Free Fallin'

di whoatemycarrots
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapter 1 ***
Capitolo 2: *** Chapter 2 ***
Capitolo 3: *** Chapter 3 ***
Capitolo 4: *** Chapter 4 ***
Capitolo 5: *** Chapter 5 ***
Capitolo 6: *** Chapter 6 ***
Capitolo 7: *** Chapter 7 ***
Capitolo 8: *** Chapter 8 ***
Capitolo 9: *** Chapter 9 ***
Capitolo 10: *** Chapter 10 ***
Capitolo 11: *** Chapter 11 ***
Capitolo 12: *** Chapter 12 ***
Capitolo 13: *** Chapter 13 ***
Capitolo 14: *** Chapter 14 ***
Capitolo 15: *** Chapter 15 ***
Capitolo 16: *** Chapter 16 ***
Capitolo 17: *** Chapter 17 ***
Capitolo 18: *** Chapter 18 ***
Capitolo 19: *** Chapter 19 ***
Capitolo 20: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Chapter 1 ***


 





POV Alex


Mi alzai dal letto controvoglia e con la luna storta . Altra mattinata monotona, in una scuola altrettanto monotona.  Presi un paio di jeans a caso e una t-shirt a righe e andai verso il bagno. Non mi importava molto dell’abbigliamento . Feci una doccia veloce , raccolsi i capelli scuri in una coda e dopo essermi truccata guardai l’ora. La campanella suonava tra 10 minuti esatti ed io ero ancora in bagno.  Uscì di fretta di casa  e feci appena in tempo  a prendere il bus che mi avrebbe portato in “prigione”. Entrai in classe e poggiai la cartella sul banco senza salutare nessuno, avevo troppo sonno per parlare. Subito Sally, Sarah e Elis mi saltarono addosso.
“Aleeeeeeeeeeeeex!” mi urlarono in un orecchio “ Buongiorno !”
“mm.. buongiorno un cazzo, mi avete ucciso un timpano!” biascicai io senza entusiasmo.
“eddai un po’ di vita ! Manca meno di un mese al viaggio!”disse Sarah con gli occhi che le brillavano dall’emozione.
Me n’ero completamente dimenticata. Di lì a poco più di un mese sarebbero arrivate le vacanze estive durante le quali la scuola offriva un viaggio in Spagna a tutti gli studenti del quarto e quinto anno.  Certo si pagava un bel po’ ma ne valeva la pena. Sarebbe stata un’esperienza nuova che avrebbe dovuto cambiarci la vita o quanto meno arricchirti come persona. No in realtà sapevo benissimo che avremmo passato un mese senza fare niente di costruttivo, tra mare, pub e qualsiasi altro tipo di divertimento . D’altronde sennò che vacanza era?
Se dio voleva quella mattinata si era decisa a passare in fretta e ben presto arrivò l’ora di mensa. In corridoio ritrovai le altre tre che mi aspettavano al mio armadietto già pronte per andare a pranzo. Riposi i libri nell’armadietto, e ci avviammo .Appena varcai la soglia  della mensa vidi la sua testa nera in lontananza. Quella pettinatura scarruffata, i capelli corvini la pelle ambrata, lo avrei riconosciuto tra milioni e milioni di ragazzi. Se ne stava lì tutto tranquillo seduto al suo tavolo con i suoi soliti amici .
“Alex svegliati, cosa cazzo stai guardando!?” mi riprese Sarah.
“Niente”distolsi subito lo sguardo dal ragazzo ”mi sono solo incantata, ho sonno e la prof di letteratura ha contribuito a farmene venire di più..”.
“Vabbè dai muoviti su “
 Ci sedemmo al nostro solito tavolo, era in disparte perfetto per noi che odiavamo stare al centro dell’attenzione. Sarah cominciò a prendere per il culo qualsiasi persona le passasse accanto e se la rideva tranquilla, beccandosi le occhiatacce della gente.  Elis si stava piegando dalle risate mentre Sally cercava di coprirsi la bocca per soffocare le risate con la mano senza ottenere buoni risultati. Io stavo direttamente piangendo dal ridere.  Sarah era bravissima a tirarti su di morale . Dopo 20 minuti fummo costrette a risalutarci per andare di nuovo a lezione .  Era l’ora di chimica e se non fosse stato per Payne, così si chiamava il mio compagno di banco , che ogni due secondi mi tirava delle gomitate nelle costole per non farmi addormentare mi sarei già sdraiata sul banco , in coma.
“Grazie Payne” biascicai sorridendo non appena la campanella che segnava la fine dell’ora suonò.
 Faceva parte della combriccola di Zayn il ragazzo dai capelli corvini e la pelle ambrata, ma a differenza degli altri era l’unico ad essere sempre disponibile con chiunque, era veramente dolce.
“Di niente Cook”
mi fece l’occhiolino e fece per andarsene. Fin quando non si bloccò per tornare indietro.
“Ehi Cook mi stavo chiedendo, tu e le tue amiche avete da fare sabato sera?” ci pensai su, in effetti non avevano ancora organizzato niente.
“No per adesso no”
“Harry fà una festa, questo è l’indirizzo” mi porse un fogliettino “Inizia alle 10”.
 “oh, grazie”
sorrisi prendendo il foglietto.
“Ci vediamo in giro, ciao Cook”
“ A mai più Payne”
Sentì una debole risata mano a mano che il ragazzo si allontanava.  Fin dall’inizio dell’anno avevamo chimica in comune e da sempre lui mi aveva aiutata un sacco. Era un ragazzo d’oro , era dolce ,pacato e davvero molto intelligente, assomigliava tanto ad Elis, la quale infatti era cotta di lui dal primo anno di liceo. Ora che ci penso , non ci eravamo mai visti fuori dall’orario scolastico nonostante fossimo buoni amici . Quindi quel sabato se le altre avrebbero accettato, cosa che sicuramente avrebbero fatto, era la prima volta che lo avrei visto fuori dalla scuola , così come avrei visto Zayn . Sorrisi a quel pensiero e mi avviai felice verso la classe di biologia.  Tornai a casa ancora più assonnata di quando ero partita. Dovevo smetterla di andare a letto alle 4 di notte lo sapevo benissimo , ma era più forte di me. La pace notturna mi rilassava troppo. Mi buttai sul letto sfinita e non appena chiusi gli occhi mi addormentai.
La mattina seguente ero stranamente in anticipo.  Mancava ancora una mezzora buona al suono della campanella, le altre sarebbero arrivate di lì a venti minuti quindi per non sembrare una deficiente sola come un cane mi accesi una sigaretta in modo da non restare lì impalata . Cinque minuti dopo qualcuno picchiò sulla mia spalla, forse le altre erano finalmente arrivate. Mi voltai e vidi uno gnometto tutto biondo che faceva finta di niente.
“Horan, non sono così cretina!” mi sorrise.
“Ah davvero?” lo guardai malissimo poi ricambiai il sorriso.
Anche Niall Horan, così si chiamava, come Payne faceva parte della combriccola di Zayn. Erano gli unici due con cui ero amica. A dirla tutta io e Horan eravamo più che amici, forse era la cosa più simile a un migliore amico per me. Era il mio vicino di casa da quando 10 anni fa mi trasferì qui. Ricordo ancora il primo giorno che lo vidi, un bambino paffutello con due guanciotte rosa, capelli chiarissimi e occhi celesti. Se ne stava lì in giardino a dondolare sull’altalena felice, io ero triste perché non conoscevo nessuno e non ero molto socievole , così lui si fece avanti e mi porse una palla “ciao mi chiamo Niall ti và di essere mia amica e di giocare a palla con me?” . Era dolcissimo, e tutt’ora era così.  Da quel momento diventammo grandi amici, eravamo inseparabili, poi lui entrò nel gruppo di Malik e io invece cominciai a uscire con Elis, Sarah e Sally, quindi ci vedevamo meno, ma per me era sempre restato un punto di riferimento.
“Allora domani sera ci sarai anche tu alla festa?” mi chiese.
 “Penso proprio di sì, dovrai sopportare la mia faccia a culo per tutta la sera” rise.
“ Non c’è problema ormai ci ho fatto l’abitudine “ mi fece l’occhiolino e indicò un gruppo di ragazze  “ci saranno anche loro?”
“Ovvio! Vabbè Niall le raggiungo ci vediamo stasera dopo cena come al solito oppure direttamente domani sera alla festa” gli diedi un bacio sulla guancia e raggiunsi le altre.


Quel pomeriggio Sarah , nonostante il suo armadio fosse già un mini negozio di vestiti, decise di andare a fare shopping perché come lei stessa diceva “Non aveva nulla da mettersi”. Così quel pomeriggio ne approfittammo tutte per cercare qualcosa di carino per il party. Entrammo e uscimmo in un numero indefinito di negozi, Sarah come al suo solito usciva ogni volta con una borsa in mano, mentre io non avevo ancora trovato niente che mi “ispirasse” abbastanza, quindi a fine giornata non avevo ancora niente da mettermi. Demoralizzata mi avviai  nell’ultimo negozio decente della città, quella era l’ultima possibilità se non avrei trovato niente nemmeno lì avrei avuto un attacco isterico. Ispezionai il negozio da parte a parte aiutata dalle altre tre, finchè non lo trovai. Un grazioso vestito di pizzo nero né troppo lungo né tanto corto da sembrare volgare, stava aderente e stranamente mi calzava a pennello, era perfetto. Nonostante fossi una ragazza che vestiva casual avevo un debole per il pizzo  . Non ci pensai due volte e corsi a pagare. Adesso mancavano le scarpe , Sally e Sarah optarono per due paia di tacchi vertiginosi , mentre io e Elis che tenevamo molto alla sanità dei nostri piedi optammo per un paio di scarpe più basse , io per delle francesine e Elis per un paio di decolté semplici. Soddisfatte andammo da “Accessorize” per comprare qualcosa da abbinare con tutto quello che avevamo comprato.
“Oddio ragazze guardate che carina” diceva Elis fissando ammaliata una collana con un trifoglio di argento come ciondolo.
“Si è proprio carina , comprala tanto ormai ne hai una collezione intera “ non se lo fece ripetere due volte e corse a pagare , io optai per un braccialetto nero che si abbinava benissimo al vestito, Sally comprò degli orecchini enormi che le donavano molto , mentre Sarah come Elis comprò una collana ma a differenza di quella di El era molto più grande e lavorata ed era di color verde come il vestito che avrebbe indossato la sera seguente.





 
I vestiti sono questi J
[Vestito Sarah + scarpe : http://cloud6.lbox.me/images/b/201104/guaina---colonna-di-una-spalla-breve---mini-cocktail-in-chiffon--raso-opaco---vestito-Homecoming--fsh0111-_jwhw1302162153656.jpg  
http://scappitelli.files.wordpress.com/2012/01/1279966910393295510.jpg ]

[Vestito Sally + scarpe :http://images.izideal.com/img/product/12482177/l/it/vila-spanish-abito-corto-beige-v1021x006-003.jpeghttp://img.class.posot.it/it_it/2012/01/18/BELLISSIME-SCARPE-DA-DONNA-CON-TACCO-ALTO-20120118145709.jpg ]

[Vestito Elis+ scarpe:http://pressitaly.com/wp-content/uploads//2011/12/79146_Moda_amanda-seyfried.jpg ]

[Vestito Alex+scarpe: http://3.bp.blogspot.com/-v-C5XQwIJ4c/TtoHUv_ah0I/AAAAAAAAAR0/MOwx1vaqTD0/s1600/1.jpghttp://i233.photobucket.com/albums/ee209/Ant1975/SCARPE%20C8/Foto2156.jpg ]










 

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Capitolo 2
*** Chapter 2 ***


POV Alex


Tornai a casa sfinita. Feci una doccia infilai una tuta e mi buttai sul letto. Qualcosa picchiò contro il vetro della finestra una,due,tre volte. Era il segno. Mi avvicinai alla finestra e la spalancai lasciando entrare in camera il biondo. 
“Hei Ale disturbo?”
“macchè tu non disturbi mai”
 dissi per poi ributtarmi a peso morto sul letto.
Nonostante gli anni trascorsi, Niall si ostinava a passare dalla mia finestra anziché alla porta come tutte le persone normali. Entrava in casa in quello che io definivo il “perfetto stile americano”. Si sdraiò accanto a me.
 “Allora che hai fatto oggi?”mi chiese fissando il soffitto.
 “Sono andata con le altre per negozi , ho i piedi distrutti,ma almeno ho trovato qualcosa di decente”
“Davvero? Decente detto da te mi preoccupa , fammi vedere và”
 presi il vestito dalla busta e lo stesi sul letto, e ai piedi del letto misi le scarpe.
 “L’idea sarebbe questa, tu che dici? Troppo esagerato?” chiesi leggermente corrucciata “Naaah! Ti starà benissimo!”rispose sincero poggiando la testa su un gomito per osservare bene il completo. 
“ Tu invece che hai combinato oggi , teppista?” 
gli tirai un colpetto in testa e ci rimettemmo sdraiati a guardare il soffitto.
“Niente di che sempre le solite cose, Malik che si fa troppe canne, da di matto picchia qualcuno, noi ci mettiamo in mezzo per difenderlo, le solite giornate tranquille insomma.”
Girai la testa verso di lui, sembrava un angelo, i capelli dorati gli occhioni celesti , la pelle chiara e le guance rosa , pareva essere ancora il bambino di tanti anni precedenti . 
“Spero non ti sia fatto male per quel deficiente…”
“Macchè , abbiamo fatto il culo a tutti “
 scoppiò a ridere forse nel ricordarsi la scena , e io gli andai dietro.
Tu invece che indosserai domani sera, bella bionda?” chiesi sfottendolo. 
“Sicuramente dei tacchi altissimi,  devo essere super sexy!” scoppiai in una risata fragorosa e lui ne approfitto per lanciarmisi addosso e farmi il solletico.
 “Basta, bastaa, Niall ti prego sto per soffocare” dissi ormai piangendo dal ridere.
 “Smetto solo perché non voglio averti sulla coscienza” disse lui con fare serio “Io andrei anche a casa, per stasera ti ho rotto le palle abbastanza, ci vediamo domani sera “ mi diede il bacio della buonanotte  e si dileguò dalla finestra.


Mi svegliai di soprassalto.
 “Su su su It’s time to get up!” mi urlarono Sarah e Sally mentre Elis era impegnata a spalancare la finestra per fare entrare la luce.
 “noooo,la luce no! Salvatemi o finiranno per carbonizzarmisi gli occhi!” affondai la testa nel cuscino per ripararmi e mi infagottai bene bene con la coperta. “No allora non hai capito, lo hai voluto tu “ qualcuno uscì dalla porta per poi rientrare dopo due secondi.
 “Alex dovresti vedere cos’ha in mano Sarah, fossi in te mi alzerei e anche alla svelta” disse Elis , sbirciai da sotto il lenzuolo  e quello che vidi mi bastò per farmi alzare di scattò. Sarah stava in piedi davanti al mio letto con una tinozza piena di acqua, con la palese intenzione di tirarmela addosso.
 “Okkei calma, calma! Sono sveglia!”alzai le braccia in segno di resa e mi andai a fare la doccia. Mi misi dei vestiti larghi e rientrai in camera.
Ora che ci penso voi cosa ci fate qui a quest’ora?!” chiesi.
 “E’ l’una idiota , dovevamo andare a pranzo insieme ricordi? “ disse Sally .
Me n’ero completamente dimenticata , dio che memoria corta che avevo. Mi preparai in fretta e furia e per l’una e mezza eravamo a ristorante. 
“Allora ragazze che intenzioni avete per stasera ?” chiese Sally ammiccando.
 “Credo che io proverò a parlare con Liam” affermò timidamente Elis rossa in viso.
 “Io credo che punterò Louis , mi sembra abbastanza ovvio per me “ disse subito Sarah ,strano gli andava dietro da anni ormai .
“ Perfetto allora Harry è tutto mio? E tu Alex che intenzioni hai?” mi chiese Sal.
“Io? Io nessuna intenzione, solo di divertirmi tanto chi vuoi che mi caghi?” presi un sorso di coca cola che Sarah mi fece andare a traverso.
“Ehiiii! Che ho fatto!?” chiesi stupita.
 “Sei un’ idiota, quanto ci scommettiamo che domani avrai la fila dietro?”
“Sé certo non mi chiamo mica Elis Evans , Sally Brown o Sarah Davis ! “
“Okkei scommettiamo?”
“ma su cosa?!?”
 le chiesi spazientita .
 Scegliamo un nome a caso, mmm vediamo…”  “Zayn Malik!” dissero in coro Sally e Elis , strabuzzai gli occhi.
 “cosa? No voi ve lo scordate.”
”sisisisi! Lui è perfetto e poi è l'ultimo della combriccola di Harry e co che è rimasto, se anche lui non riuscirà a resisterti allora vedremo chi ha ragione“
 disse convinta Sarah.
“ Tu sei pazza, tutti ma non lui .”
“oh si invece, proprio lui, ormai tutto deciso. “
“Tanto io non faccio niente ”

“ oh infatti tu non dovrai fare niente , vedrai farà tutto lui” ammiccò quell'idiota di Sarah come se quello che stesse dicendo avesse un senso.
 “Ma stai zitta scema 
e poi conoscendoti sarai talmente ubriaca da non ricordarti niente della serata. la zitti accompagnando la frase con uno scappellotto dietro la nuca.


Finì di ritoccare il trucco rigorosamente nero e mi passai una mano nei capelli nervosa. Indossai le scarpe e scesi al piano di sotto . Anche se ci incastrava ben poco indossai una giacca di pelle nera ,non avevo voglia di cercare altre giacche a giro per casa, visto che non faceva freddo e che quindi l’avrei tolta poco dopo esser arrivata. Qualcuno suonò alla porta, doveva essere arrivata Elis. Mi diedi un ultima occhiata allo specchio e aprì la porta. 
“Waaaao! Ma sei bellissima!”dissi ritrovandomi davanti una biondina da urlo .
“ Si lo so , modestamente sono figa” disse ammiccando .
Scoppiammo a ridere come due idiote e salimmo in macchina . Elis non aveva esagerato con il trucco, era una ragazza acqua e sapone ed era perfetta così com’era.  Sally e Sarah sarebbero venute con un'altra macchina, quindi ci avviammo direttamente verso casa di Harry. 
“Che hai?” chiese Elis guardandomi con occhi indagatori mentre ci avvicinavamo sempre di più a quella che doveva essere la festa.
 “Mmh, niente perché?” dissi mordendomi le unghie nervosa.
 “Se dietro quel niente c’è una qualche scommessa riguardante un tipo moro dagli occhi nocciola, allora ti capisco”
“Che palle, Sarah è una deficiente a me non interessa lui fa tutto da sola !”
 sbuffai sonoramente mentre ormai eravamo arrivate davanti al cancello di casa Styles.
 “Cazzo,senza casa il ragazzo” affermai distratta “Già”.
 La casa, o meglio la villa, era enorme, c’era un parcheggio privato e sul retro , dove doveva esserci la festa, c’era un giardino gigantesco con tanto di piscina. Era veramente una bella casa. Nel guardare l’espressione preoccupata che molto probabilmente avevo dipinta in volto, mi prese per mano per farmi forza e ci avviammo verso il retro. La musica era fortissima e c’era un sacco di gente, chi ballava, chi beveva, chi fumava. Ci guardammo intorno per un po’ alla ricerca di Sally e Sarah, senza però ottenere risultati. Dove cazzo erano quelle due? Dopo poco una testa riccioluta si parò davanti a noi.
 “Ciao ragazze, vi state divertendo?” chiese Harry con un sorrisone a 32 denti.
Dire che era bellissimo era un’offesa. Indossava dei jeans a vita bassa, anzi bassissima, una camicia bianca e sopra un cardigan blu scuro, semplice ma d’effetto. “Certo, Harry, complimenti per la casa è davvero bellissima, hai mica visto Sally e Sarah , le due ragazze che sono sempre con noi hai presente?” chiese Elis con altrettanta gentilezza.
 “mmh, vediamo una è… eppure mi sembrava di averle viste” si guardò in torno due o tre volte prima di ricomciare a parlare indicandoci un tavolo“eccone lì una “ affermò additando Sarah”.. mentre l’altra…”
“Vabbè dai Harry non vogliamo farti perdere altro tempo, ci pensiamo noi a trovare Sally”
 gli scoccammo un bacio sulla guancia e raggiungemmo Sarah. “C-c-ciao ragazzeeee!” urlò la mora , già evidentemente brilla.
 “Sarah è possibile che tu sia già ubriaca? Quanto cazzo hai bevuto ?! Senti come puzzi!” chiesi non appena mi si avvicinò.
 “Solo così” fece per mimare quello che aveva bevuto.
 “ Si certo e io sono un dugongo, mettiti seduta vai”
“cooosa? Tu sei un dugongo?! E da quando?” 
oddio mio, già non capiva più un cazzo. Decisi di andare  a cercare Sally e lasciai l’idiota nelle mani di Elis.  Mi feci strada tra la marea di gente che c’era, sorpassai più e più volte la console del dj, ma niente, quella ragazza si era volatilizzata. Provai a chiamarla almeno dieci volte, e dieci volte nessuno rispose. Feci il giro della casa fino a ritrovarmi nel parcheggio e di conseguenza davanti alla facciata principale della casa. Niente , la bionda non si trovava. Vidi una ragazza mora venirmi incontro barcollando.
 “ehi, che ha..” non feci in tempo a finire la frase che mi vomitò sulle scarpe “oh perfetto..” sibilai per poi scostarmi e aiutarla tendendole i capelli.  Quando ebbe finito, mi guardò confusa poi notò che mi aveva macchiata tutta e si scusò visibilmente in imbarazzo.
 “Non fa niente davvero, sai mica dov’è il bagno sai com’è…”
“sisi certo, allora adesso che entri ci dovrebbe essere il salone , vai avanti e Sali le scale la prima porta sulla sinistra è il bagno”
 rispose lei ancora rossa in viso.
 “Va bene grazie mille” Mi avviai verso la porta ed entrai senza problemi, Styles l’aveva lasciata aperta . Cercai di non far rumore, non volevo farmi notare in quello stato per nessun motivo al mondo. Presi a camminare lentamente finchè non notai che la tv era accesa. Chi cazzo stava davanti alla tv, nel bel mezzo di un party?! Feci ancora più piano finchè non mi scontrai con qualcosa facendolo cadere e rompere in mille pezzi.
 “Merda!” sibilai “c’è qualcuno?” disse l’anonimo che si alzò accendendo la luce. Merda, merda, merda. Pochi secondi dopo qualcuno picchiò sulla mia spalla facendomi strillare come un idiota.
 “Ma che cazzo?!” mi girai e mi trovai davanti due occhi nocciola che mi fissavano sorpresi “Io ecco io, io stavo cercando il bagno “ dissi tentando di giustificarmi e abbassando lo sguardo sui miei piedi tutti sporchi.
 “è da quella parte, comunque quando hai finito ripulisci questo sennò Hazza ti ammazza.”
“Ok” 
Annuii e mi chiusi in bagno. Che figura di merda assurda, sperai che non avesse notato in che condizioni ero. Mi pulì, mi diedi una sistemata, e presi un profumo che sapeva di dolce e me lo spruzzai, scesi giù e notai che il moro si era rimesso a guardare la tv. 
“Sai mica dove sta la scopa?” dio che imbarazzo, solo il fatto di stare nella stessa stanza con Zayn mi metteva in suggestione.
 “mh?” rispose lui mangiando una patatina.
 “la scopa hai presente? come pensi che pulisca tutti questi vetri con le mani?”chiesi sfottendolo un po', spostai un attimo lo sguardo sulla tv .
“Ma che cazz?” mi uscì spontaneamente.
 “Che palle si si lo so dov’è la scopa ora te la porto.. non si può nemmeno guardare un porno in pace” sparì nell’altra stanza borbottando cose incomprensibili lasciandomi nell’imbarazzo totale. Quando tornò notai che aveva una … una canna? In bocca. 
“Grazie” dissi mentre mi porgeva l’arnese.
 “di niente bella “ l’effetto del fumo si faceva già sentire, già usava un tono di voce più dolce di quello che aveva di solito e le iridi gli si stavano cominciando ad arrossare.  Iniziai a pulire tutto, cominciò a girare la testa anche a me a causa dell’aria che stavo respirando. Ben presto cominciai a ridere da sola.
 “ehi, voglio ridere anche io vieni qua” mi ordinò il moro alzando le sopracciglia come un idiota in preda ad un’allucinazione, lo guardai imitando la sua faccia e scoppiammo a ridere .
 “Tieni” disse porgendomi la canna .
“si dai , tanto ormai “ la presi e feci un tiro “è.. dolce”.
“giàà”
 ammiccò lui al vuoto. 
“Io direi di cambiar canale” dissi tirando un’occhiata veloce alla tv, imbarazzata.
 “mmm come siamo permalose,passami il telecomando”
“ e che ne so io dov’è il telecomando?!”
“ Ma comee non sai dov’è?! tutti sanno dov’è”
 si certo il moro stava delirando in brutta maniera e io ridevo come un idiota a qualsiasi cosa dicesse. Mi alzai in piedi per  cercarlo , la testa mi girava troppo quindi mi ritrovai a gattonare invece di camminare come ogni persona normale.
 “Ora dovresti cominciare a dire miaaaaao”affermò Malik ridendo da solo sfottendomi.
  “si certo contaci , trova quel telecomando per favore fa veramente schifo questo programma!”  riuscì a biascicare. 
“Che cazzo fai adesso?!”
“Me ne accendo un’altra ovvio” 
Mi arresì e staccai direttamente l’interruttore della tv. Mi rimisi sul divano .
 “Hai trovato il telecomando?!” se ne uscì dieci minuti dopo che fissava lo schermo nero della tv. Scoppiai a ridere fragorosamente , lacrimavo così tanto che il trucco finì per rigarmi tutto il viso.
”Adesso sembri un panda!” 
“Si Malik si, tranquillo. E tu sembri un procione ok?”
“Nooo, un procione noo, io voglio essere un leone aaaarg”
 Disse saltandomi addosso fingendo di mordermi.
 “Si è arrivato Mufasa costà, togliti di qui” Il moro non rispose e ben presto mi resi conto che mi si era addormentato addosso.  Era tenerissimo quando dormiva e senza rendermene conto mi addormentai anche io.


POV Elis

“Ce la fai a stare qui seduta per dieci minuti?”
“si, si El tranquilla, tranquillissimaaa!”
 mi rispose Sarah con una faccia da pazza. Okkei Alex era mezzora che non tornava e Sally ancora non si vedeva. 
“Niall!” oh finalmente, salvezza.
"Senti ti scoccia stare qui con lei mentre vado a cercare Sally?" chiesi implorante.

"no certo va pure" rispose lui gentile come al solito.
 “aspetta, ma Alex?” chiese.
 “Non lo so devo cercare anche lei!” dissi per poi buttarmi in mezzo a quella marea di gente. 
“Hai visto Sally ?” ripetèè questa frase una decina di volte finchè non mi ritrovai davanti Harry che flirtava con una sottospecie di balenottera bionda, decisi di non fare commenti a riguardo e porsi anche a lui la stessa domanda.
 “Non l’avete ancora trovata?!” chiese lui stupito e anche leggermente brillo , feci cenno di no.
 “Liam, accompagna…” “Elis” dissi notando che non ricordava il mio nome “si giusto Elis a cercare la sua amica “ arrossì violentemente e abbassai la testa per non darlo tanto a vedere. 
“Allora, tu devi essere Elis, piacere io sono Liam, Alex mi ha parlato di te qualche volta “ Alex voleva morire giovane pensai mentre gli sorrisi timida.
“Piacere”
“allora dove possono essere andate?”
“Non ne ho idea è quello il punto” 

Tappezzammo tutta la pista da ballo , finchè ad un certo punto Liam mi prese la mano lo guardai interrogativa e imbarazzata contemporaneamente .
 “ Vieni forse ho visto Sally “ mi trascinò verso il parcheggio . In effetti appoggiata ad una macchina c’era una ragazza molto simile a Sal, stessi capelli, stesso vestito, ed era bèh, stava “amoreggiando” con un tipo che somigliava molto, molto a…Lous?! 
“Ma che cazzo sta succedendo qui?” chiesi strabuzzando gli occhi .
“Ehi amico” intanto Liam e Louis si stavano salutando tranquilli.
 “Io e te dobbiamo parlare” trascinai la bionda da una parte e notai che anche lei era ubriaca forse anche più di Sarah , perfetto. 
“Si può sapere che combini? Lo sai che se lo viene a sapere Sarah succederà un bordello? Va dietro a lui..” indicai il moro dagli occhi celesti già perso in una conversazione con Liam “da un sacco di tempo, e tu lo sapevi! “
“Io..Io..Scusa.”
 
“non è con me che devi scusarti Sal “ dissi per poi alzare i tacchi lasciandola lì a pensare a tutto quello che aveva combinato. 
“Liam, ti scoccia cercare tu Alex? Io devo riportare a casa Sarah”
“Ok no problem” 
rispose lui gentile.
 “Ah e quando la trovi dille di portare a casa anche lei”girai i tacchi e mi avviai verso il tavolo.  Sally e Sarah erano migliori amiche come aveva potuto fare una cosa del genere?
Niall per fortuna aveva mantenuto la parola e lo ritrovai nello stesso punto in cui lo avevo lasciato, non appena mi vide mi venne in contro.
 “Ha vomitato, adesso non delira più credo abbia solo un forte mal di testa e vuole andare a casa” 
“Grazie mille Niall, sei un amico “ gli diedi un bacio su una guancia e raggiunsi la mora per portarla a casa. Quel party sarebbe passato alla storia, come uno dei più movimentati.



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Capitolo 3
*** Chapter 3 ***


POV Sally


Merda. Stava letteralmente per esplodermi la testa. Misi un piede a terra per alzarmi, ma ricaddi subito sul letto dove poco prima ero sdraiata. Aspetta un secondo Sal, accendi il cervello. Mi guardai intorno spaesata. Quello non era il mio letto, quella non era la mia camera ne decisamente casa mia. Merda,merda,merda. Annaspai nel buio alla ricerca di una fonte di luce. Trovato. Pigiai un tasto a caso sul cellulare e pochi secondi dopo lo schermo si illuminò. Segnavano le 4 e mezza di notte e un numero indefinito di chiamate perse. Oh perfetto,bravissima Sally, complimenti davvero. Riprovai ad alzarmi, stavolta con successo ,cercai l’interruttore e accesi la luce . Merda, dovevo esser rimasta a casa di Styles.  Uscì dalla camera cercando di far meno rumore possibile. Scesi le scale e notai che c’era qualcun altro sul divano. Ma quella era Alex? E quello Zayn? Ma che stava succedendo? Fatto sta che non ricordavo niente della sera prima. Mi avvicinai alla mora con cautela.
 
“Alex” la chiamai piano”Alex dai svegliati” cercai di scuoterla con calma visto che Malik le dormiva praticamente addosso.
Finalmente la bruna si degnò di aprire gli occhi. Per poco non mi venne un mancamento. Aveva le iridi rossissime per non parlare delle occhiaie e della faccia spiritata. 
“Ehi Sal, si può sapere dov’eri?” biascicò lei con la bocca impastata dal sonno.
 
“Ne parliamo appena usciamo di qua” risposi io frettolosa “su muoviti” la incitai.
 
“si si un secondo eh..” biascicò ancora lei iniziando a scostarsi Malik di dosso. Per fortuna il moro non si mosse di un millimetro e continuò a dormire beato sul divano. Alex recuperò la borsa e ci avviammo fuori. 
“Che hai fatto agli occhi?”chiesi io preoccupata, tirandole su il viso con una mano per guardarla bene in quelle due palle infuocate che si ritrovava in viso.
“Niente, Sal tranquilla, sarà solo il trucco che mi ha dato fastidio perché ci ho dormito sopra…Comunque dov’eri ieri sera? Ti ho cercata ovunque finchè una tipa non mi ha vomitato sulle scarpe allora..Ok sto divagando, su cos’hai combinato?”chiese lei tutta interessata mentre salivamo in macchina per andarcene .
Non perdemmo nemmeno il tempo a cercare Harry visto che la casa aveva veramente troppe stanze e che probabilmente, anzi sicuramente sarebbe stato in compagnia .
Non lo so è quello il punto! Non ricordo niente, stamattina mi sono svegliata senza sapere cosa esattamente facevo qui, l’ultima cosa che ho chiara di ieri sera è che ero con Chris a parlare  quando ad un tratto ci si è avvicinato Kevin, che probabilmente deve avermi messo una delle sue schifezze allucinogene nel bicchiere visto che stavo bevendo un drink analcolico..” dissi io acida.
Kevin me l’avrebbe pagata quello era poco ma sicuro.
 
“Ecco adesso è tutto chiaro. Ora dobbiamo solo capire quanti danni hai fatto mentre eri incosciente e elaborare un piano per farla pagare a quel pezzo di merda” affermò convinta Alex, mentre svoltava verso il viale di casa mia.


POV Sarah

“Quindi quella stronza, dopo aver visto che io ero fuori uso si è buttata a capo fitto tra le braccia di Louis. Dio che stronza!” Strillai isterica facendomi domande la cui risposta era ovvia.
  Elis intanto cercava di trovare una spiegazione a tutto quel casino sorseggiando il suo caffeè . Sal me l’avrebbe pagata a tutti i costi. Prima faceva l’amica e poi appena poteva mi pugnalava alle spalle?Ma che razza di persona era? Anche se non era un comportamento da lei, questo devo ammetterlo, la rabbia e i fatti mi spingevano sempre di più verso la vendetta. E anche se Louis e io non uscivamo ne stavamo insieme, ci eravamo ripromesse che nessuna delle due , anzi delle quattro visto che il patto riguardava anche El e Alex , si sarebbe interessata ai ragazzi che piacevano alle altre. Era una sorta di rispetto reciproco, che Sal non aveva assolutamente rispettato. 

“Dai Sarah ci sarà sicuramente una qualche spiegazione…”cercò di calmarmi El.
 
“Spiegazione? Spiegazione a cosa? Non c’è niente da spiegare qui, è tutto così evidente” così dicendo mi dileguai prima che potesse ribattere, presi dei vestiti e mi buttai sotto la doccia. La sbronza mi era passata, e grazie ad Elis anche i suoi postumi.  L’indomani ci sarebbe stata scuola, già il fatto di andarci mi innervosiva , poi ciliegina sulla torta, avrei dovuto vedere quella stronza , magari anche con Louis.



POV Alex

“Sei una troia, te l’hanno mai detto?!” sentì urlare non appena scesi di macchina.
Vidi un gruppo di persone accerchiato davanti a chissà cosa.
 
“Che sta succedendo?” chiesi a un tipo.
Credo che due stiano per darsele di santa ragione!” esclamò lui esaltato.
Deficiente.
Mi feci strada tra la folla e mano a mano che mi avvicinavo le grida si facevano più forti e le voci più chiare. Dio dimmi che non è vero , ti prego dimmi che non sono loro, che ho solo le allucinazioni. Finalmente riuscì a scavalcare l’ultima schiera di persone. La situazione era alquanto drammatica e imbarazzante al tempo stesso, Sarah urlava come un’isterica mentre Elis cercava di tenerla calma e Sally tentava inutilmente di far capire all’amica che era stato tutto un malinteso.
Alex! Finalmente, vieni a darmi una mano cazzo” strillò la biondina dagli occhi cielo appena mi vide.
Feci quello che mi disse e bloccai Sarah mettendomi nel mezzo tra lei e Sal. 

“Sarah si può sapere che cazzo hai?!”chiesi strillando per farmi ascoltare.
 
“Ah,ora tu la difendi anche?!” ribattè lei più incazzosa che mai.
 
“Okkei qualcuno mi può spiegare che cazzo sta succedendo?” dissi spazientita.
 
“Anzi no , adesso non voglio sapere proprio un cazzo davanti a tutta questa gente! Forza ora tu ti calmi” dissi indicando Sarah per poi afferrarla per un polso .
“El, Sal andiamo. E voi altri levatevi dai coglioni e fatevi una vita.”dissi infine trascinandomi dietro una Sarah piena di rabbia, tra le protesta dei deficienti che componevano la folla.

Entrammo a scuola che non era ancora suonata la campanella , incrociai Niall per il corridoio.
 
“Ciao bella bionda”lo salutai sbrigativa.
Hei Alex, ma che sta…”
“Niente ti spiego poi..” 
gli sorrisi e continuai a camminare verso la palestra che a quell’ora doveva esser deserta.
“Allora ? Chi mi vuole spiegare cos’è successo?”dissi con tono fermo “Sarah?Sal? Elis?” 
Le guardai una per volta poi mi soffermai su Elis quando finalmente cominciò a parlare.
 
“C’è che Sarah sa quello che Sally ha combinato l’altra sera alla festa.” 
Mi voltai verso Sal interrogativa , e notai che anche lei aveva la mia stessa espressione dipinta in volto.
 
“No, perché scusate ,cosa avrei combinato?”chiese Sal stupita.
 
“Ah,ora fa pure finta di niente! Cazzo Elis ti ha vista, ti ha anche parlato!”sbottò Sarah.
 
“Sarah ha ragione, ma non ti ricordi ?” la bionda e la mora stavano a fissare Sally in attesa di una risposta.
 
“Sentite ragazze, non so se Sal ricorda o meno, ma qualcuna mi vuole gentilmente spiegare cos’è successo? Elis parla tu per favore, e voi due zitte” le altre due mi tirarono un’occhiataccia e la bionda prese a parlare con calma .
“Allora l’altra sera ho visto che tu non tornavi , quindi ho deciso di venire a cercare sia te che Sal. Ho chiesto in giro finchè..” la biondina si interruppe per un momento “..ecco, finchè io e Liam non abbiamo trovato Sally che baciava Lou nel parcheggio, direi molto …appassionatamente.” Affermò tutto d’un fiato. 
“C-c-cosa?!” sentì qualcuno dire, prima che io riuscissi a formulare una frase. “Stai scherzando spero?”Sally si guardava intorno in cerca di conferma ma nessuno si mosse.
 
“Ok , ragazze dai smettetela di prendermi in giro!”
“Prenderti in giro? Ma sei scema o mangi sassi?”
 disse schietta Sarah.
 
“Accidenti a quel bastardo questa me la paga…” vidi Sal stringere i pugni così forte da conficcarsi le lunghe unghie nella mano, per poi uscire dalla palestra infuriata.
 
“Ragazze c’è stato un malinteso, un enorme catastrofico malinteso!” iniziai a spiegare alle altre tutto il casino che aveva combinato quel sociopatico di Kevin e  di quanto Sally di quella sera non si ricordasse effettivamente niente.
 
“A proposito tu dov’eri finita l’altra sera?” mi chiese Elis ad un tratto.
 
“Si ecco io…” la campanella. 
“Ragazze devo scappare ho un compito importante, ci vediamo a mensa!” girai i tacchi e corsi fuori. Non avrei mai detto alle mie amiche quello che avevo combinato a quel party. Non ero io quella sera, non era un comportamento da me , di conseguenza meno persone avrebbero saputo meglio era, e se Malik fosse stato zitto non ci sarebbero stati problemi, e contando il fatto che era uno dei ragazzi più ambiti in questa stupida scuola , e che di conseguenza cambiava ragazza come cambiava le mutande, figuriamoci se si sarebbe ricordato della mega stronzata di sabato. Mentre rimuginavo per poco non sbattevo contro il muro , sentì qualcuno alle mie spalle ridere e per poco non mi venne un infarto.


POV Elis

Signorina Evans?” “Signorina Evans??”
Sentì qualcuno chiamarmi e poco dopo qualcun’altro mi conficco i gomiti in una costola, sobbalzai, guardando male Felicity che intanto mi stava facendo cenno con il capo di guardare la prof. Probabilmente era lei che mi stava chiamando.
 
“Si, professoressa?” mi sbrigai a rispondere.
 
“Puo’ dirmi quello che stavo dicendo fino a cinque minuti fa?” 
Merda. Ero nella merda.
Si ecco vede…” cominciai io titubante.
stava parlando delle forze intermolecolari!” qualcuno mi suggerì da dietro, fortunatamente le avevo studiate la sera prima quindi gliele ripete alla perfezione. “Brava Evans, la prossima volta però eviti di dormire in classe” disse spiccia la prof prima di ricominciare la sua spiegazione.
La fine dell’ora arrivò in fretta e quando uscì di classe qualcuno mi urlò.
 
“Ehi, almeno prego lo potevi dire eh!” mi girai per vedere chi avesse parlato, e vidi Liam con un sorrisone amichevole.
 
“Ehi ! Sei stato tu a suggerirmi prima?“ chiesi timida.
“Che domande fai? Certo che sì ! Ormai sono il tuo supermannn!” urlò lui tutto esaltato riferendosi a quando mi aveva aiutata a cercare Sally al party sabato. Mi fece ridere..
“Beh, allora grazie mille !” gli sorrisi e feci per andarmene.
 
“Cosa? Tutto qui?” lo guardai interrogativa “Tu adesso pranzi con me” disse prendendomi sotto braccio e dirigendosi verso la mensa, non feci obbiezioni e lo segui ridendo. Di solito non prendevo confidenza facilmente con le persone ma con lui era diverso. Liam mi era sempre piaciuto, era un tipo dolce,disponibile , responsabile ed era persino bello,anzi bellissimo. Aveva due occhi color caramello, e i capelli mossi arruffati dello stesso colore, era veramente alto rispetto a me ed aveva una corporatura piuttosto robusta, a causa della palestra. Sabato sera mentre cercavamo Sally ed Alex avevamo finito per fare amicizia ed avevamo scoperto di avere un sacco di cose in comune. Ad esempio come le altre mi chiamavano la “mamma del gruppo” , i suoi amici gli avevano affibbiato il nomignolo di “papà del gruppo” ,in quanto entrambi eravamo i due più responsabili.
Quando entrammo in mensa, notai che Sally e Sarah erano sedute al tavolo e parlavano animatamente, probabilmente stavano elaborando un piano malefico per farla pagare a Kevin, e come darle torto? Appena mi videro sorrisero ed alzarono e abbassarono le sopracciglia più volte ,ammiccando. Le sorrisi e infine mi sedetti per pranzare.
 
“Non ci sono i tuoi amici oggi?”chiesi vedendo che al tavolo c’eravamo solo noi.
 
“Louis è malato, Niall e Harry sono finiti in punizione mentre Zayn…a dire il vero non so dov’è Zayn” annuì e cominciai a mangiare. Tirai un’occhiata al tavolo dove sedevo di solito e dove adesso c’erano Sally e Sarah. Alex mancava. Dove cavolo si era cacciata quell’idiota? Conoscendo la mora, quando nascondeva qualcosa, non era niente di buono. 

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Capitolo 4
*** Chapter 4 ***


“MEEEEEEL!”urlai saltandole addosso”Come stai caprona?! Cosa ci fai quiiiiii” strillai.
Se magari ti stacchi di dosso riesco a risponderti senza rischiare il soffocamento” rispose lei ridendosela.
Ritornai con i piedi per terra e mi ricomposi.
 “allora??” 
“sessanta minuti te?” la solita deficiente.
Mel, ovvero Melany era mia cugina, era una ragazza robusta con due occhi nocciola tendenti al verde, zigomi alti, slanciata, pelle olivastra come la mia e dei lunghissimi capelli neri, era davvero molto molto carina. Si era trasferita in Nuova Zelanda dopo il disastroso divorzio tra i suoi genitori. Suo padre era un uomo tranquillo, mentre sua madre era esattamente l’opposto. La differenza caratteriale e le conseguenti litigate li avevano portati a separarsi. L’unica cosa che i due avessero in comune era l’indifferenza nei confronti di quella povera ragazza. Mia cugina infatti era già indipendente , viveva con mia zia per modo di dire , visto che quest’ultima era sempre a lavoro o a divertirsi con le amiche, mentre suo padre viveva in Italia e la chiamava si e no tre volte l’anno. Mel, nonostante avesse appena 17 anni , aveva già sofferto un sacco quindi, le poche volte che veniva a trovarmi cercavo di non farle pensare a niente e passavamo ore, e dico ore intere a ridere.
“La smetti di fare l’idiota?” le dissi pizzicandole una guancia.
 “Cosa ci fai qua, brutta?”
“Mah, niente passavo di qua…”

 “Si e io sono il nuovo presidente degli stati uniti!”
 “davvero? E da quanto?” Mi sfottè lei facendomi la linguaccia , la fulminai con lo sguardo e attesi una sua risposta.
“ No comunque , seriamente, cosa ci faccio qua.. è una luuunga lunga storia..”
”E’ successo qualcosa di grave Mel?”
chiesi preoccupata, per aver fatto tutti quei chilometri deve esser successo qualcosa.
“No, no.. cioè dipende” intravidi un barlume di tristezza nel suo sguardo e subito capì che aveva bisogno di sfogarsi. Mi guardai intorno per vedere se c’era qualche prof in giro, quello doveva essere il mio giorno fortunato.
 “corri!”  la strattonai per la manica e la trascinai fuori da scuola correndo. 
Nemmeno un’ora dopo eravamo a giro per la città sorseggiando la nostra cioccolata calda.
 “Quindi Matt ti ha lasciata per Sun?” chiesi interessata.
“Già.. e pensare che erano già tre anni che stavamo insieme..Ma per le corna non c’è mai un tempo giusto?”
“Che bastardo, ma se proprio devo dirla tutta tu sei sempre stata troppo per lui, non so come facessi a starci insieme suvvia sembra un dugongo zoppo! Con quei dentoni da criceto poi, non ne parliamo! Se solo fosse qui lo prenderei a schiaffi” 
Riuscì a strapparle una risata.
 “ E poi … ecco Al è meglio se ci sediamo.” E fece per avvicinarsi ad una panchina. Le tirai uno sguardo misto tra il serio e il preoccupato d infine mi sedetti.
 “Mia madre mi ha cacciata di casa. E mi ha detto di andare da Dan , ma ovviamente non l’ho ascoltata” disse lei fin troppo tranquilla per quello che mi stava dicendo. Mel riusciva a farsi scivolare di dosso tutto, era forte , anche se ci stava male cercava di vedere sempre il lato positivo delle cose. E per la cronaca Dan era suo padre, aveva smesso di chiamarlo “papà” da quando l’aveva praticamente abbandonata a sé stessa e a quella stronza di sua madre.
 “oddio Mel. Ma che cazzo ha zia? Ha ricominciato a bere?” annui.” comunque non ci sono problemi lo sai che io e i miei ci siamo sempre, puoi venire e vivere con noi ,sempre che tu voglia..” le chiesi preoccupata.
 “Ti ringrazio Alex” disse semplicemente abbracciandomi.
Non l’avrei mai lasciata sola, per me era come una sorella .

Mammaaaaa sono a casaa!” strillai mentre aprivo la porta .
Nessuno rispose, controllai l’ora e mi accorsi che era ancora presto e che quindi mia madre era ancora a lavoro così come mio padre. Aiutai Mel a scaricare le valigie e salimmo in camera mia.
 “Vediamo aiutami al mio tre lascia 1 , 2 , 3.. si okkei perfetto” dissi mentre mettevamo giu quello che sarebbe stato il letto di Mel.
Dopo aver disfatto le valigie preparammo una cena con i fiocchi , pollo e patate e lasagne. Quando i miei rientrarono era tutto pronto, tavola apparecchiata e cibo appena sfornato.
“Ciao madre, ave padre , buon salve sorella!” dissi salutando tutti con un sorrisone stampato in faccia.
 “Alex cosa devi chiederci?”subito disse mia madre guardandomi con gli occhi ridotti a due fessure.
 “Ciao zia! Zio… Alice!!” intervenne Mel sbucando fuori dalla cucina mentre mia sorella già le correva in contro per saltarle addosso tutta felice. Alice adorava Malany isto che fin da quando era bambina era quella che cercava di coinvolgerla sempre per non lasciarla in disparte visto che era la sorella minore,mentre io cercavo sempre come dire.. di levarmela dalle palle.
 “O mio dio Melany! Quanto sei cresciuta?!” mia madre non la vedeva da almeno un anno , io invece ero andata a trovarla appena quattro mesi prima .
“Fatti abbracciare!” si strinsero per ben cinque minuti in cui mia madre la squadrò più volte da capo a piedi emozionata,poi fu il turno di mio padre .
”Hei Mel” anche loro si abbracciarono per poi essere interrotti da mia sorella.
 “Mamma guardate cos’hanno fatto!! “ strillacchiò tutta felice.  Durante la cena Mel raccontò ai miei quello che quel pomeriggio aveva detto a me, e ovviamente decisero di farla restare per tutto il tempo che voleva.


Mi avvicinai all’armadietto con calma, quella mattina sembravo uno zombie, molto più del solito. Io e Mel avevamo passato la notte a chiacchierare  di conseguenza avevo dormito poco più di un’ora e mezza.
 “Aleeeeeeex!” alzai leggermente la testa per salutare un Elis tutta piena d’energia. Ma come faceva ad esser così pimpante alle 8 meno un quarto di mattina?
 “Dove sei stata ieri? A mensa non c’eri ho provato a chiamarti ma non mi hai cagata..” 
“Al? Al ma mi stai ascoltando?” qualcosa mi scosse, probabilmente era Elis che mi stava strattonando.
 “Eh? Si si , è arrivata Mel..quindi”
“Mel? E cosa ci fa qui?? Perché non me l’hai detto che veniva?” 
troppe domande, il mio cervello non era in grado di rispondere. Fissavo l’interno del mio armadietto con sguardo vuoto fissando un punto impreciso , finchè Elis non lo fece richiudere per attirare la mia attenzione.
“Elisss !” protestai“Si Mel è qui adesso abita da me fatti spiegare da lei io non sono nelle condizioni adesso è dal preside per l’iscrizione” biascicai per poi avviarmi verso l’aula di matematica barcollando.
 “Hei guarda dove metti i piedi” disse un tipo con delle nike rosse e un giubbotto stile macho americano.
 “Mi pare che anche a te gli occhi non mancano” biascicai per poi continuare lungo la mia strada.
 “Aspetta.. ma tu sei la tipa di sabato sera? giusto?” alzai lo sguardo per guardare in viso il tipo. Ohh perfetto, Malik.
 “Come scusa?” feci finta di non capirelui mi tirò un occhiata veloce per poi concludere con un “No, no niente”  e continuare a camminare. Come era possibile che si ricordasse di me? Zayn Malik non ricordava nemmeno chi si portava a letto il giorno prima , figuriamoci si ricordasse di me .



POV Sarah

“Ciao Kevin” cinguettai come un’oca, avvicinandomi a quel verme schifoso.
 “Ehi Sarah come va?” disse sorridendomi come un’ idiota. Dovetti sopprimere un istinto omicida per rispondergli con tono dolce “Bene… ma potrebbe andar meglio” risposi avvicinandomi ancora di più. Lui sembrò esser compiaciuto.
 “Sai com’è ultimamente sono un po’ agitata… Hai per caso una delle tue cose…”gli sussurrai affabile all’orecchio.
“I-i-io , s-s-si certo” balbettò , lo guardai in attesa.
 “Oggi alle 4 nel parcheggio della scuola, cosa vuoi LSD, coca?” feci finta di pensarci su.
“Entrambe” gli sorrisi e girai il culo per andarmene. Feci segno a Sally , e lei uscì dal suo “nascondiglio” . La prima parte del piano era andata.








In questo capitolo c'è un nuovo personaggio, che io personalmente adoro , Melany ! Apparte questo se la storia non arriva a almeno 4 recensioni non la continuo , anche perchè non ho nemmeno idea se qualcuno la stia leggendo o meno :) Questa è Mel http://a4.sphotos.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-ash2/s320x320/156168_3029492779884_1339790776_32240258_421119236_n.jpg

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Capitolo 5
*** Chapter 5 ***


Racazzeeee ! Questo capitolo è di passaggio è cortissimo e anche schifoso apparte questo il commento è brevissimo perchè è tardi e se mia madre mi becca ancora al pc mi uccide ahaha au revoooir :)





POV ZAYN

“Questa è la lista degli invitati, dovrebbero esserci tutti”
disse Harry porgendomi un foglio lungo quasi quanto una pergamena. “Mio dio Hazza, ma chi hai invitato? Tutto il Regno Unito?” chiesi sarcastico “In realtà solo tutti i ragazzi del triennio o quasi” disse lui sorridendomi. “Bene adesso, dobbiamo solo organizzarci su come trovarla..” dissi guardando i miei soliti amici fidati. Harry e Louis come al solito se ne stavano abbracciati come una coppia di neosposi, se solo non li conoscessi li avrei sicuramente derisi dandogli degli omosessuali, Niall mangiava tranquillo il suo panino con non so cosa dentro, per quanto mi riguardava poteva esserci anche un bambino viste le dimensioni, affiancato da Liam che se ne stava appoggiato all’armadietto a braccia conserte. Accanto a me c’erano i fratelli Riach , Anthony e Danny , che erano stati i primi con cui avevo fatto amicizia una volta che ero entrato in questa scuola del cazzo. Anche loro avevano origini pakistane quindi ,abbiamo trovato subito punti in comune come ad esempio i bulli razzisti dell’ultimo anno che ci pestavano quando eravamo più piccoli. Diciamo che adesso la situazione era nettamente migliorata ,non che fossimo dei bulli o chissà che altro , semplicemente avevamo la nostra reputazione e nessuno era interessato a darci fastidio. Erano giorni che cercavo la tipa con cui ero sabato sera alla festa di Styles , senza successo . Non che mi interessasse davvero, figuriamoci se mi perdevo dietro a una ragazza, volevo solo sapere chi era , era come dire, uno sfizio che mi dovevo togliere. Era un chiodo fisso che avevo in testa ed io odiavo avere “chiodi fissi” , mi snervavano. “Bene la palestra oggi pomeriggio è vuota se non sbaglio” affermò Harry guardandosi in torno per cercare consensi,tutti annuimmo “Si, gli allenamenti di basket sono stati spostati al venerdì” intervenne Louis “Bene. Che ne dite se diciamo a tutte le ragazze di venire in palestra oggi alle 4.00 così tu” disse puntandomi il dito sul petto “Trovi la tua Cenerentola e noi” ammiccò verso il resto del gruppo”ci rifacciamo gli occhi” Idea brillante, Harry era un piccolo genio dalle mille idee malefiche. “Perfetto” scandì io con un sorriso stampato in faccia dandogli il pugno . Io e gli altri eravamo considerati  “i fighi dell’ultimo anno” (come avevo più volte sentito chiamarci le primine) , quindi tutte le ragazze ci avrebbero dato ascolto senza fare troppe storie e poi io ero Zayn Malik, e quando mai una ragazza mi aveva detto di no? Ghignai al pensiero e scesi dalle nuvole cominciando ad impartire ordini “Liam, Niall voi passate per i corridoi est , Louis,Harry voi andate a sud, Io e i fratelli Riach andiamo per quelli ad ovest e a nord, vi voglio tutti qui per l’ora di pranzo” tutti annuirono e ognuno sparì nella sua classe.

POV ALEX

Mensa. Io odiavo mangiare a mensa. Non perché mi facesse schifo il cibo, anzi quello era l’ultimo dei miei problemi. Ma per il fatto che tutta la gente ti fissava come fossi un alieno. Odiavo stare al centro dell’attenzione e odiavo la gente che non si faceva gli affari propri. Mi sedetti al mio solito tavolo poggiandovi il vassoio con rabbia. Questa era decisamente una giornata storta. Melany era scomparsa l’avevo beccata al cambio dell’ora tra le seconda e la terza, poi si era vaporizzata, mentre le altre non le avevo ancora viste. Vidi in lontananza Sally che si guardava intorno probabilmente mi stava cercando, le feci un cenno con la mano e lei si avviò, quasi correndo, verso di me. “Aleex,hai sentito ? Oggi dobbiamo essere tutte in palestra per le 4!” la guardai confusa con un enorme punto interrogativo disegnato in faccia”Ma io dico vivi sulle nuvole?” chiese lei retorica accorgendosi del fatto che non avevo la più pallida idea di cosa stesse parlando “Malik. Oggi. Palestra, ti dice niente?” la guardai ancora più confusa “Dio Al, sei una tragedia! Oggi Mr.Sonofigosoloio vuole tutte le ragazze che erano alla festa di Styles sabato scorso in palestra, si dice stia cercando la sua ‘Cenerentola’ tu ne sai qualcosa? Se non sbaglio domenica mattina eri con Pakistan” disse lei con ovvietà mentre, ero certa il mio viso stesse lentamente impallidendo. Merda, non poteva essere. “Al, ci sei hai sentito cosa ti ho detto?” mi chiese la bionda accorgendosi del mio sguardo vacuo “Si, si certo, ci troviamo là oggi, adesso.. devo andare”dissi sbrigativa sviando la domanda, prima di alzarmi dal tavolo ,uscendo di corsa da mensa. Mi chiusi la porta del bagno alle spalle, sedendomi sul pavimento.  Ero nella merda. Detto proprio finemente. Non volevo che Malik mi trovasse, non volevo che lui si interessasse a me , non volevo che la scuola venisse a sapere che la puttanella per cui Pakistan aveva fatto tutto quel casino ero io, non volevo che Elis scoprisse che mi ero drogata quella sera, non volevo stare sulla bocca di tutti, io avevo la reputazione da classica ragazza modello, studentessa impeccabile, ragazza un po’ impacciata ma dalla quale nessuno si aspetterebbe una qualche cattiva azione, la tipica ragazza che sa divertirsi senza combinare danni. Si, ero nella merda.




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Capitolo 6
*** Chapter 6 ***


CHAPTER 6

POV Sarah

Uscì dall’ufficio del preside soddisfatta, quello stronzo di Kevin era stato espulso e costretto  di conseguenza all’allontanamento dall’edificio scolastico fino alla fine delle lezioni. Dopo averlo ripreso mentre mi vendeva della droga nel parcheggio di scuola e aver mostrato il filmato alla preside, quest’ultima non aveva potuto far altro che convocare i genitori del piccolo decerebrato e avvertirli del fatto che il loro amato figlio si divertiva a vendere droga a tutti gli studenti. Ovviamente i suoi genitori avevano faticato a crederci, Kevin era il tipico ragazzo figlio di papà  con una pagella perfetta grazie ai soldi che il padre “donava”, come lui stesso definiva, alla scuola. Probabilmente, conoscendo la mentalità superficiale dei signori Handers, si sarebbero trasferiti per non far vedere alla gente che dietro la loro facciata da famiglia perfetta, educata e chi più ne ha più ne metta, c’era un gran casino di problemi . Kevin era un ragazzo talmente bigotto e privo di interessi , è come uno di quegli omini stilizzati un po’ sgorbi che disegni da bambino, privo di forma, di espressione, di personalità, era semplicemente vuoto . Andai verso il mio armadietto per prendere i libri di...controllai l’orario per vedere che materia avrei avuto, si lo so mancavano meno di tre settimane all’inizio dell’estate e io ancora non conoscevo l’orario, ma che dire, avevo di meglio da fare che impararmi l’orario a mente. Letteratura, io odiavo quella materia, cosa mi importava sapere cosa pensassero quattro deficienti dopo essersi probabilmente fumati una canna? Rovistai nell’armadietto alla ricerca disperata del libro , il quale non aveva la minima intenzione di essere trovato, fin quando qualcuno non picchiettò un dito sulla mia spalla. Mi voltai di scatto con un espressione in viso che doveva somigliare molto a quella di un gorilla in piena crisi. Ovviamente la mia espressione cambiò quando vidi il viso perfetto di Anthony Riach. Quel ragazzo era davvero bello, aveva un paio di occhi neri a cerbiatto , i lineamenti duri, la pelle olivastra e il naso dritto. Quel giorno , come al solito portava un paio di pantaloni della tuta grigi con una canottiera bianca e sopra un giaccone e il suo solito cappellino rosso che mi ricordava molto quello di Mario Bros.
“Ciao”  disse appoggiandosi accanto al mio armadietto con nonchalance.
 “Ciao” farfugliai presa alla sprovvista .
“Oggi devi venire in palestra , alle 4. Cerca di non mancare” disse come se fosse la cosa più normale del mondo. Che cavolo ci sarei dovuta andare a fare in palestra?
“Perché dovrei?” chiesi,
 “Ordini dall’alto “ disse con ovvietà ma quando lo guardai interrogativo si sbrigò a continuare ,
“Malik deve fare una cosa. E per farla gli servono tutte le ragazze di questa lista, e visto che tu ci sei..” mi spiegò porgendomi un foglio con un numero infinito di nomi femminili. Gli tirai un’occhiata sbrigativa e notai che c’erano anche Elis, Sally e Alex. Glielo resi dopo pochi secondi e annuì per poi affermare sarcastica“non sapevo che Malik avesse interessi per le orge di  gruppo”.  Anthony mi sorrise divertito e mi salutò con un “ci si vede in giro” e tornò sui suoi passi mentre io andai verso la mia noiosissima lezione di letteratura.



POV Alex

Mancavano cinque minuti alle quattro e gli spalti della palestra erano già affollatissimi. La situazione era imbarazzante, era assurdo quando una manciata di coglioni riuscisse a comandare a bacchetta così tante ragazze, me compresa che mi ero fatta influenzare e trascinare qui.  Sally non faceva altro che fissarmi in modo strano da quando eravamo arrivate, non mi stupì molto quando mi prese da parte per parlarmi
“Mi vuoi spiegare cosa hai combinato sabato sera con Malik? Sei tu quella che sta cercando vero? Domenica mattina ti dormiva addosso, me lo ricordo bene.”
 
Ecco la fatidica domanda. ‘Cosa avevo combinato con Malik’ , se solo lo sapessi, pensai in un attimo di panico. Mi guardai intorno per poi rispondere con calma alla domanda di Sally che intanto mi fissava in attesa,
“Niente, Sal che vuoi che sia successo?Ne so quanto te di questa storia.”
dissi io vaga,
 “Si ok, ma cosa ci facevi con Malik?”
E che ne so io, avrei voluto risponderle. Non ricordavo niente, ma non lo avrei mai ammesso altrimenti avrei fatto una pessima figura e poi ero troppo orgogliosa per ammettere un mio eventuale errore,
 “Visto che non ti trovavo da nessuna parte, sono entrata in casa e boh in un modo o in un altro mi sono messa  a guardare la tv e mi sono addormentata, quando mi sono svegliata c’era anche lui ,che probabilmente si era ubriacato per poi addormentarsi lì, io manco ci ho parlato.” Mentìì spudoratamente. Non volevo che nessuno sapesse quello che avevo combinato, ero un idiota, se solo Elis veniva a sapere che mi ero drogata mi avrebbe strappato i capelli uno ad uno per poi farci una bambolina voodoo  e torturarmi lentamente. Sally mi guardò scettica per poi annuire e avviarsi di nuovo verso i nostri posti. La seguì e poco dopo esserci sedute fecero la loro entrata in scena Styles e Tomlinson con una sottospecie di megafono in mano , seguiti dalla solita banda: Payne, Horan , i fratelli Riach ed infine da Pakistan .
“Benvenute ragazze” disse Harry parlando nel megafono.
 Come la sua voce potesse risultare suadente anche attraverso quel coso , era incomprensibile.
“Se vi state chiedendo perché siete quà, e so benissimo che lo state facendo” affermò ammiccando “è perché Malik sta cercando la sua Cenerentola”.
 a quelle parole seguirono degli stridolii acuti da delle oche del primo e secondo anno sedute qualche metro sotto di noi. Un “Patetiche” involontario uscì dalla bocca di Elis . E come darle torto? Sembravano delle tredicenni in crisi ormonale per il loro idolo. Mentre io mi limitai a fulminarle con lo sguardo.
“Bene direi che possiamo cominciare” affermò Tomlinson rubando il megafono a Harry e dandogli una pacca sul sedere. Quei due avevano strane tendenze , pensai. Ci divisero in dieci gruppi di quindici ragazze ciascuno. Eravamo veramente tante , mi resi conto dopo aver preso il cartellino del gruppo dieci, l’ultimo gruppo appunto. Quella tortura sarebbe quindi durata ancora per molto, mi sedetti sugli spalti con le altre mentre Malik e la sua banda di scimmioni pompati cominciava ad analizzare le ragazze.
“Gruppo uno qui davanti” tuonò Pakistan da dietro una sottospecie di cattedra. Una massa di persone si alzò dagli spalti per dirigersi verso gli scimmioni. Smisi di prestare attenzione a tutto quel casino quando Elis mi picchiò sulla spalla attirando la mia attenzione .
“Dicimi tutto” le dissi con un sorriso .
“Tu mi nascondi qualcosa”.
 
oddio no adesso anche lei si metteva a farmi il terzo grado.
 “Come scusa?” le chiesi fintamente stupita
“Si non mi hai ancora raccontato dove sei sparita sabato sera! “ continuò lei .
Naturalmente le rifilai la stessa risposta che avevo dato a Sally e quando ebbi finito il mio breve e innocente racconto lei se ne uscì fuori .
Alex sei una tragedia, anzi un bradipo, ti mando a cercare Sal e tu ti addormenti, sei penosa!” concluse tirandomi uno scappellotto in fronte. Alzai le spalle sorridendo e mostrando le mie guance ‘da criceto obeso’ alla mia migliore amica che invece rispose con il suo sorrisone perfetto. Quando riposai la mia attenzione su Pakistan notai che stava scambiando il numero di cellulare con una bionda , che somigliava molto a una modella da rivista, del quinto anno. Sbuffai innervosita da non so che cosa e poggiai la schiena al muro mettendomi le cuffie nell’orecchie e alzando il volume al massimo. La mia non era gelosia, odiavo solo il fatto che i ragazzi usassero qualsiasi scusa per abbordare le donne, erano squallidi, pensavano solo e soltanto al sesso e a menarsela con gli amici di quanto fosse ‘figa’ la ragazza che si erano portati a letto. Scossì leggermente la testa e chiusi gli occhi, aspettando che quel calvario finisse. Quando riaprì gli occhi notai due iridi azzurro cielo che mi fissavano e una chioma biondo platino davanti a me . Sorrisi involontariamente mentre Niall mi salutava con uno dei suoi abbracci da panda in carenza di affetto.
“Mi sei mancata” disse lui affondando la testa nella mia spalla.
 “Niall ci siamo visti ieri sera, sei venuto a casa mia e ti sei pure addormentato sul mio letto , procione che non sei altro” dissi sciogliendo l’abbraccio e strizzandogli una guancia morbida.
Lui mi regalò uno dei suoi sorrisi perfetti. Nonostante Horan non avesse la dentatura da pubblicità della Mentadent il suo sorriso rimaneva uno dei più dolci e belli che avessi mai visto. Gli scoccai un bacio sulla guancia mentre si mise a sedere accanto a me . Notai Elis parlare animatamente con Liam , qualche spalto più sotto. E poi ero io quella che nascondeva le cose? Sorrisi tra me e me e per poi rivolgermi di nuovo al mio migliore amico.
 “ A che punto sono? - chiesi facendo un cenno con il capo in direzione di Pakistan&Co.
-Io mi sarei già rotta abbastanza le scatole e poi a star seduta mi stanno diventando le chiappe quadrate!” dissi con la mia solita finezza da scaricatore di porto, lui iniziò a ridere come al solito e io gli andai dietro .
“Dai vieni andiamo a fare un giro che Malik ci sta mettendo un’eternità , credo siano ancora al…-“ buttò un’occhiata di sotto per scorgere Louis e quando lo trovo gli chiese a che punto erano.
 “Siamo al sesto gruppo, tra poco andiamo per il settimo” rispose lui divertendosi a pigiare alla cazzo i bottoni dell’altoparlante facendo altalenare la sua voce prima da quella di un bambino poi a quella di un orco. Horan ovviamente scoppiò di nuovo a ridere e mi prese per mano per farmi alzare
“Andiamo và” .



POV Sally

Dopo aver saputo quello che avevo combinato con Louis , facevo di tutto per evitare il suo sguardo. Se da una parte quella situazione era imbarazzante dall’ altra mi sentivo in dovere di chiarire anche con lui quel gran casino che si era creato quindi quando vidi che era libero , dopo aver spiegato a Sarah che gli avrei parlato in modo che non si arrabbiasse inutilmente, mi alzai e andai da lui.
“Ciao Louis” dissi cercando di nascondere il disagio
“Hei, come va? Dopo sabato non ti ho più sentita..” chiese lui pacato.
“Tutto bene, grazie. Si ho avuto da fare, con la scuola , Kevin.. E a proposito di Kevin ecco, diciamo che sabato sera non ero tanto in me visto che quel bastardo mi ha drogata, quindi mi dispiace per qualsiasi cosa abbia fatto” dissi tutto d’un fiato imbarazzata al massimo.
Lui mi guardò divertito .
“Oh, tranquilla non mi devi nessuna scusa, sei stata fantastica “.
Merda, che figuraccia.
“Io ecco .. Spero non ci siano fraintendimenti io ero fuori di me..” cominciai io.
“Certo, tranquillissima amici come prima “ concluse per me, regalandomi un sorrisone e scoccandomi un bacio affettuoso sulla guancia.
Da quando avevamo quella confidenza? Ah no , aspetta non volevo saperlo. Magari me l’ero guadagnata da ubriaca in un non so quale modo che nemmeno volevo sapere. Ricambiai il sorriso  e tornai al mio posto.



POV Alex

“oooh merda”.
Feci in tempo ad esclamare mentre con la delicatezza di un elefante zoppo caddi a terra .
“Alex un giorno mi dovrai spiegare come cavolo fai ad inciampare sui tuoi piedi!” mi chiese Niall mentre si piegava dalle risate e mi aiutava a rialzarmi .
“Non posso farci niente se i miei genitori hanno fatto una sottospecie di ‘Bella’ di Twilight , al posto di una ragazza normale” dissi io massaggiandomi il ginocchio che avevo picchiato nella caduta. Ero veramente una frana, non avevo alcun senso dell’equilibrio, il che spiegava la mia totale avversione a qualsiasi attività fisica.
“Ok se tu sei Bella però io voglio essere Edward , è il più figo “ disse mentre cercava di acconciarsi i capelli alla Edward Cullen.
“Non ci riuscirai mai Horan , rassegnati “ gli dissi tra le risate scompigliandogli i capelli, mentre lo vedevo imitare tutto convinto le espressioni sexy alla Cullen che su di lui stonavano parecchio.
Quel momento fu interrotto da una voce alle nostre spalle.
“Ragazzi scusate l’intromissione, ma sta al gruppo dieci” disse Liam sbucando con la testa fuori dalla porta.
“Arriviamo subito” parlammo in alluni sono io e Niall mentre ci avviavamo per le scale.
Mano a mano che la porta si avvicinava il panico cresceva. Cercai di calmarmi prima di entrare nella palestra dicendomi ‘figuriamoci se ti riconosce’ , presi un respiro profondo e raggiunsi le altre .
Non appena ci avvicinammo alla cattedra notai Zayn con un espressione , come dire , stanca. Era stanco di cosa poi? Di aver fatto troppo il coglione con tutte? Mi innervosì al pensiero e mi misi in fila accanto ad Elis e Sarah. Notai Sally accanto a una tipa dai capelli neri, le feci cenno di raggiungerci e dopo poco ci raggiunse.
“Allora ragazze ora vi chiamiamo una per volta- ci spiegò brevemente Harry-voi venite qui rispondete ad alcune domande vi fate guardare bene dal nostro principe- disse sfottendo spudoratamente Malik , che lo fulminò con lo sguardo- e poi vi lasciamo andare”.
“Chi è Holly Middlewood?” chiese Pakistan .
Una ragazza dai capelli color grano si fece avanti, era molto carina, aveva i capelli lunghissimi, gli occhi verdi e un naso un po’ prorompente ma pur sempre carino. Dopo poco Malik storse il capo a destra e a sinistra a mò di ‘no’ e ringraziò la ragazza per la disponibilità , lei ammiccò civettuola e si dileguò con quelle gambe chilometriche che si ritrovava. Passarono altre cinque o sei ragazze poi fu il turno di Sarah. Ovviamente fu anche lei ringraziata e mandata a casa, ci fece un cenno come per dire ‘ci sentiamo dopo’ e uscì dalla palestra. Dopo di lei passarono altre ragazze alla fine eravamo rimaste solo Sally ed io. Che situazione imbarazzante dissi mentre mi mordevo il labbro.
“Alex Cook”
Feci un passo avanti e poi un altro ancora, consapevole del fatto che il patibolo mi stava attendendo.
Hei Cook” mi salutò di nuovo Liam per poi sorridermi insieme a Niall. Come facevano quei ragazzi a stare così tranquilli mentre io stavo per avere un collasso di nervi?!
“Bene, Alex,giusto?” iniziò Malik sfogliando la fila infinita di nomi di ragazze che aveva già visto.
Già” mi limitai a rispondere io .
“Vediamo tu dov’eri sabato sera?” chiese lui , poco prima di alzare il capo e puntare i suoi occhi nei miei.
Distolsi subito lo sguardo , non volevo tradirmi da sola.  Continuava a scrutarmi in attesa di una risposta mentre il mio cervello continuava ad elaborare una scusa plausibile. Non avrei potuto dire che ero a guardare la tv in salotto visto che c’era anche lui , ma non avrei potuto dire nient’altro visto che in palestra c’era comunque Sally.
“Ero a ballare, poi ho passato il resto della serata alla ricerca di lei” feci per indicare Sally alle mie spalle.
Sentì Styles borbottare qualcosa come’ come si chiama quella’ per poi vederlo partire all’attacco in direzione della mia amica. Alè.
Malik annuì leggermente senza smettere di staccare gli occhi dal mio viso. Metteva in soggezione ed io avevo cominciato a mordicchiarmi le unghie nervosa.
“Posso andare adesso?” chiesi un po’ scocciata.
“Si , certo.” Concluse Malik con uno strano ghigno disegnato sul volto.
“Allora Zayn hai trovato la tua Cenerentola”  chiese Louis sbucando da dietro di me e facendo distogliere lo sguardo di Pakistan dal mio.
“Direi di no..visto che la bionda là dietro- disse indicando Sally-non mi sembra nemmeno di averla mai vista quindi direi che possiamo andarcene.”
Tutti annuirono e cominciarono a raccogliere le loro cose . Sally mi salutò per poi dileguarsi fuori dalla palestra mentre io rimasi di più visto che la mia roba era rimasta in cima agli spalti, dove l’avevo lasciata prima di uscire con Niall. Notai che anche gli altri se n’erano andati. Raccolsi in fretta le mie cose e mi diressi verso la porta. Non appena uscì qualcuno mi afferrò il polso , non feci in tempo a fare opposizione , visto che mi aveva già bloccata. Provai a dimenarmi ma mi era impossibile muovermi. Qualcuno avvicinò la sua testa alla mia, stavo per urlare quando una voce inconfondibile mi sussurrò all’orecchio.
“Chi pensavi di fregare Cenerentola?”










Racazzeeeeeeeee:3
Visto che il capitolo precedente era obbrobrioso , corto, privo di senso, insomma faceva praticamente schifo, ho provato a rimediare con questo e spero di esserci riuscita. Fatemi sapere cosa ne pensate mi raccomando ci tengo davvero tanto alle recensioni quindi hop hop se volete vedere il continuo di questa storia recensite :) Ringrazio chi l'ha già fatto e chi segue questa storia, grazissimoo !


Ed ecco Hazza e il suo megafono ahaha ;)

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Capitolo 7
*** Chapter 7 ***


                                                                    "I discorsi freddi che fai si scioglierebbero nel calore di un abbraccio ,
                                                                                                                   e lo sai."

                     
CHAPTER 7




POV Alex

Così come se n’era venuta, la mia voglia di urlare se n’era andata. Avete presente quando volete dire qualcosa, ma è come se le parole vi morissero in gola?  Ecco in quel momento tra le braccia di Zayn mi sentivo in quel modo. Ero letteralmente paralizzata, ogni mio muscolo non aveva la benché minima intenzione di rispondere ai miei comandi.
“Cos’è la matrigna ti ha mangiato la lingua?” continuò lui con un tono di voce strano, tra lo strafottente e il dolce. Non risposi. Non ce la facevo. Chiusi gli occhi contai mentalmente fino a tre sperando che tutto ciò fosse solo un brutto sogno. Quando li riaprì però per mia grande delusione avevo ancora Pakistan che mi bloccava e la sua testa era ancora appiccicata alla mia.
“Ma sei ancora viva?”chiese per poi venirmi davanti senza sciogliere quello che era diventato una sottospecie di abbraccio. Mi sventolò la mano davanti al viso , finchè non mi ripresi dal mio stato comatoso per puntare gli occhi sui suoi. Ovviamente era divertito, comportandomi in quel modo stavo facendo crescere il suo ego in modo spropositato, mi decisi a scostarmelo di dosso bruscamente e presi ad allontanarmi senza rispondergli.
 “Ehi! Dove vai? Ti ho fatto una domanda “ disse lui cominciando a camminare per venirmi dietro. Accellerai il passo e dopo poco raggiunsi la mia macchina ma non appena aprì lo sportello qualcuno alle mie spalle lo richiuse. Mi voltai di scatto e notai di nuovo il ghigno divertito di quello stupido pakistano
“che vuoi”chiesi in un soffio.
“So che eri tu sabato sera.”
“Credo tu mi stia confondendo con qualcun’altra , mi spiace.”Dissi mentre feci per riaprire la portiera che lui prontamente fece richiudere. Lo fulminai con lo sguardo e lui ricambiò l’occhiataccia .
“Ma non prendermi per il culo, mi ricordo di te, già l’altra mattina nel corridoio avevo qualche sospetto , ma oggi quando ti ho rivista ho capito che eri tu.”
“Bene mi fa piacere adesso posso andare?”mi arresi io scocciata.
“Certo che no.” Disse lui con ovvietà. Ma quanta autostima aveva quel ragazzo? Che poi chi gli diceva che avrei voluto passare del tempo con lui, con la reputazione che aveva poi farmi vedere in giro con Pakistan equivaleva ad andare a giro in lingerie , sarei passata per la sua prostituta di turno, cosa che non avrei assolutamente fatto.
“Ok, senti io non so cosa abbia fatto quella sera, comunque sia dimenticalo ok? Non ero in me. “ dissi sbrigativa .
“Quindi non ricordi niente?” ghignò lui.
“Perché che dovrei ricordarmi? Ho solo un vago ricordo del vaso di Harry per terra rotto, di te che mi passi la scopa, e poi boh solo una gran confusione.. ah si e poi la tua faccia che imita un leone” dissi facendo finta di concentrarmi per ricordare. In realtà nei giorni precedenti la mia memoria era tornata al suo posto e purtroppo tutti i ricordi di quel sabato si erano rifatti vivi.
“Quindi non ricordi delle canne, non ti ricordi cosa abbiamo fatto dopo?” continuò lui avvicinandosi pericolosamente e ammiccando .Ma che cazzo? Io non avevo fatto proprio niente, si okkey mi ero fatta qualche canna ma non avevo fatto niente con lui di questo ne ero certa. Mi scostai leggermente per poi rispondergli.
“Si me ne ricordo. E vorrei non averlo mai fatto. E per quanto riguarda me e te , noi non siamo stati mai insieme idiota.” Dissi io acida spingendolo via da me.
“Violenta la ragazza- ghignò lui divertito-E chi te lo dice che non sia successo niente? Non ricordi niente giusto?Parole tue” disse strafottente notando il fatto che mi ero tradita da sola.
“Si okey ti prendevo per il culo, in realtà mi ricordo tutto ma voglio dimenticarmelo, facciamo finta di non conoscerci cosa che infondo non dovrebbe tornarci difficile visto che abbiamo passato solo una sera insieme e per di più mentre io ero fuori di testa come un terrazzo, e poi trovati un'altra ragazza ne è pieno l’istituto di idiote che ti vengono dietro.”  
“Gelosa? E comunque  se la metti così, piacere io sono Zayn Malik tu sei?” chiese regalandomi un sorriso sghembo e porgendomi la mano. Come poteva essere possibile che Pakistan si interessasse così a me? Il ragazzo impossibile a cui stavo dietro da circa un anno si interessava a me? Impossibile, probabilmente mi avrebbe presa per il culo come faceva con tutte o probabilmente sabato sera dovevo esser stata tanto di fuori da farlo interessare a me, ma in quel momento non mi importò e alzando gli occhi al cielo strinsi la sua mano per poi presentami .
“Sono Alex, Alex Cook e non posso dirti che per me è un piacere-Dissi strafottente -adesso posso andarmene o vogliamo farci notte?”
“Non è male come idea.”
Ghignò lui mentre lo guardai malissimo .
“Si vabbè ci vediamo eh”
“No aspetta, almeno dammi il tuo numero”
“Sai già il mio nome ed è già troppo”
dissi io mentre chiudevo lo sportello della macchina e accendevo il motore lasciandomi Malik alle spalle.

“Sono tornataaaaaa” Urlai per poi chiudermi in camera sbattendo la porta.
 Ero arrabbiata. Perché tutte a me dovevano succedere? Malik non poteva continuare a ignorarmi come aveva fatto negli anni scorsi? Perchèèèèè. Mi alzai di scattò a sedere sbattendo un piede per terra dalla rabbia. Voi penserete che sono pazza, si in un certo senso avete ragione. E’ che ho sempre odiato che qualcuno si interessasse a me, non volevo distrazioni, la mia vita andava già più che bene così com’era senza ragazzi, infondo avevo le mie migliori amiche, Niall , la scuola, la mia famiglia, la musica , l’ arte, le feste ( per quanto non fossi una ragazza molto festaiola) , il cioccolato, il cibo , una casa dove vivere , si direi che sto divagando . Tutto quello di cui avevo bisogno insomma. I ragazzi portavano solo casini inutili, ti usavano, erano immaturi, coglioni e idioti, capaci solo di farti del male, non avevano un cervello visto che non ne avevano bisogno in quanto non pensavano. Negli anni l’unica eccezione che avevo incontrato era stato Niall. Lui era perfetto, era il mio fratellone acquistato, nonostante nessun legame di parentela ci legasse e avessimo la stessa età per me era come un fratello maggiore, lo consideravo al pari di mia sorella Alice, lui era dolce e non solo con me lui era dolce in generale, a volte fin troppo visto che spesso le ragazze si prendevano gioco di lui , e Horan ovviamente finiva per starci male ed io ovviamente finivo con l’urlare contro alle tipe che lo trattavano male. Come si poteva trattare male un ragazzo dal cuore così d’oro e per di più così bello? Smisi di pensare a Niall e il mio pensiero tornò su quell’idiota di Zayn. Sbuffai sonoramente e accesi il pc. Io non avevo bisogno di un ragazzo io ero indipendente, si okey gli andavo dietro da un anno ma questo non voleva dire che volessi starci insieme o averci un chissà quale tipo di rapporto, a me bastava guardarlo da lontano ,ecco. Entrai su facebook domandandomi cosa ci facessi io su un sito così bigotto. Digitai la password svogliatamente e notai ben sessantaquattro notifiche. Elis Evans ha commentato il tuo link, a Sally Brown piace il tuo link , Sarah Davis ha pubblicato qualcosa nel gruppo “Sea”. Per la cronaca “Sea” eravamo noi, erano le nostre iniziali e avevamo creato un gruppo su face book solo per noi dove condividevamo qualsiasi stronzata ci passasse per il capo senza che gli altri la vedessero o si facessero gli affari nostri. Tra una delle tante notifiche una risaltò sulle altre “Zayn Malik ha pubblicato qualcosa sulla tua bacheca”. No,no, no ,non poteva essere avevo le allucinazioni. Ricaricai la pagina più e più volte e la notifica non aveva la minima intenzione di scomparire. Inspirai sonoramente per poi vedere cosa quell’idiota mi avesse pubblicato in bacheca .
“Ciao principessa :)” No ma io dico lui mi voleva davvero morta?! Tutte le ragazze dell’istituto mi avrebbero uccisa, comprese le puttanelle che gli giravano intorno, anzi soprattutto quelle. Eliminai il post e sperai che il minor numero possibile di persone lo avesse visto, mi staccai dal pc e mi ributtai sul letto.

Quando riaprì gli occhi vidi che c’era qualcun altro in stanza con me. Mi irrigidì e mi rilassai subito dopo quando notai i lunghi capelli castani di mia cugina , che se ne stava tranquilla al pc. Decisi di alzarmi silenziosamente per farle paura me lei ovviamente si girò prima che riuscissi a urlarle in un orecchio .
“Non sei brava a fare le cose in silenzio.” Mi disse lei prendendomi in giro.
Le feci la linguaccia e mi misi a sedere accanto a lei.  Il mio sguardo si fece vacuo quando notai che Mel stava guardando le foto di Zayn. Rimasi paralizzata e probabilmente questo non sfuggì allo sguardo attento della mora la quale subito si rivolse a me preoccupata.
“Alex tutto okay?” disse passandomi una mano davanti agli occhi.
“Si, certo- balbettai io – cccosa stavi facendo?” le chiesi cercando di essere  naturale e cercando di guardare il meno possibile lo schermo del pc , da dove spiccava la faccia sorridente di Zayn con un buffo cappello in testa.
“mm niente di che, guardavo le foto di questo tipo, oggi Elis mi ha detto che stava organizzando un raduno perché stava cercando la sua ‘pricipessa’, non ti sembra una cosa dolcissima? Se solo quello stronzo di Matt avesse avunto un quarto della dolcezza di questo Malik a quest’ora staremo ancora insieme..” disse le ultime parole sospirando .
“comunque tu ci sei andata?”chiese improvvisamente curiosissima.
Si si ma credo non abbia trovato la sua Cenerentola “ dissi io fregando una patatina dal pacchetto di Mel.
“Oh, poverino, spero che la ritrovi, che poi non è nemmeno brutto, anzi direi che è a dir poco bellissimo!” disse lei ricominciando a sfogliare le foto di Zayn.
Ad essere sincera mi dava fastidio che Mel si interessasse a Malik . Non ero gelosa è che.. mi dava fastidio. Lui non era giusto per lei, Mel non lo conosceva non sapeva quante ragazze aveva usato e mandato a quel paese nel giro di un secondo, non sapeva quanti cuori aveva infranto senza pensarci di volte, non sapeva che in confronto il suo Matt era un frate cappuccino e che dietro quella facciata da bravo ragazzo si nascondeva un grandissimo stronzo.
O magari la verità è un'altra Alex.  Mi disse una vocina all’interno della mia testa. Magari reagisci così perché hai paura che te lo porti via.
Ma portare via cosa?! Zayn non era mio. Conclusi scuotendo il capo vivacemente ed alzandomi di scatto. Ne ora ne mai.
“Vado ad apparecchiare “ dissi lanciando un occhiata a mia cugina che continuava ad ammirare Malik tranquilla.



POV Sarah
 

Arrivai a scuola in anticipo, cosa che non era assolutamente da me. Posai i libri nell’armadietto e feci per tornare nell’atrio. Mi bloccai di scatto quando vidi Elis e Liam insieme abbracciati. Ma che cazzo? Li guardai da lontano lui le teneva un braccio sulle spalle e lei rideva contenta su qualcosa che lui le aveva appena detto . Erano così dolci. Li guardai allontanarsi indisturbati incuranti del fatto che io li stessi fissando. Alzai le spalle e andai alla ricerca di Sally e Alex. Trovai Alex fuori a fumare , cosa che faceva solo quando era veramente incazzata, appoggiata al muro a fissare il vuoto.
“Alex, cos’è successo?” Chiesi fecendole un cenno con la testa indicando la sigaretta che teneva stretta in mano. Lei si limitò ad alzare le spalle e a prendere un altro profondo tiro . Sputò il fumo dal naso , sembrava un toro e non riuscì a trattenere le risate. Ovviamente Alex mi guardò malissimo e si incammino verso il parco davanti scuola. Dovevano girarle davvero tanto, quando non rispondeva e si comportava così era meglio starle alla larga. Scorsi una chioma bionda in fondo al cortile e la raggiunsi quasi correndo. Prima che arrivassi a destinazione una ragazza del terzo anno mi fermò.
 “Sarah volevamo chiederti per quell’iniziativa di fine anno…”
Ma la gente non aveva niente da fare a prima mattina?
“Certo ditemi pure” risposi io con un sorriso cortese.
Purtroppo essere una delle rappresentanti d’ istituto aveva le sue controindicazioni. Fatto sta che adoravo comunque quel ruolo, perdevo un sacco di ore di lezione perché venivo spesso richiamata dalla preside per fare delle commissioni, organizzavo aste di beneficienza, balli di fine anno, primavera ecc. Insomma tutte quelle cose che un rappresentante d’istituto fa. Poi ero rispettata, cosa che ovviamente mi faceva piacere e per di più conoscevo sempre gente nuova , visto che la scuola era veramente immensa.
Quando la ragazza che si rivelò chiamarsi Jade finì il suo monologo sull’organizzazione dell’imminente festa di fine anno, la salutai e mi diressi finalmente verso Sally.
“Saraaaaaaaaaaaaah” mi urlò nonostante fossimo a meno di tre metri.
“Sallyyyyyyyyyyyyyy” la scimmiottai io provocandole una forte risata.
“Hai visto le altre?” mi chiese.
“Si, Alex aveva un forte giramento di coglioni in corso mentre Elis.. era con Liam!!” dissi esaltata per l’ultima parte della frase.
“Con Liam? E che ci faceva con Liam?”
“Le uova Sal! Che vuoi che ne sappia io?! Quella ragazza ci nasconde molte cose, forse un giorno di questi scopriremo che dietro la sua facciata da angioletto si nasconde un serial killer , ma magari quando lo scopriremo sarà troppo tardi perché..” non conclusi la frase visto che Sal mi interruppe.
“Sarah stai divagando, prendi fiato” mi disse lei iniziando ad ispirare e espirare come una di quelle idiote che guardavo la sera fare yoga su un altrettanto idiota programma tv. Che poi le guardavo non tanto per fare esercizio con loro, ma perché mi divertivo a sfotterle, se ne uscivano con frasi senza senso quali “lascia che la tua energia positiva si propaghi per la stanza..” e poi hanno anche il coraggio di dire che i drogati siamo noi giovani. Il mio monologo interiore fu interrotto dal suono stridulo della campanella. Ci avviammo di nuovo verso i nostri armadietti . Adesso avrei avuto.. Questa me la ricordavo, arte, si si era arte. Presi i libri di arte e feci per dirigermi tutta convinta verso la mia classe quando senti la voce divertita di Sal urlarmi dietro.
“Oh scema , abbiamo matematica insieme adesso, è venerdì! Vedo che non hai ancora imparato l’orario” disse ridendo.
Vabbè io ci avevo provato , pensai mentre cambiavo i libri di arte per quelli di matematica.

Fortunatamente l’ora di matematica e le ore a venire passarono velocemente e finalmente fu l’ora di mensa. Santo cibo. Presi un vassoio e mi misi in fila, il menù del giorno non era il massimo ma “dovevamo accontentarci” come mi ripeteva ogni volta Donnie , la donna che serviva alla mensa, ogni volta che mi lamentavo per quello che spacciavano per cibo, il che avveniva molto spesso. Presi la mia porzione di purè al patate , un’insalata di carote e una mela. Andai verso il nostro solito tavolo mi misi a sedere .
“Ciao di nuovo idiota “ dissi rivolgendomi a Sally che era già intenta a mangiare e mi rispose con un cenno del capo.  Poco dopo ci raggiunse anche Elis seguita a ruota da Alex.
Non feci in tempo a chiedere niente ad El riguardo Liam, visto che la mia attenzione fu catturata da un altro evento.
Harold Edward Styles che salutava ammiccando Sally. La mia Sally. Mi guardai intorno per controllare l’espressione delle altre, le quali somigliavano probabilmente a quella che avevo dipinta io sul volto.
Harry fece per richiamare l’attenzione di qualcuno alle sue spalle per poi fargli un cenno in direzione del nostro tavolo. Nel giro di un secondo apparve Louis ,con il suo solito sorriso sghembo e una maglia a righe.
“Possiamo?” chiesero educatamente non appena furono accanto al nostro tavolo.
“Certo” rispondemmo tutte all’ unisono.
Subito dopo tutti cominciarono a parlottare tranquillamente, Harry parlava del casino che era successo durante la lezione di storia quando la professoressa li aveva beccati a lanciare oggetti fuori dalla finestra, mentre Louis parlava a ruota libera con quella sua voce dolcissima sparando anche lui stronzate a ruota libera.
“Sarah tu frequenti il corso di teatro giusto?” mi chiese Sal facendomi scendere dalle nuvole.
“Si perché?” Chiesi incuriosita.
“Louis era interessato a iniziare il corso ma ancora non è del tutto convinto ” spiegò Harry.
“E poi i corsi sono già iniziati..” concluse Lou.
“Ahh, capisco, comunque se ti interessa vieni pure ad inserirti ci penso io visto che sono una delle responsabili, quest’anno recitiamo Giulietta e Romeo, un classico ma che riscuote sempre un sacco di successo, però se devi iscriverti fallo adesso, visto che lo spettacolo verrà presentato per la fine della scuola e hai esattamente tre settimane per prepararti. Tutto dipende da te”  Dissi rivolgendomi direttamente a Louis che rifletteva sulle mie parole.
“Mi piacciono le sfide , ci stò “ disse sorridendomi.
“Bene , allora basta che compili il modulo ed è fatta” conclusi per poi bere un sorso dalla mia bottiglietta d’acqua. La campanella suonò e Louis e Harry si dileguarono nelle loro classi mentre io e le altre restammo li a fissarci come delle perfette dementi.
“Ragazze abbiamo bisogno di parlare o sembra a me?” cominciai io.
“Direi di si, domani pigiama-party da me? I mie non sono in casa quindi possiamo fare che vogliamo” propose Alex .
“Perfetto direi” affermò Sal mentre Elis si limitò ad annuire.








Racazzeeeee :) Come state? *parla da sola aahah*
Ho pubblicato il capitolo solo adesso perchè solo a maggio i professori si rendono conto che gli mancano voti quindi sono stata sotto a studiare. Comunque spero di pubblicarne un altro presto :) Se vi piace fatemelo sapere con una recensione ci tengo davvero tanto a quello che pensate ! Se volete aggiungermi su twitter sono @alessandrawop :)
Detto questo guardatevi quest'Hazza che se la ride bellamente ahaha
Au revoiir !

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Capitolo 8
*** Chapter 8 ***




CHAPTER 8

Pov Alex

“Alex, mi raccomando, quando torniamo voglio ritrovare la casa come l’ho lasciata”disse mia madre guardandomi severa.
Alzai gli occhi al cielo.
“Mamma tranquilla, invito tutto il quartiere e un branco di vichinghi impazziti a distruggere casa.”
Naturalmente mia madre Anne mi tirò un’ occhiataccia.
“Io sono pronto” disse mio padre scendendo dalle scale con un borsone in mano.
“Ma quanta cazzo di roba vi siete portati? State via solo per due giorni!”
“Alex modera i termini” mi riprese mio padre.
Si ok. Comunque non vorrei dirvelo ma tra esattamente- guardai velocemente l’orario- mezzora parte il vostro treno”.
“Ecco te lo avevo detto io che dovevamo partire prima”
disse mio padre iniziando a raccattare roba per casa e a infilarla in malo modo nella borsa.
“Mammaaaaaaa, dove sono le mie ballerine rosa?!” strillò una voce acuta dal piano di sopra.
 Alice, piccola dolce rompicoglioni, che nei momenti più critici trovava sempre il modo per rendere la situazione ancora peggiore.
“Sono in camera tua” urlò mia madre.
“Alice, muoviti siamo in ritardo! Se tua madre mi desse ascolto..” bofonchiò mio padre mentre usciva dalla porta per caricare il borsone in macchina.
“Alicee! Muoviti” urlò ancora mia madre.
Mio dio che agitazione, mi facevano saltare i nervi . Mi affrettai a salire le scale per aiutare quell’ammasso di riccioli che era mia sorella a cercare quelle maledette scarpe.
Aprì la porta troppo velocemente la quale sbattè contro qualcosa per poi ritornare indietro colpendomi dritta in faccia.
“Ma porca puttana!” urlai coprendomi il viso dolorante con le mani.
Vidi mia sorella avvicinar misi, per poi guardare dietro la porta.
“Oh ecco dov’erano le mie scarpe” disse tutta felice raccattando le scarpette che avevano fatto da vincolo alla porta.
“Sparisci dalla mia vista prima che accenda un falò con le tue stupide ballerine e con i tuoi graziosi riccioli” sussurraì tra il dolore.
Ovviamente mia sorella obbedì e scese al piano di sotto, per poi raggiungere mio padre che era già in macchina con la chiave inserita.
“Al allora noi andiamo.. “ disse Anne infine.
“Ok, ciao mamma, salutami zia Jane, quando pensate di tornare?”
“Domani sera o al massimo domani l’altro mattina” disse scoccandomi un bacio sulla fronte.
Annuì e mi affacciai per salutare il resto della mia famiglia.
Fissai la macchina dei miei che si allontanava fino a scomparire dopo aver svoltato all’incrocio. Sospirai, e mi richiusi la porta alle spalle. Quanta calma c’era quando quel gruppo di matti non era in casa?


*Driiin*.
Sussultai.
”Stupido campanello”biascicai con la bocca impastata dal sonno.
Sbuffai e mi alzai dal letto stropicciandomi gli occhi.
“Arrivoooo!” urlai, per far capire a chi stava dietro la porta che prima o poi avrei aperto.
 Cercai il telefono e guardai l’ora. Erano già le sei, e io che ero convinta di aver dormito giusto una mezzora. Ributtai il telefono sul letto e mi precipitai al piano di sotto correndo. Probabilmente erano le ragazze. Non feci in tempo a pensarlo che tre paia di occhi e tre sorrisoni mi salutarono non appena aprì la porta.
“Ciao capra” Mi dissero in coro.
“Buonsalve -risposi mentre mi richiudevo la porta alle spalle- Allora che avete portato da mangiare?”
“Al siamo appena arrivate e tu ti preoccupi del mangiare?!- chiese facendo la finta offesa Sal- E comunque piccola fogna a cielo aperto non ti preoccupare abbiamo quattro borse della spesa piene di schifezze, sempre se ti bastano eh!” concluse tirandomi una leggera gomitata.
Alzai gli occhi al cielo e mi sedetti su uno dei cinque sgabelli che stavano in cucina.
“Ma per caso stavi dormendo?” Mi chiese Elis mentre come al solito rovistava nella dispensa alla disperata ricerca di un biscotto, era una sottospecie di biscotto-dipendente quella ragazza.
“Si vede èh” dissi stropicciandomi gli occhi.
“Solo un pochino “ disse lei una volta trovata la sua adorata scatola di biscotti.
Alzai le spalle.
“Già ma come mai oggi non ci sono i tuoi?” mi chiese Sarah che intanto si era accomodata sul divanetto a fare zapping .
“Sono da mia zia Jane, mia madre e quella donna se non si vedono almeno una volta al mese da in escandescenza” risposi  mentre Sarah annuiva distratta.
“Allora, Elis, direi che ci devi delle grosse spiegazioni” dissi sorridendo malefica in direzione della biondina che mi sorrideva sorniona .
“Si infatti El, racconta, vogliamo sapere tutto!” disse subito Sal interessata all’argomento, mentre Sarah si rigirava sul divano verso di noi e spengeva il televisore e fissava Elis in attesa di una risposta.
Ma niente, non c’è niente da raccontare.”
“ Si vallo a dire qualcun altro brutta vaccona, raccontaci tutto adesso” disse Sally pizzicando i fianchi all’altra bionda che alzò lo sguardo al cielo di risposta.
“Ma niente davvero,dopo averlo conosciuto alla festa di Harry abbiamo pranzato insieme qualche volta, ma siamo solo amici, davvero- disse guardandoci una ad una per convincerci - siamo molto simili quindi ci troviamo bene insieme, lui è dolcissimo, mi ha perfino aiutato a studiare arte l’altro giorno in biblioteca” La bionda vennè interrotta dal suo cellulare che vibrava. Rispose velocemente.
“Ehi Liam” squittì El.
“No stasera non usciamo, siamo tutte a casa di Alex… si , no , si, ok , ci sentiamo ciao” chiuse la telefonata poco dopo, ritrovandosi tre paia d’occhi che la fissavano.
“Solo amici eh…” iniziò a punzecchiarla Sarah.
“Oh ma pensatela un po’ come vi pare “ disse la biondina scocciata.
“Ovvio” rispondemmo noi tre in coro mentre Elis ci fulminava con lo sguardo.
“E tu invece, brutta scimmiona bionda?! Non mi hai ancora spiegato dove hai trovato tutta questa confidenza con Styles” chiese Sarah rivolgendosi a Sal.
“Ma niente in palestra ha attaccato bottone dal nulla, ci siamo presentati , abbiamo parlato un po’ e alla fine siamo andati a prendere un caffè, poi vabbè gli ho passato il compito di chimica quindi diciamo che sono entrata nelle sue simpatie .” disse Sal con non chalance mentre si buttava sul divano accanto alla mora.
“Vedi che a volte essere una cervellona serve!-affermò Sarah tutta convinta tirando un buffetto a Sal- Dovrai darmi un po’ di ripetizioni.”
“Sarah il tuo non è un problema di cervello, si vabbè magari è anche quello-scherzò Sal- ma il tuo problema principale è che fai troppe cose e non hai voglia di studiare”
Forse hai ragione” disse Sarah alzando le spalle.
*Driiiiin*
“aaaa è arrivata la pizza” strillacchiò Sarah tutta contenta per poi avviarsi verso la porta ad aprire.
Dopo cinque secondi torno in cucina con quattro cartoni di pizza e come al solito Sarah e Elis si scambiarono una metà delle loro pizze. Non chiedetemi perché ma lo facevano sempre di lì a quattro anni non c’era una volta in cui Sarah non dava metà della sua pizza con il mascarpone a El e quest’ultima che facesse lo stesso con la sua pizza peperoni e salsiccia.
Finimmo la pizza in dieci minuti e come rituale iniziò la sfida “more contro bionde” a just dance. Io ovviamente ero un fiasco a ballare, sembravo una sottospecie di ippopotamo zoppo con il tutù , e le volte in cui vincevamo era dovuto soprattutto a Sarah che sapeva muoversi.
Arrivammo alla terza sfida quando sentimmò un rumore sospetto provenire dal piano di sopra.
Ci guardammo impaurite mentre Sally e Elis procedevano subito ad armarsi con i ferri che si usavano per spostare la legna nel camino. Io afferraì un coltello da cucina piuttosto grosso mentre Sarah imbracciò un mattarello. Sembravamo un gruppo di pazze, ma avevamo troppa paura per rendercene conto.
Feci un cenno alle altre e cominciammo a salire le scale in punta di piedi.
Sembravamo una brutta ,anzi bruttissima, copia di Diabolik. Strusciammo appiattite al muro finchè ognuna di noi non fu davanti una porta. Elis davanti la porta della stanza dei miei , Sal davanti la porta della camera di mia sorella, Sarah davanti quella del bagno mentre io davanti quella di camera mia.
Sally mimò un “al mio tre apriamo” tutte annuimmo.
Uno.
Due.
Ci guardammo per l’ultima volta, con il viso illuminato dalla luce fioca dei lampioni della strada, per poi annuire ancora.
Tre.







Commento autrice: 
*ehmehm si schiarisce la voce come un'idiota*
Sciao beleee :3
Non so se nessuno sta leggendo sta storia visto che le recensioni sono pochissime, io comunque sto continuando a pubblicare capitoli anche se non se li caga nessuno ahah. Si sono una #foreveralone.
Detto questo ragà sto capitolo fa abbastanza schifo, cioè è come dire di "transizione" , ma capitemi la scuola mi sta seriamente uccidendo e ho scritto proprio perchè sennò era troppo che non aggiornavo. 
Vabbè comunque sia enjoy it e recensiteee dai :) 


P.S : Guardatevi questo ciccione di Malik che fa il figo mentre nessuno se lo caga aahaahah :) 

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Capitolo 9
*** Chapter 9 ***


CHAPTER 9
 
 
Poggiai la mano tremante sulla maniglia, nonostante fossi armata peggio di Scream, avevo seriamente paura. Mi feci coraggio e aprì la porta tutto d’un colpo.
Tirai un urlo di terrore e richiusi istintivamente la porta, da dietro la quale iniziarono a provenire delle risate generali. Mi accasciai sul pavimento con il fiatone mentre le altre riaprivano la porta di camera mia e accendevano la luce.
“Ma io dico, ma siete deficienti!?” chiese retoricamente Sarah minacciando i nostri ospiti con il mattarello.
“No perché- altre risate- voi vi siete viste?” .
Lo avrei ucciso, adesso o mai più. Ritrovai la forza di alzarmi, lasciai il coltello da film horror sul pavimento e entrai in camera mia .
“Tu, stupido irlandese che non sei altro, sei un cretino!” urlai mentre prendevo a schiaffi il mio migliore amico che non ebbe nemmeno la decenza di smettere di ridermi in faccia.
“Payne da te non me lo sarei aspettata” rimproverai Liam che come Horan stava sul pavimento piegato in due dalle risate.
“E poi voi che cazzo ci fate voi qui?!”strillai verso Styles, Malik e Tomlinson anche loro stravaccati bellamente sul pavimento a ridere.
“Ragazzi , Alex vi ha fatto una domanda” si intromise Sal mentre Elis guardava interrogativa Liam.
“Bèh, doveva essere una sorpresa-rispose Malik- quindi, SORPRESAAA!” urlarono poi tutti in coro.
Ma voi state male , che razza di problemi avete ?Ci avete fatto prendere un colpo!” disse Elis guardandoli male.
“Che sorpresa del cazzo- dissi- Adesso avete 30 secondi per uscire da questa stanza e altri 15 secondi per uscire da questa casa”.
“Eddai Al non ti arrabbiare,non volevamo spaventarvi
” disse Niall serio alzandosi per venirmi ad abbracciare.
 Ovviamente non restituì l’abbraccio e restai a braccia conserte, ero troppo arrabbiata.
“Ma l’avete fatto, quindi o trovate un modo per farvi perdonare o alzate il culo e ve ne andate.” Dissi acida.
“Ehi voi due non dovete familiarizzare con il nemico” disse Sarah riprendendo Elis e Sally che intanto si erano sedute sul pavimento a parlare con Styles e Payne.
Le due sorrisero imbarazzate per poi rialzarsi.
“Che carino, come si chiama?” chiese Malik sfottendomi mentre  teneva in braccio uno degli orsacchiotti che tenevo sul letto.
“Sto cazzo si chiama, e adesso tutti fuori da questa stanza!” urlai mentre tutti obbedivano e fulminavo con lo sguardo quell’idiota di Zayn.
Niall la porta sai dov’è porta questo branco di scimmie fuori di qui.”
“Ma Alex, dai non sappiamo che fare, mio fratello mi ha sfrattato da casa mia perché ha una specie di rimpatriata con i suoi amici del college, a casa di Zayn ci sono i suoi in casa, così come in casa di Harry , Louis e Liam. E poi fuori piove e non ho voglia di chiudermi dentro un locale. Abbiamo portato anche da bere! E poi- prese fiato e mi prese sotto braccio- volevo passare un po’ di tempo con la mia migliore amica” concluse scoccandomi un bacio sulla guancia.
Era ufficiale Niall Horan era un super mega lecchino di prima classe. Non riuscì a dir di no a quegli occhioni azzurri e alzai gli occhi al cielo .
“Al massimo le 2 vi voglio tutti fuori di qui” dissi firmando la mia condanna a morte.
 

1 ora dopo.
 

OOOOOH OOOOH SOMETIMEEEEES” urlavo in coro a Sally mentre saltavamo sul divano come due pazze.
Ci eravamo scolate decisamente troppe birre e quella strana bottiglia colorata che aveva portato Niall aveva contribuito a farci delirare . Osservai Elis e Liam che ci guardavano divertiti, probabilmente conoscendo entrambi non avevano toccato alcool . Mah.
“Ehi voi due cos’avete da ridere muov..” non feci in tempo a finire la frase che mi ritrovai faccia a faccia con il tappeto.
“Ciao tappeto- farfugliai -tutto ok? Io non molto.” Continuai parlando a vanvera mentre Sal se la rideva come una pazza insieme Elis e Liam e nessuno mi aiutava ad alzarmi.
“Ehi brutti stronzi aiutatemi , non vedete che sono una povera donzella in difficoltà?!” strillai fintamente offesa.
Ovviamente Sarah era accasciata a terra piegata in due dalle risate,così come Louis e Hazza che intanto si era caricato Sal in spalla e la portava a giro a mo’ di sacco di patate. Niall..Dov’era Nial? Probabilmente in cucina, lui e il frigo un giorno si sarebbero sposati e avrebbero avuti tanti piccoli Niall-frighi come figli. Ok stavo parlando a vanvera, anzi no dal momento che stavo pensando e nessuno poteva sentirmi, a meno che nella stanza non ci fosse Edward Cullen.
“C’è Edward?”domandai.
“Chi?!” chiesero tutti tra le risate.
“EEE sto cazzo.” Biascicai riappoggiando la testa sul tappeto.
Okkey Eddy non c’era.
Mi guardai intorno finchè la stanza non cominciò a muoversi.
“woooo ragazzi qui gira tutto!” urlai.
“Non urlare! Mi sfondi un timpano.” Disse una voce molto, ma mooolto vicina alla mia faccia.
Mi accorsi di non essere più sul pavimento solo quando Zayn era sull’ultima rampa di scale.
“Ehi cosa cazzo fai?? Mettimi giù brutto maniaco” .
Obbedì lasciandomi cadere rovinosamente a terra.
“Ma sei scemo??” strillai incazzata mentre mi massaggiavo la parte lesa.
“Ehi me l’hai detto tu !”
“Bene allora sei un coglione” dissi mentre cercavo di alzarmi da terra.
Mi porse una mano, che io ovviamente non presi, a costo di rotolare fino alla mia stanza non avrei accettato il suo aiuto.
“Perché devi essere così?” urlò lui d’un tratto vedendo che continuavo ad ignorarlo mentre cercavo di tirare giù la maniglia della porta. Notai che teneva le mani strette a pugni, probabilmente stava trattenendo l’istinto di prendermi a schiaffi, e come biasimarlo? Anche io vorrei prendermi a schiaffi, se non fosse che poi sentirei male .
“Così come?” risposi confusa mentre Zayn apriva la porta per me.
“Così , così..”
“Anche tu sei così, così- lo sfotte io- adesso vorrei dormire, addio” conclusi chiudendogli la porta in faccia per poi raggiungere il letto a gattoni.
Poco dopo sentì la porta richiudersi e qualcuno sedersi ai piedi del letto.
“Edward va da Bella” biascicai senza pensare.
“Edward?”
 Zayn. Che cazzo voleva ancora?
“Si può sapere qual è il tuo problema?Perchè sei qui va giù dai tuoi amici e divertiti. Ah e dici loro di non far troppo casino che domani gli faccio pulir tutto con la lingua” borbottai voltandomi dal lato opposto al suo.
Lo sentì accomodarsi meglio.
“Cosa non ti è chiaro del “vai giù” ? Se vuoi te lo dico in altri termini “vattene”, “sgombera”..” non finì la frase che lo sentì avvicinarsi pericolosamente.
“Che cazzo stai facendo?” chiesi una volta riaccesa la luce ritrovandomi la sua faccia a pochi centimetri dalla mia.
“Niente.” Rispose secco risistemandosi ai piedi del letto come un vecchio gatto obeso fa con la sua padroncina ultra ottantenne.
“Ok, dai parliamo basta che poi dopo ti levi di qui” dissi mettendomi a sedere accanto a lui appoggiando la testa al muro.
Zayn voltò leggermente la testa per poi ritornare nella posizione iniziale .
“Cosa ti ho fatto? Perché devi trattarmi sempre così?”chiese.
“Così come?”
 “Così come se tu fossi troppo superiore per me, come se tu stessi un gradino sopra tutti.”
“Si e tre metri sopra il cielo”
borbottai.
Lui mi guardò malissimo.
“Vedi! Io dico qualcosa di serio e tu fingi di ascoltarmi per poi sfottermi, sei impossibile.”
“E da quando ti interessa quello che faccio? Come mi comporto? Da quando ci siamo fatti una canna insieme credi di avere un qualche tipo di rapporto con me? Bèh ti sbagli. Quella sera ho fatto una cazzata non so più come ripetertelo. Con te non voglio aver niente a che fare.” Dissi forse troppo duramente.
“Perché? Perché non sono abbastanza forse?!” lo vidi farsi più scuro in volto.
E chi l’avrebbe mai detto che mister “sono figo solo io” aveva tutte queste insicurezze. In un certo senso mi rividi in lui. Provai un senso di pena, ma  ero troppo orgogliosa per ammetterlo.
“Cos’è Malik questa è una nuova tecnica di abbordaggio?’Facciamo sentire una merda quella con cui ci sto provando solo perché non ha voglia di star con me’?”dissi ancora una volta in tono duro.
“Ma chi cazzo credi che sia? Non sono così stronzo. Si forse sembro..ma in realtà non lo sono.”
“Zayn non prendere per il culo che tutte e dico TUTTE sanno che sei un puttaniere, egoista, egocentrico del cazzo”.
“E sai che ti dico io? Tu continua ad ascoltare TUTTE le altre persone,continua a giudicarmi senza conoscermi.”
Disse  chiudendo il discorso e uscendo sbattendo la porta di camera.
Adesso mi sentivo una merda.







spazio autrice (?):
Ragazzeeee ciao!
Allora prima di tutto ringrazio chiunque ha messo la storia tra le preferite/seguite e chi l'ha recensita!
Poi vediamo.. Questo capitolo è un gran casino , a me fa schifo, cioè io principalmente non volevo che Alex e Zayn litigassero ma boh m'è presa così stasera hahah :)
Detto questo mi raccomando recensite che appena ho tempo scrivo il prossimo capitolo!
Au revooir belle racazzuolee! 



Comunque godevi questa faccia cricetosa (?)  


Ragazzuole finchè non aumentano un po' le recensioni non continuo :3 

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Capitolo 10
*** Chapter 10 ***


CHAPTER 10

 
POV Sarah


“Ragazzi”
Sentì la voce stridula di Mrs. Lollypop come la chiamavo io, richiamarci all’ordine.
Mrs. Lollypop era una donna sulla cinquantina, era abbastanza schizzata e molto ma molto iperattiva. Era la nostra insegnante di teatro e era una di quelle persone che andava  giro con quelle sottospecie di tuniche con un numero infinito di veli dai tremila colori differenti.  Teneva i capelli rossi fuoco raccolti in uno chignon mal fatto e aveva lo strano tic di portarsi una delle tante ciocche ribelli che gli cadevano sul viso dietro l’orecchio. Il suo vero nome credo fosse Mrs.Guns ma non ricordo nemmeno per quale motivo io mi ostinavo a chiamarla Lollypop.
Mi alzai dalla sedia, lasciandovi sopra la mia roba e mi diressi insieme ai miei compagni di corso verso la prof.
Mi senti tirare una ciocca di capelli e mi voltai di scatto ritrovandomi Louis accanto.
“Ehi” lo salutai prima che la prof ricominciasse a parlare.
“Come ben sapete quest’anno avevo in progetto di recitare Romeo e Giulietta ma,ma,ma – disse mettendo particolare enfasi sui ‘ma’-volevo fare qualcosa di diverso, di alternativo”.
Tutti gli studenti la guardarono intimoriti io compresa. Ogni volta che quella donna aveva un’idea c’era da preoccuparsi.
“Ecco diciamocelo, ci siamo espressamente rotti gli ‘ioni’ della solita storia. Quindi pensavo che quest’anno potremmo far svolgere la storia non più tra Romeo e Giulietta ma bensì tra due ragazzi.”
Tutti la guardarono in silenzio finchè uno studente non ebbe il corraggio di parlare.
“Prof, ma allora a questo punto non potevamo recitare l’Orlando Furioso?”
“No Smith altrimenti non sarebbe A-L-T-E-R-N-A-T-I-V-O!” affermò
battendo le mani entusiasta.
“Qualcun altro vuole aggiungere niente?- silenzio- Bene allora direi che possiamo cominciare con le parti.”
Ecco mi ci mancava anche Lollypop che si fissava con l’essere “alternativa”.
Mi girai verso Louis che pareva invece entusiasta.
“Questa prof è geniale!” disse lui mentre prendeva la sua copia della sceneggiatura.
“Già” risposi io nonostante pensassi il contrario.

Dopo circa tre ore finalmente erano state assegnate le parti. Io non avrei partecipato alla recita in quanto mi occupavo solo dell’organizzazione e dei costumi. Quindi dopo aver sentito più o meno che genere di vestiti voleva la prof cominciai a chiedere ai presenti vari dati come ad esempio l’altezza, in modo da organizzarmi il lavoro.
“Benson tu sei…”feci scorrere un dito lungo la lista che mi aveva dato Lollylop, con tutti i nomi e le rispettive parti, mentre Anne Benson,o meglio AB, una tipa un po’ schizzata secondo il mio parere, mi fissava ansiosa con i suoi occhi da cerbiatta.
“Ok tu sarai una delle ancelle, dimmi quanto sei alta e il tuo girovita, poi passerò nei prossimi giorni per prenderti a modo le misure per il costume”Le dissi mentre tenevo a mezz’aria la penna in attesa di una sua risposta che non tardò ad arrivare.
“Sono 1.67m e il mio girovita dovrebbe essere di 68 cm esatti”
Appuntai tutto e passai al successivo. Feci la stessa cosa per un’altra buona ora .
“Styles..No aspetta Styles? Cosa ci fai anche tu qui?” chiesi ritrovandomi il ricciolo dagli occhi smeraldo davanti che si scompigliava i capelli .
“Beh che ti devo dire mi sono fatto influenzare e poi recitare mi mette allegria!” rispose regalandomi un sorrisone a trentadue denti. Contento lui.
“Tu sarai.. Paride, è un buon ruolo “affermai sorridendogli.
“Si diciamo che nemmeno la prof riesce a resistere al mio fascino” disse mettendosi in una posizione che doveva risultare figa secondo lui, ma che a me pareva molto ridicola. Lo guardai con una smorfia e scoppiammo a ridere.
Vabbè dai bando alle ciance, dimmi altezza e girovita”
“Altezza 1.78cm mentre il girovita… Louis quanto è il mio girovita?!” urlò al moro che era poco più  lontano da noi.
No ora ditemi se è una cosa normale che Louis sapesse il girovita di Hazza quando nemmeno lui stesso lo ricordava, mi misi una mano sulla fronte esasperata per poi riposare l’attenzione su Harry.
“Lou dice 89 cm” disse infine.
“Ok perfetto- dissi appuntandomi ciò che Harry mi aveva appena detto - Louis adesso devi darmi anche i tuoi dati” urlai a Tomlinson che si avvicinò.
“Io sono alto 1.75 e ho un girovita..”
“Fammi indovinare devi chiederlo a Styles?” lo interruppì io scimmiottandolo.
“No no” rispose ridendo. Quanto poteva esser bella la sua risata? Era così dolce. Ok Sarah torna sulla terra.
“Il mio girovita è 88cm” appuntai anche i suoi dati, e per oggi avevo finito visto che Tommo era l’ultimo della  lista.
“Ehi Louis o dovrei dire Romeo?- lo scimmiottai io – congratulazioni per la parte comunque!” . Lui mi rivolse un sorriso dolce e mi ringraziò per poi essere richiamato dalla prof per un ulteriore prova.
Lo vidi recitare e che dire, era bravissimo. Harry diceva il vero quando a mensa parlava della passione che Louis metteva nel recitare .
 

POV Zayn
 
Gettai la sigaretta a terra per poi vederla finire in una pozzanghera e spengersi.
Tirai un ultima occhiata al cielo plumbeo. Quel tempo rendeva tutto cupo, compreso il mio umore. Rientrai a scuola e guardai l’ora. Mancavano dieci minuti alla fine della lezione quindi non mi sarei nemmeno sprecato a rientrare in classe. Andai direttamente verso l’aula di arte, che era la mia lezione successiva e l’unica che in fondo mi interessava veramente.
Mi appoggiai al muro e presi il cellulare. Quattro messaggi . Mmm vediamo. Uno era di Liam .
Zayn dove cazzo sei finito? Il prof sta sclerando rientra subito in classe!”
Se certo contaci. Non risposi.
Mentre gli altri tre erano di ragazze. Una si chiamava Monia era un sacco che non la sentivo e diceva più o meno : “ Ehi Zayn come stai ? E’ una vita che non ci vediamo xx “ , l’altra Sam : “Ciao :) Sono la ragazza della caffetteria non so se ti ricordi di me, comunque ti andrebbe di uscire domani sera? Xx” e l’ultima Cloe: ”L’altra sera hai lasciato la maglia da me, passa quando vuoi a riprendertela  xx”. Errori di percorso, pensai ricordandomi della maglietta dimenticata a casa di Cloe . Non avevo voglia di rispondere a tutte quindi feci la conta e quando uscì il nome della prima, le risposi. Probabilmente me la sarei fatta nel giro di qualche ora, ghignai compiaciuto all’idea finchè la campanella non interruppe i miei pensieri.
Vidi una massa di persone rivomitarsi fuori dalla porta , affollando il corridoio fino a pochi secondi fa deserto. Tra tutto quel caos notai la testa mora di Alex che camminava distratta verso il suo armadietto. La guardai da lontano probabilmente non mi aveva notato. Meglio così. Era strano come la sua personalità  facesse tanto attrito con il suo aspetto fisico. Cook era carina i lunghi capelli mori-rossicci scompigliati , la pelle olivastra, gli occhi grandi e scuri e il fisico asciutto, insomma una bella ragazza. Se stava ferma e soprattutto se stava zitta. La vidi imprecare contro l’armadietto e gettare i libri a terra arrabbiata, come faceva a non accorgersi di essere così buffa? Era veramente troppo imbranata e per di più era anche stronza. Dopo il sabato sera passato a casa sua non ci eravamo più riparlati , lei non mi aveva cercato stava troppo in alto per abbassarsi al mio livello, pensai indignato , e io avevo già fatto fin troppi passi verso di lei cosa che Zayn Malik non faceva mai.
 

Pov Sally
 
Attraversai il corridoio strapieno di studenti praticamente correndo e tra uno “scusa” e un “mi dispiace non volevo!” mi feci strada fino alla classe di arte. Notai Alex che imprecava come un’ isterica contro l’armadietto e notai anche Malik fissarla. Dopo la festa di Harry quei due erano decisamente troppo strani, e ogni volta che provavamo a parlarne con Al lei puntualmente cambiava discorso o trovava qualcosa da fare. Passai accanto alla mora strillando un “ci vediamo dopo sono in ritardassimo!” e mi fiondai in classe.
Mi accomodai alla mia postazione e dopo nemmeno cinque secondi entrò anche Styles seguito dalla professoressa. Appena mi vide mi rivolse un sorrisone per poi sedersi davanti a me accanto a una delle stronze-montate della scuola. Lo salutai con un cenno della mano e ricambiai il sorriso anche se in fondo, dentro me stessa ero gelosa marcia della tipa che gli stava accanto e che puntualmente adesso rideva come un’oca. Decisi di non farci caso e non appena il prof ci riconsegnò le tavole che dovevamo finire , cominciai a scarabocchiare qua e là il disegno. In fondo io non avevo il diritto di essere gelosa, lui non era mio, noi eravamo solo buoni amici, nonostante in palestra mi avesse fatto pensare tutt’altro. Forse Harry in realtà non aveva fatto niente, ero io che mi ero illusa, dietro ai suoi sorrisi , ai suoi sguardi. Sentì quell’oca ridere ancora, ancora ed ancora ed ogni volta sempre più forte. Ma che cazzo ti ridi? Avrei voluto urlarle. Ero talmente persa nei miei pensieri che non mi accorsi del prof che mi richiamava.
“Signorina Brown? Signorina Brown va tutto bene?” vidi il prof . Pearce fissare con espressione preoccupata il mio disegno. Seguì il suo sguardo e notai che senza volerlo avevo pigiato troppo la matita finendo per bucare mezzo foglio.
“Oh- risposi imbarazzata- mi scusi “
“Oh non si scusi con me piuttosto lo faccia con se stessa visto che la consegna della tavola è per domani e dovrà rifarla tutta da capo.” Concluse il prof allontanandosi per andare da un altro studente che a quanto pareva stava sbagliando la prospettiva del disegno.
Appoggiai la testa sul foglio esasperata. Accidenti a me. Accidenti a me. Accidenti a me. Continuavo a ripetermi finchè non sentì qualcuno accomodarsi al mio fianco.  Alzai la testa con calma ritrovando due iridi verdi guardarmi divertite.
“Qualcuno deve averti proprio fatta arrabbiare” insinuò lui sorridendomi.
“Come scusa?”
“No dico, per farti combinare questo- indicò il disegno- qualcuno deve proprio averti fatta arrabbiare”.
“Già. Peccato che mi sia tirata la zappa sui piedi da sola visto che devo ricominciarlo e terminarlo per domani.” Riappoggiai la testa sul disegno sconfortata. Sentì la mano di Harry posarsi sulla mia spalla .
“Ehi se vuoi ti do’ una mano io, tanto ho già finito il mio e poi ti devo un favore!” disse riferendosi al compito di chimica che gli avevo passato.
“No dai mi dispiace farti perdere tempo.”Risposi alzando nuovamente il capo per rimettermi a lavoro sentendo poi la sua mano scivolare via dalla mia spalla. Il che mi provocò un leggero brivido ma che nascosi benissimo.
“Ma quale perdere tempo!?Lo faccio volentieri, dammi il tuo numero così ci mettiamo d’accordo per oggi.”
Lo disse con nonchalance. Come se nella vita non facesse altro che chiedere il numero alla gente. Poi mi ricordai del fatto che era Harry Styles ,ovvero uno dei ragazzi con la fama da puttaniere . Gli diedi il mio numero per poi tornare a disegnare.
“Certo che tu hai proprio l’abitudine di darci giù di gomito” se ne uscì lui fuori tutt’ a un tratto.
Pensai si riferisse al fatto che mi ero ubriacata sia alla sua festa che qualche sera fa a casa di Al.
“Non è che ci do giù di gomito è che non reggo l’alcool e con poco do’ i numeri, ridicolo non trovi?..” dissi chinandomi sul disegno per rifinire un dettaglio.
“Non reggi l’alcool e ti scoli un’intera bottiglia di vodka, saggio da parte tua”mi sorrise .
Scrollai le spalle in risposta. Continuammo a chiacchierare per un po’ fin quando non suonò la campanella. Harry era stato tutta l’ora accanto a me piantando quell’oca della Pearl da sola che ci aveva guardato male per altrettanto tempo.  Era piacevole parlare con lui. Nonostante le voci dicessero che era un gran puttaniere, a me sembrava soltanto un ragazzo dolce e piuttosto semplice. Salutai Styles e andai verso il mio armadietto. Svoltai l’angolo a mi ritrovai Caroline Pearl a sbarrarmi la strada. La guardai con strafottenza e la scavalcai con nonchalance.
“Ehi tu che credi di fare?” disse afferrandomi un polso.
“Io? Tu piuttosto, e lasciami. Adesso.” Sputai l’ultima parola e strattonai il braccio per farle mollare la presa. Ci riuscì e continuai sulla mia strada.
“No allora non ti è chiaro.” Mi afferrò per il cappuccio della felpa.
Voleva farmi incazzare seriamente. Mi girai di scatto.
“Ok sentiamo cosa vuoi.” Dissi mentre le spostavo il braccio per farle mollare il mio cappuccio.
Non c’era persona più fastidiosa di Caroline Pearl e del suo fare arrogante “sono una riccona del cazzo e mi sbatto chi mi pare perché sono la più figa della scuola”.
“Cosa c’è tra te e Styles, brutta sfigata?” mi chiese inviperita.
Ma cosa cazzo voleva? Punto uno lei e Harry non stavano insieme anche se circolavano parecchie voci sull’interesse morboso che avesse Caroline per Styles. Punto due se due persone parlano non vuol dire che stanno insieme. Punto tre io e Harry non stavamo assolutamente insieme. E punto quattro io non le dovevo alcuna spiegazione.
Siamo amici, lo so che per te è difficile comprendere questo termine visto che non hai un solo amico maschio che non ti porti a letto, anzi diciamo che non hai nessun amico e facciamo prima. E comunque anche se ci fosse qualcosa non verrei a raccontare i cazzi miei a una come te” dissi calma.
Lei ci pensò su un momento. Mi immaginai di essere nella sua testa per vedere cosa una decerebrata come lei potesse pensare, poi mi accorsi che era impossibile immaginarsi il vuoto. Dopo poco si rinvenne. Meglio tardi che mai pensai scocciata prima che aprisse quel buco dentato che si ritrovava al posto della bocca.
Tu brutta sfigata che non sei altro. Sappi che Harry non verrà mai dietro a una come te cioè, guardati e poi guarda me. Sarebbe come passare dalle stelle alle stalle.” Finì la frase arricciando il naso disgustata.
Mio dio quanto era fastidiosa. Le risposi con un “Si dai come ti pare” e girai il culo per andarmene.
L’infantilità di quella ragazza era immensa.
“Ti tengo d’occhio “mi urlò una volta che ero in fondo al corridoio.
“Ma vaffanculo và” le urlai di rimando prima di chiudermi la porta che separava il corridoio A dal C.






Spazio Autrice
Yo racazze com'è? Io na merda la scuola mi sta uccidendo e sono strastressata. Boh non so voi ma io non ne posso più!
Vabbè comunque comunque comunque sto capitolo è na cagata non succede ncazzo di interessante apparte il nuovo personaggio di Caroline Pearl, la battona di turno per intendersi ahaha
No comunque mi raccomando ragazze recensite perchè senno' mi demoralizzo e non scrivo ahaha Detto questo la smetto di stressarvi e me ne vado, au revoooir :3
Ps: Ovvimente un mega grazie a chi ha recensito e chi ha messo la storia tra le seguite/preferite ecc. e chi la segue da twitter!

Quanto può essere meraviglioso un sorriso ?



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Capitolo 11
*** Chapter 11 ***


POV Sally


Guardai l'orologio ansiosa, mancavano esattamente dieci minuti alle quattro ed Harry Styles sarebbe dovuto essere davanti casa mia in pochi minuti. Ero agitata lo stomaco mi si contorceva dall'agitazione per non parlare delle mani ormai sudatissime. Salì le scale di corsa per andare a prendere il disegno che Harry mi avrebbe dovuto aiutare a finire e tornai giù in un baleno per poi cominciare a disegnare in modo da avvantaggiarmi.Dopo un tempo che a me parve infinito tornai a guardare l'orologio, mancavano ancora otto minuti alle quattro. Dio che angoscia. Salì di nuovo di sopra senza un preciso motivo, andai in bagno mi sciacquai le mani e il viso per poi soffermarmi sull'immagine riflessa nello specchio.I capelli erano raccolti in uno chignon mal fatto ed alcuni ciuffi biondi ricadevano disordinati sulle spalle , i vestiti rigorosamente larghi e il trucco leggermente sbaffato . Decisi di risestamare quest'ultimo per poi scendere nuovamente al piano di sotto. Sbuffai sonoramente e tornai a guardare l'orario erano le quattro in punto. Dio che agitazione ripresi a disegnare finchè quello stupido campanello non si decise a suonare. Persi un battito. Balzai in piedi dal divano e mi diressi a grandi passi verso il portone.

Chi è?” chiesi.
“Sono Harry!” disse il ricciolo.
Aprì subito la porta “Ehi ciao!” lo salutai spostandomi da un lato per lasciarlo passare.
Ciao!” disse regalandomi uno dei suoi soliti sorrisi mozzafiato.
Di quà” dissi facendogli strada verso il salotto.
Bella casa” affermò guardandosi intorno.
Grazie” risposi cortese “Comunque bando alle ciance abbiamo un sacco di lavoro da fare” dissi prendendo il disegno dal divano per poi accomodarmi su una sedia.
Harry ovviamente si accomodò sul divano.
Ehm,ehm” mi schiarì la voce per attirare la sua attenzione. Mi tirò un occhiata.
Dai Sally qua stiamo più comodi” disse iniziando a molleggiare stampandosi in faccia il suo solito sorriso ebete.
Come non detto, mi rialzai dalla sedia per poi sedermi accanto a Harry.
Allora io prima che arrivassi ho cominciato a fare questo” dissi indicando la parte destra del disegno “Adesso credo mi manchi da disegnare questa parte” dissi prendendo una fotocopia dalla cartellina appoggiata sul tavolino davanti al divanetto.
Ok non c'è problema semmai io finisco la parte destra mentre tu inizi quella sinistra così magari non si vede tanto la differenza” affermò Harry prima di prendere un lapis e cominciare a disegnare su ciò che avevo cominciato io .
Ok”concordai io prendendo a mia volta un lapis a cominciando a disegnare la mia parte.
Un'ora e mezza dopo notai che Harry aveva smesso di disegnare e mi guardava in modo strano.
Che c'è?- chiesi- ho qualcosa sulla faccia?” continuai indicandomi il viso.
No, no.” rispose semplicemente lui mentre io continuavo a sentirmi in imbarazzo.
Ok, allora che c'è?”domandai non ancora del tutto convinta.
Niente te l'ho detto, forse sei un po' sporca qui” affermò passandomi un dito freddo su una guancia.
“Sono apposto adesso?” chiesi alzando un sopracciglio.
Vidi Harry cominciare a ridere di gusto mentre mi guardava divertito.
Mi alzai per dirigermi verso lo specchio per poi vedere che dove Harry mi aveva toccato c'era una bellissima striscia nera. Tornai in salotto con l'ovvia intenzione di fargliela pagare. Mi fiondai su di lui tingendogli la guancia destra con l'evidenziatore blu.
“Il blu ti dona Harry” dissi soddisfatta richiudendo l'evidenziatore e riponendolo nell'astuccio.
Vediamo se a te dona il rosso invece!” disse prima di bloccarmi i polsi e tingermi la fronte e la guancia sinistra con il pennarello rosso.
Mi divincolai dalla sua presa per prendere il pennarello verde e tingendogli tutto il braccio del medesimo colore.
Mi guardò indignato per poi prendere un altro colore dall'astuccio.
Harry, aspetta non dirmi che hai usato l'indelebile prima” chiesi preoccupata ricordandomi di non avere un pennarello rosso se non per l'indelebile che usavo durante il laboratorio di chimica.
Io ecco..- riprese il pennarello rosso divertito- si credo sia indelebile” concluse ridendo .
Merda.” affermai io mentre mi strofinavo una guancia- e io ora come faccio a andare a giro in queste condizioni?!”
Sarai bellissima lo stesso.” disse lui tutto d'un fiato leggermente rosso in volto.
Io,bellissima? Ma sta parlando con me?E poi Harry Styles in imbarazzo? Mi paralizzai e notai che anche il riccio aveva fatto lo stesso.
Beh ecco io, si insomma si è fatto tardi devo proprio andare.” disse frettoloso prima di riprendere la giacca e salutarmi con un altrettanto frettoloso bacio sulla guancia prima di uscire.
Continuai a fissare il vuoto toccandomi la guancia che Harry mi aveva appena baciato come una stupida ragazzina di un altrettanto stupido film adolescenziale americano.

 

La mattina seguente arrivai a scuola mentre la campanella stava suonando. Ero andata a letto tardi per finire il disegno di conseguenza quella mattina non mi ero alzata in orario.
Feci appena in tempo a infilare i libri nell'armadietto e ad entrare in classe prima del prof Pearce. Mi accomodai alla mia postazione e notai Caroline seduta come al suo solito accanto a Harry. Mentre la prima mi tirò un'occhiataccia quest'ultimo mi salutò con un sorriso radioso.
Oggi c'è la consegna delle tavole e spero per voi che siano fatte bene visto che le ultime valutazioni saranno fondamentali per il voto finale. Adesso vi chiamerò in ordine alfabetico e ovviamente chi non ha la tavola finita prende 2” affermò il professore prima di sedersi dietro la cattedra prendendo il registro alla mano.
Presi il mio disegno in mano sapendo che ero un tra le prime nell'ordine alfabetico. Infatti poco dopo il prof mi chiamò alla cattedra.
Signorina Brown” disse il il sign.Pearce “Vedo che ha finito tutto in un solo giorno, i miei complimenti” affermò compiaciuto dell'impegno che avevo messo nel disegno.
Mi limitai a sorridere e feci per tornare a posto. Notai che Harry si era nuovamente messo accanto a me lasciando Caroline da sola.
Ehi” lo salutai.
Ehi-sorrise- allora ce l'hai fatta a finire ieri sera”
“Si ci ho passato tutta la sera! E se non fosse stato per te probabilmente ci avrei passato sopra anche tutta la notte, quindi grazie mille Harry” dissi ringraziandolo sinceramente.
Di niente l'ho fatto volentieri”sorrise di nuovo .
La macchia di indelebile?” chiese sfiorandomi il volto con un dito.
Rabbrividì involontariamente e arrossì.
Stamattina si vedeva ancora un po' però l'ho coperta con il fondotinta” dissi.
Bèh non si vede niente” sorrise, come al solito.
Vidi Caroline avvicinarsi a noi sculettando come un'oca per poi rivolgersi ad Harry.
Harry, tesoro, domani sera ci sei anche tu vero alla mia festa?” chiese strascicando le “s” peggio di Jovanotti.
Se vengono anche gli altri credo di si.”rispose il riccio leggermente in imbarazzo.
Allora ci conto” sibilò ancora l'oca prima ti tornarsene a posto.
La guardai sculettare come una forsennata e non riuscì a non trattenere una risata.
Che ridi?” chiese Harry divertito.
No niente è che il suo sedere oscillava più di una nave in tempesta,non trovi?” chiesi guardando Harry che dopo la mia affermazione sghignazzava.
Hai proprio ragione” affermò divertito prima di scoccarmi un bacio affettuoso sulla guancia.

 

 

POV Alex

 

Riposi i libri di algebra nell'armadietto, sbuffando sonoramente.Dopo sabato sera continuavo a sentirmi in colpa per come avevo trattato Zayn.In fondo non mi aveva fatto niente e io con i miei soliti modi garbati lo avevo trattato di merda. Mi sentivo a dir poco stronza, ecco il termine adatto.Lui ovviamente continuava ad ignorarmi ed io da perfetta orgogliosa facevo lo stesso. A mensa quando ci sedevamo tutti insieme tutti mi salutavano, tranne lui che puntualmente era occupato a fare altro o semplicemente a fissare il vuoto. Decisi di porre fine a quella situazione in quel momento, o adesso o mai più mi dissi, cominciando a dirigermi verso il suo armadietto. Picchiai sulla sua spalla guardandomi in torno in imbarazzo.
Guarda chi si vede ai piani bassi, come mai sei scesa quaggiù?” chiese sarcastico.
Alzai gli occhi al cielo prima di rispondere.
Fammi parlare prima di giudicare no. Parole tue se non sbaglio.” Lo punzecchiai io .
Lui si girò verso di me appoggiandosi all'armadietto a braccia conserte. Era bellissimo, la mascella irrigidita, i capelli scaruffati, la barba incolta. La perfezione se non fosse per il suo animo da puttaniere. Mi fece cenno di parlare.
Allora ecco io..- dai Alex ce la puoi fare infondo è solo una parola- si ecco io..”
Ecco tu cosa?” chiese spazientito.
Presi un bel respiro e mi decisi a parlare una volta per tutte.
Volevo scusarmi per l'altra sera. Credo di esser stata troppo stronza senza che te lo meritassi.” dissi tutto d'un fiato cominciando a sentirmi più sollevata.
Lui mi squadrò da capo a piedi per poi addolcire lo sguardo .
Ok” disse semplicemente prima di chiudere l'armadietto.
“Ad una condizione però.” Lo guardai stranita.
Stasera esci con me.” Rimasi a bocca aperta nel vero senso della parola.
Si lo so che sono bello però chiudi la bocca rischi di sbavare.” disse divertito.”Ti passo a prendere alle 7.” Concluse e si dileguò tra la massa di studenti senza che io gli avessi risposto.

 

Pov Sarah

 

Sarah!” sentì qualcuno chiamarmi in lontananza. Mi voltai ma non vidi nessuno quindi continuai a camminare verso l'aula di biologia.
Sarah!” ancora? Mi voltai di nuovo e non vidi nessuno.
“Sarah!” e tre ma che cazz? Mi voltai per l'ennesima volta stavolta notando Louis che si sbracciava tra i numerosissimi studenti che affollavano il corridoio durante il cambio dell'ora.
Louis!” lo salutai appena fu più vicino.
Ciao!” mi sorrise lui scoccandomi un bacio sulla guancia.
Oggi pomeriggio ci sono le prove giusto?” mi chiese.
Si alle tre in punto.” risposi continuando a camminare verso l'aula di biologia con Lou al seguito.
Perfetto, dove stai andando?” chiese ancora.
Ho biologia, tu invece?” chiesi a mia volta.
Manca un prof quindi ho l'ora di buca, magari vengo con te a farti compagnia” ci pensò su un momento per poi annuire tra sé.
“Se ci tieni a sentire quella stronza che blatera per un'ora intera” gli sorrisi.
Oh ma io e Mary” così si chiamava la mia insegnante di biologia “diciamo che abbiamo una certa confidenza” lo guardai interrogativa prima di entrare in classe.
Appena Mrs.Burn finì di fare l'appello notò Louis, che era del quinto anno e che quindi non aveva più biologia, accanto a me negli ultimi banchi.
Tomlinson lei cosa ci fa qui?” chiese la prof assottigliando gli occhi da dietro la spessa montatura degli occhiali.
Niente prof, mi mancava la sua bellissima faccia” disse serio.
Tutti scoppiarono a ridere. Di tutti i pregi che poteva avere quella donna di sicuro nessuno riguardava il suo aspetto fisico.
“Faccia come le pare Signor Tomlinson ma veda di non fare baccano, perchè come ben ricorda ci metto meno di due secondi a buttarla fuori” concluse sedendosi dietro la cattedra per poi cominciare la sua stupida lezione sugli ecosistemi.
Prof e qual'è l'habitat ideale dei piccioni? Voglio dire sono ovunque!” strillò Louis a un certo punto facendomi sobbalzare dal mio dormi veglia.
Tomlinson le pare una domanda da fare mentre sto parlando per altro?!” chiese stizzita la prof.
Ovvio, anche i piccioni sono animali c'è addirittura una fondazione di cui faccio parte che li protegge si chiama 'un piccione per la vita',e poi ne ho uno anche io si chiama Kevin, l'ho addomesticato io” disse fiero con un sorriso beffardo stampato in volto provocando l'ilarità di tutta la classe.
Sperai seriamente che stesse scherzando.
La prof lo guardò malissimo prima di ignorarlo.
La prof non mi crede” disse Louis prima di riaccomodarsi accanto a me. Prima di dirigersi alla finestra e spalancarla.
Keeeeevin?” urlava Louis sporgendosi dal parapetto“Keeeeevin!?” ancora.
Tutta la classe lo guardava divertito mentre la povera Mrs Burn diventava di ogni possibile colore immaginabile.
Signor Tomlinson mi spiega cosa sta facendo?!-urlò la prof- anzi, non voglio saperlo va fuori di qui!”.
Prof non c'è bisogno che si agita alla sua età poi fa male, rischia un infarto non gliel'hanno mai detto?” chiese ancora beffardo prima di avvicinarsi a me per raccogliere la sua roba.
Spero di aver reso la lezione meno noiosa” mi sussurrò all'orecchio prima di farmi un occhiolino e dileguarsi dalla stanza salutando calorosamente Mrs Burn che ancora rossa in volto cercava di ricomporsi.








Spazio autrice(?):
Ragazze allora prima di tutto scusatemi,scusatemi e scusatemi. E' una vita che non aggiorno,ma questo perchè il pc mi ha ufficialmente abbandonata. E' morto circa da circa due settimane e già mi manca, sono in lutto(?). No comunque davvero ragazze mi dispiace tanto non aver aggiornato per tutto questo tempo e ovviamente ringrazio chi ha ancora voglia di leggere ste cagate, chi recensisce , chi mette tra le seguite, preferite ecc. e chi legge e basta, GRAZIE.
Detto questo..Scusatemi. Ve l'avevo già detto ma è bene ripeterlo perchè mi sento in colpa e so il nervoso che si porva quando si legge una fanfiction e puntualmente l'autrice o autore che sia aggiorna una volta ogni morte di papa. Sono le tre e mezza di notte e io sto praticamente dormendo sulla tastiera del  pc di una mia amica (Sara) mentre lei sta beatamente dormendo ahaha. Non so quando avrò un altro pc, comunque fino  a quel momento cercherò di scrivere usando il pc delle mi amiche (povere loro, grazie scimmione :)) 
Vabbe ragazze io stacco , au revoirrr e a presto (spero) :3


Non è dolcissimo? aaaah il mio futuro marito :)) ahahah Sè vabbè.

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Capitolo 12
*** Chapter 12 ***


Chapter 12


POV Alex

 
Erano le tre e mezza e come al solito stavo svoltando nel vialetto di casa. Al solo pensiero che quella sera sarei dovuta uscire con Zayn mi girava la testa. Parcheggiai daventi a casa, presi la borsa di scuola dal sedile del  passeggero e mi avviai verso la porta. Come d’abitudine inciampai nella quarta mattonella che componeva il  vialetto di casa. Caddi rovinosamente a terra e nel  giro di qualche millesimo di secondo sentì una risata molto familiare provenire dalla veranda del mio amato vicino di casa.
“Irlanda smettila di prendermi per il culo!” bofonchiai mentre mi rialzavo da terra e riprendevo la via di casa. Ogni santa volta che inciampavo in quella stupida mattonella  c’era sempre qualcuno a guardarmi in quel  momento, quando la madre di Niall, quando Niall stesso, quando suo fratello, quando la mia anziana vicina di casa Miriam. Insomma ogni volta era una nuova figura di merda.
“Ma lo sai che io ti voglio bene” sentì Irlanda urlare prima che mi chiudessi la porta alle spalle.
Mossi la testa a mò di no finchè un uragano non mi piombò addosso o meglio, mia cugina scendesse le scale correndo e saltando  come un hippy in preda a una crisi isterica.
Mi saltò letteralmente addosso , erano anni che non la vedevo così quindi non potè fare a meno di sorriderle.
“Mel  smettila di strillare e dimmi che è successo!” le chiesi mentre cercavo di farla calmare.
“Tu non immagini chi mi ha chiesto di uscire!” urlò ancora.
“Ok Mel, prendi un respirone e parla è semplice dai!” le dissi mentre iperventilava.
Mi guardai intorno e notai che i miei erano come sempre a lavoro e mia sorella era da mia nonna.Quando riposai lo sguardo su Mel notai che si era un po’ calmata e che adesso stava per ricominciare a parlare.
Ero davanti al mio armadietto- cominciò mia cugina mentre rovistavo nella dispensa alla ricerca di un pacchetto di patatine-oddio!!” riprese a urlare probabilmente ripensando alla scena.
Mi misi una patatina in bocca “E?” la incitai a continuare.
“E senza volerlo gli sono andata addosso e non so come abbiamo cominciato a parlare e lui mi ha chiesto di uscire sabato, oddio Alex dovevi vederci sembravamo appena usciti da un telefilm!”continuò.
“Si Mel ma chie? Non ho ancora capito il soggetto”chiesi ormai curiosissima.
“Il ragazzo che ti ho fatto vedere l’altra sera!”esclamò su di giri.
Feci mente locale. Io non ricordavo nemmeno cosa avevo mangiato il giorno prima quindi figuriamoci se ricordavo chi mia cugina mi aveva fatto vedere almeno una settimana fa se non di più.
“Non mi ricordo” Dissi mangiando un’altra patatina.
“Ma come?!Quello moro con gli occhi a mandorla..”cominciò.
Oddio no. Non poteva essere. Mi passo come un flash davanti di mia cugina al pc davanti alla faccia sorridente di ..
“Z-Zayn” conclusi ad alta voce.
“Esatto, non è stupendo Al?!” chiese retoricamente prima di stringermi ancora in un abbraccio da panda.
 

POV Elis

 
Guardai l’orologio ansiosa mentre Liam guidava il suo fuoristrada tranquillo.
“Allora?-chisi cambiando stazione radio- mi vuoi dire dove stiamo andando?”
Lui mi sorrise dolcemente senza spiccicare parola. Era un’ora e mezza che eravamo in viaggio ed era un’ora e mezza che Liam non diceva niente su dove eravamo diretti. Feci spallucce e tornai a guardare fuori dal finestrino . Quella mattina mi ero svegliata prestissimo per andare a correre, di conseguenza adesso ero stanchissima. Finì con l’appisolarmi sul sedile finchè la voce calma di Liam non mi svegliò.
“Siamo arrivati” disse mentre scendeva dalla macchina e veniva verso il mio sportello per aprirlo e farmi scendere da vero gentiluomo. Che dolce che era, se solo le favole non fossero un mucchio di stronzate credo che Liam sarebbe ciò che si avvicina di più ad un principe azzurro con tanto di cavallo bianco. Scesi dall’auto guardandomi intorno, eravamo nel parcheggio di un grosso edificio piuttosto mal ridotto, dalla cima del quale spuntava una piccola insegna “Wolverhampton Gym”.
“Una palestra?” chiesi confusa .
“Si”Liam annui prima di prendermi per mano ed entrare dentro l’edificio.
“Ciao Kurt” salutò un uomo veramente alto e molto robusto.
L’uomo lo squadrò da capo a piedi prima di fare un mega sorrisone e andare ad abbracciare il ragazzo.
“Liam?-chiese l’uomo guardandolo ancora- dio quanto tempo è passato mi sembra solo ieri quando entrasti per la prima volta da quella porta!”
Il ragazzo sorrise leggermente in imbarazzo “Ti trovo bene!” disse picchiando l’omone su una spalla.
“Naa- rispose quello che a quanto avevo capito si chiamava Kurt-tu piuttosto sei cambiato un sacco e se diventato alto quasi quanto me!Comunque chi è questa signorina?” chiese indicandomi con un cenno del capo e facendo l’occhiolino a Liam .
“Lei è Elis, è una mia..- esitò un secondo- cara amica” concluse poi.
“Beh piacere io sono Kurt!” disse l’omone.
“Elis,piacere”Risposi timida.
“Kurt possiamo fare un giro?” chiese Liam.
“ E me lo chiedi pure? Certo.” Disse l’uomo prima di riprendere la sua postazione dietro una specie di scrivania. Liam mi prese una mano e entrammo dentro la palestra che era praticamente deserta.
“Allora mi vuoi dire cosa ci facciamo a Wolverhampton dentro una palestra, per giunta?”chiesi mentre giocavo con un sacco da boxer.
“Prima di trasferirmi a Londra io vivevo qui- cominciò Liam mettendosi a sedere su una panca e facendomi segno di mettermi accanto a lui- e quando ero piccolo non  ero come sono ora, diciamo che ero tutto l’opposto. Frequentavo la scuola pubblica perché i miei non potevano permettersene una privata visto che mio padre era disoccupato e mia madre faceva di tutto per non farci mancare niente. A me andava bene, infondo non ero un ragazzino con chissà quali pretese.  Comunque in quella scuola c’erano parecchi bulli e purtroppo mi presero di mira. Io ero grasso e molto basso a quei tempi, non avevo la forza di difendermi” disse fissando un punto lontano, strinsi una sua mano tra le mie , invitandolo a continuare notando che l’argomento per lui era difficile da affrontare, Liam mi sorrise per poi ricominciare il suo racconto.
“Una volta tornai a casa con un occhio nero a quel punto i miei andarono dal preside a denunciare il fatto. Questo però non fece che peggiorare le cose visto che Stan e i suoi amici cominciarono a picchiarmi sempre con più frequenza. Ogni giorno tornavo a casa con un nuovo livido e i miei non potevano farci niente e nemmeno il preside. Di conseguenza decisi di fare qualcosa io, cominciai a venire in palestra in modo da difendermi da solo. Ed è qui dove sono cresciuto e dove ho passato gran parte del mio tempo.Quindi  non so ho sentito il bisogno di condividere questa cosa con te,nella nostra scuola nessuno sa niente. Tu sei la prima con cui ne parlo.” Disse sorridendomi dolcemente.
“Grazie” riuscì solo a dire mentre lo stringevo in un abbraccio.
“E di cosa?” chiese sorridendomi ancora.
“Di averne parlato con me”dissi timidamente.
“Come potevo non parlarne con te? Sei una delle poche persone di cui mi fido e che non giudica mai le persone, sei una persona fantastica Elis, davvero” disse dolcemente accarezzandomi una guancia.
Non potè fare a meno di arrossire violentemente prima che Kurt entrasse nello stanzone per dirci che di lì a poco saremmo dovuti uscire visto che cominciavano gli allenamenti di boxer.



POV Sally


Uscì dall’aula di fisica assonnata. Mr. Bank quel giorno aveva concluso il giro di interrogazioni quindi non avevo fatto niente tutta l’ora e a sentir parlare i miei compagni interrogati mi era venuto un gran sonno. Mi incamminai verso il mio armadietto dove vi notai Harry appoggiato.
“Ciao” lo salutai sorridendo mentre riponevo i libri.
“Ehi” mi salutò a sua volta .
“Come mai da queste parti?” domandai.
“mm Niente passavo di qua…” rispose vago.
“Ma se il tuo armadietto è dalla parte opposta della scuola!” dissi ridendo.
Harry sorrise leggermente in imbarazzo.
“Vabbè volevo vederti problemi?” chiese retoricamente mostrando ancora le sue fossette.
“No anzi” risposi mentre mi avviavo verso la mensa con il riccio al seguito.
Sentì il braccio di Harry poggiarsi sulle mie spalle . Lo guardai confusa ma notando la sua espressione tranquilla lo lasciai fare. Ultimamente Hazza mi girava parecchio intorno, era carinissimo. Non potevo dire lo stesso di Caroline che più Harry si avvicinava a me e più lei tentava di combinarmene di tutte. A mensa per esempio aveva fatto finta di inciampare rovesciandomi tutto il vassoio di cibo sulla mia maglietta nuova che Harry aveva definito “carina”. Ad algebra mi aveva messo lo sgambetto almeno dieci volte senza riuscire a farmi cadere. Mentre ero in bagno mi aveva insultata ancora e io non le avevo dato peso come al solito. Era ossessiva quella ragazza. E adesso puntualmente mi tirava occhiatacce dal suo tavolo mentre mangiavo con il riccio e gli altri.
“Con chi ce l’ha Caroline?- chiese Louis voltandosi verso la bionda che mi guardava male-Sono almeno quindici minuti che ci fissa.” Concluse leggermente infastidito.
“Credo ce l’abbia con me” dissi addentando un pezzo di pane.
“Con te?” chiesero Alex e Sarah insieme.
“Sì ultimamente mi ha preso di mira diciamo” dissi .
“E perché?” chiese Louis.
“Per Harry, credo sia gelosa” conclusi bevendo un sorso d’acqua.
“Gelosa di me?Io e lei non stiamo insieme perché dovrebbe essere gelosa?”chiese Harry stupito.
“E’ gelosa perché ultimamente passiamo un po’ di tempo insieme, perché a arte ti sei messo accanto a me mentre prima eri accanto a lei. E’ gelosa della nostra amicizia in pratica.”Dissi mentre mi alzavo per andare a svuotare il vassoio.
Notai Harry seguirmi.
“Sally, se ti dice qualcos’altro dimmelo, non è giusto che se la rifaccia con te senza motivo, sono anni che si comporta così con ogni ragazza che mi interessa” disse stringendo i pugni probabilmente dal nervoso.
Non feci caso a tutto quello che mi aveva detto se non “ragazza che mi interessa” io interessavo a Harry. Cercai di nascondere un mega sorrisone e di rispondergli senza urlare come una deficiente.
“Grazie” dissi semplicemente prima di mettere a posto il vassoio ed uscire da mensa.
Vidi Caroline alzarsi dal suo posto prima di chiudermi la porta alle spalle ma prima che riuscisse ad oltrepassare la porta vidi un cesto di capelli riccioli bloccarla.


POV Harry


“Caroline- dissi fermandola- dobbiamo parlare”.
“Certo Harry tra un secondo adesso ho da fare” disse con il suo solito tono mieloso mentre faceva per andare dietro a Sally.
La bloccai per un polso.
“Noi due dobbiamo parlare. Adesso.” Calcai la voce sull’ “adesso” mentre trascinavo Caroline in giardino.
“Harry mi stai facendo male” disse divincolandosi dalla mia presa una volta giunti fuori dall’edificio scolastico.
Strinsi i pugni per non farle del male e le feci segno di mettersi a sedere.
“Che problemi hai con Sally?” chiesi diretto mentre la guardavo a braccia conserte.
“Io? Nessuno perché?” disse con uno dei toni più finti che le avevo sentito usare.
“Caroline non prendermi per il culo. Con me non attacca, ormai ti conosco, dimmi qual è il problema e finiamola qua” conclusi deciso picchiettando un piede a terra nervoso.
“Ma insisti? A me non importa niente di quella Sandy, o Sally o come cazzo si chiama” sputò fuori cominciando a arrabbiarsi.
“Caroline hai tre secondi per dirmi qual è il problema. Se entro questo tempo non dici niente puoi anche scordarti la mia faccia” dissi in tono duro fulminandola con lo sguardo.
L’avevo messa alle strette e puntualmente la bionda fu costretta a parlare.
“Mi sta sul cazzo.” Disse semplicemente.
“E perché? Nemmeno la conosci” dissi.
“Perché da quando stai con lei non mi consideri più.” Disse con fare da vittima.
“Ma cosa stai dicendo? Per me tu sei un’amica, solo però quando non ti comporti così da bambina. Non puoi far così ogni volta che un’altra ragazza che non sia tu mi si avvicina, te ne rendi conto? Io ho il diritto di farmi una vita. Ed è quello che dovresti fare anche tu.” Conclusi duro prima di voltarle le spalle e tornare dentro l’edificio.


POV Sarah


Uscì dal preside con un mega pacchetto di volantini in mano da far distribuire ai primini durante la mattinata. Bussai in svariate classi appioppando a tutti i rappresentanti di classe un mazzo di volantini. Poi andai di nuovo nell’ufficio del preside per decidere cosa servire al ballo di fine anno.
Entrai in segreteria salutando la signorina Clark prima di accomodarmi in una delle poltroncine fuori l’ufficio. Avevo almeno sei persone avanti di conseguenza avrei dovuto aspettare anche più di mezzora prima di entrare. Mi misi comoda prendendo il libro di diritto e ripassando per l’interrogazione che avrei avuto all’ora dopo.
Sentì qualcuno accomodarsi nella poltroncina accanto alla mia ma non ci feci caso finchè, non incominciò a parlare.
“Che studi?” chiese una voce che già avevo sentito.
Alzai la testa per guardare chi fosse e per poco non svenni.
Anthony Riach.
“Diritto” dissi io con uno stupido sorriso ebete stampato in faccia.
“Come mai da queste parti?” chiese ancora il moro.
“Devo finire di organizzare delle cose per il ballo” risposi io .
“Ah già , tu sei una delle rappresentanti d’istituto giusto?” chiese .
“Si, tu invece come mai qua?”
“Se te lo dico però non dirlo a nessuno” disse divertito prima di avvicinarsi al mio orecchio.
Stavo morendo, ma cercai di non darlo a vedere.
“Ho buttato un petardo nel wc ed è saltato tutto per aria, avresti dovuto vederlo” concluse divertito allontanandosi dal mio viso.
Scoppiai in una fragorosa risata e Anthony mi guardò divertito.
“Che idiota”dissi calmandomi.
Ehi, io pensavo si spengesse nell’acqua invece è esploso” raccontò ridendo.
Mossi la testa a mò di “no” .
“Spera solo che non ti sospendano altrimenti perdi l’anno” dissi.
“Tanto lo perdevo lo stesso” disse rassegnato alzando le spalle.
Mi guardai intorno e notai che mancavano due persone al mio turno quindi riposi il libro nella cartella.
“Alla fine Zayn ha organizzato tutto quel casino per niente” dissi ripensando al mega raduno che aveva organizzato il suo amico .
“Per niente non direi” rispose vago Anthony.
“Che vuoi dire? Io ero nell’ultimo gruppo e da quanto mi hanno detto non ha trovato chi cercava” dissi curiosa.
“Diciamo che tutti non sanno tutto- disse facendo un giro di parole assurdo – Dovresti chiedere alla tua amica Alex, mi sembra si chiami, comunque.” Concluse.
“Alex?” chiesi confusa.
“Già” disse prima di alzarsi e avviarsi verso l’ufficio del preside visto che era il suo turno.
Cosa c’entrava Al con Zayn?
Uscì dopo ben venti minuti con una faccia piuttosto imbronciata.
“E’ andata tanto male?” chiesi vedendolo così afflitto.
Lui annui.
“Mi ha costretto a fare un sacco di attività extra curriculari tra cui teatro e mi ha detto di chiedere a te per l’iscrizione e tutto” concluse sorridendo leggermente.
Sorrisi a mia volta .
“Ok se aspetti dieci minuti appena esco facciamo tutto” dissi mentre Anthony annuiva e si risedeva .
Uscì dieci minuti esatti dopo e feci compilare al moro ben dieci iscrizioni. Nonostante mancasse meno di un mese dalla fine della scuola il preside pretendeva da Riach che frequentasse tutti i corsi e che avesse buoni risultati in tutti, era praticamente impossibile ma tanto valeva provarci.
“Abbiamo finito” dissi prendendo tutti i moduli per consegnarli alla signorina Clark, rivolgendomi ad Anthony.
“Grazie Sarah” disse Anthony sorridendomi prima di uscire dalla segreteria.
Poco dopo lo seguì anch’io e lo vidi camminare per i corridoi per poi fermarsi e tornare indietro.
Lo guardai interrogativa mentre mi veniva in contro.
“Ho sbagliato direzione , l’aula di disegno è di là “ disse imbarazzato mentre spariva nei corridoi.






Commento autrice(?):
allora avevo detto di essere in vacanza e che probabilmente non avrei pubblicato per un po' ma visto che mio padre mi ha prestato la sua chiavetta per dieci minuti ne ho approfittato per pubblicare quello che avevo già scritto.
Come al solito ringrazio tutte le ragazze che hanno messo tra le seguite/preferite ecc questa fan fiction!
E ovviamente grazie anche alle ragazze che hanno recensito lo scorso capitolo, grazie mille davvero :)
Se vi va lasciate una recensione mi farebbe molto ma mooooolto piacere :3


E adesso guardatevi questo Liam dopo essersi pompato in palestra (?) *il sole mi da alla testa ahah*


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Capitolo 13
*** Chapter 13 ***


POV Alex


Nascosi la sorpresa dietro una faccia impassibile.
“Ma quando te l’ha chiesto?” chiesi semplicemente mentre scioglievo l’abbraccio .
“Qualche giorno fa! Alex, che c’è? Non sei contenta?” chiese mia cugina squadrandomi.
“Certo Mel, se non fosse che lo sapevo già” dissi come se fosse vero.
Melany mi guardo incuriosita invitandomi a continuare.
“Oggi a mensa ho incontrato Malik e mi ha detto di dirti che l’appuntamento era spostato a stasera, ti passa a prendere alle sette.” Dissi facendole un sorriso tirato prima di salire le scale e chiudermi in camera.
Dopo non so quanto tempo sentì il campanello suonare. Guardai l’ora dalla sveglia, segnavano le sette in punto.
“Alex va tu ad aprire e cerca di prendere tempo, devo finire di piastrarmi i capelli!” mi urlò Mel dal bagno.
Prendere tempo? Non avevo voglia di avere Zayn davanti, non avevo voglia di parlargli ne tanto meno di offrirgli qualcosa da buona padrona di casa.
Scesi le scale svogliatamente e andai ad aprire la porta.
“Ciao principessa sei pro..- iniziò Zayn prima di vedere come fossi vestita e in che condizioni pietose ero. Ovvero trucco sbavato in perfetto stile panda, vestiti larghi, capelli sconvolti. -Ma come mai sei ancora vestita cos…” disse poco prima che gli tirassi uno schiaffo in pieno viso.
“Ahia!- urlò- ma sei impazzita?!” disse tastandosi la guancia con una mano e guardandomi con occhi sbarrati.
“No- risposi semplicemente- tu piuttosto che sei così tanto testa di cazzo.” Dissi schietta prima di girare il culo e accomodarmi sul divano come se nulla fosse, lasciando Zayn come un deficiente sulla porta.
Ovviamente entrò in casa senza che gli avessi detto niente e si accomodò accanto a me.
“Mi spieghi che ho fatto?” disse più calmo.
Gli tirai un occhiataccia e notando la sua guancia gonfia mi sentì soddisfatta. Odiavo chi mi prendeva per il culo, ma soprattutto odiavo chi prendeva per il culo le persone a cui tenevo. Continuai a fissare davanti a me finchè Zayn non mi si piazzò davanti mettendosi a sedere sul tappeto.
“Ti ho fatto una domanda prima.” Disse fissandomi.
Lo guardai schifata prima di cominciare a parlare.
“Hai presente Melany?” dissi dal nulla . Lui mi guardò alzando un sopracciglio senza capire.
“Si insomma la ragazza con i capelli castani abbastanza lunghi..” continuai.
“Alex che cazzo stai dicendo?” chiese confuso.
“Quella a cui hai chiesto di uscire insomma!- Conclusi puntando il mio sguardo freddo nel suo.
Lui si prese la testa tra le mani, probabilmente afflitto dal fatto che avevo scoperto che per lui come d’altronde sapevo fin dall’inizio, ero solo una delle tante.
“Posso spiegarti.” Disse. Che fantasia, in ogni film dicono questa frase , quando farebbero bene a stare zitti.
“Non mi interessa Zayn, davvero. Sappi soltanto una cosa, adesso Melany è di sopra, e se ti stai chiedendo cosa ci fa qua lei vive qui,è mia cugina, e per me è come una sorella di conseguenza non le ho detto di quanto tu sia stato testa di cazzo per non farcela rimanere male. Quindi vedi di comportarti bene con lei, altrimenti ti castro. Per quanto riguarda noi due ovviamente scordati di rivolgermi anche la parola,odio le persone che si prendono gioco di me.” Dissi prima che Mel scendesse le scale più bella che mai.
“Ciao “- Disse mia cugina-“ andiamo?” chiese rivolta a Zayn ancora seduto per terra che mi fissava cupo.
“Certo” rispose lui incamminandosi verso di lei- Ciao Alex” mi salutarono poi in coro prima di chiudersi la porta alle spalle.
Non risposi e tornai in camera, arrabbiata.
E io che mi ero sentita in colpa quando gli avevo detto quelle cose settimana scorsa. Che mi ero anche preoccupata di chiedergli scusa. Un’imbecille ecco cos’ero. Fissavo il soffitto corrucciata con le mani strette a pugni.  Non l’avrei mai perdonato, questo era certo.
Sentì qualcuno picchiettare alla finestra. Mi alzai per aprirla per poi tornare  a fissare il soffitto.
Qualcuno si sdraiò accanto a me.
“Ciao” mi disse Niall accomodandosi meglio.
“mm” risposi io mugolando, non avevo voglia di parlare, nemmeno per salutarlo.
“Che è successo?” chiese girando il capo verso di me.
Mossi la testa a mo di “no” come per dire che era tutto apposto.
“Andiamo Alex che c’è?” chiese di nuovo adesso mettendosi a sedere e puntandomi gli occhi addosso.
Odiavo essere fissata e Nialler lo sapeva, quindi risposi svogliatamente.
“Zayn  mi ha chiesto di uscire” dissi cupa.
“Lo sapevo!” esultò lui . Lo guardai interrogativa.
“Lo sapevo che gli piacevi!” disse soddisfatto.
“Niall, a lui piacciono tutte basta che respirino.” Dissi prendendo un pupazzo a caso cominciando a rigirarmelo tra le mani.
“Non è vero” disse Niall.
“No? E allora perché ha chiesto di uscire anche a Melany?” sbottai lanciando il pupazzo per terra.
“Ehi calmati- disse accarezzandomi il viso, gli sorrisi per poi abbracciarlo- raccontami tutto per bene.”
Sciolsi l’abbraccio e mi misi a gambe incrociate sul letto  guardandomi le doppie punte. Presi un bel respiro e cominciai il mio monologo.
“Hai presente quel casino che fece Malik tempo fa quando radunò tutte le ragazze?”- Niall annuì- “ecco, la ragazza che cercava ero io” Il biondino spalancò gli occhi ma non fece commenti a riguardo quindi continuai a parlare .
“ Alla festa di Harry non ero in me e credo di aver finito col passare la serata con lui, comunque, da quando ha capito che ero io ha cominciato a rompermi le scatole e stamattina mi ha chiesto di uscire, io non ho accettato ma non ho nemmeno rifiutato, cioè non mi ha dato il tempo di rispondere!” dissi prendendo fiato. “Oggi sono tornata a casa e Mel mi ha detto che Zayn qualche giorno fa le ha chiesto di uscire quindi ho fatto preparare Melany per andare al posto mio all’appuntamento. Odio le persone che mi prendono in giro ormai lo sai. E’ per questo che sono tanto arrabbiata, non che m’importi di lui sia chiaro. “ conclusi sospirando ributtandomi sul letto a fissare il vuoto.
“Secondo me invece ti piace.” Concluse l’irlandese dopo averci pensato su.
“E cosa ti ha fatto arrivare a questa brillante conclusione? Il fatto che stasera ho fatto uscire Mel al posto mio?” chiesi sarcastica.
“No, il fatto che tu sia tanto arrabbiata. Alex andiamo, se davvero non ti importava niente avresti lasciato perdere e basta e avresti continuato con la tua vita come fai sempre. Di solito sei indifferente a tutto, se qualcuno ti prende in giro lo mandi a fanculo e poi lo ignori e nemmeno perdi tempo a incazzarti. Non a caso tuo padre a volte ti considera un capo nazista” Disse con tono da saputello.
Lo incenerì con lo sguardo, per poi sbuffare.
“Anche se fosse che importa? Con lui non succederà mai niente, voglio dire ha un carattere di merda, usa le donne come se valessero meno di zero e per di più adesso è con Mel a fare chissà che” dissi stizzita prendendo un cuscino e coprendomi il viso.
“Ahhh, la mia bambina sta crescendo” disse Horan come un padre parla alla figlia, spostai leggermente il cuscino per guardarlo male. Lui fece finta di asciugarsi una lacrima per poi abbracciarmi.
“Quanto sei decerebrato Niall” dissi scompigliandogli i capelli.


Sentì qualcosa scuotermi animatamente, ma che cazz?
Aprì lentamente un occhio per poi notare qualcuno seduto ai piedi del letto. Feci uno scatto per la paura finchè non riconobbi nella figura la faccia di mia cugina.
“Melany- biascicai- mi hai fatto paura cazzo!”
“Sempre fine, vedo” mi rispose sorridendo.
Guardai l’orologio era l’una e quaranta.
“Mel mi spieghi che cazzo fai qui a quest’ora vai a letto” dissi ributtandomi sotto le coperte.
“Devo parlarti dell’appuntamento” sussurrò per non svegliare i miei.
“mm- mugolai rialzandomi a sedere- dimmi”
“Credo che Zayn non mi piaccia così tanto” disse.
“Come mai?”chiesi stropicciandomi gli occhi.
“E’ troppo cupo, cioè stasera avrà detto si e no trenta parole, è stato imbarazzante. Credo che non ci vedremo ancora anche perché abbiamo entrambi qualcun’ altro per la testa. Io non riesco a smettere di pensare a Matt per adesso, mentre lui ad una tipa di cui non mi ha detto il nome” disse Melany.
Notai che era tranquilla probabilmente Zayn le piaceva solo superficialmente.  Menomale, pensai tra me e me.
“Emozionante, fatto sta che devi comunque trovare un modo di levarti dalla testa denti a castoro” dissi riferendomi al suo ex. Vidi Mel sorridere prima di annuire e darmi la buonanotte. Ripensai a ciò che mia cugina mi aveva detto poco prima finchè il mio cervello non analizzò la frase “abbiamo entrambi qualcun altro per la testa”. Che Zayn ne avesse trovata già un’altra? Probabile. Quel ragazzo era peggio di un gatto in amore.


POV Zayn

Scesi dall’auto velocemente, ero in netto anticipo infatti il parcheggio di scuola era semi deserto. Entrai a scuola piazzandomi davanti l’armadietto di Alex, non avrebbe potuto ignorarmi ancora. Erano tre giorni che non mi rivolgeva la parola, nemmeno per salutarmi. Erano tre giorni che non uscivo con nessuno, il che era da segnare sul calendario. Mi sedè sul pavimento visto che la campanella sarebbe suonata nel giro di venti minuti e avrei dovuto aspettare un po’ prima di beccare la mora. Mi guardai intorno annoiato, analizzando le crepe sul muro. Ero patetico. Perché lo stavo facendo? Non lo so. Zayn Malik che fa di tutto per chiarire con una ragazza quando ne può avere tremila tutte insieme. Ridicolo.
“Ehm, ehm” sentì qualcuno schiarirsi la voce. Voltai la testa lentamente prima di scattare in piedi e mettermi davanti ad Alex.
“Mi dispiace” dissi come avevo fatto nei tre giorni precedenti.
“Di cosa ti dispiace Zayn? Di esser uscito con Melany? Di avermi illusa?Di essere uno stronzo? Di cosa ti dispiace di più?” chiese acida. Almeno mi aveva parlato, pensai.
“Di tutto. Non volevo illuderti, ne tu ne Melany. A me interessi tu” dissi puntando i miei occhi nei suoi nascondendo l’imbarazzo dietro la mia espressione sicura.
“Hai strani modi di dimostrare a una persona che ti interessa, sai?” disse sarcastica senza distogliere lo sguardo duro dal mio.
“Ho chiesto a Melany di uscire prima che tu mi dicessi  di si” dissi.
“Ah quindi nel caso io avrei rifiutato avevi la ruota di scorta, aaaah adesso ho capito” disse sorridendomi probabilmente prendendomi per il culo. Di fatti nel giro di tre secondi tornò seria.
“Ma io dico Zayn, ti rendi minimamente conto di come tratti le ragazze?! Non siamo oggetti, tu dici a me che sono una stronza, che sto sempre un gradino sopra gli altri. Ma qui quello veramente stronzo sei tu, sei tu quello che sta sopra tutti sfruttando le persone per i propri bisogni fisici, nemmeno i cani fanno così cazzo. “ disse sbattendo la porta dell’armadietto .
Le sue parole mi colpirono fin troppo. Rimasi di sasso, in silenzio. Era la verità ma nessuno me l’aveva messa su quest’aspetto , insomma ogni volta che mi facevo un ragazza era come un trofeo con cui vantarsene con gli amici, poi se c’era qualcuno che soffriva semplicemente non ci  facevo caso. Era solo un divertimento per me.
“Vedi non sai nemmeno cosa rispondere, la verità fa male vero?”- chiese duramente-“Sappi che non voglio essere una delle tue prossime vittime quindi stammi lontano” concluse poi avviandosi verso i corridoi deserti. Le corsi dietro , adesso che mi parlava non l’avrei fatta scappare.
Le afferrai un polso, lei si girò di scattò incenerendomi con lo sguardo.
“Che c’è adesso? Devo anche comprarti un dizionario per farti capire cosa ti dico ?” chiese divincolandosi.
“Non sono così messo male. Scusa Alex,cos’altro devo dire? Io sono così ma posso sempre migliorare.” Dissi guardandola ancora negli occhi.” Quando sono uscito con Mel infondo noi due non stavamo insieme e poi quando mi hai detto di sì avevo intenzione di annullare il nostro appuntamento, anche se credevo uscissi con me solo per pietà. ” Dissi sincero.  All’inizio non m’importava molto di lei, ma mano a mano era diventata una fissa. Forse per il fatto che non era caduta ai miei piedi come tutte, forse perché era così diversa dalle ultime ragazze con cui avevo speso il mio tempo.Alex era strana, era imbranata, era tutt’altro che perfetta, piuttosto lunatica ma per me restava semplicemente bellissima. Era l’unica ragazza che fin’ora in qualche modo mi teneva testa e si ostinava a rifiutarmi.
“Dio mio Zayn ma lo vedi “annullare l’appuntamento” neanche dal dentista cazzo. E poi se non uscivo con te è solo per il tuo comportamento nei confronti delle ragazze. Non ho voglia di star male,non sono masochista quindi evitavo.” Disse adesso più calma.
“ Alex, non so più cosa dirti per farti cambiare idea. Voglio davvero migliorare se questo ti farà cambiare opinione su di me. Ma devi darmi un’altra possibilità per dimostrartelo.” Dissi ancora una volta sincero.
Sarei davvero cambiato se questo sarebbe servito a farmi accettare da lei.
“Zayn, non devi cambiare per me, ma per te stesso. Crescere non fa male, per quanto riguarda un’altra possibilità vedremo come ti comporterai.” Disse dileguandosi nei corridoi poco prima che la campanella suonasse .




Spazio autrice (?)
Premetto che questo capitolo mi fa particolarmente "cagare" detto in termini molto fini e altolocati ahah
Sono le due e mezza di notte ma volevo aggiornare in tutti i modi ma come ho già detto è venuto uno schifo, credo sia uno dei capitoli che mi piace meno :/
Ora adesso visto che ho sonno non metto nessuna gif mi fa troppa fatica cercarla e io sto letteralmente dormendo davanti lo schermo .
Come al solito mi farebbe molto piacere qualche recensione anche se vi fa cagare scrivetelo pure, se vi piace idem, più pareri mi date e meglio gestisco la storia !
Per quanto riguarda il prossimo capitolo di chi coppia volete che parli?
E qual'è la vostra coppia preferita per adesso? Fatemelo sapere ho bisogno di pareriii ! A 8 recensioni metto il prossimo :)
Adesso vado , au revooir ciao bellissime :3

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Capitolo 14
*** Chapter 14 ***




POV Alex

“Ciao Elis, Sal” dissi salutando le due bionde che mi aspettavano davanti al mio armadietto.
“Ehi Alex” mi salutarono a loro volta in coro.
“Dov’è Sarah?” chiesi notando che non c’era.
“Eccola” disse Elis indicando una figura che si faceva spazio tra gli studenti per venirci incontro.
“Hola ragazze” disse appoggiandosi all’armadietto.
“Alex devo chiederti una cosa, sono tre giorni che ci penso ma ogni volta mi scordo di chiedertelo” disse l’altra mora rivolgendosi a me.
“Dimmi tutto.” Risposi curiosa di sentire cosa aveva da dirmi.
“L’altro giorno ero in segreteria, dal preside, ed ho incontrato Anthony. Riach, avete presente?” chiese. Tutte annuimmo. “E mi ha detto una cosa strana riguardo al raduno che aveva organizzato Malik qualche tempo fa dopo la festa di Harry”.
Sbiancai leggermente ma la invitai comunque a continuare.
“Quando ho chiesto a Anthony come fosse andata a finire, cioè se Zayn avesse trovato o meno chi cercava, mi ha detto di chiedere a te” Concluse Sarah .
Sal mi guardava in modo strano, in quanto quella mattina dopo il party mi aveva trovato sul divano con Pakistan che mi dormiva addosso.
“Alex, devi dirci qualcosa?” chiese infatti la bionda .
“E’ da un po’ che sospetto che tu ci nasconda qualcosa, quindi parla brutta stronza mora” disse Elis in tono scherzoso.
Mi morsi un labbro nervosa.
“Ero io la tipa che cercava Zayn.” Dissi tutto d’un fiato.” Quella sera una tipa mi ha vomitato sulle scarpe allora sono entrata in casa per pulirmi, in casa c’era Zayn, ho cercato di non farmi sentire, ma voi sapete quanto sono imbranata, quindi ho fatto cadere un vaso, Malik si è accorto della mia presenza e mi ha invitata a mettere tutto a posto una volta che mi sarei pulita le scarpe, fin qui andava tutto bene nonostante la mia enorme figura di merda. Se non fosse che Zayn si fosse acceso un paio di canne, le quali mi hanno inibidito il cervello e mi hanno fatto passare il resto della serata con lui. Non abbiamo fatto niente ovviamente, abbiamo solo riso, riso e riso ancora come due deficienti. Non so perché mi abbia ricercata fatto sta che non ne voglio sapere niente.” Conclusi in fretta il mio monologo guardando una a una le facce delle mie amiche.
Elis era leggermente arrabbiata, probabilmente per il fatto delle canne. Sally aveva un espressione che sembrava dire “lo sapevo io!” e Sarah era soddisfatta.
“Quindi in teoria io avrei vinto anche la scommessa” disse quest’ultima riferondosi alla stupida scommessa che avevamo, anzi che aveva, fatto prima del party.
“Ecco perché Malik ti girava sempre intorno ultimamente” sembrò riprendersi Sally dopo aver rimesso insieme tutti i pezzi della storia.
“Già- risposi a entrambe- nonostante io non volessi saperne niente ha continuato a rompermi le scatole. E l’altro giorno dovevamo uscire insieme, anche se in realtà non avevo veramente accettato l’invito visto che so che tipo è Zayn. Fatto sta che non siamo più usciti dissi.
“Cioè e tu tutte queste cose quando pensavi di dircele?!” strillarono tutte insieme.
Io alzai le spalle in risposta.
“Boh, non mi sembrava importante.” Dissi.
“E come mai non ci sei uscita?” chiese Elis.
“Perché aveva chiesto di uscire anche a Melany, quindi quando l’ho scoperto ci ho fatto uscire lei al posto mio, dopo aver ovviamente fatto una canata a Zayn e tenendo tutto nascosto a Mel, per evitare che ci stesse male” Dissi in tono leggermente amareggiato.
“Che stronzo” disse Sarah.
“ il lupo perde il pelo ma non il vizio” concluse Sal, sospirando.
“E avuto anche il coraggio di giustificarsi dicendomi che aveva chiesto d’uscire a lei prima che io ‘accettassi’. In pratica avrebbe usato Mel come ruota di scorta. Comunque mia cugina mi ha detto che l’appuntamento non è andato bene, visto che Malik ha fatto il depresso e ha detto di avere qualcun’altra per la testa. Come minimo se n’è trovata già un’altra” dissi prendendo il libro di chimica dall’armadietto, visto che da lì a qualche minuto sarebbe suonata la campanella.
Elis, Sarah e Sally si guardarono complici.
“Che c’è?” chiesi non capendo.
“Sei sicura che l’altra non sia tu?” chiese Sal.
“Non penso, anche se mi ha chiesto di perdonarlo e di riprovarci l’altro giorno, non significa che io sia l’altra. L’avrà fatto per compassione.” Dissi ovvia.
“Mah, sarà . Fatto sta che non l’ho mai visto chiedere scusa a nessuna ragazza finora, quindi Alex potresti essere , anzi secondo me sei sicuramente tu l’altra a cui si riferiva Zayn.” Disse Sarah.
“Anche se fosse, non m’importa non ho intenzione di essere usata da nessuno.” Conclusi prima che la campanella suonasse e che fossimo costrette a salutarci e ad andare in classe.

Entrai in classe mettendomi al mio solito posto, ovvero accanto a Liam. Chi mi avrebbe tenuta sveglia sennò?
“Ciao Payne” lo salutai poggiando il libro sul banco e sedendomi .
“Ehi Cook, come va?” chiese premuroso come al suo solito.
“Sono viva, tu? “ risposi .
“Pensavo di parlare con un morto- disse sarcastico- comunque tutto bene” Concluse sorridendomi calorosamente prima di chinarsi sulla sua borsa per cercare qualcosa.
Tirò fuori un braccialetto, era d’argendo e pieno di ciondoli, ricordai di averlo visto in dosso ad Elis un sacco di volte , infatti Liam poco dopo mi disse porgendomelo.
“Alex, puoi darlo a Elis? Se l’è dimenticato da me ieri sera e visto che vado via prima di mensa e non abbiamo lezioni in comune prima che me ne vada, puoi restituirglielo tu?” chiese dolcemente come al solito. Elis era da Liam ieri sera? Boh, le avrei chiesto spiegazioni più tardi.
“Certo” risposi semplicemente riponendo il bracciale nell’astuccio.
Sorrisi a Liam, prima che la professoressa entrò in classe gracchiando.



POV Sally

Uscì nel cortile per prendere un po’ d’aria.
Alex e Zayn, avrei dovuto capirlo dall’inizio che c’era qualcosa tra di loro. Mi sarebbero piaciuti come coppia se non fosse che Alex era troppo orgogliosa per perdonare e Zayn troppo cretino dal continuare a fare errori.
Mi sedetti sul muretto fuori scuola, avevo l’ora di buca, mancava il prof di disegno, di conseguenza potevo fare ciò che volevo, pur restando nell’area scolastica.
Intravidi una chioma riccia in lontananza con un’altra figura accanto. Assottigliai lo sguardo per vedere chi fosse e mi resi conto che era Zayn. A vederlo così da lontano sembrava essere uno straccio, stava aggrappato ad Harry e si faceva trascinare verso la macchina di quest’ultimo.
Li vidi chiudersi in macchina, dove cominciarono a parlare molto animatamente.
Vidi il volto corrucciato di Harry e lo sguardo perso di Zayn che continuava a fissare fuori. Non capì bene cosa stava succedendo ma avrei giurato di non aver mai visto Zayn in quelle condizioni. Inizio a piovere, quindi decisi di rientrare.
 


POV Zayn

“Zayn?”
“Zayn?”
“Zayn , ma che cazzo stai facendo?!”

Sentì qualcuno squotermi animatamente poco prima di cadere giù da qualcosa. Aprì un occhio a fatica ritrovandomi Harry davanti. Alzai un sopracciglio guardandomi intorno. Ero nel parco della scuola. Richiusi gli occhi ributtandomi su quello che doveva essere il prato.
“Zayn alzati! Che cazzo fai qua, sembri un barbone!” gracchiò.
Ma che minchia voleva?
“Lasciami in pace” biascicai.
“Dio, Zayn guarda che occhi gonfi hai. Quante te ne sei fatte questa volta? Devi smetterla di fumarti quella roba , cazzo ti stai bruciando il cervello. E questo cos’è?” chiese Harry indicandomi il taglio che mi ero provocato la sera precedente.
“Fatti i cazzi tuoi” ribadìì acido tentando di alzarmi . Tentativo che andò fallendo visto che caddì di nuovo a terra. Sentì Harry aggrapparmisi ai fianchi prendendomi sotto braccio dopo avermi alzato definitivamente da terra. Mi trascinò verso la macchina, aprì a fatica lo sportello e mi mise sul sedile. Dopo avermi sistemato, montò a sua volta in macchina e si girò verso di me.
“Zayn io e te dobbiamo parlare, seriamente stavolta.” Io appoggiai la testa al finestrino guardando fuori non avevo voglia di essere giudicato, soprattutto adesso, soprattutto da Harry che ogni volta aveva una predilezione per farmi sentire uno schifo in quanto aveva l’innata capacità di essere schietto  e sfacciato come pochi.
“L’ultima volta che ti ho trovato così eravamo a casa mia, ricordi? Dopo il party. Come al tuo solito avevi esagerato, e mi avevi promesso che avresti smesso, come al solito ci ho creduto e come al solito mi hai mentito. Devi smetterla, ogni volta che hai un problema non puoi reagire così cazzo. I problemi si affrontano, smettila di autodistruggerti e tira fuori le palle.” Disse Harry in tono duro.
Non bastava Alex a farmi la romanzina e a farmi sentire una merda, no adesso ci si metteva anche lui.
“Non ho voglia” dissi semplicemente.
“Non hai voglia di cosa?” chiese corrucciato.
“Non ho voglia di tirare fuori le palle, non ho voglia di smetterla. Ormai sono in caduta libera, dovresti averlo capito da tempo ormai, Harry” dissi ritornando a guardare fuori. Stava cominciando a piovere.
“Zayn cosa cazzo stai dicendo? Ogni volta che inizi a ragionare così mi verrebbe voglia di prenderti a sprangate sui denti.” Disse Harry cominciando a alterarsi.
Nessuno ti impedisce di farlo” dissi sapendo che quella frase lo avrebbe innervosito ancora di più.
Infatti il riccio strinse i pugni e sussurrò un “Dio dammi la pazienza..” , poi prima di tornare a parlare prese un bel respiro .
“Se non vuoi smetterla a me non interessa. Tu devi smetterla è diverso. Ti aiuterò io, ti aiuteremo noi, Zayn. Io e i ragazzi ci siamo sempre per te,lo sai. Dimmi che è successo e affrontiamo il problema insieme.” Cominciò mettendosi comodo . Come ogni volta voleva sapere cosa mi aveva portato a drogarmi, di nuovo.
Voltai lentamente la testa verso di lui e notai che nel suo sguardo c’era compassione. Perfetto, adesso facevo anche pena ai miei migliori amici. Sbuffai sonoramente.
“Adesso non ne ho voglia.”
“Zayn, tu non ne hai mai voglia, sappi che non uscirai da questa macchina senza prima aver parlato” concluse in tono severo bloccando gli sportelli della macchina.
Lo guardai male e mi rassegnai a parlare.
“Ieri mio padre si è ubriacato di nuovo.”dissi tornando a guardare le gocce di pioggia che scivolavano sul finestrino inseguendone la traiettoria.
“Come al solito se l’è presa con mia madre, ma questa volta era.. molto più violento, quindi mi sono messo in mezzo e senza volerlo mi ha tirato una spinta e ho sbattuto contro il montante della porta, facendomi questo” dissi indicando il taglio che avevo sulla guancia.
Harry mi guardo amareggiato prima di allungarsi per abbracciarmi.
“Mi dispiace Zayn” disse.
Alzai le spalle in risposta.
“Non importa. Ormai ci sono abituato alle sue scenate.” Dissi rassegnato.
“Resta il fatto che non puoi rovinarti per lui, capisci?” chiese Harry con tono dolce.
“Lo so. Ma è l’unico modo che ho per staccarmi dalla realtà. Non riuscirei ad affrontare questa situazione in altri modi . Da quando mia sorella maggiore si è trasferita in quella casa regna il caos. Waliyha non c’è mai a casa, nonostante sia più piccola di me , torna a casa sempre tardi , non so cosa le stia succedendo, ogni volta che mia madre prova a parlarle si chiude in camera ed alza la musica, io sono troppo chiuso per parlarne quindi finisco con lo sfogarmi a modo mio. A volte ho l’impressione che mia madre sia delusa da me. Dal fatto che comunque non sono presente, che non l’aiuto con Waliyha, inoltre dice che se mia sorella maggiore se n’è andata è solo colpa mia e di mio padre. Non ne posso più. Poi a mettere la ciliegina sulla torta c’è anche Alex, che mi dice che sono una merda, peggio di un animale. Dimmi perché dovrei smetterla di autodistruggermi adesso? Non ne ho motivo, sono un danno per tutti, non sono in grado di rendere orgogliosa mia madre, di tirar su di morale mio padre né di farlo smettere di bere, di parlare con Waliyha , di far tornare a casa mia sorella e di stare con la ragazza che mi piace. Sono un completo disastro, Harry”
Dissi rendendomi conto solo in quel momento della vita di merda che facevo. Non ero mai a casa, mia sorella maggiore non mi parlava, quella minore ignorava tutti e si era chiusa nel suo mondo, mia madre non era orgogliosa di me. Come si faceva ad essere orgogliosi di un figlio che non ha mai combinato niente di buono? A scuola facevo pena, mi drogavo e questo mia madre lo sapeva, facevo a cazzotti, usavo le ragazze. Ero un brutto esempio, il peggior figlio, fratello, fidanzato che qualcuno potesse avere.
“Zayn non è vero.  Tua madre non pensa quelle cose, sei tu che sei convinto che le pensi. Dovresti parlarle. Waliyha è un adolescente è normale che si comporti così. Per tuo padre non puoi fare niente, ha bisogno di un dottore, l’unica cosa che puoi fare è stargli vicino.  E Alex magari non pensava quelle cose le ha dette solo perché è arrabbiata, vedrai si sistemerà tutto Zayn, basta avere pazienza. Io e gli altri saremo sempre qui a sostenerti. Basta che la smetti con questo schifo.” Disse prendendomi dalla tasca del giacchetto l’ultimo spinello che mi ero preparato e gettandolo dal finestrino.
Annui.
“Grazie Harry” dissi semplicemente prima di abbracciarlo.



POV Harry

Decisi di portare Zayn a casa mia, non era nelle condizioni ne per tornare a casa, ne tantomeno a scuola. I miei come al solito non c’erano, vivevo praticamente da solo.
Lo lasciai sul divano davanti a un film, con tanto di ciotola di pop corn.
Arrivato a scuola parcheggiai e guardai l’orologio. Ero in perfetto orario, avrei cominciato la lezione tra dieci minuti. Appena entrai nell’edificio notai una chioma bionda in lontananza. Sally. Le andai incontro e visto che era di spalle le poggiai le mani sui fianchi per scoccarle un bacio sulla guancia. Ero un ragazzo molto espansivo, e prendevo confidenza subito, c’erano persone a cui dava fastidio ma fortunatamente Sal non era tra queste e quando si voltò verso di me aveva un caloroso sorriso stampato in volto.
“Buongiorno anche a te Harry” disse senza smettere di sorridere.
Era così carina. Anche lei quando sorrideva aveva due fossette che la rendevano ancora più adorabile.
Le sorrisi a mia volta.
“Che materia hai dopo?” le chiesi.
“Informatica, tu invece?”
“Matematica, un suicidio.” Dissi facendola sorridere ancora.
“Che aveva prima Zayn?” mi chiese d’un tratto.
“Quando?”
“Prima nel cortile, ero fuori a prendere una boccata d’aria e ho visto che non si sentiva molto bene” si spiegò gesticolando.
“Ah. Niente sta passando un po’ di casini ultimamente. E reagisce nel modo sbagliato” dissi facendo il vago.
Non perché non mi fidassi di Sally, anzi, ma per il semplice fatto che non erano affari miei ma di Zayn e conoscendolo era già tanto che ne parlava con me e con gli altri.
“Ho capito” disse semplicemente la bionda.
“Allora, che fai oggi pomeriggio?” le chiesi passandole un braccio intorno al collo e cominciando a vagare per il corridoio senza meta.
“Mm credo niente, perché?” disse dopo averci pensato su un attimo.
“Bene, allora ti passo a prendere alle quattro e mezzo” le dissi sorridendole.
“Ok” acconsentì lei guardando poi l’ora.
“Manca un minuto alla campanella, devo andare, a oggi pomeriggio” disse scoccandomi un bacio sulla guancia.  La vidi scomparire nei corridoi.

Qualche ora dopo ero di nuovo a giro per i corridoi, non so se ci fosse stata un’epidemia o cosa, ma mancava anche il professore di fisica . Mi appoggiai a un armadietto guardando il corridoio deserto finchè non sentì qualcuno tirarmi per la maglietta e spingermi con forza dentro quello che doveva essere uno sgabuzzino.
“Ma cosa ?” non feci intempo a finire la frase che qualcuno poggio le sue labbra sulle mie . Respinsi quel contatto e cercai l’interruttore della luce. Quando l’accesi mi ritrovai Caroline davanti che tentava ancora una volta di baciarmi.
“No, Caroline, no sta ferma, basta!” le dissi bloccandole i polsi per tenerla ferma.
“Harry Styles che dice basta? Bella questa” rispose cercando ancora avventandosi sul mio collo . Lasciai i suoi polsi per prenderla per le spalle e bloccarla al muro.
“Ho.Detto.Basta.” scandì arrabbiato.
“Vedi, è tutta colpa di Sally!” urlò lei”Non mi avresti mai rifiutata se non ci fosse stata le in mezzo. Tu non te ne stai rendendo conto ma ti sta cambiando.” Sputò queste parole con disprezzo.
“Si mi sta cambiando Caroline,in meglio. Accettalo. Non ho più voglia di farti da schiavo, di essere il tuo giocattolo, ne tantomeno di farmi le ragazze solo per sfizio. Voglio mettere la testa a posto. E voglio stare con Sally. Quindi lasciami in pace.”
Conclusi chiudendomi la porta alle spalle deciso a chiudere una volta per tutta con quella ragazza. Vidi Sally in lontananza salutarmi, sperai che non mi avesse visto uscire dallo sgabuzzino, ma purtroppo dio in quel momento era impegnato a far altro.
Cosa ci facevi nello sgabuzzino?” mi chiese divertita.
“Ecco io..” iniziai poco prima che anche Caroline uscisse da quella stupida stanza.
“Oh, capisco”  disse semplicemente Sal guardando la figura di Caroline che si riabbottonava l’ultimo bottone della camicetta.
“Cioè ecco io non..non è successo niente” biascicai in preda al panico.
“Non importa Harry, devo andare adesso” disse in tono rotto prima di sorpassarmi, guardare con disprezzo Caroline, e sparire ancora una volta nel corridoio.





Spazio autrice :) :
Ed eccovi uno Zayn sconvolto ahah poraccio 




No comunque parlando di cose serie, il primo capitolo è arrivato a 2000 visite cioè eqwdhewiufh grazie mille! 
Grazie alle 30 persone che seguono questa storia, alle 20 che l'hanno messa tra le preferite, e alle 7 che invece l'hanno messa tra le ricordate! E ovviamente un supermega grazie a chi recensisce!
Grazie mille ragazze, davvero :3
Sul capitolo che c'è da dire? Un po' di cose, allora qui si spiega come mai Zayn è così come dire, cannato e si autodistrugge in un certo senso. All'inizio le sorelle Malik,anzi l'intera famiglia di Zayn non doveva esserci ma poi boh, ce l'ho messa. Molte di voi mi odieranno per il fatto che Sal becca Hazza e Caroline insieme ahahaha vabbè
Recensite in numerose mi raccomando, ci tengo lo sapete credo , ormai :)
Nel prossimo capitolo di chi volete che parli? E chi è la vostra coppia preferita? 
Fatemi sapere, alla prossima Ale x

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Capitolo 15
*** Chapter 15 ***


POV Elis


Non feci a tempo a chiudere l’armadietto che vidi Alex corrermi incontro come una pazza.
I capelli sconvolti,un sorriso da clown dipinto sul volto e gli occhi sgranati. Sembrava appena uscita da “Shining” e non potè trattenermi dal riderle in faccia.
“Tu brutta scimmia dai capelli platino, cosa ci facevi ieri sera con Liam?” disse tutto d’un fiato non appena mi fu accanto.
Evitò di urlare per fortuna, visto che il corridoio era stracolmo di gente.
“Alex! Ma buongiorno anche a te, come stai oggi?” le risposi sarcastica cominciando a incamminarmi verso la palestra senza smettere di ridere.
“Non cercare di sviare il discorso e rispondi, non ho attraversato mezza scuola solo per sentirmi chiedere come sto” mi disse afferrandomi per un braccio e facendomi fermare.
Ci riuscì benissimo anche perché io ero uno scricciolo in confronto ad Alex.
“Niente abbiamo cominciato a frequentarci e..niente.” dissi semplicemente. E in effetti era vero. Io  e Liam avevamo cominciato a uscire come amici, anche se ultimamente eravamo diventati più che amici. Io stavo bene con lui e lui con me. Niente di più niente di meno.
“Abbiamo cominciato a frequentarci e..niente?”- mi scimmiottò Alex cercando di imitare la mia voce in malo modo-”Mi prendi per il culo?!?” .
Scoppiai a riderle in faccia, di nuovo.
“Elis, tu non puoi continuare a tenermi nascoste le cose così, altrimenti un giorno arriveremo a scoprire che sei una narcotrafficante e a quel punto mi verrà un infarto, capisci? ” disse in tono scherzoso per poi tornare seria. La guardai alzando un sopracciglio ma continuando a ridere.
“Comunque Liam mi ha detto di renderti questo lo hai lasciato a casa sua durante una della vostre serate da ‘amici’” disse prendendo dalla borsa il mio bracciale e porgendomelo.
“Grazie, ringrazia anche Liam appena lo vedi. E comunque era davvero una serata tra amici idiota. Abbiamo guardato tutti i film di Toy Story, Liam c’è praticamente fissato, dovresti vederlo come si emoziona nel guardarlo sembra un bambino” dissi sorridendo ricordandomi la faccia da labrador scodinzolante di Liam mentre guardavamo il film.
“Toy Story eh…” disse alzando e abbassando le sopracciglia freneticamente alludendo a chissà che cosa.
Mossi il capo a mo di no.
“Quanto sei deficiente Alex. A proposito Zayn?” le chiesi notando che erano almeno tre giorni che non parlava del moro.
“Zayn? Non conosco questa parola mi dispiace, adesso devo correre a lezione sono già in ritardo!” disse salutandomi e ricominciando a correre come una pazza per i corridoi.
Che razza di problemi aveva quella ragazza? La seguì con lo sguardo finchè non scomparì dietro l’angolo.
Negli utlimi giorni era iperattiva, andava persino a correre. Cosa che non era da lei visto che se solo la pigrizia avesse forma umana, si rappresenterebbe in Alex.  Anche se tutto questo comportamento in un certo senso era da lei, se un giorno sembrava in procinto di suicidarsi il giorno dopo pareva esser la ragazza più felice del mondo, era lunatica a dir poco.
Arrivai  in palestra e come d’abitudine la porta emise il suo solito cigolio. Me la richiusi alle spalle in fretta, prima di dirigermi verso lo spogliatoio per indossare una tuta.  La mia mano si bloccò sulla maniglia quando udì la voce di Danielle Peazer gracchiare cose su Liam e su .. di me? Non era mio solito origliare, ma in quel caso avrei fatto un eccezione.
“..Si insomma ma poi l’avete vista quella con cui esce adesso? Cioè con quei capelli biondi slavati, si vede lontano un miglio che sono tinti. “ disse Danielle.
“Tesoro non capisco come Liam sia potuto cadere così in basso, cioè vogliamo mettere te con lei?” disse un’altra voce.
“Già Dani tu sei fantastica Liam è stato uno stupido” disse un’altra voce ancora.
“Che ci vuoi fare.. Liam è tanto bello quanto stupido.Ma poi avete visto com’è bassa? Cioè sembra un nano da giardino” gracchiò di nuovo Danielle.
Danielle Peazer , ballerina con il fisico scolpito non chè ex ragazza leggendaria di Liam Payne.
L’anno scorso girava voce che fosse stata Danielle a mollarlo dopo averlo tradito con un giocatore di basket. Ma a sentire da come parlava lei sembrava esser stato Liam ad aver sbagliato e ad averla lasciata.
Spinsi la maniglia, decisa a non sentire una parola in più. Ovviamente tutte le civette si chetarono di botto e non appena entrai  uscirono dallo spogliatoio dopo avermi squadrata attentamente. Che cercassero un altro difetto in me su cui sparlare?
Danielle era alta, slanciata, fisico perfetto, capelli voluminosi e riccioli. Era il mio opposto, non che fossi obesa o cosa, anzi tutt’altro è solo che dove tutti gli esseri umani hanno un po’ di ciccia lei aveva i muscoli.
Ignorai i le loro occhiatacce e dopo essermi cambiata uscì dallo spogliatoio.
Dopo due ore ero a dir poco sfinita. Avevo le braccia indolenzite e ero sudatissima. Mi fiondai sotto la doccia e dopo cinque minuti ero ad asciugarmi i capelli. Mi rivestì in fretta e dopo nemmeno cinque secondi sentì il cellulare vibrarmi nella tasca destra del jeans. Lo afferrai subito. Il cellulare segnava un nuovo messaggio da Liam.

“Ehi piccola ti va un’altra maratona di film stasera da me? Magari ordino una pizza e ceniamo insieme !
                                                                                  Liam xxx”

Non potè far a meno di arrossire, era stupido lo so, visto che Liam non era nemmeno nella mia stessa stanza, ma ogni volta che mi chiamava “piccola” mi faceva sentire speciale. Digitai subito la risposta.

“Certo sono da te alle 8, ok? Elis xx”

Inviai il messaggio e dopo nemmeno due secondi mi arrivò la risposta.

“Perfetto a stasera :)  Liam xx”

Sorrisi involontariamente e quando riposi il telefono notai gli sguardi astiosi di Danielle e compagnia. Non ci feci caso e uscì dalla palestra. Infondo la riccia e le sue amiche non avrebbero potuto far niente contro di me e Danielle non poteva pretendere di riavere Liam solo perché adesso non aveva nessun giocatore di basket con cui passare il tempo.


Alle otto in punto ero fuori casa di Liam, suonai il campanello e aspettai pazientemente che qualcuno mi venisse ad aprire. Sentì una voce roca urlare “arrivo” per poi sentire la serratura scattare. Mi ritrovai un uomo piuttosto paffuto davanti, alto, capelli grigi e il naso molto simile a quello di Liam solo più grosso.
“Salve..” dissi insicura “sono Elis un’amica di Liam. C’è Liam?” chiesi timida.
L’uomo mi sorrise.
“Certo, Elis, piacere io sono Geoff, il padre” disse porgendomi una mano che subito dopo strinsi.
Restitui il sorriso ed entrai in casa una volta che Geoff mi fece cenno di entrare. L’altra sera eravamo soli in casa perciò non avevo avuto modo di incontrare i genitori di Liam ne le sorelle di cui mi aveva parlato, Ruth e Nicola se non ricordo male.
“Papà chi era alla porta?” chiese Liam facendo sbucare la testa dalla cucina.
Non appena mi vide mi venne incontro sorridente.
“Elis!”- esclamò contento scoccandomi un bacio sulla guancia- “ questo dallo a me” disse prendendomi la giacca di mano e portandola al piano di sopra.
Rimasi in corridoio attendendo che Liam tornasse giù. C’erano una miriade di foto appese per tutto il corridoio, Liam alla prima corsa campestre, sul podio, Ruth o Nicola, non sapevo bene chi delle due fosse, davanti un’ernome torta a forma di diciotto, Liam neonato, Geoff e sua moglie il giorno del loro matrimonio.
Erano foto bellissime, sentì qualcuno scendere le scale e mi voltai sorridente. Liam mi sorrise a sua volta raggiungendomi.
“Che stavi guardando?” chiese. Feci cenno con la testa alle foto e Liam sorrise di nuovo.
“Avevo tredici anni era la corsa campestre di beneficenza quella che la scuola organizzava ogni anno hai presente?” chiese , io annui .
“Mentre qui invece sono io quando avevo appena un mese, e questa”- disse indicando la ragazza bionda con la mega torta davanti- è Nicola, adesso ha ventidue anni e non vive più qui”
Annui di nuovo mentre passava alla foto successiva.
“Mentre lei- disse indicando un’altra ragazza bionda in costume- è Ruth e ne ha venti e a momenti dovrebbe rientrare” annui di nuovo sorridendogli.
“Liam, ti avevo detto di controllare il pollo!” urlò una voce di donna, probabilmente di sua madre.
Payne si fiondò in cucina per aiutare la madre e io lo seguì a ruota.
“Posso dare una mano?” chiesi timidamente, tentando di essere utile.
“Oh cara ragazza non preoccuparti “ mi disse dolcemente la mamma di Liam mentre tiravano fuori il pollo insieme dal forno.
“Per fortuna non si è bruciato” disse sollevato Liam mentre sua madre mi veniva incontro.
“Tu devi essere Elis, Liam ci ha parlato tanto di te, picere di conoscerti io sono Karen e come avrai ben capito sono la madre di questo scemotto “ disse affettuasamente stringendomi la mano e scaruffando i capelli a Liam in modo altrettanto dolce.
“Il piacere è tutto mio signora Payne” dissi sorridendo mentre Liam cercava di liberarsi dalla presa della madre.
“oh chiamami pure per nome cara!” io annui sorridendole timida come al solito.
“Mamma noi andiamo un attimo di sopra torniamo tra dieci minuti” disse Payne prima di afferrarmi per un polso e condurmi di sopra.
Si accomodo sul letto mentre io mi sedetti sulla poltroncina davanti al pc.
“Ok ti avevo detto che avrei ordinato una pizza e che avremmo visto un film in pace come l’altra sera ma mia madre appena ha saputo che saresti venuta si è decisa a non muoversi di casa e a preparare la cena, era troppo curiosa di conoscerti quindi l’ho lasciata fare, ti dispiace?” Chiese leggermente dispiaciuto.
“Ma no , Liam ci mancherebbe, sembrano così dolci i tuoi” dissi sinceramente,sorridendo.
“Già”- annui lui- “ a volte anche troppo”.
“Quindi gli hai parlato di me eh..”
dissi.
“Si”-disse sorridendo e arrossendo leggermente- “non dovevo?”
Alzai le spalle non sapendo cosa rispondere, in fondo io e lui non stavamo insieme, ma non eravamo nemmeno amici. Era come se vivessimo una relazione senza baci e coccole ecco.
“E cosa gli hai detto?” domandai curiosa. Liam mi fece segno di mettermi accanto a lui, obbedì.
“Che sei una ragazza fantastica, con cui posso parlare liberamente di tutto senza che tu mi giudichi, con la quale posso ridere essere me stesso senza fingere che qualcosa mi piaccia quando in realtà mi fa schifo. Ricordi quando siamo andati a Wolverhampton e dopo esser stati in palestra tu mi volevi comprare a tutti i costi quell’orribile lampada blu? Ecco, te l’ho detto subito che faceva schifo e tu non te la sei presa anzi ti sei messa a ridere . Oppure non mi hai giudicato quando ho voluto guardare Toy Story a tutti i costi, mentre la maggior parte delle ragazze che ho avuto fin’ora se solo avessi detto loro che ho tutti i film di quel cartone  e addirittura una collezione di pupazzi cordinata se ne sarebbero andate prendendomi per pazzo.”  Liam mi guardò con una dolcezza assurda e io sorrisi leggermente in imbarazzo.
“E poi ho detto loro che sei bellissima ovviamente, e che quando arrossisci così sei ancora più carina” disse poggiandomi una mano sul viso , continuai a sorridere finchè le labbra di Liam non sfiorarono le mie.



POV Sally

Erano tre giorni che evitavo Harry.
Ed erano tre giorni che Harry cercava in tutti i modi di parlare con me.
Ero arrabbiata non tanto per il gesto ma per il fatto che la ragazza che si stesse facendo era Caroline. Se era davvero mio amico non avrebbe dovuto farlo. Mi sentivo tradita in un certo senso.
Posai l’ultimo piatto nel ripiano della lavastoviglie e andai di sopra in camera mia.
Accesi il pc e mi stesi sul letto aspettando che si accendesse del tutto.
Sentì qualcosa picchiettare alla finestra, lo ignorai , poteva essere qualsiasi cosa.
Sentì di nuovo quel rumore snervante, ancora una, due, tre volte. Mi arresi e mi decisi ad andare a vedere cos’era.
Feci a tempo a spalancare la finstra che un sassolino mi colpì in piena fronte.
“Ma che cazzo?” urlai confusa.
“Sally, sei tu?”chiese una voce,che purtroppo conoscevo.
“No siamo al Vaticano e io sono il Papa. Che cazzo di discorsi fai Harry?” chiesi sarcastica massaggiandomi la fronte.
“Scusa, avevo paura fosse la camera dei tuoi..”biascicò lui.
“Che cosa ci fai qui?” chiesi osservandolo. Indossava una camicia bianca e dei jeans a vita bassa ed i capelli erano arruffati come al solito.
“Devo dirti una cosa.” Disse ovvio.
“Ovvero?” lo spronai a parlare.
Lo sentì schiarirsi la voce. Cominciò a intonare una canzone, che conoscevo fin troppo bene. L’ascoltavamo sempre insieme ultimamente, durante le lezioni di arte.

“Should've kissed you there 
 I should've held your face 
 I should've watched those eyes 
 Instead of run in place 
 I should've called you out 
 I should've said your name 
 I should've turned around 
 I should've looked again 
 But oh, I'm staring at the mess I made 
 I'm staring at the mess I made 
 I'm staring at the mess I made 
 As you turn, you take your heart and walk away ..”

Guardai Harry che cantava, era di una dolcezza infinita.
Non riuscì a trattenermi e scesi di corsa le scale senza farlo finire , spalancai la porta , corsi sul retro e saltai nel vero senso della parola addosso ad Harry. Nessuno aveva mai fatto tanto per me, ed ero troppo felice per pensare a Caroline. Cademmo a terra come due idioti , strinti in una sottospecie di abbraccio.
“Grazie” gli dissi sorridente. Stringendolo ancora più forte.
“Posso spiegarti adesso?” chiese implorante.
Dopo quello che aveva fatto, se l’era meritato. Mi misi a sedere sull’erba umida ed Harry m’imitò.
“L’altro giorno quando hai visto me e Caroline insieme, non stava succedendo niente. O meglio lei ci ha provato spudoratamente, mi ha chiuso nello sgabuzzino con lei! E’ pazza! ” -disse storgendo la bocca al pensiero-”Ma io l’ho rifiutata,lo sai perché?”
Mossi la testa a mo di no continuando a guardarlo confusa.
“Perché voglio cambiare, perché non voglio stare con Caroline ne tantomeno con nessun’altra che non sia tu.”
Ci fissammo per un po’ senza dire niente.
“Bè non dici niente?” chise inarcando un sopracciglio.
“Dammi un pizzicotto.” Dissi.
“Cosa?” mi guardò stranito il riccio.
“Ho detto, dammi un pizzicotto.” Dissi in tono fermo. Harry alzò le spalle e fece come gli avevo detto.
“Oh cazzo sono sveglia” mi uscì.
“Certo che lo sei idiota” disse Harry cominciando a  ridere.
“Bene , in questo caso anche io.” Dissi.
“Anche tu cosa?”
“Anche io non voglio stare con nessun’altro che non sia tu” dissi tutto d’un fiato .





Non sono dolcissimi? 


SPAZIO AUTRICE (?)
Allora, voi non immaginate la fatica assurda che ho fatto
per scrivere queste cose così smielose, per chi mi conosce e sa come sono
può capire quanto possa esser stata dura per me visto che 
non sono assolutamente il tipo di ragazza dolce e coccoloso,
diciamo che faccio più parte della categoria "acide e stronze" ahaha
Però boh sarà che ho finito di leggere un libro coccoloso
allora mi sono addolcita ("Ho il tuo numero" di Kinsella è bellissimo)
Per quanto riguarda la storia non so perchè m'è venuto in mente
di inserirci Danielle,non so ancora che ruolo darle
so solo che non sarà sicuramente d'aiuto per Elis.
Comunque apparte questo   ringrazio tutte le ragazze
che hanno recensito lo scorso capitolo , quelle che recensiscono
sempre e quelle che recensiranno anche questo 
grazie infinite ragazze,siete fantastiche!
Spero recensirete in numerose sono curiosa di sapere cosa ne
pensate so c-come on come dice Zayn :)
Nel prossimo capitolo di chi volete che parli?
Metterò sicuramente Nialler, mi manca #sappiatelo
Coppia preferita? ( sempre se ne avete una ) 
Ok adesso la smetto definitivamente di  rompere le palle,
Ciao racazze , Ale  :
)

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Capitolo 16
*** Chapter 16 ***


POV Sarah


Sbirciai da dietro il tendone rosso che copriva interamente il palco.
Le tribune si stavano lentamente affollando e mano a mano che il tempo passava il brusio di sottofondo aumentava.
Chi lo avrebbe mai detto che l’ultimo mese di scuola sarebbe passato così velocemente?Per non parlare dell’intero anno scolastico poi, che era letteralmente volato.
Oggi era stato l’ultimo giorno di scuola e stasera , come tradizione, si sarebbe svolto lo spettacolo teatrale. Affilai lo sguardo per individuare facce conosciute. Intravidi Alex seduta tra le prime file accanto a Niall, insieme ad Elis, Liam e Sally. Appena alzarono lo sguardo li salutai facendo un cenno della testa e un sorrisone. Tornai dietro le quinte dove regnava il caos. Chi correva da una parte, chi dall’altra, chi non trovava il costume di scena, chi ripassava il copione e chi dimenticava le battute e continuava ad assillare il compagno per farsi risentire. Quell’atmosfera mi rendeva terribilmente nervosa nonostante io non dovessi esibirmi e facessi parte solo del “cast”, sempre se cast potevamo chiamarlo.
“Sarah!”- mi chiamò Anthony-“finalmente ti ho trovata!” disse abbracciandomi. Restitui l’abbraccio stringendolo forte pe r infondergli un po’ di coraggio.
Nelle scorse settimane avevo legato molto con lui, passavamo parecchi pomeriggi insieme visto che lo aiutavo con il corso di teatro e avevamo finito per stringere una grande amicizia. Mi piaceva come persona, prima di conoscerlo veramente aveva sempre fatto parte di quei ragazzi che come dire io guardavo solo da “lontano”.
Era un ragazzo d’oro, era tutto l’incontrario di quello che voleva dare a vedere. Se da fuori poteva sembrare una sottospecie di bullo e scipafemmine senza emozioni, una volta che lo conoscevi non potevi far altro che ricrederti. Era dolce, educato  e rispettoso, certo non aveva senso dell’umorismo, infatti rideva pochissimo, ma nessuno è perfetto.
“Andrà tutto bene” dissi sorridendogli.
“Lo spero davvero!” mi rispose stentando un sorriso tirato.
Era agitatissimo , glielo si leggeva negli occhi.
Anthony mi aveva confidato di esser sempre stato terrorizzato dalle recite o da qualsiasi cosa che riguardasse lo stare su un palco sotto l’attenzione di un sacco di gente, quindi lui quella sera avrebbe dovuto compiere un grande sforzo nonostante la sua parte non fosse tra quelle principali e di conseguenza non avesse un gran numero di battute.
“Dai Anthony hai studiato così tanto negli ultimi tempi ce la farai!” dissi posando le mie mani sulle sue spalle e scrollandolo leggermente.
“E se sbaglio?”
“Non sbaglierai tranquillo. E poi anche fosse la gente non sa com’è il tuo copione quindi anche se sbagli nessuno se ne accorge” dissi cercando ancora una volta di rassicurarlo.
“Ok forse hai ragione” disse annuendo tra se e sé “Ce la posso fare.”
“Ecco questo è lo spirito giusto!” esclamai prima di strizzargli una guancia e allontanarmi per aiutare Louis che stava nettamente finendo con la faccia a terra tentando di infilarsi un pantalone.
Lo presi al volo e con tutta la forza che avevo lo aiutai a rimettersi in piedi.
“Fiùùù” sospirò Lou facendosi scivolare una mano sulla fronte. “Stavo per uccidermi!” esclamò.
“Infilandoti un paio di pantaloni!” lo scimmiottai io .
Louis si mise a ridere.
 “Ehi qui nessuno è perfetto, magari è colpa di questi pantaloni che non vogliono entrare!” disse indicandosi i pantaloni abbassati fino al ginocchio.
Solo in quel momento mi resi conto che era in mutande.
Arrossì , ma fortunatamente il fondotinta riuscì a coprire tutto.
Oh è sicuramente colpa loro e non del fatto che nemmeno riesci a vestirti da solo” lo derisi ancora ridendo.
Louis provò nuovamente a tirarli su ma niente, non funzionava.
Dopo qualche minuto mi ritrovai a cercare di tirarglieli su con la forza.
“Al mio tre tira più che puoi” dissi.
“1, 2..” non feci in tempo a pronunciare il tre che arrivo Harry correndo, il quale probabilmente non avendomi vista mi cadde addosso inciampando nel mio vestito.
“O santo dio, Harry ma che stai facendo?!” urlai.
“Scusa è che dovevo portare questi a Lou” disse indicando un paio di pantaloni identici a quelli che Louis aveva ancora bloccati alle ginocchia.
Glieli porse senza scostarmisi di dosso.
“Lou hai scambiato i tuoi pantaloni con quelli di mia sorella” disse poi ridendo.
“Harry non sei una piuma” gli urlai in un orecchio . Aveva un gomito piantato nella mia milza e mi faceva un male cane il braccio.
Il riccio probabilmente rinvenendosi in quel momento si alzò di scatto tendendomi una mano per farmi alzare. L’afferrai e come feci per sollevarmi da terra Harry la lasciò la presa iniziando a ridere.
“Non sei divertente” dissi acida alzandomi da sola.
“Scusa ma dovevo fartela pagare per tutti gli aghi che mi hai infilato nei polpacci durante le prove dei costumi”
Storsi la testa a mo di no mentre Louis intanto si era già vestito.
“Styles togliti dalla mia vista prima che gli aghi te li infili in qualche altro posto.” Dissi acida mentre il riccio si dileguava.
“Hai visto che il problema non ero io ma i pantaloni.” Mi stuzzicò Louis.
“E quindi vuoi un premio a riguardo?” lo sfottè io.
“No, mi basta un bacio.” Disse con la sua solita faccia da schiaffi.
Lo guardai impietrita, sognavo quel momento dalla secondo anno di liceo.
“Ok Louis deve essere lo stress pre-palco, sempre che esista. Vuoi un bicchier d’acqua? Magari sederti? Prendere un po’ d’aria?” chiesi guardandolo preoccupata.
Tra me e Louis c’era solo amicizia, sempre se prendersi continuamente per il culo poteva esser definiti amicizia, niente di più.
“Te l’ho detto cosa voglio” rispose continuando a sorridere.
“Allora mettiamola così, ti bacierò quando riuscirò ad essere in due posti contemporaneamente.” Dissi convinta.
“Ma è impossibile” disse deluso.
“Lo so” risposi sorridendo. Prima che la voce agitata di Mr. Lollypop interrompesse il nostro stupido discorso.
“Ragazzi tra dieci minuti si comincia,date il meglio di voi stessi e filerà tutto liscio, detto questo credo di aver bisogno di un po’ d’aria” disse tutto d’un fiato prima di sparire dietro la porta.
“Allora buona fortuna, Romeo” dissi rivolgendomi a Tommo e girando i tacchi per andarmi a mettere a sedere accanto ad Alex e Niall.

Osservai il palco, agitata, finchè le luci non si accesero.
I primi attori fecero la loro entrata e dissero le loro battute come da copione, era tutto perfetto.
Harry fece la sua entrata trionfale a fianco di Louis, andarono benissimo. Fu la volta di Anthony che sembrava tutt’altro che agitato anzi, pareva piuttosto a suo agio per quanto era disinvolto.
“Sarah hai fatto un gran lavoro con i costumi” sussurrò Alex senza distogliere lo sguardo dal palco.
“Già, mi ci sono impegnata parecchio” dissi sorridendo leggermente fiera di me.
“Si vede, tranquilla” rispose Alex ricambiando il sorriso.
Mi guardai intorno e notai che mancava un nome all’appello.
“Dov’è Zayn?” chiesi ancora alla mora.
“Boh” rispose fredda.
Dedussi dal suo comportamento che le cose tra loro due non andavano ancora bene come avrebbero dovuto.
“L’idea della professoressa di far svolgere la storia di Romeo e Giulietta tra due uomini è stata a dir poco geniale” bisbigliò Alex.
“Geniale” come l’aveva definita Louis non appena la prof ci aveva comunicato le sue intenzioni.
“Affronta temi attuali, a proposito hai sentito di quel ragazzo che è stato pestato a sangue nel centro di Londra perché omosessuale?” continuò la mora, mossi il capo a mo di no. “Poveretto era su tutti i giornali, credo che sia in ospedale, come si può pestare un ragazzo solo perché è gay? E’ inconcepibile” bisbigliò.
Non appena il sipario si chiuse, il pubblico scoppio in un applauso scrosciante. Tutti si erano alzati in piedi e battevano le mani animatamente.
Tutti gli attori ritornarono sul palco si inchinarono e dopo aver ringraziato tutti si ritirarono di nuovo dietro il sipario. Dopo qualche minuto li seguì anche io.
Corsi da Anthony abbracciandolo.
“Hai visto che ce l’hai fatta?! Sei stato bravissimo!” strillai contenta .
“Si! Credevo mi sarei bloccato invece..” rispose senza riuscire a smettere di sorridere.
“E a me non li fai tutti questi complimenti?” chiese una voce alle nostre spalle.
“No,Louis fatti elogiare da Harry” dissi continuando a stringere la mano di Anthony.
“Ma Harry è già corso da Sal.” Disse mettendo il broncio.
“Oddio che palle che sei, vieni qua anche tu su, abbraccio di gruppo!” dissi stringendoli entrambi.
“Io non so voi ma ho fame, che ne dite di una pizza?” buttai lì.
“Per me va bene” disse Anthony.
“Per me anche, diciamolo anche agli altri” affermò Louis cominciando ad andare incontro a Elis e gli altri che intanto ci avevano raggiunti dietro le quinte per complimentarsi.
Lo seguì anch’io , tutti accettarono tranne Harry.
“E dai , vieni anche tu ci siamo tutti!” disse Sal strattonandolo per un baccio.
“Non posso, Zayn non sta bene.” Disse il riccio.
“Che ha?” chiese freddamente Alex.
 Almeno si interessava ancora alla sua salute, notai.
“Niente..” rispose sul vago Harry.
“Vengo con te” disse Liam.
“Allora vengo anche io” disse a sua volta Elis.
“Ok ho capito stasera si cena a casa Styles” disse Harry ridendo .



POV Alex

Cena a casa Styles.
Tutti insieme.
Con Zayn.
Rimuginai tutto il tempo su quello che aveva appena detto Harry finchè Niall non mi diede una leggera spinta per farmi riprendere.
“Alex , andiamo o vuoi aspettare qui un apparizione divina?” chiese Niall sfottendomi.
“Opto per la seconda” dissi convinta.
“Eddai Al, è per Zayn?” chiese fissandomi serio stavolta.
Non avevo voglia di girarci intorno e sapevo che di Niall potevo fidarmi quindi annui.
“Ascoltami”- disse poggiandomi le mani sulle spalle-“se proprio ti da fastidio la sua presenza fa finta che non ci sia no? Io starò sempre li accanto a te così non sarai mai sola con lui , ok?” concluse sorridendomi tentando di convincermi.
E ci era riuscito infatti esattamente quindici minuti dopo eravamo fuori dal portone di un Harry che cercava di forzare la porta di casa sua. Emozionante vero? Troppo,oserei dire.
“Zayn, apri la porta!” urlava il riccio mentre batteva i pugni sulla porta come uno scimmione.
“Harry ma non hai le chiavi di casa tua?” chiese Sarah strabuzzando gli occhi.
“Certo che le ho, ma le ho dimenticate in casa e non trovo le chiavi di riserva” disse guardandosi intorno.
“Ok toglietevi posso provare a fare una cosa” dissi poco convinta. Tutti mi guardarono in attesa che continuassi.
“Avete delle forcine?”

20 minuti dopo..

“Avete delle forcine?” mi scimmiottò Louis mentre tentavo ancora una volta di far aprire quella dannata serratura. Nei film sembrava così facile.
Sentì la serratura scattare ma ben presto mi resi conto , non per mano mia. Difatti la porta si spalancò facendoci trovare uno Zayn avvolto dalla vita in giu in un asciugamano. Mi drizzai subito in piedi lasciando passare un Harry infuriato.
“Ma dove cazzo eri?! Prima mi mandi un messaggio dicendo che non stai bene poi provo a chiamarti e il telefono è spento poi non apri alla porta , mi stavo preoccupando cazzo!” Urlò Harry aggrottando le sopracciglia.
“Allora primo, ero a farmi la doccia, e secondo quale messaggio?” chise Zayn.
“Questo messaggio” disse Harry estraendo dalla tasca il cellulare , per poi pigiare qualche tasto e porgerlo a Zayn.
“Harry questo messaggio te l’ho inviato l’anno scorso, il mio cellulare ultimamente rinvia messaggi vecchi per questo l’ho spento” disse semplicemente Zayn avviandosi verso la rampa di scale.
“Comunque ciao ragazzi” disse in tono spento , evitando il mio sguardo ovviamente.
Tutti ricambiarono il saluto tranne me.  Poi vidi Liam seguire il moro su per le scale.
Si prospettava una serata del cazzo.

Andai in cucina per finire di prendere gli ultimi bicchieri.
“Harry cos’ha Zayn?” chiesi d’istinto al riccio che intanto frugava tra i mobili alla ricerca dei tovagliolini di carta.
“Niente te l’ho detto.” Disse poco sicuro.
Lo guardai male.
“E’ venuto a stare da me per un po’, a casa sua non è aria.”- Disse vago-“ se vuoi sapere di più parlane con lui, ne sarebbe più che contento”.
“No, grazie”
dissi avviandomi verso il salone con i bicchieri in mano.
“Alex dovresti dargli un'altra possibilità, Zayn non è quel che vuol sembrare.” Affermò il riccio prima che varcassi la soglia.



Poco bello mi dicono..

SPAZIO AUTRICE (?)
Ehilà ragazze rieccomi qua a rompere le palle.
Boh ho già riaggiornato ma non avevo davvero niente da fare
in questi giorni quindi, eccomi qua.
Allora in questo capitolo  è tornata Saraaaaaah , yeah.
E anche Alex , anche se di lei parlerò di più nel prossimo capitolo.
E a proposito , nel prossimo capitolo i ragazzi sono in procinto di 
partire, ricordate il viaggio che Alex accenna nel primo capitolo?Quello in Spagna? 
Non so che dire, questo capitolo mi fa cagare, detto in modo fine,ma non fa niente (?)
Ringrazio tutte le ragazze che hanno recensito lo scorso capitolo siete dolcissime :3
Aspetto di sapere cosa ne pensate di questo schifo,
a presto, Ale  x

Su twittah mi trovate qua @Alessandra0017

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Capitolo 17
*** Chapter 17 ***


Nothing is lost ..

POV Alex


Che Niall fosse un imbranato era risaputo.
E quella sera non faceva eccezione.
Salì le scale sbattendo i piedi furiosa. Maglia nuova, comprata il giorno prima, già macchiata da del cazzo di olio che nemmeno andava via per giunta. Se solo Niall non fosse biondo, con gli occhi azzurri e una faccia d’angelo a quest’ora sarebbe già sotto terra da un pezzo. Aprì la porta del bagno facendola sbattere violentemente contro il muro. Quanto poteva farmi innervosire quell’irlandese?
Aprì il rubinetto, chinandomi sul lavandino bagnandomi la maglia là dov’era macchiata .
Sentì delle mani cingermi i fianchi di conseguenza scattai di nuovo in posizione eretta trovandomi la faccia di Zayn a un soffio dal viso.
“Che vuoi?” chiesi duramente per poi allontanarmi in fretta da lui, la sua vicinanza mi metteva in soggezione.
“Volevo vedere se avevi bisogno d’aiuto..” disse quasi sussurrando. Sembrava un cane con la coda tra le gambe e per un momento cedetti.Ma solo per un momento.
“No, grazie comunque” dissi per poi prendere un po’ di sapone e ricominciando a strofinare la maglia più furiosa di prima.
Notai che nonostante gli avessi detto che non avevo bisogno di lui, Zayn si ostinava a restare dov’era. Perché non mi lasciava in pace, lo sapevo che non sarei mai dovuta venire .
“Beh?” chiesi alzando un sopracciglio.
“In realtà sono qui perché devo parlarti.” Disse adesso con un po’ più voce di prima.
“Di cosa vuoi parlare?” chiesi fingendo di non capire dove volesse andare a parare.
“Di noi.” Soffiò.
“Noi? Quale noi Zayn?” chiesi ridendo, come a prenderlo in giro.
“Senti, mi dispiace. Io non credevo avessi accettato il mio invito ad uscire..” cominciò.
“Zayn allora tu non capisci qual è il punto. Qui il problema è che tu hai usato mia cugina come ruota di scorta. Non ci si comporta così con le ragazze, siamo esseri umani nel caso non lo sapessi” dissi chinandomi di nuovo sul lavandino per sciacquare il sapone.
“Ok, hai ragione Alex, su questo hai ragione.” Disse.
Oh lo so benissimo che ho ragione ed è per questo che non ci sarà mai un noi.” Conclusi duramente.
“Se non ci sarà mai un noi non è certo per colpa mia. Io farei tutto quello che vuoi pur di farti cambiare idea su di me. Tutto Alex.Ma a te non importa, perché infondo queste sono tutte scuse, a te in realtà non frega un cazzo di me.” Disse incatenando i suoi occhi ai miei. Ci rimasi di sasso.
“Vuoi una maglietta?” mi chiese subito dopo visto che non rispondevo, fissandomi la maglia ormai bagnatissima.
Seguì il suo sguardo e in effetti ero fradicia. Annui.
Mi fece cenno di seguirlo. Attraversò il corridoio e entrò in una stanza che doveva esser diventata sua da poco. Infatti per terra c’erano ancora due valige da disfare.
Il silenzio si stava facendo imbarazzante e improvvisamente faceva più caldo quindi lasciai cadere il discorso di prima, tanto avremmo finito con il litigare più di quanto non avessimo già fatto nei tempi precedenti.
“Come mai ti sei trasferito da Harry?” chiesi calma mentre finalmente mi porgeva una maglietta bianca con qualche stampa.
Zayn si girò verso il muro per farmi cambiare.
“Non sbirciare o ti denuncio, sia chiaro” dissi in tono duro, lo vidi muovere la testa a mo di no prima di cominciare a parlare.
“A casa mia è successo un casino.” Disse poggiando la testa al muro, come fosse troppo pesante.
“Ovvero?” chiesi mentre mi sfilavo la maglia bagnata.
“Mio padre è un alcolizzato e senza volerlo l’ultima volta mi ha spinto provocandomi questo” lo vidi indicarsi una guancia anche se io da dietro di lui non potevo vedere cosa si era fatto. E visto che avevo evitato il suo sguardo per tutta la sera non avevo fatto caso a ferite o che altro. Mi misi la maglietta e mi avvicinai a lui per vedere cosa avesse fatto. Sotto uno zigomo aveva una cicatrice. Se non lo sapevi non ci facevi caso.
“Poi mia madre sembra che ce l’abbia con me , crede sia colpa mia e di mio padre se Doniya ,mia sorella maggiore se ne sia andata. In quella casa tutti mi ignorano è come se fossi trasparente. Mia sorella minore non parla, rientra a casa sempre tardi e quando c’è è come se lo stesso non ci fosse si chiude in camera senza degnare nessuno d’attenzione. “ Continuò mettendosi a sedere sul letto.
“Non sarei mai voluto venire qua, odio essere un peso per la gente ma Harry mi ha come dire ‘forzato’. Mi ha trovato la mattina dopo aver litigato con mio padre, strafatto a dormire su una panchina nel parco della scuola.” Disse aggrottando le sopracciglia e facendo un’espressione imbarazzata.Come se dire quelle cose lo facesse vergognare.
“Mi dispiace Zayn io non sapevo che avevi tutti questi casini...” Dissi sentendomi improvvisamente in colpa. Mi tornarono in mente le immagini dei mesi precedenti, io che continuavo a sparare giudizi su di lui, io che lo offendevo, io che lo trattavo male senza sapere in fondo chi fosse.
“Ma perché ti droghi , contribuisci solo a farti del male.” Continuai.
“Farmi del male? Come se potesse andare peggio di cosi, andiamo Alex. La mia famiglia mi ha praticamente mandato a fanculo e tu uguale..” disse abbassando il tono nel pronunciare l’ultima frase.
I sensi di colpa mi stavano uccidendo. Ero stata una stronza.
“Ok io sono stata stronza, ma andiamo Zayn non dirmi che in tutto questo tempo te ne sei stato con le mani in mano.E comunque dovresti chiarire con i tuoi, sono pur sempre la tua famiglia.”
“Si invece. Non volevo far soffrire nessun’altra , io non chiarisco con nessuno ,non ho più voglia di essere un danno per la gente.” Disse in tono duro.
Lo vidi alzare lo sguardo al soffitto, mi faceva pena, non l’avevo mai visto sotto questo punto di vista, ovvero per il ragazzo debole che in fondo era. Gli presi una mano e la strinsi alla mia. Lo vidi sorridere e ricambiare la stretta.
“Facciamo così” dissi “Facciamo finta che tra me e te non sia successo niente, ricominciamo dall’inizio.” Dissi lasciandogli la mano per un momento ed alzandomi dal letto per poi uscire dalla stanza. Il moro mi guardò confuso per un attimo e poi annuì.
Bussai di nuovo alla porta e Zayn mi venne ad aprire.
“Piacere sono Alex Cook, tu sei?” chisi porgendogli la mano, mi sentivo un’ebete ma non m’importava, tutti avevano bisogno di una seconda chance.
“Zayn.” Disse il moro sorridendo come non l’avevo mai visto fare.


POV Zayn


Era un calda mattina d’estate di lì a due giorni sarei partito per la Spagna.
Fissai la porta di casa mia incerto se bussare o meno.
Stetti per ben dieci minuti sul pianerottolo, senza sapere esattamente cosa fare .
Presi coraggio e mi decisi a suonare il campanello e nel giro di pochi minuti senti la serratura scattare.
Mi aprì mia madre che non appena mi vide mi abbracciò calorosamente, ricambiai l’abbraccio.
“Sei tornato, finalmente”disse sorridendomi e accarezzandomi il volto.
Da quando ero andato via non aveva fatto altro che chiamarmi,mandarmi messaggi, una volta era venuta persino davanti a scuola pur di vedermi.
E tutte le volte l’avevo accuratamente evitata, non volevo più essere un peso per nessuno.
Evitai il suo sguardo, in realtà non ero andato a casa per tornare ma solo per finire di prendere le mie cose.
“Veramente no..” dissi in un soffio.
“Cosa vuoi dire? Non puoi stare per sempre da Harry e poi siamo noi la tua famiglia, Zayn per favore torna a casa. Tuo padre si sta curando ed è davvero molto pentito per ciò che ha fatto, è da quando te ne sei andato che non tocca più alcool.” Disse mia madre mentre si chiudeva la porta di casa alle spalle e si dirigeva in cucina con me al seguito.
“Vedi, la mia assenza ha fatto del bene..” dissi con tono fermo.
“Non vederla su questo piano, andiamo Zayn lo sai che a te ci teniamo.”
“Non si direbbe..”
borbottai.
“Perché no? Andiamo parla.” Disse accomodandosi su una sedia esattamente davanti a me.
“Sono sempre stato un peso per te mamma. Non cercare di dire il contrario. Per te ero inutile, non aiutavo papà, non aiutavo Waliyha quando se ne stava chiusa in casa, non ho fermato Doniya quando ha deciso di trasferirsi.” Dissi sputando fuori tutto quello che mi ero sempre tenuto dentro.
“ E da cosa hai capito tutto questo?” chiese mia madre.
“Da come mi guardavi.” Dissi semplicemente.
“Zayn ma cosa dici? Allora tu non potrai mai essere un peso per me, sei mio figlio. Non sei mai stato inutile so benissimo come sei , soffri in silenzio. E poi cosa avresti potuto fare per Waliyha? Non ascolta nemmeno me che sono sua madre. Qui il vero fallimento sono io Zayn, non tu. Doniya ha sempre fatto di testa sua , io credo di aver addossato la colpa su di te e su tuo padre solo per stare meglio con me stessa per non dire che in realtà se n’era andata perché non mi sopportava più. Anche se probabilmente se ne sarebbe andata comunque trovando una qualsiasi scusa pur di essere indipendente. Tuo padre adesso si sta curando e se lo sta facendo è solo grazie a te Zayn. E’ solo grazie a te che ha deciso di mettere la testa a posto, sei stato tu il suo punto di svolta.” Mi disse prima di alzarsi e avvicinarsi a me posandomi le mani sulle spalle.
“Tu non hai sbagliato Zayn. L’unico errore che hai fatto sono state le canne, e si so che te le fai visto che ho trovato uno spinello qualche tempo fa. Vedi di smettere, non darmi altri pensieri per favore.” Mi disse stringendomi di nuovo in un abbraccio.” E ti prego torna a casa, non lasciarci da soli, abbiamo bisogno di te così come tu hai bisogno della tua famiglia”.
La strinsi a me .
“Grazie mamma, ti voglio bene” le dissi in un sussurro a malapena udibile, ma che certamente non sfuggì a mia madre.
“Anche io te ne ho sempre voluto.” Mi rispose scoccandomi un bacio sulla fronte come faceva quando ero bambino.


POV Niall


“Quindi avete fatto pace?” urlai nell’orecchio di Alex saltando sul suo letto.
“Niall vuoi sfondarmi il letto per caso?” chiese ridendo.
“A quello ci penserà Zayn” risposi sorridendole amabilmente.
Ovviamente Alex non ci pensò due volte a tirarmi un cuscino dritto in faccia.
“Allora? Non hai risposto!” esclamai continuando a stressare la mora .
“Se ti rispondo stai fermo e mi lasci fare le valige in pace?” chiese esasperata.
Annui sorridendole e smettendo di saltare sul letto.
“Abbiamo finto che non fosse successo niente e di ricominciare da capo, quello che succede succede.” Disse riponendo una maglietta nella valigia.
“Te l’avevo detto io che avresti ceduto, fare la stronza non ti è mai riuscito bene” dissi strizzandole una guancia, lei alzò gli occhi al cielo . Presi un paio di pantaloncini corti in mano e li sventolai in faccia a Alex.
“Questi li porti?” Quando annuì li riposi un'altra valigia.
“Alex ma non intenderai portarti tutta questa roba vero?” chiesi indicando la pila di vestiti alla base del letto. Lei mi guardo con sorriso sornione.
“Oh andiamo stiamo via un mese!” si giustificò.
E tu invece quanta roba ti sei portato?” chiese poi piegando una maglietta color melone.
“Mi è entrato tutto in una valigia fai un po’ te.” Dissi.
“Vabbè ma tu sei un ragazzo.” Concluse Alex prima che qualcuno bussasse alla porta.
“Alex ti vogliono al telefono” disse Melany per poi sorridermi.
“Torno subito” mi disse Alex cominciando a borbottare ‘chi cazzo era che le rompeva i coglioni in momenti del genere’ come diceva lei.
“Ciao Mel!” salutai la mora.
“Ehi” ricambiò.
“Tu non parti con noi per la Spagna?” chiesi curioso.
“Purtroppo no, non ho fatto a tempo  a presentare il modulo d’iscrizione” disse tristemente.
“E cosa farai mentre Al non c’è?”
“Non ne ho idea, forse me ne andrò in Italia da mio padre..o magari girerò il mondo.”
“L’Italia.. non ci sono mai stato, mi piacerebbe visitarla però” dissi . In effetti non ero stato da nessuna parte fuori dall’Inghilterra se non in Spagna e a Dublino.
“Bè allora vieni a visitarla no? E’ un bel posto, mio padre dice che abitarci è un ‘suicidio’ ma da visitare è incantevole.” Disse scherzosamente Mel.
“Se solo potessi annullare il viaggio in Spagna lo farei volentieri” dissi sorridendole.
Alex ripiombò in camera come un’uragano.
“Che è successo?” chiedemmo in allunisono io e Melany.
“Niente Spagna, solo adesso, due giorni prima della partenza mi dicono che non hanno accettato l’iscrizione, cioè ragazzi ve ne rendete conto?!” strillò esasperata Alex prendendosi la testa tra le mani.
“Ci tenevo tanto a quel cazzo di viaggio” borbottò sommessamente.
“Prendi il mio posto” le dissi.
“Cosa?” chise confusa.
“Puppamelo in posa , Alex.” Dissi deridendola per poi beccarmi una sua occhiataccia e ritornare subito serio.
“Ho detto , prendi il mio posto, io la Spagna l’ho già vista.” Le dissi sorridendole.
“No, non se ne parla non ho intenzione di rovinarti la vacanza per niente al mondo.” Disse in tono fermo la mora.
“Niall verrà con me in Italia” intervenne Mel, sorridendomi.
“Già, infatti non ci sono problemi, è da tanto che voglio vedere l’Italia e poco prima che entrassi stavo parlando con Mel di questo.” affermai io continuando ad annuire per convincere Alex.
“Lo faresti davvero?” chiese la mora.
Annui. Mi saltò letteralmente al collo con un sorriso che le arrivava da un orecchio all’altro.
“Grazie Niall, sei il migliore amico che potessi avere” mi scoccò un bacio sulla guancia e riprese il telefono in mano per chiamare la scuola e mettere a posto le cose per il viaggio e una volta che sparì dietro la porta mi rivolsi a Melany.
“Davvero verrò con te in Italia? Non sarò un peso?” chiesi.
“Certo che si, ovvio che non sarai un peso, mica ti porto sulle spalle” disse scherzosa.



SpazioAutriceYo:

Non è dolcissimo? Appena ho visto il video da cui hanno preso questa gif
ho cominciato a urlare come una pazza ahaha 
ma tralasciamo :)
Comunque comunque comunque, grazie mille per le recensioni allo scorso capitolo,
siete dolcissime, vi lovvo per seo *momento truzzo*
Allora vi dico subito che tra pochissimo questa storia è conclusa,
e che in un certo senso mi mancherà, 
ma,ma,ma *rullo di tamburi* (sè vabbè)
ne ho cominciata un'altraaa! Fa cagare èh, però boh avevo voglia di scriverla
se volete passate, eccovi il link  

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1167177&i=1
Bene detto questo mi levo dalle scatole, a presto girlss
recensite mi raccomando voglio sapere cosa ne pensate è importante per me :3
Baci, Ale 


 

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Capitolo 18
*** Chapter 18 ***


"When darkness turns to light it ends tonight"


POV Alex


Era arrivato il giorno della partenza.
Caricai l’ultima valigia in macchina e chiusi la bauliera decisa. Abbracciai Niall che invece sarebbe partito due giorni dopo con Melany. Poi abbracciai anche quest’ultima.
“Alex muoviti che sei già in ritardo come al tuo solito” mi urlò mio padre già al posto di guida con la macchina accesa.
“Allora ciao ragazzi, mi mancherete un sacco” dissi ancora al mio migliore amico e a mia cugina, li abbracciai entrambi ancora una volta e salì in macchina continuando a guardarli mentre sparivano dietro la prima curva.
Dopo quaranta minuti eravamo all’aeroporto, vidi Sarah corrermi in contro per aiutarmi con le valige visto che ero già in ritardo. Una volta scaricata la macchina ci unimmo al resto dei ragazzi che sarebbero partiti con noi. Vidi Elis mano nella mano con Liam e feci loro un cenno per salutarli, ricambiarono sorridenti come al solito. Non riuscì a trovare nessun’altra faccia amica in quel caos, eravamo davvero tanti. La prof cominciò a fare l’appello e non appena finito ci avviamo al check in e a fare tutti i controlli prima dell’imbarco. Dopo un’ora o qualcosa in più eravamo già sull’aereo in cerca dei propri posti.
Guardai il mio biglietto per vedere a che posto ero e cominciai a vagare tra i vari sedili. Vidi Sarah seduta tra Louis e un altro ragazzo che non conoscevo, più avanti c’era Anthony che salutai non appena si voltò nella mia direzione, mentre sulla mia destra c’erano Sal, Harry, Liam e Elis. Salutai anche loro e dopo poco riuscì a trovare anche il mio posto che rimaneva tre posti dietro a quelli di Sarah e Louis. Mi accomodai contenta per il fatto di esser vicino al finestrino. Il sedile accanto al mio era ancora vuoto o meglio vi era solo un new era poggiato che mi ricordava molto uno di quelli che indossava Niall.
Decisi di mandargli un messaggio.
“Sono sull’aereo stiamo per decollare, ti chiamo appena arrivo, ciao bella bionda x”
Finì di scrivere , spensi il telefono e lo riposi in tasca.
Tornai a guardare fuor  dal finestrino finchè non decisi di infilarmi le cuffie per ascoltare la musica.
Passò l’hostess che mi chiese di infilare la cintura di sicurezza, così feci. Poi mi chiese chi occupava il posto accanto al mio. Risposi che non ne avevo idea le mi sorrise e passò oltre.
Dopo poco che la donna se n’era andata sentì qualcuno sedersi accanto a me. Mi voltai di scatto e vidi il volto di Zayn a dir poco pallido, sfilai le cuffie per rivolgergli la parola, in fondo avevamo deciso di ricominciare tutto da capo.
“Ehi, tutto ok? Sei pallidissimo” chiesi facendo riferimento al suo viso.
“Si,si certo tutto ok” disse stringendo saldamente il sedile.
“Ok” dissi poco convinta girandomi di nuovo verso il finestrino.
Nonostante avessi la musica sentivo Zayn borbottare “merda,merda,merda,merda..”
Mi tolsi di nuovo le cuffie e puntai lo sguardo dritto in quello del moro.
“Malik qual è il problema?” chiesi in tono che non ammetteva altro che la verità.
Lui si guardò un po’ in torno per poi sussurrare.
“Ho paura dell’altezza”
L’aereo cominciò a muoversi e Zayn continuò a stringere il sedile con così tanta forza da farsi diventare le nocche bianche.
“Ok allora fa un bel respiro, sta tranquillo. Non succederà niente” dissi sorridendo per rassicurarlo.
“Tieni questa” dissi porgendogli una cuffietta. “Almeno ti distrai”
Lui annui ma continuò a torturare quel povero sedile.
Nel momento esatto in cui stavamo decollando sentì la mano di Zayn afferrare la mia e stringerla .
Trattennì un grido provocato dal dolore della sua stretta e gli rifilai un’occhiataccia. Lui non la ricambiò nemmeno per quanto era terrorizzato fissava davanti a sé senza mollare ne il sedile ne la mia mano.
Non appena arrivammò a quota Zayn allentò leggermente la presa. Abbastanza da farmi passare di nuovo il sangue.
“Mi hai distrutto una mano!” lo accusai sfilando la mia mano dalla sua aprendola e chiudendola per vedere se mi aveva rotto qualcosa.
“Oddio, scusami” disse mortificato “fammi vedere, è che non me ne sono reso conto”
Era ancora pallido e notai che tentava di tenere lo sguardo il più lontano possibile dal finestrino, decisi di chiuderlo per risparmiargli la tortura.
Gli porsi la mano e lui cominciò ad analizzarla.
“Ti fa tanto male?” chiese preoccupato.
Provai a stringerla ancora una volta e in effetti il dolore stava passando.
“No mi sta passando” dissi.
“Scusa ancora” mi rispose posandomi un bacio sulla mano.
Gli sorrisi imbarazzata .
“Tu invece come va?” gli chiesi.
“Meglio, ridammi la cuffietta và” disse accomodandosi meglio e ricominciando a ascoltare la musica.

Mi resi conto di essermi addormentata solo quando sentì la voce squillante di Louis urlarmi in un orecchio.
“Aleeeeeeex svegliatii” urlava mentre scrollava Zayn che come me si era addormentato.
“Questo non lo sveglia nemmeno una cannonata” disse Harry da dietro Lou riferendosi a Zayn che nonostante quel casino non si era mosso di un centimetro.
Feci per stropicciarmi gli occhi e notai la mano di Zayn stretta alla mia, nascosi un sorriso e la sfilai delicatamente dalla mia.
Mi stirai e aiutai Louis nella sua impresa. Strattonai Malik per un braccio, gli tirammo svariati pizzicotti, Harry gli tirò persino i capelli , ma niente , la massima reazione che aveva avuto era stato un mugolio sommesso.
“Zayn alzati dobbiamo scendere cazzo, siamo rimasti solo noi qua sopra!” urlai.
“Niente, non si alza.” Disse rassegnato Louis che si avviò verso le scale per scendere.
Anche Harry fece per andarsene.
“Ehi non potete lasciarlo qua sopra!” gli urlai dietro.
“Ma ci sei tu con lui” disse il riccio sorridendomi amorevolmente e sparendo dietro le scale.
Oh che cazzo, fanculo. Strattonai ancora Zayn che non reagiva.
A un certo punto biascicò qualcosa.
“Che hai detto?” chiesi .
“bf…!” ripetè.
“Come?” chiesi ancora.
“Chupaaaa” disse urlando e alzandosi di scatto dal sedile.
Mi fece paura di fatti mi scappò uno strillo.
“No ma io mi chiedo sei scemo o cosa?!” urlai tirandogli uno scappellotto tra capo e collo.
Lui non rispose e mi fece la linguaccia.
E io che mi ci perdevo anche dietro.


POV Sally
 
Arrivammo a destinazione dopo un’ora e mezzo di viaggio.
Sorrisi ad Harry che portò metà delle mie valigie oltre alle sue.
“Quanto siamo dolci” gli dissi avvicinandomi per scoccargli un bacio.
Lui ricambiò e mi sorrise dolcemente.
“Ragazzi!” gracchiò la professoressa richiamando la nostra attenzione.
“Adesso vi darò le chiavi delle vostre camere e per favore non discutete su come sono state divise le stanze.” Disse in tono duro guardandoci da dietro gli occhiali spessi.
Mi guardai intorno, notai un sacco di villette a schiera, erano molto semplici e a due piani.
“In ognuna di queste” disse la prof indicando le villette “ci starannò quattro persone per ogni piano, le camere da letto sono due per piano”
L’uomo che, dedussi, probabilmente era il proprietario dello stabile porse un cesto pieno di chiavi alla prof.
Quest’ultima invece prese una lista dalla borsa e cominciò a chiamare a gruppi noi ragazzi.
“Brown, Evans e Devis insieme” sentenziò la professoressa porgendomi un paio di chiavi.
Guardai le altre due sorridendo .
La prof continuò a assegnare gli appartamenti finchè non rimase fuori altro che Alex .
“Scusi mrs.Sunders ma Cook cosa fa? Non l’ha chiamata” dissi alla prof che dopo le mie parole squadrò la mora da capo a piedi.
“Tu sei quella che è venuta al posto di Melany Maynard?” chiese alla mora che annuì.
“Bene, vai pure con Brown e company tanto sono quattro” sentenziò per poi dileguarsi.

Arrivate in stanza , corremmo nelle camere da letto per scegliere il letto.
“Questo è mio” urlò Sara prendendosi il letto vicino alla porta.
“Questo mio invece” disse Elis buttandosi su quello vicino alla finestra.
Le porte delle camere da letto erano una davanti all’altra quindi quando vidi che i letti della stanza di destra erano già stati occupati entrai nella stanza dove intanto Alex si era già appropriata del letto sotto la finestra.
“Bene, allora vorrà dire che questo è mio” dissi poggiando la valigia sul letto.
Sentimmo un suono provenire dall’entrata.
“Credo sia il campanello” disse Sarah senza fare cenno ad alzarsi.
Oh ma non scomodatevi mi raccomando che vado io ad aprire” dissi sarcasticamente dirigendomi verso la porta.
Quando aprì mi ritrovai un mega sorriso e dei ricci davanti.
“Amore che c’è?” chiesi.
“Indovina un po’ chi sono i vostri nuovi vicini di casa?!” chiese entusiasta.
“Mm non lo so prima ho visto un tipo parecchio figo magari è lui il nostro vicino di casa..” lo provocai.
Lui mi guardò male per poi sorridere.
“Amore lo so che sono figo non c’è bisogno che me lo ripeti sempre, ti stavi riferendo a me vero?” mi chiese guardandomi male.
“Certo che no” risposi ridendo e scoccandogli un bacio.
“aaaaaaaah quanto siete smielosi, mi fate venire il diabete” sentì Alex dire mentre si dirigeva in cucina.
“Parla quella che dorme mano nella mano con Zayn” disse il riccio mostrando un sorriso strafottente ad Alex che rispose alzando il dito medio.
Harry non fece a tempo  a chiudersi la porta alle spalle che il campanello suonò di nuovo.
“Ehi Sel è qua Elis? Non ho visto che appartamento le hanno assegnato” disse Liam sbirciando in casa.
“Si è di là” dissi indicandogli la stanza in cui era la bionda.
Mi accomodai sul divano accanto a Harry che era intento a prendersi per il culo con Alex, che continuava a alzargli il dito medio ogni tre per due.
“Possibile che non ci sia un cazzo da mangiare?” urlò la mora sbattendo l’anta del frigo.
“Cos’è Cook mancanza di affetto che ripieghi sul cibo?” la punzecchiò Harry beccandosi l’ennesimo vaffanculo della mora.
“Harry hai mangiato pane e simpatia prima di partire?!” disse Alex acida prima di dileguarsi.
“Allora, con chi siete in stanza?” chiesi.
“Siamo io, Liam, Lou e Anthony” disse tranquillo.
“E Zayn dove l’hanno messo?” chiesi di nuovo.
“Credo sia nell’appartamento sopra il vostro, mentre noi siamo su quello di destra” disse.
“Dai poverino ma è da solo.” Dissi dispiacendomi per il moro che era stato ‘diviso’ dalla sua solita compagnia.
“Oh non c’è da preoccuparsi c’è Alex che gli fa compagnia e poi mal che vada da quanto ho capito ha una bella bionda in stanza” urlò per farsi sentire dalla mora.
“Vaffanculo Styles!” urlò quest’ultima provocando le risate di Hazza.

POV Alex

Zayn era nell’appartamento sopra il mio con una bionda. Zayn, appartamento, bionda.
Ok, qual’era il problema? Zayn era in stanza con una ragazza capitava, no?
Perché poi mi stavo agitando tanto, mica stavamo insieme. Noi eravamo amici, si.
Infilai la testa sotto il cuscino agitata. Non riuscivo più a stare sdraiata , decisi di uscire.
Passai dal salotto senza guardare cosa Sally e Harry stavano combinando, non volevo saperlo. Uscì sbattendo la porta, ero troppo nervosa. Misi le cuffie e cominciai a camminare verso la spiaggia che era a pochi passi dallo stabile.
Era deserta se non per due persone in disparte a cui non prestai attenzione. Tolsi le scarpe e lasciai che le onde mi bagnassero i piedi. Quel relax fu interrotto da un urlo stridulo. Mi voltai di scatto e notai che i due di prima adesso erano uno sull’altro e ridevano. Misi a fuoco le due figure.
Una era esile, bionda, carnagione chiara. L’altra mora capelli corti, pelle ambrata. Ci misi meno di due secondi per capire chi fossero, mi rimisi le scarpe arrabbiata e delusa più che mai e corsi via da lì. 



 

Heilaaa Ragazze :3
Amo questa gif di Hazza, è bellissimo sto ragazzo.
Comunque questo capitolo è corto ma boh non avevo ispirazione
e fa anche cagare a dirla tutta.
Ho aggiornato tardi perchè settimana scorsa ho avuto un matrimonio
poi ho fatto l'esame del patentino dopo due anni 
(e sono passata viva me ahaha) e poi ho disegnato
disegnato e ancora disegnato per il progetto
della teamworld,quello 1D memories :3
Ringrazio chi ha recensito lo scorso capitolo sieete dolcissime
davvero non so come ringraziarvi, vi lovvo tutte 
(sono truzza alè)
adoro anche le ragazze che mi hanno messo tra gli autori prederiti
cioè WOW *-*
e quelle che seguono la storia,la ricordano o l 'hanno tra le preferite
grazie ragazze  siete meraviglioseee! 
Per la cronaca se non si fosse capito la coinquilina di Malik è Perrie ahaha
Ok basta spoiler (?)
E basta anche parlare che ho già rotto i coglioni, vero? 
Vero, bene ahaha 
Ciao ragazze,mi raccomando recensite ci tengo un sacco !
Much Love ,Ale 

 

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Capitolo 19
*** Chapter 19 ***


POV Sarah


“Sarah”
“Sarah”
“SARAH!?”

Oddio ma che vuole ancora.
“Dimmi Louis.”Dissi secca voltandomi verso il moro che era intento a picchiettarmi sulla spalla con un dito.
“Vieni qua un secondo”disse prima di allontanarsi con uno strano ghigno dipinto in volto.
“Anthony ti spiace se vado?”chiesi a Anthony seduto accanto a me.
“Certo che no, va pure”mi rispose con un sorriso prima di tornare a guardare il mare.
Mi alzai svogliatamente, mi pulì i pantaloncini dalla sabbia e mi avviai verso Louis.
“Allora? Che vuoi?”chiesi a maglia a righe.
“Vieni con me”disse avviandosi verso una macchina nera.
“E questa dove l’hai rubata?”chiesi stupita guardando Louis mentre mi apriva lo sportello per farmi entrare.
“L’ho affittata, sciocca.”Disse sorridendo per poi chiudere la mia portiera e avviarsi verso il suo posto.
“Ma almeno la sai guidare, sai com’è da te ci si può aspettare di tutto”
“Ma come siamo simpatiche oggi”-mi sorrise per poi accendere la macchina e uscire abilmente dal parcheggio-” Ti ricordo che ho quasi due anni più di te”.
Dove andiamo?” chiesi dopo un po’.
“Tra poco vedrai”sorrise in modo strano, mi tirò un occhiata vivace e tornò a guardare la strada.
Dopo venti minuti accostò l’auto.
Eravamo nel bel mezzo del niente. C’erano solo alberi, alberi e ancora alberi.
“Tomlinson non è che sei un serial killer e mi hai portato qui per uccidermi?” chiesi guardandolo con un sopracciglio alzato.
Lui imitò la mia espressione per poi scoppiare a ridere.
“Quanto sei stupida quando ti ci metti.” Disse strizzandomi una guancia e facendomi segno di seguirlo.
“Metti questa” mi disse porgendomi una benda.
“Cosa?!”
“Oh andiamo devo chiedertelo in aramaico?”
disse avvicinandosi per poi posarmi la benda sugli occhi.
“Sappi che se mi succede qualcosa ne risponderai tu delle conseguenze.” Dissi lasciandomi trasportare.
Louis mi prese una mano e cominciò a tirarmi.
“Minchia, ma ce l’hai il sangue?” gli chiesi, aveva le mani congelate.
Non rispose.
“Tu guarda un po’ se mi devo fidare di uno che parla con un piccione..” borbottai ricordandomi la sua uscita in classe durante biologia.
Louis non rispose ancora in compenso si fermò di colpo.
“Metti un piede qua” mi disse spostandomi il piede con il suo nella direzione in cui voleva.
“E metti quest’altro qua” disse ancora posizionando l’altro piede leggermente più a sinistra.
“Louis dimmi che non siamo in mezzo alla strada e che non stanno per investi..” non finì la frase che mi tolse la benda.
Eravamo sul ciglio della strada un centinaio di metri più a nord di dove avevamo lasciato la macchina.
“Bèh?” chiesi non capendo il perché ci trovassimo lì.
“Guarda la” disse indicandomi un cartello di fronte a me.
“Campes de les Meves” scandì quello che c’era scritto sopra.
“ E quindi? E’ dove alloggiamo noi” dissi guardandolo interrogativa.
“Adesso girati, rimetti i piedi come ti ho detto prima e poi guarda in alto a destra.” Disse con uno strano sorriso in faccia.
Feci come aveva detto e mi trovai davanti un altro cartello.
“Malgrat de Mar” scandì.
“Esatto” disse lui sorridente.
“Louis, ma sei deficiente? Mi spieghi perché siamo qui e perché mi hai fatto leggere due cartelli? Io dico ti sei bevuto il cervello a colazione?” chiesi acida.
“No sciocchina guarda dove hai i piedi e dove sono i cartelli.”
Guardai i miei piedi come aveva detto Louis, uno combaciava con il cartello Campes de les Meves e l’altro con quello Malgrat de Mar.
“E quindi?” chiesi.
“E quindi sei in due posti contemporaneamente. Ricordi al teatro? Prima che andassimo in scena ti ho chiesto di baciarmi e tu hai detto che l’avresti fatto solo se fossi riuscita a essere in due posti contemporanemente. Quindi eccoci qua” disse con un sorriso sornione.
Merda, perché non mi tenevo la bocca chiusa una volta tanto.
“No. Tu sei scemo era per dire, non intendevo sul serio insomma”dissi a raffica.
“Oh che problema c’è è solo un bacio mica ti ho chiesto la luna.”- si accigliò un attimo per poi ricominciare a parlare-“ oppure magari sei già impegnata con Riach” sputò il suo nome come fosse chissa cosa.
“E anche se fosse? A te che importa Louis? Te ne sei sempre fregato di me.In tutti questi anni sono sempre stata trasparente per te, perché dovresti fregartene adesso.” Dissi incrociando le braccia al petto.
“Non è vero che me ne sono sempre fregato Sarah. Sono quasi due anni che ti vengo dietro ma tu non te ne sei mai accorta. Eri troppo impegnata con le tue cose per renderti conto che esistevo. Quando eri con le tue amiche, quando con il comitato studentesco, quando con la squadra di pallavolo, quando il volontariato. E comunque non cambiare discorso, è per Riach?” chiese di nuovo.
Rimasi di sasso. Quasi.Due.Anni. Stava scherzando?
Come avevo fatto a non accorgermi di lui quando anche io gli andavo dietro ?
Dio quanto ero stupida.
“Sono una cretina.” Dissi a alta voce.
“Ma buongiorno, comunque non hai risposto alla mia domanda.”
“E’dal primo anno liceo che ti vengo dietro cretino di un Tomlinson.”
Dissi tutto d’un fiato arrossendo leggermente.
“Non prendermi per il culo” disse lui.
“Te lo giuro! A casa ho anche uno stupido quaderno con foto, scritte eccetera che possono dimostrarlo.” Dissi leggermente imbarazzata.
“Hai un quaderno con delle mie foto?” mi guardo scettico.
“Yes man! Mentre sei in palestra, a mensa , nel cortile della scuola. Mi hanno aiutato le altre a farti tutte quelle foto in questi anni. E anche tu non ti sei mai accorto di niente.” Dissi.
“Oh.” Rispose lui stupito da tutta la situazione.
“Allora che cosa stiamo aspettando?” mi chiese retoricamente avvicinandosi a me sorridente.
Mi cinse i fianchi e per poco non ebbi un mancamento ad averlo così vicino.
Tutto passò non appena incontrai i suoi occhi, scoppiammo a ridere come due deficienti.
Non appena tornammo seri Louis si fece avanti e mi baciò.
Era dolce, sapeva di miele.
“E comunque”- dissi tra un bacio e un altro-“ Anthony è fidanzato da circa due anni con una ragazza di Bradford ed è pazzamente innamorato” dissi sorridendogli.



POV Alex


Brutto stronzo di un pakistano.
Io mi chiedo, ma come ho potuto essere tanto cretina dal credergli?
Sono una stupida, una stupida.
Avevo bisogno di Niall. Subito.
Afferrai il telefono e composi il numero a memoria.
Segreteria telefonica. Cazzo. Non poteva abbandonarmi anche lui.
La casa era deserta. Da quanto avevo capito dal biglietto sul frigo erano tutti usciti per una passeggiata.
Avevo bisogno di spaccare qualcosa, qualsiasi cosa mi capitasse a tiro.
Purtroppo non avevo ancora disfatto le valigie e la camera era talmente spoglia da mettere una depressione assurda solo a guardarla.
Mi buttai sul letto tirando pugni al cuscino.
Sentì il campanello.
“aaa fanculo.” Mi alzai svogliatamente e andai verso la porta picchiando i piedi per terra con forza.
“Chi cazzo sei?” urlai senza aprire e senza un minimo di educazione.
“Sono Zayn.” Oh perfetto.
“Zayn amore bello.. perché non te ne vai a fanculo?!” urlai tornandomene a letto e lasciandolo fuori.
“Alex aprimi posso spiegarti!”
“Alex!” urlò ancora una volta tirando un pugno sulla porta.
Lo ignorai.
“Alex! Aprimi!” ancora?
“Alex se non mi apri sfondo la porta.” Disse continuando a tirare colpi alla  porta neanche fosse un gorilla in piena crisi parto.
“Lo sai benissimo che non ce la fai a buttare giù la porta. Sei troppo mingherlino e adesso vai a rompere i coglioni da qualche altra parte” gli urlai da camera mia.
Silenzio.
Bene si era arreso.
Dopo cinque minuti di silenzio pensai seriamente se ne fosse andato, quindi mi accomodai meglio sul letto e mi infilai le cuffie dell’mp3.
Avevo bisogno di qualcosa di deprimente, the scientist era perfetta.
Chiusi gli occhi e mi abbandonai alle parole deprimenti di quella stupida canzone.
Mi ritrovai a piangere poco dopo, oh perfetto, stupendo, magnifico.
Mi tirai su di scatto sfilandomi contemporaneamente le cuffiette.
Tirai un urlo acuto non appena scorsi la figura di Pakistan in piedi a fissarmi.
“Minchia, ora mi fai anche le entrate in camera stile Edward Cullen? Ma ti levi dai coglioni Jacob dei poveri per favore?!” sbraitai alzandomi in piedi e asciugandomi la faccia ritrovandomi le mani macchiate di maschara.
Guardai la finestra. Aveva spaccato la finestra quel coglione. Se solo non fosse stato più alto lo avrei preso a testate.
“Te ne vaii?!” urlai spingendolo via dalla mia stanza.
Lui mi bloccò le braccia e punto i suoi occhi nei miei.
“Ma mi capisci quando parlo o devo farti i segnali di fumo?!” gli urlai nel muso.
“Alex calmati, prendi un bel respiro e dimmi perché ce l’hai con me.” Disse con tono di voce piuttosto serio.
“Alex calmati” lo scimmiottai io.
“Calmati un cazzo.” Urlai di nuovo.
Lui alzò gli occhi al cielo e borbotto un “l’hai voluto tu”.
Mi prese di peso e cominciò a camminare.
“Che minchia stai facendo?! Sei uno stronzo!” urlai una volta varcata la soglia del bagno.
Zayn mi mise giù e aprì il getto dell’acqua che ovviamente era marmata.
“Zayn!” urlai.
Cercando di spingerlo via per farmi uscire dalla doccia.
“Tu calmati e io ti faccio uscire.”
“Ok ok mi calmo!”
urlai ancora prima di immobilizzarmi.
Spense l’acqua e mi porse un asciugamano.
Mi asciugai il viso e tamponai i capelli e gli tirai un’occhiataccia.
“Si può sapere che ti è preso?” chiese
“Cosa è preso a me? Semmai a te e alla biondina che vi rotolavate felici in spiaggia” dissi acida buttandogli l’asciugamano in faccia.
Io non ero gelosa. E’ solo che mi dava fastidio il fatto che mi avesse presa per il culo in un certo senso. Prima di partire avevamo fatto pace e stavamo ricominciando tutto e poi lui.. faceva quello che faceva.
“ah Perrie?” chiese sorridendo.
Sorrideva pure lo stronzo.
“Ma che minchia ne so come si chiama. So solo che sembra un pulcino spennato.”Dissi incamminandomi verso la cucina ancora grondante d’acqua.
“Alex sei per caso gelosa?” chiese continuando a sorridere.
Ora glieli spacco quei suoi denti perfetti.
“No, sei tu che sei stronzo. Io non sono gelosa per me puoi farti anche inculare da un lama. Sono affari tuoi, ma prima non mi venire a fare dei discorsi a me e poi fai tutt’altro.” Dissi più calma.
“Ok sei gelosa.” Disse ridendo.
“Non sono gelosa di un canarino poi!” urlai sbattendo il bicchiere sul tavolo.
“Si invece.”
“No” urlai ancora.
“E a proposito perché sei qui? Và da lei no?!” dissi versandomi un bicchiere d’acqua.
“Ma anche no.” Disse lui continuando a sorridere.
“Si può sapere cosa c’è di divertente che ridi?” chiesi acida.
“C’è che sei gelosa di una lesbica Alex.” Disse venendomi in contro.
Cosa? Lesbica? Perrie? Merda che figura.
Oddio voglio sotterrarmi qui adesso ora.
Zayn mi abbracciò come per consolarmi . Lo lasciai fare visto che ancora dovevo assimilare la notizia.
“Oh povera piccola la mia gelosona” disse accarezzandomi i capelli come fossi una bambina.
“Oh ma vaffanculo stronzo” dissi staccandomi e avviandomi in camera.

 



Heilààààà!
Vai così Lou aggressivo ahahahaaahahaha
 Amo questa gif. No comunque questo capitolo fa cagare.
Ho aggiornato solo ora perchè prima avevo idee ma non sapevo come
buttarle giù quindi ho aspettato, anche se poi alla fine lo stesso uno
schifo è venuto. Comunque aggiornerò tra un po' visto che parto per una
settimana :s Che due palle, non ho punta voglia ahaha
Anywaaay ringrazio le raCazze come dice Malik, che hanno recensito
lo scorso capitolo, vi amo, davvero . Grazie anche a chi l'ha messa
tra le seguite/ricordate/preferiete,grazie <3
Vi informo che questo è il penutlimo o ultimo capitolo sono ancora indecisa.
Quindi la prossima volta che posterò, il capitolo sarà o il  ventesimo
oppure l'epilogo :)
Detto questo, ho scritto una nuova ff, o almeno l'ho cominciata,
la trovate sul mio profilo se avete voglia date un'occhiata ;)
A presto belle,
Ale xx

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Capitolo 20
*** Epilogo ***


                                                       Everyone needs a happy ending.



“Io vorrei seriamente sapere di chi è stata la brillante idea di vedere l’alba. Voi state male, sono andata a letto nemmeno due ore fa e già mi rompete di nuovo i coglioni!”parlava Sarah a manetta.
“E’ colpa di Liam” biascicò Louis additando il biondiccio alla sua sinistra.
“Oh ragazzi state zitti e godetevi lo spettacolo!” disse frizzante Liam guardando verso l’orizzonte, come se non fossero le quattro di mattina ma di pomeriggio.
“Mmm” mugolò Alex che per quanto sonno aveva non riusciva nemmeno a parlare.
Era ancora buio quando si accomodarono sulla sabbia in attesa del sole.
“Sapete cosa? Sembriamo i tipi della pubblicità dei Corn Flakes della Kellogg’s avete presente?” chiese Sally ritrovandosi  sette facce addormentate guardarla come se si fosse appena appiccata fuoco.
“Che c’è ? Come fate a non ricordarla?! C’era anche la canzoncina che faceva così tutututu, capito no?!” tutti la guardarono ancora più perplessi mentre Harry la stringeva  a se e le accarezzava i capelli come fosse una stupida sussurrandole frasi senza senso come “shhh va tutto bene” nemmeno fosse pazza.
“Oh ma vaffanculo” disse stizzita Sal tirando un buffetto a Harry che poco dopo si sporse per scoccarle un bacio.
“mm” mugugnò Zayn appoggiando la testa sulla spalla di Alex.
“mm pesi” biascicò questa cercando di liberarsi dal peso del moro.
“shh” rispose questo accomodandosi meglio.
“vai più in là e non rompere i coglioni” biascicò di nuovo Alex spostandosi più in là di scatto facendo cadere Malik con la faccia sulla sabbia.
Il moro a quel punto parve svegliarsi.
“Alex posso svitarti la testa adesso o subito?” chiese retorico il moro alzandosi in piedi e pulendosi freneticamente il ciuffo dalla sabbia.
“Facciamo mai” rispose lei con un  sorriso sornione mentre Zayn le si avvicinava minaccioso.
Si alzò di scatto anche lei alzando le mani in segno di resa.
“Eddai è solo un po’ di sabbia…” disse la mora guardandolo.
“E per altro l’hai tolta tutta.” Disse ancora per difendersi.
“mhmh.” Acconsentì il moro senza smettere di avvicinarsi.
“Malik smettila o ti tingo il ciuffo stanotte!” disse Alex cominciando a indietreggiare.
Zayn parve non ascoltarla infatti cominciò a rincorrerla. Sembravano due cretini Alex che urlava e ogni tanto inciampava sui suoi stessi piedi e Zayn che nonostante tutto non riusciva a prenderla.
“Malik però ammettilo sei proprio uno sfigghy!” urlò Louis che intanto si era appiccicato a Sarah  che intanto borbottava un “ma come minchia parla ?”.
“Non riesci a prenderla nemmeno se cade ogni due per tre, senza offesa Alex!” disse poi sorridendo in direzione della mora.
“Sta’ zitto Louis- sputò il moro con il fiatone -mi sto solo riscaldando”
“Convinto tu”disse Sarah sghignazzando divertita con Lou.
Alex intanto era di nuovo a terra e si era alzata in tempo prima che Malik riuscisse a beccarla.
“Ragazzi sembrate due bambini” disse Liam misto tra l’esasperato e il divertito mentre stringeva Elis affettuoso.
“Alex fatti chiappare così Zayn si da pace!” urlò Elis sorridente.
“Ma anche no!” urlò di rimando la mora .
Continuarono coì per altri cinque minuti buoni finchè Zayn non riuscì finalmente a bloccare Alex.
“Malik giuro che se lo fai ti tingo i capelli mentre dormi, e non scherzo!” urlava mentre il moro la buttava per terra come se non stesse parlando.
“Fossi in te terrei la bocca chiusa” disse sorridendo malefico prima di spiaccicare la testa della ragazza al suolo e ricoprire i capelli bene bene con la sabbia.
“Sta per sorgere!” Urlo entusiasta Liam come un bambino sotto l’albero di natale.
Zayn s’immobilizzò e posò l’attenzione all’orizzonte.
Alex tossì.
“Zayn non vorrei dirtelo ma sei seduto sopra di me, lo so che stai comodo perché ho i cuscinetti di lardo ma mi stai soffocando.” Disse la mora carcando di liberarsi.
“Oh che palle che sei Alex ma quanto parli?!” chiese il moro avvicinandosi al viso di Alex.
“Malik ti pare il momentodi fare queste riflessioni levati da qui e poi ne ripa..” chiese ancora lei prendendolo in giro.
“Oh sta zitta!” rispose lui zittendola con un bacio.
“Sei un minchione” disse la mora non appena si stacco, continuò a guardarlo sorniona finche non appena si fu distratto lo ributtò sulla sabbia sporcandogli di nuovo i capelli.
“2 a 0 per Cook!” urlò Louis divertito mentre accarezzava dolcemente i capelli di Sarah.


5 anni dopo …

“Elis andrà tutto bene, adesso respira, ispira , espira , inspira , es.. oh cazzo sta iperventilando di nuovo, Sal fa qualcosa!” sbraitò Sarah alla bionda indaffarata a cercare le scarpe che avrebbe dovuto indossare Elis.
Sally si posizionò davanti l’altra biondina strattonandola energicamente.
Elis riprenditi non ti è mica morto il gatto! Oh andiamo sei perfetta, è tutto perfetto, stà tranquilla!”
Disse facendola sedere.
Elis parve calmarsi un po’ e riprese a respirare lentamente.
“Oddio non ci posso credere che sto per farlo davvero” disse guardando la sua immagine riflessa nello specchio.
Il trucco era impeccabile, per non parlare dei capelli e dell’abito. Sarebbe andato tutto bene, si, pensò un  po’ più sicura.
“Tieni le scarpe!” disse Sarah porgendole un paio di tacchi non troppo alti.
“Ma dov’è Alex?” chiese Elis mentre si infilava una scarpa.
“Dopo che ti ha truccata si è come vaporizzata, ha detto che doveva prepararsi” disse Sal mentre si risestemava l’acconciatura già perfetta.
A differenza di Alex, Sarah e Sally erano già pronte da un’ora buona.
Dopo quaranta minuti esattamente poco prima dell’inizio di tutto , Alex fece la sua entrata accompagnata da Malik.
“Alex finalmen..” disse Sarah voltandosi verso l’amica.
“Ma come ti sei conciata?!” quasi urlò.
La mora la guardò alzando un sopracciglio.
“Cos’ho che non va?”
In effetti Alex da lì a poco più di un anno aveva cominciato a far parte insieme a Zayn a quei branchi di hippy che si battono per qualsiasi cosa riguardi la natura. Diceva che ciò le serviva per tenere i nervi calmi e di conseguenza Zayn invece di fermarla le era andato dietro come un idiota.
“Oh santo cielo” disse ancora Sarah avvicinandosi alla mora.
“Anche tu Zayn!?” disse poi voltandosi anche verso di lui e squadrandolo da capo a piedi soffermandosi sul ciuffo biondo che le aveva tinto l’amica circa cinque anni prima.
Non erano assolutamente vestiti da cerimonia sembravano pronti per andare a manifestare contro una qualche deforestazione in Bolivia.
“Oh santo cielo” disse si nuovo.
“Oh che pallonzole che fai Sarah Peace and Love, io mi sento bene vestita così quindi non rompere le palle” disse facendosi spazio e avvicinandosi alla biondina in procinto di sposarsi.
“Come va El?” chiese “Dio mio sei perfetta!” disse squadrandola.
“A differenza tua” borbottò Sarah.
“Sal dai aiutami a convincerli a farli cambiare!” Insisteva Sarah mentre Sal che ormai era abituata alle stranezze di Alex fece spallucce.
“Zayn perché tieni ancora quel ciuffo biondo è orribile!” disse ancora la mora rivolta verso al pakistan hippy.
“Non lo so a dire il vero ormai mi ci sono abituato” disse scrollando le spalle e sorridendo.
“Alex cosa ne hai fatto di Malik? Lo hai anche fatto abituare alla cagata di piccione che ha sul ciuffo !”
“Veramente su quello  ha deciso lui”
disse la mora continuando poi a parlare con Elis ancora un po’ in ansia.
Qualcuno bussò alla porta.
“Ragazzi tra due minuti si va in scena!” disse Louis esaltato mentre di fianco a lui comparivano i riccioli ribelli di Harry.
“Oh santo cielo Sal sei uno schianto!” non riuscì a trattenersi quest’ultimo provocando l’ilarità generale.
“Vabbè dai El fatti forza, noi saremo tutti di là a sostenerti con tanto amore!” dichiarò Alex prima di stringere la mano all’amica per infonderle coraggio e prendendo poi sotto braccio Zayn che si limitò a sorridere felice a Elis , e dileguandosi .
“Si come ha detto lei” biascicò Sarah ancora troppo sconvolta per il modo di vestire di Malik e Alex.
Sal non disse niente scoccò solo un bacio sulla guancia alla bionda e le alzò un pollice per dirle che sarebbe andato tutto bene .
Tutti presero posizione, Sally e Harry appiccicati come gatti siamesi, Louis e Sarah accanto a questi ultimi due, Alex e Zayn accanto a Melany e Niall che ormai facevano coppia fissa da circa tre anni.
Liam invece stava sull’altare e si torturava le mani come un forsennato continuando però a mostrare il suo solito sorriso dolcissimo.
Non appena partì la marcia nunziale tutti si alzarono in piedi per la sposa.
Erano tutti lì come cinque anni prima, a scambiarsi sorrisi stracolmi di felicità e nascondendo lacrime di commozione.
Se solo in quel momento avessero chiesto a chiunque di loro se fosse felice credo che la riposta sarebbe stata affermativa, così come le promesse che in quel momento si stavano scambiando Elis e Liam.


 

My spaaaaaaaace!
è finita,davvero,finita finita finita.
Già.Uhm, bene si.Yeaaaah.

Ok adesso riparto eh.
Ehilàà ragazze prima di tutto scusatemi per il fatto che ho aggiornato solo
adesso ma capitemi sono stata nove giorni in Puglia e per il resto
del tempo non avevo ispirazione e rischiavo di scrivere una schifezza
quindi ho preferito aspettare il momento giusto.
E insomma come ho già detto sopra è davvero finita.
In un certo senso sono contenta visto che è la prima fanfiction che scrivo e
che termino visto che l'altra ho finita con il cancellarla.
A dire il vero non credevo che così tanta gente potesse seguirla
in fondo sono solo alle prime armi, per così dire.
Volevo ringraziare tutte le ragazze che hanno seguito
questa storia,chi dall'inizio chi strada facendo, chi l'ha recensita,
chi l'ha solo letta, insomma tutti.
Grazie infinite siete state davvero dolcissime.
A dire il vero( ho rotto i coglioni con questo a dire il vero ma stasera m'è presa così(?) )
inizialmente avevo previsto un finale deprimente ma poi ho detto,
ma che due palle che fanno le cose tristi, quindi niente ho optato per l'happy ending.
Non chiedetemi come mi sia venuta l'idea di Malik e Alex hippy perchè non saprei dirvi ahaha
Anyway mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate di quest'ormai ultimo capitolo!
Oddio mi sta prendendo l'angoscia ahaha quindi concludo qui le mie chiacchere.

Ad ogni modo se volete continuare a seguirmi ho scritto una
nuova fanfiction è al secondo capitolo e sto aspettando
l'ispirazione giusta per buttare giu le idee che ho gia in testa.
La trovate sul mio profilo :)
Allora..
Ciao belle, spero a presto, bacioni Ale  .

 

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