Una voce da solista sopra al rumore

di thankyouniall
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1-Premessa ***
Capitolo 2: *** 2- Begin ***
Capitolo 3: *** 3- Superhuman ***
Capitolo 4: *** Take me to Nando's ***
Capitolo 5: *** Oh my Zayn ***
Capitolo 6: *** Hazza help me. ***
Capitolo 7: *** Under the mistletoe ***
Capitolo 8: *** Music is my faith, music is my friend ***
Capitolo 9: *** Strange ***
Capitolo 10: *** in in this arms ***



Capitolo 1
*** 1-Premessa ***


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Primo giorno di scuola,la sveglia stava suonando già da dieci minuti -DRIINN DRIIINN DRIINN- stesi il braccio e scaraventai per terra quell'ogetto infernale. SILENZIO. -Ohmmerda! E' il primo giorno- mi buttai giù dal letto,tutt'uno con le coperte e mi precipitai sotto la doccia. vestita, truccata in un batter d'occhio, ok ero pronta! Afferai un mezzo toast e mi diressi verso scuola. -Ehi sei un'apparizzione, sono le sette e quaranta e tu sei già quà!- una voce squillante mi stava prendendo in giro già di prima mattino presto, era Claire. -No Claire, sono un'illusione ottica io in realtà non sono quà- quello scambio di battute ironiche era il nostro modo di parlare, non che non mi piacesse stare con lei, è solo che non sa tenere un discorso serio, sin da piccola. Io e lei ci conosciamo dall'asilo, e dall'asilo non ci lasciammo più, infatti siamo state insieme per tutto il periodo delle elementari,medie ed ora anche delle superiori. Terzo anno del liceo classico,sedici anni incompiuti e il dubbio di cosa ci faccia su questa terra, ecco questa sono io, non sono oslo queste tre cose è certo, ma forse sono gli unici discorsi che non affronto liberamente con chiunque. Mi chiamo Allison Parker, abito in una grande città: Londra, che ancora adesso alla mia età mi spaventa. Claire, forse è l'unica persona che ancora non mi ha fottuto,sembro pessimista, lo so,ma è vero,ogni persona importante per me prima o poi ha sempre fottuta,incominciando da mio padre ; sono tutte queste esperienze che mi hanno portato a non affezionarmi a nessuno e infondo un po' odio questo del mio carattere ,appena qualcuno mi dimostra di tenere a me o di volermi davvero bene, io lo allontano o allontano loro dal mio cuore, bhè è uguale comunque gli effetti collaterali sono sempre gli stessi. Quella mattina, la mia cara amica, aveva deciso di infastidirmi con una stupida storia, di una festa a casa di un certo Kevin, -Alli, sarà la fetsa dell'anno devi venirci, se non vieni poi io con chi sto... susu dai che ti costa, e di sicuro ti divertirai! Ci sarà la musica... i ragazzi...- -ah bhe allora se ci sono i ragazzi dobbiamo andarci assolutamente, non si sa mai che Claire Belson si perda la festa dell'anno!- la presi in giro col mio solito tono sarcastico. aprì la bocca per infamarmi, penso, ma invece si limitò a dire stizzita -Senti, io ti ho fatti tantissimi favori, ora fammene uno te, me lo merito sai?!- -Per esmpio? dai mariateresa di calcutta, dimmi un favore che mi hai fatto...- le chiesi divertita fece un ghigno - Oh bhe.. ne ho fatti così tanti.. che ora, insomma a ricordameli tutti...- stava annaspando per cercare una risposta. Non mi costerebbe nulla andarci infondo Claire ha ragione, è solo che una festa, musica appalla ragazzi che ci provano e ti toccano ovunque, bhe non è proprio il mio programma migliore. -Va bene, vengo..- le dissi decisa, ma poi lo so, mi sarei pentita. Ma era da tanto che non andavo ad una festa e non mi avrebbe fatto di certo amle, apparte le palpate (?) e poi ultimamente ero sempre stata a casa. -YEEE, Vai alli, vai Claire, eh si va alla festa olè! - squittì Claire. dio come odiavo i suoi urletti, poi così appena sveglia ti rimbombavano dentro al cervello. -Sese, però è chiaro io non ballo- -Sei uno stress, che palle che fai oh!

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Capitolo 2
*** 2- Begin ***


Image and video hosting by TinyPic Il giorno della festa era arrivato, tutti quanti a scuola non facevano altro che parlarne da giorni, questa cosa mi metteva ansia.
Arrivata a casa non c'era nessuno ad aspettarmi,come al solite, bhe a parte Bomba, un san.Bernardo enorme e pure grasso, ma non andavamo molto d'amore e d'accordo noi due.
Bomba era il cane di mio babbo, e da quando lui decise di partire,di andare via, lasciò tutto anche quel cane che da quel giorno cambiò carattere. divenne cattivo,depresso e solo, tremendamente solo, ma forse non era l'unica in questa casa.
Quel cane depresso m stava fissando, con quegli occhi lucidi, languidi e con la bocca mezza aperta, mi sono sempre chiesta se aveva dei problmei, sembrava ritardato; ma quegli occhi sembravano chiedere qualcosa.... di sicuro aveva fame.
Presi velocemente una scatoletta e gliela versai nella ciotola, ma lui era fermo imbambolato, woah faceva quasi paura.
-Senti tu! non mi interessa se hai deciso di pulirti la coscenza e quindi vuoi dimagrire, ora o mangi o ti togli di mezzo! Oggi è una giornata importante devo prepararmi per la festa dell'anno, e.... - mi accorsi che stavo parlando con un cane, un cane che neanche scodinzolava o ti dava soddisfazioni, ma con uno che stava lì con la bava, fermo immobile
- e.... e io sono stupida, a parlare con un coso inerme e bavosooo- indicai con il dito il suo muso.
La nostra "chiacchierata" fini lì, era tardi e dovevo ancora fare tutto.
Dopo la doccia mi avvolsi nell'accappatoio azzurro mare e andai in camera in modo svogliato.
Aperto l'armadio, guardai un po' in giro: jeans,jeans,pantaloni,jeans,t-shirt,maglie e maglie e jeans; Oh fanstastico non sapevo assolutamente cosa mettermi, e le scarpe? che scarpe avrei messo, no no prima dovevo scegliere i vestiti poi le scarpe! E che accessori avrei abbinato? oddio il panico pre-festa mi stava assalendo, camminavo avanti e indietro per la stanza,mangiandomi le unghie, oh cacchio no le unghie no! mi ero appena messa lo smalto....
-Occhei calmiamoci, respiriamo ed espririamo- feci dei lunghi respiri, uno dopo l'atro, allargando le braccia  - ma che... non serve a niente respirare! respiro tutti i giorni e "mangiare" dell'aria non farà comparire il vestito!-
Anisa,ansia,ansia, era l'unica parola che mi veniva in mente, l'ansia faceva parte di me, da sempre e in questi momenti saliva al massimo e diventavo anche irrascibile.
Poi mi venne in mente l'armadio di mia mamma, GRANDE IDEA! -quella donna è piena di vestiti, magari qualcosa lo trovo!-
Infatti,grazie al cielo, trovai un vestito carino,non molto corto, così mi sarei sentita più a mio agio, era nero con dei ricami fini in pizzo, fatto come un tubino ma meno aderente, per le scarpe optai per un paio nere col tacco non troppo alto, con il mio equilibrio c'era il rischio di ritrovarmi ad abbacciare il pavimento, non so se mi spiego, lasciai i miei capelli mossi,  ero già troppo agitata per piastrarmi anche i capelli, che di sicuro mi si sarebbero arruffati e a fine serata avrei avuto i capelli  alla "afroamericana".
Mi truccai leggermente, un po' di fondotinta, il mascara, massi dai un po' di eyeliner mi starà bene, poi mi guardai allo spechio e le mie guancie erano troppo bianche e spente così  mi misi anche il fard e per finire un rossetto rosso che mi capitò per caso tra le mani.
Poi mi guardai per bene allo specchio, sembravo una bambola di porcellana, di quelle che coloravo  e pasticciavo quando ero piccola, ero terribile ed infine notai una certa somiglianza con saw.....
-Ok ritorniamo all'idea di truccarmi leggermente eh!-  mi lavai la faccia, un po' di mascara lucidalabbra chiaro e si.. così ero davvero pronta!
La macchina della mamma di Claire si fermò davanti ad una casa enorme, circondata da un cancello in ferro battuto, era minaccioso, ma guardando soltanto la casa la festa sembrava accogliente. Già dall'esterno si sentiva il vociare, gli urli e la musica tipica di una festa "dell'anno", il mal di testa si stava lentamente avvicinando....
- Miraccomando vi vengo a prendere all'una e un quarto, non più tardi, anche se domani non c'è scuola!  E Claire ti prego non fare cavolate, ci saranno molti, moltissimi oddio tantissimi, ragazzi, non andare fuori di testa....- la mamma di claire, stava usando un tono grave e preoccupante e mentre parlava ci fissava, spostava lo sguardo da me a Claire; da lei a me.
-mamma, mamma ti prego.. me lo dici sempre, quando mai io faccio sciocchezz...-
la interruppe la mia risata, ma alzando la testa vidi lo sguardo incombente di sua madre e mi si una mano davanti per reprimerla.
-Si cara, lo so sei brava... ma mi sono informata, io le so queste cose, le vedo ogni pomeriggio-

Quando finalmente ci mollò, io e Claire ci guardammo in faccia e scopiammo a ridere.
-Oddio hahhahahhaha, poco pesante tu amamma! Ma cosa voleva dire con "io le so queste cose, le vedo ogni pomeriggio!"- imitai sua madrefacendo la voce grossa e alzando le mani al cielo.
-La verità è che tu Allison sei troppo fortunata,tua madre non c'è mai e quando c'è lavora, anche a casa! invece la mia l'unica cosa che fa è guardare su MTV sixteen and pregnant
-
iniziammo a ridere, era davvero strana sua mamma. Claire ad un tratto smise di rideree inizando a correre si voltò verso di me urlando - dai muovi quel culo, ci sta aspettando una festaaa!!-

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Capitolo 3
*** 3- Superhuman ***


Image and video hosting by TinyPic Part of Niall:
Quella sera non avevo proprio voglia di andare alla festa di Kevin, ma lui e Zayn mi contrinsero; e pensare che solo due ore prima ero sul divano a mangiare le patatine ed ora sono quà in mezzo a questo casino.
Mi ero preparato in fretta dopo la doccia mi misi un po' di gel nei capelli e immediatamente quelle due carogne mi spinsero dentro la Jeep di Kevin.
C'era moltissima gente, alcuni che parlavano al telefono, forse stavano avvertendo che c'era una festa in corso e invitavano un po' di persone, nella sala, che era stata trasformata in pista c'erano moltissimi ragazzi che ballavano, ed altri, evidentemente poco coordinati, si dimenavano seguendo un ritmo tutto loro;
Cambiai visuale e vidi ragazze, poco più,che quattordicenni, agghindate come delle babbione, che ci provavano con tutti, addirittura con ragazzi della mia età,e ci stavano pure. Questo scenario mi faceva davvero pena, forse sarò io , di idee antiche, ma ragazzine di quindici anni che fanno, chissà cosa con addirittura dei diciottenni, oddio e speriamo non faccino quel "chissà che cosa"!
Mi misi a guardare il via vai, della gente che passava, mi accorsi che c'erano tantissimi imbucati che si guardavano a destra e manca perchè non conoscevano la casa, altri che erano decisamente sbronzi, si facevano portare sulle spalle verso il più vicino posto libero sui divani.
Una volta mi sarei ridotto anch'io a bere e a ballare con chiunque,ma sono riuscito a capire che ci si può divertire anche senza tutto quel'alcool; parlo come uno spot pubblicitario... forse ho un futuro.
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Part of Allison:
 La casa era enorme, entrai da una porta secondaria, era un garage; dentro c'era una BMW, di quelle che si vedono ancora in circolazione, ma che è evidente che non sono del tutto nuove, poco più distante c'era una Jeep girgia metallizzata, era luccicante, porbabilmente per l'occasione della festa era stata lavata.
 Molto più indietro, si nascondeva un'audi nera, molto ben tenuta anche quella, anche se all'interno era stracolma di fazzoletti usati. Intorno alle pareti c'erano poster di giocatori di baseball, o era criket? -Allora, cos'è vuoi rimanere nel garage tutta la sera? Su che palle oh...-
Claire era già su di giri e non vedeva l'ora di scatenarsi, in questi momenti mi vergognavo seriamente di essere sua amica. Io ero ancora in fondo alle scale, mentre lei si stava già dirigendo verso la pista da ballo.
In quasi ogni gradino c'erano dei bicchieri abbandonati, altri pieni e alcuni completamente vuoti; stavano spruzzando del vino ovunque, cavolo dovevo stare attenta a non rovinare il vestito, sennò chi l'avrebbe sentita mia madre.
 Le scale portavano ad una grande cucina, c'erano ciotole colme di patatine di ogni genere e forma, qualcuno stava preparando i pop-corn, mio dio il profumo invase tutta la stanza, mi avvicinai istintivamente, e.. e il mio stomaco fece un rumore al quanto imbarazzante.
-Hai fame eh?-
 Il ragazzo che stava cucinando, di voltò verso me ed indicò la padella, -Non ti preoccupare, sono bravissimo a preparare i pop-corn, li vuoi salati o...-
 - no, non ti preocupare sono una fogna, mangio qualsiasi cosa HAHAH-
 "sono una fogna"? Ma sono una stupida, che minchia vado a dirgli, sono una fogna, bah! E se ora, pensa che io sia una fogna davvero, cio'è e se ora mi dice che comunque il nome fogna mi sta bene perchè ci assomiglio!?
Il ragazzo però sorrise, aveva un orecchino, tipico dei truzzi pensai, i capelli erano rasai ai lati e il ciuffo,castano scuro, era innalzato a mò di cresta, quando mi sorrise mostrò una dentatura perfetta.
Aveva tutta l'aria di essere seriamente un truzzo struzzo, risi a quella battutina (sisi, rido alle mie battute da sola), ma era uno 'struzzo' così dolce e sembrava anche timido.
- Una fogna eh? Bhe sai, ce ne fossero di fogne come te, insomma delle fogne...-
- Erm.. rido? HAHAH- feci una risata forzata, non capivo se era una battuta o voleva darmi davvero della "fogna".
-Cio'è, nel senso che si, insomma sei carina per essere una fogna, oddio parlo a sproposito, scusa- sorrise innervosito.
La sua timidezza, e la risatina nervosa, mi fecero uno strano effetto, era così carino e dolce, e tutte queste qualità facevano sembrare bello il fatto che fosse anche truzzo!
Mi porse una ciotola, con dei pop-corn fumanti e profumati, mentre la prendevo le nostre dita si incorciarono, e alo posto dei bruchi, nel mio stomaco si fecero posto delle farfalle svolazzanti.
 -Zayn, piacere e qual'è il nome di questa bella fogna?- il mio cuore ebbe un sussulto, come se quella frase avesse reso quel momento così perfetto, e per rovinare l'atmosfera, non lo feci apposta, ma dissi soltanto -Allison-
-Ah si?! Credevo ch voi fogne, aveste un numero di matricolazione, o cose simili, tu unvece ti chiami Allison, che bel nome.- continuava a rendere perfetta ogni frase che pronunciava come se le leggesse da un copione.
 -Bhe sai, io sono speciale e hanno deciso di darmi un nome, proprio come voi umani- come al solito, il mio sarcasmo doveva sempre venire fuori in ogni situazione, ok ho rivinato tutto, pensai, come sempre; invece Zayn, rise e si passò timidamente la mano tra i suoi capelli ingellati, quell'insieme di perfezione mi fece tremare le ginocchia.
-DJ MALIK! DJ MALIK E' TRA NOI!!- una voce nasale, chiamava questo Dj, e si intromise tra la nostra chiacchierata. Zayn, si voltò verso la console, da cui gracchiava quel microfono, poi mi fece l'occhiolino - Non ne dubito! Scusami ora devo andare, prenditi qualcosa da bere, balla, fai amicizia, ma ti prego non andare via eh!- disse questo e scappò verso la pista.
-E chi simuove, io quà piuttosto ci faccio le radici-
Così Dj Malik, era Zaynn proprio truzzo quel ragazzo. Bhe devo ringraziare Claire, oddio mio, è così fantastico, con quegli occhi color nocciola ed il suo sorriso che ti manda fuori gioco, pensai alla sua mano che passava tra quella cresta, e mi immaginai come sarebbe stato se l'avesse passata sui miei, di certo non tremendamente sexy, di solito ogni cosa viene sminuita quando accade su di me.
Mentre mi ripetevo mentalmente, mille volte, il dialogo che avevo avuto con quel ragazzo, mi avvicinai alla sala e decisi di prendere qualcosa da bere, una coca andrà benissimo, niente alcolici per me, forse la mia vita aveva bisogno di qualcosa di nuovo, forse Zayn sarebeb stata la svolta...
Un ragazzo poco più distante da me, stava giocerellando con un'altro, probabilmente della sua stessa età ed a un certo punto inziarono a spintonarsi e quello più vicino a me mi venne addosso, facendo rovesciare tutto il contenuto del bicchiere sul vestito di mia madre. MERDA.  
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 Part of Niall:
 -Oh scusami! Tutto posto vero?- ero andato adosso ad una ragazza mentre giocavo con Liam, quando mi voltai per vedere se era tutto occhei, vidi che mi stava guardando minacciosa, come se mi volesse strozzare, faceva seriamente paura.
-A parte che la coca-cola volevo berla, bhe si tutto a posto!- quella risposta fu acida e sarcastica, volevo guardarla negli occhi, ma erano severi e non riuscivo a fissarli, mi fece venire in mente lo sguardo di mia madre quando mi sgridava, da piccolo, che strano effetto.
 -Bhe ti ho chiesto scusa, non ti ho visto e di certo non l'ho fatto apposta, perciò puoi anche evitare di usare quel tono-
 Mi aveva risposto male, ed io le diedi una risposta di tutto punto, Liam mi guardò compiaciuto della risposta, e questo mi diede la voglia di continuare a dirgliene a quell ragazza così scorbutica.
 -E poi mica ho gli occhi dietro al culo, cara ragazza mi dispiace tanto se ho rovinato il tuo vestitino, ma vedrai che per domani il tuo papà te ne avrà comprato un'altro-
Liam era davvero sbalordito, la ragazza non faceva più tanto la spavalda ora, prese due o tre fazzoletti e se li strofinò addosso, si limitò a darmi del cafone e mentre cercava senza alcun successo di rimediare le macchie, borbottava tra se - cafone, guarda quà.. e chi la sente ora.. porca zozza, lo spaevo non dovevo dare retta a Claire... e poi parlare di mio padre...- era divertente vederla annaspare in cerca di rimediare quel pasticcio, poi prese altri fazzoletti e corse verso l'uscita, ma prima mi diede un'ultima occhiata fulminante..
-Bravo Niall! Ora quella poveretta avrà tutto il vestito rovinato- Liam sembrava divertito da quella scenetta che avevamo messo su. All'inizo ridevo anch'io, ma poi i sensi di colpa si fecero spazio, non dovevo trattarla così male, forse ora, era disperata, -sono un coglione- pensai e corsi verso l'uscita per rimediare con quella ragazza.
 La trovai seduta su di una panchina, nel cortile esterno, poco distante dalla porta principale, guardava il suo vestito avvilita. -Hei, mi dispiace per prima, davvero- cercai di attaccare bottone, inziando a scusarmi seriamente, ma sembrava poco convinta. -Ah si?! certo come no- si voltò verso di me, -sai là dentro non sembrava tanto!-
Solo in quel momento notai che i suoi occhi erano limpidi, di un verde acqua che piano piano, all'esterno, si inscuriva, i suoi capelli erano castani, con riflessi dorati sulla nuca, verso le punte si arricciavano in piccoli boccoletti, quel disegno armonico di riccioli le incorniciava il volto minuto, ma con lineamenti un po' più marcati, il colore della pelle non riuscivo a distinguerlo, forse perchè aveva il fondotinta, ma una cosa che mi piacque subito fu che non era molto truccata, a differenza della maggior parte delle sue coetanee,si notava solo un poco di mascara su quegli occhioni color del mare.
-Sono Niall, sono dispiaciuto e voglio sistemare le cose- imitai un robot e lei sembrava divertita dalla mia piccola esibizione.
-Non si può, è rovinato, ora sono eriamente nei guai. si alzò e indicò le macchie su quel vestito nero. Era una ragzza magra, non di quelle anoressiche che non sopporto, ma semplicemente era in forma, chissà forse faceva palestra. le sue gambe erano nude, e intravedevo dei brividi di freddo sulla sua pelle, si accorse che le guardavo istintemente le sue gambe e si sedette imbarazzata, rimisi immediatamente lo sguardo sul suo viso, che stranamente mi stregava. Decisi di sedermi vicino a lei, ma sembrava non gradire; oh certo, io le avevo rovinato il vestito, ma diamine! ero lì per lei, per chiederle scusa e rimediare e spapeva soltanto pensare al suo vestito!
-Certo tu vai ad una festa del genere e che fai, bevi un bicchiere di coca! Poco santarellina la ragazza- quella battuta mi uscì spontaneamente dalla bocca, era buffo il modo in cui la trattavo, perchè? Io non sono mai stato sarcastico ma con lei mi sentivo diverso. Mi puntò il dito contro -Senti tu, non sei un albero non hai le radici! E se sei venuto a prendirmi per il culo puoi anche andartene-
-Io resto quà e non farò niente di del genere! Parola di elfo irlandese, anzi voglio farmi perdonare....- feci un sorrisetto spavaldo, di sicuro apprezzerà il mio gesto, pensai. Lei si morse il labbro,segno che evidentemente era nervosa o imbarazzata, poi mi guardò dritto negli occhi, e se non fossi stato seduto, le mie ginocchie non mi avrebbero tenuto.
-In che modo? Farai comparire l'omino bianco che mi pulirà le macchie?- risi a quella battuta e anche lei, per la prima volta riuscì a vedere il suo sorriso, la sua risata era così cristallina e squillante.
 -Bhe se io assomiglio all'omino bianco, allora si. Su alza quel culo, casa mia non è molto lontano,lasci il vestito da me e io te lo riporto-
 Lei rimase perplessa, anche troppo, aveva una faccia che faceva morie dal ridere, le labbra socchiuse e la fronte corrucciata e gli occhi erano fissi su di me, sembrava una gallina in attesa dell'uovo.
-Tu vuoi approfittare di me...-
-no, nono!- la interruppi, prima che potesse saltar fuori un discorso imile.
-sisi zitto! Vuoi approffitare di una donzella in pericolo, in due modi: il pirmo, le rovesci la bibita sul vestito e con la scusa di voler rimediare la fai spogliare a casa tua, il secondo le chiedi l'indirizzo di casa, con la scusa di doverle riportare il vestito, e così puoi molestarla- Non capì subito se si trattava di una battuta, ma lei rimase impassibile per pochi secondi, imitando la compostezza di una dama dell'ottocento e poi scoppiò a ridere vedendo la mia faccia sconvolta, poi mi tranquillizzò dicendomi che stava scherzando.
-Ma non posso accettare, davvero, sai ho una lavatrice anch'io a casa!-
 -Nono! TU accetti eccome, e te lo faccio lavare in lavanderia-
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Part of allison:
Casa di Niall così si chiamava quel ragazzo, dall'esterno sembrava una normale casa di periferia, ma quando entrai fui colpita dai colori accesi della sala da pranzo, ogni mobile era scelto con cura e la casa era molto ordinata, profumava anche, ma non di quell'odore di candeggina per pavimenti, probabilmente era profumo per ambienti. La cucina era di un azzurro chiaro e candito, era molto accogliente, ma infondo quale cucina non lo è? Mi portò in camera sua, e mi fece segno di entrare, io ero restia e imbarazzata, lui mi sorrise - susu, entra mica ti voglio stuprare! -
Rassicurante, davvero,simpatico come pochi quel ragazzo.... Non aveva fatto altro che trattarmi male da quando mi ha rovesciato la bibita su questo stupido vestito. Invece Zayn. Quel pensiero, entrò violentemente dentro la mia testa e si fece prepotente, iniziai a pensare lui, a come mi ero sentita bene in quei pochi momenti passati in sua compagnia... oh cavolo! Mi aveva detto di non andarmene via, e invece per colpa di sto' carciofo, ho dovuto lasciare la festa, stavo inizando ad odiarlo più del necessario; Zayn avrebbe dato una svolta alla mia vita, me lo sentivo, e io dove sono? Nella stanza di un elfo biondo.
Guardai Niall per "la prima volta", voglio dire, inziai a notare i suoi particolari, era un ragazzo, poco più alto di un metro e settanta, i suoi capelli erano biondi, davvero molto belli, luminosi e davano l'idea di essere profumati, il gel aveva perso un po' di resistenza, ma erano ben pettinati lo stesso, mi soffermai sugli occhi, sembrava che avessero rubato il color del cielo, erano espressivi ed allegri, quando sorrideva si riducevano in una fessura e tutto ciò dava al suo viso un'aria dolce. Cercai di distogliere il pensiero dai suoi occhi, guardarlo in quel modo mi rendeva vurnerabile, come se tutto quello che sono realmente, quei due piccoli pezzi di cielo lo vedessero chiaramente. Stavo inziando a innervosirmi, il nostro dialogo era caduto nel silenzio più profondo - Quindi, ora che ci faccio quì?-
 - Bhe qualche idea io ce l'avrei- ammicò Niall. scherzava naturalmente, o almeno sperai che fosse così. Presi un cuscino e glielo scaraventai in piena faccia, lui rimase immobile, poi mi guardò fisso negli occhi, prese velocemente un enorme peluche e me lo sbatte in tesra - stupido! Ahia, mi ha fatto male- mi toccai dolorante il mio naso, cacchio quel ragazzo aveva la capacità di rovinare ogni cosa.
 Niall lasciò la stanza, per farmi cambiare in pace, mi disse che potevo mettermi qualcosa di suo, tanto poi ci sraemmo scambiati i vestiti. Questa faccenda della lavanderia, mi puzzava un po', ma anche se Niall in solo mezz'ora riuscì a combinare un pasticcio dietro l'atro, mi era sembrato tenero. Mi tolsi il vestito, e misi un paio di jeans sgualciti, trovati in mezzo ad altri pantaloni più eleganti, aprù l'armadio per cercare una felpa da mettere sopra e solo lì mi accorsi di quanto era ordinato quel ragazzo! - Dovrei assumerlo per mettere a posto anche cameria mia-
 Uscì e diedi a Niall il vestito, dentro a una borsa che avevo trovato in camera sua, e lo ringraziai due tre volte; poi cadde il silenzio, uno di quelli imbarazzanti. Iniziò a sqadrarmi dalla testa ai piedi, due tre volte, e ogni tanto si soffermva sui miei occhi e io ababssavo, timidamente, la testa; poi presi coraggio e tutto d'un fiato gli chiesi -Qualcosa non va?-
-Eh... cosa-  sembrava imbarazzanto ancor più di me -erm.. no, è solo che, bhe si stai bene con quei vestiti, cio'è con i miei vestiti che poi adesso tu indossi, si ti stanno bene.. non che prima stessi male ma..- si sfregò nervosamente i capelli.
Mi stava facendo un complimento? Il mio viso si fece interrogativo, lui alzò le spalle e e semplicemente ammise
- sei diversa-   
Niall insistette per accompaganrmi fino a casa, fantastico, pensai, così non sono neanche riuscita a fare un ultimo salto alla feta prima che finisse! Durante il viaggio nesuno aprì bocca, Niall guidava con lo sguardo serio e ogni tanto sbuffava per il traffico, io guardavo fisso davani a me, ero a disagio, lui mi metteva a disagio; poi ero anche stizzita per il fatto che non ero potuta tornare alla festa e stavano incominciando a venirmi dei dubbi sul risultato del lavaggio del vestito. arrivati davanti a casa, fu Niall ad inziare a parlare   -Perchè è così tanto importante per te quel vestito?-
-Bhe non è importante, è solo che è di mia mamma e se glielo rovino sono fottuta, morta , seppelita. rendo l'idea?-
 Niall sorrise, chissà a cosa stava pensando, forse a quanto io sia strana, di sicuro lui mi reputa strana.
 -Sai, io non sono una principessa, mio babbo non c'è mai stato e mai ci sarà.. e non potrò mai schioccare le dite e farlo comparire dal nulla o far comparire ciò che io desidero...-  feci segno di schioccare le dite  - e poi non posso, anche perchè non so fare- cercai di allentare la tensione,infatti lui rise. Stava a testa bassa, fissando il volante dell'auto, poi fece un respiro, incrocio le mani e si voltò verso di me
-Quindi, se non sei una principessa, io non potrò essere il principe azzurro che ti salva-
-Eh no-  
-Allora, sarò il tuo superuomo-

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Capitolo 4
*** Take me to Nando's ***


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Part of Niall:
-singing.. I love rock and roll..-
Mi svegliai di soprassalto, la radio si era accesa e trasmetteva "I love rock and roll" degli AC/DC.... ma aspetta, chi diavolo aveva acceso la radio?!
Mi stropicciai gli occhi, ancora assonnato e mi sedetti sul bordo del letto, e vidi Zayn che stava aprendo le tende e canticchiava.
-Zay.. Zayn. Ma che stai facendo?- biascicai, appena sveglio non riesco mai a spiaccicare parola.
-Niall cavolo! Sono le due e tu ancora dormi, SVEGLIA SVEGLIA -
Era più allegro del solito quella mattina, saltellava da una parte all'altra della stanza; vederlo così attivo mi stava facendo venire il mal di mare.
-Ehi ehi ehi, mi sta girando la testa, calmati un po'!-
Zayn, prese alcuni vestiti e me
li buttò addosso, fece un sorriso lumino -Vestiti, è una giornata stupefacente, andiamo a farci un giro-
Intanto, con un balzo afferrò una penna dalla mia scrivania e si mise a cantare come se avese un microfono, e mentre la chitarra eletrica faceva un assolo lui saltava e urlava, come impazzito.
Bisbigliai  -L'unica cosa stupefacente quì, è quello che ti fai la mattina.-
Entrai in bagno e mi accolse un'arietta calda, proveniente dal termosifone.
Il ricordo della sera prima, si presentò spontaneamente, e nella mia mente ripassai ogni momento, ogni sguardo ed ogni sorriso.
MI sorpresi di come quei ricordi fossero chiari, identici ad una fotorgafia.
Mi ricordai i suoi occhi e del modo in cui brillavano al sole, di come sapeva essere simpatica ma ocntemporaneamente sarcastica, di come portava fiera quel vestito prima che glielo sporcassi, e mi ricordai come il suo lato timido si fece spazio quando la portai in camera mia.
All'improvviso entrò Zayn, sbattendo con forza la porta di legno scuro, contro la parete e mi guardò trepidante
-Dai sbrigati, vabbe che ti sei appena svegliato ma io ho fame e voglio cercare una ragazza- sorrise come un ebete quando pronunciò la parola "ragazza".  Ecco perchè Zayn era così allegro ed ogni cosa gli sembrava "stupefacente" , di sicuro aveva conosciuto quella ragazza alla festa, ed ecco spiegato il motivo di tutta quella fretta.
Mi ero incuriosito, di sicuro questa quì aveva qualcosa di speciale, per rendere così il mio amico Malik.
L'ultima volta che lo avevo visto preso così tanto da una ragazza, aveva avuto una bella cotta; quelle che ti fanno andare a letto col pensiero fisso del suo sorriso e ti facevano svegliare con la mente offuscata e l'unica cosa chiara era lei, il tuo "tutto".
Non avevo mai preso una sbandata simile ed ero certo che non l'avrei mai presa. Diciamo che io sono il classico migliore amico, a cui racconti tutto, i primi amori, gli appuntamenti, i tuoi sogni e le speranze ma di tutto questo tu non fai mai parte.
Eravamo seduti e mentre aspettavamo di ordinare decisi di chiedergli di più su quella ragazza misteriosa, -Allora Malik! Una ragazza eh, raccontami tutto!-
Lui mi guardò assorto nei suoi pensierin di sicuro rivolti a questa nuova "comparizione".
In quel momento, desiderai di essere così anchìio, di saper attrarre una ragazza, di farla innamorare di me ed io innamorarmi di lei, e di allacciare un legame che vada oltre all'amicizia, ma sembrava che il mio destino fosse quello di andare ad un matrimonio, si, ma di essere sempre il testimone e non lo sposo; il classico amico.
-....Mi stai ascoltado ?- la voce di Zayn mi riportò alla realtà e mi accorsiche stava già parlando da un bel po' perchè dando una veloce occhiata all'orologio dietro alle sue spalle, vidi che erano già le quattro meno un quarto.
-Sisi, stavamo dicendo...-
-Allora, ti stavo raccontando di comeci siamo conosciuti; io stavo cucinando dei pop-corn, e sentii un brontolio- si mise a ridacchiare come un deficente, e con gli occhi sembrava assorto in un immgine tra i suoi pensieri - e capii che era un rumore, dello stomaco di una ragazza che era lì difianco a me e a quel punto....- lo interruppe la mia risata, ma da come l'aveva descritta luiquella ragazza era davvero bffa e impacciata.
- Sisi e poi.. si voltò verso di te e assaggiò un pezzo del tuo pollice?!- con quest'ultima battuta, mi immaginai la scena e non riuscivo a smettere di sghignazzare.
-Smettila!- mi diede uno schiaffo in fronte -io la trovo una cosa dolcissima invece... poi iniziammo a parlare- e a quel punto lo persi, alzò gli occhi al cielo come sognante.
Oddio mio, quella scena era a dir poco pietosa, fece un sorrisino, sembrava proprio innamorato perso e dire che si erano conosciuti in una sola sera.
Zayn si mise a descrivermi ogni cosa nei minimi particolari, ma ormai ero troppo assorto nei miei pensieri per star a sentire tutta quella dolcezza. cinico eh.
Quando a dun tratto una parola mi colpì e fece ritornare la mia mente a ciò che stava diendo lui  - ... e il suo vestito era così bello...-
Il suo vestito?! Cazzo, mi ricordai del vestito di quella ragazza, le avevo promeso di portarglielo indietro entro oggi! Dovevo sganciarmi da Zayn, in un modo o nell'altro però non mi andava di dirgli tutto quanto..
-Ehi senti, devo andare mi dispiace- presi il giubbotto e feci per andare verso la porta, sicuro di essere riuscito a non farlo incoriusire quando mi urlò da dietro alle spalle -Dove devi andare così di fretta? Dalla mammina?-
mi bloccai a questa domanda, lo fissai per qualche minuto e cercai una risposta evasiva, poi mi venne in mente mia nonna che non vedevo da tanto tempo, mi sembrava più che giusto dire che dovevo andare a farle una visita.
-Devo andare da mia nonna, sai non la vedo da molto...-
Zayn alzò la testa per replicare qulcosa, ma ormai me l'ero svignata. "oh le nonne salvano sempre" mi disspi sospirando.
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Part of Allison:
-Sono tornata!- unrlò una voce, entrando e sbattendo la porta.
Quella mattina mi ero svegliata presto, la ser prima non feci molto tardi, per colpa di Niall.
"oh quel carcio" non so perchè, ma non lo sopportavo o forse si, lo sapevo , perchè quel ragazzo mi aveva rovinato la serata, e sporcandomi il vestito mi aveva rovinato la vita, anzi no, non appena mia madre se ne fosse accorta sarà lei a rovinarmela, polverizzandomi il culo di calci. e non scherzo è molto gelosa quando si tratta delle sue cose.
Mi girai per vedere mia madre entrare in casa, non era cambiata affatto da l'ultima volta che l'avevo vista, circa un mese prima.
Era la oslita, vestito scuro ed elegate, scarpe alte, capelli raccolti n uno chignon, e gli occhi pesantemente truccati.
Non sapevo se era cambiata anche dentro, intendo il suo carattere o le sue senzazioni o emozioni, perchè da quando mio padre la lasciò sola on me lei cambiò.
Non mostrava più ciò che provava, che fosse felicità o delusione, non mi prese più nelle sue ginocchia e non si avvicinò mai più al mio letto per darmi il bacino della bunanotte e non mi accolse più nel suo lettone dopo un brutto sogno; insomma si chiuse in se stessa e non posso neanche fargliele una colppa, perchè la scomparsa di papà cambiò anche me.
-Allison! Allison vai tu alla porta-
-cosa? mamma- scossi la testa pe cacciar via via quei ricordi e notai che il campanello stava suonando insistentemente.
Balzai verso l'entrata principale  urlando -Arrivo, si arrivooo- aprii la porta e il sole accecante di quella mattina mi colse alla sprovvista, e mi costrinse a guardare meglio la figura che era davanti a me.
Appea gli occhi si abituarono, vidi dei capelli biondi, e i raggi del sole li facevano brillare ome oro, abassai un po' lo sguardo e notai che degli occhi color cielo mi stavano fissando. Credevo di poter volare immersa in quell'azzuro magnifico;
Era Niall, ma questa volta il suo volto mi colpì dritto al cuore e un brivido mi pervarse la schiena. Teneva in mano un attacappano con un coprivestito in plastica e sorrideva spavaldo ammicando all'oggeto che aveva,
-Non mi fai neanche entrare!- disse facendo una smorfia indignato.
Eccolo quà, altro che un colpo al cuore a questo gli stava bene un colpo in testa con una mazza; spalancai la porta e mi inchinai al suo cospetta, come un fedele maggiordomo e gli feci segno di entrare
-Oh ma che bell'accogliena..- entrò con fierezza e si sedette sul divano.
Quel suo modo di fare, era davvero indisponente, lo guardai storto e gli chiesi gentilmente -Mio ospite, desidera qualcosa da bere?-  lui fece un grande sorriso e continuando a stare al gioco replicò -Oh si cara, ma resterò sul leggero stasera prendo solo un po' d'acqua- si strofinò i capelli, e unaltra volta quei brividi mi percorsero tutta la schiena.
Mentre preparavo qualcosa in cucina, l'ansia mi assalì, non sapevo cosa mi stesse accadendo, ma quella presenza di l nel mio salotto, mi metteva in agitazione;
le mani inziarono a tremare, le farfalle nello stomaco, iniziarono a volare.
Presi in mano il vassoio d'acciaio e i bicchieri tintinnarono e le patatine cadevano nel ripiano grigio, "dovevo calmarmi, un passo dopo l'altro" mi ripetevo, infondo era Niall, un elfo biondo che ha sporcato il vestito di mia mamma, mi ha portato via dalla festa e quindi da Zayn e ha un caretter tremendo, dovevo tenere quell'agitazioe per un'altro giorno, per un'altro ragazzo, non per lui.
Ma a quanto pare il mio corpo non mi stava a sentire, perchè andava da solo.
Ero a due pssi da lui e il tremolio non accenva a fermarsi, anzi aumentava passo dopo passo, centimetro dopo centrimetro.
Mi chinai per mettere il vassoio sul tavolino in legno, e lui mi osservava e vide che tremavo e si accigliò -Ti mette così in agitazione la mia presenza?!-
il tono era quello di sempre, spavaldo, ma il suo sorriso era diverso,timido, riservato e i suoi occhi mi guardavano speranzosi.
Come facevo a spiegargli il motivo della mia agitazione, se nemmeno io lo sapevo; quella sensazione mi diceva che c'era qualcosa di più di un semplice tono spavaldo, dovevo forse osservarlo più da vicino, guardare più intensamente negli occhi;
Ma se l'istinto mi diceva di andare più a fondo, l'esperienza mi dicev di reprimere ogni cosa, di rimanere in superfice e di non mettermi in una situazione, che poi avrei odiato.
Si avevo paura di creare qualcosa,qualunque cosa con Niall, perchè non volebo soffrire e ormi mi conosco, do sempre retta all'esperienza.
Così feci spallucce e imitai la faccia più semplice del mondo e ammisi  -Si perchè ti odio-
Lui non mi notò e sorseggiava la sua acqua in modo tranquillo, mentre trangugiava le patatine.
Mi fece venire in mente un coniglietto, era così tenero mentre se le metteva in bocca, una dopo l'altra.
Lui alzò la testa e mi guardò, aveva metò patatina infilata dentro la bocca e l'altra meta gli stava per cadere nei pantaloni blu della tuta, quella scenetta era così dolce, distolsi lo sguardo sorridente.
Non parlavamo e tra di noi calò il silenzio, udivo solo lo scricchilio delle patatine tra u suoi denti.
Ma quel silenzio non era imbarazzante, sentivo che anche non parlando, potevamo capirci, era strano infondo neanche ci conoscevamo, cosa c'era da dover capire?
Niall iniziava ad inimidirsi, perchè continuava a sfregarsi i capelli e a tossire come se cercasse qualcosa da dire, poi si illuminò, scrollò le briciole che si sparsero per il pavimento e cantò un motivetto allgro, porgendomi l'attacappanno che aveva con se da quando era entrato.
-guarda che ti ho portato! E con questo vestito io, iooo ti ho salvato, sii io ti ho salvato-
mi misi a ridere, quel canticchiare era simpatico e mi venne voglia di abbracciarlo, ma mi limitati a fare una battuta sarcastica, ormai tra noi parlavamo così.
-Bhe le rime lasciano un po' a desiderare, ma grazie, infondo me lo avevi promesso-
Lui alzò un sopracciglio, probabilmente non capù a cosa mi riferivo.
-Io.. io te l'ho pormesso?-
-Si, la sera della festa, mi hai detto che saresti stato il mio "superuomo" e...- mi stavo rendendo ridicola.
Quello che avevo previsto si stava avverando, la sera della festa me l'ero ripassata migliai di volte nel mio letto, e quella frase "sarò il tuo super uomo" non so perchè mi diede un appiglio di speranza, come se di Niall io mi potessi fidare, ma evidentemente lui l'aveva detta così, tanto per dire qualcosa. Aveva usato quella frase con lo steso peso con cui si dice "prestami un po' di zucchero".
Mentre pensavo a quanto fossi sfigata e credulone, mia mamma interruppe quella farsa
-Hei Allison, non  mi presenti?- disse rivolta a me, poi indico Niall e non aspettò neanche he io replicassi che si presentò da sè.
-Elizabhet piacere e tu sei?- lui mi guardò intimidito e porse a mia madre la mano libera, -Niall piacere mio-
Lei ci squadrò per un attimo e poi prese il copriabito e l'attacapanno e s ene andò di sopra e a metò scale urlò
-Grazie mille Niall! e... Allison la prossima volta mettiti un tuo vestito-
Rimasi con la boca aperta, stupita. Com'era riuscito a scoprirlo, perchè non mi aveva detto niente, e perchè non mi aveva polverizzato il culo appena lo aveva saputo?
E un'idea mi balenò in testa, guardai Niall e o indicai minacciosamente -TU! Tu... hai per caso detto qualcosa?!- immaginai che quel cretino avesse chiamato a casa mia e avesse vuotato il sacco.
Scoppiò a ridere e notai che mentre ridacchiava, batteva le mani e i suoi occhi si riducevano in una fessura minuscola ed era contagiosa, quel tipo di risata che ti può venire in mente a qualsiasi ora del giorno e tu ti metti a ridere di conseguenza.
Poi si strinse gli occhi tra il pollice e l'indice e si calmò
-No giuro, woah incredibile tua mamma è davvero furba!-
-Così tu non hai detto niente?! Oddio non è possibile, altro che superuomo, mia mamma ha dei poteri davvero!-
imitati una sfera di cristallo con le mani.
-Ho fame! Ehi ti va se ti porto nel mio posto preferito?- esclamò raggiante, poi si incupì, come se si stesse aspettando un rifiuto.
Si toccò la pancia come se non avesse mangiato da mesi, e apsettando una mia risposta iniziò a tamburellare il piedi nel pavimento in legno.
Mi aveva chiesto di cenare con lui, insomma un appuntamenyo... nono, non mi dovevo far idee sbagliate, lui era il tipico ragazzo che port una ragazza in un ristorante, solo per mangiare anche i suoi avanzi.
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Part of Niall:
Ci ero riuscito, ero riuscito a mettere da parte la mia insicurezza e chiederle di mangiare con me, l'avrei portata nel mio ristorante preferito; chissà magari saremmo riusciti a migliorare in nostro rapporto basato "sull'antipatia"
.
Magari riuscivamo a trovare cose in comune, poi se stiamo bene insieme possiamo anche.... no no, dovevo smetterla di farmi film mentali e se poi non fosse andata bene ne sarei rimasto deluso.
Lei non accenava a rispondermi, era rimasta impassibile e temeva le mani incorciate, mordendosi il labbro e in quel momento avrei voluto acarrezzarla, stringerla a me come avrebbe fatto un autentico supererore, ma a quanto pare l'unico potere che possedevo io, era quello della timidezza.
-Ti porto da Nanod's- incalzai.
lei si illuminò, come se avessi pronunciato una parola magica, con un salto prese una felpa e la borse che era appoggiata al pavimento e insistente disse
-Su allora, che aspettiamo?-
"Fantastico" pensai, amamiamo tutti e due Nando's, avevamo qualcosa in comunue, ma poi, se fosse stat l'unica cosa in comunque, di cosa avremmo parlato? Quale ragazza flirterebbe parlando di hamburger e patatine fritte?!
ma nel corso della cena, scoprimmo di avere moltissimo in comunque oltre l'amore per l'hamburger, la musica e a tutti e due piaceva dormire ore e ore e scherzammo sul fatto di fondare un nostro club le cui regole fondamentali erano quelle di dormire e mangiare, per un attimo mi immaginai al suo finaco, guardarla dormire e brivido di piacere accellerò il battito dle mio cuore.
Quella ragazza era fantastica, sembrava fatta apposta per me, più parlavamo e più mi accorgevo di quanto fose simpatica e.. e semplicemente perfetta.
Le raccontai della mia band e di quanto mi sentissi fortunato insieme ai ragazzi e da lì a poco avremmo fatto un'audizione e lei ne sembrò entusiasta e giurò di venirci a sentire durante le prove.
Erano passate ore, ed era già ora di riaccompagnarla a casa; quando mi disse che aveva sedici anni non mi importò affatto della nostra differenza di età e lei ne sembrò compiaciuta.
Quando fummo davanti alla porta, sorridevamo imbarazzati, non sapevo cosa dire e lei era in attesa di qualcosa.
Poi mi ricordai di cosa i miei amici mi dicevano sempre, di prendere il suo numero appena se ne fosse presentata l'occasione. quella era l'occasione.
Ma lì capii, quanto fossi imbranato ù, non sapevo neanche come si chiamava!
Lei stava cercando le chiavi per entrare, Ora, ora ora, fallo ora... mi dissi, ma niente, aprì la bocca ma non uscì neanche un suono. stava per entrare quando mi decisi, respirai a fondo e dissi tutto d'un fiato
-Ehi con tutto il tempo che abbiamo passato e io non so neanche il tuo nome!-
Lei mi guardò sollevata, come se fosse stata contenta del mio interessamento
-Allison- mi sorrise ed io ricambiai più sicuro di prima, ormai era fatta
-E dimmi Allison, hai un numero di telefono?-  scherzai -Sai nel caso avessi voglia di rovinare qualche altro bel vestito
-Bhe se devi rovinarmi un altro vestito no, ma se mi vuoi offrire un'altro hamburger allora si-
Era mertaviglioso il modo in cui trovava sempre una risposta pronta. Era meravigliosa lei. pensai eh si, e per una volta tanto il mio cuore e il cervello erano d'accordo.
Sentivo che qualcosa sarebbe cambiato, un senitmento di felicità si stava facendo spazio nel mio cuore e quest felicità aveva un nome ed un volto, era davanti a me.

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Capitolo 5
*** Oh my Zayn ***


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Part of Allison:
Era passata una settimana dalla cena con  Niall e ancora non si era fatto sentire.
Per quasi cinque sere ero rimasta con il cellulare attacato alle mani, ma non squillava; ormai ero abituata, l'unica persona che mi cercava era Claire e quasi mai
aveva i soldi.
Quel pomeriggio avevo perso ogni speranza e così decisi di dedicarmi un po' a me stessa, il che era molto raro, ma da quando avevo conosciuto Niall ero sempre in ansia e volevo esere sempre carina, almeno la metà di quanto lo fosse lui.
Eh si, mi ero rassegnata, quegli occhi color cielo mi avevano rapita, quella risata mi aveva contagiata.
Il ricordo di Zayn si era fatto sfuocato, come certi sogni che fai e per due o tre notti ti addormenti con la speranza di rifarli, ma poi non succede più e così quasi te lo dimentichi.
Accesi lo stereo e la musica ad alto volume riempì la casa ed i miei pensieri; iniziai a preparare quei miscugli che Claire, ogni volta che veniva a casa mia, si ostinava a portare, ma invano.
Avevano un buon odore, ma il colore era improponibile di un azzuro acceso, lessi nella confezione "rende le pelli lucide e con acne, opache e setose al tatto"
-Altro che setose al tatto, questa più che altro ti fa sembrare un puffo... andiam andiam a puffare...- canticchiai.
Mi stavo spalmando quella crema azzurognola sul viso, quando il suono del campanello attirò la mia attinzione,
cavolo non vengo mai considerata e qualche rompi palle doveva venire proprio ora a disturbarmi..
Camminai riluttante verso l'ingresso, pensando a qualche insulto adatto all'occasione, aprendo la porta mi vennero alcune idee alletanti, spalancai la bocca per dire qualcosa, ma una risatina mi bloccò.
Mi accorsi che ero in tuta, di quelle da casa, infeltrite e grigie e stile pre-maman, avevo i capelli legati e quella schifezza mi contornava il viso, le mie guancie diventarono rosse dalla vergogna, stavo divvampando dal caldo e mi venne d'istinto di correre in casa e chiudere la porta in uno scatto.
Mi ci vollero due tre minuti per calmarmi ed esaminare la situazione, mi tolsi la crema e cercai di sistemarmi i capelli alla meglio e aprì la porta timidamente.
Lui era ancora lò, con lo stesso sorriso da ebete e la faccia divertita evidentamente conciata in quel modo facevo un effeto esilarante..
-Ciao Niall cosa ci fai quà?- feci un sorriso cercando di far finta di niente.
Incurandosene totalmente della mia domanda entrò in casa e si diresse verso lo stereo, spende la musica. Silenzio.
-Tua mamma va via spesso?- chiese
Non sapevo cosa rispondere, rimasi a guardarlo sconcertata. Poi mi portai una mano ai capelli e optai per dire tutto con sincerità
-Bhe si va via molto spesso.-

Sorrise e candidamente concluse, sarcastico
-Allora devo ricordarmi di venire più spesso a casa tua- ridacchiò -conciata così sei... mmh bizzara.- mi indicò e inizò a sghignazzare.
Stavo per replicare ma lui mi precedette
-Comunque non sono venuto quì per litigare... ma per chiederti una cosa- abbozzò un sorrisetto.
Una smorfia, quasi di timidezza, era magnifico come una semplice smorfietta potesse calmarmi, e di come tutto quanto potesse azzerare.
Chissà se quando sorrido, gli vengono le famose farfalle allo stomaco, ma quel pensiero era al quanto stupido, in fondo l'emozioni che proviamo noi ragazze, non accomunano anche loro. Ma Niall sembrava diverso.
Scossi la testa per mandar via quelle riflessioni, e lui mi stava fissando.. in cerca di una risposta.
-Certo, dimmi pure- azzardai.
-Ecco oggi... io, cio'è noi. insomma sempre se tu non hai impegni, perchè se hai impegni non ti voglio disturbare, perchè vedo che hai delle altre cose da fare, ma se sei libera.. sempre se tu vuoi, io così.. vorrei che tu magari potresti- iniziò a parlare velocemente, intimidito e stava cercando le parole adatte per chiedermi qualcosa, stava annaspando tra le sue preoccupazioni e forse anche insicurezze.
Cercai di trattenere le lacrime, non so ma quella scena era così tenera e pensare che tutto ciò glielo provocavo io, mi commuovevo. Patetico eh.
-Horan zitto! Vai al sodo- lo fermai con un gesto della mano.
Serrò le labbra, prese un gran respiro e tutto d'un fiato annunciò
-Ti ricordi della mia band? Ecco tra poco ci saranno le prove, non so.. ti va di venirci a sentire?-
Sirrsi mestamente, i nostri sguardi s'incrociarono e una sensazione di felicità mi rapì.
-Certo che si!- risposi euforica   -ma devo prepararmi- indicai la mia tuta idignata.
Dopo un'oretta ero pronta Niall mentre feci la doccia e mi vestii era stato tutto il tempo ad armeggiare con la TV e i miei cd. Ma quando scesi giù dalle scale lo trovai a guardare le foto di famiglia e alcune da ciò ch emi ricordavo erano al quanto imbarazzanti.
Cercai di non fare rumore, ma inutilmente perchè appena misi piede in sala feci cadere una sedia, solito.
-Quì avevi l'apparecchio- mi prese in giro ed indicò una foto di quando ero più piccola.
Mi avventai sull'album e lo chiusi.
-Si ho portato l'apparecchio per alcuni anni- feci una smorfia e presi tutti gli altri album e li rimisi al loro posto... ce n'erano alcuni di quando ero nata d apoco, quelli dove i parenti trovano divertente farti delle foto completamente nuda, ma inconsapevoli dle fatto che poi tutto ciò potrebbe rovinare la tua vita sociale; che nel mio caso
non esisteva.
MI girai verso Niall e mi sorrise dolcemente.   - Bhe ora so chid evo ringraziare per poter vedere il tuo bel sorriso-
-Chi?- chiesi non capendo quell'affermazione.
-Il tuo dentista.-
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Part of Niall:
Quel viaggio in macchina è stato silenzioso, come tutti gli altri.
L'avevo trovata in tuta, coni capelli spettinati e con la faccia impiastricciata e mi aveva chiuso la porta in faccia, ma tutto questo la rese ai miei occhi più buffa e dolce.
Ogni giorno pensavo a lei e neanche la conoscevo, ma quando la vedevo mi perdevo nei suoi occhi, nelle curve del suo viso, nei rfilessi castani dei suoi capelli e nel suo sorriso così limpido.
Non era amore, no. Ma era comunque una sensazione
che accresceva più tempo passavo con Allison. Momento dopo momento, cpivo che avrei voluto passare ogni secondo con quella ragazza.
Ma sembrava che desiderarla, fosse un crimine, perchè ogni volta che oltrepassavo il "confine" così probabilmente lo immaginava, lei si allontanvava e forse la ragione era una sola. Non prova lo stesso per me.
Quel pelnsiero mi provocò una morsa allo stomaco.
Ritornai al presente e cercai di concentrarmi sul parcheggio.
Portai Allison alle prove della mia band, eh si, eravamo cinque ragazzi uniti da un sogno in comune, che da lì a poco avrei condiviso anche con lei.
Era silenziosa e si guardava attorno, battendo i denti. Era inizio dicembre ed evidentemente, quel maglioncino bianco che portava e il piumino grigio, non le tenevano molto caldo.

Abbracciala, tenila tu al clado mi suggeriva una vocina dentro la mia tetsa. Dai, dai ha freddo, e se poi l'avessi abbracciata, l'avrei messa a disagio?
Avevo un mucchio di dubbi, sono un ragazzo insicuro e il più delle volte preferisco sbagliare ed essere timido, che sbagliare ed essere troppo sfaciatto.... però in effetti aveva freddo, mi convinsi. Alzai insicuro il braccio ma lei si voltò di scatto e così me lo portai velocemente dietro alla nuca, grattandomi e facendo finat di nulla.
Alzò un sopracciglio e pensosa mi domandò     -Ma sei sicuro di saper la strada? Dove mi stai portando?- osservai in giro dubbioso... non riconobbi subito in che strada eravamo finiti. Avevo sbagliato via.
-Effetivamente... si, non è questa la strada.-  lei mi guardò e scoppiò a ridere e così ci incamminammo scherzando, questa volta verso la strada giusta.
-Potresti fare invidia ad un tom-tom- rise.
Mentre ci scambiavamo battute, ogni tanto mìincantavo ad osservarla e sperai tanto che non se ne accorgesse invece... si girò proprio mentre la fisavo, distolsi lo sguardo e lo stesso fece lei.
-E così hai una band.. spero che tu suoni mieglio di come ti muovi per Londra-
-no, non suono. canto-
-Ah si? E gli altri cosa suonano?-
Sorrisi clemente, era proprio fissata.
-Cantano anche lor-
-Ahh, ero convinta che uno di voi suonasse o cose così-
-Eccoci quà siam arrivati! Taatan-
indicai un edificio a più piani, in mattoni rosi di quelli che si vedono più comunemente.
Le aprì l'ascensore e spinsi il bottone del piano tre, erano le cinque e mezza.
Era ormai un anno che facevo quella stessa strada, quello stesso ascensore, lo tesso piano e gli stesso ragazzi, ovvio.  Ma quel giorno, qualcosa stava cambiando, e non solo perchè Allison era al mio fianco.
Non so, avevo quella sensazione, di cambiamento, sentivo che il mio cuore si stava aprendo a nuoe esperienze, perchè in effetti di esperienze, in questi diciotto anni non ne ho mai avute molte.
Prima di entrare, osservai Allison, era tesa muoveva i piedi a ritmo costante e si mordicchiava il labbro inferiore, volevo tranquillizzarla, dirle che sarebbe andato tutto bene.
-Sei agitata?- chiesi preoccupato,  alzò lo sguardo in cerca dei miei occhi.
-Bhe un po', mi vergogno.. insoma non è che sono di troppo
- si mise a gesticolare.
E anche questo mi colpì, capì che guardandola, ogni volta, avrei sempre coperto qualcosa di nuovo sul suo conto.
-Se è per i ragazzi.. tranquilla. Sono fantastici, mi sento fortunato ad averli come compagni e migliori amici. Vedrai che sranno gentili con te e ti accoglieranno nel modo migliore-  quest'ultima frase, era più che alto una mia speranza.
Entrando ci accolsero delle risate generali, stavano facendo i cretino, come sempre.
S'inseguivano a vicenda e io ed Allison eravamo fermi, tra lo stipite della porta e l'ingresso, aspettando di essere notati ma non fu così.
-Ragazzi! Ehi ragazzi, ciao...- non sapendo come attirare la loro attenzione, urlai.
Si fece silenzio e accorgendosi di noi, s'incuriosirono.
-Niall, chi è questa bellezza...- Louis fu il primo a rompere il giaccio, era come un leader. Mi diede una pacca sulle spalle e io barcollai un po'.
-Sono Allison, piace..- prima che potesse finire di parlare, lui si fece spazio tra di noi e ci avvolse
tra le sue braccia   -Io sono Louis e così.. il mio Nialler ha fatto conquiste!- esultò
Ero imbarazzato, non sapevo come uscire da quella situazione, urlando in quel modo ci aveva messo al centro dell'attenzione e gli occhi di Allison sembravano dirmi
"scappiamo, ora che non ci vedono" 
-Cosa! Hai fatto conquiste..- uscì un cespuglio di riccioli bruno dalla cucina.
-Ciao io sono Harry e credo che se avessi conosciuto prima me,  ora Niall sarebbe una seconda scelta.-
-Io sono Allison e se ti avessi conosciuto prima a quest'ora farei di tutto per evitarti-
a questa battuta si misero a ridere, era ruscita ad allentare la tensione.
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Part of Allison:
Niall, mi stava presentando i suoi amici, il primo, mi sembra si chiamasse Louis, era simpatico ed euforico, mi ispirava come persona.
Aveva una maglietta a righe, a maniche corte, il che era bizzaro visto il freddo che faceva, il suo sorriso era luminoso e la sua parlantina mi faceva sorridere, era un tipo aperto.
Il ricciolino, Harry era davvero bello, la pelle candida e perfetta, gli occhi erano di un verde intenso, come il mare; di sicuro il classico "play-boy" e ne era anche consapevole di essere fantastico
-Oh non trattare così il mio tesoro.. Harry..-
-Grazie Louis, questa battuta mi ha ferito nell'inconscio- confessò piagnucolando.
Si abbracciarono ridendo, probabilmente erano legati da una profonda amicizia, quei due.
-Oh, come siete carini Larry...- sorrisi
-Larry?!- dissero alluniso.
-Si Louis più Harry.. Larry!- spiegai, cercando di farmi capire gesticolando.
Louis mi guardò, come illuminato e mi saltò addosso.
-Ti adoro già, Allison- mi saltò addosso abbracciandomi.
Fu tenero, mi sentivo al sicuro tra le braccia di quel, quasi sconosciuto. Avrei voluto diventare loro amica.
Nel frattempo arrivò un altro ragazzo coi capelli castani.
-Hey, non fai in tempo a portare una ragazza che già te la fai fregare?- sentì una risatina alle mie spalle, era quella incofondibile di Niall.
Sciolsi l'abbraccio e andai verso quel ragazzo.
-No. non potrei mai rovinare la "bromance Larry" Piacere Allison. gli porsi la mano.
-Liam, piacere mio Allison- unì le nostre mani con un gesto timido e mi sorrise caldamente.
Portava le maniche della camicia a scacchi, arrotolate e risaltavano le sue braccia perfette, notai sotto la camicia attilata
un bel fisico, che un po' strideva con quel carattere dolce e pacato, ma forse era presto per dirlo, ancora non lo conoscevo.
Louis e Harry si misero a spiegare l'dea che mi era venuta su "Larry" a Liam e ogni tanto sentivo che ridevano; Niall stava ascoltando la conversazione e di tanto in tanto girava  lo sguardo su di me, come per assicurarsi che stessi bene.
Guardavo un po i poster che erano appesi, rapper,calcio, c'erano dei CD di Robbie Williams e molti altri cantanti, mi saltarono agli occhi i cd di Justin Bieber, mi misi a ridere vedendoli, Niall si voltò  e mi guardò malissimo, capì che erano  i suoi e ridendo gli rimisi a posto.
Mi diressi verso lo scaffale dove erano posate alcune foto.
Una raffigurava un cane, chissaò di chi era pensai, un'altra Louis prendeva in braccio Niall e Harry aveva il muso, faceva il geloso...
In una cornice più grande,c'era una foto di tutti loro al mare; Harry, Liam,Niall,Louis sorridevano e osservando meglio vidi un'altra figura, ma era girata e non capìì chi era.
Mentre gironzolavo per la stanza e gli altri ridacchiavano, sentii il rumore di una chiave dentro alla serratura, non mi voltai perchè nel frattempo avevo trovato un ritaglio di giornale, che era stato incorniciato diceva:
"Nuovo gruppo emergente, si fa conoscere dopo la loro prima audizione.
La band One Direction è formata da cinque ragazzi talentuosi:
Harry Edward Styles, Louis Williams Tomlison, Liam James Payne, Niall James Horan ed infine Zayn..."

Quel nome si fece spazio tra i miei pensieri... Zayn.
La porta si aprì di scatto e il vociare dei ragazzi cessò ed inziarono a urlare
-Ciao Zayn!-
-Alla buon'ora eh bello-
-Ehi truzzone, guarda chi ha portato Niall...- urlò Louis.
Zayn, avevano detto proprio così!?
Continuai a leggere imperterrita:
"...Liam James Payne, Niall James Horan
ed infine Zayn Jawaad malik"

Zayn, Zayn.. avevo letto bene, loro avevano detto proprio così!?
Mi voltai di scatto, con la cornice ancora tra le mani, due occhi si posarono su di me.
-Ciao Allison-
Era lui, il sogno o per meglio dire, il ricordo che si era sfocato, ora era chiaro, perfetto.
Lì a pochi passi da me.
-Ciao  Zayn-

* Salveee:) *
Allora, lo so questo capitolo è un po' noioso. Ma volevo comunque esprimere le "emozioni" di entrambi.
Cosa succederà tra Allison e Niall ora che Zayn si è "rifatto vivo" bho (?)
Ditemi quello che ne pensate, e grazie mille a chi a messo quest storia tra le seguite e chi l'ha recensita <3
Ali *

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Capitolo 6
*** Hazza help me. ***


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Part of Allison:
 Probabilmente quel pomeriggio passato con i ragazzi è stato il giorno più imbarazzante della mia vita.
Zayn continuava a fissarmi e i suoi occhi erano pesanti e mi scrutavano, Louis continuava a lanciare frecciatine a me e a Niall che quel giorno era particolarmente silenzioso, ed i suoi occhi azzurri si erano di colpo inscuriti.
Per fortuna la scusa dei compiti mi salvò e così andai a casa prima che iniziassero a fare le prove; lo so mi pentii di quella decisione.
Avevo sognato molto spesso di sentire Niall cantare e prima dell'arrivo di Zayn non vedevo l'ora di ascoltare il tono della sua voce e le parole delle loro canzoni.
Ma quella situazione era troppo per una ragazza emotiva come me.
Quella mattina era inziata male, non solo perchè non avevo ancora assimilato il colpo della vista di Zayn, ma anche perchè era l'inizio di un'altra lunghissima settimana colma di compiti e verifiche.
Mi feci una doccia veloce, e scelti i vestiti: un paio di jeans stretti e un maglione a righe e le mie immancabili all star; mi catapultai verso scuola, ero in ritardo come sempre.
Entrai nei corridoi lunghi dove masse di ragazzi inglesi si accalcavano.
Controllai il mio programma: prima ora storia, seconda latino ma ero già stata interrogata e per grazia di Dio mi ero beccata un bel sette; le altre materie erano leggere, a parte matematica.
Durante il pranzo mi sedetti con Claire e alcuni suoi amici.
Era strano come lei fosse così popolare ed io invece non venivo quasi mai considerata e ancora mi chiedo il perchè è mia amica, ed ogni volta che cerco affrontare ques'argomento lei m abbraccia e mi dice che sono la sua migliore amica e così facendo mi sento rassicurata e capisco che posso contare comunque e ovunque su di lei.
-Singorina Parker! E' venuta quì a scuola per farsi gli affaracci suoi?!- mi ammonì la mia prof di matematica.
Erail tipo di professoressa classico, minuti, bassa e con la pelle rugosa e gli occhialetti sempre sul naso prontia notare qualsiasi distrazione.
-No prof, non sono venuta quì per farmi gli affari miei, scusi!- diciamo che le scuse non sono proprio il mi forte, ma quella "donna" avrebbe dovuto, davvero, farsi un esame di coscienza. Su ventisette ragazzi che parlano, sgrida me.
-Lo sa Parker, il suo attegiamento mi fa capire che è preparata su quest'argomento- inforcò i suoi occhiali in modo da vedermi meglio.
-certo..- avanzai insicura.
-Allora non avrà problemi sa la prossima volta la interrogo- sorrise spavalda.
Fissai quegli occhi arcigni e sicura dime annunciai -Prof, non si disturbi la prossima volta mi offrirò volontaria-
Rimase sbigottita dalla mia risposta e ne rimasi stupita anch'io, non sono mai stata brava in matematica, a malapena arrivavo alla sufficenza e quel colpo di testa mi
sarebbe costato caro.
Tutti i miei compagni mi guardavano ammirati e compiaciuti dalla mia risposta, ma quel che non sapevano è che in realtà avrei voluto sotterarmi dalla paura, per fortuna il suono della campanella mi salvò.
Claire si avvicinò a me correndo.
-Allie, ossanto sei un mito! Sei riuscita a tener testa a quella prugna secca della prof.- disse esaltata.
-Si.. ma il fatto è che non so niente, ho voluto alzare la cresta ma quella venerdì mi fa il culo a strisce- ero "leggermente" disperata.
-Non ti preoccupare sono delle cavolate-


Mentre scendevamo le scale e ci dirigevamo verso l'uscita Claire mi chiese di com'era andata alla festa di Kevin...
-Mah niente di che.. e te?- risposi evasiva.
-Come niente di che! Ti ho cercata dappertutto e mi hanno detto che eri uscita con un ragazzo... sputa il rospo-
Il suo modo di intromettersi nei fatti altrui era ormai noto in tutta la scuola e non c'era modo di sfuggire alla sua curiosità.
Così le raccontai dal principio ogni cosa che era accaduta; Le parlai di Zayn e di come Niall mi aveva sporcato il vestito e parlando di quella sera mi venne spontaneo raccontarle tutto il resto, la serata da Nandos, i sorrisi che ci scambiavamo imbarazzati ogni volta che incontravamo, l'azzuro intenso degli occhi di Niall e le farfalle che volavano nel mio stomaco quando guardavo il sorriso di Zayn.
Le miei ginocchia che tremavano alla vista e al solo parlare di quell'elfo biondo e mi accorsi che le dissi, quasi, solo di Niall invece volevo trovare qualche cosa, qualche emozione riguardo a Zayn...ma non ne trovai. E la cosa mi sorprese.
-Scusa ti ho parlato solo di Niall, è che di Zayn non so molto-
-Ah si?! Non è che invece è Zayn che non ti interessa molto.- sottolineò quel 'molto' con tono insinuante.
-No, è solo che sono stata di più con lui ed è molto simpatico. Tutto quà... insomma Zayn è un figo- a quell'affermazione mi bloccai.
Era stupido pensare solo questo  di lui, non era da me soffermarsi solo sulla superfice.
Claire sorrise e con tono da chi la sa lunga, si avvicinò a me e come se volesse svelarmi un segreto disse
-Sai Allie, i ragazzi carini ti fanno impazzire, i ragazzi sexy ti mandano fuori gioco, i ragazzi fighi ti fanno sognare...ma i ragazzi simpatici ti fanno innamorare prima che tu te ne accorga-

                                                                                                _____________________________
Part of Niall

E così ho scoperto che Zayn e Allison già si conoscevano e addirittura si erano incontrati alla festa, nello stesso posto dove l'avevo conosciuta io.
Rimasi impietrito quando entrando lui la salutò chiamandola per nome.
Credevo di essere riuscito a trovare una ragazza giusta per me e invece...così evidentemente non era.
Durante quel pomeriggio Zayn non fece altro che guardarla assorto, e devo ammettere che la gelosia ebbe il sopravvento, è solo che sentivo Allison mia, lo so è da egoista dire così ma, dopo tutto il tempo passato con lei; i sorrisi, le batutte che ci siamo scambiati tutto ciò non ha fatto altro che aumentare il mio interesse verso di lei.
Vedere comparire un "rivale"  bello come Zayn, mi fece sentire sconfitto in partenza, come se io non potessi reaggere il suo confronto.
Dopo che Allison era andata via, non affrontammo l'argomento e siamo rimasti a giocare con la play-station.
Tutti e cinque dormimmo lì quella notte, o per meglio dire gli altri riuscirono a dormire, io no, persi completamente il sonno.
Sentivo del vociare provenire dalla cucina, controllai la sveglia sul comodino e segnava le 15.00
Non avevo sonno ma di certo, non avevo perso l'appetito.
Mi misi una tuta in fretta e furia e andai in cucina.
-Buon giorno ragazzi!- sorrisi raggiante, nascondendo il rimorso per il giorno prima.
-Ciao bel biondino, sto preparando la colazione!- Louis era il più pimpante la mattina.
Harry esra steso sul tavolo della cucina e i ricci erano insolitamente mosci, forse aveva fatto tardi anche lui, probabilmente con una delle sue amichette.
Liam era spaparanzato sul divano, in tuta anche lui, col cellulare in mano stava sicuramente rispondendo ad alcune fan su twitter che avrebbero di certo sclerato vedendo la menzione.
Ancora non eravamo famosi, però alcune ragazze inglesi ci tenevano a specificare che erano nostre fans e che prima o poi ci saremmo fatti conoscere.
Lo speravamo tutti quanti, era il sontro sogno, ma come dice il mio idolo "never say never"
Zayn non si era ancora fatto vedere, e mi vergognai un po', perchè sperai di non vederlo proprio.
Louis aveva preparato i pancake e le frittelle, mi avventai sul piatto e mi misi a mangiare quelle delizie.
-Sbiragetvi se no Niall vi frega tutta la colazione- sbraitò Lou
-Bhe state attenti, che Niall non ruba solo la colazione.- disse acido Zayn che intanto era sbucato dalla porta della cucina.
Rimasi sorpeso da quella frase e lì pe lì non capii che significato potesse avere.
Harry sentendo l'aria che tirava, si alzò di scatto e si avvicinò curioso.
Liam che fin'ora non ci aveva degnato di uno sguardo appoggiò l' IPhone sul divano e si sedette difianco a Louis, io e Zayn eravamo a un metro di distanza.
I suo occhi scuri, mi fissavano minacciosi e con aria arcigna mosse il labbro superiore per sorridere.
-Eh? In che senso?- alzai un sopracciglio, non capendo.
-Niall, non fare il finto tonto...che con quell'aria da bambino biondo affamato non m'inganni-
Zayn, parlava in un modo che non avevo  mai sentito, ce l'aveva con me e ciò mi ferì, anche se pochi minuti prima anch'io ero infuriato.
-Guarda che no capisco seriamente di cosa stai parlando?!- mi alzai per guardarlo meglio in faccia.
Voltò lo sguardo spazientito e poi si girò nuovamente verso di me.
-Allison, stupido di Allison!- si avicinò a pochi centimetri da me, indietreggiai spaventato.
Cependo cosa sarebbe potuto accadere Liam si fece tra me e Zayn.
-Calma, calma... credo che Niall davvero non capisca,adesso vi sedete tranquillamente e ne parliamo-
Feci un sospiro di sollievo, per fortuna che tra di noi c'era qualcuno calmo e pronto ad evitare situazioni pericolose.
-Allora, primo non capisco cosa vuoi dire, secondo cosa c'entra Allison con la colazione che rubo?-
-Ma sei stupido allora? Allison c'entra.  Ti ricordi la ragazza di cui ti ho parlato? Era lei!-
-Allison è la ragazza, la ragazza è Allison.- ripetei stordito.
Fu un duro colpo, uno serio.
Mi ero messo in un gran casino e pur pensandoci non trovavo neanche una soluzione; insomma io e Zayn siamo amici non semplici amici, ma componenti di una stessa band e per noi maschi la fratellanza o l'amcizia sono dei legami importanti.
Ma dall'altra parte c'era Allison, che pur provandoci non credo che sarei risucito a dimenticarla e tra l'altro lei era la ragazza
stupefacente di Zayn e tutto questo complicava le cose.
Ero tra due fuochi e in quel momento avrei voluto solamente andare a dormire e pensarci il mattino seguente, ma non era possibile.
Avevamo tutti gli occhi addosso in cerca di spiegazioni e così raccontammo della sera della festa, ognuno la propria versione e quando fu il mio turno Liam si ricordò di Allison e del vestito, il che mi fu d'aiuto perchè così capirono che era stato tutto un incidente e che neanche sapevo che Zayn e lei si conoscessero, ma poi lui raccontò di quando uscimmo a pranzo e in effetti lui mi aveva detto di una ragazza che aveva conosciuto alla festa e in un attimo la situazione si capovolse e diedero ragione a Zayn.
-Però se lui ti ha raccontato di lei allora ha ragione, quindi Niall lascia a Zayn ciò che è di Zayn- concluse sbrigativo Liam.
Poi mi ricordai che, si lui mi aveva raccontato di una ragazza ma non mi aveva detto come si chiamava e quindi non potevo sapere che era Allison!
-Zayn ti ricordi cosa mi hai raccontato quel giorno? Mi hai detto che avevi conosciuto questa ragazza, ma non mi hai detto come si chiamava, perciò io come facevo a intuire che la ragazza in questione era proprio lei?- dissi sicuro di me stesso, avevo ragione.
Rimasero pensierosi per alcuno minuti e poi Zayn ammise
-Si hai ragione non te lo detto, ma resta il fatto che l'ho cnonsciuta prima io-
Harry che fino a quel momento non aveva aperto bocca disse la sua
-Ragazzi, ragazzi! Basta non litigate..me la prendo io e FINE-
Nonostante il momento critico, quella battuta ci strappò una risata.
Louis si avvicinò dolcemento a Harry e lo abbracciò  -Non oseresti mai tradirmi-

La situazione si era allentata, non c'era più tanta tensione e questo mi rassicurò forse avremmo potuto trovare una soluzione...
lo spero
e neanche a farlo assposta Liam s'illuminò e ci consigliò  -Da quel che ho capito, nessuno dei due ha colpe, quindi propongo che ognuno di voi la conosca meglio e se siete daccordo sceglierà Allison-
Quell'idea ci salvò, eravamo tutti quanti daccordo con Liam; ma l'ansia si faceva sentire comunque.
Pensavo ch enon avrei potuto conquistare una ragazza con le semplici cose che so fare ed era molto probabile che lei non sia stata neanche colpita dal mio carattere o dalla mia poca bellezza e più pensavo a tutto ciò più l'insicurezza crescieva dentro di me.
A Zayn per esempio bastava uno sguardo, un sorriso e le ragazze cadono ai suoi piedi ed invece io..bhe io ero soltanto Niall Horan, niente di che.
Nel frattempo la casa si era svuotata, Louis era uscito..sinceramente non sapevo neanche dove fosse, ero assorto nei miei pensieri quando se ne andò.
Zayn uscì per fare una visita alle sue sorelle, Liam era dalla sua fidanzata che prima o poi convinceremo a farcela
conoscere.
Harry stava parlando al telefono con una certa Bonnie e faceva espressioni di stizza mentre cercava di togliersela dai piedi.
Lui mi sorprendeva, quando addocchiava una ragazza riusciva sempre a conquistarla con un semplice scambio si sguardi.
L'ho sempre considerato un donnaiolo e penso ancora, che facendo così, non risucirà mai a trovare la ragazza giusta, però è anche vero che lui non la stava cercando.
In quel momento un'idea mi balenò in testa, anche se non stava cercando la ragazza giusta, riusciva comunque ad ottenere appuntamenti e numeri di telefono e magari imparando qualche suo segreto avrei potuto metterlo in pratica...
-Hazza..-
-Si Niall- comparì dalla camera da letto tutto profumato e ben vestito, decisi di non chiederli dove fosse diretto ma di andare subito al sodo.
-Ho bisogno del tuo aiuto-
-Del mio aiuto, dimmi!-
-Allora, tu sei molto bravo con le ragazze...insomma vorrei imparare un po' di tecniche- mi allungai verso di lui,
-Oh, per Allison giusto? Hai paura di non riuscire a confrontarti con Zayn e così vuoi che io ti aiuti- indovinò tutto, dall'inizio della frase fino alla fine.
-Esatto- sorrisi entusiasto.
Non sapevo ancora se era una buona idea, ma rifacendo i calcoli non avevo altre speranze.
Harry ci pensò su, poi si avvicinò a me e dandomi una pacca sulle spalle mi sorrise rassicurante.
-Niall incominciamo domani-
si diresse verso la porta d'uscita e con attegiamento da mantra disse
-Domani imparerai la diffice arte del corteggiamento mio allievo, a casa mia alle quattro-  -puntuale-




Salvee **
Questo capitolo non è niente di speciale, ma da quì in poi posso dirvi soltanto che Harry darà dei consigli a Niall su come si deve comportare con Allie... e Zayn?
Non vi dico nient'altro...
Grazie mille a chi segue questa storia e chi recensisce <3
Ali  ( _carrotshugme su twitter) baci

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Capitolo 7
*** Under the mistletoe ***


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Part of Niall:

Quattro in punto, ed ero davanti al cortile di casa Styles, la Jeep nera di Harry era parcheggiata poco distante da me quindi era in casa che mi aspettava.
DRIIN suonai due volte il campanello prima che quel ricciolino mi venisse ad aprire, era in Jeans e una maglia bianca dell'Abercrombie e delle pantafole a forma di orso.
-Hei biondio, entra vuoi qualcosa da mangiare?-
-Ma certo, che domande?!- dissi ironico.
Mi sedetti sul divano aspettando di mettere qualcosa sotto i denti e intanto cercavo di reprimere le preoccupazioni che piano piano affioravano.
-Ecco quà- mi porse un vassoio colmo di cibo.
Iniziammo a parlare del più e del meno, come se il discorso da affrontare imbarazzasse entrambi, ma poi presi le redini della conversazione.
-Allora Hazza, non dovevi insegnarmi qualcosa?- risi malizioso.
-Certo hai ragione...iniziammo da come devi comportarti-
Iniziò a spiegarmi come secondo lui, dovevo comportarmi e guardarla, in pratica dovevo essere più sfacciato e spavaldo.
Ridevo imbarazzato, quando imitavo un appuntamento Harry era la ragazza ed io dovevo mettere in atto i suoi insegnamenti.
Vedevo che non era molto convincente la mia recita, ma lui sembrava soddisfatto.
-Bravissimo, ora passiamo all'aspetta esterno...- mi squadrò da capo ai piedi, mi prese dal cappuccio della felpa e mi portò nella sua stanza-armadio.
Aprii entrambe le ante e mostrò una sfilza di vestiti che parevano interminabili.
Mi guardai attorno indeciso sul da farsi poi Harry si fiondò verso alcuni indumenti e ritornò da me.
-Questo sarà il tuo nuovo look! Via quelle felpe da quattordicenne timido e saluta i tuoi nuovi amici-
Mi diede i vestiti che aveva selto e mi fece segno di andare a cambiarmi.
Capii che i miei "nuovi amici" erano un maglioncino nero e dei panatloni beige scuri, un po' larghi nel cavallo, misi ai piedi le mie amate supra e mi diressi da Harry, comminando goffo.
-Perfetto, erm..no le supra proprio no, piuttosto delle belle converse bianche- prese da uno scaffale le all star e le calzai.
Il risultato era perfetto secondo lui, ma io mi sentivo a disagio in quei pani così diversi dai miei abituali.
Ma l'esuberanza di Hary e la voglia di sorpendere Allison superarono la mia goffaggine.
Mi guardai allo specchio e apparantemente ero io, ma quei vestiti e il mio "nuovo" atteggiamento avrebbero cambiato le cose.
-Ora dei soltanto invitarla a uscire, prendi il telefono chiamala e invitala alla festa-
-che festa?- chiesi
-Come che festa?! Ogni anno a Natale in centro si tiene una festicciola, con i fuochi d'artifico e tutte quelle cose lì. E' romantico , e se ho capito bene il tipo vedrai che cadrà ai tuoi piedi-
-Allora dovrò lavarmeli-
Rise per compassione
                                                                     ________________________
Part of Allison:

Quando il cellulare squillò e sentii la voce di Niall il mio cuore ebbe un sussulto .
Mi chiese di andare alla festa di Niatale con lui e non potei fare a meno di urlare di felicità, dentro di me, ovviamente.
Mancavano solo due giorni a Natale e non facevo altro che pensare a cosa sarebbe potuto acacdere a qella fatidica sera.
                                                                                                                                                                    25-12-201O
Due ore, due ore. Due ore e Niall mi sarebbe venuto a prendere e il mio stomaco era tutto un gorviglio,  la mia mente era annebbiata, da una parte non vedevo l'ra di vederlo e andare in giro per Trafalgare Square con lui e dall'altra avreo voluto chiudermi in camera e restarci per parecchio.
Decisi di indossare una felpa, una maglietta dei Guns N' Roses, jeans attilati e le converse e anche se controvoglia, Claire mi convinse a mettermi un giubbotto firmato che io proprio non sopportavo.
I fari di una macchina illuminarono l'entrata della mia casa, il motore si spense e dopo pochi minuti il campanello suonò e contemporaneamente a quel suono il battito dle mio cuore accellerò a dismisura.
Crsi alla porta, dandomi una veloce occhiata allo specchio non avevo ancora avuto il tempo di truccarmi, e quasi mi vergognavo a farmi vedere così.
-Ciao Allie- sorrisi automaticamente vedendolo.
Era bellissimo e non riuscivo a distogliere lo sguardo dal suo viso.
-Ehi Niall- avanzai incerta.
Notai che era vestito in modo diverso, non aveva una delle sue solite felpe e mi stupii del fatto che non avesse le amate supra ai piedi
-Tesoro la macchina è in strada ti aspetto dentro-
Tesoro? Mi aveva chiamata tesoro, nessuno mi aveva chiamata così e lui lo fece in modo spavaldo e incurante.
Afferai la borsa e entrai nella macchina, cercando di reprimere tutti i pensieri che si accavallavano nella mente.
Il silenzio sembrava d'obbligo nei notri viaggi inauto così accesi la radio.

We found love di Rihanna riempì la bitacolo.
Iniziai a cantare qualche strofa e non essendo molto intonata a volte steccavo. Niall rideva e si mise a cantare anche lui ed era la prima volta che udivo la sua voce, quasi mi emozionai.
-Sei davvero bravo, hai una voce slpendida- mi complimentai.
-Bhe qualsiasi voce sarebbe bella con te che stecchi- rise.
Rimasi di stucco, si ci eravamo sempre scambiati delle battute del genere, ma di solito ero io ad iniziare ed erano sempre comunque amichevoli, e quella critica a parer mio era cattiva, l'unica cosa cheposso dire è che ci rimasi male e sentii in quella frase qualcosa di sbagliato.
Decisi di non raccogliere la cattiva battuta e di non rovinare l'atrmosfera della festa.
Parcheggiò un poco distante da tutti gli stand. Ci incamminnammo verso la piazza, la musichetta delle giostre si poteva udire anche da lontano, le luci accoglienti dei giochi e delle bancarelle ci illmunava la strada.
Niall mi fissava insistente e mi sentivo a disagio coi suoi occhi addosso
-Cosa cè perchè mi fissi?- gli chiesi.
-Osservavo come cammini..- sogghignò -come una papera, tieni i piedi verso l'esterno- incominciò ad imitarmi.
La rabbia e la vergogna inziarono a farsi sentire dentro di me, cercai di reprimere tutte quelle sesnazioni limitandomi a smettere di camminare, fissarmi i piedi e scusarmi.
-Si hai ragione, me lo dicono sempre-
Eravamo arrivati e ci mischiano con la folla incerti su cosa fare o dove andare.
Camminammo a tentoni provando a non pestare qualche cane minuscolo o alcuni bambini esuberanti scappati dalle mani di mamme premurose.
C'erano bancarelle di giocattoli, di evstitidi ogni genere, alcune vendevano "gioelli" di argento finto o ferro battuto, circondate da impianti di luci di ogni colore.
Ci avvicinammo al centro della piazza e ci sovrastò un albero di Niatale enorme, colorato di lucine e addobato meticolosamente.
Osservai tutta la festa e mi accorsi che non erano le bancarelle a dare luce ma era come se tutto quel colore accogliente, tipico del Natale dipendesse da quell'albero.
Niall irruppe nei miei pensieri
-Ieri era il compleanno di Louis, abbiamo fatto una festa e ci siamo divertiti molto-
-Ah si?! Non lo sapevo, allora devo chiamarlo e fargli gli auguri-
-Mah non credo che gli interessi molto, non vi conoscete neanche- mi fissò negli occhi, distolsi lo sguardo arrabiato.
Le sensazioni di prima rabbia, umiliazione e frustrazione ribbolivano nel mio stomaco, le volevo reprimere ma una parte di me desiderava farle sucire.
Cosa voleva?! Era stato lui ad invitarmi, era stato lui a fingersi dolce e carino per poi rivelarsi un perfetto stronzo proprio in un momento così bello, e onestamente  non capivo percè di quel comportamento
. Esplosi.
-Basta! Mi hai chiesto di venire quì oslo per umiliarmi ogni volta che apro bocca? Londra è piena di ragazze che sono intonate e che tengono i piedi nella giusta angolatura che desideri, quindi muovi quei fottuti piedi e vai a cercarne qualcuna- raccolsi tutta la rabbia che avevo e me ne andai e il vento congelò una lacrima che solcava il mio viso.
Trovai una panchina libera e mi sedetti per calmarmi e riordinare le idee.
Coppiette di ragazzi mano nella mano, mi passavano davanti, familgie felici si raccontavano dei regali che avrebbero voluto ricevere quella notte.
Mi venne in mente che non avrei ricevuto nessun regalo, ma in fondo non mi importava, se fossi uscita viva da quella sera sarei stata lo stesso molto felice.
C'era troppa gente per riuscire a corgilarsi nella depressione, troppa atmosfera allegra, così mi alzai e mi diressi verso casa.
-Allie.. Allison- sentii chiamare il mio nome, ma non mi girai decisa a tornare a casa mia.
Qualcuno si avvicinò a me, tesi l'orecchio per ascoltare quei passi che si avvicinavano, ma non capii di chi fossero.
Diedi una veloce occhiata all'rologio, undici e quaranta.
Forse sarei riuscita ad arrivare in tempo per trovare un taxi.
Sentii afferrarmi per il braccio, mi voltai e mi ritrovai i suoi occhi azzurri a pochi centimetri dai miei.
Mi persi in quel colore splendido, non riesco neanche a descrivere ciò che provai in quei pochi secondi ma fu intenso.
Sul viso di Niall comparve un sorrisetto imbarazzato
-Hai ragione. Davvero, è patetico,ma riesco solo a dirti scusa. Ma cè una spiegazione...- gli misi una mano davanti per fermarlo.
-No, accetto le tue scuse, non cè bisogno di spiegare nulla- la rabbia si era magicamente sciolta alla vista dei suoi occhi e non me ne capacitavo.
-invece si- disse sicuro di se - in realtà, avevo paura di non essere abbsatnza per te. Di non riuscire a colpirti con le mie poche qualità e così..- si passò una mano fra i capelli. - così.. chiesi aiuto a Harry, gli chiesi di darmi qualche consiglio perchè lui è così bravo con le ragazze..-
Risi, era così dolce quel che aveva fatto. Voleva colpirmi e così chiese ad un suo amico di aiutarlo e dargli alcuni consigli, ma quel che non sapeva era che ogni suo movimento, il suo carattere. la sua risata, il suo viso mi  rendevano felice, mi riempivano il cuore di emozione.
-Niall, tu sei così tremendamente perfetto. Non hai bisogno di nessuno, bastu tu.- gli sorrisi, ababsando lo sguardo.

Lui mi cinse il fianco, con una mano, con l'altra mi prese il mento, lo avvicinò al suo viso e successe ciò che entrambi speravamo da chissà quanto. Mi baciò dolcemente.
Tutto quanto attorno a noi, il vociare, la musica perfino le luci; si azzerrò gni cosa.
I nostri cuori suonavano una melodia tutta loro, il nostro corpo si unì perfettamente, perchè, non ce ne eravamo accorti, ma noi eravamo simili.

Avrei voluto stare per sempre tra le sue braccia, mi snetivo al sicuro; poi un oroologio rintoccò la mezzanotte.
Ci dividemmo e mi accorsi che entrambi sorridevamo come ebeti, volsi lo sguardo in alto e lo stesso fece Niall.
Ci accorgemmo che sopra di noi, avevavo appeso un rametto di vischio, e non potei fare a meno di ridere, dentro di me speravo che quello che si dice sia vero.
-Adoro il tuo modo di camminare- e questa frase, anche se stupida, era perfetta, mi avvicinai a lui e sorridendo, rubai un'altro di quei baci magnifici.


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Capitolo 8
*** Music is my faith, music is my friend ***


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Part of Niall:


Quella mattinata mi aspettava un duro interrogatorio da parte di Harry e i ragazzi, riguardante la sera prima.
Ancora non mi sembrava vero, quel bacio sotto alle luci del Natale, quel goviglio di emozioni sbloccato non appena sfiorai le sue labbra delicate, quel suo sorriso coinvolgente ed il suo profumo inebriante, di cui ricordo ancora qualche nota.
Tutto di quella serata si era fermamente insinuato nella mia mente e più pensavo a lei, più non vedevo l'ora di riabbracciarla, stringerla a me e perdermi tra le sue esili braccia.
Ma ora dovevo prepararmi psicologicamente ad una valanga di domande.
Mi alzai dal letto ed essendo sempre l'ultimo a svegliarmi, in cucina c'era già tutta la famiglia.
-Buongiorno tesoro- esordì mia madre.
-Buongiorno a te mamma-
Avevo un buon rapporto, si con lei che con il resto dei miei familiari, non ero un ragazzo che dava problemi e a loro piaceva questa mia qualità, a differenza di quanto non sopportassero la capacità assurda, di mettersi semre dei casini, di mio fratello Nathan.
Non avevo amicizie in comune con lui, Nathan viveva la su avita ed io, bhè io vivevo la mia.
Il suo gruppo era formato da un branco di ragazzini prepotenti e spavaldi, non passava settimana senza che loro non abbiano almeno rotto una vetrina di un negozio, picchiato un qualche secchione o un ragazzo che sfortunatamente calpestava il loro stesso cammino.
Non so cosa abbia portato mio fratello a frequentare gente così, ma infondo spero sempre che sia una di quelle fasi adolescenziali
-Niall ha chiamato quel gay di Louis, ha detto che ti stanno aspettando per fare le prove-
-Oh grazie Nathan-
-Di niente Niallino frocettino- mi canzonò dandomi un puffetto sull aguancia.
-Non sono frocio- gli urlai.
-Calmo calmo.. bhè non è detto, te la fai con quattro ragazzi e in più è da tanto che il piccolo Fred non si fa notare- era davvvero troppo, stavo per scaraventarlo a terra, ma poi decisi di non cogliere quegli scherzi da sedicenne.
-Io vado dai ragazzi, ciao-  mi buttai fuori di casa, prima che iniziasse un'altra discussione.
Ma nonostante quel battibecco tra me e mio fratello, il mio umore non cambiò, ero dannatamente felice, come non lo ero da tempo.


Entrai nell'appartamento di Louis, viveva lì da due anni, da quando si era trasferito con la sua famiglia a Londra;  non so perchè decise di andare a vivere da solo, ma ho sempre pensato che avesse bisogno die suoi spazi essendo oramai ventenne.
Non era molto grande, ma aveva tre camere che ogni tanto usavamo come stanze da letto e dormivamo insieme.
Ho conosciuto Harry, Zayn E Louis a scuola, mentre invece Liam era entrato a far parte della band grazie ai suoi gentiroi che conoscevano quelli di Harry e ce lo presentarono.
Ci unisce la passione per la musica, abbiamo un sogno in comune cantare, riusciamo ad esternare le nostre emozioni soltando con un microfono in mano e questo ci ha reso immediatamente un gruppo affiatato perchè rpoviamo le stesse sensazioni. Siamo migliori amici.
Fino ad ora pensavo che l'unione più forte fosse l'amicizia, ma da quando ho conosciuto Allison la prospettiva è cambiata, sono certo che lei non modificherà il mio rapporto coi ragazzi o almeno lo spero.
Spero anche, che per colpa di quel bacio o di quello che potrebbe accadere in futuro, Zayn ed io non ci allontaneremo.
-Ragazzi ecco a voi il biondino conquistatore- Harry mi fece entrare applaudendo.
Liam e Louis erano nel divano e sentendo il rumore che stava facendo si voltarono per guardarmi.
Non c'era l'ombra di Zayn e mille domande mi affollarono la mente. Non riuscivo a bloccare le mie vocine interiori, che continuavano ad aumentare i miei dubbi, non sapevo se fosse andato da Allie, ma non so cosa mi diceva di stare in allerta.
-Allora?!- Liam mi osservava, aspettando che io dicessi qualcosa.
-Susu raccontaci tutto quanto- incalzava Harry.
Così mi sedetti nel divano accanto a Louis e incominciai a raccontare della serata precedente.
Arrivai al momento in cui Allison si arrabbiò e io decisi di svelare tutto.
-Harry i tuoi consigli funzionano solo con le ragazze facili!- esordì Liam ridacchiando.
-Mi consideri una ragazza facile?!- squittì Louis dando una sberla sulla spalla di Liam offendendosi.
Harry ridendo lo abbracciò -Tesoro, perchè sei così sclerata? Hai per caso il ciclo-
Il duetto Louis-Harry è da sempre famoso per le gelosie; molti ragazzi li considerano gay e noi li diamo ragione,anche se sappiamo che entrambi nutrono un profondo interesse verso le ragazze, soprattutto uno dei due.
Poi gli raccontai del bacio, ma non dissi tutte le sensazioni che provai in quell'istante, pensavo non potessero capirmi.
-VI SIETE BACIATI!- Harry alzò le braccia al cielo in segno di esultanza.
Ridevano e in un certo qual modo erano felici del fatto che io abbia trovato una ragazza che potesse andar bene per me, ma l'unico un po' titubante era Liam  -Pensi sia giusto?- domandò, probabilmente riferendosi a Zayn.
-Certo che è giusto. Chi tardi arriva male alloggia- disse Harry, che stranamente sembrava patteggiasse per me.
-Si ma, pensateci. Lo stesso diritto che ha Niall di stare con Allison che l'ha anche Zayn-
-Liam basta. Lui ha tutte le ragazze che vuole ai suoi piedi, se ne farà una ragione..-
Il discorso si stava svolgendo tra Harry e Liam io e Louis eravamo etraniati.
-Ha anche Zayn dei sentimenti, chi sei te per dire che vuole un'altra qualsiasi ragazza allo stesso modo in cui vuole Allison?!-
-Non ho detto questo! Penso che lui voglia Allison perchè lei ha scelto Nialll e non lui-
-pensi che Niall non sia all'altezza di Zayn?!- articolò
Louis, intrommetendosi.
-Non ho detto così Louis, state estrapolando le mie parole dal contesto-
Liam, Harry e Louis andarono avanti per parecchio, non ne potevo più.
Stavano costruendo una discussione dal nulla, mi sentivo tirato in causa e più discutevano e più ero imbarazzato.
-Ragazzi cazzo basta!- urlai.
Si voltarono silenziosi verso di me. Uno con la faccia più innocente dell'altro.
-Ci siamo baciati, ho trovato una ragazza che potrebbe essere giusta per me, dopo tanto tempo- sorrisi -con lei sto bene, sono felice e dovreste essere contenti per me-
-Hai ragione, scusaci siamod ei coglioni- disse Louis rivolto a Harry e Liam.
-Si scusaci- dissero allusino.
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Part of Allison:

-Ciao mamma, ti voglio bene- ormai erano meccaniche quelle parole.
Uscivano abitualmente dalla mia bocca così spesso, che avevano eprso significato.
-Allie tornerò presto...- mi diede un rapido bacio sulla guancia e salì in taxi.
L'auto partì, con dentro mia madre che stava già parlando al telefono, non si sporse nemmeno dal finestrino come molti protaognisti dei film fanno; ma di certo non mi sarei mai aspettata un comportamento così da lei.
Sarebbe sicuramente tornata dopo un mese o poco più, non ero triste quando partiva per un viaggio di lavoro, perchè non eravamo legate noi due;
Quelle poche volte che rimaneva a casa usciva presto e tornava tardi dall'uffico ed il nostro carattere chiuso, intendo non espansivo, non contribuiva affatto al nostro rapporto.
Chiusi la porta di casa, pronta per un'altra giornata "super eccitante" avevo un appuntamento...con la televisione.
Cercai di tenere la mente occputata per tutta la mattinata, non volevo pensare a quel bacio, non volevo pensare a ciò che poteva significare.
per me era stata una serata ma incluedere in quelle più belle della mia vita, aparte l'inizio ovvio, diciamo che era la mezza serata più bella della mia vita.
Ma chissà cosa aveva significato per lui, probabilmente era stato un modo per scusarsi o forse voleva provare a baciarmi per vedere se provava qualcosa per me, e forse non aveva rpovato niente.
Tutti questi dubbi si accavvalavano uno sull'altro e sapevo che l'unico modo per mettere pace nella mia mente era parlarne con niall, ma si lo ammetto, mi vergognavo troppo, così chiamai Claire per qualche consiglio.
-Questa è la segreteria di Claire Belson se lasci un messaggio dopo ils egnale acustico e se mi stai simpatico forse ti richiamerò- era la segreteria più stupida che avessi mai sentito.
-Claire non ci sei mai quando ho bsiogno di te! E quando sentirai questo messaggio probabilmente io sarò già scappata in montenegro-
Stavo per riattacare quando mi rispose una voce nasale
-Allie, cosa c'entra il Montenegro?-
-Allora ci sei! Bhè no non c'entr niente ma era per farti capire quanto avessi bisogno-
-Cos'è successo?-
-Mi sono baciata con Niall, ma non so se per lui ha singificato qualcosa, insomma un bacio può signifcare tante cose- iniziai a parlare a vanvera.
-Non lo so ermh.. com'è stato il bacio?- chiese senza molta enfasi.
-Bellissimo, romantico...meraviglioso- mi persi tra i miei pensieri anche se mi ero ripromesssa di non farlo.
-Si ma per lui? Hai visto se faceva delle faccie dle tipo "che schifo questa bacia come un lama in calore"  "oh si che bello" oppure "mi devo levare questa tra i piedi" -
Iniziai a pensare al viso di Niall e cercai di ricordarmi qualcosa, una smorfia ma niente.. forse era stato bravo a nasconderlo.
-Non lo so. ma di sicuro per lui non ha singificato niente.. forse avevo un alito cattivo, manno mi ero lavata id enti...-
.Allison sei troppo pessimista. Rilassati hai sedici anni, sii te stessa e vedrai che qualcosa accadrà.-
- E io come sono?- ero in totale confusione.
-Tu sei un idiota. Sei la mia migliore amica, fai cose stupide ma sei intelligente, sei simpatica e ti voglio bene ma se continui a farmi domande quando sono ammalata ti odierò per parecchio tempo-
Ammalata? Ammalata!? Claire era ammalata.
-Cosa? Sei ammalata e io come farò?! Domani mi interroga in matematica e io ho bisogno di te e poi se non ci sarai io con chi starò?-
-Te ne farai una ragione tesoro- agganciò il telefono.
Claire era ammalata e questo non solo comportava uno schifoso quattro all'interrogazione di matematica, ma anche intere giornate da sola a scuola.
Non ero mai stata brava a fare amicizia. certo la gente mi considerava simptica, ma non erano loro il porblema, ero io.
Non volevo avere amici, non mi piaceva l'idea di essere "amica amica" con una persona e il giorno dopo essere scariacata, perchè è così che sono i ragazzi, lunatici e suscettibili ed io avevo una sorta di "felicità" che dovevo difendere.
Ci avevo messo anni a capire che uno può stare bene anche con pochi amici, ci avevo messo molto tempo epr capire che a volte è molto meglio essere accompagnati dalla musica che da persone false, la musica era la mia fede.
E' anche per questo, che voglio stare attenta a quello che può accadere con niall, perchè io ci tengo davvero molto a lui e non vorrei che per la fretta o per dei comportamenti avventati e sbagliati, io incominci ad odiare qualcosa che prima mi faceva sorridere.










                          BUONSALVE**
Allora innanzi tutto grazie mille a chi ha messo la mia storia tra le seguite/preferite davvero grazie :D
Seconda cosa, questo capitolo non è niente di che, ma fa da intermezzo con il nono dove succederanno alcune cose.
Bhe grazie ancora a chi leggerà e recensirà, <3

(sono @xsputhazza su twitter se volete seguirmi ricambierò)


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Capitolo 9
*** Strange ***


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Part of Allison

Era lì che mi fissava.
Senza alcuna impertinenza o esitazione, mi guardava e basta e a mia volta feci lo stesso, ma il mio sguardo era sorpreso.
Non mi aspettavo di vederlo l', davanti alla mia porta in quel pomeriggio così incasinato. Gli sorrisi e lo feci entrare.
-Sei bellissima-
Mi colse alla sprovvista, le mie guancie divvamparono, le parole si erano bloccate nella mia gola.
Era così strano andare nel panico? Domanda retorica, era ovvio andare nel panico dopo aver ricevuto un complimento da lui, era strano essere reputate belle da un ragazzo così.
Raccolsi un po' di coraggio.
-Non è vero, ma grazie-
Non so come spiegare quella scena nel salotto di casa mia, io ero in piedi vicino alla porta che era ancora socchiusa, lui era davanti a me con un sorriso limpido,ed era strano, come se tra di noi ci fosse un muro di timidezza che ci metteva a disagio.
-Come stai?- chiesi.
che domanda stupida, ma non potevo pretendere un gran che dal mio cervello che era in palla.
-Stanco, tutte le sere faccio tardi e poi mi sveglio presto sai per le prove coi ragazzi-
un brillio di speranza stava invadendo la nostra conversazione.
-Capisco. Scommeto che fai tardi per colpa delle troppe ragazze da accontentare- ammicai
-Giusta osservazione, lo ammetto eh.. le ragazze non mi resistono-
Feci spallucce.
-Hai ragione, anch'io non ti resito Zayn- ammisi ironica.
Rise, la tensione si era allentata e lui sembrava quasi simpatico, anzi lo era.
Parlammo del più e del meno per quasi due ore ed ogni tanto la nostra conversazione veniva interrotta dalle nostre risate.
Notai che quando rideva, metteva la punta della lingua tra gli incisivi e i denti sottostanti e ciò lo rendeva tremendamente bello.
Qualche volta ci fermavamo e lui mi osservava come se dovesse memorizzare ogni minimo dettaglio del mio viso io ero a disagio, distoglievo lo sguardo e subito trovavamo un'altro argomento su cui parlare.
In lui trovavo un amico più che un fidanzato, mi sentivo bene nel senso che era facile aprirsi con lui.
-Ho fame- annunciai.
-Che ne dici di ordinare una pizza?- mi lesse nel pensiero.
Afferrai l'iphone e composi il numero della pizzeria d'asporto, che ormai conosevo a memoria.
-Allora per me una pizza con un po' di tutto e per..-
-Con un po' di tutto cosa?- m'interruppe il ragazzo dall'altra parte del filo.
-Con un po' di tutto.. cioè lei prende delle dosi di tutto quello che ha e "BAM" le mette sulla pizza- spiegai indignata.
Che razza di pizzeria era quella, una ragzza non può neanche ordinare una pizza con tutto quanto?!

-Bene ha capito? E poi ne vorrrei un'altra salsiccia e peperoni-
Non tardò molto ad arrivare infatti dopo circa un'ora avevamo già finito di cenare.
Lavavo i piatti e Zayn li asciugava, sorridevamo mentre lo scorrere dell'acqua riempiva il silenzio della cucina.
-Stiamo facendo un ottimo lavoro- dissi
-Ha ragione mio capitano- sorrise e lo imitai.
Era passato così in fretta quel pomeriggio, pensai, mi voltai di scatto verso l'orologio appeso alla cappa del forno 20.45
-Oh cristo!- urlai
Zayn stupito si girò verso di me non capendo il motivo del mio urlo
-Che cè? Cos'è successo?- chiese preoccupato.
-Sono le otto e quarantacinque, le nove meno un quarto..- dissi sconvolta.
Lui sghignazzò -Brava la mia bambina, hai imparato a leggere l'orologio-
-Non è il moneot di scherzare.. tra undici ore la mia prof di matematica mi interrogherà, Claire è ammalata e quindi non mi portà suggerire e se non dormo almeno sette ore la mattina non capsico un cazzo, quindi mi rimangono quattro ore per studiare dieci capitoli di cui non so niente e non capisco niente..sono fottuta, fottuta. Caput- camminavo avanti e indetro e gesticolavo con foga.
Zayn mi prese la testa tra le mani, mi baciò la fronte, con calma e con un debole fiato mi rassicurò
-Allison, ti aiuterò io-
Era a pochi centimetri dal mio viso e il suo respiro si bloccava leggermente sopra al mio collo, la mia mente era annebiata e mi ritrovai a pensare al casino in cui mi ero cacciata.
Cioè esistono molti altri casini, ma questo proporzionato alla mia vita tranquilla era un enorme casino.
Non intendo il fatto dell'interrogazione di matematica, un quattro si può sempre rimediare, intendo il casino tra me, Niall e Zayn.
Era ancora un rapporto, diciamo platonico tra me e Niall, ma sapevo di provare qualcosa per lui e dopo quel bacio ne ero certa.
Ma ero anche confusa su zayn, insomma perchè era venuto a casa mia, di certo non per una visita di cortesia, o forse si..ma credo proprio di no.
Basta Allison tu pensi troppo  mi dissi, si è vero pensavo troppo ma in queste circostanze se non si pensa cosa si dovrebbe fare..
E' solo che non volevo mettermi tra Zayn e Niall, loro sono amici, rovinerei il loro rapporto e probabilmente anche la band e non me lo sarei mai perdonato, mai.
-Perchè sei quì?- la frase mi uscì dalla bocca in una velocità assurda.
-Cosa?-
.-Hai capito bene. Perchè sei quì Zayn, cosa sei venuto a fare?- forse risultai troppo prepotente.
-Non lo so davvero- ammise
-Come non lo sai? Hai visto casa mia e hai pensato "Oh andiamo  fare una visita a Allison" ?-
-Si è così. Ho pensato di conoscerti meglio- era sincero.
E si, forse stavo costruendo un problema dal nulla e infondo anch'io volevo conoscerlo meglio.
-Ah.. e ci siamo conosicuti meglio oggi?-
-Penso di si, e ora so come sei- alzò le sopracciglia
-E cioè?- chiesi imbarazzata.
Lui ingorò la mia domanda, come se volesse lasciare in sospeso il discorso e le mie parole caddero nel silenzio.
-Allora Allison? La matematica ci aspetta-
Ricacciai ogni pesniero, ogni parola in un angolino del cervello, presi i libri e incominciò a spiegarmi gli argomenti che non avevo capito.
Ogni tanto qualche stupido pensiero ritronava al centro della mente, ma cercavo sempre di riporlo "nell'angolino" oppure lo ingoravo totalmente.
-Su prendi il quaderno, passiamo alla pratica con la teoria non si impara niente-
Zayn tutto d'un tratto aveva assunto la parte del ragazzo maturo o per meglio dire del fratello maggiore che aiuta la sorella coi compiti.
Ma io non ero sua sorella, io ero Allison e non sapevo cosa si aspettasse da me.
                                                                 __________________________
Part of Niall

Liam provò a chiamare zayn più volte, ma il telefono era sempre staccato.
-sarà dai suoi parenti- pensò ad alta voce Louis.
Ma si, infondo lui va spesso dalle sue sorelle e poi ora non mi preoccupavo più di tanto.
Riflettei parecchio sulle parole che Allison mi aveva detto l'altra sera "non hai bisogno di nessuno, basti tu"  e non so, mi davano forza.
ogi volta che ripensavo ai suoi occhi fissi sui miei, mi sneto come se di lei io mi possa fidare perchè so che guardandomi quella sera, pronunciando quelle parole, non stava mentendo.
-A questo punto cos'hai intenzione di fare?- la domanda di Liam entrò nei miei pensieri.
-Ancora non lo so, ma credo che lui capirà-
-No, non intendo con Zayn. ma con Allison-
-In che senso?- avevo esaurito le mie cellulre nervose, era tardi.
-Ti vuoi fidanzare con lei?- chiese come se la sua domanda fosse ovvia.
-Ma Liam, siamo nel ventunesimo secolo, è il periodo in cui si scopa non in quello in cui si fanno i balli in maschera e i fidanzamenti ufficiali- commentò Harry entrando in cucina.
-Io ti voglio bene Hazza, ma  avolte usi la scusa del sesso con tropa facilità. Non esistono solo le ragazzi da una botta e via- lo ammonì Louis
-Quoto pienamente- dissi io.
Lou aveva ragione esistono anche le ragazze per cui vale la pena di litigare con un amico.
-Prendi per esempio me e Danielle o Lou ed Eleanor- Liam stava facendo ingelosire Harry che se ne andò borbottando.
-Eleanor quà Eleanor là...un giorno vedrete Louis sarà solo mio pff-
Adoravo i ragazzi e le loro chiacchierate riuscivano sempre a strapparmi un sorriso, ma avevo bisogno di schiarirmi le idee,  di riposarmi e di pensarci il mattino seguente, avevo troppa confusione in testa.
Così presi le chiavi della macchina e dissi che andavo a casa a riposarmi, nessuno obbiettò, capirono che ne avevo bisogno.


-Sono  a casa- mi buttai sul divano.
-Mamma e papà non ci sono- Nathan stranamente era in casa ed era tutto tranquillo...
-I nostri non ci sono e tu non organizzi una festa con droga alcool e rock and roll?- chiesi stupito
-Ah ah. Nah non ne avevo voglia di divertirmi- ammise
-Neanch'io-
Che strano stavo parlando normalmente con mio fratello, le cose andavo proprio male allora
-E perchè?- chiese curioso.
-Nah niente- accessi la TV per non discutere dell'argomento.-
Ragazze giusto?- si sedette accanto a me.
-Nathan non sono affari tuoi- mi spostai
-Dai su almeno dimmi il suo nome-
-Allison..soddisfatto!-
Andai in cucina, mi seguì come un cagnolino.
-E' carina eh..- mi diede una pacca sulle spalle.
-Si, molto- sorrisi.
Non ci credevo, stavo parlando di Allison a mio fratello che era interessatoa  ciò che dicevo.
Mi sembrava un sogno, avevo sempre sperato di avere un fratello con cui cofnidarmi, am poi nacque Nathan e la speranza sparì, ma forse quella sera ci stavamo riavvicinando.
-La porterai a casa un giorno?- mi guardò insistente.
-Forse..- rimasi sul vago, non mki fidavo troppo di quell'improvviso interessamento.
-Un giorno portala voglio conscerla..- concule correndo in camera sua.
Mio fratello interssato a qualcosa che non faceva parte della sua vita? No non poteva essere lui, di sicuro il buco dello zono si era allargato e qualche alieno si era impossesato della vita di molte persona tra cui lui...era l'uncia spiegazione.

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Party of Allison:

-Oh ti prego basta. Ho la testa che mi scoppia- cercai di convincerlo a smettere di parlarmi di numeri e lettere.
-Dai, facciamo così prendi il libro e ci mettiamo sul divano- mi sorrise compiaciuto della sua idea.
Ma io non ci trovai niente di che.
-E allora?- chiesi
-Bhe così ci riposiamo mentre studiamo-
-Mentre studio- lo coressi.
Ci stistemammo sul divano uno accanto all'altro mentre leggevamo formule matematiche.
-Sei bravo in matematica, sei sempre stato così?- interruppi la sua spiegazione.
-Si, non so mi viene naturale- sorrise - e te sei sempre stata una schiappa?- sorrise nuovamente
Quel maledetto sorriso
-
Io sono brava in italiano, le lettere i temi e tutto il resto sono gfacili per me, ma quando ci hanno messo in mezzo anche i numeri non ci ho capito più niente- ridemmo insieme.
-Ora ci capisco di più?- s'informo.
-Oh certo...- mi buttai a peso morto - No non è vero, non ci capisco proprio niente.-
Non mi accorsi, che lasciandomi cadere a peso morto sul divano mi ero ritrovata sulle sue gambe .
feci per alzarmi credendo di dargli fastidio, ma Zayn prese il libro di matematica e me lo mise tra le mani bloccandomi.
-Allora, restiamo quì finchè non capirai qualcosa- esordì  -E non ti muoverai fino a quando non ti ho spiegato tutto.-

-Sissignore- esclamai.
-Non ho capito bene?-
-Sissignore- ripetei
-Alza la voce non ti sento- incalzò ridendo.
-Sissignore- urlai con tutto il fiato che avevo.

 

 

                                                      

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Capitolo 10
*** in in this arms ***


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Part of Allison:

mi svegliai con l'odore di bacon che fece pizzicare il mio naso.
Cercai la sveglia, ma non la trovai. Buttai entrambe le braccia alla cieca almeno da guardare dove fosse il comodino;
mi voltai di scatto avendo toccato solo il vuoto e caddi rovinosamente.
-Oh cristo-
Imprecai e mi accorsi di essere lunga e distesa sul pavimento del salotto, riprendendomi dalla caduta capii che il fatto di Zayn a casa mia, noi che studiavamo insieme, tutto ciò non me l'ero sognato.
-Ti sei fatta male?- mi chiese una voce alle mie spalle. Era Zayn.
-No no, non mi sono fatta niente- risposi mettendomi a sedere sul bordo del divano.
Lui tornò in cucina dove evidentemente stava cucinando la colazione.
Avevo indosso gli stessi vestiti del giorno prima così dicesi di andare a fare una doccia e di cambiarmi.
Non so che ore fossero ma neanche ci badai più di tanto, avevo la testa da tutt'altra parte.
Pensavo alla sera prima.
Com'era possibile che io mi fossi addormentata su di lui? Se mi ero addormentata....
In realtà non mi ricordavo nulla del giorno prima, a parte del ripasso di matematica.
Ero 'moralmente' sicura di non averlo baciato o cose simile, ma non ne poteva esserne certa al cento per cento.
Uscì di fretta dalla doccia, mi avvolsi l'asciugamano attorno al corpo e mi diressi verso le scale.
In quel preciso momento Zayn uscì dalla cucina urlando -Allison ti ho preparato..- alla mia vista si bloccò -la colazione- continuò.
-Non urlare sono quà davanti a te- risucì a dire frettolosamente.
-Ti vedo- ammiccò mostrando un sorriso limpido.
Deglutì imbarazzata, avevo indosso solamente un asciugamano e lui che mi fissava mi faceva sentire innapropriata.
-Vado a vestirmi- annunciai imbarazzata.
-Stai bene anche così-
Spalancai gli occhi e Zayn probabilmente se ne accorse perchè riusci a salvarsi aggiungendo roco  -scherzavo vestiti se no prendi freddo-
poi rientrò in cucina.
Sorrisi sollevata.
Zayn era un ragazzo dolce, ma forse lui avendo avuto molte storie, anche di breve durate, aveva avuto più esperienza di me.
Intendo quell'esperienza che io ancora non avevo avuto e non ne ero ancora pronta.
Ed è per questo che vicino a lui, mi sento come a disagio perchè Zayn è abituato ad avere initmità. Io ancora no.
-Se non ti sbrighi mi mangio io la tua roba- urlò Zayn dal piano sottostante.
-Arrivo- risposi petulante.
Mi misi di fredda un paio di jeans e una maglia con la bandiera dell'USA e mi precipitai giù per le scale.


-Allora a che ora devi essere a scuola?- chiese Zayn bevendo l'ultimo goccio di succo.
-Alle otto e cinque- diedi una veloce occhiata all'orologio al suo polso, ero in ritardo non ce l'avrei mai fatta a piedi -Sono in un assurdo ritardo-
-Ti accompagno io, ho la macchina quà fuori- indicò una vettura nera parcheggiata sul ciglio della via -Faremo in tre minuti-
-Grazie mille, mi hai salvata per la seconda volta- gli schioccai un bacio sulla guancia, ne rimase sorpreso.
Quel gesto mi venne spontaneo e non saprei spiegarmelo neppure io.
nel viaggio verso scuola mi fece molte domande, sul mio passato, le scuole che avevo frequentato, il lavoro di mia mamma e suo mio padre ma io zittì subito, recepì che non ne volevo parlare e come se niente fosse iniziò a canticchiare una canzone che la radio stava trasmettendo.
-A proposito e i 'one direction'? Come sta procedendo la vostra ascesa verso il successo?- scherzai.
-Ridi ridi, ma vedrai che prima o poi qualcuno ci noterà e noi diventeremo così ricchi da accompagnarti a scuola con un pulmino d'oro-
Sghignazzai.
-Prima impara a guidare poi ne riparleremo- indicai la macchina davanti a noi che si era fermata per via del rosso mentre zayn continuava a spingere sull'acceleratore. Inchiodò di colpo.
-Lo avevo fatto apposta, per vedere se stavi attenta al traffico-
Arrivammo a scuola, il posto che odiavo più di tutti.
No non odiavo le materie, neanche i prof e strano a dirsi neppure le verifiche, odiavo i ragazzi che la frequentavano perchè non mi capivano ed io non riuscivo proprio a trovare qualcosa in comune con loro.

 

 ___________________________
 

Part of Niall:

Quell'improvviso cambiamento di nathan ancora non mi convinceva del tutto.
Ne parlai anche coi miei genitori e mi rassicurarono dicendo che era il periodo dell'adolescenza e che i cambiamenti d'umore erano all'ordine del giorno.
Così non mi preoccupai più di tanto.
-Guardiamo un po' di tv insieme?- chiesi a Nathan che era già piazzato sul divano.
-Se ti va, ma io non guardo quei programmini di musica. Cè una partita di campionato- rispose con sufficienza.
Aveva sedici anni e si atteggiava da diciottenne visstuto.
Ma quando non faceva battute sarcastiche, di cattivo giusto o quando non faceva il gradasso era quasi sopportabile.
-Daccordo vada per il calcio- balzai difianco a lui.
Iniziò il mach ed eravamo entrambi presi dai giocatori e dalla palla che rimbalzava a destra e a sinistra quando il display del mio cellulare s'illuminò.
-Ciao bel biondino- mi salutò Liam dall'alstro capo del filo.
-Ciao Liam-
-Senti ti va di venire a prendere un caffe con noi ragazzi'- chiese.
-Si certo!- risposo entusiasto -Ma aspetta chiamo Harry per sapere se vuole un passaggio- lo avvertì.
-No oggi è lunedì è a scuola-
-Ah ok, allora al solito starbucks vicino a casa tua?-
-Si quello, a dopo Niall- attaccò.
Rifeci mente locale di quella conversazione perchè qualcosa catturrò la mia attenzione..
Se oggi era lunedì Natathan cosa ci faceva a casa?
Glielo chiesi e rispose in tono scocciato -Non mi andava problemi?-
-Lo sai che rischi la bocciatura cretino?- chiesi preoccupato.
-Tanto cè una secchiona che mi prende appunti e mi passa i compiti e le verifiche, ho l'anno assicurato fratello- accavvalò le gambe con fare superiore.
Il mio pensiero ricadde su quella povera ragazza, chissà con quali discorsi l'aveva convinta.
Ecco questo era uno di quei momenti in cui avrei presi a calci in culo mio fratello.
-Ora devo andare, ma poi ne parliamo meglio... Anzi ora alzi quel culo e vai a scuola, subito!-
-E se no che mi fai?-
-Ti do tanti schiaffi da farti dimenticare che hai una faccia- convinto prese il cappotto e uscì con me.
Mi sentii potente. Quella mattina avevo scoperto di possedere lo 'spirito da fratello maggiore' e non mi dispiaceva, infondo quel ragazzo aveva bisogno di qualcuno che lo faceva rigare dritto.

Entrai nel caffè, Liam, Louis e Zayn erano già al tavolo mi diressi evrso di loro.
-Ciao belli!- salutai raggiante.
Zayn era mio amico e non so come, ma in quel momento capì che lo sarebbe stato per sempre. Qualsiasi cosa fosse successa.
-Era fallo Louis!-
-No che dici Liam! E' quell'arbritro che è cieco come una talpa e ha dato un fallo che non esisteva.. l'avrebbe visto anche mia sorella- urlò minaccioso in risposta a Liam.
Stavano discutendo di una partita che stranamente mi ero perso.
-Cosa? Di che state parlando?- m'informai allarmato.
-Della partita di ieri..- rispose distratto Zayn.
Continuarono ancora per un po' a parlare della partita, mentre io e Zayn eravamo esclusi dalla conversazione.
Quando Lousi ci chiese
-Voi l'avete vista sera la partita?-
-No ero stanco e te?- mi rivolsi a Zayn.
-Io dovevo fare un'altra cosa..-rispose vago.
Non badai un gran che a quello che disse Zayn ero attirato da una domanda che mi gironzolava in mente da un po'
Avrei dovuto chiamare Allison? 
Di sicuro lei se lo sarebbe aspettato, d'altronde anche se ha un carattere a se, era pur sempre una ragazza.
Quando Louis interruppe i miei pensieri, di nuovo
-Hai più parlato con Allison, Niall?-
Lo guardai sbalordito, cazzo Tomlinson riusciva sempre a dire qualcosa di inappropriato.
Ora di sicuro zayn si sarebbe aspettato che io raccontassi qualcosa..che situazione.
-Non l'ho più sentita..- dissi roco.
-Dovresti chiamarla non pensi?- consigliò Zayn.
Non so a che gioco stesse giocando, ma non mi piaceva affatto quella conversazione.
-Dici? Anche secondo me- accordò Liam.
Sorseggiai un po' del mio adorato caffè e pensai ad un eventuale 'seconda' uscita con lei.
Allison era imprevedibile, non so come sarebbe finbita e comunque la paura di sbagliare era sempre in agguato in un angolino della mia mente.
Zayn era seduto accanto alla finestra e mentre guardava fuori ci colse alla sprovvista
-Puoi chiamarla e farla venire a cena a casa di Lou-
Noi tre sorridemmo contenti e sbalorditi, Malik era pieno di sorprese e non so perchè consigliò così ma mi rese felice, davvero.
-Grazie Zayn, quindi posso mandarle un messaggio?- chiesi speranzoso.
-certo mica  hai bisogno del permesso di mamma.
Qualcosa spinse Zayn a 'lasciarmela' e avrei voluto tanto sapere cosa..

 

_________________________________-

Part of Allison:

-Parker interrogata-
Porca puttana pensai. Avevo sperato con tutta me stessa che la prof di matematica si fosse dimenticata della piccola discussione e invece no.
Ero pronta, ma non mi sentivo pronta.. è un concetto complicato ma era così che mi sentivo.
Mi alzai lentamente dalla sedia, come se potessi rallentare l'interrpgazione ma niente da fare, arrivai comunque alla lavagna.
Faccia a faccia con la singorina Sparks.
Iniziò a farmi domande a raffica e le risposte mi uscivano spontanee come se la matica fosse facile quanto parlare della vita di un coniglio.
Erano passati quaranta minuti ed ero ancora lì, con gli occhi arcigni della prof che mi fissavano in cerca di una debolezza.
Inarcò un sopracciglio e io sorrisi, avevao messo in difficoltà la sign Sparks e mi sentivo benissimo.
-Vada a posto signorina Parker- disse ferma. -Otto, ma non si abitui-
Feci un mini balletto celebrativo e andai a posto.
Il cellulare vibrò in tasca, lo presi svogliatamente, un messaggio ricevuto:
Niall
Ciao Allie, come stai?
Ti va di venire a cena con me e i ragazzi questa sera?
a casa di Louis? xx Niall


Sorrisi e inconsciamente quando lessi "i ragazzi" pensai a Zayn e non volevo rischiare una figura come quella dell'altra volta così inizai a cercare una scusa plausibile.
Poi intuì che se aveva scritto £con me e i ragazzi" allora ne avevao parlato con tutti loro perciò erano daccordo.
Così presi il cellulare e con sorprendente entusiasmo risposi:


Certamente, vengo volentieri.
A che ora? xx


Il suo messaggio non si fece aspettare molto.
 

Ti passo a prendere io alle sette.
xx a dopo


Passai il resto della giornata ridendo come un ebete.
Entrai in casa alle quattro, avevo ancora abbastanza tempo così mi steso sul divano a guardare un po' di tv.
Stavano dando alcune repliche del Jersey Shore. Mike e Ron stavano litigando animamente quando Ronnie gli diede un pugno in piena faccia.
Spensi la TV.
-I tramarri sono traumatizzanti quando si incazzano- commentai ironica.
Presi l'iphone e mandai un sms a Claire informandola della sera che avrei passato quel giorno.


Oh cristo! Si!
Poi chiamai voglio sapere tutto quanto capito?!


Si poteva sentire il suo carattere entusiastico anche da un semplice messaggio.
Erano le sei e venti, cazzo dovevo prepararmi.
Corsi dentro la doccia, mi scaraventai fuori e mi diressi in camera mia.
Ok sarebbe stata una serata semplicissima, perciò mi vestì normalmente. Jeans scuri, felpa grigia e una maglietta a mezza mancihe rigata.
Mi si stemai i capelli arricciandoli sulle punte, mascara lucidallabbra ed ero pronta.
-Drin- Era arrivato Niall.
Balzai giù per le scale e aprì la porta di scatto.
-Ehi ciao- mi regalò uno dei suoi magnifici sguardi.
Gli sorrisi perdendomi nell'azzurro dei suoi occhi.
-Pronta?-
-Certo, mai stata più pronta- risposi.
Presi la borsa e mi incamminai fuori innervosita.
-Allie.. vuoi venire così?- chiese Niall ridendo.
Mi strinsi nelle spalle -Certo che si-
Volsi il mio sguardo dall'alto verso il basso, fino ai piedi.. non avevo messo le scarpe!
Inizai a ridere e Niall mi seguì.
-Quanto sono idiota-
Rientrai e rifeci le scale per la milionesima volta, presi le vans e cercai di infilarmele frettolosamente mentre scendevo.
-Eccomi ora ci sono!-
-Si ora sei pronta, am sei sicura di aver messo le mutande? -mi prese in giro.
-Stupido ma secondo te?- sorrisi- Io le mutande non le porto-
Ridendo armoniosamente insieme, entrammo in macchina verso casa di Louis.

Mi prese la mano, come se volesse rassicurarmi o essere rassicurato lui.
Erano delicate sulle mie, ne insicure e neanche troppo agressive, semplicemente delicate e leggere.
Entrando ci avvolse un profumo di pasa alla carbonara, chissà chi stava cucinando pensai.
Erano ancora appesi gli addobbi natalizi, io neanche li avevo messi.
-Ciao Allison- mi salutò Liam amichevolmente.
-Chiamami Allie ti prego- sorrisi.
-Ok,  Allie si è molto più bello- accordò andando in un'altra stanza, forse la cucina.
-Allie!-
Mi venne incontro Louis abbracciandomi, come se fossimo amici da anni.
Inarcai le sopracciglia dubbiosa.
-Non ti ti piacciono gli abbracci?- mi chiese.
Che domanda stupida.
-Si ovvio. Ma sono reppellente all'orso abbraccia-tutti- ironizai.
Louis mi sorrise, osservandomi come un povera zittella acida.
I suoi occhi meravigliosi e mi trattenni dall'impulso di scompigliargli quei capeli così accuratamente disordinati.
-Devi fissarmia ncora per molto?- lui rise, mi prese sotto braccio e mi accompagnò fuori dal corridoio.
Niall ci seguì.
Mi portò in cucina dove Harry, il ricciolino dagli occhi color del mare, stava manneggiando un cucchiaio atteggiandosi da cuoco provetto.
Io mi affiancai a Niall guardandolo sorridere mentre parlava con Liam.
-Ciao Harry- esordì.
-Ciao bella, pronta ad assaggiare una delle mie specialità?- chiese convinto di se stesso.
-Forse è meglio se mi portate in sala da pranzo dove posso prepararmi psicologicamente..-
Risero alla mia battuta. -Allora non sono l'unico che ha paura di essere avvelenato dalla tua cucina- scherzò Louis.
-Ah. Ah. che simpaticoni voi due- abbracciò Niall -Per fortuna che cè lui, che mangia sempre ciò che preparo-
-Harry, Niall mangierebba anche la spazzatura se fosse a forma di hamburgher- lo smontò Zayn.
Risi accompagnata dagli altri.
Capii che lì l'unica cosa che gli accomunava, oltre il canto, erano le risate e gli abbracci.
La serata fu seguita dalla cena preparata dal ricciolino, dalle battute stupide di Louis, dalle mie ironiche, dalle barzellette penose di Niall e dalle nostre risate.
Mi trovai molto bene con loro, non sono il tipo di persona che considera subito migliore amico o migliori amici delle persone con cui è stata solo due giorni: però ammetto di aver desiderato di passare molte altre serate così con loro.
-Allora come è andata l'interrogazione di matematica Allison?- chiese Zayn, mentre stavamo sparecchiando.
I ragazzi ci guardarono con aria stupita ed io rimasi un di stucco; ma era ovvio che si ricordasse di aver passato quasi tutto il giorno a casa mia per aiutarmi con matematica.
-Oh è andata benissimo! Ho preso otto- sorrisi compiaciuta.
-Seria? Siamo grandi Allie-
-Concediamoci un balletto di vittoria-
Risi e ci mettemmo a canticchiare e a ballare, mentre portavamo i piatti in cucina.
-Grazie ancora per avermi spiegato matematica- gli dissi quando fummo da soli in cucina.
-E di che, sono felice di averti aiutato, dobbiamo ripetere un giorno di questi- un sorriso delicato comparve sul suo viso.
Niall comparve dalla porta inaspettatamente, sapevo che voleva chiederci della mia interrogazione così saltandoli incontro proposi
-Guardiamo un film?-
-Si io ci sto- urlò Zayn che afferò al volo le mie intenzioni.
-Che ne dite di toy story?- chiese Liam.
-No e che palle! Quello lo guardi quando sei da solo e depresso, ora dobbiamo scegliere qualcosa di più divertente giusto Allie?- esordì Harry.
-Per me è indefferente..- amavo vedere film romantici o strappa-lacrime ma non potevo di certo proporre certi film a cinque ragazzi così.
Alla fine decidemmo per un film film d'azione, uno di quelli pieni di agenti segreti e che io faccio davvero fatica a seguire.
Così ogni cinque secondi me ne uscivo con una domanda idiota, perchè non capivo un gran che.
Mentre Louis, Zayn e Liam erano impegnati a guardare il film ed io oramai mi ero rassegnata, Niall prese la mia mano nella sua.
-Come stai?- mi chiese dolcemente.
-Bene, mi sto divertento e te?-
-Anche io, vedo che riesci a prenderti coi ragazzi- ammise sorridendo.
-Penso di si, sono molto simpatici e ..-
-E idioti- concluse Niall interrompendomi.
Risi piano -e idioti- accordai con lui.
Appoggiai la mia testa sulla sua spalla.
De rinoceronti 'svolazzavano' nel mio stomaco.
Continummo a guardare il film, ma eravamo entrambi consapevoli del fatto che tutti e due stavamo pensando a tutt'altro.





 

BUONSALVE  *cc*
intanto grazie mille a chi ha messo la mia ff tra le seguite/preferite , vi amo davvero tanto *cc*
seconda cosa grazie a chi ha recensito, mi fate sempre una sorpresa enorme quando leggo una vostra recensione.
Bhe allora vi prego tanto tanto (?) di recensire e scrivere cosa ne pensate.
Baci Alice xx






 




 

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