Another you, another me, another now

di Haylei
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Tutto ha un inizio ***
Capitolo 2: *** Perchè ti penso ogni istante ***
Capitolo 3: *** Di nuovo nel Regno della Luna ***
Capitolo 4: *** Qualcuno con gli occhi aperti ***
Capitolo 5: *** Ogni secondo che sto con te sono due giorni in meno di vita ***
Capitolo 6: *** I fiori della felicità ***
Capitolo 7: *** Odio ***
Capitolo 8: *** Cacciata?! ***
Capitolo 9: *** Lascia fare a Milky ***
Capitolo 10: *** Perchè ti vedo così fredda? ***
Capitolo 11: *** Al ballo ***
Capitolo 12: *** L'incidente ***
Capitolo 13: *** Sviluppi vari ***
Capitolo 14: *** La gelosia scatena la rabbia ***
Capitolo 15: *** Che vergogna! ***
Capitolo 16: *** L'invito ***
Capitolo 17: *** Sei veramente tu? ***
Capitolo 18: *** Scherzo dopo scherzo ***
Capitolo 19: *** Il bacio ***
Capitolo 20: *** Un addio straziante, una partenza rimandata e una notizia terribile ***
Capitolo 21: *** Chi si cela dietro Josefine ***
Capitolo 22: *** La gelosia di Shade ***
Capitolo 23: *** L'amore ***



Capitolo 1
*** Tutto ha un inizio ***


Another you, another me, another now


Was only just the other day
when all this felt so real
Like nothing could go wrong
was like a never ending dream nothing ever changed
For so long
But now you've gone away..




Una ragazza dai capelli rosso fuoco e gli occhi del medesimo colore stava raccogliendo alcuni fiori che aveva amorevolmente soprannominato "Fiori della felicità" qualche anno prima all'Accademia Reale di Wonder
Annusò e il loro inebriante profumo gli investii le narici. Quel momento era perfetto, si sentiva coccolata dalla sua famiglia, da sua sorella, dai suoi migliori amici, dalla persona che amava di più, Shade, e dalla vita.

-Quest'anno la fioritura è germogliata in anticipo- pensò con un sorriso stampato sulle labbra guardando i fiori, mentre percorreva i corridoi luminosi del suo palazzo
-Tesoro- la chiamò sua madre
-Dimmi, mamma- rispose lei
-Che bel mazzo di fiori- commentò
-Oh grazie, li ho appena raccolti, penso che facciano risaltare i colori della mia camera, comunque, volevi parlarmi?-
-Si, il principe Shade è venuto a palazzo e ti cercava, lo abbiamo mandato ad aspettarti in camera tua- gli spiegò
Il sorriso di Fine divenne più luminoso del sole e senza indugiare oltre, cominciò a correre, senza un minimo di grazia
-Stai attenta a non scivolare- si raccomandò la madre quando ormai Fine era sparita nei corridoi
Arrivò a un passo dalla porta e si guardò nello specchio della parete, si sistemò i capelli e si aggiustò il vestito, per assicurarsi che non avesse pieghe malmesse
Fece per entrare ma qualcosa la bloccò, delle voci
-Allora, mi vuoi dire perchè stai piangendo?! E non dirmi che è a causa del polline perchè non ci credo-
La voce di Shade, Fine l'avrebbe riconosciuta tra mille
-Lasciami stare Shade- ed questa era quella di sua sorella, ma il tono era molto diverso, disperato, quasi come se stesse piangendo
Sentii un rumore seguito dalla frase disperata di Rein, Shade doveva aver battuto il pugno sul muro -Rein, dannazione, dimmelo!-
-Bright mi ha lasciata!- gridò con tutta la forza che aveva per liberarsi di quelle emozioni che la disgustavano, passò le braccia intorno al collo di Shade e lui la strinse a sè
Fine non ci poteva credere. Perchè Bright aveva fatto questo a sua sorella? Di certo la sua azione non sarebbe rimasta impunita.
Non si udii più nulla per qualche minuto e Fine decise di controllare che non fosse successo niente. Si sporse, con cautela, e lì vide abbracciati, ma non provò stranamente gelosia o tristezza nel vedere Shade stringere un altra, perchè capiva l'attuale situazione della sorella
Si staccarono e Shade la guardò negli occhi, gli spostò un ciuffo azzurro dal viso e gli asciugò una lacrima solitaria -ti prego- disse con voce roca -lascia che io curi la tua anima-
-Shade...non possiamo, non posso fare questo a mia sorella- si impuntò Rein tenendo il capo basso
-Se ci amiamo, non dobbiamo guardare in faccia nessuno- le disse Shade come un invito di fidanzamento
Fine, dalla parte opposta della parete, sgranò gli occhi, mentre sentiva il cuore debole, quasi sul punto di venire a mancare di quell'organo che faceva andare avanti la sua vita
S-shade.. era ancora innamorato di Rein, no, peggio, lo era stato per tutto questo tempo e lei era stata illusa per così tanto? No, non era possibile, non voleva, non poteva crederci
-Shade...- si udii di nuovo la voce di Rein pronunciare il suo nome
-Rein, non penso che nè Bright, nè Fine possano mai troncare il nostro amore- la interruppe Shade, mettendogli un dito sulla bocca, che presto fu sostituito dalle labbra stesse del ragazzo
Fine lasciò cadere i fiori a terra sollevando qualche petalo in aria, mentre lei era già scappata da quel corridoio, dal quel palazzo, da quella situazione.
Intanto pregava il cielo, che in poco si era oscurato di nuvoloni neri e spaventosi, che quello fosse solo un incubo
In breve cominciò a piovere, coprendo le lacrime della rossa, che ormai non ne volevano sapere di smettere
Non aveva pensato, aveva agito d'istinto, non le importava della pioggia o del freddo.
-Perchè?- continuava a chiedersi più al mondo che a se stessa mentre singhiozzava e piangeva su una roccia
I suoi vestiti ormai erano fradici, e se non si fosse messa al riparo alla svelta si sarebbe presa un brutto raffreddore, o addirittura una polmonite, ma a lei non le importava, non aveva calcolato nulla
Si sentii mancare il respiro dopo qualche ora, le forze ormai gli mancavano, era debole.
Sul punto di svenire intravide, con la sua vista offuscata due occhi verde smeraldo e poi il buio..



Nota Autrice: Ok, scusatemi! Ma non ce la facevo più a trattenermi dal scrivere un'altra storia, continuerò "Le Guardiane dell'Universo" ma intanto scriverò anche questa. Si ispira a una canzone di Kate Alexa (Another Now). Ditemi come vi sembra? Un bacio

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Capitolo 2
*** Perchè ti penso ogni istante ***


And i've tried turning the page
and its just not the same




7 anni dopo

Un raggio di sole penetrò la finestra e arrivò a sfiorare la pelle candida di una creatura
Mugugnò qualcosa e si voltò dall'altra parte infastidita
Ma quello era solo il minimo, con la stessa grazia di sette rinoceronti, un ragazzo dai capelli neri e gli occhi verdi entrò nella camera facendo catapultare la ragazza dal letto
-Roland!- urlò Fine, più che un urlo sembrava un lamento, lanciandogli il cuscino in faccia e facendo svolazzare qualche piuma
-Sveglia dormigliona! Che il grano non si pianta da solo!- continuò lui aprendo le finestre e facendo entrare una folata di vento gelida
-E io cosa centro con il raccolto? Spetta a te e a papà!- andò sulla difensiva lei tornando sotto le coperte, che ora comprendevano anche la testa
-Non essere sciocca! Chi andrà a fare la spesa?-
Fine si mise seduta e assumendo la tipica faccia da saputella disse: -Hm.. fammi pensare... MAMMA!-
-Vuoi dormire tutto il giorno?- fece Roland incrociando le braccia
-Esattamente!- quell'esclamazione proveniva dalle coperte, e Roland non sopportava in alcun modo il lato antipatico della "sorella".
Fine non sentii più nulla ed esultò mentalmente, finchè qualcuno non la sollevò di peso e se la mise sulle spalle -No! Ti prego, Rol!- lo supplicò la rossa vedendo la meravigliosa visione del letto scomparire
-Non se ne parla! Non voglio vederti poltrire a letto tutto il giorno!-
-E va bene- si arrese -hai vinto, ora però fammi scendere-
-Sapevo che avresti capito- fece lui scompigliandogli i capelli come una bambina, mentre Fine sbuffava
Ci volle qualche ora per riuscire a togliere completamente il sonno dai suoi occhi stanchi.
Indossò un vestito bianco con un fiocco rosa al centro di un petto ormai sviluppato, molto leggero, sebbene fosse ancora Primavera, si infilò due ballerine rosa pallido e si posizionò sul capo una parrucca castana, come suo solito.
Si, quando Roland l'aveva trovata svenuta e l'aveva accolta in casa sua, da quel giorno la sua vita era cambiata radicalmente, i vecchi e amari ricordi di principessa erano stati messi in un cassetto e mai tirati fuori.
Ma era certa del fatto che la sua famiglia l'avrebbe cercata in lungo e in largo per il Pianeta e lei non ne voleva sapere di tornare, così si mascherò per non farsi riconoscere con un umile parrucca castana, tuttavia... i ricordi di Shade erano ancora ben visibili nella sua mente...

Intanto una bambina di 6 anni dai capelli rosa stava girando per il il Castello con la sua bambola in mano, si posizionò con molta fatica sulla sua solita altalena.
Il castello non era più lo stesso da quando Fine era andata via, se la ricordava perfettamente, quella ragazza dai capelli rossi che decorava i muri scuri del castello con il suo sorriso.
Qualcuno la riportò alla realtà, suo fratello
-Milky, che fai tutta sola? Dov'è la tua governante?- chiese inginocchiandosi vicino all'altalena
La bimba abbassò lo sguardo colpevole -se n'è andata dicendo che piuttosto di fare da Governante a me sarebbe andata volentieri al manicomio-
Shade si passò una mano sulla fronte, non era possibile che quella bambina fosse così terribile! Ormai la Regina Maria le stava provando tutte, in un momento pensò anche di chiamare un Capo dell'esercito per far mettere in riga la figlia, ma quella creatura era davvero una peste
-Milky, ascoltami- esordii Shade guardando intensamente la sorellina -non puoi comportarti così, mi capisci? E poi...-
-LE COSE NON SAREBBERO ANDATE COSI' SE FINE FOSSE QUI! E' TUTTA COLPA TUA SE ORA NON C'E' PIU', TI ODIO!- gridò con tutta la sua forza, e correndo piangente nella sua stanza
-Milky aspetta!- cercò di fermarla, ma ormai era già scappata dentro.
Gli faceva male, gli facevano male le parole della sorella e il fatto che Fine non fosse più lì per causa sua, ma faceva sempre in modo di non darlo a vedere
Al cuore non si comanda, lui amava Rein, e tutt'ora l'ama, ma senza la spontaneità della sua amica Fine ora non era più la stessa persona Guardò il cielo pensieroso, si era annuvolato

Fine intanto camminava allegramente per le vie del Regno, ma qualcosa non andava: Non c'era nessuno in giro, le strade erano completamente deserte, come se..la gente avesse paura di uscire di casa, le finestre erano completamente serrate, come le porte. Che cosa stava succedendo?
Sentii un rumoroso scoppio, molto simile a quello di uno sparo di cannone, che la fece sobbalzare. Che cos'era stato?
Corse a perdifiato fino a casa e lì vide Roland che discuteva animatamente con i genitori
-Che cosa sta succedendo?- si intromise la rossa
-Fine stanne fuori!- le urlò in faccia suo padre
-Non trattarla così! Non è colpa sua se ora sta succedendo quello che sta succedendo!- la difese Roland
Fine lanciò un occhiata disperata alla Signora Burried e lei capii, la trascinò nel magazzino di famiglia e tirò fuori l'unica mongolfiera che il Signor Burried avesse mai costruito
-Entra! Sbrigati!- le ordinò spintonandola dentro mentre Fine cercava in tutti i modi di non obbedire
-Non me ne vado senza di voi!- si impuntò con le lacrime agli occhi
-Fine, diamine! Il Regno dei gioielli è in guerra con il Regno del mulino a vento, e nella mongolfiera c'è posto solo per una persona e quella persona sei tu!- le spiegò dando un ultima spinta, mentre la rossa si rialzò per impedire la chiusura delle porte, ma ormai la signora aveva già azionato la leva per farla partire
Si affacciò al finestrino con le lacrime agli occhi, chiedendosi perchè la vita fosse così dura con lei
Possibile che quando cercava di essere felice c'era sempre qualcosa che glielo impediva?
Le si strinse il cuore, non aveva più nessuno. Guardò con rammarico i due comandi per far funzionare quell'aggeggio e si rannicchiò su se stessa, senza smettere un secondo di piangere
Forse avrebbe continuato per tutta la notte...



Nota Autrice: Allora? Come vi sembra? Aspetto le vostre recensioni, intanto vado ad aggiornare le Guardiane dell'Universo ;)

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Capitolo 3
*** Di nuovo nel Regno della Luna ***


But i'm breathing in
And i'm breathing out
I'm wide awake
But i can't hear a sound...




Così come aveva cominciato si era addormentata.
Fine dormiva tranquillamente sulla mongolfiera, la notte prima si era addormentata distrutta.
Un enorme tonfo la fece svegliare, la mongolfiera stava perdendo il controllo, forse per il troppo vento
Fine cercò di manovrarla ma invano, il grande mezzo continuava a capovolgersi e ci volle un attimo perchè la ragazza perdesse i sensi a causa di una testata contro portiera
Non vide più nulla e non sentii più neanche un suono
-Fine!- la chiamò una voce a lei troppo famigliare
-Roland, mamma, papà!- gioii correndo verso i suoi cari -sto arrivando rimanete lì-
Ma arrivare a loro parve più dura del previsto, perchè ogni passo avanti erano come due indietro
Allungò la mano disperata -aiutatemi!-
-Noi non possiamo più fare nulla- si dispiacque il padre aprendo le braccia e rilasciandole sui fianchi
-Ma si! Vi prego!- ormai Fine stava piangendo come una fontana -non andatevene!-
Le figure si fecero sempre più fosche fino a scomparire del tutto
-NO!!-


-NO! NO!- continuava a dimenarsi la ragazza nel letto
-Ehi! Ehi! Calmati è solo un incubo-
Fine aprii gli occhi e la prima cosa che sentii fu un lancinante dolore alla tempia, se la massaggiò mentre esplorava con gli occhi tutta la stanza. Aspetta. Aveva detto stanza? Come c'era finita? Perchè non si ricordava nulla se non prima della notte precedente
-Oh capisco come puoi sentirti, ma stai tranquilla non hai riscontrato nulla di grave- la rassicurò la stessa voce al suo fianco, una voce dolce e calma
Si voltò e le si mozzò il respiro
Capelli azzurri, occhi verde acqua e un viso troppo famigliare. Rein, non ci volle nulla a riconoscerla
Chissà se però lei l'aveva riconosciuta? A quanto pare no, data la parrucca
Sorrise di nuovo e Fine avrebbe tanto voluto abbracciarla. Una chiave aveva appena riaperto il cassetto dei ricordi amari di Fine, che vissero 7 anni prima, ma nonostante tutto non riusciva ad avercela con Rein, e poi ora che l'aveva ritrovata...
-Beh? Il gatto ti ha mangiato la lingua?- rise
-I-io...-
Provò a dire qualcosa ma in quell'istante qualcuno irruppe nella camera. Nemmeno Fine seppe mai come il suo cuore avesse retto a una simile visione. Lì, a qualche metro da lei c'era Shade, anche lui lo aveva riconosciuto come la sorella. Si sentii morire dentro, le lacrime continuavano a insistere sull'orlo dell'occhio, ma Fine riuscii a trattenerle
Era cresciuto, tutti erano cresciuti, Rein era diventata bellissima, e Shade sarebbe stato l'uomo che ogni donna avesse mai sognato. Alto, un fisico possente e scolpito, gli stessi occhi di sempre, magnetici e i capelli scompigliati. Gli erano già spuntati alcuni tratti da uomo sebbene avesse solo 18 anni
-Come sta?- la risvegliò proprio la sua voce
-Si è svegliata, ma pare un pesce fuor d'acqua- scherzò Rein
Shade volse di nuovo lo sguardo sul soggetto in questione e lei abbassò gli occhi tristemente, non voleva, non voleva assolutamente incrociare i suoi occhi sennò ne sarebbe rimasta ancora una volta vittima, ma soprattutto non voleva rimanere lì un secondo di più
Il ragazzo si sedette accanto a Rein e fece per sentirgli la fronte ma la rossa gli bloccò l'impresa guardandolo con odio -sto bene- scandii bene le parole
-Che caratterino! Datti una calmata, perchè devo sentire come stai-
-Ho detto che sto benissimo, ora se volete scusarmi me ne vorrei andare- continuò Fine scendendo la letto e, cercando di trattenere il mal di testa, se ne andò a grandi passi verso il giardino, ma non trovò nessuna mongolfiera
-Dov'è la mia mongolfiera?- chiese facendo appello a tutta la sua calma verso i due ragazzi che l'avevano seguita
-Cerca di calmarti, perchè non ti riposi e...-
-Non voglio riposarmi!- le urlò alla sorella -voglio solo andarmene di qui, e subito!-
-Smettila di fare la capricciosa!- la prese per un braccio Shade
Fine fulminò la sua mano con lo sguardo e poi si rivolse a lui, avrebbe tanto voluto prendergli a pugni quel bel faccino -fuori da questo Regno c'è la mia famiglia che è vittima di una guerra- sibilò mentre i tremolii le invasero il corpo
Il ragazzo la lasciò dispiaciuto di aver fatto l'egoista, ma non poteva trattare così Rein
-La tua mongolfiera è distrutta- le spiegò l'azzurra -è un miracolo che tu non abbia riscontrato nulla durante la caduta-
Fine sentii gli occhi pizzicargli, per quanto sarebbe dovuta rimanere lì?
Roland, ti prego fai presto

-Allora, non mi hai ancora detto il tuo nome- sorrise Rein versandosi il thè nella tazzina
Fine cominciò a sudare freddo, e ora?
-J-jos- provò ma non le uscii nulla
-Jos?-
-Josefine- disse tutto d'un fiato urtando la tazzina e facendola spaccare sul terreno
-Oh, accidenti! Scusa, combino un pasticcio dietro l'altro...- si scusò raccogliendo i cocci
Presto si aggiunse anche Shade, anche se la sua visita era ben poco gradita dalla rossa
-Io invece sono Rein-
-Lo so- gli uscii di getto a Fine, maledendosi subito dopo per quello che aveva appena detto
-Come scusa?-
-Oh, nulla è che nel Regno ho sentito parlare di voi-
Sospirò e cercò di non fare più errori simili, non voleva assolutamente che sapessero che Fine era lì, loro la credevano morta? Bene, allora che morta sia!
Rein alzò le spalle -lui invece è Shade, mio marito-
Fine bloccò la bocca sulla tazzina e sgranò gli occhi. Ogni cavo del suo cervello era collegato, ma allora perchè non riusciva a collegare la parola "Mio marito"?
-Sai, è incredibile la somiglianza che c'è tra di noi, mi ricordi quasi...- Rein stava per pronunciare il suo nome ma si bloccò sentendo il cuore debole, ma Fine non aveva sentito nulla, era ancora rimasta a "Mio marito", non aveva più sentito un rumore, ne un suono.
Si alzò di scatto -scusate, io devo andare...-
Correndo verso il castello urtò qualcuno che cadde all'indietro, una bambina dai capelli rosa che si stava massaggiando la testa
-Ahi! Che botta, ma si può sapere cosa...- esaminò da capo a piedi la persona che aveva davanti e il suo sorriso si allargò sproporzionatamente
-FINE!!- gridò gioiosa saltandole addosso



Nota Autrice: Eh, come si dice? I bambini sono la voce della verità... Va beh, aspetto le vostre recensioni, un bacione

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Capitolo 4
*** Qualcuno con gli occhi aperti ***


Though i'm breathing in
I can't think about
Another you, another me, another now.




-FINE!!- urlò dalla gioia la bambina dai capelli rosa saltandole addosso
Rein e Shade si guardarono sbalorditi poi volsero di nuovo lo sguardo sulla bimba e su Josefine
Fine l'abbracciò, ma cercò di essere leggermente distaccata per non dare a vedere che si conoscessero già
Shade sorrise e andò a riprendersi la sorellina
-Milky questa non è Fine- gli spiegò
-E invece ti dico che è lei!- insistette la bambina battendo il piedino a terra
Shade non sapeva che dire
-Ha ragione, non sono questa ragazza che tu dici di chiamare Fine- si intromise la rossa facendo abbassare la testa tristemente a Milky -ma se tu vorrai potrai chiamarmi Fine-
La bimba alzò la testa e gli saltò di nuovo al collo, dopo di che la prese per mano e la portò dentro al castello
-Che ne pensi?- chiese Rein avvicinandosi a suo marito
-Che è speciale- affermò dubbioso
Lei lo guardò storto -in che senso?-
-Milky non ha mai avuto queste confidenze se non con..-
-Con tua madre, te e Fine, lo so- disse rassegnata Rein all'idea di non ottenere lo stesso affetto di cui erano stati privilegiati Moon Maria, Shade e Fine

Intanto Milky aveva portato Fine in camera sua
La bimba di sedette sul letto e fece accomodare anche la rossa, rimasero per un pò in silenzio dopo di che fu Milky la prima a parlare
-Lo sai vero che con me non attacca- rise stringendogli affettuosamente un braccio
Fine chiuse gli occhi. Ormai l'aveva scoperta, anzi l'aveva sempre saputo. Si tolse la parrucca lasciando cadere gli ormai lunghi e lucenti capelli rossi sulle spalle, fino a cadere sulla schiena
-Mi hai scoperta-
-Lo sapevo! Lo sapevo!- saltò sul letto gioiosa
-Sei proprio una peste tu! Per poco non mi facevi scoprire!- le disse Fine scherzosa prendendola per le gambe e mettendosela sulle spalle
Dopo un bel giro di tutta la stanza la rimise giù e l'espressione della bimba tornò seria -Sai, so tutto. Il motivo per cui sei scappata, ma perchè non sei rimasta? Amavi così tanto mio fratello?-
Fine soffocò in un risata piena di rammarico -se lo amavo? Lo amavo, lo amo e lo amerò più di ogni altra cosa su questo mondo, niente può farmelo dimenticare, neanche il tempo-
Fine sentii gli occhi pizzicargli e una lacrima gli uscii, cercò di ritirare le altre ma questa volta non ci riuscii, Milky gliele asciugò e gli sorrise per confortarla
-Io non ti obbligherò- le disse -ma se tu vorrai andartene io capirò-
La ragazza l'abbracciò d'istinto e sorrise nel sentire che profumava di lavanda, com'era cresciuta.

Dopo aver fatto addormentare la piccola Milky, Fine si rimise la parrucca e in quel momento sentii la maniglia cigolare
-Permesso?- chiese una voce a lei troppo famigliare, Fine sgranò gli occhi all'udire della sua voce ma non si voltò
-Non devi chiedere permesso, è il tuo palazzo-
-Hai ragione, ma volevo venire a controllare Milky- continuò avvicinandosi al letto. Fine non spiccicò parola, teneva il fiato sospeso
-E' incredibile il modo in cui ti vuole bene- si complimentò riferendosi alle piccole mani morbide di Milky che tenevano strette un dito di Fine
Fine finse un sorriso, il più forzato della storia dei suoi sorrisi -sarà perchè assomiglio a questa ragazza che..-
-Fine?- chiese lui
-Si..-
Rimasero in silenzio qualche minuto, che parve un eternità
-Sai- esordii Shade -Milky adorava Fine, e non ha mai sopportato l'idea che se ne sia andata-
-E voi?- chiese la rossa guardandolo con astio
-Io cosa?-
-Voi le volevate bene?-
Non avrebbe mai voluto chiederglielo così di punto in bianco. Ma non ce la faceva più, voleva sapere se almeno aveva ricevuto qualche affetto
-I-io...- mormorò Shade in difficoltà. Perchè era così difficile parlare con quella ragazza? Forse per l'incontenibile somiglianza che c'era tra lei e la vera Fine
-Lasci stare- concluse la ragazza alzandosi -non dovrei impicciarmi di affari altrui, mi scusi, ora andrei a dormire, buona notte-
-Non si preoccupi, la conosce la strada per la sua camera?- chiese gentilmente
-Si, lo conosco bene questo castello- rispose senza nemmeno accorgersene
-Come?-
-Nulla, buona notte- lo salutò distaccata uscendo dalla camera
-Buona notte- mormorò guardando la sorellina che teneva ancora la manina con la forma del dito di quella ragazza
Che strano...



Nota Autrice: Proprio sull'astrico del tempo (se si dice così...). Eh, eh. Cominciamo a vedere qualche somiglianza caro Shade? u.u Bene, ora vado, un super bacione :)

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Capitolo 5
*** Ogni secondo che sto con te sono due giorni in meno di vita ***


Where do i go from here
I've never felt so strange
I've never felt to torn




-Roland! Dove corri?! Guarda che ti prendo!- gli urlava contro la spensierata bimba dai capelli rosso fuoco
-Voglio proprio vedere!!-
D'un tratto il prato fiorito e il cielo sereno scomparvero e al loro posto apparii un cimitero con il cielo grigio e tenebroso
A Fine non erano mai piaciuti i cimiteri, gli incutevano terrore, disperazione, morte
Si soffermò davanti a una lapide abbastanza polverosa, la guardò stranita, l'aveva attirata perchè al piedi di quella pietra così terrificante si ergevano dei fiori gialli belli e ben curati
Senza indugiare oltre rimosse la polvere dalla lapide ma quello che ci trovò scritto non le piacque, anzi non riusciva, non voleva collegare il nome e il cognome.
Spaventata fece lo stesso con la lapide accanto che invece teneva ai piedi dei bellissimi fiori blu come il mare
La bambina, dopo aver letto i nomi si accasciò a terra squarciando il cielo con un grido agghiacciante


-NO!- gridò nel letto mettendosi seduta
Sospirò,guardandosi attorno, per fortuna era solo un incubo.
Esplorò la stanza con gli occhi, leggermente illuminata dalla luce della luna, chissà se Roland, mamma e papà la stavano ammirando dal Regno dei Gioielli, avrebbe tanto voluto rivederli, abbracciarli, specie dopo l'incubo che aveva fatto
Incapace di riprendere sonno, si alzò e si diresse in cucina per prendere un bicchiere di latte e miele
-Fine!- una voce la fece sussultare, si voltò e alle sue spalle si ritrovò faccia a faccia con la Regina Maria
-Fine, che fai qui? Tutti pensavamo che...-
-Non sono Fine- la interruppe dispiacendosi mentalmente per avergli mentito
-O-oh, perdonami, non avrei mai voluto fare la maleducata e per giunta le ho dato del tu, davvero mi scusi-
-Non si preoccupi Regina Maria, può darmi del tu, sono io che dovrei darle del voi- rise versandosi il latte nel bicchiere
-Sai, siete così simili- le disse sedendosi su una sedia
-Me lo dicono tutti- finse un sorriso e la Regina se ne accorse
-Qualcosa ti turba...?-
-Josefine- completò la frase mostrando i suoi veri sentimenti -in realtà si, ecco, vede, la mia famiglia in questo momento è vittima di una guerra nel Regno dei Gioielli e io non riesco a prendere sonno con questo peso sullo stomaco-
Maria le sfiorò leggermente la mano e Fine sussultò a quel contatto. Da sempre Moon Maria era stata come una seconda mamma per lei, e non c'era neanche da dire che in tutto quel tempo che era stata via le era mancata da morire
-Ti capisco, ma non ti preoccupare, parlerò con la Regina Camelia e la Regina Elena del regno del Mulino a Vento, e vedrò cosa fare-
Il sorriso di Fine si allargò sproporzionatamente, quello si che si poteva definire un vero sorriso, da quando era arrivata lì, i suoi sorrisi erano finti o al massimo sforzati
-Grazie!- l'abbracciò di scatto per poi ricomporsi subito imbarazzata. Forse ci aveva messo troppa confidenza in quell'abbraccio
Se ne andò augurandogli buona notte e finalmente potè addormentarsi in pace
-Buona notte Fine- sussurrò la Regina Maria

Il giorno seguente Fine stava facendo colazione con Milky, parlavano del più e del meno, quando nella stanza entrarono i due attuali sovrani
-Josefine- la chiamò Rein
Fine lanciò un occhiata gelida a Shade e poi spostò lo sguardo su Rein. Il ragazzo aveva il tipico sguardo di chi non era stato messo al corrente delle idee della moglie
-Mi dica- rispose gentilmente
-Io.. stavo pensando di farla lavorare qualche giorno a palazzo come Governante della piccola Milky- disse Rein tutto d'un fiato
-Cosa?!- esclamarono Fine e Shade all'unisono, mentre Milky era già pronta per saltare sul letto dalla gioia
-Ecco io...-
Fine stava per rispondere quando Rein fu trascinata fuori da un alterato Shade che era contrario a quest'idea malsana.
-Si può sapere che ti è saltato in mente?!- le chiese sul punto di scoppiare
-A me sembra una buona idea, Milky le vuole bene e poi...-
-Si ci manca solo che peggiori e diventi la principessa meno principesca di Wonder!-
Rein gli circondò il collo con le braccia -eppure io lo ero e tu mi ami-
Shade si tolse bruscamente le mani della sposa dal collo -parlo sul serio! Con quella ragazza chissà che strada potrà prendere Milky! Non se ne parla neanche!-
Shade non si accorse di aver alzato di molto il tono di voce, e per giunta la porta era leggermente socchiusa
Si accorse di quello che aveva fatto solo quando entrambi sentirono dei singhiozzi all'interno della stanza
La aprirono leggermente e con cautela e videro Josefine in lacrime. Aveva sentito tutto e ora stava piangendo silenziosamente consolata dalla piccola Milky
La ragazza si alzò quando notò gli sguardi dei due sovrani addosso, con una Rein dispiaciuta per il comportamento del marito e uno Shade che non sapeva che dire
-S-scusate... io non pensavo che sarebbe andata a finire così, m-me ne vado subito- singhiozzò asciugandosi le lacrime e correndo via da quella stanza
Milky guardò Shade con odio, gli passò accanto e assunse un espressione schifata -tu non capisci nulla-
E infine seguii l'amica, ovunque sia andata...



Nota Autrice: Oh come sono brava a descrivere uno Shade così immensamente antipatico da sgozzare con la sua stessa frusta, un super bacio e al prossimo capitolo :)

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Capitolo 6
*** I fiori della felicità ***


Cause ever since u came my way I learned to live by you Now i'm on my own




-Fine!!- gridava una bimba nel giardino -Fine!!-
Dopo mezz'ora perse la speranza, dopo un ora perse le forze. Si sedette su una roccia e fu lì che sentii dei singhiozzi strozzati ma disperati
-Fine...- mormorò girando intorno all'albero
Si era nascosta dietro a una siepe, dove nessuno sarebbe mai andata a cercarla
-Milky- fece lei sorpresa asciugandosi le lacrime
La bambina la guardò con compassione, perchè voleva sempre che il suo orgoglio vincesse?
-Non trattenerle- le sorrise, un sorriso sincero pieno di amore fraterno
-M-milky- tremò la rossa -io non...io non ce la posso fare...-. Abbassò piano il capo
La bambina dai capelli rosa capii la situazione e si mise davanti a lei, guardandola intensamente -glielo faremo vedere noi a Shade-
Fine rialzò la testa incrociando i due occhi cobalto della bimba
-Si pentirà di quello che ha detto! Te lo prometto!-
Fine riuscii a sorriderle, anzi ci mise tutta se stessa in quel sorriso
Grazie Milky

-Quindi hai deciso di rimanere per la piccola Milky?- chiese Rein tutta sorridente
Maria, Milky, Fine e Rein stavano prendendo un thè nel giardino
-Esatto, spero di essere all'altezza-
-Lo sarai- ricambiò per poi tornare subito seria , poggiò la tazzina sul tavolo e fissò il thè al suo interno -sono spiacente per il comportamento di mio marito, ma credimi non è una cattiva persona-
-Non si preoccupi, è acqua passata-
-Si, certo- borbottò sarcasticamente Milky con almeno otto biscotti in bocca
-Come?- chiese Maria
Fine gli infilò un altro biscotto in bocca per mettere a freno quella "radio" -Niente!- esclamò tutta rossa in volto

Il pomeriggio passò alla svelta. Fine continuava ad occuparsi di Milky e ad insegnargli, o almeno ci provava, le buone maniere
-Ma Fine! Non ho sonno...- continuava a lamentarsi la piccola mentre la rossa gli rimboccava le coperte
-Su, su! Non ricordi la promessa che mi avevi fatto?-
-Gliela faremo vedere noi a Shade- ripeterono all'unisono, la promessa di Milky però parve più un lamento, e infine sbuffò
-Buona notte, piccola- Fine gli diede un buffetto sul naso e infine spense le luci uscendo dalla camera
Si appoggiò alla porta facendo un riepilogo di quello che le era successo in quegli ultimi due giorni. Accidenti, forse gli serviva un'agenda!
Andò in giardino, quella stessa mattina, mentre piangeva, aveva intravisto una specie di serra, ma era troppo amareggiata per curiosare, ora invece era dell'umore giusto
Camminò per qualche metro, accidenti! Il giardino del Regno della Luna era davvero gigantesco e infine riuscii a trovare quella serra. Non ci aveva visto male
Fece per entrare ma delle voci la bloccarono, sembravano quelle di Shade e Rein
-Amore hai coltivato dei fiori bellissimi, non hai certo perso la mano dall'Accademia- si complimentò l'azzurra tra le braccia del marito
-Grazie tesoro, sono felice che ti piacciano i miei fiori, ma tu sei il più bello- le sussurrò lui con un bacio a fior di labbra
A Fine sembrò la stessa scena vissuta sette anni prima, nonostante gli anni trascorsi sentiva ancora il cuore farle male alla visione di Shade con un altra e per giunta se quell'altra era sua sorella, la sua gemella
-Beh, penso che si sia fatto tardi, andiamo?- chiese Rein risvegliando la rossa dai suoi pensieri e costringendola a nascondersi prima che l'avessero scoperta
Si posizionò dietro l'angolo della serra un minuto prima che i due uscissero
Quando fu ben certa che se ne fossero andati, fu finalmente il suo turno di ammirare i fiori di Shade
-Non è cambiato davvero- sorrise Fine guardando i meravigliosi girasoli
Ma la sua attenzione si posò su un fiore, non un fiore qualunque, bensì i meravigliosi Fiori della Felicità che lei stessa aveva soprannominato così. Shade al tempo dell'Accademia ne aveva coltivati un'intero orto
Già, quando erano ancora piccoli, quell'unico periodo dove forse Shade gli aveva voluto veramente bene
-Che ci fai qui?- una voce fece sobbalzare Fine, che si voltò e si trovò difronte a lui
-Ehm...i-io stavo solo guardando la serra, mi piacciono molto i fiori- disse tutto d'un fiato tenendo lo sguardo basso
-Oh, scusami non volevo essere maleducato è solo...-
-Mi sembra invece che lo sia-
Lo aveva veramente detto? No, no! Ti prego fa che non abbia sentito!
-Ti riferisci alla questione della Governante, vero?- chiese infatti
Fine non rispose
-Perdonami, il fatto è che era una giornataccia- cercò di scusarsi avvicinandosi
-Non venire- lo bloccò lei -non ho mai chiesto le vostre scuse, e mai mi interesseranno-
Fine sarebbe volentieri andata lì per prenderlo a pugni, ma non era ne il caso ne il momento
-Ti piacciono quei fiori?- chiese Shade cambiando discorso, aveva alzato leggermente il mento e aveva indicato i Fiori della Felicità, e Fine si infastidii molto di quella frase, come se "quei fiori", come li aveva chiamati lui, fossero stati creati così tanto per perdere del tempo
-Quei fiori?- chiese infatti con uno sguardo schifato -Non hanno un nome? Penso che tutti abbiano il diritto di avere un nome-
Il ragazzo parve un pò incuriosito della faccenda -un nome? Si a dire la verità Rein ci aveva pensato ma...-
Shade vide la ragazza uscire dalla serra, sbattendo la porta, sembrava abbastanza irritata. Che aveva detto?
-Ma hanno già un nome..- concluse infine in un sussurrò ammirando i "Fiori della Felicità"



Nota Autrice: Com'è?

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Capitolo 7
*** Odio ***


I know i need some time
To leave all this behind




Il mattino seguente Fine si era completamente dimenticata della faccenda dei suoi amati Fiori della Felicità. Anche se qualcosa di amaro era rimasto
Un tornando rosa irruppe come una furia nella piccola stanza facendo sobbalzare Fine, che era ancora in mutande e reggiseno
-MILKY!- urlò richiudendo a ruota la porta
-Si farà! Si farà! SI FARA'!- continuava a sbraitare saltando su e giù dal letto. Come riusciva una bimba in due minuti far venire il mal di testa?
-Che cosa si farà?- chiese Fine esasperata
-Ma come cosa?! Oggi è il compleanno di mamma e Shade e Rein hanno deciso di allestire il salone per dare una festa!-
-Milky, non penso che alla festa vogliano due seccatrici come noi, sarà una festa romantica e di classe, e noi non possiamo andare là per fare da spettacolino- disse la ragazza riaggiustando il letto rovinato dal continuo saltare della bimba, che ormai aveva smesso
-E invece io ci voglio andare!- replicò Milky battendo il piedino a terra e gonfiando le guance
-Senti, non ci faranno mai entrare quindi è inutile che insisti, e poi...-
-Ci sarà Shade, magari questa è la volta buo...-
-Non azzardarti a finire la frase, signorina!- la interruppe Fine diventando più rossa dei suoi capelli -e poi non mi interessa...-
-Si, come no- commentò a bassa voce ricevendo dalla "Governante" un occhiataccia -non vorrai che tutte quelle prelibatezze vengano sprecate, no?-
Fine solo a sentire la parola "prelibatezze" saltò su come una molla, ma si riprese subito. No! Doveva resistere! Quanti anni aveva? Sedici, diciassette... Oh! Al diavolo l'età! Non poteva rinunciare a quello di cui sin da piccola amava con tutta se stessa
Cominciò a torturarsi un capello con il dito e guardò altrove -hm..si, d'accordo, ma dovremo passare inosservate, chiaro?-
La bambina rise beffardamente -accidenti, sei proprio Fine!-
-Che hai detto?!-
-Nulla, nulla. Ora aspettami dalla sarta di corte e io arriverò con la stoffa per i nostri vestiti, chiaro?-
Fine gli fece l'occhiolino -ricevuto!-

Come promesso la piccola Milky arrivò con la stoffa, ma Fine in cuor suo era preoccupata: da dove veniva quella stoffa? Meglio non fare domande
-Devono essere speciali, non come quelli che fate a Rein- le ordinò la piccola principessa agitando la manina su e giù
-Certo, principessa-
Iniziò a disegnare i vestiti. Erano meravigliosi
L'aiutarono anche a realizzarli, Milky portava tutto il materiale necessario, mentre Fine e sarta Katie cucivamo senza interrompere neanche di un secondo il lavoro
Il primo ad essere terminato fu quello di Milky, perchè era più piccolo, ma alla fine riuscirono a terminare anche l'abito di Fine
Erano stupendi, quello di Milky era rosa pallido con dei gioielli incastonati sul petto e infondo c'era qualche arricciatura, le maniche erano a palloncino. Insomma, un vestito adatto per una bimba di 6 anni
Quello di Fine, invece, era più elaborato: Era senza spalline, di un rosso elegante, e scollato fino a metà schiena. L'ampia gonna era arricchita di alcune balze rosate e ci avevano aggiunto qualche rosa bianca ai lati dell'inizio della gonna
-E' bellissimo!- esclamò Fine volteggiando con il vestito. Non si ricordava più di com'erano fatti i vestiti di corte. Era da parecchi anni che indossava solo grembiuli o vestiti rovinati
-Lo penso anch'io, grazie tante Katia!- sorrise Milky
D'un tratto si udii un urlò che squarciò l'atmosfera allegra. Sia la sarta, che Fine, che Milky sobbalzarono: che cos'era stato?
-Ma questa è Rein!- constatò la rossa ascoltando meglio -andiamo!-
Corsero fino alla sua stanza e la videro che piangeva tra le braccia di Shade
-Che cos'è successo?- chiese Fine entrando, quando fece il suo ingresso nella stanza non potè non notare alcuni stracci malconci lasciati così sul pavimento. Sgranò gli occhi vedendo che la stoffa strappata era dello stesso colore del suo vestito e le altre molto simili a quelle di Milky
Rein guardò la Governante con gli occhi spalancati, e Shade capii al volo
-Sei stata tu!!- le urlò contro l'azzurra puntandole l'indice sul petto -perchè lo hai fatto?!-
Fine non sapeva che dire, gli morivano le parole in gola e incolpare la piccola Milky sarebbe stato l'ultimo dei suoi pensieri -E-ecco i-io...-
-Sono stata io!- prese la parola la bambina
A quel punto anche Shade si avvicinò alle tre ragazze
-E' questa l'educazione che gli trasmetti?- chiese spazientito a Fine, che non rispose nemmeno
-Smettila, Shade! Ti ho appena detto che sono stata io!- le urlò in malomodo sua sorella
-Tu stai zitta! Che hai già fatto abbastanza!-
-Io non ho fatto un bel niente! Ho sentito Rein che parlava dei suoi vestiti, di un certo vestito rosso e rosa che era intenzionata a gettare e così, per non buttare la stoffa, che è un bene prezioso, l'ho riciclata, ma non l'avrei mai fatto se avessi saputo che ci teneva!-
Fine e Rein erano colpite, quella bambina non sembrava neanche che avesse sei anni, ma Shade rimase impassibile. Lo sapeva che non voleva un gran bene a Rein, ma fino a questo punto non poteva arrivare! Eh, no! Qui servivano precauzioni prima che la questione si fosse allargata
-Da questo momento- sospirò quasi afflitto -da questo momento non abbiamo più bisogno di voi Josefine-
Fine lo guardò stranita. Perchè?
Il ragazzo capii al volo il suo sguardo interrogativo -perchè Milky da oggi andrà a frequentare una scuola per le buone maniere-
La rossa sgranò le iridi. Un collegio?! A sei anni?! No, quello non era Shade!
Afferrò la bimba per un polso e la trascinò verso la porta, mentre Milky continuava a guardare Fine piangente. Non aveva fatto nulla di male, se solo avesse saputo che Rein ci teneva a quei vestiti...
-Amore non credo che ce ne sia bisogno...- provò a fermarlo sua moglie
-Non è per i vestiti Rein, bisogna mettere un freno a questa bambina, in generale- e detto questo aprii la porta ma subito qualcuno la richiuse
Shade volse lo sguardo verso destra e incrociò due occhi cremisi davvero arrabbiati, lo stava praticamente sbriciolando con lo sguardo
-Tu non porterai questa bambina proprio da nessuna parte- sibilò tenendo la testa bassa e coprendo gli occhi con l'ombra della frangia, il che era inquietante.
Shade non poteva credere alle suo orecchie, aveva osato dargli del tu e gli stava dando ordini?! Ora capiva il perchè Milky avesse agito così
Senza che neanche se ne accorgesse Fine riprese sotto la sua ala Milky, tenendola dietro di sè
-Non permetterti più di darmi ordini è chiaro?!- le sbraitò contro, quelle parole furono subito seguite da uno schiaffo da parte di Fine
Tutto l'odio, il rancore e la tristezza di quegli anni si erano come sprigionati in un unica mossa
Ora era libera...



Nota Autrice: Chiedo perdono per il ritardo, domani pubblicherò anche il seguito de "Le Guardiane dell'Universo" Ora vado a nanna :) Ciaoo a tutti e fatemi sapere se vi sembra carino...

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Capitolo 8
*** Cacciata?! ***


But i'm breathing in
And i'm breathing out
I'm wide awake
But i cant hear a sound




Shade si toccò la guancia dolorante mentre Rein non poteva credere ai suoi occhi. Non sapeva che dire, che fare, cosa o come risolvere la questione
-Se la bambina se ne va in collegio alla sua età può svilupparsi un trauma dentro di lei! Lo capisce o il suo cuore di ghiaccio è più congelato di un frigorifero?!- tremò Fine stringendo esageratamente i pugni
-Come ti sei permessa! Per questo potrei farti decapitare lo sai?!- le urlò contro
-E allora avanti! Mi faccia decapitare!- lo provocò senza alcun timore, ormai erano anni che si teneva tutto dentro e non aveva certo intenzione di perdere l'occasione ora che aveva cominciato a cantagliele -ormai è l'ultima cosa che le manca- queste ultime parole le disse con una smorfia stampata sul viso e un tono indignato, come se Shade fosse il peggior scarafaggio da schiacciare. Infatti il ragazzo si infastidii molto di quella smorfia, ma non lo diede a vedere, superò la ragazza e mentre le passava accanto le sussurrò qualcosa, che Fine comprese molto bene
-Vattene-

Sentiva gli occhi umidi mentre preparava per l'ennesima volta le valigie, buttando alla rinfusa i suoi vestiti. Non aveva certo la voglia o il tempo di piegarli, oggi non era giornata. In realtà, non era mai stata la giornata giusta da quando era ritornata in quel dannatissimo castello.
Troppo assorta nei suoi pensieri non si accorse della creatura dai capelli rosa che le stava porgendo due paia di calze che sicuramente le erano cadute
-Queste devono essere tue, sono rosa...- mormorò talmente piano che perfino Fine fece fatica a comprendere
La guardò con compassione, poi la prese in braccio a fece sprofondare il viso tondo della bimba nel suo petto, baciandogli dolcemente i capelli. Entrambe piangevano, Milky disperatamente e Fine silenziosamente, ma entrambe avevano gli occhi inumiditi
-F-fine io...- tirò sul col naso -io voglio venire con te-
La ragazza posò Milky a terra e gli sorrise -credimi, ti porterei in capo al mondo, ma non posso, tu devi restare qui con Rein, tuo fratello...-
-Sarà un inferno!-
Fine non sapeva che dire, eppure aveva sempre trovato il modo di consolare quella bimba dai capelli rosa. Quando si feriva, quando litigava con il fratello, ma ora.. ora non sapeva che dire
La riprese fra le sue braccia e rimase con lei finchè non si addormentò
-Mi dispiace tanto, Milky- sorrise amaramente carezzandole il viso candido, dopo di che prese i suoi bagagli e si diresse verso l'uscita
Shade era seduto a un tavolo accanto al salone, prima dell'uscita, e Fine non riuscii ad evitarlo
-Te ne vai?- chiese freddo
E quella cos'era? Una domanda o forse non ne poteva più di vederla nel castello?
-Stia tranquillo, mi voglio solo assicurare che la bambina...-
-Non sono affari tuoi di quello che farò o che non farò con Milky. Siete imparentate, forse? No, bene, quindi se gentilmente...-
-ADESSO BASTA!- gli urlò in faccia sbattendo un le mani sul tavolo -senta "Sire" io e la bambina non saremo di certo imparentate, ma in questo castello siamo le uniche persone che riescono ad amare!-
-Ragazzina insolente che non sei altro! Stai insinuando che io e mia moglie non sappiamo amare?- sibilò Shade tra i denti. Che seccatura che era!
Fine lo squadrò da capo a piedi -evidentemente no-
E detto quello riprese il suo bagaglio e uscii per sempre da quel castello. Ma per sempre è troppo...

Quando fu ben certa di non essere vista potè finalmente piangere, sfogarsi e urlare quanto le pareva
Ma c'erano cose più importanti da risolvere ora: dove sarebbe andata a vivere?

Un cartello decorato in legno segnava il suo alloggio per le prossime settimane, chissà forse mesi, o forse anni. "Pensione"
-Salve- salutò sforzandosi di sorridere all'anziana signora al bancone
-Salve, mia cara, come posso esserti utile?-
-Vorrei una stanza, per favore-
L'anziana signora le consegnò un mazzo di chiavi per il suo alloggio e Fine salii fino al terzo piano
-Eccoci qui- disse fra se e se -"stanza 205"-
L'aprii e cominciò a disfare i bagagli. Ok, non era grande, ma era accogliente e poi lei ormai c'era abituata alle catapecchie
Dal balcone si poteva intravedere il Castello del Regno della Luna
Shade...

Intanto nello stesso castello del Regno della Luna un ragazzo di diciotto anni era ancora sveglio alle quattro di notte. Si girava e rigirava nel letto senza riuscire a prendere sonno
E allora avanti! Mi faccia decapitare! Ormai è l'ultima cosa che le manca!
Si portò le mani dietro la testa e guardò il soffitto, stringendo i denti. Dannazione a quella ragazza!
io e la bambina non saremo di certo imparentate, ma in questo castello siamo le uniche persone che riescono ad amare!
Si alzò dal letto irritato e andò sul balcone a prendere una boccata d'aria
-Hm.. questa sera non si vedono le stelle...-



Nota Autrice: So a cosa state pensando: FACCIAMO FUORIIII!! AMMAZZIAMOLO!! LEGHIAMOLO COME UN SALAME E DIAMO VIA LA CARNE AI CANI AFFAMATI!! E' questo? Beh, anch'io lo penso xD Un bacione e al prossimo capitolo

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Capitolo 9
*** Lascia fare a Milky ***


But i cant hear a sound

Though i'm breathing in
I cant think about
Another you, Another me, Another now




Erano passati ormai quattro giorni da quando Fine si era trasferita in quella Pensione. Non stava male, ma le mancava tremendamente Milky, eh già, chissà come stava ora
Assorta nei suoi pensieri non si accorse delle scale e cadde come un sacco di patate a terra, rovesciando tutta la spesa
-Dannazione!- ringhiò cominciando a raccogliere gli alimenti a terra, per fortuna che erano tutti confezionati
-Ti serve una mano?- chiese una voce, Fine si irritò tantissimo. Chi diamine era ora?! Inchinata a terra vide solo le scarpe, e pian piano cominciò a percorrere con lo sguardo la persona che aveva davanti a lei da fondo a cima
Rimase quasi folgorata dalla bellezza del ragazzo. Aveva due straordinari occhi neri come la pece, solo se lo si guardava da vicino si poteva distinguere la pupilla e l'iride, erano dello stesso colore! I suoi capelli erano del colore della terra in pieno raccolto estivo
-Allora?-
Fine scosse la testa più volte e poi abbassò lo sguardo -se non ci sono problemi...-
-Nessuno problema, tranquilla-
Dopo aver raccolto il necessario Fine fece per andarsene ma fu fermata
-E non dici nemmeno grazie?-
Lei si portò una mano alla testa. Che figura! Non era di certo stata educata alla maleducazione!
-Mi dispiace... io... ho la testa da un altra parte in questi giorni..-
Il ragazzo le sorrise, come se volesse dirgli con la bocca "non fa niente!" -comunque io sono Darion-
-Molto piacere, io mi chiamo Fine-
Il ragazzo rimase a fissarla per qualche istante, quasi in stato di trance -hai un bellissimo sorriso- gli uscii dalla bocca
-G-grazie...-
I due furono interrotti dalla arrivo di una bambina alta poco più di una scatola dai capelli rosa e gli occhi cobalto
-Fine!!- gridò lei saltandole in braccio
-Milky! Che ci fai qui?! Sei da sola?- chiese la rossa
-Ma che dici! Sono scappata! Sono scappata per vederti-
Fine rimise subito Milky con i piedi a terra -tu cosa?!-
-Ma è ovvio! Ora che ti ho ritrovato non voglio lasciarti neanche per un secondo-
La ragazza si passò una mano sulla faccia e sbuffò. Ma dovevano capitare tutte a lei? Ora sarebbe dovuta ritornare a palazzo e sfortunatamente rivedere Shade...
Sorrise delicatamente, infondo era felice di rivederla e Milky aveva fatto tutta quella strada per lei, era quasi commossa
-Un momento... come mi hai trovato?-
-Beh.. ho pensato che tu saresti andata nella pensione più vicina, data la tua pigrizia- arrossii la bimba
Risero tutti insieme e Milky notò solo ora il ragazzo dietro di lei
Fece abbassare Fine come per sussurragli qualcosa all'orecchio -lui chi è?-
-Lui è Darion, mi ha aiutato prima quando mi era caduta la spesa-
-Tu devi essere Milky, la principessa del Regno della Luna- le disse il ragazzo abbassandosi, mentre la bimba lo guardava diffidente
-Non avere paura, non ti mangio mica sai?-
Milky sorrise, infondo era gentile. Più di suo fratello, questo era certo
D'un tratto gli si accese una lampadina nella testa e sorrise malignamente
-Darion tu vivi qui?- chiese
-No, sono venuto qui dal Regno del Mulino a Vento perchè è in atto una guerra, ed è pericoloso-
-Quindi... tu non hai un posto dove vivere?- dedusse
-Beh... per il momento resto qui... poi...-
-Ho un idea! Perchè non vieni a lavorare a palazzo?-
Fine la guardò storto. Ma cosa aveva in mente? E poi chiederlo così di punto in bianco?
Si abbassò vicino all'orecchio della bimba -cosa hai in mente?- sibilò tra i denti fingendo di sorridere
-Non preoccuparti, non mi sono dimenticata di te!-
-Allora?- chiese di nuovo rivolta al ragazzo
-Beh, non saprei..- sembrava in difficoltà
-E dai! Intanto te lo faccio visitare, poi mi dirai, d'accordo?- insistette Milky prendendolo per mano e uscendo dalla Pensione
Darion guardò Fine che si era appoggiata al muro sbuffando -finirò nei guai-
Dopo di che non potè fare a meno di seguirli anche lei

Rein si sedette accanto a Shade, su una panchina in giardino
-Vedrai che si sta solo nascondendo...- provò a consolarlo. Ma in realtà voleva convincere più se stessa che lui
-Si e una bambina si nasconde per due giorni interi?! Rein non dire sciocchezze!- cominciò ad arrabbiarsi alzandosi e calciando l'albero accanto
L'azzurra non sapeva cosa dire, gli prese la mano e gli sorrise. Per fargli capire che lei c'era, era lì con lui
Shade ricambiò sforzandosi esageratamente. Non riusciva a pensare ad altri se non alla sua sorellina
Una bambina di 6 anni in giro per il Regno da sola...
-Ehii!- gridò una vocina a loro tanto famigliare
-Milk...- Shade stava per andargli incontro ma fu bloccato alla vista di Josefine e un altro... chi era? Ma soprattutto cosa ci faceva ancora lì quella ragazzina?
-Milky!- gridò Rein superando il marito e dirigendosi verso la bambina per abbracciarla
-Ciao Rein!-
-Come stai? Tutto bene?- le chiese il fratello inginocchiandosi per carezzarle i capelli rosa
-Si, se non fosse stato per Josefine e Darion ora non sarei qui-
Il ragazzo lì guardò, ma Fine distolse subito lo sguardo infastidita
-Non so davvero come ringraziarvi-
Milky fece l'occhiolino a Darion e lo indusse ad annuire -non c'è di che...-
-Beh, per farti perdonare potresti riassumere Josefine!- esordii Milky rompendo il silenzio che si era creato -e già che ci sei anche questo ragazzo-
Shade gli lanciò un occhiataccia di rimprovero. Ma che stava facendo? Stava decidendo lei il personale del palazzo?!
-Mi dispiace ma..-
-Certo che accettiamo! In qualche modo Josefine deve essere ripagata, e anche questo ragazzo- si intromise Rein sorridendo amichevolmente
-Io non credo che...-
Fine stava per parlare ma ricevette un brusco pizzicotto da parte di Milky. Darion invece non sapeva che dire, ringraziò e accettò, senza fare complimenti
La questione si era risolta, nè Shade, nè Fine erano stati interpellati per dire la loro opinione al riguardo...
Come sarebbero andati i prossimi giorni?



Nota Autrice: u.u Hola!! Inseriamo pretendenti per Fine a go go! Poi aspettiamo che Shade diventi un pò geloso e poi... IL PASTICCIO E' FATTO! Haha, comunque vi saluto, un bacione :)

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Capitolo 10
*** Perchè ti vedo così fredda? ***


Fine stava silenziosamente infilando sotto le coperte Milky.
Doveva ricordarsi di comprare un'agenda per tutto quello che le stava capitando intorno
Roteò gli occhi dubbiosa
-Ehi Fine- la chiamò la bimba con gli occhi che faticavano a mantenersi aperti
-Dimmi, tesoro-
-Alla fine la festa di compleanno di mamma non si è fatta, è stata rimandata per tutto quello che è successo, si farà questa domenica- la informò
Fine sorrise al pensiero che forse la sua agenda si potesse chiamare Milky. Quella bambina era come una mangia-informazioni, ma infondo era dispiaciuta, perchè per colpa sua la Regina Maria non aveva potuto festeggiare il compleanno regolarmente
-Milky io...- si bloccò quando vide la bambina con il viso rilassato e gli occhi chiusi. Le parve una bambolina, che carina
Le diede un bacino sulla fronte e uscii con cautela, facendo attenzione a non fare rumore

Bussò all'ingombrante porta in ciliegio, la stessa porta della camera della Regina
-Si?- aprii la porta una signora dai capelli cobalto e gli occhi del medesimo colore con una vestaglia addosso. Nonostante gli anni la Regina continuava ad essere una bellissima donna
-Buona sera Regina- la salutò imbarazzata. Accidenti come avrebbe affrontato l'argomento "scuse"
-Josefine! Che fai qui a quest'ora della notte?- chiese sorpresa
-E-ecco... io ero venuta per scusarmi di aver fatto saltare la sua festa...-
La donna le alzò il viso che si era abbassato automaticamente verso il pavimento e la guardò comprensiva -non preoccuparti, io ormai i miei anni li ho trascorsi, sinceramente non so nemmeno perchè Rein voglia festeggiare il mio compleanno-
La ragazza rise di gusto
E proprio Fine pensò sorridendo
La rossa fece per andarsene quando fu bloccata dalla stessa Regina -aspetta-
-Si?-
-Qual'è il tuo piano?- chiese così di punto in bianco, lasciando che mille dubbi invasero la testolina rossa di Fine
-Mi scusi, non credo di capire...-
-Oh, io invece credo che tu capisca perfettamente, Fine-
La ragazza si irrigidii di colpo. Sperava tanto di aver sentito male, che figura avrebbe fatto? Anzi che figura stava facendo in questo preciso momento?
-E-ehm...c-cos...- le corde vocali si erano come seccate e dalla bocca le uscivano solo suoni striduli e poco udibili
-Perchè fai tutto questo?- chiese di nuovo la Regina allacciandosi uno scialle di lana sulle spalle
Fine abbassò la testa colpevole. Accidenti! Un travestimento da ippopotamo sarebbe stato più realistico. Tirò un lungo sospiro e cominciò a raccontargli la sua storia, i suoi sentimenti, le sue paure. Tutto. E intanto aveva lasciato cadere i suoi capelli rosso fuoco sulle spalle
Maria l'ascoltava comprensiva, senza lasciarsi sfuggire una virgola
-Sai- esordii quando Fine terminò la sua storia -a volte neanch'io capisco mio figlio. Fine tu sei una persona stupenda, e non ti meriti di soffrire, perchè non provi a cominciare una nuova vita?-
-In che senso?-
-Non fraintendermi: non voglio che tu te ne vada dal castello, ma prova a vivere nuovi amori, nuove emozioni. Shade non può essere stato l'unico ragazzo della tua vita-
La ragazza si alzò dal letto sorridente. Ora si sentiva benissimo, si era svuotata e aveva ricevuto consigli utili. Prese le mani della Regina e cominciò a riempirla di "grazie" e infine uscii dalla sua camera saltellando gioiosa. Che peso che si era tolta.

Il suo sorriso però svanii nel vedere due occhi cobalto passare lungo il corridoio
In quegli ultimi anni era diventato ancora più affascinante. I suoi tratti erano leggermente da uomo, ma per lo più ancora da ragazzo, i suoi lineamenti: perfetti. Nessuno era paragonabile a lui. Ma era proibito. Proibito toccarlo, proibito guardarlo, proibito annusarlo, lui era di sua sorella, e quella era la loro felicità.
Lo superò senza nemmeno degnarlo di uno sguardo, anche se prima lo stava letteralmente mangiando con gli occhi, ma forse lui non se n'era accorto
Continuò a camminare a grandi passi, sperando che non la fermasse, e quando fu, almeno così credeva lei, a metri di distanza sorrise allegramente
-L'ho scampata! Non mi ha neanche notata!- sospirò allargando il suo sorriso fino alle tempie
-Chi dovrebbe notarti?- chiese una voce dietro facendola sobbalzare
Si mise una mano sul cuore per calmarlo e poi fulminò Shade con lo sguardo. Che aveva intenzione di fare? Fargli venire una accidente?!
-Non lo faccia mai più. Se fossi stata un'anziana sarei già morta d'infarto- lo sgridò facendo ridere di gusto il ragazzo
Fine non l'aveva mai visto ridere così per qualcosa detto da lei, ma doveva ammettere che il sorriso di Shade era qualcosa di alquanto irreale
-Scusami tanto, non era mia intenzione spaventati. Volevo solo chiederti perdono per il mio comportamento in questi giorni- Shade fece per avvicinarsi alla ragazza, ma questa indietreggiò subito diffidente, e questo fu molto noto
-Stai tranquilla, non ti mangio- disse infatti. Era incredibile il modo in cui lo stava fissando, i suoi due occhi cremisi lo stava tenendo lontano con lo sguardo, impaurita era la parola giusta?
La ragazza abbassò lo sguardo -non c'è bisogno che si scusi, infondo io cosa sono? Una bambinaia, e lei deve trattarmi come tale, con permesso- rispose educata sorpassandolo e dirigendosi verso la sua camera
Fece per entrare ma un ragazzo arrivò davanti a lei con una velocità impressionante
-Darion!- esclamò lei guardando intensamente i suoi occhi neri. Erano meravigliosi, due perle. Sin da piccola aveva sempre adorato gli occhi scuri.
Shade notò i due parlare animatamente. Non capiva il perchè quella ragazza fosse così fredda solo nei suoi confronti, era come se volesse tenerlo a venti metri di distanza per stare bene. D'altronde con Rein andava abbastanza d'accordo, con Milky... beh, quelle due potevano considerarsi praticamente sorelle, e con sua madre aveva un buon rapporto. Ora perfino con il personale del palazzo, e l'unico era lui... perchè?
Sapeva di non essere stato tanto amichevole in quei giorni con lei, ma quella ragazza era così fredda nei suoi confronti da da quando aveva messo piede nel palazzo.
Alzò le spalle con noncuranza e si diresse verso la sua camera...



Spazio Autrice: E poi ha anche il coraggio di chiedersi il perchè Fine sia così arrabbiata con lui??!! Bah! Gli ho già dato una padellata sulla testa... Vi saluto ;) tanti bacini :)

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Capitolo 11
*** Al ballo ***


Fine stava aggiustando il vestito color pervinca con qualche ornamento del colore delle conchiglie a Milky.
Erano trascorsi svariati giorni, e domenica era arrivata in fretta. Fine, Milky e la Sarta di corte avevano confezionato nuovi abiti, con stoffe comprate e non stappate dall'armadio di Rein
-Fine, tu vieni non è vero?- chiese la bambina allacciandosi il braccialetto d'oro ornato di pietre colorate al polso
-Ma certo che verrò, ora però ho una cosa più importante da fare- disse uscendo in fretta e furia dalla piccola stanza tenendo tra le mani una scatola.

Rein si stava sistemando i capelli, indossava un corsetto bianco, cercava di stringerlo il più possibile. Non sapeva bene cosa avrebbe indossato quella sera, di certo qualcosa di speciale.
Sentii qualcuno bussare alla porta e andò ad aprire
Trovandosi davanti due occhi cremisi che la guardavano imbarazzati
-Josefine! Come mai sei qui? La festa sta per cominciare, non ti prepari?- chiese sorridente facendola entrare
La rossa rifiutò con un gesto della mano, dopo di che le porse la scatola
-E' per me?-
-Si- rispose timidamente
Rein alzò il coperchio rotondo e quello che vide la lasciò senza fiato: un vestito azzurro come il cielo, con diverse pietre trasparenti incastonate sul petto, e diversi risvolti particolari sulla gonna, era davanti a lei. Non ci poteva credere
Alzò gli occhi turchesi verso la ragazza, che teneva la testa bassa -non so se le può piacere, l'ho fatto per farmi perdonare...-
Non riuscii a continuare che Rein le saltò al collo e l'abbracciò, quasi commossa -Grazie,grazie e ancora grazie! E' il vestito più bello che io abbia mai visto!-
Fine sorrise automaticamente -ne sono felice-
Rein lo tirò fuori e le sembrò ancora più grande, la gonna era molto ampia, e aveva un velo, attaccato alla gonna che partiva dal fondo schiena e arrivata a strisciare per terra, quasi un abito da sposa. Rein non vide mai niente di più bello, certo era particolare e molto sofisticato, ma era magnifico, e a lei questo genere di cose piacevano
Fine si dileguò per andarsi a preparare, mentre sentiva ancora Rein che gli gridava per il corridoio dei "grazie"

-Fine stai ferma!- la intimò una bambina insieme alla sua Sarta Katia, stringendo il corsetto, che ormai toglieva il respiro alla ragazza. Non era grassa, era magra, sebbene amasse mangiare, ma stare dentro a quel "coso" era come sentire un pitone intorno alla vita, che stringeva e stringeva fino a soffocarti
Il vestito di Fine non era sofisticato come quello di Rein, era semplice e discreto, forse il classico vestito che le principesse usavano per andare a fare la spesa, sempre se le principesse sapessero farla la spesa! Finora lei era l'unica
Aveva una scollatura quadrata, che lasciava scoperto il petto bianco e puro come il latte della ragazza, decorato di qualche neo, arrivava di poco sopra al seno, così da non sembrare volgare
Le maniche erano a palloncino, non troppo evidenti e teneva dei guanti bianchi che partivano dal polso, la gonna non era delle più ampie, anzi. Ma la cosa che le piaceva di più era il colore: un bel rosa conchiglia, molto chiaro e delicato, era ornato di piccole rose rosse sui fianchi e sul petto. Eh, si. Quel vestito le piaceva molto, ma confronto a quello di Rein poteva considerarsi solo un "semplice abito"
-Sei sicura di non voler sciogliere i tuoi capelli, è un peccato, sono così belli- chiese la bimba risvegliandola dai suoi pensieri
-No, non se ne parla, Milky, mi riconoscerebbero subito!-
-D'accordo- si arrese Milky sospirando
Fine la guardò meglio: era davvero molto carina! Aveva una splendida coroncina sulla testa e i suoi capelli corti e rosa, come li aveva sempre desiderati, le donavano tanto. Non riuscii a trattenere un sorriso, mentre la guardava dallo specchio, sistemandosi i capelli castani in una pettinatura semplice che li rendeva cotonati dietro, e gli unici arnesi che li tenevano su erano alcune mollette non visibili e delle rose rosse finte per abbellire, intonate al vestito
-Andiamo- disse infine prendendo per mano la bambina e dirigendosi verso la sala principale
-Buona serata!- le augurò Katie riordinando la sartoria

Dal corridoio di poteva già udire la musica delicata che riecheggiava per tutto il palazzo
Fine rimase immobile, con la bocca aperta nel vedere il numero di persone presenti. Avevano per caso invitato tutto il pianeta?
-Andiamo- la trascinò Milky dirigendosi verso le scalinate
In quel momento mille luci si spostarono in cima alla gradinata. La Regina Maria scese con grazia le scale decorate di un tappeto rosso, seguita da Rein, era bellissima, probabilmente la più bella di tutta la festa. Fine capii solo ora il motivo del perchè Shade avesse scelto Rein a lei, sua sorella era aggraziata, slanciata, non si scomponeva mai, ed era bellissima
Notò dopo qualche istante che era a braccetto con suo marito. Fine non vide mai nulla di più perfetto, ma si limitò solo a guardare. Come aveva già detto quella era "proprietà privata", e infondo meritava molto di più Rein a lei
Milky notò lo sguardo appassito di Fine e le strinse più forte la mano -sei bellissima-
Lei le sorrise in risposta -tranquilla, sto bene-
Una mano le toccò la spalla da dietro e lei sobbalzò, voltandosi. Rivide quei bellissimi occhi neri che appartenevano solo a un ragazzo: Darion
-Fine- sorrise lui -stasera sei davvero meravigliosa-
La rossa arrossii timidamente spostando lo sguardo verso Milky che sghignazzava
-S-sono felice di vederti Darion- rispose lei
Fine dovette ammettere che il ragazzo che si trovava davanti poteva quasi fare concorrenza a Shade, per un momento si perse nei suoi occhi neri, senza accorgersi che il ragazzo gli aveva afferrato la mano
-Ti va di ballare?- chiese
La rossa guardò Shade e Rein impegnati nel loro ballo, che sicuramente non avrebbe avuto fine, e poi si rivoltò verso Darion sorridente -volentieri!-
Fine non amava ballare a lungo, ma quella sera non riusciva proprio a staccarsi dal suo compagno. Ma si sentiva quasi messa in soggezione dagli sguardi invidiosi di alcune ragazze, e come non darle torto?
Avrebbe però temuto di più gli sguardi che lanciavano a Rein, già, in quella stanza non solo le invitate erano invidiose dell'azzurra, anche una ragazza dal vestito del colore delle conchiglie rosa, che in quel momento si sentiva invisibile agli occhi di Shade

Ben presto la sala di svuotò, e rimasero solo Shade, Rein, Milky, Darion e Fine. Già, solo Fine e Darion avevano deciso di andare a quella festa, il resto del personale era per lo più anziano e desiderava approfittare della serata per riposare
La rossa cominciò a riordinare qualche cartaccia, mentre Rein le diceva che avrebbe sistemato tutto domani, ma non c'era proprio nulla da fare
-Come si dice: mai rimandare a domani quello che puoi fare oggi!- esclamò sorridente continuando il suo lavoro
Darion invece aveva preferito ritirarsi nella sua stanza, dopo aver dato un bacio innocente sulla guancia della rossa se ne andò augurando a tutti buona notte
Fine aveva quasi finito di pulire, e stava tornando con un secchio d'acqua, ma sfortunatamente qualcuno lassù volle farla inciampare e versarsi tutto il liquido addosso
-Maledizione!- sbottò cercando di alzarsi, ma le sembrò quasi impossibile
D'un tratto vide una mano muoversi davanti a lei, in segno di aiuto. Alzò gli occhi, in quel momento disperati, verso il soggetto in questione e le mancò il fiato.
Shade quando vide il suo sguardo non riuscii a credere a quello che aveva davanti: quegli occhi erano troppo simili, no anzi, erano praticamente gli stessi di quelli di Fine!
Scacciò quei pensieri impossibili spostando lo sguardo sulla sua mano -forza, ti aiuto-
La ragazza lo guardò con astio, quasi odio e provò ad alzarsi da sola, ma invano
-Se non fossi così testarda e lasciassi che...-
-Ce la faccio da sola!- sbottò in faccia al ragazzo che ritirò subito la mano
Maledii più volte quel dannato vestito che non le permetteva di alzarsi, vide una sedia accanto a sè e si aggrappò a quella alzandosi
Fece dietro front e si diresse verso la sua camera, quasi in lacrime

Fine si stava strizzando la parrucca quando sentii qualcuno bussare alla porta
-Entra Milky- fece lei senza distogliere lo sguardo dal vestito bagnato che portava ancora addosso
-Non sono Milky, sono Shade, posso entrare?- chiese gentilmente, mentre la rossa si sentiva il cuore in gola
Andò alla porta e l'aprii trovandosi davanti due pozze cobalto, senza fine, davanti a sè
-Mi dispiace- esordii -domani continuerò a pulire...-
-Non sono venuto per questo- la zittii il ragazzo, usando il suo torno freddo, che a Fine mancava come l'aria
-E-e per c-cosa?-
Shade si grattò la testa imbarazzato -mi dispiace per l'incidente, ma non era mia intenzione offenderti, volevo solo aiutarti-
-Non preoccuparti, io mi innervosisco sempre in queste situazioni-
Rimasero in un silenzio soffocante, Fine respirava malapena, ma Shade sembrava calmo, come sempre
-Allora, tu e Darion siete fidanzati- affermò fissando lo stipite della porta
Fine alzò un sopracciglio perplessa. E a lui cosa gli importava?
-No, non siamo fidanzati, c'è solo uno stretto rapporto di amicizia-
-Sono felice per voi, dovete conoscervi da anni per volervi così bene, durante il ballo non vi siete staccati di un centimetro-
Ma senti un pò che sfacciato! Quanto poteva essere curioso quel ragazzo?
-Mi scusi, anche lei non mi sembra che si sia staccato da Rein e comunque no, non ci conosciamo da anni, mi ha aiutata quando sono stata cacciata dal castello- rispose gelida senza togliere quella nota di gentilezza che la distingueva da una semplice chiacchierata a una discussione in piena regola
-Hai ragione, non dovrei farmi gli affari tuoi. Ma la mia è semplice curiosità, sai tu sei così chiusa-
Fine lo fissò sconvolta. Ma chi si credeva di essere? Lei era solo la bambinaia di sua sorella, perchè gli doveva delle spiegazioni. Strinse i pugni per non colpirlo in pieno volto
Autocontrollo Fine
-Scusi, dove vuole arrivare?-
-Da nessuna parte, ero venuto per chiederti se era tutto a posto-
La rossa abbassò lo sguardo -finchè non sono morta...-
-Come?-
-Niente! Ora, sono molto stanca, si potrà fare gli affari miei domani, d'accordo? Buona notte!- esclamò rossa in volto spingendolo fuori dalla stanza e sbattendo la porta
Shade sorrise automaticamente Che ragazza strana!



Nota Autrice: Come vi sembra? Un bacione :)

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Capitolo 12
*** L'incidente ***


Fine aveva appena messo a letto la piccola Milky per il suo solito pisolino quotidiano. E ne stava approfittando per strofinare la suola delle sue scarpe con la spazzola apposta
Era seduta a terra appoggiata al muro del corridoio, qualche cameriera la fissava mentre passava, alcune con un aria curiosa, altre con chi non sapeva come comportarsi, e altre la ignoravano senza nemmeno notarla.
D'un tratto sentii una porta cigolare, e vide da lontano una sagoma dai capelli cobalto uscire dalla sua stanza indisturbato con un libro sottobraccio
Per fortuna prese il corridoio opposto
Tsè! Impiccione! gonfiò le guance pensando mentalmente a quanto era stato sfacciato la sera prima
Guardò la porta socchiusa, e una strana curiosità le invase il corpo, facendolo muovere da solo
Sapeva già che si sarebbe cacciata nei guai

La stanza non era cambiata, tranne per il fatto che il letto era completamente in ordine. Sicuramente quella ora veniva usata come camera per gli ospiti speciali, visto che lui ormai dormiva con Rein.
Entrò con precauzione, assicurandosi che nessuno la stesse osservando, e si richiuse la porta dietro
Il soffitto di quella stanza era rimasto lo stesso: decorato di tante piccole stelle, ognuno avrebbe affermato con sicurezza che quello non si trattava del soffitto, bensì del cielo stesso.
Quando, però i suoi occhi si posarono sull'armadio il suo cuore si indebolì.
Lì, appeso all'anta destra c'era il vestito che ormai si aspettava di vedere nella pattumiera
-Eclipse...- sussurrò avvicinandosi come in stato di trance
Si sentiva il cuore in frantumi. Perchè aveva scelto sua sorella e non lei? Perchè aveva deciso di rompergli il cuore in tanti piccoli cocci, che ormai non potevano più essere raccolto o aggiustati. Perchè? Perchè?
Si voltò verso la finestra, dove era appeso proprio il suo cappello, quello che lei tanto adorava, ma non riuscii neanche a formulare il pensiero di toccarlo che questo fu portato via dal vento, svolazzando di qua e di la come un passerotto in pieno inverno
La folata di vento cessò e il capello cadde, incastrandosi, in un ramo di albero spoglio
-Dannazione!-
La rossa guardò giù e l'altezza era decisamente troppa, se fosse caduta sarebbe sicuramente finita a lucidarsi l'aureola, però non poteva nemmeno lasciarlo lì
La determinazione di andarlo a prendere prevalse, e senza attendere oltre scavalcò il balconcino e cominciò ad aggrapparsi ai rami
C'era quasi arrivata, un piccolo sforzo e tutta quella brutta faccenda si sarebbe risolta, se non fosse per il fatto che qualcuno le fece perdere la concentrazione e di conseguenza la fece scivolare
-FINE!- gridò la voce di Darion dalla finestra
La rossa sobbalzò e perse l'equilibrio. Avrebbe voluto aggrapparsi, ma si era sbilanciata troppo in fretta e ora stava precipitando. Ok, poteva già dire addio alle gambe per far spazio alle ali da angioletto, ma questo non successe mai, perchè un ramo le bloccò la caduta. Lei tutta graffiata in volto e sulle braccia si aggrappò, era precipitata, ma l'altezza era comunque impressionante
Dannazione a me, al vento e al cappello di Eclipse!
Non avrebbe resistito per molto, perchè entrambe le mani erano sanguinanti e stavano reggendo tutto il corpo
-FINE! STAI BENE?!- le urlò il ragazzo affacciato alla finestra in preda al panico
Fine arricciò il naso infastidita -ti sembro una che è nella posizione di star bene?! MUOVITI VAI A CHIAMARE QUALCUNO!-
-D'accordo, tu rimani lì!- si raccomandò correndo a chiedere aiuto
-E dove vuoi che vada?- borbottò ironicamente sentendo il polso pulsargli
Strinse i denti, mentre sentiva la mano cedere, fu un attimo e una delle due mani si staccò dal ramo, sarebbe stata questione di secondi prima che l'altra mano avesse imitato la prima
Ti prego, Darion, fai presto
In un secondo, però, successe l'inaspettato: il ramo si spezzò e la rossa riprese a cadere, sbattendo contro i possenti rami...

-Regina Rein! Regina Rein!- la chiamò un ragazzo, mentre questa era impegnata a parlare con la cuoca, per il menù di questa settimana
-Darion! Calmati! Che è successo?-
Il ragazzo riprese a respirare regolarmente e guardò l'azzurra disperato

-Cosa!? E perchè non l'hai detto subito! Muoviti, vai a chiamare i pompieri!- le ordinò l'azzurra al corrente dei fatti
Il ragazzo dagli occhi del colore della liquirizia annuii e obbedii agli ordini

Quando arrivò nella stanza di Shade e si affacciò alla finestra vide solo un ramo spezzato, senza nessuno ragazza dai capelli castani e gli occhi cremisi. Tutto intorno sebrava tranquillo, poi una voce la risvegliò dai suoi pensieri
-Rein!-
La ragazza abbassò lo sguardo e vide, vicino a una panchina, Shade con in braccio la ragazza. L'azzurra sgranò gli occhi per le condizioni di Josefine
-Presto!- urlò -portiamola in infermeria!-




Nota Autrice: Che brutto incidente! Ora vi saluto, un super bacione :)

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Capitolo 13
*** Sviluppi vari ***


I suoni arrivavano lenti e amplificati alle orecchie della rossa, e il mondo intorno a lei era solo una grande macchia che univa colori, tanti colori.
Ma pian, piano tutto si fece più nitido
La prima cosa che sentii fu qualcosa di delicato sfiorarle il braccio, si voltò, e vide una testolina rosa che probabilmente si era addormentata
-Milky..- sussurrò piano sforzandosi di sorridere, ma era già tanto che il dolore alla testa gli permettesse di respirare
La bambina però aveva sentito, e si era svegliata. Le sue pupille si allargarono alla vista di Fine sveglia e poi si restrinsero di nuovo, facendo spazio all'umido delle sue lacrime
Come se avesse visto il paradiso per la prima volta
-FINE!- urlò buttandosi letteralmente addosso alla ragazza, e provocandogli un gemito di dolore
-Perdonami...- si scusò staccandosi di colpo
Qualcuno entrò in camera, Rein, seguita da Shade
-Si è svegliata?- chiese
-Si-
L'azzurra si sedette accanto al letto e gli strinse la mano -non ho mai conosciuto una ragazza più imprudente di te-
Fine si limitò a sorridere -sto bene-
-Non si direbbe-
-Ma io sono una ragazza forte! E domani sarà già tutto passato-
-Lo spero! Ora io devo proprio andare- disse Rein uscendo dalla camera e augurando una veloce guarigione a Fine.
La rossa si voltò verso i due rimasti e si strofinò l'occhio destro -quanto ho dormito?-
-Per tutta la notte e tutto il pomeriggio- rispose Shade sedendosi ai piedi del letto e cominciando a tastare il piede di Fine
La ragazza, non ebbe nemmeno il tempo chiedergli cosa stesse facendo, che un dolore lancinante gli percorse tutto il corpo
-Ahi!- strinse i denti per non gridare
-Come pensavo, ti sei slogata una caviglia- affermò sicuro
Milky guardò sullo stesso punto in cui Shade aveva stretto la mano e abbassò la testa dispiaciuta. Se Fine non poteva farle da bambinaia sarebbe dovuta andarsene? No, non poteva permetterlo
-Milky- la chiamò suo fratello -per favore, vammi a prendere le erbe curative che tengo nella serra-
La bambina non se lo fece ripetere due volte ed uscii come un tornado dalla stanza
Fine aggrottò la fronte. Che diamine, non poteva andarci lui?! Ora si sentiva a disagio!
Non proferii parola
-Mi spieghi...- esordii il ragazzo -che cosa ci facevi lassù?-
Perfetto. E ora che gli rispondeva? "Stavo recuperando il tuo cappello di Eclipse"
-Avevo visto un uccello esotico- mentii
Shade rimase in silenzio per qualche secondo e poi scoppiò a ridere -e tu saresti salita fin lassù, rischiando la vita, per ammirare un uccello esotico?! A parte il fatto che nel Regno della Luna non migrano quei tipi di volatili, ma non ci avrebbe creduto nemmeno Milky a questa storia. Non mentire-
La ragazza gonfiò le guance offesa. Ma chi si credeva di essere?
-Scusi, ma perchè devo dare a lei delle spiegazioni?!-
Shade si appoggiò al letto, e si abbassò fino a raggiungere i due centimetri di distanza dal naso di Fine e sorrise malignamente -perchè sono il tuo sovrano, e se chiedo delle spiegazioni queste devono essere date!-
Le guance della rossa si colorarono di un nuovo colore: il rosso-Fine. Avrebbe tanto desiderato che qualcosa, anche solo un piatto rotto, un verso di animale, qualsiasi cosa coprisse i battiti del suo cuore accelerati in meno di due secondi
-N-non sono affari suoi... e o-ora si s-posti fa caldo!- riuscii a balbettare voltando la testa da un altra parte. Sbagliato! Ora sentiva il respiro di Shade solleticarle il collo, il che la faceva accaldare di più
Il momento fu interrotto dall'entrata di Milky. Fine non ringraziò mai abbastanza quella bambina, e il cielo, per quella grazia.
Shade si ricompose e prese le erbe dalle mani della sorella ringraziandola

-Shade rimani tu con Josefine?- chiese Milky facendo per uscire
-Vol...-
-No.. non è il caso, Shade avrà così tante cose da fare..- lo interruppe la ragazza
-No, in realtà non ho da fare nulla oggi- rispose tranquillo
Fine lanciò un occhiata disperata alla bambina sperando che capisse, e lei capii
-Oh, beh a pensarci bene, è meglio se resto io con Josefine, sai tra donne ci si capisce- decise Milky rientrando e sedendosi accanto al letto dell'amica
-E va bene, per qualsiasi cosa chiamatemi-
E detto questo, Shade uscii, e Fine potè finalmente tirare un sospiro di sollievo
-Io proprio non ti capisco!- borbottò la bambina incrociando le braccia e mettendo il broncio
-Perchè?-
-Per una volta che hai l'occasione di rimanere da sola con mio fratello te la lasci scivolare dalle mani!-
La rossa sorrise a quell'affermazione -Milky, tuo fratello è sposato, io e lui non abbiamo nulla a che fare-
La bambina guardò la porta pensierosa
Ci riuscirò



Nota Autrice: Scusate! Scusate! >.< Il computer era in riparazione e me lo hanno ridato solo oggi >.< Perdonoooo!! Spero di essermi fatta perdonare con questo capitolo un super bacione :)

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Capitolo 14
*** La gelosia scatena la rabbia ***


Fine fissava il soffitto annoiata
-Uffa- sbuffò portandosi le mani dietro la testa. Si sentiva inutile e tutte quelle persone che gli davano tanto affetto la facevano sentire piccola
Guardò la sedia affianco a lei, era vuota. Milky era andata a raccogliere dei fiori di campo per lei
Sorrise pensando a come quella bambina riusciva a svignarsela con una scusa così scarsa.
I suoi pensieri furono interrotti dal cigolare della maniglia. Si voltò di colpo e fece finta di dormire
-Guarda che lo so che sei sveglia- sorrise Shade entrando con una cioccolata calda tra le mani
Fine divenne più rossa dei suoi capelli, ora coperti da una parrucca, e non osò nemmeno girarsi
"Perchè devi essere sempre, perennemente dove sono io?" questa domanda se la poneva ogni volta che lo incontrava
-Tranquilla, ci sono abituato. So di non andarti tanto a genio, sbaglio?- continuò poggiandogliela sul comodino
La ragazza si voltò un pò imbambolata. Come aveva fatto a capirlo?
-Mh- si limitò a far uscire questo suono, che poco diceva
Shade la vide a disagio e si sedette accanto al suo letto. Intanto nella stanza calò un silenzio tombale
-Milky alla fine se l'è svignata-
-Già..-
Nessuno avrebbe mai detto che quella ragazza dai capelli rossi parlasse di meno del tenebroso Shade. Tempo fa, ogni volta che Shade apriva bocca per dire anche solo un "Si", Fine lo memorizzava come un momento di estrema rarità. Ora invece la situazione era complicata, l'aria pesante e...Fine a disagio.
-Se sei preoccupata per la tua caviglia stai tranquilla che fra qualche giorno potrai riprendere a camminare, anche se con l'uso delle stampelle, ma sarà momentaneo- la informò
La ragazza poggiò la sua tazzina sulle cosce, coperte dalle lenzuola di seta, e guardò il ragazzo con uno sguardo senza significato, quasi vuoto
-Posso farle una domanda?-
-Dimmi pure...-
Prima che potesse fiatare qualcuno entrò nella camera sorpassando il Re
-Josefine! Come stai?- chiese preoccupato Darion
La ragazza riacquistò il sorriso vedendolo -ora sto bene, tranquillo-
-Oh, grazie al cielo! Che spavento che mi hai fatto prendere! Ecco questi sono per te- sospirò sollevato porgendogli un mazzo di tulipani gialli, mischiati a delle viole di campo. Il tutto emanava un profumo soave
-Grazie- disse imbarazzata annusandoli
Shade si sentii strano. Come qualcosa che cresceva dentro di lui, ma la domanda che si porgeva era: Perchè solo con la sua presenza, Josefine spegneva il suo sorriso?"
-Perdonami- disse toccando bruscamente la spalla al ragazzo -ma c'è già Milky a raccogliere i fiori per Josefine-
Neanche lui sapeva bene il motivo per cui avesse usato quel tono gelido e infastidito. Ma aveva reagito come gli aveva dettato il cuore
-Beh, non c'è niente di male se gli ho fatto anch'io questo regalo- rispose l'altro di rimando
-Darion ha ragione, a me piacciono i fiori- si intromise la rossa, facendo finta di niente. Ma aveva già visto quell'espressione, era la stessa espressione di tanti anni fa, quando lei si era "infiltrata" nel castello del Regno Solare per andare da Bright, ancora vittima del Cristallo Nero, rimettendoci per poco la vita.
No, impossibile. Shade non può essere...g-geloso?! E' sposato! Oh, Fine! Tu fantastichi troppo!" si ritrovò a pensare dandosi della stupida bambina ingenua che non capiva mai nulla
Shade si alzò senza proferire parola e uscii dalla stanza -se hai bisogno di me basta che mi chiami-
La ragazza vide la sua sagoma sparire dietro la porta pensando alla sua frase. Anche prima l'aveva detto, e allora perchè questa volta le sembrava molto più di una frase normale?
Che si stesse innamorando nuovamente di Shade? Beh, quello lo era sempre stata, ma aveva deciso di dare una svolta alla sua vita
Scosse la testa
-Tutto bene?- le chiese il ragazzo dagli occhi liquirizia
-S-si, grazie ancora per i fiori- finse un sorriso
Darion rimase quasi tutto il pomeriggio in quella stanza, fino all'arrivo della bambina che prese il suo posto, mentre il ragazzo ritornò al lavoro
-E' carino- le confessò Milky appena questo uscii dalla porta
Fine la guardò storto -ma che dici?! Sei solo una mocciosa!-
-Io una mocciosa!? Saprei camminare meglio io sui tacchi che te!- la stuzzicò
-E' una sfida per caso?-
-No, ne usciresti perdente-
La rossa roteo gli occhi e assunse una aria che diceva: "Ma senti questa!"
Senza che se ne accorgesse gli alzò le ascelle e gli fece il solletico finchè la bambina non la implorò di smettere
-La volete smettere di fare tutto questo baccano?- irruppe uno Shade abbastanza irritato
Fine smise subito e il sorriso di Milky si rabbuiò
-Ma che ti prende?- chiese sua sorella
-Mi prende che fate troppo baccano!-
-Ma ci stavamo solo divertendo un pò...- rispose Fine, messa in soggezione da subito da quello sguardo polare
-Devi fare la Governante non la bambina immatura, è abbastanza chiaro?!-
La rossa sussultò. Ma perchè aveva questi sbalzi d'umore? Proprio non lo capiva! Prima era gentile, poi maleducato e domani cos'era? Di nuovo amichevole?
-Non trattarla così!- si intromise Milky
-Io la tratto come...- Shade stava per sputarglielo in faccia ad entrambe ma quando incrociò gli occhi lucidi della ragazza nel letto si bloccò. Si sentii morire dentro, non l'aveva mai vista così...distrutta. Era sempre scappata, o aveva trattenuto le lacrime per non essere al centro dell'attenzione. Ma questa volta non c'era riuscita.
-Esci- le ordinò sua sorella disgustata
Shade si voltò impassibile ed uscii senza nemmeno chiederle scusa.
Appena fuori, sbirciò nello spioncino e le vide abbracciate
Perdonami...



Nota Autrice: Eh, eh u.u Quando si è gelosi si ha sempre un umoraccio! Ora vi saluto :) Tanti bacini :)

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Capitolo 15
*** Che vergogna! ***


-Fine?- si sentii chiamare da una voce delicata
La ragazza dagli occhi cremisi aprii le iridi e si ritrovò davanti due iridi cobalto
-Milky...- mugugnò con la voce impastata dal sonno -a che ora ti sei svegliata?-
-Non sono io che mi sveglio presto, sei tu che dormi troppo!- rise poggiando un vassoio colmo di prelibatezze -ti ho portato la colazione-
Fine gli sorrise carezzandogli quei bellissimi capelli rosa -grazie-
Si preparò una fetta di pane con la marmellata e il burro, e ne offrii una anche alla bambina
-Come stai?- le chiese dopo attimi di silenzio, si udivano solo i denti che trituravano il pane
-Credo che oggi farò pratica con le stampelle- la informò Fine mandando giù un boccone
-Non parlavo di quello..-
La rossa abbassò lo sguardo smettendo di mangiare, se la ricordava bene la sua frase. Rialzò la testa e si sforzò di sorridere -non è successo niente, è volata via come la polvere la sua frase-
Milky la fissò mentre riprendeva a mangiare, senza proferire più parola.

Il pomeriggio Fine assicurò a Milky che lei stava bene e che non doveva preoccuparsi. La bambina si annoiava molto da quando Fine aveva avuto quell'incidente, e così aveva deciso di andare a giocare un pò al parco, l'avrebbe accompagnata Darion.
La stanza era completamente vuota, il silenzio regnava ormai da ore e ore
Fine guardò le stampelle
Devi fare la Governante, non la bambina immatura!
Una fitta al cuore la colpii, ma rialzò lo sguardo più determinata di prima
Scese dal letto e cominciò a camminare, zoppicando e aggrappandosi ai mobili o alla parete, verso le stampelle
Quando Milky sarebbe tornata gliele avrebbe suonate di santa ragione! Gliel'aveva detto, ridetto e ripetuto di lasciarle vicino al letto!
Finalmente riuscii ad arrivarci, esultò mentalmente, mentre se le posizionava sotto le ascelle
-CE L'HO FATTA!- gli uscii di getto cominciando a muoversi per tutta la camera. Accidenti! Quant'era che non si muoveva da quel dannato letto?! Due giorni? Ma poco importava, ora poteva di nuovo muoversi. Certo, zoppicando e con due bastoni sotto le ascelle, ma almeno avrebbe passato più tempo con Milky.
Lasciò le stampelle sul letto, e cominciò a spogliarsi per farsi una bella doccia rinfrescante, ormai si sentiva l'odore delle coperte addosso, dopo di che si sarebbe diretta verso il parco, perchè il suo compito era quello di stare con Milky, e non stare a poltrire in un letto, ormai marcio dal suo punto di vista, a piangere per Shade. Eh, no! Quella non era vita!

Uscii dal bagno dopo una bella oretta, se l'era presa comoda, d'altronde aveva tutto il pomeriggio.
-Possibile che non ci sia mai un asciugamano nel mio bagno!- si lamentò togliendosi l'accappatoio di dosso, stava per fare lo stesso errore anche con il turbante che copriva i suoi capelli rossi, ora privi di parrucca, quando qualcuno la fece voltare
"L'osservatore" tossii nervosamente e Fine chiuse gli occhi pietrificata.
-Ti prego, fa che sia solo il vento- supplicò mentalmente voltandosi con una lentezza esasperante
Purtroppo non era il vento, si ritrovò due occhi cobalto fissarle insistentemente la schiena, fino a percorrere tutto il corpo nudo
Fine non si vergognò mai tanto: non era una bambina, ormai aveva le forme da donna. Sprofondare negli inferi più oscuri? Magari!
Notò che aveva tra le mani quei benedetti asciugamani, in meno di un millesimo di secondo ne afferrò uno ed entrò in bagno senza spiccicare parola, più rossa lei di un papavero
Shade non si accorse nemmeno che la ragazza era entrata in bagno, che velocità! Fissò la porta un pò imbambolato
Fine scivolò lungo il muro e il suo respiro cominciò a diventare più regolare. No! No! No! NO! Dannazione! Non doveva assolutamente succedere! Perchè? Perchè doveva capitare tutto a lei?
Si rivestii velocemente ed indossò la sua solita parrucca, ma rimase comunque lì dentro per un altra ora, non ci sarebbe andata al parco, non adesso, non oggi.

-Tutto bene?- le chiese Shade dopo secondi interminabili di silenzio, dall'altra parte della porta
Nessuna risposta
-Josefine?-
Niente
-Ascoltami, so come ti senti, ma devi stare tranquilla, sono cose che possono succedere- cercò di spiegare, ma non era bravo a consolare, ne tanto meno a tranquillizzare
Fine sentii il cuore scoppiarle nel petto, fece cadere la testa nelle ginocchia, sperando che tutto intorno diventasse muto
-Mi dispiace, ok?- continuò il ragazzo -ieri sera, non avevo intenzione di trattarti così, non so neanche io cosa mi è preso, per favore perdonami-
La rossa alzò la testa, con le lacrime che cadevano sulle braghe larghe, le parole non le uscivano, solo singhiozzi
-Va via- riuscii a pronunciare abbastanza per farsi sentire
Shade fece come gli era stato detto, vista la situazione e visto quello che gli era appena capitato. Appena le cose si sarebbero aggiustate sarebbe andato a parlargli, poco ma sicuro!



Nota Autrice: *Viola in volto con le orecchie che le fumano* oddio che vergogna! >.< Va beh, mi è uscito così sto capitolo!! Scusate il ritardo :( Spero vi sia piaciuto!

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Capitolo 16
*** L'invito ***


-Fine non crederai mai a quello che mi è successo, ero...- la bambina dai capelli rosa si bloccò nel vedere che Fine non era nel suo letto
Eppure dovrebbe esserci! Viste le sue condizioni
Provò a chiamarla, ma non si udii nessuna risposta, la chiamò e richiamò ancora cercando perfino sotto al letto
-Che succede Milky? Perchè stai urlando come un aquila?- chiese Darion irrompendo nella stanza
-Fine se n'è andata!- cominciò a piangere mischiando parole con singhiozzi strozzati
Il ragazzo gli carezzò la testa e si diresse verso il bagno, aprii piano la porta, magari stava solo facendo la doccia e non aveva sentito.
Qualcosa però sembrava bloccare l'entrata. Era lì, che dormiva beatamente seduta sul pavimento
-L'ho trovata- disse rivolto a Milky
La bambina corse con il cuore più leggero di una piuma verso la porta bianca. Entrambi si chiesero che ci faceva accovacciata a terra, sul pavimento del bagno.
Nella testa di Milky balenò l'idea che fosse colpa del fratello, ma lasciò correre.
Darion l'adagiò sul letto e, insieme, alla bimba gli rimasero vicini finchè non si svegliò

-Che succede?- chiese la rossa assonnata
-E' quello che vorrei sapere anch'io! Che ci facevi accovacciata sul pavimento del bagno!- rispose Milky
Fine si ricordò quello che era successo qualche ora fa, ma preferii non raccontare nulla
-Permesso?- chiese una voce dietro la porta
Una chioma azzurra entrò nella piccola stanza con una tazza di thè tra le mani -come stai Josefine?-
-Potrebbe andare meglio...- rispose sorridendo appena
-Ti capisco, sono venuta per chiederti se questa sera volevi cenare con noi-
Fine guardò Milky che aveva la tipica faccia di chi moriva dalla voglia che accettasse. Sospirò, infondo lo faceva per lei.
-D'accordo..-
-Fantastico!- esultò l'azzurra -allora ci vediamo a tavola alle sette e mezza-
E detto questo uscii
-Ci sarà da divertirsi- disse maligna Milky, mentre Fine roteava gli occhi esasperata.

-Dannazione, Milky!- si lamentò Fine con addosso solo l'intimo, mentre la bambina metteva a soqquadro l'armadio -dobbiamo andare ad una cena, non a una festa nazionale!-
-Voglio che per una volta Shade ti guardi con altri occhi!-
Fine divenne viola in volto e se lo coprii con il cuscino -ma che stai dicendo?!-
-Trovato!- esultò
La rossa si tolse il cuscino dal viso e guardò il vestito storto
-Oh, no! Non se ne parla! Non mi metterò mai quel vestito!-
Figurarsi! Quel vestito era troppo... succinto, scollato ed estremamente stretto

-Non capisco perchè mi lascio sempre convincere da te- sospirò Fine con indosso quello stra-maledetto vestito.
-Sei bellissima, non ha nulla di sconcio questo vestito- disse la bambina prendendole la mano e camminando in direzione del grande tavolo.
Shade guardò la ragazza ammaliato, mentre Rein la guardava un pò invidiosa. Non l'aveva mai vista così, era abituata a vederla nelle vesti di "bambinaia" con semplici vestiti, molto lontani dagli abiti regali che lei indossava ogni giorno, e vedere tutta quella bellezza nascosta gli aveva provocato un pò di gelosia.
-Sai- disse la bambina dai capelli rosa avvicinandosi al fratello -sarebbe più gradito se chiudessi la bocca-
Il ragazzo si risvegliò e si versò l'acqua nel bicchiere, ritornando con le vesti della sua solita aria da indifferente.
Fine si sedette e la cena cominciò...



Nota Autrice: Sto andando sempre di più fuori tempo vero? Perdonatemi! Cercherò di essere più puntuale.. Un bacione :)

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Capitolo 17
*** Sei veramente tu? ***


Fine si stava svestendo.
Quella era di certo stata la cena più imbarazzante di tutta la storie delle sue cene, e dire che lei adorava abbuffarsi!
Ma comunque, nulla di speciale. Si era parlato del più e del meno, avrebbe tanto voluto tirar fuori l'argomento "Fine", ma lei non era quel genere di persona
Sentii la porta dietro di lei aprirsi
-Milky chiudi la porta, per favore- disse senza neanche voltarsi
-Non sono Milky-
Fine appena sentii quella voce corse dietro la tenda per coprirsi
-Sta diventando un'abitudine entrare nella mia stanza quando non ho nulla addosso?!-
-Scusami avrei voluto bussare, ma non mi avresti aperto, così sono entrato- disse Shade sedendosi sul letto e dando le spalle alla ragazza, così che si potesse vestire tranquilla -comunque questa volta almeno hai qualcosa addosso-
Fine rise antipaticamente -che carino! Senti non sono tua moglie, quindi prima di entrare qui sarebbe gradito che tu bussassi!-
Uscii dalla tenda con il suo pigiamone rosa allacciato fino al collo
Shade soffocò in una risata appena la vide, era così buffa!
-Beh? Che hai da ridere?- chiese lei mettendo il broncio
-No scusa! Ma sembri una vecchietta!-
-Che cos'hai detto?!-
-Nulla, nulla-
Fine alzò un sopracciglio curiosa -beh? Sei venuto qui per darmi il bacio della buona notte?-
-No, in realtà sono venuto per ringraziarti per tutto quello che fai per Milky- disse facendosi serio
-Ah... si figuri, quella bambina è un angelo-
Rimasero in un silenzio imbarazzante per alcuni minuti, Shade si grattava la testa spazientito e Fine si carezzava la spalla a disagio.
-Allora..buona notte- salutò Shade alzandosi dal letto
-Aspetti!- lo fermò Fine -vuole.. fare una passeggiata con me?-

Due figure passeggiava sotto i raggi della luna, quella notte erano più intensi. Le stelle erano ben visibili, il cielo del Regno della Luna di notte era uno spettacolo inimmaginabile, ma Fine se lo ricordava, eccome!
-E' bellissimo- commentò la ragazza guardando ammaliata il cielo
-Si dice che solo nel Regno della Luna si possano ammirare tali bellezze: di giorno l'aurora e di notte la via lattea- spiegò Shade
-E' incredibile questo Regno di notte-
-Lo credo anch'io-
I due si alzarono dal muretto dove si erano appena seduti e si diressero verso la serra
-E così oltre a curare lei coltiva- esordii Fine come se non lo sapesse già
-Esatto, è una passione che ho sviluppato quando frequentavo l'Accademia-
-Questo fiore lo conosco!- disse Fine inginocchiandosi verso il vaso che conteneva tanti piccoli petali gialli -è un fiore che cresce solo in questo Regno e non deve essere assolutamente annaffiato-
-Te ne intendi, vedo- si compiacque il ragazzo
-No, in realtà me l'ha detto un amico di vecchia data-
-Oh..-
Shade si avvicinò alla ragazza e lei, accorgendosene, si allontanò di poco
-Che c'è?- chiese disorientata. Oh no! Forse aveva qualcosa in faccia!
-Qualche volta.. mi piacerebbe vedere i tuoi capelli naturali-
Fine sbiancò a quella richiesta, si era come pietrificata. Dannazione, come aveva fatto ad accorgersi che era una parrucca?
Fece un lungo passo indietro e abbassò lo sguardo -i-io non me la tolgo mai...-
Quando lo rialzò vide il volto di Shade come.. dispiaciuto -scusa- disse -non volevo offenderti-
Fine gli sorrise, per la prima volta -no, tranquillo, non mi hai offeso-
Shade ricambiò il sorriso -sarà meglio rientrare, ora-

-Fine?- la chiamò una bambina sporgendosi sul suo letto
La ragazza aprii gli occhi e per poco non ci rimase secca, si era ritrovata due occhioni cobalto, troppo vicini.
-Diamine Milky! Che spavento! Non farlo mai più- sospirò riprendendo fiato e portandosi una mano alla testa
-Fine muoviti! Devo farti vedere una cosa!-
La bambina la prese per mano e la portò fuori dal palazzo. Per la cronaca: ancora in pigiama!
Arrivarono appena fuori dalla serra e Fine guardò la bambina esasperata -allora?-
-Ma come? Non lo vedi? E' sotto di te!-
La ragazza percorse con lo sguardo le sue gambe fino ad arrivare ai suoi piedi e lì, per la prima volta non nella serra, c'era un Fiore della Felicità, già sbocciato!
-E' bellissimo...- commentò sorridendo raggiante

Qualcuno, intanto era già sveglio e si stava godendo l'alba, con un petalo dei suoi Fiori della Felicità tra le mani, lo girava e rigirava, ci giocava, finchè una folata di vento non glielo portò via
Lo guardò svolazzare libero, in quel momento gli sembrò una libellula, fino a posarsi su qualcosa, o meglio su qualcuno.
Non ci volle niente a riconoscerla, Josefine.
Shade la guardò meglio, quella mattina era così diversa, quel sorriso, quell'allegria, quegli occhi...
-Fine..- mormorò sbalordito



Nota Autrice: Eccoci qui! Vi avevo promesso che sarei stata puntuale :) Bene.. ora vi saluto un bacione :)

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Capitolo 18
*** Scherzo dopo scherzo ***


Shade la guardava imbambolato.
Si sentiva qualcosa nello stomaco, una sensazione, quella sensazione parlava chiaro: "Fine"
Senza pensarci si vestii e fece per scendere, probabilmente per fare una lunga chiacchierata, ma qualcuno lo trattenne per un braccio
-Dove vai amore?- gli chiese Rein baciandogli la guancia
Lui la guardò un pò scocciato, eh no! Doveva sapere la verità, qualcosa lo stava torturando da dentro e non avrebbe resistito altri cinque minuti
Sospirò e indicò la ragazza dai capelli castani -Rein, non trovi che Josefine somigli tremendamente a Fine?-. Certo! Una gemella sarebbe riuscita a riconoscere il suo stesso sangue!
L'azzurra assottigliò lo sguardo per squadrarla meglio, mugugnava qualcosa di incomprensibile grattandosi la testa e cercando di fare mente locale e concentrarsi solo su Josefine
-A dire la verità.. l'avevo notato sin da quando era arrivata, ma è impossibile! Che vai a pensare?- si mise a ridere, anche se dentro moriva dalla voglia di rivedere la sorella, abbracciarla, sentirla

Shade rinunciò alla questione "chiacchierata" e si sedette a tavola per la colazione
-Che stavate facendo fuori di prima mattina?- chiese Rein vedendo arrivare Milky mano nella mano con Josefine
-E' spuntato un Fiore della Felicità fuori dalla serra!- spiegò la bambina sedendosi a tavola con la stessa grazia di cinque rinoceronti
Fine fece per andarsene ma qualcuno la fermò
-Perchè non fai colazione con noi, Josefine?- le chiese la Regina Maria pronunciando il suo falso nome con un tono di maggiore volume, come se volesse prenderla in giro
La ragazza la guardò disperata. Ovviamente la volevano tutti morta là dentro
Passò lo sguardo su Milky che annuiva ripetutamente come presa da un attacco di convulsioni, Rein invece gli stava sorridendo amichevolmente e Shade.. beh.. lui continuava a bere la sua tazza di latte, indifferente
Sospirò abbassando lo sguardo -d'accordo..-
-Non eri obbligata a sederti se questo ti dà fastidio- gli disse Shade con un tono abbastanza scocciato
-Shade!- lo riprese la moglie
-No lasci stare..- si intromise Fine sedendosi e urtando "accidentalmente" la tazza di latte caldo, che andò a finire proprio sui pantaloni del ragazzo affianco a lei -OPS! Che maldestra!-
Milky scoppiò a ridere, mentre Rein e la Regina cercavano di non essere maleducate, e magari di non ridere sguaiatamente come stava facendo ora la bambina
Shade si alzò di scatto dirigendosi verso il corridoio, non disse nulla, perchè se avesse aperto bocca ora quella ragazza si sarebbe trovata nuovamente a frignare. Già perchè sapeva fare solo quello!
-Brava- commentò Rein accertandosi che il marito se ne fosse andato -a volte ha bisogno di qualcuno che gli tenga testa-
Fine gli sorrise e riprese a fare colazione

Milky e Fine erano in corridoio, la bambina continuava a ridere per la scena di prima
-Sai, dovremo farlo più spesso, vedere Shade così arrabbiato mi mette di buon umore!- sghignazzò Milky
-Già-
D'un tratto sentirono un tonfo proveniente dalla fine del corridoio
Videro Shade seduto per terra, con la fronte corrucciata e un espressione che avrebbe messo paura anche al peggiore dei fantasmi. Se avessero avuto un uovo a portata di mano avrebbero fatto la frittata, Shade fumava di rabbia!
Fine si appoggiò alle ginocchia sorridendo antipaticamente -mi dispiace, mi sono dimenticata di dirle che avevo lavato per terra-
Shade tornò serio e si rialzò avanzando verso la ragazza, finchè non si trovò a due centimetri dal suo volto -stai giocando? Va bene, giochiamo!-
Fine rimase impassibile, seguendolo con lo sguardo mentre scompariva nel corridoio, ma dentro di lei stava già morendo di paura. Gliela avrebbe fatta pagare? Quando? Come? Con cosa? Non si aspettava nulla!
Si sentii qualcuno prenderle la mano e guardarla determinata
Milky aveva la tipica espressione che diceva "Tranquilla, ci sono io!"


-Alla fine, parla, parla, parla e non agisce mai!- rise la bambina dai capelli rosa riponendo il suo spazzolino nell'apposito bicchiere
-Già! Vai, corri a letto, che vengo a rimboccarti le coperte- la incitò Fine dandole un simpatico buffetto sul naso
La bambina uscii dal bagno e Fine ripose tutta la sua roba nella sua apposta borsa, ci teneva a essere ordinata
D'un tratto la porta si chiuse da sola la luce delle lampade si fece sempre più debole fino a scomparire definitivamente
La ragazza si spaventò: sin da piccola era stata un fifona di prima categoria, e le cose non erano di certo cambiate con il tempo
-C-chi c'è?- balbettòNessuna risposta, solo un brivido lungo il collo, una ventata d'aria gelida? No...
-Potrei ucciderti- si sentii una voce dietro, a pochi, pochissimi, centimetri dall'orecchio
-S-shade...- balbettò sperando in una risposta positiva
La luce tornò ma la figura se n'era già andata
La ragazza scivolò lungo la parete gelida del bagno e sospirò, era tutto finito?

Shade intanto stava sorridendo stranamente mentre riponeva delle carte nella loro apposita cartella
-E così... neanche lei è coraggiosa..-



Nota Autrice: Ok. Uccidetemi! Questo capitolo fa schifo! Ditemelo, forza! Accetto critiche...

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Capitolo 19
*** Il bacio ***


Fine non riuscii a chiudere occhio tutta la notte, che scherzo di cattivo gusto! Avrebbe voluto fargliela pagare, ma la vendetta scatena altra vendetta e non aveva voglia di morire di paura a quell'età
Il giorno seguente si alzò con due occhiaie che potevano misurare perfettamente i cinque centimetri e.. un sonno tremendo
-Fine! Attenta!- la riprese Milky togliendole di mano la spazzola che la ragazza aveva proceduto ad usare come spazzolino -non vedi che è una spazzola?!-
-Scusa Milky.. non mi sento molto bene oggi- rispose questa sbadigliando
La bambina la guardò curiosa -sei sicura di aver dormito?-
-No, in realtà ho passato la notte in bianco, ma non è nulla-
-Secondo me invece dovresti riposarti!-
-No, dico sul serio, sto bene, andiamo-

La giornata passò come il resto delle giornate, da quando era arrivata lì. Avrebbe voluto mettersi degli stuzzicadenti sulle palpebre per tenerli aperti, gli riusciva molto dura. Dannazione a Shade!
-Fine!- si sentii chiamare dietro
-Ciao Darion- rispose quest'ultima
-Che brutta cera!-
-Oh.. si, non farci caso, di cosa hai bisogno?-
Il ragazzo parve leggermente imbarazzato, che carino
-Ecco...- provò a spiegarsi in difficoltà -mi stavo chiedendo.. vorresti venire al Lago Stella con me?- chiese tutto d'un fiato abbassando la testa
La ragazza dai capelli rossi sorrise -si, mi piacerebbe, non mi sono ancora riposata da quando sono arrivata qui, e penso che un giorno di riposo posso prendermelo-
-Fantastico! Allora ti aspetto questa sera qui, alle otto- decise sul momento ritornando dentro, con una camminata insolitamente allegra
Intanto qualcuno aveva ascoltato tutto il discorso, senza volerlo

-Shade!- lo chiamò la rossa correndogli incontro -aspetti!-
-Che vuoi?- chiese questo con un tono scocciato
-C'è qualcosa che non va?-
-Nulla, muoviti però-
Fine era indecisa sul da farsi: con quell'umoraccio glielo avrebbe mai permesso? In alternativa c'era sempre Rein, lei si che glielo avrebbe concesso!
-Posso prendermi la serata libera?- chiese comunque
-Perchè?- fece il finto tonto, voleva metterla in difficoltà
-Scusi, ma che gli importa?-
-Serve almeno una giustificazione, altrimenti penserò che andrà a divertirsi- rispose con fare arrogante
A Fine venne da prenderlo a pugni, ma chi si credeva di essere? E poi cos'era lei? Un alieno? Che non poteva concedersi un pò di tempo?
-E anche se fosse?- chiese arrabbiata a modi sfida
-In questo caso.. no. Hai un lavoro, non dimenticarlo-
-Ma Milky sarà a letto tra mezz'ora! A cosa servirei?- protestò. Perchè lei avrebbe dovuto rimanere a palazzo anche se non serviva? Una prigione, ecco cos'era!
-Potresti fare come lei e riposarti, non hai una bella cera. E in ogni caso Darion non c'è-
La rossa che sembrava ardere di rabbia ora non capiva, che cosa intendeva?
-Non...-
-L'ho licenziato-
Fine rimase di sasso, come se fosse diventata di pietra
-Perchè?- sibilò tra i denti
-Non rendeva bene e.. poi si è opposto alla mia volontà, voleva uscire proprio come te questa sera e io che non gliel'ho concesso alla fine abbiamo finito per litigare- spiegò calmo e sereno, sembrava quasi che si fosse liberato di un peso
Fine fece un passo avanti, alzò gli occhi, rossi come il sangue questa volta, sembrava che sputassero fuoco
-Tu- tremò dalla rabbia puntandogli un dito sul petto, e mandando al diavolo le buone maniere -anzi, io! Non ho mai conosciuto una persona così.. rivoltante come te! Cos'era chiederti una serata libera? Non mi sembra di averti chiesto l'universo. Ti diverti, vero? Ti diverti a rovinarmi l'esistenza? Bene, non cercarmi più!-
Corse via piangendo, avrebbe voluto far vincere l'orgoglio, ma non riuscii a trattenerle

Era accovacciata sotto un salice piangente, in giardino. Non ci credeva, Darion era...
-Ehi- si sentii chiamare
Guardò il ragazzo davanti a lei con una faccia disgustata, si alzò di scattò e fece per andarsene ma qualcosa la trattenne
-Lasciami- ordinò calma riferendosi al polso
-No-
-Non costringermi a gridare-
Nonostante la minaccia Shade non parve intimorito, che gridasse pure!
-E allora spiegami per quale motivo hai licenziato Darion!- gli urlò contro
Shade la prese per le spalle e la scosse leggermente -Darion! Darion! Sempre Darion! Posso per una volta essere io al centro dei tuoi pensieri?!-
La ragazza lo guardò intimorita, Shade era sempre stato una persona calma, che gli prendeva ora?
-Che cosa vuoi da me?- chiese singhiozzando
Intanto l'aria intorno era diventata più fredda e aveva cominciato a piovigginare, andando sempre di più verso un acquazzone, fenoneno rarissimo nel Regno della Luna
Shade la lasciò e si allontanò di qualche passò, passandosi la mano sulla fronte
In quel momento si sentivano solo i singhiozzi della ragazza e le gocce di pioggia cadere sul suolo ormai fradicio
Shade si rivoltò all'improvviso e, prendendola alla sprovvista, la baciò
Fine, che non se l'aspettava, dilatò le pupille cremisi e ricambiò il bacio
In quel momento si sentivano solo le gocce di pioggia cadere sul suolo ormai fradicio, ma i singhiozzi della ragazza erano spariti...



Nota Autrice: Ecco un capitolo lunghissimo *-* Finalmente dopo... 19 capitoli c'è un bacio! xD Va bene, ora vi saluto, tanti bacini :)

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Capitolo 20
*** Un addio straziante, una partenza rimandata e una notizia terribile ***


Erano lì, proprio in quel momento, sotto la pioggia che continuava a scendere sempre più forte, forse presto si sarebbe trasformata in grandine
Fine si era praticamente isolata con il resto del mondo, ora c'era solo lui, lui e lei
Per un millesimo di secondo gli passarono davanti le parole di Shade quando aveva dichiarato il suo amore a Rein, e quel pensiero bastò.
Lo scansò violentemente, senza metodi dolci o gentili
-NO!- urlò offesa
Shade la guarda confuso -ma che ti prende?!-
-Lasciami stare- chiarii andandosene senza degnarlo di uno sguardo
Il ragazzo la vide scomparire dentro e con una rabbia sovrumana calciò l'albero accanto a sè. Che idiota!

Il mattino seguente, Fine non aveva chiuso occhio. ANCORA UNA VOLTA!
Si pettinò i capelli rossi con insistenza e nervosismo, come se potesse concentrare tutto il suo odio in quell'impugnatura, non sentiva nemmeno il dolore del cuoio capelluto tirarsi
-Calma Fine! Ti strapperai via i capelli così!- l'avvertii la bambina togliendole la spazzola di mano -che hai?-
La rossa si accomodò sul letto e si posizionò la parrucca in testa, aggiustandosela e facendo finta di sorridere. Come poteva, anzi come riusciva a sorridere in quelle circostanze?
-D'accordo...- fece Milky poco convinta -scendiamo giù?-

-Dove mi stai portando?- chiese la rossa lasciandosi strattonare, spingere, tirare dalla bambina, che ormai era arrivata fuori dal giardino del palazzo
-E' una sorpresa!- sorrise
Presero una barca, delle tante, che il Regno della Luna teneva per viaggiare nel deserto. Che caldo che faceva quel giorno! Caldo di giorno e freddo di notte, eh si era proprio il Regno della Luna!
Arrivarono a una stazione e Fine si stava ancora ponendo mille domande, che facevano lì? Oh, no! E se Milky avesse organizzato una fuga clandestina? A quel punto Shade l'avrebbe polverizzata!
Sbuffò. Uffa! sempre Shade, Shade e Shade. Che non gli venisse a dire ancora che non pensava mai a lui, perchè era l'epicentro dei suoi pensieri!
La sua "fantasia" fu interrotta alla vista di due occhi neri come la liquirizia, non potè non sorridere
-Darion!-
-Ciao Fine- rispose quest'ultimo anch'esso in un sorriso
-Sai.. ho saputo...-
-Ah! Non ti preoccupare! Me ne sarei dovuto andare comunque, la guerra tra il Regno del Mulino a Vento e il Regno dei Gioielli è giunta al termine e quindi io torno a casa-
Fine sussultò. Già a casa, in quel momento gli passarono davanti le figure dei suoi cari, che l'avevano accudita per 7 lunghi anni. Gli mancavano e il peggio era che non sapeva come stavano, aveva una sensazione orribile che gli prendeva lo stomaco
-Spero che tu sia felice...- gli disse Darion carezzandole dolcemente la spalla, mentre saliva sul treno
-Aspetta!- lo fermò Fine prendendolo per un polso, quest'ultimo si voltò e la guardò con il solito sorriso sulle labbra, quel sorriso così dolce
La ragazza gli circondò il collo stringendolo a sè -spero che tu sia felice-

Seguirono il treno con lo sguardo, che scompariva nel cielo azzurro, tra le nuvole e l'aurora
-Tutto a posto Fine?- chiese la bambina prendendole la mano, come per rassicurarla
-S-si.. si certo, andiamo-

-Rein- la chiamò la ragazza dagli occhi cremisi, avvicinandosi a questa che era seduta su un muretto, sotto a un pesco
-Buon giorno Josefine- rispose cordialmente
-Buon giorno, scusi vorrei chiederle se ha novità della Guerra che si è tenuta tra il Regno del Mulino a Vento e il Regno dei Gioielli..-
La Regina parve leggermente sovrappensiero, per poi illuminarsi di colpo -oh si! Il Regno del Mulino a Vento ha firmato la resa pochi giorni fa- spiegò
La rossa parve solleva alla notizia, poteva toccare il cielo con un dito. Questo significata che tra qualche giorno la sua famiglia sarebbe venuta a cercarla? E magari l'avrebbe riportata a casa..
Già, ma perchè ora non era più così entusiasta di andar via di lì? Non avrebbe più rivisto quel dolce visino innocente della bambina di cui si occupava da mesi ormai, avrebbe detto addio a Rein e alla Regina Maria, e a Shade...
No! Di Shade non doveva proprio importargliene!
-Se hai bisogno di andare a trovare la tua famiglia non crearti problemi a chiederlo, d'accordo?- puntualizzò l'azzurra sorseggiando una tazza di thè
Fine sorrise -grazie davvero-

La rossa stava preparando finalmente i bagagli, ma era indecisa sul da farsi: e Milky? Coe l'avrebbe presa?
Ironia della sorte, entrò proprio in quel momento, appena vide i panni tra le mani della ragazza e la valigia aperta i suoi occhi si inumidirono
-Perchè?- chiese inorridita, le gocce salate cadevano silenziose sul tappeto in pelle. A Fine gli si strinse il cuore a vederla così
-Milky io..- cercò di avvicinarsi ma la bambina la spinse via con tutta la sua forza, con odio, rancore
-PERCHE'?! PERCHE' TE NE VUOI ANDARE COSI! NON ME LO AVRESTI NEANCHE DETTO! TI HO GIA' PERSO UNA VOLTA NON INTENDO RIPETERE LA STORIA E' CHIARO?! QUINDI O RIMANI TU O ALTRIMENTI, SE QUESTO NON E' POSSIBILE, MI PORTERAI CON TE!- un nervo pulsava sulla sua tempia, rovinando quel bel faccino latteo, le guance erano viola per il troppo piangere e gli occhi gonfi
Fine la prese in braccio e la strinse a sè, mentre Milky bagnava la camicetta della ragazza con le sue lacrime, si addormentò tra le braccia della ragazza, ormai allo stremo delle forze, aveva versato troppe lacrime e ora era esausta
L'adagiò sul letto e la coprii stando attenta a non svegliarla
Perdonami Milky
Appena uscita dalla stanza sbattè contro qualcuno e la valigia cadde rumorosamente a terra
-Ahio..- mugolò massaggiandosi il naso e guardando la persona davanti a lei, pronta a scusarsi
-Shade..- mormorò raccogliendo la valigia
-Te ne vai?- chiese senza ulteriore indugio
-Già.. in un certo senso è meglio per tutti-
-D'accordo..- disse questo abbassando la testa quasi deluso -lo capisco, allora buon viaggio-
Fine gli sorrise stringendogli la mano -grazie-

-Mi mancherai- confessò Rein abbracciandola, erano tutti riuniti in giardino, lei, la Regina Maria, Shade e Rein
-Anche lei-
Per un momento avrebbe voluto mandare al diavolo le buone maniere e dirle tutta l verità, prima di andar via, ma questo le avrebbe causato altri guai
Abbracciò anche la Regina
-Ti aspetto di nuovo- gli sussurrò questa all'orecchio, facendo sorridere involontariamente la ragazza dagli occhi cremisi
Si staccò e li guardò tutti, se ne sarebbe andata, si con un sorriso sulle labbra -non vi ringrazierò mai abbastanza..-
-No siamo noi che..-
-FINE!- qualcuno interruppe quell'addio straziante, facendo riecheggiare la voce per tutto il giardino, quando l'eco scomparve la ragazza si impietrii davanti ai presenti che guardavano ben aldilà della sua persona, lei era l'unica voltata di spalle
Con una lentezza esasperante si voltò e lì a pochi metri da lei c'era il ragazzo che l'aveva accompagnata per sette anni, lo stesso che l'aveva aiutata e confortata, il suo "fratellone", il suo Roland
Si morse il labbro, infischiandosene di come l'aveva chiamata davanti a Shade e Rein, infischiandosene degli sguardi indagatori dei presenti, infischiandosene del mondo, e cominciò a piangere, un pianto di gioia
-Roland!- urlò saltandogli letteralmente addosso, mentre questo la faceva volteggiare in aria, proprio come faceva quando era piccola
Rimasero abbracciati per minuti e minuti, Fine non intendeva smettere di piangere -s-sei qui..- balbettò sperando che non si trattasse di un bel sogno
-Si-
-E mamma e papà?- chiese poi staccandosi. Già, lei ormai li chiamava così perchè li considerava come tali, anche se non erano i suoi genitori biologici
Il ragazzo si incupii di colpo e la staccò completamente dal suo corpo, come per guardarla negli occhi
-Ecco...- provò a dire, ma le parole non gli uscivano. Come glielo diceva? Come si poteva esprimere? Voleva causare meno dolore possibile a quella ragazza, sapeva che Fine li considerava come i suoi veri genitori e per questo avrebbe sofferto come lui stava soffrendo ora, o forse di più
-Roland che è successo?- ripetè mettendosi una mano sul cuore per alleviare la preoccupazione
-Loro.. non ce l'hanno fatta-



Nota Autrice: Ok... questo capitolo è una miscela di lacrime, ma vi dico da subito che FINE NON SE NE ANDRA' DAL REGNO DELLA LUNA! Specie dopo la notizia... Vi avviso che per via del trasloco non potrò aggiornare per qualche giorno, prima comprerò la chiavetta :) Ora ti saluto tanti bacini

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Capitolo 21
*** Chi si cela dietro Josefine ***


Fine Pov

Rimasi pietrificata davanti a quelle parole
No, no sicuramente devo aver sentito male. Sicuramente!
-Cosa?- provai a dire con uno strano sorriso sulle labbra. Volevo veramente convincermi del contrario?
Lui aveva un espressione sbalordita, come se potesse dire "che stai dicendo?!"
-Roland, non è vero..- balbettai cominciando a capire che non si trattava solo di uno scherzo di cattivo gusto -io.. non posso..-
Aprii le braccia lentamente e mi fece entrare, respirando a fatica. Io scoppiai a piangere come una disperata mentre mi attaccavo al suo mantello con le unghie
-NO! NO!- urlai
Intanto Roland aumentava la stretta

Ero seduta sul letto della mia camera, con uno sguardo perso, e Milky accanto. Perfino lei che non avrebbe mai voluto vedermi partire ora era triste quasi quanto me
Mi strinse la mano, ma non la sentii nemmeno. Tutto il dolore che mi tenevo dentro non poteva esprimersi a gesti, neanche piangendo un eternità

Pov Generale

Roland uscii dalla stanza, ritrovandosi davanti i padroni di casa
-Come sta?- chiese subito Rein
-Male- rispose questo -non penso che esista qualcosa che possa alleviare questo dolore. Vi chiedo solo di permettermi di starle accanto, anche solo per poco tempo-
-Ci mancherebbe!- rispose l'azzurra cordiale -finchè non si riprenderà penso che la tua compagnia sia essenziale-
-Grazie...-
-Rein! Chiamami Rein, lui invece è Shade-
I due si strinsero la mano, ma Roland lo guardò malissimo. Fine gli aveva raccontato della sua vita e del perchè era scappata da "quell'inferno", senza tralasciare nulla, ogni minimo particolare, non era riuscita a raccontare dell'amore che provava per il ragazzo, perchè era indescrivibile.

Erano passati ormai giorni da quando Roland era arrivato, ma Fine si rifiutava di mangiare e dormire, era praticamente diventata uno zombie!
-Fine ti prego devi mangiare- continuava ad insistere Milky, mentre questa era stesa sul letto, non dava segni di vita, era dimagrita
Nella camera entrò anche Shade. Aveva un espressione abbastanza arrabbiata -Milky lasciaci soli-
La bambina, anche indecisa sul da farsi, obbedii e uscii senza proferire parola. Appena fu fuori dalla stanza si attaccò alla porta con l'orecchio
-Hai intenzione di non mangiare?- chiese ironicamente. Gli avrebbe fatto mangiare, a costo di ficcargli il cucchiaio in bocca!
Nessuna risposta
-Rispondimi!-
-Vai via..- proferii a tono basso
-Piangere non serve a nulla, te ne rendi conto? Le lacrime non faranno assolutamente niente!- gli urlò in faccia
Fine si alzò lentamente e lo guardò negli occhi intensamente -mentre loro morivano io ero qui a fare questa pagliacciata-
-Cosa?- ora era Shade a essere confuso -di quale..-
Non riuscii a finire la frase che la ragazza si tolse la parrucca, lasciando cadere dei capelli rossi, ormai lunghi fino a metà schiena
Quando rialzò lo sguardo rincontrò gli occhi assenti del ragazzo, che non riusciva neanche a formulare mezza frase
-Fi-ne- proferii solo senza neanche farsi sentire, muovendo le labbra in sincronia con il nome della ragazza
-Mi dispiace, sarei voluta andarmene ma non potevo..-
-Josefine!- cantilenò una ragazza dai capelli azzurri entrando proprio in quel momento nella stanza -ti ho portato una tazza di ciocc..-
Il vassoio che aveva in mano cadde a terra macchiando il tappeto di cioccolata e facendo volare cocci dappertutto
La ragazza aveva le mani alla bocca le pupille si erano dilatate sproporzionatamente
Ora era tutto chiaro...



Nota Autrice: Eccomiiiiiiiii! *Corre modi Fine* Ok. Sinceramente non avrei mai pensato che sarei riuscita ad aggiornare, ma ci sono riuscita!! Ok, qui si scopre la verità. Scusate se è tutto così improvviso, le acque si calmeranno fra qualche capitolo.. Ora vi saluto, tanti baci :)

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Capitolo 22
*** La gelosia di Shade ***


Rein era rimasta con la bocca che segnava un perfetto ovale, prima o poi o Shade o Fine sarebbero dovuti andare a chiudergliela
La rossa si alzò e si parò davanti alla sorella guardandola con due occhi pieni di rammarico -perdonami- disse solo
Rein si riprese e scacciò bruscamente la mano della sorella che era arrivata a carezzargli il viso -perchè me lo hai nascosto?- chiese duramente
Fine voltò lo sguardo verso Shade e Rein capii al volo, gli passarono davanti tutte le volte in cui Fine aveva faticato per ricevere anche un solo sorriso dal ragazzo che amava e lei glielo aveva strappato dalle mani come un giocattolo, solo per riempire il vuoto
-Mi dispiace, ma questo è stato tutto un errore io sarei dovuta rimanere con la mia famiglia e Roland- ammise con lo sguardo basso
In quel momento si sentii trascinare e un culmine di emozioni le attraversarono la mente. Fine e Rein erano abbracciate, come un tempo quando giocavano spensierate nel prato del loro castello
La rossa gridò il nome della sorella scoppiando a piangere mentre Rein la stringeva sempre di più
-Non te ne andare, ti prego- le sussurrò mentre Fine strozzava i singhiozzi, aveva sempre desiderato poterla abbracciare poterla sentire di nuovo e dirle che era sua sorella, ma la questione era complicata
Shade stava assistendo alla scena per metà ancora scosso dalla rivelazione e per metà felice, tante volte si era chiesto del perchè tanta somiglianza e ora tutto aveva un senso. Non gli importava chi fosse o cosa avesse fatto per tutto quel tempo, ma la amava, amava il suo sorriso raggiante, il suo profumo di fragola mischiato alla pesca, la sua pelle vellutata, ma niente era come il suo carattere, unico e speciale.
Avrebbe voluto baciarla di nuovo, riassaporare le sue labbra rosee, ma una figura azzurra gli passò davanti agli occhi per un istante, Rein. Come l'avrebbe presa sapendo che suo marito si era innamorato della sorella? Malissimo, quando l'aveva vista piangere sul letto, disperata del fatto che Bright l'avesse abbandonata, il suo amore per lei era esploso e Fine? In quel momento non l'aveva proprio calcolata
Ma ora è tutto diverso, tutte quelle volte in cui l'aveva trattata male, per fino nella foresta della paura, l'aveva vista l'espressione di Fine, un misto tra disperazione e odio ma non era scoccato nulla.
Ora invece... era diverso, perchè?
Ora Fine era l'epicentro dei suoi pensieri, la vedeva da ogni parte, per fino nell'acqua che beveva riusciva a scorgere il suo riflesso.
Fine intanto ripensava alle parole di Roland
Qualsiasi cosa tu deciderai di fare io ti starò accanto e ti appoggerò
Gli voleva tanto bene anche a lui, infondo l'aveva sempre aiutata.
Si staccò piano piano e guardò Rein negli occhi -Io...- ci pensò qualche secondo -rimarrò-
L'azzurra allargò un sorriso pieno di gioia e l'abbracciò di nuovo baciandogli le guance e continuando a ripetere "Grazie", mentre Shade non poteva fare a meno di non sorridere. Certo, avrebbe voluto far esplodere dei fuochi d'artificio con il suo nome ma si limitò a sorridere

Erano passati ormai due giorni da quando Fine aveva deciso di rimanere e... di riprendere a mangiare
In quei giorni aveva ristabilito il rapporto con Milky e sua sorella e molte volte era stata in compagnia di Roland, Rein aveva deciso di ospitarlo per gratitudine nei confronti di Fine e lui si era integrato molto bene nella "famiglia", Milky gli voleva molto bene, Rein era cordiale e lui ricambiava e Shade... beh, lui non è che saltasse dalla gioia nel vederlo gironzolare tutto il giorno attorno a Fine, diamine era peggio di Darion!
"Certo, un bel pugno non gli farebbe male" si era ritrovato a pensare, ma non l'avrebbe mai fatto, non era quel genere di persona, lui preferiva mascherare i suoi sentimenti e ci riusciva anche molto bene!
-Roland smettila! Devo portare questo tappeto nel salone!- stava ridendo Fine
Shade sbirciò, ma si pentii di averlo fatto perchè ora nessuno gli avrebbe impedito di andare là e spaccargli la faccia. La scena di Roland che la abbracciava da dietro mentre lei rideva serena era insopportabile. Strinse i pugni nervosamente e fece un passo avanti
-Ti devo ricordare uno dei dieci comandamenti? Non uccidere- sogghignò Milky appoggiata al muro
Shade si ritrasse e guardò la sorella a disagio, uffa, che esempio poteva trasmettergli facendo così? E perchè non si era controllato?
La bimba si avvicinò a lui e lo tirò per le braghe come per farlo abbassare -ascolta ho un piano-



Nota Autrice: Ed eccoci qui, sono venuta per farmi triturare e per essere trasformata in cibo per cani. Lo so, ho fatto tardi, ma dopo il trasloco la linea non è più arrivata e così sono dovuta correre a prendere una chiavetta... ora sono qui, spero mi perdoniate ma non vi abbandonerò mai, domani aggiorno anche "Impossible", Bacioni :)

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Capitolo 23
*** L'amore ***


Fine stava lavando il pavimento, come era suo solito fare ogni mattina, la storia della morte dei genitori di Roland si era sfumata con l'amore che il ragazzo le regalava.
-Perchè non lasci i lavori domestici alle cameriere?-
Fine sussultò, quella voce l'avrebbe riconosciuta tra mille, ma per una volta non si stupì di esserselo trovato alle spalle: stava pulendo la sta stanza
-Non ti preoccupare, ormai ci ho fatto l'abitudine- le rispose lei insolitamente cordiale.
All'improvviso due braccia l'avvolsero, portandosi dietro il calore di quelle braccia.
Fine non capì più niente, perchè Shade la stava abbracciando?
La scopa finì sul pavimento con un rumore fastidioso, la rossa odiava quella specie di rumori
Ma tra le braccia di Shade, tutto era diventato muto.
-Mi sei mancata- le confessò all'orecchio, trattenendosi a stento dal mangiucchiarlo
Bastò l'immagine della sorella per distogliere Fine da quel sogno, scostandosi bruscamente e lontano da lui -NO!- urlò contro la sua volontà
Shade la fissò in cerca di una spiegazione, e anche con quell'espressione Shade rimaneva il ragazzo più bello che Fine avesse mai visto
-Che ti prende?-
-Che mi prende?- ripetè Fine incredula -ti sei forse dimenticato dell'anello di fedeltà che porti al dito?-
Il ragazzo se lo osservò bene, per poi sfilarselo e appoggiarlo sul comodino e dirigersi a grandi falcate verso Fine, che intanto era diretta verso la porta, per uscire più in fretta possibile
-Ma cos...-
La porta era chiusa a chiave.
Provò di nuovo, forzandola disperata, se fosse rimasta lì non avrebbe resistito e Shade non aveva di certo la faccia di uno che avrebbe rinunciato
-Perdonami Fine, ma ci state mettendo davvero troppo tempo- la voce di Milky oltrepassò la porta e Fine capì al volo. Certo, solo quella bambina poteva progettarne una più del diavolo.
-Milky, ti scongiuro, aprimi!- la pregò con il cuore in mano e bussando insistemente sulla porta.
Nessuna risposta.
Fissò prima Shade e poi la finestra, e se si fosse buttata? No, diamine erano al quarto piano!
-S-shade ti prego...- tentò, ma sarebbe stato del tutto inutile.
Lui, per tutta risposta, si sbottonò la camicia e schiacciò Fine tra la porta e il suo corpo caldo
Fine fremeva, si sentiva incredibilmente calda e bisognosa di qualcosa che neanche lei sapeva bene cosa
-S-shade, mi stai rendendo tutto più difficile- Fine gli poggiò le mani sul petto scolpito da pettorali.
Proprio non sapeva cosa fare, soprattutto quando lui cominciò a baciarle il collo voglioso di lei, sembrava che Fine fosse la sua aria e che Shade non la respirasse da tempo.
Alternava i baci a inspirazioni, come per sentire il suo profumo e Fine chiuse gli occhi, imponendosi di resistere.
Cosa poteva fare? Lui ispirava dannatamente al sesso
Intanto Shade le aveva sciolto i capelli, che ricaddero come una cascata sulla schiena di Fine, ancora impegnato a leccarle il collo, aveva un profumo dannatamente invitante.
Fine era spaventata: sentiva l'erezione di Shade sfiorarle l'inguine, sebbene il ragazzo avesse ancora indosso i pantaloni.
Evidentemente la desiderava come l'ossigeno.
E quando Shade si allontanò di poco, Fine non resistette davanti a quegli occhi, le stavano dicendo chiaramente "sei solo mia!"
D'istinto gli circondò il collo con le sue esili braccia e tra i due iniziò un bacio, che si fece via via sempre più vizioso, si cercavano così intensamente che i loro corpi sarebbero potuti andare a fuoco
Le mani di Fine, vagavano esperte sull'ampia schiena di Shade e il ragazzo faceva altrettanto, stringendo avidamente la vita di Fine con le sue forti mani
Shade la sollevò per le natiche e l'appoggiò alla porta, mentre Fine gli allacciava le gambe intorno al bacino.
Il ragazzo ricominciò a mordergli l'orecchio, per poi passare a quel meraviglioso collo da mordere e succhiare.
Fine, lo lasciò fare, stava annegando nei suoi stessi piaceri e nel frattempo inspirava velocemente, con la testa rivolta al soffitto. Shade ci sapeva fare.
Non riuscì, però, a trattenersi da un gemito quando lui esplorò la sua pelle nuda, sotto la sottile stoffa della maglia.
Le sue mani erano come fuoco sulla neve, un contrasto da far venire i brividi. Erano forse il paradiso stesso.
Stanco di quell'indumento Shade gliela sfilò e la buttò in un angolo della camera.
E senza pensarci due volte, gli slacciò anche il reggiseno, con l'aiuto della rossa.
Finì la sua opera sul collo e passò dalla clavicola al seno.
Lo baciò con le stesse labbra calde di sempre e quella morbidezza capace di sciogliere e infine, per concludere, leccò il capezzolo.
Fine non ce la faceva più, era tutto estremamente eccitante.
Fortunatamente Shade si fermò per qualche istante a corto d'aria, avevano entrambi il fiatone.
Fissò bene Fine, era bellissima: le guance arrossate, i capelli rossi come il fuoco scompigliati e quegli occhi. Dio, quanto amava quegli occhi.
Rein al contrario, la sua tonalità turchese non ispirava a niente, ma con Fine sentì di poter fare l'amore per tutta la notte e per tutte le notti a venire.
Era talmente fragile che un tocco troppo forzato l'avrebbe rotta e lui voleva violare questo involucro, era così piccola e bella.
-Mia, tu sei solo mia- mise in chiaro lui, possessivo.
Fine sorrise felice come non lo era mai stata, finalmente l'unico uomo che avrebbe mai voluto la cercava.
-Non credo di appartenere a nessun altro-
Shade riprese a baciarla, dopo quell'ultima frase, e, tenendola sempre le natiche, la spostò sul letto matrimoniale.
Si privarono del resto degli indumenti.
L'erezione di Shade spaventò Fine, era grosso.
Ma lui non sembrò accorgersi della sua preoccupazione, perchè era ancora impegnato a percorrere la sua pelle nuda con la bocca, torturandola in modo straziante.
I gemiti di Fine erano musica per le orecchie di Shade, lo stavano facendo andare fuori di testa
Guardò Fine ancora una volta e lei approvò intuendo la sua domanda.
Il principe entrò in lei con calma, per poi aumentare di ritmo, muovendosi lussurioso dentro Fine, la quale era troppo impegnata a gemere.
Entrambi arrivarono all'appagamento totale, e insieme si addormentarono con un unica parola in bocca "ti amo".




Nota Autrice: Sono imperdonabile... mi scuso con tutte le lettrici e le ringrazio per aver portato pazienza, risponderò a tutte le vostre recensioni

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