Pensieri

di Kanon il traditore
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Degel ***
Capitolo 2: *** Kardia ***



Capitolo 1
*** Degel ***


Degel
Lo percepisco. Il tuo cosmo sta bruciando. Brucia intensamente, selvaggio e inarrestabile. Estingue tutto ciò che lo circonda, non risparmia niente. Ora a incenerirsi sarà il tuo animo, ma la sua prossima vittima sarà quell'incontrollabile cuore che ti forte batte nel petto. Anche lui è selvaggio, violento, arrogante, sprezzante e incontrollabile. Tu e lui siete la stessa cosa, sarebbe questo ciò che mi risponderesti. Siete uguali, siete la copia l'uno dell'altro.
Sei sempre stato un uomo dalle vedute ristrette, amico mio.
Quando eravamo entrambi infanti, ti disprezzavo. Ti disprezzai anche dopo, dopo che divenni cavaliere. Per anni ho continuato a provare disgusto, a girare il capo ogni volta che tu ti mostravi a me.
Sono sempre stato un uomo stupido, amico mio.
Stupido e cieco.
Tempo fa mi chiedesti perché studiavo tanto, ma io non ti degnai di un mio solo cenno. Tu te ne andasti, umiliato e offeso. Ora vorrei risponderti, ma più di ogni altra cosa vorrei che tu fossi qui a potermi ascoltare. Ti giuro, sopporterei anche quelle tue assurde frasi eroiche, o quelle ricolme di sarcasmo. Ascolterei qualsiasi cosa tu vorresti dirmi, ti direi qualsiasi cosa tu vorresti sapere. Ma oramai e tardi. Troppo tardi.
Io e te non ci incontremo ancora.
Tu non vivrai, questa è una certezza assoluta. Lo so che dovrei avere fiducia in te, che dovrei essere certo che tu sconfigga il tuo nemico.
Non mi fraintendere, amico mio. Io non nutro alcun dubbio sulla tua forza, so che ucciderai colui che con tanto impeto di sbarra la strada. Ahimé, so anche che farai a modo tuo. Ancora una volta ti lascerai guidare da quell'istinto che tanto ami, conducendoti fino alle soglie della follia.
Brucerai tutto te stesso, lo sento.
D'altronde è quello che hai sempre desiderato, non è forse così?
Ti distinguevi tra gli altri apprendisti proprio per questo. Mentre loro lottavano per vivere, tu cercavi un pretesto per morire.
Sei uno stolto, Cardia.
Lo sei e sempre lo sarai.
Corro veloce, corro lontano, ma non temere. Io sono lì con te, per cui attacca senza pietà.
Io sono lì ora, così come tu lo sei sempre stato per me.

 

Angoletto della falsa autrice!!

Buona sera! I bardi già cantano le mie lodi!! Sono la mitica, bellissima, fantastica, inimitabile, inafferrabile, splendida, splendente, dolcissima, tenerissima, formidabile, oltremodo intelligente ( e una serie di complimenti troppo importanti per esser detti) Assassino!!!
Sorpresi?!

Come no?!

Bastardi! Che razza di lettori siete?

Comunque, se siete sorpresi ( si che lo siete) vi capisco! Questa è la prima volta che pubblico una storia! Vi è piaciuta? Bene, tanto non l'ho scritta io ^^

Ora si che vi ho stupiti! La storia la scritta Kanon il traditore, ma non voleva pubblicarla. Oggi abbiamo ucciso il mio micetto e lei ha fatto la fontana di Trevi. Poverina, mi ha fatto una pena, anche il veterinario l'ha consolata! Poi anche il suo ragazzo l'ha consolata e perfino quel pezzo di ghiaccio del mio fidanzato ( la gelosia mi ha quasi ucciso). Comunque questa storiella è in onore di Minosse, il mio micetto, che ora riposa sotto un pino. Tornando alla storia, non posso dirvi nulla perché non so nulla!

Il titolo l'ho scelto io, ma è possibile che lo cambi. A proposito, questa forse sarà l'ultima volta che parlerò con voi. Se la mia gemella sapesse cosa ho fatto, mi trancerebbe le mani (il che accadrà presto!)

Comunque mi ha fatto piacere conoscervi, e mi raccomando, se volete sopravvivere fino alla prossima guerra sacra, vi conviene stare lontani dalla mia gemella!

Baci a tutti. Ehm.... com'è che scrive sempre lei?

Sea yuo?

Vabbè, Goodbay

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Capitolo 2
*** Kardia ***


- Anch'io lo sono.- mi volto - é stato bello, Viverna.-
Il calore si dilegua dal mio cuore. Forse aveva ragione lo spectra dalle ali lucenti. Io non sono un guerriero, non lo sono mai stato. Per esserlo, sarei dovuto nascere forte, ma gli Dei non me l'hanno concesso.
Quando mai gli Dei mi hanno concesso qualcosa?
Mi hanno sempre e solo sottratto tutto ciò che avevo di caro: i miei genitori, i miei amici, la mia sorellina, il mio maestro, la mia libertà, la mia forza.
L'unica cosa che mi hanno lasciato è questo cuore, un cuore debole e inutile. Perché mai lo hanno fatto? Non potevano privarmi alla nascita della mia vita? Perché sono stati così caini e infami?
L'immagine di Sasha mi torna alla mente.
Com'era graziosa quel giorno d'estate, quando mi tirò il mantello. Verdi foglie si erano impigliate nei suoi soffici capelli, gliele tolsi io stesso. Mi irritò il suo pianto, al punto che le chiesi dove volesse andare. Sì, perché era questo che voleva, allontanarsi dal santuario, che ormai era divenuta la sua prigione. E io volevo che la tristezza abbandonasse quegli occhi celesti.
Non sapevo fosse la Dea Atena, altrimenti l'avrei trattata diversamente. Lei è un essere superiore, un essere divino. Se sono nato debole, è anche per il suo volere. Dovrei odiarla, disprezzarla.
Ma cosa vado mai dicendo?
Anche avessi saputo chi fosse, non sarebbe cambiato nulla.
Un tempo non riuscivo a comprendere, ma ora che sto per morire tutto mi appare chiaro. Io la amo . Amo i suoi capelli, i suoi occhi, le sue mani, amo il suo sorriso, la sua voglia di vivere.
L'ho amata dal primo momento in cui l'ho vista dietro a quella colonna, fino ad adesso. Credo sia stata una cosa reciproca. Altrimenti perché avrebbe passato tutti quei giorni accanto al mio letto, cercando di infondermi speranza? Tu non c'eri, era nella lontana Parigi assieme alla donna che ami, a cercare il tuo adorato maestro. Sasha ti ha aspettato assieme a me, un uomo malato delirante dalla febbre, stringendomi la mano.
"Atena ama tutti i suoi cavalieri" mi avevi fatto notare, nel momento in cui ti confessai ciò che provavo. Forse avevi ragione Degel, come sempre, ma io non ci credo. Non voglio crederci.

Sento un gelo nascere dove un tempo il mio cuore bruciava.
Questa sensazione è certamente....

- Degel, perché sei diventato cavaliere?-

- Ho fatto una promessa a un amico. Coltivavamo assieme un sogno.-
Il fuoco si è quasi estinto, e la mia vita sta giungendo al termine. Com'è debole il battito di questo mio cuore.

- Voglio che la mia vita si estingua bruciando intensamente-
- Prima che ciò avvenga, voglio provare tutto l'ardore e il dolore possibile.-

Le forze mi abbandonano. Sono finalmente giunto alla fine.
- Sono un cavaliere, e per questo voglio che ciò avvenga in battaglia.-

Degel, anche questo è un modo di vivere?
Tu vai avanti, continua a vivere per il tuo sogno.

Affido a te il resto.

Angoletto dell'autrice.
Buona sera! Chi ha letto il primo capitolo, sa che non avevo nessuna intenzione di pubblicarla, questa storia. Pultroppo però un indesiderabile persona l'ha fatto, per cui eccoci qui!
Ci terrei a dire che fosse stato per me, il titolo sarebbe stato Pensieri e parole, ma non ho avuto l'onore di deciderlo io. Questa raccolta di storielle riguarda, come già detto in precedenza, i pensieri dei cavalieri e non. Pensavo di proporne prima due di Lost Canvas, poi due dell'opera originale, due di episodie G e infine due di Next Dimention. Una volta finito il giro si ricomincia, ovviamente. Cercherò di seguire quest'idea, ma non credo proprio che accadrà. Per chi lo volesse sapere, il tutto è nato in seguito alla relizzazione di quadri per una mostra (che euforia!), prima che il mio concerto si rivelasse un fiasco totale. Il mio maestro era incazzato nero, ma che ci posso fare. Mi emoziono sempre troppo, lo so. E il pianoforte è così scivoloso, alle volte....
Riguardo a ciò che ha scritto la mia gemella, è vero che ho pianto come una fontana, e non me ne vergogno. Nessuno dovrebbe mai vergognarsi di esprimere ciò che prova, sia esso gioia o felicità, tristezza o dolore, amore o affetto. Il mio micio valeva tutte quelle lacrime, se non di più. E ci tengo anche a dire che sì, era SOLO un gatto, ma io gli volevo bene, molto bene. E so benissimo che non equivale alla morte di una persona, forse lo so meglio di chiunque altro, ma se voglio piangere per lui, beh lo faccio!
Tutti coloro che dicono che non bisognerebbe mai piangere, perché piangere vuol dir esser deboli, vadano al diavolo! Capisco dire di non versar fiumi di lacrime per ogni cazzata, (un voto brutto a scuola, una litigata, ecc) ma se uno ne sente il bisogno, lo faccia!
Tornando alla storia, vi lascio indovinare i prossimi due personaggi ( non sono di sicuro Camus e Milo) , secondo me ne rimarrete sorpresi. Se qualcuno si chiedesse perché le traduzioni sono alle volte differenti da quelle italiane, come per esempio l'ultimo pezzo, è perchè io prima di leggere l'italiano lo leggo in francese, in spagnolo, e alle volte in inglese ( lo faccio perché se devo aspettare l'edizione italiana, faccio prima a divenir nonna). Faccio un mix e poi scelgo quelle più affascinanti. L'italiano è una lingua bella, forse è la mia preferita, ma le traduzioni dei manga fanno pietà, meglio quelle francesi.
Grazie a chi segue le mie storie, e grazie a coloro che mi commentano.
Un bacio ai miei amici: A. per i suoi consigli, E. per il suo sostegno morale, e perché sei l'unico che riesce a tenere a bada la mia gemella; S. per il tuo affetto e per la tua musica spettacolare, Y....beh grazie perché ci sei! Grazie anche al secondo A., per il suo schiaffetto risanatore di ferite. O. invece ti ringrazio per la tua schiettezza, per il tuo modo di fare e per l'affetto che mi doni!
See yuo later!
P.s Scusate per questo piccolo sfogo, ma ho già rovinato abbastanza tele con il mio nervosismo. E ho anche rotto un pennello..........

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