Sii felice e abbi coraggio.

di lloydscheeks
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sarebbe stata la stessa vita. (?) ***
Capitolo 2: *** Ricordi. ***
Capitolo 3: *** Un' ultima volta. ***



Capitolo 1
*** Sarebbe stata la stessa vita. (?) ***


Guardare fuori da un finestrino appannato era ciò che faceva, riposarsi,
finalmente stendere le gambe sui sedili posteriori di quel taxi un po' malandato,
ma pur sempre più comodo di tutto ciò su cui era stata seduta negli ultimi mesi.

Chissà com'era, si domandava.
La sua casa, aveva subito i bombardamenti? Era ancora in piedi?
E se così, ci abitava qualcun altro de
ntro?

'Signorina, dove ha detto?'
'Roseveltlaan, Amsterdam Sud' rispose Annelies.

Il prato sarebe stato lo stesso?
Avrebbe visto Moortje scodinzolare in mezzo all'erba alla ricerca di insetti? O sarebbe stato il solito pigro gatto?

Annelies sorrise. Risentiva nella mente il suo miagolio.



Finalmente avrebbe rivisto mamma e papà.
Erano cambiati? Li avrebbe riconosciuti? Poco importava.
Voleva solo stare con loro, abbracciarli, sentirne il calore.

Non lasciarli mai più, avrebbe potuto perderli di nuovo, questo non doveva risuccedere.
Voleva solo riniziare a sorridere con loro.

'Eccoci, Signorina!'

Il sole splendeva, c'era sempre il solito venticello che faceva venire i brividi.
Nell'aria, odore di erba.

Sarebbe stata la stessa vita.

Recensite e ditemi cosa ne pensate. C:
-Giulia.

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Capitolo 2
*** Ricordi. ***


Camminando sul marciapiede le vennero in mente i suoi pensieri di bambina.

Stava camminando sulla 'Strada Pericolosa'.
Papà la soprannominava così, era la strada più trafficata delle vicinanze.
 
Fece il giro di tutto il marciapiede che circondava l'angolo della via.
Il rimessaggio delle biciclette era ancora lì, la sua bici aveva un posto fisso, se la ricordava ancora.
 
Girò l'angolo e la videLa sua casa.

I condomini si erigevano ancora in due diagonali che si congiungevano al centro.
Il giardino centrale a forma di triangolo nel mezzo c'era ancora, l'erba era appena stata tagliata e emanava un odore che intasava l'aria.
 
Non era cambiato nulla.
 
Si avvicinò alla scala che conduceva alla sua casa.
Forse non avrebbe dovuto, pensò.
Sicuramente ci abitava qualcun altro.
Cosa avrebbe detto?, pensò.

Suonò il campanello.


Non importava, doveva sapere.

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Capitolo 3
*** Un' ultima volta. ***


Venne ad aprire una signora bionda.
 
"...Buongiorno. Signora." disse Annelies.
"Ciao cara, posso aiutarti?"
"Sì. Cioè No! ..Non so. Io e la mia famiglia abitavamo qui" si interruppe, la donna non disse niente "questa era la nostra casa, poi non ci è stato più concesso di rimanere qui e..."
"Capisco tesoro, ma quando abbiamo affittato questa casa  ci hanno detto che era appena stata imbiancata dall'agenzia, quindi non penso che qualcuno abbia abitato qui per molto tempo."
 

L'aveva imbiancata Papà, penso Annelies.

 
"Oh, allora mi scusi tanto, arrivederci". disse Annelies girandosi.
"Aspetta!" la fermò la signora "fino a quando hai abitato qui?"
 
Annelies fece alcuni passi avanti.
"Ci eravamo trasferiti qui nel 1933, e abbiamo dovuto lasciarla nel 1942, luglio per l'esattezza. So che sono passati tre anni, ma è parte della mia vita, la mia casa."
"Oh, capisco" aggiunse la signora non sapendo cosa dire "se posso fare qualcosa per te dimmi".
"Sì, potrebbe farmi entrare? Vorrei solo rivederla" disse Annelies "un'ultima volta".

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