Blatereggiando.
MA
NON È POSSIBILE, SONO ANCORA QUI. Oh, d’altronde cosa pretendete, c’ho la
febbre e dovrò pur far qualcosa per trascorrere le mie immensamente
significative giornate. Ok, questa drabble è scema. Giusto per confermare il
fatto che io riesco a scrivere solo cose sceme, AHAHAHAHAH—ugh. Ho avuto un
lapsus oggi mentre giocavo ai Pokémon (PERCHÉ SÍ, GIOCO ANCORA AI POKÈMON, VA
BENE?), anche se con essi fondamentalmente non c’azzecca proprio una cippa.
Ma vabbé. Avevo voglia di scrivere qualcosa di immensamente
fluffoso
su quell’immensamente
fluffosa
creaturina che è il Gohan pre-saiyan.
INSOMMAÈCOSÍCARINOECOCCOLOSOCOMESIFAANONAMARLODIAMINE. Doveva essere una
drabble pura, ma ho sforato di quindici parole. BEH, SCIALLA. E sì,
potete anche sconvolgervi, perché forse per la prima e ultima volta ho
scritto qualcosa che con la Goku/Vegeta non ha niente a che fare! Cioè, sono
sconvolta, davvero. E vabbé, oh, capita. Se volete il Goku/Vegeta (perché lo
volete un sacco, vero?) vi rimando alla one shot idiota pubblicata
giusto ieri
TECNOLOGIA: istruzioni per
l'uso., approfittando di questo spazietto anche per
ringraziare tutti coloro che l’hanno commentata! GVRAZIE! Bon, e con
questo ho finished (?). Grazie come sempre a tutti coloro che recensiranno
questa menata cosa immensamente seria. Jaaaaa né.
Disclaimerchemidimenticosempre
» Dragon Ball © Akira Toriyama.
Pretty Gohan is
pretty
Gohan trotterellò entusiasta verso il suo papà, gli occhioni luminosi e il sorriso
raggiante. Non fece in tempo a balzare tra le sue rassicuranti braccia che un'enorme manona gli pizzicò il musetto, facendolo sobbalzare.
« Oh, oh! », ridacchiò Goku in risposta al suo sguardo confuso, « Ti ho preso il
naso! ».
Gohan fissò sbalordito la mano del padre chiusa in pugno, dalla cui fenditura
tra il medio e l’anulare spiccava quello che pareva essere proprio il suo
nasetto.
Rimase in silenzio per un po’, concedendosi qualche istante di profonda ed
accorata ponderazione, dopodiché prese la parola, aggrottando con decisione le
sopracciglia.
« Stai tranquillo, papà. Puoi darlo a Crilin, se vuoi. Tanto a me non serve! ».
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