Dopo il Per Sempre

di Pletto_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** After the end there's a new start. ***
Capitolo 2: *** Boston e Vecchi amici. ***
Capitolo 3: *** Addii e novità ***
Capitolo 4: *** Hollywood, sorprese e tacchini ***
Capitolo 5: *** Una cena tra amici ***
Capitolo 6: *** Arrivederci, ma non addii ***



Capitolo 1
*** After the end there's a new start. ***


Jack vive a Boston con Doug, la nonna e Amy, Dawson vive a Hollywood e Pacey e Joey cercano di avere una vita a New York...

"Quando sono solo penso a lei, la mia migliore amica, la ragazza, o meglio la donna, che mi ha lasciato una bambina da accudire... Ormai è passato quasi un anno dalla sua morte, io e Doug ci siamo trasferiti a Boston, è stato così difficile lasciare Capeside, sia per lui che per me... Ora insegno alla Boston Bay la mia stessa università, lui fa il poliziotto, non lo vedo proprio felice, la nonna ha voluto venire con noi, quando non ci siamo c'è lei che tiene d'occhio Amy, siamo quasi una famiglia felice, sta sera verrano Joey, Dawson e Pacey a trovarci, non vedo l'ora di rivederli."

Aereoporto di Boston ore 5 p.m.

"Muoviti joey come sei lenta oggi" disse scherzosamente Pacey aiutando la sua ragazza con i bagagli.

"Cavolo Pacey non siamo mica in ritardo vedra che ci aspettano qui fuori dall'aereoporto" disse Joey sbuffando per levarsi un ciuffo di capelli dagli occhi.

"Signorina Potter non la riconosco più" disse una voce familiare elle spalle dei due ragazzi.

"Jack" urlò Joey correndo incontro al suo amico e lasciando Pacey con tutti i bagagli intorno.

"Fratellino vuoi una mano"

"Doug sei tu non ti avevo riconosciuto senza divisa da sceriffo di Capeside" disse con il suo solito tono sarcastico.

"Ahah spiritoso come stai? Fatti salutare"

"Allora manca solo Dawson ragazzi?" disse la nonna entrando nell'atrio dell'aereoporto con il passeggino, sopra c'era appisolata una bellissima bambina dai capelli biondi, Amy, la figlia di Jen.

"Oh signore quanto cresciuta così grande" osservò Joey con le lacrime agli occhi per l'emozione.

"Ma... Sbaglio o ha i capelli di e gli occhi Jen?" notò Pacey con una velata malinconia.

"Si sono gli occhi di Jen" rispose la nonna sempre più malinconica.

I cinque rimasero in un imbarazzente silenzio finchè la voce metallica dell'altoparlante annunciò che l'aereo proveniente da Los Angeles era appena atterrato.

"Ehi guardate ragazzi il famoso autore e regista Dawson Leery quello di The Creek" urlò Pacey imitanto la voce di un fan sfegatato.

"Cao ragazzi" salutò Dawson.

"Che ci fai un autografo?" chiese Jack assecondando Pacey.

"Siamo tutti?" chiese ridendo Doug.

"Si" rispose Jack.

I sei salirono sulla macchina di Doug, che sembrava molto più un furgoncino che una macchina, e andarono a casa di Jack e Doug.

"Potete sistemarvi in queste due stanze" disse la nonna indicando due stanze molto spoglie, sicuramente mai usate, in una c'erano due letti singoli con dei copriletto da bambini, uno con Superman e l'altro con Spiderman; l'altra stanza invece aveva un letto solo e un copriletto da bambina con una principessa Disney stampata su di esso.

"Scusa nonna ma io e Dawson dobbiamo dormire insieme?" chiese Pacey piuttosto sconvolto.

"Si Pacey, scusa, ma io non voglio che in questa casa avvengano cose di quel genere" disse la nonna con il viso tutto paonazzo.

"Ah non ti vedo molto felice di dormire con me Pacey" disse Dawson ridendo.

"Francamente non sei il mio tipo ma fa niente queste sono le regole di questa casa, visto che dobbiamo dormire insieme io prendo Superman!" disse Pacey tuffandosi sul letto, così pesantemente da spostarlo di mezzo metro.

Venne l'ora di cena e tutti iniziarono a mangiare le squisitezze della nonna, non prima di aver detto la preghiera della sera.

"Ehi joey cos'è quello" disse Dawson notando un bellissimo anello sull'anulare destro di Joey.

"Ehm... ecco questo..." Joey non riusciva a concludere la frase, quindi intervenne Pacey vedendo la sua ragazza in difficoltà.

"Ehm ecco quello il suo anello di fidanzamento" disse Pacey lasciando tutta la tavola a bocca aperta.

"Vi sposate?!" chiese euforico Jack.

"Si ma ancora non è nulla di certo, dobbiamo decidere tutto" disse Pacey con tono difensivo.

"E quando volevate dircelo?" chiese Doug

"Beh sta sera visto che stavamo qui" disse Joey quasi giustificandosi.

"Basta per ora... Continuiamo a cenare ne riparliamo domani o dopo cena" disse Pacey

La cena proseguì tranquilla, parlarono del più e del meno... Dopo cena andarono a dormire perchè erano tutti molto stanchi per via del viaggio.

"Ehi amico stai bene?" chiese Pacey a Dawson nel buio della notte.

"Si" rispose freddamente Dawson.

"Non volevamo che lo venissi a sapere così!" disse Pacey giustificandosi.

"Senti Pacey, lei ha scelto te è risaputo non sono arrabbiato per questo da quanto tempo che gliel'hai chiesto"

"Ormai sono due mesi..." disse Pacey contando le settimane sulle dita delle mani.

"Perchè non me l'hai detto prima? E' per questo che sono arrabbiato!"

"Scusa non avrei voluto dirtelo per telefono"

"Fa niente sono così felice per voi!" disse Dawson con un sorriso così grande che i suoi denti bianchi illuminarono la stanza...

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Capitolo 2
*** Boston e Vecchi amici. ***


La mattina dopo Dawson, Pacey e Joey si svegliarono ognuno nelle rispettive stanze, proprio come aveva ordinato la nonna, con l'odore della pancetta scottata sulla padella.

Erano le 9.30 del mattino e la nonna stava coccolando Amy cantandole una canzoncina alquanto strana, parlava di Mosè e delle tavole dei comandamenti, che la bambina sembrava adorare.

"Buongiorno ragazzi ben svegliati!" disse la signora Ryan mettendo per terra Amy che si mise a giocare con i suoi giocattoli.

"Buongiorno signora Ryan, Jack e Doug sono andati a lavoro?" chiese Dawson afferrando un pezzo di pane appena tostato.

"Si, Jack tornerà per l'ora di pranzo e dopo starà tutto il tempo con voi..." rispose la nonna, alzandosi e andando a mettere altre due fette di pane a tostare.

"Che facciamo noi fino all'ora di pranzo?" chiese Joey, versandosi un pò di succo d'arancia nel bicchiere facendone cadere un pò sul tavolo.

"Bravissima Potter, tieni uno straccio..." disse Pacey porgendole uno straccio umido per pulire la chiazza di succo d'arancia che si stava espandendo. "Comunque Audry vive ancora a Boston, vero Joey?"

"Ehm, si... Mi pare di si" confermò Joey asciugando la chiazza arancione e lanciando lo straccio a Pacey, che lo afferrò stando attento a non sporcare.

"Potreste mandare avanti una famiglia numerosissima" disse Dawson sorridendo.

"Non capisco" disse Joey diventata rossa su tutto il viso.

"No dico che c'è molta complicità nei vostri movimenti..." chiarì Dawson

"Ehm si d'accordo... Andiamo a trovare Audry?" chiese sbrigativo Pacey, molto più imbarazzato di Joey.

I tre si vestirono, salutarono la nonna e uscirono... Appena sulle strada Dawson chiese: "Ma sapete dove abita Audry?"

"Si! Sono venuta a trovarla qualche mese fa." rispose Joey

"Quindi lei sa che voi due state insieme?"

"Si, ma come tutti non sa del fidanzamento" disse Joey.

Camminarono verso il centro della città e si fermarono davanti un bar, Joey spiò all'interno e decise di entrare.

"Ehi aspetta un attimo! Ma questo non è il bar dove lavora Ed..."

"Si! E' questo, ma non è colpa mia se Audry lavora qui!" disse Joey interrompendo Pacey mentre parlava.

"D'accordo scusa..." disse lui a bassa voce.
Dawson lì guardava stupito, "chissà cosa ha Joey oggi..." si chiese fra sè e sè.

"Salve stavo cercando Audry Liddell, dovrebbe lavorare qui" chiese Joey al barista di turno.

"Oh si, guarda ho appena attaccato e ancora non l'ho vista, vedi quel ragazzo con i capelli lunghi e mossi, quello che sta pulendo quel tavolo laggiù infondo? Prova a chiedere a lui si chiama Eddie" gli rispose il ragazzo un pò incerto.

"Fantastico!" disse sottovoce Joey.

Pacey le prese la mano, le scansò i capelli dal viso e le disse: "Li dobbiamo tagliare stanno sempre sugli occhi"

Joey abbassò gli occhi, sorrise e disse "Scusa per prima." Così dicendo gli diede un leggero bacio, le loro labbra si sfiorarono appena.

Andarono da Eddie tutti e tre.

"Ciao" disse lei

Lui appena si girò ebbe un sussulto come se avesse visto un fantasma, "Ehi Joey Potter, sei prorpio tu?"

"Si sono io, ti volevo chiedere se avevi visto Audry" chiese freddamente lei.

"Oh ehm, si sta dietro le quinte del palco te la vado a chiamare"
Nel frattempo che Eddie andava a chiamare Audry, i tre si sedettero a un tavolo e ordinarono un succo di frutta e un muffin a testa.

Eddie tornò con Audry che lo seguiva chiedendogli "Cosa vuoi?!" irritata come sempre, quando si accorse che seduti ad un tavolo c'erano tre dei suoi vecchi amici fece un salto che coprì la distanza tra lei e e loro. "Ragazziiiii!!!" strillò abbracciando Joey.

"Ehi Audry datti una calmata prima che rompi qualcosa" le strillò un uomo da dietro il bancone del bar.

"Stai zitto Steve!" urlò con la sua solita grazia "Allora cosa vi porta qui a Boston? Jack come sta? E voi due avete avuto bambini? E Dawson, quanti soldi hai nel portafoglio?" fece domande a raffica, non diede loro neanche il tempo di rispondere, solo Eddie riuscì a farla stare zitta ficcandogli lo straccio in bocca.

"Allora con calma Audry, siamo venuti a trovare Jack qui a Boston, no, io e Pacey non abbiamo avuto figli, però ci sposeremo forse" disse Joey incrociando le dita con un gran sorriso stampato in faccia, "Jack sta bene, e Dawson... Quanti soldi hai nel portafoglio?" disse sorridendo Joey.

"Già Dawson... Rispondi alla domanda più importante quanti soldi hai nel portafoglio?" disse Pacey assecondando le due amiche.

"Eh... Segreto di stato" disse Dawson.

Rimasero fino all'una a chiaccherare del tempo che è passato e dei vecchi tempi, finchè Pacey non guardò distrattamente l'orologio e si accorse che era tardi e che quasi sicuramente a casa li stavano aspettando. Si congedarono da Audry promettendole che prima di andare via sarebbero tornati per salutarla. Tornarono a casa e trovarono Jack intento a far mangiare Amy, che si rifiutava di mangiare continuando a dire "No voglio la cioccolata!" .

"Accidenti Amy! Non puoi mangiare solo cioccolata, sennò diventi un folletto del cioccolato e non diventerai più grande!" disse Jack rimproverando Amy, che essendosi spaventata, prese la forchetta e iniziò a mangiare, peccato che si roveciò tutto addosso, facendo nascere un sorriso sulla bocca dei presenti.

"Dai Jack, vatti a cambiare che sei ancora vestito da Professor McPhee ci pensiamo noi qui." disse Dawson offrendosi volontario.

"Signora Ryan le serve una mano? Anche se sono un cuoco, magari in questa occasione posso tornare a pelare le patate" disse scherzosamente Pacey  aiutando la nonna ogni volta che doveva prendere qualcosa troppo in alto o troppo in basso.

Nel frattempo Joey aiutava Amy a mangiare, che sembrava contentissimi di sporcarsi tutto il bavaglio, e invece, Dawson apparecchiava la tavola.

Quando tutto fu pronto, i ragazzi presero posto a tavola e iniziarono a dire la preghiera. Quando fu finita iniziarono a mangiare il primo a interrompere il rumore delle forchette che sbattono sulle stoviglie fu Jack.

"Allora dove avete intenzione di sposarvi?" chiese.

"Noi pensavamo a Capeside, insomma, Capeside è la nostra città natia... Lì ci sono un sacco di ricordi, e la maggior parte delle persone che vorremo invitare si trova lì" disse Joey.

"E chi volete invitare?" continuò Jack

"Ehm, a questa rispondo io" disse Pacey a Joey "noi pensavamo parenti e amici stretti"

"Quindi, Bessie, Body, Alexander, l'intera famiglia Witter, Dawson, noi, la famiglia di Dawson... E?" chiese Jack impaziente.

"Non saprei, Andie, Audry qualche amico di New York... E basta... Perchè ce lo stai chiedendo ora?" chiese curiosa Joey.

"Così... Potrei aiutarvi a organizzare il matrimonio, sono gay, ho un senso estetico migliore di quello di un uomo" disse Jack sorridendo.
Tutti scoppiarono a ridere quando improvvisamente Pacey si ricordò del tacchino nel forno.

"Signora Ryan vado a controllare il tacchino!" disse Pacey.

"Oh si Pacey, grazie... Me ne ero completamente dimenticata"
Pacey si alzò e andò in cucina.

"Ahi!" si sentì un gemito provenire dalla cucina.

"Tutto bene Pacey?" chiese Dawson, che fino a quel momento aveva solo ascoltato.

"Oh si! Mi ero dimenticato che il forno riscalda" disse Pacey tornando poco dopo nella sala da pranzo con un tacchino enorme e fumante tra le mani.

"Ma non sarà troppo?" chiese Joey preoccupata.

"Oh no va bene anche per sta sera" disse la signora Ryan alzandosi per prendere un coltello.

Finirono di mangiare, si alzarono e andarono in tutti nella stanza di Jack, a parlare e a controllare Amy, lasciando la nonna a guardare la televisione.

"Che bella che è" disse Dawson a un certo punto "Tutta sua madre" aggiunse.

"Si..." disse Jack con le lacrime agli occhi.

"Va bene io ho la pancia piena... Propongo di chiudere un pò gli occhi" disse Pacey.

"Ok... Andate in camera vostra e vi vengo a svegliare fra un'oretta" non fece in tempo a dire queste parole che gli altri si erano già addormentati sul suo letto "Va bene anche così" disse Jack sorridendo e uscendo dalla stanza.
Un'ora dopo Jack tornò in camera sua per controllare Amy e svegliare gli amici, li trovò che chiaccheravano con Amy.
"Quindi tu sei fratello di papà Doug?" chiese Amy incuriosità dalle nuove persone.
"Si e siamo anche molto amici di papà Jack" le rispose Pacey.
"Sapete che questo è il mio orsacchiotto Poochi, me l'ha regalato papà Doug al mio compleanno" disse portandosi l'orsacchiotto al volto e dandogli un bacio.
Jack entrò nella stanza e disse "Allora andiamo a fare un giro in città?"
"Siiii!!" disse Amy "'posso venire anche io?" chiese al papà.
"Certo piccola che puoi venire"
"Andiamo a Worthington?" chiese Joey emozionata.
Uscirono per la città, passando per la costa e da lontano videro Worthington, Joey si emozionò. "La mia università, qui mi sono laureata"
"Si lo sappiamo secchiona" disse Dawson prendendola in giro.
Passarono tutta la giornata in giro per Boston, fino a quando Amy non iniziò a lamentarsi perchè era stanca e voleva tornare a casa. Così l'accontentarono mentre tornavano a casa però si presero un gelato e ne portarono uno anche a Doug e alla nonna.
Quando tornarono a casa tutto era già pronto in tavola, quindi si sedettero a tavola, rimandando la doccia a dopo cena.
Finito di mangiare Dawson si alzò e andò a lavarsi, Pacey si mise a giocare con Amy che sembrava essersi innamorata del nuovo zio, Joey invece aiutò la nonna a sparecchiare.
Passarono la serata a parlare davanti il televisore e quando fu oradi andare a dormire per Amy, l'accompagnarono a letto e andarono a dormire pure loro, stanchi per l'intensa giornata.

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Capitolo 3
*** Addii e novità ***


Era giunto il giorno per Pacey, Joey e Dawson di tornare nelle loro rispettive case.

"Ragazzi già dovete andare via?" chiese Jack.

"Si Jacky purtroppo dobbiamo tornare a lavorare per poter raccogliere qualche soldo per poter vivere, sai com'è senza soldi non si va da nessuna parte" disse Joey caricando una piccola borsa blu notte nel bagagliaio di un taxi.

"Peccato che Doug non sia qui per potervi salutare, però mi ha detto di dirti, Pacey, che devi assolutamente chiamare tuo padre, non chiedermi perchè però!" disse Jack prendendo in braccio Amy.
"Che pizza, va beh lo chiamerò appena arrivo a New York" disse Pacey, caricando la valigia più grande nel bagagliaio.

"La posso tenere?" chiese Dawson indicando Amy che voleva a tutti i costi scendere per salutare gli zii.

"Ovvio che puoi! Amy vai dallo zio Dawson." disse Jack alla bimba, che corse in fretta da Dawson.

La prese in braccio molto goffamente, le sussurrò qualcosa nell'orecchio, in modo da far sentire solo a lei e non agli altri, Amy si guardò intorno senza fiatare come se stesse ascoltando il segreto più importante della sua vita. Fatto ciò le scompigliò i capelli sulla testa "Questo sarà il nostro piccolo segreto" le disse "Non dirlo a nessuno." Poi continuò "Ciao Jack, grazie per averci ospitato, magari la prossima volta potete venire tutti a casa mia a Hollywood" propose caricando anche il suo bagaglio e chiudendo la portiera del cofano.

"Perchè no!" rispose Pacey facendo una delicata carezza sul volto candido di Amy e salutando Jack con un abbraccio. "Ah Jack, controlla Doug, non deve fare parola del matrimonio con la mia famiglia!"

L'ultima a salutare tutti fu Joey, diede un bacio a Amy e uno a Jack.

"Ti vogliamo bene Jacky" gli urlarono dal finestrino del taxi già in corsa.
"Pacey chiuse il finestrino, autista, prima di portarci all'aereoporto ci può portare al bar vicino l'università pubblica?"
"Certo signore" rispose l'autista sterzando verso sinistra.
Arrivati al bar entrarono, al bancone c'era Eddie che stava spolverando i boccali, appena li vide strillò "Audry!!" lei entrò dalla porta sul retro e urlò a sua volta "Che vuoi Eddie?!"
"Ci sono i tuoi amici" indicò i tre con lo straccio.
"Ah ragazzi!" li andò ad abbracciare "State andando via?"
"Si Audry, ci vediamo la prossima volta che veniamo a Boston" disse Joey andandola ad abbracciare.
"Magari anche prima" disse facendo l'occhiolino a Pacey.
"Eh si, magari" disse ridendo Pacey che l'abbracciò.
"Dawson! Prima di andartene devi farmi vedere il tuo portafoglio"
Dawson rise imbarazzato "magari un giorno in cui saremo solo io e te" ammiccò
Audry lo baciò tre volte e infine disse "Grazie per essere passati a salutarmi, ora andate che si fa tardi" e infine aggiunse "Vi voglio bene"

Arrivati all'aereoporto, si salutarono e salirono su due aerei diversi, prima di salutarsi Dawson gli disse "Allora verreste a Hollywood il giorno del ringraziamento?"

"Certo che si! Ci vediamo a novembre allora!" disse Joey, Pacey non fece in tempo a rispondere che si ritrovò, come al solito, da solo con tutte le borse intorno.

"Va beh Dawson, devo iniziare a portare le borse scusa se non ti saluto" disse Pacey facendo un cenno a Dawson e prendendo a calci le borse per spostarle.

Sull'aereo per New York Pacey e Joey incontrarono un gruppo di scolari, esaltati per il loro primo viaggio verso la Grande Mela, però un po' a fatica riuscirono a parlare.

"Allora, parliamo di questo tabù?" chiese Pacey

"Che tabù?"

"Come che tabù? Il matrimonio, tu mi hai solo detto si, non vuoi mai parlarne, sono due mesi che siamo fidanzati, e tu sei riuscita a parlarne solo davanti agli altri"

"Scusa Pacey, ma sono ancora un pò scioccata, però hai ragione scusa, dovevamo parlarne prima" rispose lei con gli occhi bassi.

"Joey come fai a essere scioccata dopo due mesi? Va bene, non ti preoccupare, se non ti vuoi sposare, non è un problema... Basta che me lo dici, io ti amo così come sei, anche se non siamo sposati, non sarà un anello a cambiarci la vita"

"Pacey! Io ti amo, questo è l'importante, è vero, però voglio sposarti! Appena arriveremo a casa, facciamo le dovute chiamate e scegliamo la data" a quelle parole gli occhi di Pacey si illuminarono, si guardarono negli occhi per qualche istante e alla fine lei lo baciò, gli sussurrò all'orecchio due parole, forse un po' banali, ma che fecero sorridere Pacey "Ti amo"

L'aereo arrivò in tempo Dawson non stava più nella pelle, non vedeva l'ora di tornare a casa. Posò le borse davanti la porta per prendere le chiavi, ma appena le posò a terra la porta si aprì, o meglio, venne aperta da una ragazza bellissima; molto alta, capelli mossi e biondi lunghi fino alle spalle, occhi di un intenso blu notte, la ragazza lo abbracciò facendolo quasi cadere.

"Sei tornato!!" urlò

"Ehi, piano che mi rompi!" disse Dawson ridendo.

"Come è andata?" gli chiese

"Bene, ho rivisto i miei amici, ti ricordi Joey e Pacey? Quelli di cui ti ho parlato, si sposano!"

"Davvero? Quel Pacey e quella Joey? Non vedo l'ora di conoscerli, me li farai conoscere vero?"

"Certo che te li farò conoscere, li ho invitati per il giorno del ringraziamento!"

"Dawson, ma gli hai detto di me?" chiese tutt'a un tratto la ragazza

"No Mel, ma lo scopriranno quando verranno qui"

"Va bene, sarà una bella sorpresa credo..."

"Già... Da infarto" disse lui trascinandola dentro casa con un bacio e portandosela appresso mentre si buttava sul divano bianco "Quanto tempo" le sussurrò all'orecchio.

A Boston, Jack e Doug si presero una pausa dal lavoro e da Amy, e passarono tutta la giornata insieme.

"Era tanto che non stavamo insieme, solo noi due, mi mancavi" disse Doug baciando Jack con dolcezza, entrambi erano sdraiati sul letto della stanza.

"Si, per fortuna la nonna ha capito che aria tirava e ha deciso di uscire con Amy..." disse Jack ritornando a baciare Doug.

"Jack, prima di tutto voglio chiederti una cosa" disse Doug proccupato "Fanno bene a sposarsi?"

"Doug, ma che domande mi fai?! Ovvio che fanno bene, si amano e si sposano"

"Noi ci amiamo, Jack?" chiese Doug guardando il suo compagno negli occhi.

"Si che ci amiamo" rispose Jack, preoccupato per il comportamento del suo ragazzo.

Doug sorrise, "Va bene, dove eravamo rimasti?" disse Doug baciando Jack, questa volta con una passione travolgente.

 

Note dell'autore: Questo è il terzo capitolo, spero vi piaccia, e spero che almeno questa volta qualcuno lasci una recensione giusto per farmi sapere se c'è qualcosa in cui posso migliorare... Grazie in anticipo e a risentirci al prossimo capitolo.

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Capitolo 4
*** Hollywood, sorprese e tacchini ***


A New York c'era la pioggia, Joey e Pacey stavano sdraiati sul divano con le ginocchia che si toccavano, Pacey dettava e Joey scriveva i nomi.

"Allora i Witter li vuoi invitare tutti?" chiese Pacey mentre mangiava un lecca-lecca al limone.

"Si perchè non dovrei?" rispose Joey con la penna fra i denti.

"Anche mia sorella? Con quegli animali dei suoi figli..."

"Pacey sono cresciuti ormai, non saranno più tanto cattivi! Spero che siano cambiati"

"Non ci conterei troppo, io ti avvisata, se poi rovinano tutto, io ti dirò: vedi Joey? Te l'avevo detto"

"Dai, i Witter tutti con le rispettive famiglie, Bessie e Bodie, i Leery, Andie, Audry... Poi?"

"Sicuramente appena chiamerò mia madre si metterà a dire nomi di parenti sconosciuti quindi aggiungi altri dieci ai Witter... Matthew e Anthony? Daranno un po' di giudizi sui piatti di Body." disse Pacey ridendo con i denti stretti per non far cadere il lecca-lecca.

"Beh a questo punto invitiamo anche Sarah e Valerie... Trascriveranno i giudizi dei tuoi amici"

"Così magari li facciamo fidanzare" disse ridendo "D'accordo... E' arrivato il momento... Sei pronta a chiamare Capeside?"

"Si!"

dopo quel "si" si diedero un bacio di incoraggiamento Pacey alzò la cornetta e Joey compose il numero di Bessie, attesero il tempo di due squilli e si senti la voce di Alexander dire:

"Bed&Breakfast Potter desidera?"

"Ehi Alexander sono la zia Joey, non è che puoi passarmi la mamma?"

"Ciao zia! Certo te la chiamo subito, aspetta un attimo"

Mentre Alexander andava a chiamare Bessie, Joey disse a Pacey:

"Ho paura e non so perchè, insomma è Bessie, le ho sempre detto tutto"

Pacey stava per darle un incoraggiamento quando Bessie rispose al telefono.

"Joey? Che è successo?"

"Ehm, no Bessie niente, ti volevo dire una cosa importantissima..."

"Sei incinta?" la interruppe Bessie

"No! Ancora no!" sorrise e guardò il suo fidanzato, forse più preoccupato di lei "Pacey mi ha fatto la domanda... Mi ha chiesto se lo voglio sposare"

Si senti un urlo fortissimo, così forte che Joey dovette staccare la cornetta dall'orecchio. "Oh Joey! Sono felicissima! Quando, dove?"

"Non lo so! Per ora te l'ho detto chiedi al parroco di Capeside quando c'è disponibilità, magari verso marzo"

"A Capeside? A marzo? Che bello!! Chiederò domani appena mi sveglio"

Riattaccò, guardo Pacey negli occhi e gli disse: "Ora tocca a te"

"Ok..." disse rassegnato

Pacey prese la cornetta e compose il numero di casa Witter, speriamo che non risponda papà, pensò tra sè e sè...

"Pronto?" era la madre Pacey fece un respiro profondo.

"Mamma! Sono Pacey!"

"Pacey figliolo! Dimmi, che è successo?"

"Ehm, no nulla, ho chiesto a Joey di sposarmi, mi ha risposto si, e beh te lo volevo dire, ci sposeremo a Capeside, abbiamo già chiamato Bessie, lei si informerà sulla disponibilità della chiesa"

"Cosa posso fare tesoro?"

"Non lo so mamma, avverti gli altri Witter, non troppe persone, per favore"

"Ok tesoro, sono contentissima, aspetta che ti passo papà"

"No mamma, no... Ciao papà!"

"Figliolo che è successo?"

"Nulla papà, io e Joey ci sposiamo"

"Ah bravo così si fa! Ciao Pacey ci vediamo a Natale"

Pacey riattaccò con un sorriso a trentadue denti stampato sul volto, "ho affrontato anche mio padre!" diede un bacio a Joey andò ad accendere la radio, che stava passando un lento, Pacey prese la mano di Joey e le disse dolcemente: "Il primo passo è stato fatto, adesso dobbiamo impegnarci con tutte le nostre forze per far usciere un bel matrimonio"

"Sarà bello per forza è il nostro..." disse Joey ridendo, "ah" aggiunse "dopodomani è il giorno del ringraziamento dobbiamo andare da Dawson"

."Giusto! Dobbiamo iniziare a preparare i bagagli, io metto fuori ciò che voglio indossare e tu lo metti via, anche perchè sono le cose che voglio indossare e tu le metti via, anche perchè sono le 17.30 e devo prepararmi per andare a lavoro" Pacey andò in camera da letto e si mise dei jeans, era ancora senza maglietta quando Joey entrò nella stanza, le mise le mani sulle spalle ed iniziò a baciarlo, lo buttò sul letto "Devo andare a lavoro..." disse Pacey cercando di liberarsi.

"No, sta sera quando torni sarà troppo tardi, ho bisogno di te ora..."

Il giorno dopo a Boston la nonna preparava Amy per il viaggio per Hollywood. "Nonna sei sicura di non voler venire?" chiese Jack

"No Jack caro, è troppo lontano, però stai tranquillo so cavarmela da sola. Voi andate e divertitevi." rispose la nonna. "Avete tutto? Biglietti? Bagagli? La borsa di Amy?"

"Si signora Ryan abbiamo tutto" disse Doug

"Doug, quante volte ti ho detto che devi chiamarmi nonna?"

"D'accordo, scusi"

"Forza andiamo!" disse Jack prendendo per mano Amy, che con l'altra mano stringeva un pupazzo. "Ciao nonna ci vediamo" disse Amy

"Speriamo di non fare tardi!" disse Jack mentre metteva Amy nel suo seggiolone.

"Speriamo piuttosto che non si addormenti nel viaggio in macchina" disse Doug preoccupato guardando nello specchietto retrovisore la piccola bambina bionda suduta dietro di lui.

"No io non dormo!" disse tutta eccitata per il suo primo viaggio lontano da casa.

"Non ti preoccupare, è corto il viaggio in macchina, spero solo che riesca a dormire sull'aereo."

Due ore dopo erano pronti per volare fino a Hollywood, dove avrebbero incontrato Dawson all'aereoporto. Per fortuna Amy aveva iniziato a dormire prima dell'inizio del volo.

Erano ormai le sei della sera quando sia il volo proveniente da New York che quello proveniente da Boston atterrarono, Dawson era emozionatissimo, stava per presentare ai suoi amici la sua fidanzata.

"Dawson, dici che gli piacerò?" chiese ad un certo punto Melanie.

"Si Mel, ovvio che gli piacerai!" disse Dawson avvicinandosi alla ragazza per baciarla. Quando si separarono sentironono una ragazza urlare "Pacey! Non così!!"

"Oh santo cielo Joey! So come si portano le borse"

"Ragazzi! Non è per interrompervi ma vi sentite solo voi!" fece notare Dawson.

"Oh, hai ragione!" disse Joey abbassando la voce come se volesse scusarsi con tutti, senza farsi però sentire.

"Ragazzi, questa è Melanie, la mia ragazza, Melanie questi sono..."

"Pacey e Joey" Melanie completò la frase e si presentò ai due ragazzi.

"Ciao Melanie" dissero stupiti Pacey e Joey, guardando prima Dawson e poi Melanie, come se non riuscissero a capacitarsi della cosa.

Dopo due minuti arrivarono anche Jack e Doug, Jack portava in braccio Amy che era ancora un po' addormentata, mentre Doug doveva portare i bagagli.

"E' il destino di noi Witter, fratello" disse Pacey andando ad aiutare il fratello.

"Ciao Jack!" disse Joey andando a salutare l'amico "c'è una sorpresa" gli sussurrò all'orecchio.

"Di che genere?" chiese lui.

"Aspetta e vedrai"

"Ehi Jack, Doug venite vi devo presentare una persona... Ragazzi questa è Melanie, la mia ragazza"

"Ciao Melanie! Io sono Jack, lui è Doug e lei è Amy"

"Si lo so..." rispose Melanie sorridendo.

"Forza andiamo" disse Dawson, dirigendosi mano nella mano con Melanie verso l'uscita. Tutti gli altri li seguirono ancora un pò scioccati.

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Capitolo 5
*** Una cena tra amici ***


"Come mai secondo te non ci ha detto di Melanie?" chiese Joey a Jack che stava vestendo Amy per metterla a dormire.
"Non lo so, magari si è fidanzato con lei solo qualche giorno fa..." suppose Jack tutto indaffarato.
"Se si fossero fidanzati qualche giorno fa, lei non vivrebbe qui! Dai Jack impegnati a trovare un perchè!" disse Joey con aria saccente, come suo solito.
"Joey, ma cosa ne so io! Sei gelosa forse?" disse  Jack stufo delle sue domande.
"No! Non sono gelosa, è che mi stupisce che non ce l'abbia detto"
"Joey, non ci siamo visti per tre anni, ci sono cose che non si possono dire al telefono. Allora Amy andiamo a mangiare?"
"Sii!"
"Che tenera" disse Joey guardando la piccolina correre verso la porta.
Pacey entrò e disse: "Ragazzi mi dicono che giù è pronto da mangiare"
"Eccoci" strillò Amy
La casa di Dawson è una di quelle case moderne molto illuminate, il pavimento in parquet, pareti bianche e qualche oggetto strano di arte moderna sparso per la casa, su una mensola c'erano dieci foto, in sei delle foto erano ritratti lui e i suoi amici, cambiavano taglio di capelli e crescevano ma per lo più le persone erano sempre le stesse, in una c'erano solo Dawson, Jen, Joey e Pacey era una delle prime foto che fecero insieme, in un'altra c'erano anche Andie e Jack, e l'ultima era quella che scattarono al bar di Pacey il giorno prima del matrimonio della madre. Le altre quattro erano foto che ritraevano lui e qualche amico, Pacey si avvicinò a una foto che richiamò particolarmente la sua attenzione...
"Ehi amico!" disse "Questo è Spielberg!"
"Si" disse ridendo Dawson "E' proprio lui"
"Ma che forte è proprio Spielberg, vabbè che si mangia?" chiese Pacey contento di non aver dovuto cucinare.
"Tacchino! Ovviamente, è il giorno del ringraziamento! Che cosa vorresti mangiare?!" disse sorridendo Melanie
Appena si furono seduti al tavolo, Pacey iniziò a parlare.
"Allora, Melanie, come vi siete conosciuti te e il nostro amico Dawson?" disse inforcando un pezzo di tacchino e azzannandolo voracemente.
"Beh, io ero una sua assistente quando girava la prima stagione di The Creek, mi piaceva già da tempo, ma lui non si era mai accorto di me..." disse
"Tipico di Dawson" disse sorridendo Joey.
"Non si era mai accorto di me fino a quando non gli rovesciai il caffè bollente sui pantaloni" guardò Dawson e continuò "Io tentai di asciugarlo, ma feci solo un'ennesima figuraccia, però non so perchè la sera mentre stavo andando via lui mi chiese se volevo uscire con lui"
"E immagino che tu gli abbia risposto si" disse ironico Jack
"Eh sono qui, se gli avessi risposto no, non sarei qui" disse Melanie assecondando Jack.
Quando finirono di mangiare si spostarono sul divano, lì Melanie servi il dolce, un cheesecake con la marmellata di mirtilli.
"Torno subito vado a portare Amy a dormire, su Amy dai la buonanotte a tutti e un bacio a papà Doug..." Amy esegui tutta contenta, ma anche molto stanca per il suo primo viaggio in aereo.
"Buono!" disse Doug, che aveva parlato poco per tutta la serata, riferendosi al dolce.
"Oddio un fantasma! Ah no è solo Doug che si è svegliato" disse Pacey con il suo solito umorismo.
"Ahah, fratellino molto spiritoso"
Parlarono un pò di tutto, anche dell'imminente matrimonio, Pacey e Joey spiegarono che proprio due giorni prima avevano chiamato a Capeside e avevano chiesto a Bessie di chiedere al parroco la disponibilità della chiesa. "Sarà sicuramente in primavera!" disse Joey "Non voglio morire di freddo" sorrise
"Ovviamente riceverete l'invito quando tutto sarà pronto" spiegò Pacey.
"Va bene è ora di andare a dormire, ovviamente siamo stanchi dal viaggio quindi credo che dormiremo" disse Jack alzandosi e andando verso le scale seguito da Doug.
"Buonanotte!" disse dolcemente Melanie.
"Misa che andiamo anche noi, vero Jo?" chiese Pacey
"Si è stato parecchio stancante il viaggio" disse Joey sbadigliando
"Oddio, noi andiamo, prima che mi si addormenta qui..." disse alzando Joey di forza dal divano "se avete bisogno di un aiuto per sparecchiare io sono su, mi fate un fischio e scendo"
"No tranquillo Pacey, ci pensiamo noi" disse Dawson, intento a togliere i piatti dalla tavola.
Appena se ne furono andati Dawson prese Melanie per i fianchi la avvicino a sè "Hai visto? Che ti avevo detto che gli saresti piaciuta" disse baciandola dolcemente.
"Hai ragione, avevo tanta paura di non piacergli" disse Melanie ricambiando il bacio.
Su nella camera di Joey e Pacey c'era lui che stava mettendo a letto Joey...
"Mi sembro Jack, possibile che a trent'anni devo ancora prenderti in braccio e metterti a letto?" farfugliò Pacey dandole un delicatissimo bacio sulle labbra stando attento a non svegliarla.
"Mmmh..." mugugnò Joey.
"Buonanotte, ti amo."
Nella stanza di Jack e Doug, invece erano ancora entrambi svegli.
"Hai mai pensato di non meritarla?" fece Jack, che stava in piedi a guardare Amy.
"No, penso che siamo stati molto fortunati ad averla, noi stavamo per cedere al nostro essere gay e lasciarci, e poi è arrivata lei e ci ha salvati." disse Doug alzandosi e andando ad abbracciare Jack.
"Si, ma lei, cosa penserà quando diventerà grande? Perchè ha due padri?"
"Quante volte ne abbiamo parlato? Noi l'abbiamo salvata Jack! Lei ha salvato noi e noi abbiamo salvato lei, la nonna non ce l'avrebbe mai fatta a tenerla da sola..."
"Hai ragione..." Jack si girò e baciò il suo ragazzo "Ti amo"
"Ti amo anche io... Andiamo a dormire" disse e detto ciò andarono a sdraiarsi sul letto.
"Dawson!"
"Dimmi Mel..."
"Posso venire a capeside con te a Natale?"
"Certo, perchè non dovresti?"
"Non lo so..."
"Così ti faccio conoscere mia madre e mia sorella..." disse Dawson "Mel..."
"Dimmi"
"Ti... Amo... Ti amo"

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Capitolo 6
*** Arrivederci, ma non addii ***


"Buongiorno Hollywood!" disse Joey aprendo le tende della stanza in modo da far entrare la luce.
"Eh? Che succede?" disse Pacey, aprendo di colpo gli occhi.
"Niente, tranquillo, sono solo molto emozionata! Oggi andiamo a fare un giretto a Hollywood..."
"Ma perchè ti sei svegliata così presto?" guardò l'orologio e si accorse che erano solo le cinque e mezza.
"Volevo solo vedere Hollywood all'alba"
"E adesso pensi di ritornare a dormire?" fece per sdraiarsi, ma la risposta negativa della donna lo spiazzò "No! Vado a fare colazione giù"
"Aspetta che mi vesto, vengo pure io" disse Pacey levandosi le coperte di dosso ed infilandosi i jeans "Joey, c'è qualcuno giù? Posso scendere così?" chiese a bassa voce indicando se stesso con solo i jeans addosso.
"Magari la canottiera mettitela" rispose Joey senza neanche guardare.
Scesero giù e trovarono Jack intento, anche lui, a fare colazione.
"Come mai già sveglio?" chiese Joey andandolo a salutare con un bacio sulla guancia
"Amy, mi ha svegliato, poi ho aperto la finestra e ho realizzato di essere a Hollywood!" rispose anche lui tutto eccitato "voi invece?"
"Io mi sono alzata per bere ho aperto la finestra e ho realizzato di essere a Hollywood!" disse anche lei tutta eccitata.
"E io invece sono stato svegliato da Joey che diceva buongiorno Hollywood" disse Pacey seccato.
"Tieni amore, vuoi un biscottino?" disse Joey ridendo a Pacey, che la guardava in cagnesco.
"Si, grazie" si sedette su una sedia e Joey si mise in braccio a lui. "Con tante sedie che ci sono..." commentò fra sè e sè.
"E' irritato o sbaglio?" disse Jack indicando Pacey che inzuppava il biscotto nel caffè.
"No, è perchè l'ho svegliato, ha sonno... E ora non riesce più a riaddomentarsi" disse Joey voltandosi verso di Pacey per dargli un bacio sulla fronte.
In quel momento scese dalle scale Doug con Amy in braccio, "Cos'è una festa?" chiese ironico.
"No, stiamo facendo colazioe, vuoi un caffè?" disse Jack alzandosi per andare a prendere una tazza
"Si, grazie tesoro. Fratellino, sei stanco?" chiese notando che il fratello si era incantato a guardare il tavolo.
"Eh? No Doug" disse risvegliandosi dallo stato catatonico "Sto solo contemplando questo bellissimo tavolo di ferro" disse sarcastico Pacey.
"Dai, che ti stai svegliando un pò" osservò Jack versando un pò di caffè sia nella tazza di Doug che nella tazza di Pacey.

Un'ora dopo Amy si era addormentata tranquillamente sulle ginocchia dello zio Pacey, che a sua volta si era appisolato sulla poltrona, ad un certo punto il sonno di Pacey fu interrotto dall'arrivo di Dawson che gli accarezzò la spalla.
"Uh? Che c'è?" chiese delicatamente all'amico, sperando di non svegliare la nipotina.
"Andiamo a fare un giro per Hollywood?" chiese sorridente.
"SII!" risposero ad alta voce Jack e Joey.
"Sh! Si sveglia la piccola!" li azzittì Pacey.
Aspettarono che i padroni di casa fecere colazione e, finalmente, per la felicità di Joey e Jack andarono in giro per la città, faceva parecchio freddo, infatti dovettero imbottire Amy, era ingrassata di tre chili ed era più larga che alta per quante giacche le misero. Riuscirono a vedere quasi tutti i set su cui era stato Dawson,che lì porto anche sul set di "The Creek".

La sera tornarono a casa e mangiarono un pò degli avanzi del giorno del ringraziamento, mangiarono in fretta e andarono a dormire, il giorno dopo sarebbero dovuti partire. La notte passò tranquillamente e la mattina dopo tutti si alzarono quasi contemporaneamente, Dawson e Melanie li accompagnarono all'aereoporto, lì si salutarono.
"Dawson, ci ha fatto piacere passare il giorno del ringraziamento con te e Melanie, e sono davvero contento di averti conosciuto Melanie!" disse Jack tutto sorridente.
"E' stato un piacere anche per me, Jack" disse Melanie, salutò Jack e Doug con un bacio e fece una carezza alla piccola Amy.
"Ciao ragazzi" disse Joey dando un bacio sulla guancia a Jack e Doug e uno sulla fornte a Amy.
Dawson e Pacey salutarono gli amici con un abbraccio.
"Beh fra poco tocca a noi, ci vediamo a Natale vero?" chiese Joey a Dawson.
"Si certo, tanto saremo tutti lì a Capeside al B&B Potter, giusto?" chiese Dawson.
"Certo, credo proprio di si" disse Joey abbracciando il suo amico, e salutando la nuova amica. Lo stesso fece Pacey.
Si salutarono e Dawson e Melanie rimasero a guardare gli amici allontanarsi.
"Non vedo l'ora che arrivi Natale... E non per i regali, voglio rivedere questi ragazzi... Sono speciali, Dawson, come te" disse Melanie guardando Dawson sorridere.
"Anche tu sei speciale, Mel" la baciò la abbracciò e si allontanarono verso l'uscita.

Sull'aereo diretto per Boston c'era un religioso silenzio, Jack per non rompere il silenzio bisbigliò a Doug "Mi sta simpatica quella ragazza"
"Si anche a me, è graziosa" rispose bisbigliando Doug.
"Chissà che ne pensa Joey" si chiese fra sè e sè Jack, sorridendo.

Sull'aereo diretto a New York, c'era meno silenzio, per via di una scolaresca tutta eccitata per la partenza verso La Grande Mela.
"Allora?" fece Pacey
"Allora cosa?"
"Ti piace, la nuova ragazza di Dawson?"
"Si, è molto simpatica, credo che sia la ragazza giusta per lui" disse Joey pensierosa.
"A cosa pensi?" le chiese Pacey
"A niente, perchè questi ragazzi fanno troppo chiasso" disse Joey alzando un pò la voce come per farsi sentire dalle insegnanti che erano sedute proprio dietro di loro.
Pacey sorrise, "A cosa pensi?"
"Ai messaggi in segreteria che troveremo... Tutta Capeside ci avrà chiamato" disse Joey preoccupata
"Oh per quello c'è sempre l'opzione elimina tutto, spero solo che tua sorella abbia trovato la disponibilità" disse Pacey stringendo la mano a Joey e chiudendo gli occhi.

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