più, devo vederla.
Corro al dormitorio Sole, ma mi fermo appena vedo la porta di camera nostra aperta; Zero è davanti, con la faccia stupita. Sento il pianto disperato di Yuki e immediatamente entro nella stanza.
Mi blocco di colpo.
La mia sorellina, in lacrime, abbraccia Kaname che sparisce in un secondo avvolto da una folata di vento.
Io e Zero ci guardiamo in silenzio.
“Che ci fai in giro? Ti avevo detto di fare attenzione!”
Il tono di Zero è duro più che mai, e mi fa venire le lacrime agli occhi, costringendomi ad abbassare lo sguardo.
“Scusami…”
Il mio tono di voce è spezzato, ancora poco e rischio di scoppiare a piangere.
“Dobbiamo trovarla..”
Si avvia verso il corridoio, poi si volta verso di me.
“Tu non vieni?”
Asciugo le lacrime con la manica della divisa, e in un attimo sono al suo fianco, con un’espressione risoluta sul volto.
“Andiamo!”
Cerchiamo per tutta l’accademia, fino ad arrivare sul tetto del dormitorio Sole.
“Anche qui non c’è…”
“Ma dove l’hai portata, maledetto Kur-“
Si ferma. E, in silenzio, si avvicina al parapetto dell’edificio.
Un ringhio esce dalla sua bocca.
“Zero…”
Ho paura di quel che posso vedere, ma nonostante tutto lo seguo a ruota e vado accanto a lui.
Cerco di trattanere un urlo.
Kaname sta mordendo Yuki, che cerca di divincolarsi.
“MALEDETTO KURAN!”
Zero gli punta la Bloody Rose addosso, ma prima che possa sparare, la mia sorellina si para davanti al Pureblood.
“Non lo fare! Lui è mio..”
Restiamo in silenzio, non può essere…
“Lui è mio..”
Ho paura…
“E' MIO FRATELLO!”
Mi crolla il mondo addosso.
 




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