alternative final

di sakura_kinomoto
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo I° ***
Capitolo 2: *** capitolo II° ***



Capitolo 1
*** capitolo I° ***


trigun Ciao a tutte! è la prima ff che scrivo su quel figo del tifone umanoide... sono rimasta alquanto delusa da come si è concluso questo bellissimo cartone!!! Non è per niente giusto! quindi ho deciso di provare a fare un mio finale... spero che vi piaccia... e per farmelo sapere c'è solo un modo.... RECENSITE!!!! (le frasi scritte in corsivo riferiscono ai pensieri di Meryl... solo i suoi....)

capitolo I°

" La battaglia era finita. Vash aveva finalmente sconfitto il suo gemello. Questa guerra era costata la vita a molte persone innocenti, il reverendo era tra queste. Milly non si è ancora ripresa, continua ad essere la solita spensierata di sempre, ride, scherza, gioca con i bimbi dell'hotel dove soggiorniamo, lei è forte, sta cercando di riprendere in mano la sua vita, ma leggo nei suoi occhi la tristezza di un amore sbocciato troppo tardi e finito troppo presto. Non potevo credere che proprio lei potesse innamorarsi di un uomo come Nicholas. Erano diversissimi ma uguali allo stesso tempo. Nemmeno io, Meryl, la sua migliore amica mi sono accorta di quella piccola fiammella che si era accesa nel suo cuore, io la pensavo sempre come un bimba troppo cresciuta; mi sono resa conto che quella infantile tra noi due ero proprio io, troppo impegnata a correre dietro ad un pistolero da strapazzo con i capelli a spazzola per rendermi conto di quello che realmente provavo per il medesimo. Sentimento che ho scoperto quando lo vidi scomparire all'orizzonte con il corpo martoriato del fratello pendere dalla spalla..."
- Hey Meryl! Cosa è quel muso lungo? Viene anche tu a giocare in piscina con noi! -
- Grazie Milly, ma adesso non ho voglia, preferisco stare qui a prendere il sole - "... e a rimuginare su un uomo che non vedrò mai più... "
-
Come vuoi Capo!!!! -
- E smettila di chiamarmi capo!! Quante volte devo dirti di chiamarmi Meryl?! -
Un lampo di tristezza passo negli occhioni azzurri di Milly.
- Chiamarti capo mi ricorda i vecchi tempi... -
I pensieri delle due ragazze confluirono nello stesso, entrambe ripensarono alle migliaia di kilometri che aveva fatto per stare dietro a Vash the Stampede, l'incontro con il reverendo Wolfwood, le ciambelle mangiate in compagnia, i viaggi. La prima a distogliere la propria attenzione da questo pensiero fu Milly, investita letteralmente da un'ondata di bambini che volevano giocare con lei. Meryl invece continuò a viaggiare tra i suoi pensieri. Le ritornò in mente un fatto che aveva rimosso.

§§§§§§ FLASHBACK §§§§§§

Stavano tornando da uno dei loro viaggi, stranamente in compagnia anche di Vash, si erano fermati in un albergo per la notte. Quella sera Meryl non riusciva a dormire, aveva deciso di osservare le lune dalla terrazza, ma quando arrivò vide che era già occupata, un uomo si stagliava contro il cielo notturno denso di stelle, la sua sagoma l'avrebbe riconosciuta tra mille, i suo capelli sempre in piedi a spazzola, quei capelli che avrebbe voluto accarezzare una volta. Lo sentì canticchiare una vecchia canzoncina di cui lei ignorava totalmente le parole, decise di tornare sui suoi passi, per lasciarlo solo con i suoi pensieri. Stava per girarsi verso la porta, ma una voce la fermò.
- Perché vai già via? -
- Pensavo che volesti restare da solo... eri così preso dai tuoi pensieri -
- Potrei rendertene partecipe se vuoi... -
" chissà come mai..."
- Allora a cosa stavi pensando? -
- Ad una vecchia canzoncina che mi è stata insegnata quando ero piccolo -
- La canti spesso quando sei solo, ti ricorda la persona che te l'ha insegnata? -
- E tu mi sei sempre dietro quando io la canto!!! -
Meryl arrossì per aver confessato che lo spiava spesso quando stava da solo.
- Perché credevi che non me ne fossi accorto? Comunque per rispondere alla domanda che mi hai fatto prima... si la canto spesso perché mi ricorda una persona a cui tenevo, e tengo, molto, che purtroppo è stata uccisa... -
- Mi dispiace... non volevo farti ricordare... -
Ma una mano di Vash sulla sua spalla l'azzittì. Quel semplice contatto la fece arrossire ancora di più.
- Non ti preoccupare finché non avrò risolto i conti con Knives io continuerò a ricordarla, e a stare male per la sua morte -
- Perché ti fai questo? Perché continui a farti del male? E' inutile! Non è colpa tua se è morta! -
Non si rese neanche conto che mentre parlava il suo tono di voce si alzava, terminando la frase urlando. Vash la trovò buffa.
- Non importa, finché non avrò regolato la questione con Knives continuerò a pensarla -
- Hai intenzione di ucciderlo? -
- No... proprio lei mi ha insegnato che nessuno ha il diritto di togliere la vita a qualsiasi essere vivente -
- Lei... -
Era un sussurro ma il tifone umanoide lo sentì lo stesso.
- Si... si chiama Rem... -
- E ci tenevi molto a lei? -
- Si -
Una sola parola, due lettere che le avevano spaccato il cuore in mille pezzi.

§§§§§§ FLASHBACK §§§§§§

Uno schizzo d'acqua la ridestò dai suoi tristi pensieri. Stava maledicendo quel bambino per averla bagnata.
- Ma la mamma non ti.... -
Non riuscì neanche a terminare la frase, stava fissando un bambino dagli occhi azzurri e i capelli biondi. Vedendo che la ragazza buffa non finiva di rimproverarlo decise di farle la linguaccia e rituffarsi in piscina a giocare con Milly. Meryl rimase per ore sul bordo piscina a guardare quel bambino che assomigliava incredibilmente all'uomo da 60 milioni di doppi $ che era sparito nel nulla ormai da troppo tempo.
" esatto... troppo tempo! E' troppo tempo che penso a lui! Svegliati Meryl! Sei giovane, intelligente e bella, ma soprattutto modesta! Non puoi perdere gli anni migliori della tua vita dietro ad un uomo che non ti considera nemmeno! Basta, devi riprendere in mano la tua vita. Prima cosa da fare: dimenticare Vash... no forse questa è meglio che non sia una delle prime cosa da fare altrimenti non andrei più avanti. Quindi, ricapitolando, stasera quando Milly ti chiede di uscire, non fare la zitella acida di turno, esci! Perché mi sto parlando in terza persona? "
- Meryl tutto bene? Sei così pensierosa... -
- Sto bene, grazie Milly -
- Allora io anche stasera ti rifaccio la stessa domanda.... -
- E io stasera accetto volentieri! -
Poteva sospettare una possibile reazione di Milly, ma quella fu veramente eccessiva! Prima l'abbracciò, poi iniziò a saltellare per tutta la stanza, fermandosi per qualche secondo davanti alla croce del reverendo e ,come se lo avesse davanti, sorrise, soddisfatta di aver convinto anche la sua migliore amica a cercare di continuare la propria vita. In due sarebbe stato più facile, adesso non era più da sola.

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Capitolo 2
*** capitolo II° ***


capitolo II ecco il secondo capitolo di questa breve ff... spero che vi piaccia!!!!un bacio la vostra sakura!!!!!^^
capitolo II°

Il sonoro rumore di uno schiaffo ben assestato risuonò per tutto il locale. Una cameriera indispettita si allontanava a grandi passi da un uomo nascosto nell'ombra. Nel frattempo, dalla parte opposta del locale, due ragazza chiacchieravano allegramente con una decina di ragazzi che le circondavano.
- Meryl racconta cosa hai fatto dopo che lo avevi ritrovato! -
- No! vi prego basta!!! Fatevelo raccontare da Milly! Lei è più brava di me nella narrazione! -
- Ma Capo! E va bene... praticamente lo avevamo appena raggiunto... -
" oddio! Certo che i ragazzi sono davvero stressanti quando si impegnano... non sapevo più cosa inventarmi per scollarmeli di dosso... mi chiedo come faccia Milly a sopportare anche solo la loro presenza. Penso che inizierò a bere per dimenticare questa serata. "
-
Una birra ghiacciata per cortesia -
- Subito signorina -
La ragazza girò la schiena al bancone appoggiandoci sopra i gomiti, i suo occhi blu iniziano a guardare per tutto il locale. Ragazzi che ballavano al centro della pista, altri seduti ai tavoli o ai divanetti a parlare, il loro gruppo in un angolo. Girò appena in tempo la testa per non perdersi lo spettacolo della cameriera che schiaffeggiava quel forestiero nascosto nell'ombra. Rischiò di affogare nella birra, cercò anche di trattenersi; ma non ci riuscì, la sua risata cristallina arrivò fino all'orecchio dello straniero. Si accorse di aver attirato quello sguardo sulla propria persona, Meryl, non sapendo bene se era un tipo auto-ironico o no, decise che forse era meglio smettere di ridere.
" come precauzione personale. Dopo mesi e mesi a rincorrere il tifone umanoide qualcosa si impara. Forse dovrei ritornare da Milly... però non sopporterei ancora le loro insulse parole... è meglio che vada a prendere una boccata d'aria fresca, questa musica mi sta facendo scoppiare la testa! "
Meryl cerco di attirare lo sguardo di Milly per informarla che andava un attimo fuori. Un'impresa alquanto ardua visto le due dozzine di ragazzi che l'attorniavano, ma un cenno del capo le fece capire che aveva recepito il messaggio.
" almeno spero... anche se dubito fortemente che quel cenno fosse rivolto a me... ma prima che quei cosi si accorgano che mi sto allontanando è meglio che esca in fretta... "
La ragazza non si accorse che subito dopo di lei uscì anche lo straniero, ma la sua amica se ne accorse. Per la prima volta un sorriso sorto dal cuore le illuminò il viso, un sorriso che aveva riservato solo ad una persona. La più importante della sua vita.
Meryl continuò a camminare davanti al locale per schiarirsi le idee.
" perché devo sempre farmi coinvolgere da Milly nelle sue idee malsane? Ma come fa ad essere così felice... ho capito che in fondo lei non può fare nient'altro, niente potrà far rintronare Nicholas... non le ho mai chiesto niente di quello che provava per lui... come era nato il tutto, che insensibile che sono stata! Sempre a piangermi addosso! Lei aveva bisogno di me... e io senza alcun riguardo per quello che stava provando in quel momento le ho riversato addosso tutti i miei problemi... sono stata una vera idiota! E' lei la più forte tra noi due, lo è sempre stata... nonostante quello che stava passando lei mi ha consolata, mi ha dato una spalla su cui piangere, dei consigli per provare ad uscirne... per dimenticarlo...."
- Dimenticarlo.... -
- Dimenticare chi? -
La ragazza saltò in aria dallo spavento. Non si era minimamente resa conto di essere seguita da qualcuno.
- Allora chi dovresti dimenticare? -
- Mi scusi ma non sono affari suoi! -
" ma chi diavolo è questo qui???? "
- Eri così pensierosa pensavo che avevi bisogno di parlarne con qualcuno. -
- E cosa ti fa pensare che io abbia voglia di parlarne con uno sconosciuto? -
" ma questo chi si crede di essere? Il Freud dei poveri? "
- E' più facile parlarne con qualcuno di 'esterno' al tutto, sa essere più obiettivo rispetto a qualcuno che ti conosce... Ma io volevo solo aiutarti, è tutta la sera che continui a ostentare falsi sorrisi e una falsa allegria... -
Meryl rimase stupita da quelle parole, non riusciva a credere alle proprie orecchie, come poteva quel ragazzo aver capito che stava fingendo? Come poteva sapere che qualcosa continuava a tormentarle l'anima?
-  Capisco che uno sguardo critico esterno certe volte può risolvere anche le situazioni più complesse... ma francamente non credo che lei sia il soggetto adatto a cui confessare i miei segreti più privati. -
- E non dovresti farlo con qualcuno? Per esempio la tua amica? -
- Esatto! -
- E come mai la tua amica, che si trova peggio di te, è dentro il locale attorniata da dodici aitanti ragazzi? -
- Come sa che lei sta peggio di me? -
Quello straniero non la convinceva. Come faceva a sapere così tante cose di loro due? C'erano tre possibili soluzioni: o era un ottimo osservatore, o sapeva leggere nel pensiero, o le conosceva. Dopo aver analizzato le tre opzioni decise che l'ultima era la più plausibile.
- Ma per caso ci conosciamo? -
- Anche se fosse, questo risolverebbe i tuoi problemi? -
- No... non penso... -
- Comunque chiunque ti abbia fatto, e ti sta facendo soffrire tutt'ora, non penso lo stia facendo apposta... magari delle cause di forza maggiore l'hanno allontanato, e tu non hai avuto il coraggio di confessargli i tuoi sentimenti.... -
- Non le ho chiesto un appuntamento privato dallo psicologo! -
- Ma sai che in fondo ho ragione... al posto di continuare a maledirlo in tutte le lingue del mondo, ti sei mai chiesta se magari lui ricambiava i tuoi sentimenti? -
" ... ma questo qui che cavolo di domande fa? Chi cavolo è? Il dottor Stranamore? "
- Non vorrei sembrare ripetitiva... ma noi ci conosciamo? -
- E' inutile che cerchi di cambiare argomento e eludere la mia domanda... allora ti sei mai chiesta se ricambiava i tuoi sentimenti? -
- Partendo dal fatto che io a lei non devo dire niente... comunque non mi sono mai posta questa domanda perché tanto sapevo che non ricambiava i miei sentimenti... -
Nella sua voce c'era un misto di nostalgia e amarezza. I suoi bellissimi occhioni blu furono attraversati da un lampo di tristezza nel ricordare le parole di Vash.

- Si... si chiama Rem... -

- E ci tenevi molto a lei? -
- Si -
Una sola parola, due lettere che le avevano spaccato il cuore in mille pezzi.

La ragazza sbatté più volte le palpebre per impedire alle lacrime di scendere lungo le guance.
- Non penso che valga la pena di piangere per quello... come è possibile che ti abbia lasciata? Doveva essere proprio un deficiente... e poi se piangi ti colerà tuta la matita sulle guance rovinandoti il trucco e imbrattandoti il tuo viso... -
- Senta, io non so chi lei sia, e non mi interessa francamente! Ma non le permetto di offenderlo! Come può sparare a zero contro una persona che neanche conosce? -
- Dopo tutto quello che ti ha fatto lo difendi ancora? -
- Lui a me non ha fatto proprio niente! -
Ormai il tono della conversazione si era alzato, Meryl con uno sforzo enorme tratteneva le lacrime, che premevano per uscire. All'uscita del locale Milly stava osservando tutta la scena. Finalmente Meryl si stava sfogando, dicendo cose che alla sua migliore amica non avrebbe mai detto, in primis il fatto che Vash non le aveva fatto niente. Gli occhi della ragazza brillarono nel buio riconoscendo l'interlocutore della sua migliore amica.
- E allora perché piangi? -
- Perché se ne andato prima che io gli potessi dire che.... -
- Che?... che lo odiavi? Che ti aveva solo ferita? Che cosa?!? -
Il tono dell'uomo cambiò verso la fine delle sue affermazioni. Sembrava spazientito, come se volesse sapere da molto una cosa e che, a un passo dal conoscerla, gliela avessero nascosta ancora una volta. Meryl iniziò a torturarsi le labbra. Si era quasi lasciata scappare una frase che non aveva neanche confessato a se stessa. Quello straniero aveva la capacità di farle confessare i suoi pensieri. Capacità che aveva già incontrato in un'altra persona. Vash the Stampede.
- Allora? -
- Niente. -
- Potresti pentirti anche di non averlo detto a me... -
- Tsk... -
- Parlare con qualcuno potrebbe solo farti stare meglio. Non è questo che vuoi? -
Il sorriso di Milly brillò nel buio.
- Non è che adottando un'altra tattica io le direi tutto! -
Ora fu la volta dello sconosciuto di sorridere. Quella ragazza sapeva il fatto suo.
- Ciò non cambia quello che ho appena detto. Se lui fosse qui cosa gli diresti? -
" già... cosa gli direi? La fa facile questo qua! Non è poi così semplice dire quello che provo... dire che lo... "
Solo pensando a quei sentimenti la ragazza arrossì.
- Ti vergogni di quello che provi? -
- Non è così semplice... -
- Non è vero, i sentimenti sono la cosa più semplice al mondo! O è bianco o è nero. O è acqua o è fuoco. O si ama o si odia. Tu cosa provi? -
- Forse... -
- Ok. Ho capito. Non vuoi dirlo. Ma la prossima volta che rivedrai questo famigerato ragazzo, se fossi in te gli confesserei i miei sentimenti, perché potrebbe essere l'ultima volta che lo vedi. Una sola tua parola potrebbe cambiare il corso delle vostre vite. -
- E tu come fai a sapere che potrei rivederlo? -
- Perché potrebbe essere molto più vicino di quanto tu pensi... -
- E' assai improbabile che lei sappia se sia vicino o no... visto che neanche le ho detto chi è!!! -
- Non conta... potrei averlo intuito. -
- Senta ha passato tutta la sera a psicoanalizzarmi... adesso tocca me! -
L'uomo nell'ombra rimase stupito da quella affermazione.
- Co...come sarebbe a dire adesso tocca a te? -
- Semplicissimo... visto che è così informato sui sentimenti, vuol dire che lei ha giò confessato a chi amava i suoi sentimenti! -
- Ero troppo preso da un amore, più che amore, un affetto passato per accorgermi che una meravigliosa ragazza era al mio fianco... -
- E chi era questa ragazza? -
Il ragazzo si spostò dall'ombra. Dei capelli a spazzola biondi vennero illuminati dalla luce. I raggi lunari colpirono un vestito rosso. Duo occhi azzurri si incatenarono a quelli blu della ragazza.
- Sei tu, Meryl. -


come vi sembra??? troppo sdolcinato? forse Vash è troppo sdolcinato? è OOC? c'è solo un modo per farmi sapere se la storia vi piace o se vi ha fatto totalmente schifo.....ovvero....RECENSIRE!!!!!! ^^
intanto ringrazio Meryl 2 (sono contenta che ti sia piaciuto il primo capitolo...spero che ti piaccia anche questo...si ma definirlo capolavoro!!! Ne sono lusingata!!!! ^///^ ...ancora grazie un bacione sakura!!!)

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