Too bad it was all just a lie.

di Without_you
(/viewuser.php?uid=172431)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


- Too bad it was all just a lie.

Mi tremavano le mani, presi in mano il cellulare e riuscì a malapena a comporre il numero.
Un’ansia pazzesca mi opprimeva lo stomaco, e i brividi mi attraversavano.
“Pronto?”
“Ehm, ciao… Sono io.”
“Dimmi.”
“Ti amo.”
Urlai. 
Fu un maledetto urlo soffocato dalla paura. Mi sentivo veramente male, che povera illusa. Ma cosa credevo di fare? Di poter cambiare le cose? Altro che Cinderella Story, questo è uno schifo, il mio inferno personale.
I rimpianti mi completavano, “tornerà”, mi ripetevo.
Una convinzione che mi rendeva 'coraggiosa', un sogno irraggiungibile quanto terribilmente scontato.
Pensieri viaggiavano liberi come le noti dolenti del violino, percosso da quello spirito così bello ma così demoniaco, come le note prodotte.
Che cosa mi rimaneva ora?
Il mio cuscino sporco di lacrime amare e di ricordi? La scatola dei cioccolatini vuota e impolverata sul comodino accanto al letto, a farmi dimenticare il mio mal d’amore? Che cosa?
No… Non mi rimaneva niente. Niente.
Tutto intorno a me, era legato a lui, in qualche modo, tramite fili invisibili e alquanto resistenti.
Dopo essermi rovinata il futuro, perché la speranza di costruire un futuro con lui si era oramai frantumata in mille pezzi al suono delle mie parole, me ne stavo seduta a piangere sul letto.
Stesa, porta chiusa, nelle orecchie quella canzone e in mente il noi di tutti giorni, oramai tremendamente spezzato.

E grido, e distruggo, piango e rimpiango.
Perché in fondo è solo maledettamente colpa mia.






Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=980526