Dolore e sentimenti

di babykit87l
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Titolo della storia: Dolore e Sentimenti
 
Nickname (quello che vorreste su un eventuale banner) Babykit87l
 
Rating Verde
 
Fandom Dragonball
 
Introduzione Cosa ha provato Bulma quando si è lasciata con Yamcha? "Sto male. Questa è l’unica cosa che riesco a pensare qui su questo letto. Da sola."
 
 
Note (se presenti) questa storia partecipa al contest "Red carpet: fanfiction da Oscar" di Clalla97
 
Track (il brano che fa da sottofondo) La notte, Arisa

DOLORE E SENTIMENTI

Tutti dicono che l’amore fa male, ma non è vero. La solitudine fa male. Il rifiuto fa male. Perdere qualcuno fa male. Tutti confondono queste cose con l’amore, ma in realtà, l’amore è l’unica cosa in questo mondo che copre tutto il dolore e ci fa sentire ancora meravigliosi. O. Wilde
 

Sto male. Questa è l’unica cosa che riesco a pensare qui su questo letto. Da sola. Mi rendo conto che ho passato quasi tutta la mia vita con un uomo senza concludere nulla, siamo rimasti al punto di partenza senza mai andare oltre, senza costruire qualcosa per cui valga la pena lottare. Sono sempre stata una ragazza allegra e spensierata, anche quando tutto andava male ho sempre trovato la forza di sorridere e lottare. Ora però mi sento svuotata e persa. Il dolore che provo non è per la rottura del rapporto, visto che sono stata io a troncarlo e, in effetti, credo che il sentimento fosse già finito tempo fa. Piuttosto è la constatazione di un fallimento. E  mi chiedo come sia potuta arrivare fino a questo punto. Cerco di buttarmi sul lavoro ma non basta, la mia mente soprattutto quando sono sola vaga e mi scoppia la testa. Nemmeno i litigi e le arrabbiature nei confronti di Vegeta mi aiutano. Il dolore mi prende allo stomaco e vorrei vomitare ma non posso perché non riesco nemmeno a mangiare. Per casa mi aggiro come fossi uno zombie, persino mia madre non mi riconosce più. Non so come riuscire a riprendermi, perché il dolore che provo non riesco a mandarlo via. 

Guardo il soffitto al buio e non posso più stare sdraiata, anche se è notte. Mi alzo e salgo sul tetto. Non voglio farmi vedere da nessuno. Così ora che sono seduta sul tetto posso dare sfogo a tutti i miei pensieri. E piango facendomi di continuo, giorno e notte, sempre la stessa domanda: “Perché sto così male?”. 

Sento dei rumori dietro di me. È Vegeta che, con un’occhiataccia, si siede vicino a me, in silenzio. Mi asciugo le lacrime e cerco di ricompormi.

So che questo è il suo posto preferito, spesso lo vedo venire quassù, e ora capisco perché. Probabilmente vuole stare solo e questo sembra essere il luogo adatto. Spero non dica nulla, perché non ho proprio voglia di parlare o tantomeno discutere. Fortunatamente continua a rimanere in silenzio, mentre io sospiro e guardo avanti a me.

Passa un po’ di tempo, non so ben dire quanto, poi senza nemmeno voltarsi verso di me, decide di parlare. Forse vuole mandarmi via per poter stare solo, nel suo “rifugio” dal mondo.

- Sai credo che non avresti potuto fare altrimenti. Sarebbe stato un inganno continuare un qualcosa che non c’era più già da tempo. E poi andiamo ti ha preso solo in giro finora. Non dovresti stare male. L’amore, per così dire,  può anche finire ma la vita continua no?-

Aspetto qualche secondo prima di rispondere. Non mi aspettavo queste parole da lui, anzi non pensavo nemmeno che si interessasse alla mia vita o alla mia persona. Continua a non guardarmi e fa per alzarsi, così mi decido a parlare anche io.

- Perché mi dici questo? Che ti importa di come sto? Non fai altro che insultarmi-

- Beh mettiamola così, quando sei normale faccio fatica a tollerarti ma mi sta bene, in questo stato sei totalmente insopportabile, ti compatisci come se la vita fosse finita, e sinceramente sei alquanto ridicola- Poi si alza stizzito e se ne torna dentro.
E, nonostante mi abbia ancora una volta insultata, non so come, mi sento rincuorata. Che strano, devo essere proprio folle. Me ne resto ancora un po’ qui sul tetto e piango. 

Ormai è quasi l’alba e allora decido di alzarmi. Entro in casa, mi butto sotto la doccia e mentre l’acqua scivola sulla mia pelle, con lei va via anche un po’ di dolore e la sgradevole sensazione di aver fallito. La tristezza quella c’è ancora, ma il tempo renderà tutto più leggero, fino a che non scomparirà del tutto e svanirà ogni brutto pensiero. E riprenderò la mia vita come era prima. Anzi no, perché nonostante sia tutto finito e non è rimasto nulla di ciò che c’è stato tra noi, non posso non ammettere che questa relazione mi abbia cambiata e mi abbia resa ciò che sono adesso. Spero solo di riprendermi in fretta.

E le lacrime tornano a scorrere.

                        


 

Note dell’autrice: vorrei innanzitutto dire che la FF tratta il periodo quasi immediatamente successivo al ritorno di Goku, nei 3 anni di attesa dei Cyborg. Inoltre vorrei precisare che nonostante né all’interno del manga né durante le puntate dell’anime venga citata questa situazione, io sono convinta che Bulma abbia sofferto della rottura con Yamcha e che abbia avuto un periodo un po’ nero, come chiunque si lasci con la persona che ama. È per questo che ho scritto questa FF. Spero vi piaccia.

Ps. Doveva essere una flashfic, ma poi con i consigli e suggerimenti di LadySaiyan e di DBsoly, che ringrazio tantissimo, l’ho modificata un pochino e sistemata, per cui è diventata una oneshot. Spero vi sia piaciuta. E mi raccomando commentate ^_^





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