Something of strange in our life

di Shining Grint
(/viewuser.php?uid=3092)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** .Prologo. ***
Capitolo 2: *** I colori dell'anima ***
Capitolo 3: *** Nightmare ***
Capitolo 4: *** Revelations ***
Capitolo 5: *** Light ***
Capitolo 6: *** Sorry ***
Capitolo 7: *** Rivincite ***



Capitolo 1
*** .Prologo. ***


Something of strange in our life

Prologo



Nel mondo magico era iniziata la Guerra.
Era arrivata lenta e inesorabile, spietata e implacabile: spezzava migliaia di vite.
La guerra non si lascia vincere né dalle preghiere né dalla pietà, così erano morte persone che non avevano niente a che fare con il mondo magico: i Babbani.Nessuno sapeva come fare per fermare la notizia delle migliaia di morti innocenti; i Babbani si sarebbero presto chiesti dove quelle migliaia di persone finivano o no?

Hogwarts era ancora aperta, erano diminuiti notevolmente gli alunni; anche le giornate erano tristi e lente, quando gli alunni restati a scuola cambiavano aula notavano quanti banchi erano vuoti e ognuno si chiedeva se quei compagni li avrebbero mai rivisti…

Anche Harry era partito, era andato a compiere il suo dovere, doveva trovare i quattro horcux e poi avviarsi verso quella strada senza uscita che portava dritto a Lord Voldemort, senza soste e in salita.
Nessuno lo poteva aiutare, nessuno.
Ronald Weasley era stato rispedito ad Hogwarts, anche Hermione, ma Harry, Harry potter no.



---



Questa ff è dedicata a Chise e a Lisanna Baston, nulla è perduto per sempre...
Beh, questo è solo il prologo…spero che come ambientazione vi piaccia.Grazie per chi leggerà e mi seguirà.Recensite thanks!
Shining Grint


Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** I colori dell'anima ***


Chapter One
I colori dell’anima



They come from every state to find
Some dreams were meant to be declined
Tell the man what did you have in mind
What have you come to do.

No turning water into wine
No learning while you're in the line
I'll take you to the broken sign
You see these lights are blue.

Red Hot Chili Pepers Tell me baby

Hermione piangeva seduta sul divano di fronte al caminetto.Ginevra Weasley ed Hermione Granger avevano litigato.
“E’ inutile che piangi come una disperata!E’ anche a causa tua!”
Questa era stata l’ultima frase di Ginny prima di uscire dalla Sala Comune in malo modo,successivamente erano giunte le vacanze, l’avevano sorpresa.
Non si aspettava nulla.
Ormai le giornate erano tutte uguali: lunghe, piovose, tristi e insulse.
Vuote.
Solo qualcosa in lei si riempiva, continuava a studiare senza ormai distinguere le giornate; il lunedì studiava così come il sabato o la domenica. I giorni si erano sbiaditi e ridipinti di un decadente grigio, che le scoloriva tutte senza distinzione. Il mondo non aveva più colore per lei da quando era entrata ad Hogwarts senza un suo migliore amico e quando aveva, erroneamente, frainteso la Weasley.
Ora nessuno ridipingeva le sue giornate, come quando era insieme a Ron o ad Harry. Ormai le erbacce avevano soffocato quel piccolo seme che tentava di mettere radici nel fertile terreno dell’amicizia; non era riuscita a maturare portandosi dietro la sua vita.Non era riuscita a diventare umile.
Vuota si alzò, raccolse i suoi libri e si diresse nel suo dormitorio.

Ogni volta che varcava una soglia si rendeva conto che in realtà il suo spostarsi era logoro da abitudini, non si muoveva per un preciso motivo, solo poiché il suo istinto le diceva che era ora di andare a dormire. Non si recava da qualche parte perché voleva andarvi. Neanche per divertirsi, non alzava più la mano durante le lezioni, aspettava che qualcun altro lo facesse; ogni tanto decideva di fingere, almeno per salvarsi l’apparenza, così si sforzava di rispondere brillantemente come un tempo alle domande poste.
Il sapere non colmava quel vuoto.
Quei complimenti non la gratificavano.
Pensare che era successo tutto per uno stupido equivoco…



---


ciau a tutti!
Non rieco a capire come diamine abbia fatto a scrivere una storia così triste...ma ha un lieto finale...non sopporto il finale triste!
Grazie alle persone che l'hanno letta, che non sono poche!, e vi chiedo di darmi le vostre opinioni di qualunque tipo!
Recensite, thanks.
Buona lettura
Shining


Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Nightmare ***


Chapter Two
Nightmare



May it be an evening star
Shines down upon you
May it be when darkness falls
Your heart will be true
You walk a lonely road
Oh! How far you are from home

Believe and you will find your way
A promise lives within you now

Enya-May It Be-

Tutto era successo qualche mese addietro, Hermione Granger era insieme ad Anthony Goldstain, vice presidente del club dei duellanti alla quale la ragazza partecipava in tutte le sue attività e innovazioni.(tranne nei duelli veri e propri)
Ginny ed Hermione erano sempre insieme, la loro amicizia diveniva via via più stabile; ognuna si preoccupava di mettere tutto a posto, respingendo quel tassello che voleva cascare e far cadere tutta la costruzione.

Iniziò un brutto periodo, Ginny e Ron avevano iniziato a litigare ed Hermione si era allontanata da tutti e due. “Non voglio centrare in questa storia!”diceva e la rossa si iniziò ad arrabbiare, ebbero la loro prima discussione.
“Non mi puoi aiutare? Ah forse sei troppo impegnata con Anthony, con il club e con i vari compiti…scusa sai…!” aggiunse in tono ironico
“Ginny, io non voglio semplicemente combinare nessun degenero!”
“Beh si da il caso che tu ed io siamo migliori amiche…”
“Sì e questo che cosa vuol dire, che mi devo mettere contro qualcun altro?”
“Non ho detto questo!Comunque credo che Ron sia tuo amico o no?”
Calò il silenzio

Hermione stava dormendo e si svegliò di soprassalto. Odiava rimembrare la loro prima discussione, ma non poteva sottrarsi, sapeva fin troppo bene che quando avrebbe richiuso gli occho le sarebbe riapparsa la scena.
Non era una fantasia,era ciò che era realmente successo, sapeva cosa avrebbe sognato…non era la prima volta. Come se venisse portata in un cinema a vedere sempre la solita storia. Quella storia di cui ne faceva parte, la vedeva da un altro punto di vista.
Era obiettiva, distaccata.
Riviveva la scena senza provare le emozioni che aveva sentito nella realtà, come un qualcuno che viene portato a vedere il suo destino anche lei veniva portata a vedere i propri errori.
Era nella sala, da sola, il film veniva proiettato e lei non poteva divincolarsi.
Chiuse gli occhi.


*



Believe and you will find your way
Promise lives within you now
May it be the shadow’s call
Will fly away
May it be your journey on
To light the day
When the night is overcome
You may rise to find the sun

Enya-May It Be-



Il sonno le crollò addosso e l’avvolse, così come il sogno, l’incubo.
“beh sai cosa stai dimostrando con questo tuo non-voglio-fare-casini? Sai quali sono le conseguenze?”
“Almeno non commetto errori” ripetè Hermione, Ginny non sembrò sentirla e proseguì
“ Le conseguenze saranno che tu diventerai sempre più egoista hermione, ti stai allontanando da noi…non so se te ne accorgi.”
L’illusione svanì come fosse un’immagine riflessa in un pozzo dove gocce d’acqua vi cadevano dentro formando grossi cerchi concentrici che s’infrangevano sul muro circostante.

Nel presente Hermione si accorse di piangere, prese un fazzoletto e si girò sul fianco in modo da lasciar correre le lacrime sulle guance rosee.

“Io rispetterò la tua decisione. Vedo che tu sei disponibile quando gli altri sono in difficoltà…!”
”Ti sbagli Ginny. Lo faccio per il vostro bene, non continuarmi a trattarmi da stupida o da finta vittima. Sono sicura e convinta di ciò che sto facendo”
“Brava, vai avanti così, allora”
“Ginny smettila!Gli errori…” la interruppe
“L’errore più grosso lo stai commettendo ora, non rifiutare l’opportunità di cambiare strada –Hermione fece una smorfia- caz….Hermione. la vuoi far finita con questi atteggiamenti da super-donna? Tutti possono sbagliare, ora aiutami! Fino ad adesso non l’hai fatto? Non me ne frega,basta che inizi ora…non m’importa del passato, m’importa solo se tu tenti di ricucire il tutto!Lo capisci?”
La ragazza dai capelli color miele alzò le sopraciglia. In segno di: ‘ne sei convinta?’; Ginny afferrò il concetto prima che potesse esprimerlo.
“Hermione, Smettila, ne sono più che convinta! Togliti quella maschera, io ti accetto e ti accetterò di sicuro quando mi farai un segno di riconciliazione.Pensaci te ne prego…non andare avanti per questa via.! Ti prego…”
“No, chiusa la conversazione.” Prese la sua borsa e andò nel dormitorio, Ginny era sconcertata.

Non poteva crederci, non voleva crederci.

La sua migliore amica non voleva aiutarla e perché? Cercava di immedesimarsi in Hermione ma non ci riusciva, non trovava una valida spiegazione.
Raggiunse Hermione. …




---


Ciau!Ecco qua il secondo chappy di questa ff, devo dire che è abbastanza noioso e mi spiace non sia un bel chap ma dovevo per forza scriverlo…altrimenti la storia non avrebbe senso. Scusate ma era necessario.
Grazie comunque per cui legge la ff chi recensisce:
Ginny16: grazie mille, come vedi ho cercato di mettere due chap insieme, bha nell’altra storia li faccio molto più lunghi stavo tentando di accorciare un po’ ma effettivamente avevo scritto poco.^_- Grazie del consiglio!(meno male me l’hai detto!)
Tranquilla che migliorerà!grazie ancora!
Lisanna Baston:U.U mi commuovi…cara. Beh grazie…eh eh eh. non so che dire…sono felice che tu la pensi così!tranquilla il prossimo chap sarà migliore…e grazie ancora!Baci
Krystel Diggory'80: Ciau!Sono molto content ache tu mi venga a trovare anche qua!Grazie mille e tranquilla che finirà bene! ^.- ciau, bacioni!

Buona lettura a tutti, recensite per favore.
Shining


Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Revelations ***


Chapter Four
Revelations



Where are you and I'm so sorry
I cannot sleep I cannot dream tonight
I need somebody and always
This sick strange darkness
Comes creeping on so haunting every time
And as I stared I counted

Don't waste your time on me you're already
The voice inside my head (I miss you miss you)

Blink182 -I Miss You-

Raggiunse Hermione
“Hermi mi dai delle serie motivazioni?”
Sbuffò
“Sai Ginny che sei veramente brava come attrice?!”
Detto questo entrò in bagno
“Vaffanculo, io sto cercando di venirti incontro e tu…mi dai queste risposte?”
“Sì”
“Stai zitta!”urlò
Ginny picchiò il pugno sulla porta del bagno, dietro alla quale c’era Hermione. Solo una porta le divideva e quella porta significava anche la grande bariera che tra le due ragazze era nata.
Si concluse quella giornata penosa che avrebbe segnato il resto dell’anno scolastico fino alla fine.

Quando si fa un tatuaggio sulla pelle viene iniettato dell’inchiostro che rimarrà per sempre. Indelebile, evidente. Vivo, lucido che colpisce sempre; attrae lo sguardo ogni volta che lo vede, lo si contempla cercando di scoprirne tutti i lati.
In ugual modo la discussione tra le due amiche le aveva segnate, la ferita era viva, lucida, profonda e colpiva sempre. Attraeva il pensiero, la loro attenzione in modi e motivi differenti l’una dall’altra; ogni volta ognuna di loro due cercava di trovarne nuove sfaccettature.
A volte le trovavano, più spesso no.

Hermione Granger si svegliò definitivamente, si fece una doccia e si vestì pronta per andare a far colazione. Quest’oggi si sentiva un po’ meglio, nonostante la notte appena passata; scese nella Sala Grande dove poche persone erano sedute sparse.
La guerra stava decimando maghi, non aveva tuttavia portato nessun segno, né positivo né negativo: morivano persone sia buone sia cattive sia assolutamente innocenti. Nessuna delle due parti riusciva a sopraffare l’altra.
Mangiò, arrivo la posta.
Prese la Gazzetta e sulla prima pagina c’era la foto di un signore, probabilmente morto:
“Muore Nott: Mangiamorte fedele al Lord.” Stava urlando una maledizione nella foto, sul braccio sinistro compariva evidente il Marchi Nero…non le interessava molto, lo richiuse.

Tutto quello che aveva sognato era successo due settimane prima, ed il loro rapporto era diventato così minimo, non esisteva più. La ragazza aveva capito pochi giorni prima il perché delle continue discussioni tra Ginny e Ron…


*Tre giorni addietro*



Like indecision to call you
and hear your voice of treason
Will you come home and stop this pain tonight
Stop this pain tonight

Don't waste your time on me you're already
The voice inside my head (I miss you miss you)

Blink182 –I Miss You-



Quella sera non aveva fame così si era seduta sulla solita poltrona davanti al caminetto; aveva visto una lettera appoggiata su di esso e l’aveva presa e aveva letto a chi era intestata: ‘Ginevra Weasley ed Hermione Granger’.
Si era bloccata.
Osservò la busta con all’interno un solo foglio, in contro luce riconobbe la scrittura, l’aprì e iniziò a leggere:

‘Cara Ginny,
Spero che tu stia bene. Ti scrivo una breve lettera per spiegarti il perché oggi non mi hai visto, o meglio perché dopo pranzo non mi hai più visto.
Ho preso la mia decisione, potrà costarmi la vita ma ne sono convinto.
Sono partito e raggiungerò presto Harry, o così spero, passerò da casa e forse riusciremo a vederci altrimenti Addio.
So di non essere stato un fratello perfetto ma ti chiedo di accetare un grosso abbraccio.
Saluta Hermione e dille che mi dispiace su serio non averne potuto parlare con lei; però credo che lei abbia cose più importanti da fare che non iscriversi alla lista dei prossimi a morire.
Salutamela e ricordale che vorrei tanto che, almeno lei e te rimaneste in vita.
Tuo Ron.’

In preda alla disperazione aveva capito che quella lettera era del giorno precedente, chissà dov’era ora…
Pianse, le lacrime iniziarono a scorerle veloci sulle guancie ormai pallide. Non sapeva cosa fare, non riusciva a ragionare, riusciva solo a piangere.
Aveva già perso Harry, partito tempo prima, aveva perso Ginny e la sua amicizia e ora apprendeva il fatto che anche Ron l’aveva lasciata.
Perso.
Ron era partito per la guerra.
In quella situazione era arrivata Ginevra:
“E’ inutile che piangi come una disperata, è anche a causa tua ciò…se solo mi avessi aiutata…”
Questa era stata l’ultima frase di Ginny che uscì dalla Sala Comune in malomodo con una valigia.
Erano poi iniziate le vacanze ed Hermione era caduta, più fragile che mai.

Hermione non si era mai interessata del perché Ginny e Ron continuassero a discutere, ora lo aveva scoperto; dopo aver letto quella lettera aveva capito e si era sentita stupida, molto stupida.
Ginny era così partita per la Tana.
Ora toccava ad Hermione fare qualcosa…ed erano passati tre giorni dalla partenza della rossa…




---


Non mi stancherò mai di ringraziarvi per aver letto un altro chap di questa ff. grazie!
Lisanna Baston: ciau!Scuss ma dov’è il riferimento al Signore degli Anelli? “Come sempre trovo affascinanti le tue doti introspettive che, ne sono certa, ti aiutano a percepire il senso più profondo delle cose e ad analizzare con obbiettività delle situazioni a volte difficili ed apparentemente incomprensibili, non so esattamente come spiegarlo ma come ti avevo già detto nell'altra fanfiction tu sei in grado di maturare attraverso ciò che scrivi e questo lo trovo molto bello”
Qualcuno ha un fazzoletto a portata di mano?
Eh eh eh grazie davvero tantissimo!Dai in questo chap si capisce già un po’ di più e lei rinsavisce un po’ no?!Baci
Krystel Diggory'80:Grazie anche a te!Ormai stai leggendo tutte le mie ff. sì, senza dubbio questa è la più triste, ora però andrà migliorando!Non ti preoccupare che riuscirà a mettere da parte tutto!Ciau un bacione
Ciao a tutti
Shining


Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Light ***


Chapter Five
Light



Notorious, they got to know that
Life ain't always what it seem to be
Words can't express what you mean to me
Even though you're gone, we still a team
Through your family, I'll fulfill your dream
In the future, can't wait to see

Thinkin of the day, when you went away
What a life to take, what a bond to break
I'll be missing you

Puff Daddy –I’ll be Missing You-

“Ho continuato a piangere per ore, infine avevo gli occhi rossi e un po’ gonfi. Ho pensato di poterla perdere definitivamente anche lei, la mia migliore amica: Ginny. Ho pensato che qualcun’altra sostituisse me, ma non sono più neanche sicura di essere la sua migliore amica…

Non sono nessuno per nessuno…

Scomparire non cambierebbe nulla , non sono sicura che questa sia la mia vera vita, così povera, così corta. Vorrei piangere, ma ho paura.
Credo che qualcuno mi stia mettendo alla prova, non posso perdere questa sfida per questo continuerò a camminare a testa alta; andrò a sbattere contro i muri e cercando di crearmi la mia strada, la mia vita. Non posso fermarmi, non voglio…ce la devo fare, anche se sono completamente sola ed è per questo che vorrei piangere, ma tutto ciò me lo sono creato io.
Devo impegnarmi!

Ma cosa sono io?

Una ragazza molto differente nel suo essere simile.
Mi chiedo perché sia capitato a me e non ad altri ma poi mi accorgo che l’ho voluto io, tutto ciò fa parte della mia vita! Questo è il motivo per il quale non mi lascerò scappare quest’unica vita, anzi, la accoglierò a bracci aperte, le terrò stretta a me e le sorriderò.
Perché è unica e fantastica…!
Sta solo a me arricchirla e decidere cosa fare.”

Hermione si destò dai propri pensieri e ammise:
“Basta, non posso continuare a piangere, la vita è troppo corta per essere sprecata, devo sistemare le cose punto e stop.”
Si alzò di scatto senza rendersi conto che un elfo era dietro la sua sedia e la osservava terrorizzato, se n’accorse e sussurrò:
“Tutte le cose che pensavo ad alta voce sono vere, non ti preoccupare dille a chi vuoi non m’interessa se tu abbia ascoltato o meno…”
Accarezzò la testa dell’elfo poi uscì.…


**



If you'll open up the gates for me
Reminisce some time, the night they took my friend
Try to black it out, but it plays again
When it's real, feelings hard to conceal

In my heart is where I'll keep you friend
Memories give me the strength I need to proceed
Strength I need to believe
My thoughts Big I just can't define
Wish I coul turn back the hands of time
I'll be missing you

Puff Daddy –I’ll be Missing You-




Le mani erano ruvide e impregnate dell’odore della polvere, Ginny si trovava a Grimmauld Place e stava facendo le pulizie; le stanze erano innumerevoli e spazzarle tutte senza l’uso della magia comportava un dispendio di energie e di tempo assai notevole. Era stanca, stufa, il mondo gli calzava stretto e ogni tanto le affioravano strane domande. Di tanto in tanto girava nella Londra babbana allora si chiedeva perché proprio lei e proprio la sua famiglia erano maghi e non un'altra famiglia.

Puliva e si fermava, appoggiava il mento sulla scopa e il suo pensiero si rivolgeva ad Hogwarts lontana e inavvicinabile, ad Hermione. Si sentiva stupida, forse avrebbe dovuto dirle per cosa litigava sempre con Ron e mettere da parte il suo insensato orgoglio misto a quel desiderio di sfida.

Apparve un elfo domestico accanto a lei che per attirare la sua attenzione schioccò le dita pulendo splendidamente la camera, Ginny lo guardò stupita. Sbattè le palpebre un paio di volte:
“Grazie…ma a cosa devo la tua visita?”
“Signorina Weasley mi sembra doveroso darle un avviso…la Signorina Granger –si ridestò completamente dai suoi pensieri- io…stavo sistemando la sua camera nella Torre Gryffindor e per sbaglio ho ascoltato…stava pensando ad alta voce…scusa io non dovevo, ma…” s’interruppe singhiozzando
“Cos’ha detto?” disse Ginny agitata
L’elfo abbassò le orecchie, probabilmente non ce la faceva a parlare
“No, non ti preoccupare il tuo padrone sarà felice di ciò che stai per fare. Stai per mettere a posto un’amicizia!!”
Come previsto l’elfo scoppiò a piangere e iniziò un racconto meticoloso sul discorso ascoltato…




---


Bene, dopo le feste eccomi con un altro chappy.Spero tutto bene, buona lettura!Grazie per chi legge e recensisce…mi fanno sempre piacere!

A Lisanna Baston: non mi ricordavo della canzone!eh eh eh…visto Hermi si è ricompletamente messa in sesto…!Ginny io la amo…va bhe !Sì la storia l’ho proprio pensata come un puzzle, partire dalla figura che c’è sulla scatola per poi ricostruire il resto. Questo chappy?grazie per esserci sempre!Un bacio
A Kristel Diggory: Ciao!Eccomi qua, spero questo chappy sia degno…!^__^ uh, grazie per i complimenti davvero!Se non ci fosse qualcuno che ogni tanto mi dice che scrivo bene…avrei già lasciato ogni cosa tra gli scaffali-aihmè polverosi!- Grazie, grazie grazie!
Non riesco a concepire una fine triste…magari però farò un finale alternativo…uh..buon’idea!Visto che hermy è rinsavita?!Grazie ancora…(tieni pronta che tra poco aggiorno anche l’altra!)

Ciao a tutti
Shining


Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Sorry ***


Chapter Five
Sorry



Sorry
Is all that you can't say
Years gone by and still
Words don't come easily
Like sorry like sorry

But you can say baby
Baby can I hold you tonight
Maybe if I told you the right words
At the right time you'd be mine

Tracy Chapman –Baby can I hold you-

Ginny era molto sorpresa, felice prese in mano la sua piuma ne immerse la punta nell’inchiostro nero e, stando attenta a non far cadere alcuna goccia scrisse una lettera.

‘Cara Hermione,
Forse ti stupirai di sapere chi sono,
Forse ti stupirai di sapere cosa voglio dirti,
Forse ti stupirai che sono a conoscenza del tuo stato,
forse ti stupirai del fatto che ti ho pensato a lungo.
questo è il risultato del sapere, della conoscenza e del mio pensiero per te. Probabilmente ti chiederai come faccio a sapere tutto…un elfo mi ha spiegato e dopo quel momento mi sono accorta che era la giornata più bella della mia vita.
Mi mancavi, non riuscivo a pensare di perdere anche te.
Quanti giorni passati insieme?Quanti momenti passati a consolarci? Quanti attimi passati a ridere? Quante sere passate a darci consigli? Non sono riuscita a calcolarli tutti, credo che non finiranno; ogni tanto mi chiedevo se fosse davvero destino il fatto che ci separassimo...ma ora credo di no!
Credo l’amicizia sia come un fiore, sboccia e ogni tanto si richiude. Non può sempre bisbocciare, dipende solamente se la terra e il clima sono buoni…
Verresti qua a Grimmauld per le vacanze? Io sono qua a pulire…e mi annoio da sola!ti aspetto’

La firmò.
Piegò la pergamena e la infilò in una busta sapendo perfettamente era la lettera più brutta che avesse mai scritto, ma le mancavano le parole,non sapeva cosa scriverle. Si domandò se aveva fatto la cosa giusta, magari Hermione voleva stare sola per un po’ senza essere subito assillata, ma la lettera stava già volendo legata alla zampetta di un gufo.
Ricominciò a pulire e nei giorni seguenti si impegnò tentando di tenere la mente lontano da Hogwarts; non aveva perso ancora la speranza ma questa iniziava ad affievolirsi, comparve una lettera.

‘Scusami.
Ho sbagliato, Gin e me ne dispiaccio ora più che mai.
In questi giorni ho pensato e ripensato e mi sono chiesta dov’ero. Dov’ero quando tu stavi male? Dov’ero quando tu litigavi con Ron? La risposta è semplice e una: non c’ero.
Impegnata a tenere lontano tutto da ciò a cui mi potevo affezionare, perché avevo paura che questo sparisse, chiaro che non mi sono accorta che ti ho fatta sparire io.
Ho sbagliato, all’inizio pensavo sarei rimasta me stessa senza di te, invece mi sono sbagliata.
Pensavo che tu mi condizionavi, ma non era così.
Ho cancellato tutte le tracce di te, senza capire che più cancellavo più apparivano. Quando ho ringraziato le persone che mi hanno aiutato a crescere non ti ho neanche citato, quando conversavo con qualcuno tu eri sempre infondo ai miei pensieri.
Ma sapevo che non era vero.
Solo un’illusione per cercare di star meglio…ma si vedono i risultati…
Scusami, grazie di tutto.’


***



Forgive me
Is all that you can't say
Years gone by and still
Words don't come easily
Like forgive me forgive me

I love you
Is all that you can't say
Years gone by and still
Words don't come easily
Like I love you I love you

Tracy Chapman –Baby can I hold you-

Era così contenta che piangeva, non perchè si era accorta di aver sbagliato ma perchè l’aveva perdonata.
Qualche giorno dopo suonò il campanello.
Sobbalzò.
Le urla della madre di Sirius si alzarono senza aspettare il permesso da parte di nessuno
“Qualcuno va ad aprire?-urlò lei- fatela tacere…!”
Si aspettava che Hermione aprisse la porta e le appoggiava le mani fredde sugli occhi per poi tentare di fare un’altra voce, cosa che non le riusciva mai, e lei doveva far finta di sbagliarsi…
No, era solo Remus che era arrivato con un altro signore: avevano annunciato che avevano avuto notizie di Harry e pareva stesse bene.

Si trascinò ancora avanti per un paio di giorni credendo che si fosse dimenticata di andare lì con lei,in quei giorni era un continuo sobbalzare, tutti suonavano il campanello e di conseguenza il ritratto iniziava ad urlare…non ne poteva più.

Le vacanze erano iniziate da due giorni…suonò il campanello, sempre la solita solfa…
“Ginny cara, vai tu ad aprire?”
Si alzò dal letto, scese le scale e si girò sul pianerottolo cercando di mettere a tacere la vecchia.
Due mani fredde le si posarono sugli occhi
“Chi sono?” chiese semplicemente
Le tolse le mani senza dire nulla e l’abbracciò. Hermione era tornata.
Era bellissima, si staccò un pochino per osservarla indugiò sulle sue labbra ma capiva quello che doveva essere: amicizia.
Le posò la testa sulla spalla e rimasero abbracciate.




---


Il nuovo chappy della storia che tra poco volgerà al termine…spero vi sia piaciuto!
Direi che Hermi è tornata ok!
Grazie a tutti coloro che mi seguono o che hanno letto solo questo chappy.
A Lisanna baston e Kristel Diggory: ah l’elfo non so…mi è venuto in mente ma non ho pensato ha nessuno in particolare.,…grazie ancora per avere la pazienza di seguirmi sempre…ditemi cosa ne pensate…ciau! (entro la prossima settimana posterò anche l’altra…!)
Grazie a tutti!
Buona lettura
Shining


Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Rivincite ***


Chapter Six
Rivincite



There was a time
When I was so broken hearted
Love wasn't much of a friend of mine
The tables have turned, yeah
'Cause me and them ways have parted
That kind of love was the killin' kind
Now listen

I was cryin' when I met you
Now I'm tryin' to forget you
Love is sweet misery

Aereosmith –Cryin’-

Sorrisero, si riabbracciarono come per constatare che fossero davvero loro due
“Oh Hermione…”
“Gin”
Ridacchiarono allegramente prima di scoppiare a piangere riabbracciandosi
“Scusate ragazze ma potete spostarvi? State bloccando il passaggio…”
“Uh, sì ci scusi…”
Ginevra la prese per mano e la condusse in camera, si sedettero sul letto
“Va bene se condividiamo la stanza?”
“Certo!”
Si raccontarono e parlarono fino all’ora di cena
Stare qua con te, Gin è la cosa più bella del mondo, soprattutto dopo le stupidate che ho fatto, mi dispiace davvero.”fece la mora abbassando la testa
“Non ti devi colpevolizzare, alla fine l’importante è che siamo di nuovo qua insieme. Siamo tornate a condividere e a calpestare un po’del nostro sentiero, questo è l’importante. Uh, Hermione non sai quanto sono felice di averti qua”
“Sai, mi viene spontaneo fare un po’ di paragoni…diamine la mia anima non sentiva queste emozioni da…anni luce!Ti prende lo stomaco e sembra te lo stritoli, non pensare male, però cavolo sta riprendendo tutto di nuovo colore, altro che…”
Risero e andarono avanti a parlare.

Le ferite son sempre ferite, anche se si rimarginano rimangono comunque i segni sul corpo ma, è vero, dipende molto da come e se ti impegni con tutta te stessa a medicarle; potrai allora accarezzare la cicatrice che ti resterà sul cuore e sorridere imparando dagli sbagli e imparando che a volte bisogna fare fatica per guadagnarsi le cose e ancora di più se la fiducia di una persona apparentemente lasciata a se stessa. Ma alla fine se hai sudato e hai faticato ti soddisfa tutto di più che non se le cose piovessero dal cielo; bisogna preoccuparsi di saper crescere a fianco di altre persone, cosa che Hermione aveva dimenticato e sapeva di aver trascurato.

Dopo la cena Molly riabbracciò la ragazza con un calore diverso dal solito, sapeva di mamma, di scuse porse, di scuse ricevute e di bentornata non di benvenuta.
Bentornata dalla parte di chi vuol combattere, di chi non molla mai, di chi si impegna in tutto ciò che fa, di chi farebbe di tutto per la propria vita, ma non in modo egoistico, e anche per la vita degli altri. Quando ti accorgi davvero che il tempo non ti aspetta, va avanti e sei tu che in qualche modo devi stare al passo, alcune volte sarai indietro e altre avanti; non si può pretendere la perfezione, non si può ma bisogna saperci convivere, accettarla e perdonarsi.
Hermione lasciò scivolare una lacrima mentre abbandonava la testa sulla spalla di Molly.
“Prima o poi torneranno, vedrai- le disse mentre le accarezzava la testa- dai su ora vai a dormire…buonanotte”
“Va bene, ‘notte” sorrise e mentre saliva se scale fu sicura di aver visto la signora Weasley asciugarsi una lacrima
“Ginny, ma Harry e Ron?”
La rossa sussultò sentendo una domanda posta così a bruciapelo
“Ron è partito qualche giorno fa ed ha seguito Harry,non sappiamo molto, solo che l’ha trovato sta mattina e stanno bene…per ora”
“Mh, bene”
Un sorriso amaro comparve sul volto della rossa che, ora più che mai, sembrava stanca, affaticata dal peso del dolore e della tristezza. Aveva legato molto di più negli ultimi due anni con suo fratello e ora lo poteva perdere da un momento all’altro, la cosa le dava un senso di malessere generale che le lasciava una morsa dolorosa ogni volta che, probabilmente, il rosso pensava alla sua casa.
Erano fratelli e in una famiglia ci sono dei legami di sangue accompagnati da legami affettivi che ti permettono di capire quando una persona a te cara sta male; la ragazza avrebbe sentito se Ron sarebbe morto, o qualcosa di simile. Non sarebbe stato lo stesso con Percy anche ora che si stava riavvicinando al suo cognome.


***



Yeah I got to tell you one thing
It's been on my mind
Girl I gotta say
You got that certain something
What you give to me
Takes my breath away
Now the word out on the street

I was cryin' just to get you
Now I'm dyin' cause I let you
Do what you do to me



Aereosmith – Cryin’-

"Non lo so Gin, ma credo tra poco tocchi a noi.”
La guardò interrogativa “Cosa?”
“Gin è arrivato il momento di sbilanciarsi nella vita, di compiere delle scelte e ora quella che ci preme di più è da che parte stiamo- Ginny non accennava a parlare- Io credo che la mia scelata l’ho fatta, per troppo tempo ho fatto cavolate: ho mandato a quel paese loro, i miei migliori amici, le uniche persone che davano colore alla mia esistenza. Partirò, ho deciso”
“Ma Herm…”
“Non posso farci nulla è il mio destino”

Aspettò qualche giorno prima di dirlo alla signora Weasley per non compromettere niente. Intanto le riunioni dell’ Ordine erano sempre più frequenti e, stando alle informazioni dettate dai giornali, si stava raggiungendo una svolta. La gente si alleava, tutte le persone si erano sporte, avevano scelto una parte e la maggior parte aveva optato per seguire loro, il giusto.
Le svolte erano state fondamentali pur essendo minime. Questo aveva portato le persone ad essere più motivate per far si che si raggiungesse un cambiamento veramente definitivo, per questo Hermione Granger si era decisa: voleva la rivincita sul tempo passato senza colori e forse ci poteva riuscire.





---


Eccomi qua, dopo mille milioni di anni luce con uno degli ultimi chappy di questa ff che spero vi piaccia. Spero sia così e vi chiedo di recensire, di dirmi cosa ne pensate.
Mi sembra inutile scusarsi per chi sta leggendo questa storia di continuo per il ritardo, lo so sono pessima!...Mi scuso lo stesso per l’incredibile ritardo…
Bene, grazie a Lisanna Baston: che è sempre pronta a recensire e sono davvero contenta ti sia piaciuto lo scorso chappy, spero lo stesso anche questo.
A Kristel Diggory: grazie anche a te davvero per essere sempre presente e così gentile! Il signore è uno così per così che non ha ruolo nella ff. Mi spiace davvero, scusami! Questa settimana posterò anche il penultimo chappy dell’altra storia che sto trascrivendo sul pc ma è un po’ più lungo di questo, che ho finito prima. A presto!
Bene, ora recensite...eddae avete fatto la fatica di leggere fin qua ora scrivete come v'è sembrata...daiiii!
Ciao a tutti!
Shining


Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=101280