Sogni incantati

di Marie16
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo uno ***
Capitolo 3: *** Capitolo due ***
Capitolo 4: *** Capitolo tre ***
Capitolo 5: *** Capitolo quattro ***
Capitolo 6: *** Capitolo Cinque ***
Capitolo 7: *** Capitolo Sei ***
Capitolo 8: *** Capitolo sette ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Le terre di Inazuma erano contese tra quattro regni. Il regno Raimon, il regno Royal, il regno Dark Emperors ed il Regno Zeus.

Il regno Raimon aveva come principe l'ingenuo e gentile Mamoru Endou, che sperava in una semplice discussione sulla suddivisione delle terre tanto bramate dai regni.

Il regno Royal aveva come principe Yuuto Kidou, conosciuto da tutti per la sua astuzia, la sua scaltrezza e la sua intelligenza. Il giovane principe riteneva sciocco ed ingenuo parlare, bisognava agire, magari muovendo una guerra al regno più debole.

Il regno Dark Emperors aveva come principe Ichirouta Kazemaru, conosciuto per la sua incredibile velocità. Fino a qualche anno prima Kazemaru viveva col principe Mamoru nel suo regno, stanco delle continue prese in giro del principe Kidou, decise di mettersi a disposizione del re ed egli ne fece il principe. Il giovane vorrebbe aiutare Endou nella sua impresa, per questo, nonostante il re non fosse d'accordo, si era alleato con lui.

Infine, il Regno Zeus aveva come principe l'egocentrico Afuro Terumi, non meno conosciuto degli altri, ma, anzi, forse il più conosciuto per la sua bellezza ed eleganza. Il principe era nel mezzo e, infatti, si dichiarava neutrale nella rivalità che il principe Yuuto muoveva fra lui ed il principe Mamoru.

Nei regni v'erano delle regole rigide, una di queste impediva a tutti, reali e sudditi che fossero, di innamorarsi di qualcuno che non fosse dello stesso regno. Erano consentiti solo ed esclusivamente i matrimoni combinati volti a risolvere guerre e/o ad evitarne.

Su questa legge non era d'accordo la principessa Aya, sorella di Mamoru, che spesso si lamentava con suo fratello di ciò, ma il padre sembrava irremovibile. Aya, infatti, s'era innamorata niente di meno che del principe Afuro, il quale sembrava vagamente interessato a lei. Purtroppo Aya era la promessa sposa del principe Yuuto, il quale, invece, non sembrava avere interesse in lei, quanto più era impegnato nel prendere in mano il suo regno.

Della stessa opinione di Aya era la sua dama di compagnia, Miyako, la quale da ormai un paio d'anni andava dietro a Kazemaru, ma non era in grado di far cambiare opinione al re, vista anche la scarsa riuscita della principessa.

Una mattina, che sembra prospettarsi come tutte le altre, il giovane principe Mamoru s'era svegliato ed era andato al suo solito allenamento. Si allenava con la spada, Mamoru, si allenava per difendere il regno e sua sorella.

Principe!” lo chiamò d'improvviso uno dei servi. Il principe si voltò verso di lui, scuotendo il capo.

Sì, che succede, Kai?” chiese Mamoru, tentando invano di sistemare i capelli, sudati, fissando il servo negli occhi.

La principessa Aya è sparita!” esclamò l'altro, sudando freddo. Sapeva che il principe era buono, ma quando gli si toccava la sorella perdeva le staffe come pochi.

CHE COSA?!” esclamò infatti, adirato. “Dov'era l'ultima volta che l'hai vista?” chiese, cercando di calmarsi. Kai socchiuse gli occhi, assumendo uno sguardo pensieroso.

Beh, diceva che sarebbe andata nel neutrale regno Zeus, ma non è più tornata.” replicò, sospirando leggermente.

Miyako era con lei?” domandò di nuovo, spogliandosi dall'armatura d'allenamento per indossare la tunica semplice ma elegante da principe. Scosse lievemente il capo per sistemare i capelli, restando in attesa di una risposta da parte del giovane. Quello per tutta risposta scosse il capo, sollevò le spalle e sospirò. “Chiamala.” ordinò, e subito il servo corse.

Miyako giunse dal principe in cinque minuti, limitandosi a fissare il contorno del suo viso con uno sguardo perplesso.

Mi avete fatta chiamare, Endou-sama?” chiese, limitandosi a sorridere timidamente.

Mia sorella Aya è sparita.” rispose, puntando gli occhi castani nei timidi e spauriti occhi della dama di compagnia della sorella. “Perché non eri con lei?” Miyako sospirò lentamente, portando una mano a sistemare una ciocca dei lunghi capelli castani dietro l'orecchio. Fissò il principe negli occhi, poi sospirò.

Aya-sama mi ha ordinato di non seguirla.” cominciò la dama “Non so bene il motivo di questa scomparsa, ma è probabile che Aya-sama non volesse farvelo sapere.” spiegò poi, portando entrambe le braccia al petto, sospirando leggermente. Il principe scosse il capo, Miyako sapeva che era arrabbiato, glielo leggeva negli occhi.

Ci si rivede, Endou-kun.” s'intromise una voce. Miyako e Mamoru si voltarono nello stesso istante verso la voce e subito videro il Principe Yuuto sorridere beffardo verso l'ingenuo principe.

Oh, salute a voi, Principe.” disse Miyako, eseguendo un breve inchino che accompagnò con gesto del capo.

Salute, Kidou-kun.” lo salutò gentilmente Mamoru, scoccandogli un sorriso. Yuuto si limitò a sorridere beffardamente in sua direzione.

Allora, dov'è la principessa? Sapeva che oggi sarei venuto a prenderla.” replicò, fissando i due. Mamoru cominciò a sudare freddo, portando una mano sul viso.

Ora si spiega tutto.” pensò Mamoru, capendo il perché della scomparsa improvvisa della sorella.

Aya-sama è malata.” mentì Miyako “Se fosse possibile potrebbe ripassare fra qualche giorno, Principe Yuuto?” chiese, portando una mano fra i capelli.

... Sta male davvero, Endou-kun?” Mamoru sorrise, annuendo leggermente. Yuuto scosse il capo lentamente, assumendo un'espressione pensierosa. “Ripasserò fra una settimana.” replicò, voltandosi ed andandosene. Aveva intuito che qualcosa non andava. Non era un ingenuo.

Come ti è saltato in mente, Miyako? Il principe Yuuto non è stupido.” Miyako scosse il capo e sollevò le spalle.

Sto sperando che Aya-sama torni in fretta. Potremmo chiedere aiuto a Kazemaru-sama, no?” propose, arrossendo all'idea di rivedere Kazemaru. Era da diversi mesi, infatti, che non lo sentiva.

Ottima idea.” replicò il principe, dirigendosi dunque verso le stalle per prendere il suo destriero e raggiungere il regno del suo alleato.


Sicura ti vada bene così?” mi chiese la voce dolce di Afuro. Sorrisi in sua direzione, abbracciandolo.

Mio fratello capirà.” risposi, sorridendo. Lui mi strinse nell'abbraccio, accarezzandomi i capelli.

Non è di lui che mi preoccupo. Come la prenderà il principe Yuuto Kidou?” mi chiese di nuovo, fissandomi negli occhi.

Non mi importa.” replicai, socchiudendo gli occhi castani. Afuro scosse il capo e sollevò le spalle.

Dichiarerà guerra a tuo fratello, te ne rendi conto?” sollevai le spalle e borbottai.

Mio fratello se la caverà.” risposi solamente. Lui scosse di nuovo il capo e mi baciò in fronte.

Ero scappata senza dire nulla a Mamoru, non volevo diventare la sposa di Kidou. Non mi interessava.

Stavo infrangendo le regole, ma poco mi importava. Volevo amare liberamente, e se per farlo avrei dovuto mettere in pericolo il mio regno, l'avrei fatto.

Mi dispiace essere egoista, ma non potevo resistere un giorno di più...


Angolino dell'autrice:
Okay, non uccidetemi! Questa long è nata nella mia testa come un'idea generale. Perché non vedere l'Inazuma ai tempi medievali?

Boh, spero vi piaccia come prologo. Mi sembra un po'... Uh... Un po' strano ecco.

Bene. Dedico questo capitolo a:

Chicco, a cui rinnovo il ti voglio bene!

Mely, che adoro e a cui voglio un mondissimo di bene!<3

Spero che vi piaccia.

Un abbraccio cuccioloso,
Marie

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Capitolo 2
*** Capitolo uno ***



Mamoru e Miyako raggiunsero il regno alleato in un'ora di viaggio. Appena arrivarono lì, vennero annunciati e Kazemaru li fece subito entrare.

Endou-kun, Miyako, benvenuti.” disse, sorridendo. Miyako arrossì malamente ed accennò un inchino molto formale accompagnato ad un gesto lieve del capo.

Kazemaru.” disse semplicemente Mamoru, effettuando un brevissimo inchino. “Abbiamo bisogno del tuo aiuto.” replicò, fissandolo serio negli occhi. Kazemaru annuì brevemente, ricambiando lo sguardo del principe mentre lanciava un breve sorriso verso Miyako.

In cosa posso esserti utile, Endou-kun?” chiese, mentre fissava leggermente Miyako, che continuava ad arrossire.

Mia sorella Aya è sparita nel regno Zeus, voglio sapere se è lì che si trova, e se ci si trova di sua spontanea volontà. Io cercherò di rimandare il più possibile l'incontro di Aya con il principe Yuuto.” spiegò, scuotendo il capo in un sospiro sollevando le spalle lungamente.

Lascia a me e Miyako questo compito, non avrai nulla da temere.” Mamoru sorrise lentamente ed annuì. “Ci mettiamo in marcia, Principe.” disse poi il turchese, accennando un inchino verso Mamoru, prendendo per mano Miyako e dirigendosi verso le stalle le sorrise.

K-Kazemaru-sama...” mormorò lei, in imbarazzo. “Come faremo ad infiltrarci nel regno?” chiese timidamente, puntando gli occhi castani sul pavimento della stalla. Il principe stava sistemando le selle e le briglie di due cavalli, che li avrebbe condotti al regno Zeus.

Il turchese le sorrise ancora, alzandole il viso con un gesto della mano, tranquillo.

Miyako, smettila di trattarmi come se fossi una mia servitrice. Puoi darmi del tu tranquillamente, e lo sai.” Miyako arrossì ed annuì leggermente. “Comunque, per quanto riguarda l'infiltrarci, non sarà difficile.” le spiegò. “Sai suonare?” chiese.

So suonare il flauto.” rispose d'istinto lei, portando le mani al piccolo strumento in legno che le aveva intagliato la principessa Aya.

Perfetto.” rispose lui “Io suonerò la chitarra1.” spiegò, indicandole lo strumento posto al muro della stalla, poco di fianco a loro. Miyako annuì leggermente, salendo elegantemente sul suo destriero. Inspirò profondamente, non era abituata ad andare a cavallo, di solito con la principessa preferiva andare a piedi.

I-Io temo di non saper cavalcare bene.” fu la sua risposta. Kazemaru le sorrise dolcemente, guardando il suo destriero per attimi lunghissimi.

Tranquilla. Andrò piano, restami dietro.” Miyako annuì nuovamente, sorridendo imbarazzata al turchese.


Dopo svariate ore, raggiunsero il regno Zeus. Tutto intorno sembrava così caotico che ancora si chiedevano come fosse possibile nascondersi in un posto del genere.

Bene. Ora dovremmo solo fingerci dei musicisti per avere le informazioni che ci servono. Sei pronta?” Miyako e Kazemaru scesero dai loro destrieri che imbrigliarono vicino ad un albero. La giovane dama di compagnia annuì alle parole del principe, mise la mani in tasca e prese il flauto. Kazemaru la prese per mano, facendole andare il cuore ad un battito più che accelerato e si diresse al centro della grande piazza. Fece un lungo inchino e si mise in mezzo alla piazza, cominciando a suonare. Poco dopo anche Miyako prese a suonare.


Mi sembrò di vedere Miyako nel regno, stavo girando col principe Afuro, e notai un duo di musicisti che mi risultò familiare. Sicuramente mi sbagliavo, eppure quella giovane ragazza col flauto mi ricordava la mia dama di compagnia.

Principe, chi sono quei due?” chiesi, indicando al mio amato i due giovane musicisti. Lui scosse il capo e sollevò le spalle.

Non ne ho la più pallida idea.” fu la sua risposta. Afuro mi prese per mano e ci avvicinammo ai due sorridendo, prima però il principe diede loro qualche soldo, come premio per quella dolce musica che stavano suonando per noi.

Siete nuovi da queste parti?” domandai, spostando una ciocca dei miei capelli dietro l'orecchio. Il ragazzo ci sorrise, ed annuì brevemente.

Siamo musicisti girovaghi, è la prima volta che veniamo in questo regno. Il mio nome è Masato Nakamura, mentre la ragazza qui di fianco è Kaori Katsuragi.” spiegò, presentandosi. Sorrisi dolcemente in loro direzione, e la ragazza arrossì.

Io sono Aya.” dissi solamente, Afuro mi sorrise e mi strinse a sé. Mi scoccò un bacio sulla guancia ed arrossii.

Io sono il Principe Afuro Terumi.” replicò il biondo. I due girovaghi eseguirono un lungo inchino, ed il principe li fece alzare quasi subito. Non amava le formalità. “Bene, che ne dici se torniamo dentro? Non voglio che prendi freddo.” annuii brevemente in sua direzione, eseguii un inchino verso i due e sorrisi. Mi domandai spesso se quei due stessero insieme o fossero solo amici.


Sembra sia felice.” disse semplicemente Miyako, portando una mano fra i suoi stupendi capelli castani. Annuii leggermente, voltandomi verso di lei. Arrossì lentamente, quasi fosse una bambina alle presa con la sua prima cotta. Il mio cuore accelerò il battito, eravamo soli e non mi importava di infrangere una regola, io dovevo farlo. Le presi una mano e la trascinai lontano dalla folla, la feci adagiare al muro e la baciai dolcemente.

Sapevo che le ero sempre piaciuto, per cui fui sicuro di ciò che stavo facendo e, infatti, qualche secondo dopo Miyako rispose al mio bacio.

Ci allontanammo ancora di più dalla folla, avevo bisogno di parlare con lei...


Principe, ne siete sicuro?” domandò un servo all'ormai incontrollabile principe Yuuto, che sorrise divertito.

Certo.” rispose mentre sul suo volto comparve un sorriso malvagio al pensiero di ciò che presto sarebbe accaduto. “Vedrai, Mamoru-kun, presto tu e tutto il tuo regno avrete ciò che meritate.”

Il cielo venne squarciato da un lampo che illuminò di bianco ogni cosa.


Angolino dell'autrice:

Ed ecco il secondo capitolo u.u Presto Kidou effettuerà un bel piano per prendersi Aya, sisi.

Comunque, piaciuta l'idea di Kazemaru? u.u Eheh.

Era anche un modo per stare solo con Miyako, eheh, è proprio un furbetto l'amico!

Capitolo dedicato a:

Mary, oggi è il suo compleanno e fa 24 anni, auguri shore!<3 Ti voglio bene!!

Mely, a cui continuerò a ripetere che voglio un mondo di bene.

Hermi990 (Valy!), a cui spero piacerà questo capitolo. (Ti voglio bene!)

Chicco, a cui voglio bene!u.u

E a Sara, che mi ha dedicato un capitolo davvero stupendo! Ti voglio bene!<3

1La chitarra, anche se può sembrare strano, era già presente ai tempi medievali. Così come il flauto!

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Capitolo 3
*** Capitolo due ***



Il cielo venne squarciato da un tuono che illuminò di bianco tutto intorno a sé. Kazemaru e Miyako corsero al riparo, si presagiva pioggia.

Qualcosa stava per accadere, qualcosa di veramente terribile sarebbe accaduto di lì a poco. Qualcosa che avrebbe cambiato le vite di tutti in poco tempo.

Kazemaru e Miyako si rifugiarono in una locanda, dove presero una stanza.

Che tempaccio.” disse Miyako, fissando il principe che sembrava pensieroso con un breve sorriso.

Non prevedo nulla di buono, Miyako.” intervenne lui, fissandola negli occhi. La giovane ragazza lo fissò negli occhi, perplessa. Piegò il capo di lato ed attese che le spiegasse meglio. “Sento puzza di guai, conviene che ti prepari a difenderti.”

Ma io non so combattere.” ribatté lei, sospirando leggermente. Vide il turchese tirare fuori una spada leggera, la osservò per diversi minuti, ma non riuscì a comprenderne la lega di cui era fatta.

È una spada in stagno, non causa molti danni. È ottima per allenarsi.” spiegò in sua direzione, sorridendole.

E cosa dovrei farci?” chiese, perplessa. Kazemaru scosse il capo, alzando gli occhi al cielo.

Ti ci allenerai. Domani mattina passerò dal fabbro per farmene forgiare un'altra per me, in stagno, ed una in ferro per te. Ascoltami bene, ci alleneremo con armature leggere, ma voglio prepararti al meglio.” sorrise “Ero cavaliere prima di essere principe, so come si combatte.” le disse poi, rassicurandola.

Sì lo so.” sorrise quella, avvicinandosi per dargli un lieve bacio sulle labbra. “Non per nulla ti muoio dietro da anni.” replicò poi, scoppiando a ridere. Kazemaru sorrise e la strinse a sé, dolcemente.


Avete sentito?” stava dicendo un uomo in locanda, era al tavolo con altri tre uomini, di stazza abbastanza robusta e dall'aspetto vispo e attento. Indossavano dei vestiti piuttosto eleganti, e sulla spalla destra di uno di loro brillava la mostrina dell'esercito del regno. Era uno dei cavalieri del principe Afuro.

Sentito cosa?” chiese quello, voltandosi verso colui che stava parlando, un uomo dai capelli castani.

Secondo le voci che girano, Ser Tadashi.... Il principe Afuro ha rapito la sorella del principe Mamoru, la principessa Aya, per violentarla.” rispose quello, fissando gli occhi su Hera Tadashi, il secondo cavaliere del principe Afuro.

Menzogne.” rispose lapidario Hera, portando una mano sulla spalla destra, mostrando con orgoglio quella mostrina che lo identificava per quello che era.

A corte cosa dice? Gli altri aristocratici non sono contenti di queste voci, non è vero?” chiese quello, con un ghigno che si faceva largo lungo il suo viso.

Non sono fatti vostri, Messere. Io so quello che è successo, e mi basta.” rispose, indignato di quelle parole. Non poteva crederci, le voci che giravano non gli piacevano per nulla.

Non so chi stia facendo girare queste voci, ma non dovreste credere a tutto ciò che si dice in giro.” replicò un altro uomo, dai capelli neri, in direzione del primo.

Potrebbero essere vere.” disse di seguito l'altro, sogghignando. Voltò lo sguardo verso il cavaliere del principe, che socchiuse solo gli occhi senza parlare.

Perdonatemi, ma devo lasciarvi, il dovere chiama.” Hera si scusò, fece un breve inchino ed uscì dalla locanda per raggiungere il castello. Aveva delle brutte notizie da riferire.


Hera, cosa succede?” chiese d'improvviso Afuro, scostandosi dall'abbraccio in cui mi aveva stretto.

Mio principe, perdonatemi se disturbo così voi e la principessa, ma dalla città mi giungono pessime notizie.” sobbalzai leggermente, se c'erano pessime notizie in arrivo, voleva dire solo una cosa: Kidou Yuuto stava architettando qualcosa.

Di che genere, Hera?” domandò, fissando ora il suo cavaliere negli occhi. Avevo imparato a conoscerlo, per tutte le volte in cui sono scappata qui per allontanarmi un po' dalla solita vita noiosa che vivevo, e quello sguardo mi diceva che era preoccupato. E molto anche.

Gira voce che voi, principe, abbiate rapito la principessa Aya per violentarla. Temo potrebbe scoppiare una rivolta, dovreste prendere il vostro cavallo e allontanarvi da qui prima che succeda.” spiegò, facendomi diventare perplessa. Cosa stava succedendo? Era questo il piano di Kidou?

Che cosa? È inaccettabile, non potrei mai far del male ad Aya.” replicò Afuro, indignato.

Se queste voci giungono nel regno del Principe Mamoru, dichiarerà guerra. Dovrete prepararvi anche a questo.” Ebbi un brivido lungo la schiena, e mi voltai verso Afuro.

Spero che queste voci non circolino fino a Mamoru. Ma se dovesse succedere, ti devo chiedere di permettermi di raggiungere il regno e di farmi parlare con mio fratello.” Afuro mi guardò negli occhi, sospirò ma annuì brevemente. Lo abbracciai leggermente fissando poi Hera.

Grazie, Cavaliere.” dissi semplicemente, lui fece un lungo inchino e se ne andò. Mi voltai verso Afuro e borbottai.


Principe!” Mamoru si voltò verso il suo maestro d'armi, il viso contratto in un'espressione perplessa, fissandolo negli occhi.

Ditemi.” rispose poi, accennando un sorriso. Il maestro d'armi sospirò brevemente, fissando negli occhi il giovane principe.

Voci provenienti da ignoti dicono che il Principe Afuro ha rapito vostra sorella per violentarla...” disse, passandosi una mano sul collo, già temendo la reazione del principe.

... ...” Mamoru era letteralmente senza parole, non sapeva nemmeno che dire. “Chiamatemi Gouenji, e subito!” sibilò, un'evidente rabbia si poteva leggere nei suoi occhi, mentre stringeva un pugno e si liberava dell'armatura.

Sì, vostra Maestà.” disse, correndo velocemente. Mamoru buttò letteralmente l'armatura sulla pedana poco distante, infuriato. Questa non l'avrebbe passata liscia, quel biondo l'avrebbe pagata.

Mi avete fatto chiamare, principe?” chiese Gouenji, inchinandosi verso il suo principe, che aveva lo sguardo serio.

Sì. In qualità di principe io ordino che il nostro esercito si muova verso il regno Zeus.”

Ai vostri ordini, Maestà. Dunque dichiareremo guerra?” chiese, lieve. Mamoru sollevò le spalle.

Precisamente.” Gouenji annuì brevemente e scomparve dalla vista del principe, che lentamente rientrò nella sua stanza.


Kidou-sama. Il piano sembra star dando i suoi frutti, il principe Mamoru ha messo in marcia il suo esercito verso il regno Zeus.” Kidou sogghignò, voltandosi verso il suo consigliere, Sakuma Jirou.

È solo l'inizio, Sakuma.” disse “Hai chiamato chi ti avevo chiesto?” domandò poi, in sua direzione. Sakuma annuì, voltando il capo.

Genda, puoi chiamare il nostro ospite? Il principe desidera vederlo.” il castano annuì brevemente, sollevando le spalle.

Perché a me i compiti ingrati?” si chiese sottovoce Genda Koujirou, voltandosi verso l'entrata.

Un tipo dai capelli rossi entrò nella stanza, mani in tasca e sguardo beffardo dipinto sul volto, si portò davanti al principe.

Dunque tu sei Nagumo Haruya, dico bene?” chiese retorico Kidou, quello sorrise leggermente.

In persona, Principe.” disse semplicemente, sogghignando leggermente. “È vero quello che ho sentito? Volete che uccida il principe Mamoru?” domandò, beffardo. Kidou ricambiò il sorriso ed annuì, sogghignando.

Sei in grado di farcela, Nagumo?” quello annuì in un sorriso. Un altro ghigno apparse sul viso del principe.
“Ma certo. E vi ricordo che il mio nome in codice è Burn, principe.” Kidou annuì e rise.

Non me lo sono scordato. Ora va, ma mi raccomando, fingiti suo amico.” quello annuì e scomparve dalla vista del principe.

Principe, siete sicuro di ciò?” chiese perplesso Sakuma, che ricevette uno sguardo quasi omicida da parte del principe.

Certo.” disse poi, socchiudendo gli occhi, Sakuma sollevò le spalle e fece per andarsene. “Attento a ciò che dici, Sakuma, potresti rimetterci la vita.” lo liquidò infine, facendo rabbrividire il giovane.

Sakuma-san, siete sicuro che il principe stia facendo la cosa giusta?” chiese perplessa Nahoko, fissandolo negli occhi con l'occhio blu che si rifletteva in quelli rossi di lui.

Non lo so, Nahoko.” disse sincero “Il principe è impazzito, secondo me.” le sussurrò poi sottovoce, guardandosi intorno con aria preoccupata.

Nahoko sospirò, scuotendo piano il capo mentre si nascondeva velocemente l'occhio viola con una benda, sospirando.

Cosa faremo?” chiese poi la giovane, fissando di nuovo il ragazzo negli occhi.

Non chiederlo a me, Nahoko. Se facciamo qualcosa contro il principe siamo morti.” replicò, sconvolto. “Dunque è meglio non pensarci. Ti va di fare un giro?” lei sorrise brevemente ed annuì.


Siamo d'accordo, quindi?” chiese un tipo dai capelli castani, in direzione dell'altro che sorrise.

Ma certo.” rispose “Proteggerò il principe Mamoru, allora.” sorrise lievemente in direzione del castano.

Ottimo, ora vai, Gran. Affido a te la sua protezione.” replicò, sorridente quello.

È in buone mani.” disse semplicemente, scomparendo.


Angolo dell'autrice:

Sera gente. Eccomi qui con un nuovo capitolo. E dunque una parte del piano di Kidou si scoperto! Cosa succederà? Riuscirà Gran a proteggere Mamoru? E Burn ad ucciderlo? Beh, non vi resta che continuare a seguire la storia per scoprirlo!

Nahoko, è l'oc di mia sorella Mary.

Dunque questo capitolo è dedicato a:
Mely, a cui come sempre ricordo che voglio un mondissimissimo di Bene.

Mary, ti voglio bene sorellina, spero che ti piaccia la comparsa u.u

Valy, ovviamente, ti voglio bene!

E a tutti voi che recensite, ovviamente. Grazie davvero!<3

Un abbraccio cuccioloso,
Marie


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Capitolo 4
*** Capitolo tre ***


Principe Mamoru!” esclamò Shinichi Handa, il comandante in seconda dei Cavalieri Reali, rimasto nel regno per ordine di Gouenji, inchinandosi a dovere verso il suo principe. Quello si voltò verso il suo cavaliere e lo fissò negli occhi, mentre fra le mani teneva un libro che fino a qualche secondo fa stava leggendo.

Sì?” chiese lentamente, portandosi una mano fra i capelli. Era molto nervoso.

Un uomo desidera vederla, dice di chiamarsi Haruya Nagumo.” Mamoru ci pensò su, tentando di ricordare se l'avesse sentito da qualche parte. Scosse il capo e sollevò le spalle.

Fallo entrare.” disse, facendo un gesto con la mano, vago. Handa annuì brevemente, facendo entrare l'uomo. Il rosso s'addentrò con le mani in tasca e l'aria sbarazzina, mentre un sorriso beffardo si faceva largo sul suo viso.

Tu saresti Haruya Nagumo, dunque?” chiese Mamoru, fissandolo dalla testa ai piedi, con ancora il libro in mano.

Sì, vostra Maestà.” rispose, chinando solo il capo in un gesto lieve, ma poco rispettoso.

Sei di queste parti, Nagumo?” chiese il principe, perplesso. Nagumo rise leggermente, portando una mano sul viso.

Oh sì, certo.” rispose “Solo che non sono molto... Come dire... Visibile, ecco.” disse semplicemente, facendo un breve gesto del capo.

Cosa sei venuto a fare?” domandò Mamoru, scrutandolo dalla testa ai piedi.

Sono venuto ad offrirvi la mia amicizia, principe. Vorrei aiutarvi e, dove possibile, guidarvi, in questa guerra.” spiegò, portando una mano fra i capelli, molto sbarazzini.
Mamoru ci pensò su, facendo passare quella che Nagumo avrebbe definito un'eternità. Sorrise brevemente, andando ad allungargli una mano.

D'accordo.” replicò semplicemente, sorridendo. “Dunque benvenuto.” disse poi. Nagumo strinse la mano del principe lentamente e sogghignò.

Non preoccuparti, Mamoru, presto non dovrai più preoccuparti della guerra.” pensò mentre un ghigno divertito si faceva largo sul suo viso.


Principe!” gridò d'improvviso Tadashi, irrompendo nella stanza con affanno. Afuro si voltò verso di lui, socchiudendo piano gli occhi.

Non si usa bussare?” chiese, mentre piano scendeva dal suo – o forse era meglio dire nostro – letto. Hera sospirò lungamente, passandosi una mano sul collo con fare agitato.

Perdonatemi, è urgente.” replicò il cavaliere, in preda al nervosismo più puro.

Cosa succede?” chiese allora Afuro, calmo. Il cavaliere tirò un lungo sospiro sconsolato, voltandosi per un secondo verso la porta e riportare subito dopo l'attenzione sul biondo.

Il principe Mamoru ha fatto muovere le sue truppe verso di noi, siamo in guerra.” spiegò, sospirando lungamente. Sbiancai. Come avevo immaginato le voci erano giunte, dunque, a mio fratello. Dovevo porre rimedio a tutto quel disastro, avvenuto solo per causa mia.

Afuro, perdonami.” cominciai io, sospirando lungamente “Devo parlare con Mamoru, assolutamente. Tutto questo non ha senso.” spiegai, poi, portando una ciocca dei miei corti capelli castani dietro l'orecchio. Afuro voltò il suo viso verso di me e mi guardò. Per un lungo periodo restammo così, occhi negli occhi, finché non si decise a dire qualcosa.

È pericoloso, là fuori.” disse, continuando a posare i suoi occhi nei miei. “Non voglio che ti succeda qualcosa.” sospirai di nuovo, scesi dal letto e lo abbracciai.

È mio dovere aiutarti, Afuro. Questo è successo a causa mia, dopotutto, quindi devo porvi rimedio.” lui sospirò, mi strinse a sé e mi accarezzò i capelli con fare dolce.

Va bene. Ma fa attenzione.” annuii solamente, staccandomi dall'abbraccio. Dunque era giunto il momento di parlare a Mamoru, mi sentivo così tesa!

Tra quanto saranno qui?” chiese poi, mentre io tentavo di radunare le mie poche cose per partire in fretta.

Due giorni, ad occhio e croce.” replicò Tadashi, sicuro. Afuro borbottò rumorosamente, portò le braccia al petto e fissò il suo cavaliere.

Difendete la città a tutti i costi, non permettete a nessuno di spargere sangue inutile. Se è me che vogliono, sicuramente non ci saranno problemi per la popolazione, ma preferisco essere cauto. Voglio una guardia che a turno si scambierà con un'altra per difendere il portone del castello. Tutto chiaro?” Hera alzò lo sguardo verso il principe ed annuì.

Come fatto.” disse e si volatilizzò così com'era giunto.

Tutto ciò che avevo era radunato, ora dovevo solo andare in stalla a prendermi il cavallo, non prima che il principe mi avesse stampato un bacio sulle labbra. Mi sarebbe mancato, ma era mio compito.

Uscii di corsa dal castello, salii in groppa al mio destriero e mi diressi verso il mio regno.

Fu un viaggio che durò al massimo mezza giornata poiché dopo un paio di minuti, svenni.


Principe Yuuto.” Genda s'inchinò, il capo rivolto verso il pavimento, in segno di rispetto.

Dimmi, Genda.” Kidou lo fissò di traverso, non capacitandosi il perché di quella urgenza. Era forse successo qualcosa? Il suo piano si stava sgretolando come un castello di carte? No, era impossibile.

I vostri – cioé nostri – cavalieri, hanno portato la principessa Aya qui, come da voi ordinato.” spiegò il castano, alzandosi lentamente da quella posizione. Sospirò leggermente, portando il viso a puntare gli occhi cupi e crudeli del proprio principe.

Ottimo lavoro.” replicò “Che sia chiusa nella stanza che le era destinata, bloccate la porta.” ordinò subito, fissando il giovane uomo che aveva davanti con sguardo serio. Quello annuì, cominciando ad avviarsi, ma fu fermato dalla voce del perfido principe. “Potrà ricevere soltanto visite autorizzate da me.” concluse, sorridendo beffardo.

Come desiderate, Vostra Maestà.” replicò Genda, mettendosi le mani in tasca, sparendo dalla sua vista. Rimasto solo, Kidou si ritrovò a pensare a cosa poter fare ad Aya, soprattutto dopo essere scappata nel regno Zeus per non incontrarlo. Forse frustarla l'avrebbe messa in riga. Sorrise lungamente ed annuì.

Kidou fece chiamare il comandante del suo esercito, che arrivò molto in fretta, e gli scoccò un sorriso beffardo.

Hai l'ordine di dare cento frustate a quella sgualdrina di Aya, che capisca chi comanda.” quello annuì, mentre un ghigno si fece strada sul suo viso.

Come ordinate.” replicò poi e sparì.

Questa la paghi, mia dolce e cara Aya.” pensò Kidou, ridendo.


Fai attenzione.” disse severo il turchese, in direzione della ragazza che si era lasciata colpire malamente dal colpo di spada inferto dallo stesso.

S-Sì, scusami.” replicò, ansimante. Ci aveva messo più di mezza giornata a capire come impugnare la spada, dopo innumerevoli tentavi suicidi in cui se l'era puntata al petto. “Non sono abituata.” disse poi, asciugandosi il sudore che le imperlava la fronte, dopo il molto movimento fatto per quell'allenamento.

Lo so.” rispose Kazemaru, sorridendo. “Concentrati.” cominciò “Segui attentamente i miei movimenti e trova un varco nella mia difesa, a quel punto affonda un colpo con la spada e prova a colpirmi al fianco.” le spiegò, spostandole una ciocca di capelli sudati dalla fronte. Miyako annuì e si rimise in posizione. L'arma pesava come se fosse stata costruita in pietra, le piccole mani della ragazza la stringevano a fatica e le sue braccia poco allenate riuscivano a stento a tenersi in quella posa. Kazemaru, al contrario, non sembrava aver problemi di alcun genere nell'impugnare l'arma che, a differenza di Miyako, teneva saldamente fra le mani e che spostava da una mano all'altra come se fosse una piuma.

Quando Miyako ritrovò il fiato, l'allenamento riprese. Restò concentrata e seguì tutti i movimenti del turchese, che affondava i colpi piuttosto velocemente, e schivò alcuni dei suoi fendenti con non poca difficoltà. Finalmente trovò il varco giusto nella difesa del principe ed affondò un colpo, che centrò, anche se solo di poco, il fianco del giovane che accusò il colpo.

Ottimo!” esclamò il turchese, massaggiandosi un po' il fianco dolorante nonostante il corpetto avesse attutito il danno. “Migliori a vista d'occhio.” disse sincero, la giovane arrossì e sorrise.
“Sarà che ho un bravo maestro.” ridacchiò leggermente lei, per poi sedersi sfinita sul prato, adagiando la spada per terra. Il petto di Miyako si alzava e si abbassava a ritmi piuttosto irregolari, le mancava il fiato. Alzò lo sguardo verso Kazemaru che, lentamente, si sedette di fianco a lei. Il respiro di lui era regolare, come se non avesse accusato la fatica di quell'allenamento ed un po' era proprio così. S'era addestrato per molti anni con i Cavalieri Reali ed ora quella fatica che tempo prima accusava facilmente, non la sentiva più. Sorrise brevemente, smise di impugnare la spada, la posò a terra ed abbracciò Miyako.

Gira voce che il principe Mamoru abbia dichiarato guerra a questo regno, dovremmo andarcene presto di qui.” spiegò, scompigliandole i capelli con dolcezza, dandole poi un bacio in fronte.

Dovremmo metterci in viaggio presto, allora.” sospirò lei “Kazemaru, come faremo? Stiamo infrangendo una legge, lo sai.” poggiò la testa sul petto di lui, sapendo bene che quando sarebbero tornati ai loro Regni tutta quell'intimità sarebbe finita e che non avrebbe potuto amarsi apertamente fino a che quella maledetta legge vigeva fra i regni.

Lo so, ma non me ne importa niente.” disse lui, sorridendo. Le accarezzò i capelli con fare dolce, poi l'allontanò dal suo petto. Miyako chiuse gli occhi all'istante e Kazemaru ne approfittò per baciarla lentamente, sulle labbra. Chiese l'accesso alla sua bocca e lei glielo concesse, così la esplorò con calma. Quando si staccarono per riprendere fiato, le sorrise. “Ti amo, Miyako.” dichiarò, divenendo di un bel rosso accesso.

Ti amo anche io, Kazemaru.” rispose lei, sorridente.
In lontananza si poteva vedere una massa informe di gente, con armi di ogni sorta fra le mani, che correva verso quello che doveva essere il castello.

Nel Regno stava scoppiando una rivolta.


Principe Mamoru!” lo chiamò di nuovo Shinichi, chinando il capo nuovamente verso il suo principe, che voltò il capo.

Dimmi, Shinichi.” rispose subito Mamoru, dando la parola al suo cavaliere che subito si alzò.

Un giovane uomo desidera parlarle.” Mamoru sbuffò, chiedendosi perché era così richiesto. Sollevò le spalle e fece cenno con la mano di farlo entrare.

Un giovane dai capelli rosso fuoco, lisci, entrò nella sala Reale. Gli occhi acquamarina scrutarono la stanza, come in cerca di qualcuno, e si fermarono sul principe Mamoru e su Nagumo, che sogghignava leggermente.

Principe Mamoru.” disse il rossino, inchinandosi rispettosamente in sua direzione. “Vengo da un regno lontano, la mia missione è quella di proteggervi.” disse semplicemente, alzando il viso verso il principe.

Mamoru ricambiò lo sguardo, un'espressione perplessa sul suo volto, mentre tentava di comprendere quella frase.

Proteggermi da cosa?” chiese, puntando i suoi occhi castani in quelli acquamarina del ragazzo. Gran sorrise e si alzò.

Gira voce che vogliano uccidervi.” disse semplicemente lui, sollevando le spalle in direzione del principe, Nagumo ebbe un sussulto, tuttavia non fece una piega, e volse lo sguardo verso l'altro rossino.

Tu sei?” chiese poi, vagamente perplesso.

Hiroto Kiyama.” rispose, sorridente. Mamoru lo fissò negli occhi per lungo tempo, poi sorrise.

Principe, siete sicuro di potervi fidare? Avete già noi cavalieri a proteggervi.” rispose un po' stizzito Shinichi, socchiudendo gli occhi.

Un uomo in più fa sempre comodo, Shinichi.” rispose Mamoru, sorridendo. “Dunque, benvenuto anche a te.” gli strinse la mano ed annuì.


Nahoko era appoggiata al muro, le braccia incrociate al petto, in attesa che Sakuma le dicesse cosa dovesse fare. L'oggetto dei suoi pensieri si materializzò davanti a lei in pochi secondi.

Nahoko, il principe Yuuto mi ha appena riferito che ti vuole vedere.” Nahoko si staccò dal muro, ed annuì.

D'accordo, vado subito.” Sakuma annuì e le diede un breve abbraccio, facendole poi cenno di andare.

Entrò nella sala Reale dove il principe Yuuto passava la maggior parte del tempo, si inchinò ed attese.

Nahoko, ti ordino di portare cibo ed acqua alla nostra ospite.” disse semplicemente, facendo un breve gesto con la mano. Nahoko si alzò e puntò gli occhi etero-cromatici sul principe.

Ospite?” chiese, perplessa. Yuuto rise, poi annuì.

La principessa Aya.” Nahoko comprese, sollevò le spalle e si voltò, facendo qualche passo verso la porta.

Non fare scherzi, o potrei non essere buono.” la giovane annuì solamente e si avviò verso le cucine.

Il cuoco, un povero uomo sulla quarantina d'anni messo a lavorare lì dal principe senza che sapesse un tubo di cucina, le diede ciò che spettava alla giovane Aya e sospirò.

Il principe vuole che mangi solo questo per come si è comportata.” Nahoko borbottò leggermente ma annuì. Dunque si diresse verso la camera della principessa e bussò.

C-Chi è?” chiese lei con voce tremante, Nahoko sospirò ed entrò piano. Il volto della giovane si rincuorò un po' e tentò un sorriso.

Mi chiamo Nahoko Hasegawa, sono un membro del consiglio di questo regno, mi dispiace per come il principe si comporta.” disse, posando il vassoio contenente il pasto della castana sul comodino vicino il letto, e sorrise brevemente.

Beh piacere, Nahoko.” rispose “Vedere un volto femminile non intento a farmi del male è una bella notizia.” Nahoko le sorrise, poi notò i lividi sui polsi della giovane e sospirò.

Principessa, è stato il comandante Fudou a farveli?” chiese, borbottando, Aya annuì solamente, sedendosi sul letto. “Mi dispiace.”

No, non è colpa tua.” disse quella “Non sarei dovuta fuggire.” ammise, colpevole, mentre si passava una mano sui capelli castani.

L'avrei fatto anche io, ma sono dettagli. Ora vi prego di mangiare qualcosa.” le disse, indicando il vassoio. “Ripasserò più tardi a prenderlo.” Aya annuì e sospirò.

Grazie.” disse solamente mentre la figura di Nahoko scompariva dalla sua vista.

Aya prese ciò che il piatto conteneva e mangiò in silenzio. Sperava solo che suo fratello scoprisse che si trovava lì...


Angolino dell'autrice:

Ok, ora potete uccidermi! Ho reso Kidou mooolto crudele, e me ne dispiace... Però ai fini della storia deve essere così.

Dunque spero vi piaccia!

Dedicato a:
Mary, ti voglio bene sorellona! Grazie per esserci quando ne ho bisogno!

Mely, tesorina cara, ti voglio un mondissimo di bene! Sei fantastica, grazie del tempo che mi dedichi, ti adoro!

Valy, amica mia, ti voglio un mondo di bene, grazie per quello che fai!

A tutti coloro che hanno recensito, e a tutti coloro che seguono o leggono solo la storia!

Un abbraccio cuccioloso,
Marie

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Capitolo 5
*** Capitolo quattro ***



La rivolta era scoppiata ormai e per le vie del regno nessuna strada era sicura. Kazemaru e Miyako erano riusciti a malapena a raggiungere il castello, ormai non erano al sicuro nemmeno loro.

Voi chi siete?” chiese la voce del capitano delle Guardie, Hera Tadashi. Kazemaru si voltò verso di lui, restando con la spada impugnata per un eventuale attacco.

Sono il principe Kazemaru, lei è Miyako ed è con me, possiamo vedere il Principe Afuro?” si presentò quello, agitato.

Come posso fidarmi?” domandò il capitano delle Guardie, fissandoli perplesso. “Non mentirei mai, ma se non volete fidarvi fate pure, siete sull'orlo della guerra civile.” concluse serio il turchese. Tadashi sospirò appena, ma annuì, facendo cenno di seguirlo.

Temo di dovervi avvertire che il Principe Afuro ultimamente è sotto pressione.” spiegò poi il cavaliere, leggermente agitato, forse temendo qualcosa.

Sotto pressione?” chiese Miyako, portandosi una ciocca di capelli castani dietro l'orecchio destro, quella situazione non le piaceva per nulla. Sentiva che qualcosa non andava, sentiva che era successo qualcosa di grave alla principessa Aya.

Questioni politiche. Pare che il consiglio stia complottando contro di lui per via delle assurde accuse che delle voci di paese hanno messo in giro sul suo conto.” i due annuirono lentamente, ritrovandosi presto davanti ad un grande portone di colore bianco.

Il castello del regno Zeus, internamente, era di un candido colore bianco e sui muri spiccavano quadri della famiglia reale alle prese con battute di caccia o quadri che raffiguravano la natura incontaminata.

Tadashi bussò alla porta, attendendo che il principe gli desse il permesso di entrare per poter annunciare i due forestieri.

Avanti.” sentì dire dalla voce di Afuro, entrò con passo deciso seguito a ruota dai due giovani.

Perdonatemi, Principe, ma questi due giovani desideravano vedervi al più presto. Sono rispettivamente il principe Kazemaru e Miyako, che se non ricordo male è la dama di compagnia della principessa Aya.” Afuro sgranò gli occhi e fissò i due lentamente. Fece cenno di avvicinarsi e i due eseguirono.

Dunque cosa porta il principe Kazemaru da queste parti?” chiese subito il biondo, scrutando sospettosamente il turchese.

Invero, principe, ero venuto con Miyako per sincerarmi delle condizioni in cui la principessa Aya si trovava e se fosse venuta qui di sua spontanea volontà.” spiegò il turchese, scrollando appena le spalle e rifoderando con calma la spada che aveva tenuto in mano per tutto il tempo.

Quindi eravate qui per ordine di Endou?” chiese subito il biondo, Kazemaru stava per rispondere ma la voce di Miyako lo bloccò.

Diciamo di sì, Principe. Purtroppo però quando le voci che vi definiscono come un mostro in cerca solo della purezza della principessa sono giunte fino a qui noi non eravamo ancora partiti per il regno Raimon.” spiegò la giovane, sorridendo tristemente.

Aya... L'avete vista in giro?” domandò poi in ansia il biondo principe. I due scossero il capo in segno di diniego ed Afuro sospirò.
“Era partita per parlare con suo fratello ma non ho sue notizie da tempo, mi pare strano che le forze del regno di Endou stiano convergendo qui. Se lei avesse davvero parlato con suo fratello allora queste sarebbero state richiamate, pur tuttavia non è così.” spiegò mentre portava una mano sul viso per tirare un lungo sospiro.

Se quello che penso è vero, siamo nei guai.” disse Miyako, forse più a se stessa che agli altri, ma i presenti lo sentirono lo stesso.

Cosa pensi di preciso, Miyako?” chiese allora Kazemaru, fissando di sottecchi la ragazza.

Beh... Temo che in questa storia c'entri qualcuno di molto importante. Ho il timore che le voci giunte qui siano state messe in giro da un messaggero del principe Kidou e che la principessa Aya sia finita nelle sue mani. E se questo è quello che è successo, allora siamo davvero nei guai.” spiegò Miyako, sospirando subito dopo mentre portava le mani sul petto e sollevava le spalle.

Siamo nei guai, in guai molto seri.” commentò solamente Afuro, preoccupatissimo.

Già, e non è tutto, purtroppo.” sospirò Kazemaru “Sta scoppiando una rivolta nel Regno, Principe. Vorremmo aiutarvi a sedarla.” spiegò il turchese. Il biondo principe fece un cenno del capo, annuendo.

D'accordo. Grazie ad entrambi.” Kazemaru e Miyako sorrisero appena.


Mamoru si passò una mano fra i capelli, non aveva notizie di Kazemaru e Miyako e la cosa cominciava a preoccuparlo.

Che cosa vi preoccupa, Principe?” chiese improvvisamente Burn, con un sorriso beffardo dipinto sul volto.

No, nulla.” sorrise lentamente, nascondendo il nervosismo dietro quell'espressione, ma il rossino non era stupido e Mamoru lo aveva capito.

Avanti, a me potete dirlo. Sono vostro amico.” disse lentamente, Mamoru sbuffò sonoramente ed annuì appena.

Sono preoccupato per il Principe Kazemaru e Miyako, sono giorni che sono partiti ed ancora non ho loro notizie.” Burn sorrise beffardo, diede una pacca sulla spalla del principe e sollevò le spalle.

Non mi preoccuperei se fossi in voi, il principe se la sa cavare. Era o non era un cavaliere di questo Regno?” Mamoru annuì, facendosi pensieroso.

Hiroto!” gridò il principe, il rosso corse subito verso di lui e sorrise.

Ditemi principe. Posso fare qualcosa per voi?” chiese, il giovane erede al trono annuì lentamente, portandosi una mano fra i capelli castani. Era tremendamente agitato.

In verità sì.” cominciò il principe “Devo mandare un messaggio a Miyako, e devo farlo subito. Prendi questa e dalla ad una persona di fiducia, riferiscile di darla ad una ragazza castana che sta insieme ad un ragazzo dai capelli turchesi e di dirle che è da parte del Principe Mamoru e che è importante, lei capirà.” concluse, dando nelle mani di Gran una pergamena con il simbolo del Regno. Il giovane annuì e scattò fuori dal castello.

Perché proprio a Miyako, Principe?” chiese Burn, stupito. Mamoru sorrise appena, ma ancora non rispose. “Perché non al Principe Kazemaru?” domandò ancora, quasi curioso.

Oh ma è semplice, Haruya.” Mamoru sorrise apertamente. “È molto semplice, Miyako è il vero comandante in seconda delle Guardie Reali. Non l'avevi forse intuito?” Burn sbiancò lentamente. Non poteva crederci! Il comandante in seconda delle Guardie era fuori dal castello? Era forse una bugia per spiazzarlo?

E perché non è qui a difendervi?” chiese ancora, teso e nervoso come mai.

Questo è ancora più facile, Haruya.” rispose Mamoru, con un sorriso candido. “Shinichi è inferiore solo a Miyako e Gouenji, ed il comandante si è offerto volontario nel fingersi una semplice contadina per difendere la principessa Aya.” Mamoru sorrise ancora. Burn cominciò a sudare freddo, perché c'era qualcosa che gli sfuggiva?

E la principessa non conosce la vera identità della sua dama di compagnia?” Mamoru scosse il capo, sorridendo appena. Si passò una mano fra i capelli di nuovo.

No, non l'ha mai saputo.” sorrise leggermente “Perché pensi che abbia accettato a mandare Miyako con Kazemaru? Pensi che sia un pazzo a mandare una persona che non sa difendersi con un Principe?” Burn si passò una mano fra i capelli, nervoso. Quel Mamoru era più astuto di quanto pensasse.

Doveva farlo fuori, e in fretta.


Reize!” l'evocato uscì dall'ombra e si avvicinò alla persona che l'aveva chiamato.

Gran, cosa c'è?” chiese, fissandolo negli occhi con i suoi grandi occhi neri.

Porta questa a Miyako, sai chi è?” il giovane dai capelli verdi annuì lentamente, prendendo la pergamena fra le mani. “Riferiscile che è da parte del Principe Mamoru e che è importante, lei capirà.”

D'accordo, lascia fare a me.” sorrise lentamente, portando la pergamena in tasca. “Tu pensa a difendere il principe.” replicò poi. “Dov'è Miyako, Gran?”

Nel Regno Zeus. Ora vai.” Reize annuì lentamente e corse velocemente, sparendo in un lampo. Hiroto se ne tornò dal principe, sorridendo.

Reize ci mise mezza giornata per raggiungere il luogo, vide la gente in rivolta scontrarsi con Miyako ed un tipo dai capelli turchesi, probabilmente era il principe di cui aveva tanto sentito parlare, il Principe Kazemaru. Annuì lentamente, facendosi spazio tra i rivoltosi, che ferirono gravemente il principe ad un braccio.

Kazemaru!!” urlò Miyako, piegandosi su di lui, che era a terra per la ferita a metà tra l'essere cosciente ed essere incosciente. La ragazza si strappò una parte dell'abito che indossava per fare una fasciatura al braccio dell'altro, il viso era preoccupato.

Miyako, mi dispiace interrompervi.” disse Reize, sorridendo leggermente per portare l'attenzione su di lui. Miyako voltò il capo verso di lui, respirando lentamente, se Reize era lì qualcosa doveva essere successo al principe Mamoru.

Ditemi, Reize.” lo sguardo serio con cui ora guardava il ragazzo dai capelli color pistacchio metteva i brividi e Reize sapeva quanto pericolosa fosse la ragazza se solo si fosse davvero arrabbiata.

Non ora, dobbiamo occuparci dei rivoltosi, potrebbero ferirvi, comandante, e non ho intenzione di subire conseguenze per una possibile vostra ferita.” Miyako sbuffò sonoramente, ma annuì lentamente. Prese l'arma di Kazemaru, scoccandogli un bacio sulla fronte, e si voltò verso i rivoltosi.

Allora? Quando la smetterete con questo gioco?” chiese, socchiudendo gli occhi pericolosamente. I rivoltosi, che fino a quel momento erano rimasti immobili a fissare la scena, si scossero.

Questo non è un gioco, ragazzina.” replicò quello che doveva essere il capo della banda di rivoltosi di quella zona. Miyako si passò una mano fra i capelli mentre la spada, che fino a quel momento aveva tenuto a due mani, tremanti ed esili, se ne stava sulla mano destra con tranquillità come se fin'ora fingesse di non saperla impugnare; in effetti era proprio così.

Tu non sai con chi stai parlando, mio caro.” disse lei, seria “Ma non è questo né il luogo né il momento adatto per saperlo. E se vuoi proprio un parere sì, a me sembra un gioco tutto questo. Non vi rendete conto che il vostro principe non è come viene definito dalle voci? Possibile che date retta a degli sconosciuti piuttosto che a chi lo conosce veramente? È il vostro Principe, se fossi in voi fermerei questa rivolta inutile volta solo a distruggere il regno.” concluse, fissando gli abitanti con uno sguardo da far paura a chiunque.

Tu cosa ne sai? Cosa ne sai di queste cose??” chiese irritato il capo dei rivoltosi, con in mano una forca più grossa di lui. Miyako lo guardò negli occhi.

Se dicessero una cosa simile del mio Principe, penserei subito che è una grossa cavolata. E sai perché? Perché non ne sarebbe capace. Perché è la persona più gentile ed onesta che io abbia mai conosciuto. Quindi per favore, finitela con questo gioco e tornatevene a casa. Non state facendo altro che il gioco dei vostri avversari. State per mandare in rovina il regno, ve ne rendete conto?” in tutta risposta il capo si gettò su di lei, ma lei schivò i suoi colpi agilmente.

Non mi faccio di certo spaventare da una ragazzina.” Miyako socchiuse gli occhi, prendendo un profondo respiro.

Reize, pensi di potermi dare una mano? Devo portare Kazemaru al sicuro, è ferito.” Reize, che fino a quel momento era rimasto in silenzio, annuì leggermente. Dalla tasca tirò fuori uno strano oggetto, lo lanciò contro i rivoltosi ed una nuvola di fumo invase la zona. Miyako e Reize ne approfittarono per prendere Kazemaru ed andarsene il più lontano possibile da quella zona.

Una volta al sicuro, Miyako medicò al meglio il giovane principe, spostandogli una ciocca di capelli dl viso e dandogli un bacio in fronte.

Allora, cosa fai qui Reize?” chiese allora la ragazza, fissando con gli occhi castani quelli neri del giovane. Reize tirò fuori una pergamena dalla tasca recante il simbolo del Regno di Mamoru.

Il principe Mamoru riferisce che è importante.” Miyako gelò lentamente, se Mamoru le dava una pergamena del genere, doveva rientrare presto nel regno.

L'aprì lentamente e ne lesse il contenuto:

Miyako, se stai ricevendo questa pergamena significa che ho bisogno di te in quanto comandante in secondo del regno. Non ho avuto tue notizie da giorni e mi sono preoccupato, se puoi rispondermi mi daresti un sollievo. Aya? È lì e sta bene? Se così non fosse, hai l'ordine di cercarla ovunque sia e di riportarmela presto. Inoltre, se vedi Gouenji riferiscigli tutto quello che sai del regno, e se questa guerra è inutile fammelo sapere, ti prego.

Per quanto riguarda Kazemaru, portalo con te, qualcuno potrebbe volerlo morto.

La mia vita è in pericolo, Miyako, ma ho Shinichi a proteggermi per il momento.

Fai presto e riportarmi la mia sorellina sana e salva.”

Miyako sbiancò lentamente, il principe era sotto tiro? Sicuramente era un assurdo piano di Kidou, doveva fare qualcosa.

Un lieve gemito la distrasse, Kazemaru si era svegliato. Lei gli sorrise.

Miyako, dove siamo? Lui chi è?” chiese allarmato, indicando il pistacchietto.

Una persona di fiducia, Kazemaru. Non preoccuparti.” gli sorrise dolcemente, dandogli un lieve bacio in fronte. Il turchese tentò di alzarsi ma Miyako lo fece sdraiare di nuovo.
“Sta buono, sei ferito al braccio.” disse “Mi aiuterai a cercare la principessa, vero?” Kazemaru annuì in un sorriso, portando il braccio non ferito sulla sua mano.

Come ho fatto a... salvarmi? Sei ferita?!” chiese preoccupato, lei rise leggermente e gli accarezzò i capelli.

Non preoccuparti per me, sto bene.” rispose semplicemente. Prese dalla tasca una pergamena vuota e sorrise. “Scrivo al principe, tu riposati.” Kazemaru però non riusciva ad addormentarsi. Miyako era diventata improvvisamente autoritaria, persino il ragazzo di fianco a lui ne aveva timore.

Quando finite di scrivere datela pure a me, comandante, la porterò al principe.” Miyako annuì in un sorriso dolce, prendendo a scrivere.

Comandante?” chiese perplesso il turchese, Miyako si girò verso di lui e gli sorrise di nuovo.

Non ti potevo rivelare la mia vera identità, Kazemaru, in quanto sono la Guardia del Corpo della principessa Aya. Ma ora come ora siamo tutti in pericolo, quindi te lo dirò. Sono il vero comandante in seconda delle Guardie Reali del Principe Mamoru, mi sono offerta volontaria a fingermi una comune contadina per proteggere la principessa. Ora offro questo servigio a te, in quanto non so quando e come salverò la sorella del principe.” Kazemaru la fissò stupito, si mise a sedere ed incrociò le braccia al petto, nonostante questo gli causasse un dolore atroce.

Perché?” chiese poi con gli occhi semi socchiusi. Il comandante si passò una mano sul viso e sospirò.

Perché potresti essere in pericolo di vita. Il principe Mamoru lo è, ma ha delle persone a proteggerlo, tu no. Accetti o preferisci rischiare la vita?” chiese diretta, sospirando poi.

D'accordo. Mi fido di te, Miyako e non importa se mi hai detto una bugia, in fondo l'hai fatto per proteggere la principessa.” Miyako sorrise, scese dalla sedia e lo baciò silenziosamente.


Kidou.” Aya si voltò lentamente verso la porta, dove sapeva esserci il principe. Kidou sorrise beffardo, portandosi una mano sul viso mentre si avvicinava in modo pericoloso alla ragazza, che deglutì sonoramente.

Aya cara, come ti senti?” le chiese quando era a pochi centimetri dalle sue labbra. Aya socchiuse gli occhi ed incrociò le braccia al petto.

Che ti importa? Non sei di certo qui per vedere come sto, o sbaglio?” chiese diretta, gli occhi che sprizzavano odio da tutti i pori. Non lo sopportava.

Come sei fredda, potrei sentirmi ferito da questo.” replicò lui, portando un mano sul braccio di lei per allontanarlo dal suo petto. Gli occhi di lui ricaddero sul seno poco formoso della ragazza e sorrise beffardo.

E da quando il freddo Kidou viene ferito dalle mie parole?” chiese retorica, sostenendo lo sguardo del principe che a quella frase l'aveva alzato nuovamente sul suo viso. Lui in tutta risposta le diede uno schiaffo, ma lei non abbassò lo sguardo.

Sei una sgualdrina che non sa qual è il suo posto, non è vero?” chiese irritato mentre avvicinava le labbra al collo di lei, che non fece un fiato e tentò di divincolarsi dalla sua presa.

Non mi interessa che opinioni hai su di me.” rispose subito dopo, mentre Kidou si divertiva sul suo collo. Si irritò quando notò un segno su di esso, come se qualcuno l'avesse già assaporata.

E questo cos'è? L'ultimo segno lasciato da quel damerino biondo che porta il nome di Afuro?” domandò con gli occhi socchiusi, strinse la stretta sul braccio di lei, che gemette di dolore.

Non sono fatti che ti riguardano, mi pare.” in tutta risposta lui le diede un altro schiaffo, ma Aya non gli diede nessuna soddisfazione e restò con gli occhi in quelli del principe.

Invece sì, tu sei mia e mia soltanto.” Aya scoppiò a ridere lentamente, uno sguardo divertito sul volto, mentre Kidou bolliva di rabbia.

È qui che sbagli, Kidou. Io non sono affatto tua, né mai lo sarò. Ti è chiaro il concetto? E adesso muoviti a dirmi cos'è che vuoi da me, mi sono scocciata dei tuoi capricci.” Kidou sentì la rabbia salire ancora di più, la spinse al muro e la baciò con violenza, Aya gemette di dolore e tentò di sciogliere quel bacio mordendolo sul labbro. Il principe si arrabbiò ancora di più, ma non si arrese e prese a baciarle il collo, quando lei gli diede un calcio nelle parti basse decise di vendicarsi.

Molto bene, Aya, vedo che non sai stare al tuo posto. Ti farò cambiare idea, mia cara.” il sorriso divertito sul volto dolorante del principe la fece tremare, ma non le importò.

Il principe chiamò il suo comandante, deciso a darle una bella lezione.

Comandante Fudou, hai l'ordine di frustare Aya in pubblico. Fai che tutti sappiano qual è la punizione di chi disubbidisce a me.” Fudou annuì e sogghignò lentamente.


Quando tornai dall'umiliazione subita in piazza mi sdraiai sul letto e mi misi a piangere. Mi mancavano mio fratello, il mio principe e Miyako. Già, Miyako, chissà cosa stava facendo in quel momento.

È permesso?” chiese una voce dolce che riconobbi subito come quella di Nahoko.

Entra pure.” replicai appena, la voce rotta dal pianto. Nahoko entrò e si avvicinò a me cautamente, scostando una ciocca dal mio viso per pulirmi la fronte. “Come mai sei qui?” chiesi singhiozzando. Lei sorrise dolcemente e mi scompigliò i capelli.

Sakuma mi ha detto di venire qui per medicare quelle ferite.” la guardai confusa.

Chi è Sakuma?” chiese, fissandola negli occhi lentamente.

È del consiglio come me. È un brav'uomo, lui, come me, non è d'accordo con i metodi del principe Kidou, quindi abbiamo deciso di comune accordo che vi aiuteremo durante la vostra permanenza qui.” rispose dolcemente.

E non siete in pericolo per questo?” lei sorrise e scosse il capo.

No, non preoccupatevi per noi.” io sorrisi dolcemente in sua direzione, lasciandola fare.

Non voglio stare qui... Sia chiaro, mi sei simpatica ma... Voglio stare con mio fratello e l'uomo che amo.” Nahoko sorrise appena, medicandomi le ferite sulla schiena, gemetti di dolore, sentivo il sangue scorrere lungo la mia candida schiena e sospirai.

Lo so, vi capisco.” E mentre lei mi medicava io chiusi gli occhi, non so come ma riuscii ad addormentarmi.


Ehi, Haruya, che stai facendo?” il diretto interessato si voltò irritato verso la voce.

Che ti frega, Hiroto?” chiese quello, Hiroto sorrise appena, fissando il bicchiere del principe Mamoru.

Se non ti dispiace questo lo prendo io.” disse, prendendo il bicchiero del principe ed allontanandosi subito dopo.

Ehi!” replicò l'altro, ma Hiroto era già lontano. “Dannato rossino, il piano è saltato. Dovrò inventarmi altro.”

Ti serve una mano, forse?” chiese ridendo una voce alle sue spalle. Haruya borbottò leggermente.

Cosa vuoi, ghiacciolo? Non ho chiesto il tuo aiuto.” l'altro rise lentamente, guardandolo beffardo.

Come vuoi, Burn. Ma sappi che non ti aiuterò finché non me lo chiederai tu.” rispose poi.

Gazel, puoi sparire? Grazie.” Gazel rise ancora portando una mano fra i capelli bianchi e sparì dalla vista dell'altro. Burn socchiuse gli occhi e sospirò sonoramente, era nei guai fino al collo, quel Hiroto era furbo.


Angolo dell'autrice:

Scusate se ci ho messo così tanto, ma non avevo voglia di scrivere! Spero che questo capitolo vi piaccia, ci ho messa tutta me stessa per scriverlo.

Piaciuta la sorpresa su Miyako eh? Che posso farci, dovevo darle un ruolo importante!

Dedicato a Meme, la mia tesorina! Ti voglio un mondo di bene!

Un abbraccio cuccioloso,
Marie

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Capitolo 6
*** Capitolo Cinque ***





Principe Kidou, va tutto bene?” chiese la voce di fianco a lui, Kidou sbuffò appena ma si voltò verso l'amante.

Stavo solo pensando, Shin.” disse semplicemente, dando dei brevi baci alla donna sdraiata di fianco a lui.

Pensavi ad Aya?” chiese, più dolcemente, domandandosi come facesse quella donna a resistere al fascino del principe.

Che fai, mi leggi nel pensiero?” la donna rise leggermente, posandogli un bacio sulla fronte.

Diciamo che ho imparato a capirvi.” Kidou ridacchiò appena, scompigliandole i capelli.

Shin, ora devo andare. È sempre un piacere passare del tempo con te.” Shin gli sorrise appena, stiracchiandosi.

Sperava che un giorno questa sua clandestinità finisse. Non sopportava di essere l'amante del principe mentre lui aveva in mente un'altra donna.

Non quella donna perlomeno!


Gouenji raggiunse il Regno Zeus con le sue guardie dopo giorni di cammino, effettuando solo qualche sosta, necessaria per dar riposo ai destrieri.

Miyako tirò un lungo sospiro quando vide arrivare l'intera Guardia Reale, Shinichi escluso, per scendere in guerra con un regno che di guai ne aveva abbastanza di suo.

Riponete le armi, Comandante. Questo Regno non ha niente a che spartire con le fandonie che vanno dicendo sul principe Afuro, risparmiatevi una fatica.” la voce autoritaria di Miyako fece rabbrividire persino Gouenji stesso. Kazemaru, che si teneva il braccio fasciato, osservava il biondo, che un tempo era stato il suo superiore, con uno sguardo comprensivo.

Miyako, perché dovrei seguire i tuoi suggerimenti?” replicò a tono il biondo, quasi volesse fingere di non sapere chi fosse davvero la ragazza.

Comandante potete anche smettere di considerarmi una contadina, il qui presente principe è a conoscenza della verità sul mio conto.” Gouenji annuì lungamente, scendendo con un salto dal possente destriero nero.

E dunque perché dovrei ritirare le truppe, Comandante in seconda?” Miyako spostò una ciocca di capelli dal viso, portandola dietro le orecchie.

Semplice, comandante, il principe Afuro non vuole violentare la principessa Aya. Secondo quello che ho potuto capire, in tutta questa situazione c'è di mezzo lo zampino del Principe Kidou. Nella missiva del principe Endou c'è una cosa che mi preoccupava, vorrei che tornaste indietro con metà Guardia affinché lo proteggiate, io mi prenderò i restanti e cercherò di porre rimedio alla rivolta che c'è in questo regno e... Mi serve qualcuno da mandare alla ricerca della Principessa Aya.” spiegò, lo disse così velocemente che Kazemaru temeva fosse in ansia. Gouenji le sorrise appena.

D'accordo, mi fido di te, Miyako. Prendi pure la metà della guardia, ma devi spiegarmi perché il principe dev'essere difeso. Non basta Shinichi?” Miyako scosse il capo lentamente, portando una mano sul viso.

Il Principe ha detto di essere in pericolo di vita. Vi prego, comandante, tornate al castello e proteggetelo.” Gouenji socchiuse gli occhi ed annuì solamente alle parole della ragazza. Prese metà delle guardie reali e tornò indietro.

Cosa facciamo, Miyako?” chiese improvvisamente Kazemaru, Miyako gli sorrise dolcemente e si stiracchiò.

Ho un'idea. Lascerò le guardie sotto il comando del Principe Afuro ed io e voi andremo nel Regno Royal in cerca della principessa.” Kazemaru le sorrise di nuovo, dandole una pacca sulla spalla. Miyako ed il principe dunque si misero in marcia verso il castello con a seguito metà guardia Reale.

Principe Afuro!” esclamò poi la castana, il biondo le sorrise appena, notando solo in quel momento le guardie. “Vi lascio a disposizione le metà della Guardia Reale, prenderanno ordini da voi. Io ed il Principe Kazemaru andremo alla ricerca della principessa.” spiegò Miyako, in quel momento era molto nervosa e desiderava solamente trovare la sua principessa e porre fine a tutto quello.

D'accordo. Mi affido a voi.” rispose Afuro, forse malinconico per via del fatto che Aya non fosse li con lui. Miyako e Kazemaru accennarono un inchino profondo e si misero in viaggio verso il regno del principe Kidou.


Principe Kidou!” lo chiamò la voce sprezzante del comandante della Guardia Akio Fudou.

Comandante, cosa succede?” chiese allora l'interpellato, sbuffando sonoramente alla voce del giovane. Odiava essere interrotto quando pensava.

Il comandante in tutta risposta buttò, letteralmente parlando, due figure ai piedi del trono ove il prince sedeva. Le due figure altri non erano che Miyako e Kazemaru, il cui intento di non farsi scoprire era miseramente fallito.

Ma chi abbiamo qui? Il principe Kazemaru e la dama di compagnia della principessa Aya.” sorrise maligno all'idea che gli era balzata in mente mentre li osservava, entrambi legati e sofferenti.

Si avvicinò a Miyako e si inginocchiò di fronte a lei, la osservò bene e sorrise di nuovo all'insano pensiero che gli passava per la testa. Spostò lo sguardo su Kazemaru che sembrava molto sofferente e notò poco sopra la spalla una macchia di sangue.

Allora... Cosa potrei fare a questi due piccoli sciocchi che si volevano infiltrare nel mio castello?” chiese retoricamente, fissandoli entrambi mentre si alzava e passeggiava davanti a loro.

Lasciate stare lui e prendete me! Ve ne prego!” supplicò Miyako, guardando di sfuggita Kazemaru che era non solo sofferente ma anche stupito.

Un gesto nobile mia cara, ma ahimè non lo posso esaudire.” iniziò il castano, guardandola con aria di superiorità che fece tremare entrambi. “Se però tu mi prometti che farai tutto ciò che io ti dirò, potrei anche risparmiarlo. Ma ti avverto, un passo falso e il tuo bel principe verrà giustiziato seduta stante.” Miyako rabbrividì e ad abbassò il capo, consapevole che l'avrebbe fatto davvero.

Posso vedere la principessa Aya?” chiese poi con voce tremante, continuando a fissare il principe, il SUO principe con occhi smarriti.

Ma certo che potrai.” le rispose Kidou accondiscendente, troppo per i gusti dei due ragazzi. “Per ora pensa a quello che ti ho detto, mia cara. Fudou, portali via.” il comandante annuì lentamente facendoli alzare bruscamente, conducendoli nelle segrete dove, una volta che aprì una cella, li buttò al suo interno.

Fate i bravi!” disse ridendo il comandante prima di sparire. Miyako sospirò lungamente, tentando di avvicinarsi a Kazemaru, senza successo. I loro occhi si incrociarono, ma Miyako si costrinse ad abbassare il capo sentendosi in colpa.

Scusami Kazemaru, ti ho messo in una brutta situazione.” disse con tono colpevole, aveva tremenda paura di ciò che sarebbe successo da lì in avanti e temeva ancor di più per la vita di Kazemaru.

Non dire sciocchezze, vedrai che andrà tutto per il meglio.” tentò un sorriso per tirarla su, ma gliene uscì uno sghembo.

Miyako si avvicinò alle labbra del principe, sfiorandole appena con le proprie, poi lo guardò negli occhi.

Accetterò la proposta del Principe Kidou.” disse risoluta, esibendo un sorriso mesto in direzione dell'amato.

Cosa?” chiese l'altro, perplesso e confuso, cercando di comprendere bene le parole dette dalla ragazza che aveva di fronte.

Non voglio che ti accada niente, mi sacrifico se dovesse significare salvarti la vita.” Kazemaru annuì, sapeva che era inutile farle cambiare idea.

Guardia!” gridò la castana, facendo arrivare subito la guardia rimasta fuori a controllarli.

Sì?” chiese quella, fissando i due malamente legati. Miyako tentò di alzarsi in piedi, riuscendoci appena grazie al suo addestramento da soldato.

Ho accettato la proposta del principe Kidou, potreste riferirglielo?” disse, risoluta. La guardia annuì e corse subito dal principe.

Furono entrambi ripuliti e vestiti in modo decente, Kazemaru venne anche medicato. Miyako rimase sorpresa della gentilezza di Kidou, tanto da lasciarla perplessa.

La principessa Aya si trova in questa stanza, ma siccome non è stata una brava ragazza come lo sei stata tu, riceve visite solo se io lo permetto.” Annui lentamente, poi entrò.


La porta si aprì lentamente, facendomi voltare verso di essa col cuore che mi batteva a mille. Quando vidi la figura di una ragazza castana che mi sorrideva delle calde lacrime mi caddero dal volto, correndo ad abbracciarla.

Miyako!!” dissi subito, stringendomi nel suo abbraccio. Mi era mancata moltissimo la mia dama di compagnia, temevo di restare qui per sempre.

Principessa, state bene?” mi chiese subito, alzai lo sguardo verso di lei e sorrisi dolcemente.

Ora che sei con me, amica mia, sto benissimo. Sei venuta per portarmi via, vero?” chiesi speranzosa. Il viso della ragazza si rabbuiò subito, scosse lentamente il capo e si voltò verso la porta.

Principessa... In verità la storia è piuttosto lunga, sedetevi che ve la racconto.” disse poi, voltandosi verso di me accennando dunque un sorriso calmo e composto. Annuii lentamente, sedendomi sul grande letto presente nella stanza. Miyako si sedette vicino a me, scostandomi una ciocca dal viso mentre accennava un nuovo sorriso.

Mi raccontò tutto, ogni minimo particolare che non conoscevo, e sospirai lungamente. Dunque la mia agonia non era finita ed anzi sarebbe continuata ancora per chissà quanto.

Mi dispiace avervi tenuto all'oscuro della mia vera identità, ma era per il vostro bene.” Io scossi il capo in sua direzione, sorridendole.

Non importa. Adesso che so la verità non posso che essere più felice di così di averti come guardia del corpo.” Miyako sorrise dolcemente, scompigliandomi i capelli con fare fraterno.

Ora devo proprio andare, il principe Kidou è stato fin troppo gentile e devo tenerlo d'occhio. Prometto di fare tutto ciò che è in mio potere per farvi tornare a casa sana e salva.” le sorrisi appena, annuendo lentamente. Mi diede un bacio in fronte ed eseguì un lungo inchino in mia direzione, per poi uscire dalla porta.

Kidou entrò subito dopo Miyako con un ghigno dipinto sul volto. Socchiusi gli occhi lentamente, ben sapendo che non avrebbe rinunciato a me.

Portò una mano sotto il mio mento e mi alzò di scatto il viso, facendomi aprire gli occhi.

Ci penso io a Miyako ed il suo amichetto, mi divertirò sul serio, non c'è che dire.” rise malignamente, mandandomi un brivido lungo la schiena. Un brivido di terrore.

Non far loro del male.” lo supplicai, sentendomi pizzicare dalle lacrime. Kidou rise ancora di più, facendomi raggelare.

Se Miyako farà la brava, non dovrai temere della loro salute.” Deglutii a fatica, chiedendomi chissà che piano avesse in mente Kidou. Qualcosa di assolutamente malvagio, conoscendolo.

Beh, ora vado, Principessa. Riguardati.” disse scoccandomi un bacio sulle labbra senza pretese, ed uscì.


Hiroto, hai intenzione di metterti in mezzo sempre?” chiese sbuffando Burn, stufo di quella continua intromissione. Hiroto rise leggermente, divertito dalle parole del rosso.

Certo.” rispose solamente, mettendosi a sedere sui grossi scalini dell'entrata del castello. Sembrava in attesa di qualcuno o qualcosa. Burn sbuffò sonoramente e se ne andò dentro.

Hiroto sorrise lentamente verso la figura che gli si stagliava davanti, allungando una mano verso di lei.

Da parte di tu sai chi.” disse poi, Hiroto annuì e prese la pergamena in assoluto silenzio.

La lesse con calma, annuendo leggermente verso il messaggero, alzandosi lentamente.

Ulvida, riferisci pure che proteggerò il principe a costo della vita.” la ragazza dai capelli blu annuì lungamente, accennando un sorriso.

Fai attenzione, Gran. Burn è furbo.” rispose poi, prima di sparire. Hiroto sorrise divertito a quell'affermazione, ben sapendo di cosa stesse parlando.

È vero, ma io lo sono di più.” si disse poi, scoppiando a ridere.


Mamoru ricevette la pergamena di Miyako il giorno seguente, congedò con un gesto il messaggero e prese a leggerla.

Principe Mamoru, le prometto che farò il possibile per riportarvi vostra sorella. Nel frattempo chiederò a Gouenji di ritirare le truppe che il Principe Afuro non è come le voci lo descrivono.

Ho deciso di andare io stessa alla ricerca della principessa. Kazemaru verrà con me.

Vi prego di fare attenzione.”

Mamoru si portò una mano fra i capelli castani, annuendo leggermente alla pergamena ricevuta. Per quanto fosse ingenuo, sospettava che colui che voleva ucciderlo era Haruya mentre Hiroto sembrava proteggerlo.

Doveva fare attenzione e cercare di non fidarsi troppo.


Kazemaru girava per i corridoi del castello Royal del tutto indisturbato, osservandosi intorno con grande cura.

Era il castello più grande che avesse mai visto, persino il suo e quello di Endou al confronto erano minuscoli, ed era pieno di stanze il cui contenuto gli era sconosciuto.

Attenti!” sentì dire da una voce, che riconobbe come quella del Comandante Fudou, voltandosi verso i soldati che sembravano esausti.

Eseguirono gli ordini senza batter ciglio nonostante la stanchezza evidente dipinta sui loro volti.

Il principe Kidou ha concesso al principe Kazemaru e alla dama di compagnia della Principessa Aya di stare nel castello. Seguite le direttive del principe Kidou e sarete premiati!”

Kazemaru rabbrividì a quelle parole, ma poi continuò a girare tranquillo. Si sarebbe dedicato al trovare una via di fuga mentre Miyako distraeva Kidou.


Allora siete pronti?” chiese l'uomo dai capelli castani, voltandosi verso alcuni ragazzi di fianco a lui.

Pronti quando vuoi, Ichinose.” rispose un ragazzo dai capelli arancioni, sorridendo al gemello.

Ottimo, allora andiamo.” rispose Ichinose, avviandosi verso l'uscita del suo grande palazzo.



Angolo della confettina:

Ok ragazze, potete uccidermi. Sono 10 mesi che non aggiorno, e quasi un anno che sto su questa storia.

Spero che questo capitolo vi piaccia!

Non so che altro dirvi, godetevelo!

Un abbraccio cuccioloso,

Marie

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Capitolo 7
*** Capitolo Sei ***




Era passato un mese da quando erano diventati prigionieri del principe Kidou, Miyako passava la maggior parte del tempo cercando di rabbonirlo, sempre stando attenta a cosa diceva e le poche volte che riusciva a vedere Kazemaru, lui era stanco come se avesse lavorato tantissimo.

Stava girando da un paio di minuti nel corridoio infinito del castello, per entrare nella sua stanza, quando si sentì abbracciare da dietro e sobbalzò.

Calmati Miyako, sono io.” le rispose dolcemente Kazemaru, sorridendo. Miyako riuscì a tirare un sospiro di sollievo e si voltò a guardarlo. Aveva lo sguardo stanco e sembrava ferito.

Ehi, stai bene?” chiese con aria preoccupata, soffermando lo sguardo sulla ferita presente sulla guancia. L'accarezzò facendo gemere di dolore il principe.

S-Sto bene.” riuscì a dire nonostante il dolore appena provato. Miyako assottigliò lo sguardo e sciolse l'abbraccio. Lo fissò a lungo e lo guardò negli occhi.

C'è qualcosa che mi tieni nascosto?” Kazemaru abbassò il capo, sconfitto. Annuì leggermente ma non riuscì a dire nulla, niente di apparentemente concreto.

Miyako...” sussurrò “Vorrei poterti baciare.” Miyako arrossì e sorrise dolcemente in sua direzione.

Anche io.” rispose con tono dolce, allacciandogli le braccia al collo per posare un bacio sulle sue labbra. “E vorrei poterti dare qualcosa di più di questo bacio, ma tu conosci le regole del Principe Kidou, e se non le rispettiamo entrambi è la fine.” l'azzurrino annuì lentamente, sbuffando. La castana si staccò da lui con espressione triste dipinta sul volto, gli scompigliò i capelli e sollevò le spalle, sospirando.

Devo vedere il principe, ha detto che vuole presentarmi come quella che forse sposerà se tutto finirà bene. E a quanto pare vuole farlo stasera.” rivelò la ragazza, sentendo il suo cuore andare in frantumi. E non era il solo. Anche quello di Kazemaru andò dietro al suo, spezzandosi.

D-Dobbiamo andarcene di qui.” disse lui dopo un attimo di smarrimento, Miyako annuì prendendogli le mani.

Amo solo te, Kazemaru. Andrà tutto bene. Sono sicura che troverai una via di uscita.” il ragazzo si limitò ad annuire, posandole un bacio sulle labbra e mormorando una risposta a quella data da lei, sospirò. Miyako si chiuse in camera e sbuffò, aveva una tremenda paura. Non voleva diventare la futura sposa di Kidou!

Kazemaru si rintanò nella sua stanza, aveva taciuto a Miyako quel giorno, Kidou non manteneva la sua promessa, erano giorni che Kazemaru veniva punito per non si sa che crimine commesso. Ed ogni giorno stava sempre peggio. Improvvisamente un suono alla sua porta lo fece sussultare.

Avanti.” mormorò a mezza voce, una figura a lui sconosciuta entrò e gli sorrise. Si trattava di un ragazzo dai capelli azzurrini ed una benda su un occhio.

Perdonatemi, principe Kazemaru. Mi chiamo Jirou Sakuma e sono uno dei consiglieri del regno. Mi dispiace per il trattamento del nostro reale, vorrei poter fare qualcosa. Ho un piano da sottoporvi, volete ascoltarlo mentre vi medico quelle brutte ferite?” Kazemaru annuì lentamente, sorridendogli.


Lo sbattere della porta la fece letteralmente sobbalzare, facendola voltare lentamente verso l'uscio. Per un attimo si aspettò di trovarsi davanti Kidou, invece aveva davanti un ragazzo dai capelli castani. Sembrava serio.

Voi chi siete?” chiese Miyako, fissandolo con l'espressione a metà tra il curioso ed il preoccupato. Il ragazzo le sorrise e le porse educatamente la mano.

Mi chiamo Koujirou Genda, vengo qui per ordine del principe Kidou anche se sarei passato comunque.” spiegò, facendola annuire lentamente.

Come mai siete qui?” chiese lei, non scomponendosi. Conosceva molto bene gli amici del principe e quindi restava sospettosa.

Stasera il principe ha intenzione di organizzare un incontro 'pacifico' con gli altri regni. E non intendo solo i quattro regni che conosciamo noi, intendo anche i restanti al di fuori dei nostri confini. Ogni famiglia regale sarà invitata, ed è per questo che non si farà scrupoli annunciando che sarai tu la sua promessa sposa. Vuole colpire il principe Endou, ha una buona arma ed ha intenzione di usarla a suo vantaggio.

Ti metterà in bella mostra, Miyako, sarà difficile sfuggirgli.” continuò la spiegazione, accomodandosi sulla sedia della scrivania presente nella stanza. Miyako ascoltava in assoluto silenzio, cercando di carpire quante più informazioni possibili. Se c'era un piano di fuga l'avrebbe seguito volentieri.

Mi segui fin qui? - le chiese, osservandola negli occhi. Lei annuì per un breve istante ed allora continuò – Saranno presenti molti altri principi, che si sono sempre mostrati neutrali, ma fra loro uno ha sempre mostrato una certa simpatia per il principe Endou. Si tratta di Kazuya Ichinose, lo riconoscerai subito, è sempre seguito dai gemelli Fubuki. Atsuya e Shirou. Il primo ha i capelli arancioni ed il secondo invece li ha albini. Ovviamente ci saranno anche Endou ed il principe Afuro.
Il piano è questo. Appena Sakuma e Nahoko chiederanno al principe Kidou di parlare in privato, richiamerai l'attenzione di Ichinose, Endou e Afuro. Spiegherai loro la situazione mentre io cercherò di far uscire Aya dalla sua stanza, ormai una prigione per lei. E prima che tu me lo chieda, Kazemaru avrà una parte prestabilita, dovrà attirare l'attenzione di colui che ha il compito di uccidere Endou.

Sempre che con quelle ferite ce la faccia...” disse, quasi mormorando l'ultima frase. Miyako sobbalzò a quelle parole ed il viso si ricoprì di lacrime.

Ferite? Che ferite?” domandò, deglutendo a fatica per ricacciare indietro le lacrime che non smettevano di uscire.

Il principe Kidou non ha mantenuto la sua promessa. È già da diverse settimane che lo punisce senza motivo. Solo stasera viene medicato, sono ferite che hanno rischiato di infettarsi. Come l'hai visto in questi ultimi giorni? Era stanco? Gli occhi erano arrossati, vero? - Miyako annuì solamente – Allora potrebbe avere la febbre ed alcune ferite potrebbero essere infette.” spiegò di nuovo mentre Miyako scoppiava a piangere disperata.

D-Devo vederlo!” sbottò poi, in preda alla disperazione.

Ehi, tranquilla, ci sta pensando Sakuma. È bravo, lo curerà in maniera fantastica.” Miyako respirò a lungo e cominciò a calmarsi, fiduciosa di quelle parole. Si sedette sul letto, diventando improvvisamente pensierosa.

Chi è questo assassino?” chiese poi, seria. Genda si voltò verso di lei, spalancando gli occhi a quella domanda.

Per quanto ne so si chiama Haruya Nagumo, ma è conosciuto come...” Miyako saltò dal letto, assumendo un'espressione preoccupata.

Burn.” completò lei, sbuffando rumorosamente.

Lo conosci?” le domandò, incuriosito. La castana annuì per poi scuotere velocemente il capo come a volersi calmare.

Fa parte di un gruppo di ribelli chiamato Aliea, se ben pagati uccidono chiunque gli venga ordinato. All'interno del gruppo c'è una nostra spia, conosciuta come Reize che sembra essere riuscita a mettere un po' di pepe fra i loro ranghi. Per quel che ne so metà di loro sono schierati con Burn, l'altra metà sono schierati con un ribelle che Reize chiama Gran. Sembra che le due parti non vadano d'accordo e che Gran stia cercando di prendere il controllo definitivo della situazione. Reize si fida di lui, perciò mi fido anche io.” spiegò Miyako, passandosi nervosamente una mano fra i capelli. Tutta quella storia stava prendendo una brutta piega.

Hai mai visto Burn in faccia? – un nuovo cenno d'assenso lo fece continuare – Allora saprai riconoscerlo. Per quanto riguarda questo Gran? Sappiamo che faccia abbia?” Miyako sollevò le spalle, sbuffando leggermente. Era da tempo che non vedeva Reize e ciò la preoccupava. La castana poi scosse il capo in segno di diniego e si sedette di nuovo.

C'è altro che devo sapere?” chiese poi.

Solo un'ultima cosa. Fai attenzione a Shin, è una donna pericolosa.” Miyako annuì lentamente, poi si sdraiò sul letto, perdendosi nei suoi pensieri. Genda uscì e la lasciò da sola, doveva stare attento a tutto, il piano doveva risultare perfetto.


Avete capito, Principessa?” mi stava chiedendo Nahoko, dopo avermi spiegato il piano. Annuii in un sorriso. Non potevo credere che stessero cercando di liberarmi proprio dei sudditi di Kidou. Beh, meglio così.

Non vedo l'ora.” mormorai, accennando un sorriso. Un lieve bussare mi fece raddrizzare, cercai di capire chi fosse, ma alla fine attesi che entrasse.

Era Kidou, con uno strano sorriso dipinto sul volto. Non prometteva niente di buono.

Mia cara, sarai felice di sapere che ti libero dal tuo vincolo con me. Ho deciso che sposerò un'altra donna.” il suo ghigno mi fece deglutire ed attesi le sue parole anche se sapevo, o meglio temevo di sapere, chi fosse.

Sarebbe?” chiesi con sfida, socchiudendo gli occhi ed incrociando le braccia al petto con fare altezzoso.

La tua guardia del corpo, Miyako.” raggelai a quella risposta. Voleva Miyako. Cosa avrebbe fatto a Kazemaru? Non volevo pensarci. “Stasera tornerai tra le braccia di tuo fratello, ma tratterrò Kazemaru e Miyako. Lui mi serve per tenere buona la tua guardia. È un'ottima merce di scambio, sai?” mi chiese retoricamente, scoppiando a ridere in maniera sadica. Staremo a vedere chi vincerà, Kidou! Stasera ci sarà una festa, ma non sarà la tua!

Stai attento a quello che fai, Kidou. Ti avverto, prova a sfiorare un solo capello ad uno dei due e te la farò pagare molto cara!” lo minacciai. Kidou smise di ridere e tornò con i suoi occhi rossi nei miei. Il suo sguardo sembrava volesse incenerirmi, mi metteva paura.

Vedremo, Aya.” rispose solamente, andandosene. Fissai Nahoko, che era rimasta in silenzio fin'ora e sospirai. Era ora di mettersi in azione col piano.


La festa era cominciata da un po' e gli invitati stavano aspettando con ansia il padrone di casa, chi per timore, chi per curiosità.

Afuro non aveva ancora digerito quello che Kidou aveva organizzato contro il suo Regno, ma per ora si tenne calmo. Era piuttosto nervoso, nonostante la rivolta fosse stata sedata, le acque non si erano ancora del tutto calmate ed il fatto che lui non avesse ancora una sposa stava innervosendo parecchio i nobili ed i contadini. Si passò una mano fra i capelli biondi, gli mancava Aya, da morire.

Aveva chiarito con il fratello di Aya giusto una settimana prima, Endou sembrava calmo e questo l'aveva tranquillizzato.

Eccolo.” sentì sussurrare dal suddetto, tutto Afuro si aspettava meno che quella scena. Insieme a Kidou uscirono Aya, più splendente che mai, e Miyako. Endou quasi capitolò. Che diamine stava succedendo?

Signori nobili, benvenuti a questa piccola festa volta ad unire finalmente due Regni. Oggi vi presenterò la mia futura sposa, colei che ha saputo comprendere il vero significato della parola 'Obbedienza'. Vi ringrazio per la vostra presenza.” cominciò da vero trascinatore, la maggior parte dei nobili pendeva dalle sue labbra, ma lui scosse il capo. Già temeva il peggio, ma rimase composto nella stessa posizione di prima. Si avvicinò ad Endou insieme ad un altro signorotto ed attesero che Kidou comunicasse il nome della sposa.

Per prima cosa però, vorrei ringraziare il Regno Raimon ed il suo affettuoso principe Mamoru Endou, senza il quale ora non sarei qui. A te, mio caro, do la gioia più grande. Tua sorella Aya non è colei che sposerò.” Quelle parole rimbombarono nella mente di Afuro che alzò lo sguardo verso la sua principessa che, in lacrime, si avvicinava a loro. Sia il biondo che il castano strinsero la ragazza in un abbraccio.

Mamo-chan, è peggio di quanto sembra.” sussurrò Aya, incontrando lo sguardo spento di Miyako, in piedi vicino a Kidou.

Colei che sposerò è...” fece una pausa ad effetto lasciando tutti gli invitati col fiato sospeso, ad eccezione di Aya. “Miyako.” annunciò poi, posando una mano sulla schiena della ragazza mentre si godeva la faccia sconvolta del principe Endou e quella alterata di Kazemaru.

Su mia cara, fatti vedere pure dagli ospiti. Sono stati così gentili da venire solo per te! Non farli aspettare.” E dopo quelle parole, la spinse, anche poco delicatamente, verso il centro. Deglutì a fatica, voltando per un attimo il capo verso Genda che annuì solamente.

Sakuma e Nahoko furono rapidi a raggiungere il principe, gli chiesero se potevano parlare in privato e Kidou acconsentì. Era il segnale.

Miyako attirò l'attenzione di Endou e Afuro, che subito si avvicinarono, mentre cercava con gli occhi i due gemelli di cui Genda aveva parlato. Poco distante da loro vi era quello che doveva essere Ichinose insieme agli inseparabili gemelli.

E così sei tu Miyako?” chiese Ichinose, avvicinandosi al gruppetto. Lei annuì lentamente, arrossendo.

Sentite, non c'è molto tempo.” cominciò lei “Voi dovreste essere rispettivamente il principe Kazuya Ichinose ed i gemelli Atsuya e Shirou Fubuki, giusto?” i tre annuirono solamente, ascoltando la ragazza parlare. Prese dunque un profondo respiro, spiegando sommariamente cosa sarebbe successo di lì a poco. Vagò con gli occhi in cerca di Kazemaru, vide solo un breve cenno da parte sua e capì che era pronto.

Principe Endou, Kidou ha assoldato un ribelle per uccidervi.” parlò sottovoce, quasi con fare cospiratorio mentre gli altri ascoltavano la donna, cercando anche solo di capire che stava succedendo.

L'avevo capito.” rispose lui, calmo. “Ora dimmi, chi è costui?” domandò, curioso. Miyako spostò il capo oltre la spalla del suo principe per incontrare due occhi gialli sbarazzini.

Probabilmente lo conoscete col suo nome: 'Haruya Nagumo'.” Endou annuì sbuffando leggermente.

Non preoccupatevi, principe. Ho assoldato io stesso l'altro ribelle dell'Aliea. Lo conoscerai come Hiroto Kiyama. Vi sta proteggendo.” replicò Ichinose, sorridendo lievemente. Miyako gli sorrise riconoscente, accennando un inchino verso quel ragazzo che sembrava avere a cuore le sorti del suo Principe.

Kazemaru scattò verso Nagumo, mettendosi a parlare con lui per distrarlo quel tanto che bastava per permettere a Miyako di fuggire. Aveva una grande paura, ma niente lo avrebbe fermato.

È il segnale, perdonatemi, devo andare. Se tutto andrà bene, ci rivedremo presto!” e dopo quelle parole, Miyako partì in fuga dal castello. Appena la vide fuggire, Kazemaru lasciò andare Burn, attese qualche minuto, poi cominciò a correre anche lui.


Una breve ma intensa risata fece rabbrividire Miyako, qualche passo più avanti a Kazemaru, ma lei cercava di non pensarci per continuare a correre.

Ehi, ehi, quanta fretta ragazzi!” esclamò la voce, rabbrividirono entrambe e furono costretti ad arrestare la corsa. Miyako e Kazemaru, ora vicini, chiusero gli occhi per un attimo e si strinsero la mano. Quando li riaprirono davanti a loro vi era un ragazzo dai capelli neri e gli occhi incredibilmente rossi. Sobbalzarono appena, prendendo un respiro profondo.

Chi sei e cosa vuoi?” domandò Miyako, mantenendo la voce ferma. Aveva un po' di timore, ma non era il caso di esternarlo. Kazemaru si voltò a guardarla e sorrise appena.

Desarm è il mio nome, per quanto riguarda la seconda domanda, posso dirti che devo un favore a Kidou e che sto per ripagarlo riportandovi entrambi da lui.” ghignò quello, divertito. Miyako sbuffò sonoramente, avrebbe voluto avere una spada in quel momento, così da potersi difendere, invece non aveva niente oltre ad un lussuosissimo ed ingombrante vestito da sera regalatole da Kidou.

Non così in fretta, Desarm.” un'altra voce li fece voltare, un ragazzo dai capelli castani uscì dall'ombra seguito a ruota da una ragazza dai capelli blu e da Reize.

Dannazione. Che fine hanno fatto Gazel e gli altri?!” domandò sbuffando sonoramente. “Dovevate essere...”

Morti?” completò per lui Reize, accennando un sorriso divertito. “Mi dispiace, servirà ben altro per ucciderci.” replicò, ridendo.

Diam ha capito cosa avevate in mente tu e Gazel, quindi ci siamo ingegnati. Mi dispiace molto, era un buon piano.” spiegò Ulvida, sorridendo leggermente.

Reize, porta via il Comandante ed il Principe, qui ci pensiamo io e Ulvida.” Reize annuì, avvicinandosi ai due con passi decisi. Miyako sorrise sollevata, era così preoccupata per lui.

Venite!” esclamò poi, facendo sobbalzare i due. Miyako e Kazemaru annuirono all'istante, seguendolo fuori dal castello.

Quando furono abbastanza lontani, i due si abbracciarono.

Grazie, Reize.” disse Miyako, sorridendogli. Reize sollevò le spalle e ridacchiò leggermente.

È stata un'idea di Gran, è a lui che dovete la vita.” rispose, sorridendo subito dopo. Si voltò verso il regno ormai lontano, alzando poi le spalle. “Siete dei fuggitivi, molto presto su di voi verrà messa una taglia e sarete inseguiti in ogni luogo. Il principe Ichinose si è offerto di ospitarvi con lui sarete al sicuro. E anche se non sembra, anche i gemelli Fubuki sono dei principi, vi proteggeranno. Avrete una guardia del corpo e per voi uscire dal suo regno è fuori discussione, abbiamo già la vita di un reale da proteggere dagli assassini, non ce ne servono altri.” lentamente Reize tirò fuori da un sacco, che non avevano notato, dei vestiti puliti e delle armi. Miyako alzò gli occhi verso quelli di Reize che annuì, poi gli indicò la via ad ovest.

Andate, il viaggio è piuttosto lungo. Fate attenzione, raggiungere il Regno Unicorn non è facile. Tenete sempre gli occhi aperti e soprattutto, accampatevi il più lontano possibile dalle strade comuni.” Dopo quelle parole si allontanò ed i due fuggitivi sospirarono.

E chi se lo aspettava tutto questo!” tentò di scherzare Kazemaru, per alleggerire la tensione. Miyako ridacchiò, sollevata della sua presenza.

Sono felice che per lo meno siamo fuggitivi insieme.” commentò lei, felice. Kazemaru annuì, le strinse la mano e sorrise.

Adesso andiamo, ci aspettano giorni di viaggio. E saranno giorni molto lunghi.” Miyako annuì, prese i vestiti e l'arma e si incamminò dietro a Kazemaru.


Kidou fissò irritato i presenti, quella festa era stata un vero disastro, non solo aveva liberato Aya, aveva anche perso Miyako e Kazemaru. E non sapeva come! Improvvisamente tutti i suoi piani stava crollando come un castello di carte, non sopportava quella situazione.

Siete un branco di idioti!” sbottò, facendo sobbalzare Genda e Sakuma, Nahoko era appoggiata al muro con aria tranquilla. “Avete scoperto che è successo?” chiese Kidou ai presenti, Nahoko si staccò dal muro e si avvicinò.

A quanto pare hanno elaborato un buon piano.” disse solo, poi uscì. Kidou sbuffò, scacciò i presenti e rimase solo con Shin.

La troveremo.” lo rassicurò, poi sorrise appena ed uscì anche lei.


Note dell'autrice:

Eccomi qua con un'altro capitolo! Mi dispiace di metterci sempre così tanto ad aggiornare, ma se lo faccio è per un motivo ben preciso. Cerco sempre di mantenere viva la storia, pensando a varie situazioni.

Che ne pensate? Kidou è stato abbastanza bastardo? Ora però ditemi se Sakuma, Genda e Nahoko non sono dei geni!

Bene, detto questo...

Un abbraccio cuccioloso,

Grazie per le recensioni, mi fanno sempre piacere!

Marie.


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Capitolo 8
*** Capitolo sette ***



Accese il fuoco, voltandosi verso Kazemaru che sedeva accanto a lei. Non sapeva quanto mancasse per il Regno Unicorn, sapeva solo che dovevano dormire e riposarsi per riprendere il viaggio la mattina successiva.

Stai bene, Miyako?” le chiese Kazemaru, sorridendole dolcemente. Non gli piaceva vederla così pensierosa, sicuramente era preoccupata per lui.

Sto bene, non preoccuparti per me. La tua ferita come sta?” domandò, voltandosi verso di lui mentre accennava un sorriso sghembo. Kazemaru le sorrise, portò una mano fra i capelli turchesi e non disse nulla.

Rimase in silenzio per qualche secondo, non voleva preoccuparla più del dovuto ma la sua ferita non stava troppo bene.

Non proprio bene, direi. La spalla mi fa ancora male, il principe Kidou ha fatto in modo che la ferita non si chiudesse del tutto. Tutto sommato non fa neanche troppo male.” rispose, portando la mano che aveva fra i capelli sulla spalla. Miyako socchiuse gli occhi, si alzò e si inginocchiò verso di lui, gli diede un bacio in fronte e prese la sua mano fra le sue.

Kazemaru, lascia che ci pensi io.” gli sussurrò, togliendogli la maglia per controllare la ferita. Quando la toccò, Kazemaru gemette di dolore. Miyako chiuse gli occhi, si strappò un pezzo del vestito, lo bagnò con l'acqua della borraccia e lo poggiò sulla ferita.

Tienilo stretto che ora ti bendo.” disse Miyako, portando la mano di Kazemaru sul pezzo di stoffa. Il principe annuì brevemente, chiudendo gli occhi. Cercò di non pensare al dolore mentre Miyako, con la massima dolcezza, fasciava la spalla del turchese.

Grazie.” disse il turchese, sorridendole. Miyako sorrise e non disse nulla, gli diede un bacio in fronte e si accoccolò sulle sue gambe.

Dormiamo.”


La mattina successiva, Miyako e Kazemaru si svegliarono e si prepararono per riprendere il viaggio.

Il bosco sembrava finito, davanti a loro si ergevano solamente le mura del Regno Unicorn. Tirarono un lungo sospiro di sollievo e, più motivati che mai, si presero per mano per raggiungere finalmente la loro meta.

Vennero accolti dalle guardie cittadine che subito li scortarono al castello dove incontrarono il principe Kazuya Ichinose.

Benvenuti ufficialmente nel Regno Unicorn, sono felice di ospitarvi e proteggervi.” disse il castano, sorridendo. Kazemaru lo osservò e ricambiò il sorriso, la sua spalla faceva male ma ora si sentiva più rilassato ed il suo volto esprimeva a pieno quel sentimento di sollievo.

Vi ringrazio, principe Ichinose. Ho solo una domanda da farvi, come siete riusciti a tornare qui prima di noi?” domandò Miyako, stringendo la mano di Kazemaru senza timore di essere punita.

Non abbiamo dovuto passare giorni nascosti nella foresta, lontano da vie abitate. Per questo siamo giunti qui prima di voi.” le spiegò, facendo un nuovo sorriso. Scrutò i due lungamente, si vedeva quanto i due si amassero ed era felice di poterli vedere finalmente liberi di esprimere tale sentimento. In quel regno, infatti, la regola presente nei loro rispettivi reami non esisteva, ognuno era libero di amare chiunque volesse.

Capisco.” rispose solamente Miyako, perdendosi a pensare a quella situazione. Nonostante fosse lontana dal suo regno e dal suo principe, in quel momento si sentiva a suo agio, forse persino di più di quanto non ci si sentisse nel suo.

Ichinose-kun, potresti chiedere a qualcuno di medicarmi? La ferita alla spalla che ho ricevuto nel regno di Aphrodi non è guarita per niente a causa di Kidou.” spiegò Kazemaru, sospirando. Ichinose annuì, chiamò due guaritori che subito si occuparono di lui.

Ichinose nel frattempo chiese a Miyako di seguirlo nella sala del consiglio per discutere della loro protezione e su alcune questioni militari di non poca importanza.


Endou-kun.” lo chiamò Hiroto, Mamoru si voltò ed accennò un sorriso. Ora si sentiva decisamente meglio, sapeva da chi si doveva guardare le spalle e da chi no, e poi da quando aveva visto con i suoi occhi i sentimenti che legavano sua sorella Aya e il principe Afuro, era più tranquillo.

Dimmi, Hiroto.” rispose Mamoru, posando il libro che stava leggendo mentre Shuuya discuteva con Shinichi di alcune questioni importanti.

È arrivata questa lettera per voi. Dal sigillo, direi che viene dal Regno del Fuoco.” a quelle parole, il sorriso di Mamoru si fece più largo mentre un certo rossore prese possesso delle sue guance. Hiroto gli diede la lettera e lasciò che il principe la leggesse, allontanandosi quel tanto che bastava per tenere sotto controllo Burn. Era convinto che Endou sapesse qualcosa, poiché non si faceva quasi più ingannare dalle trappole dell'altro rossino, ma Hiroto preferiva che Mamoru fingesse di non sapere così Burn non avrebbe scoperto nulla.

Mamoru ruppe il sigillo della lettera e sorrise allegro, prese un profondo respiro e si decise a leggere:


Mio caro Mamoru,

ho ricevuto notizia di quello che sta accadendo nel tuo regno e sono molto preoccupata per te e per la tua sorellina.

Spero che stiate bene! Mentre ti scrivo questa lettera ho chiesto a mio padre di farmi partire con metà esercito per venire ad aiutarti.

No, non dire nulla. Lo so che per una principessa è rischioso mettersi in viaggio per giungere in un territorio così rischioso, ma saperti in pericolo mi angustia. Preferisco rischiare la vita e stare vicino a te, piuttosto che vivere nell'angoscia. Spero che quando leggerai questa lettera io sarò più vicina al tuo regno, ti prego di aspettarmi.

Non fare mosse azzardate, lo sai che senza di te non posso vivere.

Ti amo, Mamoru.

Tua per sempre,

Natsumi.”


Il cuore di Mamoru accelerò a quella notizia, quindi Natsumi stava venendo lì da lui. L'avrebbe finalmente abbracciata dopo un anno che non riuscivano a vedersi! Avrebbe gridato la sua felicità ai quattro venti, ma preferì evitare, dopotutto la sua vita era ancora in pericolo e Natsumi voleva rischiare insieme a lui.

Non sapeva ancora bene se la cosa lo faceva sentire meglio o peggio. Prese un profondo respiro, poi sentì bussare al grande portone.

Avanti.” disse Mamoru. La porta si aprì e Mamoru pensò si trattasse di sua sorella, ma non fu così. Venne quasi travolto dall'abbraccio della fidanzata che, non appena l'aveva visto sano e salvo, era corsa verso di lui per stringerlo fra le braccia.

Mamoru! Oh Mamoru, quanto mi sei mancato!” sussurrò lei dolcemente, abbracciandolo stretto contro di sé. Mamoru, dopo alcuni minuti di shock, ricambiò l'abbraccio e si lasciò stringere per timore che potesse scomparire da un momento all'altro dalle sue braccia.

Mi sei mancata anche tu.” le rispose, sincero. Si staccarono dall'abbraccio per guardarsi e Mamoru si stupì di quanto Natsumi fosse diventata bella durante quell'anno di separazione. Anche lei si stupì di quanto maturo fosse diventato. Ricordava ancora di come, l'anno precedente, appena gli stringeva la mano arrossiva e di come quando lo abbracciava si staccava subito perché troppo imbarazzato.

Mamoru si diede mentalmente dello stupido, in quegli anni di fidanzamento l'unica cosa che era stato in grado di fare era arrossire ed imbarazzarsi. Solo in quel momento si accorgeva di quanto la sua fidanzata fosse bella, di quanto in quegli anni non glielo avesse mai detto e di quanto in quegli anni non l'avesse mai baciata. Proprio quando stava per farlo, un colpo di tosse lo distrasse. Entrambi si separarono subito e si voltarono verso il proprietario del suddetto che li guardava con aria divertita.

Endou-kun, non vorrei disturbarvi ma... Potreste presentarci questa fanciulla?” domandò Hiroto con un sorriso sulle labbra.

Ma certo! Che stupido che sono!” disse, dandosi un colpo sulla fronte con il palmo della mano. Sorrise e disse:

Hiroto, Haruya, questa è Natsumi Raimon, la mia fidanzata nonché futura sposa. Natsumi cara, questi sono Hiroto Kiyama e Haruya Nagumo, due miei amici.” li presentò con un sorriso sulle labbra. Natsumi si sentì al settimo cielo, era la prima volta che Mamoru la presentava come la sua futura sposa.

Non avrebbe mai creduto che un giorno si sarebbe innamorata sul serio, prima di conoscere Mamoru, Natsumi sarebbe dovuta andare in sposa al principe Atsuya ma poi, quando incontrò il piccolo Endou che giocava con la sua sorellina, sentì un'emozione nascere dentro di lei.

Il padre se ne accorse e decise di chiedere l'annullamento del futuro matrimonio di sua figlia con Atsuya per farla sposare con il principe Mamoru. I genitori dei gemelli Atsuya e Shirou non ebbero niente in contrario e diedero il loro benestare per l'annullamento. Così, da quel momento in avanti divenne la sposa di Mamoru. Mai prima di allora, però, il giovane l'aveva trattata come tale. Natsumi credeva che Mamoru la vedesse solo come un'amica alla quale si sarebbe sposato, ma era felice di essersi sbagliata.

È un piacere conoscerti, Natsumi.” rispose Hiroto, eseguendo un lungo inchino verso la principessa, che gli sorrise. Burn non disse nulla, si inchinò teatralmente e tornò al suo posto.

Natsumi, vieni con me. Ci sono diverse cose che ti devo raccontare, e poi voglio farti ufficialmente conoscere Aya.” le disse, prendendola per mano. Natsumi sorrise con naturalezza e strinse la mano del suo futuro sposo.

Si è finalmente decisa a smettere di fare avanti e indietro tra un regno e l'altro?” chiese, Mamoru annuì e si diresse verso la stanza della sorella.


Stavo accoccolata tra le braccia di Afuro, che mio fratello aveva deciso di ospitare per farsi perdonare della quasi guerra, quando sentii un lieve bussare alla porta. Io e Afuro ci allontanammo e ci guardammo stupiti. Chi poteva essere?

Avanti.” affermai subito, voltandomi di scatto. Mi stavo comportando da sciocca, ero nel mio regno e nessuno mi avrebbe fatto del male eppure ero terrorizzata. La porta si aprì ed entrò un Mamoru così sorridente da calmarmi all'istante. Strabuzzai gli occhi quando notai che mio fratello stringeva la mano di una donna bellissima, Mamoru non era mai stato così affettuoso con nessuno! Non aveva mai stretto la mano di una ragazza in modo così intimo e, soprattutto, non aveva mai avuto un sorriso così radioso sul volto.

Aya-chan, Aphrodi.” ci salutò Mamoru, Afuro si mise seduto sul letto e sorrise. Probabilmente era a conoscenza di qualcosa che io non sapevo e che presto avrei scoperto.

Mamoru.” rispose Afuro, salutandolo con un gesto del capo. Mamoru prese un profondo respiro, dopodiché prese due sedie e lui e la donna si sedettero su di esse.

Aya-chan, sono anni che cerco disperatamente di farti conoscere questa ragazza, ma nei giorni in cui lei veniva a farmi visita, tu eri dal principe Afuro. Così la questione è saltata.

Ora che siamo tutti nella stessa situazione, voglio cogliere l'occasione per presentarvela.” notai subito il rossore sulle guance di mio fratello, non l'avevo mai visto così emozionato.

Aya-chan, Aphrodi, vi presento Natsumi Raimon.” disse, portandosi una mano fra i capelli, agitato. “La mia futura sposa.” concluse, come se fosse la cosa più normale del mondo.

Stentavo a crederci, una donna così bella era la fidanzata di mio fratello? In confronto a lei, io mi sento un moscerino.

Natsumi cara, questi sono Aya-chan, mia sorella, e il principe Afuro, il suo fidanzato.”

Corsi ad abbracciarla, sarebbe diventata una sorella per me e non potevo che esserne felice. Non avevo mai visto mio fratello così felice come in questo momento, doveva amare moltissimo Natsumi, ma deve esserne accorto solo dopo averla rivista. Lo sapevo perché Mamoru non mi aveva mai parlato di lei se non in quel momento, conoscevo molto bene mio fratello e sapevo che a volte si comportava da bambino immaturo ma guardandolo in quel momento, mi resi conto che era cresciuto davvero.

Benvenuta, Natsumi-chan. Sono contenta di averti conosciuta, non ho mai visto mio fratello con un sorriso così radioso, devi essere molto importante per lui.” le dissi, sorridendo allegra. Mamoru arrossì e Natsumi mi sorrise, ricambiando l'abbraccio. Era un abbraccio caloroso, come quello di una madre.

Bene, Aya-chan, noi ora ti lasciamo in pace. Ho tante, troppe cose, da dire a Natsumi che non mi basta il tempo.” disse mio fratello, portandosi una mano fra i capelli castani, imbarazzato.

Certo, ci vediamo stasera, d'accordo?” chiesi mentre mi staccavo dall'abbraccio della ragazza. Sorrisi dolcemente mentre entrambi annuivano col capo, Mamoru voleva la mia approvazione, ecco perché me l'aveva presentata. Io non potevo essere più felice di così.

A stasera, sorellina.” rispose Mamoru, prendendo la mano di Natsumi per uscire dalla stanza.

Erano adorabili.

Quando uscirono, Afuro mi abbracciò ed insieme ci sdraiammo sul letto. Stavo comoda in quella posizione. Afuro mi aveva detto che aveva annunciato il nome della sua fidanzata al consiglio.

Quindi hai detto che ti sposerai con me?” gli chiesi, lui mi sorrise dolcemente e mi accarezzò i capelli.

Sì.” rispose ed io lo abbracciai stretto. Sorrisi dolcemente e gli diedi un bacio sulle labbra.

Ti amo, Afuro.”

Ti amo anche io, Aya-chan.” rispose, dandomi un bacio in fronte.


Mamoru e Natsumi si ritirarono nella camera del principe, il giovane cominciò a raccontarle quello che era successo in quell'anno. Natsumi fu una grande ascoltatrice, non lo interruppe mai, rimase in silenzio fino alla fine del racconto. Ogni tanto aveva poggiato la mano su quella di Mamoru per fargli sentire che gli era vicina.

Nei hai passate di tutte i colori, Mamoru...” fu la prima cosa che disse quando ebbe finito di raccontare, il principe la guardò negli occhi e le sorrise dolcemente.

C'è una cosa che mi preme dirti, Natsumi. Una cosa che mi tengo dentro da troppo tempo.” Natsumi gli sorrise, annuì con il capo e rimase in silenzio. Mamoru prese un profondo respiro e, dopo aver lottato con l'imbarazzo, disse:

Mi sono reso conto che in questi anni di fidanzamento, non mi sono comportato bene con te. È vero, all'inizio non provavo che una profonda amicizia per te, e non riuscivo a vederti come la mia ragazza.

Col passare degli anni, mi rendevo conto di quanto importante eri diventata per me, ma invece di dirtelo, ho finto di non rendermene conto e ti ho trattato come un'amica. Scusami, Natsumi. Sono stato un pessimo fidanzato.” Natsumi aveva voglia di piangere, Mamoru le stava chiedendo scusa. Sentiva il cuore battere forte nel petto dall'emozione, gli sorrise.

S-Scuse accettate.” rispose, abbassando il capo imbarazzata. Mamoru colse l'occasione, le alzò il viso con una mano e la guardò con un sorriso dolce.

Probabilmente questo anno di separazione mi ha fatto bene, perché adesso vedo le cose con un altro punto di vista.

Non te l'ho mai detto, ma sei bellissima, Natsumi. Sei la donna più bella che abbia mai visto, e me ne accorgo solo adesso.” Natsumi arrossì al complimento, era impossibile che Mamoru le stesse dicendo quelle parole. Forse stava sognando, ma se era un sogno, non voleva svegliarsi.

Sto sognando?” chiese, più a se stessa che a lui. Mamoru le sorrise dolcemente, sfiorando le labbra con le sue.

No, ma se lo fosse, sarebbe il sogno più bello della mia vita.” le rispose, prima di baciarla nuovamente.


Kazemaru, come ti senti?” chiese d'un tratto Miyako, Kazemaru le sorrise dolcemente e le scostò un ciuffo ribelle dal viso e portò la mano destra su quella della ragazza per rassicurarla.

Sto bene, ora sto bene. Non posso che sentirmi meglio, Ichinose-kun mi ha detto che qui possiamo amarci liberamente e che nessuno può impedircelo.” Miyako sorrise e gli diede un bacio sulle labbra.

Ti amo, Kazemaru.” replicò Miyako, sorridendo allegra. Kazemaru l'abbracciò e le sorrise ancor più dolcemente.

Ti amo anche io, Miyako.” sussurrò, scostandole una ciocca di capelli dietro le orecchie prima di chinarsi a baciarla nuovamente.


Scoperto qualcosa?” chiese Kidou a Shin, la quale scosse il capo con aria sconsolata. Ancora non riuscivano a capire chi potesse essere l'artefice del piano che aveva permesso a Miyako e Kazemaru di scappare dal suo regno.

Purtroppo no.” rispose anche Genda, sollevando le spalle. Sapeva bene che quello che lui, Sakuma e Nahoko avevano fatto era pericoloso, ma almeno avevano aiutato quei due poveri innamorati a fuggire.

Kidou sbuffò e li congedò.

Branco di incompetenti.” disse, arrabbiato.

Prima o poi avrebbe scoperto cos'era successo, e allora la sua vendetta sarebbe stata tremenda.


L'angolo di Marie:

Ragazzi, potete uccidermi. È quasi un anno non aggiorno questa storia! Sono terribilmente dispiaciuta.

Le idee ce l'ho, quindi non preoccupatevi. Aggiornerò il più in fretta possibile, spero che continuate a seguirmi nonostante l'aggiornamento lento.

Vi ringrazio per tutte le recensioni, grazie davvero.

Ci sentiamo al prossimo aggiornamento.

Un abbraccio cuccioloso,
Marie

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Capitolo 9
*** Capitolo 8 ***


Natsumi ricevette la lettera dal Regno Unicorn una settimana dopo l'arrivo di Kazemaru e Miyako dal Principe Ichinose.

Aveva tenuto nascosto a Mamoru il suo piano in quanto non voleva metterlo in pericolo più di quanto non fosse già. Lesse la lettera con un sorriso leggero:

"Natsumi-san, il vostro piano per incastrare il principe Kidou sta procedendo a gonfie vele. Tengo al sicuro i due fuggitivi almeno finché le acque non si saranno calmate, i vostri sudditi stanno svolgendo un ottimo lavoro. Non avrei mai creduto che fossero così bravi ad infiltrarsi all'interno del regno di Kidou senza che lui scoprisse qualcosa.

Siete un'ottima stratega.

Ora ditemi, il Principe Mamoru sta bene? Avete intenzione di raccontargli come siete riuscita a far fuggire sua sorella?

Nella speranza di avere presto una vostra risposta,

vi faccio i miei migliori auguri.

Il Principe Kazuya Ichinose."

Prese la pergamena vuota che si era portata dietro per rispondere al suo più fidato alleato che, a quanto pareva, continuava a seguire ciò che insieme avevano progettato per proteggere sia Mamoru ed Aya che Kazemaru e Miyako.

Finì di chiudere la lettera nell'esatto momento in cui il suo promesso sposo entrò nella stanza. Gli sorrise e gli fece cenno di attendere un attimo. Diede a Hiroto, del quale si fidava molto, la lettera che sapeva avrebbe mandato a Kazuya.

"Natsumi, a chi stai mandando la lettera?" domandò con curiosità Mamoru, il quale sapeva che la ragazza era una buona stratega e che non sapeva che ella aveva già mosso le sue carte per proteggere coloro che amava.

"Al principe Ichinose. - cominciò, sedendosi sul letto vicino al suo amato che la guardò con aria perplessa - A tal proposito, devo parlarti di una cosa importante." disse Natsumi, stringendo la mano del Principe. Mamoru le sorrise, incoraggiandola con lo sguardo a continuare il discorso.

"Ricordi il giorno in cui il principe Kidou ha invitato tutti i reali dei regni affinché partecipassero alla festa del suo fidanzamento? - Mamoru annuì, e allora lei continuò - Il piano per far fuggire Aya, Miyako e Kazemaru era mio." annunciò. Per Mamoru fu una rivelazione, sapeva che Natsumi era una grande stratega, ma che si fosse mossa così in fretta non lo aveva proprio calcolato.

"Perché tu non eri presente?" le chiese allora, curioso di sapere il motivo per il quale lei non aveva partecipato alla festa e soprattutto, come sapeva che Aya, Miyako e Kazemaru erano prigionieri di Kidou?

"Ho mandato una lettera a Kidou in cui dicevo di essere ammalata e che proprio non riuscivo a partecipare alla festa. Nel frattempo, ho inviato un'altra lettera ad uno dei miei tre sudditi infiltrati nel Regno di Kidou, in cui spiegavo il piano per liberare i tre prigionieri." spiegò Natsumi con naturalezza, era davvero fiera di essere riuscita nel suo intento. Ingannare Kidou e liberare i prigionieri.

"Come sapevi che erano prigionieri?" domandò allora, accarezzandole dolcemente i capelli. Quella donna si rivelava piena di sorprese e sentiva di amarla ogni giorno di più, non avrebbe sprecato altro tempo, l'avrebbe sposata appena possibile. Certo, sapeva di doverne parlare con il padre, ma sperava che egli non facesse troppe storie.

"Jirou Sakuma, Nahoko Hasegawa e Koujirou Genda sono miei sudditi che si sono infiltrati nel Regno Royal per tentare di impedire a Kidou di combinare guai. Purtroppo non hanno potuto fare molto, il principe è molto potente e tentare di ostacolarlo significa quasi sempre morte.

Quando Sakuma ha saputo che Aya era stata rapita ha tentato di contattarmi, ma ha dovuto bruciare la lettere perché Fudou lo stava per scoprire. Così ha dovuto aspettare un paio di giorni, a quel punto anche Miyako e Kazemaru erano stati rapiti." rivelò Natsumi, Mamoru la strinse a sé dolcemente, per poi darle un bacio sulle labbra. Era merito della donna che amava se sua sorella era tornata a casa.

"Ti amo, Natsumi. Sposiamoci al più presto." disse Mamoru, facendo emozionare Natsumi a tal punto che la ragazza scoppiò in lacrime.

"Certo!" disse in preda alla felicità.



Miyako passava i giorni a girare per la città con Kazemaru ed i due gemelli, le loro guardie del corpo, per evitare attentati alla loro vita.

Erano dei fuggiaschi con un certo valore, ma la prudenza non era mai troppa, in fondo conoscendo Kidou, poteva volerli morti per avergli fatto fare la figura dell'idiota.

"Sei pensierosa." disse Kazemaru, prendendole la mano. Miyako sobbalzò leggermente, intenta com'era a pensare non si era resa conto che Kazemaru le aveva parlato. Si voltò verso di lui con un sorriso.

"Hai detto qualcosa?" gli domandò, non aveva capito nemmeno cosa avesse detto, presa com'era dai suoi pensieri.

"Ho detto che sei pensierosa, qualcosa non va?" le chiese, curioso. Miyako era diventata più aperta da quando erano lì, eppure ogni tanto continuava a chiudersi in se stessa senza permettere a nessuno, lui compreso, di capire che cosa le stesse succedendo.

"Sono in pensiero per il Principe Mamoru. Dovrei essere lì a proteggerlo, invece io stessa sono un bersaglio del principe Kidou. Accidenti che pasticcio." disse, alzando gli occhi verso il cielo mentre stringeva la mano di Kazemaru.

"Va tutto bene, sono certo che Mamoru-kun se la stia cavando piuttosto bene. E poi hai sentito Ichinose-kun no? Hiroto lo sta proteggendo!" la rassicurò lui, sorridendo. Miyako annuì con il capo, non riuscendo comunque ad essere tranquilla.

"Mi dispiace." fu l'improvvisa uscita di Miyako, lasciando la mano di Kazemaru. In quel momento si sentiva tutto meno che degna di essere la persona amata dal principe. Lo aveva messo nei pasticci più di quanto avesse voluto. E dire che era il comandante in seconda dell'esercito del Regno Raimon, che figura ci faceva?

"Per cosa?" le chiese allora il turchino, posandole una mano sulla spalla. Miyako si voltò verso di lui con volto triste e le mani che tremavano.

"Ti ho messo in pericolo ed era l'ultima cosa che volevo. Sei la persona più importante per me, persino più importante del Principe Mamoru, e ti ho fatto finire nelle grinfie di Kidou senza poterti proteggere. Capisci, Kazemaru? Non sono degna di starti vicino." rivelò Miyako, trattenendo a stento le lacrime.

"Non dirlo nemmeno per scherzo! Non è colpa tua se siamo in questa situazione!" rispose lui, tentando di tirarle su il morale, senza riuscirci.

"Invece sì! Non capisci! Io sono il comandante in seconda dell'esercito del Regno Raimon e l'unica cosa che sono stata in grado di fare è stato farti quasi ammazzare! Non ti merito! Non dovresti nemmeno--" il suo sfogo venne interrotto dalle labbra di Kazemaru, che l'aveva zittita con un bacio. Si allontanò da lei per sorriderle dolcemente e poi abbracciarla, si stava prendendo sulle spalle troppi problemi senza ricordarsi che il cattivo della situazione non era lei, ma Kidou e che avrebbe fatto di tutto per fermare. E quando avrebbero fermato il suddetto, l'avrebbe sposata e che fossero dannate le leggi che glielo impedivano. Le avrebbe cambiate, fosse stata l'ultima cosa che faceva.

"Va tutto bene, Miyako. Non devi preoccuparti per me, sarei stato più in pensiero per te se fossi stata sola. Siamo insieme, vivi, ed è l'unica cosa che conta per me. Adesso me lo fai un sorriso?" la rassicurò Kazemaru, accarezzandole il capo. Miyako aveva il viso poggiato al petto del principe e si era rilassata nel suo abbraccio, era piacevole. Alzò il capo per guardare il suo amato e sorrise, sollevata. Aveva avuto paura che lui la incolpasse per quanto era accaduto, era felice di essersi sbagliata.

"Rientriamo, Ichinose-kun sarà preoccupato." disse Kazemaru, mentre osservava i gemelli che non avevano detto una parola da quando li avevano seguiti.

"Se siete principi anche voi, come mai vivete qui con Ichinose-kun?" domandò curioso, i gemelli si guardarono ed annuirono.

"I nostri genitori hanno preferito farci trasferire qui. Dicono che il nostro Regno è troppo pericoloso per noi due." rispose l'albino, il cui nome era Shirou.

"Non capiamo il perché, ma in fondo qui non si sta male." replicò Atsuya, dai capelli arancioni. Kazemaru annuì, la situazione non gli piaceva per niente. Qualcosa gli diceva che c'entrava Kidou anche in quella faccenda.

Quando rientrarono, Ichinose li accolse con il sorriso. Era bello che girassero la città, voleva che facessero amicizia con più persone possibile mentre lui controllava la situazione nel regno Royal.

"E' stata una bella passeggiata?" domandò, notando la tensione che aleggiava intorno ai quattro. Miyako annuì leggermente, agitata.

"Abbiamo avuto un piccolo intoppo. Miyako si preoccupa troppo." disse Kazemaru, stringendo la mano della compagna. La ragazza arrossì leggermente, Kazemaru sapeva metterla in imbarazzo quando voleva.

"Non hai di che preoccuparti, Miyako. Mamoru-kun è in ottime mani. Hiroto, le guardie del castello, persino i cavalieri del regno del Fuoco lo stanno proteggendo. E poi, la Principessa Natsumi è una grande stratega. Ha un piano in mente, e stai certa che funzionerà." le disse Ichinose, dandole una pacca sulla spalla. Quelle parole la rassicurarono più di quello che diede a vedere, ma non era sicura di aver capito bene.

"La Principessa Natsumi si trova con il Principe?" domandò, preoccupata. Natsumi era una donna fiera ed orgogliosa, oltre che profondamente innamorata del Principe. Se davvero era con lui, significava che stava correndo lo stesso pericolo del suo principe.

"Sì. Ha chiesto a suo padre metà cavalieri e si è diretta il prima possibile nel Regno Raimon. Ormai dovrebbe averlo raggiunto. Ah, se ti stai preoccupando per lei, beh non farlo. La Principessa è una donna testarda, ma sa il fatto suo. Devi stare tranquilla, sa cavarsela." spiegò Ichinose, Miyako annuì. Era davvero un bel guaio, ma se Ichinose stava tranquillo, anche lei doveva farlo. Si fidava della Principessa.

Kazemaru le sorrise, era certo che le cose andavano bene da Mamoru-kun. La guardò perso nei suoi pensieri, era veramente bella ed era stanco di nascondere i suoi sentimenti per lei, sebbene lì non ce ne fosse bisogno, doveva fare una cosa importante. Ichinose lo sapeva già, così aveva fatto in modo che rimanessero soli.

"Miyako." le disse, facendola voltare. "Sei la donna più bella che abbia mai visto in vita mia. La sola per la quale il mio cuore non smetterà mai di battere, la creatura più dolce e sensibile che abbia mai incontrato. Vuoi sposarmi?" Miyako non poteva credere alle sue parole. Stava succedendo davvero? Kazemaru voleva sposarla nonostante le leggi lo impedissero?

"S-Sì! Certo che voglio sposarti!" rispose, abbracciandolo dolcemente. Era la donna più felice del mondo.

Nel pomeriggio, Ichinose ricevette due lettere da parte del Regno Raimon, una di Natsumi, l'altra di Mamoru.

Lesse la prima e fu felice di sapere che le cose andavano per il verso giusto, in fondo se la meritavano un po' di tranquillità.

Aprì la seconda e si stupì moltissimo di ciò che c'era scritto:

"Siamo lieti di annunciarvi che il Matrimonio fra la Principessa Natsumi Raimon del Regno del Fuoco ed il Principe Mamoru Endou del Regno Raimon avverrà fra due mesi esatti. Siete tutti invitati, ci raccomandiamo di portare un regalo. Anche solo la vostra presenza sarà considerata un regalo gradito dagli sposi.

Con affetto,

Il Principe Mamoru Endou e la Principessa Natsumi Raimon."

Il ragazzo corse dai due promessi con la lettera in mano ed entrambi scoppiarono in lacrime.

Quindi anche Endou stava per fare il grande passo!



Erano passati un paio di giorni da quando eravamo "segregati" nel castello del mio Regno quando arrivò la prima lettera minatoria ad Aphrodi, il quale sembrava abbastanza tranquillo.

Dalla scrittura, sembrava esserci lo zampino di Kidou, eppure aveva detto chiaramente che io non ero più nelle sue grazie, quindi perché avrebbe dovuto minacciare Aphrodi per aver annunciato il nostro fidanzamento?

"Sei sicuro che vada tutto bene?" gli chiesi, lui mi sorrise accarezzandomi dolcemente i capelli.

"Certo." fu la sua risposta, era così tranquillo che mi faceva quasi sentire meglio. Quasi, appunto.

Nonostante stessimo passando un momento non dei migliori, ero felice che mio fratello avesse deciso di sposare Natsumi al più presto. Non lo avevo mai visto sorridere in quel modo, e la cosa mi sollevava molto. Natsumi poi mi trattava come una sorella minore, regalandomi abbracci nei momenti di bisogno e dispensandomi consigli quando li chiedevo. Uscii dalla stanza, dando un lieve bacio sulle labbra ad Aphrodi. Avevo bisogno di un po' di aria fresca.

"Natsumi-chan!" la chiamai, appena la vidi nel corridoio. Natsumi si voltò verso di me e si aprì in un sorriso.

"Aya-chan!" disse, correndo ad abbracciarmi. Quando mi abbracciava, sentivo il calore dell'amore di una sorella che cercava di proteggere la propria famiglia come meglio poteva.

Natsumi era tutto ciò che volevo essere, era il mio esempio di vita. Chissà se sarei mai riuscita a diventare forte e coraggiosa come lei, in futuro.

"Va tutto bene?" mi chiese con voce dolce, io scossi il capo ma non dissi nulla. Avevo paura di crollare se le avessi esternato i miei pensieri.

"Ehi, lo sai che con me puoi parlare, vero?" le annuii, ben sapendo cosa intendesse. Potevo davvero confidarle ciò che tenevo in fondo al cuore?

"Cos'è che ti turba?" mi domandò, non riuscii più a tenermi tutto dentro così alla fine le raccontai tutto.

Di come mi sentissi in colpa di essere scappata dal Regno per seguire egoisticamente il mio amore, mettendo così a rischio non solo la mia vita, ma anche quella di mio fratello e dell'uomo che amavo. Di come, per causa mia, era scoppiata la rivolta nel Regno Zeus e di come, sempre a causa mia, Miyako e Kazemaru avevano rischiato la vita per salvarmi.

Non volevo restare per sempre la principessa da difendere, volevo essere d'aiuto. Volevo crescere anche io come era maturato mio fratello.

"Non è colpa tua sai? La rivolta è scoppiata perché Kidou ha messo in giro delle voci non vere. Non puoi biasimarti per questo." mi consolò Natsumi, accarezzandomi i capelli.

"E' anche vero però che sei scappata senza dire nulla a tuo fratello, mettendo in pericolo le vostre vite. Posso capirti, sai? C'erano stati momenti in cui sarei voluta scappare anche io, venire qui per stare con Mamoru senza dover per forza dire nulla a mio padre. Non l'ho fatto, sono rimasta ad aiutare mio padre finché non ho saputo che tuo fratello era in pericolo di vita. Ho chiesto a mio padre di andare da lui e lui mi ha concesso il permesso, ma solo se avessi portato con me almeno metà dei cavalieri. E così eccomi qui.

Questo ti è servito da lezione, no? Ti ha fatto capire che sei stata egoista e che avresti potuto dire tutto a tuo fratello." mi disse, sgridandomi, ma sempre con un sorriso.

"Hai ragione... Mi è servito per capire che devo smettere di fare i capricci e che se voglio davvero qualcosa, devo meritarmela." Natsumi sorrise ancora e mi diede un bacio in testa.

"Ottimo. Ora va a dormire, si è fatto tardi. Domani parlaremo con Mamoru, gli dirai che ti dispiace e che hai capito di aver sbagliato. Va bene?" annuii, lasciando il suo abbraccio.

Tornai in camera con il cuore più sereno e mi addormentai, abbracciata all'uomo che amavo.



Reize si voltò a guardare Gran, annuendo. Ben presto le cose sarebbero cambiate per i ribelli, in quanto il gruppo di Gran era pronto finalmente a compiere l'ultimo atto affinché il rossino diventasse il capo dell'organizzazione.

"Siete tutti pronti?" domandò Reize ai compagni, i quali annuirono. Il piano sarebbe stato attuato a minuti, mancava veramente poco.

"Al mio tre. Uno, due, tre! Forza andate!" disse Gran, entrando nell'edificio che ospitava l'attuale capo dell'organizzazione.

Reize, Ulvida e Gran si diressero verso la parte sinistra dell'edificio mentre gli altri si dirigevano verso la destra.

L'attacco colse impreparati i difensori, tanto che quasi nessuno si accorse di nulla.

Solo Gazel si rese conto di cosa stava succedendo e si allontanò per andare alla ricerca di Burn ed organizzare con lui un modo per eliminare la minaccia che portava il nome di Gran.

Il capo dell'organizzazione era un uomo a cui nessuno aveva mai chiesto il nome, probabilmente per paura, e per il quale tutti eseguivano gli ordini. Era anche a causa sua se i simpatizzanti dei due rossini non si erano mai ammazzati, avevano troppa paura di lui per anche solo cercare di fare qualcosa di male agli altri.

"Gran. Sapevo che mi avresti tradito." disse il capo, guardando negli occhi il giovane che gli si parava davanti.

"Mi dispiace capo, ma l'organizzazione ha bisogno di un nuovo leader. Non permetterò che altri innocenti muoiano. Non siamo carne da macello." replicò il rossino, prima di lanciarsi all'attacco del capo. Reize ed Ulvida sapevano che era una cosa che doveva fare da solo, così lasciarono che fosse Gran ad uccidere il capo.

Lo scontro durò più del previsto, Gran, dopo avere per molto tempo studiato le mosse dell'avversario, colpì lo stesso nel punto scoperto. Il colpo inferto al capo centrò lo stomaco dello stesso, facendolo cadere al suolo. Gran si portò una mano sul braccio rimasto ferito da un colpo preciso infertogli dall'ormai moribondo capo, e si sedette a terra.

"E' finita." disse il rossino mentre vedeva morire colui per il quale aveva lavorato per molti anni.

Rimase seduto per un po' di tempo, mentre Reize e Ulvida gli curavano la ferita, poi si alzò ed ai ribelli rimasti annunciò di essere il nuovo capo.

"Come prima cosa, da oggi in poi, noi non saremo più al servizio di nessuno. Non ho intenzione di farvi morire inutilmente per conto di persone che non sono capaci di difendersi da sole. Da oggi l'organizzazione Aliea sarà indipendente. Potrete tornare ad usare i vostri nomi, niente più soprannomi o cose del genere.

Da oggi in poi, io non sarò più Gran, ma Hiroto Kiyama, capo dell'organizzazione Aliea.

Reize, vorrei che tu fossi il mio vicecapo. - il pistacchietto annuì, sorridendo leggermente - Come ultima cosa, ma non meno importante, da oggi in poi saremo alleati con il Regno Raimon, di conseguenza anche con il Regno Dark Emperors, Zeus e Unicorn.

Se qualcuno ha qualcosa in contrario, può benissimo dirlo ora oppure può lasciare l'organizzazione." annunciò Hiroto, finalmente libero da quel nome che non sentiva suo. Reize poteva tornare a chiamarsi Ryuuji Midorikawa, un nome che stava iniziando a dimenticare.



Gazel riuscì a trovare finalmente quello scansafatiche del tulipano, se conosceva Gran sapeva che era diventato il nuovo capo dell'organizzazione e doveva evitare che si alleasse con Mamoru Endou.

"Muoviti tulipano, Gran ha appena attaccato la fortezza. Sarà ormai diventato il nuovo capo." Burn non era affatto contento della notizia, infatti socchiuse gli occhi.

"Bene, allora sarà il caso che ci dividiamo i compiti. Tu uccidi Gran, io uccido Endou."

Gazel annuì. Sapeva che dovevano fare in fretta, ma colpire Gran mentre era ancora alla fortezza era rischioso. Così attesero che tornasse al castello da Mamoru, il quale era rimasto senza la protezione del rossino per quasi tutto il giorno e non era stato ammazzato neanche una volta.

Era tarda notte quando decisero di attaccare, Gazel si diresse nella camera riservata ad 'Hiroto' mentre Gran a quella del Principe.

Gazel entrò nella stanza del rossino, sicuro che stesse dormendo, e lo attaccò. Proprio in quell'istante una luce - quella della lampada ad olio presente nella stanza - illuminò l'area circostante. Con sua enorme sorpresa, trovò sia Hiroto che il Principe Aphrodi svegli a braccia conserte, come se sapessero che sarebbe arrivato.

"Per caso volevi uccidermi, Gazel? Ti è andata male." L'albino socchiuse gli occhi, e fece per uscire dalla stanza. Purtroppo Shinichi era fuori la porta, e lo arrestò.

La stessa sorte toccò a Burn, il quale si era trovato Mamoru Endou perfettamente sveglio e consapevole che lo volessero uccidere, e venne arrestato da Goenji Shuuya.

"Bene, avremo di che parlare noi tre. Voglio sapere tutto su chi vi ha assoldati, e se non sarete collaborativi, vi farò collaborare io." li minacciò il Comandante dell'esercito. I due deglutirono, ma erano decisi a stare zitti. Erano addestrati per quello.



Kidou era impreparato, la lettera che il principe Mamoru gli aveva mandato era qualcosa che non si aspettava. Come mai voleva che partecipasse al suo matrimonio? Gli nascondeva qualcosa oppure era davvero così ingenuo da invitare il nemico a casa sua?

Non gli restava che scoprirlo. Sarebbe andato a quel matrimonio, mancavano ancora due mesi, poteva ancora mettere in atto qualche piano o due.

Non sapeva ancora cosa lo aspettava. Sakuma, Nahoko e Genda stavano eseguendo il piano organizzato dalla principessa Natsumi in modo da far cadere Kidou in trappola.

Molto presto, la minaccia che portava il nome di Yuuto Kidou poteva essere eliminata.

"Quando tutto sarà pronto, ti farò il segnale. Tieniti pronta, va bene, Nahoko?" disse Sakuma. La ragazza annuì.



Angolo dell'autrice:

Oh mio Dio, come al solito ci ho messo moooolto tempo per aggiornare. Ma le idee che mi vengono in mente sono sempre troppe e quindi mi ci vuole tempo a metterle per iscritte.

Spero che questo capitolo vi piaccia, e che niente risulti troppo frettoloso o incongruente.

E' tardi e quindi ho fatto in fretta a chiudere.

Vedrete cosa avrò in serbo per voi, non preoccupatevi.

Natsumi è geniale. Vedrete quanto u.u

Ora vi saluto,

Un abbraccio cuccioloso,

Marie

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