Questa è la nostra storia, i nostri sogni, qui tutto è lecito

di xmrsmuffin
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** chapter 1 ***
Capitolo 2: *** chapter 2 ***
Capitolo 3: *** chapter 3 ***
Capitolo 4: *** chapter 4 ***
Capitolo 5: *** chapter 5 ***



Capitolo 1
*** chapter 1 ***


Questa storia parla di te.
Parla di quello che potrebbe capitarti se un giorno il fato fosse dalla tua parte.
Questa storia è una come tante altre, parla dell'amore, dell'amicizia, parla di quello che potrebbe capitartui in ogni secondo se tutto fosse scelto da qualche parte nel minimo dettaglio.
Questa storia parla di te, di me, di noi ragazze. Parliamo di noi ragazze, è una storia dei nostri sogni, parla di noi.
Questa storia parla di me, di te, qui non c'è una protagonista, c'è solo quella ragazza che può essere simile a me, a te, qui siamo tutte in lei.
In lei potresti trovare qualcosa in comune a te, forse molte cose.
Sei pronta a cominciare questo viaggio?




Ero seduta nel mio posto mentre ascoltavo la lezione di letteratura.

L'amore non esiste per renderci felici,ma per dimostrarci quanto sia forte la nostra capacità di sopportare il dolore

Sorridevo a quelle parole, Shakespeare cosa credeva? Che l'amore servisse solamente per farci soffrire? Allora cosa serviva amare? Che cosa? Perchè era tutto così difficile?
Dalla porta della classe entrò il ragazzo con cui condividevo il letto, lui era il ragazzo con cui condivedevo parte di me, quella parte di corpo, la mia parte più intima.
Entrò con i capelli tutti fuori posto e si sedette al mio fianco.
'Buongiorno principessa' disse Zayn
'Buongiorno' dissi iniziando a picchiettare la matita sul banco.
'Cosa c'è?' mi chiese
'Dopo scuola vengo da te a studiare' dissi stringendo i denti
'Intendi sesso?' chiese con il suo solito sorriso
'Secondo te?'
Furono le mie ultime parole e poi tornai ad ascoltare la lezione.
Odiavo la mia famiglia, odiavo i miei genitori, volevano andarsene da Londra, volevanofarmi abbandonare tutto, per che cosa?
Perchè loro avevano litigato, perchè volevano ritrovare l'amore.
Ma perchè non potevano ritrovare l'amore senza andarcene? Cosa me ne fregava se loro tornavano ad amare?
Loro non si amavano più da anni, oramai tutto era finito.
Perchè non poetevano lasciarmi stare? Perchè dovevo soffrire per colpa loro?


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Capitolo 2
*** chapter 2 ***


Ero nel letto tra le braccia di Zayn.
Nudi,come mamma ci aveva fatto,dopo un pomeriggio di sesso.
L'amore? Inutile. L'amore non esiste, oramai vedendo i miei genitori ne ho avuto la conferma. Le persone stanno insieme solamente perchè se no da soli starebbero male, ma non stanno insieme per amore, lo fanno per se stessi.
Forse per questo che vado a letto senza impegni, lasciando le emozioni a parte.
Zayn mi accarezzava i capelli probabilmente pensando che che stessi dormendo, in realtà mi divertivo a sentire il suo respiro sulla mia pelle,il suo petto contro la mia schiena, il suo braccio sul mio fianco,io attaccata a lui.
'Marina,lo so che sei sveglia' mi sussurró all'orecchio
Mi voltai verso di lui
'Cosa è successo a casa?'
'I miei vogliono partire' dissi passando una mano sui suoi addominali
'In che senso?' chiese prendendo le mie mani tra le sue
'Vogliono trasferirsi per ritrovare l'amore, come se veramente riusciranno a ritrovarlo'
'Perchè non ci credi?'
Mi alzai, andai a prendere una sua maglietta e la indossai
'Perchè l'amore non esiste ed anche se esistesse loro non lo ritroverebbero'
Mi guardò con il suo sguardo color marrone che ogni volta mi faceva dimenticare i mali.
Mi avvicinai a lui e lo abbraccia forte, posando le mie labbra sul suo collo, lasciando il segno.
Mi alzó il viso con l'indice.
'Sei troppo severa con loro'
Mi staccai ed iniziai a cercare i suoi pantaloni che probabilmente, vedendo che fine avevano fatto i miei,erano finiti sotto il letto.
Mi abbassai ed infatti subito trovai i suoi pantaloni neri, li presi e tirai fuori dalla sua tasca le sigarette, ne presi due,una la passi al mio amico e l'altra la tenni per me.
Mi sedetti sul davanzale della finestra che avevo aperto ed accesi la sigaretta.
Rimasi ad osservare il panorama di Londra con la sigaretta tra le labbra e poi mi decisi a parlare.
'Io faccio solo quello che ho imparato, loro non ci sono mai stati per me ed io non ci saró mai per loro. C'est la vie' dissi alzando le spalle
Zayn venne vicino a me e mi abbracció dietro, lasciandomi una scia di baci sulla spalla scoperta.
'Grazie di esistere' sussurrai con un sorriso, stringendolo forte.
'Per te ci saró sempre'


A voi non è mai capitato di avere un amico, quell'amico così importante che chiamate 'casa',quell'amico che sapete che ci sarà sempre. Lui è quell'amico pronto a proteggerti, a farti ragionare,a dirti che tutto andrà bene, che lui ci sarà sempre. Quell'amico è il migliore amico e ti consiglio di tenertelo stretto al cuore, perché ragazzi del genere non li troverai dappertutto.

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Capitolo 3
*** chapter 3 ***


Zayn era quella persona di cui potevi fidarti, di cui sapevi che non ti avrebbe mai traduto. Lui era una specie di angelo, il mio angelo custode, anche se non me lo meritavo.
Eravamo a scuola, stavamo facendo biologia, stavamo aspettando che il professore ci desse i compiti, così poi saremmo tutti scappati per andare a vedere i risultati del test di matematica.
La campanella suonó, il professore ci diede la solita quantità enorme di compiti e poi tutti corremmo fuori dalla classe.
Andai davanti ai tabelloni e con l'indice cercai il mio cognome,finchè non lo vidi 'Styles'.
Andai a destra, verso il risultato e dopo un grande respiro, guardai.
Il numero in grassetto verde diceva 99 ed io per poco non cominciai a strillare come una pazza, sentii le braccia di Zayn e mi buttai addosso a lui.
'Quanto?'
'90' disse 'Dovremmo fare più studi pomeridiani disse maliziosamente
Gli diedi una pacca sulla spalla
'Cretino,comunque hai visto mio frat...'
Non finii la frase che lo vidi attaccato ad un bionda del quarto anno, mentre ficcava la sua lingua lunga nella bocca rifatta della bionda.
Andai al suo fianco e tossicchiai, lui a fatica si staccó con la sua solita faccia incazzata.
'Marina' sussurró sorridendo e subito mi abbracció.
Harry era appena tornato dall'America,dove aveva fatto uno scambio culturale e dopo un mese e mezzo,finalmente era a casa.
'Vai prima dalle bionde e non da tua sorella?' chiese facendo la finta offesa
Eravamo gemelli,insomma inseparabili, anche se poi lui ogni tanto decideva di partire e di non farsi vedere per un po' e forse proprio per questo era ancora in terza
‘Mi dispiace, piccola’ disse lasciandomi un bacio sulla guancia.
‘Piccola solamente di tre minuti’ dissi puntualizzando.
‘Eccola che ricomincia’ disse passando una mano fra i suoi ricci che io amavo sempre scompigliare.
Io e lui eravamo gemelli sì, ma di uguale avevamo solamente gli occhi, occhi verdi, poi io ero rossa di capelli e ce li avevo lunghi e lisci.
Avrei potuto elencare altre mille cose per far capire che non eravamo per nulla uguale, ma in fondo che senso aveva?
Harry mi abbracciò ancora forte ed io mi sentii a casa.
‘Ora non saluti più neanche i tuoi amici?’ disse Zayn facendo il finto offeso.
‘Scusami. Zayn finalmente’ disse abbracciandolo forte. ‘Hai protetto mia sorella?’ chiese facendo il fratello ‘maggiore’
‘Non sai quanto’ disse facendomi l’occhiolino
Harry mi guardò non capendo
‘Cosa significa?’ chiese iniziando a diventare geloso, per lui non si poteva toccare la sua sorellina
‘Nulla, Harry’ dissi passandomi una mano tra i capelli
‘Ma..’ cercò di dire
‘Nulla’ dicemmo io e zayn insieme.
Abbracciai forte mio fratello ed il mio migliore amico, l’unica mia vera famiglia.
 
A voi non è mai capitato di avere quell’amico che chiamate casa? O quella persona che quando torna al tuo fianco ti fa tornare spensierata? Quelli sono i veri amici, possono essere fratelli, cugini, amici, non importa quale sia la parentela o da quanto tempo li conosci, quando arrivano, diventano il tuo tutto.
Quelli sono i veri amici, sono quelle persone che non ti abbandoneranno mai.
Fidati di loro, non perderli, tieniteli stretti al cuore e sorridi insieme a loro, perché anche se non lo sai, parte del loro sorriso, lo sei tu.

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Capitolo 4
*** chapter 4 ***


 
Ero a casa con mio fratello, seduti a tavola.
Mia madre e mio padre nei lati opposti, non volevano stare vicini.
Accennai un sorriso, volevano tornare insieme, ad amarsi, ma non riuscivano neanche a stare vicini, ma che bello l’amore.
Mio fratello mi guardava, ogni volta che tornava da un viaggio, passava il tempo a fissarmi ed a me piaceva, perché lui era l’unico che mi amava veramente, l’unico che sapeva veramente come comportarsi con me, ovviamente a parte Zayn.
‘Allora dove sei andato?’ chiese mia madre.
‘Via’ disse Harry, solamente una parola per mettere fine alla conversazione.
Un tempo loro due si volevano un mondo di bene, stavano sempre insieme, ma con il passare del tempo, anche il loro amore si è sgretolato.
‘Solo questo sai dire?’ continuò mia madre.
‘Mamma, non lo capisci? Non ti vuole parlare perché devi continuare ad insistere?’ chiesi spazientita
‘Perché non ho capito cosa è successo alla nostra famiglia’ disse guardando il suo piatto.
Mi faceva male vederla così, ma oramai non riconoscevo più mia madre, non era più la donna che mi aveva cresciuto, sembrava che non fossi nata da lei, sembrava che in diciasette anni, fosse arrivata un’altra donna.
‘Cosa vuoi che sia successo? Avevamo un padre, ma preferisce tradirti al posto di lavorare, avevamo una madre, ma oramai anche lei non sa più niente dei suoi figli, a fatica sa quanti anni hanno’ dissi guardando male la mia famiglia.
‘Io vi amo’ sussurrò
‘Amare, amare, ma perché siete fissati con questa parola? Perché è così importante. Cavolo, mamma, ti rendi conto che è da quando ho tredici anni che non vieni più a chiedermi come va la scuola o con i fidanzati? Un tempo, ogni giorno, stavi al mio fianco e mi abbracciavi, baciavi, facevi così anche con Harry, ma ora basta, non c’è più nulla’ dissi alzando la voce, sentendo l’arrivo delle lacrime. Subito mi alzai
‘Dove vai?’ chiese mio padre.
‘Da Zayn’ dissi stringendo i pugni per non dire nulla.
‘Ma..’ cercò di dire
‘Cavolo papà, basta, che te ne frega? Volete ritrovare il vostro amore? E’ inutile, ma state certi che se partite, io rimango con i nonni, con voi non vengo. Io amo stare a Londra, Londra è casa mia, mettetelo nella vostra testa.’ dissi andando in salotto per prendere la mia giacca.
‘Quando torni?’ chiese mia madre.
La fissai, poi andai in camera, presi i libri del giorno dopo, dei vestiti e tornai sull’uscio di casa.
‘Ci vediamo domani’ dissi e poi chiusi la porta alle mie spalle.
Fortunatamente la casa di zayn non era lontana, erano solamente due chilometri.
 
‘Cosa ci fai qui alle 9?’ chiese Doniya la sorella maggiore di Zayn
‘Solite cose’ dissi ‘Mi potreste ospitare per questa notte?’
‘Certamente’ disse
Safaa arrivò di corsa e si buttò tra le mie braccia, il posto in cui sempre stava, qaundo io ero nei paraggi.
‘Cosa è questo chiasso?’ chiese una voce maschile, la sua voce.
‘Ciao Zayn’ dissi accennando un sorriso
Gli basrtò uno sguardo per capire cosa era successo.
‘Ti vado a preparare il letto’
‘Come se non sapessimo che dormite insieme’ disse waliyha ridendo
Zayn la fulminò con lo sguardo
‘I vostri genitori?’ chiesi
‘Partiti per lavoro’ disse Doniya buttandosi sul divano
Amavo questa famiglia, la consideravo la mia famiglia, era sempre stata così.
Era normale amare delle persone che non sono tuoi genitori, molto di più dei tuoi genitori? Nel mio caso era così.
 
A voi non è mai capitato di conoscere una famiglia che ritenete la vostra famiglia? Siete così tanto legati a loro che pur non avendo nessuno legame di parentela, spesso vi ritrovate a litigare come fratelli o ad aiutarsi come fratelli? Di solito sono quelle famiglie che ci sono quando tu litighi in quella vera. Loro sono quelli che ti stanno a fianco nei momenti di difficoltà, che ti vogliono bene, anche se non sei un loro membro, ma è come se lo fossi.
Quella è la cosiddetta ‘seconda famiglia’ non importa chi è, ma se la trovi, la consideri fantastica, forse perché è la famiglia che desideri, anche se poi anche la tua è speciale.

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Capitolo 5
*** chapter 5 ***


Sei mai stata insicura? Non ti è mai capitato di non sentirti all’altezza? Di non sentirti abbastanza bella, abbastanza alta, abbastanza magra, abbastanza simpatica? Sai qual è il metodo per sentirsi adeguate? Pensare che sempre e  comunque troverai una persona a cui non piacerai, sai perché? Perché non sei perfetta. E’ normale, è un dato di fatto, nessuno è perfetto ed è proprio questo il bello, perché troverai qualcuno a cui piacerai ed altri che ti odieranno. Però ci sarà una persona, quella persona che amerai per sempre o forse per un attimo, ma che anche solamente per un nano secondo sarà importante, che ti vedrà bella sempre e comunque. Non siamo perfetti, non lo è nessuno, ricordatelo.
 
Mi stavo provando l’ennesimo vestito per il ballo di fine anno, anche se alla fine mancava ancora un bel mese e mezzo.
Odiavo mettere i vestiti, ma purtroppo non la pensavano così chi preparava i balli, OBBLIGATORI i vestiti, dicevano e lo dicevano fissandomi negli occhi.
Mi sentivo orrenda e soprattutto sempre scomoda, amavo così tanto i miei fantastici pantaloni.
‘Hai bisogno di aiuto?’
‘Niall, ti prego, trovami qualcosa di mettere, giuro che se non esco da questo negozio entro venti minuti, prendo qualcosa e spacco tutto’ dissi buttandomi sul divanetto alle mie spalle.
‘Mi chiedo perché non è venuto tuo fratello con te’ disse il mio migliore amico.
‘Niall, caruccio, ti ricordo che noi due abbiamo fatto un accordo’
‘Sì, non gli dirai nulla della mio tentativo di baciarti, quando ero ubriaco, se io ti aiuterò. Certo che sei malefica’ disse sbuffando
‘Lo so, miss malvagità’
Niall da dietro mi abbracciò ed appoggiò il mento sopra la mia spalla
‘Secondo me sei bellissima anche così’
Indossavo un vestito blu che mi arrivva poco sopra le ginocchia, con una striscia bianca sotto il seno.
‘E’ orrendo’ dissi sbuffando
‘Non è vero, solamente che tu lo vuoi vedere orrendo’
‘E’ lo stesso, brutto rimane, brutto era e brutto sarà per sempre’
‘Potrestri provare questo’ disse una voce maschile
Mi voltai e mi ritrovai davanti un ragazzo moro con degli occhi di un colore indescrivibile, ma che mozzavano il fiato.
‘Cosa?’ chiesi mezza rimbambita
‘Questo vestito, secondo me, ti starà dincanto’ disse il ragazzo
Guardai il vestito.
Era un vestito lungo, blu, semplice, nulla fuori posto, neanche con una grande scollatura.
‘Grazie…’ dissi
‘Louis, mi chiamo Louis’ disse sorridendo
‘Piacere, io Marina e lui Niall’ dissi indicando il mio migliore amico ‘Sei nuovo?’
‘Sì, vengo da Doncaster’
‘Beh allora benvenuto a Londra’
‘Grazie’
‘Beh io vado a provare questo vestito’ dissi dirigendomi verso il camerino.
Dopo una lunga pausa in cui ho dovuto pensare come metterlo, l’ho indossato e sono uscita per farmi vedere dal mio migliore amico ed il nuovo arrivato.
Appena uscii, Niall e Louis spalancarono la bocca.
‘Ragazzi, sono entrate delle mosche nelle vostre bocche’ dissi iniziando a ridere
‘Marina, sei bellissima’ disse Niall
‘Certo’ dissi andandomi a guardare allo specchio ed in effetti ero diversa, non sembravo neanche io
‘Sei stupenda’ continuò il mio amico
‘Mi vedo diversa sì, ma sempre orrenda’
‘Ma che dici, sei bellissima’
‘Io non ci trovo nulla’
‘Prendilo’ dissero insieme
‘Neanche morta e poi il costo è troppo alto’
‘Te lo pago io’ disse Louis
‘Cosa?’
‘Te lo pago io’
‘Ma non riuscirò mai a ridarti tutti quei soldi’
‘Troveremo un modo’
Sorrisi, era dolce questo nuovo arrivato.
 

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