CAPITOLO 1
Sono seduta su
questa sedia da talmente tanto tempo che nn mi
sento più le gambe.
Maledetto
ritardo del cavolo!!!
Sono
più di tre ore che sono in aeroporto.
Prendo
l’mp3 ed infilo le cuffie nelle orecchie.
Premo
play…
La musica ha il
potere di calmarmi i nervi. Chiudo gli occhi
e mi lascio completamente assorbire da quello che sto ascoltando.
-“does
it
feel like we’ve never been alive? Does it seem like
we’ve only just begun?”- Comincio a
canticchiare tra me e me.
Dio quanto amo
questa canzone. Quanto amo loro. Quanto
amo…lui.
Mi rilasso sulla
sedia e mi estraneo da tutto.
Sento una mano
che mi picchietta sulla spalla, apro gli occhi
di scatto e tolgo le cuffiette.
Quanto tempo
sono rimasta così?
-“Alex!!”-
Si.
Alex.
O per meglio
dire Alexandra.
Io.
Italiana da
parte di madre e trapiantata a Los Angeles.
Diciamo che sono
la tipica bellezza mediterranea.
Alta quanto
basta, formosa, seno abbondante, lunghi capelli
castani e occhi grandi e profondi.
-“Ma
quanto ce l’hai alto il volume di quel coso?? Sono dieci
minuti che ti chiamo!”- urla la mia amica togliendomi una
cuffietta dall'orecchio.
-“scusa
non ti avevo sentita, Andy!”- le dico facendole una
buffa linguaccia.
Andrea.
La mia collega
di lavoro. Una sorella ormai…
Precisa,
puntuale, ordinata e cuoca perfetta. E anche una
bellissima ragazza a mio parere. Alta, snella, seno piccolo ma sodo e
ben
proporzionato, una cascata di capelli lunghi, lisci, color cioccolato e
due
occhi azzurri da far invidia.
Ah! Dimenticavo.
Ha anche una
marea di uomini che le fanno la corte e che lei
puntualmente non ricambia. E’ di gusti difficili la ragazza.
-“Quella
faccia estasiata ce l’hai solo quando ascolti la
loro musica!! E come al solito ti sei persa di nuovo nei meandri del
tuo
cervellino matto!! Vedi di svegliarti e torna sulla terra che
sennò perdiamo
l’aereo!”- mi dice spazientita.
Cavolo!!
L’ho fatto di nuovo!!!
Mi sono persa
nei miei pensieri.
Mi alzo di
scatto guardando
l’orologio. Prendo la borsa e seguo a passo svelto Andy che sta
già correndo un paio di metri
davanti a me.
-“beh
lo sai quanto mi piace la loro musica!!! Non
arrabbiarti con me!!”- le dico facendo la faccia da cucciolo
bastonato.
-“si
lo so, lo so!!!anche a me non dispiace!”- mi dice
annuendo –“E poi il
batterista…mmm…”- mugugna soddisfatta.
Sorrido e scuoto
la testa. È sempre la solita.
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-“uuuh
finalmente siamo su questo benedetto aereo!”- sbuffa
infastidita Andy prendendo posto tra i passeggeri -“oh ecco i
nostri posti
Alex!”- si siede ed io faccio lo stesso -“la tua
Italia è bella davvero, non
c’è che dire, ma ora voglio tornare a casa nella
mia amata Los Angeles!!”- dice
allargando le braccia.
Era
la prima volta che
Andy veniva con me in Italia e quest’anno, visto che il capo
ci ha concesso le
ferie nello stesso periodo, ne ho approfittato e le ho chiesto di
accompagnarmi.
Una bella
vacanza nei posti incantevoli del mio bel paese era
quello che ci voleva.
Le ho fatto
vedere anche Roma!!
-“tu
proprio non ce la fai a stare lontana dal caos di Los Angeles
eh?!”- ridacchio e la guardo sarcastica.
-“no!!!”-
risponde lei con un sorrisino di chi la sa lunga e
si accomoda meglio sul sedile.
Beh da una parte
come darle torto….
Adoro
l’Italia, la amo alla follia ma...Los Angeles….
Il suo essere
frenetica, colorata, piena di vita, pericolosa
e rassicurante allo stesso tempo. Eh si…ormai questa
città aveva rubato un
angolino del mio cuore.
Seguo
l’esempio della mia amica e mi sistemo meglio sul
sedile rilassando il corpo. Forse è meglio che dorma un
pochino visto che una
volta arrivate mi toccherà tornare subito a lavoro.
Capo
stakanovista!!!
Neanche il tempo
di finire le ferie che lui già ha un altro
lavoro per noi tra le mani!
A volte fare la
decoratrice d’interni può essere stressante
quando hai un capo che ti affibbia millemila lavori nell’arco
di un solo mese!!
Ma amo alla
follia il mio lavoro…non lo sostituirei con
nessun’altra occupazione.
E’
appagante, divertente e mi permette di sfogare il mio lato
artistico, soprattutto quando il cliente mi lascia carta bianca sul
lavoro!
Inoltre ho
sempre l’opportunità di conoscere una marea di
gente e poi i nostri clienti, non tutti si intende ma cmq una buona
parte, sono
persone facoltose o personaggi in vista!
Oh se solo
ripenso ad uno degli ultimi lavori che abbiamo
fatto io ed Andy…
Chester
Bennington!!!
Lavorare per lui
è stato fantastico! Voleva decorare la sala
prove della sua band e mi ha lasciato campo libero su cosa fare.
E’ venuto
fuori un lavoro bellissimo e lui ne è stato talmente
entusiasta che ha invitato
me, Andy e il capo a cena fuori con lui e tutta la band per
ringraziarci! E
naturalmente io, da brava fan, mi sono concessa una bella foto con lui
e tutta
la formazione dei Linkin Park al completo!!
Ora che ci
penso…chissà chi è il cliente
stavolta…il capo non
ce l’ha accennato…
Sento Andy
muoversi e la vedo girarsi verso di me -“senti un
po’ Alex, ma sai chi è il cliente questa
volta?”- mi chiede curiosa.
La guardo
stupita. Ma che fa mi legge nel pensiero?
-“senti
un po’ ma per caso leggi nel pensiero tu?”-
Lei mi guarda
con il sopracciglio alzato -“perche?”- mi
chiede perplessa.
-“mi
stavo chiedendo la stessa cosa sai? Comunque non so chi
sia, il capo non me l’ha detto”- le spiego.
Lei annuisce
perplessa.
Mi giro
totalmente verso di lei per guardarla meglio -“spero
solo che non sia come l’ultimo per cui abbiamo lavorato a
fine dicembre,
Andy!!”-
Lei arriccia le
labbra in una smorfia di disapprovazione ed
io non posso far altro che essere d’accordo.
Era la figlia di
un ricco proprietario di alberghi.
Una ragazzina
viziata che non aveva fatto altro che lagnarsi
dall’inizio alla fine dei lavori mettendo becco su tutto e su
tutti. Dio!
Abbiamo dovuto rifare il lavoro tre volte perché a sua
maestà non andava mai
bene.
-“se
solo ci ripenso mi si drizzando i capelli!! Giuro che se
ci appioppa un altro cliente così io mi
licenzio!!!!”- lo dico con troppa foga
e Andy scoppia a ridere guardandomi scettica.
-“tu
ti licenzi?? Certo come no! Ami troppo questo lavoro e
saresti capace di sopportare anche la peggior diva pur di
farlo!”- mi dice
divertita.
La guardo e rido
con lei. Ha ragione!
Torno a
rilassarmi sul sedile.
Infilo di nuovo
le cuffiette del mio mp3 e la loro musica si
diffonde piano portando con sè il solito senso di pace che
provo ogni volta che
li ascolto…
Chiudo gli occhi
e provo a riposare.
Il viaggio
sarà lungo.
Note dell’autrice:
Allora…comincio
con il dire che
questa è la prima FF che pubblico in assoluto! ^-^
Ho
l’ansia da prestazione!!
Spero
davvero che questa mia
storia possa piacervi, appassionarvi e darvi delle emozioni proprio
come ha
fatto con me mentre la creavo nel mio piccolo cervellino matto!
Intanto
ringrazio le mie
sisterine Nicoletta (il mio “bro”!) ed Alessandra
(la mia piccina! <3), che sono le mie Beta! Mi
hanno spronato a continuare questa mia follia e hanno letto e riletto
con pazienza
i capitoli che gli inviavo!!! XD Senza di voi non so come avrei fatto!!
Ringrazio
inoltre: la mia “sistwer”
Fabi che ha condiviso con me l’ansia della pubblicazione e i
momenti da “blocco
dello scrittore”!! E la mia sisterina Vivi senza la quale non
avrei saputo dove
mettere le mani per la pubblicazione!
Ma
sopratutto un grande grazie a tutti
coloro che vorranno dedicare un piccolo pezzettino del loro tempo per
leggere (e
magari recensire perché no!^-^) questa mia storia!
Un bacino
Vale
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