Silmis Hunt di Nalu93 (/viewuser.php?uid=62014)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Savior? - Prologo ***
Capitolo 2: *** Becoming Prey : The She-Wolf ***
Capitolo 3: *** Loosing Faith: The Hunter ***
Capitolo 1 *** Savior? - Prologo ***
Leggete
qui prima del prologo!
Questa fanfiction
è un AU (alternative universe),se non va bene non continuate
a leggere! I personaggi qui saranno molto ma molto OOC ,e nella storia
ci sono delle grosse grosse differenze:
-Voldemort non
è mai caduto
-Alcuni personaggi non
sono mai morti in questa FF
-Se Voldemort non
è mai caduto non cè mai stata vera pace,ma lui ha
sempre agito poco in questi anni,mai apertamente guerra.(quindi la vita
di molti personaggi è normalissima)
-Alcuni cose non sono mai
accadute:
- La pietra filosofale
- La camera dei segreti
- Il prigioniero di Azkaban
- Harry non era il 4 campione del torneo tremaghi,che è
avvenuto,e si Cedric è ancora morto.
- Sirius non è morto
- Silente non è morto; e quindi anche Piton
Gli avvertimenti base
della fanfiction non sono molti, oltre e quelli già detti.
Sappiate che il pairing di base è come al solito Harry\Ginny
; Creature!Harry;Powerful!Harry
Il rating rimane giallo
per ora ma può aumentare ,in caso ci sia eccesivo 'sangue' .
Credo di aver detto tutto
per ora.
Altra cosa: iniziando
questa fanfiction non abbandono Invisible eyes ; ho scritto questa
perchè mi è balzata l'idea in mente,non
perchè avessi voglia di fermarmi con la mia precedente.
Inoltre noterete molte
somiglianze tra questo Harry e quello di Invisible eyes,semplicemente
perchè è come piace a me.
Il cognome Paciock lo
tengo in inglese quindi Longbottom. (ritengo suoni meglio ^^ )
Auguro a tutti buona
lettura,e spero di avere qualche recensione costruttiva sopratutto
sulle cose che secondo voi non vanno bene.
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1 Novembre 1981
Doppio
Attacco a due famiglie Nobili!!
Ieri notte, un gruppo di
Mangiamorte,accompagnati da Tu-Sai-Chi in persona,hanno fatto irruzione
nella Nobile casata dei Potter,attaccando la famiglia composta da James
Potter ,auror, Lily Potter nee Evans, indicibile del
ministero, e dal futuro erede Harry James Potter. L'attacco sembra
essersi svolto appunto per eliminare quest'ultimo. Ancora poco si sa
sul come si sia svolto effettivamente l'accaduto,in quanto l'intera
famiglia era nascosta dall'incanto Fidelius ,svolto da Albus Silente
(vedi pagina 6 )
In contemporanea un
gruppo di dieci Mangiamorte,capitanati da nientemeno che i famigerati
Lestrange e Rosier, si sono infiltrati nella nobile casata dei
Longbottom , composta dai famosi auror Frank e Alice Longbottom,e il
loro futuro erede Neville Longbottom. Fortunatamente quella sera
Augusta Longbottom,madre di Frank Longbottom, era al ministero della
magia per un incontro con il Ministro.
L'attacco si
è svolto appena fuori l'edificio,e gli auror Longbottom sono
riusciti a Schiantare ben otto Mangiamorte prima di soccombere al
Cruciatus di Bellatrix Lestrange, uno dei due Mangiamorte che sono
riusciti a fuggire.
Entrambi le famiglie
riportano le perdite dei loro eredi Harry e Neville,dei quali non si
è trovata traccia; sono tutt'ora dispersi e presunti
deceduti.
Che sia arrivato un
mondo di terrore anche per i Neonati? Chi sarà la prossima
vittima?
Per saperne di
più :
La famiglia Potter
pagina 5
La famiglia Longbottom
pagina 7
I Mangiamorte Lestrange
e Rosier pagina 8
I Mangiamorte
catturati pagina 9
Incanto Fidelius e le
migliori difese pagina 10
10 Settembre 1989
C'era buio,ormai ne era abituata,ma non smetteva di fargli
paura,specialmente quando le ombre si allungavano lungo le sbarre e il
corridoio.
La cella era larga per lei;e bagnata. Dannatamente bagnata. In alcuni
angoli c'erano addirittura delle pozzanghere,in una poteva quasi
lavarsi se ne avesse avuto voglia. Sulle pareti si vedeva del muschio
verde e arzillo,cresciuto sulla roccia a causa dell'umidità.
La roccia infatti era fredda e dura,ma così umida da poterci
contare le goccioline della condensa sopra;e l'aria tiepida che entrava
dalla finestra,situata a due metri buoni di altezza e probabilmente
rinforzata di chissà quanti incantesimi, non riscaldava per
niente l'ostile ambiente.
Non che l'odore aiutasse tale giudizio. C'era puzza di cadavere; e
probabilmente qualcuno c'era stato in passato in quelle celle,a meno
che loro non avessero messo lì le ossa solo per decorazione.
Se non si contava il sangue sulle catene presenti in ogni cella, e le
urla agghiaccianti che si levavano ogni tre ore ,seguite da risata
isteriche, sarebbe sembrata una prigione normale. Ma questa non era
Azkaban; non era nemmeno nata come prigione.
Stava rannicchiata in un angolo tremando e trattenendo le lacrime che
dovevano scendere; ma sapeva che anche se non ci avesse provato,non
sarebbero mai scese: aveva pianto troppo e ora non le era rimasto
più nulla. Si mise un ciuffo di capelli rossi dietro
l'orecchio trattenendo un singhiozzo. Era sicura di non farcela. Tra
poco si sarebbero stancati di lei e l'avrebbero uccisa; oppure lei
sarebbe tornata e l'avrebbe fatta gridare ...di nuovo. Una bambina non
doveva farsi questi problemi. Eppure lei era lì, aveva visto
la stessa cosa accadere a tanta gente. Ma cosa aveva fatto lei di male?
aveva solo otto anni! Neanche il tempo di tenere in mano una bacchetta!
Ma altra gente era durata molto meno di lei, che fosse questo il premio
per la sua innocenza? O magari non era innocente per niente,che avesse
fatto qualcosa di male?
Da quanto tempo non mangiava qualcosa che non era pane secco e carne
grigia e viscida! Ormai si era dimenticata persino l'odore dei piatti
di sua madre. E suo padre! Stava ancora giocando con quella strana cosa
a quattro ruote? E i suoi fratelli? Stavano probabilmente giocando a
Quiddich,ridendo e scherzando.
Si strinse le mani intorno cercando di farsi forza,era sicura che non
li avrebbe più rivisti.
Alzò lo sguardo quando sentì una porta metallica
sbattersi,poi il rumore dei tacchi. Trattenne una smorfia; era stata
fortunata oggi,erano passate quattro ore dall'ultima volta che la donna
in nero scendeva a far gridare qualcuno . Sentì vagamente le
suppliche di un uomo; non l'aveva ancora imparato che a supplicare lei
si divertiva di più? In quel momento le grida strazianti
dell'uomo presero possesso del silenzio,squarciandolo come solo
l'agonia sa fare. Sentì un odio profondo per quell'uomo
divamparle dentro,lui non doveva fare così o lei avrebbe
continuato per più tempo,e poi sarebbe venuta a divertirsi
con qualcun altro prima dello scadere delle due ore.
Sospirò,non era colpa dell'uomo dopotutto; non era lui che
si faceva gridare.
Ricordò quella volta che le grida si erano interrotte
stranamente a metà,e si erano trasformate in rantoli di
qualcuno che cercava di gridare sotto le risate macabre e possenti di
lei. Poco dopo aveva scoperto che la donna in nero aveva tagliato la
lingua a quell'uomo in un momento di ispirazione. Doveva essere proprio
annoiata per inventarsi una cosa simile,tipicamente li preferiva
gridanti . Che fosse stato stonato nella sua supplica di dolore?
All'inizio l'aveva turbata quella cosa,dopo un pò
però l'aveva accettata come cosa 'normale' ,e ora non le
faceva più ne caldo ne freddo.
"Ciao" disse una voce alle sue spalle, interrompendo il flusso dei suoi
pensieri e facendola sobbalzare.
Si voltò di scatto vedendo un ombra sulla finestra. Era
qualcuno di piccolo,magari un bambino come lei? L'oscurità
copriva il suo corpo,infatti era quasi impossibile distinguere gli
occhi o la bocca. Era accucciato come un gatto prima di
saltare,con le mani che si aggrappavano alla fine della finestra ; poi
si rilassò e spinse il suo corpo a sedersi al margine di
questa .
Spaventata la bambina fece un passo indietro.
"Cosa ci fai qui?" chiese lui ignorando la paura di lei . Lei non
rispose mentre lo guardava con occhi grandi e increduli.
" Per quale motivo ti hanno preso?" continuò lui
imperterrito. Non osava rispondere,lui sapeva qualcosa di quello che
succedeva qui!
"Non lo sai?" chiese infine. Lei esitò,poi quasi senza
accorgersene annuì.
"Allora mi capisci!" disse lui sollevato "per un momento pensavo che
Bella fosse già passata!"
"Be-Bella?" disse lei farfugliando. Di chi stava parlando?
aggrottò le ciglia con fare pensoso.
"Bella è..o meglio era mia zia,." questo lo disse
più per ricordo suo che per spiegazione. Quando vide la sua
confusione spiegò "è quella che viene a torturare
la gente di solito"
Immediatamente tutte le paure di lei la attanagliarono come tenaglie su
una pianta,e sbiancò. Erano parenti? Ma poi si
ricordò del fatto che aveva detto 'era' e non 'è'
,cosa voleva dire? la donna in nero-Bella,si corresse mentalmente, era
ancora viva.
Lui parve turbato per un momento. "L'hai già incontrata non
è così?" chiese con un tono di
finalità e rancore,ma non nei confronti della bambina. Di
tutta risposta lei abbassò gli occhi sul pavimento,cercando
di guardare tutto tranne lui.
Lui imprecò poi la fissò negli occhi "Cosa ti ha
fatto?" chiese in tono rassegnato "puoi dirmelo tranquilla,con me sei
al sicuro" disse poi notando la sua esitazione.
"Male" disse lei tremando " e c'era un uomo con lei e lui..." non
finì la frase quando si accorse che il bambino si era
immobilizzato.
"Un uomo?" chiese poi incerto e titubante " Ti ha fatto qualcosa?"
disse poi terminando con un imprecazione quando lei abbassò
nuovamente lo sguardo.
Lui era un bambino,non sapeva esattamente cosa faceva l'uomo ma quando
era con un donna sembrava che lei gridasse molto di più di
quanto gridava di solito. Aveva capito che in quell'atto
dell'uomo,fatto in quel modo,per la donna non c'era altro che dolore,e
sperava con tutto se stesso che Tom non lo avesse portato a termina con
la bambina che si trovava difronte.
Infine sospirò. Passò un momento di completo
silenzio ,che pareva prolungarsi in eterno;mentre le grida di
sottofondo iniziavano ad affievolirsi,e solo quando si spensero il
bambino parlò di nuovo.
"Se vuoi posso portarti a casa" disse lui,cambiando completamente
l'argomento e rallegrando la bambina con quelle sei parole . Lei non
poteva crederci,l'avrebbe davvero portata a casa? Il dubbio si
infilò nella sua mente,come poteva riuscire a portarla a
casa! Era un bambino anche lui! Ma stranamente,nonostante fosse
diventata piuttosto scettica nel tempo passato lì , si
fidava di quel bambino,era come se emanasse qualche odore o pensiero che
diceva : ' di me ti puoi fidare,morirò piuttosto che ti
facciano del male' ; ma lui non aveva mai detto niente di simile.
"Sai dove vivi esattamente?" chiese lui interrompendo nuovamente il suo
pensiero,e con esso i suoi dubbi. Lei scosse il capo lentamente.
"No ... non sono mai uscita dai confini" disse strascicando le
parole,come se avesse paura che altri le comprendessero.
"Oh.. allora non riesco a portarti a casa" disse lui. Il mondo le parve
crollare addosso. Visto?! Un bambino come lui e te non può
sfidare tale magia! Ti ha alimentato la speranza per niente; le diceva
una voce macabra nella sua mente. Trattenne un singhiozzo
"Ma se vuoi posso farti uscire ugualmente da qui" disse rapidamente
quando notò la sua espressione "Puoi stare con me e mio
fratello!" si affrettò ad aggiungere quando notò
il dubbio nei suoi occhi. Un grosso peso le si levò dal
cuore all'idea di uscire. Infondo anche se non fossero riusciti ad
uscire,lei sarebbe morta solo prima no? Non avrebbe mai più
dovuto gridare,o come diceva il bambino essere torturata.
"Allora ti va?" disse infine lui. Lei annuì vigorosamente e
freneticamente e si avvicinò.
In risposta,lui si attaccò con una mano al gancio della
finestra che teneva unite le 'sbarre' e poi si calò fino a
quanto poteva verso di lei,allungando una mano nella sua direzione. Lei
si mise sulle punte per afferrare la mano di lui.
"Sai,non mi hai ancora detto come ti chiami" disse lui iniziando
afferrando saldamente la sua mano.
"G-Ginny" disse lei balbettando,e sentendolo tirarla su con forza
eccessiva per un bambino di quelle dimensioni. In quel momento
riuscì a vedere il suo volto chiaramente per la prima
volta,e non potè non rimanere incatenata da quegli occhi
smeraldo.
"Io sono Harry" disse lui infine.
Un attimo dopo,dei due bambini non rimaneva che l'odore in quelle
celle,mentre le nubi del cielo si scostavano lasciando spazio ad un
ampia luna piena.
Note:
Eccoci qui con una nuova fanfiction <3 spero piaccia!
^^
Volevo precisare che Harry essendo un bambino non capisce esattamente
cose succede in quelle stanza,e nemmeno Ginny,ma il fatto che entrambi
ci hanno vissuto o le hanno viste spesso li hanno resi coscienti delle
atrocità che ci accadono,e di cosa succede quando
determinati fattori entrano in campo.
Mi pareva di aver scritto molto di più,ma ahime non
sembrerebbe.
Ringrazio in ancitipo chiunque leggerà questa fanfiction. E
sono più che disposta a rispondere a domande a riguardo.
L'idea mi è venuta in mente a scuola,e
mi ha preso all'istante che non potevo non scriverla. Ma come
ogni idea va ancora definita bene dopo un certo punto,per ora so bene 5
o 6 capitoli dopo questo prologo.
Grazie ancora <3
Nalu
|
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Capitolo 2 *** Becoming Prey : The She-Wolf ***
Silmis Hunt cap1
Attenzione! Presenza di sangue nella prima parte del
capitolo! ( Il rating è stato spostato
da giallo ad arancio,per prevenire problemi con questo tipo di
contenuti,nonostante rimangano abbastanza 'lievi')
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10 anni dopo...
"Stupeficium!"
Gridava una voce sovrastando tutta la massa di gente urlante
schiantesimi e anatemi oscuri. La foresta era brulicante di Auror e
Mangiamorte,e l'occasionale membro dell'Ordine della Fenice,un'
organizzazione fondata da Albus Silente,così segreta che
persino i bambini ormai conoscevano.
Era da ore che la calma che regnava quella zona era stata distrutta,e
ormai le fiamme e i resti della battaglia avevano coperto di rosso
scarlatto la candida neve,togliendole per sempre l'innocenza. Era
iniziato tutto quando un gruppo di Mangiamorte era venuto in quella
zona remota della Scozia,il perchè nessuno lo sapeva
esattamente,ma dopo tutto nessuno sapeva cosa girava per la testa di
quel pazzo . E quando il male attacca,il bene non fa altro che
difendere,passando all'attacco pure lui: ignorando bellamente su
cosa si stava combattendo.
La battaglia era stata spinta nelle foreste,in modo da non colpire gli
ignari civili. Ma come sempre il mondo pensa solo a se stesso.
Correva da tanto tempo,facendo strada alla coppia che la seguiva da
lontano . Si erano separati dal resto del branco per ordine
dell'Alpha,e nonostante a lei non piacesse sapeva che doveva seguirlo.
E che infondo lui aveva ragione. Se fossero rimasti tutti a rallentare
chi li seguiva,nessuno sarebbe scappato no?
Tutta colpa di quei lupi mannari che si erano uniti con Voldemort! A
causa loro,ogni volta che un Auror o uno dell'Ordine incrociavano un
animale passavano subito all'offesa,spaventati all'idea di essere
attaccati.
Ma loro non erano dalla parte del 'male',e avevano vissuto
lì per mesi! E nessuno si era mai lamentato della loro
presenza prima.
Schivò con un balzo il corpo di un altro ferito agonizzante
al suolo,mentre si faceva strada tra la massa urlante di
persone,schivando incantesimi da ogni direzione possibile.
Ringhiò cupa in direzione di un uomo che le ostacolava la
strada,e vedendo la maschera che aveva sul volto,non pensò
due volte ad agire. Piegando le poderose zampe posteriori e facendo
pressione con il corpo verso il terreno,spiccò un poderoso
salto verso la gola di colui che le intralciava la strada. Il
Mangiamorte era troppo lento per schivare il colpo,e i denti di lei
affondarono nella tenera carne del suo collo lacerandogli una parte
della spalla. Il suo corpo cadde a terra privo di vita pochi istanti
dopo,nemmeno il tempo di gridare,ma la sua bocca era rimasta aperta in
una silenziosa preghiere di aiuto. Staccò la bocca dal collo
dell'uomo,passandosi la lingua lentamente sul la bocca,cercando di
pulirla inutilmente dal sangue che le era rimasto attaccato. Le sue
fauci ne erano piene,e ora avevano assunto una tinta scarlatta. Non ci
fece molto caso,uccidere era anche la sua natura,ma al contrario di
quello che la gente credeve nessuno di loro aveva mai ucciso un essere
umano per mangiare. Mai .
Alzò la coda in segno di dominanza mentre ringhiava un
avvertimento a chiunque pensasse di fermarla. Schioccò le
fauci all'aria e riprese a correre; il vento che le accarezzava il
manto grigio tendente al fulvo macchiato di sanghe in varie
parti,mentre le sue zampe scalfivano il suolo nella sua corsa verso la
libertà .
Schivò un incantesimo di un rosso vivo e
pulsante,probabilmente un cruciatus,e sentì le grida di
sottofondo dell'uomo che cadeva al suolo quando l'incantesimo
colpì lui invece che lei. Non si voltò a vedere
chi era,infondo non riconosceva quelle grida,quindi non era qualcuno
del branco,di questo ne era certa.
Ormai era quasi al termine delle foresta,subito dopo c'era un fiume da
quello che l'Alpha aveva detto. Da lì si sarebbero dovuti
tuffare e lasciarsi trasportare dalla corrente a valle,fino a
raggiungere luoghi più pacifici. Loro li avrebbero
raggiunti appena possibile. Buttò gli occhi dietro di se un
attimo,per osservare se i due membri del branco la stessero seguendo.
Sentì il sangue raggelarsi nelle vene. I suoi
compari erano alle strette con quattro membri dell'Ordine della fenice
e un paio di Mangiamorte.
Lui stava sanguinando dal lato destro,una ferita non mortale,ma che lo
avrebbe rallentato di certo. Stava parato davanti alla sua compagna col
pelo ritto e le fauci scoperte,il labbro superiore accartocciato in un
ghigno cupo e sadico tipico della loro specie. Non attaccava,si
limitava solo a difendere; aveva paura che se si staccava da lei in
quell'attimo qualcuno avrebbe potuto farle del male.
Socchiuse gli occhi osservando la scena; lei avrebbe dovuto proteggerli
entrambi,aveva fallito; e ora era suo compito rimediare.
Spalancò gli occhi irata,le sue pupille ristrette fessure ed
un ringhiò cupo e agghiacciante le uscì dalla
gola,mentre si lanciava in aria con artigli e zanne pronti ad
attaccare. Atterò sul primo Mangiamorte facendolo cadere a
terra,e non esitò a piantarci le zanne nella
giugulare,mentre questo si agitava al suolo,e infine lasciava che il
suo sangue cadesse caldo sul terreno ghiacciato. Non si
lasciò il tempo di godersi un uccisione ben riuscita,mentre
sfruttava la sorpresa dei suoi nemici e si attaccava alla gamba di uno
dei membri dell'ordine. Sapeva che doveva lasciarli in vita loro, o
avrebbero avuto un altro nemico che li seguiva di volta di volta; ma
nessuno le aveva vietato di difendersi e difendere gli altri . L'uomo
colpito cacciò un urlo e si strinse la gamba a se stesso
,mentre lei ne attaccava un altro al braccio.
Il maschio del branco che era con lei prese l'iniziativa e
affondò le fauci nello stinco di un Mangiamorte che gli era
vicino,buttandolo a terra ; mentre la compagna dell'animale
affondò le fauci nel suo collo.
Avevano capito l'antifona,ferire ma uccidere solo chi se lo meritava.
Era stato un comando silente della femmina che comandava il loro
piccolo gruppo. Un impercettibile oscillazione della coda e di un
orecchio mentre gli occhi di lei si erano spostati sul nemico in
questione.
Me mentre gli assalitori cadevano al suolo come palline attaccate ad un
albero di natale durante un terremoto,i membri del branco non si erano
accorti del fattore più importante : l'ambiente.
Un Expulso aveva colpito gli alberi invece che loro,ma invece che
fermarsi lì ,li avevano fatti saltare completamente al
colletto,ed ora questi cadevano silenziosamente e rapidamente al suolo.
Lei non fece in tempo a girarsi per capire cosa succedeva che un albero
la colpì sulla schiena,smorzandogli il fiato. E mentre gli
occhi le si afflosciavano e la vista le veniva a mancare
sentì un ululato proveniente dal maschio,probabilmente
avvertiva il resto del branco. Vide un fascio di luce rossa,e infine
sentì un guaito. Poi tutto divenne nero.
Silente si passò le mani sul volto stanco. La battaglia di
questa notte non era servita a nulla. Molti di loro erano stati
feriti,fortunatamente nessun morto dalla loro parte,ma lo stesso non
poteva essere detto dei civili che ci avevano rimesso la pelle.
Nel suo ufficio regnava stranamente il silenzio, anche i ritratti
avevano deciso di stare in disparte in un lutto provvisiorio. A quanto
pareva Voldemort aveva una grande quantità di creature dalla
sua parte,e le sue truppe parevano aumentare drasticamente.
Solo nell'ultimo anno si era registrato un aumento delle persone
scomparse e decedute in strane circostanze. I Babbani avevano iniziato
a capire che qualcosa non andava,ma erano ancora fortunatamente ignari
di cosa ci fosse sotto.
Persino in Francia e in Germania si riusciva a sentire la palpabile
tensione che tormentava il mondo magico Inglese. Ben presto
però avrebbe coinvolto tutto il mondo magico,e non solo le
loro due isole.
Sospirò. Pareva non esserci speranza,e quella profezia
sembrava non dover mai compiersi . Voldemort uccideva regolarmente
tutti i bambini che nascevano ogni anno intorno alla fine di
luglio,togliendo così ogni speranza dal cuore del preside.
Ormai tutti avevano capito che quel giorno centrava qualcosa,ma nessuno
aveva mai avuto il coraggio di chiederlo,e per questo ne era grato.
Si mise un lemon drop(*) in bocca succhiandolo lentamente,come era
tipico fare.
In quel momento Alastor Moody,ex Auror, entrò nel suo
ufficiò con un espressione torva e piena di risentimento.
"Si è svegliata anche l'ultima" disse scocciato,poi
uscì sbattendo la porta dell'ufficio..
Quella notte avevano catturato tre lupi mannari che erano stati trovati
sul campo di battaglia,e avevano ferito,non mortalmente ma abbastanza
da incapacitare per un paio di giorni, alcuni del miglior soldati
dell'Ordine. L'Ex Auror aveva optato per ucciderli immediatamente;ma il
preside si era opposto sperando di poter trovare nuove informazioni e
sapendo che se li avessero uccisi,non si sarebbero comportati certo
meglio di quelli che stavano affrontando.
Si alzò con fare stanco e si affrettò ad uscire
dal suo ufficio,sperando di ottenere una conversazione sensata con
questi 'lupi'.
Nell'angolo della stanza c'era un ragazzo e una ragazza,ormai si
potevano definire un uomo ed una donna. Lui era di colore,alto e
muscoloso; con un espressione torva e senza perdono. Stringeva tra le
braccia la ragazza come se non volesse che lei si allontanasse di un
millimetro da lui; e lei non pareva obiettare. Guardava intorno
incuriosita con i suoi grandi occhi celeste,che addolcivano il suo viso
. I suoi capelli biondi erano lunghi e raccolti dietro le
orecchie da un paio di mollette. Entrambi vestivano come i Babbani,e
non avevano nemmneno una bacchetta con loro,o qualche oggetto che
potesse dire fossero magici. Ma il solo fatto che avessero messo piede
nella scuola,toglieva l'idea che fossero Babbani del tutto,e le Wards
(**) li riconoscevano superiori a dei magono .
Un pò più lontano da loro stava un bellissimo
lupi grigio,correzzione lupa . Il suo pelo folto raggiungeva in alcuni
punti un colore fulvo ,come le foglie d'autunno in una foresta. Aveva
il pelo macchiato di sangue secco,ma non pareva farci caso. Era di
dimensioni più grandi di un lupo normale,ma non troppe da
sembrava qualcos'altro. Era totalmente diversa dal normale Lupo Mannaro
che si incontrava di questi giorni.
Non pareva farsi problemi a ringhiare ed attaccare ogni cosa si
avvicinasse troppo; aveva quasi morso Kingsley quando aveva lasciato il
cibo nella cella; per quel motivo avevano dovuto riempire di Wards la
zona,o lei sarebbe proabilmente uscita ; non che non ci provasse
sbattendo il suo corpo contro le sbarre numerose volte. I suoi occhi
erano ambrati dolcemente,non dell'ambra vivido tipico dei lupi o dei
loro consorti umani.
Ma nonostante la lupa fosse furiosa,anzi pareva quasi avesse perso la
testa, non aveva mai alzato una zampa verso i due che stavano nella
stessa cella con lei. Il maschio non faceva nulla per fermarla,ma non
la ignorava nemmeno. Quando lei si preparava ad attaccare lui tendeva i
muscoli pronto ad assecondarla,l'altra ragazza faceva lo stesso. Era
come si aspettassero un comando da lei.
Silente capì in quel momento che sarebbe stato impossibile
ottenere dalle risposte da uno di loro se lei non cambiava aspetto,ma
se ciò non era successo con il sorgere del sole con cosa
altro poteva accadere? quanto avrebbero dovuto aspettare?
Scientificamente sapeva che nessun lupo mannaro poteva cambiare forma
di sua volontà,ma qualcosa nella sua mente diceva che lei
avrebbe potuto farlo se ci avesse provato. Ma non dava il minimo segno
di voler cambiare forma.
Il suo pelo era irto e la sua coda dritta,le orecchie tirate indietro.
No ,non ci avrebbe provato. E Silente non poteva nemmeno
biasimarla,infondo era in territorio 'nemico' nei suoi occhi.
Fece passare gli occhi sulla gente che osservava la lupa e gli altri
ragazzi. Kingsley e Moody parevano scocciati e quasi volenterosi di
punire la lupa per il male fatto. Hagrid la guardava con
entusiasmo,probabilmente una creatura che non aveva mai visto prima.
Minerva la osservava con indifferenza; nonostante fosse arrabbiata col
preside per avere lasciato una creatura simile in una scuola piena di
ragazzi. Non importa quanto questa fosse segregata,per la vice preside
questo era un pericolo inutile verso gli allievi; lei avrebbe preferito
rinchiuderli a Grimmauld Place o da qualche altra parte. E non poteva
biasimarla per questo,ma lui voleva tenerli sott'occhio.
I suoi occhi scorsero infine Remus Lupin,un licantropo che si era
diplomato da questa scuola nel 1977 ; lui la guardava con
curiosità,come se stesse capendo esattamente cosa la lupa
diceva. E lei lo aveva identificato subito per quello che era,ma invece
che chiedergli aiuto o cercare di allontanarlo l'aveva ignorato a sua
volta.
Un lampo attraversò la mente del preside; un idea aveva
iniziato a formarsi e non l'avrebbe mollata. Incontrò gli
occhi di Remus.
La prossima luna piena,Remus bevento la wolfsbane (***) ,sarebbe
entrato nella cella,e avrebbe conversato con la lupa . Magari avrebbero
ottenuto delle informazioni.
Pensò mentalmente a quanto mancasse a quel giorno: una
settimana. Perfetto. In solo sette giorni avrebbe avuto le sue
risposte,o almeno così sperava.
(*) = I Lemon Drop è il nome inglese delle caramelle che
Silente offre sempre a chiunque entri nel suo ufficio; sono il dolce
babbano di cui lui va più ghiotto.
(**) = nome inglese di 'barriere' ; in pratica gli incantesimi di cui
si occupa Bill Weasley nel suo mestiere. Fanno parte di questi
incantesimi l'incanto fidelius,il notice-me-not , e la barriera per
tenere lontano i babbani.
(***)= è il nome inglese della pozione che i licantropi
devono bene ogni sera per una settimana prima della luna piena ,per
mantenere il controllo sul corpo e sulla mente mentre sono nella loro
forma lupina.
Note:
Eccomi con il primo capitolo! Solo
un giorno di distanza,ma non fateci l'abitudine, è solo che
ho i primi 3 capitoli (due senza questo) già mappati
mentalmente e schematizzati,quindi mi è più
semplice scriverli e trovarci idee. Direi che si è capito
esattamente cosa sono,e quindi anche del motivo del nome della
FanFiction.
Ho alzato il rating perchè non so quanto esattamente sia nel
giallo ,so che non sono pienamente nell'arancio,ma nemmeno solamente
giallo (ci vorrebbe una via di mezzo <.<);per questo
chiedo scusa. E sinceramente non ho ancora deciso se andando avanti
peggiorerà o rimarrà così.
Do un biscotto a chi ha capito chi sono i tre lupi catturati <3
Grazie a chiunque leggerà,e sperò di ricevere
qualche recensione ,sopratutto su come posso migliorare la storia!
Ringrazio infine:
1
- ErinMalfoy [Contatta]
2
- tykisgirl [Contatta]
3
- Winona
Lighteyes [Contatta]
Per averla messa tra le seguite!
E :
Per averla messa tra le preferite!
Ancora un grazie a tutti <3 Spero vi piaccia questo capitolo ;3
Nalu
|
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Capitolo 3 *** Loosing Faith: The Hunter ***
Silmis Hunt 3
Loosing Faith : The Hunter
Nei
giorni seguenti non era cambiato nulla.
Non importava cosa succedesse,il comportamento dei tre semplicemente
non variava. La lupa non aveva ancora cambiato forma e continuava
imperterrita a camminare lungo il perimetro della cella; l'unica vera
differenza era che il sangue secco era finalmente sparito dal suo pelo.
Gli altri due invece non si erano spostati dal loro angolo,se non per
sgranchirsi le gambe ogni tanto e loro, al contrario della lupa,
mangiavano quello che gli veniva dato,anche se in un modo piuttosto
strano:
ad esempio, un giorno mangiava la ragazza e lui non toccava cibo, il
giorno dopo era il contrario; non importava se il cibo fosse
mescolato a delle pozioni ,gli effetti di queste erano invisibili,se
non addirittura inesistenti. Pareva quasi ne fossero immuni. E come se
non bastasse ogni volta che usavano qualcosa di più forte ,
la
lupa faceva 'accidentalmente' rovesciare il piatto che conteneva le
pietanze; ed era inutile cercare di cammuffarne l'odore, lei lo sapeva
sempre.
In pratica era stato impossibile ricavare ogni tipo di informazione.
Silente si passò una mano stanca sul volto; i membri
dell'ordine
ormai si erano stancati di sorvegliarli giorno e notte e la
lupa
non lo rendeva facile per niente, infatti i suoi tentativi di fuga
erano stati numerosi e a volte pericolosamente vicino al successo. Come
poi sapesse lei dove trovare il punto debole in una Ward
complessa come quelle che avevano intorno rimaneva ancora un mistero.
Alzò una mano afferrando l'ampolla contenente la
Wolfsbane alzandosi dalla sua meastosa sedia da preside.
Forse quella era l'unica speranza per risolvere quel mistero.
La lupa continuava a camminare imperterrita. Avevano portato la cena un
paio di ore prima,o almeno lo supponeva infondo senza una luna o un
sole per controllare un orario si faceva un pò fatica,e
questa era rimasta lì nuovamente intoccata. Non sapeva che
giorno della settimana fosse,ne quante lune fossero calate da quando li
avevano presi.
Gli altri due erano accucciati uno difianco all'altro,sempre nella loro
forma umana, e pareva che osservassero la lupa muoversi mentre in
realtà osservavano le guardie e i loro spostamenti.
La porta della stanza si aprì con un fischio dato dallo
sfregarsi del legno contro il pavimento,seguito successivamente da dei
passi. Un uomo anziano e con una lunga barba emerse dalla porta e la
lupa si trattenne dal roteare gli occhi, se quell'uomo non ci fosse
stato sarebbe stato tutto molto più facile.
Era seguito da una specie di lupo, anche se di lupo aveva davvero poco
era quello che veniva ora chiamato 'Licantropo' , ma la cosa strana era
che il lupo mannaro non faceva una piega alla smania di sangue che
doveva affliggerlo e la lupa rimase turbata da questo fatto. Poi
l'odore della wolfsbane nei dintorni la tranquillizzò,qui
non avevano nessun modo di controllare i licantropi era solo quella
pozione che rendeva il lupo così calmo,anzi addirittura
confinava il lupo del licantropo in una barriera mentale. Che
disgrazia! Rinnegare il proprio lupo era per lei e il suo branco un
atrocità,sarebbe come rinnegare una parte di se stesso. Ma
era anche vero che lei e i licantropi avevano molte differenze.
L'uomo, che la lupa soprannominò come Twinkle a causa dello
strano luccichiò che avevano sempre i suoi occhi, prese
fuori la sua bacchetta bianca e fece qualche complesso movimento con la
mano e il 'lupo' si avvicinò a loro.
I peli della lupa si rizzarono subito. Avevano intenzione di mettere un
licantropo lì con loro?! Wolfsbane o no ogni essere poteva
essere pericoloso : uomo,vampiro,elfo,goblin e anche un simile,e per
tale motivo li avrebbe trattati tutti allo stesso modo.
Nel momento esatto in cui il 'lupo' oltrepassò le barriere
lei ringhiò cupa in avvertimento.
-Provaci lupo - pensò
tra se e se. Non importava contro chi,lei era la più
dominante in questa stanza e come tale lei doveva difendere il resto
del branco e l'avrebbe fatto.
Il licantropo che aveva davanti era troppo sottomissivo di suo, in un
vero branco non sarebbe mai arrivato sopra l'omega, probabilmente
questo era causato dagli anni passati a rinnegare il suo lupo e la lupa
lo poteva sentire del suo odore, era troppo umano per essere un
licantropo.
Fenrir, uno degli altri licantropi che aveva incontrato, aveva avuto un
odore più selvaggio. Certo, non aveva mai avuto quell'aria
di dominanza che il suo Alpha aveva ma almeno era già
più lupino anche se le sue azioni lasciavano molto a
desiderare. Così tante morti sporche.
Il lupo mannaro si avvicino con la coda tra le gambe uggiolando piando.
La lupa ringhiò nuovamente ma il licantropo parve non capire
l'avvertimento,probabilmente la wolfsbane gli aveva cancellato anche
gli istinti. Patetico -
pensò tra se e se.
Irritata non diede nemmeno tempo al 'lupo' di parlare, infatti quando
questi fece un altro passo avanti, lei mostrò i denti e gli
balzò addosso puntando alla spalla sinistra.
L'uggiolio che uscì dalla bocca del licantropo non alluedeva
minimante al dolore che questi stava provando. Il sangue caldo che
entrava nella bocca della lupa pareva quasi pulsare,segno evidente di
una ferita profonda. Aveva probabilmente lacerato un muscolo,e se era
fortunata qualcosa di più grosso di un paio di capillari
piuttosto dilatati.
Lei odiava il sangue,quasi quanto la solitudine, ma ora qui non c'era
l'Alpha a proteggere lei e gli altri e quindi avrebbe dovuto assaporare
ancora quella sostanza calda e preziosa.
Il 'lupo' non si era aspettato un attacco così immediato ma
se non fosse stato sotto la wolfsbane probabilmente sarebbe stato in
grado di evitarlo, ma la lupa che aveva davanti era veloce e non si
sarebbe arresa così facilmente.
Le guardie e Silente erano più che scioccate dall'attacco
della lupa e lo furono ancora di più quando questa senza
fermarsi continuò ad attaccare rapidamente e in vari punti
Remus che ormai faceva fatica a reggersi in piedi.
Silente non potè che riflettere su una frase che Fenrir
aveva detto prima di finire ad Azkaban tanti anni prima, quella pozione
poteva davvero causare la fine dei lupi mannari. Remus infatti non
aveva la coordinazione necessaria per spostarsi,ne i sensi
così affinati o gli istinti, dentro di lui mancava il lupo e
mentre questo era positivo sulla sua mentalità era
anche negativo su se stesso in quanto era come se una parte di Remus
fosse morta. Che lo accettasse o no Remus era il lupo.
L'ennesimo guaito e ululato di dolore si levò nella stanza e
Silente riportò gli occhi sul licantropo che stava steso al
suolo ansimante. La lupa sopra di lui aveva ancora la coda eretta e le
zanne ricoperte di sangue esposte per tutti da vedere, non pareva aver
voglia di smettere il suo attacco fino a che il suo 'nemico' non
sarebbe morto e in un certo senso non poteva biasimarla. Ma Remus era
un amico e non poteva lasciarlo morire,fu così che quando la
lupa si avventò verso la giugulare del licantropo il preside
lanciò un potente 'Depulso'
contro la lupa scaravemtandola contro la parete. Successivamente,
grazie ad un incantesimo di levitazione, portò Remus fuori
dalle Wards giusto in tempo prima che la lupa riuscisse ad avventarsi
nuovamente contro il licantropo.
A quando pareva questi lupi erano un pò più
resistenti di un normale licantropo.
E mentre usciva dalla stanza dirigendosi verso l'infermeria con un
sanguinante licantropo, non potè che pensare che anche
questo piano aveva fallito.
A molti chilometri di distanza,nel bel mezzo di una foresta un gruppo
di persone si stava radunando. Erano coperti dall'ombra degli alberi e
a causa di questo non molto si poteva notare su di loro,ma si potevano
udire chiare e forti le loro voci che rompevano il silenzio quasi
forzato del luogo.
"Dunque sappiamo dove sono" disse una voce grave,maschile e bassa. "o
almeno lo supponiamo" continuò la voce.
Mormorii di assenso si levarono da alcuni membri del gruppo.
"Non lo supponiamo, lo sappiamo. Silente sarà potente ma
continua a pensare che la sua scuola sia il posto più sicuro
al mondo." disse una voce fredda che proveniva dalla cima di un albero.
Gli altri guardarono verso quell'albero. Il fatto che il loro Alpha
parlasse in tono così freddo riguardo a qualcosa con loro
voleva dire che era arrabbiato o meglio dire infuriato con qualcuno e
in un certo senso gli altri si ritenevano fortunati di stare dalla sua
parte.
"Quando vuoi che partiamo Shade?" chiese la voce dolce e calma
di quella che era sicuramente una donna.
'Shade', come era stato così nominato, scese giù
dall'albero lasciandosi scivolare dalla branca e atterrando al suolo
con estrema disinvoltura. Teneva tra le mani quello che poteva sembrare
un pugnale,la cui punta rispecchiava la luce della luna piena rompendo
un pò di quel buio.
"All'albra, stanotte è la luna piena" disse l'Alpha come se
quella fosse la risposta ad ogni domanda. E apparentemente lo era, dato
che quelle persone presto lasciarono spazio a dei lupi. E mentre i lupi
si infilavano nella foresta, il riflesso del pugnale fece nuovamente
luce, lasciando impressa nel buio l'immagine di due occhi verde
smeraldo.
Note:
eccoci qui ad un altro capitolo,scusate il ritardo ma sto
passando davvero un brutto periodo >.<
Il capitolo è corto lo so,ma non sapete quante volte l'ho
dovuto scrivere perchè non mi piaceva,non che adesso mi dica
qualcosa in più ovviamente ma è meglio di come
era prima.
Spero vi piaccia. ^^ Qualcuno ha capito chi sono quei tre lupi
imprigionati ad Hogwarts?
E ora passiamo ai ringraziamenti !!
Un grazie a:
1
- BlAcK_pAnTeR_94 [Contatta]
2
- ErinMalfoy [Contatta]
3
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4
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5
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8
- Winona
Lighteyes [Contatta]
Per averla messa tra le seguite!
Un grazie a:
Per averla messa tra le
preferite!
Ringrazio anche tutti quelli che l'hanno letta e la leggeranno ;3
Inoltre inviterei a commentare la fanfiction in quanto il vostro parere
è importante per migliorare, sono quindi benvenute anche le
critiche costruttive ^^
Ricordo che recensire occupa solo qualche secondo e aiuta me a scrivere
(e a corregere gli errori che faccio) molto!
Ancora un infinito grazie
Nalu
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