Antiquis Choris

di DamaFalco_di_Lunaequostre
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Indaco si mostrava il cielo, ormai il Sole lasciava il posto alla Luna. La terra cominciava il suo risveglio, la Figlia tornava alla Madre. Il giorno e la notte sarebbero stati di pari lunghezza, le anime di natura si sarebbero risvegliate dal loro sonno. Ad attirarle musica di tamburi, il calore di un fuoco e canti di giovani. Al suon di cornamusa si richiama il vento, al tamburo si lascia richiamare gli spiriti della terra;il fuoco invita a nuova luce e l’acqua gorgoglia il suo gioioso canto come fanciulla. Danzano i giovani e le fanciulle, danzano al richiamo della nuova stagione. Cantano, ridono e scambiano tra loro promesse di nuova vita e amore. Nei loro occhi riflessi di libertà, nei corpi il riscoprire di nuova forza, arcana e sconosciuta magia che li lega alle danze del cerchio. La musica l’inebria l’anima come dolce vino, ci si sfiora nel danzare come cuccioli che giocano. Tutt’intorno è festa, alla quale anche gli spiriti di natura e gli animali vi partecipano. il lupo chiama al gioco, a sì come la civetta volteggia alta nel cielo semi notturno; il cavallo scalpita e la volte mesta và cercando di prendere qualche cosa da mangiare. Tutto è danza, tutto è canto…tutto è magia! E guardando i ragazzi puoi vedere le loro anime di animali danzare, puoi vedere gli spiriti antichi correre e festeggiare. All’or si danzi pure per festeggiar il ritorno della bella stagione, che il cervo pur bramisca il suo canto amoroso alla cerva restia. Porti la volpe come il lupo doni al compagno, così faccia acrobazie nell’aere il rapace. Che il cavallo corra e scalpiti e il gatto ruzzi per amore, così anche i giovani si ritrovano nell’armonia dell’amore. Donin pure baci ardenti al proprio amante, perché non è peccato ciò che natura dona. Che ognun segua ciò che Primavera dona!!!




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