“No.
No, ditemi che non è vero, vi prego.”
“Che cosa non è vero?” domandai,
guardando curioso mio figlio che, per tutta risposta, si
limitò a borbottare qualcosa che non riuscii a cogliere,
sprofondando ancora di più con la testa fra le braccia.
Ero appena tornato da lavoro e fin dall’ingresso ero riuscito
a cogliere le frasi scoordinate di Naruto. Lo trovai seduto su una
sedia con la testa china sul tavolo, perso tra scongiuri e suppliche.
“Successo qualcosa a scuola?” chiesi la prima cosa
che mi venne in mente e che, conoscendolo, poteva essere la
più probabile.
“Mmh.”
“Ti va di raccontarmi?” provai, sperando di
riuscire a comprendere la situazione.
Naruto sospirò, rivolgendomi un’occhiata che fece
brillare l’azzurro dei suoi occhi in una nota di
rassegnazione.
“Mi tormenteranno a vita. Poi trameranno contro di me e il
mio corpo sarà ritrovato in un burrone, pieno di lividi e
ammaccature.”
Sgranai gli occhi, aprendo la bocca per ribattere, quando mi
anticipò con un cenno della mano, intimandomi di lasciarlo
proseguire.
“Sarebbe carino dunque da parte tua darmi la paghetta in
anticipo, perché non sono per nulla sicuro di sopravvivere
fino sabato. Almeno corro a comprarmi del ramen e lo gusterò
come se fosse la mia ultima sigaretta.”
“Naruto,” cominciai, titubante “hai fatto
arrabbiare la preside per caso?” Tsunade-sama non
è da sottovalutare, essendo una donna piena di risorse e
pugni da sfoggiare.
Scosse la testa, agitandola troppo velocemente.
“Peggio! Non hai idea del casino che, specifichiamo, non sono
stato io a creare!”
“Allora cos’è successo?”
Non riuscivo a immaginare niente di più terrificante in
ambito scolastico. Naruto non è il tipo da scoraggiarsi per
un brutto voto, una nota o un rapporto.
“Il gioco della bottiglia! Le ragazze, durante la pausa
pranzo, hanno deciso di fare il gioco della bottiglia!”
Inarcai un sopracciglio, pensieroso.
“E cosa sarebbe successo durante il gioco?”
Naruto fu colto da una vampata di calore. Le gote divennero
più colorate e, veloce, portò le mani a
coprirsele.
“Io… oh, accidenti, mi hanno costretto a giocare!
Io volevo mangiare il mio ramen e mi hanno costretto! Sakura-chan ha
detto che dovevamo essere in tanti per rendere tutto più
interessante e mi ha trascinato in mezzo al cerchio!”
Forse ero riuscito a cogliere il problema.
“Hai forse baciato la ragazza sbagliata e si è
creata una situazione imbarazzante?”
“No! Cioè, io, è stata colpa del teme!
Se ne sta sempre per conto suo di solito, asociale
com’è, e invece oggi ha deciso di partecipare al
gioco!”
“Naruto, cosa vuoi dire con-”
“Ho dovuto baciare Sasuke Uchiha! Dannazione!”
esclamò, strizzando gli occhi e alzando la voce fino a
renderla quasi stridula.
Lo osservai incredulo, mordendomi la lingua per non emettere un
risolino poco appropriato.
“Beh, dai, non è la fine del mondo. È
da tenere in conto durante il gioco se i partecipanti sono
misti.”
“Non me ne importa nulla! Io non volevo dare a lui il bacio!
Pure quindici secondi sono dovuto rimanere incollato con le labbra alle
sue!”
Stavolta ridacchiai sul serio, guadagnandomi un’occhiataccia.
“Non devi essere arrabbiato, era solo un gioco, i vostri
compagni non vi prenderanno in giro.”
“Ma non è quello il punto! Sono le ragazze il
problema!”
Inclinai la testa di lato, massaggiandomi il collo.
“Perché?”
“Quelle mi ammazzeranno! Ce n’erano un sacco a
giocare, solo per riuscire a baciare quel teme! E la bottiglia,
l’unica volta che l’ha dovuta girare lui, si
è fermata proprio su di me! Non ti dico i loro occhi, erano
infuocati! E Sasuke, quel bastardo, ci ha goduto come un
matto!”
“Non credi di esagerare? Sono le classiche situazioni da
adolescenti, ci si diverte, si gioca, e-”
“Ma io non volevo baciarlo! Non, io… avresti
dovuto vedere come ghignava. Il mio primo bacio lo volevo diverso,
papà.”
L’ultima frase la sussurrò, abbassando lo sguardo.
“Ehi,” lo chiamai, sfiorandogli in un timido gesto
i capelli “il primo bacio non è mai come ci
aspetteremmo il più delle volte, sai? Quello che conta alla
fine è trovare la persona giusta.”
“Io ce l’ho la persona giusta.”
Affermò, deciso. “Sakura-chan. È
carina, sorridente e forte. Solo che a lei piace il teme.”
Sorrisi, facendo passare la mano sulla sua nuca.
“E a Sasuke-kun chi interessa?”
“Nessuna. Chi lo capisce quello è bravo.”
“Forse non lo mostra, ma le sue preferenze dubito non le
abbia. C’è sempre qualcuno che fa la differenza
alla fine, anche se di poco.”
Alzò il capo, e ne approfittai per dargli un buffetto su una
guancia.
“Non sono un bambino.”
“Se lo dici con questo tono piagnucoloso, non credo
proprio.”
Sbuffò, trattenendo una risata.
“Invitalo a casa nostra un giorno di questi. Potrebbe nascere
un’amicizia, chissà.”
“Non ci penso nemmeno.” Disse, stringendo le
palpebre.
Sospirai, chiudendo gli occhi per qualche secondo.
“Secondo me invece siete destinati a creare un legame voi
due. Parli sempre di lui a casa, certo, saranno frasi poco carine le
tue, ma nonostante questo pensi a Sasuke-kun per diverso tempo. Sicuro
di non volerlo conoscere in realtà?”
Spalancò gli occhi, arrossendo un’altra volta.
“Manco per idea! Lo detesto, ecco come stanno le cose! E ora
scusa, ma ho i compiti da fare!”
In tempi record direi, si alzò e, dopo aver strusciato la
guancia sulla mia in segno di riconoscimento, si dileguò.
Ne approfittai per lasciarmi andare a una bassa risata. Naruto non
aveva mai voglia di fare i compiti.
Portai l’indice a sfiorarmi la pelle dove prima aveva
poggiato la sua guancia, sorridendo.
Aveva davvero il volto caldo e rosso.
Eccomi qui **
Eh, lo sapevo che ricadevo su Minato :)
Ho sempre optato per il rapporto padre-figlio, questa però
non l’ho pensata come collegata a Milk Chocolate, anche
perché ci sono dei punti che suggeriscono ciò.
Non ho messo l’avviso Naruto/Sasuke e shonen-ai
perché credo sia a interpretazione qui: Naruto
può benissimo essere imbarazzato per il fatto di aver dovuto
baciare qualcuno davanti a tutti, non perché in
realtà abbia un interesse sentimentale per Sasuke. Certo,
che sia lui contribuisce all’agitazione, e il fatto di
aspirare a conoscerlo può inoltre suggerire ammirazione
disinteressata verso Sasuke e voglia di parlare con lui. Credo sia
ambigua la cosa e a interpretazione, e siccome i manga così
il più delle volte l’avviso shonen-ai non ce
l’hanno ma sono sempre sulla linea di confine, ho scelto di
non metterlo.
S poi volete vederci del SasuNaru fate pure, di certo non
sarò io quella che vi rimprovererà XD
Spero vi sia piaciuta, un bacio ^^
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