L'amore
secondo Draco Malfoy di Aoife Malfoy
tradotto da Rei
Mi sto felicemente facendo gli affari miei, impegnato a
mandare giù la colazione, prima di una rapida pomiciata con il mio ragazzo,
Draco, quando due paia di mani mi afferrano da dietro.
Spaventato, comincio a dimenarmi selvaggiamente, temendo un
attacco dei seguaci dispersi di Voldemort o qualcosa del genere. Un incantesimo
mi colpisce alle spalle e, mentre perdo conoscenza , delle parole di scusa
appena sussurrate mi seguono nell'oblio.
"Ennervate"
Sbatto le palpebre più volte e,barcollando, mi metto a sedere.
Chi? Cos..? Dove? Che diavolo succede? Ricordando improvvisamente gli ultimi
momenti di pensiero cosciente, tiro fuori la bacchetta dalla tasca e mi giro
intorno, uno schiantesimo sulla punta della lingua, pronto ad abbattere i miei
rapitori, ma tutto quello che vedo, con mio immenso stupore, non è altro che la
faccia rossa e colpevole di Ron e il sorriso pacifico di Hermione.
"Ron? Hermione? Ma che cazzo succede?" chiedo, più
che sconcertato da questo trattamento.
So che non ho passato con loro molto tempo ultimamente e
che, invece, mi sono completamente dedicato ad un certo Slytherin, ma questo
non giustifica comunque un'aggressione!
"Harry, so che ora sei arrabbiato, ma sai che ti
vogliamo bene e siamo solo preoccupati per te" dice Hermione, allungando
una mano di fronte a sé, nel tentativo di calmarmi.
"E sarebbe questo il motivo per cui mi hai schiantato e
trascinato in questa stanza? Se volevi parlarmi, bastava dirlo!" esclamo,
completamente inorridito all'idea di perdermi
la colazione e il bacio mattutino con Draco.
Sospirando, Hermione continua a parlare, mentre Ron
distoglie lo sguardo e fissa qualunque cosa che non sia io.
"Il punto è che sapevamo che non saresti mai venuto con
noi, se avessi saputo di cosa volevamo parlarti, giusto Ronald?" chiede,
sollevando un sopracciglio in direzione del suo presunto complice.
Preso tra due fuochi, la mia occhiata inferocita e lo
sguardo torvo di Hermione, Ron prende una rapida decisione e inizia a parlare,
tirando fuori tutto il suo coraggio:
"Beh, ecco..tecnicamente. Hermione, io non volevo
entrarci in questa storia. Te l' ho detto, Harry è abbastanza adulto da saper
badare a se stesso." spiega Ron ansiosamente, mentre prova ad allontanarsi
furtivamente dalla ragazza imbestialita.
Hermione sbuffa, dandogli una sonora manata sulla testa:
"Mi sei stato proprio di grande aiuto, Ronald Weasley!"
Alzo gli occhi al cielo e rivolgo a Ron un rapido sorriso
per la lealtà dimostrata, perchè so bene che gli schiaffi di Hermione non vanno
presi alla leggera. Merlino, quella donna potrebbe suonarle a chiunque!
"Hermione potresti smetterla per un secondo di picchiare Ron e tornare al
punto? Per le mutande di pizzo di Merlino, perchè diavolo mi hai trascinato
qui?"
Scoccando a Ron un'ultima occhiata di avvertimento, tira
graziosamente su col naso.
"Harry..devi smetterla con questo comportamento
autodistruttivo. Io ti voglio bene e non potrei sopportare di vederti mentre ti
perdi su questa strada, che sembri così determinato a percorrere! E' pura
follia!"
Ancora più confuso di prima, me ne esco con inconsulto
"Eh?"
Sospirando, inizia a camminare su e giù per la stanza. Ecco.
La mia è una preoccupazione del tutto giustificata se si pensa che gli effetti
negativi di questi lunghi andirivieni si ripercuotono, non solo sul pavimento,
ma su tutti gli abitanti della stanza, poichè sono sempre, e dico sempre,
seguiti da una delle sue ossessive prediche. Lasciandomi sfuggire un flebile
lamento, mi metto comodo sul divano, preparandomi ad una della sue tirate.
Un'occhiata, e mi rendo conto che Ron sta facendo lo stesso, sebbene si sia
fatto sfuggire un lamento decisamente più udibile.
"Hai vissuto nel pericolo fin da quando avevi undici
anni, Harry, e sei abituato ad una vita costantemente sul filo del rasoio. Ma
ora che Voldemort è morto e la maggior parte dei Mangiamorte stanno marcendo ad
Azkaban, ti iniziano a mancare il pericolo, l'eccitazione, la scarica di
adrenalina quando ti salvi per un pelo o combatti contro il male. E così ti sei
trovato un'altra fonte da cui attingere. Ora hai Malfoy che ti dà quella
sensazione di rischio ed euforia, e, non fraintendermi, io non voglio dirti
come vivere la tua vita..oh sta' zitto Ron!"
Hermione si interrompe bruscamente e si volta a guardare
Ron, che ha sbuffato incredulo alla sua ultima affermazione. Non riesco a
trattenere un sorriso verso il mio miglior amico. Ron si sta scavando la fossa
con le proprie mani.
Hermione, stizzita per l'interruzione, riprende il discorso.
"Come stavo dicendo, stare con Malfoy ti dà quella scarica
di adrenalina..ma io non penso ti faccia bene. Onestamente credo che non
dovreste stare insieme. Finirete solo col ferirvi l'un l'altro."
Cercando di placare la rabbia amara che mi è salita
ascoltando Hermione psicanalizzare l'unica relazione che mi abbia mai portato
un po' di felicità, mi prendo un minuto prima di risponderle.
"Bene, Hermione, ignorando il fatto che mi consideri
una specie di coglione a cui, non solo piace rischiare la vita almeno una volta
l'anno, ma che addirittura lo desidera ardentemente, cosa ti fa pensare che
frequentare Draco sia un male per me?"
Alzando gli occhi al cielo, ribatte:
"E me lo chiedi? Non fa altro che comportarsi in modo
orribile con te fin dal primo giorno in cui l'hai incontrato! Persino ora, che
dovrebbe essere il tuo ragazzo!"
Digrignando i denti per l'affronto riguardo al comportamento
di Draco, rispondo:
"Dimmi una sola cosa che ha fatto che giustifichi
questa tua affermazione"
Alzando un
sopracciglio, Hermione replica:
"Solo una? Troppo facile. Il mese scorso, quando
stavamo dirigendoci tutti verso Hogsmeade per una cioccolata calda, ha nascosto
tutti i tuoi vestiti!"
Sorridendo al ricordo, le spiego. "Sì, lo ha fatto. Ma
solo perchè voleva che restassi con lui quel giorno, come gli avevo
promesso."
Hermione, schiarendosi la gola, prova di nuovo:
"E che mi dici di quella volta che ha fatto esplodere
il tuo calderone, facendo perdere dieci punti a Gryffindor, e per di più costringendoti a rimanere in
punizione con Snape fino a tardi?"
Con il sorriso ancora stampato in faccia, mi stendo
ulteriormente sul divano.
"In quel periodo ero molto impegnato con i preparativi
per la guerra incombente e non avevo tempo per lui. Ma anche se ha combinato un
casino, facendomi perdere punti, alla fine ha rimediato entrando di soppiatto
nell'aula di Snape mentre ero in punizione, e aiutandomi a pulire i
calderoni."
Un lamento disperato ci interrompe. Mi volto e vedo Ron
diventare verde al solo pensiero di Draco che rimedia alla sua bravata.
"Scusa Ron" gli dico con un sorriso imbarazzato.
Hermione continua a passo di marcia, decisa a non farne
passare neanche una:
"E quella volta che ha chiamato Ginny 'troietta
pezzente', facendola piangere?"
"E' stato prima o dopo che lei ha provato ad entrarmi
nei pantaloni, nonostante avessi declinato la sua proposta, leggermente
aggressiva?" ribatto.
Un altro lamento strozzato, questa volta più forte. Povero Ron. Scuoto la testa, mostrandomi
comprensivo.
Sforzando al massimo le sue capacità cerebrali per trovare
altri motivi, Hermione insiste:
"Ha provato a distruggere il tuo mantello
dell'invisibilità!"
Arrossendo con aria colpevole, fisso le mie scarpe.
"Solo quando ha scoperto che stavo provando a sgusciare fuori da Hogwarts
per vendicare la morte di Lupin e affrontare Voldemort da solo."
"Harry!" Hermione urlò mortificata.
"Lo so, lo so! Scusa, in quel periodo ero sconvolto dal
dolore ma, credimi Hermione, lui non me l'ha fatta passare liscia" Provo a
calmarla prima che inizi una sequela infinita di rimproveri isterici.
Sbuffa.
"Lo spero bene! Merlino, non posso credere che tu sia
stato così avventato!"
Ho il buon gusto di mostrarmi imbarazzato e borbottare delle
parole di scusa.
Hermione comunque non è affatto scoraggiata nel suo intento:
"Come hai potuto dimenticare il modo in cui ci
tormentava?"
Alzando gli occhi al cielo alla domanda, rispondo:
"Solo perchè ora stiamo insieme, non significa che ho
dimenticato il passato! So bene chi è e cosa ha fatto! E so anche cosa NON ha
fatto! In caso l'avessi dimenticato lui NON ha combattuto per il Signore Oscuro
anche quando è stato torturato perchè lo facesse e NON ha assecondato i
desideri di suo padre a costo di perdere l' eredità. Quando ho realizzato per
la prima volta che l'amavo, più di quanto non volessi scoparci, allora ho
capito, Hermione, che il passato non conta così tanto quanto pensavo!"
Hermione incrocia le braccia sul petto e mormora: "E
allora perchè ci odia ancora?"
Sospirando, mi sfrego la punta del naso:
"A questo non posso rispondere, lo sai. Le ragioni del
suo comportamento nei vostri confronti sono solo sue. Non posso negare che
faccia male, quando fa lo stronzo con voi, ma non posso dirgli come deve
comportarsi. Lo rispetto abbastanza da non volerlo cambiare e lui fa lo stesso
con me. Anche se devo ammettere che questo è un lato del suo carattere che non
mi piace, lo accetto comunque perchè è parte del pacchetto Draco Malfoy. Quando
ho deciso di stare con lui, Hermione, ho sottoscritto l'intero pacchetto, anche
il suo lato cattivo, e non ho mai rimpianto la mia scelta."
Hermione affonda nella poltrona davanti a me, con uno
sguardo stupito in faccia:
"Quando sei diventato così eloquente?" mugugna con
un lieve sorriso.
Sembra stia fiaccando la sua parlantina, così mi lancio
nell'attacco finale:
"Guarda, l'amore secondo Draco Malfoy non sarà mai
facile da capire e ammetto che certe volte devo impegnarmi a fondo per
decifrare ciò che Draco vuole veramente dire, ma mi piace questo lato del suo
carattere. Devo guadagnarmi il suo affetto e mi piace farlo, perchè significa
che non lo concede facilmente alle persone. E' anche fedele fino all'eccesso.
Una volta che sei riuscito a entrare nelle sue grazie farà tutto il possibile
per te. Mentirà, ruberà e, sì, ucciderà persino. Sono il primo ad ammettere che
la nostra relazione non è perfetta e, anzi, è pure un po' folle, ma funziona.
Potresti razionalizzare dicendo che nè io nè lui abbiamo
avuto un'infanzia felice. O, meglio ancora, potresti vederla solo come una
tensione irrisolta che ci portiamo dietro per via della nostra rivalità
scolastica. Tutto quello che so è che io lo amo e lui ama me. Perchè quando
sono con lui, è facile per me abbandonare la tensione e rilassarmi, una volta
tanto, e lasciare che sia lui a occuparsi di tutto. Perchè quando siamo
insieme, è confortante pensare che abbiamo già visto il peggio l'uno dell'altro
e non abbiamo più bisogno di nasconderlo con assurde bugie o giochi di
prestigio. E infine perchè quando mi guarda negli occhi e mi dice che sono
speciale, per la prima volta nella mia vita, Hermione, ci credo."
Con gli occhi lucidi, Hermione mi getta le braccia al collo:
"Oddio Harry! E' così.."
"Incredibilmente melenso, amico! Quand'è che sei
diventato una tale ragazzina? Ora sappiamo chi porta i calzoni nella vostra
storia!" scherza Ron, prevedendo una scena terribilmente smielata
avvicinarsi all'orizzonte.
Voltandosi e assestando un'altra manata sul braccio di Ron,
Hermione lo ammonisce severamente.
"Sei proprio un insensibile, Ronald!"
Ridendo alla battuta del mio miglior amico e sentendomi
incredibilmente sollevato, mi alzo in piedi e li stringo in un abbraccio
collettivo.
"Basta con questa cavolate, ok?"
"Ehi, non guardare me! E' stata tutta una sua idea! Io
ero solo un innocente spettatore" protesta Ron.
"Vuoi che ti faccia molto male, vero Ronald?" lo
minaccia Hermione, assottigliando lo sguardo.
Ridendo ancora una volta, sciolgo l'abbraccio e, prima che
Hermione possa causare ulteriori danni,
li spingo fuori dalla stanza. La colazione sta per finire e
noi potremmo dirigerci direttamente a lezione. Speriamo che Draco non sia
troppo di cattivo umore perchè ho saltato la nostra pomiciata quotidiana.
Parlando del diavolo, chissà che sta facendo adesso.
Nel frattempo, in
Sala Grande
Draco starnutisce violentemente nel suo the e afferra con
foga i fazzoletti dalla tasca del suo mantello.
"Ecco qui, Draco" dice una sorridente Pansy,
porgendogli il suo fazzoletto ricamato "Scommetto che qualcuno ti sta
pensando"
Alzando gli occhi al cielo, Draco le chiede:
"Ma di che diavolo stai parlando, donna?"
"Lo sanno tutti che quando starnutisci improvvisamente
significa che qualcuno ti sta pensando o sta parlando di te. Scommetto che è
Potter! Si sa che quel ragazzo non può stare neanche venti minuti senza di
te" squittisce Pansy, deliziata per la fiorente vita amorosa del suo
amico.
Con un ghigno, Draco ribatte:
"Certo non può essere semplicemente la mia allergia o
la polvere nell'aria che mi ha fatto starnutire. No, deve trattarsi di qualche
vecchia storiella da comari! "
Alzando un sopracciglio, Pansy gli restituisce il ghigno:
"Ti prego, Draco! Probabilmente ti tingeresti di un
delizioso rosa all'idea del tuo ragazzo che pensa a te!"
Draco sbuffa alzandosi, determinato a trovare Harry che
ancora non è sceso a fare colazione.
"Stupida ragazza. I Malfoy non sono così patetici da
deliziarsi per qualcosa e non siamo neanche lontanamente associabili a qualcosa
di rosa! E di certo Harry starà pensando al mio fantastico culo!
Come potrebbe essere il contrario?"
E facendo sfacciatamente l'occhiolino, Draco si diresse
fuori dalla sala, determinato a scovare il suo ragazzo scomparso.