Duncan e la Magnon 777

di zanna92
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** La Magnon 777 ***
Capitolo 3: *** Incontro con il proprietario della 777 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Era una calda notte d'estate, nel cielo nero come la pece non vi era neanche una nuvola e le stelle e la luna brillavano. Sulle strade della città non vi era anima viva, fatta eccezione per due auto che sfrecciavano a tutta velocità. Una era una porche rossa fiammante sulla quale viaggiava una ragazza che indossava un impermeabile blu ed un berretto marrone ben calcato sulla testa per non farsi riconoscere; vicino a se teneva un pacco di medie dimensioni. Sull'altra auto, una berlina verde, invece vi erano tre ragazzi che inseguivano la ragazza come se avesse rubato qualcosa a loro molto importante. < Li ho alle costole!-Esclamò lei-Guai se mi prendono e mi identificano, mi deprederebbero della "777".. E tutto il mio piano sfumerebbe! > Così l'inseguimento proseguì strada per strada, finchè uno dei tre ragazzi, alto, moro capelli corti, carnagione scura e fisico da palestrato anch'esso in impermeabile e berretto in testa si affaccio dal finestrino a pistola puntata verso le gomme dell'altra macchina. Ma sbaglio mira, colpendo un camion della nettezza urbana che passava l'incrocio in quel momento momento, ma superato dalla porche con abilità. La berlina fu inondata di rifiuti, costringendo i tre ragazzi a scendere dall'auto e spostarli. Dopodichè ripresero l'inseguimento. La ragazza, vedendosi ormai presa, dovette prendere una drastica decisione: Così prese il pacco e lo getto nel cortile di una piccola villa, pensando mentre si allontanava: < Almeno non ti avranno, 777, ma se la faccio franca tenterò di ritrovarla > Dentro alla villetta un ragazzo con la cresta verde e con indosso soltanto dei boxer dormiva nel suo letto, scoperto. Poi si agitò nel letto facendo il gesto di girare il volante ed urlando: < Tieniti forte, principessa, curvo in quarta! Usciamo di strada, atten..! > Ma non riuscì a finire la frase che si ritrovò per terra, sulla moquette di camera sua. Ancora intontito per la botta, disse: < Ehi, stavo sognando! Però quel frastuono era reale > Così andò alla finestra e l'aprì, controllando la fonte di quel rumore che aveva udito, ma non vide nessuno. Così, dopo aver borbottato imprecazioni la richiuse e tornò a letto. Il giorno seguente i tre ragazzi si presentarono nell'ufficio del loro capo, a mani vuote, ricevendo una ramanzina da quest'ultimo. < I nostri più delicati segreti di stato vengono contrabbandati, il nostro paese andrà in rovina.. E voi vi lasciate scappare così il bandolo della matassa!? > Sbraito l'uomo sulla quarantina, di carnagione scura, alto e muscoloso, che indossava una camicia rossa con farfallino e jeans blu. Poi l'omone, per sfogare la sua frustrazione, si alzò ed iniziò a camminare avanti ed indietro vicino alla finestra. Un solo pensiero lo impensieriva:Come poteva fare ora per bloccare il mirabolante apparato ricevitore? Dall'altro lato della città, invece, un giovane ragazzo si era alzato dal letto, e dopo essersi lavato faccia e denti, andò sull'uscio di casa per prendere la moto ed iniziare una nuova giornata. Lì incontrò il lattaio, che gli consegnò una bottiglia di latte e il giornale. Poi vedendolo sbadigliare, chiese: < Fatto le ore piccole stanotte? > e il ragazzo: < No, stanotte mi hanno.. > Uno strano ticchettio attirò l'attenzione di entrambi che volsero l'attenzione verso la fonte. Non gli ci volle molto per individuare uno strano pacco al centro del prato, ed ancora meno per capire di che cosa si trattasse. < Una bomba! > Esclamò terrorizzato il lattaio, che, seguito dal ragazzo, sfrecciò verso il suo camion. < Alla centrale di polizia, presto! > Esclamò il ragazzo
Continua.. 
 Angolo neo autore:
Buonasera, come va? So che è sempre lo stesso capitolo pubblicato fino alla nausea, ma avevo dimenticato l'HTML prima e così ho provato a pubblicarla di nuovo, corretta(si spera, perchè non ho capito molto nel punto due). Si ringrazia dei suggerimenti e delle recensioni datemi da:
-Bolla96
-Teskiopunk
-Lale99

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Capitolo 2
*** La Magnon 777 ***


Sfrecciando per le caotiche strade di Toronto, il lattaio raggiunse in pochi minuti la centrale di polizia, dove un uomo sulla cinquantina d'anni, basso, un pò in carne e calvo a parte qualche capello bianco sulla nuca stava per entrare per iniziare la giornata lavorativa. Stava per entrare nel palazzo, quando vide arrivare il camion del lattaio, dal quale scese Duncan. < Duncan!?-Esclamò il commissario-ma che sta..? > Il ragazzo, agitato, lo interruppe quasi gridando: < Ho una bomba in casa, commissario! Una bomba ad orologeria nel mio giardino! > Spaventato, l'uomo, seguito dal ragazzo, esclamò: < Chiamo subito gli artificeri! > Così prese il telefono e compose il numero. Dopo avergli spiegato la situazione, essi non persero tempo, sfrecciando per le strade fino a raggiungere la casa di Duncan e si misero all'opera. < Ora puoi stare tranquillo- disse il commissario- gli artificeri ti dissinnescheranno la bomba in poco tempo > Un ragazzo dai capelli biondi a caschetto, in testa un cappello da cow-boy, e addosso pantaloncini e una camicia rosa, vedendo della confusione in quella casa, si avvicinò e chiese: < Che sta succedendo? > e Duncan: < Ehi, ciao Geoff! Niente, stamattina ho scoperto una bomba ad orologeria nel mio giardino, ma ora gli artificeri me la stanno disinnescando > Ma mentre il ragazzo parlava, uno di loro aveva sciolto l'involucro del pacchetto, rivelando, invece di un ordigno ad orologeria, una vecchia macchina da scrivere coi tasti. Così gli artificeri, dopo aver sentito le scuse del ragazzo, si ritirarono. < La prossima volta che trovi un bidone sospetto- urlò infuriato il commissario- accertati che sia una vera minaccia per la tua salute! > Dopodiche se ne andò a bordo della sua volante. Duncan, seguito da Geoff, entrò in casa. < Ho fatto davvero una figuraccia, ma che ne potevo sapere che fosse.. > e Geoff: < Una splendida macchina d'antiquariato! Come l'hai avuta, fratello? > E il punk, osservando la macchina per scrivere: < Penso che qualcuno stanotte se ne sia liberato gettandomela nel giardino! > e il biondo, ridendo: < Proprio vecchia ed inservibile, eh? > Quasi in sua risposta, la macchina ricominciò col suo ticchettio, per poi, pochi minuti dopo, far uscire un biglietto, afferrato prontamente da Duncan. < Che dice? > chiese curioso l'amico, e l'altro: < Non lo so, è una lingua straniera.. Aspetta, ho un dizionario, proverò a tradurlo! > Così uscì dalla stanza per poi tornarvici con in mano un enorme dizionario. Aiutato da Geoff, il punk riuscì a tradurre qualche parola. < Carni suine.. Grado di cottura.. Salatura.. Amico, credo che ci siamo imbattuti in un caso di spionaggio, essendo questa un linguaggio cifrato! > Ma Geoff non l'ascoltava, essendo chinato con la lente di ingrandimento sulla targhetta sul retro della telescrivente. Poi esclamò: < Amico, credo di aver notato qualcosa! Qui c'è la firma del costruttore! > Duncan lo raggiunse, e vide che la firma apparteneva a.. < Chris Mclean, il grande progettista di Toronto! Hai fatto centro, Geoff! > E l'amico: < Pensi che c'entri qualcosa in questa storia, Duncan? > E il ragazzo: < Non lo so, ma penso sia venuto il momento di andarlo a trovare nella sua originalissima villa!
Continua...

Angolo neo-autore:
Eccomi, son tornato! Scusate per la lunga assenza, ma son stato impegnato e non ho potuto scrivere il capitolo.. Spero comunque vi piaccia, e vi auguro una buona lettura!
Scusate per i probabili errori di scrittura
A presto
Zanna      

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Capitolo 3
*** Incontro con il proprietario della 777 ***


Villa Mclean era situata a pochi isolati dal centro della città di Toronto, una gigantesca costruzione immersa nell'altrettanto grande giardino, dove si trovavano qua e la statue, scolpite nella roccia o nelle siepi, che raffiguravano il proprietario. Sull'enorme facciata dipinta di bianco vi erano grandi finestre, mentre una porta in legno di mogano era posta all'ingresso, alla fine di un lungo lastricato in pietra che conduceva al cancello d'ingresso in ferro, dove spiccavano le iniziali in oro zecchino del proprietario. Quel giorno c'era trambusto nella villa: Infatti il proprietario, un uomo sulla quarantina d'anni, capelli corvini corti a caschetto, occhi neri, con indosso uno smoking blu col farfallino, aveva scoperto il furto della sua macchina da scrivere ed urlava: < La Magnon 777 è sparita! Rubata, è chiaro! > Dietro di lui la nipote, una ragazza di diciassette anni, capelli corvini e lunghi fino alle spalle, con indosso un top e un paio di pantaloncini corti, preoccupata anch'essa, disse: < Buono, calma zio Chris! Chiamo subito Noah! > Sentitosi chiamare, il ragazzo basso e magro, capelli castani e corti, e indosso anch'esso uno smoking nero giunse di corsa e chiese: < Che succede? > ed la ragazza: < Noah, la 777 è scomparsa! Te ne sei almeno accorto!? > E il ragazzo, rimanendo impassibile: < I ladri pullulano a Toronto > Poi si avvicinò al padrone con in mano un vassoio con sopra un bicchiere. < Un cordiale, signore? > Ma l'uomo non l'ascoltava, preoccupato com'era a pensare al furto della sua macchina. In quell'attimo il campanello suono, e visto che Heather era occupata a limarsi le unghie in cucina e Chris a farneticare, il ragazzo andò ad aprire la porta, trovandosi davanti Duncan e Geoff. < I signori desiderano? > Chiese quasi annoiato Noah, e il punk rispose: < Messaggio urgente per mister Chris Mclean! Lui ne saprà afferrare il senso, suppongo! > Il cameriere afferrò il biglietto che Duncan gli porse, poi andò dal suo padrone. < Qualcosa di importante per voi, signore! > Chris, che non si aspettava di ricevere posta da nessuno, afferrò incuriosito il biglietto. Gli bastò solo un occhiata per capire che era un messaggio della sua Magnon 777. Balzò come un fulmine giù dalla poltrona, gridando: < Riconoscerei questa inconfondibile calligrafia tra mille! Ho davvero qualche speranza di ritrovarla allora! > Poi si fiondò in salotto, dove Noah aveva fatto accomodare gli ospiti nel frattempo, ed attirando a se la curiosità di Heather, che si affacciò alla porta della cucina per spiare la conversazione. < è nelle vostre mani?- urlava nel frattempo Chris a Duncan, fuori di se dalla gioia- Quanto volete? Tutto quello che volete! > E Geoff, bisbigliando al compagno: < Generoso! Ci offre un regalo se gli riportiamo la macchina! > E Duncan, di rimando: < Non è proprio così, amico mio.. > Poi aggiunse, rivolto a Chris: < Attento, Mclean: Non siamo ricattatori, ma indaghiamo per conto della polizia! Io mi chiamo Duncan, mentre il mio amico è Geoff! Comunque il caso della vostra Magnon 777 non mi è chiaro: L'avevate progettata come telescrivente? > La gioia che prima aveva preso Chris svanì in un lampo, lasciando posto alla paura; Così, in evidente difficolta, si limitò a balbettare: < Ehm.. Ma che idea sarebbe? Io non.. > Il punk però non allentò la presa e chiese: < Insomma: è telescrivente o no? > Ancora più in difficoltà, l'uomo si limito a rispondere: < Chi mai potrebbe pensarlo? Era un modello così antico, scribacchiava appena! Eh,eh! > Per niente convinto, Duncan continuò con le domande: < Eravate in casa stanotte? > Stavolta Chris rispose, sicuro: < Si, dormivamo tutti, vero, Noah? > Per niente sotto pressione dallo sguardo scrutatore di Geoff, il ragazzo rispose affermativamente. Sentendosi attaccato, Chris decise di passare all'offensiva: < Ma.. Dico! Che idee ti fai? Sono stato derubato del mio pezzo più raro! Se lo hai ritrovato restituiscimelo! > E il punk, correndo verso l'ingresso: < Senza fretta! Devo prima appurare dei dettagli! Andiamo, Geoff! > Così i due ragazzi uscirono da villa Mclean, dirigendosi verso l'auto. Quando vi giunsero, però, Heather era lì ad aspettarli. < E tu- chiese il punk- Chi saresti? > E la ragazza: < Sono Heather, la nipote di Chris! Volevo mettervi in guardia, perchè qualcuno è uscito dai nostri garage stanotte, ma ha lasciato un impermeabile e un cappello a bordo di una delle macchine! > E Geoff, ridacchiando: < Un pò sbadato come ladro! > Nel frattempo Duncan esaminò gli indizi, ma con sua grande delusione non trovò nessun segno di riconoscimento. Ad un tratto la voce di Chris risuonò nell'aria, chiamando la ragazza che disse: < Lo zio mi cerca, e sembra furente! Devo andare, ma voi guardatevi da lui, mi raccomando! > Così scappò in direzione del portone d'ingresso, lasciando soli Duncan e Geoff. < Notato che ragazza, Duncan? Uno schianto! > E il punk, mentre saliva sull'auto, ridacchiando: < Ti conviene non farti sentire da Bridgette a dire queste cose, Geoff! > E il ragazzo: < Ma lei non c'è, giusto? Comunque: Hai già dei sospetti, fratello? > e Duncan: < Si, su Chris e quell'impeccabile maggiordomo.. Ma prima dobbiamo saperne di più sulla Magnon 777! è sicuramente truccata, ma per esserne sicuro devo saperlo da qualcuno! > E Geoff, incuriosito: < Dove andiamo, amico? > E il punk: < Al centro di matematica applicata! Lì troveremo sicuramente qualcuno! > Così uscirono da Villa Mclean immettendosi nel traffico e dirigendosi verso il centro città.
 
Nel frattempo a Villa Mclean, Chris era in un bagno di sudore. Aver avuto a che fare con quello sbirro ficcanaso non gli era piaciuto per niente, ma lui possedeva la sua Magnon 777.. Così, camminando verso le scale sempre seguito dal suo fido maggiordomo Noah, disse: < Vado a farmi un bagno caldo, non ci son per nessuno.. Ma dimmi una cosa: Come si chiamava quel poliziotto dilettante? > E il maggiordomo: < Duncan, signore! > Poco distante da lì, nello studio di una fabbrica di affumicati, delle persone, grazie ad un microfono spia piazzato nel lampadario, avevano ascoltato la conversazione. < Finalmente i microfoni spia stanno ammortizzando il loro costo!- Esclamò un omone grande, alto e muscoloso, di carnagione scura- Avete capito? Il vostro bersaglio ora è Duncan! Informatevi su di lui e scovate dove tiene nascosta la 777! E stavolta vedete di non fallire! > Con un "Signorsì, signore!" i tre ragazzi uscirono dalla stanza, lasciando solo il loro capo.
Continua...
 
Angolo neo-autore:
 
buonasera a tutti, come va? Scusate per la lunga assenza in questa storia, ma non riuscivo a trovare l'ispirazione. Mi scuso anche per la cattiva descrizione di villa Mclean, ma proprio le case non riesco a descriverle bene come le persone! xD
Spero comunque che vi piaccia, non mi rimane che augurarvi una buona lettura, un buon proseguimento di serata/giornata e buona pasqua! Al prossimo capitolo!
A presto
Zanna92

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