Silmis Hunt

di Nalu93
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Savior? - Prologo ***
Capitolo 2: *** Becoming Prey : The She-Wolf ***
Capitolo 3: *** Loosing Faith: The Hunter ***



Capitolo 1
*** Savior? - Prologo ***



Leggete qui prima del prologo!

Questa fanfiction è un AU (alternative universe),se non va bene non continuate a leggere! I personaggi qui saranno molto ma molto OOC ,e nella storia ci sono delle grosse grosse differenze:
-Voldemort non è mai caduto
-Alcuni personaggi non sono mai morti in questa FF
-Se Voldemort non è mai caduto non cè mai stata vera pace,ma lui ha sempre agito poco in questi anni,mai apertamente guerra.(quindi la vita di molti personaggi è normalissima)
-Alcuni cose non sono mai accadute:
    - La pietra filosofale
    - La camera dei segreti
    - Il prigioniero di Azkaban
    - Harry non era il 4 campione del torneo tremaghi,che è avvenuto,e si Cedric è ancora morto.
    - Sirius non è morto
    - Silente non è morto; e quindi anche Piton

Gli avvertimenti base della fanfiction non sono molti, oltre e quelli già detti. Sappiate che il pairing di base è come al solito Harry\Ginny ; Creature!Harry;Powerful!Harry
Il rating rimane giallo per ora ma può aumentare ,in caso ci sia eccesivo 'sangue' .
Credo di aver detto tutto per ora.
Altra cosa: iniziando questa fanfiction non abbandono Invisible eyes ; ho scritto questa perchè mi è balzata l'idea in mente,non perchè avessi voglia di fermarmi con la mia precedente.
Inoltre noterete molte somiglianze tra questo Harry e quello di Invisible eyes,semplicemente perchè è come piace a me.
Il cognome Paciock lo tengo in inglese quindi Longbottom. (ritengo suoni meglio ^^ )
Auguro a tutti buona lettura,e spero di avere qualche recensione costruttiva sopratutto sulle cose che secondo voi non vanno bene.
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1 Novembre 1981

Doppio Attacco a due famiglie Nobili!!

Ieri notte, un gruppo di Mangiamorte,accompagnati da Tu-Sai-Chi in persona,hanno fatto irruzione nella Nobile casata dei Potter,attaccando la famiglia composta da James Potter ,auror,  Lily Potter nee Evans, indicibile del ministero, e dal futuro erede Harry James Potter. L'attacco sembra essersi svolto appunto per eliminare quest'ultimo. Ancora poco si sa sul come si sia svolto effettivamente l'accaduto,in quanto l'intera famiglia era nascosta dall'incanto Fidelius ,svolto da Albus Silente (vedi pagina 6 )
In contemporanea un gruppo di dieci Mangiamorte,capitanati da nientemeno che i famigerati Lestrange e Rosier, si sono infiltrati nella nobile casata dei Longbottom , composta dai famosi auror Frank e Alice Longbottom,e il loro futuro erede Neville Longbottom. Fortunatamente quella sera Augusta Longbottom,madre di Frank Longbottom, era al ministero della magia per un incontro con il Ministro.
L'attacco si è svolto appena fuori l'edificio,e gli auror Longbottom sono riusciti a Schiantare ben otto Mangiamorte prima di soccombere al Cruciatus di Bellatrix Lestrange, uno dei due Mangiamorte che sono riusciti a fuggire.
Entrambi le famiglie riportano le perdite dei loro eredi Harry e Neville,dei quali non si è trovata traccia; sono tutt'ora dispersi e presunti deceduti.
Che sia arrivato un mondo di terrore anche per i Neonati? Chi sarà la prossima vittima?

Per saperne di più :
La famiglia Potter pagina 5
La famiglia Longbottom pagina 7
I Mangiamorte Lestrange e Rosier pagina 8
I Mangiamorte catturati  pagina 9
Incanto Fidelius e le migliori difese pagina 10


10 Settembre 1989

C'era buio,ormai ne era abituata,ma non smetteva di fargli paura,specialmente quando le ombre si allungavano lungo le sbarre e il corridoio.
La cella era larga per lei;e bagnata. Dannatamente bagnata. In alcuni angoli c'erano addirittura delle pozzanghere,in una poteva quasi lavarsi se ne avesse avuto voglia. Sulle pareti si vedeva del muschio verde e arzillo,cresciuto sulla roccia a causa dell'umidità.
La roccia infatti era fredda e dura,ma così umida da poterci contare le goccioline della condensa sopra;e l'aria tiepida che entrava dalla finestra,situata a due metri buoni di altezza e probabilmente rinforzata di chissà quanti incantesimi, non riscaldava per niente l'ostile ambiente.
Non che l'odore aiutasse tale giudizio. C'era puzza di cadavere; e probabilmente qualcuno c'era stato in passato in quelle celle,a meno che loro non avessero messo lì le ossa solo per decorazione.
Se non si contava il sangue sulle catene presenti in ogni cella, e le urla agghiaccianti che si levavano ogni tre ore ,seguite da risata isteriche, sarebbe sembrata una prigione normale. Ma questa non era Azkaban; non era nemmeno nata come prigione.
Stava rannicchiata in un angolo tremando e trattenendo le lacrime che dovevano scendere; ma sapeva che anche se non ci avesse provato,non sarebbero mai scese: aveva pianto troppo e ora non le era rimasto più nulla. Si mise un ciuffo di capelli rossi dietro l'orecchio trattenendo un singhiozzo. Era sicura di non farcela. Tra poco si sarebbero stancati di lei e l'avrebbero uccisa; oppure lei sarebbe tornata e l'avrebbe fatta gridare ...di nuovo. Una bambina non doveva farsi questi problemi. Eppure lei era lì, aveva visto la stessa cosa accadere a tanta gente. Ma cosa aveva fatto lei di male? aveva solo otto anni! Neanche il tempo di tenere in mano una bacchetta! Ma altra gente era durata molto meno di lei, che fosse questo il premio per la sua innocenza? O magari non era innocente per niente,che avesse fatto qualcosa di male?
Da quanto tempo non mangiava qualcosa che non era pane secco e carne grigia e viscida! Ormai si era dimenticata persino l'odore dei piatti di sua madre. E suo padre! Stava ancora giocando con quella strana cosa a quattro ruote? E i suoi fratelli? Stavano probabilmente giocando a Quiddich,ridendo e scherzando.
Si strinse le mani intorno cercando di farsi forza,era sicura che non li avrebbe più rivisti.
Alzò lo sguardo quando sentì una porta metallica sbattersi,poi il rumore dei tacchi. Trattenne una smorfia; era stata fortunata oggi,erano passate quattro ore dall'ultima volta che la donna in nero scendeva a far gridare qualcuno . Sentì vagamente le suppliche di un uomo; non l'aveva ancora imparato che a supplicare lei si divertiva di più? In quel momento le grida strazianti dell'uomo presero possesso del silenzio,squarciandolo come solo l'agonia sa fare. Sentì un odio profondo per quell'uomo divamparle dentro,lui non doveva fare così o lei avrebbe continuato per più tempo,e poi sarebbe venuta a divertirsi con qualcun altro prima dello scadere delle due ore. Sospirò,non era colpa dell'uomo dopotutto; non era lui che si faceva gridare.
Ricordò quella volta che le grida si erano interrotte stranamente a metà,e si erano trasformate in rantoli di qualcuno che cercava di gridare sotto le risate macabre e possenti di lei. Poco dopo aveva scoperto che la donna in nero aveva tagliato la lingua a quell'uomo in un momento di ispirazione. Doveva essere proprio annoiata per inventarsi una cosa simile,tipicamente li preferiva gridanti . Che fosse stato stonato nella sua supplica di dolore? All'inizio l'aveva turbata quella cosa,dopo un pò però l'aveva accettata come cosa 'normale' ,e ora non le faceva più ne caldo ne freddo.
"Ciao" disse una voce alle sue spalle, interrompendo il flusso dei suoi pensieri e facendola sobbalzare.
Si voltò di scatto vedendo un ombra sulla finestra. Era qualcuno di piccolo,magari un bambino come lei? L'oscurità copriva il suo corpo,infatti era quasi impossibile distinguere gli occhi  o la bocca. Era accucciato come un gatto prima di saltare,con le mani che si aggrappavano alla fine della finestra ; poi si rilassò e spinse il suo corpo a sedersi al margine di questa .
Spaventata la bambina fece un passo indietro.
"Cosa ci fai qui?" chiese lui ignorando la paura di lei . Lei non rispose mentre lo guardava con occhi grandi e increduli.
" Per quale motivo ti hanno preso?" continuò lui imperterrito. Non osava rispondere,lui sapeva qualcosa di quello che succedeva qui!
"Non lo sai?" chiese infine. Lei esitò,poi quasi senza accorgersene annuì.
"Allora mi capisci!" disse lui sollevato "per un momento pensavo che Bella fosse già passata!"
"Be-Bella?" disse lei farfugliando. Di chi stava parlando? aggrottò le ciglia con fare pensoso.
"Bella è..o meglio era mia zia,." questo lo disse più per ricordo suo che per spiegazione. Quando vide la sua confusione spiegò "è quella che viene a torturare la gente di solito"
Immediatamente tutte le paure di lei la attanagliarono come tenaglie su una pianta,e sbiancò. Erano parenti? Ma poi si ricordò del fatto che aveva detto 'era' e non 'è' ,cosa voleva dire? la donna in nero-Bella,si corresse mentalmente, era ancora viva.
Lui parve turbato per un momento. "L'hai già incontrata non è così?" chiese con un tono di finalità e rancore,ma non nei confronti della bambina. Di tutta risposta lei abbassò gli occhi sul pavimento,cercando di guardare tutto tranne lui.
Lui imprecò poi la fissò negli occhi "Cosa ti ha fatto?" chiese in tono rassegnato "puoi dirmelo tranquilla,con me sei al sicuro" disse poi notando la sua esitazione.
"Male" disse lei tremando " e c'era un uomo con lei e lui..." non finì la frase quando si accorse che il bambino si era immobilizzato.
"Un uomo?" chiese poi incerto e titubante " Ti ha fatto qualcosa?" disse poi terminando con un imprecazione quando lei abbassò nuovamente lo sguardo.
Lui era un bambino,non sapeva esattamente cosa faceva l'uomo ma quando era con un donna sembrava che lei gridasse molto di più di quanto gridava di solito. Aveva capito che in quell'atto dell'uomo,fatto in quel modo,per la donna non c'era altro che dolore,e sperava con tutto se stesso che Tom non lo avesse portato a termina con la bambina che si trovava difronte.
Infine sospirò. Passò un momento di completo silenzio ,che pareva prolungarsi in eterno;mentre le grida di sottofondo iniziavano ad affievolirsi,e solo quando si spensero il bambino parlò di nuovo.
"Se vuoi posso portarti a casa" disse lui,cambiando completamente l'argomento e rallegrando la bambina con quelle sei parole . Lei non poteva crederci,l'avrebbe davvero portata a casa? Il dubbio si infilò nella sua mente,come poteva riuscire a portarla a casa! Era un bambino anche lui! Ma stranamente,nonostante fosse diventata piuttosto scettica nel tempo passato lì , si fidava di quel bambino,era come se emanasse qualche odore o pensiero che diceva : ' di me ti puoi fidare,morirò piuttosto che ti facciano del male' ; ma lui non aveva mai detto niente di simile.
"Sai dove vivi esattamente?" chiese lui interrompendo nuovamente il suo pensiero,e con esso i suoi dubbi. Lei scosse il capo lentamente.
"No ... non sono mai uscita dai confini" disse strascicando le parole,come se avesse paura che altri le comprendessero.
"Oh.. allora non riesco a portarti a casa" disse lui. Il mondo le parve crollare addosso. Visto?! Un bambino come lui e te non può sfidare tale magia! Ti ha alimentato la speranza per niente; le diceva una voce macabra nella sua mente. Trattenne un singhiozzo
"Ma se vuoi posso farti uscire ugualmente da qui" disse rapidamente quando notò la sua espressione "Puoi stare con me e mio fratello!" si affrettò ad aggiungere quando notò il dubbio nei suoi occhi. Un grosso peso le si levò dal cuore all'idea di uscire. Infondo anche se non fossero riusciti ad uscire,lei sarebbe morta solo prima no? Non avrebbe mai più dovuto gridare,o come diceva il bambino essere torturata.
"Allora ti va?" disse infine lui. Lei annuì vigorosamente e freneticamente e si avvicinò.
In risposta,lui si attaccò con una mano al gancio della finestra che teneva unite le 'sbarre' e poi si calò fino a quanto poteva verso di lei,allungando una mano nella sua direzione. Lei si mise sulle punte per afferrare la mano di lui.
"Sai,non mi hai ancora detto come ti chiami" disse lui iniziando afferrando saldamente la sua mano.
"G-Ginny" disse lei balbettando,e sentendolo tirarla su con forza eccessiva per un bambino di quelle dimensioni. In quel momento riuscì a vedere il suo volto chiaramente per la prima volta,e non potè non rimanere incatenata da quegli occhi smeraldo.
"Io sono Harry" disse lui infine.
Un attimo dopo,dei due bambini non rimaneva che l'odore in quelle celle,mentre le nubi del cielo si scostavano lasciando spazio ad un ampia luna piena.


Note:
 Eccoci qui con una nuova fanfiction <3 spero piaccia! ^^
Volevo precisare che Harry essendo un bambino non capisce esattamente cose succede in quelle stanza,e nemmeno Ginny,ma il fatto che entrambi ci hanno vissuto o le hanno viste spesso li hanno resi coscienti delle atrocità che ci accadono,e di cosa succede quando determinati fattori entrano in campo.
Mi pareva di aver scritto molto di più,ma ahime non sembrerebbe.
Ringrazio in ancitipo chiunque leggerà questa fanfiction. E sono più che disposta a rispondere a domande a riguardo.
L'idea mi è venuta in mente a scuola,e  mi  ha preso all'istante che non potevo non scriverla. Ma come ogni idea va ancora definita bene dopo un certo punto,per ora so bene 5 o 6 capitoli dopo questo prologo.
Grazie ancora <3
Nalu

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Capitolo 2
*** Becoming Prey : The She-Wolf ***


Silmis Hunt cap1 Attenzione! Presenza di sangue nella prima parte del capitolo! ( Il rating è stato spostato da giallo ad arancio,per prevenire problemi con questo tipo di contenuti,nonostante rimangano abbastanza 'lievi')
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10 anni dopo...


"Stupeficium!"
Gridava una voce sovrastando tutta la massa di gente urlante schiantesimi e anatemi oscuri. La foresta era brulicante di Auror e Mangiamorte,e l'occasionale membro dell'Ordine della Fenice,un' organizzazione fondata da Albus Silente,così segreta che persino i bambini ormai conoscevano.
Era da ore che la calma che regnava quella zona era stata distrutta,e ormai le fiamme e i resti della battaglia avevano coperto di rosso scarlatto la candida neve,togliendole per sempre l'innocenza. Era iniziato tutto quando un gruppo di Mangiamorte era venuto in quella zona remota della Scozia,il perchè nessuno lo sapeva esattamente,ma dopo tutto nessuno sapeva cosa girava per la testa di quel pazzo . E quando il male attacca,il bene non fa altro che difendere,passando all'attacco pure lui: ignorando bellamente su cosa si stava combattendo.
La battaglia era stata spinta nelle foreste,in modo da non colpire gli ignari civili. Ma come sempre il mondo pensa solo a se stesso.
Correva da tanto tempo,facendo strada alla coppia che la seguiva da lontano . Si erano separati dal resto del branco per ordine dell'Alpha,e nonostante a lei non piacesse sapeva che doveva seguirlo. E che infondo lui aveva ragione. Se fossero rimasti tutti a rallentare chi li seguiva,nessuno sarebbe scappato no?
Tutta colpa di quei lupi mannari che si erano uniti con Voldemort! A causa loro,ogni volta che un Auror o uno dell'Ordine incrociavano un animale passavano subito all'offesa,spaventati all'idea di essere attaccati.
Ma loro non erano dalla parte del 'male',e avevano vissuto lì per mesi! E nessuno si era mai lamentato della loro presenza prima.
Schivò con un balzo il corpo di un altro ferito agonizzante al suolo,mentre si faceva strada tra la massa urlante di persone,schivando incantesimi da ogni direzione possibile. Ringhiò cupa in direzione di un uomo che le ostacolava la strada,e vedendo la maschera che aveva sul volto,non pensò due volte ad agire. Piegando le poderose zampe posteriori e facendo pressione con il corpo verso il terreno,spiccò un poderoso salto verso la gola di colui che le intralciava la strada. Il Mangiamorte era troppo lento per schivare il colpo,e i denti di lei affondarono nella tenera carne del suo collo lacerandogli una parte della spalla. Il suo corpo cadde a terra privo di vita pochi istanti dopo,nemmeno il tempo di gridare,ma la sua bocca era rimasta aperta in una silenziosa preghiere di aiuto. Staccò la bocca dal collo dell'uomo,passandosi la lingua lentamente sul la bocca,cercando di pulirla inutilmente dal sangue che le era rimasto attaccato. Le sue fauci ne erano piene,e ora avevano assunto una tinta scarlatta. Non ci fece molto caso,uccidere era anche la sua natura,ma al contrario di quello che la gente credeve nessuno di loro aveva mai ucciso un essere umano per mangiare. Mai .
Alzò la coda in segno di dominanza mentre ringhiava un avvertimento a chiunque pensasse di fermarla. Schioccò le fauci all'aria e riprese a correre; il vento che le accarezzava il manto grigio tendente al fulvo macchiato di sanghe in varie parti,mentre le sue zampe scalfivano il suolo nella sua corsa verso la libertà .
Schivò un incantesimo di un rosso vivo e pulsante,probabilmente un cruciatus,e sentì le grida di sottofondo dell'uomo che cadeva al suolo quando l'incantesimo colpì lui invece che lei. Non si voltò a vedere chi era,infondo non riconosceva quelle grida,quindi non era qualcuno del branco,di questo ne era certa.
Ormai era quasi al termine delle foresta,subito dopo c'era un fiume da quello che l'Alpha aveva detto. Da lì si sarebbero dovuti tuffare e lasciarsi trasportare dalla corrente a valle,fino a raggiungere luoghi più pacifici. Loro li avrebbero raggiunti appena possibile. Buttò gli occhi dietro di se un attimo,per osservare se i due membri del branco la stessero seguendo.
 Sentì il sangue raggelarsi nelle vene. I suoi compari erano alle strette con quattro membri dell'Ordine della fenice e un paio di Mangiamorte.
Lui stava sanguinando dal lato destro,una ferita non mortale,ma che lo avrebbe rallentato di certo. Stava parato davanti alla sua compagna col pelo ritto e le fauci scoperte,il labbro superiore accartocciato in un ghigno cupo e sadico tipico della loro specie. Non attaccava,si limitava solo a difendere; aveva paura che se si staccava da lei in quell'attimo qualcuno avrebbe potuto farle del male.
Socchiuse gli occhi osservando la scena; lei avrebbe dovuto proteggerli entrambi,aveva fallito; e ora era suo compito rimediare. Spalancò gli occhi irata,le sue pupille ristrette fessure ed un ringhiò cupo e agghiacciante le uscì dalla gola,mentre si lanciava in aria con artigli e zanne pronti ad attaccare. Atterò sul primo Mangiamorte facendolo cadere a terra,e non esitò a piantarci le zanne nella giugulare,mentre questo si agitava al suolo,e infine lasciava che il suo sangue cadesse caldo sul terreno ghiacciato. Non si lasciò il tempo di godersi un uccisione ben riuscita,mentre sfruttava la sorpresa dei suoi nemici e si attaccava alla gamba di uno dei membri dell'ordine. Sapeva che doveva lasciarli in vita loro, o avrebbero avuto un altro nemico che li seguiva di volta di volta; ma nessuno le aveva vietato di difendersi e difendere gli altri . L'uomo colpito cacciò un urlo e si strinse la gamba a se stesso ,mentre lei  ne attaccava un altro al braccio.
Il maschio del branco che era con lei prese l'iniziativa e affondò le fauci nello stinco di un Mangiamorte che gli era vicino,buttandolo a terra ; mentre la compagna dell'animale affondò le fauci nel suo collo.
Avevano capito l'antifona,ferire ma uccidere solo chi se lo meritava. Era stato un comando silente della femmina che comandava il loro piccolo gruppo. Un impercettibile oscillazione della coda e di un orecchio mentre gli occhi di lei si erano spostati sul nemico in questione.
Me mentre gli assalitori cadevano al suolo come palline attaccate ad un albero di natale durante un terremoto,i membri del branco non si erano accorti del fattore più importante : l'ambiente.
Un Expulso aveva colpito gli alberi invece che loro,ma invece che fermarsi lì ,li avevano fatti saltare completamente al colletto,ed ora questi cadevano silenziosamente e rapidamente al suolo.
Lei non fece in tempo a girarsi per capire cosa succedeva che un albero la colpì sulla schiena,smorzandogli il fiato. E mentre gli occhi le si afflosciavano e la vista le veniva a mancare sentì un ululato proveniente dal maschio,probabilmente avvertiva il resto del branco. Vide un fascio di luce rossa,e infine sentì un guaito. Poi tutto divenne nero.


Silente si passò le mani sul volto stanco. La battaglia di questa notte non era servita a nulla. Molti di loro erano stati feriti,fortunatamente nessun morto dalla loro parte,ma lo stesso non poteva essere detto dei civili che ci avevano rimesso la pelle.
Nel suo ufficio regnava stranamente il silenzio, anche i ritratti avevano deciso di stare in disparte in un lutto provvisiorio. A quanto pareva Voldemort aveva una grande quantità di creature dalla sua parte,e le sue truppe parevano aumentare drasticamente.
Solo nell'ultimo anno si era registrato un aumento delle persone scomparse e decedute in strane circostanze. I Babbani avevano iniziato a capire che qualcosa non andava,ma erano ancora fortunatamente ignari di cosa ci fosse sotto.
Persino in Francia e in Germania si riusciva a sentire la palpabile tensione che tormentava il mondo magico Inglese. Ben presto però avrebbe coinvolto tutto il mondo magico,e non solo le loro due isole.
Sospirò. Pareva non esserci speranza,e quella profezia sembrava non dover mai compiersi . Voldemort uccideva regolarmente tutti i bambini che nascevano ogni anno intorno alla fine di luglio,togliendo così ogni speranza dal cuore del preside. Ormai tutti avevano capito che quel giorno centrava qualcosa,ma nessuno aveva mai avuto il coraggio di chiederlo,e per questo ne era grato.
Si mise un lemon drop(*) in bocca succhiandolo lentamente,come era tipico fare.
In quel momento Alastor Moody,ex Auror, entrò nel suo ufficiò con un espressione torva e piena di risentimento.
"Si è svegliata anche l'ultima" disse scocciato,poi uscì sbattendo la porta dell'ufficio..
Quella notte avevano catturato tre lupi mannari che erano stati trovati sul campo di battaglia,e avevano ferito,non mortalmente ma abbastanza da incapacitare per un paio di giorni, alcuni del miglior soldati dell'Ordine. L'Ex Auror aveva optato per ucciderli immediatamente;ma il preside si era opposto sperando di poter trovare nuove informazioni e sapendo che se li avessero uccisi,non si sarebbero comportati certo meglio di quelli che stavano affrontando.
Si alzò con fare stanco e si affrettò ad uscire dal suo ufficio,sperando di ottenere una conversazione sensata con questi 'lupi'.


Nell'angolo della stanza c'era un ragazzo e una ragazza,ormai si potevano definire un uomo ed una donna. Lui era di colore,alto e muscoloso; con un espressione torva e senza perdono. Stringeva tra le braccia la ragazza come se non volesse che lei si allontanasse di un millimetro da lui; e lei non pareva obiettare. Guardava intorno incuriosita con i suoi grandi occhi celeste,che addolcivano il suo viso . I suoi capelli biondi erano lunghi  e raccolti dietro le orecchie da un paio di mollette. Entrambi vestivano come i Babbani,e non avevano nemmneno una bacchetta con loro,o qualche oggetto che potesse dire fossero magici. Ma il solo fatto che avessero messo piede nella scuola,toglieva l'idea che fossero Babbani del tutto,e le Wards (**) li riconoscevano superiori a dei magono .
Un pò più lontano da loro stava un bellissimo lupi grigio,correzzione lupa . Il suo pelo folto raggiungeva in alcuni punti un colore fulvo ,come le foglie d'autunno in una foresta. Aveva il pelo macchiato di sangue secco,ma non pareva farci caso. Era di dimensioni più grandi di un lupo normale,ma non troppe da sembrava qualcos'altro. Era totalmente diversa dal normale Lupo Mannaro che si incontrava di questi giorni.
Non pareva farsi problemi a ringhiare ed attaccare ogni cosa si avvicinasse troppo; aveva quasi morso Kingsley quando aveva lasciato il cibo nella cella; per quel motivo avevano dovuto riempire di Wards la zona,o lei sarebbe proabilmente uscita ; non che non ci provasse sbattendo il suo corpo contro le sbarre numerose volte. I suoi occhi erano ambrati dolcemente,non dell'ambra vivido tipico dei lupi o dei loro consorti umani.
Ma nonostante la lupa fosse furiosa,anzi pareva quasi avesse perso la testa, non aveva mai alzato una zampa verso i due che stavano nella stessa cella con lei. Il maschio non faceva nulla per fermarla,ma non la ignorava nemmeno. Quando lei si preparava ad attaccare lui tendeva i muscoli pronto ad assecondarla,l'altra ragazza faceva lo stesso. Era come si aspettassero un comando da lei.
Silente capì in quel momento che sarebbe stato impossibile ottenere dalle risposte da uno di loro se lei non cambiava aspetto,ma se ciò non era successo con il sorgere del sole con cosa altro poteva accadere? quanto avrebbero dovuto aspettare?
Scientificamente sapeva che nessun lupo mannaro poteva cambiare forma di sua volontà,ma qualcosa nella sua mente diceva che lei avrebbe potuto farlo se ci avesse provato. Ma non dava il minimo segno di voler cambiare forma.
Il suo pelo era irto e la sua coda dritta,le orecchie tirate indietro. No ,non ci avrebbe provato. E Silente non poteva nemmeno biasimarla,infondo era in territorio 'nemico' nei suoi occhi.
Fece passare gli occhi sulla gente che osservava la lupa e gli altri ragazzi. Kingsley e Moody parevano scocciati e quasi volenterosi di punire la lupa per il male fatto. Hagrid la guardava con entusiasmo,probabilmente una creatura che non aveva mai visto prima. Minerva la osservava con indifferenza; nonostante fosse arrabbiata col preside per avere lasciato una creatura simile in una scuola piena di ragazzi. Non importa quanto questa fosse segregata,per la vice preside questo era un pericolo inutile verso gli allievi; lei avrebbe preferito rinchiuderli a Grimmauld Place o da qualche altra parte. E non poteva biasimarla per questo,ma lui voleva tenerli sott'occhio.
I suoi occhi scorsero infine Remus Lupin,un licantropo che si era diplomato da questa scuola nel 1977 ; lui la guardava con curiosità,come se stesse capendo esattamente cosa la lupa diceva. E lei lo aveva identificato subito per quello che era,ma invece che chiedergli aiuto o cercare di allontanarlo l'aveva ignorato a sua volta.
Un lampo attraversò la mente del preside; un idea aveva iniziato a formarsi e non l'avrebbe mollata. Incontrò gli occhi di Remus.
La prossima luna piena,Remus bevento la wolfsbane (***) ,sarebbe entrato nella cella,e avrebbe conversato con la lupa . Magari avrebbero ottenuto delle informazioni.
Pensò mentalmente a quanto mancasse a quel giorno: una settimana. Perfetto. In solo sette giorni avrebbe avuto le sue risposte,o almeno così sperava.

(*) = I Lemon Drop è il nome inglese delle caramelle che Silente offre sempre a chiunque entri nel suo ufficio; sono il dolce babbano di cui lui va più ghiotto.
(**) = nome inglese di 'barriere' ; in pratica gli incantesimi di cui si occupa Bill Weasley nel suo mestiere. Fanno parte di questi incantesimi l'incanto fidelius,il notice-me-not , e la barriera per tenere lontano i babbani.
(***)= è il nome inglese della pozione che i licantropi devono bene ogni sera per una settimana prima della luna piena ,per mantenere il controllo sul corpo e sulla mente mentre sono nella loro forma lupina.

Note:
 
Eccomi con il primo capitolo! Solo un giorno di distanza,ma non fateci l'abitudine, è solo che ho i primi 3 capitoli (due senza questo) già mappati mentalmente e schematizzati,quindi mi è più semplice scriverli e trovarci idee. Direi che si è capito esattamente cosa sono,e quindi anche del motivo del nome della FanFiction.
Ho alzato il rating perchè non so quanto esattamente sia nel giallo ,so che non sono pienamente nell'arancio,ma nemmeno solamente giallo (ci vorrebbe una via di mezzo <.<);per questo chiedo scusa. E sinceramente non ho ancora deciso se andando avanti peggiorerà o rimarrà così.
Do un biscotto a chi ha capito chi sono i tre lupi catturati <3
Grazie a chiunque leggerà,e sperò di ricevere qualche recensione ,sopratutto su come posso migliorare la storia!
Ringrazio infine:
1 - ErinMalfoy [Contatta]
2 - tykisgirl [Contatta]
3 - Winona Lighteyes [Contatta]
Per averla messa tra le seguite!
E :
1 - martinuccinetta [Contatta]
Per averla messa tra le preferite!
Ancora un grazie a tutti <3 Spero vi piaccia questo capitolo ;3
Nalu

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Capitolo 3
*** Loosing Faith: The Hunter ***


Silmis Hunt 3
Loosing Faith : The Hunter


 
Nei giorni seguenti non era cambiato nulla.
Non importava cosa succedesse,il comportamento dei tre semplicemente non variava. La lupa non aveva ancora cambiato forma e continuava imperterrita a camminare lungo il perimetro della cella; l'unica vera differenza era che il sangue secco era finalmente sparito dal suo pelo.
Gli altri due invece non si erano spostati dal loro angolo,se non per sgranchirsi le gambe ogni tanto e loro, al contrario della lupa, mangiavano quello che gli veniva dato,anche se in un modo piuttosto strano:
ad esempio, un giorno mangiava la ragazza e lui non toccava cibo, il giorno dopo era il contrario; non importava se il cibo fosse mescolato a delle pozioni ,gli effetti di queste erano invisibili,se non addirittura inesistenti. Pareva quasi ne fossero immuni. E come se non bastasse ogni volta che usavano qualcosa di più forte , la lupa faceva 'accidentalmente' rovesciare il piatto che conteneva le pietanze; ed era inutile cercare di cammuffarne l'odore, lei lo sapeva sempre.
In pratica era stato impossibile ricavare ogni tipo di informazione. Silente si passò una mano stanca sul volto; i membri dell'ordine ormai si erano stancati di sorvegliarli giorno e notte  e la lupa non lo rendeva facile per niente, infatti i suoi tentativi di fuga erano stati numerosi e a volte pericolosamente vicino al successo. Come poi sapesse lei dove trovare il punto debole in una Ward complessa come quelle che avevano intorno rimaneva ancora un mistero.
Alzò una mano afferrando l'ampolla contenente la Wolfsbane  alzandosi dalla sua meastosa sedia da preside. Forse quella era l'unica speranza per risolvere quel mistero.

La lupa continuava a camminare imperterrita. Avevano portato la cena un paio di ore prima,o almeno lo supponeva infondo senza una luna o un sole per controllare un orario si faceva un pò fatica,e questa era rimasta lì nuovamente intoccata. Non sapeva che giorno della settimana fosse,ne quante lune fossero calate da quando li avevano presi.
Gli altri due erano accucciati uno difianco all'altro,sempre nella loro forma umana, e pareva che osservassero la lupa muoversi mentre in realtà osservavano le guardie e i loro spostamenti.
La porta della stanza si aprì con un fischio dato dallo sfregarsi del legno contro il pavimento,seguito successivamente da dei passi. Un uomo anziano e con una lunga barba emerse dalla porta e la lupa si trattenne dal roteare gli occhi, se quell'uomo non ci fosse stato sarebbe stato tutto molto più facile.
Era seguito da una specie di lupo, anche se di lupo aveva davvero poco era quello che veniva ora chiamato 'Licantropo' , ma la cosa strana era che il lupo mannaro non faceva una piega alla smania di sangue che doveva affliggerlo e la lupa rimase turbata da questo fatto. Poi l'odore della wolfsbane nei dintorni la tranquillizzò,qui non avevano nessun modo di controllare i licantropi era solo quella pozione che rendeva il lupo così calmo,anzi addirittura confinava il lupo del licantropo in una barriera mentale. Che disgrazia! Rinnegare il proprio lupo era per lei e il suo branco un atrocità,sarebbe come rinnegare una parte di se stesso. Ma era anche vero che lei e i licantropi avevano molte differenze.
L'uomo, che la lupa soprannominò come Twinkle a causa dello strano luccichiò che avevano sempre i suoi occhi, prese fuori la sua bacchetta bianca e fece qualche complesso movimento con la mano e il 'lupo' si avvicinò a loro.
I peli della lupa si rizzarono subito. Avevano intenzione di mettere un licantropo lì con loro?! Wolfsbane o no ogni essere poteva essere pericoloso : uomo,vampiro,elfo,goblin e anche un simile,e per tale motivo li avrebbe trattati tutti allo stesso modo.
Nel momento esatto in cui il 'lupo' oltrepassò le barriere lei ringhiò cupa in avvertimento.
-Provaci lupo - pensò tra se e se. Non importava contro chi,lei era la più dominante in questa stanza e come tale lei doveva difendere il resto del branco e l'avrebbe fatto.
Il licantropo che aveva davanti era troppo sottomissivo di suo, in un vero branco non sarebbe mai arrivato sopra l'omega, probabilmente questo era causato dagli anni passati a rinnegare il suo lupo e la lupa lo poteva sentire del suo odore, era troppo umano per essere un licantropo.
Fenrir, uno degli altri licantropi che aveva incontrato, aveva avuto un odore più selvaggio. Certo, non aveva mai avuto quell'aria di dominanza che il suo Alpha aveva ma almeno era già più lupino anche se le sue azioni lasciavano molto a desiderare. Così tante morti sporche.
Il lupo mannaro si avvicino con la coda tra le gambe uggiolando piando. La lupa ringhiò nuovamente ma il licantropo parve non capire l'avvertimento,probabilmente la wolfsbane gli aveva cancellato anche gli istinti. Patetico - pensò tra se e se.
Irritata non diede nemmeno tempo al 'lupo' di parlare, infatti quando questi fece un altro passo avanti, lei mostrò i denti e gli balzò addosso puntando alla spalla sinistra.
L'uggiolio che uscì dalla bocca del licantropo non alluedeva minimante al dolore che questi stava provando. Il sangue caldo che entrava nella bocca della lupa pareva quasi pulsare,segno evidente di una ferita profonda. Aveva probabilmente lacerato un muscolo,e se era fortunata qualcosa di più grosso di un paio di capillari piuttosto dilatati.
Lei odiava il sangue,quasi quanto la solitudine, ma ora qui non c'era l'Alpha a proteggere lei e gli altri e quindi avrebbe dovuto assaporare ancora quella sostanza calda e preziosa.

Il 'lupo' non si era aspettato un attacco così immediato ma se non fosse stato sotto la wolfsbane probabilmente sarebbe stato in grado di evitarlo, ma la lupa che aveva davanti era veloce e non si sarebbe arresa così facilmente.
Le guardie e Silente erano più che scioccate dall'attacco della lupa e lo furono ancora di più quando questa senza fermarsi continuò ad attaccare rapidamente e in vari punti Remus che ormai faceva fatica a reggersi in piedi.
Silente non potè che riflettere su una frase che Fenrir aveva detto prima di finire ad Azkaban tanti anni prima, quella pozione poteva davvero causare la fine dei lupi mannari. Remus infatti non aveva la coordinazione necessaria per spostarsi,ne i sensi così affinati o gli istinti, dentro di lui mancava il lupo e mentre questo era positivo sulla sua mentalità  era anche negativo su se stesso in quanto era come se una parte di Remus fosse morta. Che lo accettasse o no Remus era il lupo.
L'ennesimo guaito e ululato di dolore si levò nella stanza e Silente riportò gli occhi sul licantropo che stava steso al suolo ansimante. La lupa sopra di lui aveva ancora la coda eretta e le zanne ricoperte di sangue esposte per tutti da vedere, non pareva aver voglia di smettere il suo attacco fino a che il suo 'nemico' non sarebbe morto e in un certo senso non poteva biasimarla. Ma Remus era un amico e non poteva lasciarlo morire,fu così che quando la lupa si avventò verso la giugulare del licantropo il preside lanciò un potente 'Depulso' contro la lupa scaravemtandola contro la parete. Successivamente, grazie ad un incantesimo di levitazione, portò Remus fuori dalle Wards giusto in tempo prima che la lupa riuscisse ad avventarsi nuovamente contro il licantropo.
A quando pareva questi lupi erano un pò più resistenti di un normale licantropo.
E mentre usciva dalla stanza dirigendosi verso l'infermeria con un sanguinante licantropo, non potè che pensare che anche questo piano aveva fallito.

A molti chilometri di distanza,nel bel mezzo di una foresta un gruppo di persone si stava radunando. Erano coperti dall'ombra degli alberi e a causa di questo non molto si poteva notare su di loro,ma si potevano udire chiare e forti le loro voci che rompevano il silenzio quasi forzato del luogo.
"Dunque sappiamo dove sono" disse una voce grave,maschile e bassa. "o almeno lo supponiamo" continuò la voce.
Mormorii di assenso si levarono da alcuni membri del gruppo.
"Non lo supponiamo, lo sappiamo. Silente sarà potente ma continua a pensare che la sua scuola sia il posto più sicuro al mondo." disse una voce fredda che proveniva dalla cima di un albero.
Gli altri guardarono verso quell'albero. Il fatto che il loro Alpha parlasse in tono così freddo riguardo a qualcosa con loro voleva dire che era arrabbiato o meglio dire infuriato con qualcuno e in un certo senso gli altri si ritenevano fortunati di stare dalla sua parte.
"Quando vuoi che partiamo Shade?" chiese la voce dolce e calma  di quella che era sicuramente una donna.
'Shade', come era stato così nominato, scese giù dall'albero lasciandosi scivolare dalla branca e atterrando al suolo con estrema disinvoltura. Teneva tra le mani quello che poteva sembrare un pugnale,la cui punta rispecchiava la luce della luna piena rompendo un pò di quel buio.
"All'albra, stanotte è la luna piena" disse l'Alpha come se quella fosse la risposta ad ogni domanda. E apparentemente lo era, dato che quelle persone presto lasciarono spazio a dei lupi. E mentre i lupi si infilavano nella foresta, il riflesso del pugnale fece nuovamente luce, lasciando impressa nel buio l'immagine di due occhi verde smeraldo. 

Note:
 eccoci qui ad un altro capitolo,scusate il ritardo ma sto passando davvero un brutto periodo >.<
Il capitolo è corto lo so,ma non sapete quante volte l'ho dovuto scrivere perchè non mi piaceva,non che adesso mi dica qualcosa in più ovviamente ma è meglio di come era prima.
Spero vi piaccia. ^^ Qualcuno ha capito chi sono quei tre lupi imprigionati ad Hogwarts?
E ora passiamo ai ringraziamenti !!
Un grazie a:
1 - BlAcK_pAnTeR_94 [Contatta]
2 - ErinMalfoy [Contatta]
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4 - Fe [Contatta]
5 - fede17 [Contatta]
6 - ika90 [Contatta]
7 - tykisgirl [Contatta]
8 - Winona Lighteyes [Contatta]
Per averla messa tra le seguite!
Un grazie a:
1 - helly96 [Contatta]
2 - leloale [Contatta]
Per averla messa tra le preferite!
Ringrazio anche tutti quelli che l'hanno letta e la leggeranno ;3 Inoltre inviterei a commentare la fanfiction in quanto il vostro parere è importante per migliorare, sono quindi benvenute anche le critiche costruttive ^^
Ricordo che recensire occupa solo qualche secondo e aiuta me a scrivere (e a corregere gli errori che faccio) molto!
Ancora un infinito grazie
Nalu

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