È passato
così tanto tempo da quando ho scritto questa
storia(2007) che me l’ero
quasi dimenticata. Hai tempi l’avevo pubblicata
solo su manga.it.
Quando me la sono
trovata davanti mentre stavo
eliminando
un po’ di vecchi file dal
pc mi è quasi
venuto da piangere.
Ci sono errori, lo so, ma
non ho voluto correggerli perché questa
era ciò che
ero a quei tempi e
niente lo potrà cambiare. Se dovessi mettermi a modificare
gli errori finirei
con il riscriverla e non lo voglio fare, rivivrei un brutto periodo e
non
voglio.
Ho deciso di postarla
tutta in una volta sola. Spero che
qualcuno abbia voglia di leggerla ed essere
così gentile da lasciarmi un commento, anche
piccolo piccolo va bene.
Ho deciso volutamente
di eliminare il capitolo extra: l’ho scritto, ma non ho mai creduto a quelle parole.
Grazie a
chi leggerà.
1-melodia
di mezzanotte
La melodia si diffondeva
nell’aria di quella fredda sera di
dicembre …
ma per quanto facesse
freddo sembrava che
quella musica
riuscisse a scaldare .
A suonare era un ragazzo
biondo , con un taglio di capelli
strano se ne stava appoggiato ad un muretto basso poco distante dal
castello ,
se ne stava lì con
in mano il suo sitar
, con gli occhi chiusi ed un leggero sorriso sulle labbra mentre
canticchiava e
dondolava leggermente la testa a ritmo di quella melodia lenta ,
così diversa da
quello che suonava di solito .
Poi , d’un
tratto ,il sorriso svanì, lasciando il posto ad
un espressione triste; smise di suonare
e sospirando appoggiò con delicatezza il sitar
al muro.
Portò le mani
al viso nel tentativo di scaldarle un poco con
il respiro suonare là fuori era
una
scocciatura le mani gli si congelavano subito , alzò lo
sguardo sulla
fortezza e la guardò sconsolato: di
certo non poteva suonare dentro .. .la sgridata che Xemnas e gli altri
gli
avevano dato l’ultima volta che aveva avuto voglia di suonare
alle 11 di
sera gli era basata
… rabbrividì al
ricordo.
Non avrebbe mai
più riprovato a suonare nel castello…
Sorrise al pensiero che
almeno “lui” quella volta non
l’aveva sgridato; tornò a guardare il sitar
… chissà se sarebbe riuscito a
terminare la sua canzone x natale … mancavano soli 2
giorni.. ed era ancora a
metà …tanto
già sapeva che
"lui" non l’avrebbe mai sentita… ma non gli
importava ….l’avrebbe
scritta comunque … per "lui" …
Demyx si sentì
immensamente stupido per quel pensiero
ridacchiò tra se e decise ti tornare al caldo della fortezza
, prese il sitar e
si diresse tranquillo verso l’edificio , la luce era ancora
accesa nella sala …
probabilmente erano Saix e Xemnas con i loro piani sul kingdom hearts
… e a lui
non importava un gran che … all’inizio era entrato
nell’organizzazione per
riavere il suo
cuore … ma … ormai
rimaneva solo per “lui”;
sopirò e aprì la
porta quel che
bastava x farlo
entrare e la
richiuse silenziosamente
dietro di se il corridoio era buio e deserto, bene , camminò
cautamente ,senza
fare alcun rumore .. non voleva essere sgridato anche per quello .
Si avviò per il
corridoio illuminato dalla luce che arrivava
dalla sala principale … nel passarvi di fronte vi
sbirciò dentro curioso di
sapere cosa combinassero Xemnas e il suo braccio destro a
quell’ora , ma
,invece di trovarvi loro, vide “lui”.
Era fermo a una delle
finestre la schiena appoggiata al muro
e guardava fuori verso il cielo …
Al biondino si
mozzò il fiato, come ogni volta che lo
vedeva.
Demyx si soffermo a
guardarlo meglio: come ogni volta che
era solo aveva quell’espressione triste, sofferente ed il
biondino se ne chiese
il motivo. Gli sarebbe piaciuto far scomparire dal ragazzo
più grande
quell’aria triste… e che lo faceva sentire strano
.. a disagio.
Che fare ? voleva andare a
salutarlo … eppure qualcosa gli
diceva che avrebbe dovuto andare nella sua stanza e non disturbarlo
… scelse la
seconda ,ma come fece per avviarsi alle stanze la
“sua” voce lo fermò <<
Demyx!>> l’interpellato
si irrigidì
e si girò a guardarlo sul
suo volto si
era dipinta la solita espressione quasi strafottente ma pur sempre
stupenda
, il biondo rimase
un attimo incantato
poi rispose sorridendo << c-ciao. Cosa ci fai ancora
sveglio?>>
<< non
riesco a dormire >> rispose dandogli le
spalle << e tu ? hai finito già finito di
suonare?>>
<<
già >> ridacchiò il musicista
<< faceva
troppo freddo : non sentivo più le dita >>
<< immagino
>> ridacchio l’altro ragazzo.
Piccoli passi per le scale
attirarono l’attenzione del
musicista un
ragazzino biondo stava
scendendo le scale guardandosi intorno circospetto, si fissarono pochi
istanti
poi il più piccolo lo sorpassò e raggiunse il
ragazzo nella sala principale.
Demyx sentì una
fitta al petto, salutò i ragazzi nella
stanza e corse in
camera sua appoggiato
il sitar si lasciò cadere sul letto …
“perché
?” pensò depresso “ perché
diamine ha scelto
Roxas che di lui
non ne vuole proprio
sapere …perché sorridi così dolcemente
solo a lui?... perchè sento questa
dannata sensazione di dolore e questa voglia di stare con te
?” si raggomitolò
sul letto “ perché ogni volta che ti vedo con lui
stò male?.... perché…?”
<<….Axel….>> si
addormentò sussurrando il suo nome … quasi
sperando
che i sogni lo aiutassero a capire.
|