Di fratelli e Webcam
‘Ah…
Sebastian…’
Blaine
Anderson si stava letteralmente sciogliendo sotto le attenzioni voraci e
appassionate del proprio compagno. Quelle labbra, quella lingua, quella
maledetta e dolce ed esperta bocca. Sul dizionario avrebbero dovuto aggiungere,
sotto la parola ‘illegale’, il nome Sebastian Smythe. Quel biondino sadico e
stupendo che non aveva alcuna intenzione di smettere di mordergli e succhiargli
quella deliziosa e invitante porzione di collo, quell’egocentrico snob che
prendeva ogni cosa senza chiedere, facendolo andare fuori di
testa ogni santissima volta, facendolo impazzire e urlare.
Non gli
aveva dato nemmeno il tempo di entrare in casa che lo aveva preso e buttato
malamente sul loro letto matrimoniale e tempestato di baci e morsi osceni. Vivevano
ormai da due anni assieme e Blaine ancora non si era abituato a quella bocca,
alle sue mani. Al suo profumo. Sebastian sapeva bene come far impazzire le
persone.
‘Seb…
a-aspetta’
Blaine non
riuscì nemmeno a finire la frase che il suo ragazzo l’aveva subito zittito con
un bacio profondo, tanto di lingua e denti. Lui ovviamente non era riuscito a
non ricambiare, stringendogli i capelli tra le dita e inclinando appena il
volto per facilitare quel bacio da sogno. Lo voleva anche lui, eccome! Ma in quel momento c’era una questione più importante che
voleva risolvere. E quella questione aveva il nome di Harry Anderson, il suo
fratellino. Era da quando avevano parlato l’ultima volta su Skype che pensava a
lui, al suo viso triste e abbattuto, alle sue parole. Non era più riuscito a
sentirlo, a parlarci. Voleva sapere come stava, voleva
sentirlo ridere e scherzare; due giorni prima avevano discusso per una
sciocchezza, il soggetto di quella litigata era stato: dire o non dire ai loro genitori
di lui e Louis? Blaine gli aveva semplicemente detto di non accelerare le cose,
di pensare bene alle parole da dire, di aspettare il momento giusto, la
situazione. Blaine conosceva fin troppo bene il carattere esuberante di Harry,
sapeva che davanti ai loro genitori sarebbe sbottato con un:
‘Beh, sono gay anch’io e sto insieme a Louis da quasi un anno. Fatevene
una ragione e mettetevi il cuore in pace, non vi darò una nuora da coccolare,
per quello c’è sempre Cooper…’, il ‘piccolo’ di casa era
ancora un po’ infantile, agiva senza pensare e soprattutto non pensava alle
conseguenze. Era impulsivo ed avere affianco Louis non
lo aiutava di certo, perché quel piccolo demone biondo era ancora più impulsivo
e pazzo di lui. Forse era per quello che Harry si era arrabbiato tanto con
Blaine, perché era stato proprio il suo fratello maggiore, il suo idolo, ad
accusarlo di essere ancora immaturo.
‘Ho
bisogno di parlare con Harry’
Sebastian
alzò il viso su di lui, un sopracciglio sollevato, le mani già sulla cinta dei
pantaloni. ‘Proprio ora, dolcezza?’ chiese abbassandosi
appena per mordergli il labbro inferiore. Sebastian non era di certo un ragazzo
paziente e calmo e di certo era lontano dall’essere il tipico compagno che
sapeva aspettare quando gli si negava qualcosa.
Soprattutto
se quel qualcosa era il corpo bellissimo e perfetto del suo ragazzo. Certo
sapeva che quando si trattava di Harry, Blaine diventava iper e super
protettivo, che non c’erano ‘ma’ che tenessero, ma cavolo, proprio in quel
momento Blaine doveva parlare con il suo adorato fratellino?!
Non poteva aspettare qualche minuto, giusto il tempo di finire quello che
stavano facendo? Sebastian si abbassò nuovamente su di lui, voleva tastare il
territorio e vedere quanto Blaine era serio, così appoggiò la bocca sulla sua
mascella ed iniziò a mordicchiarla, bagnandola appena
con la lingua. Fin qui sembrava funzionare tutto liscio, quindi avvicinò la
mano sul cavallo dei pantaloni, giusto per assaggiarne la consistenza…
‘Sebastian
Smythe, togli immediatamente quella mano da lì!’ quello era decisamente
un tono autoritario, Blaine non sembrava per niente interessato a negoziare. Sebastian
sospirò esasperato e si lasciò cadere di schiena sul materasso, vicino alla sua
dolce ed insopportabile metà. Nemmeno a New York, a
miglia e miglia di distanza da casa, si poteva stare
tranquilli e scopare in santa pace.
‘Credo che
inizierò ad odiare quei due marmocchi’ disse
passandosi una mano tra i capelli scompigliati. Da quando quei due cari angioletti avevano avuto la brillante idea di seguire
il loro esempio e scopare come ricci tra le coperte, la vita di Sebastian e
Blaine non era più stata la stessa.
Blaine si
appoggiò su un fianco, la mano sotto il mento a sorreggerlo e lo sguardo posato
sulla figura del proprio ragazzo. Allungò una mano e la appoggiò sulla sua
guancia liscia, accarezzando la pelle tiepida e leggermente arrossata.
‘Seb cerca
di capire, ho bisogno di chiarire con Harry. Odio litigare con lui… è il mio
fratellino. Io credo che abbia frainteso le mie parole e ho bisogno che capisca
quello che volevo dirgli. E’ importante… Tu cosa faresti al mio posto?’ ed era
proprio lì che voleva arrivare. Lo sapeva Sebastian che non bisognava fidarsi
di due begli occhioni dolci e di un visino tenero come quello che gli stava
facendo Blaine. Lo sapeva che l’avrebbe colpito proprio lì, sul suo lato
fraterno. Perché Sebastian Smythe adorava il suo fratellino, certo non
l’avrebbe mai ammesso, nemmeno sotto tortura, ma non avrebbe mai permesso a
nessuno di fargli del male. E litigare con Louis era impensabile, si ricordava
ancora come ci era rimasto male l’ultima volta che avevano discusso e di come
quello stronzetto di Louis non gli aveva parlato per settimane. Suo fratello era
simpatico e pazzo per la maggior parte del tempo, ma se si impegnava
riusciva a diventare un bastardello insopportabile e orgoglioso. Fortunatamente
aveva incontrato Harry…
Sebastian
si voltò verso Blaine, le labbra ora sfioravano il palmo della sua mano che
continuava a rimanere ferma sulla sua guancia. Gliela baciò teneramente, senza
smettere di guardarlo, amava gli occhi di Blaine, erano cioccolato fuso e
caramello. E sì, amava troppo Blaine per vederlo triste e affranto per quella
sua litigata con Harry; quindi sospirò e indispettito gli morse la mano.
‘Vedi di
fare in fretta Bambi, non voglio che il letto si raffreddi’ disse dandogli un
pizzicotto sulla natica ‘parla con quel teppista di tuo fratello, risolvi
quello che devi risolvere e poi torna da me… e non
uscirai da questa camera finchè non avremo provato almeno un paio di posizione
del Kamasutra…’ continuò sorridendo sornione all’espressione imbarazzata di
Blaine. Tuttora si imbarazzava per delle avances
spinte, possibile che non si fosse ancora abituato alla maliziosità del proprio
ragazzo…?
‘Sei impossibile…’ rispose non riuscendo però a distogliere
lo sguardo dalle sue labbra, erano sempre così invitanti. Harry Harry Harry, era a lui che doveva pensare in quel momento,
non a come avrebbe volentieri infilato la lingua in gola a Sebastian. Si scostò alcuni ricci dalla fronte, tipica mossa che faceva
ogni qualvolta si trovava in imbarazzo, e infine si alzò dal materasso. ‘Spero
solo che tuo fratello non sia così con il mio dolce e tenero Harry…’ disse
mentre si avvicinava alla porta. Sebastian scoppiò a ridere, spalmandosi meglio
sul letto e sui cuscini. ‘Louis non mi ha mai parlato né di dolcezza, né di
tenerezza riferendosi al tuo caro fratellino mentre scopano. Non hai idea di
quello che fanno quei due a letto, se fai il bravo
dopo te lo faccio vedere..’ ma Blaine era già uscito dalla stanza, sbattendo la
porta e rabbrividendo al solo pensiero di suo fratello e Louis in atteggiamenti
lascivi. Doveva scacciare dalla mente quelle immagine
perverse che gli si erano formate in testa. Doveva parlare con Harry. Ora
Erano
passati ormai diversi minuti da quando Blaine aveva aperto Skype per vedere se
suo fratello fosse stato in linea. Gli aveva anche mandato un sms sul cellulare
per avvertirlo che voleva parlargli e per essere sicuri ne aveva mandato uno
anche a Louis. Toccava ad Harry fare la prossima
mossa.
Il suo
sguardo continuava a fissare la foto che suo fratello aveva messo sul profilo,
lo ritraeva insieme al biondino, entrambi sorridenti e con le guance vicine.
Così giovani e così innamorati. Blaine voleva solo il suo bene ed era per
quello che lo aveva rimproverato così duramente, non voleva che rovinasse il
rapporto che aveva con i loro genitori. Non era stato facile per loro accettare
la sua omosessualità, figuriamoci quella di Harry.
Era ancora
sovrappensiero quando il primo squillo iniziò a propagarsi per la stanza,
destandolo improvvisamente. Accettò velocemente la chiamata e aspettò che il
video si caricasse. Non vedeva l’ora di vedere il suo
fratellino.
‘Ciao Blaine,
volevi parlarmi?’ la voce di Harry era bassa, come lo era il suo sguardo posato
su un punto impreciso dello schermo, lontano da quello del fratello. I suoi
denti non la smettevano di martoriare le labbra, segno che era nervoso almeno
quanto lui mentre le sue mani giocherellavano con i lacci del cappuccio.
‘Ciao
fratellino… mi sei mancato’ rispose con un sorriso, ora che aveva Harry di fronte era certo che le cose si sarebbero risolte
tranquillamente. ‘Mi dispiace per la discussione che abbiamo avuto, non volevo
farti star male’ iniziò stando ben attento a notare qualsiasi reazione da parte
del più piccolo. Harry spostò appena lo sguardo verso destra, toccandosi gli
occhi con la mano per scacciare le lacrime che gli si stavano formando. Anche
lui odiava litigare con Blaine, la sua sensibilità ne risentiva ogni volta.
‘So quello
che stai passando, mi sono ritrovato anch’io nella tua stessa situazione’
continuò dispiaciuto per la tristezza che stava provando suo fratello. ‘Non
vedevo l’ora di dirlo a mamma e papà, di liberarmi di questo ‘peso’ che ormai
era diventato l’essere omosessuale, di poter condividere con loro questa mia
scoperta… di amare liberamente qualcuno senza avere la disapprovazione delle
persone a cui volevo bene. Avevo bisogno della mia famiglia,
soprattutto in quel momento’ Harry sorrise appena, tenendo sempre lo sguardo
basso, gli occhi ormai lucidi e leggermente arrossati. ‘E quando decisi di
parlarne con loro, beh, sinceramente non mi aspettavo quella reazione di
rifiuto. Perché alla fine pensavo: sono sempre io, vostro figlio, il ragazzo
che avete cresciuto e amato, a cui avete insegnato
cosa significhi il rispetto e l’amore per gli altri. Il fatto che mi piacessero
gli uomini non cambiava il mio modo di essere.’ Blaine
si ricordava perfettamente quel periodo buio che aveva dovuto affrontare da
solo, non voleva che si ripetesse con il suo fratellino.
‘Forse ero
stato troppo affrettato, forse avrei dovuto scegliere il momento adatto, prepararli
a quella nuova rivelazione’ le parole gli uscivano spontanee, il tono di voce
era tranquillo, sereno ‘ci è voluto del tempo perché
capissero e riprendessero ad amarmi come prima. Sai come sono fatti, a nessuno
dei due piacciono molto le novità e poi avevano paura che soffrissi, che questo
mondo potesse distruggermi’ Blaine non era entrato troppo nei particolari per
non appesantire la situazione, non voleva che suo fratello iniziasse a farsi
delle paranoie stupide, era ancora così giovane per quelle.
‘Lo so B. Lo so.’ disse Harry, sospirando appena e alzando finalmente
lo sguardo su di lui. ‘però, cazzo, siamo nel duemila,
non dovrebbero esserci ancora questi problemi. Abbiamo tutti il diritto di
amare chi ci pare, di essere chi vogliamo… io vorrei
dire al mondo quello che provo per Lou, vorrei poter camminare per strada senza
la paura di tenere la mano al mio ragazzo, senza il timore di baciarlo o di
abbracciarlo’ Harry si sfogò arrabbiato, la voce appena incrinata, le guance
umide. ‘Siamo così sbagliati io e Louis? Cosa abbiamo che non va…?’ continuò spostando nuovamente lo
sguardo di lato. Odiava sentirsi così vulnerabile.
‘Tu e
Louis non avete nulla di sbagliato. Siete perfetti’ rispose Blaine. Avrebbe
tanto voluto essere lì ad abbracciarlo, a stringere quella testolina piena di
capelli e cullarlo tra le braccia come faceva sempre quando Harry era triste. ‘Io
ci sarò sempre per te. Non dimenticarlo mai’ Harry sorrise ed
annuì. ‘… e ci saranno anche Louis e Sebastian e anche Cooper e mamma e papà,
magari non subito, ma capiranno’ continuò, giusto per alleggerire la situazione
‘certo non aiuterà avere due Smythe in giro per casa durante il Natale o i
compleanni… ma vedrai che anche mamma e papà riusciranno ad amarli’ e a questa ultima frase Harry non riuscì proprio a trattenere
una risata.
‘Va bene,
hai vinto… aspetterò, dopotutto sei tu il fratello maggiore e sei sicuramente
più saggio di me’ disse Harry alzando lo sguardo verso lo schermo. Blaine era
riuscito a rasserenarlo, era più tranquillo ora, più
positivo. La sua prossima missione sarebbe stata quella di farsi accettare dai
loro genitori. Doveva aspettare solo un altro po’, giusto il tempo di
prepararli alla situazione, magari avrebbe potuto lasciare qualche rivista
porno gay in giro per casa. ‘Mi manchi B. Non vedo
l’ora di averti di nuovo qui’ disse con un sorriso ‘e scusa se mi sono
arrabbiato, sono stato proprio uno stupido immaturo’ Blaine sorrise e gli fece
l’occhiolino.
‘E’ per
questo che esistono i fratelli maggiori, per proteggere i fratellini che
nascono dopo di loro’ Harry annuì e si asciugò le
guance. Basta tristezza, basta lacrime. Improvvisamente
qualcuno bussò alla sua porta. Era sicuramente Lou.
‘Ok, sto
bene. Grazie Blaine, so che posso sempre contare su di te. Ti voglio bene. Ora
però ho un ragazzo che mi aspetta’ disse guardando con
trepidazione la porta della stanza. Blaine rise intenerito.
‘Che
aspetti allora…? Vai. Ti voglio bene anch’io’ e detto ciò chiuse la
comunicazione. Finalmente avevano risolto, ora doveva solo farsi perdonare da
Sebastian, che probabilmente, dopo la lunga attesa e
stufo di aspettarlo, stava mettendo in atto un piano per ucciderlo. Blaine si
preparò psicologicamente ad affrontare il proprio ragazzo, quindi si alzò dalla
sedia e si girò per uscire dal salone. Ma quello che
vide lo bloccò sul posto. Sebastian era lì, appoggiato allo stipite della porta
completamente nudo e con un sorriso che avrebbe steso anche la persona più
indifferente.
‘Da quanto
sei lì?’ chiese Blaine mentre gli circondava le braccia attorno ai fianchi e
gli depositava un bacio sulla spalla.
‘Da quando
ti sei messo a blaterare di Natale e compleanni e fratelli Smythe in giro per
casa…’ rispose ironico alzandogli il volto per baciarlo. Si baciarono
lentamente, senza fretta, i denti di Sebastian morsero dolcemente le labbra pieno
di Blaine, trattenendo per alcuni secondi il suo labbro inferiore. ‘Sai, mi
stavo annoiando in camera, tutto solo in quel letto grande e così ho deciso di
venire a controllare che gli alieni non ti avessero rapito…’ disse immergendo
le mani tra i suoi ricci e sussurrandogli le parole sul viso ‘mentre ero in corridoio ho sentito la tua voce e poi quella di Harry e ho
pensato che avrei volentieri ucciso tuo fratello perché ti stava tenendo
lontano da me e dal mio cazzo…’ continuò strattonandogli i capelli per fargli
inclinare il collo ed aver maggior accesso alla sua pelle. Lo morse piano,
succhiando, leccando, i gemiti di Blaine erano musica per le sue
orecchie. ‘… ma poi ho sentito le tue parole’ i suoi
fianchi si spinsero esigenti verso quelli di Blaine, i pantaloni di questi
crearono una dolce frizione sulla sua eccitazione facendolo gemere piano.
‘S-sebastian…’
Blaine non riuscì a trattenere un gemito eccitato. Le sue mani si posarono
sulla schiena del proprio ragazzo graffiandola piano. Lo voleva. Il suo modo di
parlare lo faceva sempre andare fuori di testa.
Nessuno era mai riuscito a farlo eccitare così.
‘E ho
pensato che fossi irresistibile…’ finalmente i suoi occhi verdi incontrarono
quelli liquidi del moro ‘… non sono proprio riuscito a tornare in camera’. Si
mosse lentamente facendolo indietreggiare verso il tavolo, le sue mani ora
stringevano il sedere sodo di Blaine, alzandolo per farlo sedere sul legno. Si incastrò in mezzo alle sue gambe che subito si strinsero
attorno ai suoi fianchi. ‘Sebastian… per favore’ Blaine lo abbracciò muovendo i
fianchi contro quelli del biondino. Gemettero assieme
socchiudendo gli occhi e facendo scontrare più velocemente le eccitazioni. Il
moro aveva ancora i pantaloni addosso, quando provò ad abbassarli trovò una
certa resistenza da parte di Sebastian che gli afferrò i polsi e lo fece
distendere sulla schiena, bloccandogli le mani sopra la testa. Continuò a
muoversi sopra di lui, con le gambe di Blaine strette ancora attorno
suoi fianchi. Era la visione più eccitante che
avesse mai visto. Blaine sotto di lui con solo i pantaloni
addosso, le labbra socchiuse e le guance arrossate e lui completamente nudo che
si muoveva freneticamente sul suo cazzo.
‘O-oddio…
Sebastian’ mormorò il moro inarcandosi sul tavolo, chiuse gli occhi e si morse
il labbro, stava impazzendo. Sentì il naso di Sebastian accarezzargli una
guancia e la sua lingua lambirgli il mento. ‘Non hai idea di quanto tu sia eccitante in questo momento’ sussurrò il biondo andando poi
a succhiare quella porzione di pelle che si trovava proprio sotto il suo
orecchio. Le spinte si fecero sempre più veloci e
frenetiche, i gemiti che ormai rimbombavano tra le pareti di quella stanza e
l’odore di sesso ovunque tra di loro. Blaine non resistette più e con un urlo
venne spostando il volto di lato. Quando sentì i denti di Sebastian mordergli
forte il collo capì che anche lui era venuto. Dopo alcuni secondi Sebastian gli
lasciò i polsi e finalmente Blaine potè abbracciarlo andando subito ad
accarezzargli la schiena e i capelli. Amava quei momenti di tranquillità e
coccole. Dopo l’orgasmo Sebastian diventava stranamente docile e mansueto.
Purtroppo quei momenti duravano sempre troppo poco.
‘Non
credere di avere finito con me, dolcezza. Ti devo ancora far vedere quello che combinano il tuo ‘dolce’ Harry e Louis a letto…’ Blaine
questa volta non riuscì a trattenere una risata. Sebastian si sollevò su di lui
e lo baciò teneramente, il solito sorriso strafottente
sulle labbra.
‘Ti amo
Seb’
‘Io di
più’
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Harry si
fiondò sulla porta e quando l’aprì si trovò davanti il
suo Louis. Tutto come previsto.
‘Harreh!’
esclamò felice il biondino prendendolo poi per le guance e coinvolgendolo in un
lungo bacio. Harry lo abbracciò contento ed approfondì
quel contatto, succhiandogli dolcemente il labbro superiore ‘dal bacio direi
che con Blaine è andato tutto bene’ disse Louis stringendogli possessivo le
natiche e baciandogli il mento e il collo.
‘Sì, sì…’
sospirò il moro socchiudendo gli occhi, quanto amava le labbra di Lou. ‘amore,
forse dovresti entrare, non vorrei mai che il preside
ci sorprendesse e ci denunciasse per atti osceni in luogo pubblico…’ mormorò
indietreggiando verso la stanza, portandosi appresso anche Louis.
‘Hai
pianto…’ rispose invece lui, guardandolo e accarezzandogli la guancia. Harry
sorrise abbassando appena lo sguardo, poi annuì mordendosi il labbro. Louis
appoggiò le labbra sulla sua fronte abbracciandolo stretto. ‘Beh, ora è
arrivato il tuo Louis, il prode guerriero che scaccerà ferocemente la tua
tristezza!’ con lui era sempre così, riusciva ogni volta ad alleggerire
qualsiasi situazione deprimente, facendogli dimenticare tutti i momenti tristi.
‘Oh, il
mio Superman!’ esclamò entusiasta Harry alzando lo sguardo e stringendogli la
camicia già sgualcita. Louis ridacchiò divertito e lo baciò di nuovo, mai sazio
di quelle labbra morbide. Intrufolò lentamente le mani sotto la maglietta del
bel moretto e gli fece dei grattini sui fianchi e sulla schiena, sapendo che
l’altro li amava alla follia. Infatti
Harry si mise subito a fare le fusa come un gatto e a borbottare frasi
incomprensibili, socchiudendo gli occhi e inarcandosi appena.
‘Ciao bel
micetto, fatti coccolare un po’ dal tuo Lou’ sussurrò
il biondino spingendolo verso il letto. Continuò a baciarlo ovunque, sul collo,
sul mento, sulle labbra… sovrastandolo con il suo corpo e bloccandolo così
sotto di sé.
‘Non
voglio le coccole, voglio scopare’ miagolò con un
sorriso sornione Harry, mordendogli il mento. Louis gli tolse felpa e maglia e
si fiondò sul suo capezzolo, leccandolo dolcemente e facendo così sospirare
Harry che andò a stringergli piano i capelli.
‘Credo che
si possa fare…’ soffiò sulla sua pelle, alzando lo sguardo verso quello del suo
ragazzo. Si sorrisero complici e innamorati.
Sì, decisamente i genitori di Harry avrebbero potuto aspettare.
Dopotutto non c’era alcuna fretta.
Angolo delirio: Eccomi con un’altra fic Seblaine,
la dedico ovviamente a Fede e al gruppo! In realtà non doveva essere così lunga
e la quasi lemon tra Blaine e Sebastian non doveva nemmeno esistere ù.ù Ma si
sa, nelle fics i personaggi si animano improvvisamente facendo quel che gli
pare. Qui ho scritto anche del Larry, coppia che amo
molto. La domanda che vi verrà spontanea è: perché Louis e Harry come fratelli
di Seb e Blaine? Bene, allora, tutto è iniziato quando io ho detto che Louis
sarebbe il perfetto fratello di Sebastian e Fede ha aggiunto che Harry sarebbe
quello perfetto di Blaine… quindi lei ha iniziato a fare dei gifsets
splenderrimi che potrete trovare qui http://spuffina.tumblr.com/ ed io a
scrivere. Secondo noi si assomigliano troppo ù.ù Tra
l’altro la scenetta finale Larry non la volevo nemmeno scrivere, ma poi ho
pensato, echeccazzo ci sta ù.ù (Harry e Louis non hanno mai fatto nulla del
genere #non ancora bhwahahah!# e non sono gay >.>). Spero di aver scritto
decentemente e spero di scrivere ancora su di loro.
See you
Soon!
Acidia