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di Fly With Me
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 - Niall ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 - Zoe ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Sono fatta di pioggia. Quando il cielo piange, il mio corpo si muove da solo verso l'esterno. Sente il bisogno di partecipare alla Natura.
Il cervello si spegne, la pelle si infiamma. Quando finalmente mi stendo sul terrazzo, mi sento in pace con me stessa e con il mondo intorno. La Natura lava via tutte le incertezze che mi soffocano il cuore e gli occhi assumono il colore del cielo: grigi.
Posso ancora permettermi di respirare la pioggia, è metà settembre e il freddo non è ancora sceso sulla severa Inghilterra. Strano però.
-Zoe, prima o poi ci rimarrai secca. Una polmonite acuta non te la toglie nessuno.
-Non capisci niente, Kim. Vieni con me una volta e poi vediamo se pensi ancora alla polmonite. La pioggia purifica.
-Tu sei pazza, sorella.
La mia sorellastra sembra una bambina e mi fa tanta tenerezza, eppure è più grande di me, di un anno. A Kim voglio un bene che è più profondo di quello che si prova per una sorella naturale, e lei vuole bene a me, anche se a volte la infastidisco con la mia mania per la pioggia.
Mi invidia i miei lunghi e liscissimi capelli rossi, io le invidio la chioma da leonessa, scura e foltissima, forte proprio come il suo carattere. I ricci le incorniciano il viso allungato. La pelle olivastra mette in risalto gli occhi rotondi, grandi e castani, e li fa brillare come nient'altro al mondo.
Lei e sua madre entrarono nella mia vita quando avevo sei anni e la memoria del mio passato inizia proprio il giorno in cui papà mi presentò a Kim e ci lasciò a giocare con le bambole. 
Nel giro di un anno mi ritrovai una sorella maggiore perfetta a dormire nella cameretta affianco alla mia, e una  nuova mamma che preparava le frittelle per colazione tutte le mattine. Il giorno del matrimonio tra papà e Grace, io e Kim avevamo le margherite tra i capelli e un vestito fatto di veli color lavanda. Il giorno del funerale di Grace, io e Kim indossavamo un austero scamiciato nero e fu il giorno più brutto della mia vita, esattamente cinque estati dopo quello più bello.
Non ho conosciuto alcuna madre prima di Grace, nè mai amato alcuna donna così tanto. Come una bambina, sono ancora furiosa con lei per averci abbandonato cosi presto, quando eravamo tutti cosi felici.
Penso al suo viso olivastro, meraviglioso come quello di sua figlia, mentre la pioggia tiepida sfiora tutto il mio corpo.
Un improvviso e fortissimo rumore mi fa balzare in aria. Assomiglia al rumore che fanno le foglie autunnali schiacciate sotto i piedi e rimbomba nel silenzio profondo della Natura.
Davanti a me trovo invece un biondino pallido, che sgranocchia delle patatine da una busta di quelle formato famiglia. Dopo essersi leccato le dita con lo schiocco delle labbra, accartoccia la busta di plastica e se la ficca in tasca.
-Sei un cafone rumoroso, Niall.
-E tu dove hai lasciato l'impermeabile? Hai la maglietta bianca e il reggiseno a fiorellini non è il massimo della sensualità.
-Fa caldo per l'impermeabile e poi mi hai già visto nuda diverse volte.
-Avevamo sei anni e tu eri piatta come una tavola da surf, non che adesso la situazione sia migliorata di tanto in effetti.
Incrocio le braccia davanti al petto, per coprirmi il reggiseno.
-Torna dentro Niall, che poi ti ammali. Domani è il primo giorno di scuola.

*Angolo di Azzurra*
Innanzitutto un grazie a tutte coloro che hanno usato un pò del loro tempo per leggere queste paroline :D
Mi rendo conto che il mio stile di scrittura sia cambiato molto rispetto alla mia precedente storia, ma spero che tutte le lettrici che mi seguivano possano apprezzare anche questo lato di me. Vi confesso che trovo molto più gratificante mettere un pò di mio nella storia e inserire qualcosa che sia più profondo della semplice cronaca.
Grazie ancora per la vostra attenzione! ♥
xx
Azzurra

P.S. Ci tengo a sottolineare che nessuno dei componenti dei One Direction mi appartiene (purtroppo) e che questa FanFiction è frutto della mia mente. Oltre loro nessuno dei personaggi è realmente esistente.

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 - Niall ***


2 mesi prima.
Luglio

Un caldo così umido non l'ho proprio mai vissuto: per cinque giorni boccheggiamo come pesci fuor d'acqua e poi sopportiamo due giorni  di pioggia torrenziale no-stop.
Praticamente respiriamo acqua.
Tanto vale stare in ammollo al fresco della piscina di Louis, l'unico della banda a possederne una. In effetti con il clima inglese, l'utilità di una piscina non era molta ma, ehi, almeno non saremmo morti di caldo! Quindi grazie, genitori spendaccioni di Louis!
Afferro dall'armadio il costume blu: pantaloncini aderenti che aveva acquistato mamma per me.
Devo ricordarmi di non lasciarle carta bianca la prossima volta che va a fare compere. La accompagnerò, non sia mai che torni con braccioli rosa a pois e pinne da sub.
Ovviamente il bagno in piscina avrebbe aiutato a sopravvivere al caldo torrido di questi giorni, ma una cosa che proprio non sopporto è il non poter mangiare. Da piccolo ho rischiato di crepare in mezzo al mare, perchè come un cretino non ho ascoltato i miei e sono andato a tuffarmi appena dopo il gelato. Che idiota.
Da allora ho sempre avuto la fobia: se devo fare un bagno, non tocco cibo per ore prima.
Louis ha invitato me, Harry, Zayn, Liam, Danielle, Eleanor e Zoe a passare la giornata a casa sua, in ammollo nell'acqua. Come avremmo potuto rifiutare? 
Louis sarebbe passato a prendere Dan e Elle, Hazza aveva offerto un passaggio a me, Zayn e Zoe ma avevamo rifiutato tutti in coro: la sua macchina è piccola e priva di aria condizionata, quando fa caldo diventa peggio di una sauna islandese. 
-PASSA A PRENDERE ZOE. IO VENGO CON MAMMA xx-
Quindi ci toccava fare una passeggiata fino a casa di Lou? Grazie Zayn.
-K. LA PROSSIMA VOLTA PORTI ANCHE ME E ZOE PERÒ, FARABUTTO x-
-DATEVI UNA MOSSA SONO GIÀ IN MACCHINA E GLI ALTRI SONO LÌ. A DOPO-
-A FRA POCO ZAYNFARABUTTO xx-
Guardo l'orologio: ormai sono le 11 e l'appuntamento era per le 10. Indosso con tutta calma il costume blu alquanto aderente, davanti alla finestra senza vergogna per eventuali passanti.
Nello zaino ficco un telo con la stampa delle ciambelle di Homer, la crema superprotettiva e il gonfiabile a forma di carota che avevo trovato la settimana scorsa al supermarket, un regalino per il padrone di casa.
Infradito, shorts con cavallo bassissimo, cappellino azzurro da baseball. Tutto a posto.
Lascio un biglietto sul frigo per non far venire un infarto a mamma quando non mi avrebbe trovato a casa dopo il lavoro: le avevo detto che avrei passato la giornata da Lou, ma sicuramente se ne sarà dimenticata.
"Moooomma! Sono a casa di Lou tutto il giorno. Mangio da lui, ma cucina comunque la mia porzione e tienila al fresco nel frigo, thanx! xx Niall"
Però ripenso che mamma avrebbe potuto darci un passaggio stasera.
"P.S. se vuoi e puoi, vieni a riprendere me e Zoe verso le 19. lots of love"
Attacco il secondo post-it affianco al primo, afferro cellulare e iPod nano e mi avvio da Zoe. Casa sua dista più o meno cinque minuti dalla mia e in un quarto d'ora a piedi si raggiungeva casa di Lou. Con le cuffie alle orecchie, penso che forse avrei dovuto avvisarla con un sms, ma ormai è tardi: sono già davanti al suo portone. Suono dal cancelletto un paio di volte ma nessuno risponde, quindi infilo una mano e lo apro dall'interno. Suono il campanello accanto alla porta. Ancora niente.
Magari si sta infilando il costume e non può rispondere, perciò giro intorno alla grande casa fino a ritrovarmi davanti alla porta sul retro.
Lasciavano sempre una chiave di riserva nel vasetto di camomilla, ormai secca. Prendo quella chiave, apro la porta e la rimetto al suo posto.
-Zoey! Dai che dobbiamo andare! Ti spicci?
Nessuno risponde. Sul cellulare non vedo alcun suo messaggio, quindi decido di andare a dare un'occhiata in camera sua, al piano di sopra.
-Toc Toc! Eddai Rossa! Sto per entrare, se sei vestita bene, se sei nuda ancora meglioo!
In effetti quando spalanco la porta, vedo qualcuno nudo da davanti a me. Non si tratta di Zoe però.
Kim cerca di infilarsi al volo una canotta giallo canarino, e non fa nemmeno in tempo a raccogliere gli shorts di jeans da terra. Rimane in mutande impietrita davanti a me.
Il suo reggiseno è accanto agli shorts. Sento una fitta di calore che mi attraversa tutto il corpo fino alla punta delle orecchie. Non era sola. Stava facendo QUALCOSA con qualcuno in camera della sorella. 
Mi guardo velocemente intorno e noto indumenti maschili piuttosto grandi, il letto scarmigliato, le finestre spalancate.
-Ehm.. Ciao Kim.
La ragazza fa un cenno con la mano destra, mentre con la mano sinistra tira la canotta giù, cercando di coprirso anche dalla vita in giù, le gambe incrociate timidamente.
-Ouch.. Cazzo che dolore!
Si sente un tonfo improvviso che spezza il silenzio imbarazzante. Ehi, quella voce la conosco!
Mi dirigo verso la stanza-guardaroba di Zoe, da cui proveniva la voce maschile: tra i jeans color pastello e gli abitini a fiori c'è Ross nudo come un verme, entrambe le mani chiuse a coppa per coprirsi il pacco. Si, Ross. Ross il ragazzo di Zoe.
-Sei proprio un cazzone Ross. E tu rivestiti Kim. Presumo che Zoe non sia qui..
Lo schifo assoluto. Non le danno nemmeno il tempo di uscire di casa che si affrettano a tradirla, tutti e due. Immaginavo che quel giocatore di basket fosse senza cervello, ma non così tanto. E Kim la sorella maggiore perfetta? Si, in un altro universo.
-Ah. Vergognatevi, luridi vigliacchi.
Scendo le scale di corsa, raccolgo lo zaino che avevo gettato a terra e mi fiondo fuori da quella casa.
-ZOE DOVE DIAVOLO SEI? RISPONDI IMMEDIATAMENTE-
Un minuto, due minuti. Niente. Passo dopo passo imbocco la strada verso casa di Lou e finalmente il tritono della suoneria mi avverte di un nuovo messaggio:
-E TU DOVE SEI? KIM MI HA ACCOMPAGNATO QUI DA BOO BEAR ALMENO MEZZ'ORA FA. DATTI UNA MOSSA, NON TI ARRABBIARE xx-
Kim. Ma che brava ragazza. L'ha accompagnata solo per togliersela di dosso. Metto un piede davanti all'altro per forza d'inerzia. 
Dirglielo o non dirglielo? Soffrirebbe sicuramente come un cane e non me la sento di strapparle via il sorriso, almeno non oggi. Cuffie alle orecchie e musica a palla, arrivo la Lou.
Aggiro la sua grande casa e tutti sono già a tavola, a pranzare con insalata di riso, pomodori e frutta fresca. Quando vedo l'allegria dipinta sui loro visi e ascolto le  risate cristalline, capisco che non è assolutamente nè il luogo nè il momento per rivelare a Zoe chi sono in realtà le persone che ama di più al mondo.
L'ombra del gazebo, il verde del praticello, l'azzurro del cielo e dell'acqua fresca, il bianco candido delle nuvole morbide e dei denti brillanti, il rosso delle angurie succose e dei pomodori, i colori dell'estate.
-Ti stavamo dando per disperso, Niall! Vieni ad ingozzarti con noi, sentivamo la mancanza del tuo rumoroso masticare.
-Oh, Harry anche io ti voglio bene! Smettila di fissare le tette di Danielle che poi Liam si arrabbia.
LIam allunga una mano e con fare pigro dà uno scapellotto sulla nuca di Hazza, tanto non era nè la prima volta nè l'ultima che Harry fissava il seno di una ragazza. Eleanor incrocia automaticamente le braccia per proteggersi dagli sguardi indiscreti. Lancio lo zaino su una sdraio e mi siedo accanto a Lou, addento una fettona di anguria e sputacchio i semi come una mitragliatrice. L'anguria non dovrebbe incasinarmi lo stomaco più di tanto, è praticamente fatta tutta d'acqua.
Harry è seduto davanti a me e si accarezza i ricci tra uno sbadiglio e l'altro, appena dopo lo scapellotto ricevuto da Liam indossa gli occhiali così da non poter essere sgamato. A giudicare dalla pancia gonfia, deve essersi rimpinzato come un maiale. Accanto a lui c'è Liam che non stacca gli occhi dalla sua bellissima Danielle, con il braccio appoggiato alla sua sedia, per circondarle le spalle. Danielle ha i ricci raccolti in una coda altissima, indossa un bikini giallo fluo che fa risaltare ancora di più la sua carnagione olivastra ormai abbronzatissima. È raggiante nella sua tranquillità. Dopo l'apprezzamento di Harry, allunga una mano su una canotta bianca e la indossa, tanto per stare più tranquilla. Alla mia destra Louis, anche lui senza maglietta e con gli occhiali da sole, non fa altro che ridere e accarezzare la schiena di Eleanor, seduta sulle sue gambe. Purtroppo il caldo gli fa questo effetto, ride a crepapelle come un ubriaco. Eleanor ha i lunghi capelli castani sciolti sulla schiena, schiariti dal sole, il suo costume è rosa corallo ed è allacciato dietro il collo. Zayn e Zoe sono sdraiati entrambi al sole, su due sdraio un pò lontane da noi. Mentre Zayn può permetterselo, con la sua carnagione già scura, Zoe rischia un'ustione di primo grado, nonostante le due dita di crema bianca che si è spalmata dappertutto. Sono pazzi a prendere il sole appena dopo pranzo.
Il costumino blu notte a pois bianchi di Zoe, esalta la sua carnagione candida disseminata di una costellazione di lentiggini. Fissando il suo viso sereno, non posso fare altro che ripensare alla scena pietosa a cui avevo assistito poco tempo fa. Prima o poi avrebbe dovuto saperlo.
Nel frattempo però c'era un'unica cosa da fare. Mi sfilo maglietta e pantaloncini, lascio il cappello e gli occhiali sul tavolo e parto in agguato. Con passo felino mi apposto dietro lo schienale della sdraio di Zoe, Zayn russa come un trombone sfiatato quindi copre qualsiasi rumore. Prendo forza, spingo la sdraio di Zoe in piedi e... SPLASH! La ragazza che un istante prima sonnecchiava tranquilla, si ritrova in acqua spaesata. Furiosa, felice e totalmente ignara.

*Angolo di Azzurra*
Ecco il primo capitolo! Un pò noioso forse? Non saprei, a me piace.. LOL
Spero che la storia sia interessante, che ingrani un pò, al momento non è molto seguita. Io mi sto impegnando al massimo, questo è l'importante e spero anche che il mio impegno dia buoni risultati. Buona lettura e mando un bacione a chi ha il piacere di leggere la mia storia! ♥
xx
Azzurra

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 - Zoe ***


Oggi
Voglio bene a Niall, nessuno mi conosce di lui, nemmeno papà o Kim. D'altra parte però devo riconoscere che lui è più a suo agio con me ad ascoltare, più che a parlare  di sè. Se ciò da una parte mi fa piacere, perchè è sempre disponibile a sopportare i miei sfoghi, dall'altra mi rendo conto di non sapere così tanto di lui, o almeno non conosco la sua anima quanto lui conosce la mia. A Harry, Louis, Liam e Zayn tengo tanto, siamo cresciuti tutti nello stesso quartiere. Mi sembra solo ieri che Louis lanciava lombrichi come il riso ai matrimoni, Liam filtrava la sabbia del giardino dell'asilo con il setaccio per la farina e noi altri facevamo a gara per chi avrebbe ricevuto la sgridata peggiore dalla propria madre, per i vestiti più infangati e sporchi. Per raggiungere l'obiettivo giocavamo a calcio appena smesso di piovere, lavoravamo a mani nude nell'orto e rotolavamo nell'angolo della sabbia, disordinando la sabbia setacciata con fatica da Liam. Solitamente Niall otteneva la vittoria, che era molto combattuta. C'era tanta competizione, soprattutto tra Harry e Niall, a volte arrivavano a litigare tra di loro, anche piuttosto seriamente. A Zayn, me e Louis bastava solamente stare insieme, invece Liam odiava il fango e rideva guardandoci dal suo angolino nel recinto della sabbia. Zaino in spalla, capelli scarmigliati, occhi gonfi di sonno. Il tempo è passato, ma noi siamo sempre gli stessi: il primo giorno di scuola è tragico a qualsiasi età, lo era quando avevamo 6 anni, lo è adesso che ne abbiamo 18.
Dopo aver fatto colazione insieme nella pasticceria davanti alla scuola, ci avviamo mesti verso il nostro destino. Danielle, quella che nel nostro gruppetto abita più lontano, ci raggiunge a scuola. Lei ed Eleanor si sono aggiunte a noi quando i maschi hanno cominciato ad accorgersi della differenza tra maschi e femmine. Loro due erano le bimbe più carine della scuola, io le ammiravo e gli altri avevano perso la testa per loro. Quando cominciai a fare amicizia con loro, i ragazzi litigavano per la loro attenzione, ma alla fine la dolcezza di Liam conquistò la frizzante Danielle e la pazzia di Louis invece ammaliò la tranquilla Eleanor. E da allora i rapporti tra noi erano rimasti intatti. 
Noi ragazze abbiamo stretto un rapporto talmente stretto con il tempo che ogni mattina prima di scuola ci sentiamo via Skype e decidiamo il colore che tutte e tre indosseremo. Vestiamo sempre abbinate e ormai è diventata la nostra tradizione. 
Quale altro colore scegliere se non il nero? Rispecchia l'umore di tutti quanti al momento, nero in memoria della libertà estiva.
Ci sediamo sulle gradinate della scuola aspettando che aprano i cancelli e nel frattempo Zayn si fuma una sigaretta.
-Ehi Zayn, mi faresti fare un tiro?
Tutti quanti si girano a fissarmi, con un misto di stupore e rimprovero negli occhi, soprattutto le mie ragazze.
- No, Zoe. Non devi provare nemmeno per scherzo.
-Non avevo intenzione infatti. Volevo solo vedere che cosa avresti risposto. Se dovesse scoprirti il coach ti farebbe il culo lo sai?
Gli altri ridacchiano pensando alla scena e Louis gli arriva uno scapellotto sulla nuca.
Harry posa gli occhi su un manifesto giallo e arancione, il manifesto del ballo d'autunno, l'evento mondano della nostra scuola. 
-Avete già pensato chi invitare per il ballo? Io ci penso da tutta l'estate..- ci confessa Zayn tra una nuvola di fumo e l'altra.
-Secondo me ci rifletti troppo. Guardati un pò intorno e appena noti una ragazza che ti piace le chiedi di uscire, se è simpatica la inviti al ballo d'autunno! Hai un nugolo di ragazze che farebbe di tutto per uscire con te, non dovresti trovare problemi.- il saggio Liam, sempre la parola giusta al momento giusto.
-Io ho già adocchiato qualche bella pollastrella, quest'anno ci sarà da divertirsi. Te lo risolvo io il problema, Zayn: affittiamo una macchina tutti insieme come l'anno scorso e poi una gentile donzella a cui fare da cavaliere la trovi lì, risparmi i soldi per il bouquet da polso!- Harry gli rivolge un occhiolino d'intesa.
-Styles, solito maniaco pervertito!- all'esclamazione di El scoppiamo tutti a ridere. Quando arriverà mai la ragazza che riuscirà a mettere a posto la testa a quello sciupafemmine?
-Zoe ed io non dobbiamo preoccuparci: con la promessa che ci siamo fatti, ci siamo parati il culo almeno fino all'ultimo ballo.- dice Niall tutto orgoglioso stringendomi le spalle con il braccio. Il primo anno di liceo io non avevo ricevuto alcun invito, lui non aveva nessuno da invitare, invece tutti gli altri erano occupati: Louis e Eleanor, Liam e Danielle, Zayn e Harry avevano trovato due sorelle gemelle alquanto disponibili. Ci divertimmo da morire insieme e allora gli proposi di andare insieme a qualsiasi ballo, anche se fossimo stati occupati con qualcun'altro, Niall accettò volentieri ed è diventata una promessa solenne tra lui e me. È stato sempre chiaro e a nessuno di noi due è mai venuto in mente di infrangere la promessa. 
La campanella trilla per la prima volta dell'anno scolastico e prima di avviarci dentro, in contemporanea tutti quanti tiriamo un profondo respiro, per aspirare l'ultimo soffio d'estate e riuscirlo a trattenere dentro il più a lungo possibile. Il primo passo da fare è recarsi in segreteria per ritirare il proprio orario e piano di studi, raggiungiamo la fila che esce dagli uffici e attendiamo il nostro turno. Io, Eleanor e Danielle abbiamo praticamente lo stesso orario, con la differenza che io seguo un corso di giornalismo, El un corso di matematica avanzata e Dani di arte e fotografia. I ragazzi invece, che non sono proprio degli studiosi, hanno un orario che si accorda con i loro allenamenti e permette loro di ottenere i voti minimi per poter giocare. Mentre aspettiamo che Danielle finisca di mettersi d'accordo per il corso di fotografia, noi confrontiamo i nostri orari.
-Il giovedì abbiamo giornata libera tutti quanti, dovremmo metterci d'accordo per fare qualcosa insieme. Che ne dite?- tutti annuiamo alla proposta di Louis. Qualcuno mi strattona per il braccio e mi fa cadere l'orario dalle mani.
-Ciao Ross. Un pò di delicatezza no, eh? Stavi per strapparmi il braccio.- non un sorriso, non alcun segno che il mio fidanzato sia felice di vedermi. In silenzio raccoglie l'orario a terra e, prendendomi per mano, mi trascina via dagli altri. Accenno a un saluto con il labiale, ci saremmo visti più tardi. 
Ross non amava i miei amici, non li sopportava e ciò ovviamente era ricambiato dai miei amici, più volte mi avevano consigliato di lasciarlo, soprattutto Niall.
Ross era un bullo, ma era cambiato da quando siamo insieme, o almeno non picchia più chiunque incontri per il corridoio. Gli avevo fatto da tutor all'inizio dell'anno scorso ed era scoccata la scintilla. Da qualche settimana però i rapporti erano diventati davvero troppo tesi, tra Ross e i miei amici. Loro per me sono vita, e io non ho più la forza di dividermi tra amicizia e amore. Amore non significa negare la propria vita sociale, perchè poi diventa amore malato. Ross mi mette con le spalle al muro e comincia a baciarmi come se niente fosse, ma io mi rifiuto e lo sposto.
-Che ti succede, baby?
-Secondo te? Non devi trascinarmi qua e là come una bambolina, soprattutto se sto parlando con gli altri.
-Sei la mia ragazza no? Faccio come mi pare. Non voglio che tu parli con loro, soprattutto con quelle checche della squadra di football.
Checche della squadra di football. Eccola, finalmente è arrivata la proverbiale goccia che fa traboccare il vaso. Il sangue mi ribolle e la mano parte da sola: faccio girare la faccia a Ross con uno schiaffo a mano aperta, con la mano destra. Lui spalanca gli occhi lucidi, sconvolto, a me fischiano le orecchie e formicolano le mani.
-ZOE KEATS, POMERIGGIO IN PUNIZIONE! 
La voce di Valerie, la consulente scolastica, la sento come se fossi fuori dal mio corpo. Mi reco a lezione senza voltarmi indietro.

I look:
ZOE - DANIELLE - ELEANOR

*Angolo di Azzurra*
Il secondo capitolo comincia ad essere un pochino più interessante, almeno spero. Ho deciso di inserire qualche look con Polyvore all'interno dei capitoli, per rendere più piacevole e divertente la lettura, fatemi sapere se gradite o meno! Prossimamente posterò anche le foto di Zoe e Ross, di come me li immagino io mentre scrivo :3 Come al solito ringrazio le ragazze che hanno recensito i capitoli precedenti e che spero recensiscano anche questo. Grazie per l'attenzione, vi amo.
xx
Azzurra

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