Il Cambiamento

di Bunny SailorMoon
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un Giorno Come tutti gli altri...o forse no? ***
Capitolo 2: *** Che ti succede Bunny? ***
Capitolo 3: *** Dove sei Bunny? ***
Capitolo 4: *** L'incontro con il Prof.. ***
Capitolo 5: *** La telefonata... ***
Capitolo 6: *** La storia di Marzio ***
Capitolo 7: *** Pace fatta ***
Capitolo 8: *** Ritorno a scuola ***
Capitolo 9: *** Chiacchierata con le amiche ***
Capitolo 10: *** Primo Bacio ***
Capitolo 11: *** I signori Tsukino riabbracciano finalmente la figlia ***
Capitolo 12: *** La mamma sa tutto ***
Capitolo 13: *** Tu si che mi capisci sempre amica mia! ***
Capitolo 14: *** Una giornata diversa dalle altre ***
Capitolo 15: *** Il loro dolore ***
Capitolo 16: *** E Adesso?? ***
Capitolo 17: *** Kaspar ***
Capitolo 18: *** Chiarimenti! ***
Capitolo 19: *** La Verità Finalmente! ***
Capitolo 20: *** Vogliamo Conoscerla! ***
Capitolo 21: *** Un Nuovo Compagno di classe ***



Capitolo 1
*** Un Giorno Come tutti gli altri...o forse no? ***


 

Quella mattina era cominciata proprio come tutte le altre...o almeno così pensava Bunny...
8.05
-Bunny ma ti vuoi alzare si o no? Sei già in ritardo!!-
Ma mamma! - protestò Bunny ancora assonnata- i prof arrivano a scuola alle 8.20 perchè io devo presentarmi in classe alle 8.00???
-Non lamentarti come al solito figlia mia! Alzati e sbrigati ad andare a scuola! e ti ricordo che a breve uscirà la pagella.. spero davvero che non deluderai me e tuo padre stavolta!!-
Bunny non rispose, si alzò dal letto controvoglia e si guardò allo specchio. Aveva delle occhiaie da far paura. Si recò in bagno per lavarsi e prepararsi per la scuola con la testa piena di pensieri.
-Uffa mia madre non la sopporto proprio quando fa così! Avrebbe anche potuto lasciarmi dormire altri 5 minuti!! Che poi neanche mi sveglia che già mi parla di scuola e di pagella? no no così non va bene! però non riesco a tenere a freno il mio senso di colpa se penso al mio rendimento scolastico...mi dispiace mamma, ma tu e papà subirete una cocente delusione.-
-Bunny ma ti vuoi muovere?? sono le 8 e mezza!!!-
E così dicendo pose fine ai pensieri della figlia che cominciò a vestirsi più in fretta del solito, e sistemandosi i capelli con la sua solita pettinatura, due codini veramente molto buffi.
Fece le scale di corsa e uscì di casa fermandosi all’improvviso per la scena che le si era parata davanti.
-Mamma ma che ci fai in macchina??- chiese stupita Bunny, che prima di allora non l'aveva mai vista salire sulla vettura dal lato guidatore.
-Ma che domande! sei in un ritardo assurdo!! sali che ti accompagno io!-
Vedendo che la figlia non si muove di un passo la rimprovera di nuovo: " Dai sbrigati sali che sono già le 9 meno 20!
-Emm...mamma veramente questa cosa non mi convince molto...bè si insomma...ecco...vorrei arrivare a scuola tutta intera!- Disse ricordandosi improvvisamente dell'unica volta che era salita in macchina con la madre.
-Bunny non farmi perdere oltre la pazienza e sali immediatamente sulla macchina!!! non fartelo ripetere di nuovo!!- Sbottò perdendo improvvisamente perdendo la pazienza…bè più del solito almeno..
-va bene va bene- Rispose Bunny rassegnata e imbronciata per l'improvviso atteggiamento della madre.
Cinque minuti più tardi Bunny arrivò a scuola, scese da quella macchina con le gambe che ancora le tremavano per lo spavento. Sua madre era molto spericolata alla guida e per questo Kenji, il padre di Bunny, non la faceva guidare mai, nonostante la donna avesse la patente.
Così salutando la madre e avendo ripreso forza nelle gambe Bunny corse in classe.
In classe…
-Ma bene vedo che la signorina Tsukino alla fine ha deciso di presentarsi a lezione!! e con ben 50 minuti di ritardo!!- la rimproverò l'insegnante d'italiano. -Vedo che hai battuto ogni record! Complimenti!-
-Si Si certo come dice lei.-
Bunny rispose con non curanza andandosi a sedere al suo posto ma fu bloccata dalla prof che si riprese ad urlare.
-Signorina Tsukino non mi sembra di averle dato il permesso di andarsi a sedere!!- Sbottò lei all'improvviso facendo saltare dalla sedia molti ragazzi appisolati sui banchi. -Il suo atteggiamento mi infastidisce parecchio sa? e credo che un po' di disciplina non le farebbe per niente male! -continuò lei.
-O ma si può sapere che vuole da me?- Sbottò Bunny girandosi di scatto verso l'insegnante ignorando quello che le amiche le avevano appena bisbigliato.
-Dai Bunny non farci caso e ignorala.- le aveva detto sottovoce Marta
-Lei è più grande di te e dovresti portarle rispetto, è una tua insegnante-le disse Amy sempre sottovoce
-E poi questa volta ha ragione Bunny-le disse Morea- Sei veramente in ritardo-
-Cerchi di rivolgersi con tono più educato quando parla ad una persona più grande! con i voti che prende a scuola mi chiedo ancora perchè i suoi genitori insistano nel mandarla a scuola! Rimarrà comunque un'ignorante!
Bunny non appena udì le ultime cose dette dall'insegnante, non ci vide più dalla rabbia. Ultimamente per lei era sempre più difficile controllarsi. -O ma come si permette?? ma si può sapere che diavolo vuole da me vecchia zitella??
Sospirò tentando di calmarsi, e nel frattempo il volto della prof si fece paonazzo.
-Sa che le dico prof?- riprese Bunny avendo ritrovato un po' della sua calma -Ha pienamente ragione! sono una stupida ignorante e la mia presenza a scuola è inutile quindi la saluto.
-Tsukino non osare oltrepassare quella porta!- ribadì l'insegnante dopo essersi ripresa dalle affermazioni fatte dalla ragazza. -Non sfidarmi Tsukino. Credimi non ti conviene.-
-Ahahah- Bunny scoppiò a ridere di gusto di fronte agli occhi dei compagni increduli, ma soprattutto delle sue più care amiche che non riconoscevano più la dolce ragazza che le aveva unite per così tanto tempo.
-Non ho paura di lei!- Affermò convinta Bunny e fece per andarsene quando l'insegnante la bloccò per un braccio
-Abbassa la cresta ragazzina stai esagerando!-
Ma Bunny si liberò della presa spingendola a terra. -Non si azzardi mai più a mettermi le mani addosso.-
E così facendo uscì prima da quell'aula, e poi da quella scuola buttando per terra la divisa scolastica e indossando i suoi soliti jeans e felpa.

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Capitolo 2
*** Che ti succede Bunny? ***


 

La signora Tsukino fu subito fatta chiamare dalla scuola per informarla su quanto appena accaduto e per prendere insieme dei provvedimenti.
 
Amy, Marta e Morea restarono stranite e molto deluse dal comportamento dell'amica... si è vero ultimamente non era più la ragazza dolce e spensierata di sempre, ma non aveva mai esagerato così tanto.
Intanto in presidenza...
-Io-balbettò Ilenia-sono senza parole, non mi sarei mai aspettata un comportamento del genere...non da mia figlia...è sempre stata una ragazza così dolce ed allegra che faccio fatica a crederci. Ma siete sicuri che si tratti della mia Bunny??-
-Dicono tutti così! credete che i vostri figli siano dei santi ma non è così mia cara signora.- sbottò l'insegnante d'italiano.
-Si calmi professoressa. Le sembra questo il modo di rivolgersi ad un genitore preoccupato per la figlia??- questa volta era stato il preside a parlare.
-Ultimamente Bunny era molto strana- iniziò a parlare il professore di matematica- ha cambiato atteggiamento verso gli altri, e poi- riflettè un attimo- il suo sguardo non emanava più la sua solita luce, non aveva più degli occhi sereni ,era...il suo sguardo molte volte l'ho visto privo di espressione, completamente vuoto.- Concluse.
-Professor Chiba vedo che era molto attento ad osservare la Tsukino invece che impegnarsi regolarmente per adempiere al suo compito d'insegnate. Le ricordo che anche se è giovane è pur sempre un insegnante di questa scuola e non le è permesso avere nessuno rapporto con le ragazzine di questa scuola!!
-Professoressa adesso basta! sta esagerando! io non ho nessun tipo di rapporto con la signorina Tsukino. Mi sono semplicemente limitato ad osservare il suo cambiamento! cosa che avrebbe dovuto fare anche lei visto che è un' insegnante della ragazza e soprattutto anche la coordinatrice della sua classe! Lei dovrebbe essere un punto di riferimento per quei ragazzi!-
-Ma come si permette?? un ragazzino a farmi la predic...-
-Adesso basta!- Sbottò il preside! -ma vi sembra modo questo di discutere davanti alla signora?-
Ilenia era ancora senza parole, per il comportamento della figlia, e per le parole di quel giovane insegnante.
Io - cominciò a dire- Io...non...non mi ero accorta...non mi ero accorta del cambiamento di mia figlia- delle lacrime cominciarono a solcarle il viso, e si nascose dietro le mani- ma che razza di madre sono!
Il professor Chiba le si avvicinò e le mise una mano sulla spalla per cercare di rincuorarla un po' -su signora non si preoccupi riusciremo a risolvere questa situazione nel migliore dei modi. Stia tranquilla e lasci fare a noi-
La signora Chiba si avvicinò a quel ragazzo e cominciò a piangere tra le braccia di lui.
Non appena si fu calmata il giovane la riaccompagnò a casa per volere del preside. La signora era troppo sconvolta per poter tornare a casa da sola.
 
Erano le 3, e quindi anche le lezioni del pomeriggio ormai, per la gioia degli studenti, erano finite. Amy, Morea e Marta avevano appuntamento con Rea al Crown, gelateria in cui le ragazze si riunivano molto spesso.
 
Amy cominciò a raccontare all'amica quanto accaduto la mattina. Rea ascoltava in silenzio senza interromperla. Non appena finì il racconto Rea era completamente senza parole.
-Amy ma...ma sei proprio sicura che si tratta della nostra Bunny?- Rea era sconvolta. Non riusciva a crederci.
-Si Rea era proprio Bunny- s'intromise Morea.
E il silenzio calò sul gruppo finché Marta non cominciò a parlare.
-Ragazze è da un po' di tempo che Bunny non è più la stessa. Deve esserle successo per forza qualcosa. E' diventata aggressiva e scontrosa anche con noi, senza che mai le abbiamo fatto qualcosa.-
-Si hai ragione- la interruppe Morea.
-Dobbiamo assolutamente scoprire che le è preso- Disse Rea.
-Sono pienamente d'accordo con voi ragazze!!- disse Amy. -Andiamo a casa sua adesso!-

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Capitolo 3
*** Dove sei Bunny? ***


Le ragazze si recarono a casa Tsukino, e non appena suonarono alla porta, la madre di Bunny si precipitò ad aprire come se stesse aspettando qualcuno.

-Ah ragazze siete voi- disse la donna non appena vide le amiche di Bunny. -Mi dispiace, se siete venute per Bunny, lei non è ancora tornata-
Si vedeva che la donna aveva pianto e che era molto preoccupata per la figlia. Ma comunque le fece accomodare e offrì loro del tè e un pezzo di torta al limone, la preferita della figlia.
-Ragazze- cominciò a parlare con la voce che le tremava, segno che stava trattenendo le lacrime- non avete idea si dove possa essere andata Bunny? Cosa le è successo? Perchè è cambiata così? Io...io ancora non riesco a crederci, sono molto preoccupata e non ho la minima idea di dove possa essere, ormai comincia ad essere tardi, e non ha neanche telefonato-La signora scoppiò a piangere e le ragazze cercarono di consolarla come meglio potevano.
-Non si preoccupi signora! -esclamò Marta all'improvviso alzandosi in piedi- Sono sicura che Bunny tornerà presto! E' una brava ragazza, vedrà che non appena si sarà calmata tornerà a casa! Adesso, prima di tornare a casa, andiamo a cercare Bunny nei posti che frequenta di solito, e se la troviamo la facciamo tornare subito a casa- Le sorrise in modo gentile Marta
-Marta ha ragione. Bunny tornerà presto.- le fece eco Rea
-Si signora deve avere fiducia- riprese Amy
-E deve cercare di stare tranquilla! Sono sicura che sta bene e che non le è capitato nulla di male- Disse Morea.
La signora smise di piangere e sorrise a quelle ragazzine che le avevano dato un po' di forza e coraggio, si asciugò le lacrime e disse - Avete ragione ragazze! Bunny sa badare a se stessa. Grazie!-
Mezz'ora più tardi le ragazze uscirono da casa di Bunny.
Erano molto tristi e non si rivolsero quasi per niente la parola. Cercarono Bunny al parco, alla sala giochi e di nuovo alla gelateria, ma della loro amica nessuna traccia, così scoraggiate si salutarono recandosi alle rispettive case. Si sarebbero viste il giorno dopo a scuola, convinte che ci sarebbe stata anche Bunny con loro. Convinte che quella sera la ragazza sarebbe tornata a casa scusandosi con i genitori per il suo comportamento.
 
Erano le 2 di notte ormai, e a casa Tsukino erano tutti molto preoccupati per Bunny. La ragazza non era ancora tornata a casa e non aveva neanche avvisato. Stremati, Ilenia e Kenji, abbracciati sul divano si addormentarono sperando che la propria figlia stesse bene. Anche Sam era preoccupato per la sorella, e infatti era rimasto per tutto il tempo vicino ai genitori. Si era addormentato sulla poltrona un po' prima di loro.
 
Intanto al santuario il cellulare di Rea continuava ad illuminarsi e a vibrare. Alla decima chiamata la ragazza aprì gli occhi e rispose al telefono ancora tutta assonnata senza guardare sul display chi la stava chiamando.
-Ma si può sapere chi è che chiama a quest'ora?- disse Rea cercando di trattenere uno sbadiglio.
-Sono io Rea...- Disse una voce che la ragazza riconobbe subito.
Bunny!!!- esclamò- ma si può sapere dove sei finita?? i tuoi genitori sono molto preoccupati per te!! Tua madre è distrutta! siamo passate da casa tua pomeriggio e credimi era davvero a pezzi!!
-Si Si va bene- fu la risposta di Bunny- Potresti ospitarmi per questa notte per favore??
-Ma...Bunny dove sei?-
-Sono fuori dal tempio.-
Rea chiuse la chiamata e corse subito ad aprire la porta. Si ritrovò Bunny davanti e corse ad abbracciarla.
-Rea piano così mi soffochi- disse Bunny che a stento riusciva a reggersi in piedi.
-Ops scusami Bunny- e si allontanò un po' da lei - e che sono felice di vederti. Ero molto preoccupata sai, come tutti gli altri del resto-
-Rea- cominciò Bunny - non mi sento molto...- ma prima di concludere la frase, la ragazza si allontanò da Rea e cominciò a vomitare. Rea si avvicinò subito all'amica tenendole la fronte. Si accorse solo in quel momento che la ragazza puzzava d'alcool in un modo impressionante.
La fece entrare al tempio e senza rivolgerle la parola l'aiutò a lavarsi e ad asciugarsi, per poi prestarle dei vestiti puliti. L'accompagnò nel suo letto e senza riuscire a dirle neanche una parola, Bunny si addormentò subito.
Rea si mise al fianco del letto e osservò la sua più cara amica. Le ragazze avevano ragione. C'era qualcosa che non andava. S'addormentò così. Con in testa l'immagine della sua amica ridotta in uno stato pietoso per chissà quale motivo.
Erano le 3 e mezza del pomeriggio e ancora Rea e Bunny dormivano tranquille. Rea si era addormentata verso le 6 del mattino perchè era intenta ad osservare la sua amica che dormiva sul suo letto. Chiedendosi perchè non fosse tornata a casa dato che i genitori erano molto preoccupati per la figlia.
Nel frattempo Amy, Marta e Morea, uscite da scuola si recarono al santuario. Non sapevano che Bunny fosse lì. Ad accoglierle al tempio fu il nonno di Rea che le fece accomodare e le accompagnò davanti alla porta della camera della nipote e se ne andò.
Le ragazze bussarono, ma non ebbero nessuna risposta. Bussarono una seconda volta, e questa volta rispose una Rea ancora assonnata - Avanti- e sbadigliò.
-Rea ciao.-
-Ciao ragazze...ma che ore sono?- Disse Rea non appena le vide.
-Rea sono le 4 del pomeriggio!!-rispose Marta- non mi dire che hai dormito fino ad ora??
-Ma quella è Bunny!!- esclamarono all'improvviso Amy e Morea.
Bunny ancora dormiva tranquilla nel letto della sua amica. Era troppo stanca. Aveva passato troppe notti in bianco.
-Rea da quanto è qui?- le disse all'improvviso Marta arrabbiata- noi eravamo molto preoccupate ed era qui e non ci hai detto niente!!-
-Marta ha ragione! e poi hai visto sua madre ieri?? sicuramente anche il padre e il fratello saranno nelle stesse condizioni!!- la rimproverò Morea.
Amy, che fino a quel momento non aveva detto niente, cominciò a parlare.
-Ragazza calmatevi, sono sicura che c'è una spiegazione a tutto questo, vero Rea?-
-Si c'è una spiegazione se mi fate parlare! Grazie Amy-
-Avanti su racconta allora- Disse Morea.
-Andiamo fuori ragazze. Lasciamola dormire in pace. Voi ieri non l'avete vista. Era in condizioni davvero pessime.- Disse Rea con il tono improvvisamente triste.
Le ragazze acconsentirono ed uscirono fuori dalla stanza lasciando così dormire Bunny in modo tranquillo. Rea cominciò a raccontare quanto successo la sera prima e le amiche la ascoltarono in silenzio.
-Dobbiamo avvertire subito i genitori di Bunny-disse Amy non appena Rea smise di parlare- Dobbiamo dirgli che Bunny è qui e che non le è successo niente-
-Non credo proprio Amy-Disse una voce alle loro spalle.
-Bunny- esclamarono in coro le ragazze correndole incontro e abbracciandola-
-Siamo felici di vederti- Disse Marta con le lacrime agli occhi mentre Amy e Morea annuivano.
-Sono felice anche io di vedervi ragazze, e vi chiedo scusa per avervi fatte preoccupare, non volevo, ah e… Rea grazie mille per stanotte e soprattutto per non aver avvisato i miei, ma adesso devo andare mi dispiace-Disse Bunny.
-Torni a casa- Esclamò Amy all'improvviso.
Bunny scosse la testa-No ragazze, non torno a casa, almeno per il momento-
-Bunny ma che stai dicendo?? i tuoi sono molti preoccupati per te!!- esclamò Marta
-Mi dispiace Marta ma non posso farci niente.- Fu la risposta di Bunny
Marta si avvicinò e le diede uno schiaffo sotto lo sguardo stupito di Amy, Rea, Morea e della stessa Bunny. Marta, quella che tra tutte era la più simile a Bunny, quella che era sempre dalla parte di Bunny. Marta che marinava le lezioni o le ore di studio al santuario di Rea per andare alla sala giochi, aveva schiaffeggiato Bunny.
-Come puoi dire di non poter fare niente Bunny?? Come puoi essere diventata così fredda? Tu non sei la Bunny che conosco io. La Bunny che conosciamo tutti! Che cosa ti è successo per cambiare così??-
Marta era furiosa con l'amica. Le altre non l'avevano mai vista perdere il controllo così.
Bunny si riprese dallo shock di essere stata colpita proprio da Marta, si alzò tenendo la mano appoggiata dove l'amica le aveva dato uno schiaffo e cominciò a urlare anche lei contro quell'amica a cui lei teneva maggiormente.
-Ma come ti permetti di parlarmi così Marta? E come hai osato schiaffeggiarmi?? Se torno o no a casa sono affari miei! E' una scelta mia! E tu in questa scelta non c'entri proprio nulla! E' la mia vita non la tua! Fa ciò che vuoi ma lasciami in pace!! Quello che mi sta succedendo sono solo affari miei! Tu non c'entri niente! Voi non c'entrate niente! Non potete capire.- E così dicendo scappò via sotto lo sguardo sorpreso di Amy, Rea e Morea, e sotto lo sguardo deluso e pieno di lacrime di Marta.
 

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Capitolo 4
*** L'incontro con il Prof.. ***


Le ragazze non sapevano cosa dire. Non avevano mai visto Marta e Bunny litigare così. Marta piangeva. Bunny era scappata di nuovo con le lacrime agli occhi.
-Ragazze-cominciò a dire Marta-Io non voglio più sapere nulla di Bunny! che faccia ciò che vuole non m'importa!!
-Ma Marta come puoi dire questo?- la riprese Amy.
-Senti è stata abbastanza chiara no?? non sono affari nostri! Ora scusatemi ma non mi sento molto bene. Torno a casa. Ci vediamo domani. Ciao.-
Marta fece per andarsene quando Amy la fermò chiamandola. -Marta aspetta!! Vengo con te così facciamo un po' di strada insieme! Se ti va sempre...-
-Certo Amy!-cercò di sorriderle-Andiamo-
-Ciao ragazze-in coro Marta ed Amy.
-Ciao-Rea e Morea.
Dopo un paio di minuti lo stomaco di Rea cominciò a farsi sentire dato che la ragazza non aveva mangiato niente per tutto il giorno.
Morea sorrise all'amica -Dai vieni che ti preparo qualcosa da mangiare-
-Grazie Morea- sorrise Rea
Per il momento le quattro amiche decisero di mettere da parte, almeno per quel giorno, l'argomento Bunny.
Nel Frattempo…
 
Bunny dopo che era scappata di corsa piangendo dal santuario di Rea prese a vagare per la città senza metà.
-Sono circondata da molte persone, ma infondo sono sola. Non mi era mai capitato di litigare così furiosamente con una delle sue migliore amiche. Con Marta poi...con la quale non c'è mai stata neanche una piccola discussione. Sono disperata. Non avrei mai dovuto reagire in quel modo.- Pensava Bunny.
In lontananza si sentiva il rumore dei tuoni. Si vedevano i lampi e le saette e Bunny aveva paura dei temporali. Ma in quel momento non ci fece caso. Cominciò a piovere, ma non fece caso neanche a questo. Continuava a vagare per la città sola con un grande vuoto nel cuore.
Si fermò in una panchina del parco. Continuava a piovere, e le lacrime continuavano a rigarle il volto, non si accorse neanche della persona che si era seduta accanto a lei e che le mise l'ombrello sopra la testa.
Un paio di minuti dopo accortasi che la pioggia non la bagnava più, e che c’era qualcuno al suo fianco si alzò di scatto girandosi verso la persona che le era vicino.
-Professor Chiba lei che ci fa qui??
-Potrei farti la stessa domanda Tsukino- rispose lui calmo-sta diluviando e dovresti essere a casa con la tua famiglia che…- ma non finì la frase che Bunny cominciò a correre all'impazzata. Doveva allontanarsi da quel uomo che l'avrebbe riportata dai suoi genitori. Lei non era cattiva, non voleva farli preoccupare, ma aveva bisogno di staccare la spina.
Lui le corse dietro, la raggiunse e l'afferrò per un braccio per poi stringerla a sé mentre la ragazza cercava di liberarsi dalla presa-stai tranquilla Bunny andrà tutto bene, tornerà tutto apposto- e a quelle parole la ragazza smise di divincolarsi e scoppiò a piangere tra le braccia di quel professore un po' strano. Tra le braccia di quel uomo che la fece sentire al sicuro e protetta.
 
Un forte tuono improvviso fece spaventare Bunny, e Marzio la strinse a se ancora di più, ma lei, resasi conto che era tra le braccia del suo professore, si allontanò subito da lui
-Professore...io...le chiedo scusa...ecco...non volevo scoppiare a piangere in quel modo come una bambina-Bunny era visibilmente imbarazzata. Aveva la testa abbassata e teneva lo sguardo fisso a terra.
-Bunny vorrei che mi spiegassi cosa ti è successo. Non dire “niente” come al tuo solito perchè non ti credo. Non sei la ragazzina spensierata che ho conosciuto due mesi fa. Vorrei sapere cosa ti è successo e se posso mi piacerebbe poterti aiutare.-
Bunny sospirò e cominciò a parlare.
-Senta professore non può aiutarmi mi dispiace, ma la ringrazio comunque per il pensiero. Ora mi scusi ma devo andare.-
-Dove pensi di andare?- Ribatté lui
-Io...ancora non lo so. Non credo che Rea mi ospiterebbe di nuovo visto quello che è successo prima-Rispose Bunny.
-Quindi non hai intenzione di tornare...-
Cominciò a dire Marzio, ma Bunny non lo fece continuare
-No basta la prego non concluda neanche la frase. Non ho intenzione di tornare a casa. Non per il momento almeno-
-Bene, andiamo allora- Le disse prendendola per mano.
-Andiamo dove??-rispose lei senza però staccare la sua mano da quella di Marzio.
-Semplice! andiamo a casa mia! Hai appena detto di non voler tornare a casa e di non avere un posto dove andare. Io come persona adulta e responsabile non posso farti dormire per strada, e quindi di conseguenza andiamo a casa mia- Le sorrise lui.
-Ma...ma non c'è bisogno professore! Non voglio crearle nessun disturbo. Dico davvero me la so cavare da sola. Non sono più una bambina!- Rispose Bunny imbarazzata e leggermente infastidita.
-Questo non lo metto in dubbio, ma vorrei stare comunque tranquillo! in giro c'è gente di cui non ci si può proprio fidare- Rispose lui calmo e tranquillo.
Bunny non se ne rese neanche conto, ma aveva accettato la proposta del professore con un semplice -va bene-
 

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Capitolo 5
*** La telefonata... ***



Arrivarono a casa del prof che erano completamente bagnati dalla testa ai piedi.
Marzio la fece accomodare e con il sorriso stampato in faccia si rivolse alla ragazza.
-Dai Bunny vatti a fare un bel bagno caldo e poi asciugati, prima che rischi di prenderti la febbre o la broncopolmonite, che io intanto cucino qualcosa per cena, che a sentire il tuo stomaco sembra che non mangi da almeno da un giorno-
-Bè effettivamente. Ieri ero ubriaca e come sono arrivata da Rea ho vomitato pure l'anima. E poi ho dormito fino alle 3 più o meno del pomeriggio e quindi ho saltato sia la colazione che il pranzo- Rispose con un po' d'imbarazzo.
-Sai non dovresti trascurarti così-
- Mmm- Fu la risposta di Bunny.
Marzio la guardava in silenzio, quando Bunny dopo un po' cominciò a parlare.
-Senta prof potrei fare una telefonata se non le spiace? Purtroppo il mio cellulare è scarico e non ho il carica batteria con me-
-Si certo fa pure ma se non ti dispiace vorrei che mi dessi del tu. Sentirmi chiamare professore a 20 anni mi fa sentire vecchio. Potresti chiamarmi semplicemente Marzio?-
-Io...si va bene come vuole. Emm volevo dire, come vuoi tu Marzio- Rispose imbarazzata.
-Quel professore mi fa uno strano effetto. Così dolce, così carino, così giovane e premuroso con me. Tutte queste cose insieme mi fanno battere il cuore all'impazzata, tanto che sembrava volesse uscirmi dal petto. Non mi era mai capitata una cosa del genere. Chissà perché adesso mi fa questo effetto…-
-Allora Bunny non vuoi più telefonare?- le fece il ragazzo interrompendo così i suoi pensieri.
-Scusami stavo pensando. Comunque si grazie adesso faccio questa telefonata- gli sorrise gentilmente.
-Bene, io intanto vado ad asciugarmi un po' e ti porto un asciugamano così ti asciughi un po' anche tu-
-Va bene grazie ancora- Le sorrise
-Figurati- ricambiò il sorriso
Marzio tornò dopo un po' con un asciugamano e una coperta con cui avvolse la ragazza che ormai cominciava a tremare e poi andò in cucina per vedere cosa poteva preparare, lasciando la ragazza libera di fare la sua telefonata.
Il telefono non fece neanche uno squillo che subito dall'altro lato della cornetta risposero.
-Pronto! Pronto! Hey c'è qualcuno?? Senta se è uno scherzo non è divertente! Mentre lei mi fa perdere tempo così, potrei ricevere una chiamata da parte di mia figlia!! Spero si sia divertito con il suo stupido scherzo! Arrivederci!-
Bunny solo in quel momento si rese conto di ciò che aveva fatto passare a sua madre e alla sua famiglia. Dal tono di voce che aveva si sentiva che era in ansia e che, soprattutto aveva appena smesso di piangere. Si era comportata veramente da egoista, e i suoi questo non lo meritavano.
-Io...Mamma aspetta non chiudere, sono io, Bunny!-
-Bunny? O figlia mia sono così felice di sentirti che non riesco a non piangere per la gioia! Ma dove sei stata? Cosa ti è saltato in mente di sparire così? Ci hai fatto morire tutti!! Anche Sam era molto preoccupato per te! Dai dimmi dove sei così veniamo subito a prenderti piccola mia-
In sottofondo mentre la madre parlava, Bunny poteva sentire chiaramente suo padre che diceva:-La mia bambina! dov'è la mia bambina? Sta bene vero? Non le è successo niente?-
-Mamma ascoltami. Io per adesso non me la sento di tornare a casa-
-Che vuol dire che non te la senti? Bunny cosa sta succedendo? Sei in pericolo? Ti hanno rapita e ti stanno ricattando?-
-Ma no no mamma cosa vai a pensare. Non è niente di tutto questo! Ho solo bisogno di staccare la spina per un po'. Ti prego concedimelo mamma ho bisogno di tempo per riflettere su alcune cose. Non sono sola. E non sono in mezzo ad una strada. C'è una persona che si è proposta di ospitarmi per un po'. E' una persona di cui ci si può fidare credimi-
-Bunny ma ti rendi conto di cosa ci hai fatto passare? Siamo stati tutti molto in pena per te, e tu adesso mi dici che non vuoi tornare a casa?? Siamo noi ad averti fatta cambiare così? Abbiamo sbagliato in qualcosa e ti abbiamo ferita?-
Bunny ormai non ce la faceva più a continuare e scoppiò a piangere al telefono con la madre.
-No mamma ma cosa dici? Voi non c'entrate niente. Ti prego di credermi.-
-Noi c'entriamo invece Bunny!- Disse il padre della ragazza che si era momentaneamente appropriato del telefono-Siamo la tua famiglia!! E ti vogliamo molto bene! Voglio sapere subito dove sei così io, la mamma e Sam veniamo a prenderti!-
-Papà credimi mi dispiace-Bunny ormai stata piangendo a dirotto-Non volevo farvi stare così in pena per me. Ma non ti dirò dove sono mi dispiace!-
-Ma Bunny che diavolo stai dicendo??-Ormai Kenji aveva completamente perso la pazienza.
-Tesoro cerca di calmarti adesso.- Ilenia cercò di calmare il marito e riprese il telefono in modo da poter continuare la conversazione con la figlia.- Bunny tuo padre non voleva alzare così la voce, ma stiamo veramente male per te. Siamo stati così distratti da non accorgerci del tuo cambiamento. Il professor Chiba stamattina mi ha fatto notare che tu non sei più la ragazzina di prima. Ti prego Bunny confidati con noi. Siamo i tuoi genitori. Vedrai che insieme troveremo una soluzione. -Ilenia ormai aveva ripreso a piangere. La preoccupazione per la figlia cresceva attimo dopo attimo.
-Mamma-Bunny cercava di controllare le sue emozioni e soprattutto le sue lacrime. Aveva trattenuto tutte quelle lacrime per due lunghi mesi e adesso sembrava non volessero smettere più di rigare il suo volto-Non è per voi. Tu e papà siete i migliori genitori del mondo!! Ma adesso io devo ritrovare me stessa. E per farlo devo stare lontana da voi per un po'. Non è un semplice capriccio. Se davvero volete aiutarmi, dovete darmi un po' di tempo per ritrovare la mia serenità.
Ilenia rimase colpita da quelle parole. Aveva deciso. Lei, Kenji e Sam si sarebbero messi da parte per un po'. Se la sua bambina aveva bisogno di tempo, gliel'avrebbero concesso. Si fidava di Bunny e del suo giudizio. Se diceva di essere in buone mani ci credeva.
-Bunny, bambina mia. Io non so cosa ti sta succedendo ma se l'unica cosa che possiamo fare per aiutarti è concederti di stare lontana da noi per un po', va bene. Ti lasceremo il tuo tempo. Ma stai attenta e comportati bene. Sappi che appena avrai bisogno di noi, della tua mamma, ti basterà fare uno squillo e saremo subito da te.-
Bunny era veramente commossa. Sapeva che i suoi genitori si preoccupavano per niente. Ma sua madre aveva messo da parte le sue preoccupazioni per andarle incontro. Non avrebbe potuto trovare dei genitori migliori.
-Mamma ti ringrazio e credimi mi dispiace veramente tanto...non avrei mai voluto farvi preoccupare così. Non preoccupatevi più. Adesso sto, diciamo bene, sono al sicuro. Cercherò di lasciarmi tutto quello che mi è successo alle spalle per poter ritornare da voi con la mia solita allegria.-
-Noi ti aspetteremo Bunny. Non vuoi che io ti sia vicina fisicamente, ma con il cuore bambina mia starò sempre con te-
-Grazie mamma-le lacrime avevano ripreso a rigarle il volto- Ti voglio bene.-
-Te ne voglio anche io piccola mia. Te ne vogliamo tutti. E ti aspettiamo a braccia aperte.- anche il volto di Ilenia ormai era completamente rigato dalle lacrime.
-Grazia ancora mamma. Scusami ma adesso devo chiudere-
-Va bene figlia mia. Ti salutano papà e Sam. Anche se non vuoi stare sotto il nostro stesso tetto, fatti sentire e vedere per un po'. Cerca di riposarti che quelle tue occhiaie ti rovinano il tuo bel viso, e riprendi a mangiare normalmente. Sei troppo sciupata. Ti chiedo solo questo bambina mia. Torna ad avere cura di stessa e non continuare a trascurarti.-
-Va bene. Non preoccuparti. Cercherò di dormire di più e riprenderò a mangiare normalmente. Te lo prometto mammina. E ti prometto anche che mi farò sentire e vedere. Adesso però devo proprio andare mi dispiace-
-Va bene Bunny. Ti raccomando. Ti voglio bene. A presto.-
-Si Mamma non preoccuparti. Farò del mio meglio per tornare in forma.- Bunny si era un po' calmata. il suo tono di voce si era fatto rassicurante.
-Bene! Così ti voglio figlia mia!- Anche Ilenia si era calmata. Era un po' meno preoccupata e Bunny l'aveva percepito, ed era contenta di essere riuscita a tranquillizzare sua madre.
-Ti voglio bene mamma. A presto.-
-Te ne voglio anche io Bunny. Fatti sentire. Ciao.-
tututututu

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Capitolo 6
*** La storia di Marzio ***



Bunny ripensò alla conversazione avuta con sua madre e non potè fare a meno di rattristarsi. Le aveva fatto passare le pene dell'inferno e nonostante tutto non l'aveva costretta a tornare a casa. Si accasciò per terra con le lacrime agli occhi.
Meritava davvero dei genitori così? Era questo che si chiedeva in quel momento.
-Bunny cos'è successo?? stai bene?- Le chiese Marzio visibilmente preoccupato.
-Si si stai tranquillo è tutto ok- Si alzò da terra e continuò a parlare -Grazie per avermi fatto fare quella telefonata…ho chiamato i miei e li ho avvisati che sto bene, e che per il momento non sarei tornata a casa e di non preoccuparsi che ero con una brava persona-si fermò un attimo e sospirò-Adesso vado a farmi un bel bagno caldo se non ti dispiace-
-No no figurati vai pure, io intanto preparo la cena- Le sorrise lui.
Bunny si mise a mollo nella vasca con l'acqua bella calda e si lasciò andare ai proprio pensieri.
-Sono stata proprio una stupida a trattare in quel modo le mie amiche!! Soprattutto Marta, non se lo meritava proprio. Mi fa troppo male litigare con loro. Spero davvero di riuscire a risolvere la situazione il prima possibile. E poi adesso c'è quel uomo, Marzio, il professore provvisorio di matematica. Perchè è stato così gentile con me? Quando mi ha stretta forte a se, sentivo chiaramente il mio cuore battere all'impazzata. Che mi sia presa una cotta per lui??-
Arrossì a quel pensiero.
-Ma no no Bunny cosa dici!! Lui è un tuo professore non puoi avere una cotta per lui!! E' fuori discussione! E' stato gentile con me solo perchè sono una sua alunna e gli facevo pena tutto qui!! Adesso è meglio uscire dalla vasca e andare a mangiare qualcosa perchè sto veramente morendo di fame-
Bunny arrivò in cucina con i vestiti di Marzio addosso. Era tutta rossa per la vergogna, lui se ne accorse le sorrise e le fece cenno di avvicinarsi.
Marzio stava apparecchiando la tavola
-Mi dispiace mi sono reso conto che il frigo era vuoto quindi ho dovuto ordinare la pizza. -
-Non preoccuparti Marzio!! La pizza va più che bene-
-Bene sediamoci allora-
E così i due si sedettero uno di fronte all'altro e cominciarono a mangiare in silenzio. C'era una strana atmosfera, che entrambi i ragazzi decisero di ignorare.
Fu Bunny la prima a parlare
-Allora raccontami qualcosa di te-
-mmm qualcosa di me? cosa vuoi sapere dai-
-Bè non lo so...Vivi da solo? come mai hai scelto di fare il professore? cosa fai nel tempo libero?- Sparò queste domande a raffica e Marzio la osservava divertito, Bunny se ne accorse e abbassò lo sguardo imbarazzata.
-Non devi vergognarti Bunny- la rimproverò lui con tono gentile.
Bunny gli rispose con un sorriso.
-Allora...si io vivo da solo. Vedi ho perso i miei genitori quando avevo sei anni. Mi hanno cresciuto i genitori del mio migliore amico Moran, che a loro volta erano i migliori amici dei miei genitori. A sedici anni decisi di trovarmi un lavoro per guadagnare qualcosa per comprarmi un appartamento, che poi sarebbe quello in cui stiamo adesso. I genitori di Moran non approvavano il fatto che me ne volessi andare da casa loro anche perchè ormai ero come un figlio, ma io non me la sentivo di continuare a vivere a spese loro e così abbiamo fatto una specie di patto. Mi avrebbero lasciato andare solo se loro avessero pagato il mio nuovo appartamento, e che, se proprio ci tenevo a restituirgli i soldi, l'avrei fatto con il tempo non appena mi fossi sistemato per bene.-
Bunny ascoltava quel ragazzo parlare, ed era completamente rapita dalle sue parole.
-Io non sono un professore vero e proprio. Sto studiando medicina all'università. Il preside della tua scuola cercava un supplente di matematica visto che la vostra insegnante e ancora in maternità, e così il padre di Moran, che è molto amico con il preside, gli ha detto che in matematica me la cavavo molto bene e che stavo cercando un lavoro per poter continuare gli studi all'università. E così eccomi qua.- Concluse Marzio.
-Sai mi dispiace molto per i tuoi genitori. Dev'essere stato molto difficile per te Marzio. Ma sai sono sicura che i tuoi genitori guardandoti da là su saranno molto fieri di te.-
Marzio le sorrise. -Grazie Testolina Buffa-
-Sai ti ammiro-riprese lei- Sei stato molto coraggioso. A soli sedici anni hai deciso d'intraprendere la tua strada solo senza arrenderti di fronte alle difficoltà della vita. Realizzerai il tuo sogno ne sono sicura-Le sorrise lei.
Per un momento, in quel sorriso, e in quello sguardo, Marzio riconobbe la ragazzina spensierata che lo aveva colpito profondamente 2 mesi prima.
-Allora io più o meno ti ho raccontato la mia storia, perchè non mi racconti tu adesso qualcosa di te?- Le chiese gentilmente Marzio.
Lei abbassò lo sguardo e rispose
-Non c'è molto da dire, però preferirei parlarne un'altra volta se non ti dispiace, sono un po' stanca-
-No problem. Dai vieni che ti accompagno a letto così con la scusa prendo anche una coperta per andare sul divano- Rispose lui con la sua solita dolcezza.
-Ma no non devi dormire sul divano...è il tuo letto! Possiamo dormire insieme o al massimo vado io a dormire sul divano-
-Bunny ma che cavolo dici?? dormire insieme a Marzio?? ma sei completamente fuori di testa!!! Anche se… da una parte non mi dispiacerebbe sinceramente, tanto dobbiamo solo dormire.-
-Sei sicura Bunny? Guarda che non ho problemi a dormire sul divano-
-Si si sono sicurissima tranquillo.-
E così i due si misero a letto. Entrambi erano molto imbarazzati. Bunny si coprì con il lenzuolo fin sopra la testa.
-Buonanotte Marzio-
-Buonanotte Bunny-
I due dopo un poco si addormentarono, e senza rendersene conto Marzio abbracciò Bunny, e lei, sempre inconsciamente, sorrise.

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Capitolo 7
*** Pace fatta ***


La prima a svegliarsi stranamente fu Bunny che inizialmente non si rese conto di dove si trovava e con chi. Appena realizzò che era tra le braccia di Marzio subito arrossì, ma non si mosse…non voleva svegliarlo
Dopo circa mezz'ora si svegliò anche Marzio che appena vide di aver abbracciato Bunny e che lei era con gli occhi aperti ed in faccia tutta rossa, sciolse l'abbraccio e si scusò subito con la ragazza.
-Io...Bunny mi dispiace! non me sono reso conto ti chiedo scusa mi dispiace davvero!-
-Marzio calmati! Non è successo niente stai tranquillo- Fu la sua risposta.
-Davvero Bunny mi dispiace-
Il ragazzo era visibilmente dispiaciuto per quanto accaduto e continuò. -D'ora in poi dormirò sul divano-
-Ma non dire assurdità!!- lo rimproverò lei -Non è successo nulla di grave ti ripeto- E gli sorrise.
Marzio si sentì meglio dopo le parole della ragazza e le diede un bacio sulla guancia.
-Vado a prepararmi che fra meno di mezz'ora devo essere a scuola.-
Prima di uscire dalla camera continuò
-Tu non vieni?-
-Non credo sia il caso dopo quello che è successo due giorni fa con la prof d'italiano-
-Secondo me dovresti venire, poi fai come ti senti-
-Ma non ho neanche la divisa...-Cominciò lei
-Bene passiamo da casa di Marta allora così con la scusa che ti fai prestare una divisa, chiarisci quanto successo con lei!-
-Ma...ma...forse...-
-Niente ma e niente forse, dammi cinque minuti e usciamo subito-
In macchina entrambi i ragazzi erano silenziosi e Bunny come al solito era molto imbarazzata.
Arrivati sotto casa di Marta...
-Dai torniamo indietro tanto starà sicuramente dormendo, non voglio disturbarla. Chiariremo la situazione in un altro momento-
-No Bunny e fuori discussione! Dai avanti scendi e parla con lei. Fidati è il momento buono- Le fece un sorrise che fece sciogliere Bunny completamente.
Bunny scese dalla macchina e si avvicinò alla casa dell'amica che sembrava essere vuota…Evidentemente i genitori di Marta erano già al lavoro, quindi in casa c'era solo la ragazza. Prese la chiave da sotto il tappeto ed aprì la porta di casa e cominciò a fare le scale fino alla camera di Marta. Marzio le avrebbe aspettate in macchina, convinto che le ragazze si sarebbero chiarite.
Aprì la porta della camera dell'amica che ancora dormiva profondamente. Le due amiche erano molto simili anche in questo. Ad entrambe piaceva dormire e inevitabilmente arrivavano sempre in ritardo, sia a scuola che agli appuntamenti con le altre.
-Marta...Hey Marta...lo sai che è tardissimo? Le fece Bunny piano.
-Mmm lasciatemi dormire, non sono dell'umore per andare a scuola-Le rispose Marta con la voce ancora assonnata.
Bunny si rese conto che l'unico modo per far aprire gli occhi alla ragazza era di dirle che era lei che la stava chiamando.
-Marta...sono Bunny. Dobbiamo parlare!-
Marta non appena sentì il suo nome si alzò subito dal letto per guardarla.
-E tu che ci fai qua?-Le rispose Marta fredda-Sei stata abbastanza chiara ieri, quindi non capisco ancora cosa vuoi da ME e soprattutto che ci fai a casa mia!!-
Bunny scoppiò a piangere. Sapeva che Marta c'era rimasta troppo male ieri, e immaginava anche come sarebbe stata trattata, ma provarlo sulla propria pelle è ancora più brutto.
-Marta mi dispiace tanto...io non volevo dirti quelle cose ieri, ti prego perdonami. E' un periodo un po' così. Credimi mi dispiace davvero.- Le disse Bunny mentre continuava a piangere.
Marta le voleva troppo bene. Non poteva e non voleva ignorare così la sua più cara amica che soffriva, infondo nella vita tutti possono commettere degli errori. Si avvicinò a Bunny, che nel frattempo si era allontanata, e l'abbracciò.
-Dai Bunny calmati. Non piangere più amica mia! Quello che è successo ieri l'ho già dimenticato- Le disse Marta con le lacrime agli occhi anche lei
-Oh Marta Grazie, grazie davvero. Ti Voglio Bene!-Le disse rispondendo all'abbraccio dell'amica.
-Ti voglio bene anche io Bunny-
Intanto una voce era giunta alle spalle delle ragazza
-Em...ragazze non vorrei interrompervi però siamo veramente in ritardo-
-Professor Chiba- Squittì Marta.
-Buongiorno signorina Aino- Le sorrise lui- Vi aspetto di sotto, fate presto-
E così dicendo tornò sotto.
-Bunny- Riprese seria l'amica-Perchè il professor Chiba è in casa mia e ci sta aspettando giù?? E poi - resasi improvvisamente conto di come era vestita la sua amica- Come ti sei conciata??
-Eem...Marta è una lunga storia. Ti giuro che poi ti spiego tutto. Potresti prestarmi la divisa scolastica, delle scarpe, un reggiseno e degli slip per favore?- Le chiese Bunny che era sempre più imbarazzata.
-Nient'altro?- Le sorrise Marta alzando un sopracciglio divertita.
-Grazie Marta- e l'abbracciò di nuovo.
-Figurati amica mia per così poco!! e poi ricordati che voglio sapere tutto nei minimi particolari- fece Marta con un sorriso malizioso.
-Non è come pensi tu-Fu la risposta di Bunny che aveva cominciato a cambiarsi.
-Poi giudicherò io se è come penso! Voglio comunque sapere tutto!- le rispose cominciando a cambiarsi anche lei.
Bunny scosse la testa in segno di negazione. -Non cambierai mai! Più tardi ti spiegherò tutto! Ma ora muoviti!-
-Agli ordini!!- le rispose Marta sorridendo.
 
 

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Capitolo 8
*** Ritorno a scuola ***



Le ragazze si cambiarono e si lavarono in tempo da record. Marzio le aspettava in cucina, Bunny lo vide e gli disse -Possiamo andare Marzio scusaci per il ritardo-
-Bunny questa sarà la prima volta in vita mia che arrivo in ritardo- Le sorrise dolcemente lui.
-Ma non è colpa mia caro il mio Marzio. La colpa è solo tua- e gli fece la linguaccia -Però ti ringrazio- continuò lei sorridendogli.
-Figurati Bunny è stato un piacere-e le fece l'occhiolino.
Intanto Marta sottovoce all'amica -Ma gli dai del tuo adesso?-
-Shh Marta ti ho detto che poi ti spiego-
-Ragazze possiamo andare?-
-Si si andiamo- rispose Bunny.
Marta prese due cornetti, uno per sè e uno per l'amica dato che Marzio le aveva detto di aver già fatto colazione, e poi chiuse la porta di casa e andò in macchina dove l'aspettavano i due ragazzi.
Durante il tragitto verso la scuola, nessuno dei ragazzi disse una parola…Bunny e Marta stavano facendo colazione in silenzio e Marzio ero intento a guidare.
Arrivarono dentro la scuola, Marzio parcheggiò la macchina e mentre Bunny stava per scendere la fermò per un braccio, e fece segno a Marta di fermarsi un attimo.
-Bunny dopo quello che è successo due giorni fa, ti chiedo per favore di stare ben attenta a ciò che dici alla professoressa Mansini…lei non ha ancora digerito il tuo comportamento quindi ti chiedo per favore di non rispondere alle sue provocazioni. Pensi di potercela fare?-
-Io...non lo so- Rispose lei con gli occhi verso il basso.
-Bunny promettimelo per favore- Le chiese lui serio.
-Io...Va bene Marzio te lo prometto-Gli rispose guardandolo negli occhi.
Marzio le sorrise e poi si rivolse a Marta
-Ti prego stalle vicina. In questo momento Bunny ha bisogno di qualcuno che le stia accanto senza chiederle il perchè del suo cambiamento. Ha bisogno di sentire che non è sola. Vi ho osservato a lungo e vedo che siete molto preoccupate per lei, ma sono sicuro che quando se la sentirà si confiderà con voi.-
Bunny lo guardava stupida. Anche Marta era molto sorpresa nel sentire quelle parole, ma rivolse un sorrise al professore.
-Non si preoccupi prof, ci penseremo noi a lei- disse Marta facendogli l'occhiolino.
-Grazie Marta.- Sorrise lui, che sembrava molto più sollevato-Adesso sbrigatevi che siete molto in ritardo.
-Bè prof- Lo riprese Marta -Siete in ritardo anche voi- Con il sorriso stampato in faccia.
E così dicendo prese Bunny per mano e cominciò a correre trascinando l'amica per evitare di fare ancora più tardi. Bunny si fermò improvvisamente vicino alla porta della loro classe, e di conseguenza anche Marta fu costretta a fermarsi dato che non riusciva più a tirare l'amica.
-Marta...io non riesco a entrare...non posso- e gli occhi cominciavano a luccicare, segno che le lacrime stavano per scendere di nuovo.
Marta la guardò negli occhi e le sorrise
-Bunny andrà tutto bene fidati-
-Ma...ma…-
-Niente ma!! Non sei sola Bunny! ci sono io qua con te! Fidati di me! non preoccuparti.-
Bunny le sorrise e si asciugò gli occhi
-Grazie amica mia-
Marta ricambiò il sorriso, prese Bunny per mano ed entrò in classe.
-Buongiorno professoressa. Ci scusiamo per il ritardo.- Disse Marta una volta dentro la classe.
Morea ed Amy restarono sorprese di vedere Bunny, ma allo stesso tempo erano contente di poterla rivedere e constatare che stava "bene"
-Buongiorno signorina Aino. Ah vedo che con lei c'è anche la signorina Tsukino. Cos'è il gatto le ha mangiato la lingua? La spavalderia di due giorni fa dov'è finita?-
Marta le strinse più forte la mano per infondere un po' di coraggio all'amica e Bunny ricambiò la stretta per ringraziarla e farle capire che le era grata per il solo fatto che lei le era vicina.
Cercando di mantenersi calma, anche per rispettare la promessa fatta a Marzio, le rispose.
-Buongiorno professoressa. Le chiedo scusa per il ritardo e vorrei anche scusarmi per il mio comportamento nei suoi confronti di due giorni fa- Bunny piegò il capo in segno di scuse.
La professoressa rimase stupita. Non si aspettava delle scuse da quella ragazza. Chiuse gli occhi per un momento, li riaprì e disse -Signorina Aino prenda posto. Signorina Tsukino invece vada fuori in punizione così forse capirà che le lezioni cominciano alle 8, non all'orario che vuole lei!-
Marta s'intromise- Mi scusi professoressa ma sono arrivata in ritardo pure io e se Bunny deve essere punita allora lo devo essere anche io!-
Bunny incrociò lo sguardo dell'amica.
Marta capì solo con lo sguardo che l'amica la stava ringraziando e per risposta le sorrise e Bunny di conseguenza ricambiò quel sorriso.
-Bene signorina Aino a quanto vedo ha deciso di essere solidale con la sua amica. Bene andate fuori in castigo tutte e due!! Non vi azzardate a muovervi! Dovete stare dietro quella porta senza spostarvi di un millimetro!-
-Va bene- risposero le due ragazze ed uscirono dall'aula. Come la porta alle loro spalle fu chiusa Marta si mise sull'attenti facendo ridere Bunny di gusto.
Marta non vedeva ridere Bunny in quel modo da molto tempo e ne fu veramente felice.
-Dici che almeno il permesso di respirare ce l'abbiamo-? Le disse Marta facendo sorridere nuovamente Bunny
-Marta grazie per prima anche se non c'era bisogno che ti facevi mettere in punizione anche tu.-
-Ma Bunny smettila! E' evidente ormai che la professoressa ce l'ha con te per qualche motivo! Entrambe eravamo in ritardo e se l'è presa solo con te-
-Si va bene Marta però dimentichi come le ho risposto davanti a tutti due giorni fa.-
-No no- scosse la testa Marta- Ce l'aveva con te già da prima e ti chiedo scusa per non aver mai detto nulla in tuo favore-
-Non preoccuparti Marta è tutto ok-
E le due amiche si abbracciarono quando la porta dell'aula si aprì
-Allora si può avere un po' di silenzio o no?? Siete in punizione non vi è concesso parlare!!- Disse decisamente infastidita la prof.
-Ci scusi-Fu la risposta delle ragazze e la professoressa tornò in classe.
Le ragazze non parlarono più ma continuarono a tenersi per mano facendosi forza a vicenda.
Marzio passò da lì e vide le due ragazze in punizione. Bunny quella mattina avrebbe dovuto chiarire le cose anche con le altre due amiche che frequentavano la sua classe, e così decise di aiutarla anche con loro. Si avvicinò alle due ragazze e fece l'occhiolino a Bunny, bussò alla porta ed entro nella classe per poi richiudersi la porta alle spalle. Marta e Bunny si guardavano confuse, ed appoggiarono le orecchie alla porta per ascoltare cosa stava succedendo all'interno della classe.

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Capitolo 9
*** Chiacchierata con le amiche ***


-Professoressa Buongiorno, vedo che la signorina Tsukino è appena rientrata e già ha cominciato a punirla.-
-Buongiorno a lei professor Chiba, non credo che siano affari suoi, comunque stamattina la Aino e la Tsukino sono arrivate in ritardo e di conseguenza adesso sono in punizione- rispose lei acida.
-Mmm capisco...comunque sono venuto qui perchè mi servirebbero in prestito la Mizuno, la Kino, la Aino e la Tsukino. E' possibile? chiese lui gentilmente.
-E per che cosa le servirebbero? Comunque per la Kino e la Mizuno non ci sono problemi, ma la Tsukino e la Aino sono in punizione!!-
-Le farò avere subito il permesso scritto e firmato dal preside! Nel frattempo le prendo tutte e quattro- E senza aspettare nessuna risposta fece cenno ad Amy e Morea di uscire.
Bunny e Marta si spostarono subito dalla porta per evitare di essere colte in flagrante e subito dopo uscirono Amy, Morea e Marzio dalla classe.
-Professor Chiba che succede?- Chiese subito Amy preoccupata.
-Non preoccuparti Amy non succede niente- Le rispose con un sorriso rassicurandola.
Poi si rivolse a Bunny e Marta
-Scommetto che voi due avete origliato vero?- Disse divertito.
Bunny e Marta abbassarono lo sguardo ed annuirono imbarazzate.
-Ahahah-Marzio rideva, e appena si calmò proseguì-Seguitemi ragazze.
Bunny non si sentiva a suo agio visto che con Amy e Morea non aveva avuto modo di scusarsi.
Marzio all'improvviso si fermò.
-Bene ragazze- disse -Io adesso vado dal preside per portare il foglio firmato alla vostra professoressa, nel frattempo la sala insegnanti è vuota. Potete parlare lì. Se non sbaglio Bunny hai qualcosa da dire alle tue amiche, e Marta è da stamattina che vuole sapere perché siamo entrati in confidenza.- Marzio stava sorridendo.
Marta abbassò improvvisamente la testa, ma non disse una parola.
-Mar...Marzio aspetta!- Gli disse Bunny.
-Non può lasciarmi di nuovo da sola- Pensò Bunny.
-Stai tranquilla testolina buffa sono le tue amiche no? quindi stai tranquilla e dì loro quello che devi dire con calma...per un'ora siete con me- Marzio si allontanò recandosi in presidenza.
Bunny rimase lì impalata senza sapere cosa dire o cosa fare.
Si rivolse verso Amy e Morea, sospirò rassegnata e cominciò a parlare.
-Amy, Morea, vi devo delle scuse...io mi sono comportata molto male ultimamente con tutte voi e credetemi mi dispiace davvero, non volevo. Avevate ragione ieri. Si è successo qualcosa che mi ha portato via l'allegria dal cuore- s'interruppe all'improvviso e le lacrime cominciarono a rigarle il volto, ma riprese a parlare comunque -Ma non mi sento ancora pronta per parlarne...vi chiedo di avere pazienza e di aspettare finchè non sarò io a venire da voi, e soprattutto vi chiedo di perdonarmi-
Le ragazze, Marta compresa corsero ad abbracciare la loro amica.
-Non preoccuparti Bunny! Noi non siamo mai state arrabbiate con te...è solo che ultimamente ci hai chiuso fuori dalla tua vita, ti perdi in un mondo tutto tuo senza renderci partecipi, e ci siamo rimaste molto male-Disse Morea.
-Bunny noi ti conosciamo da tempo ormai e vediamo chiaramente che c'è qualcosa che non va. Ti chiediamo scusa per le continue insistenze degli ultimi giorni. Quando ti sentirai pronta per parlarne noi saremo qui ad ascoltarti a qualunque ora del giorno-Disse Amy.
-Oh grazie ragazze-Bunny ormai stava piangendo a dirotto, e si fece consolare da quelle sue amiche che non l'avevano mai abbandonata neanche per un attimo.
All'improvviso Morea si gira e guarda Marta...
-Tu non hai niente da dire?- Anche se sapeva che, dato che erano entrate insieme in classe, avevano già chiarito
-Noi abbiamo già parlato stamattina- Le rispose facendole la linguaccia.
Bunny si sentiva molto meglio adesso. Le sue amiche le avevano perdonato il suo strano atteggiamento degli ultimi tempi, mancava solo Rea e poi le cose sarebbero tornate più o meno come prima.
Marta si rivolse a Bunny
-Allora vuoi spiegarci cosa c'è tra te e il professor Chiba?-
Bunny le sorrise e fece di si con la testa, però prima di cominciare il discorso andarono in sala professori, che, come aveva detto Marzio, era vuota.
Bunny cominciò a raccontare alle amiche quanto era successo ieri sotto la pioggia con Marzio e poi a casa sua…il fatto che avevano dormito insieme e che il ragazzo l'aveva abbracciata nel sonno, per poi concludere dicendo
-Credo di provare qualcosa per lui...-
-Bunny ma è fantastico!-rispose subito Marta.
-Non credo sia tanto fantastico Marta!-la riprese Amy, la più seria del gruppo. -Marzio è un professore e Bunny una studentessa. Se questa cosa venisse a galla, anche il fatto che adesso vivi sotto il suo stesso tetto, gli creeresti un sacco di problemi. Però sai Bunny io credo che in un certo senso anche lui provi qualcosa per te...non credo che si sia semplicemente avvicinato perchè gli facevi pena come dici tu-
-Amy ha ragione Bunny! E' molto probabile che il professore provi qualcosa per te-Le fece eco Morea.
-Mah non saprei ragazze, e poi sapete anche se è un professore non è tanto più grande di noi-Disse Bunny.
-Be Bunny è comunque un professore e sarà sicuramente laureato quindi una venticinquina d'anni ce li avrà sicuramente-Rispose Amy-
-Eh no mia cara Amy hai sbagliato-Le sorrise Bunny-Marzio ha 20 anni!-
Le ragazze rimasero a bocca aperta
-Ma dici sul serio Bunny??-Disse Morea
-Bè ragazze si vede che è giovane-Disse Marta
-Ma a 20 anni è impossibile che sia laureato-fece Amy
-Infatti non sono laureato-
-Marzio!!-esclamò Bunny con il cuore che le batteva forte-Da quanto tempo sei lì?
Bunny aveva paura che Marzio avesse ascoltato tutta la loro conversazione, ma il ragazzo la tranquillizzò subito dicendo -Non preoccuparti sono appena arrivato-E le sorrise.

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Capitolo 10
*** Primo Bacio ***


-Bene ragazze- riprese Marzio dopo un minuto di silenzio -Dato che siete amiche di Bunny vi racconterò io la mia storia e il perchè, avendo solo 20 anni sono diventato il vostro insegnante di matematica.-
Marzio raccontò loro tutta la storia che la sera prima aveva raccontato a Bunny. Le ragazze ascoltarono in silenzio...In quella stanza non volava neanche una mosca. Tutte, tranne Bunny che già conosceva la storia rimasero senza parole. Quel ragazzo doveva aver sofferto molto nella vita. Perdere i genitori non deve essere una cosa facile da superare, soprattutto se si parla di un bambino di soli sei anni.
-Ragazze-continuò Marzio-devo chiedervi di non far parola con nessuno di questa storia. Se non sbaglio all'appello per avere il gruppo al completo manca solo una ragazza...-
-Si Rea-confermò Bunny.
-Bene. Bunny io ho raccontato questa storia alle tue amiche perchè non voglio che ci siano segreti fra voi a causa mia. Quindi- continuò rivolgendosi alle altre-Vi chiedo, oltre Rea, di non raccontare a nessun altro questa storia.-
Le ragazze annuirono e Marzio riprese a parlare
-E grazie al padre di Moran che ho ottenuto questo lavoro e non vorrei deluderlo tutto qui.-
-Non preoccuparti Marzio non diremo niente a nessuno-Lo rassicurò Bunny mentre le sue amiche annuivano.
-Bene-Sorrise Marzio-Amy, Marta, Morea, mi dispiace ma il tempo che mi era stato concesso è passato quindi dovete tornare in classe-
-Ok- risposero in coro le ragazze.
-Bunny tu invece devi venire con me dal preside...vuole parlarti-
La ragazza sospirò. Non aveva voglia di affrontare il preside proprio adesso.
Amy, Marta e Morea si accorsero che lo sguardo dell'amica si fece improvvisamente triste, come del resto se ne accorse anche Marzio.
-Dai Bunny non preoccuparti andrà tutto bene-le disse Marta.
-Marta ha ragione basta che ti mantieni calma come stamattina e non succederà nulla di grave- l'incoraggio Amy.
-E' andato tutto bene perchè c'era Marta a farmi forza stamattina con la prof.- Disse Bunny
-Bè adesso ci sarò io a farti forza non preoccuparti-Le disse Marzio abbraccciandola sotto lo sguardo stupito ma felice delle amiche.
Bunny era rossa come un peperone e Morea per cercare di alleggerire la tensione che provava la sua amica le disse -Dai Bunny che non appena finiscono le lezioni ti preparo una bella torta al cioccolato che ne dici?-
-Hey non è giusto!- Fece subito Marta! -la voglio anche io la torta.-
-Mi dispiace Marta ma Morea ha detto che la farà per me quindi per te niente-Disse subito Bunny.
Marta le fece la linguaccia e scoppiarono tutti a ridere.
-Grazie ragazze! Incrociamo le dita e speriamo bene!- Sorrise Bunny.
Le ragazze sorrisero e si abbracciarono per poi separarsi.
Bunny e Marzio percorrevano il corridoio che li avrebbe portati davanti alle scale, per poi salire all'ultimo piano dove c'era il preside che li aspettava, mentre Marta, Amy e Morea si dirigevano in classe.
Erano entrambi silenziosi quando Marzio all'improvviso la afferra per il braccio e la porta dentro lo stanzino dove c'erano le scope e gli stracci che usavano i bidelli per pulire.
-Sai Bunny ti ho mentito-Cominciò a dire Marzio con la faccia quasi incollata a quella di Bunny.
-No...Non capisco che vuoi dire Marzio- Fece lei abbassando lo sguardo e cercando di allontanare la sua faccia da quella di Marzio senza riuscirci perchè il ragazzo continuava ad avvicinarsi.
-Bunny guardami negli occhi- E così dicendo le afferrò la faccia tra le mani e la costrinse a guardarlo negli occhi. -Ho ascoltato tutto quello che hai detto alle tue amiche...che credi di provare qualcosa per me-
Il cuore di Bunny cominciò ad accelerare all'improvviso e cercò di liberarsi dalla presa dell'uomo senza successo -Io...non volevo dire quelle cose...cioè ecco io mi sono...-
Ma non le lasciò finire la frase che la baciò. All'inizio Bunny non aveva intenzione di lasciarsi andare a quel bacio, ma alla fine cedette, chiuse gli occhi e cominciò a sfiorare la lingua di lui con la sua. Si era innamorata di quel uomo a cui aveva dato confidenza solo ieri.
Il bacio si faceva sempre più appassionato. Marzio sfilò la maglietta di Bunny e la guardò negli occhi. Bunny non disse niente. Aveva paura e allo stesso tempo voleva continuare.
-Non avere paura testolina buffa-Le sussurrò Marzio dolcemente. -Sai mi sono innamorato di te fin dalla prima volta che ti ho visto al Crown con le tue amiche. Mi ricordo che quel giorno eri contenta perchè ti era andato bene un compito in classe. Mi sono innamorato di quel tuo sguardo vivo che sprizzava felicità da tutti i pori. Il tuo sguardo...quello che ormai non percepisco più che mi ha fatto innamorare.-
-Marzio io...-cominciò Bunny
-Shh-Marzio le mise un dito sulle labbra e poi la baciò di nuovo.
 
Bunny dopo un paio di minuti si staccò da quel uomo. Marzio la guardava preoccupato. Poi si ricordò che il preside li aspettava.
-Accidenti il preside ci aspetta, l'avevo scordato-disse Marzio.
Rimise la maglietta dell'uniforme scolastica a Bunny, e poi si rimise la sua camicia.
Prese Bunny per mano che era ancora rossa in faccia e uscirono da quello stanzino.
Arrivarono davanti all'ufficio del preside e Marzio bussò.
Una voce dall'altro lato della porta disse -Avanti-
E così Marzio fu costretto a lasciare la mano della ragazza, le sorrise e le fece cenno di entrare.
-Ah bene signorina Tsukino la stavo aspettando- Disse il preside
C'erano tre sedie davanti al preside, due delle quali erano già occupate.

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Capitolo 11
*** I signori Tsukino riabbracciano finalmente la figlia ***


Le due persone sulle sedie si alzarono subito e corsero ad abbracciare la figlia.
-Mamma...Papà...-Cominciò Bunny con le lacrime agli occhi.
-Oh piccola mia eravamo tanto preoccupati per te-Disse la madre.
-Bambina mia-Disse il padre che piangeva più della moglie e della figlia messe insieme.
-Sono contenta di vedervi-gli disse Bunny.
Era veramente emozionata. Come se quella fosse la prima volta che vedeva i suoi genitori dopo tanto tempo.
E invece erano passati solo due giorni. Due giorni in cui era convinta che non le mancavano. Ma si sbagliava. Lei infondo era ancora una "bambina" e aveva bisogno dei suoi genitori.
Quel calore che provava nel cuore stando abbracciata alla sua mamma era un'emozione unica. Diversa da tutte le altre.
-Siamo contenti anche noi figlia mia... Non immagini quanto- le disse la madre mentre continuava ad abbracciarla e le lacrime continuavano a rigarle il volto. Nel frattempo il padre abbracciava entrambe le sue donne. Era troppo contento ed emozionato per poter dire qualcosa.
Il preside e Marzio guardavano quella scena contenti. Era bello vedere quella famiglia di nuovo unita.
Dopo un po' genitori e figlia si staccarono scusandosi con il preside e con il professore.
-O suvvia non c'è bisogno di scusarsi signori Tsukino. L'importante è che voi adesso siete tranquilli- Disse il preside tranquillo.
-Prego accomodatevi- disse rivolgendosi a tutta la famiglia Tsukino, vedendo che Bunny era rimasta immobile il preside si rivolge a lei con dolcezza. Capisce cosa prova in quel momento la ragazza...Paura, Gioia...- Su forza Bunny stai tranquilla e siediti anche tu.-
Bunny annuì e andò a sedersi accanto ad entrambi i genitori. Lei era nelle sedia al centro. La madre le prese la mano e il padre le mise un braccio intorno al collo.
Il preside cominciò a parlare
-Bunny sono felice di vedere che stai bene, ma purtroppo non posso esimermi dal darti una punizione per quello che è successo con la professoressa Mansini. Sei stata maleducata. Ti sei comportata molto male e di conseguenza sono costretto a punirti.-
-Signor preside-Disse Bunny scattando improvvisamente in piedi. Si accorse solo in quel momento che la Mansini eri lì -Io ci tenevo a scusarmi, e come ho detto stamattina alla professoressa mi dispiace veramente tanto per quello che è successo. Capisco perfettamente che la punizione è d'obbligo. Ho mancato di rispetto ad un'insegnante ed è giusto che venga punita ma…- si rivolse all'improvviso alla professoressa- la prego di accettare le mie scuse, e le prometto che non succederà più.
Tutti rimasero sorpresi nel vedere Bunny scusarsi in quel modo. Era con le lacrime agli occhi e soprattutto era veramente pentita di ciò che aveva fatto.
-Io accetto le tue scuse Tsukino, ma signor preside chiedo comunque l'espulsione della ragazza! Disse la professoressa lasciando tutti, Bunny compresa, senza parole.
-O ma andiamo professoressa io credo che l'espulsione sia esagerata!! La ragazza si è sempre comportata bene!- sbottò all'improvviso Marzio.
-Professor Chiba credo proprio che questi non siano affari suoi!!!-Fu la risposta della professoressa.
-Adesso basta litigare!! Professori calmatevi o sarò costretto a sbattervi fuori!- Tuonò il preside all'improvviso.
-Signori mi scuso per questo piccolo inconveniente-continuò il preside guardando prima la Mansini e poi Marzio-Vi tranquillizzo subito dicendovi che la ragazza non verrà espulsa dalla scuola. Bunny mi dispiace ma verrai comunque sospesa per tre giorni-
-Ma...ma...ma...ma con la sospensione perde l'anno, tanto vale che non viene più a scuola-Disse Kenji.
-No signor Tsukino non è così- Rispose il preside, che era tornato la solita persona calma e dolce di prima. -Bunny adesso rimarrà tre giorni a casa, una volta tornata a scuola dovrà impegnarsi seriamente per recuperare le sue insufficienze e vedrà che della sospensione non si terrà neanche conto-
-Ma signor preside non può affermare una cosa del genere!-sbottò la Mansini.
-Professoressa Mansini il preside in questa scuola sono io e di conseguenza decido io cosa e più giusto fare!-
La professoressa non rispose.
-Bene signori Tsukino è stato un piacere. Vi ringrazio per la pazienza dimostrata.-
-Grazie a lei signor preside arrivederci- Risposero i signori Tsukino insieme.
-Arrivederci-Disse Bunny.
-Arrivederci- disse il preside, poi rivolgendosi al professor Chiba -Accompagni i signori al cancello per favore e poi la ragazza in classe, ormai continuerà regolarmente l'orario delle lezioni del mattino.-
-Va bene- Rispose Marzio che si mise davanti alla porta facendo uscire prima i genitori di Bunny, seguiti da quest'ultima, e poi lui, salutando il preside e la Mansini, e chiudendosi la porta alle spalle.
-Oh Bunny siamo così felici di vederti-Le disse Ilenia.
-Mamma sono così felice anche io di vedervi-e l'abbracciò di nuovo seguita dal padre che le abbracciò entrambe.
Dopo un po' si staccarono da quel abbraccio e Bunny cominciò a parlare.
-Mamma, Papà...Credetemi mi dispiace di avervi fatto preoccupare. Io vorrei tanto potervi dire che sto bene ma purtroppo non è così.- Bunny vide le facce preoccupare dei suoi genitori e continuò a parlare- non guardatemi così! Sto bene fisicamente, ma ultimamente mi sono successe delle cose...bè poco piacevoli. Ma adesso non sono ancora pronta per parlarne...e vorrei continuare a stare con la persona che mi ha gentilmente ospitato.-
Bunny diventò rossa all'improvviso..."quella persona" era proprio accanto a lei in quel momento...e fino ad un'ora prima si stavano baciando...
Guardò prima la madre e poi il padre negli occhi e continuò. -Quando ero tra le tue braccia mamma stavo bene...Ho provato calore, che partendo dal cuore ha invaso tutto il mio corpo, e amore. E credetemi se vi dico che tornare a casa con voi forse sarebbe anche meglio. Ma io non voglio trovare delle scorciatoie. Non voglio rifugiarmi tra le braccia dei miei genitori. Voglio provare a cavarmela da sola. Voglio superare questa cosa con le mie sole forze.-
I signori Tsukino non risposero subito. Stavano riflettendo.
-Va bene Bunny. Io e la mamma ne abbiamo parlato molto anche ieri dopo la tua telefonata. Ti daremo il tempo di cui hai bisogno. Per noi non è facile lasciarti andare "via", ma se è tutto quello che possiamo fare per aiutarti lo faremo. Ma ricordati Bunny. Puoi ritornare quando vuoi! Nel momento stesso in cui avrai bisogno di noi, ti basterà tornare a casa o chiamarci che saremo subito da te.- Disse serio Kenji.
-E...Bunny non combinare altri casini a scuola. Cerca di fare quello che puoi per recuperare. Non buttare così la tua vita.-
-Va bene. Mamma, Papà, non preoccupatevi. Cercherò di non deludervi. Vi voglio bene-
-Anche noi Bunny, anche noi.-
E si abbracciarono di nuovo.
 
Si stavano per salutare quando Bunny all'improvviso.
-Mamma! più tardi passo da casa a prendere un po' di roba che adesso ho addosso i vestiti di Marta.-
-Va bene Bunny ti aspettiamo allora- le sorrise affettuosamente la madre.
Bunny mentre vedeva i genitori allontanarsi provò una strana fitta al cuore, Marzio, come se se ne fosse reso conto, la prese per mano e la riportò all'interno dell'edificio. L'accompagnò fino alla porta delle sua classe senza dire niente. Prima di far entrare la ragazza - Grazie per non aver detto nulla ai tuoi- si riferiva al fatto che la ragazza stava a casa sua.
-Te l'avevo promesso no? E poi se avessi detto a mio padre che stavo a casa di un ragazzo, e che abbiamo dormito insieme abbracciati, come minimo gli sarebbe venuto un infarto- gli sorrise e senza aspettare la sua risposta tornò in classe.
Salutò l'insegnante d'inglese e andò al suo posto, sorrise alle amiche e non vedeva l'ora che quella lezione finisse per raccontare alle amiche quanto accaduto prima con Marzio.
Il resto della mattinata trascorse in fretta. Era l'ora di pranzo e le ragazze decisero di andare a mangiare con Rea, che era in pausa pranzo anche lei, e si diedero appuntamento.
Arrivate al parco Bunny si scusò anche lei. Rea, come tutte le altre l'aveva perdonata e così Bunny le raccontò di Marzio e di tutto quello che era successo quella mattina. Le ragazze erano molto contente per la loro amica che sembrava aver acquisito un po' della sua solita allegria.
-Ah ragazze, quasi dimenticavo, sono stata sospesa per tre giorni...-Disse Bunny ricordandosi all'improvviso di quel particolare che aveva tralasciato fino a quel momento.
-Cosa??-Dissero le ragazze in coro.
E Bunny raccontò loro di quanto successo con il preside, la professoressa e i suoi genitori. Quando Bunny finì il racconto la prima a parlare fu Marta.
-Bunny sul serio dev'esserci qualcosa sotto se la Mansini ce l'ha sempre e comunque con te!!-
-Marta ha ragione! Hai mai provato a parlarle Bunny?- Disse Rea
-Nah parlare con lei è inutile non fa altro che aggredire Bunny continuamente-Riprese Morea mentre Bunny annuiva semplicemente.
-Bunny e se ti rivolgessi al preside?-Fece Amy all'improvviso mentre la altre ragazze annuivano.
-No no ragazze lasciamo fuori il preside da questa storia. Non mi va coinvolgere nessuno, è una situazione che voglio gestirmi io. Basta che non le rispondo più e che non le do corda e dovrebbe andare tutto bene-Rispose Bunny
-Eh già la nostra amica l'ha promesso al suo Marziuccio che non si sarebbe messa nei guai con quell'arpia-Fece Marta prendendo in giro l'amica.
-Martaaaa ti odio-le fece Bunny con un finto broncio e tutte insieme scoppiarono a ridere.
Erano tutte sdraiate sull'erba a prendere un po' di sole, Bunny e Marta si erano addirittura addormentate, quando Amy esclamò all'improvviso. -Ragazzee dobbiamo tornare a scuola!!!-
Amy, Rea e Morea si alzarono in piedi e raccolsero ognuna le loro cose, e la spazzatura da buttare, quando all'improvviso si resero conto che Bunny e Marta stavano dormendo.
-Allora ma vi volete svegliare razza di pigrone??- Le sgridò Rea.
-Ancora cinque minuti- fu la risposta delle due ragazze.
-Ma quali cinque minuti!! Dobbiamo ritornare a scuola, muovetevi!!- continuò Rea.
Ma le due ragazze non si muovevano, e così Morea fece cenno a Rea di stare zitta ed esclamò. -Ma guarda che ragazzi carini!!- E Bunny e Marta si alzarono subito gridando -Dove? Dove?-
Ma quando videro che le loro amiche ridevano si guardarono e si misero a ridere anche loro.
Salutarono Rea, che doveva andare dalla parte opposta, e tornarono a scuola.
-Ragazze io passo da casa- Disse Bunny -Tanto la sospensione è appena entrata in vigore, quindi vado a prendere un po' dei miei vestiti e porto i tuoi in lavanderia Marta. Ciao ragazze ci vediamo dopo se riesco a passare al santuario.-
-Va bene ciao Bunny ci sentiamo per messaggi in caso- Disse Marta mentre le altre annuivano.
-Ok ciao-
-ciao-
-ciao-

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Capitolo 12
*** La mamma sa tutto ***


Bunny percorse la strada per arrivare a casa e quando si ritrovò di fronte alla porta, sospirò, prese le chiavi ed entrò in casa.
La casa era vuota. Suo padre era sicuramente a lavoro, suo fratello a scuola, e molto probabilmente la madre era andata a sbrigare qualche commissione.
Salì sopra in camera sua e si sdraiò subito sul letto.
-ah quanto è morbido- Pensò.
-che vestiti potrei prendere per andare Marzio? ma si dai prendo qualche vestitino, tre/quattro paia di Jeans, due/tre felpe e qualche maglione. Mmm vediamo un po'...potrei mettere tutto in uno zaino, tanto dovrebbero entrare...si mi sa che mi conviene fare la prova va-
Così cominciò a mettere i vestiti piegati per bene, o meglio, nel modo migliore che gli venivano, nello zaino, ma purtroppo si accorse che non entravano...
Ad un certo punto suonarono alla porta.
-chi mai potrà essere-pensò Bunny.
-Arrivo!-Disse e si precipitò di sotto ad aprire.
-Marzio!!- esclamò sorpresa -Che ci fai qui? E come hai fatto a trovare casa mia?-
-Bè ho pensato di venirti a prendere...non vorrai portare i tuoi vestiti a mano? E poi ho trovato il tuo indirizzo a scuola in segreteria-Fu la sua risposta.
-Io...no certo grazie- gli disse lei -Dai accomodati.-
I due ragazzi salirono di sopra nella camera di Bunny, e Marzio, non appena vide il disordine che la biondina aveva combinato scoppiò a ridere.
-E daiii Marzio non c'è niente da ridere!- gli disse lei offesa.
Marzio ritornò serio vedendo che la ragazza se l'era presa. Le si avvicinò, le sfiorò la guancia e le disse -Non arrabbiarti testolina buffa-
Bunny abbassò lo sguardo per l'imbarazzo, e Marzio la baciò.
Il cuore dei due giovani innamorati batteva all'impazzata.
Si avvicinarono al letto e Marzio si ritrovò subito sopra la ragazza, alla quale aveva già sfilato la maglietta, quando ad un certo punto sentirono la porta d'ingresso chiudersi, e Bunny allontanò subito Marzio che si alzò di scatto.
-Chi c'è?-Fece la madre di Bunny che non avendo trovato la porta di casa chiusa a chiave sapeva che doveva esserci per forza qualcuno-Bunny? Bunny sei tu?-Continuò lei.
Intanto di sopra Bunny si stava facendo prendere dal panico ormai.
-E adesso cosa facciamo? Mia madre è di sotto chissà cosa penserà non appena ti vedrà qui!-Disse Bunny agitatissima.
-Per prima cosa calmati e rimettiti la maglietta-Le fece Marzio-Seconda cosa tua madre saprà già che sono qui.-
-Ma che stai dicendo? Come può saperlo se non ti ha ancora visto? Disse Bunny confusa mentre s'infilava la maglietta.
-La macchina-sussurrò Marzio
Bunny sbiancò all'improvviso. Non avevano più vie di scampo e avrebbe messo Marzio nei guai, ma soprattutto non sarebbe potuta andare a vivere da lui per un po'...
Marzio le sorrise e le diede un bacio a stampo sulle labbra. Si recò verso la porta della stanza della ragazza e le disse -Non preoccuparti! Adesso parlo io con tua madre- e così dicendo si richiuse la porta alle spalle.
Bunny era nervosissima. Sapeva che doveva scendere anche lei per affrontare la madre, ma non ce la faceva. Così rimase immobile sul letto ad osservare il vuoto.
Intanto di sotto...
-Buongiorno signora Tsukino-Le fece Marzio.
La signora sorrise e prima che il ragazzo potesse aggiungere altro le disse -sei tu "quella persona" che ospita Bunny vero?-
Marzio la guardò un po' confuso. La signora riprese.
-Sai mia figlia non è mai stata brava a fingere-
-Ma lei quando...-cominciò Marzio.
-Quando mi sono resa conto che stava da te?-Continuò la signora Tsukino e Marzio annuì. -Dopo che siamo usciti dalla presidenza. Mi sono accorta come la guardavi mentre parlavamo con il preside, e poi ne ho avuto la conferma quando Bunny ha detto che comunque voleva rimanere con te. Lei era imbarazzata e tu sorridevi contento.-
-E la lascia venire via con me adesso che sa che la persona che ha ospitato sua figlia è un ragazzo di 20 anni che è pure innamorato di lei?- Disse Marzio sempre più confuso.
-Vedi Marzio ho notato che quando sta vicino a te, io rivedo la mia bambina...E pensare che lei sta con te da solo un giorno...i suoi occhi ritornano ad avere espressione. E' questo è solo merito tuo! Se adesso la costringessi a non venire da te, ho paura che possa ritornare la ragazza scontrosa che era fino a qualche giorno fa, e io non voglio!! Voglio solo che mia figlia sia felice! E se con te lo è, anche se è ancora una bambina per me, può stare con te finchè non se la sentirà di tornare a casa.-
Marzio guardava quella donna. Si vedeva che ci teneva davvero alla figlia, e che la sua felicità contava più di ogni altra cosa.
-Mi prenderò cura di lei glielo prometto-Disse Marzio all'improvviso.
La signora gli sorrise. -So che lo farai. Ti chiedo solo di stare attenti e di non fare stupidaggini. Lei è ancora una bambina, e tu anche se sei indipendente e ti mantieni da solo rimani comunque un ragazzo di 20 anni con una vita davanti.-
Marzio capì subito che la signora si riferiva al sesso...non voleva che la figlia rimanesse incinta, ma del resto neanche lui lo voleva.
-Non si preoccupi signora.-
-Bene- Disse lei alzandosi- Adesso prendi Bunny e andate via prima che ritorni mio marito. Lui non vedrebbe di buon occhio la cosa.-
-Va bene signora-Le rispose lui sorridendo- Prendo Bunny e ce ne andiamo.-
Marzio tornò da Bunny, in breve le spiegò quello che si erano detti con la madre, prese la valigia con le cose di Bunny, e poi infine prese lei per mano e andarono giù.
Bunny abbracciò la madre, la ringraziò, e salì in macchina dove Marzio l'aspettava per andare verso la sua "casa temporanea".

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Capitolo 13
*** Tu si che mi capisci sempre amica mia! ***


Bunny e Marzio arrivarono a casa di quest’ultimo, presero le valigie della ragazza e si diressero verso l'appartamento...
-Bè Bunny puoi sistemarti nella stanza degli ospiti- Le disse Marzio conducendola verso la stanza.
-Hai una stanza degli ospiti?-Disse subito Bunny-Ma allora...perchè ho dormito con te la scorsa notte?-continuò imbarazzatissima.
-Ti ricordo che l'hai proposto tu di dormire insieme-Fece subito Marzio serio.
-si...ma...ma...solo perchè tu hai detto che saresti andato a dormire sul divano!!!-Continuò Bunny che si stava "leggermente" infuriando.
-Dai Bunny non farla tragica...non è successo niente no?- Ribattè lui con quel sorriso che faceva battere all'impazzata il cuore di Bunny.
Lei non rispose, aprì la porta di quella che sarebbe stata la sua stanza, e se la richiuse con violenza alle spalle.
Marzio rimase un po' sorpreso dalla reazione della ragazza, ma decise di lasciarla stare per un po'...
Bunny si buttò nel letto e cominciò il suo pianto silenzioso che durò per ore, finchè Marzio, senza bussare, entrò nella camera della ragazza avvicinandosi e sedendosi sul letto comincio a parlare con voce triste e calma.
-Bunny...mi spieghi perchè hai reagito così?
Ma niente la ragazza non rispose
-Bunny guardami!- si sdraiò sul letto accanto a lei e le prese il viso tra le mani in modo che la ragazza lo guardasse negli occhi.
Bunny cercava di evitare il suo sguardo, ma alla fine si ritrovò prigioniera di quegli occhi blu che la fissavano in cerca di una spiegazione. Il ragazzo non appena trovò lo sguardo di Bunny vi poté leggere chiaramente la paura, la rabbia, la delusione.
-Bunny- riprese lui -ti prego spiegami-
Bunny scattò in piedi furiosa abbandonando il suo sguardo e allontanandosi da lui.
-Marzio tu mi hai delusa profondamente!! E se è il sesso che vuoi da me puoi tranquillamente trovarti un'altra ragazzina perché da me non avrai proprio niente capito?!?- Era veramente furiosa con Marzio -Ah e...un'altra cosa, non passerò la notte qui!!-
E finito di sfogarsi contro Marzio cominciò a correre lontana da quella casa, sbattendo più forte che poté la porta d'ingresso e dirigendosi verso casa di Marta.
Correndo travolse un po' di persone senza neanche accorgersene e arrivò a casa dell'amica ancora con le lacrime agli occhi, suonò alla porta e Marta le aprì.
-Ciao Bunny!! Ma che sorpresa! Pensavo fossi con Marzio e che per questo ci avessi dato buca- sorrise maliziosa all'amica.
-Mi dispiace di non essere venuta...non ho fatto in tempo scusami-cercò di sorridere all'amica e di nascondere le lacrime che poco prima le scendevano dagli occhi, sperando che lei non si accorgesse di nulla, ma Marta la conosceva troppo bene.
-Bunny stai bene?-
-Si…certo…-
-Dai Bunny non fingere con me, su entra e raccontami tutto-.
-Ma davvero Marta non è successo niente...- ma mentre diceva questo, con le lacrime che non riusciva più a trattenere, abbracciò l'amica, cercando quel po' di calore di cui aveva bisogno.
Marta l'abbracciò subito e la portò in camera sua. Bunny continuò a piangere sulla spalla dell'amica per una buona mezz'ora...
-Marta-cominciò Bunny cercando di asciugare un po' le lacrime e di riprendere possesso delle proprie emozioni -Mi dispiace, non volevo piombare così all'improvviso a casa tua ,ti prego scusami.-
-Ma non dire assurdità Bunny- Rispose Marta con finto tono arrabbiato abbracciandola di nuovo. -Puoi venire qui tutte le volte che vuoi lo sai! io ci sarò sempre per te!
-Grazie Marta-sorrise Bunny.
-Allora che dici ci andiamo a prendere qualcosa da mangiare?-riprese Marta.
Non aveva chiesto all'amica perchè era in lacrime alla sua porta. Marta sapeva che quando sarebbe stata pronta a parlarne lo avrebbe fatto. Così come ormai sapeva che l'amica più avanti le avrebbe sicuramente raccontato cosa le fosse successo per farla cambiare così da un momento all'altro, anche se, da quando si era avvicinata al professore, sembrava che Bunny stesse tornando quella di prima.
Bunny dal canto suo era contenta che l'amica non le avesse chiesto niente ma che comunque le era stata vicina.
-Certo Marta ho una fame- le rispose lei con un sorriso di quelli che l'amica non vedeva da tempo.
Così le due ragazze uscirono di casa e andarono a comprare qualcosa da mangiare, visto che quella sera i genitori di Marta avrebbero fatto tardi al lavoro.
 
Nel frattempo Marzio era rimasto di sasso per quello che Bunny gli aveva detto. Lui la sera prima non aveva pensato neanche minimamente a fare sesso con lei...ne era attratto, questo si, ne era innamorato, ma la rispettava e non avrebbe mai fatto qualcosa contro la volontà della ragazza. E poi secondo lui era troppo presto per lei per avere rapporti sessuali. Quando l’aveva baciata non aveva intenzione di andare fino infondo. C'era qualcosa sotto ne era sicuro e doveva assolutamente scoprire cosa, ma l'avrebbe fatto domani. Sicuramente lei adesso era con una delle sue amiche.
 
-Marta ma si può sapere che fine hai fatto??? Hai visto che ore sono??- Marta aveva appena risposto al cellulare, e la voce di sua madre le stava spaccando i timpani.
-Mamma non urlare mi stai spaccando i timpani. Sono al parco con Bunny, e no, non so che ore sono!-le rispose Marta mentre Bunny guardava l'orologio e faceva notare all'amica che effettivamente era tardi...erano le undici e mezza.
-Tornate subito a casa!- riprese la signora Aino.
-Si mamma va bene arriviamo subito- e così dicendo chiuse la chiamata.
-Marta mi dispiace! Per colpa mia, tua madre ti ha sgridata.- disse subito Bunny.
-ahahah- Rideva Marta -Dai Bunny non fare quella faccia che non è successo niente di grave. Dai andiamo adesso però prima che la mamma si arrabbi sul serio.- Continuava a sorridere Marta.
Bunny per tutta risposta annuì e le sorrise.
 
Arrivate a casa, Marta suonò senza usare le chiavi visto che i suoi la stavano aspettando.
-Marta ci hai fatto preoccupare!-la rimproverò subito il padre.
-Papà mi dispiace non volevo...è che non mi sono resa conto del tempo che passava. Scusatemi.- Rispose Marta visibilmente dispiaciuta.
-Signori Aino mi dispiace è colpa mia se Marta ha fatto tardi- S'intromise subito Bunny.
-Bunny ti ho già detto che non è colpa tua- Marta le fece un'occhiataccia. –A proposito Bunny rimane qui a dormire ok?-
-Va bene non c’è problema. Ragazze su ora non litigate e andate subito a dormire che domani c'è scuola- Disse la signora Aino.
-Va bene mamma Buonanotte- e la ragazza baciò entrambi i genitori sulla guancia e trascinò Bunny di sopra che riuscì solo a dire -Buonanotte-.
 
-Dai Bunny andiamo a dormire-fece Marta non appena fu uscita dal bagno, ma si accorse che la sua amica si era già addormentata con le braccia incrociate appoggiate sul letto con sopra la testa.
Bunny non voleva privare l'amica anche del suo letto, ma Marta riuscì a metterla sotto le coperte senza svegliarla, e poi a sua volta si mise sotto le coperte e la osservò per un po'. Dall'espressione che aveva, Bunny sembrava più rilassata e tranquilla rispetto a quando se l'era ritrovata con le lacrime davanti la porta di casa.
Marta sentiva che c'era un legame speciale con quella ragazza...era un po' diverso rispetto a quello con Amy, Rea e Morea. Ma non riusciva a spiegarsi il perchè di questa differenza. Forse perchè lei e Bunny erano simili in tutto, anche di carattere...
E con questi pensieri Marta si addormentò. 

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Capitolo 14
*** Una giornata diversa dalle altre ***



Il telefono di Marta continuava a vibrare ormai da 10 minuti, ma non ci fu nessuna risposta alle cinque chiamate ricevute.
-Niente è inutile non risponde-Fece Morea.
-Credo proprio che Marta non verrà a scuola oggi…-le rispose Amy.
-Provo un'altra volta e vediamo se risponde.- continuò Morea.
Al quinto squillo, quando ormai la ragazza stava per chiudere la chiamata, dall'altra parte si sentì un verso.
-Mmm…Pronto chi è?- Rispose Marta sbadigliando.
-Marta era ora!! E' da un po' che provo a chiamarti!- rispose Morea.
-Ah ciao Morea sei tu...scusami stavo dormendo...-si scusò Marta.
-Marta ma chi è che ti chiama così presto al mattino-Fece un'altra voce vicino a Marta.
-E' Morea Bunny, torna a dormire.- Le rispose Marta.
-Bunny è lì da te?-Riprese Morea.
-Si siamo state insieme ieri e dato che si era fatto tardi è rimasta a dormire da me-
Bunny intanto cercava di coprirsi le orecchie con il cuscino sbuffando un po'. Proprio in quel momento Marta sorrise riconoscendo, cosa che ormai accadeva sempre più frequente, la sua vecchia amica.
-Marta toglimi una curiosità- riprese Morea -Hai visto che ore sono?-
-No che ore sono-rispose la bionda.
-Sono le 8.05 e la lezione sta per cominciare-disse Morea.
-Cosaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa?-Urlò Marta scattando subito in piedi e facendo sobbalzare Bunny dal letto.
-Marta non urlare così! Mi hai fatto spaventare!- la rimproverò Bunny.
Morea che aveva ascoltato dall'altro lato sorrise-Marta, Bunny ha ragione! Non urlare così! Mi hai quasi spaccato il timpano!!-
Marta riflettè per un paio di secondi e poi all'improvviso esclamò- Morea non vengo a scuola oggi! Ormai è troppo tardi e la prima ora abbiamo la Mansini ed io non ho nessunissima voglia di starla a sentire anche stamattina. Faccio compagnia a Bunny- e si voltò verso l'amica con un sorriso stampato in faccia.
Morea sospirò -Amy, Marta non viene, rimane con Bunny- disse rivolgendosi all'amica che era al suo fianco. -Va bene Marta. Adesso devo chiudere che è arrivata la prof ci sentiamo dopo ciao. E salutaci Bunny- aggiunse.
-Ok ciao Morea, e tu salutaci Amy, e... Bunny ricambia il saluto.- disse Marta.
-Ciao ciao-rispose Morea prima di chiudere la chiamata.
 
-Allora Bunny che si fa- Marta riprese a parlare rivolgendosi all'amica che si era a letto a dormire.
-Io proporrei di tornare a dormire-Disse seria Bunny.
Marta le tolse le coperte di dosso e cominciò a scuoterla-Dai Bunny alzati sbrigati che usciamo-
-Che??-esclamò Bunny che non aveva proprio voglia di uscire.
-Dai Bunny siamo giovani e dobbiamo divertirci!-cercava di convincerla Marta.
-Tu dovresti essere a scuola lo sai vero?-Fece Bunny, ma vedendo Marta con quell'espressione triste riprese a parlare- Dai dove andiamo?- e le sorrise.
Marta l'abbracciò felice.
-Marta così mi soffochi però-disse Bunny divertita-e comunque devi prestarmi i tuoi vestini perchè con me non ne ho.-
-No problem Bunny- Marta era veramente al settimo cielo.
Così le ragazze si cambiarono ed uscirono...Passarono tutta la mattina al centro commerciale a provare vestiti, scarpe, cappelli e a scattarsi delle foto molto buffe.
Bunny sentiva il cuore esploderle di felicità! Non si sentiva così "VIVA" da troppo tempo! Marta dal canto suo era ancora più contenta perchè vedeva che Bunny si stava divertendo veramente.
-Allora adesso che si fa?-chiese Marta sorridendo.
Le due ragazza avevano appena finito di pranzare con un mega panino con wurstel, patatine e mayonnaise.
-Mmm- Bunny ci pensò su un attimo- Che ne dici di andare al nuovo parco di divertimenti? Ho letto da qualche parte che per la prima settimana l'ingresso è gratuito.
-Si è un ottima idea Bunny- esclamò Marta felice.
-Bene andiamo allora- sorrise Bunny.
E così le due ragazze s'incamminarono verso la fermata dell'autobus.
 
Intanto a scuola le ragazze erano ancora in pausa pranzo.
Amy e Morea stavano chiacchierando tranquillamente sul tetto della scuola quando all'improvviso qualcuno si avvicinò a loro.
-Scusate ragazze-
si voltarono e videro Marzio, il loro professore, con delle occhiaie da far paura. Evidentemente non aveva dormito granchè la notte scorsa.
-Professore ci dica-gli rispose Amy. Non potevano chiamarlo per nome e dargli del tu a scuola davanti a tutti.
-Come mai la signorina Aino non è venuta a scuola? Sapete dirmi se la signorina Tsukino è con lei?- Marzio era molto preoccupato, si capiva benissimo.
-Professore Bunny è con Marta...probabilmente saranno in giro da qualche parte a divertirsi- rispose Morea -Prima ci hanno mandato un messaggio dicendoci che si stavano divertendo da matte è che noi- e indicò Amy -dovevamo essere con loro.
-Ah e Marta ha anche detto che Bunny sembra tornata quella di sempre-aggiunse Amy.
-Bene grazie davvero ragazze-Sorrise loro e se ne andò.
-Chissà cosa sarà successo tra quei due ieri- fece Morea all'improvviso pensierosa.
-Bè non ci resta che chiedere a Bunny dopo se ne vorrà parlare- le rispose Amy.
 
Bunny e Marta si divertirono come matte anche al luna park, mentre erano sull'autobus dirette a casa, troppo stanche per parlare, Bunny si rivolse all'amica
-Marta ti ringrazio tanto per oggi!! è stata una bellissima giornata!-Bunny era veramente felice per la giornata appena trascorsa con Marta.
-Mi sono divertita anche io un casino Bunny! E sono stata veramente felice di ritrovare la mia migliore amica!-sorrise Marta.
-Sai Marta ieri ho litigato con Marzio...noi due sere fa abbiamo dormito insieme nello stesso letto...-E Bunny cominciò a raccontare all'amica quello che era accaduto.
-Bunny, Marzio ha sbagliato, però non credo che c'era bisogno di reagire in quel modo-disse Marta.
Bunny alzò lo sguardo ma vide l'amica sorriderle con dolcezza.
-Puoi restare a casa mia anche stasera senza problemi, però credo che dovresti parlare con Marzio di quello che è successo e di come ti sei sentita, senza aggredirlo però.- disse Marta lentamente.
Bunny pensò un po' a cosa rispondere all'amica...incrociò il suo sguardo, le sorrise ed esclamò-si hai ragione...domani parlerò con lui.-
Il viaggio continuò in silenzio finchè Bunny esclamò all'improvviso-Marta!! dovevamo scendere venti minuti fa!! Abbiamo già superato il tempio di Rea e ora ci tocca fare la strada a piedi!-.
-Oh cavolo è vero!-le fece eco Marta-Hey signor autista, signor autista, può fermarsi per favore che dovremmo scendere?-.
L'autista si fermò, le due ragazze sorrisero all'uomo una volta scese dal mezzo, e cominciarono a correre in direzione del tempio.
Arrivarono al tempio con il fiatone, e avevano difficoltà a stare in piedi, e ancora dovevano salire le scale. Bunny e Marta si guardarono come per incoraggiarsi a vicenda e cominciarono a fare quelle scale. Una volta arrivate in cima si sdraiarono all'entrata con la lingua di fuori, erano stanchissime.
-Marta, Bunny che succede?- Rea si avvicinò a loro molto preoccupata seguita dalle altre.
-Niente Rea, niente- cercava di tranquillizzarle Bunny -siamo solo stanche, e...anche in ritardo...scusateci-
Le ragazze scoppiarono a ridere e le aiutarono ad alzarsi per entrare dentro e diedero loro sia da bere che da mangiare, perchè entrambi gli stomaci delle ragazze brontolavano in modo quasi mostruoso.
Amy e Morea raccontarono a Bunny di Marzio, e lei raccontò loro cos'era successo la sera prima.
Si erano fatte le nove ed era ora di andare a casa.
-Bè ragazze noi andiamo.- fece Marta -Abbiamo già fatto tardi ieri e i miei erano furiosi è meglio evitare.-
-Si è meglio evitare-le fece eco Bunny.
Anche per Amy e Morea si era fatto tardi ormai ed era ora di rientrare a casa.
Così le ragazze si salutarono e si recarono verso le rispettive case, tranne Bunny che anche quella sera avrebbe dormito da Marta.
Appena arrivarono a casa di Marta, entrambe le ragazze crollarono sul letto. Era stata una giornata veramente piena per le due amiche, ma erano comunque felici per averla trascorsa insieme.
Verso le undici Marta si sveglio e si affacciò alla finestra per prendere un poco d'aria, quando vide la macchina dei genitori di Bunny davanti a casa sua.
Si chiese che ci facevano là, non ci pensò due volte e svegliò l'amica. Entrambe volevano sapere che ci facevano a quell'ora i genitori di Bunny a casa di Marta. Si misero dietro la porta e cominciarono ad origliare.
-Credo sia ora di dirglielo-Faceva Ilenia, la madre di Bunny
-Sono d'accordo con Ilenia- l'appoggiava Karmen, la madre di Marta-E' giusto che sappiano la verità!!-
-Ma andiamo ragionate-Fece Shingo, il padre di Marta-Sono passati 15 anni ormai, e anche se non sanno chi sono, sono diventate comunque amiche.-
Marta e Bunny si scambiarono una sguardo interrogativo. Non stavano capendo granchè di quella discussione.
-Già non vedo perchè rovinare la loro armonia così-questa volta era Kenji, il padre di Bunny, che appoggiava Shingo.
-Non siamo d'accordo con voi ci dispiace-riprese Karmen.
-Sono abbastanza grandi da poter capire-continuò Ilenia.
-Ma collegate un attimo il cervello! Come pensate che potrebbero reagire a sapere la verità?!?!-le rimproverò Shingo alzando un po' la voce.-
-Sono ancora delle bambine...come possiamo dire loro che in realtà noi non siamo i loro veri genitori e che loro sono sorelle gemelle?-Fece Kenji.
Bunny e Marta restarono a bocca aperta…non si guardarono…fecero per allontanarsi ma urtarono un mobile vicino alla porta e un vaso cadde per terra.
I genitori aprirono subito la porta, e guardarono le loro figlie sperando che non avessero ascoltato la conversazione di poco fa, ma i loro occhi dicevano chiaramente che ormai sapevano tutto...delle lacrime cominciarono a scendere dagli occhi delle ragazze che guardavano i loro genitori sconvolte. Subito Ilenia e Karmen cercarono di avvicinarsi alle due figlie per abbracciarle e spiegare meglio la situazione. Ma Marta e Bunny indietreggiarono e urlarono
-NO!! NON AVVICINATEVI-
e così dicendo corsero via da quella casa, guardandosi un attimo negli occhi e prendendo poi due direzioni diverse.

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Capitolo 15
*** Il loro dolore ***


Bunny corse finchè non arrivò fino all'appartamento di Marzio. Era tardi ormai e poi non aveva il coraggio di suonare. Così s'accasciò a terra con le braccia sulle gambe e la testa sopra le braccia e continuò il suo pianto silenzioso.
-come hanno potuto mentirci così? Io e Marta gemelle?...Adesso si che si spiega la nostra somiglianza, sia a livello fisico che a livello caratteriale, ma non avrei mai potuto pensare che lei fosse la mia gemella...che male che sento nel cuore...perchè deve capitare questo proprio a noi? Marta...come stai adesso? Io sono sconvolta, non sono riuscita a dirti nulla, il tuo sguardo, incrociato per un attimo diceva tutto, paura, rabbia, dolore. Credo che anche il mio sguardo ti abbia trasmesso le stesse sensazioni-
Intanto Marta correva senza una metà...si fermò al parco...quel parco dove aveva incontrato Bunny per la prima volta dieci anni fa...
-Erano delle semplici bambine...Bunny veniva presa in giro dagli altri bambini per via di quei buffi codini che porta ancora adesso. Lei era intervenuta per aiutarla anche se non la conosceva, ma si ritrovò anche lei vittima di quei bambini proprio come la sua "amica". Se non fosse intervenuta Morea chissà che cosa sarebbe successo. Bunny, anche se non avevo fatto nulla per aiutarla, mi aveva ringraziato e sorriso. Ringraziò anche Morea e ci abbracciò. Da quel giorno sono passati dieci anni...dieci anni maledizione!! E' da allora non ci siamo mai separate! Perché i nostri "genitori" non ci hanno detto nulla? Perché siamo venute a conoscenza di essere gemelle così? E poi proprio adesso che Bunny sembrava finalmente riprendersi!! Chissà dove sei corsa "amica" mia...Spero solo che tu stia "bene" e che non combini sciocchezze ubriacandoti di nuovo o facendo peggio...-
Morea mise fine ai pensieri dell'amica-Marta ma che ci fai qui a quest'ora? E Bunny dov'è?-
-...-Marta non rispose.
Morea si avvicinò all'amica e si rese conto solo in quel momento che stava piangendo!
-Hey Marta!...Marta che succede?-
Ma Marta non rispondeva e dato che aveva appena cominciato a piovere Morea disse-Va bene Marta se adesso non ti senti di parlare non farlo, però vieni andiamo a casa mia che sta piovendo.-
Marta non accennava a muoversi e così Morea la prese con forza e se la caricò sulle spalle senza che l'amica facesse alcuna resistenza. Morea correva con l'amica sulle spalle, e Marta si strinse forte a lei cominciando a piangere di nuovo.
Nel frattempo davanti all'appartamento di Marzio...
-Bunny! ma che ci fai qui? Perché non hai suonato?-esclamò il ragazzo non appena aprì la porta-Stavo andando a prendere qualcosa da mangiare...-
Bunny alzò lo sguardo verso di lui. Marzio si rese subito conto che stava soffrendo molto. Così senza farle nessuna domanda, la prese in braccio e la portò nel suo appartamento. Si sedette sul letto con la ragazza sulle sue gambe e cominciò ad accarezzarle i capelli...Bunny cominciò a singhiozzare più forte tra le braccia di quel uomo che tanto amava, eh si, si era resa conto proprio in quel momento che non era una semplice cotta ma che ne era proprio innamorata. Si sentiva protetta e al sicuro tra le sue braccia. Lui aveva appoggiato la testa di lei sul suo petto e mentre la cullava, con una mano le accarezzava i capelli cercando di tranquillizzarla.
Bunny era distrutta. Era stata una giornata veramente piena, e dopo un po' si lasciò andare alla stanchezza tra le braccia di quel ragazzo meraviglioso che le era accanto.
 
 
Morea non capiva cosa potesse essere successo a Marta. La ragazza non parlava, continuava a fissare il vuoto. Morea prese due asciugamani, uno per sé, l'altro per Marta, e cominciò ad asciugarsi.
-Se non ti asciughi rischi di prenderti una broncopolmonite.-
Ma niente Marta non si muoveva...continuava a fissare il vuoto mentre delle calde lacrime ripresero a solcarle il volto.
Morea le si avvicinò e cominciò ad asciugarla. Le portò un pigiama pulito, l'aiutò a cambiarsi e la mise a letto...Stava per allontanarsi quando Marta la tira per un braccio e le sussurra-Non te ne andare...-
Morea sorrise all'amica e si sedette sul letto accanto a lei e aspettando che si sfogasse.
-Oh Morea-cominciò dopo un po' singhiozzando- Io e Bunny ci somigliamo molto vero?-
Morea la guardava perplessa senza capire-Si ma sinceramente non capisco...è per questo che piangi? perchè somigli a Bunny?-
-Morea...Io e Bunny siamo sorelle gemelle!! Ecco perchè ci assomigliamo così tanto! I nostri "genitori" in realtà non sono i nostri genitori...li abbiamo sentiti prima di scappare...dicevano chiaramente che doveva dircelo perchè ormai eravamo abbastanza grandi...Bunny è corsa via dalla opposta alla mia...sono preoccupata, lei si stava riprendendo e adesso invece chissà come starà...Devi trovarla Morea...non voglio che combini altre imprudenze.- continuò Marta singhiozzando tra le braccia dell'amica.
-Marta stai tranquilla sono sicura che lei sta bene. Adesso chiamo Amy e vedo se riesce a rintracciare il numero di Marzio. Sono sicura che lei è corsa da lui.- Disse Morea cercando di tranquillizzare un po' l'amica.
Marta annuì solamente.
Morea chiamò Amy, che a sua volta dopo mezz'ora riuscì a rintracciare il numero di Marzio.
 
Il telefono dell'appartamento squillava, Marzio mise Bunny nel letto stando attento a non svegliarla e andò a rispondere.
-Pronto casa Chiba, desidera?.-
-Marzio sono Morea. Bunny è lì con te??- Chiese Morea preoccupata.
-Si si Morea stai tranquilla, è qui. L'ho trovata in lacrime davanti alla porta! Avete litigato di nuovo?- chiese Marzio che era preoccupato anche lui.
-No no Marzio niente di tutto questo. Se vorrà sarà Bunny a raccontarti l'accaduto. Tu stalle vicino che io sono con Marta adesso e l'ho trovata nelle stesse condizioni di Bunny.-
-Morea non ci sto capendo niente...-disse lui pensieroso-Bunny e Marta sono state insieme per tutta la giornata. Stamattina mi avevate detto che Bunny stava bene e che si stava divertendo, e invece me la ritrovo a mezzanotte in lacrime e infreddolita davanti la porta di casa mia!!- Marzio si stava agitando.
-Senti Marzio non posso spiegarti niente...è una cosa che riguarda Bunny e Marta. Per questa notte pensa tu a Bunny, che domani cercheremo di trovare una soluzione. Sicuramente lei sarà preoccupata per Marta. Dille che lei sta bene e che è con me per favore.-
-Va bene Morea. Non ci ho capito granchè ma farò come mi hai chiesto. Avviserò Bunny non appena si sarà svegliata.-
-Grazie Marzio. Buonanotte.-
-Buonanotte Morea...-e riagganciò il telefono.
Chissà cos'era successo pensò.
Tornò in camera sua per rimboccare le coperte a Bunny e andò a dormire sul divano. Non voleva far arrabbiare Bunny di nuovo.
 

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Capitolo 16
*** E Adesso?? ***


Marta non dormiva, continuava a fissare il vuoto stretta all'amica. Morea purtroppo non sapeva cosa dire all'amica che stava male per rincuorarla un po'. Anche lei era rimasta sconvolta nell'apprendere la verità.
D'un tratto Marta cominciò a parlare.
-E adesso Morea?...Adesso come mi devo comportare con lei?-
-Marta...questa è stata una rivelazione che vi ha lasciate senza parole, che vi ha ferite. Credimi sono rimasta sorpresa anche io nell'apprendere la verità. Tu e Bunny non dovreste far finta di niente, ma semplicemente parlarne tra di voi e poi con i vostri genitori...- cominciò Morea, ma Marta la interruppe in modo brusco.
-Quelli non sono i nostri genitori!! Ci hanno mentito per 15 lunghi anni e...e loro non sono i nostri VERI genitori!!
-Marta non puoi dire questo! Adesso è la rabbia che parla, ma anche se non sono i vostri genitori biologici, sono comunque le persone che vi hanno cresciute ed amate fino ad ora!- esclamò Morea.
-Non m'importa Morea! Ci hanno mentito! E io a casa non ci torno! Non ci voglio tornare! E non voglio neanche stare a sentire te che li difendi!!- sbottò Marta alzandosi in piedi.
Morea la costrinse a sedersi e le sorrise cercando di calmarla un po'. Non poteva darle addosso così. Marta era ancora troppo arrabbiata e sconvolta.
-Marta mi dispiace di aver alzato la voce. Adesso andiamo a dormire, ne parleremo meglio domani mattina ok?-
-Si...ok...e scusami tu...neanche io volevo alzare la voce con te.- le rispose lei tornando ad avere un'espressione triste sul volto.
-Dai per il momento non pensiamoci più...ti preparo una camomilla così ti rilassi un po'...-
-Va bene grazie Morea.-
-Figurati.-
 
Morea andò in cucina a preparare la camomilla per l'amica e si lasciò andare ai pensieri.
-Bunny e Marta gemelle...chi l'avrebbe mai detto. Ci conosciamo da 10 anni eppure non abbiamo mai pensato a quest'eventualità nonostante si somigliano molto. Probabilmente Bunny sarà nelle stesse condizioni di Marta. Mi chiedo se anche lei adesso non considera più i suoi genitori come tali. Spero che Marta l'abbia detto solo per rabbia, e non perchè lo pensa veramente. Anche se hanno sbagliato, lo hanno fatto solo per il loro bene e non certo per cattiveria! Di questo ne sono sicura. Mi chiedo adesso come si comporteranno fra loro...-
La camomilla era pronta e Morea ne portò una tazza a Marta che era rimasta in camera sua sul letto. Non appena aprì la porta della camera però vide che l'amica dormiva e che aveva nuovamente il volto rigato dalle lacrime. Si avvicinò e la coprì con una coperta, per poi mettersi al suo fianco e lasciarsi andare al sonno pure lei.
 
Intanto a casa di Marta...
-Sei uno stupido Kenji!!- esclamò Ilenia. -sei contento adesso? Non sarebbero dovute venirlo a sapere così!-
-Ilenia non l'ho fatto apposta! Non pensavo che le ragazza fossero sveglie! Io non glielo volevo neanche dire.- si difese Kenji.
-A...avete visto come ci hanno guardate?-Karmen interruppe il litigio dei due coniugi.
-Adesso dobbiamo cercare di stare tranquilli-esclamò Shingo.-sono convinto che sono andate da due delle loro amiche, ma non insieme.-
-Hai ragione, quando hanno qualche problema vanno sempre dalle amiche.- Disse Ilenia asciugandosi le lacrime.
-Si ma da chi saranno andate? Da Amy, Morea o Rea?-riprese Karmen.
-Non andremo a cercarle stasera!-esclamò Kenji, e le due donne si voltarono a guardarlo come se volessero bruciarlo vivo.- Adesso sono troppo sconvolte, non ci darebbero retta.- Continuò lui ignorando lo sguardo di sua moglie e di Karmen.
-Si sono d'accordo con te.- fece Shingo- Domani mattina andremo a cercarle e parleremo con loro di tutta questa storia. Ci dovranno ascoltare per forza echiariremo tutta questa storia.
Le due donne si guardarono per un attimo e poi annuirono.
llenia e Kenji salutarono gli altri due e salirono in macchina per tornare a casa. Il viaggio fu molto silenzioso. Entrambi erano preoccupati per la figlia, ma non si dissero niente, arrivarono a casa, si cambiarono e si misero a letto.
 
Arrivò la mattina, Bunny ancora dormiva nel letto di Marzio, ma lui non c'era, aveva dormito sul divano. Non voleva far arrabbiare di nuovo la ragazza.
Marzio era sveglio sul divano. Anzi si poteva dire che non aveva dormito per tutta la notte. Era rimasto sul divano per l'arrivo improvviso di un vecchio amico, a cui aveva ceduto l'altra camera sapendo che Bunny avrebbe dormito da Marta per un po'.
Aveva la schiena a pezzi e decise di alzarsi per preparare la colazione.
Bunny si svegliò all'improvviso sentendo l'odore di caffè che veniva dalla cucina. Si guardò intorno spaesata, e poi all'improvviso ricordò tutto quello successo la sera prima. Le lacrime stavano ricominciando a scendere, ma dopo averne buttate giù due o tre decise di fermarsi, e con sua grande sorpresa ci riuscì. Si alzò e andò in cucina da Marzio, e per farlo passò dal salotto e notò il cuscino e la coperta sul divano.
-Evidentemente Marzio ha dormito qui-pensò.
-Buongiorno Marzio...-fece lei timidamente.
-Bunny buongiorno! hai fame?- rispose lui facendo finta di niente.
Bunny annuì solamente.
Marzio mise un po' di latte in un pentolino e lo riscaldò, lo versò in una tazza e lo porse a Bunny.
-mmm...Marzio?-
-Dimmi...-
-Non è che avresti dei cereali?- gli disse Bunny abbassando lo sguardo imbarazzato.
Marzio le sorrise-Ho solo questi al miele...vanno bene?-
-si si non preoccuparti...preferivo quelli al cioccolato ma questi vanno bene lo stesso.- e gli sorrise.
Fecero colazione in silenzio. Nessuno dei due sapeva cosa dire all’altro.
 
-Marzio c'è un po' di caffè anche per me vero?- Disse un ragazzo che era appena entrato in cucina sbadigliando, con addosso solo un paio di boxer.
Bunny si girò e non appena lo vide si coprì il volto dalla vergogna.
-Kaspar!!-esclamò Marzio che aveva notato l'imbarazzo di Bunny-Mettiti qualcosa addosso! Non vedi che abbiamo ospiti??-e gli lanciò un'occhiataccia.
-Sorry non ti avevo vista-fece lui rivolgendosi a Bunny-Vado a mettermi i pantaloni.-
-Bunny mi dispiace non credevo che entrasse praticamente mezzo nudo.- disse scusandosi con la ragazza.
-Non preoccuparti Marzio. Non devi scusarti. Ma... chi è?-rispose lei.
-Sono tornato!- fece Kaspar entrando in cucina, poi si rivolse a Bunny
-Piacere sono Kaspar, un vecchio amico di Marzio, tu devi essere la sua fidanzata...-
-Lei si chiama Bunny ed è una mia carissima amica, e non credo che tu possa definirti un vecchio amico Kaspar.- Disse Marzio.
-Oh andiamo Marzio non puoi avercela ancora con me per quella storia, è passato molto tempo!! e inoltre se ce l'avessi ancora con me non credo che mi avresti ospitato.-
-Si ce l'ho ancora con te e ti ho ospitato semplicemente perchè mi facevi pena! Oggi sei pregato d'impegnarti nel trovare una nuova sistemazione.-
Bunny non ci capiva più niente-emm...scusate ragazzi, ma perchè state litigando?-
-Scusaci Bunny non è niente.- Disse Marzio.
Kaspar annuì solamente.
-Bunny...vuoi parlare di ieri?- Le disse Marzio con un tono dolce e affettuoso.
-Non ci voglio pensare per il momento scusami.- Gli rispose Bunny con lo sguardo fisso sul pavimento.
-Va bene. Quando ne vorrai parlare io sono disponibile.- Le disse facendole l'occhiolino.
-Grazie Marzio.- E gli sorrise.
Dopo un paio di minuti...
-Bunny io devo andare a scuola. Naturalmente puoi rimanere qui, e non preoccuparti Kaspar starà fuori per tutto il tempo in cui tu starai qui.- cominciò Marzio
-Oh ma grazie bell’amico che sei-Lo interruppe Kaspar.
-Te l'ho già detto noi non siamo amici. O almeno, non lo siamo più da parecchio ormai.-
Kaspar stava per controbattere, ma Bunny interviene prima.
-Non preoccuparti Marzio, non mi dà nessun fastidio, può stare tranquillamente qui. Io non credo che resterò tutta la mattina a casa tua...-
-Visto Marzio non do nessun fastidio alla tua amica.- disse Kaspar sorridendo a Bunny.
Marzio lo ignorò per poi rivolgersi a Bunny-Sei sicura?
-Si si non preoccuparti-e gli sorrise- adesso vai o rischi di fare tardi.-
-Va bene come vuoi-Rispose semplicemente Marzio, poi si rivolse a Kaspar-Vieni un minuto che ti devo parlare. scusaci solo un attimo Bunny.-
Bunny annuì e Kaspar seguì Marzio nella stanza dove aveva dormito quella notte.
-Kaspar, non ti azzardare a sfiorarla neanche con un dito!- Cominciò Marzio con fare minaccioso.
-Hey hey calmati amico- disse Kaspar-Non ho intenzione di portarmela a letto se è di questo che hai paura!-
A Marzio prudevano le mani. L'avrebbe preso a pugni molto volentieri. Kaspar se ne accorse e cercò di calmare la situazione.
-Senti Marzio non sono qui per farti soffrire di nuovo. Come ti ho spiegato ieri si tratta solo di ospitarmi per un po', il tempo di trovare un'altra sistemazione e me ne andrò, e tu non mi vedrai più. So che fidarti di me ti sarà impossibile, ma credimi non ho intenzione di fare nulla con la tua amica.-
-Sarà meglio per te Kaspar- rispose Marzio che tornò di là a salutare Bunny per poi andare a scuola.

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Capitolo 17
*** Kaspar ***


Dopo che Marzio se ne andò, anche Kaspar tornò in cucina.
I due ragazzi continuarono in silenzio la colazione finchè Bunny non cominciò a parlare.
-Allora Kaspar, mi spieghi perchè Marzio ce l'ha tanto con te?-
Kaspar sospirò-Vuoi saperlo davvero biondina?-
-Mi chiamo Bunny non biondina!! e se te l'ho chiesto è perchè voglio saperlo no??-
-Ma che bel caratterino che hai Bunny.- e le sorrise-Bè ho conosciuto Marzio al liceo, non siamo diventati subito amici anche perchè lui era un ragazzo molto introverso e stava solo con Moran. Per via di un compito di storia, ci siamo ritrovati in gruppo insieme, io, Marzio, Moran e altre due ragazze, Sara e Reika. Nonostante ci conoscessimo appena, s'instaurò subito un bellissimo rapporto. Eravamo diventati tutti amici. Sara e Marzio però erano qualcosa di più che semplice amici, erano una coppia. Quando ce l'hanno detto eravamo tutti a bocca aperta, perchè Marzio era abbastanza timido e riservato, mentre Sara era tutto il suo opposto. Dopo esserci abituati all'idea eravamo contenti per i nostri amici. Stavano veramente bene insieme...-si fermò un attimo, ma Bunny gli fece segno di continuare, e così proseguì il suo racconto. -Una sera uscimmo in quattro, nel frattempo anche Moran e Reika ormai stavano insieme. Quella sera Marzio non era potuto venire con noi perchè doveva lavorare e anche Sara inizialmente, dato che Marzio non ci sarebbe stato, aveva deciso di non venire, ma lui alla fine riuscì a convincerla a non rinunciare ad una serata con gli amici solo perchè lui non c'era.-
Si fermò di nuovo, bevve un sorso di caffè e continuò -Decidemmo di andare in discoteca. Ci stavamo divertendo tutti insieme quando ad un tratto perdemmo di vista Moran e Reika. Li cercammo per un po' quando poi a Sara arrivò un messaggio di Reika, che si scusava con noi dicendoci che lei e Moran erano a casa sua e di non preoccuparci. Io e Sara decidemmo di restare ancora un po'. Entrambi avevamo bevuto parecchio. Dopo circa un'ora l'accompagnai a casa...Arrivati sotto il portone di casa sua, le diedi un bacio, lei per tutta risposta mi mollò uno schiaffo, dicendomi che amava Marzio ma io non la ascoltai e la baciai di nuovo. Lei Continuava a respingermi, ma alla fine cedette e ci ritrovammo nudi sul suo letto a fare l'amore. Marzio sapendo che i genitori di Sara erano fuori per affari, le portò la colazione. Io e Sara eravamo ancora storditi per via dell'alcool e quando lui suonò nessuno dei due si mosse, così Marzio decise di usare la chiave che Sara gli aveva dato. Conoscendolo era sicuramente molto preoccupato per lei. Non appena mise piede nella stanza gli caddero sia i cornetti che il caffè dalle mani. Era furioso. Sia con me che con Sara. Noi invece eravamo confusi. All'inizio non ricordavamo niente di quello che era accaduto. Ma come Marzio urlava a poco a poco i miei ricordi e anche quelli di Sara si facevano sempre più nitidi. Sara piangeva. Marzio urlava disperato e arrabbiato, e io mi sentivo una merda per quello che avevo fatto al mio migliore amico e alla sua ragazza. Non riuscivo a guardarlo negli occhi. Prima di andare disse semplicemente che non ne voleva più sapere né di me né di Sara.- concluse Kaspar.
Bunny piangeva. Chissà quanto aveva sofferto Marzio.
-Ma...ma come hai potuto? Marzio era tuo amico!!- Gli disse Bunny in preda ai singhiozzi.
-Semplicemente ero ubriaco...e ha giocato a mio svantaggio anche il fatto che ero innamorato di Sara...-disse Kaspar abbassando lo sguardo.
-Tu...tu l'amavi?-chiese Bunny.
Kaspar annuì - Si...l'amavo con tutto me stesso. Ma lei non mi ricambiava e io non avrei mai voluto far del male a Marzio o a lei.-
-Ma l'hai comunque fatto Kaspar...Hai provato a chiedere scusa ad entrambi?-
-No...o meglio ho chiesto scusa a Sara dopo che Marzio se n'era andato. Ma lei continuava a piangere e voleva solo che me ne andassi, così io presi le mie cose e me andai. Da allora non vidi più né Marzio e né Sara.-
-Che vuoi dire che non li hai più rivisti?-fece Bunny perplessa.
-Semplice!-esclamò lui-Il mio caro papà ha accontentato il mio ultimo capriccio, tutto purchè lo lasciassi in pace, mi diede due carte di credito e partì per l'America.-
-Cosa?? Sei scappato?? ti sei comportato proprio da codardo...ma poi scusa tuo padre non era preoccupato per te? e tua madre?-
-Pensavo l'avessi capito da ciò che ti ho detto prima. Per mio padre ero solo un peso. Gli ho fatto un favore andandomene via. E mia madre è morta quando io ero piccolo...-
-Mi dispiace Kaspar...si insomma per tua madre, e anche per tuo padre.-
-Dispiace anche a me Bunny... Comunque adesso vado a cambiarmi che devo cercarmi una nuova sistemazione.- e le sorrise.
Il sorriso di Kaspar era dolce, e si poteva capire che anche lui aveva sofferto molto e che era veramente pentito. Bunny pensava che Marzio avrebbe anche potuto provare a perdonarlo...infondo erano amici una volta!!
Bunny si rivolse a Kaspar
-Posso venire con te? Non mi va di stare sola e di pensare a ieri sera...per favore.-
Kaspar la guardò e si accorse dello sguardo triste della ragazza. Gli dispiaceva vederla così- Va bene puoi venire...però non provarci con me biondina perchè Marzio sembra veramente preso da te.- le sorrise.
Bunny gli diede un pugno sul petto - Idiota!! Vado a cambiarmi- gli sorrise, ma si fermò di colpo- I miei vestiti...-cominciò a dire
-Bunny ci sono delle valigie nella stanza dove ho dormito io...credo che siano le tue.-
-Già è vero i miei vestiti sono ancora qui...mi era passato di mente.
Bunny entrò nella stanza di Kaspar, prese i suoi vestiti ed andò in bagno a lavarsi e a cambiarsi.
Mezz'ora dopo uscì dal bagno dando il tempo anche a Kaspar di lavarsi.
 
Intanto a casa di Morea.
-Dai Marta alzati che rischiamo di fare tardi- disse Morea mentre si cambiava in fretta e furia.
-Mmm...non ho voglia di venire a scuola-rispose Marta che era ancora sotto le coperte del letto di Morea.
-Già non sei venuta ieri, passando tutto il giorno a divertirti con Bunny...-ma s'interruppe subito-Scusami Marta non volevo.-
-Non preoccuparti è tutto ok.- rispose semplicemente Marta cercando di fare finta di niente.
-No non è tutto ok e lo sai anche tu!! Bunny a scuola tornerà domani. Quindi questa mattina puoi venire tranquillamente così ti rilassi un po' e ti distrai.-
-Morea la scuola non è proprio un posto per rilassarsi! Sembri Amy.- E la guardò seria.
-Si hai ragione.- Ed entrambe scoppiarono a ridere.
-Dai però Marta adesso alzati e sbrigati che siamo in ritardo!- riprese seria Morea.
-Uffa e va bene mi alzo.- disse Marta scocciata.
Dieci minuti dopo correvano come matte per la città cercando di arrivare in tempo a scuola.
Davanti al cancello però trovarono Amy e Rea ad aspettarle.
-Amy come mai non sei entrata? la campanella è già suonata- Disse Morea guardando preoccupata l'amica e cercando di riprendere fiato.
-E Rea tu dovresti essere alla tua scuola, che ci fai qui?- Anche Marta, come Morea, stava cercando di riprendere un po' di fiato.
-Ragazze dobbiamo parlare - cominciò Amy - Morea che è successo? Ieri dopo quella telefonata non ho chiuso occhio. Ho chiamato Bunny ma non ho ricevuto risposta, la stessa cosa vale per te Marta e Rea non sapeva niente di quello che stava succedendo.-
Effettivamente Marta e Morea, ora che Amy glielo aveva fatto notare, si accorsero delle occhiaie della ragazza.
-Scusami Amy se non ho risposto...il cellulare l'ho lasciato a casa...quando Morea ti ha chiamata io ero a casa sua. Anche il cellulare di Bunny è rimasto a casa mia e...-ma Marta non riuscì più a proseguire e con lo sguardo chiese aiuto a Morea.
Morea stava per intervenire ma Rea la precedette.
-Abbiamo pensato di saltare le lezioni oggi. Così possiamo stare tutte un po' insieme e parlare tranquillamente. Dovremmo rintracciare anche Bunny...-
-No Rea per il momento non è il caso di chiamare anche Bunny. Prima è meglio se vi raccontiamo ciò che è successo, e poi andiamo direttamente da Bunny che dovrebbe essere ancora da Marzio.-
Amy e Rea erano confuse. Stavano pensando che forse Marta e Bunny avevano litigato di nuovo così annuirono e tutte e quattro si recarono verso il parco.
Arrivarono al parco mezz'ora dopo. Marta e Morea non accennavano a parlare, e Amy e Rea si guardavano continuando a non capire perchè Bunny non fosse lì e cosa fosse successo ieri tra quest'ultima e Marta, perchè ormai era chiaro come il sole che era successo qualcosa fra loro.
-Marta Morea volete...-cominciò Rea stanca di aspettare che le due cominciassero a parlare, ma fu interrotta proprio da Marta che sospirò e cominciò a parlare.
-Io e Bunny siamo sorelle gemelle! E quelli che fino a ieri abbiamo considerato i nostri genitori in realtà non lo sono.-
Rea ed Amy restarono a bocca aperta proprio come Morea la sera prima. La ragazza comunque continuò il suo racconto dicendo loro per filo e per segno ciò che accaduto ieri.
Quando Marta finì aveva le lacrime agli occhi, Morea l'abbracciò ed Amy e Rea erano ancora scosse e senza parole.
La prima a riprendersi fu Amy-Bè Marta...è una situazione delicata, ed essere venute a scoprirlo così all'improvviso non vi ha di certo aiutate...però infondo se ci pensi la vostra situazione non cambia poi tanto. Tu e Bunny dovete parlarne subito, e anche con i vostri genitori.-
-E' la stessa cosa che mi ha detto Morea ieri!! Ma non è semplice!-esclamò Marta.
-Marta, Morea ed Amy hanno ragione! infondo siete sempre state come due sorelle, e non vedo perchè questo adesso debba cambiare dopo che avete scoperto di esserlo sul serio!- Disse Rea che si era ripresa dallo shock iniziale.
-Ma come fate a non capire?? Come dovrei comportarmi ora con lei? Da amica, da sorella...Come??-
-Come hai fatto finora Marta! A volte ti perdi proprio in un bicchiere d'acqua.- disse Amy.
-Amy ha ragione, non devi cambiare il tuo modo di comportanti con lei.- ripresa Morea.
-E non preoccuparti Marta ci siamo noi con te-disse Rea e le sorrise. -Vi aiuteremo noi, non vi lasceremo sole, sta tranquilla.-
-Grazie ragazze.- rispose Marta che abbracciò le sue amiche. Si sentiva più leggera dopo aver parlato con loro.
 
Nel frattempo Bunny e Kaspar erano usciti dall'appartamento di Marzio. Chiacchieravano allegramente come se erano amici di vecchia data. Passarono per il parco e Bunny si bloccò all'improvviso.
Si ritrovò Marta e le altre sue amiche davanti. Anche Marta appena vide Bunny si zittì all'improvviso.
Le due ragazze si guardavano senza sapere cosa dire o fare.
-Ciao ragazze-esclamò all'improvviso Bunny- scusatemi non posso fermarmi con voi...andiamo Kaspar.- non aveva il coraggio di parlare con Marta. Le passò di fianco, cercando di nascondere le lacrime, senza guardarla. Kaspar dal canto suo non capiva la situazione, ma decise di seguire Bunny senza chiederle niente.
-Bunny aspetta-disse Rea voltandosi a guardare l'amica che ormai le aveva sorpassate. -Dobbiamo parlare...-
-Mi dispiace Rea non posso...-rispose Bunny senza voltarsi e riprendendo a camminare.
Marta intanto, come Bunny, dava sfogo a delle lacrime silenziose. Morea si avvicinò a Bunny e l'afferrò per un braccio per evitare di farla proseguire.
-Lasciami Morea mi fai male!-disse Bunny cercando di liberarsi dalla presa dell'amica.
-No Bunny è assurdo il vostro comportamento!-esclamò lei- Siete sorelle e allora? questo non cambia di certo le cose fra voi!-
-Morea ha ragione Bunny-Disse Amy.
-Affrontate questa situazione e basta!!-concluse Rea.
-Io...Non saprei cosa dirle...-Disse Bunny con lo sguardo fisso a terra. Non cercava più di divincolarsi dalla presa di Morea perchè sapeva che era inutile.
-Neanche io Bunny...-disse Marta che guardava la sorella.
-Marta...-Bunny aveva alzato lo sguardo verso Marta che a sua volta la guardava. Entrambe avevano le lacrime. -Mi dispiace...perdonami...- si liberò dalla presa di Morea e corse via piangendo.
-Marzio mi uccide se Bunny non torna a casa. Potrebbe pensare che sia colpa mia uffa-pensò Kaspar ad alta voce. -Ragazze scusatemi ma devo seguirla. Alla prossima.-
E così Kaspar corse dietro a Bunny. Le ragazze erano rimaste un po' sorprese nel vedere Bunny scappare così...Evidentemente per loro la situazione doveva essere più grave di quello che credevano.

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Capitolo 18
*** Chiarimenti! ***


Bunny continuava a correre senza una metà...Alla fine si ritrovò davanti alla sua scuola senza neanche rendersene conto.
-Era ora che ti fermassi!-esclamò Kaspar ansimando-non ce la facevo più a starti dietro.-
Bunny si voltò verso di lui- E allora perchè mi hai seguita? Potevi tranquillamente continuare per la tua strada.-
-Hey hey non essere così acida! Allora...mi spieghi perchè siamo qui?-Disse Kaspar osservando l'edificio che gli stava davanti. Era il suo vecchio liceo.
-Questa è la mia scuola. E qui lavora Marzio. Io ho bisogno di lui adesso. Devo parlare con lui.- E riprese a singhiozzare.
-Bè entra a chiamarlo allora no?- fece Kaspar
-Non è così semplice...lui è il mio insegnante...- cominciò Bunny, ma fu interrotta dalla risata di Kaspar.-Ahahah no no aspetta fammi capire...Marzio un insegnante? Ahahah-
-Non ci trovo nulla di divertente antipatico.- sbottò Bunny.
-Invece si è molto divertente! Marzio odiava gli insegnanti! persone che si credevano superiori solo perchè avevano un po' di potere su di noi! E ora lui è diventato uno di loro...certo che è proprio cambiato...ma effettivamente non c'è nulla da ridere ripensandosi-Esclamò Kaspar.
-Io non posso chiamarlo perchè sono una sua studentessa, e lo metterei semplicemente nei guai...e tra l'altro non dovrei neanche essere qui visto che sono stata sospesa...chiamalo tu per favore.- fece Bunny con occhi supplichevoli.
Kaspar non rispose subito ci pensò un attimo e alla fine disse -Ok va bene. Aspettami qui.-
-Grazie Kaspar.- e gli sorrise.
Lui ricambiò il sorrise ed entrò nell'edificio. si rivolse ad una bidella -Mi scusi, saprebbe dirmi in che classe si trova Marzio Chiba?-
-E lei chi sarebbe?- fu la risposta della bidella.
-Non credo che siano affari suoi...comunque sono un amico di Marzio. Sono qui perchè è sorto un piccolo problema familiare e dovrei parlargli con urgenza.- rispose lui con tono arrogante.
-Moderi il tono giovanotto. Comunque il professor Chiba si trova nella 1°AN. Primo piano a destra.- rispose lei
-La ringrazio. Arrivederci.-
 
Si trovò di fronte l'aula indicata dalla bidella e senza bussare aprì la porta.
-Hey Marzio dobbiamo parlare è urgente!-esclamò lui.
-Oh ma com'è carino-esclamarono sottovoce alcune ragazze.
-Kaspar che ci fai qui? Non vedi che sto lavorando? Non ho tempo da dedicarti!-rispose lui con tono distaccato.
-Marzio è urgente altrimenti non starei qui! Sto semplicemente facendo un favore alla tua amica-sbottò lui infastidito.
-Lei sta bene? Che le hai fatto? Razza di...-e gli mise le mani addosso.
-Hey hey calmati non dare spettacolo non l'ho sfiorata neanche con un dito!- disse tornando ad avere un tono calmo.
La campanella suonò dando così fine a quell'ora di lezione.
Marzio si rivolse alla classe-Bene ragazzi per la prossima volta ripetizione. Arrivederci.-
Raccolse le sue cose e afferrò Kaspar per un braccio trascinandolo lontano.
-Senti Marzio la vuoi smettere? Il tuo atteggiamento comincia a darmi veramente fastidio!-disse lui liberandosi dalla presa.
-Dimmi che è successo sbrigati e non farmi perdere tempo.-
-Senti non lo so nemmeno io cos'è successo!! Io e Bunny siamo usciti di casa, andava tutto bene finchè non abbiamo incontrato delle ragazze, credo, anzi sono convinto che fossero sue amiche, ed ha cambiato umore. Dev'essere successo qualcosa fra loro! Io l'ho seguita dopo che è scappata via, si è fermata davanti al cancello di questa scuola e mi ha chiesto se potevo chiamarti che lei aveva bisogno di te e così ho fatto!-esclamò Kaspar.
-Adesso lei dov'è?-
-Ti aspetta davanti al cancello-
Marzio fece per andarsene poi si voltò verso l'amico ed esclamò-tu non vieni?-
Kaspar lo osservò sorridendo e annuì con la testa.
-Grazie Kaspar- gli disse Marzio sorridendogli.
-Figurati Marzio- rispose lui continuando a sorridere.
Arrivarono davanti al cancello e Marzio vide Bunny in lacrime, ma prima che potesse avvicinarsi ad abbracciarla Kaspar lo bloccò per un braccio.
-Hey ma che...-
Ma Kaspar lo interruppe - C'è qualcuno che ci sta guardando Marzio.- E con lo sguardo indicò una finestra del secondo piano.
-Maledetta!-esclamà Marzio-Quella è la Mansini, ce l'ha a morte con Bunny ma non sappiamo perchè.- Poi si rivolse a Bunny-Mi dispiace di non poterti abbracciare testolina buffa.- Era veramente dispiaciuto per quella situazione.
-Non preoccuparti Marzio non fa niente...-rispose Bunny triste abbassando lo sguardo e continuando a piangere.
-Al diavolo quell'arpia!-e corse subito ad abbracciare la ragazza.
Al solo contatto con Marzio sentì un forte calore a partire dal cuore. Stettero stretti per un paio di minuti senza dire niente quando Marzio si rivolse a Kaspar porgendogli le chiavi della macchina-Tieni, prendi la macchina e guida tu fino a casa.-
Kaspar annuì, prese le chiavi e si diresse verso la macchina rossa dell'amico.
-Bunny che è successo? Parla ti prego non posso vederti così- disse Marzio.
-Marzio stringimi. Stringimi forte e non lasciarmi andare. Ti racconterò tutto una volta tornati a casa. Ma ti prego stringimi.- Gli rispose Bunny singhiozzando.
Marzio la strinse forte a se, la prese in braccio e andò a sedersi sul sedile posteriore dell'auto continuando a stringere forte a se la ragazza.
Arrivarono all'appartamento di Marzio, e dopo che Kaspar ebbe parcheggiato la macchina salirono sopra.
-Em...ragazzi io vado a fare un giro così potete parlare tranquillamente.- Fece Kaspar.
Bunny scosse la testa-No no rimani pure. Voglio che ascolti anche tu...e poi dopo tutto quello che mi hai raccontato stamattina...-
-Che le hai raccontato?-La interruppe Marzio.
-No Marzio non prendertela con lui! Sono stata io ad insistere...Volevo sapere cos'era successo fra voi...-
-Va bene lasciamo perdere tanto ormai lo sai, e arrabbiarsi è inutile, ma questo non cambia le cose Kaspar! Più tardi dobbiamo parlare!-esclamò Marzio.
-Va bene Marzio come vuoi.- Rispose semplicemente Kaspar.
I due ragazzi si voltarono verso Bunny. Lei abbassò lo sguardo e cominciò a raccontare loro quanto accaduto la sera prima con i suoi "genitori" e con Marta. Ascoltavano in silenzio, senza interromperla.
-E questo è tutto-concluse Bunny.
-Mmm è la biondina vero? E' veramente molto carina per quello che ho potuto vedere anche se le lacrime rovinavano decisamente la sua immagine- Esclamò Kaspar.
-Ma ti sembra una cosa da dire in questo momento?- Fece Marzio girandosi verso di lui. 
Ma Bunny si lasciò sfuggire un sorriso. -Si è molto carina, ma ha già sofferto molto per amore...-
-E tu non sei il ragazzo giusto per lei Kaspar. Lascia perdere. La faresti soffrire ulteriormente e non credo sia proprio il caso. -Continuò Marzio.
-Non ho intenzione di ferire nessuno. Non è per questo che sono tornato...comunque Bunny non è la fine del mondo...cioè si capisco che è una notizia sconvolgente arrivata al momento sbagliato però Marta a quanto ho capito è tua amica praticamente da sempre...
-Bè si lo è...-
-Bene allora invece che scappare come hai fatto poco fa, dovresti affrontarla e basta! E meno male che ero io il codardo ad essere scappato!! Alla fine se ci pensi Bunny non vi cambierà molto. Potete tranquillamente continuare ad essere amiche, ma questa volta con la consapevolezza che è qualcosa di più, cioè tua sorella.-
-Odio ammetterlo ma sono perfettamente d'accordo con Kaspar, Bunny, magari all'inizio sarà un po' difficile ma vedrai che con il tempo tutto tornerà alla normalità.-
-Grazie ragazzi mi sento un po' più sollevata.- Finalmente sul volto di Bunny comparve un sorriso sincero.
Squillò il telefono.
-Vado a rispondere torno subito.-
Bunny e Kaspar annuirono.
-Pronto?-
-Pronto Marzio sono Morea...-
-Ah ciao Morea.-
-Scusami non volevo disturbarti di nuovo ma il telefono di Bunny risulta spento, e io ho urgente bisogno di parlare con lei!.-
-Va bene Morea te la chiamo subito.-
-Grazie Marzio. Ciao.-
-Prego ciao.-
-Bunnyyy?-
-Dimmi Marzio.-
-Al telefono...è per te.-
-Per me? E chi è?-
-Morea. Ha detto che ti deve parlare urgentemente.-
-Mo...Morea?-
-Si Bunny...Dai vai a rispondere!-
-Ma...ma credo che sia con Marta!!-
-Bè è arrivato il momento Bunny! Su va a rispondere!-
-Va bene.-
-Pronto Morea?-
-Ciao Bunny! Puoi uscire?-
-Uscire?-
-Si Bunny...Vorremmo parlarti.-
-Siete tutte insieme? C'è...c'è anche lei??-
-Si Bunny, Marta è qui! Allora vieni?-
-Ma...proprio adesso adesso?-
-Si Bunny adesso! Per favore!-
Bunny stava decidendo se andare o no, da una parte voleva, non vedeva l'ora di chiarire le cose con Marta. Ma se da una parte voleva, dall'altra aveva paura. Paura che comunque le cose non sarebbero più state come prima.
-Hey Bunny? Bunny? Ci sei??-
-Ah si scusami Morea ero sovrappensiero...-
-Allora vieni o no? Se dici di no saremmo comunque noi a venire da te. E' ora di chiarire le cose!-
-Io...Uffa e va bene arrivo!-
-Bene ne sono felice Bunny! Siamo tutte a casa mia! sbrigati e non fare tardi come al tuo solito!-
-In questo momento sembri Rea sai...Comunque si cercherò di arrivare il più presto possibile!-
-Bene a tra poco allora!-
-A tra poco ciao.-
Riagganciò il telefono e tornò in cucina da Marzio e Kaspar che stavano in silenzio.
-Allora?-Fece subito Marzio.
-Mi aspettano TUTTE a casa di Morea.-
-Dai Bunny sta tranquilla andrà tutto bene!-
-Si speriamo Kaspar...-
-Dai non essere negativa ora Bunny, ci vuole ottimismo nella vita e tu una volta ne avevi da vendere.-
-Si Marzio una volte forse...-
-Vuoi che ti accompagno con la macchina?-
-No grazie preferisco camminare...E poi con la macchina arriverei subito.- E gli fece la linguaccia. -Piuttosto pensate a chiarirvi voi due!-
-Ci proveremo Bunny...ci proveremo.-
-Bravo Marzio! Ascoltalo fino alla fine mi raccomando e non vi ammazzate a vicenda!-
-Ahahah sta tranquilla Bunny! Ora va' che sennò rischi di fare tardi.-
-Tanto le ragazze ci sono abituate ormai! A più tardi!-
-A più tardi!
-Ciao Bunny!-
E così Bunny si chiuse la porta dell'appartamento di Marzio alle spalle, prese l'ascensore e successivamente si recò verso la casa di Morea.
Intanto nell'appartamento di Marzio
-Marzio dicevi sul serio?-
-Riguardo a cosa?-
-Al fatto che avevi intenzione di chiarire con me...-
-Si ero serissimo Kaspar! E' arrivato il momento della verità!-
-Perchè adesso vuoi la verità? Perchè non prima?-
-Ti ho cercato dopo Kaspar...Ti ho cercato con l'intento di spaccarti la faccia! Ma arrivato davanti a casa tua ho cambiato idea...volevo solo sapere perchè uno dei miei migliori amici mi ha tradito così andando con la ragazza che amavo! Non capivo, e non ne capisco ancora il motivo. Ma sono arrivato troppo tardi...Tuo padre mi ha detto che eri partito per chissà quale città dell'America e che ti aveva dato due carte di credito per sopravvivere-
-Già come vedi il mio caro paparino mi ha dato quello che volevo senza chiedere spiegazioni. In quel momento l'ho proprio apprezzato!-
-Kaspar parla ti ascolto. Voglio sapere tutto adesso!-
-Va bene Marzio ti racconterò tutto.-
 
 
Intanto Bunny era arrivata davanti alla casa di Morea. Ma non riusciva a suonare. Era completamente paralizzata!.
-Forse è meglio se me ne vado-Pensò-Mi scuserò domani a scuola con Morea...Ma si dai me ne vado...-
-Bunny ma che fai non entri??-
Bunny si voltò lentamente-RRea? Che ci fai qui? Non dovresti già essere su?-
-Sono dovuta tornare un attimo al tempio. Tu piuttosto? E' da un paio di minuti che ti osservo...Dai vieni entriamo insieme!-
-Em veramente Rea io ci avrei ripensato...Mi scuserò domani a scuola con Morea per non essere venuta...-
-Non dire stupidaggini Bunny! Tu adesso sali con me!-
E Rea cominciò a tirarla per un braccio verso la casa dell'amica.
-Dai Rea lasciami...Per favore-
-Bunny ascoltami, lo capisco che sei agitata e nervosa, lo è anche Marta, ma ora voglio farti la stessa domanda che ho fatto a lei, se continuate così, vi allontanerete sempre di più. E' questo che vuoi?-
-No Rea non è ciò che voglio!! Come puoi solamente pensare una cosa del genere??-
-Ma io non lo penso affatto Bunny! Ma se tu e lei continuerete così, vi allontanerete sempre di più! Affronta la situazione per quella che è. Basta scappare!-
Bunny ci riflettè su un attimo
-Ok adesso so qual è la cosa giusta da fare, anche se non so cosa dirle...-
-Sta tranquilla andrà tutto bene.-
-Grazie Rea-
Rea le rispose con un sorriso, e insieme, dopo aver citofonato, salirono le scale fino ad arrivare davanti all'appartamento di Morea. Suonarono alla porta.
-Sei pronta Bunny?-
-Non proprio...ma è la cosa giusta da fare.-
-Oh era ora!! Bunny è da più di mezz'ora che ti aspettiamo!-
-Scusami Morea.-
-Non preoccuparti l'importante è che sei venuta. Dai ragazze entrate non state sulla porta.-
E così Bunny e Rea entrarono, mentre Morea chiudeva la porta alle proprie spalle.
-Ciao Amy.-
-Ciao Rea...Bunny ciao.-
-Ciao.-
L'atmosfera era abbastanza pesante. Nessuna di loro sapeva cosa dire, finchè non fu Bunny a interrompere il silenzio.
-Scusate ma...Marta dov'è?-
-Si è chiusa in bagno. Abbiamo provato a parlarle ma non ci ascolta. Non vuole uscire. -Rispose triste Amy. Anche lo sguardo di Rea e Morea era triste.
Bunny sospirò.
-Va bene ragazze adesso ci penso io a parlare con lei.-
E detto questo andò davanti alla porta del bagno e bussò.
-Marta mi apri per favore? Sono Bunny...-
-Bunny?-chiese Marta con la voce rotta dai singhiozzi.
-Si Marta sono io...Aprimi ti prego.-
-Perchè sei venuta? Sto bene non preoccuparti puoi tranquillamente tornartene a cas...-
-Ma smettila Marta! Non è vero che stai bene come non è vero che sto bene io!! Ora apri questa porta!-
Si sentì la chiave girare nella serratura, ma Marta non uscì comunque dal bagno.
Bunny si girò verso le sue amiche. -Ragazze vorrei parlare da sola con lei...-
-Va bene.-
-Non preoccuparti.-
-E sta tranquilla.-
Bunny sorrise a tutte e tre le sue amiche e poi entrò nel bagno da Marta. Vederla in quello stato le faceva male al cuore. Era seduta per terra accovacciata su se stessa che piangeva. Bunny le corse subito incontro abbracciandola.
-Dai Marta non fare così ti prego.-
Ma Marta non accennava a voler rispondere. Continuava a piangere stretta tra le braccia di Bunny.
Bunny dal canto suo non sapeva che fare. Continuava ad abbracciare l'amica. Sperava che quel suo abbraccio potesse calmarla almeno un po'. Dopo un paio di minuti, che a Bunny erano sembrati un'eternità, Marta sembrava essersi ripresa un po' e cominciò a parlare.
-Sai Bunny avevo paura...Paura che tu non volessi più vedermi...Paura che tu ce l'avessi con me.-
-Marta ma che stai dicendo?!? Perchè dovrei avercela con te?-
-Per...perchè siamo sorelle...perchè stamattina...hai dato l'impressione, quando sei scappata, di non volerne più sapere niente di me...-
-Marta ma non dire stupidaggini! Io ti voglio bene, sei una delle mie più care amiche...cioè si sei anche mia sorella a quanto pare...ma ho appena capito che non m'importa!-
-Che...che vuol dire che non t'importa?-fece all'improvviso Marta staccandosi da quell'abbraccio e rivolgendole uno sguardo ancora più triste.
-Che per me eri già come una sorella! Sapere che adesso lo sei realmente infondo non cambia le cose tra noi Marta. Ti voglio bene e non voglio assolutamente che il nostro rapporto cambi!-
Adesso anche Bunny stava piangendo. Marta le si avvicinò, e questa volta fu lei ad abbracciarla.
-Oh Bunny sono così felice! Avevo paura. Una stramaledetta paura di perderti. Ti voglio un mondo di bene.-
-Anche io Marta, e sta tranquilla che non mi perderai né ora né mai qualunque cosa succeda.-
Amy, Rea e Morea, che avevano origliato tutto da dietro la porta, entrarono nel bagno e corsero ad abbracciare le loro amiche che erano ancora per terra a piangere e a sorridere contemporaneamente.
 
 
Nel frattempo nell'appartamento di Marzio...
-Tu...tu l'amavi?-
-Si...mi dispiace Marzio.-
-Ma perchè non me l'hai detto prima?-
-E' perchè avrei dovuto farlo Marzio? Che sarebbe cambiato?-
-Avrei cercato di non farti soffrire...-
-E come? E poi dai Marzio non dirmi che adesso ti senti in colpa? Tu non hai fatto nulla, ho fatto tutto io.-
-Si è che...mi dispiace che tu abbia sofferto a causa mia Kaspar.-
-Dai basta Marzio è tutto passato. Per me ormai fa tutto parte del passato. Non ha più importanza. Da domani comincerò a cercare una nuova abitazione, scusami ma oggi proprio non ho...-
-Ma che stai dicendo? Senti Kaspar puoi restare qui per tutto il tempo che ti serve. Come hai detto tu ormai fa tutto parte del passato. Io non sono più arrabbiato con te.-
-Dici sul serio? Quindi mi hai...perdonato?-
-Si Kaspar.-
-Grazie Marzio! Ne sono veramente felice!-
-Anche io Kaspar...anche io.-
E i due amici si abbracciarono, anche se per pochi secondi, contenti di essersi ritrovati.
 
 

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Capitolo 19
*** La Verità Finalmente! ***


Bunny e Marta hanno fatto pace. Hanno capito che infondo erano già come sorelle e che comunque non sarebbe cambiato niente. Ma adesso era il momento di conoscere fino infondo la verità. Quella verità che i genitori le avevano negato per ben quindici lunghi anni.
-Marta io adesso vado dai miei genitori...voglio sapere la verità da loro...voglio sapere perché siamo state divise...-
-Li consideri ancora i tuoi genitori? Io non ne voglio sapere più niente!-
-Marta!- esclamarono Amy, Rea e Morea all'unisono.
Marta si voltò verso di loro-Che c'è? Loro non sono i miei veri genitori!-
-Ma Marta...-Cominciò a dire Rea.
-No Rea, Marta ha ragione.- la interruppe Bunny per poi voltarsi verso la sorella.- Non sono i tuoi veri genitori ma sono comunque le persone che ti hanno amata e cresciuta fino ad ora. Questo non puoi dimenticarlo, e non puoi neanche cancellare l'affetto che provi per loro. Metti da parte la rabbia e la delusione che senti adesso e vieni con me. -Le disse con gli occhi lucidi allungandole la mano. -Chiamo i miei e gli dico di raggiungerci a casa tua ok?-
Marta sospirò afferrandole la mano. -E va bene Bunny verrò con te, ma non ho nessuna intenzione di passare la notte lì in quella casa con loro...promettimi che una volta che avremo saputo la verità ce ne andremo da lì...-
-Si Marta te lo prometto.-
Mezz’ora più tardi i signori Tsukino, e signori Aino e le due ragazze si ritrovarono nel soggiorno a casa di Marta. Si respirava un’aria pesante, ed entrambe le ragazze avevano rifiutato il contatto con i genitori.
-Noi adesso vogliamo sapere la verità…- Comincia Bunny ma Marta la interrompe. – Perché siamo state separate se siamo sorelle? Perché siamo venute a saperlo solo adesso? Dove sono i nostri veri genitori? Basta bugie!! È il momento della verità! Parlate in fretta perché non voglio restare in questa casa più del necessario!-
-Ma Marta…-
-No Karmen… sono qui solo perché voglio sapere la verità, del resto non m’importa…-
Karmen cominciò a piangere di fronte alla freddezza della figlia.
-Karmen? Perché non la chiami più mamma?-
-Perché dovrei Shingo? Voi non siete i miei genitori no? Quindi non ho motivi per chiamarvi mamma e papà!!-
-Ma come diavolo puoi dire questo Marta??- sbottò Shingo.
Karmen continuava a piangere senza riuscire a dire nulla, Shingo e Marta continuavano ad urlare fra loro, mentre Bunny osservava i suoi genitori senza dire nulla e silenziosamente li pregava di porre fine a quelle urla.
-Shingo adesso basta urlare! E anche tu Marta siediti e ascolta quello che abbiamo da dirvi!- Fu così che Kenji interruppe quelle urla.
-Allora…Quando vi abbiamo adottate, voi eravate nate da qualche mese, non siamo mai venuti in contatto con la vostra vera madre, o vostro padre, non sapevamo che eravate sorelle. Non vi avremmo mai divise. Quelli dell’orfanotrofio dove eravate state portate hanno creato confusione scambiandovi semplicemente per altre due bambine arrivate lì lo stesso giorno, ma che non avevano niente in comune. Per questo siete state adottate da due famiglie diverse. La prima volta che vi abbiamo visto insieme abbiamo notato subito la somiglianza fra voi, ma inizialmente non ci abbiamo fatto molto caso, ma crescendo voi vi somigliavate sempre di più. Non poteva essere solo un caso, considerando che quell’orfanotrofio ha commesso molti errori con le adozioni.-
-Così ci siamo riuniti tutti e quattro per andare all’ospedale dove siete nate per vedere se ci potevano dire qualcosa di più.- continuò Shingo. – All’ospedale ogni giorno vengono registrate tutte le date di nascita dei bambini, così abbiamo chiesto se era possibile controllare se il 30 giugno del 1996 erano nate due gemelline. L’infermiera dopo aver controllato ci disse che quel giorno erano nate due coppie di gemelli, due maschietti e due femminucce. Le due femminucce siete voi…-
-Avevate solo dieci anni quando l’abbiamo scoperto. Eravate due bambine così felici. Questa verità vi avrebbe turbato, proprio come lo siete adesso. Non volevamo nascondervi nulla.- disse Ilenia.
-E non volevamo nemmeno ferirvi. Non avreste dovuto scoprire la verità in quel modo. Ma anche se non siete le nostre vere figlie, noi vi vogliamo bene come se lo foste veramente. Marta noi ti vogliamo bene. Capisco che sei delusa e arrabbiata, ma rimani ugualmente la nostra bambina. Non abbiamo nessun legame di sangue è vero, ma questo non conta perché ci vogliamo bene, noi lo sappiamo che anche tu ce ne vuoi Marta.-
Marta non rispose all’affermazione della madre.
-Ma… della nostra vera madre non si sa niente?- chiese Bunny mentre cercava di trattenere le lacrime.
Ilenia scosse la testa in segno di negazione.- Sappiamo solo che si chiama Selene e che aveva sedici anni quando vi ha dato alla luce.-
Calò il silenzio nella sala. Silenzio che durò molti minuti finché non fu Marta ad interromperlo.- Bunny ce ne andiamo?- Le disse tirandola per un braccio.
-Marta…-
-No mamma…non voglio sentire altro…non adesso…- Poi si rivolse a Bunny.- Ti prego andiamo via…-
Bunny annuì così Marta uscì dalla porta d’ingresso e si fermò ad aspettarla. I signori Aino non la fermarono. Avevano capito che Marta aveva solo bisogno di un po’ di tempo per digerire la cosa, e quando sarebbe stata pronta, sarebbe anche tornata da loro.
Bunny fece per andarsene anche lei, ma la voce di sua madre la bloccò.
-Bunny… dicci qualcosa…-
Bunny si voltò verso i suoi genitori.- Io vi voglio bene, e questo non cambierà l’affetto che provo per voi, ma cercate di mettervi nei nostri panni…non possiamo digerire tutto come se niente fosse. Dateci un po’ di tempo…ok?-
Entrambi annuirono, poi Ilenia scattò in piedi e corse ad abbracciare la figlia. Questa volta Bunny non si ritrasse, anzi ricambiò quell’abbraccio. Non ce l’aveva più con i suoi genitori. Loro alla fine non c’entravano niente con l’errore avvenuto quindici anni fa, e ora doveva solo farlo capire a Marta dato che lei ce l’aveva ancora con i suoi genitori.
-Signori Aino Marta vi vuole bene. Non pensava quello che ha detto prima, è solo molto arrabbiata e delusa, ma sono sicura che le passerà. Adesso raggiungo Marta. Ciao.-
E così dicendo uscì anche lei da quella casa raggiungendo Marta.
 


Ciao a tutti ^^
questo capitolo era pronto da un po', ma non sapevo se pubblicarlo o no perchè non ho la minima idea di quando riuscirò ad aggiornare il prossimo capitolo xD
Alla fine ho deciso di pubblicarlo anche se sinceramente non mi convince molto...
Bè spero comunque possa piacervi ^^ e se vi va lasciate una recensione ;)
Alla Prossima ;)

Kiss Namy =)

 

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Capitolo 20
*** Vogliamo Conoscerla! ***


-Marta non puoi essere ancora arrabbiata con i tuoi genitori!-
Le due ragazze si erano allontanate dalla casa di Marta fino ad arrivare al parco dove si erano conosciute, e dove passavano molto tempo anche con le loro amiche.
-Non è che sono arrabbiata…è solo che non mi andava di salutarli come se non fosse successo niente tutto qui.-
-Ma tua madre…-
-Starà bene non preoccuparti. E poi non è mica un addio. Tornerò a casa, ma per adesso mi fa troppo strano continuare a chiamarli mamma e papà sapendo che in realtà non lo sono. Ho capito che alla fine non c’entrano niente, o quasi, con quello che è successo, ma adesso ho bisogno di stare lontana da loro. E poi ci hanno pur sempre mentito. È anche questo che mi da molto sui nervi-
Bunny annuì semplicemente. Capiva perfettamente come si sentiva Marta anche se aveva reagito in modo diverso poco fa davanti ai genitori.
Squillò un telefono. Era quello di Bunny. Lesse il nome sul display e le spuntò un sorriso. Era Marzio che la chiamava.
-Pronto?-
-Pronto Bunny sono Marzio…è tutto ok?-
-Si si non preoccuparti sto bene.-
-Hai risolto quindi con Marta?-
-Si e siamo anche andate a parlare con i nostri genitori…-
-E…?-
-E loro non c’entrano niente. Hanno fatto casini all’orfanotrofio. Lì siamo state separate, e per colpa loro è nato tutto questo.-
-Mmm ho capito…Senti dove sei? È tardi vengo a prenderti.-
-Sono al parco con Marta…senti ti dispiace se lei…si insomma potrebbe venire anche lei con me a casa tua?-
-Ma Bunny posso andare tranquillamente da Amy, Rea o Morea, non credo che avranno problemi nell’ospitarmi!-
-Shh Marta sta’ zitta! E poi se per Marzio va bene, che problemi ci sono?-
-Ma non puoi chiedere una cosa del genere al nostro, ti ricordo, professore!-
-Perché no? E poi gliel’ho già chiesto!-
-Si ma io mi sentirei in imbarazzo! Non capisco come faccia tu a non sentirti così!-
-Em… ragazze? Io sarei ancora qui…-
-Oh scusami Marzio…non ci avevo fatto caso…-
-Vabbè non fa niente dai…Dì a Marta che può venire tranquillamente senza problemi!-
-Grazie Marzio! Grazie davvero!!-
-Figurati per te questo e altro! Adesso aspettatemi lì che vengo a prendervi. A fra poco.-
E riagganciò il telefono senza aspettare la risposta di Bunny e si rivolse a Kaspar che lo guardava sghignazzando.
-Ma sentitelo “per te questo e altro”, sei proprio cotto amico!-
-Ma smettila! Sto solo cercando di aiutarla in qualità di suo insegnante!-
-Si si certo…so che ne sei innamorato! E scommetto che gliel’hai già detto!- disse Kaspar continuando a sorridere.
-Invece di stare lì e sorridere come un cretino, vieni con me al parco che andiamo a prenderle.-
-Anche l’altra biondina viene qui?-
-L’altra biondina si chiama Marta, e sì, viene anche lei.-
Kaspar si fiondò davanti alla porta d’ingresso-Che fai ancora lì impalato? Sbrigati!!-
Marzio scosse la testa a destra e a sinistra, seguì l’amico e uscirono dall’appartamento per recarsi al parco.
 
Intanto al parco…
-Hey ma perché sei arrossita Bunny?-
-Ha detto che per me farebbe questo e altro…-
-Sei innamorata persa Bunny, e lui lo è di te!-
-So che mi ama… ti ricordo che si è dichiarato…-
-Si ma perché non ti dichiari anche tu? Lui sa solo che provi qualcosa per lui, ma non sa che è amore.-
-Marta ti ricordo che io e lui per il momento viviamo sotto lo stesso tetto! Non vorrei che…-
-Guarda che non c’è niente di male a dirglielo! E poi se anche se entrambi siete innamorati, pare che dovete fare subito l’amore!-
Bunny avvampò. -Cambiamo discorso dai…-
Marta sorrise per poi tornare di nuovo seria mentre cominciava a dondolarsi sull’altalena. -Sai Bunny io vorrei cercarla…-
-La nostra vera madre dici?-
-Si…vorrei tanto conoscerla…sapere che fa adesso…se in questi quindici anni ha mai pensato a noi…insomma vorrei parlarle.-
-Ti capisco benissimo…Abbiamo così tante da chiederle…ma come possiamo trovarla? Non sappiamo nulla di lei, a parte il nome e l’età.-
-Già e forse neanche si trova più a Tokio…-
Le ragazze rimasero in silenzio. Entrambe stavano pensando a tutta quella situazione che si era venuta a creare finchè una voce non attirò la loro attenzione.
-Bunny!!- la chiamò un ragazzo
La ragazza si girò. –Ciao Marzio!-
-Ciao Bunny e ciao anche a te Marta!-
-Ciao Marzio volevo ringraziarti per la tua ospitalità…-
-Figurati Marta nessun problema! Ma ragazze…non avete freddo??-
Le due ragazze si guardarono. -Bè effettivamente ora che ce lo fai un notare, fa un po’ freddino!- Rispose Bunny.
-Dai venite entriamo in macchina che c’è il riscaldamento.-
Così i tre ragazzi salirono in macchina. Notarono Kaspar solo dopo essere salite sul sedile posteriore.
-Ah ci sei anche tu Kaspar! Non ti avevo visto scusami!-
-Non preoccuparti Bunny.- Poi si rivolse a Marta. -Piacere bellissima io sono Kaspar.- e le avvicinò la mano.
Marta abbassò lo sguardo imbarazzata, gli strinse la mano e con un tono di voce basso, che non è proprio da lei, gli rispose.- Pia…piacere mio Kaspar io sono Marta.-
Bunny vedendo Marta in imbarazzo con Kaspar, non potè fare a meno di ridere.
-Non c’è niente da ridere Bunny!!-
-Oh si Marta c’è da ridere eccome invece!! Quando parlavi prima di determinate cose sembravi così sicura di te e invece ora…-
Ma Marta le tappò la bocca prima che potesse continuare. -Scusatela è un po’ strana oggi non fate caso a ciò che dice!- Poi si avvicinò all’orecchio di Bunny e le sussurrò. -Bunny smettila di ridere o parlerò io con il tuo caro Marzio.-
Bunny smise all’istante di ridere diventando subito seria. Marzio e Kaspar si guardavano senza capire nulla. -Ragazze tutto ok?-
-Si si Marzio non preoccuparti siamo solo un po’ stanche!-
-A proposito Marzio, a quanto vedo voi due avete fatto pace!-
-Si si abbiamo chiarito tutto! Adesso è tutto apposto!-
-Sono contenta per voi Marzio.-
-Grazie.-
-Ragazze volete andare da qualche parte a mangiare?-
-Em…veramente se per voi non è un problema, vorremmo andare a casa a riposare…- Disse Marta.
-No no nessun problema ragazze, andiamo subito!-
I quattro ragazzi arrivarono a casa di Marzio mezz’ora dopo. Marta e Bunny nel frattempo si erano addormentate, la prima sulla spalla dell’altra, e la seconda appoggiata sulla testa della prima, così Kaspar e Marzio, dopo averle coperte con i loro giubbotti, le presero in braccio per portarle di sopra. Le due ragazze furono adagiate nel letto matrimoniale di Marzio, e dopo averle coperte per bene uscirono dalla stanza per farle riposare.
-Dovevano essere proprio a pezzi!-
-Già è stata una giornata molto pesante per loro.-
-Si ma tu adesso dove dormi Marzio?-
-Sul divano mi sembra ovvio! Non ho intenzione di dormire con te Kaspar, non sei il mio tipo.- e gli sorrise.
-Ahahah Marzio neanche tu sei il mio tipo. Comunque stasera tocca a me dormire sul divano visto che ieri ci hai dormito tu. Per non spaccarci la schiena ci conviene fare una sera l’uno.-
-Mmm va bene Kaspar. Vado a dormire allora. Sono stanco anche io.-
-Si vado a dormire anche io. Buonanotte Marzio.-
-Buonanotte Kaspar.-


Stasera sono riuscita ad aggiornare entrambe le mie storie che bello =D
Spero che questo nuovo capitolo sia di vostro gradimento!
Al prossimo aggiornamento

Kiss Namy ;)

 
  

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Capitolo 21
*** Un Nuovo Compagno di classe ***


-Heyy ragazze svegliatevi!! Bunny oggi per te ricomincia la scuola!-
-Come sei noioso Marzio! Ma lasciale dormire, tanto se non vanno a scuola per un giorno non succede niente!-
-Bè prima cosa Bunny non viene a scuola da tre giorni dato che era stata sospesa, e Marta ha marinato la scuola per due giorni di fila!-
Le due ragazze intanto…
-Uffa ma perché urlano così? Vogliooo dormireee!-
-Dai Marta non cominciare a parlare pure tu! Sta’ zitta e torna a dormire.-
Bussarono alla porta. -Si può?-
-E dai Marzio lasciaci dormire ancora un po’ almeno!-
-Bunny sono le 7.30 dovreste alzarvi adesso…-
-Uffa e va bene professore ci alziamo basta che la smetti di parlare… a proposito posso darti del tu?-
-Bè Marta vedo che l’hai già fatto senza chiederlo. Comunque non preoccuparti quando non siamo a scuola puoi darmi del tu tranquillamente. Adesso sbrigatevi che sennò facciamo tardi di nuovo. Io intanto vi preparo la colazione.-
Così Marzio uscì dalla stanza per permettere loro di cambiarsi.
-Peccato che la sospensione sia già finita. Non mi sarebbe dispiaciuto se fosse durata qualche giorno di più!- disse Bunny mentre si alzava sbadigliando.
-Bè sorellina potremmo sempre farci sospendere oggi. Un paio di giorni di vacanza non ci farebbero mica male!-
-Sorellina…che strano sentirsi chiamare così…-
-Scusami non ci ho fatto caso…mi è uscito così…-
-È piacevole invece sentirsi chiamare così.- e le rivolse un sorriso. -E comunque la sospensione è fuori discussione. Non me ne posso permettere un’altra.-
-Peccato.-
-Già. Dai andiamo a fare colazione che sto morendo di fame!-
-Mando un attimo un messaggio e arrivo.-
Bunny la guardò con fare interrogativo così Marta sospirò e continuò. - Ai miei genitori…sai non vorrei che si preoccupassero…gli dico solo che sto bene e che sono con te…-
Bunny annuì, le sorrise e andò a fare colazione.
-Ciao mamma…volevo solo farvi sapere che sto bene…non preoccupatevi…sono con Bunny…mi dispiace di avervi feriti e delusi ieri…ero molto arrabbiata…ferita e delusa anche io…ma comunque vi voglio bene…adesso vado che sono in ritardo. Ciao e non preoccupatevi.-
Messaggio inviato.
 
8.05
-Lo sapevo mi avete fatto fare tardi di nuovo!-
-E dai su Marzio sta’ calmo che non muore nessuno se fai tardi per una volta.-
-Questa è la seconda volta Marta.-
-Bè avresti anche potuto lasciarci a casa a dormire!-
-La smettete di punzecchiarvi per favore.-
-Ma Bunny è troppo perfettino! Qualche minuto di ritardo non ha mai ucciso nessuno!-
Bunny ignorò l’ultimo commento di Marta. -Bene siamo arrivate ci vediamo dopo Marzio ciao.- Prese Marta per un braccio e cominciò a correre verso la classe. La porta era ancora aperta, segno che ancora l’insegnante non c’era o che stava ancora facendo l’appello. Entrarono in classe.
-Bene meno male che l’insegnante ancora non c’è!-
-Almeno vi siete risparmiate la ramanzina stamattina!-
-Amy buongiorno!-
-Bè vedo che state meglio rispetto a ieri.-
-Si si Morea stiamo bene!-
-A proposito scusate se poi non ci siamo fatte sentire, ma ci siamo addormentate.-
La professoressa Mansini entrò in classe. -Allora ragazze vi volete sedere?-
Le ragazze presero posto dopo aver bisbigliato ad Amy e Morea che le avrebbero raccontato ogni cosa.
-Bene prima di cominciare la lezione vi informo che avrete un nuovo compagno di classe! Vieni avanti Diamond Black!-
Diamond entrò in classe e Bunny scattò in piedi facendo cadere la sua sedia per terra. -Dia…Diamond che…tu che ci fai qui??-
-Oh ma guarda un po’ che si rivede! Bunny ciao! Sai mi sei mancata veramente tanto!- e scoppiò a ridere.
-Tsukino torna a sederti! Black trovati un posto e siediti anche tu.-
-No non posso crederci Lui che cosa ci fa qua? Io contavo di non vederlo mai più. No! No! No! Non può essere vero. Questo è solo un incubo vero? Non può essere la realtà!!-pensava Bunny.
-Bunny…Hey Bunny mi senti? È tutto ok?-
Marta stava chiamando Bunny sottovoce per non farsi sentire dalla prof. Bunny si voltò verso di lei. Marta aveva uno sguardo preoccupato. Anche Amy e Morea la guardavano preoccupate.
-S…Si non preoccuparti.-
Marta non le credeva. Il suo umore era cambiato all’improvviso, e questo era dovuto a quel nuovo ragazzo che era appena entrato in classe. Sembrava che si conoscessero già. Così le disse semplicemente -Parliamo dopo.-
Bunny annuì solamente.
Le ore passavano e ormai mancavano solo cinque minuti al suono della campanella che indicava la pausa pranzo. Bunny con la scusa di dover andare in bagno, uscì dalla classe. Voleva evitare l’interrogatorio delle sue amiche.
Ricevette almeno due messaggi da ognuna di loro che le chiedevano dov’era e che le dicevano che erano preoccupate.
Bunny rispose solo ad un messaggio dicendo che stava bene ma che aveva bisogno di stare da sola. Rimise il telefono in tasca e qualcuno la chiamò. Le si gelò il sangue appena riconobbe quella voce.
-A quanto pare ci si rivede eh Bunny?-
-Stammi lontano Diamond…non avvicinarti…-
-Ma come? Ci siamo divertiti tanto due mesi fa e ora tu mi tratti con freddezza?- Continuava a sorridere avvicinandosi sempre di più a Bunny.
-No Diamond…tu ti sei divertito…non io…- calde lacrime cominciarono a uscire dai suoi occhi.
-È solo colpa tua Bunny! Saresti dovuta uscire con me come ti avevo chiesto! Te la sei cercata! Ahahah come ti ho detto prima mi sei mancata veramente tanto.-
Aveva afferrato Bunny per un braccio e l’aveva tirata a sé. Le loro labbra erano vicinissime. -Lasciami Diamond. Lasciami…- Cercava di liberarsi dalla presa di lui. -Ti prego.-
Lui non l’ascoltava. Era sempre più vicino.
-Ti ha detto di lasciarla non hai sentito?-
Morea, Amy e Marta finalmente avevano trovato Bunny. Morea e Marta scattarono subito davanti a Bunny allontanando Diamond da lei, mentre Amy corse ad abbracciare l’amica che ormai piangeva a dirotto.
-Diamond vattene e lascia in pace la nostra amica!-
-Ahahah mi dispiace ma è impossibile! Ho appena cominciato!  Bunny non ti libererai mai di me ricordatelo! Ahahah.-
Si liberò dalla presa di Morea e se ne andò.
-Bunny che ti ha fatto?- disse subito Marta.
-Vuoi spiegarci perché quel tipo ti conosce?-
-Ragazze non credo sia il momento adesso…-
-Ma Amy…-
Bunny si staccò dall’abbraccio di Amy, si asciugò le lacrime e cominciò a parlare. -E va bene ragazze…dopo la scuola…quando ci saranno anche Marzio e Rea vi racconterò tutto. Non voglio doverlo ripetere due volte…Per favore…-
-Va bene Bunny dopo la scuola…-
-Adesso vieni, cerca di calmarti e sciacquati il viso.-
-E poi torniamo in classe che le lezioni sono cominciate…-
Bunny annuì semplicemente e si lasciò guidare dalle amiche, prima in bagno e poi in classe.

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