Music and Silence

di S_Lion597
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Per il ragazzo era ormai diventata un’abitudine mettersi le cuffie non appena ritornava in forma umana, quando i ricordi ricominciavano a riaffiorare e a riempirgli la mente.
A quel punto però, aveva già messo il volume al massimo e la sua testa era già stata costretta a smettere di pensare e a seguire la melodia della canzone, portata dall’istinto a ripeterne le parole che conosceva a memoria, e a creare un mondo intorno ad esse.
Gli bastava chiudere gli occhi, non serviva neanche concentrarsi, e tutto improvvisamente cominciava a girare intorno a ciò che ascoltava. Le regole erano dettate dalle canzoni e le emozioni seguivano il significato delle frasi che si susseguivano in esse.

E lui non aveva potere in tutto ciò, come in nient’altro.

E tutto cadeva non appena la canzone finiva e doveva aspettare quei pochi secondi che precedevano l’inizio della successiva. Quei secondi che corrispondevano al silenzio e in cui si accorgeva di essere solo perché nel silenzio, non c’era traccia delle risate di suo fratello, delle carezze della sua migliore amica e degli strani versi del suo neonato nipotino.
Il silenzio era vuoto, era la paura di sapere alla fine di una battaglia, chi non ce l’aveva fatta; era l’incredulità che precede il pianto, nello scoprire che la sua ragazza non ci sarebbe più stata, era la casa dei Potter quella notte in cui perse tutto, era un cimitero vuoto con una lapide in marmo bianco.
Il silenzio era la sua fine.

Per una persona normale quelli, sarebbero stati attimi insignificanti, per Sirius Black erano gli unici interminabili momenti in cui permetteva alle lacrime di cadere.





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