L'origine di tutte le mie sventure

di Junna
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Non facciamoci prendere dal panico. ***
Capitolo 3: *** Un drago, un exceed e una Lucy. ***
Capitolo 4: *** Se il Re dello Zodiaco ci mette lo zampino. ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


O mio dio. Non ci posso credere, sto sul serio pubblicando qualcosa in questo straordinario fandom. Sono talmente emozionata che potrei svenire sulla tastiera da un momento all'altro! -ok, forse sto un pochino esagerando! XD

Mi trovo a pubblicare questo piccolo esperimento – piccolo considerato il fatto che non dovrebbe superare i 4-5 capitoli- perché avevo bisogno di uno sfogo divertente per poter continuare a lavorare alla mia long, che proprio divertente non è.

Lol, non mi sto facendo una buona pubblicità così però, meglio tacere.

Esperimento perché è la prima volta che mi cimento in uno scritto in prima persona – io amante dell'onniscienza- e per di più in tempo presente – sempre io, passato remoto dipendete. Quindi, se doveste trovare qualche incongruenza verbale sapete il perché e vi prego con tutto il cuore di farmi notare qualsiasi errore al riguardo, provvederò a correggere!
Ma perché prima persona e perché presente. Semplice! A parlare sono i pensieri della nostra maga stellare preferita! E mi sto divertendo come una pazza a tradurre in parole i suoi scleri mentali -nella speranza che voi vi divertiate come mi diverto io!

Ma basta con queste prolisse note d'autrice -che ormai sono diventate più lunghe del piccolo prologo! Vi lascio alla lettura :) -qualcuno è davvero riuscito a leggere fino a qui i miei sproloqui? Se si meritereste un premio!

Dedicato alla mia Gemi perché senza di lei non avrei mai conosciuto Fairy Tail. La tua Mini ti adora <3 

 

L'origine di tutte le mie sventure.

 


Prologo.

 

A diciott'anni suonati io, Lucy Heartphilia, non ho ancora trovato uno straccio di ragazzo.

Qual è il problema, vi chiederete voi gentili telespettatori; sei una bella ragazza, attraente, sexy, intelligente, qualcuno troverai!

E -in effetti- non posso non darvi ragione.

Il problema però è serio. Anzi, serissimo, terribile. Una catastrofe!

Nonostante i miei innumerevoli ammiratori -il cui numero è aumentato in maniera esponenziale dopo aver posato per il Sorcerer assieme a Mirajane- nessuno di loro e dico nessuno si è fatto avanti a chiedermi di uscire. Nessuno. Ciò non farebbe cadere anche voi in depressione? Soprattutto vista la mancanza di una spiegazione plausibile?

In realtà una fantomatica spiegazione c'è e tutti ne sono al corrente. Tutti, eccetto due persone. Io, la povera vittima -e sono stata messa al corrente della faccenda solo recentemente dalla dolce Mira che, credetemi, ne sa davvero una più del diavolo. E lui, Natsu Dragneel, la causa di tutte le mie sventure.

Sventura numero uno. Non ho ricevuto uno straccio di invito ad uscire da nessuno dei miei presunti ammiratori, perché sono tutti convinti che io, proprio io, sia la ragazza di Natsu e che il nostro rapporto vada al di là dell'amicizia che può esserci tra due compagni di team.

Sventura numero due. In effetti, agli occhi di chi non conosce bene Natsu e me, l'intera situazione può essere facilmente fraintendibile. Voglio dire, siamo sempre stati inseparabili fin da prima di formare un team. Rischierebbe la vita per me come io per lui.

Si intrufola nel mio appartamento e dorme nel mio letto -non che io sia mai stata d'accordo! Ma ormai mi sono così abituata alla sua presenza, che le notti in cui non c'è...sento freddo. E mi sento terribilmente sola, accidenti.

Sventura numero tre. L'intera gilda -Mirajane deve aver sparso la voce – è ormai convinta che Natsu provi qualcosa per me, ma che -vista la sua ingenuità o idiozia, scegliete voi il termine che preferite- non si è ancora reso conto dei suoi sentimenti.

Svenuta numero quattro. Vorrei che fosse vero. Perché -svenuta numero cinque- non so come, quando o perché, mi sono perdutamente innamorata di lui.

 

Oddio, l'ho detto. L'ho detto sul serio.

Sono fregata.

 

 

 

 

Ta-dan. Non potete immaginare quanto mi sto divertendo alle spalle di Lucy in questo momento...o forse si? Lol. Se sapeste cosa la povera stelluzza dovrà sopportare! E tutto per colpa dell'ingenuità -anzi, meglio idiozia secondo me- del mio amatissimo Natsu!

Nel prossimo aggiornamento ci sarà anche lui! E anche quel demonio di Mira buahaha. Adoro quella ragazza!

Personalmente trovo Lucy piuttosto IC, molto in stile episodio 50. Doushiyouuuuu??? Pooooovera Lucy, le tue sventure sono solo all'inizio.

Che dite, NaLu fans...me la merito una recensionina? :) Ah, quasi dimenticavo...Buona Pasqua :)

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Capitolo 2
*** Non facciamoci prendere dal panico. ***


Sproloqui Nord. Ragazze, non ho parole per esprimere la mia gratitudine. Le vostre recensioni non mi hanno solo resa felice...mi hanno -letteralmente- fatto esplodere il cuore di gioia! *-* Vi adoro e vi ringrazio davvero davvero con tutto il mio grande cuoricino.

Spero che questo primo capitolo sia di vostro gradimento e che non deluda le vostre aspettative, anche se ve lo devo dire: non sono totalmente soddisfatta. Nella mia testa era tutto molto più dinamico, ma ahimè ancora non riesco a sfruttare al massimo prima persona e presente. Anche se più che altro è il tempo verbale a darmi le grane maggiori. Con la prima persona -in particolare cercando di immedesimarmi in Lucy- mi diverto troppo! Non sono certa di essere riuscita a rendere il capitolo esilarante come il prologo, ma ci ho provato...e spero che i miei sforzi siano stati ben impiegati -considerata anche la lunghezza del capitolo LoL xD

Spero che Mira non risulti troppo OOC...ma per qualche strana ragione, secondo me, nel profondo lei è realmente così! :D

Buona lettura :) ci rileggiamo a sud capitolo! Probabilmente...troverete una piccola preview del capitolo 2!

 

 

Capitolo 1. Non facciamoci prendere dal panico.

 

Sono rovinata. Fregata. Fregata di brutto. Ma proprio di brutto brutto.

Ed è tutta colpa di Mirajane. Quella donna è un demonio! Mi ero ripromessa di non dar mai più peso alle sue assurdità, dato che è tutta colpa sua se ho iniziato a guardare Natsu in maniera diversa. Ma non ci riesco. È più forte di me. Continua a ripetere di come io e Natsu sembriamo una coppia, di come lui sia in realtà così preso da me da neanche rendersene conto. E io sto lì ad ascoltarla come una scolaretta alla prima cotta.

« Ehi Lucy, guarda dove metti i piedi, altrimenti rischi di farti un bagno di prima mattina » mi urlano i soliti tipi dalla barca. Li saluto e li ringrazio come sempre, felice di essere stata distratta per un attimo dal mio treno di pensieri impazziti.

Sul serio, devo darmi una calmata altrimenti mi gioco il briciolo di sanità mentale che mi è rimasto.

Entro in gilda, dove i miei compagni mi accolgono calorosamente come ogni mattina e arranco verso la mia solita postazione, al bancone, dove mi abbandono sospirando.

Mira mi si avvicina, con un sorriso talmente grande che quasi le congiunge un orecchio all'altro. Quel sorriso che però non presagisce nulla di buono...ma perché non sono rimasta a letto più a lungo stamattina?

« Allooora? Come va con Natsu? » chiede, con una punta di curiosità velata di malizia. Non mi saluta più nemmeno, la cara Mirajane. A meno che il “come va con Natsu” non sia in realtà un'espressione che sostituisce un troppo scontato “Ciao Lucy, dormito bene”.

« Buongiorno anche a te Mira. Si ho dormito molto bene, grazie » rispondo con un sorriso mentre il suo si allarga ancora di più -ma spero sia solo una mia impressione.

Perché altrimenti la cosa si fa pericolosa. Molto pericolosa.

Mi guarda sorniona mentre mi prepara la solita spremuta d'arancia, canticchiando fra sé. Continua a scrutarmi con quello sguardo solo suo, di quelli che riescono a spogliarti strato per strato, come una cipolla. E quando Mira ti guarda con quegli occhi, vuol dire che sa perfettamente a cosa stai pensando.

Ogni tentativo di evitare quello sguardo è inutile, così come ogni probabilità di affrontarlo e vincere è impensabile -con l'unica eccezione di Erza ovviamente.

Non sembra intenzionata a spiccicare parola: medita di prendermi per sfinimento provocandomi una sorta di crollo nervoso, lo so, ormai le sue tattiche le conosco bene -ne sono vittima spesso ultimamente. E come se non bastasse, mi è presa a battere la palpebra, sintomo della mia crescente agitazione.

« Ecco a te » dice porgendomi il bicchiere e costringendomi a sollevare lo sguardo dal legno del bancone. Che qualcuno mi aiuti!

« G-grazie » balbetto. Di nuovo il silenzio. Mi fischiano le orecchie -che tra l'altro stanno diventando di un acceso color porpora- e la palpebra non ne vuole proprio sapere di smettere di tremare. In più, sento che a breve farò e/o dirò qualcosa di cui mi pentirò.

« Ehi » mi sfugge dalle labbra. Appunto. Bella mossa Lucy!

« Si, Luuucy » risponde, sempre con quel sorriso da brividi « Dimmi, sono tutta orecchie ».

« S-senti...s-se devi d-dirmi qualcosa, fallo. Basta che la smetti di guardarmi in quel modo, non ne posso più! » sbotto, affrontando finalmente il suo sguardo mossa da chissà quale istinto suicida.

Ora Mira sembra davvero soddisfatta, nemmeno avesse vinto il jackpot all'annuale bingo della gilda. Il sorriso che prima le occupava tutto il volto, si è trasformato in un ghigno malizioso. Questa dev'essere proprio la mia giornata “fortunata”, non c'è che dire.

Appoggia i gomiti al bancone e posa il mento sulle mani intrecciate, il suo volto alla stessa altezza del mio. Sono in trappola!

« Ho come l'impressione -e correggimi se sbaglio- che ormai nemmeno tu sia più in grado di mentire a te stessa. Sui tuoi sentimenti intendo, verso un mago di nostra conoscenza. Lo vedo da come sfuggi al mio sguardo...ma lascia che ti dica una cosa » e si fa ancora più vicina, pericolosamente vicina.

« Puoi scappare quanto vuoi da me, tanto ormai l'ho visto » dice, sempre più soddisfatta, mentre io non ho la più pallida idea di cosa stia parlando.

« Scusa? »

« Suvvia, sai di cosa parlo! » esclama ridendo, facendo ondeggiare una mano.

« Ti giuro...non lo so proprio »

« Ma dai, parlo dello scintillio dei tuoi occhi. So riconoscere un paio d'occhi innamorati quando li vedo! » conclude, con un'espressione che sprizza felicità da tutti i pori. Suppongo che, se potesse, inizierebbe a saltellare per la gilda urlando ai quattro venti del mio -non più presunto ma assodato- amore per Natsu. Sinceramente...che problema ha questa ragazza?

« Lucy, proprio te cercavo! » fa una voce nota alle mie spalle. Cana, mia eroina, dimmi che sei qui per salvarmi dall'assurdità di Mirajane - che per la cronaca ancora non si leva quel ghigno fastidioso dalla faccia aaaaaaaah.

« Caaana! Che bello averti qui! » la accolgo con un sorriso a trentadue denti.

Si siede accanto e me e mi sventola uno dei suoi tarocchi sotto il naso. « Poco fa pensavo a te e mi è caduta questa carta dal mazzo...e sai che le mie carte non fanno mai niente a caso » e me la mostra. La osservo incuriosita.

Il Matto.

Francamente, non so se ridere o se piangere. Anche se sono più propensa per la seconda. Con un gemito appoggio la fronte al bancone, il fresco del legno sembra risollevare lievemente il mio spirito.

« Non ho bisogno delle tue carte per capire che presto o tardi impazzirò! Il processo è già iniziato ed è solo questione di giorni, forse ore, se Mira continua a guardarmi in quel modo e a ridere sotto i baffi! » piagnucolo, il volto ancora nascosto tra le braccia.

Anche se non la vedo, percepisco chiaramente la colpevole sopprimere a stento una risata -che deve essere davvero contagiosa, visto che Cana la segue a ruota. Vi prego, datemi treguaaaaaaaaa.

« Su Lucy, lo sai anche tu che una carta, presa da sola, non significa niente! Il Matto può avere talmente tanti significati che bisogna affiancarlo almeno ad un'altra carta. Meglio due! ». Non so se stia cercando di consolarmi...ma un pochino -solo un po' però- ci sta riuscendo.

« Forza! Che aspetti a pescare una carta? » chiede Erza, spuntando dal nulla, facendomi saltare dalla sedia per la sorpresa. « A-aye » rispondo in automatico alla sua richiesta -si, una richiesta che suona più come un ordine però! Cana mi guarda incoraggiante e io non posso fare a meno di sottopormi a quella tortura: le mie aguzzine sono diventate tre e mi pare impossibile ritirarmi.

Indico una carta e Cana la studia, per poi poggiarla al fianco de “Il Matto”. La osservo e vado -letteralmente- in apnea.

Il Drago.

Le mie tre amiche -ma potrei disconoscerle come tali da un momento all'altro- si scambiano occhiate complici per poi voltarsi verso di me. Tre paia di occhi ridenti che mi attraversano da parte a parte, pronti a recepire qualsiasi mia reazione. Non oso muovere un muscolo -anche se prima o poi mi toccherà respirare.

« Beh, l'interpretazione mi pare chiara. Letteralmente parlando, l'associazione di queste due carte sta ad indicare che sei “pazza di un drago”...oppure, se preferisci una spiegazione più poetica, direi che hai l'impressione di star diventando matta...perché non riesci a toglierti dalla mente un certo ragazzo, il quale resterà anonimo, considerato il suo ottimo udito. Senza contare che Il Matto sta anche ad indicare nuovo inizio, novità inaspettate. Chissà che le stelle non ti abbiano riservato un futuro insieme a noi-sappiamo-chi ».

Erza annuisce soddisfatta. « Direi che la terza carta non è necessaria! » esclama Mirajane estasiata. Le altre due sembrano essere d'accordo. Da quand'è che se la intendono così tanto queste tre?

Una mano fresca si posa sulla mia spalla, mentre un'altra amica -forse l'unica che non verrà disconosciuta dalla sottoscritta- si aggiunge al nostro gruppo. Rimane un attimo in silenzio, come per cercare le parole giuste da dire e poi mi guarda, con quel suo viso dolcissimo. Ooooohhh Leeevy, fortuna che ci sei tu!

« Lu-chan, se non ti senti di dire nulla, non farlo. Sono sicura che Mira, Cana ed Erza volessero solo essere d'aiuto » e le guarda, con un aria lievemente severa « ...ma, sono certa che parlare con qualcuno di quello che senti, possa solo farti sentire meglio. Dopotutto le amiche servono a questo. E anche se già sappiamo quello che frulla nella tua testolina, parlarne...palesare i tuoi pensieri, ti libererà di un bel peso dallo stomaco, su questo non ho dubbi ».

Guardo prima Levy e poi le mie tre aguzzine. I loro sorrisi non sembrano più dei ghigni spaventosi. Mi chiedo se quella non fosse solo una proiezione del mio subconscio, troppo impaurito dalla possibilità di materializzare sul serio i miei sentimenti. E mi rendo conto che davvero, non ce la faccio più a tenermi tutto dentro.

« I-io...l-lui...mi piace. No, i-io...credo...mi s-sono innamorata di lui » ammetto.

Oddio, possibile che mi senta così leggera adesso? Talmente leggera da poter quasi toccare il cielo con un dito! Se ripenso a questi ultimi tempi di inferno, passati a cercare di negare l'innegabile, mi sento una cretina completa. Non si può scegliere chi si ama...e non c'è nulla di male nell'innamorarsi di un amico no? Anche se del migliore degli amici. No. Argomentazione infelice...sento l'ottimismo -da poco riacquistato- abbandonarmi di nuovo.

« Oh Lucy... ». Mi volto verso la voce -Elfman, che mi guarda con un'espressione a metà tra il commosso e il colpito. Che mi abbia sentito mentre vuotavo il sacco? E perché proprio adesso ho questa brutta, bruttissima, sensazione addosso? Oh no! No no no, non dirmi che...NO!

« AMMETTERE IL PROPRIO AMORE...E' DA VERI UOMINI!!!! » urla a squarciagola attirando l'attenzione di tutti i membri della gilda -umani e non.

« FAI SILENZIO IDIOTA!» esplode Erza, facendo volare il nostro compagno dall'altra parte della stanza. Apprezzo il suo gesto ma ormai...è troppo tardi.

Mi stanno guardando tutti. E bisbigliano tra di loro, chi con aria stupita, chi sorniona, chi annuendo. E i loro occhi si spostano curiosi tra me e Natsu, Natsu e me. Heeelp.

« Ehi Natsu! » esclama Wakaba rivolgendosi alla fonte di tutti i miei guai, preso a studiare la bacheca delle missioni. « A quanto pare la tua donzella qui si è presa una sbandata per qualcuno, fossi in te...mi preoccuperei » e si gira verso di me, scoccandomi un occhiolino complice. Macao, Romeo, Gray, Laki, Bisca -tutti!- si voltano e mi guardano, con i pollici in alto.

Ah-ah. Questo è un problema. L'intera gilda ha intenzione di giocare al “facciamo i cupidi”. Troverei la faccenda molto divertente -e probabilmente parteciperei anche io- se non fossi la diretta interessata!

Perché, perché in Fairy Tail non c'è una sola persona -oltre a me- con le rotelle al loro posto?

Sulla gilda è di nuovo sceso il silenzio, probabilmente in attesa di una qualche reazione da parte di Natsu, che ancora indugia davanti alla bacheca. Strappa un volantino e si volta, con una faccia strana.

Sembra...contrariato? Per quello che ha detto Wakaba? Per la possibilità che io sia innamorata di qualcuno...che non sia lui? Ma questo implicherebbe che Natsu...LUCY! Ferma con le fantasie. Non è proprio il momento, visto che lui si sta avvicinando.

Oddio, sta venendo proprio da questa parte! Che faccio? Che facciooo?

Lucy! Contegno! Sei una donna, non più un'adolescente in piena crisi ormonale. Cerca di mantenere la calma. Si, la calma. Mantieni. La. Calma. Anche se lui è a due passi da te e ti sta fissando sempre con quello sguardo strano che non riesci proprio a decifrare.

« Ehi, Lucy...non avrai mica un appuntamento con questo tizio proprio domani? » mi chiede Natsu, ormai a un palmo dal mio naso.

« I-io...no! » esclamo tirandomi indietro, le guance in fiamme. Ora sembra quasi sollevato. « P-perché? »

Mi regala il suo solito sorriso, ghignante e contagioso. Quel sorriso che ho imparato ad amare e di cui non potrei più fare a meno.

Mi sorride e mi porge il volantino di un lavoro. Semplice, da 70000 jewels. Esattamente l'importo del mio affitto...che sta per scadere.

« Domani sono due anni esatti che sei entrata a far parte di Fairy Tail » mi dice « ma anche quest'anno ti è passato di mente vedo! » aggiunge, un pochino infastidito.

Oh, se ne è ricordato. Possibile che, da disperata qual ero fino a pochi secondi fa, ora mi senta la persona più fortunata e felice dell'intera galassia?

« Ma non preoccuparti io ed Happy abbiamo già pensato a tutto! »

« Aye! »

« Partiamo stasera con l'ultimo treno -bleurgh- così da arrivare... » mi spiega. E parla parla parla, ma io non riesco a concentrarmi sulle sue parole. Sono troppo presa da lui. Adoro il suo entusiasmo, adoro il modo in cui si scompiglia i capelli mentre parla, adoro i suoi sorrisi, tutto.

« Lucy? Mi stai ascoltando? »

« S-si, certo! » rispondo, risvegliata di botto dal vortice dei miei pensieri. Penso troppo ultimamente, addirittura da estraniarmi dal resto del mondo.

Ecco, lo sto facendo di nuovo.

« ...per il ritorno invece pensavo che potremmo andare a piedi. Se facciamo una piccola deviazione, allunghiamo un po', ma c'è una cittadina dove in questi giorni fanno una fiera del libro e... »

« Fiera del libro? »

« Aye! Ne stavamo parlando ieri con Levy...e Natsu era sicuro potesse interessarti! » mi spiega un Happy con un'espressione che è tutto un programma.

Natsu...vuole davvero deviare per portarmi ad una fiera del libro? Farebbe sul serio questo per me, lui che rifugge la carta stampata in tutte le sue forme?

Oh.

Dev'essere per questo lato del suo carattere che mi sono innamorata di lui.

« Allora? Verrai? Dopotutto hai detto di non avere alcun appuntamento! » mi chiede, impaziente.

Scemo, non potrei dirti di no nemmeno se volessi.

« Sono dei vostri! » rispondo con un sorriso. I miei due compagni di team sono fuori di loro dalla gioia. Davvero la mia presenza...li rende così felici?

Se la loro felicità è pari anche solo ad un decimo della felicità che provo io a condividere le mie giornate con loro, posso ritenermi soddisfatta.

Lasciamo la gilda tutti e tre insieme, seguiti passo passo dalle occhiate maliziose dei nostri cari nakama, che farebbero arrossire pure un gambero. Fortunatamente Natsu è un idiota -in senso buono intendo- e non sembra essersi accorto di niente. Per quanto riguarda Happy invece...quel gattaccio non me la racconta giusta. Continua a ridacchiare e a bisbigliare tra sé e sé in maniera sospetta, ma vedrò di fargli sputare il rospo quanto prima.

 

**

Si sta facendo sera e questi due tipi ancora non ne vogliono sapere di andarsene da casa mia. Mancano poche ore alla partenza e vorrei fare un sonnellino, per essere nel pieno delle forze quando arriveremo a destinazione. Ma se Natsu rimane qui, il sonno non arriverà mai.

Mi sdraio sul letto, a pancia in su, la mia spalla a contatto con la sua. Il mio stomaco inizia a fare le capriole. Chiudo gli occhi. Magari se mi concentro riesco a calmare questo cuore impazzito. Già pensare mi risulta difficile e il martellare del cuore nelle orecchie di certo non mi facilità la cosa. In più, ho il volto in fiamme. Di nuovo. Accidenti a te Natsu!

Possibile che mi basti questo piccolo contatto per andare a fuoco? Respira Lucy, respira.

Riapro gli occhi e mi trovo immersa in quelli di Natsu. Il respiro mi rimane in gola. Si sorregge con le braccia, ai lati della mia testa e continua a studiarmi.

Che...diamine pensa di fare? Non vorrà mica...baciarmi?

Beh, non ci sarebbe nulla di strano, io sono una donna, lui è un uomo -più o meno.

Dunque, nemmeno il grande Salamander è immune al mio fascino. Aha!

Chiudo gli occhi, in attesa. Sono tutta un fuoco. Su Natsu, che aspetti?!

« Lucy... » bisbiglia « ...ma che ti sei addormentata? »

A-addormentata? Ma si può essere più deficienti?

Mi alzo di scatto, spingendolo via. Ho il fiato corto. « Se non avevi intenzione di baciarmi, si può sapere che cavolo avevi in mente? » chiedo, un po' troppo acidamente forse.

« B-baciarti? No, Lucy, stavo controllando... »

« Cosa? Costa stavi controllando? » sempre più acida.

« ...se avevi la febbre. Eri tutta rossa in faccia...e avevi gli occhi lucidi. Mi stavo preoccupando...se stai male è meglio non partire. » mi fa, un po' offeso.

Bene. Lui si preoccupa per te e tu gli rispondi peggio di una zitella inacidita.

« N-no, sto bene. Niente febbre... »

« Allora suppongo che Mira avesse ragione oggi...i tuoi occhi sono lucidi perché sono gli occhi di una persona innamorata » conclude, seguendo il suo ragionamento interiore. Happy dorme. Si, dorme ridendo.

« Deve piacerti proprio tanto questo tizio è? » mi fa, guardandomi negli occhi. E a quegli occhi non posso mentire. Annuisco e mi risiedo sul letto; avvicino le ginocchia al petto e vi poggio il mento. È la prima volta, dopo due anni di “convivenza”, che parliamo di una cosa del genere.

« Chi è? ».

« Non sono affari tuoi! » sbotto, l'acidità prende di nuovo il sopravvento. Mi ha preso alla sprovvista, non mi immaginavo una domanda del genere da lui!

« E invece si! Siamo compagni, tra noi non dovrebbero esserci segreti! » mi risponde, stavolta brusco anche lui. Natsu...io...proprio non ti capisco.

« Beh, una cosa è essere compagni, una cosa è la propria vita privata! Ma ci sono cose che un idiota come te non può proprio capire! » esplodo, senza pensare. Merda. Non ho detto quello che credo di aver detto, giusto?

Un lampo di tristezza attraversa i suoi occhi.

Lucy, è ufficiale, sei una cretina patentata! Se avevi anche una sola possibilità che lui si innamorasse di te, te la sei giocata.

Mi lascio sfuggire un sospiro.

A quanto pare mi riesce meglio farmi odiare. Sono un vero talento.

« Andiamo Happy, a quanto pare la nostra presenza non è gradita al momento ».

L'exceed scuote la testa, rimproverandomi silenziosamente.

Raggiunta la finestra, Natsu si gira verso di me un'ultima volta e mi guarda. Mi guarda proprio fisso, dritto negli occhi, con quell'espressione offesa che mi fa sentire un verme verminoso. Dopotutto cercava solo di aiutarmi, proprio come si comporterebbe il miglior amico del mondo. Già, amico.

Sospira anche lui, sempre offeso. « Sai Lucy, ora che ti sei innamorata...stai diventando proprio acida » e se ne va, volando giù dalla finestra. E io non posso far altro che seguirlo con lo sguardo, fino a che non diventa un puntino lontano.

Più acida è. Deve esserci proprio qualcosa nel mio cervello che non va. Sprofondo nel letto con le sue parole che ancora mi svolazzano nelle orecchie.

In questo preciso istante, vorrei che Aquarius mi avesse affogato sul serio, quel giorno ad Hargeon.

 

3 ore alla partenza. Niente Natsu e niente sonno. Doccia fredda!

 

 

Sproloqui sud. E siamo arrivati a fine capitolo uno! Non so quante di voi siano riuscite a leggere fino alla fine...ma spero di non avervi decimato né deluso in maniera irrimediabile. Anche perché mi rendo conto che non succede nulla di veramente eclatante in queste cinque pagine! Il prossimo capitolo ancora è tutto da scrivere, ma penso di potervi lasciare una piccola anticipazione che ho ben chiara in testa...anche se la forma potrebbe cambiare lievemente -come è successo per l'introduzione, tratta da questo capitolo!

Nient'altro da dire...aspetto i vostri commenti!

 

Dal capitolo 2

 

Quando sono con lui, quasi mi convinco che mi potrei accontentare. Che la sua amicizia, il suo semplice affetto, possano bastarmi. Mi convinco di poter continuare a camminare un passo dietro a lui per tutta la vita, se solo potessimo restare sempre così, come oggi.

È quando sono sola con me stessa, che questa mia convinzione crolla miserabilmente. E mi viene da chiedermi cosa si provi a camminare con la mano stretta nella sua.

Così, presa dai miei pensieri sbatto contro qualcosa di caldo e forte. La sua schiena.

« Ne, Lucy...non ci pensare troppo ok? Quella faccia triste non ti sta bene » mi dice sorridendo.

« La fiera sembra essere un successo...guarda che casino! ».

Mi tende la mano e afferra la mia. « Così non rischio di perderti! » e mi trascina verso il centro della piazza, agguerrito come non mai.

E di nuovo, sento le mie convinzioni vacillare. 

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Capitolo 3
*** Un drago, un exceed e una Lucy. ***


!Achtung.

Questo capitolo è stato un parto. Odio le prime tre pagine perché ci sono rimasta bloccata per tre settimane buone.

Tutto ciò che ho scritto dalla pagina 4 in poi beh...lo adoro *-*

Stranamente sono soddisfatta di me, non lo sono quasi mai xD

Spero che anche a voi piaccia almeno un po' -perché altrimenti mi tocca rivedere i miei metodi di autovalutazione LoL

Trattenervi oltre -dopo il mostruoso ritardo- sarebbe un vero e proprio crimine!

Dunque vi auguro una buona lettura :) ci rileggiamo in fondo!

 

 

Capitolo 2. Un drago, un exceed e una Lucy -il team perfetto!

 

3 ore alla partenza. Niente Natsu e niente sonno. Doccia fredda!

 

Lo ammetto. L'idea della doccia fredda è stata incredibilmente infelice. Non solo non mi ha tolto l'agitazione di dosso, ma -oltre a farmi lanciare degli acuti degni della più grande cantante lirica- mi ha lasciata tremante come una foglia, in totale necessità di un bagno caldo. E in quel momento, abbracciata dai vapori profumati alla lavanda, sono precipitata nei meandri della mia mente -ormai a metà strada sulla via della pazzia.

In tutto quello sproloquiare interiore però, sono giunta ad una conclusione. Oddio, forse conclusione è dire troppo. Diciamo un inizio. Si, sono giunta ad un inizio.

Forse...Natsu prova qualcosa per me.

Mmmh.

Francamente, immersa in tutto quel vapore lavandoso, la cosa mi sembrava alquanto plausibile. Ora invece, tra il fumo della stazione e i fischi dei treni sulle rotaie, non ne sono più tanto certa. Anzi, mi sembra un'idea totalmente assurda.

Devo ricordarmi di controllare l'etichetta di quel bagnoschiuma, appena torno(1).

Il treno è in partenza e mi affretto lungo il binario. Mi chiedo se Natsu sia già arrivato o se abbia deciso di lasciarmi da sola, in compagnia del mio “acidume”.

Non che non me lo meriti. Ma conosco Natsu, non è il tipo che serba rancore. Sono certa che dopo queste tre lunghe, lunghe ore – durante le quali il mio senso di colpa non mi ha dato un attimo di tregua – avrà sicuramente dimenticato tutto.

Si, sarà esattamente come se nulla fosse successo.

E no, non sto cercando di auto-convincermi. Sarà così, punto e basta.

Eppure, sento il cuore tremare al pensiero di affrontarlo, alla possibilità di rivedere quello sguardo triste e, di conseguenza, alla prospettiva di essere vittima di flagellazione da parte della mia coscienza -di nuovo.

Respira Lucy, respira. Ora sali su quel treno, vai da lui e se è ancora arrabbiato, chiedi scusa. Non c'è nulla, nulla da temere, giusto? E tra l'altro, perché dovrebbe essere ancora arrabbiato? Voglio dire...tutti in gilda gli danno dell'idiota, quotidianamente per giunta. Non vedo il motivo per cui il mio di idiota, debba essere diverso dagli altri.

A meno che, non dia più importanza alla mia opinione rispetto a quella di qualsiasi altro membro di Fairy Tail.

Beh, potrebbe essere una spiegazione...ma questo implicherebbe che Natsu...che lui, lui sia....di me...

LUCY!

Sei veramente incredibile. Non puoi continuare a spiegare le sue mille stranezze, ripetendo che forse lui prova qualcosa per te. È insano, ti fa male.

Qualche altro giorno così, e la faccia de “il Matto” dei tarocchi di Cana verrà sostituita dalla tua di faccia!

Decisamente, rimuginare è il mio mestiere.

Se venissi pagata, non dovrei più preoccuparmi di pagare un affitto per tutta la mia vita. Potrei addirittura comprarmela, una casa!

« Lucy, siamo qui! ».

Ringrazio silenziosamente Happy per avermi risvegliato dal mio vortice, anzi uragano, di pippe mentali.

Mi avvicino lentamente e mi siedo, poggiando lo zaino ai miei piedi. Natsu mi è di fronte e guarda assorto fuori dal finestrino. Se non avessi visto le sue iridi saettare verso di me per una frazione di secondo, prima di tornare a scrutare la stazione, avrei quasi pensato che non avesse notato il mio arrivo. Ma così, non ci sono dubbi sul fatto che mi stia deliberatamente ignorando.

Natsu non è il tipo che serba rancore, no no.

Mi rimangio tutto! E ora? Che faccio?

I silenzi tra me e Natsu non sono mai stati un problema. Spesso e volentieri ci basta un'occhiata, un'espressione, un gesto per comunicare.

Maledetta lingua che mi ritrovo, in che razza di situazione ci hai infilate?

Per di più, riesco a percepire la mia coscienza schioccare la frusta. Sospiro poggiando la schiena sul sedile, sconfitta.

« Ehi, Natsu... » sussurro. Mi guarda con la coda dell'occhio, scocciato.

« Che vuoi? » mi risponde, scontroso, acido. Prima frustata. Cavolo se fa male!

Mi sta ripagando con la mia stessa moneta.

Non provare a lamentarti Lucy è, te lo meriti proprio!

Happy fa oscillare gli occhi tra me e Natsu, con una punta di preoccupazione nello sguardo.

Seconda frustata. « Mi dispiace, ok? ».

« Mhh » risponde lui. Terza frustata. Non mi merito qualcosa di più di un mhh?

« Senti Natsu » cerco di attirare la sua completa attenzione, sporgendomi verso di lui e sfiorandogli un braccio. È bollente, mentre i miei polpastrelli sono freschi. Rabbrividisce leggermente. So che potrei andare fuori di testa per questa sua piccola reazione al mio tocco, ma non mi pare il momento, non con la mia coscienza pronta a frustarmi di nuovo.

Mi guarda, stavolta sul serio. E io parto in quarta.

« Non avrei dovuto risponderti in quel modo. Sono stata pessima. Terribile. Ignobile. Meschina. Biasimevole. Abietta... »

« Lucy » mi fa lui, ma adesso sono io ad ignorarlo. Non può interrompere il mio discorso di scuse!

« Queste ultime tre ore sono state le peggiori, con il senso di colpa...e-e la coscienza che continua a frustarmi... »

« Lucy, Luce...LU! » dice, alzando la voce. Sento una lieve pressione sulla spalla. La sua mano. I miei occhi incontrano i suoi. Sta sorridendo.

« Non ho capito la metà delle cose che hai detto! E che c'entra la frusta? Tranquilla è al solito posto, alla tua cintura, non la vedi? » mi fa.

Non ha capito niente, come al solito.

Scoppio a ridere come una scema, fino a farmi salire le lacrime agli occhi -che non sono dovute alla risata in sé, ma al sollievo, finalmente liberata da un peso pesantissimo dal petto.

« Lucy è proprio strana, aye! ».

Sono talmente contenta, che non mi viene neanche da rispondergli per le rime a quel dolce gattino di Happy.

« Si, come vuoi. Ottima tattica Natsu...hai finto di essere ancora arrabbiato per farmi disperare è? Non che non me lo meritassi, hai fatto bene ma... »

« Ehi, ehi. Di che tattica stai parlando? Io non uso tattiche. Ero arrabbiato per davvero » mi rimbecca, tornando serio e incrociando le braccia, mentre il mio umore sprofonda nuovamente nel baratro.

« Ma proprio non ci riesco a restare arrabbiato con te », il suo sorriso torna a risplendere. E io mi sciolgo come neve al sole.

Vale anche per me Natsu, sai?

La locomotiva fischia e il treno inizia a muoversi.

« Oh no...bleurgh » geme lui, portandosi le mani davanti alla bocca.

Così indifeso è quasi tenero.

Dico quasi perché non è esattamente un bello spettacolo, quando la persona che ti sta di fronte è tutta bavosa e potrebbe vomitarti addosso da un momento all'altro.

Però fa tenerezza vedere il grande Salamander così vulnerabile.

Mi fa quasi pensare che lui abbia bisogno di me, qualche volta e che non sia sempre e solo il contrario.

« Happy, facciamo scambio di posto ».

L'exceed, per una volta, mi dà ascolto senza commentare.

Certo, il suo ridacchiare sotto i baffi è già più che un commento, alle mie orecchie.

« Lu-ucy! Sto m-malis-sim-bleurg » prova a dire Natsu, con scarsi risultati, ricadendo con la fronte sul finestrino. Scartando il metodo di Erza(2) -efficace, ma un po' troppo violento- cosa posso fare per aiutarlo?

« Devi cercare di non guardare fuori, peggiori solo la situazione » tento.

Lo avvicino piano a me e poggio una mia mano fresca sulla sua fronte, sperando possa dargli un po' di sollievo. Sospira chiudendo gli occhi, scivolando mollemente sulla mia spalla.

Sta...funzionando? Sembrerebbe di si.

Certo che così, è davvero vicino. Posso addirittura contagli le ciglia. Non avevo mai notato fossero così lunghe.

LUCY! Cavolo, Natsu è in questo stato pietoso e nonostante tutto riesci a pensare a cose del genere? Sei una persona orribile. Se Natsu fosse ubriaco, dillo, dillo che approfitteresti di lui senza nemmeno pensarci due volte.

Ok, questa non so da dove mi è venuta!

Happy deve trovare l'intera situazione molto divertente.

Natsu che quasi quasi mi sbava su una spalla e io che arrossisco come una cretina.

Perché, perché devono succedere tutte a me?!

« Lui ti piaaaace! » esclama l'exceed, sghignazzando furbetto.

Gli lancio un'occhiata assassina, ma continua imperterrito nel suo ammiccare.

Le mani mi prudono terribilmente. Caro, carissimo Happy, sappi che se potessi muovermi, ti starei già lisciando il pelo, molto delicatamente.

Ignoralo Lucy, ora devi pensare a Natsu -non che io non ci pensi già abbastanza durante la giornata...ma ora è tempo di agire.

Il suo braccio scivola sulle mie gambe, il palmo della mano verso l'alto.

Ricordo che, quando non riuscivo a dormire, la mamma mi accarezzava il braccio con la punta dei polpastrelli, su e giù. Quelle carezze mi facevano venire i brividi, una sensazione a metà tra il solletico e la pelle d'oca; riuscivo a dimenticare tutti i brutti pensieri e pochi secondi dopo, senza quasi accorgermene, già sprofondavo nel sonno.

Chissà, forse quella stessa sensazione potrebbe distrarlo abbastanza da alleviare la nausea.

Inizio a disegnare dei cerchi sul palmo della sua mano, piano, leggera.

Un sussurro gli sfugge dalle labbra.

Dal palmo risalgo verso il polso, soffermandomi nell'incavo del braccio e risalendo ancora più su.

Ed eccola, la pelle d'oca.

Natsu trattiene un attimo il respiro ma poi si rilassa, sospirando contento.

Il suo volto è più tranquillo adesso e -per mio grandissimo sollievo- non sbava più.

Sono proprio soddisfatta di me stessa, brava, bravissima Lucy!

Mentre continuo la mia opera di bene, una strana -piacevole- sensazione mi riporta alla realtà. Il naso di Natsu mi sfiora la guancia, mentre il suo respiro regolare mi accarezza il collo.

Ed eccola, la pelle d'oca. Stavolta la mia però.

Happy se la ride, di nuovo.

Faccio scattare verso di lui il mio sguardo, ma non assassino come avevo immaginato.

Vorrei dirgli che se non la smette immediatamente, gli stacco le quattro penne che si ritrova per ali, una ad una, per farci un bel cuscino.

Vorrei -appunto- ma non ci riesco.

Me ne rimango in silenzio, piano piano perdendo coscienza della stessa presenza di Happy, mentre la mia testa scivola giù, poggiandosi a quella di Natsu.

Il suo respiro regolare continua a mandarmi i brividi lungo il collo e le mie palpebre iniziano a farsi pesanti.

Sempre più pesanti.

Talmente pesanti che non posso far altro che chiudere gli occhi anch'io.

 

**

 

Saranno un paio d'ore che camminiamo.

Fa caldo, ho sete e i piedi iniziano a farmi male, nonostante abbia messo i miei stivali più comodi, tacco cinque.

Il nostro cliente -un uomo sulla quarantina leggermente stempiato- è seduto a cassetta di una carrozza piuttosto elegante, al fianco del suo fidato cocchiere.

Happy svolazza davanti ai cavalli, Natsu procede al fianco della carrozza -a piedi ovviamente- e io accanto a lui -il perché mi è ancora ignoto...forse per spirito di solidarietà?

No, probabilmente perché sono la solita cretina patentata.

Dunque, ricapitolando.

Il cliente è un riccone. Nella sua elegantissima carrozza ci sono oggetti dal valore di non so quanti jewels. Dobbiamo scortarlo fino alla villa dell'amata figlia, perché potrebbe essere attaccato, derubato, denudato e legato come un salame -e già gli è successo una volta- da questa fantomatica banda di briganti.(3)

E proprio questo cliente riccone, ci paga il disturbo solo 70000 jewels.

Proprio vero che più si è ricchi, più si è tirchi.

Il sentiero, fin ora tranquillo, si immerge in un boschetto dalla fitta vegetazione, covo della suddetta banda di briganti denudatori.

« Ehi, Lucy...ma per davvero mi sono addormentato? » mi chiede Natsu per l'ennesima volta da quando siamo scesi dal treno, stamattina.

« Si » rispondo, ancora, ormai esasperata.

« Ma come? » insiste.

« Te l'ho detto: cazzotto nello stomaco. I metodi di Erza sono infallibili ».

Che Aquarius mi travolga, se mai mi venisse la malsana idea di rivelare a Natsu come si sono in realtà svolti i fatti!

Il mio obiettivo per questa missione è: non rendere le cose più imbarazzanti del dovuto.

« Se lo dici tu Lu » fa, poco convinto. « Mi sembra solo di ricordare una sensazione piacevole, come una carezza, non come un pugno nello stomaco » dice grattandosi la testa confuso.

Happy mi guarda sornione. Un'occhiata che mi ricorda terribilmente quella di Mira.

Mira...

Se lo venisse a sapere...brrr. Non ci voglio nemmeno pensare!

«Concentrazione ragazzi, concentrazione! » esclamo, cercando di catalizzare l'attenzione dei miei compagni sulla missione. « Potremmo essere attaccati da un momento all'altro! ».

Uno strano rumore giunge alle nostre orecchie.

Appunto.

Natsu si porta un dito alle labbra, facendo cenno al nostro cliente di non far rumore.

Mi guardo intorno, cercando di cogliere qualche movimento tra la vegetazione fiorente.

È Natsu a dare voce ai miei pensieri.

« Siamo circondati » mi sussurra ad un orecchio, poggiando la schiena alla mia, pronto a rispondere ad un eventuale attacco.

Un brivido mi corre lungo la spina dorsale, l'adrenalina inizia a scorrermi in corpo e i muscoli si preparano allo scontro imminente.

I banditi compaiono intorno a noi, chi calandosi con un balzo dagli alberi, chi uscendo dagli arbusti più bassi.

Sono bene armati e hanno un aspetto minaccioso.

Natsu mi guarda con la coda dell'occhio, un espressione tutta eccitata sul volto. Rispondo al suo sguardo e le mie labbra si piegano in un ghigno, contagiate dal suo sorriso ferino.

« Piano S? » chiedo, schioccando la frusta, ormai abituata al suo gioco di lettere. (4)

Mi capisce al volo -ovviamente.

« Sbaragliamoli tutti, Lucy! » e si lancia all'attacco.

Evoco Aries e, in meno di un secondo, i nemici si ritrovano a nuotare impacciati in un mare di lana rosa.

Afferro una caviglia con la frusta e tiro forte, atterrando uno dei briganti che si lascia sfuggire un gemito di sorpresa. Puntello le ginocchia nella sua schiena, immobilizzandolo a terra.

« Ehi Lucy, vacci piano! » mi urla Natsu ridendo, mentre fa volare qualche metro più in là uno dei suoi opponenti.

Nonostante gli si lancino addosso in tre o quattro contemporaneamente, non possono nulla contro di lui.

« Senti chi parla! » rispondo, mentre con la corda trovata alla cintura del bandito, lo lego come un cotechino. Chi di corda ferisce, di corda perisce, ah!

« Lucy-sama! Dietro di te! » grida Aries.

Una mano fredda mi afferra il braccio, piegandolo dietro al schiena con l'intento di spezzarlo. Reagisco d'impulso con un colpo di testa, che va a cozzare contro il mento del fuorilegge che barcollando, allenta la presa.

Tanto mi basta. Mi piego, faccio perno con una gamba e ruoto su me stessa, usando l'altra per sbilanciarlo; cade gambe all'aria come un sacco di patate e batte la testa, perdendo conoscenza. Gli lego mani e piedi, così da non dovermene più preoccupare.

Aries mi si avvicina, preoccupata.

« Tranquilla, sono ancora tutta intera! Hai fatto un ottimo lavoro. Devo chiederti un altro favore però...raggiungi il signor Milton e assicurarti che nessuno si avvicini a lui o alla carrozza! ».

Lo spirito annuisce, scusandosi, per poi eseguire i miei ordini.

Volgo nuovamente la mia attenzione a Natsu. Ha una mano in fiamme e, con un'espressione più che minacciosa, si avvicina al nemico che, tutto tremante, arretra.

« Ma come siamo teatrali oggi è! » lo sfotto. Mi risponde con una linguaccia per poi tornare serio, ad occuparsi della sua preda.

Di briganti ne sono rimasti in piedi solo altri due. Mi si avvicinano, i volti deformati da dei ghigni che dovrebbero risultare spaventosi. Sanno di non avere speranze contro Natsu e quindi ripiegano su di me.

Rimpiangeranno presto di avermi sottovalutata.

« Happy! ». L'exceed vola verso di me. Sollevo le braccia, lo guardo complice e poi indico con un gesto del mento i due superstiti. « Max Speed » propongo.

Ricambia il mio sguardo, annuendo malefico.

Mi afferra per le mani e ci solleviamo in volo. Prende lo slancio e sfrecciamo alla massima velocità contro i due banditi, che iniziano a scappare con la coda tra le gambe.

Ma ormai siamo troppo vicini.

« Lucy Kick! » strillo, mentre la pianta dei miei stivali -tacco compreso- si abbatte sui loro fondo schiena. Cadono faccia avanti nel fango mentre io ed Happy, soddisfatti, sorvoliamo il campo di battaglia.

Natsu ci mostra un pollice in alto, sorridendo, mentre trascina l'ultima sua preda vicino alle altre.

Team Natsu ha di nuovo sgominato i nemici! E io intanto, già pregusto il profumo dei miei -nostri- 70000 jewels!

Finalmente potrò pagarti, tanto agognato affitto!

 

 

**

 

La piccola cittadina è in festa. Le strade sono ricche di festoni, fiori e luci magiche, ancora spente in attesa del calar del sole.

Il fermento ricorda quasi quello di Fantasia ma non posso impedirmi di guardare estasiata ogni cosa che mi circonda.

Adoro le feste. Soprattutto quando sono all'aperto e coinvolgono un mare di persone.

Adoro i canti, le musiche, i ritmi che ti contagiano, i balli che ti fanno venire voglia di buttarti nella mischia, di lasciarti andare.

Sono felice. Ma non felice per la festa.

Felice perché sono qui con loro.

Perché mi conoscono abbastanza da sapere cosa davvero può rendermi felice.

Ma soprattutto, perché Natsu è vicino a me.

Abbastanza vicino da percepire il suo calore, ma non abbastanza da poter sfiorare la sua spalla con la mia.

E se questo...fosse il massimo della vicinanza a cui posso aspirare?

Mi fermo, mentre lui continua a camminare.

Per questi due anni ho vissuto con la convinzione di potermi accontentare, che la sua amicizia e il suo semplice affetto potessero bastarmi.

Mi sono detta mille e mille volte, di poter continuare a camminare un passo dietro a lui per tutta la vita, a patto di poter far parte del suo mondo.

Ma adesso, non ne sono più certa.

Sento il castello delle mie certezze -per lo più bugie- crollarmi sotto i piedi.

Mi guardo la punta degli stivali, gli occhi un po' mi pungono. Devono essere i pollini, questa città ne è immersa.

« Ne, Lucy... » una voce mi riscuote. Sollevo riluttante la testa. Lui, l'origine di tutte le mie sventure e di tutti i miei patemi d'animo, mi sta studiando preoccupato.

« Quella faccia triste non ti sta bene! Quindi, qualsiasi cosa di privato a cui stai pensando...beh, non pensarci più! » mi dice, sorridendo gentile.

Indica la piazza gremita di gente, riunita davanti agli stand del libro in file spaventose - che quasi ti tolgono la voglia di intraprenderle.

« La fiera sembra essere un successo...guarda che casino! » commenta.

Mi tende la mano e afferra la mia. « Così non rischio di perderti! » e mi trascina verso il centro della piazza, agguerrito come non mai.

Ma lo fermo.

Lui mi guarda, più confuso che mai. « Pensavo volessi approfittare della fiera per cercare qualche libro raro... » dice.

Scuoto la testa, posando il mio indice sulle sue labbra. Gli faccio cenno di seguirmi, mano ancora stretta nella sua...e non ho intenzione di lasciarla andare tanto presto.

Al lato della piazza principale, c'è una via che dà sul lago sottostante. Mi sporgo dalla staccionata per ammirare il paesaggio. Sospiro.

« Tra poco arriverà il tramonto » esordisco, mentre Natsu mi affianca, gomiti sulla ringhiera. « E non mi andava di perdermi la vista solo per un libro raro » spiego.

Rimaniamo in silenzio, scambiandoci ogni tanto qualche occhiata di sottecchi e sorridendo di quando in quando.

Mi piacerebbe capire cosa nascondi dietro quel sorriso.

E poi, arriva il tramonto, con i suoi colori mozzafiato. Il sole sembra tuffarsi in quel grande lago variopinto, per poi sparire pochi minuti dopo.

Le luci magiche si accendono, illuminando l'intera cittadina.

« Ehi, Lucy... » mi fa lui.

Ha un'espressione seria, titubante, assolutamente non da Natsu. Sta rimuginando su qualcosa, lo vedo dal modo in cui aggrotta le sopracciglia e francamente non so se allarmarmi o meno.

« Dimmi, ti ascolto ».

« Volevo chiederti se...si insomma, se tra noi... » inizia, poi si interrompe scompigliandosi i capelli nervoso.


Si, devo allarmarmi. Decisamente.


« Tra noi non cambierà niente, vero Lucy? » domanda, guardandomi in volto ma evitando di incontrare i miei occhi.


Se tra noi non cambierà mai niente? Ma...che...diavolo...di domanda è ?


Ok. O è impazzito tutto insieme, oppure deve aver battuto la testa molto, molto forte.


« Non credo di aver capito quello che intendi ».


Natsu sospira e si gratta la testa. Si sta dando mentalmente dello stupido per aver fatto una domanda simile, lo conosco abbastanza bene per poterne essere certa.


« Un team...saremo sempre un team io e te, vero? Anche se ti piace quel tizio, non mi lascerai per formare un team con lui, no? ».

Natsu.


Sul serio, non so se prenderti per la giacca e baciarti fino a domani mattina o se darti tanti schiaffi a due a due, fino a che non diventano dispari.


Sento che il cuore potrebbe scoppiarmi da un momento all'altro.


Accidenti, non puoi uscirtene con queste domande con quello sguardo da cucciolo triste! Mi mandano in tilt.


« Natsu, come può anche solo venirti in mente una cosa del genere », tento di rassicurarlo sorridendo.

« Io, te ed Happy siamo o non siamo la squadra perfetta? Niente potrebbe mai farmi decidere di lasciarvi. Anzi, dovreste cacciarmi acalci, se proprio voleste liberarvi di me! » aggiungo, dandogli una spinta.

E faccio per andarmene, quando mi afferra per un polso, facendomi voltare di nuovo verso di lui.
 

« E tu lo sai no, che questo non succederà mai ».

Lo guardo. Quale parte di te sta parlando Natsu?

Sei sempre tu...o è per colpa della botta in testa che io penso che tu abbia preso?

Le ginocchia potrebbero cedermi da un momento all'altro.

Mi chiedi se tra noi non cambierà nulla.

Ma come posso risponderti se da quando ho capito di essere innamorata di te, per me è cambiato tutto?

 

 

 

Note deliranti.

 

Stanotte ho fatto le ore piccole per ultimare questo capitolo, ma dopotutto...alla musa non si voltano le spalle! Dunque le occhiaie mostruose di questa mattina sono valse decisamente la candela!

Mi scuso per il ritardo dell'aggiornamento, ma mi sono resa conto di riuscire ad entrare in Lucy solo se...sono allegra e felice e in questo mese non lo sono stata molto.

Ma ora, posso dire di essere tornata la Lucy di sempre xD

Poi, a complicare ulteriormente la stesura del capitolo 2, ci si è messa anche la long di mezzo. I personaggi fremono...iniziano a pregarmi di continuare a scrivere di loro e prima o poi mi toccherà accontentarli! :)

Per oggi la chiudo qui, tra non molto devo scappare in uni.

Ma dovevo, volevo aggiornare! Non mi sarei data pace finché non l'avessi fatto! XD

Ringrazio chi commenta, chi legge, chi ha messo la storia tra le seguite/preferite, quel numerino che ogni tanto sale di uno significa moltissimo *-* vi adoro!

Come vedete, inizia a smuoversi qualcosa...non solo in Lu-chan...ma anche in Natsu, qualcosa inizia a puzzare di bruciato - uuuu! Chissà che gira per la testa del nostro draghetto preferito...eeeeeeè vedremo vedremo!

E ora...a voi il verdetto!

 

 

 

  1. piccolo riferimento all'episodio 127, che ho adorato! NaLu, yay!

  2. Come esplicitato più giù nel capitolo, cazzotto nello stomaco. Episodio 5 :)

  3. Citazione da “Mirror mirror”. Non so se voi abbiate visto il film, ma a me è piaciuto una cifra! :D E considerate che ho sempre odiato Biancaneve!

  4. Natsu sembra avere una passione nel rinominare i “piani” di battaglia. Ad esempio: Piano A-Assalto a villa Everlue. Piano T-trappola a...emh, Edolas? -al momento mi sfugge! La cosa che mi diverte al riguardo però, sono le facce soddisfatte di Natsu quando fa questo genere di uscite <3

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Capitolo 4
*** Se il Re dello Zodiaco ci mette lo zampino. ***


Capitolo 3. Se il Re dello Zodiaco ci mette lo zampino.

 

    « E tu lo sai no, che questo non succederà mai ».

 

Diamine, diamine, diamine.

Natsu mi tiene ancora per il polso e mi guarda. Non che non mi abbia mai guardato prima s'intende, ma non in questo modo. E nonostante io sia abituata a minigonne e abitini succinti, non mi sono mai -e dico mai- sentita così nuda in tutta la mia vita. La mia bocca è improvvisamente arida, asciutta e prosciugata – non credo di essere in grado di parlare. Vorrei voltarmi e guardare da un'altra parte, fuggire dai suoi – bellissimi – occhi verdi, ma non ci riesco. Sono letteralmente intrappolata.

Si, non c'è altra spiegazione, deve aver preso una botta in testa. E forte anche.

« Ehi Luce » mi fa, senza liberare il mio sguardo né il mio polso. « Si?». Ingoio a vuoto una saliva inesistente.

« Il tuo cuore, riesco a sentirlo...sta...battendo davvero forte » dice, con occhi sinceramente curiosi e un po' straniti, credo. O forse, confusi? Dannazione a che diamine stai pensando Natsu!

« Ma no, no...ti stai sbagliando! » e scoppio a ridere. Una risata talmente nervosa, e talmente finta, che nemmeno il più idiota sulla faccia della terra -Natsu- potrebbe davvero cascarci. Purtroppo.

Difatti aggrotta le sopracciglia. « Non dirmi cavolate Lucy » aggiunge. Continua a guardarmi con quello sguardo serio, serissimo, e i suoi occhi sembrano quasi scurirsi.

Cavoli Lucy, dove sono finite la tua parlantina e la tua arguzia? Forza, pensa a qualcosa di intelligente da dire per cambiare argomento e distrarlo. Oppure, questo potrebbe essere il momento giusto per saltargli con le braccia al collo e rubargli un bacio.

Ahhhh LUCY!

All'improvviso Natsu cambia espressione. Si guarda attorno, annusa l'aria, mentre sul volto gli si dipinge un sorriso gigantesco, canini in bella vista.

« Lo senti Lucy? » e mi guarda come se nulla fosse, come se quel nostro scambio di battute non fosse mai avvenuto.

« Odore di pesce alla griglia! » aggiunge, con gli occhi che brillano e lo stomaco che gorgoglia affamato.

Non so come -e nemmeno perché- ma riesco a trattenermi dal saltargli al collo per strozzarlo -non baciarlo.

Natsu, ti odio!

Cioè, potrei odiarti, se non fossi così stupidamente cotta di te.

« Natsuuuuu, Luuuucyyy » chiama Happy .

«Andiamo a mangiare, andiamo a mangiare! Sono talmente affamato che potrei prendere a morsi anche una tipa strana come Lucy! » piagnucola. Ah ah ah, ma che micetto simpatico.

Natsu gli sorride e lo raggiunge, lasciandomi alle spalle, la mia presenza totalmente eclissata dalla prospettiva di una bella abbuffata.

Mi chiedo perché mi stupisco, dopotutto è di Natsu che stiamo parlando. Quando si tratta di cibo e battaglie, tutto passa in secondo piano...persino io.

Accidenti, mi viene pure da piangere ora. Stupida, stupida Lucy.

« Ehi Lu, non vieni? » mi chiede.

Non riesco nemmeno a guardarlo – o più precisamente – non voglio guardarlo. Vorrei solo sparire, il più lontano possibile.

Perché sono arrabbiata, sono triste, sono delusa...e perché potrei scoppiare in lacrime da un momento all'altro. Ma da quando ho rubinetti così facili?

« No, non ho fame » rispondo – e cavoli, mi trema la voce. A lui la cosa non sfugge: al diavolo il suo udito!

« Ohi, che hai? » mi chiede, stavolta preoccupato.

« Niente ». Ma lui non mi da' retta e mi si avvicina, poggiandomi una mano calda sulla spalla.

« Non mi sembra niente, stai piangend- »

« Non sto piangendo! » grido, voltandomi di scatto e spingendolo via, mentre le lacrime iniziano a bagnarmi le guance. Ci ho provato a trattenerle, sul serio, ma è più forte di me. Quando c'è in ballo questo cretino -e soprattutto quando è così vicino- diventa tutto più difficile, persino pensare lucidamente. O respirare.

Natsu fa una faccia strana delle sue. È senso di colpa...quello che vedo nei tuoi occhi? Si, sembra di si. Senso di colpa, misto a confusione. Sai di essere la causa delle mie lacrime -ma ancora ignori il fatto che tu sia la causa di tutte le mie sventure- e non riesci a capire il perché.

Non capisci mai nulla per Zeref! Non lo so, devo farti un disegno? Devo scrivermelo in fronte o urlarlo ai quattro venti il perché?

« Lucy...non fare così, dai. Lo sai che non sopporto vederti piangere ». Le sue parole hanno l'effetto contrario e alle lacrime, si aggiungono i singhiozzi. A quest'ora avrò già gli occhi gonfi e rossi, il trucco rovinato...devo essere proprio una visione celestiale.

« E t-tu p-pensi, che a m-me p-piaccia p-piangere d-davanti a t-te? » sbotto, tra un singhiozzo e l'altro. Lui si scompiglia i capelli, scambiando un'occhiata con Happy, che mi guarda con un musetto triste e dispiaciuto.

« Senti, mi dispiace. Lo sai che mi dispiace quando faccio o dico qualcosa che ti fa arrabbiare ». Poggia le mani sulle mie spalle, cautamente, per paura che possa scacciarlo di nuovo.

Cerca il mio sguardo e mi sorride timidamente. « Mi perdoni? ».

No Natsu, stavolta non basteranno le tue scuse. Nemmeno se mi guardi con quella...l-languida...espressione...d-da cucciolo.

Lucy, un po' di fermezza! Non devi cedere, capito? Non devi. No. Non ci provare nemmeno!

Più facile a dirsi che a farsi.

Tiro su col naso e lo abbraccio forte, nascondendo il volto sul suo petto. « Si » rispondo in un sussurro, muto per chiunque non sia lui.

Sento le sue braccia calde avvolgermi, incerte. Mi viene quasi da ridere. Il grande Salamander, così fiero e letale in battaglia, quando entrano in gioco gli affetti e i sentimenti, diventa una lucertolina timida. Dolce!

Poggia il suo mento sulla mia testa, mentre il suo abbraccio si fa più saldo. Così, circondata nel suo calore di drago, a contatto con la sua pelle e immersa nel suo odore, mi sento a casa. Esattamente dove dovrei essere. Se possibile, il mio cuore batte ancora più veloce di prima. So che lui lo sente, ma stavolta è diverso, perché io posso sentire il suo.

« Anche il tuo, Natsu » sussurro timida, più silenziosamente di prima.

« Mh? »

« Il tuo cuore » spiego, allentando leggermente la mia stretta per poterlo guardare in volto. « Anche il tuo...batte forte ».

Non vorrei ingannarmi, ma giuro di aver visto i suoi occhi spalancarsi al suono delle mie parole -subito prima di distoglierli dai miei. Scioglie il nostro abbraccio, mi prende per le spalle e mi allontana leggermente dal suo corpo. Chiude gli occhi e fa un sorriso stupidissimo.

« Sicura di non aver fame Lucy? » mi chiede.

Maledetto. Evasore. Di discorsi.

Prima o poi me la pagherai.

Ma non ora.

Gli sorrido, asciugandomi gli occhi dalle ultime lacrime.

« In realtà, ho un certo languorino » confesso. Happy e Natsu si guardano felici e mi sorridono a loro volta.

« Bene, perché non riuscirei a godermi la festa senza di te » dice Natsu, col suo solito tono allegro.

E di nuovo, sono felice. Perché forse, vicino al cibo e alle battaglie, c'è anche Lucy nel suo cuore.

 

**

 

Sono sola, seduta su una panchina in attesa che il duo di assurdi torni col biscotto magico che volevo e che loro, di conseguenza, mi hanno promesso – quasi fosse una questione d'onore. E Natsu le promesse le prende decisamente sul serio. Anche troppo. O forse il suo problema è il non essere in grado di attribuire la giusta importanza a ciò che lo circonda.

Sono consapevole di aver detto di volere assolutamente quel biscotto – a quanto detto dagli abitanti, sarebbe la specialità del luogo – e sono altrettanto consapevole di aver detto di non riuscire a muovere un passo per il terribile mal di piedi ma... il tutto risale ad oltre quaranta minuti fa, diamine!

Natsu è stato categorico. “Non muoverti da lì” ha detto, spingendomi a sedere su questa panchina per poi aggiungere “Io ed Happy ti porteremo il biscotto, stai certa che non torneremo a mani vuote”.

Così è stato e infatti, non sono ancora tornati.

È davvero... carino da parte sua volere a tutti i costi esaudire i miei desideri ma, come volevasi dimostrare, ha dato troppa importanza al desiderio sbagliato. E il pensare che a quest'ora potevamo stare insieme a commentare le stranezze del posto e le stramberie dei passanti, ridendo come scemi... mi fa annodare lo stomaco.

Accidenti a me, ai miei piedi doloranti, al mio paio di stivali preferito – ormai non più preferito – e al maledetto biscotto magico. Se avessi saputo che questo sarebbe stato il risultato, me ne sarei rimasta buona e zitta. Ma ovviamente non imparo mai e parlare a sproposito sembra quasi diventato il mio nuovo hobby. Odioooo.

Una figura familiare compare accanto a me in uno scintillio dorato – Loki, il Leone, impavido e incurante della privacy della propria padrona.

« Qualcosa non va Lucy? Riesco a percepire i tuoi sbalzi d'umore perfino dall'altra parte! Siamo o non siamo due copri e un'anima? » mi fa, scherzando – o almeno me lo auguro.

« Si, sarà come dici tu. Comunque io sto benissimo, tutto ok. Anzi tutto perfetto, decisamente. In fin dei conti, non c'è niente di meglio che aspettare i propri amici, sola, su una panchina, nel bel mezzo di una festa, non ti pare? » sputo, senza nemmeno respirare. Loki non sembra granché stupito dalla mia uscita da pazza isterica.

« E tra non molto è anche la mezzanotte, cavolo! » esclamo, affranta e con un muso talmente lungo che potrebbe sfiorare terra.

« Qualche impegno a mezzanotte, Cenerella? » mi chiede, sistemandosi gli occhiali, con un'espressione da falso serio. Non riesco a non sorridere. Con Loki è sempre così: ha questa specie di effetto terapeutico sul mio umore, mi calma e beh, mi riempie di attenzioni – per certi versi è come se mi viziasse.

Con Natsu invece sto bene, mi sento al sicuro, non lo cambierei per nulla al mondo ma... c'è sempre quella goccia d'ansia, di aspettative che puntualmente vengono deluse. È fatto così, non posso mica fargliene una colpa – non sarebbe Natsu altrimenti.

« È che a mezzanotte ci sono i fuochi e io... volevo vederli insieme a Natsu. Lo volevo davvero tanto ».

« Allora che ci fai ancora qui? Forza, andiamo a cercarlo »

« Ma lui... ha detto di aspettarlo... qui ».

Loki si alza, mi prende per mano e mi solleva, quel tanto che serve per costringermi in piedi. « Non te l'ho mai detto che ad aspettare si invecchia soltanto? In amore o si fugge o si insegue, non bisogna mai stare fermi – perché l'amore vola Lucy. E ad aspettare non si guadagna mai nulla ».

Sembra così sicuro nel pronunciare quelle parole che non posso fare a meno di credergli. Mi fido di lui ma, non lo so... ho come un brutto presentimento, proprio qui, alla bocca dello stomaco.

 

**

 

Camminiamo e camminiamo. La mezzanotte si avvicina ma di Natsu nemmeno l'ombra. Intravedo il chiosco dei fantomatici biscotti magici - “Provarli è d'obbligo” dice lo slogan – e per Zeref, c'è una fila allucinante! Non mi stupisce il fatto che i miei compagni di team fossero così in ritardo. Butto uno sguardo qua e là tra la folla, aguzzando la vista, ma anche qui niente Natsu; né tanto meno Happy.

Uffa.

Non conosco un altro modo non-scurrile per esprimere il mio stato d'animo.

Tra l'altro, i piedi hanno iniziato a far di nuovo un male da morire. Appena torno a Magnolia mi compro un paio di scarpe da ginnastica, su questo non ci piove!

Loki mi guarda di sottecchi e mi studia, con uno strano sorrisetto sotto i baffi e una faccia che è tutto un programma. Scommetto sarebbe meglio non indagare, riguardo a quello che gli passa per la mente – senza dubbio perversa – ma... com'è che si dice? La curiosità è donna – si chiama Lucy e porta la minigonna, aggiungerei.

« Ti avverto Loki, se hai intenzione di dire qualcosa, dilla e basta o se non vuoi, posso sempre farti sputare il rospo con le maniere forti » minaccio, mento alto e mano alla frusta.

Leo ridacchia. « Non ti facevo così audace Lucy... persino la frusta! Niente male, davvero notevole »

« Lo sapevo che eri un perverso » dico, senza scompormi. « E non cercare di cambiare discorso che non te la darò vinta tanto facilmente ».

Si arrende, alzando le mani. « Come vuoi tu ma... cerca di non arrabbiarti troppo ».

« Ci proverò » rispondo, ma non ci metterei la mano sul fuoco – nemmeno vicino, a dirla tutta.

« Devi sapere che, dall'altra parte, tra gli spiriti stellari è nata una... specie di scommessa » esordisce tranquillo. La cosa non mi piace. Per niente.

« Che genere di scommessa? » domando, ma ho già qualche idea al riguardo...

« Si scommette su chi dei due si dichiarerà prima: tu o Natsu » spiega sornione, tirando fuori un'espressione furba come un felino.

« Ma voi spiriti stellari non avete altro modo per passare il tempo? » chiedo, sfinita più che arrabbiata.

« Pensaci, per ogni giorno del mondo terrestre... nel nostro regno passano tre mesi! Hai idea di quanto tempo libero abbiamo? »

Tento di rispondere ma, effettivamente, non posso dargli torto. Deve essere uno strazio.

« Si ok, mi rendo conto. Ma... perché Natsu, perché io? E soprattutto perché una scommessa?! »

« Semplice, siete l'argomento clou di questi ultimi mesi! »

« M-mesi? » balbetto visibilmente sconcertata, gli occhi e la bocca spalancati. Loki scoppia a ridere, la mia espressione stupida e stupita deve essere terribilmente divertente. Poi annuisce. « Noi spiriti, certe cose che accadono qui dentro e qui » fa, indicando fronte e petto « ...le sentiamo. Ma solo perché il legame che abbiamo con te è abbastanza forte da permettercelo ».

« Oh!» esclamo sorpresa « Non immaginavo... cioè pensavo che il contratto... »

« Lucy, non è più questione di contratto per noi. Da tempo ormai. Resteremmo con te anche senza averne uno » mi spiega guardandomi sincero e prendendomi per le spalle. « Noi ti vogliamo bene Lucy ».

Non so davvero...cosa dire. Sento le lacrime premere per uscire, in preda alla commozione. « Anche io vi voglio bene Loki! » e lo catturo in un abbraccio stritolatore; lui non sembra affatto dispiaciuto, al contrario.

Ma... ho come l'impressione di star dimenticando qualcosa. Qualcosa di importante... accidenti... Aspetta! Forse...

« Bel tentativo Leo! Credevi di riuscire a distogliermi dalla questione ma... mi dispiace, tentativo fallito. Ora, sputa il rospo. Voglio sapere tutto ».

Lucy Heartphilia non si lascia fregare tanto facilmente, muahaha!

« Ok, hai vinto! » mi fa, ridendo. « È stata una specie di reazione a catena – la storia si è propagata a macchia d'olio a velocità sorprendente – innescata da Lyra. Hai presente quanto è esuberante no? »

« Non me lo ricordare... »

« Per giorni non ha fatto altro che ripetere quanto secondo lei sareste adorabili insieme, tu e Natsu e poi... beh, la scommessa è nata da sola, portando scompiglio e conflitto! ».

Lo guardo perplessa, sopracciglio alto e occhio dubbioso. Non stava parlando di una innocua scommessa?

« Cosa intendi per scompiglio e conflitto? ».

Loki sospira nascondendo gli occhi dietro le lenti azzurre, forse alla ricerca di un modo semplice per spiegare le dinamiche dello “scontro”.

« Ci siamo subito divisi in due fazioni... »

Fazioni?! Alla faccia della scommessa innocua!

« … da una parte quelli che sostengono che tu farai la prima mossa – io, Virgo, Lyra, Saggittarius, Scorpio – e dall'altra quelli che sostengono che sarà Natsu a prendere l'iniziativa – Aries, Orologium, Plue. Crux è rimasto neutrale, dice di essere troppo vecchio per queste cose. Acquarius continua a sostenere che, dato il tuo carattere, rimarrai zitella a vita ».

Sempre dolce come il miele la cara Sirenetta – mi chiedo come faccia a nascondere così bene la sua vera essenza a Scorpio!

« Mentre Caprico... beh, sostiene che per trovare un buon partito dovresti... perdere qualche chilo ».

Ancora con questa storia del peso(1)?! Ahhh. È uno spirito stellare non il mio personal trainer! Passo una mano tra i capelli, più sconsolata che mai. Chissà se tra gli spiriti stellari è comune sparlare del proprio evocatore, o se solo a me toccano gli spiriti strani!

« Il caos però è iniziato quando Taurus è venuto a conoscenza della storia. Ha iniziato a scalpitare e muggire che nessun uomo dovrebbe mettere gli occhi su di te! ».

O. Mio. Dio. La situazione sta diventando sempre più assurda!

« E poi Gemi e Mini hanno iniziato a bisticciare – per la prima volta nella loro lunga vita – perché lei scommette su Natsu e lui scommette su di te. Il panico. Sembrava di stare a Fairy Tail e non sto esagerando! ».

Lo posso giurare: tutto avrei immaginato, tranne che gli spiriti stellari potessero “litigare” per una faccenda simile. Incredibile e assolutamente... assurdo!

« Dunque quand'è che avresti intenzione di dichiararti? » mi chiede come se nulla fosse.

« Se è per vincere la scommessa sappi che io... »

« No Lucy, non fraintendere. La scommessa è una cosa, i tuoi sentimenti un'altra. Non pensi sia ora di tirare fuori il coraggio e dirglielo? ».

Lo guardo stralunata, quasi di fronte avessi un alieno e non il mio Spirito Stellare. « Vaneggi » commento. « Perché dovrei? Preferisco rimanere così, godere della nostra amicizia. Non voglia sacrificarla per la remota possibilità che lui provi ciò che provo io! »

« Remota, lei dice! » esclama, senza rivolgersi a qualcuno in particolare – ma ho come la sensazione che tutto il resto della ciurma sia in ascolto! Sono nel bel mezzo di un incubo, non è vero? Ora mi do un pizzicotto e mi risveglio nel mio letto, possibilmente da sola.

« Sul serio avresti il coraggio di dire che non hai mai avuto l'impressione che lui sia interessato a te? Non un gesto, una parola... uno sguardo? Non ci credo. Per niente ».

Faccio per ribattere e negare tutto ma... non posso. Perché quella sensazione mi ha sfiorato più volte in questi ultimi giorni ma... non può essere come ha detto Leo, giusto? Boccheggio, balbettando qualche parola sconnessa, priva di qualsiasi senso logico.

Loki mi sorride. « Il tuo silenzio è stato una risposta più che sufficiente ».

« No, non lo è! Perché non è possibile che a Natsu piaccia... io! I gesti, gli sguardi di cui parli... li ho visti solo perché volevo vederli! Non è detto che ci siano veramente ».

« Senti Lucy... »

« No Loki, senti tu! La speranza inganna! E non voglio aggrapparmi al più piccolo e inutile dettaglio per sentirmi bene adesso... perché poi starò peggio dopo ».

Lo Spirito del Leone scuote la testa, schioccando la lingua come a rafforzare il suo non essere d'accordo.

« Quello che dici è giusto – anzi, giustissimo. Ma se fosse così, pensi davvero che insisterei fino a questo punto, col rischio di vederti soffrire? Quando dico qualcosa del genere, lo faccio perché sono sicuro ».

Come ragionamento non fa una piega. La speranza inizia a sfuggire al mio controllo, dopo tutta la fatica che avevo fatta per rinchiuderla in un angolino buio della mia testa!

« Rispondi sinceramente a queste tre domande » mi ordina serio, professionale – deve essersi autoproclamato mio psicoterapeuta personale.

« Hai notato qualche strano atteggiamento – più strano del solito – da parte di Natsu? »

Ci penso su, sospirando e arricciando una ciocca di capelli attorno all'indice. In effetti qualcosa c'è...

« Sembra essere disturbato dalla prospettiva che a me piaccia qualcuno ».

« Positivo! Ti ha detto cose che mai avresti immaginato di sentire dalle sue labbra? »

« Era preoccupato che io potessi lasciare il team... al che gli ho detto che l'unico modo per liberarsi di me sarebbe cacciarmi via e lui... » . “E tu lo sai no, che questo non succederà mai ” - quella sua affermazione mi torna alla mente, prepotente. Basta il ricordo della sua voce e del suo tono a darmi i brividi.

« E scommetto che ti ha guardato in quel modo – come un uomo guarda una donna e non una semplice compagna (2) » dice, quasi incurante ma con un'occhiata che suggerisce tutt'altro. Mi limito ad annuire.

« Perfetto, due su tre! Ultima domanda: hai mai notato qualche reazione fisica – non pensare subito male! - da parte sua? ».

Non devo nemmeno pensarci. Il battito del suo cuore forsennato ancora mi rimbomba nelle orecchie. E le sue mani – cavolo, in quel momento non ci avevo quasi fatto caso – erano sudate.

« Non può essere un caso non è vero? » chiedo, troppo speranzosa per i miei gusti, ma non riesco ad impedirmelo.

« Tutte e tre le condizioni? Non è impossibile, ma molto difficile. E poi – te lo assicuro – conoscendo il soggetto, non è assolutamente un caso! ».

Il cuore mi batte a mille e sento che potrei scoppiare a ridere da un momento all'altro per l'emozione!

« E se vuoi essere ancora più sicura prima del confronto verbale... c'è sempre la prova x, come la chiamo io! »

« E quale sarebbe scusa? »

Lui mi guarda e risponde, ma le sue parole si perdono nello scoppio dei fuochi d'artificio, che illuminano il cielo di mille scintille colorate. Ma sono troppo presa per potermi godere quello spettacolo. Faccio per chiedere di ripetere – devo aver letto male il labiale – ma Loki mi saluta e con un cenno della mano svanisce sotto ai miei occhi.

 

**

 

Prova x, ok, ma come?

Non posso mica prenderlo e baciarlo giusto? Così di punto in bianco, poi! “Sai com'è, volevo vedere se anche io ti piacevo perché tu mi piaci!”... ma scherziamo?

Mi guardo attorno, ormai dovrei essere vicina. Alla fine i fuochi non li ho visti nemmeno con la coda dell'occhio, mentre ripercorrevo la strada a ritrovo nel tentativo di trovare la famosa panchina. A quest'ora dovrebbero essere tornati – se così fosse, spero che Natsu non se la sia presa troppo per la mia “sparizione”. Si insomma, anche io l'ho aspettato per tanto tempo no? Non ho fatto nulla di male. Eppure, perché ho questa specie di ansia come se avessi fatto qualcosa di veramente brutto – tipo tradirlo?

Basta Lucy, stai diventando paranoica. Hai solo trascorso un po' di tempo con un amico, tutto qui. Parlando pure si lui, tra l'altro. Quindi non hai nulla di cui preoccuparti o rimproverarti.

Ecco, vedo la panchina e una macchia blu svolazzante proprio a fianco d'una folta capigliatura rosa. Mi avvicino correndo, ondeggiando un braccio in segno di saluto ma, vista l'espressione scura sul volto di Natsu decido di rallentare. È arrabbiato. Molto arrabbiato. Guarda fisso da questa parte, gamba accavallata, fronte corrugata e sopracciglia ravvicinate. Deglutisco nervosa e mi avvicino, col cuore che trema nel petto.

Natsu si alza e mi posa un piccolo involucro tra le mani. « Il biscotto che volevi » mi dice, con una acidità nella voce che non gli adatta per niente.

« G-grazie »

« Noto con piacere che i piedi ti sono passati » fa, pungente, avvicinandosi di più, lo sguardo sempre arrabbiato. « Spero sia stata divertente... la tua passeggiata insieme a Loki » mi chiede, ma la domanda non necessita una risposta – rischierei solo di complicare la situazione.

« C-come... »

« ...lo so? » conclude per me « Vi ho visti, ma l'avrei capito lo stesso dall'odore! ». Lo dice scocciato. Molto scocciato. Uno scocciato che sembra...geloso.

« Andiamo Happy, la festa è finita. È ora di dormire ».

L'exceed lo segue, ma prima di sparire dietro di lui, mi svolazza vicino per sussurrare nel mio orecchio. « Tu gli piaaaaaaci! » e mi fa l'occhiolino.

Sorrido, allacciando le mani dietro la schiena e seguendo i miei nakama, diretti verso il boschetto dove ci accamperemo per la notte, poco distante dal paesino. Non gli rispondo, non urlo, non sbraito, non mi lamento. Perché stavolta lo so che è vero.

Ora devo solo fargli capire che è lui, il tipo che piace a me.

 

 

Note di una ritardataria cronica.

Salve mie care lettrici...spero non vi siate dileguate del tutto per colpa dei miei ritardi assurdi, ma avevo perso un po' il tocco per questa fic. Qualsiasi cosa scrivessi non mi soddisfaceva...e negli ultimi tempi evitavo con cura di aprire la pagina open office per non correre il rischio di deprimermi di fronte alla mia incapacità di andare avanti con la stesura. Ma beh, sono riuscita a sbloccarmi a quanto pare... anche se non so se il risultato di questo sbloccamento possa essere di vostro gradimento. Voglio precisare che la parte fino ai primi asterischi è stata scritta mesi fa...nello stesso periodo in cui ho pubblicato Alba. Per cui, se notate un certo cambiamento nello stile delle pagine a seguire... sapete il perché xD Tornare a scrivere in prima persona è stato davvero traumatico.

E anche con questa siamo agli sgoccioli, il prossimo potrebbe essere l'ultimo capitolo...o forse il penultimo.
Edit: La storia si conclude qui, con un finale aperto. Credo sia calzante anche così... con la presa di coscienza di Lucy dei propri sentimenti. ♥

Spero che l'attesa sia stata ripagata :) Fatemi sapere che ne pensate :D Insulti inclusi ;)

Buon Ferragosto – anche se a me, francamente, fa venire la depressione! È già Settembre diamine! D:

 

(1) Non so se ricordate...ma glielo dice alla fine di tutti gli ambaradan all'Isola Tenrou xD

(2) Parole già sfruttate da me medesima ne “Il Risveglio del Drago” - lo so sono pessima, oltre che pigra!

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