Giochi Olimpici. E non parlo di fiaccole e maratone.

di thunders_lightnings
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Scacchi ***
Capitolo 2: *** Cluedo ***
Capitolo 3: *** Titan in Olympo. ***



Capitolo 1
*** Scacchi ***


#SCACCHI

-Ehi, ragazzi!- Annabeth corse velocemente fuori dalla Casa Grande con una strana cosa bianca e nera fra le mani.
-Guardate cos'ho trovato in soffita!- annunciò poggiando sul tavolo la cosa, che si rivelò essere una pedana a quadratini bianchi e neri e un sacchetto pieno di strani oggetti. Tutti i presenti osservarono con curiosità gli artefatti, tranne Percy e Grover che si tenevano a debita distanza.
-Hai detto.. soffitta?- chiese Percy.
-Vuoi dire quella soffitta?- piagnucolò Grover.
-Sì, ma tanto non c'è più la mummia..- A quella parola il satiro strillò come una femminuccia e il figlio di Poseidone si gettò a terra con la testa fra le mani.
-Non supereranno mai la cosa.- commentò Annabeth con un sospiro, aprendo il sacchetto e tirandone fuori delle pedine bianche e nere che posizionò ordinatamente ai margini della pedana.
-Scacchi!- esultò Luke, battendo le mani.
-Ma bravo! Qualcuno intelligente!- sorrise la bionda, gettando le braccia al collo di..
-Quell'idiota servo di Crono, Annabeth!- gridò Percy abbandonando i suoi capelli per il collo di Luke.
-Scusa, dovevo farti rinvenire in qualche modo. Chi vuole fare una partita?-
-Io, io, io!- saltellò Luke. -Voglio i neri, i neri, i neri!-
-Bene! Percy..?- Annabeth rivolse al suo ragazzo un'occhiata eloquente.
-No, no, no! Io quei così non li tocco!-
-Oh, avanti!- la figlia di Atena si mosse attorno a lui, maliziosa. -Dopo saprò ricompensarti..-
Percy deglutì, indeciso sul da farsi. Alzò una mano tremante e sfiorò una pedina bianca.
-Questo si chiama ricatto!- disse.
Lei gli scoccò un bacio sulla guancia:-Lo so! Nico, fai la telecronaca!-
-Ma non c'è il telecronista negli scacchi!-
-Non mi interessa, muoviti!-
-Bene, bene, signori, oggi abbiamo una grande partita di scacchi qui al Campo Mezzosangue! Ecco a voi, per i bianchi, Percy Jackson!- La Signora O'Leary alzò un cartello applausi al che l'intero Campo rispose con grida degne di un concerto di Justin Bieber. Persino Grover, quasi ripreso dalla shock, battè le mani.
-Lo sfidante, per i neri, Luke Castellan!-
-Ehi, un momento perchè sono io lo sfidante e non lui?-
-Niente commenti, Luke, grazie.-
-Aspetta, aspetta.- cominciò Percy. -Perchè le mie pedine sono dei dell'Olimpo?-
-Wow! E io ho il grande Crono!- Luke sollevò la statuetta del re affinchè fosse acclamata dalla folla. Solo le cicale, forse per bontà, risposero.
-Ma io non voglio giocare con Zeus ed Era come re e regina! Mio padre, Poseidone, è solo un insulso alfiere, allo stesso livello di Ade! Annabeth, io mi ritiro!-
-Non ci provare neanche, Perseus! O niente ricompensa!-
-Ho una ragazza perfida!-

...


-Mi hai mangiato la regina Atlante!- gridò Luke, mentre un Atlante in gonnella si allontanava dalla pedana a testa bassa.
-Ben ti sta, tu ti sei preso il cavallo Ermes e il pedone Dioniso!-
-Eccoci, ragazzi, qui dopo quattro ore di partita.- raccontava Nico, quasi nella braccia di Morfeo, ad un pubblico ormai inesistente. Annabeth cercava disperatamente una macchinetta del caffè.
-Aspetta, aspetta. Sono un genio! Annabeth, amami!-
-Lo faccio già, Percy.- rispose la ragazza addormentata, senza rendersi davvero conto di ciò che stava accadendo.
-No, no, davvero! Ascoltami! Ho fatto scacco matto!- Lei si drizzò immediatamente.
-Non è vero!- ringhiò Luke. -Stai bluffando! Dove vedi lo scacco matto?-
-Ti sei dimenticato delle torri Apollo e Artemide, Lukino bello?- Il ragazzo sgranò gli occhi.
-NOOOOOOO!- gridò. -Crono, come ho potuto fallire?-
Percy non lo ascoltò minimamente. La sua mente era decisamente altrove.
-Annabeth, non ci sarebbe una ricompensa, ora?-
-Ah, ci avevi creduto davvero?-
-Niente ricompensa?-
-No!- La figlia di Atena si allontanò sorridente, seguita da un Percy implorante, mentre il povero Nico veniva leccato avidamente dalla Signora O'Leary.



 
Spazio autrice non molto sensato: Perchè io posso portare avanti due fan fiction su Percy Jackson contemporaneamente. *si sente tanto truzza del tipo Xk Io PòXòOòOòOò*
Allora. L'idea mi è venuta dalla fan fiction sui Malandrini di Dramy 96123.
Premetto che questa sugli scacchi non è bellissima, lo so, e spero di postarne di migliori, ma ecco, se tu, PROPRIO TU, lettore che hai cinque minuti di tempo che non sai come occupare, vuoi lasciare una recensione, beh, io non ti ucciderò. Giuro.
Aggiornerò presto! Spero
Besos,
Tea_Zeus

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Capitolo 2
*** Cluedo ***


#Cluedo

-Dimmi che non è un altro gioco della soffitta!-
-No, Percy, stai tranquillo. Questo è.. beh, non è della soffitta.-
-Come si gioca?- chiese il ragazzo prendendo una sedia e appropriandosi del posto accanto ad Annabeth.
-C'è questo omicidio, voi avete le carte e dovete capire chi è stato, dove e con cosa e blablabla..-
-Spiegazione degna di una figlia di Atena!-
Annabeth guardò minacciosa il suo ragazzo:-Percy vuoi uno schiaffo adesso o subito?-
-Anche io ti amo, Annabeth.-
-C'è solo un piccolo problema.- continuò la ragazza. -Non possiamo usare queste pedine.-
-E perchè mai?- chiese Luke, guardando gli dei figli di Crono in miniatura.
-Beh, immagina di accusare dell'omicidio Zeus. Ti ritroveresti fulminato in meno di un istante!-
-A meno che non lo accusi io!- intervenne Thalia, sorridente.
-Esatto!- confermò la figlia di Atena.
-Ecco fatto!- Il signor D mosse una mano e le pedine si trasformarono.
-Co..come ha fatto?- balbettò Annabeth.
-Sono un dio, ragazza. E sì che dovresti essere intelligente!-
-Grazie, Signor D. La sua gentilezza mi commuove.- rispose lei, osservando le nuove pedine, mentre il dio si allontanava verso la sua piantagione di fragole.
-Quella pedina! MIA!- Luke afferrò in fretta una pedina raffigurante Crono. -Mio Crono, mio, mio, mio!- continuò accarezzandola la miniatura del titano al petto.
-Nico, che ti prende?-
-Non disturbarmi durante il momento magico in cui guardo gli occhi dell'amore della mia vita.- Il figlio di Ade continuava a guardare con aria sognante una pedina dai lunghi capelli neri, il vestito rosso particolarmente scollato.
-Come si chiama?- chiese senza staccarle gli occhi di dosso.
-Miss Scarlett- lesse Annabeth.
-Lei. Sarà lei la mia pedina.-
-Invece questo qua chi è?- domandò Percy osservando un omone dai lunghi baffi bianchi.
-Il Colonnello Mustard-
-Sì! Mi piace la mostarda! Mi raccomando Colonnello Mostarda, fammi vincere!-
-E' Mustard!-
-No, Mostarda!-
-D'accordo, Percy, se lo dici tu. Mi sa che io allora prenderò Chirone, mentre a te, Thalia, tocca..-
-No, no, no! Zoe Nightsade no!-

...


Thalia si era fatta eliminare apposta, per evitare di dover usare la pedina di Zoe. Annabeth era convinta di essere quasi giunta alla soluzione, ma non riusciva a spostarsi dalla stanza dell'oracolo. Luke e Nico erano troppo occupati ad adorare la propria pedina per accorgersi del gioco. Percy cercava la mostarda.
-Percy, la prendi dopo la mostarda, ora tocca a te!-
-Certo. Secondo me è stato Crono, con Vipera nel Mare dei Mostri.-
-No, non è stato Crono. TU MENTI!-
-Luke- tentò di calmarlo Annabeth. -Non è che perchè Crono è la tua pedina non può essere stato lui.-
-Non è solo la mia pedina. Ce l'ho anche come carta! Guardate!- Annabeth sbattè la testa sul tavolo.
-Forse non hai capito il meccanismo del gioco. Non devi far sapere a tutti che carte hai in mano.-
-Non l'avevi spigato bene.-
-Vedi che non sono l'unico a dirlo?-
-Tu non puoi insultarmi, Perseus Jackson. Sono la tua ragazza!- Percy ammutolì.
-La mia vendetta!- esultò Luke, tirando i dadi. -E' stato Percy Jackson, con la spranga, sull'Olimpo!-
-Luke, non puoi accusare Percy!-
-Cos'è la spranga?-
-E' stata Zoe!-
-Oh, Scarlett, mia adorata!-
-Ok, ok. Allora..- Il figlio di Ermes si fermò un attimo a riflettere. -Miss Scarlett!-
Silenzio.
-Luke, mi sa che hai vinto.-
-Ho vinto? Ho vinto, ho vinto, ho vinto!- Si mise a saltellare baciando la pedina di Crono.
-NOOOOO!- L'urlo del figlio di Ade attraversò tutto il Campo.
-Nico..-
-Non può essere!-
-Nico..-
-Io mi fidavo di te! Come hai potuto commettere un omicidio? L'amore della mia vita, un'assassina! O, padre, prendimi con te! Ora non ha più senso vivere! Sorella, ti raggiungerò! Scarlett, la mia Scarlett!-
-Lasciamolo lì, Percy. Prima o poi gli passerà.- sospirò Annabeth.
-Sì, ma adesso posso avere la mostarda?-
-No!-
-Uffa. E, seriamente, cos'è una spranga?-



 
Spazio autrice non molto sensato: Fatto in fretta, eh? Boh, perchè ho colto al volo l'ispirazione.
Beh, che dire? Nico alla fine riuscì ad accettare il fatto che Missa Scarlett fosse un'assassina e la portò all'altare. Thalia rimase ad insultare la pedina di Zoe. Luke posizionò la sua pedina di Crono sotto il cuscino perchè gli conciliava il sonno. Percy non riuscì ad avere la sua mostarda, nè capì cos'è una spranga (abbiamo fatto seriamente una partita a chiederci cosa diacolo sia la spranga). Annabeth accettò il fatto di essere battuta in intelligenza da un idiota.
Sì, perchè Castellan è un idiota (e Eveline Jackson ne sa qualcosa)
Ehi, allora se tu parli di Eveline, posso arrivare anch'io!
No, Crono, vattene! Non ti è bastato essere accusato di omicidio?
Sai quanta gente ho ucciso, io?
No e non mi interessa.
Beh, ringrazio tutti quelli che hanno recensito o anche solo letto lo scorso capitolo! :) Se avete qualche idea per i giochi, fatemi sapere! Ne ho in lista un po', ma magari mi date qualche altro spunto! :)
Alla prossima! :)
Baci,
Tea_Zeus

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Capitolo 3
*** Titan in Olympo. ***


Piccole note prima del capitolo.
Il gioco reale è Lupus in Tabula, non so in quanti lo conoscano.
In pratica ognuno è un personaggio (villico, lupo mannaro o personaggio speciale). Si divide in due fasi. Di notte il moderatore, esterno al gioco, chiama lupi mannari e personaggi speciali. I lupi mannari indicano una persona da sbranare che morirà e sarà eliminata dal gioco. Di giorno c'è il dibattito fra tutti i cittadini per decidere chi sono i lupi mannari a votazione. La persona con più voti viene "linciata" ed eliminata dal gioco. Il gioco finisce quando una delle due fazioni (villici o lupi) elimina l'altra.
Spero di essere stata abbastanza chiara, se no, boh, non saprei cosa dirvi. Cercate su Google.
I personaggi speciali presenti sono Veggente, Indemoniato, Guardia del Corpo e Criceto Mannaro (se conoscete il gioco capite)
Per il resto, ci vediamo sotto! :)

#TITAN IN OLYMPO


Carissimi capogruppi,
siete invitati alla partita secolare di Titan in Olympo che si terrà (guarda caso) sull'Olimpo.
Con affetto,
i vostri dei.

-Chirone, che diamine è questo gioco?-
-Oh, è molto semplice. Ognuno di voi avrà una carta che gli dirà che personaggio è: dio, titano o personaggio speciale. Un moderatore condurrà il gioco. Durante la notte, in cui tutti avrete gli occhi chiusi, chiamerà i titani che indicheranno un dio da uccidere..-
-Ma non si possono uccidere gli dei!-
-Zitto, Percy. Dicevo, poi chiamerà i vari personaggi speciali che svolgeranno il loro compito.-
-Cioè?-
-C'è scritto sotto la carta. Di giorno, invece, tutti i personaggi discutono su chi accusare di essere un titano e quindi essere linciato.-
-Si può linciare un titano?-
-Ovviamente i morti non possono parlare. E tu, Percy, mi sa che non parlerai.-
Il figlio di Poseidone sembrò ragionare un attimo sulla frase appena pronunciata da Chirone e, quando arrivò al significato, ammutolì.
-Bene! Traghetto per l'Olimpo!- annunciò il centauro.
-TRAGHETTO?-


...

 

Percy stava vomitando. Percy stava vomitando sull'Olimpo. Percy stava vomitando sull'Olimpo perchè soffriva di mal di mare. Percy stava vomitando sull'Olimpo perchè soffriva di mal di mare pur essendo figlio di Poseidone. Percy stava..
-Ok, autrice, abbiamo capito! Devi descrivere tutto il mio malessere?-
-Percy- mormorò Annabeth. -Con chi stai parlando?-
-Niente, tesoro. Non ci pensare.-
-Bene, bene!- annunciò Apollo. -Per questo secolo, io sarò il moderatore!-
-Oh, no!- si lamentarono gli altri dei.
-Sì, me lo dovete! Avete tutti le carte?- I presenti annuirono, osservando quel rettangolino piatto che tenevano in mano.
Annabeth lesse velocemente la scritta sotto una foto accattivante, sicuramente scattata da Apollo, di Rachel Elizabeth Dare. La sua carta le diceva di essere l'Oracolo di Delfi e di poter scoprire, grazie al mediatore, se una persona era o non era un Titano.
Clarisse cercò di trattenere un sorrisetto quando lesse Titano, mentre alla sua compagna, Talia, venne un mancamento.
Percy osservò la sua carta, senza capire.
-Scusate cosa fa il traditore, esattamente?-
-Percy- lo chiamò suo padre. -Non mi sembra una mossa intelligente. Così hai fatto sapere a tutti che sei..-
-Non sono il traditore! Solo che non capisco, qua c'è scritto che vince se vincono i Titani!-
-Ed è esattamente quello che fa!-
-Ah. E perchè c'è una foto di Luke?-
Zeus cercò di uccidersi con la sua stessa Folgore, mentre Ermes si buttò giù dall'Olimpo, ma venne salvato dalle sue scarpe volanti.
Il giovane Castellan, però, si sentì chiamato in causa e rispose con un:-Io volevo fare il Titano.- Difatti, la sua carta mostrava un giovane Grover e sopra c'era scritto Custode. In pratica, da quello che aveva capito, poteva proteggere una persona nel caso i Titani avessero deciso di ucciderlo.
L'unico che era ancora molto perplesso era Nico. La sua carta mostrava un criceto con una targhetta con scritto "Sallustio". Diceva che era il Criceto Titano, che vinceva solo se rimaneva da solo.
-Cominciamo!- esordì Apollo. Spense con un telecomando la sua Maserati ed annunciò la notte.
-Il Custode si svegli!- Luke aprì gli occhi. -Chi vuoi proteggere?- Indicò se stesso.
-Non puoi.- gli rispose calmo Apollo. Lui mimò un ma perchè? e richiuse gli occhi.
-Ma non hai scelto!- gridò il dio. Poi sospirò.
-I Titani si sveglino.- Clarisse e Talia aprirono gli occhi. -Bene, chi volete uccidere?-
-LUI!- gridò Clarisse, indicando Percy.
-No, la prima notte devo essere ucciso io.- continuò il dio del Sole. -So che sono un figo e non vuoi, ma il regolamento dice così!-
-Ma io voglio uccidere lui!- continuò la figlia di Ares.
-Ok, grazie Titani. Ora si svegli l'Oracolo!- Annabeth aprì gli occhi. -Indica una persona e ti dirò se è o non è un Titano.- La ragazza indicò Clarisse.
-Ma come non ti è chiaro?- chiese sorpreso il dio. -Comunque sì.-
-Apollo- tuonò (ahahahahahahha) Zeus. -Devi solo fare cenno col capo.-
Il dio del Sole, della musica, della poesia, della medicina, della profezia e della figosità annunciò il giorno e tutti aprirono gli occhi.
-Comincia la discussione! Chi, secondo voi, sono i Titani?-
-Un nome a caso?- chiese Dioniso.
-Percy Jackson!- gridò Clarisse.
-Ermes!- Tutti guardarono Luke, sbigottiti.
-Caro ragazzo- cominciò Apollo. -Forse ti sarebbe utile sapere che per tradizione gli dei hanno la carta di loro stessi in mano. Di conseguenza non possono essere Titani.-
-Oh, sta' zitto!- ringhiò Ares. -Io concordo col ragazzo! Linciamo Ermes!- Gli dei, compreso il loro messaggero, esultarono.
-No!- gridò Annabeth. -Clarisse è il Titano!-
-Non è vero!-
-Si che è vero!-
-Allora tu sei l'Oracolo!-
-Non è vero!-
-Sì che è vero!-
-BASTA!- tuonò (yeeee) di nuovo Zeus.
-Figliola- cominciò Atena. -A noi non interessa chi sono i Titani. Ci divertiamo ad eliminarci a vicenda.-
-Sì!- gongolò Ermes.
Annabeth si sedette mentre il dio dei ladri veniva eliminato dal gioco.


 

...


-Quindi chi ha vinto? Dei o Titani?-
-Boh-
-E' rimasto solo Nico-
-Nico, tu chi sei?-
-NON E' POSSIBILE!- fu l'urlo generale, quando il ragazzo mostrò la sua carta.
-Non può vincere il Criceto Titano!- si lamentò Afrodite. -E' contro le regole!-
-No, cara, può. Ma non è mai successo!-
-Hanno sempre vinto gli dei, Nico di Angelo.- tuonò (ok, basta, la smetto) Zeus. -Tu ci hai rovinati. Ora sarai bandito dall'Olimpo.-
Il ragazzo sospirò:-Tanto senza la mia Scarlett, niente ha più senso.-


 

Spazio autrice non molto sensato: Ok, mi scuso. Mi scuso per il ritardo. Mi scuso perchè il capitolo è un po' più lungo del solito. Mi scuso perchè il gioco non lo conosce nessuno.
Che dire? Io ci giocavo al lago. E' strabello, provateci! Ok, so che non lo farete. Se però vi capita..
Finiscila! Non lo fanno!
Va bene, va bene!
Posto stasera perchè, ok, domani entro alle 9 (yupiiii!) però vado a fare colazione in centro (gnam gnam). A chi interessa? Di sicuro a Crono no..
Non è vero! Hai parlato di cibo!
Allora abbiamo una cosa in comune.
Cooooomunque, ci tengo ad un'ultima precisazione: questo capitolo è surreale! Il Criceto Mannaro (o Criceto Titano) non può vincere! E' contro le leggi della natura (?) No, beh, ma è impossibile che rimanga l'ultimo!
Ah, no. Un'altra precisazione. La storia di Sallustio è una storia veeeeecchia. Si tratta di un criceto suicida di un amico di un'amica. Ok, non aveta capito niente, ma il criceto Sallustio è diventato il mio mito!
Spero di arrivare presto col prossimo chapter!
Baci,
Tea_Zeus

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