And you stole my heart, with just one song

di Ila_1D
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'opportunità ***
Capitolo 2: *** Bella ***
Capitolo 3: *** Niall Horan ***
Capitolo 4: *** Mangiare con un angelo ***
Capitolo 5: *** Up all night ***
Capitolo 6: *** Si vergogna ***
Capitolo 7: *** Stole my heart ***
Capitolo 8: *** Il grande disastro ***
Capitolo 9: *** Ho bisogno dei suoi occhi ***
Capitolo 10: *** l'ospedale ***
Capitolo 11: *** il risveglio ***



Capitolo 1
*** L'opportunità ***


Era lunedì.Odiavo il lunedì.Dopo due giorni di vacanza si doveva ritornare a scuola, per fortuna era il mio ultimo anno.Il giorno passò abbastanza velocemente,suonò la campanella e tutti noi con fretta uscimmo dalla scuola.Salutai Nina, la mia migliore amica, e per andare al bar a prendere il pranzo passai davanti a Lucia e ci guardammo male.Non sapevo perché ci odiassimo, un tempo eravamo amiche ma in prima elementare per 10 minuti poi mi ha messo la colla nei capelli e da lì non ci sopportiamo più.Andai da Gino il bar di fronte a scuola, avevo solo mezz’ora per il pranzo poi dovevo andare a danza, il proprietario era  mio amico e sapeva già cosa volevo  così me lo preparava in anticipo e lo metteva sul bancone e io lasciavo i soldi.Anche oggi andò così, diedi un morso, e salii sul motorino e mi avviai in palestra per la lezione di danza.La danza è la mia vera passione, la faccio 6 giorni a settimana:3 moderno e 3 classico.Dopo aver parcheggiato difronte alla palestra finii il panino ed entrai.La palestra era molto grande,noi avevamo la sala più grande infondo al corridoio.Prima di entrare mi cambiai, la lezione cominciò in perfetto orario e al termine l’insegnante ci disse di radunarci tutti intorno a lei. “Ragazzi, ho una bella notizia per voi-disse sorridendo –nei prossimi giorni arriverà a Roma una boy-band inglese-irlandese uscita dall’ X factor britannico. Cercano ballerini per il loro concerto qui in città e forse,se ne trovano alcuni davvero bravi, gli porteranno in giro per i loro tour.Si chiamano gli One direction-mi brillarono gli occhi a sentire quel nome.Erano, e lo sono tutt’ora anche se con lieve cambiamenti, la mia band preferita e poter ballare per loro era il mio sogno più grande- Sabato mattina  al teatro Greco cominceranno le audizioni.Sono sicura che voi ce la posiate fare” Mi sentii male gli 1D erano…. Davvero importanti per me. Non andavo dietro a una band o a un cantante così intensamente da quando avevo 11 anni più o meno.Non avevo paura di esagerare quando dicevo che gli amavo, credo che molte ragazze capiscono come mi sentivo, essere solo una della fan , amare così tanto qualcuno che non sa nemmeno che esisti, che vive in un altro paese, che molto probabilmente si fidanzerà con una  modella/attrice/cantante super figa e tu ci rimarrai male ma poi ti renderai conto che così devono andare le cose: i tipi come loro non stanno con persone come te.Vorresti essere notata e uscire con loro ma sai che se gli vedi scoppi in lacrime per l’emozione, uno di loro di abbraccia per consolarti, se sei fortunata, e tutto finisce lì.Non sei così speciale da essere riconosciuta fra la folla ma tu nel tuo cuore ci speri.E io finalmente avevo l’occasione di conoscerli e addirittura ballare con loro, parlarci. “Ragazzi spero veniate sabato” disse l’insegnante e noi tutti uscimmo.Tra tutti girava grande emozione mentre io restavo in silenzio paralizzata da quello che avevo sentito.Mi cambiavo, guidavo,aprivo la porta di casa tutto con lo sguardo perso del vuoto.Inutile dirvi che i tre giorni successivi non ho chiuso occhio,e contavo ogni secondo e piangevo,si piangevo per l’emozione.Nessuno mi aveva mai fatto questo effetto.Finalmente arrivò sabato, scelsi accuratamente i miei vestiti passami 30 minuti solo sul trucco e 40 per i capelli per poi farmi solo una coda.Arrivai in anticipo, ma c’era davvero tanto gente tutta Roma, credo.Sono entrata ho preso la pettorina con il numero e l’ho messa sulla maglietta, ero 5682.Mentre passavo sentii una ragazza che diceva “Ho sentito che non verranno gli One direction ad assistere” Ne rimasi abbastanza delusa ma del resto che cosa mi potevo aspettare?. La signorina continuava a chiamare numeri. “Dal 5500 al 5700” Ero tra quelli così andai sul palco c’era un coreografo che ti faceva vedere dei passi due volte e tu dovevi saperli rifare, alla fine chiamavano i numeri di quelli che rimanevano.Superai tutti i provini, poi arrivò l’ultimo.Era sempre dello stesso genere ma la coreografia era più lunga e veloce, così non riuscii a tenere il tempo ma invece di fermarmi e guardarmi in giro con aria spaesata continuai a ballare di mio.Passai anche quella selezione,alla fine eravamo in 200 “Presentatevi domani mattina alle 9:00 qui per la selezione finale. Così feci la mattina seguente, questa volta oltre alle ballerine fuori dall’entrata c’erano anche ragazze urlanti con striscioni, non capivo perché visto che i ragazzi non sarebbero venuti, entrai spingendo un po’, mi fermai per tirare fuori il cellulare e qualcuno mi venne addosso, io caddi “Ehi! Attenzione” dissi io mentre raccoglievo le mie cose, sentii una voce che diceva “Sorry” e che accompagnava una mano che mi aiutava a raccogliere.Alzai gli occhi e vidi Niall Horan “Nothing” riuscii a dire io tirando fuori tutto il mio coraggio, la guardia del corpo lo prese e lo strascinò via e lui camminava all’indietro continuando a guardarmi.Mi aveva parlato, mi aveva toccato, mi aveva aiutata e mi aveva guardata. Mi sciolsi come un ghiacciolo d’estate  e caddi a peso morto su una sedia.

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Capitolo 2
*** Bella ***


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Ripresomi dallo shock di quello che era successo,andai a prepararmi.Loro ci sarebbero stati, lui ci sarebbe stato.Questa volta il mio era il numero 103, l’attesa mi stava uccidendo, non sarei mai stata abbastanza brava. Una ragazza appena uscita dal provino andò dall’amica a raccontarle “Devi ballare davanti a loro che ti guardano, ti si paralizzano le gambe” Ero fottuta! Non ebbi tempo di pensare altro che fui chiamata per ballare.Feci un respiro profondo ed entrai nella stanza, eccoli lì schierati uno vicino all’altro dietro a un tavolo.Vidi Niall che si avvicinava all’orecchio di Harry e gli sussurrava qualcosa, riuscii solo a  capire “Lei è la ragazza di cui ti parlavo” e Harry che gli rispondeva “Hai ragione”. Gli aveva di sicuro detto che sono imbranata perché mi aveva visto cadere.Cercai di non pensare e ballai mettendoci l’anima.La canzone era Up all night, la mia preferita.Verso la fine mi avvicinai alla scrivania e scorrendo orizzontalmente gli guardai tutti negli occhi, nei magnifici occhi e finii con una scivolata.La signorina si avvicinò “Le faremo sapere entro stasera” sorrisi e me ne andai scambiandomi uno sguardo con Niall.Uscii dalla stanza e andai nello spogliatoio,raccolsi velocemente la mia roba e poi andai all’uscita, mentre varcavo la soglia, mi sentii chiamare, mi girai e vidi Niall che correva verso di me “Volevo solo dirti che sei stata presa e cominciamo lunedì pomeriggio alle due con le prove” “Davvero?! –esultai e gli buttai le braccia al collo abbracciandolo- ehm, scusa” dissi imbarazzata, e anche molto. “E di cosa, fa sempre piacere quando una bella ragazza ti abbraccia.Ora devo andare ci vediamo lunedì” E se ne andò.Aveva detto bella, proprio così, restai immobile.Avrei ballato per i One direction,avevo parlato con Niall che mi aveva definito bella, cosa potevo desiderare di più?
Andai a casa e urlai per la gioia.Mi misi qualcosa come 10 creme per la pelle e mi misi a letto molto presto anche se fino all’una non riuscii ad addormentarmi e la mattina alle sei ero sveglia e dovevo pure andare a scuola.Esco da scuola sempre all’una, per l’emozione riuscii a mangiare poco e niente e andai subito a teatro,arrivai in anticipo e non vidi nessuno, non sapevo dove dovevo andare così chiesi  a quello che credevo fosse un inserviente “Scusi, sono qui perché faccio parte del corpo di ballo” L’uomo che andava di corsa mi rispose “Prendi le scale, vai al piano di sopra la …. Porta a destra” “Scusi quale porta? Non ho capito” “Non ho tempo” e se ne andò. Non sapevo cosa fare ma salii al piano di sopra e andai a destra, bussai e subito dopo entrai nella prima porta.Non c’era nessuno eccetto un ragazzo seduto su una poltrona che suonava la chitarra e appena si accorse di me alzò lo sguardo,era Niall, sorrise dopo avermi visto.

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Capitolo 3
*** Niall Horan ***


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“Scusa, ho sbagliato” dissi io imbarazzata mentre me ne andavo “Aspetta-mi girai a guardarlo-la scusa di aver sbagliato è vecchia, se volevi vedermi basta dirmelo” rise, avete idea di quanto sia bello quando ride? “Non è affatto una scusa- risi anche io e gli diedi una pacca sulla spalla- E’ che l’uomo all’entrata non sa parlare e quindi non ho capito qual è la stanza per il corpo di ballo.Ma aspetterò sotto qualcuno” “O-fece una pausa-aspetti qui con me ,visto che sei in largo anticipo” Guardai la porta e poi mi rigirai “Si, perché no.Tu che ci fai qui?” “Mi sono svegliato molto presto, e sono venuto qua a suonare un po’ mentre gli altri stanno facendo colazione.E tu perché così presto?”  “Sono molto professionale” “Mmm non me la racconti giusta” Nel frattempo mi sedetti “Che suonavi?” “Niente di che, solo una melodia a cui però non riesco ad aggiungere delle parole” “Posso sentirla?” “Si, perché no”  si mise a suonare una delle melodie più belle che abbia mai sentito e che,purtroppo, s’interruppe dopo poco.Sorrisi. “E’ davvero bella” “Come te” Scoppiai a ridere “Davvero usi queste frasi con le ragazze?” Lui si misi una mano dietro la testa e abbassò un po’ lo sguardo “Devo cambiare repertorio?” “Direi che è il caso” Entrambi ridemmo. “Nella vita vuoi fare la ballerina?” “Si, se ci riesco.Altrimenti la maestra” “Sei bravissima, insomma ballerai per gli One direction, dovresti essere onorata” Presi un cuscino e glielo tirai “Sei sempre così modesto?” Ridacchiò “Sto scherzando…più o meno.Perchè parli così bene l’inglese?” “I miei genitori sono entrambi di Londra e io ci ho vissuto per un periodo della mia vita” “Vai ancora a scuola?” “Si in Italia, si finisce a 18-19 anni.Finisco tra due settimane, sono un anno avanti” “Quindi di che anno sei?” “’94” “Piccolina lei” Mi guardai intorno cercando un altro cuscino da tirargli ma,non trovandolo, gli tirai una pallina di carta che era lì per terra.Ridemmo, poi mi chiese “Sei mai stata in Irlanda? “No…” “Allora ti ci porterò” “E io ti farò vedere Roma” “Ci sto!” dopo qualche secondo di silenzio lui mi chiese  “hai fratelli?” “Una sorella-feci una pausa, non avevamo un bel rapporto- e tu?” Sapevo benissimo che aveva un fratello più grande ma glielo domandai lo stesso “Si, un fratello più grande” Presi coraggio “Perché sei venuto tu a dirmi che facevo parte del corpo di ballo?” “Per prendermi il tuo abbraccio” Risi “Eddai, sono seria” “Non lo so, forse perché c’è qualcosa di te che mi piace molto” Arrossii “E che cosa hai detto a Harry all’inizio della mia prova singola?” “Certo che non ti sfugge nulla!Gli ho detto che tu eri la ragazza di cui gli avevo parlato”  “Quella imbranata che era caduta?” Dissi abbassando lo sguardo “No, quella bellissima che avevo travolto.Lui ha risposto che avevo ragione e poi gli ho detto che però non poteva provarci perché l’avevo vista prima io” Risi, credo più per l’emozione che per altro.“Nella vita se non avessi sfondato come cantante che avresti fatto?” Sapevo anche questa “Il tecnico del suono” “Quindi ,comunque ti piace la musica” “Si, molto.Tu suoni qualcosa?” “Volevo imparare a suonare la chitarra ma non ce l’ho fatta” “Allora vieni.Prese la chitarra e si alzò.Mi alzai anche io e presi la chitarra che lui mi diede.La scena la potete immaginare, le sue mani sopra le mie mentre suonavamo “Do,re, mi,fa, sol” S’interruppe così alzai lo sguardo verso di lui, avevamo circo 8 centimetri di differenza di altezza.Eravamo occhi negli occhi, gli occhi di Niall sono una delle meraviglie del mondo.Si avvicinò, io mi girai di 180° così che fossimo difronte, ci stavamo per baciare quando…delle risate accompagnarono l’entrata nella stanza di Harry,Liam,Louis e Zayn “Ops, scusate l’interruzione” disse Harry ridacchiando insieme agli altri.Io e Niall ci separammo “Ora è meglio se vada” dissi io dirigendomi verso la porta mentre i ragazzi si spostavano per farmi passare “Ciao” Salutai gli altri e poi mi girai verso Niall che mi sorrise, ricambiai e me ne andai.Tornai indietro “Scusate-dissi mentre entravo e vidi i ragazzi buttati su di Niall mentre Louis gli strofinava il pugno sulla testa e gli altri gli dicevano ‘Vai così’ ‘Bravo il nostro piccolo Niall’ ma quando mi videro restarono immobili senza muovere un muscolo-Ho dimenticato la borsa”L’andai a prendere e poi uscii di nuovo ridacchiando. “Eccoti!Ma dov’eri finita?” Una signorina mi prese per il braccio tirandomi in un’altra stanza in cui c’erano gli altri ballerini e se ne andò.Dopo circa cinque minuti tornò dicendoci che dovevamo andare, feci un respiro profondo e la seguii sul palco: c’erano già i ragazzi, cercai Niall con lo sguardo e quando lo vidi lui mi strizzò l’occhio.Salimmo sul palco, il coreografo ci spiegò qualche passo e noi lo ricopiammo, poi disse “Tu,tu,tu,tu e tu.Mettetevi vicino a uno dei ragazzi-Ero una dei ‘tu’.Io cercai di andare da Niall ma un’altra ragazza mi precedette così andai da Harry- ora fateli una giravolta intorno, e poi mettetevi faccia a faccia mentre cantano il ritornello di What make you beautiful.” Lo provammo una volta, ero a pochi centimetri da Harry un’altra bellezza della natura “Stop!Stop!Stop!-urlò l coreografo, ma io e Hazza restammo altri pochi secondi in quella posizione.Niall perché non guardi la tua ragazza negli occhi, ma fissi Harry e la sua?” “La sua BALLERINA-scandì la parola- non ragazza-rispose lui, poi si rese conto di quello che aveva detto e balbetto-S-s-solo per chiarire, comunque pensavo fosse meglio se lei fosse la mia.....c’è facesse coppia con me…nel ballo per una questione di altezza” Il coreografo non so se avesse capito o solo gli dava ragione ma  fece un segno , a me e all’altra ballerina, di fare cambio.Arrivata davanti a Niall sorrisi, e poi riprovammo il passo.Continuammo a provare per tutte le altre canzoni per un’ora e mezza di seguito poi ci concesse una pausa,erano le tre e mezzo e mi venne fame così andai al distributore automatico a prendermi qualcosa da mangiare e mentre lo facevo arrivò Niall “Sei davvero brava a ballare” risi “Era meglio se facevo coppia con te? Se fossi stata la tua…” Anche lui rise “Non intendevo nient’altro” “Peccato” dissi io prendendo la merendina e andandome.Il tempo di dare un morso che fummo richiamati sul palco. Alle sei avevamo finito,il prossimo incontro sarebbe stato il giorno dopo. Andammo avanti tutta la settimana così, fino a che giovedì Niall non si avvicinò a me e disse “Che ne dici se domani andiamo a pranzo insieme?Mi devi far vedere Roma ricordi?” “Si, ma io ho scuola….” “Ti passo a prendere io, posso?” “Certo”e gli scrissi l’indirizzo con il mio numero sulla mano e me ne andai. Il giorno dopo a  scuola dissi solo a Nina che sarebbe venuto Niall “Non è che…posso farci una foto insieme?”mi chiese lei “Ma certo! Se fosse stato all’incontrario ti avrei pregata in ginocchio” Anche lei era una fan loro.All’uscita sentivo ragazze urlare e capii che c’era già Niall,infatti eccolo lì: con i suoi Ray-Ban a goccia poggiato su  una vespa mentre delle ragazze erano indecise se avvicinarsi o no.Spinsi tra la folla per arrivare a lui mentre trascinavo con un braccio Nina “Dove vai  Grey? Chi credi di essere, non puoi andare da lui così,figurati se ti si fila!” Lui alzò gli occhiali e urlò “Ei, Ila, sono qui” mentre mi faceva l’occhiolino e agitava un braccio,feci la linguaccia a Lucia ,che mi aveva detto la frase e mi avvicinai a lui, che mi mise una mano sul fianco e mi diede un bacio sulla guancia “Sei venuto con la vespa?Come in vacanze romane?” Rise “Le cose vanno fatte bene,dai andiamo” “Prima ti dispiace fare una foto con la mia migliore amica?” “Certo che no! Amici tuoi ,amici miei” Feci segno a Nina di venire, lui la salutò con un abbraccio poi prese il telefono e scattò la foto. “Non è che ne fai una anche a noi due?” chiese a Nina indicando me, lei fece segno di si.Mi avvicinai a lui che mi diede un altro bacio sulla guancia e poi ridemmo un po’.Si avvicinò Lucia “Ei Ila, amica mia, non mi presenti?” “Amica, ci chiami qualcun’altra, e ora scusa ma dobbiamo andare” salutai Nina, posai la borsa con i libri sulla vespa e mi misi il casco.Salimmo entrambi e andammo.

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Capitolo 4
*** Mangiare con un angelo ***


“Mi aspettavo che venissi con una limousine enorme con i vetri oscurati” Gli dissi io mentre andavamo “Se, vuoi possiamo prenderla” “No, no, molto meglio così” Accelerò e io strinsi le braccia intorno alla sua vita “Hai mai guidato in Italia?” “Solo una volta” “allora forse è meglio se rallenti, non voglio passare il nostro appuntamento in ospedale” “Hai detto appuntamento?” Per fortuna che non poteva vedermi, divenni rossa come un pomodoro “Ehm, no c’è,scusa” balbettai solo questo “E scusa di che, questo è un appuntamento. E hai ragione forse è meglio se prendiamo un’autista” “Niente autista, guido io” Lui intanto accostò “Dovrei stare io dietro mentre tu guidi? Perderò la mia mascolinità” “Se continui a guidare così, perderai qualche parte del corpo” “E vabbene” sorrise e facemmo cambio posto .Lui questa volta strinse le braccia intorno alla mia vita. Passammo davanti a Tiffany & Co, e lui disse “Per restare in tema con Udrey Hepburn” “Io sono un po’ come lei,sbavo davanti alla vetrina ma non ho i soldi per comprarmi nulla,sto cercando di risparmiare per prendermi la collana con il cuore ma ho altre spese.Per ora posso solo risparmiare per quella finta”.Lo portai nella mia pizzeria preferita,la migliore di Roma, chiedemmo un tavolo ma appena ci sedemmo, fu travolto dalle fans urlanti, firmò qualche autografo fece qualche foto e poi disse che  voleva mangiare “Lei è la tua ragazza?” chiese una di quelle ragazze guardandomi male “Non rispondo a domande” Non aveva detto no ma neppure si. Ordinammo, e poi prese il mio diario dalla borsa e rise sfogliandolo “Che c’è?” chiesi “Questo” disse lui, mostrandomi le pagine di diario piene di foto dei One direction e scritte come :
N+I o NH+IG=♥
“Ho delle ottime spiegazioni per quello” “Illuminami” “Allora N è per la mia migliore amica Nina e I è per me” “E questo?” disse poggiando il dito su NH+IG=♥. “E’ sempre per la mia migliore amica, è Nina più Ilaria Grey” “C’è un H in più?Come fa di cognome la tua amica?” “Giorgi-abbassai lo sguardo-ma infatti l’H sta per Nina Ha davvero un fantastica migliore amica più ecc…” Rise “si, si e questo come me lo spieghi?” C’era una due pagine con scritto il suo nome per circa 120 volte.Gli presi il diario. “Non sei mica l’unico Niall, e comunque sono cose private” Ridacchiammo.Il pranzo non andò come ci aspettavamo eravamo tormentati dalle fans e quindi non parlammo quasi per niente. Andammo al teatro per le prove. “Mi dispiace che è andata così, recupereremmo vedrai” “Non ti preoccupare, sei famoso e idolo di molte adolescenti, non ci puoi fare niente “ lui sorrise e mi mise il braccio intorno alla spalle e io,non so con quale coraggio ,incrociai le dita della mia mano con la sue ed entrammo così “Mi guardano tutte con gli occhi infuocati” dissi avvicinandomi al suo orecchio “Tanto io ho scelto te” Gli stavo per chiedere cosa significasse ma il coreografo lo prese e lo portò sul palco, facemmo le prove ma a metà  pomeriggio una donna venne a chiamare i ragazzi dicendo che avevano un impegno importante e dovevano corre “Posso salutare..” chiese Niall ma fu interrotto “Non hai tempo” disse la donna e così lui mi fece solo un segno con la mano.
Tornata a casa mi lavai e mentre ero sotto la doccia sentii un rumore, così mi misi l’asciugamano intorno al corpo e cercai di capire da dove venissi, poi capii che era dal terrazzo, mi affacciai e vidi che sotto c’era Niall, per un momento mi scordai di essere in asciugamano ma poi divenni rossa e cercai di entrare “Aspetta, non te ne andare” Urlò lui “Sto andando a mettermi qualcosa” “Ma così va benissimo” urlò lui ridendo “Idiota” dissi io mentre rientravo, mi misi velocemente una magliette e i pantaloni del pigiama con i pinguini, perché era la prima cosa che trovai, riuscii. “Vieni a cena con me?” urlò lui, io non ci pensai due volte “Si!”  “Non dovresti chiedere ai tuoi genitori?” “Non ci sono” “Allora, ti aspetto al portone, vestiti elegante.Ah ti ho fatto un regalo, dovrebbe arrivare a casa tra pochissimo.A dopo” E se ne andò, poi suonarono alla porta ed aprii,c’era solo un pacco con un biglietto:
‘Siccome non so la tua taglia, ho potuto prendere solo queste.Il numero lo sbirciato dalle tue scarpe per danza
Baci Niall’
Aprii la scatola e c’erano delle magnifiche scarpe con il tacco, piene di piccoli diamantini.Andai a scegliere subito il vestito per quelle scarpe.Optai per un abito bianco, lungo , con la schiena nuda e che davanti aveva prima uno scollo rotondo di piccoli diamantini appena sopra il seno, poi sul seno era come quello famoso di Marilyn Monroe quindi un po’ a triangolino e poi sotto al seno c’era un striscia sempre di diamantini.Mi ero fatta regalare quel vestito per natale e compleanno insieme.Lo indossai, misi le scarpe e mi raccolsi i capelli i una treccia alla francese,orecchini di perle  ed ero pronta.Uscii dal portone e vidi Niall in abito nero con cravatta,appoggiato su una limosine che mi sorrideva “Wow” disse lui allungando la mano verso di me, io la strinsi e mi avvicinai.Mi diede un bacio sulla guancia relativamente lungo e mi aprì lo sportello “Che gentil uomo” dissi sorridendo ed entrammo in macchina. “Dove mi porti?” “E’ una sorpresa” “Saremo solo io,te e tutte le tue fan?” “Questa volta no” “Com’è possibile?” “Capirai più tardi.Sei davvero bellissima stasera” “E tu elegantissimo” mi mise il braccio intorno alla spalla e io appoggiai la mia testa sul suo braccio.Mi stavo innamorando, e andava oltre l’amore che provavo prima per lui questo era più reale, più vero. “Siamo arrivati “disse l’autista,scendemmo e…. eravamo dietro al ristorante,vicino alle cucine e ai cassonetti,non era esattamente quello che mi aspettavo. “Vieni” disse prendendomi la mano,ci dirigevamo verso la scala anti-incendio. “Dove stiamo andando?” “Fidati di me”.La scala portava sul tetto, dove c’era un tavolo circolare con una tovaglia bianca,delle candele e per terra petali di rose rosse che portavano alle sedie “Wow” “E’ l’unica soluzione per poter stare soli”.Mi spostò perfino la sedia per farmi sedere. “Cosa vi posso portare?” Alzai lo sguardo per vedere chi fosse e scoppiai a ridere, c’era Louis vestito da cameriere con due menù in mano “Come ti ha convinto?” gli chiesi continuando a ridere “Bhè ha detto che..Ahi!” Niall gli aveva dato un calcio “Deve restare tra di noi”.Presi il menù e lessi:

Come prima portata abbiamo: Riso preso dal cinese
Per seconda portata offriamo: Hamburger di Mc Donald
Per contorno:Patatine fritte
E per dessert:Gelati confezionati
Era scritto a mano. “Sono le uniche cose che si possono portare via” disse Niall sorridendo “Sono perfette” “Allora vado a prendere i primi” dicendo così Louis se ne andò. “Ah, ho una cosa per te” e Niall tirò fuori una scatolina di Tiffany & Co,l’aprii e ci trovai la collana.Non è che non ero felice,anzi,ma mi sentivo un po’ a disagio con lui che faceva tutti quei regali costosi, come le scarpe e io non potevo “Per la cronaca è finta.Nello stesso giorno delle scarpe e una collana di Tiffany ?Poi ti monti la testa” risi alle sue parole ,mi alzai e gli saltai addosso sulla sedia che si ruppe e noi cademmo sdraiati, io sopra di lui e scoppiamo a ridere“E’ il più bel regalo che mi potessi fare” “Anche più delle scarpe?” “Ok,il secondo”. “Ehi aspettate almeno di arrivare in albergo o almeno la fine della cena” erano Louis e Zayn, anche lui vestito da cameriere. “Ehm,non è come sembra” risi mentre mi alzavo e sistemavo il vestito.Avevano in mano dei vassoi di argento con il coperchio come nei film.Cominciammo a mangiare ma entrambi avevamo una sensazione di essere osservati,infatti c’erano gli altri ragazzi che ci stavano fissando “Credi che continuerà così per tutta la sera?” chiesi a Niall “Ho paura di si e se gli facciamo unire a noi?” “Te lo stavo per dire io-sorrisi e gridai perché mi potessero sentire-Prendete delle sedie ed unitevi a noi”.Ero a tavola con i One Direction,vestiti da camerieri.Erano davvero simpatici, risi davvero tanto,soprattutto con Harry.Ad un certo punto si alzarono,senza dirmi il perché.Niall si alzò e mi prese per mano,e mi portò alla fine del tetto dove c’era un divano, ci sedemmo abbracciati.Senti della musica che riconobbi era ‘What makes you beautiful’ c’erano i ragazzi che cantavano e Niall che suonava “Un concerto privato?!” Esultai io. La canzone finii e io mi girai verso di Niall “E’ la più bella serata di tutta la mia vita,grazie,non so se mi merito tutto questo” “Te lo meriti” e si avvicinò a me, lo feci anche io e finalmente dopo tutte le volte che siamo stati interrotti ci siamo baciati.Descrivervi la sensazione?Impossibile, ma potete andare di fantasia. C’erano i ragazzi che facevano “Ohhhh” “Eheheheh” di sottofondo ma nessuno poteva rovinarmi quel momento.Alla fine del bacio poggiamo le nostre fronti l’una sull’altra.

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Capitolo 5
*** Up all night ***


“Visto che i tuoi non ci sono puoi tornare quando vuoi giusto?” “Si,esatto, perché?” “Perché la serata non è finita,andiamo” Salutammo gli altri e scendemmo,questa volta niente limousine ma di nuovo la vespa. “Ho preso lezioni, ora riesco a guidare anche qui in Italia” si mise il casco e salì sulla vespa “Aspetta!”  dissi “Che c’è?” “Voglio un altro bacio” Lui sorrise e io gli diedi un bacio,poi salii anche io. “Adesso posso sapere dove mi porti?” “Si,dai, andiamo in giro per la città, proprio come vacanze romane.
Fu la notte più bella della mia vita mi portò al colosseo,mangiammo degli hot-dog come spuntino di mezzanotte,ci sdraiammo a Villa Ada a guardare le stelle, mi cantò qualche canzone con la chitarra. Ridevamo,parlavamo e ci baciavamo. Guardammo persino l’alba.Poi fu l’ora ti tornare a casa, questa volta però con un macchina perché eravamo troppo stanchi per guidare, in macchina mi sdraiai poggiando la testa sulle sue gambe mentre lui mi accarezzava i capelli,stavo per addormentarmi. “Ehi,Niall, non farmi dormire con il vestito, si rovina” e poi credo di essere crollata.Lui mi portò a casa, ma non trovava le chiavi, in effetti non me le ero portate tanto le nascondevamo sotto un sasso.Così mi portò nel suo albergo, in braccio per le scale e mi mise nel suo letto. Tutto questo lo seppi dopo perché al momento stavo dormendo.
Senti qualcosa sulla mia guancia sinistra ,era un bacio, aprii lentamente gli occhi e vidi una sedia, non mi era famigliare mi girai sull’altro fianco e vidi qualcuno che invece mi era noto, Niall , aveva un vassoio di legno con un bicchiere, delle brioche,nutella,cereali e latte “Buongiorno” dissi io dandoli un bacio “Buongiorno anche a te-sorrise-non sapevo cosa mangia a colazione così ho preso un po’ tutto” Aiutandomi con le mani mi misi seduta, e notai che addosso avevo una camicia “Sarò orribile, mi sarà colato tutto il trucco” “Ti ho struccato ieri sera e in ogni caso saresti bellissima” “Quindi vediamo: mi hai tolto il vestito,messo una tua camicia, che per la cronaca ha davvero un buon odore ,mi hai struccata e mi hai portato la colazione?Sei sicuro di essere vero?” “Verissimo” disse ridendo “Aspetta quindi mi hai spogliata e vista nuda?” “ehm, ti ho lasciato la biancheria intima.E comunque non ho guardato niente.Ah e bello il tatuaggio sul fianco” Ridemmo “Non hai visto nulla insomma”dissi ironica “Tra poco abbiamo le prove e dobbiamo andare, devi fare colazione” “Che ore sono?” “Mezzogiorno e mezza” “E tu a che ora ti sei addormentato?” “Non ho mai dormito” “E cosa hai fatto?” “Ti ho osservata” “E’ una cosa così romantica e inquietante allo stesso tempo” gli diedi un altro bacio. Poi diedi un morso alla brioche “Dove sono gli altri?” “Nelle loro stanze” “Ti ho già ringraziato per questa notte?” “Almeno una decina di volte” Risi mentre finivo la colazione “Vuoi che ti accompagni a casa?” “Non credo di fare in tempo, è un problema se mi preparo qui?” “Assolutamente no, ti serve qualcosa in particolare?” “No, solo, un paio di mutande e dei vestiti.Hai ragione forse è meglio se vado a casa a prendere queste cose” “No no!-disse lui alzandosi di scatto- puoi usare le mie cose, ti fa schifo mettere delle mie mutande, pulite ovvio” “Per niente” anzi per me era un sogno che si avverava. “Tieni” disse lui dandomi un paio di slip blu “Grazie” visto che la camicia era abbastanza lunga riuscii a togliermi le mie mutande e infilarmi le sue senza far vedere nulla, poi mi tolsi la camicia e restai in reggiseno “La lavo e poi te la ridò” dissi cominciando a piegarla “No, la preferisco così, c’è il tuo profumo” e la prese.Mi sentii così felice che gli diedi un altro bacio,lungo e appassionato. Lui mise le mani sui miei fianchi e una la fece scendere più giù, mi staccai per guardarlo negli occhi e poi tornai a baciarlo.Mentre continuavamo a baciarci ci dirigemmo verso il letto, io mi sdraiai e lui sopra di me, gli tolsi la polo rossa e….. Bhè il resto è privacy ma vi posso dire che quel sabato di giugno,il 3 io e Niall Horan abbiamo fatto l’amore.
 

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Capitolo 6
*** Si vergogna ***


Stavamo sdraiati l’uno affianco  all’altro, io passavo la mano sul suo petto e sorridevo. “Con chi hai avuto la tua storia più importante?” gli chiesi alzando lo sguardo “Perché?” mi girai mettendomi di pancia per guardarlo meglio “Boh, perché voglio conoscerti meglio, ma non sei costretto a rispondere” “Non è un problema, tanto quello è il passato.Si chiama Holly-La tua?” “Si chiama André” “Per quanto siete stati insieme?” “Un anno e mezzo”.Guardai l’ora, era l’una e un quarto,scattai in piedi “Dobbiamo andare” “Non possiamo stare un altro po’ insieme?” e mi trascinò a sé e mi baciò “Lo vorrei tanto, ma sono professionale.Hai qualche vestito da prestarmi?” “Trovi tutto nell’armadio” Lo aprii e frugai anche un po’ tra i cassetti “Posso questi? E questa?” gli chiesi mostrandoli dei pantaloncini da calcio bianchi e una camicia “certo ma non starai scomoda con la camicia?” “ Ma non la abbottono la tengo aperta” “E sotto?” “Il reggiseno.Tanto è quello a fascia, tipo top.Lo fanno tutte” “Non ci pensare nemmeno, poi sarei troppo distratto da te per cantare-mi scappò una risata-che ne dici di una felpona enorme?” “Forse è un po’ troppo, una maglietta?” “Mmm e vada per la maglietta” Ne presi una e mi cambiai poi mi guardai allo specchio del bagno, sembravo un maschio. “Ora stai tranquillo che sono tutto tranne che sexy” “Tu lo sei sempre” Non potei nascondere un sorriso di compiacenza e neanche volevo farlo. Mentre finivo di prepararmi Niall mi abbracciò da dietro “Stasera gli One Direction faranno un intervista a un televisione italiana, mi piacerebbe molto che tu mi accompagnassi” “Davvero?” Chiesi incredula “Si, alle nove ti passo a prendere e andiamo” Gli diedi un altro bacio,ormai era il mio modo per dire di si. “Ora andiamo” dissi prendendo la borsetta della sera prima.
Arrivati a teatro Niall fu chiamato dal coreografo,mi salutò con un bacio, disse qualcosa agli altri membri della band e io andai verso il palco dove c’erano gli altri ragazzi. Zayn si avvicinò a me “Ho saputo che avete, come dire…. Hai capito –divenni rossa- sono felice per voi-sorrisi- Ti devo chiedere un favore però” “Dimmi tutto” “Non farlo soffrire.Se non hai intenzioni serie non continuare, è un ragazzo davvero sensibile e una delusione amorosa potrebbe distruggerlo.Sai come ci ha convinto a vestirci da camerieri?Ha detto che con te era amore a prima vista” “Sono davvero felice che Niall abbia amici come te.Da poco lo conosco ma so che grazie a lui sono riuscita a superare la mia grande delusione d’amore. Avevo avuto solo storie poco serie, poi l’ho incontrato e tutto è cambiato.Credo di starmi innamorando di lui” “Sono felice” e dicendo così se ne andò. Dopo le prove andai a casa per prepararmi e mangiare.Alle nove puntale arrivò Niall con gli altri e andammo allo studio televisivo della rai. I ragazzi furono intervistati ed a un certo punto la presentatrice chiese a Niall:
“Ci sono foto di te con una ragazza italiana,state uscendo insieme?”
“No, non usciamo insieme"il mondo mi crollò addosso.Stava negando quello che stava succedendo tra di noi.Si vergognava, non ero una super modella adatta per una pop-star.Mi girai e decisi di andarmene

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Capitolo 7
*** Stole my heart ***


“Lei è la mia fidanzata-continuò lui, io mi girai di scatto, mi aveva definito la sua ragazza, sono la sua ragazza-Infatti l’ho portata qui per sostenermi, è lì dietro le quinte”
“Oh bene bene, facciamola venire allora” disse la conduttrice mentrZXe un uomo della troupe mi faceva segno di andare
“Vieni Ila” Disse Niall sorridendo e non potevo dire di no a quel sorriso.
“Da quanto state insieme?”
“Più o meno da 6 ore” dicemmo insieme.E tutti risero.Poi ci fece un altro paio di domande e l’intervista finì.Il mondo, o solo l’Italia sapeva che stavamo insieme.Dopo l’intervista mi avvicinai a Niall per chiederli: “ Ehi, hai programmi per stasera?Hai mangiato?” “No alla prima e no alla seconda”  “Che ne dici di venire a casa mia?Ti preparo qualcosa al volo” “Molto volentieri” dissi prendendomi per i fianchi e tirandomi a sé per baciarmi.Arrivammo a casa “La cucina è qua” Era subito dopo l’entrata non era molto grande ma per me era bellissima, come quella casa a cui tenevo davvero tanto “Ti va una pasta?” “Magari”.Cominciai a cucinare “Sai oggi quando hai detto che non uscivamo insieme mi si è fermato il cuore” “Avevi paura che negassi tutto?” “Bhè, mi sento stupida ad ammetterlo ma sì, sai io non sono una Selena Gomez, una Taylor Swift , una Emma Watson,una Demi Lovato,una..” “Ok ok ho capito, finisci” “Non sono una ragazza adatta per un sexy,bellissimo,dolcissimo, simpaticissimo,umile, puoi fermarmi anche questa volta” “No, puoi continuare” ridemmo “Dicevo, la gente affianco a te si immagina una modella bellissima con delle gambe chilometriche-Abbassai lo sguardo- E forse tu ti stavi rendendo conto che io non son abbastanza per te” “Ehi-disse prendendomi e facendomi sedere sulle sue gambe- io voglio solo te, non una Taylor Swift ma tu, una bellissima e intelligente ragazza.Da quando ti ho vista mi hai rubato il cuore,ci hai messo un secondo a rubarlo,con uno sguardo” Scoppiai a ridere “Sul serio stai usando le parole di Stole my heart?” Rise anche lui “Sono le parole giuste”.
“La pasta è pronta” dissi mettendola in un piatto. “ Ehi, che ne dici se dopo ci guardiamo un film?” mi propose lui mangiando la pasta “Certo!Stasera danno peter-pan il film in televisione e poi il re leone” “Perfetto! La pasta è davvero buona” “Grazie, grazie” dissi inchinandomi. Ci mettemmo,in camera mia a guardare la televisione,per fortuna avevo il letto matrimoniale.Durante la prima pubblicità mi andai a mettere in pigiama e mi lavai i denti. “Wow, quello è il tuo pigiama?” “Si, fa caldo” Indossavo le mutande e un top-reggiseno “Comincio anche io a sentire un certo caldo” risi e mi sdraiai affianco a lui, alla fine di Peter Pan gli presi la mano e gli dissi “Voglio anche io il mio ditale” (Per chi non avesse visto il film o non si ricordasse, ditale è il modo in cui Wendy chiama un bacio) “Dovrai guadagnartelo” “Non mi vuoi darmi il mio ditale?” dissi mettendomi seduta “Non so se te lo meriti” comincia a prenderlo a cuscinate e lui rispose sempre con un cuscino poi cominciò a farmi il solletico “No, il solletico no, ti prego” “La smetto se tu rinunci ad avere il tuo ditale” “Mai.Io avrò il mio bacio” e lui me lo diede.
Ormai avevo esaurito i sogni:

  Avere un lavoro come  ballerina
 
 Avere un meraviglioso fidanzato
 
 Incontrare gli One Direction
Non solo gli avevo realizzati tutti ma anche meglio delle mie aspettative.Ora potevo solo godermi la mia nuova meravigliosa vita.Durante Il Re Leone alla scena della morte del padre sia lui che io ci commuovemmo. Avete presente i suoi occhi bellissimi? Quando una lacrima esce da quegli occhi essi diventano lucidi e ancora più belli.Dormimmo abbracciati, io però mi dovetti svegliare presto perché avevo la scuola,era l’ultima settimana prima degli esami e non potevo mancare, così gli lasciai sul cuscino un biglietto
Io sono dovuta andare a scuola.Esco all’una, ci sentiamo dopo.Fai come se fossi a casa tua
Baci Ila
P.S. sei davvero adorabile quando dormi

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Capitolo 8
*** Il grande disastro ***


Tornai a casa dopo la scuola molto stanca, quella settimana fu davvero dura,dovevo studiare molto.Entrai in casa,buttai la borsa sul divano e andai verso la cucina  “No, no, non ancora-disse Niall uscendo dalla cucina e chiudendo la porta dietro di sé-Ora vai ad aspettare in camera finchè non ti chiamo”.Dopo poco mi chiamò e mi portò in cucina “Ho provato a cucinare qualcosa, ma visto che è difficile battere la cucina italiana,ho preparato il Dublin coddle è un piatto tipico irlandese con salsiccia,pancetta,patate ecc..” “Insomma leggero eh?-sorrisi e gli diedi un bacio-Ma grazie, ci volevano proprio un po’ di attenzione e serenità” “Dura la scuola?” “Non ne parliamo va’ ”.Ci sedemmo e mangiare “Wow, è davvero buono!”,lui sorrise orgoglioso. Mi prese una fitta alla pancia “Ahhh!”Urlai di dolore “Ho capito che non sono uno chef provetto ma così pessimo da farti aver il mal di stomaco” risi e mi lamentai insieme  “Il Dublin eccetera era davvero buono, ma mi sta venendo il ciclo” “Non so quanto ti posso essere utile, che ne dici di sdraiarti?” “Magari!”di solito non avevo dolori mestruali ma quando ce li avevo stavo davvero male .Mi alzai per andare in camera ma le gambe mi cedettero e Niall riuscì a prendermi , mi portò sul letto e mi fece sdraiare “Ok, ok, che devo fare, medicine? Si si medicine!Ma quali? Non andare verso la luce!” Andò nel panico “Niall! Calmo non sto morendo,alzami solo le gambe-lo fece- Ah in bagno ci dovrebbero essere degli assorbenti, me ne prendi uno?” Andò e mentre ritornava dal bagno mi guardò preoccupato “Sono finiti, c’è solo la scatola” “Merda!” “Ci penso io,torno subito” Non capii quali erano le sue intenzioni, finchè non tornò con 5 buste della spesa “Che hai comprato?” “Tutto quello che serve:assorbenti, ma visto che non so quali usi gli ho presi di tutti i tipi- e rovesciò due buste solo di assorbenti- cioccolato amaro, perché ho letto su internet che fa’ bene, ah e le tisane ma sempre per la ragione degli assorbenti ne ho prese di tutti i tipi” e svuotò le altre buste. Scoppiai a ridere tenendomi la pancia perché ridere mi faceva aumentare i dolori. Rimase a casa mia e passò tutta la notte  con me. La mattina dopo suonò la sveglia, dovevo andare a scuola,scattai in piedi ma la pancia mi faceva davvero male “Dove credi di andare?-disse Niall aprendo dolcemente gli occhi-tu non vai a scuola” “Devo” “Non devi proprio nulla, se mi dai il numero della tua amica oggi pomeriggio vado a casa sua a prenderle gli appunti” “E a che devo tutta questa gentilezza?” “Che ci vuoi fare, sono adorabile per natura” Gli diedi un bacio “Il numero è nel mio cellulare,si chiama Nina” Quando lo accese scoppiò  a ridere “Che c’è?” chiesi ridendo anche io “Hai davvero un bellissimo sfondo- risi, come sfondo avevo la foto mia e di Niall scattato da Nina fuori scuola-Ma è più bello il mio” mi diede il suo telefono, c’era una nostra foto di quando avevamo pranzato insieme “Dove l’hai presa?” chiesi ridandogli il telefono “Da internet”.
Dopo tre giorni in cui Niall mi fu sempre vicino, il ciclo si attenuò e io ritornai a stare bene. Mentre giravo su internet vidi la foto di lui quando mi comprava la scorta per un anno di assorbenti e sotto c’era la scritta
“Da quando Niall Horan ha il ciclo? E perché ne compra così tanti?”
Non potei trattenere le risate.Sabato e domenica avevo le prove mattina e pomeriggio per mettermi in pari, il sabato dopo ci sarebbe stato il primo concerto. E da lunedì cominciavo gli esami.
Andai bene agli scritti, ora dovevo solo superare gli orali,mi ero fatta interrogare da Niall più e più volte ed ero pronta.Lui però disse che avevano un’intervista quel giorno e che non sapeva se poteva venire.Quando toccò a me per fare l’esame guardai la porta sperando che Niall entrasse, ma nulla, poi appena mi sedetti la porta si aprì e c’era proprio lui, mi fece l’occhiolino,mi sorrise e poi si sedette.Gli altri alunni,ma anche la professoressa di latino andarono su di giri.Finito l’esame mi alzai e il professore di matematica mi disse “Signorina Grey non possiamo ancora dirle nulla, ma tra di noi- e abbassò la testa sussurrando- è andata davvero bene” Presa da una gioia improvvisa, andai ad abbracciare Niall che mi fece girare.
Era la sera del concerto, gli altri ballerini ed io ci andammo a cambiare, era uno dei pochi spettacoli a cui avevo partecipato in cui i vestiti erano belli e soprattutto c’erano,ormai ci facevano ballare mezze nude.Aspettai che tutti finissero di truccarsi e poi andai io alla sala trucco, mentre cercavo il mascara sentii qualcuno baciarmi il collo,alzai la testa e,proprio come pensavo,c’era Niall “Che ci fai qui? Solo i ballerini posso entrare” “Mi sei mancata” “Anche tu” Ci baciammo “Ei, Ila ti devo dire una cosa” “Dimmi tutto” “Forse è un po’ presto per dirtelo ma io ti….” “Eccoti!” Harry piombò nella stanza e trascinò via Niall che non poté finire la frase.
 I ragazzi cominciarono con “Gotta be you”  al ritornello Niall mi raggiunse più indietro rispetto agli altri e mi guardò quando disse “Gotta be you”.Una fan dal pubblico urlò: “Stronza lui è mio!” e prese una statuetta e me la scaraventò addosso ,Niall se ne accorse prima e per evitare che mi colpisse si mise davanti a me e fu colpito in testa.Cadde svenuto, io mi misi in ginocchio vicino a lui e poggiai una mano sulla sua testa, c’era sangue ovunque “Chiamate un'ambulanza! Presto!” Per fortuna lì c’era già un medico, dovemmo aspettare l’ambulanza comunque. Appena arrivò lo caricarono su una barella “ Solo uno può salire sull’ambulanza con noi”disse il dottore, Liam mi guardò come per chiedermi il permesso “Vai tu Liam”  Dissi non lasciando la mano di Niall “Dottore è grave?” chiesi mentre lasciavo la mano “E’ presto per dirlo” “Non mi interessa! Voglio un si o no” alzai la voce “Si” disse il medico abbassando la testa e salendo sull’ambulanza.

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Capitolo 9
*** Ho bisogno dei suoi occhi ***


Stavo per andarmene per raggiungere Niall all’ospedale quando vidi la fan che aveva tirato la statuetta, spinta e insultata dalle altre ragazze così decisi di aiutarla.Scesi dal palco e la raggiunsi prendendola per un braccio, e cercando di portarla via “Ehi basta!” Urlai portando la ragazza sul palco, poi mi avvicinai a un microfono
“Siamo tutte sconvolte da quello che è successo ma credete che maltrattando- mi girai verso la ragazza e le chiesi come si chiamava-Martina cambierà qualcosa? Credo che si senta già in colpa abbastanza –mi girai verso di lei‘ti prego dimmi che ti senti in colpa’fece segno di si- Anche io sono arrabbiata ma so’ che Niall l’ha già perdonata” ‘Non è vero’ urlò qualcuno dal pubblico “Invece è vero-continuai-Niall è una delle persone più buone al mondo.E vi ama tutte, tiene a voi in un modo immaginabile ,gli brillano gli occhi quando mi parla di voi.Credete che vorrebbe che una della sue ragazze ,–indicai Martina- vi definisce così,fosse maltrattata dalle altre? Il gesto di Martina è stato brutto, molto brutto, ma ormai è fatto.Voglio che capiate che non sono una minaccia per voi, Niall sarà per sempre vostro! Occupate un posto nel suo cuore,IO dovrei essere gelosa di voi. Anche io, quando ero solo una fan, avevo paura che si fidanzasse con una ragazza che non fossi io, perché continuavo a pensare che lui era il ragazzo perfetto per me,poi ho capito che importa solo che lui sia felice e che sia innamorato e ricambiato da una brava ragazza che non lo faccia soffrire.Io ce la metterò tutta per renderlo felice, ma se le sue fans saranno gelose nei confronti della sua ragazza, lui mi lascerà, tra me e voi sceglierà voi, volete davvero metterlo difronte a una scelta? Costringerlo a lasciare la sua ragazza? Io lo amo,e penso proprio che lui ami me, è il ragazzo più meraviglioso che abbia mai incontrato, dolce e spiritoso, mi ha persino comprato gli assorbenti! E tra virgolette erano per me e ne ha comprati tanti perché non sapeva quale prendere e non voleva sbagliare–non riuscii a trattenere le lacrime- Dopo tanto tempo sono riuscita a dire di nuovo che amo qualcuno,lui è il tipo di ragazzo che porti a casa orgogliosa, da cui ti fai accompagnare al matrimonio di tua sorella e non so perché queste cose le sto dicendo a voi, forse ho paura- cominciai a piangere a dirotto- che lui non si sveglierà, che non potrò mai dirgliele.Ho paura che non aprirà mai più  i suoi meravigliosi occhi, io ho bisogno dei suoi occhi ,mi fanno sentire la ragazza più bella del mondo  mi fanno sentire speciale- mi girai per asciugarmi le lacrime e poi mi voltai di nuovo verso il pubblico – scusate. In ogni caso, non tormentate questa povera ragazza, ma pregate per il nostro angelo. Ora scusate ma devo andare da lui”
E me ne andai, seguita dagli altri componenti della band.Andammo tutti in macchina con Louis.Arrivati all’ospedale corsi dentro con le lacrime agli occhi, chiesi informazioni a un’infermiera che mi indicò una stanza, arrivai davanti alla stanza, poggiai la mia mano sul vetro.Niall era sdraiato, con dei tubi sul braccio e nel naso.Aprii la porta ed entrai, c’era un dottore, lo guardai con gli occhi rossi per le lacrime “Come sta?” “Chi è lei?” “La sua ragazza e ora risponda la prego” “Ha un trauma cranico, ma per fortuna non mortale, bisogna solo aspettare che si svegli” 

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Capitolo 10
*** l'ospedale ***


“Quanto devo spettare?” “Una giorno, un mese forse 5 anni” disse sereno il dottore . Nel frattempo arrivarono gli altri ragazzi “Cinque anni? Sta scherzando?!Lo dice come se non fosse nulla di importante, c’è un ragazzo sul quel letto e lei è tranquillo” Alzai di molto la voce così Harry si avvicinò per tranquillizzarmi “Mi dispiace signorina ma non possiamo fare altro” “Non potete fare altro? Siete voi i dottori! Dobbiamo stare qui senza sapere quando aprirà gli occhi?” Harry si mise tra me e il medico poggiai la fronte sul suo petto e cominciai a piangere mentre tiravo pugni a vuoto. Squillò il telefono di Niall, vidi che era sua madre “Qualcuno deve rispondere” stesi il braccio, con il cellulare in mano, verso i ragazzi e tutti indietreggiarono “Non siamo bravi in queste cose” disse Liam “Ok lo farò io-risposi-Pronto?” “Salve sono la madre di Niall, ho sentito che è andato in ospedale e volevo sue notizie. Tu sei Ilaria?” dalla voce capii che aveva pianto “Si, signora, sono proprio io. Riguardo a suo figlio –feci una pausa cercando di capire che cosa avrebbe potuto addolcire la pillola-non è in pericolo di morte-la sentii tirare un sospiro di sollievo-ma per ora possiamo solo aspettare, quanto tempo non si è in grado di dirlo” la signora scoppiò in lacrime “Salve io sono il padre di Niall, io e Maura stiamo cercando di arrivare lì a Roma ma c’è lo sciopero degli aerei” “Mi dispiace davvero tanto, io sarò reperibile in qualsiasi momento voi vogliate il mio numero è 3338725933 chiamate anche lì” “Grazie, ci sentiremo” e così dicendo riattaccò. Mi venne in mente una cosa,presi il mio telefono e mentre scorrevo nella rubrica continuavo a ripetere “Ti prego dimmi che ho il suo numero” “Si!” Esultai quando lo vidi, chiamai subito “Pronto?” “Ciao Vito sono Ilaria Grey, non so se ti ricordi di me…” “Ilaria certo! Cosa posso fare per te?” “Un favore immenso-gli spiegai in breve tutta la storia e gli chiesi il favore- te ne sarei davvero grata” “Certo non è assolutamente un problema, per te questo ed altro, poi dovrai venire a cena con me. Mi dispiace per questa storia” “Grazie di cuore”. Richiamai la mamma di Niall “Salve signora, un mio caro amico imprenditore verrà all’aeroporto con il suo aereo privato a prendere lei e –stavo per dire suo marito, poi mi ricordai che erano divorziati – qualsiasi famigliare voglia portare” “Grazie- Disse tra i singhiozzi-grazie davvero” “Si figuri, arrivederci”. Avevo fatto così tante cose che non mi ero nemmeno seduta affianco al letto , c’era un piccolo sgabello su cui c’era seduto Zayn, quando mi vide si alzò e mi fece cenno di sedermi. Lo feci ,presi la mano di Niall era fredda. Scoppiai a piangere vedendolo  lì, fermo, con i suoi bellissimi occhi chiusi, mi addormentai lì seduta. Poi circa 3 ore e mezza dopo qualcuno entrò nella stanza con molta foga, erano i genitori di Niall “Salve” dissi alzandomi e asciugandomi le lacrime, la madre si mise in ginocchio vicino al letto del figlio a piangere. Decisi che era meglio andarmene e lasciarli soli. Uscii dall’ospedale dove c’erano alcune fans con cartelli e peluche, quando mi videro si avvicinarono e mi tartassarono di domande sulle condizioni di Niall “Non è in pericolo di morte-tirarono un sospiro di sollievo—dobbiamo solo aspettare che si svegli, ma non si sa quanto” Il viso delle ragazze s’incupì, alcune piansero. “ehi, ehi, dobbiamo sperare e essere forti per lui. Si rimetterà presto” “Che ne sai?” Chiese una ragazza “Non lo so con certezza ma dobbiamo sperare. Ho avuto un’idea, che ne dite se voi dite qualcosa a Niall e io lo registro? Poi glielo faccio ascoltare, spero che anche in queste condizioni possa sentire” Tutte furono entusiaste “Mettetevi  in fila indiana, io passerò con il mio cellulare per registrare”l.“E che ne dite se prendo i vostri peluche e glieli metto in camera? Così quando si sveglia gli vede. Metteteci anche un bel biglietto” Le ragazze furono contente e cominciarono a scrivere. Vidi che su una panchina a circa un metro dalle altre ragazze c’era Martina, la ragazza che aveva tirato la statuetta, mi avvicinai a lei “Ei” “Ciao” disse lei molto triste, aveva gli occhi rossi, aveva pianto. I capelli neri, si erano appiccicati alle guance bianche “Vedrai che si sveglierà presto” dissi abbracciandola “E se si svegliasse tra 10 anni?-cominciò a singhiozzare-io gli avrò rovinato gli anni migliori” “Si sveglierà molto prima” “Tu che ne puoi sapere?” urlò e si alzò di scatto, liberandosi del mio abbraccio “Non lo posso sapere-alzai la voce anche io, poi mi tranquillizzai e con tono dolce, amorevole continuai-ma possiamo solo sperare, pregare ed aspettare. Preferisco pensare positivo, credere che si sveglierà presto, che mi guarderà di nuovo ma non posso saperlo. Forse non si sveglierà mai. Ma ho bisogno di sperare, non posso accettare che non si svegli” Martina si risedette affianco a me e mi abbracciò, anche le altre ragazze, che avevano finito di scrivere i biglietti, vennero a consolarmi-scusate” e mi asciugai le lacrime. “Ragazze andate a casa, avete una vita, quando avrò notizie vi avvertirò” una ragazza che avrà avuto più o meno 14 anni mi disse “Anche tu hai una vita eppure resti qui” “Perché la mia vita è in quel letto”. Le ragazze se ne andarono, fermai Martina “Ei, mi lasci il tuo numero?” “Si, ma perché?” “Vorrei chiamarti subito appena si sveglia” Me lo diede “Ah toglimi una curiosità perchè avevi una statuetta?” chiesi mentre raccoglievo  i peluche “Era un regalo per lui. Era un imitazione di un Oscar con scritto ‘Al miglior angelo’” Mi vennero gli occhi lucidi, anche a lei “E’ davvero tanto dolce” le diedi un bacio sulla fronte  e andai in camera di Niall. La madre era seduta vicino al letto e il padre sul divano. Posai i peluche sui tavoli e mi avvicinai al padre “Sarete stanchi” “Si, specialmente Maura ma non abbiamo avuto tempo di prenotare un albergo” “C’è casa mia, i miei genitori non ci sono e io sarò felice di offrirvela” “E tu cosa farai?” “Non credo di tornare a casa molto presto” “Maura non si lascerò mai portare via” dopo tanta insistenza e la stanchezza  cedette e accettò.
Ormai erano passati 15 giorni, io vivevo in ospedale, mangiavo lì, mi lavo lì, dormivo lì. I genitori di Niall  dormivano a casa mia e il fratello veniva sempre aggiornato, gli altri componenti della band avevano annullato tutti gli eventi possibili ma ad alcuni dovettero andare. Quel giorno c’ero solo io in ospedale, era molto tardi, dopo aver fatto ascoltare i nastri delle sue fans a Niall mi misi a parlare “Ei, Niall non ti sei ancora svegliato, sono passati 15 giorni e tu non apri ancora gli occhi. Devi lottare, devi tornare qui con le persone che ti amano. Sono una di quelle persone, si io ti amo, probabilmente è presto ma non mi sono mai sentita così con un ragazzo. E io ora non ti posso perdere, ci saranno almeno un milione di ragazze là fuori che hanno bisogno di te e soprattutto quattro fantastici amici che ti vogliono un bene dell’anima ” “Mmm” sentii uno strano verso, mi girai di scatto e vidi due magnifici occhi blu aperti.

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Capitolo 11
*** il risveglio ***


Niall aveva aperto i suoi meravigliosi occhi, mi avvicinai a lui e lo baciai, mi vennero le lacrime agli occhi “Se devi essere triste allora torno in coma” disse mentre mi asciugò una lacrima,risi “Non dirlo neanche per scherzo!Tu ora resti qui con me” gli diedi un altro bacio “Ti amo anche io” Non capii perché quell’ ‘Anche io’, mi mostrai perplessa “Ho sentito ogni parola che mi hai detto anche il nastro delle fans e il tuo discorso al concerto” continuò lui “Il discorso? Come l’hai sentito?” “Mia madre me lo ha fatto sentire,è davvero colpita da te” Sorrisi e poi realizzai “Tua madre! La devo subito avvertire” “Dov’è?” “A casa mia” “Perché?” “Ti spiegherò tutto dopo” Presi il telefono chiamai la madre di Niall e l’avvertii poi feci lo stesso con Harry, per finire chiamai Martina mentre prendevo le chiavi della macchinetta “Ei Martina, sono Ilaria, Niall si è svegliato e ti sto passando a prendere” Lei fece un urlo di gioia “Come mai?” “Capirai tutto dopo, ora dimmi dove sei” “Via San Valentino 13”.
La portai nella stanza dell’ospedale “Ei, Niall lei è la ragazza che ha tirato la statuetta –gli misi il braccio intorno alla schiena, per infonderle sicurezza ,stava con la testa bassa guardandosi le unghie.- è davvero molto dispiaciuta, io ho cercato di farle capire che non deve sentirsi così ma non mi crede” Lui le fece cenno di avvicinarci “Ha ragione, non devi assolutamente sentirti in colpa, se io ti ho perdonata perché non lo fai anche tu?” Lei alzò lo sguardo e sorrise, mi avvicinai a Harry,Louis,Zayn e Liam sul divano,lentamente il suono delle loro voci diminuiva fino a che non riuscii a sentire più quello che dicevano.Era bella come scena, c’era lui sdraiato sul letto e lei seduta affianco, ridevano,lei sorrideva,lui era davvero fantastico era riuscito a renderla felice.Parlarono buona mezz’ora mentre io giocavo con Harry e il suo i-phone.  “Ei, scusa-chiese Martina guardandomi- non è che potresti riportarmi a casa?” “Ma certo” dissi io alzandomi e sorridendo, ci dirigemmo verso al porta quando Niall disse “Ei aspetta prima di andartene salutami” Lei si avvicinò ,lo abbracciò e poi all’orecchio gli disse “E’ davvero una ragazza fantastica, tienitela stretta”. Tornai circa 10 minuti dopo,Martina era a casa sua tutta felice e io finalmente avevo l’occasione di passare un po’ di tempo con Niall “I miei genitori mi hanno raccontato dell’aereo privato” “Ho pensato a come sarebbero stati i miei genitori in questa situazione” “Chi era l’imprenditore” “Vito Casanuova, un mio vecchio amico” “Amico…” “Amico” dissi sorridendo.In quel momento entrarono i genitori di Niall “Noi stiamo per prendere l’aereo per tornare a casa, i dottori hanno detto che tra tre giorni sarai dimesso” disse il padre avvicinandosi al figlio per salutarlo “Grazie di tutto e soprattutto di essere stata vicino a mio figlio” la mamma mi abbracciò “Si figuri signora” “Chiamami Maura” sorrisi “Volentieri” “Bhè allora chiamami Bobby” disse il padre che mi salutò anche lui con un abbraccio ed entrambi se ne andarono. “Hai persino fatto colpo sui miei genitori” mi disse Niall ero davvero contenta.Passai la sera tenendo per mano Niall,finalmente lui riusciva a stringerla,sentivo il suo calore,Niall sarebbe stato dimesso tra tre giorni e sarebbe tornato a casa e…. riflettei un secondo,sarebbbe tornato a casa sua,in Inghilterra mentre io sarei rimasta in Italia, a quanto pare non può andare tutto liscio in questa storia.

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