The Secret Fairy Folk

di luna_09
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Elizabeth e Coraline... ***
Capitolo 2: *** Primo amore... ***
Capitolo 3: *** Un giorno da umano... ***
Capitolo 4: *** Un salto nel passato... ***
Capitolo 5: *** C’è qualcosa che non va… ***
Capitolo 6: *** La ninfa dei boschi ***
Capitolo 7: *** Libri su Libri... ***
Capitolo 8: *** Rivelazioni... ***
Capitolo 9: *** Teletrasporto! ***



Capitolo 1
*** Elizabeth e Coraline... ***


 Capitolo 1
Elizabeth e Coraline…

 
Si narra che tanto tempo fa, tra gli esseri umani vivesse un piccolo popolo chiamato Fairy Folk.
Loro come gli esseri umani avevano figli, avevano un lavoro, ma soprattutto, avevano una società , e un governo, di tipo aristocratico.
Al centro di questo piccolo mondo c’era un Re ed una Regina.
Ed è qui che inizia la nostra storia, ci troviamo, in un piccolo paesino delle Fairy Folk, dove durante una fredda notte d’inverno nascevano due bambine, due fatine, due gemelle, ma non semplici gemelle… figlie del Re Spartacoff e della Regina Zaira.
Le bambine erano diverse tra loro, una aveva i capelli lunghi rossi, come il padre, e gli occhi verdi, come la madre, e prendeva il nome di Coraline, e l’altra aveva biondi capelli lunghi, come la madre e azzurri occhi profondi, come il padre e prendeva il nome di Elizabeth.
Gli anni avanzavano e le due gemelle diventavano più diverse, ogni giorno che passava, Coraline era una dolce e timida bambina, che amava frequentare le lezioni di nobiltà, indossare abiti eleganti, e leggere libri davanti al fuoco caldo di un bel caminetto.
Al contrario Elizabeth, o come la chiamavano tutti Liz, adorava esplorare nel mondo degli umani, fare passeggiate insieme al suo papa, fare giochi stravaganti per una principessina, e soprattutto infangarsi, sporcarsi e correre con il suo migliore amico Jonathan.
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“Corri… sbrigati…” diceva tra se e se la fatina correndo e volando. “non guardare indietro, non guardare indietro…”  chiuse gli occhi, e con un piccolo botto cadde dentro la cupola trasparente.
-Fiu… sono salva… -disse la bambina asciugandosi la fronte.
-Ma in ritardo!!!
-Ma…mamma… che ci fai tu qui? –disse Liz ancora con il fiatone.
-mmm… non lo so, cercavo qualcosa, aspetta, non mi ricordo… Ah, si Te!!!! – disse Zaira, che la prese per l’orecchio e se la trascino dritto fino al castello…
-Oh, mamma lasciami!!!
-No, ora noi facciamo il bagnetto, e poi ci mettiamo il vestito che abbiamo comprato ieri!!!!
-No, mamma ti prego, no!!!
-Perché devi sempre disubbidire a mamma Liz?? –disse la sorella entrando in bagno.
-Tu stai zitta impicciona!!!
-Mamma, vai tu, a lei ci penso io!!!
-Oh, grazie Coraline…
-Di niente…
Dopo calci, schiaffi, lividi e graffi, Liz era finalmente lavata, vestita e sua sorella le stava sistemando i lunghi capelli biondi.
-Ma non li spazzoli mai i capelli?
-mmm… no, non sempre…
-hai un miriade di nodi!!!
-AHI, fai male!!!!
-Deve fare male, ricordati, chi bella vuole apparire…
-TANTO deve SOFFRIRE!!!! –Disse sua sorella urlando.
-Su, dai abbiamo finito!!!
Gli mise la coroncina sulla testa, le spruzzò un po’ di profumo sul collo e disse:
-Et voilà…
-No!!!!! Ora John penserà che sono un mostro!!!
-Io penso che invece gli piacerai.
La piccola si guardò allo specchio, e vide una giovane principessa dai lunghi capelli biondi, ed una coroncina in testa, un vestitino rosa, e lillà, e un paio di ballerine rosa.
-Ragazze dai, ho farete tardi il primo giorno di scuola!!!!
-Si mamma arriviamo… -grido a tutta voce Liz.
Uscirono dal bagno, salutarono insieme la madre, e mano nella mano uscirono per andare a scuola.
Arrivati a destinazione, Coraline corse verso le sue amiche, “ochette” le chiamava Liz, e lei volo in cerca del suo amico.
-Oh, finalmente, eccoti!!!
-Ciao Liz, ma cosa ti sei messa addosso???
-Perché? Non ti piace?
-No, al contrario, sei bellissima!!!
-Grazie… -disse Liz arrossendo.
-che fa, ora entriamo?
-Si certo!!!!
E insieme i due amici entrarono a scuola, affrontando il primo giorno di scuola media…










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Note dell'autrice...
ciao a tutti *-*
mi fa piacere che avete letto la mia storia, e la seconda che publico, e secondo me la più bella...
cmq questa idea mi gironzolava nella testa da un bel pò di tempo, e poi io adoro le fate e le gemelle!!!!!
be la foto qui sopra sarebbe Elizabeth da piccolina (presa da internet e leggermente modificata con tinypic), una immagine di Coraline non l'ho trovata... cmq al più presto nei prossimi capitoli l'avrete... grazie di aver letto...  e grazie a chi dopo aver letto ciò recensirà.... alla prossima...
Bacy
Luna_09

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Capitolo 2
*** Primo amore... ***


 Capitolo 2
Primo amore...

 
 
 
Gli anni passavano sempre più in fretta, e le due gemelle crescevano ogni istante sempre di più, la loro adolescenza arrivo come il freddo arriva in inverno, avevano vissuto grandi emozioni, e grandi sofferenze, soprattutto, quella della tragica morte del padre, che fu un durissimo colpo per Liz…
Ora si trovano hai quattordici anni, dove i primi amori sbocciano, e si lascia l’infanzia alle spalle per dare spazio ad una nuova sempre più bella, stanno per lasciare le scuole medie, e iniziare le temutissime superiori…
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-Ho intenzione di dirglielo…
-Cosa? A chi?
-Ma Coraline te ne ho parlato l’altro giorno!!
-Giusto Liz, me ne ero dimenticato… quando glielo dici?
-Alla ricreazione…
Arrivarono davanti all’entrata, come sempre affollatissima, della scuola  e si dissero:
-Allora, buona fortuna…
-Si, buona fortuna, è quella che mi ci vorrà...
Entrò nella scuola, silenziosamente entro nella classe e si accomodo sullam sua sedia, all’angolo, vicino alla finestra.
Entrò il professore e iniziò a fare la sua lezione come ogni giorno.
Scrisse un pizzino utilizzando la penna rossa profumata, aveva quel candido odore di fragole, lei non era tipo di fare gesti del genere, lei era una dura, lei odiava il romanticismo, ma per lui avrebbe fatto di tutto, anche  se sarebbe diventata una stupida ochetta come le altre non le importava, l’importante era stare accanto a lui per sempre…
Lesse e rilesse il biglietto, fino a quando non ne fu convinta, alla fine scrisse il mittente e gli mise la sua firma.
Senza farsi notare dal professore porse il bigliettino a sua sorella indicandogli Jhonatan, la sorella glielo passo.
E piano, senza far rumore Jhonatan apri il bigliettino e lesse quelle parole “ti devo parlare, alla ricreazione sotto Petalì…” petalì, la loro cara vecchia petalì, è un albero, in particolare un salice piangente, ma diverso da tutti quelli che noi conosciamo, lui veva i fiori più belli di tutto il villaggio, rosa come quelli dei mandorli, non c’era posto migliore per Liz di dichiararsi, sotto il suo albero preferito, proprio dove lo aveva conosciuto…
Le tre ore passarono più veloci che mai, e la piccola Liz fremeva al sol pensiero di quello che doveva andare a fare, quello che doveva andare a dire al suo amato… mancavano dieci minuti, e lei sperava fossero i più lunghi di tutta la vita…
-Ed è per questo che il polinomio si svolge così, avete capito? Liz, che cosa ti prende, di solito sei attenta durante le lezioni di matematica, oggi ti vedo distratta!!!!
-Mi…Mi scusi professore, pensavo ad altro…
Suonò la campana, e il nervosismo della ragazza raddoppiò, si alzo dal banco, Jhonatan era già andato via, camminò lentamente, fino a quando non si trovò davanti al mandorlo in fiore, e sotto, seduto c’era il bellissimo Jhonatan.
-Allora, cosa mi devi dire? - Disse alzandosi e venendomi di fronte, afferrando il polso per portarmi sotto l’albero.
-io… io… cioè… tu… -non le uscivano le parole di bocca, la sua presenza la faceva diventare nervosa…
-Tu cosa? Liz sei sicura di stare bene?
-Io... si, sto bene…
-Jhonatan, tesoro, vieni qua…- era Jessica, una delle amiche di mia sorella.
-Tesoro?
-Oh, si ti devo dire anch’io una cosa…
-Non glielo hai ancora detto??- chiese l’oca con la sua voce stridula e prendendo a braccetto il MIO Jhonatan.
-Dirmi cosa? –dissi rivolta al ragazzo.
-Io... Adele ed io ci… ci siamo fidanzati, e da un po’ che volevo dirtelo, ma non ho mai avuto il cora... non ho mai avuto il tempo… il momento giusto!
-Si, da due settimane! –disse la ragazza stringendo sempre di più il ragazzo.
-Due settimane, è non hai trovato il momento giusto per dirmelo? –Dissi con rabbia.
-Liz, no, non volevo… -disse accarezzandomi il braccio e lasciando la presa di Adele.
-VATTENE!!!
-Liz, io…
- HO DETTO VATTENE!!!
Elizabeth si mise a correre, e Coraline non ricucendola a fermare, gli corse dietro, e appena gli chiese spiegazioni lei le urlo:
-Vattene, tu e le tue amichette mi avete rovinato la vita!!!!
E scappò di nuovo, fino a quando non trovò sua madre, che la acchiappo per le spalle e le disse:
-Cosa è successo Liz?
-Io non voglio vivere più qui, andarmene, io troverò un modo e scapperò da questo inferno!!!
-Liz, Liz, calmati e dimmi cosa è successo…
-Ad uno ad uno mi stanno abbandonando tutti!!!! Primo papà, poi Jhonatan, io non ne posso più, voglio cambiare vita, voglio vivere lassù, come gli umani!!!! Loro non soffrono vero? VERO?
-Amore… senti...
Scappò dalla presa della madre, e corse fuori dalla barriera, ritornò al prato dove insieme al suo migliore amico avevano giocato, parlato e scherzato, puntò la mano verso i grandi fiori, quelli che adorava guardare insieme a lui e girando il volto verso dietro di se,  li bruciò ad uno ad uno... le lacrime ormai scendevano come goccie d’acqua durante una lugubra tempesta invernale...
Corse verso il fiume, e guardò la collana quella che la univa a sua sorella, quella regalatagli alla sua nascita, quella piccola gemma trasparente, che lei amava, la strinse tra le mani portandola sul cuore e disse:
-Mi mancherai Cory, mi mancherai mamma... mi mancherete tutte e due... io vi voglio bene...
Si distese su un tronco e concentrandosi fece una cosa che nessun’altra fata, fino a quel momento era riuscita a fare...
In un attimo sentì i muscoli del corpo ingrandirsi sempre più, fino a quando non finì.
C’era riuscita, era diventata un’umana...









note dell'autrice
scusatemi, scusatemi, scusatemi....
non sono riuscita ad inserire il capitolo per vari problemi (prima mi si è rotto il pennino, dove era salvata la storia, poi la connessione ad internet che era uno schifo...), cmq finalmente ci sono riuscita, qui e nei capitoli a seguire avanzerò un pò con il tempo, ma è perchè voglio arrivare al succo, e quello che succederà dopo non sarà cosi affrettato.... comunque grazie di aver letto e di aver recensito =)
Bacy
Luna_09

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Capitolo 3
*** Un giorno da umano... ***


 Capitolo 3

Un giorno da umano...

 
 
 
Si alzò lentamente sui piedi, non era abbituata a tutto quel peso perciò perse l’equilibrio, cadde a terra, non ancora sconfitta si rialzo, cercò cerco di camminare, e dopo un pò di cadute, ci riuscì.
Si guardò, “sono altissima...” pensò guardandosi distrattamente i piedi, “ma anche nuda”, allora passò le mani intorno al corpo, creando un vestito che le coprisse il corpo -tralasciando i piedi- e lo colorò di blu, il suo colore preferito.
Iniziò a camminare nel bosco, senza saper dove andare, dopo ore e ore a girovagare nel sentì delle voci.
-Padre mi sa che in questo bosco non c’è niente!!!!
-Impossibile…
-Scu…scusate, mi potete dare una mano?
Di colpo, spaventati, i due uomini si girarono, puntando i fucili contro la ragazza.
-Scusatemi, non volevo spaventarvi, e che non so dove andare, non ho casa, non so dove sono e ho paura, tra poco sarà notte e non voglio rimanere nel bosco tutta sola…
I due uomini erano sconvolti, il più grande, un uomo alto, un pò vecchiotto, con un pò di barba e grassottello, abbassò il fucile e le chiese:
-Come ti chiami ragazza?
-Il mio nome è Elizabeth…
-E quanti anni hai? –chiese l’altro, un giovane ragazzo, snello, con i capelli neri e gli occhi grigi.
-quattordici...
Attraversarono un lungo sentiero, sembrava infinito, durante la strada stette in silenzio, tranne quando l’uomo più grande le chiese:
-Da dove vieni Elizabeth?
-Io, vengo da un posto molto lontano da qui...
 Camminarono e camminarono fino a quando si ritrovarono in un umile casetta di montagna.
-Questa e casa nostra, scusaci per il disordine…-disse il giovane ragazzo.
-Oh, tranquillo non fa niente –disse entrando, dopo tutto, lei era sempre disordinata quando era a casa sua.
-Jim, prendigli le tovaglie e dei vestiti, mostragli il bagno, e preparagli il letto!!!
-Si, padre.
Entrò in una porta dove si trovava una camera da letto maschile, il ragazzo iniziò a prendere tovaglie e vestiti, e poi gliele diede in mano e le disse:
-Allora, Elizabeth…
-Liz, chiamami Liz… -disse sorridendogli.
-Allora, Liz, dopo quella porta c’è il bagno, se ti serve aiuto chiedi.
-Si… Jimmy
-E Jim, non Jimmy –disse sorridendo alla ragazza.
-Oh, scusami, io non volevo...
-tranquilla non fa niente...Se hai fame di la c’è un po’ di pizza…
-Pizza?
-Si, non hai mai assaggiato la pizza?
-No, mai… non so cosa sia...
-Tranquilla ti piacerà...
Entrò nel bagno, s’infilò nella doccia e si lavò per benino.
 Dopo un paio di minuti, pensava ancora a lui, come dimenticarlo… “dimenticalo Liz… dimentica il tuo passato, e vivi il presente... lo diceva sempre papà...” pensò, passo la mano sui capelli bagnati, e la poggiò a metà collo, con un gesto lesto li tagliò fino ad avere un effetto caschetto, e pensierosa asciugò il tutto, non era del tutto contenta, allora, per piacersi di più creò qualche boccolo quà e là sempre con la magia, ora si piaceva di più, era diversa, più grande…
Prese il pigiama, che le stava gigante, e lo indosso, poi andò in cucina, e trovo i due uomini guardare uno strano quadro, che si muoveva, e tanti ragazzi, con una palla nei piedi che correvano, era bizzarro, ma non ci fece molto caso…
-Scusate io avrei fame… -disse guardando per terra.
I due si girarono di scatto, non l’avevano vista entrare, erano intenti a guardare quello strano quadro.
-Cosa hai fatto ai capelli? – disse l’anziano.
-Oh, li ho tagliati. –disse invece liz accarezzandoli.
-Ti stanno bene. –disse Jim continuando a fissarla.
-Grazie…- disse lei arrossendo.
-Jim prendi alla ragazza un pò di pizza. –ordinò il padre.
-Si, papà. –disse il ragazzo.
Si alzo e aprì una scatola uscendone una fetta triangolare di pizza...
-È questa?
-Si, assaggia è buonissima –disse porgendo alla ragazza la mano con sopra la pizza.
-Potrei avere un coltello, una forchetta ed un piatto? –chiese lei guardando stranamente la pizza.
-Noi la mangiamo con le mani, ma se proprio vuoi...
-No, se voi la mangiate con le mani, lo farò anch’io- disse sorridendo e prendendo la pizza in mano.
-Come vuoi. –disse sorridendo a sua volta.
Passarono la sera a parlare con il suo nuovo “amico”, e scopri cose nuove, come quel quadro che si muoveva, chiamato da loro “TV o Televisore”, e la buonissima pizza, ma anche il calcio, il rugby e altri sport inesistenti nel suo piccolo mondo.
 Erano già le undici quando dalla bocca di Liz usci uno sbadiglio...
-Hai sonno? –le chiese Bob, il padre di Jim.
-Un pò.
-Jim, accompagnala nella tua camera...
-Si papà... –rispose-… vieni. –disse poi alla ragazza.
Mi alzai e lo seguii nella stanza, dove prima eravamo stati, mi indicò il letto vicino a una finestra e mi disse:
-Tu dormi nel letto, ed io dormiro in quel divano...- disse indicando un divano un pò vecchio e malridotto in un lato della stanza.
-Se vuoi dormo io nel divano!
-No, ti cedo il mio letto, ma trattalo bene...-disse sorridendo.
-Oh, questo è sicuro! –rispose lei sedendosi sul letto
Lui si buttò letteralmente sul divano e tirò un sospiro di sollievo e chiuse gli occhi...
-Scusami te la posso fare una domanda?
-Si, certo dimmi...
-Ma tua madre non c’è più?
-Si, è morta partorendo me...
-Oh, mi dispiace...
-No, tranquilla ci sono passato già sopra... e i tuoi genitori invece?
-Mia madre, e al mio paese con mia sorella, invece mio padre è morto poco tempo fà...
-Mi dispiace tanto...
-Ora dormiamo, che è meglio...
-Si, infatti...
-Buona notte! –disse Liz mettendosi sotto le coperte.
-Sogni d’oro...








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note dell'autrice:
allora, ciao a tutti...
ecco a voi il terzo capitolo, spero vi sia piaciuto, mi raccomando , recensite se volete, e grazie a tutti quelli che lo hanno fatto prima!!!!!
Bacy
Luna_09

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Capitolo 4
*** Un salto nel passato... ***


 Capitolo 4

Un salto nel passato…

 
 
 
“Un fulmine colpì il castello incantato… è avvenuto …. La fine è arrivata…. Proprio com’era stato predetto”
Si alzo a sedere di colpo, aveva il fiatone, le sembrava di aver corso per molti chilometri, quelle immagini ancora scorrevano nella mente…
Era nella camera di Jim, circondata dal buio, l’unico spiraglio di luce veniva dalla serranda della finestra leggermente aperta nella parte superiore.
Rivolse lo sguardo verso il divano, con le coperte scompigliate, e ormai vuoto…
Si alzo, aprì definitivamente la serranda facendo entrare la luce nella stanza per illuminarla.
Aprì l’armadio del ragazzo e guardo al suo interno. In un angolino c’erano piegati alcuni vestiti, ne prese alcuni a caso, ed entrò nel bagno, si fece una doccia veloce, e dopo di che si vestì velocemente, mise dei Pantaloni con il cavallo basso neri, un top nero, una camicia a quadri neri e rossi con le maniche lunghe, e un paio di converse nere, si pettinò i capelli, mise un pò di profumo e uscì dal bagno. Prese lo zaino poggiato a terra e gli infilò un paio di libri dentro, e usci dalla stanza di Jim.
-Buongiorno a tutti!!!
-Ciao, Liz...
-Buongiorno amore –disse invece Jim, alzandosi e dandogli un bacio sulla bocca.
-Cosa vuoi da mangiare per colazione? –Disse Bob.
-No, Non mi fermo devo andare a scuola- disse dandogli un bacio sulla guancia.
Erano passati tre anni da quando lei era scappata dal suo mondo, Bob, ormai era un padre per lei, e Jim, come dire… lui era speciale… lui era il suo primo ragazzo… ma ora voi lettori naturalmente vi chiederete, quando è successo?
E io vi rispondo:
“Era uno dei giorni più freddi dell’anno, erano in pieno inverno, e Jim era venuto a prendere Liz da una pista di pattinaggio sul ghiaccio, lei era uscita con le suo nuove amiche, alla vista del suo “fratellone”, salutò le sue amiche ed entrò in macchina.
-Ti sei divertita? –chiese mettendo in moto la macchina.
-Si, moltissimo, è bellissima la neve, da dove vengo io non c’è mai stata…
-Si, bellissima –disse ironicamente.
-Perché non ti piace?
-Preferisco l’estate…
-Perché ti sei fermato, non c’è nessuno!!
-Non sono stato io! –disse scendendo dalla macchina.
-Allora cosa?- disse seguendolo
-Oh, no!!!!
-Che è successo?
-Si è congelato il motore, è impossibile!!!
-Come?
-Vado a chiamare papà, tu aspetta qui !!!
-OK…
Si all’ontano dalla macchina e non lo vide più, si guardo intorno per vedere se c’era qualcuno… nessuno… allora pose le mani sopra il motore, chiuse gli occhi e appena li riaprì il motore era scongelato.
-Jim!!! Jim!!!
-Si, che succede?
-Il motore!!!
Arrivo davanti alla ragazza e incuriosito chiese:
-Come hai fatto?
-mmm… l’ho trovato così…
-Bizzarro, ma dai andiamo…
-Ok…
Si girò per andare ad aprire la portiera, ma cadde in mezzo alla neve fredda.
-Liz, che hai fatto?- disse Jim venendole incontro.
-Sono scivolata!
-Vieni te la do io una mano… -disse sorridendo.
La alzo, e si ritrovarono uno di fronte all’altro vicinissimi. Si guardavano negli occhi incantati.
-Scu…scusami –disse Liz.
Ma Jim la prese per i fianchi e la baciò, profondamente, per Elizabeth era il primo bacio, il più bello, talmente caldo da sciogliere tutta la neve intorno a loro…
-Era da tanto tempo che io lo volevo fare-disse Jim giustificandosi.
Ma Liz, gli cinse le braccia intorno al collo e lo baciò.”
-Tranquilla, ti accompagno il con la moto -disse alzandosi e uscendo di casa.
-Mmm, ok…
Uscì dalla casa e senti il sonoro cinguettio degli uccelli accoglierla in mezzo alla natura, rotto però dallo tremendo suono della moto… girò l’angolo, e trovò un bellissimo Jim con casco e giubbotto sopra la moto che l’aspettava.
-Pronta? –le chiese.
Liz disse si con la testa e salì sulla moto, e in meno di dieci minuti si trovarono davanti la scuola in tempo per il suono della campanella, scese dalla moto, diede un bacio a Jim e togliendosi il casco entrò a scuola.




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Note dell'autrice:
ciao a tutti, scusatemi per il ritardo, ma la connessione in questo periodo è tremenda, comunque grazie di aver letto!!!!!
Bacy
Luna_09

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Capitolo 5
*** C’è qualcosa che non va… ***


 Capitolo 5

C’è qualcosa che non va…

 
 
 
-Ciao bellezza!!! –disse il ragazzo venendogli accanto.
-Smettila Daniel… –disse invece Liz chiudendo l’armadietto e iniziando a camminare.
-Ma, perché non mi dai mai conto? –disse seguendola.
-Perché mi chiedi ogni giorno la stessa cosa!
-Liz, vieni qui! –urlo una bizzarra ragazza.
-Si arrivo Ste… Daniel, ci sono tante ragazze, perché proprio io?
-Perché tu sei tu!! –disse il ragazzo.
Era nella stessa classe di Liz, da quando si era iscritta in quella scuola, era simpatico, era basso, magro, occhiali da vista, capelli dorati, occhi neri e una specie di genio, era bravissimo in tutto ciò che riguardava la scuola e lo studio.
-Se Vabè… -disse lasciando lì Daniel.
-Di nuovo?
-Si, non ne posso più…- disse scherzosamente Liz facendo un cenno a Daniel per salutarlo.
-Vieni, sediamoci qua…
Erano in mensa, e si misero in un tavolino per tre vuoto.
-Allora, sabato usciamo insieme, o devi uscire con…
-Jim… -disse sorridendo.
-Mamma mia, ma vi vedete sempre, vivete insieme!!!
-Va bene, esco con te, però tu vieni a mangiare da me oggi!!!
-Naaa…
-Perché?
-Perché certe persone bisogna tenerle alla larga…
-Oh, finiscila –disse dandogli una spinta.
Stella era una delle migliori amiche di Liz, aveva lunghi capelli neri scalati, con una frangetta che le cadeva sulla fronte e occhi blu come il mare, era una ragazza bellissima, alta, magra e sempre alla moda. Quel giorno indossava un vestitino bianco senza maniche corto sopra le ginocchia, un copri spalle lungo fino alla vita blu, un paio di collant anch’essi blu, e un paio di ballerine bianche, e sulla testa un cerchietto bianco.
All’uscita della scuola si diressero insieme verso la casa…
-Allora, glielo hai detto del tuo piccolo segreto a Jim?
-No, ho paura che lui mi lasci…
-Ma come potrebbe?? Sei una ragazza fantastica, certo, un po’ maschiaccio però lo stesso fantastica!!!
-Hahahaha… e tu sei snobbina!!!
-Io non sono snobbina!!!
-Una piccola streghetta snobbina, mai viste prima d’ora!!!
-Shh, potrebbe sentirti qualcuno!!!
-Oh, scusami!!!
-Non fa niente… dovremo entrare in quel bosco?
-Si, bisogna superarlo, per accorciare la strada… tranquilla, io la faccio ogni mattina questa strada!!!
-Ma non posso con le ballerine, poi mi si sporcano subito!!!!!
-Ohi, sei una strega o sbaglio???
-Si che lo sono!!
-Allora fai in modo che non si sporchino!!!
-Ok… -disse facendo diventare delle bellissime ballerine in scarponi…
-Liz, aspettami, ti devo dire una cosa importante!!!
-Cioè?
-Mia mamma mi ha raccontato  che ieri ha incontrato la ninfa dei boschi…
-Allora?
-Le ha detto che c’è qualcosa nei boschi che non va, gli animali sono inquieti,  i fiori si rifiutano di sbocciare…
-Che strano!!!
-Si, infatti, ma la cosa più strana è che gli ha detto che la profezia si sta avverando…
-Co…cosa?
-Si lo so, tutte le ninfe parlano in modo strano, ma dopo tutto, lei era preoccupata, non riesce a proteggere il suo amato bosco!!!
-Aspetta,  Ste… sta notte ho fatto un sogno, parlava di una profezia, e non so cos’altro…
-Non mi dire che…
Le due si guardarono sbigottite…
-Ste, sta notte tu rimani a dormire da me, e in piena notte noi usciamo per parlare con la ninfa!!! Le ninfe escono solo di notte giusto??
-Si, si fanno vedere solo di notte…








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note dell'autrice...
Allora, prima cosa grazie a tutti quelli che anno letto e recensito i miei capitoli, ma grazie soprattutto a Ellyra =)
poi, come avrete di certo notato, ci sono due nuovi personaggi... be spero che vi sia piaciuto il capitolo anche se un pò corto... =) ora vado... grazie a tutti =)
Bacy
Luna_09

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Capitolo 6
*** La ninfa dei boschi ***


Capitolo 6
La ninfa dei boschi…

 
 
 
“Un fulmine colpì il castello incantato… è avvenuto …. La fine è arrivata… Proprio com’era stato predetto… la profezia si sta avverando”
Si alza di colpo e guarda l’orologio… “ in tempo per il giretto nel bosco…” pensò, si alzo dal letto e piegandosi sul pavimento dove era coricata Stella, le  bisbigliò:
-Ehi, svegliati, dobbiamo andare…
-Mmm… - fu la sua risposta giratasi dall’altro lato.
-Dai, Ste, sveglia…- disse sempre a bassa voce e scrollandola da una spalla.
-Altri cinque minuti mamma…
-Mmm… ora capisco perché arrivi sempre in ritardo…
-Non è colpa mia –disse girandosi di nuovo verso di me.
-No, e di chi allora?? –disse togliendole le coperte di dosso.
-Che ne so io… è poi non è mattina ti ricordo, quindi…
-Abbassa la voce o sveglierai Jim… dai andiamo…
Si alzarono e si cambiarono, uscirono senza fare rumore, e imboccarono una gelida strada per il bosco, la notte ancora prevaleva nel cielo, ma ad illuminarlo, c’era la luna insieme alle sue adorate amiche stelle che splendevano.
Liz aveva attraversato migliaia di volte quel  bosco, ma di notte le faceva ancora così paura, sentire i lupi ululare, i gufi svolazzare…
-Allora dove la troviamo? –disse Liz entrando dentro il bosco.
-Mia mamma mi ha detto che la ninfa dei boschi abita nell’albero maestro.
-Mmm… allora andiamo…
-Cosa, l’albero maestro è al centro del bosco, sei impazzita???
-No…
-Dammi la mano, so io come fare…
-Sicura?
Stella le prese la mano, e in poco tempo si libro in aria, puntò dall’alto l’albero gigantesco, e si diresse verso di esso.
-Non mi avevi detto che sapevi volare!!! –disse lasciando la mano a Stella.
-Mmm… vuoi sapere una cosa non lo sapevo neanche io, mio padre è un mago, e sa volare, ma visto che mia madre è un folletto, pensavo di non aver preso il gene del volo…
-Allora hai preso le orecchie a punta e l’aspetto da tua madre, e i poteri da tuo padre…
-Capito, ma dove…
Liz non finì di dire la frase, che un canto le avvolse, una donna seduta ai piedi dell’albero maestro stava intonando un inno al proprio bosco, mentre accarezzava un leprotto che le stava accovacciato accanto, era circondata da animali bellissimi, conigli, uccellini, gatti, cani, ed altri animali che agli occhi delle ragazze erano sconosciuti…
-È lei-disse Stella nell’orecchi di Liz.
La ninfa era seduta sotto quel maestoso albero, era un salice gigante, il tronco era così grosso, una porticina si trovava dietro la donna, era difficile da vedere perché era molto piccola.
Lei era una donna bellissima, alta, magra e con dei capelli verdi, creati da mille e mille foglie, un incantevole paio di occhi verdi, con sfumature scure e chiare. Indossava un vestito semplice bianco con sfumature in oro, decorato da mille fiori colorati, a piedi nudi, e tra i capelli teneva in un lato una rosa bianca. Era circondata da una bellissima luce bianca. Le due erano meravigliate da quello stupendo spettacolo che le si presentava davanti e incantate da quella rilassante canzoncina che cantava.
-Mi scusi. –la interruppe Liz.
La ninfa si spaventò, e in preda al panico fece scappare tutti gli animali per proteggerli, e si nascose dietro l’albero pensando in qualche modo come fuggire.
-Tu… tu sei la ninfa dei boschi giusto? –continuò Liz avvicinandosi all’albero.
-Cosa volete da me? –urlò alle due, aveva paura, di esser tratta come una creatura diversa, e non poteva difendersi, lei era stata creata da madre natura per proteggere un bosco, non per combattere, quindi non possedeva poteri o altro.
-Noi, non vogliamo farti niente… -disse Liz.
-Noi siamo come te… creature magiche –disse invece Stella.
-Dimostramelo! –disse convinta la ninfa, la sua voce diventava sempre più roca e spaventata.
-Come?
-In qualche modo…
Stella si mise in volo, e girò dietro l’albero, per farsi vedere dalla ninfa, e dopo di che scese a terra. Invece Elizabeth un po’ imbarazzata cercava un modo per dimostrare che lei era una fata, fino a quando non gli venne un’idea. Corse dietro l’albero, e raggiunse le due.
-A te piacciono i fiori, giusto?
-Si tantissimo…
Allora, Liz prese un rametto di terra, secco e arido, e lo trasformò in una magnifica orchidea viola che poi porse alla ninfa.
-Allora è vero… -disse con voce dolce e simpatica.
-Si, io sono Stella figlia del folletto Jeneyde, chiamato da i umani Chiara, e del  mago Ferter chiamato dagli umani Nicolò…
-E tu? –disse la bellissima donna guardando Liz.
-Io… io, sono Elizabeth…
-E che creatura magica sei… strega?
-No, veramente io sarei una fata…
-Hahahahaha… impossibile ragazza, le fate sono piccolissime, e tu non mi sembri proprio una fata… -disse con tono un po’ aspro.
-Lei e la figlia del re Spartacoff e della regina Zaira, non che gemella della principessa Coraline…- disse Stella con un che di altezzoso.
-Co…Cosa? –Disse la fata- tu saresti la bambina scomparsa? Non sai quante volte tua madre è venuta a cercarti…
-mmm… Vero?-disse Liz tristemente.
-Si, era molto preoccupata…
Liz tirò un sospiro, e Stella vedendo che il discorso non rendeva felice la sua amica disse:
-Mia madre ieri le a parlato giusto?
-Si, si tua madre è una donna molto gentile…
-Si, lo so ma noi abbiamo bisogno di sapere un’altra cosa…
-Dite –disse facendole sedere accanto a lei ai piedi dell’albero.
-Mia mamma mi ha detto di una certa profezia, sul bosco, me ne potresti parlare …
-Io lo so ma non lo so…
-Cosa?-disse Stella smarrita nelle parole della ninfa.
-A me mi è stato detto che la profezia si sta avverando, e che qualcosa accadrà
-Quindi le sirene sanno la profezia?
-No, non tutte le sirene, solo La sirena Nakress…
-Quindi per sapere la profezia dovremo parlare con lei? –chiese incuriosita Liz.
-Si, ma non è così facile, le sirene non sono molto trattabili, loro sono incantatrici, loro sono, malvagie, e loro possono manipolare ogni singolo essere umano.
-Ci informeremo. –disse Stella guardando l’orologio.
-Ma cosa sta succedendo qui?
-La notte il bosco vive come mai, ma la profezia si è avverata, e il bosco ne soffre…
-Cosa significa?
-Liz, dobbiamo andare…
-Ma…
-dai…
-Si, arrivo.
E di nuovo, Stella la prese per mano e si librò in aria, le condusse alla casa, e prima di entrare le disse:
-Domani andiamo in biblioteca, per saperne di più delle sirene e…
-Della profezia… -la interruppe Liz.
-Si, domani, ora andiamo, il sole sta già sorgendo…
-Si…
Entrarono a casa silenziosamente e come se niente fosse successo si rimisero nel letto a dormire, anche se Elizabeth non dormì, pensava a sua madre, a come doveva essere disperata nella sua ricerca, e a sua sorella, a come avrà continuato la sua vita senza di lei. Prese la collana in mano, e stringendola pensò “tranquille io vi tengo sempre nel mio cuore, è so che un giorno tornerò lì da voi"
























note dell'autrice:
ciao a tutti... scusatemi veramente per il ritardo, ma questo capitolo l'ho dovuto scrivere molte volte prima di ottenere il risulteto finale... spero comunque che vi piaccia... e al più presto metterò anche il settimo capitolo...
Bacy
Luna_09

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Capitolo 7
*** Libri su Libri... ***


 Capitolo 7
Libri su libri…
 

 
 
-Questo? –disse Stella indicando un gigantesco libro antico, con una grossa gemma azzurra incastonata al centro, e una grande scritta “creature acquatiche mitologiche dalla A alla Z”
-Si, prendilo...
-E questo pure?
-Si,si..
-Ok, abbiamo finito???
-Si, andiamo.
Erano in bibblioteca e stavano selezionando dei libri con cui avrebbero dovuto informarsi delle sirene.
-Prego? –disse la signora della biblioteca.
Era una signora ansiana, grassottella, con i capelli grigi raccolti in un tuppo, gli occhiali sul naso, e quella giaccona blu, a volte a Liz ricordava una ansiana bidella che c’era nella sua vecchia scuola.
-Questi libri...
-Tutti?
-Si...
-Ma a cosa vi servono i libri sulle creature marine e sulle creature magiche, neanche esistono...
Le due si guardarono, e Liz disse mordendosi le labra:
-La professoressa vuole che facciamo una ricerca.
-Mmm... ho capito, comunque li dovete portare entro una settimana, e non oltre, ecc, ecc, ecc… buona lettura... –disse dopo aver segnato i nomi e la casa editrice di ogni libro.
-Allora arrivederci...
-Si, ciao...
Dopo essere uscita dalla biblioteca Stella buttò i libri su una panchina e disse:
-Brutta vecchia rimbambita come si permette a dire che non esistono creature magiche?
-E pensare che ne aveva due davanti... –disse Liz mordendo una barretta di cioccolato.
-Si, brutta vecchia bisbetica... –diceva mentre camminava avanti e indietro di fronte a Liz.
-Dai andiamo ho non sapremo mai come comportarsi con una sirena...
-Hai ragione, ma a me fa male la schiena a portare tutti quei libri!!! –disse indicando la torretta di libri disordinata sulla panchina.
-Io ho un’idea!
-Cioè?
-Guarda...
Elizabeth prese un libro da sopra la mantagna, lo posò sulle gambe, guardò se nelle vicinanze c’erano umani, e gli mise le mani di sopra, chiuse gli occhi, e appena li riaprì, il libro era diventato così piccolo che sembrava fatto per le bambole.
-Ok, facciamolo anche con gli altri!
Dopo aver trasformato tutti i libri in libricini, li infilarono nella borsa, e ripresero la via di casa.
-Allora, forse qest’articolo può interessarci...
-Su leggi!!
-Allora, “sirena:creatura mitologica classica, con la parte superiore del corpo a forma di donna e la parte inferiore a forma di pesce. Incantratice e adulatrice...”
-Poi?
-Non c’è scritto niente più...
-Oh, guarda qui cosa c’è scritto...
Stella si avvicinò all’amica, e insieme lessero:
-“Animale acquatico del 346 tipo. Metà donna e metà pesce, nato nel periodo del V secolo a.c. con il primo esemplare dal nome Nakress.”
-Capito Ste, Nakress, è lei che noi stiamo cercando!!!
-Quindi...
-Ehi, ragazze, venite è pronta la cena!
-Oh, Bob, cosa hai preparato?
-Jim ha appena finito di arrostire la carne!!!
-mmm –disse Stella con l’acquolina in bocca.
-Passo... –disse invece Liz – studio un’altro pò e poi mi preparo un’insalata!
-Come vuoi... –disse Bob uscendo dalla stanza.
-Ma perchè tu non mangi la carne?
-Noi creature del bosco, siamo contro il maltrattamento degli animali, e non voglio mangiare un povero pollo che prima era in vita...
-Io, invece si, quindi vado...
-Ok, a dopo...
Liz stette ore e ore a leggere quegli articoli, alcuni inutili come “Le sirene ragazzi, vi assicuro che non esistono” o “e solo una fantasia di uno scrittore!!!”... ore ore a studiare quegli inutili libri fino a quando trovò una pagina...
-“ Nakress prima sirena tra tutte, si narra che sia la più saggia, e che vive nelle acque lontane dell’oceano pacifico. Esce la sera tardi per ammirare le stelle e la mattina presto per vedere il sole sorgere. La leggenda dice che fu creata dagli dei con un capello della donna più bella al mondo, e con la lisca di uno squalo... ”... si!!!
-Liz!! –disse entrando Stella...
-Ti devo dire una cosa!!!
-Anche io!
-Ho trovato Nakress!!!
-E io questo!! –disse Stella porgendole un foglietto che avanella mano.
-“Come non cadere nelle mani di una sirena.” Cosa??
-Leggi tu!!!
-“Poche e semplici istruzioni:

  • Se sei un maschio, cercherà di incantarti con la sua voce, quindi in caso di avvicinamento con una sirena tapparsi le orecchie con qualuque cosa;
  • Se sei un maschio non ti avvicinare minimamente ai suoi capelli, sono dei tentacoli;
  • Se sei un maschio, non darle mai una mano o qualcosa che appartenga al tuo corpo, le sirene hanno una straordinaria forza, riuscirebbero a portarti in fondo con un sol tiro.
  • Quindi, se sei un maschio non ti avvicinare mai a una sirena!!!”
-Hai visto?
-Si, ma ha cosa ci servirebbe? Siamo due donne, ed entrambe non umane!!
-Si, questo lo so, ma verrà con noi anche Jim!!!
-COSA?
-Si, tu ora vai e gli dici cosa sei, se no come ti spieghi i giorni in cui partirai?
-COSA?
-Oh, Liz smettila e vai a parlare con il tuo ragazzo, e poi fammi sapere io devo andare!!!
-No, No, No, e no!!!
-Ci sentiamo- disse uscendo dalla camera.
 












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Note dell'autrice,:
ciao a tutti, grazie di aver letto, ma grazie soprattutto a chi a recensito!!!! allora mi dispiace per gli errori, e scusatemi anche per il ritardo!!!!Bacy

Luna_09

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Capitolo 8
*** Rivelazioni... ***


 Capitolo 8
 

Rivelazioni…
 

 
 
 
La porta della camera si aprì, e ne entrò Jim.
-Ehi, amore... –Disse coricandosi sul letto.
-Jim...
-Si?
-ti devo dire una cosa...
-dimmi, amore mio – disse alzandosi e sedendosi accanto a Liz.
-È una cosa molto importante...
Si alzò, e si mise davanti alla finestra guardando le stelle, era molto preoccupata, aveva paura che reagisse male, e di rimanere di nuovo sola...  persa nei suoi pensieri, le si avvicino Jim e la abbracciò da dietro.
-Allora cosa mi devi dire?
Lei si girò, e lo guardò in viso.
-Giurami che non ti arrabbi e che non mi prendi per pazza!!!
-Giuro solennemente, ora dimmi!- disse scherzosamente.
-Dico sul serio!
-Va bene, te lo giuro!
-Io... io... sono...
-Sei?
-Una... Fata, ecco si l’ho detto io sono una fata!!
Jim prima la guardò stranita, poi abbracciandola disse:
-Si, hai ragione tu sei la mia fata!
Lei respingendolo però le disse:
-Jim, non è uno scherzo...
-Cosa?
-Jim, io sono una fata...
-Si, vabbe se sei una fata dimostramelo!!
-Ok.
Creò una sfera azurra tra le sue mani, e dopo averla fatta volteggiare un pò per la stanza la fece sparire.
-Co... cosa hai fatto? –disse allontanandosi dalla ragazza...
-Jim, ti posso spiegare tutto...
-No, non ne ho di bisogno, mostro!
-Jim, cosa stai dicendo?
-Sto dicendo che sei un mostro!!!
-Jim...
-Via!
Elizabeth uscì dalla stanza piangendo, e diede un appuntamento a stella davanti al bosco...
-Liz, Liz... ma perchè piangi? Cosa è successo? – disse Stella precipitandosi verso l’amica..
-Io... io...
-glielo hai detto a Jim?
-S... si!
- lui che cosa ti ha detto?
-Mi... mi ha... chiamato...
-Come?
-Mostro!
-Oh... –disse stella portando le mani alla testa...
-Abbracciami per favore... –disse singhiozzando Elizabeth.
Stella senza esitare l’abbracciò come non aveva fatto mai, e dopo di che andarono a casa di Stella, dove avrebbe dormito Liz.
-Dai, ora saliamo e andiamo a letto... –le disse Stella.
Erano sull’entrata della casa, quando...
-Liz, Liz... per favore aspetta...
-Jim, cosa ci fai qui?
-Scusami, scusami, non volevo.- disse scendendo dalla moto e raggiungendola sulle scale dell’entrata.
-Stella potresti lasciarci soli?-disse rivolto alla ragazza che stringeva le spalle della migliore amica.
Dopo queste parole Stella rivolse lo sguardo verso la mica che le fece un cenno. Rivolse lo sguardo di fronte a se e fece dietro front entrando nella casa.
-Scusami, ho agito senza pensare!
-Jim…
-no, fammi parlare, Io ero sconvolto, non pensavo che mi avresti detto una cosa del genere, ma adesso voglio sapere di più, voglio conoscerti veramente!!
Liz gli fece segno di sedersi sul gradino, dove anche lei si era già seduta.
-Allora… -cominciò- … io sono Elizabeth, e sono nata a…
[…]
-Quindi, tu mi hai detto tutto ora, per via di quello che ti ha detto la ninfa?
-Si!
-Ma non può essere che ti abbia detto una bugia?
-Jim, Le ninfe sono creature, bizzarre, strane, e lunatiche, ma una cosa è certa, non dicono bugie.
-ne sei sicura?
-Sicurissima.
-Ma quando dovete partire?
-Domani, abbiamo già organizzato tutto!
-Io voglio venire con voi!
-Jim, no, è molto pericoloso per noi, non m’immagino per te!!!
-Non ti lascerò mai da sola, Io ti amo! –disse prendendo il viso di Liz con le mani e avvicinandolo al suo.
-no! –disse scansandolo.
-Liz, ti ho chiesto scusa!
-Non basta, me lo devi dimostrare che mi ami!!!!
-Ma come?
-Ragazzi avete finito? Sono già le due e mezza di notte!!! –chiese Stella assonnata sbucando dalla porta.
-Si, abbiamo finito.
-C’è una novità, domani io vengo con voi! –disse Jim.
-No,no e no!!!

 
 
 
 






Nota dell'autrice:
ciao a tutti, scusatemi per il tremendo ritardo, spero vi piaccia.
Bacy
Luna_09

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Capitolo 9
*** Teletrasporto! ***


 Capitolo 9
Teletrasporto!

 
 
 
 
-No, no, e no!!! Torna subito dentro casa!!!
Era già mattina, ed erano davanti alla casa di Jim, pronti a partire, se non fosse che Liz protestava perché non voleva che Jim andasse con loro.
-Neanche morto!!! –rispose lui.
-Se non entri a casa giuro che non mi muovo da qui!!!- disse mettendosi ritta sui piedi e a braccia conserte.
-Che fa vi volete sbrigare!!!
-Stella, per favore mi vuoi aiutare a prendere Liz in braccio!!!
-Cosa?-disse Liz stupefatta.
-Non serve, guarda come si fa!
Si mise a braccia conserte, poi alzò un braccio e schioccò le dita, nello stesso tempo Liz, aveva preso a saltellare da dolore.
-Brutta… Quando ai imparato a fare i pizzicotti nel sedere agli altri con la magia??
-Non erano pizzicotti, erano scintille, e non avevo mai pensato che mi sarebbe tornato utile!!!-Disse battendo il cinque a Jim.
-Cos’è, un complotto contro di me???-disse Liz mettendo anche lei lo zaino sulle spalle.
-Certo!!!
-Allora come Partiamo??? –chiese Jim.
-Io direi di volare!!! –Propose Stella.
-Vo…volare??
-Naaa… so io come fare! Datemi le mani.
I tre si presero per mano, e di conseguenza Liz chiuse gli occhi, e desiderò intensamente di trovarsi nell’oceano pacifico. Ci fu un grande lampo azzurro, e un rumore assordante, che colpì le orecchie di Liz, ma non ostante tutto, cerco di rimanere concentrata. Appena riaprì gli occhi, si trovava nel fondo dell’oceano.
-Aiuto- gridò, ma dalla sua bocca uscirono solo bolle.
Risalì in superficie, e vide che in realtà si trovava più o meno vicino alla riva.
Allora, nonostante la stanchezza si mise a nuotare, finché non arrivò alla riva, e appena uscì dall’acqua si buttò a modi morto sulla calda sabbia della spiaggia deserta.
-Ci hai messo tanto ad arrivare!!! –disse una voce alle spalle di Liz, che girandosi scoprì essere Stella.
Era in costume, sdraiata su una sdraio bianca, che sorseggiava un cocktail dal colore verde smeraldo. Liz era stranita “ma come è arrivata qui, avrei giurato di non aver visto nessuno quando uscivo dall’acqua” pensò Liz.
-Quindi non avrai visto neanche me!!-disse Jim che si trovava accanto a Liz, però dall’altro lato.
Era sdraiato su una tovaglia da mare, e si stava prendendo il sole.
-Ma cosa? Come siete arrivati fin qui prima di me, e dove avete preso quella sdraio e quella tovaglia da mare, e quel cocktail?
-Ne vuoi un po’? –disse Stella porgendoglielo.
-No grazie. –rispose lei.
-Sveglia Liz!!! Sveglia!!!- Disse Jim scuotendogli le spalle in avanti e poi indietro.
Aprì gli occhi, e vide i visi di Stella e Jim sbucargli di davanti.
-Secondo te ci sente? –chiese Jim a Stella.
Il suono che uscì dalla bocca di stella era fastidioso, usciva come a rallentatore, ed era forte, tanto che portò le mani alle orecchie.
-Ei Liz, ci sei??-disse Jim sventolandomi la mano davanti al viso.
-Di solito quando una persona si teletrasporta, soffre molto arrivato al luogo, non immagino che dolore proverà lei, visto che a trasportato altre due persone con lei!!!
-Forse è meglio che stiamo zitti!! –disse Jim a Stella, vedendo che Liz si era portata le mani alle orecchie per il forte dolore.
-Jim, guarda le esce sangue dalle orecchie, vai a prendere qualcosa di freddo subito!!!- urlò a Jim.
-Ma dove?
-Va be rimani qui!!
Si alzò, prese un po’ d’acqua, e la trasformò in ghiaccio, poi strappò un pezzo della maglia e la divise in due pezzi, e infine prese una coperta.
-tieni, metti questa coperta sopra di lei, sentirà un freddo pazzesco.-Jim fece come stella le ordinò, mentre lei, metteva  due pezzi di maglietta dentro le orecchie di Liz, e togliendosi la giacchetta, coprì il ghiaccio, e glielo mise sopra la testa.
-E adesso? –chiese Spaventato Jim.
-Adesso aspettiamo.
Mentre, Stella stava accanto a Liz, tenendogli il ghiaccio sulla testa, Jim si mise a camminare avanti e indietro, di fronte a le due ragazze.
-Jim, potresti finirla di camminare, mi stai facendo venire il mal di testa!!! –gli disse stella, circa cinque ore dopo.
-Ancora niente? –chiese Jim.
-No, sta dormendo!! E io sto morendo di sete!!!
-Tieni l’acqua- disse porgendogli una bottiglietta d’acqua.
Stettero un giorno intero ad aspettare che Liz si svegliasse, e finirono per addormentarsi.
Era notte fonda quando Liz si mise a tossire e a sputare acqua, svegliando Stella.
-Liz? Come stai?
-Meglio!!! Anche se ho un po’ di mal di testa.-disse alzandosi per stiracchiarsi un pò le gambe.
-Mi fa piacere!!!-disse Stella strofinandosi gli occhi.
-Perche ho un pezzo della tua maglietta dentro l’orecchio?
-Storia lunga!!
-Senti, Stella, Ho una fame incredibile.
-Jim, dovrebbe aver preso delle provviste, guarda nel suo zaino se c’è qualcosa!!!
-Oh, wow, un pacco di patatine, uno di biscotti, dell’acqua e del latte?? –disse rovistando dentro lo zaino.
-Oh, bene!!!!
Liz prese due biscotti, e li inghiotti, poi svegliò Jim.
-Liz, come stai?-disse mettendosi a sedere.
-Bene, ma dobbiamo andare!!! Quindi raccogliamo le cose e andiamo!!
-Scusami, ma come la troviamo una sirena?
-Guarda, laggiù, c’è un’isoleta, potremmo andare lì e richia... –disse Liz, entendo in acqua, l’acqua le era già arrivata al ventre, quando qualcosa la prese per la caviglia e la portò sott’acqua così da non farle finire la frase.
-Liz!!! –urlò Jim venendogli incotro.
Nel frattempo Liz, terrorizzata, vide una donna che con la mano l’aveva tirata giù.
La creatura vide che Liz non riusciva a respirare, quindi la fece risalire su.
-Liz, Liz cosa è stato?-Dissero in coro Stella e Jim arrivando di corsa.
-Guardate!!
Una donna si issò da dentrò l’acqua, e li incito ad uscire.
Eravamo già sulla spiaggia, quando riuscimmo a vedere la creatura da capo a piedi.
-Wow! –disse Jim stupefatto.
Aveva i capelli azzurri, lunghi fin sotto i piedi, mossi come le onde del mare, profondi occhi blu, un vestito lunghissimo che andava dalle sfumature più chiare dell’azzurro, alle più scure del blu, e uno spacco centrale, che partiva da metà coscia, e mostrava le gambe e i piedi scalzi, invece sul petto aveva una scollatura che andava stignedosi e si fermava sotto l’ombellico, poi aveva delle lunghe maniche arricciare. Tra i capelli, aveva un alga arrotolata, che formava una rosa.
-Ma cosa è? –disse Jim ancora con la bocca a perta per la bellezza della creatura.
-Lei è la ninfa del Mare.
-Wow, ma sono tutte così belle le ninfe?
-La maggior parte si!
-Cosa Siete venuti a fare, intrusi? –gli chiese con tono autoritario la ninfa.
-Siamo qui per incontrare la sirena Nakress!!!-Rispose Stella.
-e come pensate di arrivare fin lì, a nuoto?? Hahahahaha, che stupidi!! –Disse la ninfa con tono aspro.
-Io so come!! –disse Liz.
-Per favore non usare di nuovo il teletrasporto!! –gli disse Stella.
-Meglio cara mia.
Liz puntò le mani verso il mare, stette un pò così, ma non successe niente.
-Cosa pensi di poter fare ragazzina?-disse la ninfa.
-Non è successo niente!! –disse Jim.
Liz non ebbe il tempo di rispondere che tre meravigliosi cavalli fatti con l’acqua del mare si fermarono davanti a loro.
-Come hai fatto?
-Il mio elemento doveva essere l’acqua, avrei fatto di meglio se mi sarei allenata con un professore!!! –rispose Liz alle domanda di Stella.
-Possiamo ninfa?
La ninfa si limitò ad alzare lo sguardo, e poi si riimmerse nell’acqua.
La prima a salire cavallo fatto di acqua fu Liz, seguita da Stella.
-Sali dai!!!-disse Liz a Jim.
-Sei sicura che duri?
-Certo!!!
Così, salì e in meno di un minuto si ritrovarono nell’isoletta in mezzo al mare.
-L’ho notato solo io, o questa ninfa era un po’, come dire… Strana?-disse Jim.
-Sono tutte così!!-rispose Liz scendendo dal cavallo e accarezzandolo.
Appena tutti furono sulla terra ferma, Liz bisbigliò qualcosa all’orecchio del cavallo, lui sposto la criniera da un lato all’altro e nitri.
-Cosa ti ha detto?-Le chiese Stella.
-Di stare molto attenti alle sirene…
-Hahahahaha, guarda chi c’è!!! –disse una voce femminile da una roccia, vicino all’isola.
Erano tre sirene che notarono la nostra presenza.
 

note dell'autrice:
scusatemi per il ritardo, ma non avevo molte idee per questo capitolo, comunque spero vi piaccia lo stesso =) al prossimo e grazie di tutto...
Bacy
Luna_09


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