Dulcis in fundo. di Melmon (/viewuser.php?uid=59984)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** D & A: tre settimane insieme. ***
Capitolo 2: *** Ripicca di Alice. ***
Capitolo 3: *** I demoni ci mettono lo zampino! ***
Capitolo 4: *** Garage di Bobby. ***
Capitolo 5: *** Piccole incomprensioni. ***
Capitolo 6: *** Lieto fine. ***
Capitolo 1 *** D & A: tre settimane insieme. ***
Tre settimane dopo la rivelazione del loro amore Dean e Alice sono
separati da demoni da cacciare e ferite da risanare ma qualcos’altro li
aspettava. Ecco cosa:
Ciao
Dean, mi chiami appena puoi?
Sempre
io è passata mezz’ora e ancora niente. Mi chiami è importante.
Terzo
messaggio. Mi devo preoccupare?
Dean
chiama Alice altrimenti Alice ti trova e ti fa a pezzi!!
Dean
decimo messaggio della giornata, sono le tre del pomeriggio e ti lascio
messaggi dalle nove. Altre due ore e poi … vengo a cercarti!
Mi
ha chiamato Bobby. E' possibile che io debba essere informata da lui
dei tuoi casi? Dean sono la tua ragazza, se vuoi continuare questo
rapporto devi chiamarmi tu!
Scusa
amore, sono stata in ansia tutta la giornata. Probabilmente ti ho
riempito la segreteria, so che stai bene, sempre Bobby … mi sono
accorta di non averti detto una cosa: ti amo tanto. Ho voglio di
sentire la tua voce. A presto amore mio.
L’impalata nera è l’unica auto parcheggiata nell’aria di servizio,
appoggiato a essa Dean Winchester riprende fiato dopo una rocambolesca
ritirata, si ritirata perché uno come Dean non fugge, si ritira! Sam è
all’interno a prendere qualcosa da mangiare, Dean, fuori, ascolta la
segreteria piena di messaggi della sua fidanzata. Al suo pensiero
sorride, possibile che uno come lui potesse avere una ragazza, una
fidanzata fissa che si preoccupava, che lo aspettava, che lo ama, da
cui tornare e cui essere fedele? Certo lui è la fedeltà non sono mai
andati molto d’accordo ma era più che propenso a provarci e riprovarci,
soprattutto ora che sapeva che lei ricambiava.
- Tutto ok?
- Vado in bagno.
Una volta lontano da Sam fa partire la chiamata ad Alice, gesto che
ormai faceva automaticamente ma sempre lontano da Sam, in auto solo
quando lui era certo che dormisse usando l’auricolare, lei riattaccava
se è senza troppo pericoloso e loro di pericoli già ne affrontano
troppi, è sempre felice di fargli compagnia anche solo per ascoltare la
musica insieme, a volte parla solo lei, a lui piace la sua voce.
- Dean!!!
- In persona.
- Stai bene?
- Sano e salvo.
- Non ha niente da dirmi?
- Ho appena sentito tutti i tuoi messaggi …
- Farmi preoccupare lo trovi divertente?
- La verità: si. Mi piace avere la segreteria piena di tuoi messaggi,
amo avere te che ti preoccupi ...
- Questa te la faccio pagare ...
- La cosa non mi spaventa.
- Dove sei ora?
- In autogrill anzi devo andare, Sam mi aspetta, ti posso chiamare dopo?
- Veramente stavo andando a dormire, domani avrò molto da fare.
- Cosa?
- Amore non iniziare!!
- Ok, ci sentiremo domani.
- Allora buona notte.
- Notte Alice.
- No, no, no cosi!
- Cosa no cosi?
- La buona notte! Così sembri arrabbiato e io non riuscirò a dormire.
- Scusa ma in che altro modo dovrei augurarti la buona notte?
- Come ieri, come il ragazzo innamorato che sei.
- Ah … come ieri …
- Dean muoviti ho riattacco ed è peggio per te!
- Buona notte mia piccola principessa, sognami!
- Ci proverò! Buona notte scudiero!
- Ti amo.
- Anch’io.
Prima di ritornare da Sam, Dean aspetta che il sorriso da ebete
innamorato, che è certo di avere in quel momento, scompaia dalle sue
labbra.
Che colpa ha lui se ogni volta che Alice fa la bambina lui reagisce
cosi?
Se ogni volta che gli dice “Ti amo” o “Anch’io” si sente solo un
ragazzo innamorato e non un cacciatore?
Certo la cosa con il tempo passerà, sono solo tre settimane che lui e
Alice stanno insieme, il tempo muterà le cose, per ora gli sta bene
cosi.
Si siede al posto di giuda e fa partire il motore, ora lei si starà
rannicchiando sotto le coperte, che scemo non gli ha neanche chiesto se
l’avesse svegliata?
No, era sveglia, ne era sicuro dalla voce troppo squillante e
preoccupata e poi non andava mai a dormire senza avvisarlo e dirgli
l’ultimo “ti amo” della giornata.
Che si stessero trasformando in due smielati fidanzatini? Ci aveva
pensato ma aveva scartato l’idea, era pur sempre uno spietato
cacciatore!
- Lo sai vero che non c’è bisogno di correre a nasconderti ogni volta
che vuoi sentirla?
- Io non corro a nascondermi e poi se voglio sentirla in santa pace
sarò libero di farlo si o no?
- Dean non ti scaldare, fai un po’ come vuoi!
- Come ho sempre fatto.
- Come sta Alice?
- Bene.
Di poche parole dopo l’annientamento del mostro di turno, poche parole
ma tanta musica che rimbombava nell’abitacolo, i pensieri di Dean erano
altrove a cercare di svelare un mistero che gli era passato sotto il
naso senza accorgersene.
Arrivati al motel i Winchester si coricano ognuno nelle rispettive
brande e lentamente cadono tra le braccia di Morfeo, a distanza nel suo
letto Alice li avrebbe imitati molto, ma molto tempo dopo.
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Capitolo 2 *** Ripicca di Alice. ***
2. Ripicca
di Alice.
Il mattino giunse, come la sveglia di Dean: il suo cellulare squilla
alle otto del mattino, orario in cui il nostro giovane eroe, era ancora
nel pieno del sonno.
- Pronto?
- Buon giorno amore!
Gli bastò la sua voce, dolce e piena d’amore, a riportarlo sulla terra
e a farlo preoccupare.
- E’ successo qualcosa?
- Non posso aver voglia di sentire la tua voce?
- Che ore sono?
- Le otto, lo so, è presto ma non riuscivo a dormire …
Dean scalcia allontanando le coperte delle sue gambe per mettersi
seduto sul letto, anche Sam si è svegliato e scruta la faccia del
fratello per capire cosa stia succedendo, Dean gli fa segno con la mano
che non è nulla.
- Non è per la conversazione di ieri?
- Quale conversazione scusa?
- La telefonata …
- Non giocherai con me vero?
- Esatto.
- E’ perché ti ho svegliato?
- No.
- C’è Sam nei paraggi?
- Si.
Dean si sta vestendo con il cellulare in equilibrio precario tra
l’orecchio e la spalla, deve uscire al più presto dalla stanza se vuole
una conversazione decente con Alice.
- Vuoi che ci sentiamo dopo?
- Ho la sensazione che questo sarebbe un errore.
- Allora …Ieri mattina ti ho chiamato per dirti una cosa importante ma
poi mi sono arrabbiata e per ripicche non te l’ho detta. Sono andata
dal dottore che mi ha tolto i punti e ieri sera, cioè stamattina
presto, sono andata a caccia.
Notizia data tutto di un fiato che a Dean, che stava recuperando una
t-shirt, colpisce in pieno.
- COSA?
All’urlo del fratello Sam si spaventa e osserva Dean.
- Ora sei del tutto sveglio ...
- Sei andata a caccia??
- Quasi, ero la cacciatrice di supporto!
- Perché non me lo hai detto ieri?
- Per non fare chiacchiere inutili e litigare, lo avrei fatto comunque
e lo sai, ti amo tanto ma non ho intenzione di smettere di essere me
stessa.
- Non vuoi smettere, ok, ma non si era detto niente bugie?
Ora Dean è fuori, si sente più tranquillo nel parlare.
- Non ti ho mentito, ho cacciato solo dopo aver tolto i punti, ho solo
sorvolato su alcuni dettagli come spero tu faccia sulle belle cameriere
che ti spogliano con gli occhi ... Io sono fatta cosi, lo hai sempre
saputo ...
- Già, sei una cacciatrice testarda.
- Come te amore. Le cose si fanno già complicate eh? Sono tre settimane
che stiamo insieme e iniziano già i problemi.
- Lo hai detto tu che sono testardo. Prometti di avvisarmi prima la prossima volta.
- Solo se tu fai lo stesso.
- Vedremo. Ora che fai?
- Sistemo l’armeria e poi … sorge un altro piccolo problema … ricordi
la serata che ci siamo messi insieme?
- Come posso dimenticarla? E' una delle serate più belle della mia vita.
- Che fine ha fatto Sam?
- E’ in camera.
- C’era qualcos’altro che avrei dovuto aspettare …
- Dimmi che stai per chiedermi di raggiungerti.
- Questo sempre, il problema è un altro.
- Tu ed io finalmente staremo insieme, cosa c’è di complicato?
- Di solito tu e le tue conquiste andate subito al sodo, sono ragazze
di una sera e via, io voglio essere diversa …
Il tono di Alice ora è più basso, più insicuro, l’argomento per lei è
importante e non è facile d’affrontare, Alice sa quando Dean la ami ma
lei, che di solito è la sicurezza fatta persona, davanti all’amore che
prova per lui diventa come qualsiasi altra donna. Certo anche per Dean
l’argomento è importante e da non sotto valutare, ma come qualsiasi
altro uomo non sa come affrontarlo.
- Non ho detto ti amo a tutte quelle donne ...
Secca, speciale e dritta al punto la questione è affrontata, il cuore
di Alice ora è più leggero.
- Posso organizzare qualcosa di speciale?
- Tutto quello che vuoi.
- Non vedo l’ora.
- Anch’io.
- Non correre ti voglio intero.
- Va bene, a stasera.
- A stasera. Ti amo.
- Anch’io.
Chiude la telefonata e aspetta, l’aria del mattino non è male ma in
quel momento non vedeva l’ora che arrivi la sera. La loro relazione non
era normale, c’era ancora lo schifo nelle loro vite ma non importava.
Decise di comprare la colazione prima di affrontare l’argomento con
Sam, per lui sarebbe stato indifferente ma per Dean era importante, sia
perché aveva dovuto farsi forza per resistere a lei e a ogni altra
donna che incontrava, certe abitudini erano difficile a sparire, sia
perché una parte di lui gli garantiva che la cosa sarebbe stata
speciale, unica, come ogni cosa che loro vivevano insieme.
- Sam ...
- Che succede?
- Devo raggiungere Alice.
- Qualcosa di grave?
- No.
- Sta bene?
- Si, benissimo. Ieri ha tolto i punti.
- Avete un semplice e normale appuntamento?
- Qualcosa in contrario?
- No, per niente, per favore smettila di aggredirmi ogni volta che si
parla di Alice.
- Scusa, è una reazione involontaria.
- Quando partiamo?
- Nel pomeriggio.
Dean Winchester, con ancora tutti i vestiti addosso, si stende sul
letto e a occhi aperti sogna la sua serata speciale, sogna le labbra
calde e morbide della sua ragazza, le sue carezze e le dolci coccole,
sogna ed è felice.
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Capitolo 3 *** I demoni ci mettono lo zampino! ***
3. I demoni ci mettono lo zampino!
L’impalata scorre tranquilla sull’asfalto, Dean cerca di tenere
un’andatura costante e tranquilla ma di tranquillità per i nostri eroi
non c’è né mai abbastanza, infatti, in un attimo tutto muta.
Il telefono squilla e la vita prende nuove pieghe:
- Dean, c'è un piccolo problema.
- Alice cosa succede?
- La cacciatrice di cui ero supporto ha un problema, io non posso e non
voglio tirarmi indietro e non aiutarla.
- Devi andare a caccia?
- Si, sto partendo ora, il problema e che non so quando finiremo.
- Mi trovi nel solito motel.
- Sicuro che non ti dispiace?
- Non hai scatenato tu tutto questo per non vedermi giusto?
- Non pensarlo neanche per scherzo!
- Allora nessun problema. Comunque si mi dispiace ma sai com’è: prima
il dovere poi il piacere.
- A dopo piacere, ti amo tanto.
- A dopo A …
- A … che? Anch’io o amore?
- Quello che voi.
- Entrambi, ti chiamo appena eliminato il problema.
- Aspetto tue notizie.
Sospiri da entrambi le parti, delusione per quell’attimo tanto sognato
e agognato che ancora gli sfugge dalle mani, hanno sempre saputo che la
loro missione è maledetta, che porta tanti sacrifici, che nulla può
essere organizzato o per sempre, hanno deciso di giocare, di provare e
sono intenzionati a riuscirci.
- Problemi?
- Alice va a caccia.
- Vuoi raggiungerla?
- Non serve.
La vita di un guerriero e cosi, prendere e lasciare, guerra e pace,
amore e dolore e mai e poi mai arrendersi al dolore, al male, alla
sofferenza, perché se ti pieghi anche una sola volta rialzarsi non è
per nulla facile, anzi potrebbe essere peggiore di qualsiasi altra cosa.
Cosi i nostri giovani guerrieri sono a lottare, come debba essere, ma i
loro cuori sono insieme, uniti.
Alice si batte con un demone al fianco della sua amica e collega Beth,
Dean guida fino al solito motel, dove affitta una stanza sotto un altro
nome, mille volte hanno dormito in quelle stanze e sempre con nomi
diversi senza che il custode facesse domande.
Solo in piena notte arriva un messaggio che finalmente mette in pace il
cuore e l’animo del nostro guerriero.
Cacciatrici ancora vincenti!!! E’ stata dura ma abbiamo vinto! Un mega
bacio la tua principessa che ti ama tanto. A domani luce dei miei occhi.
Il mattino riporta i nostri giovani eroi di nuovo a mangiare chilometri
d’asfalto. Alice costretta ad allungare la strada per accompagnare
Beth, che ha fuso il motore dell’auto, e i Winchester diretti al
Roadhouse per un caso. Il destino questa volta gli aiuta ed è
proprio nel parcheggio del locale, che gli ha visti dichiararsi, che i
due riescono a scontrarsi per quelli che sono preziosi secondi.
- Amore mio!!
- Un po’ di contegno per favore!
- Vuoi contegno o baci?
- Baci sicuramente baci.
- Come desidera mio prode cavaliere!
Il corpo di Alice premuto contro l’impalata e quello di Dean, baci
famelici s’inseguono, i due ragazzi non hanno voglia di fermarsi, di
allontanarsi ancora l’uno dall’altro.
- Se non sbaglio, affittano camere …
- Tu non eri quella che voleva qualcosa di speciale?
- Si ed è rimasto a casa dove lo troveremo tranquillamente domani, non
tutto può andare come si desidera ma tu ed io insieme è ancora
possibile ...
- L’idea non mi dispiace.
- Allora recuperiamo una stanza, con letto matrimoniale possibilmente …
- Agli ordini!
Camminano nel parcheggio mano nella mano, come ragazzini innamorati
scherzano, lui la attira a se e la bacia a ogni occasione, lei ride e
ricambia di slancio. Sulla porta però si danno un contegno e del loro
scherzare restano solo le dita che ogni secondo si sfiorano.
- Dean c’è un fantasma a … Ciao Alice non sapevo che tu fossi qui.
- Ci siamo incontrati nel parcheggio, io ho appena terminato la mia
caccia e a quando sembra voi avete appena iniziato una.
- Beh si, ci sarebbe da investigare.
- Qualcosa di serio?
- Nulla che non può essere rimandato a domani.
- Bene, Jo …
La frase è interrotta dalla suoneria del cellulare di Dean.
- E’ il mio. Ti ho rubato la suoneria … torno subito.
- Allora Sam parlami di questo fantasma.
Entrambe le conversazioni durano pochi minuti, Alice si avvicina a Dean
con triste, delusa abbraccia forte Dean incurante degli altri.
- Che succede?
Sussurra Dean accarezzandogli la schiena.
- Era Beth, uno di noi, un cacciatore ha appena subito un grave
attacco, sua figlia … sua moglie … lui è gravemente ferito ... Io devo
andare, erano amici di mio padre …
- Ehi, stai tranquilla, smettila di tremare e vai da loro.
- Va bene, ma tienimi stretta ancora un po’.
- Ti accompagno all’auto vuoi?
- Uhm, uhm.
Una volta all’auto la stringe ancora a se baciandogli i capelli e
infondendogli coraggio.
- E siamo a due appuntamenti mancati.
- Ehi c’è sempre domani.
- Spero arrivi presto.
- Guida piano e chiamami appena possibile.
- Sconfiggi il fantasma e non rifatti su belle cameriere.
- Farò il possibile.
- Non deludermi.
- Ti amo.
- Anch’io, tanto, tanto, tanto.
Un bacio e poi si corre via, in nuove lotte, in nuove battaglie, a
salvare nuove vite.
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Capitolo 4 *** Garage di Bobby. ***
Grazie hai miei fan "silenziosi", sappiate che potete far rumore se volete ...
4. Garage di Bobby.
Il giorno dopo giunge presto, Dean e Sam hanno risolto egregiamente il
loro semplicissimo caso, Alice invece è ancora alla guida, lei e Beth
hanno dovuto fare il funerale a tre dei loro più cari amici ed hanno
passato la notte a bere e a parlare.
Bobby ha chiama tutti i cacciatori per un incontro nel suo garage,
qualcuno aveva appena ucciso un altro cacciatore, il terzo in poco
tempo. Beth, per precauzione si ferma dalla sua famiglia, Alice invece
si dirige da Bobby, sicura di trovare lì anche i Winchester. Felice
parcheggia l’auto affianco a quella del proprio ragazzo e, appena
varcata la soglia, riceve un affettuoso e caloroso abbraccio da Bobby.
Ad Alice non dispiace queste dimostrazioni d’affetto da un uomo che
considera come un padre, lascia che lui la coccoli e la riempia di
domande, si capisce che era preoccupato.
Ci sono molti cacciatori, giovani e vecchi, Bobby la tiene sott’occhi,
come fa sempre, ma qualcosa stona. All’improvviso il sospetto che sia
successo qualcosa a Dean o a Sam gli fa mancare il respiro, se fosse
vero Bobby non gli avrebbe lasciato neanche varcare la porta, non
sarebbe lì a chiacchierare e a mandare occhiate inquisitorie a tutti i
cacciatori che si avvicinavano … aspetta un momento: cacciatori!! Alice
lì dentro è l’unica donna!!
Scoppiò a ridere e, alzandosi d’impeto, percorse lo spazio che la
separa da Bobby, travolgendo un paio di cacciatori lenti nei riflessi
perché impegnati ad ammirare le sue forme, d’istinto abbraccia Bobby
regalandogli un grosso bacio.
- E’ questo perché?
- Perché neanche mio padre si è mai preoccupato per i ragazzi che mi
ronzavano intorno, grazie.
- Non ho fatto nulla.
- Basta il pensiero.
- E’ che so come ragionano certi cacciatori tutto qui.
- Lo so anch’io, il mio ragazzo è uno di loro, vederti preoccupato e
proteggermi da essere viventi a due gambe è una novità.
- Già, gli altri posso ammazzarli se provano a sfiorarti.
- Parli come Dean, generalmente preoccupante ma in questo caso solo
molto tenero.
Alice sorride, lì si sente a casa, ogni cosa o luogo può essere
speciale se fai un lavoro che facilmente può spezzarti anima e corpo.
- Non è troppo vecchio per te?
Dice un idiota di cacciatore, di sicuro uno di quelli che Alice ha
travolto e dai riflessi scarsi.
Alice non è preoccupata non è un problema sbarazzarsi di lui, a dire il
vero crede che non sia un problema sbarazzarsi di lui neanche da parte
di un fantasma innocuo come Casper, il problema sorge quando intravede
Dean che osserva tutto e si sta dirigendo verso di loro.
- L’amore non è solo questione d’età giusto?
Dice divertita facendo un po’ la smorfiosa, né Bobby, né Dean, né il
tizio o chiunque stia ascoltando ha capito dove voglia andare a parare.
- No, Bobby ed io non stiamo insieme, certo gli voglio un bene
dell’anima, ma no come pensi tu. Io e lui … come dire … è uno di
famiglia, una specie di … -fa finta di pensarci un po’ su - … suocero,
ecco sì, il termine giusto è suocero perché il mio fidanzato lo
considera un secondo padre e poi non si merita un ruolo minore, vero
amore?
Il tizio, come qualsiasi altro nella sala, cerca di capire chi sia
“amore”, certo un appellativo non proprio appropriato per un
cacciatore, molti di loro non troverebbero nulla da ridire detto da una
bambola come Alice.
- Già.
Dean si limita a un “già”, il tizio sparisce, la calma riprende.
Segue la riunione, Jo e Helen sono arrivate cosi ora sono tre donne in
tutto, Dean sembra a suo agio più con Jo che con la sua fidanza.
Tutti i cacciatori parlano e decidono un piano d’attacco, c’è una lista
di casi da risolvere subito, in questo periodo i casi sono triplicati,
sono scritti su una lavagna improvvisata, Alice è appoggiata al muro e
stufa di fare la carta da parati cosi interviene.
- Posso avere il pennarello?
In rapidi gesti dalla lista dei cinque casi più urgenti ne elimina tre,
i primi tre per esserne precisi, e corregge il quarto.
- Sai bambina non e che cosi risolvi i problemi. Non li hai mica uccisi
sai? I demoni non si uccidono con una riga sul nome.
- Pensavo di averlo fatto l’altro ieri con una lama di cinque
centimetri di argento puro, ieri dopo una lunga ed estenuante lotta a
fianco della mia amica e collega Beth e oggi nella casa del migliore
amico di mio padre, dove quasi non ci rimettevamo la pelle. Per quando
riguarda il quarto è un semplice Poltergeist volevamo pensarci oggi ma
tre funerali c’è ne hanno impedito. Sono sicura che con un semplice
fantasma qualcuno dei suoi marmocchi saprà come cavarsela, un consiglio
portatevi molto sale in caso di ritirata.
La nostra eroina si gira su tacchi e si dirige in cucina, prende la
prima bottiglia di alcool, senza neanche fare caso all’etichetta, ed
esce nel giardino. |
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Capitolo 5 *** Piccole incomprensioni. ***
Penultimo capitolo!
Piccole incomprensioni.
Una bella sbronza e una chiacchierata con l’unica persona che sembrava
capirla, questo era il piano della nostra cacciatrice che al momento si
sentiva un po’ giù di tono, sta per telefonare a Beth quando Dean la
raggiunge e gli poggia la giacca di pelle sulle spalle, lei gliela
restituisce e si allontana.
- Bobby sta ricomprendo a meraviglia il ruolo di padre orgoglioso dopo
la tua uscita di poco fa.
- Solo lui eh? Sbaglio o sei corso da me per lo stesso motivo. Ora che
non sono una bambolina, una preda o un trofeo ti sto bene mentre prima
è bastato chiamarti amore per ammutolirti.
- E’ qui tutto il problema?
- Tutto qui il problema? Sono arrivata tutta gasata consapevole di
poterti vedere, stare vicino, mi sarei accontentata di poterti sfiorare
casualmente per tre secondi ma non pensavo di dovermi accontentare di
condividere la stessa stanza, a dieci metri di distanza, mentre tu eri
più intimo con la tua Jo che con me! Lei non ti ha messo in imbarazzo …
- Credi di avermi messo in imbarazzo semplicemente perché mi hai
chiamato amore davanti a tutti?
- I duri guerrieri non si lasciano chiamare amore, è poco virile.
- I duri guerrieri non hanno belle guerriere che possano farlo, che
metto a zittire un intero reggimento di cacciatori, tra cui i più
vecchi che io conosca, e che in tre giorni, da quando hai ripreso a
lavorare, ha sterminato quelli che nella loro lista sono i casi più
urgenti. E poi credo che lì dentro non ci sia un cacciatore che non si
lascerebbe chiamare amore da te pur di averti al proprio fianco …
- E allora perché hai reagito cosi?
- Perché non potevo saltarti addosso! Lo avrei fatto più che
volentieri, sappilo, ma c’erano Bobby e Sam e tu ci avevi appena
dichiarato una famiglia.
- Davvero tutto qui?
- No, non è tutto qui, sei gelosa di Jo ammettilo.
- Mi sembrava di averlo già fatto in precedenza.
- Prima di metterci insieme.
- Dean Winchester sicuro di voler stare con me?
- Sicurissimo.
La attira a se e la bacia, la stringe forte, Alice lascio che a gestire
il gioco sia lui.
- Ora che c’è che non va?
- Nulla.
- Non sei tu.
- Allora chi sarei di grazia?
- Sei troppo remissiva, no che non mi piaccia credimi, ma preferisco la
mia Alice quella che anche nel condurre un bacio deve lottare. Possiamo
tornare a essere normali, a essere noi?
- Mi piace noi. Credimi eravamo noi anche due secondi fa, alle volte
anche a me piace essere una semplice donna e lasciare a te il compito
di lottare.
- Bene ma per altri problemi ne parliamo prima.
- O litighiamo come ora.
- Abbiamo litigato?
- Piccola discussione, ne avremmo molte altre, anche di più gravi.
- Allora mi godo il momento di pace.
- Mi trovi d’accordissimo.
Per un momento, tra focosi baci, in Alice nasce il pensiero che di
posti per stare soli nell’autofficina di Bobby c’è ne saranno a
tonnellate, certo poco romantico, addirittura peggio del retro della
sua piccola, ma in questo momento Dean le ha fatto del tutto
sconnettere il cervello, sta per esprimergli i suoi pensieri quando la
voce di Bobby li raggiunge.
- Ehi voi due innamorati non fatemi fare la parte del padre che vi
becca sul fatto, non fatevi venire a cercarvi, muovetevi e
raggiungetemi in casa c’è un nuovo piano.
Ubbidiscono, anche se in casa Alice non resiste: devo sfottere Bobby.
- Per curiosità in quale ruolo di padre ti saresti immedesimato? In
quello del padre della ragazza che spara al ragazzo che sta violando
sua figlia o quello del padre di lui che dopo una bella ramanzina
d’occasione si congratula per la preda? Vorrei sapere come comportarmi
tutto qui.
- Ovviamente avrei sparato a Dean …
- Sicuro che era Dean o che sarà Dean?
- Questa poi me la paghi.
- Pappino Dean mi minaccia!
- Smettetela voi due. Da quando vi comportate da ragazzini?
- L’amore fa strani effetti. Comunque di che piano parlavi?
- Se non hai ammazzato altri demoni nei trenta secondi che sei stata
fuori, questa è la nuova lista e il piano.
- No, non ho ammazzato in trenta secondi, anche se avrei potuto, sai la
mia attenzione era concentrata su un cacciatore in generale, al suo
corpo in particolare, per poter anche solo pensare a una possibile
preda. Non so se tu hai mai provato qualcosa di vagamente simile …
Dean se la ride e se la tira facendola sedere sul divano tra lui e Sam,
che le fa spazio anche lui ridendo, ormai tutti avevano capito che era
pazza!
- Non è proprio sfiorarsi casualmente per tre secondi …
Soffia Dean nell’orecchio di Alice.
- Vedrò di accontentarmi.
- Per convivenza futura evita certe scene in mia presenza, grazie.
- Tranquillo non pensavo di farti assistere oltre a un bacio a stampo e
a una mano nella mano. Puoi sopravvivere a questo?
- Si.
- Io no.
- Amore mio non staremo 24 ore su 24 con Sam nei paraggi, vedrai che al
momento opportuno anche lui sparisce altrimenti lo faccio sparire io.
- Sarete cosi ancora per molto?
- Sai Bobby abbiamo appena finito di discutere, tu ci hai interrotto
mentre facevamo pace, lasciaci fare i bambini! All’occasione torniamo
rapidamente i due spietati cacciatori che ami e conosci.
- Se siete felici cosi.
- Felicissimi.
Dean gli stringe la mano e gli sfiora le labbra in un rapido bacio, il
bello e che lo fa davanti a tutti senza nascondersi, il bello è che lo
fa lui senza che lei glielo chieda, il bello e che lo fa davanti a Jo
che resta allibita.
- Grazie.
Gli sussurra prima di leggere rapidamente la nuova lista.
- Per cosi poco …
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Capitolo 6 *** Lieto fine. ***
Scusate il ritardo!!
Tempo e caldo permettendo a breve un altra storia su Dean e Alice.
Grazie di aver letto la mia ff!
6. Lieto fine.
Risponde e poi gli strappa la lista delle mani, stavolta è lui a
correggere i dati aiutato da Sam. Bobby sta parlando al telefono quando
glielo porge, Beth è preoccupata perché ha provato a chiamarla senza
aver risposta. Cerca rapidamente il cellulare non trovandolo,
recuperato al volo il cellulare di Dean ed esce a cercarlo, in una mano
il cellulare di Dean, nell’altra il telefono e allegramente spettegola
del più e del meno con l’amica. Trova il cellulare dove ho subito
l’agguato da parte di Dean, che è raccontato per filo e per segno, poi
torno dentro ed eliminare gli altri due nomi della lista.
- Jack e Ron ieri e Don oggi.
Risponde allo sguardo interrogativo di Bobby, poi torna a parlare del
colore dello smalto.
- Tu sei strana, uccidi demoni e parli di smalto. Dove trovo un’altra
come te?
- Non esistono, io mi sono preso l’unico esemplare.
- Sicuro? La ragazza dall’altro capo del telefono non è molto
differente da me sai? Odia essere chiamata bambina o piccola,
soprattutto da un idiota che crede che questo non sia lavora da donna e
le uscite del genere troppo pericoloso, doloroso, fisicamente inadatto.
Hai mai provato a cucinare, a fare da babysitter a una squadra di
piccoli guastatori, a camminare con i tacchi, a usare una pinzetta per
le sopracciglia, a truccarti mentre guidi, a sembrare interessata a un
discorso noioso, a partorire e crescere figli o semplicemente crescere
quello che teoricamente dovrebbe essere un adulto? Se possiamo
sopravvivere a questo, possiamo anche sterminare demoni nel tempo
libero.
- Lo fai nel tempo libero?
- Si. Tu no?
Il tizio si allontana deluso.
- Amore anch’io lo faccio a tempo pieno.
- Certo ma perché tu sei il migliore che io conosco e salvi persone in
qualsiasi luogo la tua piccola possa portarti. Tu sei un eroe e bada di
restare solo mio.
Gli butta le braccia al collo e lo bacia per poi scappare nell’altra
stanza lasciandolo impalato in cucina. I nuovi casi prendono più tempo
del dovuto, stilare piani con gente che non la pensa allo stesso modo è
difficile, Alice inizia a chiedersi dove Bobby tenga le aspirine.
- Ora basta, degli adulti grandi e grassi che si sbranano per un
demone! Perché non passate a pugnalarvi a vicenda cosi gli fate un
favore? Ora qui ci penso io e al primo che fiata, scoprirà quando sia
vero il detto ”non c’è peggior ira di quella di una donna”.
Senza aspettare repliche, strappa la lista in tante piccole parti,
prende un enorme vaso e lo riempie dei foglietti.
- Ora ogni cacciatore ne prenda uno, uno per ogni squadra, armatevi e
uccidete il demone che vi è capitato. Siete qui per evitare che questi
schifosi uccidono innocenti e nostri colleghi, un cacciatore per loro
vale l’altro, ma per voi un demone non vale l’altro, sarà il fato a
scegliere la vostra preda. Tu guarda se mi tocca fare la maestra
d’asilo!
In silenzio le operazioni sono svolte, nessuno osa fiatare, sembra che
al momento provochi più paura lei che un’orda di demoni.
Un sms giunge sul suo cellulare:
Sei terribilmente sexy mentre fai da maestrina, figurati che neanche io
oso fiatare anche se l’idea di una punizione … perché domani è cosi
lontano?
Come rispondere a questo?
Lei contro il tempo non poteva far nulla e poi anche per loro valeva la
predica appena fatta. Alla fine scelse di non rispondere, lui sapeva
quando anche lei pensasse la stessa cosa e affermarlo faceva solo male.
Alice rimase l’ultimo foglietto ma prima che potesse leggerlo Bobby
glielo strappo di mano.
- Tu non ti muovi da qui, sei stata l’unica a mettere a posto questa
banda di scatenati e poi vuoi ridicolizzarli del tutto? Hai già
sterminato tre elementi di quella lista lascia qualcuno anche agl’altri!
- Quale altri? Ultimo bigliettino ultima cacciatrice.
- Non preoccuparti di questo, tu mi servi qui. E anche voi restate qui!
Anche il piccolo rettangolo di carta nelle mani di Sam fece la fine del
precedente, Bobby lesse entrambi prima di tornare a fissarli negli
occhi.
- Non credete che lasci Alice da sola nelle mani di questi animali,
vero? Serve qualcuno che badi a lei e che eviti che la mia casa sia
distrutta.
- Io volevo andare a caccia, uccidere demoni, ridicolizzare tutti i
presuntuosi cacciatori, non voglio certo tenere a bada una banda di
scatenati, questi non posso ucciderli!
Picchia i piedi per terra proprio come una bimba.
- Invece farai la babysitter!
- Mai fatto da babysitter?
- No.
- Mai stato il ragazzo di una babysitter?
- Non ricordo, perché?
- E’ un lavoro di responsabilità, noioso e mal pagato e non fammi
entrare nei dettagli su ciò che succede quando i bambini, di solito
minorenni, dormono e i fidanzati delle babysitter entrano di nascosto
...
- Il tuo lavoro sarà noioso, non pagato e di poca responsabilità perché
sono adulti e non dovrai evitare che corrano in casa con le forbici in
mano …
- Che importanza ha un paio di forbici quando possiedi una sciabola?
- … e il tuo ragazzo è già in casa.
- Anche tu hai letto quello che letto io tra le righe?
Alice si gira a parlare con Dean con occhi dolci.
- Che hai letto?
- O pappino a cambiato ruolo diventando il tuo o ti ha appena dato
un’autorizzazione non molto esplicita a violentare sua figlia, in
qualunque dei due casi io casco bene.
- Io sparisco.
- Hai visto che bravo Sam ha già …
Sam è uscito dalla stanza richiudendosi la porta dietro di se, la frase
è interrotta da Dean, che a differenza dei suoi colleghi ha dei
riflessi ottimi. Il discorso riprende da dove aveva interrotto nel
giardino, certo che Dean per certi discorsi è eccezionale!
- Aspetta.
- Cosa c’è?
- Dammi due minuti, ok. Devo sistemare prima i bambini ricordi?
- Sbrigati, non ho nessuna intenzione di rimandare ancora.
- Non rimanderemo a costo di sterminare in prima persona demoni e
cacciatori.
Dean resta da solo incapace di decidere se prendere a testate il muro o
uscire a fare qualcosa di più utile come pulire armi e preparare un
arsenale in caso ad Alice serva aiuto, per lei avrebbe fatto di tutto,
per stare con lei peggio.
Passa mezz’ora, un’ora e ancora nulla, Bobby e molti cacciatori sono
partiti, Sam si sta occupando dei restanti e di Alice nessuna traccia,
l’aveva vista uscire ed entrare un paio di volte sempre diretta alla
sua auto ma poi era sparita.
Il suo cellulare vibra:
Amò vieni nella panic room, ora!
Dean un po’ allarmato scende nello scantinato semi buio.
- Dean sei tu?
La voce di Alice con un tono di … preoccupazione? Disagio? Imbarazzo?
Non riusciva a capirlo e la cosa lo preoccupo ancora di più, aumentando
il passo apre in un sol colpo la porta.
- Chi altri dovrei essere?
- Tu, ovvio, volevo esserne certa. Non volevo accoglierti con il fucile
puntato, avrebbe rovinato l’effetto.
- Qualcuno ha avuto quest’accoglienza?
- No, ma diciamocelo chi dei cacciatori di sopra, eliminando Sam e tu
per ovvi motivi, entrando e trovandomi cosi sarebbe andato via di sua
spontanea volontà?
- Hai pensato che un fucile poteva non bastare?
- Sono in un bunker a prova di demoni, circondata da armi, c’è sempre
il piano b …
- Sarebbe?
- Questo.
Lo spettacolo che aveva accolto Dean era unico, nella stanza tutto era
nella semioscurità, candele nere erano sparse qua e là per la stanza in
posizione strategia, alcune armi erano state spostate dalla scrivania,
dove ora c’erano due piatti e una bottiglia, un materasso era sul
pavimento coperto da lenzuola candide, il pezzo forte era Alice al
centro della stanza con indosso un micro abito nero e tacchi alti, in
mano poi il fucile sopra citato.
Ora la dimostrazione del piano b: il vestito di Alice scende lentamente
per tutto il suo corpo, Dean segue con gli occhi il tessuto nero che
cade hai suoi piedi, il suo sguardo copre ogni centimetro di pelle
scoperta.
- Con questa reazione avrei potuto sparare e uccidere almeno dieci
volte. Ora che ne dici di chiudere la porta cosi che né uomini né
demoni possano disturbarci? Sai è già domani ...
L’orologio, infatti, segna la mezzanotte, inutile dire che Dean sigillò
più che volentieri il bunker e che essendo uomini o demoni (non
facciamo discriminazioni!) a noi l’accesso è negato.
Lo so, anche voi avreste più che volentieri assistito alla scena
romantica di Alice e Dean che per la prima volta si amano, che erano
solo loro due e il loro amore, che luogo che lì circonda, con armi e
simboli, non è percepito, tutto passa inosservato fin quando nella
tarda mattina, molto tarda, quella porta si aprì facendo uscire i
nostri due cacciatori innamorati.
Beh è quello che è successo, demoni e umani non possono varcare quella
soglia ma io non sono né l’uno né l’altro …
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