“After
us the road goes on forever”
«Garraty!
Garraty! Garraty! »
Le ovazioni della folla riecheggiavano in lontananza come ululati
feroci attutiti da una solida lastra di vetro infrangibile. Ovunque
fossero,
qualunque cosa facessero, Garraty poteva sentirsi sicuro sul fatto che,
no, non
l’avrebbero preso. Non si sarebbe fermato e non sarebbe stato
ammonito di
nuovo.
Doveva solo continuare a muovere le gambe, trascinare i piedi,
scacciare le mani che tentavano disperatamente di trattenerlo.
Volevano ucciderlo!
La figura davanti a lui si era voltata, ma era troppo lontano per
capire chi fosse. Era sempre troppo lontano, sempre davanti a lui. Vaga
ed
eterea, irraggiungibile e onnipresente. Quando credeva di averla
raggiunta, lei
accelerava, mettendo un passo dietro l’altro fra se e lui.
Forse era il coniglio!
Il coniglio di Stebbins, ovvero Stebbins stesso! Ma lui camminava
sempre alle sue spalle come un avvoltoio bramoso di carogne. Si
voltò per accertarsi che
fosse là dove doveva stare, in retrovia, a capo chino, a
infastidire tutti con
i suoi silenzi e i suoi discorsi astrusi, e lo vide disteso a terra,
con gli
occhi chiusi, la testa che scompariva dentro un sacco di plastica scura.
«Oh, Stebbins…» pensò. Era
troppo tardi per interessarsene.
Quando la mano gli toccò di nuovo la spalla, fu come
sentirsi gridare «Ammonizione!
Ammonizione, numero 47!» Garraty scattò in avanti,
riprendendo a marciare.
«Se esistono cose come l’anima,» diceva
Stebbins (Sta zitto! Sta zitto! Sei stato
congedato, perché non muori in
silenzio?) «la sua è ancora vicina.
Potresti afferrarla. » [1]
Istintivamente allungò la mano.
«Pete?»
La figura si voltò appena e a Garraty parve di vederla
sorridere.
«Continua a ballare così per
sempre con me, Garraty, e non mi stancherò mai.
»[2]
Note:
Io mi sono innamorata di quel libro *^* E di Pete, ovvio XD Il titolo
viene da " Visions
(Southern Cross)" degli Stratovarius.
[1][2]
Sono frasi del libro, dalla prima è partito tutto xD
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