All in all is all we are di Meursault (/viewuser.php?uid=181341)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Mattina ***
Capitolo 2: *** Pomeriggio ***
Capitolo 3: *** Sera ***
Capitolo 1 *** Mattina ***
cosocontest
C’è una
luce obliqua, da mattinata fredda, da sole tirchio che s'infila sotto
alle tende. Caldo sul collo, sulla spalla, fino all'ombelico, un caldo
viscido. È confortante, qualcosa gli dice che non dovrebbe
esserlo. Qualcosa che gli sfugge. Si muove appena, gli rimane
un velo di sabbia attaccato alla schiena sudata. Non sa cosa sta
vedendo: in quel luogo, le cose smettono di avere un nome.
C’è solo aria sulla pelle nuda, sabbia calda sotto
alle mani. Un mare indefinibile, increspato di onde di un rosso chiaro,
lattiginoso, che si stiracchia fin quasi a sfiorargli le dita dei piedi
scalzi.
Note: Il titolo
della raccolta viene dalla
canzone “All Apologies” dei Nirvana. La prima e la
seconda drabble contano precisamente 100 parole ciascuna, con la terza
ho sforato... ma è venuto fuori un numero assai grazioso:
111. Questa raccolta partecipa al contest "Oltre il velo", di Violet Acquarius
----> link
|
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** Pomeriggio ***
cosocontest
Alza una mano verso il collo, le dita incontrano qualcosa di sbagliato,
qualcosa di brutto. Ma quel luogo è misericordioso, ti
lascia scordare l’esistenza della parola
“ferita”. La luce è diventata calda,
rosata, accende quel mare alieno di riflessi gialli, non
c’è dolore e non c’è paura,
si può respirare piano, a fondo. Si può
guardare direttamente il sole. Sente una mano sulla spalla spigolosa,
ed è come se fosse un altro pezzo di se stesso –
le dita morbide che non riconosce, la striscia fredda di una fede
nuziale, il pollice che gli carezza la pelle in cerchi gentili, lenti.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** Sera ***
cosocontest
Gira solo di poco la testa, vede rosso. Capelli lunghi da accarezzare,
appoggiati sulla sua spalla, sporca di un rosso diverso. Qualcosa che
non riconosce. Sente una bocca gentile, una bocca da mamma,
premuta contro alla sua guancia. È impossibile capire dove
finisca il suo corpo, dove inizi quello più morbido e
cortese che lo sta abbracciando. Ciò che fu
Severus le stringe la mano, la tira davanti a sé, intreccia
le dita con quelle di Lily. Non ha paura mentre anche le ultime
barriere cadono, e la pelle della donna che amava diventa anche la sua.
Quando il sole si spegne, in quel mondo caritatevole non rimane altro
che acqua.
|
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=1020792
|