It is never as it seems

di shesmarty
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo. ***
Capitolo 2: *** primo. ***
Capitolo 3: *** secondo. ***
Capitolo 4: *** terzo. ***
Capitolo 5: *** quarto. ***
Capitolo 6: *** quinto. ***
Capitolo 7: *** sesto. ***
Capitolo 8: *** AVVISO IMPORTANTE. ***



Capitolo 1
*** prologo. ***


Adesso voi mi dovete spiegare perché minchia mi sono dovuta trasferire in questa merda di città.
Ah, giusto, voi non sapete ancora niente, bene, adesso vi spiego tutto.
Mi chiamo Cher, il cognome posso anche non dirlo, ho diciotto anni, e vivo a Liverpool, o almeno ci vivevo.
I miei genitori hanno divorziato quando io avevo circa quindici anni, e ora mia madre ha deciso di risposarsi.
Il problema non è il fatto che si è risposata, ma con chi si è risposta.
Un certo William, un tipo con molti soldi, che viveva Londra, il problema, già perché magari fossero finiti i problemi, è che lui ha un figlio.
Il ragazzo più sicuro di se  che io avessi mai visto, il classico puttaniere, ovvero Zayn Malik.
Conclusione.
Devo vivere con una madre che assomiglia a una quindicenne con gli ormoni in subbuglio, un tizio che per me poteva anche andare al diavolo, e un puttaniere come fratello, niente male no?.

Buongiorno o buonanotte,
visto che e l'una di notte.
Comunque, finalmente ho deciso di scrivere un storia come si deve.
Spero che vi piaccia, e se lasciate una piccolissimissima recensione non muore nessun cane (?).
Un bacio.
Mà.


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Capitolo 2
*** primo. ***


Primo.    
-Zayn esci immediatamente dalla mia camera.- urlai
-Cos’è hai per caso il ciclo che sei così acida?- disse appoggiato alla porta con il suo soloto sorriso da strafottente del cavolo.
Ormai erano quasi sei mesi che vivevo con Zayn e William, e se devo dirvi la veità, non mi piaceva affatto.
-Sei uno stronzo.- dissi mettendomi davanti a lui.
- Acida.- disse lui
-Coglione.- gli risposi scendendo le scale.
-Ignorante.-
-Puttaniere.- dissi sorridendogli, maliziosamente.
-Ragazzi la volete finire?- disse arrabbiato William.
-Papà, ma è lei che mi da fastidio.- cercò di difendersi Zayn.
-Io? Ti prego Zayn fatti meno canne. Sei tu che entri in continuazione in camera mia a rompere le palle.- dissi alterandomi.
-Adesso la finite. Io e William abbiamo preso una decisione.- disse la mamma indicandoci  sederci davanti a loro.
Io e Zayn ci sedemmo.
-Mi hanno dato una promozione al lavoro, l’unica cosa è che dovremmo tarferirci in Italia- spiefò William.
ITALIA? Non che non mi piaccia, anzi l’adoro, ma l’Italia è così… lontana.
-ITALIA? Cosa state scherzando vero?- dissi io.
-Io non verrò mai in Italia.- disse Zayn.
-Neanche io.- dissi cercando di essere convincente.
-Ci volete lasciare finire di parlare?- disse mamma.
-Quindi abbiamo deciso che dato che ormai siete entrambi maggiorenni, voi rimarrete a vivere qua, a Londra, mentre io e Marly andremo in Italia.- concluse William sorridente.
Né io né Zayn proferivamo parola.
-Quindi io dovrei vivere da sola con questo essere?- chiese sperando in una risposta negativa.
-Si, tesoro, tu e lui dovete imparare ad andare d’accordo.-
-Mamma, non so cosa ti dice la testa ma io non andrò mi d’accordo con lui.- dissi indicando Zayn che se ne stava seduto accanto a me.
-Bhè, dovrai invece.- disse alzando il tono della voce.
-Vaffanculo.- dissi alzandomi e andando in camera mia.


Ormai si erano fatte quasi le dieci, e io ancora non ero uscita della mia camera.
Intravidi un ciuffo entrare.
-Che vuoi Zayn?- dissi dura.
-Mi spieghi perché devi essere sempre così dura con me?- mi chiese.
 -Perché? Mi chiedi anche perché? Mi stai rovinando la vita. Da quando sono venuta a vivere qui, non hai fatto altro che infastidirmi.- dissi gesticolando.
Lui non parlava, se ne stava lì a fissarmi.
-Non so come fai ed essere così ipocrita, pensi solo a te stesso, e mai agli altri. Perché non vai a scoparti qualche troia.- continuai ad urlare.
-Sai che ti dico Zayn. Ti odio, ti odio con tutto il mio cuore.- dissi prima di sbatterlo fuori dalla mia camera.



Si lo so, facci oschifo, il capitolo è cortissimo D:
Spero che vi piaccia lo stesso.
Mà.

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Capitolo 3
*** secondo. ***


 Mi svegliai con un incredibile mal di testa.
Ricordavo tutto della sera prima, e ogni ricordo che si raffievoliva mi sentivo ancora di più una merda.
Avevo decisamente esagerato con Zayn, non era vero che mi aveva rovinato la vita, sono io che sono una stupida ragazzina presuntuosa e con un carattere del cavolo.
Scesi di sotto in cucina, mamma e William erano andati a sistemare le ultime cose per la partenza che ci sarebbe stata il pomeriggio stesso, e questa era la cosa che mi spaventava più di tutte.
Non il fatto di vivere da sola, senza mia madre, ma vivere con Zayn, soprattutto dopo ieri sera.
Mi accorsi solamente dopo che Zayn era seduto su uno sgabello della cucina a bere il suo latte.
Gli camminai accanto, con la testa bassa e le mani nella grande felpa che usavo come pigiama.
Nessuno dei due parlava, se ne stavamo zitti, con lo sguardo basso sulle nostre tazze.
Finalmente mi decisi a parlare, infondo era colpa mia.
-    Senti Zayn mi disp…- ma non mi fece finire di parlare.
-    -Stai zitta Non dire niente. Hai ragione tu ok? Sono solo un ragazzino pieno di me, che si da troppe arie.- disse lui scattando in piedi. Io lo segui.
-    .Zayn, non è colpa tua. Sono io che sono solo una ragazzina lunatica che non fa altro che rovinare le vita alla gente.- disse con voce tremolante.
Era vero, da quando ero piccola, non ho fatto altro che rovinare tutto, mi sentivo cime se fossi uno sbaglio, un errore, qualcosa uscito male.
-Sai, all’inizio ero elettrizzato che venivate a vivere qui.- disse facendo una pausa.
Io lo guardai, semplicemente.
-    Mio padre mi aveva fatto vedere una tua foto. Ero rimasto incantato dal tuo sorriso e dai tuoi grandi occhi verdi. Non potevo credere che una creatura così bella molto presto sarebbe diventata mia sorella, al meno non me ne stavo sempre a casa da solo,  certo c’erano i miei amici, ma non vivevano mica qui.- fece una piccola pausa. –Però quando sei arrivata qua hai iniziato a comportarti così, non facevamo altro che litigare, urlare, insultare, ma ieri. Quando mi hai detto quella cosa, quelle sei lettere mi sono sentito morire dentro, come se veramente mia sorella mi dicesse che mi odiava.-
Me ne stavo li con quel sorriso da ebete, a guardare Zayn-
-Sai anche io non vedevo l’ora d conoscerti, anche mia madre mi aveva fatto vedere una tua foto.- dissi tenendo lo sguardo basso.
-Poi però come hai detto tu abbiamo iniziato a litigare e è diventato tutto una grandissima schifezza.- dissi facendo una piccola risata.
-Mi dispiace per quello che ho detto ieri. Me ne pento, ho sempre sognato avere un fratello maggiore.  UN fratello che mi proteggesse, che mi consolasse quando mi sentivo triste, che mi faceva ridere, con qui passare i pomeriggi sdraiati sul letto a non fare assolutamente niente.- dissi io alzando lo sguardo, incontrando gli occhi di Zayn.
-Mi dispiace.- dissi ancora.
- Anche a me.- disse lui.
Non pensai di poterlo fare mai, ma avevo bisogno di un abbraccio da Zayn, un abbraccio da mio fratello.
Mi buttai tra le sue braccia, che mi stringettero forte.


La mattina passò velocemente, e arrivò l’ora della partenza di mia madre.
-Ciao piccola mia, mi mancherai.- disse mia amdre sull’orlo di una crisi di pianto.
-Anche tu mamma.- dissi con gli occhi lucidi.
-Zayn, fammi il favore. Prenditi cura di lei, stagli attento.- chiese mia madre a Zayn.
-Certamente Marly- rispose sorridendo Zayn.
-Ciao ragazzi.- ci salutarono e andarono via.
-Finalmente da soli.- dissi buttandomi sul divano.
-In realtà tra poco arriveranno Liam, Louis, Niall, e Harry, insieme a Danielle.- disse sedendossi accanto a me.
-Ovvero, sarebbero?- chiesi
-Dei miei amici- disse ridendo.
Pochi minuti dopo suonò il campanello, e cinque ragazzi entrarono in casa.
-Ciao io sono Danielle.- disse avvicinandosi a me.
Era bellissima, aveva lunghi capelli ricci e grandi occhi marroni, un po’ come quelli di Zayn.
-Io sono Cher, piacere.- dissi sorridendogli.
-Sei la sorrellastra di Zayn vero?- disse mentre ci sedevamo sul divano.
Annuii sorridendo ancora.
Parlai un po’ con Danielle quando nono arrivarono i ragazzi con Zayn.
-Ragazzi lei è Cher, la ragazze di cui vi ho parlato.-
-E noi siamo Liam, Niall, Louis, e io sono Harry.- disse il ricciolino sorridendomi.
Aveva un sorriso meraviglioso, insieme a quelle fossette, per non parlare delle due iridi verdi che aveva al posto degli occhi.
I ragazzi passarono la serata e la notte qui.
Me ne stavo seduta in balcone, fumando la mia sigaretta, quando sentii dei passi dietro di me.
-Non si fuma sai?- mi chiese il ragazzo.
Vidi Harry sedersi accanto a me.
-Lo so.- dissi tenendo lo sguardo davanti a me.
Non disse più niente.
-Hai mai creduto al per sempre?- chiesi un certo punto.
Non  sapevo da dove mi era uscita, ma mi piaceva parlare di questo argomento.
-No, non ci credo.- disse lui guardandomi.
-Neanche io sai? Ho sempre pensato che le cose belle devono finire prima o poi, che la felicità non dura per sempre. Noi siamo un po’ come le stelle. Sembriamo così piccole, quando invece possiamo dare tanto, ma nessuno se ne è mai accorto.- dissi girando lo sguardo verso di lui.
-Wow.- disse semplicemente.
-Ti sembrerò matta.- dissi scuotendo la testa.
-No, invece, non ho mai parlato di queste cose con una ragazza, forse perché non tutte le ragazze sono così.- disse lui.
-Che vorresti dire?- chiesi confusa.
-Che non sei come tutte le altre ragazze, sei diversa. –
Scossi la testa sorridendo.
-Io sono come tutte.- dissi buttando il mozzicone a terra.
-Non, non è vero, credimi. Sei speciale.- disse per poi andarsene.
Sorrisi, ripensando  a quello che mi aveva appena detto Harry.
-    Ma io rimanevo sempre dell’opinione che ero come una piccola stella, e che nessuno si fosse mai accorto di me.- sussurrai tra me e me.




Ecchime (?), spero vi piaccia, a me tantissimo, sopratutto il pezzo con Harry.
Comunque chi volesse aggiornamenti sulla ff ma non è incritto questo è il nome di twitter @atwilighter_

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Capitolo 4
*** terzo. ***


 Mi alzai, -saranno state le dieci e mezza- e feci per scendere di sotto, quando sentì un rumore provenire dalla camera di Danielle.
I ragazzi quel giorno erano usciti tutti quanti, dovevano andare a fare dei giri, mentre Danielle non sapevo che fine avesse fatto.
Aprì leggermente la porta, tanto per scorgere la figura slanciata di Danielle che tentava di rimettere apposto un mucchio di libri.
-Danielle, ma non eri uscita con i ragazzi?- gli chiesi chinandomi per aiutarla a metterla apposto.
-No, bhè... in realtà ho preferito rimanere a casa con te.- disse arrossendo un po’.
-Oh, bene, quindi oggi sarà un pomeriggio tra ragazze?- chiesi sorridendo.
-Sure Baby.- disse lei ridendo.
Entrambe ci andammo a preparare per poi incontrarci sotto in salone per andare a fare colazione insieme.
**
Camminavamo vicine, ridendo e scherzando, per le strade di Londra.
-Entriamo da SubDued?- mi chiese pregandomi con gli occhi.
-D’accordo. – dissi facendo la finta scocciata.- Amo quel negozio.- dissi sorridendo girandomi verso Danielle.
Passammo quasi un ora in quel negozio guardando migliaia di magliette e pantaloni, finche non mi cadde l’occhi su un vestito.
Un piccolo vestito color pelle, velato con una spalla sola.
Danielle si avvicnò a me, mettendomi una mano sulla spalle.
-E’ bellissimo, ti starà benissimo.- disse lei.
-Provalo.- continuò.
Lo presi e l’ho andai a provare.
Mi stava bene, dovevo ammettere.
Guardai il prezzo.
134£.
-Non posso comprarlo. Costa troppo.- dissi continuando a guardarmi allo specchio.
- Te lo comprerò io.- disse ferma Danielle.
-No, non voglio Danielle.- dissi cercando di convincerla.
-Aventi, prendilo come un piccolo regalo.- disse sorridendomi.
Alla fine mi lasciai convincere e Danielle comprò il vestito.
 
**
-Quindi tu stai con Liam?- chiesi mentre prendevo un cucchiaio di gelato.
-Esattamente.-
-Da quanto?- chiesi
-Due anni, ormai.-
Rimasi a bocca aperta.
Era impressionante, erano ormai due anni che quei due stavano insieme.
-Si, lo so, è molto, ma Liam per me è tutto, è un amico, un fratello, il mio fidanzato. Lui è la mia famiglia.- disse con gli occhi lucidi.
-Lo ami tanto vero?- gli chiesi sorridendo.
-Non immagini quanto.- disse alzando lo sguardo.
In quel momento si sentì la porta sbattere e le voci dei ragazzi, soprattutto quelle di Louis e Harry.
-E dai Lou, ho detto che mi dispiace.- disse Harry entrando in salone.
-Non me ne frega niente, Hazza.- disse Louis.
 -Si può sapere che diavolo è successo?- chiese ridendo Danielle.
-E perché Louis ha una macchia di gelato al cioccolato al centro della maglietta?- chiesi ridendo anche io.
-Perché il qui presente Harry sono un idiota Styles, mi è venuto addosso mentre parlavo con una ragazza, facendo questo.- disse indicando la macchia sulla maglietta.
Io e Danielle scoppiammo a ridere.
-Insomma, non dite niente?- chiese Harry.
-Sei un grandissimo idiota Harry.- dissi ridendo.
-Ti ringrazio.- disse ironico lui.
-Cosa facciamo stasera?- chiese Louis.
-Io ho pensato di portere a cena fuori le ragazze.- prorpose Zayn.
-Perfetto.- disse Harry.
**
Erano le  sette e mezza e io ancora dovevo farmi la doccia.
Il problema?
Zayn si era chiuso in bagno da ormai mezz’ora.
-Zayn, porca vacca troia esci da quel cazzo di bagno, porca puttana.- urlai battendo le mani sul muro.
-La delicatezza l’hai lasciata a Liverpool?- mi chiese lui uscendo dal bagno.
-Non rompere le palle, Zayn.- dissi entrando in bagno.
Mi feci una doccia, asciugai i capelli e tornai in camera a scegliere cosa indossare.
Decisi di indossare il vestito che comprai con Danielle questa mattina.
L’ho accompagnai con un paio di ballerine nere.
Scesi che ormai erano tutti pronti.
-Oh, ma come siamo eleganti questa sera.- disse ridendo Louis.
Niall si avvicinò a me, porgendomi un braccio.
-Signorina…- esclamò sorridendo.
Afferrai il braccio di Niall e tutti e sette uscimmo da casa.



Martina's Space.
LALALALALALALALALAL il capitolo è una schifezza. C:
Salve a tutte punzelle (?)
Oggi sono andata a un matrimonio, eppure non ho sonno, ma dato che domani
niente scuola, ho deciso di postarvi il capitolo.
RECENSITE BELLEZZE.
P.S. su twitter sono  @atwiligheter_

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Capitolo 5
*** quarto. ***


La sveglia suonò più volte prima che io la sentissi.
Mi girai verso il comodino di legno dove c’era appoggiata quell’oggetto infernale e notai che erano le 7.30.
Le 7.30?
Cazzo, io dovevo essere all’università alle otto e ci vogliono circa venti minuti per arrivare.
Scattai dal letto corrodendo di corsa in bagno, vestendomi e lavandomi, per poi scendere di corsa di sotto dove trovai Liam e  Louis a fare colazione.
-Ragazzi io vado all’università. Ciao.- urlai ormai fuori casa.
Presi l’Iphone dalla tasca dei jeans e controllai l’ora.
Era sabato 2 marzo …
Sabato?
Cambiai direzione e rientrai in casa lanciando l borsa sul divano.
-         Mi sa che se ne è accorta.- disse sghignazzando Liam entrando in salone con Louis.
-         -Tu dici?- dissi ironica.
-         Voglio sapere di chi diamine è stato questo stupido scherzo.- disse mettendomi le mani su i fianchi.
-         Sono stati Harry e Zayn. Noi non centriamo niente. – disse Louis alzando le mani in segno di difesa.
Salì di corsa le scale precipitandomi nella camera dove dormivano Harry, Zayn e Niall.
-         Siete due grandissimi idioti. – urlai sbattendo la porta.
I tre ragazzi scattarono in piedi.
-Cosa?Come?- chiese Harry passandosi una mano tra i ricci.
-Se provate ancora a toccare la mia sveglia io vi riempio di botte.- urlai gesticolando.
-Avanti Cher, era solo uno scherzo.-  disse Zayn mettendosi seduto sul letto.
-Tu.non.provare.a.parlare.che.ti.rompo.tutti.gli.specchi.- dissi a denti stretti.
-Mi spiegate che diavolo succede?-chiese Niall passandosi una mano sugli occhi.
-I tuoi amici mi hanno messo la sveglia facendomi credere cher fosse venerdì.- dissi fulminando con gli occhi Zayn e Harry.
Niall scoppiò in una risata che trascinò anche me e i due ragazzi.
-Vaffanculo a tutti e tre.- dissi ancora ridendo, per poi buttarmi di peso sul letto matrimoniale dove dormivano Zayn e Harry.
Mi accorsi che erano entrambi in boxer.
-Oddio, non è che fate qualcosa, quando Niall dorme?- chiesi fingendomi schifata.
-Ma la vuoi finire.- disse Harry spingendomi dal letto.
-Va bene ho capito, me  ne vado.- dissi facendo la finta offesa.
-No,no, Cher, dove vai?- disse Harry alzandosi dal letto e vedendomi ad abbracciare.
Sentì Il suo petto attaccarsi al mio, le sue mani cadere dolcemente su i miei fianchi, il suo mento appoggiarsi alla mia spalla.
E un brivido scorrere lungo la mia schiena.
Sentì la mano di Harry scivolare leggermente più giù.
-Harry?- lo chiamai.
-Si?-
-Togli la mano dal mio fondoschiena.- dissi ridendo.
Lui si staccò da me, grattandosi la nuca imbarazzato.
-Ehm, si scusa.- disse sorridendo.
Mi ricordai che era in boxer.
Scrutai il suo corpo senza farmi vedere.
Dalle gambe snelle, agli addominali leggermente scolpiti, fino agli occhi.
-Hai dei bellissimi occhi.- dissi ad  un certo punto.
Appena mi accorsi di quello che avevo detto mi misi una mano sulla bocca.
-Scusami.- sussurrai abbassando la testa imbarazzata.
-Tranquilla, grazie per il complimento.- disse sorridendomi.
-Adesso, io emh... dovrei andare di sotto.-  dissi arrossendo.
-Vai, io mi vesto e poi andiamo a fare un giro ti va?- mi chiese.
-Certo.- dissi sorridendogli., per poi scendere di sotto insime e a Niall che era uscito dalla camera poco dopo che se era andato Harry.




Martina's space.
Ok, il capitolo è corto e fa schifo, ma quella rompi zucchine (?) di @AngelCharlie 
insiseva sul fatto di postare il capitolo. 
quindi ecco 'sto schifo. 

twiteer: @atwilighter_

martina. c': 

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Capitolo 6
*** quinto. ***


Sentì dei leggeri passi provenire dalle scale.
Mi girai e vidi Harry che mi veniva incontro ,con il suo solito sorriso sulla faccia.
-Allora, possiamo andare?- mi chiese prendendo il cappotto.
-Certo, andiamo.- dissi sorridendo.
Infilai il cappotto e uscimmo di casa.
Le strade erano quasi deserte, infondo era novembre e il freddo si faceva sentire.
Camminavamo distanti l’uno dall’altro, le mani si toccavano appena, lo sguardo d’entrambi era fisso in avanti.
-Allora, dove vuoi andare?- chiese ad un tratto lui.
-Ho voglia di una cioccolata calda.- dissi sorridendo.
-Allora vieni con me, c’è uno Sturbacks qua vicino.- disse prendendomi per mano.
Appena la mia mano s’intrecciò alla sua, un brivido mi oltrepassò.
Guardai le nostre mani per qualche secondo, per poi alzare lo sguardo verso il riccio.
**
Uscimmo dal bar e una folata di vento freddo m’invase.
Il cielo era sereno, poche volte a Londra, ma il vento soffiava forte.
-Vieni, voglio farti vedere una cosa. – disse lui iniziando a correre.
Arrivammo vicino ad un parco, era piccolo, con alcuni alberelli, e qualche panchina.
-Ti piace?- mi chiese girandosi verso di me.
.-Tantissimo.- dissi mentre continuavo a guardare il piccolo albero che s’inalzava al centro del parco.
-Mi ci portava sempre mia madre quando ero piccolo.-  spiegò lui.
Lo guardai sedersi su una delle panchine, ormai vecchie, e appoggiare la schiena sullo schienale.
Mi misi seduta accanto a lui, incrociando le gambe.
Parlammo di tutto quel pomeriggio.
Della scuola.
Di me prima di venire a vivere a Londra.
Della sua famiglia.
Tornammo a casa che erano più o meno le sei.
-Ragazzi, siamo tornati.- urlai entrando a casa.
Cosa mi ritrovai una volta entrata?
Il putiferio.
Louis e Zayn che litigavano per la Play, Liam e Niall che stavano buttati sul divano a mangiare patatine e la povera Danielle che assisteva a tutto ciò.
-Ma che cazzo avete combinato tutto il girono?- disse Harry buttandosi sul divano dopo essersi tlolto il cappotto.
-Nfientfe fi sfefiale.- disse Niall con la bocca piena di patatine.
- Si vede.- dissi cercando uno spazio libero sul divano.
-Stasera che facciamo?-  chiese Zayn.
-Bho, usciamo?- proposi.
-Woow, si festa.- urlarono Harry e Zayn insieme, accompagnati dalle risate di tutti noi.
-Allora io e Cher andiamo a prepararci- disse Danielle alzandosi dal divano prendendomi per mano.
Lei indossò un vestitino nero, lungo fino a metà coscia accompagnato da un paio di decolté dello stesso colore.
Io optai per un vestito rosso, e senza spalline e con delle decolté rosse.
Scendemmo di sotto, dove c’erano i ragazzi seduti sul divano.
-Andiamo?- disse Danielle mettendosi il cappotto.
-S-si a-andiamo.- balbettò Liam alla vista della sua ragazza-
Sentivo gli occhi di Harry su di me, ma non ci feci molto caso.
Louis, Liam, Zayn, Niall, e Danielle andarono in macchina di Liam, mentre io e Harry andammo in macchina sua.
Eravamo quasi arrivati quando un lampo ci abagliò.
Sentì la macchina sbandare, e poi un tonfo.
Sentivo Harry chiamare il mio nome, una sirena e poi più niente. 





Martina's space.
Alloooora (?) questo è il quinto.
Volevo dirvi una cosa, passate da 
AngelCharlie, è una mia amica.
Bhè detto questo... 
Adios. 

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Capitolo 7
*** sesto. ***


Mi risvegliai in una camera bianca, totalmente bianca, come le lenzuola del letto su cui ero sdraita, le tende che coprivano le ampie finestre  e il camice che indossavo.
Notai Zayn che dormiva su una poltrona poco più in là.
Mi tornarono in mente le scene di quella notte.
I fari dell’altra macchina, il tonfo, le sirene, la voce di Harry e poi il nulla.
Chissà come stava lui?
I miei pensieri furono interrotti dalla porta che si apriva, facendo spuntare un ciuffo biondo.
Niall entrò chiudendo piano la porta con un sacchetto in mano
-Ehi, ti sei svegliata.- disse a bassa voce notando Zayn.
-Già, eccomi, qua.- dissi sarcastica.
-Ci hai fatto preoccupare tutti, soprattutto Harry.- disse lui sedendosi accanto a me.
Abbassai lo sguardo.
-Come stai lui?- chiesi timorosa.
-Lui sta bene, solo qualche graffio qua e là.- mi rispose il biondo porgendomi un cornetto.
-Grazie.- dissi dando un morso.
Alzai lo sguardo e notai la figura del moro dietro di Niall.
-Zayn.- dissi io a mo’ di saluto.
Niall si alzò e fece sedere il moro.
-Ti sei svegliata.- disse lui.
-Si, dai mi non svegliata.- dissi ridendo.
- Mi hai fatto preoccupare.- disse lui accarezzandomi la guancia.
-Scusami.-dissi io.
Zayn si alzò e raggiunse il biondo che stava accanto alla porta.
-Noi andiamo a finire di firmare le ultime cose per farti uscire, tu intanto cambiati.-  mi disse lui.
Annuì per poi alzarmi dal letto e raggiungendo la borsa che  Zayn aveva portato con dentro un po’ dei miei vestiti.
Infilai un paio di jeans con una felpa e le mie converse.
Legai i capelli in una coda alta e appoggiai il camice sul letto.
Bussarono alla porta.
-Avanti.- dissi abbastanza alto per farmi sentire.
Entrarono Louis e Liam sorridenti.
-Oh, salve bellezza- disse abbracciandomi Louis.
-Ciao Lou.- dissi ridendo.
-Allora come stai?- mi chiese Liam
-Sto bene, solo un po’ stordita.- spiegai.
La porta si spalancò e Danielle entrò correndo verso di me abbracciandomi.
-Mi hai fatto prendere un colpo porca miseria.- disse scioglendo l’abbraccio.
-Danielle, sto bene, tranquilla.- dissi ridendo ancora di più.
-Lo so, ma mi hai fatto preoccupare lo stesso, idiota.- disse abbracciandomi ancora.
-Posso entrare?- chiese qualcuno.
Tutti e quattro ci girammo verso la porta dove si trovava la esile figura di Harry.
-Certo.- dissi sorridendo.
-D’accordo, adesso noi è meglio che andiamo.- disse Danielle spingendo Liam e Louis di fuori.
-Ma io non voglio andare via, voglio stare con Cher.- piagnucolò Louis.
-Cammina sacco di carote.- disse Danielle.
-Va bene, ma sei cattiva.- disse come un bambino Louis.
I tre ragazzi uscirono, lasciando me e Harry da soli.
-Allora come stai?- mi chiese.
-Sai, mi hanno fatto questa domando quattro volte in venti minuti.- dissi ridendo.
-Bhe, è normale, comunque mi dispiace.- disse passandosi una mano dietro la nuca.
-Tranquillo Harry, sto bene, tu invece? Come stai?- chiesi io .
-Sto bene, solo qualche graffio.- disse lui posando gli occhi sul taglio che aveva sul braccio.
Il silenzio calò nella stanza, finche il suo cellulare non vibrò.
-Zayn ha detto che bisogna andare all’uscita, torniamo a casa.- disse riposando il cellulare  nella tasca.
Presi la mia borsa e accompagnata da Harry, andammo all’uscita, dove ci aspettavano tutti gli altri.
Il tragitto ospedale- casa durò una ventina di minuti.
Zayn e Liam andarono a parcheggiare le auto, mentre noi altri entrammo a casa.
Andai dritta in camera mia, per sdraiarmi sul letto, quando sentì il telefono vibrare.
‘Ehi bella. Puoi uscire un momenti in giardino?
Baci Maily.’
Perché una delle mie migliori amiche, che si trovano a Liverpool, mi manda un messaggio dicendomi di scendere in giardino?




Martina's space.
jkdgfiugfieugfweufieuwgf salve ragazzuole.
il capitolo è qui!!
no, ok, però non è niente male.
mi sto cercando di auto convincermi.
però per farmi sentire meglio
recensite e ditemi com'è. :)

@atwilighter_ on twitter.

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Capitolo 8
*** AVVISO IMPORTANTE. ***



Ragazze, ho deciso di eliminare la storia. Rileggendola mi sono accorta che non mi piace, e che non ho più l'ispirazione (?), ma tranquille, ho già in mente un'altra storia. Vi ringrazio per tutte le recensione che avete scritto, siete fantastiche.                 Martina :3 

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