Destiny

di One dream__
(/viewuser.php?uid=185098)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una vita spassosa ***
Capitolo 2: *** La catastrofe ***
Capitolo 3: *** Una nuova conoscenza... ***
Capitolo 4: *** Un segreto da confessare ***



Capitolo 1
*** Una vita spassosa ***


La campanella suonò e io ero terribilmente in ritardo per le prove delle cheerleader. Le ragazze mi avrebbero ammazzata perché era il terzo ritardo in una settimana, ma sapevo bene come farmi perdonare. Mentre correvo a perdifiato nei corridoi della Future High School, cercavo di chiamare Brittany, la mia migliore amica e co-capitano della squadra, per dirle di aspettare solo altri due minuti... ovviamente era un sogno che rispondesse al cellulare! A volte mi domando perchè ce l'abbia: non risponde mai!! Comunque finalmente arrivai in palestra; andai direttamente negli spogliatoi per non perdere altro tempo; mi cambiai e raggiunsi le altre. Come avevo immaginato, le ragazze erano incazzate nere con me, tranne Bri: non so perchè ma lei non si infuria mai con me... ahah santa donna! E' difficile che qualcuno non si incazzi con me almeno una volta nella vita perchè so essere molto fastidiosa. Ad ogni modo incominciai le prove, sperando che si dimenticassero del mio ennesimo ritardo. Quando facevo le prove avevo sempre una strana sensazione: mi sentivo osservata da dietro le porte d'ingresso, ma controllavo e non c'era mai nessuno... eppure ogni volta rimanevo con la convinzione che qualcuno mi osservasse..
Dopo l'allenamento, come era mio solito fare, andai a casa di Bri dove facevamo di tutto tranne che studiare, ma dai nostri voti non si sarebbe ma detto perché erano buoni.
"April, sabato c'è la festa del secolo e tu non sai ancora cosa indossarti! Ma vuoi aspettare la notte di Natale per comprare un vestito?!" questa era la frase che caratterizzava Bri in quella settimana perchè quel sabato, più precisamente il 16 di ottobre, Harry Styles, il quarterback della F.H.S, dava una festa, reputata da tutti "la festa del secolo".
"Bri, non mi interessa andare a quella festa. Lo sai che io le amo, ma a questa proprio non ci voglio andare! Non voglio che quel bastardo di Harry creda di essere stato perdonato." Bri aveva i nervi a fior di pelle e si poteva notare.
" April, tu e Harry siete stati insieme 100 anni fa! E' passata un'eternità da quando ti ha tradita con quella Barbie di Ashley. E poi ti prego!! Fallo per me... lo sai che questa festa è troppo importante per me! E poi potrebbe essere la tua ultima festa quì a NY... se tuo padre accetta quel lavoro a Philadelphia, te ne dovrai andare da quì e già non voglio che tu parta, figuriamoci farti perdere questa festa!".
Dopotutto Bri non aveva tutti i torti... tra due settimane forse mi trasferivo a migliaia di km da lì e le possibilità erano due: o andare in Italia da mia madre, o a Philadelphia con papà e la sua odiosa compagna, Camille. I miei si erano separati 2 anni fa, quando mia madre aveva scoperto che mio padre l'aveva tradita proprio con Camille. Il divorzio non fu facile nè per me né per mio fratello, perchè per legge io ero sotto la supervisione di papà e Niall era di mamma e quest'ultima, si era trasferita in Italia per voltare completamente pagina.
"Ok Bri, hai ragione... che ne dici di uscire con me per comprare un vestito?" aveva gli occhi che le brillavano.
" Ecco!! Lo sapevo che alla fine avresti ceduto, così ti ho fatto un piccolo regalino..." balzò dal letto e andò nell'armadio. Dopo due minuti di accurata ricerca, si presentò con una busta. La presi e l'aprii. Non potevo credere ai miei occhi!
"Cavolo Bri, questo è il vestito che ho visto la settimana scorsa!! Ma come hai fatto a pagarlo?! costava una fortuna!!"
" Regalino di papà... gli ho detto che mi serviva un altro vestito e mi ha dato i soldi. Fortuna che è un avvocato!"
" Eh già... comunque la festa è dopodomani... non ti dimentichi qualcosa?" Bro era leggermente confusa...
" Che io sappia no... cosa?"
"Cosa ci metto sotto il vestito? MI MANCANO LE SCARPEE!!"
 "ahhaha cara mia, ho pensato anche a quello.... tieni." Cavoli, aveva pensato proprio a tutto! Forse era vero che mi conosceva meglio lei che stesso io.
Nel giorno precedente alla festa non accadde niente; fu una giornata piuttosto noiosa. Così arrivò quel sabato, quella festa a cui proprio non volevo andarci. La festa era alle 7 e io e Bri incominciammo a prepararci alle 4.30! Siamo molto attente ai particolari!! Mentre ci preparavamo, Bri mi fece una domanda molto strana...
 " April, ma se veramente partissi, ti mancherei?" mi apparve strana perchè per me era ovvio che mi mancasse! Era la mia migliore amica dall'asilo; per me era come una sorella!!
 " ma che domande sono?! E' ovvio che mi mancherai... se papà accetta, farò di tutto per restare."
Andammo alla festa; la casa di Harry era gigante! Aveva una piscina enorme e infatti ogni estate organizzava party a non finire, il giardino era una cosa indescrivibile: curato, piante di ogni genere... e che dire degli interni? Ogni minimo dettaglio era al posto giusto e non trovavi un difetto! Io e Bri andammo direttamente nel giardino e rimanemmo sbalordite da quello che si presentò ai nostri occhi....

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** La catastrofe ***



La festa era stata posticipata e nessuno ci aveva avvisate! Harry, siccome non si aspettava assolutamente di trovarci lì, girava per casa completamente nudo, come era suo solito fare. Ci vide e io e Bri ci pietrificammo per la vergogna! Cavolo che stupide!! Dovevamo scappare e invece rimanemmo lì a fissarlo. Lui corse a prendere un asciugamano e venne da noi.
“Cosa ci fate qui? Nessuno vi ha avvisate che la festa è stata posticipata?” Volevo rispondergli  ‘Se ci vedi qui no! Altrimenti non saremmo venute!’, ma me ne uscii con un semplicissimo “NO”; volevo andarmene subito perché avevo fatto una figuraccia, e con gli occhi imploravo Bri, ma lei non capì e si mise a parlare con Harry! Che testa dura! Dopo 10 minuti, finalmente finirono e quando entrammo nella macchina di Bri, le chiesi cosa si erano detti perché per tutto il tempo ero stata insieme al fratello di Harry, Louis. Eravamo ottimi amici, era praticamente il mio migliore amico, ma da quando io e Harry ci lasciammo, non ci vedevamo poi così  tanto spesso, perché sapeva che se vedevo suo fratello stavo male..
Comunque, Bri mi disse che avevano parlato della festa e di me: quando me lo disse le rivolsi uno sguardo agghiacciante! Come si era permessa di parlare di me?! “
Ma sei impazzita?! E cosa vi siete detti?” la guardavo come se avesse commesso un crimine
 “Niente, mi ha detto che un po’ gli manchi e gli dispiace di averti tradito… Farebbe qualsiasi cose per tornare indietro… Secondo me è sincero!”
“ Si come no! E’ sincero come la strega di Biancaneve quando le da la mela! E’ uno stronzo e non cambierà mai. Mettitelo in quella testolina. Comunque dai, ora che facciamo? Vuoi venire a casa mia o andiamo a fare shopping?” ci guardammo negli occhi e scoppiammo a ridere perché avevamo pensato la stessa cosa.
“SHOPPIIIIING!! Ahahaahah”.
Dopo aver svuotato tutti  negozi di NY, mi accompagnò a casa. Credevo che di sorprese quel giorno ne avevo avute abbastanza, ma mi sbagliavo… Quando entrai, vidi mio padre seduto sul sofa e Camille seduta accanto a lui. Entrambi erano in silenzio. Cattivo segno. Mio padre e Camille non stanno mai in silenzio quando ci sono io. Quando stanno zitti, vuol dire che qualcosa non va. Mi rivolsero uno sguardo come per dire che avevano ricevuto una lettera da scuola dove diceva che i miei voti erano peggiorati, ma per fortuna non fu così.
“April, io e Camille dobbiamo dirti una cosa… Il capo oggi mi ha convocato nel suo studio e ha deciso di affidarmi quel lavoro a Philadelphia..tra una settimana ci trasferiamo.”
 Per un momento mi mancò il respiro; non riuscivo a capire se era uno scherzo, se stessi sognando o se era la cruda realtà. Sapete quando ricevete quelle notizia e vi sembra che vi crolli il mondo addosso? Ecco, io provai quella stessa sensazione e i due se ne accorsero. Bloccai papà prima che iniziasse a parlare; “
Papà, una settimana?! A Philadelphia! No, io non ci vengo!! Non voglio andarmene da NY e lasciando Bri, i miei amici, la mia squadra! No!!”
Quell’arrogante di Camille subito prese parte alla conversazione tra papà e me
“April, a Philadelphia ci sono ottime scuole, farai subito amicizia e poi sicuramente ti prenderanno nella squadra delle cheerleader.”
Che rabbia! La odio quando si intromette in cose che non la riguardano!
“Camille, è una conversazione tra me e papà! Tu non c’entri! Papà scusa, ma me ne vado nella mia stanza!”. Quando arrivai mi distesi sul letto; avevo solo voglia di piangere, però chiamai Bri perché avevo bisogno di sentire la sua voce rassicurante.
 “Pronto?”
“ Ciao Bri, sono io…” dissi con voce spezzata dal pianto.
“April! Perché piangi?! Cosa è successo?” subito mi chiese allarmanta, sentendo la mia voce.
“Bri, tra una settimana mi trasferisco… Non voglio! Non voglio lasciarti!”.
Quasi urlavo, volevo reprimere tutta quella rabbia che avevo, ma non ci riuscii e mi sfogai con lei.
 “COSA?! TRA UNA SETTIMANA?! MA TUO PADRE è IMPAZZITO? UN PO’ DI PREAVVISO NO EH?!”. Ecco cosa mi piace di lei: mi capisce sempre!
 “Bri aiutami… devo fare qualcosa… Posso venire da te invece che andare a Philadelphia! Hai 18 anni, posso stare con una maggiorenne!”dissi, cercando una minima speranza di salvezza.
 “April, per me va bene, ma non so se per tuo padre è ok…”. Non mi sembrava molto convinta, ma forse era solo perché l’avevo presa alla sprovvista.
 “Tuo padre? Secondo te dice si?”.
“Mio padre? Lui non c’è mai! In questa casa si può dire che ci abito solo io!” disse ridendo.
 “Mmm ok… Avviso papà. Fammi gli auguri!”.
 Scesi giù e andai da papà. Stava seduto comodo sul divano, discutendo con Camille.
 “April, no…”. Non lo feci finire di parlare e incominciai.
 “Zitto papà! Fai parlare me. Che ne dici se tu vai a Philadelphia e io sto con Bri? Dai!! Lei è maggiorenne e poi c’è il papà!”
“ April tu sei pazza! Non posso lasciarti vivere con degli sconosciuti! Non se ne parla!”. Nel suo tono sembrava che mi avesse preso per pazza.
 “Ma papà..”
 “No April! Basta!” ormai era irremovibile la sua desicione.
“Papà ma almeno facciamo una provaaa! E Poi sono stata da Bri molte volte! Una volta anche per 2 settimane!”
“April, ci devo pensare…”.
 Già quel ci devo pensare mi stava bene. Conoscendo papà, la cosa era fatta, ma comunque dovevo aspettare domani. Quella fu la notte più lunga della mia vita. Quando mi svegliai, andai subito in cucina dove sapevo di trovarlo seduto a bere il suo caffe.
“Papà allora? Posso?”
“April, ci ho pensato molto e… ok, però devo parlare con John, il padre di Bri.”
“Ok papà, vado subito.”.
 Andai a prendere il telefono e chiamai Bri dicendo che per papà andava bene, ma voleva parlare con John. Papà parlò con lui e il papà di Bri disse che andava benissimo,  tanto si fidava di Bri e di me.
Arrivò il giorno tanto atteso: la partenza di papà e il mio trasferimento da Bri. Io odio gli addii, ma dovevo salutare papà. Inutile dire che fu un addio pieno di pianti, perché era ovvio. Quando papà si allontanò mi voltai verso Brì, con la gioia che mi sprizzava da tutti i pori.
“Bri, la nostra vita insieme incomincia ADESSO!!”

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Una nuova conoscenza... ***


Passarono 2 settimane dalla partenza di papà; in quelle settimane combinai un sacco di pasticci! Innanzitutto non avevo mai fatto nulla in casa e la prima volta che Bri mi chiese di passare l’aspirapolvere, non so come feci ma la ruppi! Il padre di B. non si infuriò, ma vidi nei suoi occhi un po’ di frustrazione. La cosa davvero figa di questa storia pazzesca era che papà ogni mese mi mandava 2000 $, che servivano per “contribuire alla vita comune in casa Payn”. Poi gli altri soldi li potevo spendere come volevo.
Il lunedì mattina era sempre un trambusto in quella casa! Altro che pace! Io dormivo insieme a Bri: aveva una camera gigante, praticamente era la tripla della mia vecchia stanza. Prima che arrivassi era sempre in ordine, quando arrivai… una parola per descrivermi: TERREMOTO! Ahahah quella camera era sempre in disordine e Bri si stizzava per questo!
Il lunedì che precedeva Halloween, io e Bri ci alzammo prestissimo perché dovevamo arrivare presto a scuola perché Bri doveva incontrare un certo Zayn.
“April svegliati!!” mi sussurrò dolcemente all’orecchio.
“Ancora 5 minutiii!” risposi, mandandola quasi a quel paese!
“Apriiiil!! Dai non posso fare tardi! Devo conoscere quello!”
A quelle parole scattai dal letto e come un razzo mi diressi in bagno.
“Cavolo, per svegliare a quella nemmeno le bombe sarebbero sufficienti!” questo è quello che mormorò tra se e se mentre mi dirigevo al bagno.
5 minuti dopo fui pronta e lei entrò in bagno a farsi bella per uno che praticamente non conosceva! In altre parole, 2 giorni prima l’aveva chiamata questo; era partito tutto per uno scherzo telefonico, ma lei si era innamorata della sua voce sexy e anche lui, così decisero di incontrarsi… che poi non riesco a capire tutt’ora perché il lunedì mattina presto!
“Brii!! Mentre tu sei al bagno scendo a fare colazione e chiamo mamma!! Sbrigatiii!”
“Ehììì! Non mi mettere fretta! Devo essere stupenda!”
“Si ho capito! Comunque come le vuoi le uova?!” quando parlavamo urlando tutto il vicinato assisteva alle nostre conversazioni! Avevamo una voce così squillante!
“Ma scherzi!? Non posso ASSOLUTAMENTE mangiare! Non posso rischiare di avere l’alito cattivo!”
“Ok, Miss Perfezione!”
Così, mentre B. si preparava, incominciai a cucinare le uova, mentre chiamavo mamma. Che palle! Non rispondeva! Evidentemente non si era ancora svegliata…
Comunque le uova si cossero e mi sedetti sullo sgabello e incominciai a mangiare. Mentre facevo colazione, sentii dei passi alle mie spalle.
“ Udite udite!! Miss perfezione è già prontaa!”. Ehì, era un miracolo! Andai per girarmi e rimasi a bocca aperta!
“Mi dispiace, non sono Miss perfezione!! Mia sorella è ancora in bagno, come al solito!” Era Liam, il fratello maggiore di Bri. Era appena uscito dalla doccia; aveva i capelli bagnati, gli brillavano gli occhi e aveva solo il pantaloncino, senza la maglietta! Il suo torace! Aveva un fisico perfetto! E che spettacolo! Vi lascio immaginare.
“Scu-scusa… credevo fossi Bri…” avevo la faccia di un pesce lesso ed ero abbagliata da tutta quella perfezione.
“Ehì, mi metto la maglia se basta a farti tornare sulla Terra! Terra chiama Apriiil! Ahahahah” A quella battuta mi  svegliai, mi alzai e mi misi di fronte a lui, rossa in volto.
“Ah.AH.AH. Spiritoso! Stavo cercando solo di capire perché a ottobre te ne vai girando sempre per casa quasi nudo!” Stavi cercando terribilmente di arrampicarmi sugli specchi.
“Se, come no!! E poi come se non ti piacesse vedermi così tutte le mattine! Io sono perfetto.” Ahahahaah, lui perfetto! Si, non aveva affatto torto.
“Ehiii ragazziii!! Di che state parlando?!” Ci interruppe Bri, sfoggiando la sua sensualità.
“Niente!” Risposi bruscamente. Ovviamente non mi aspettavo mica che Liam si facesse i fatti suoi! Per carità! E infatti la sua risposta non si fece attendere.
“Bri, la tua amica mente!” disse guardandomi, con aria di sfida.
“Dai April, dici alla tua amica di cosa stavamo parlando. Su dai!!” Dio, quando odiavo quel dio dell’Olimpo!
“Mmm… non so di cosa stai parlando…” Dissi, nascondendo il mio volto, che aveva preso un colorito più scuro del peperoncino.
“Ok. Bri, visto che la tua amica non te lo dice, te lo racconto io. April è rimasta per l’ennesima volta a bocca aperta vedendo la perfezione in persona.” Non ci vidi più e scoppiai.
“E smettilaaa! Non è vero! E poi non sei perfetto.” Volevo comparire. Per fortuna che il padre non c’era, altrimenti avrei fatto le valige e mi sarei trasferita a Philadelphia di corsa!
“April! Ahahahaahahahah ancora?! Sai, sei poco credibilee! Ti ho vista anche io perché mi sono nascosta e ho ascoltato la vostra conversazione!” COSA?! Ma è impazzita!? Ok, mi toccava uscire di scena. E all’istante!
“ Scusate eh, ma devo….. Andare a preparare la cartella!! A dopo!” e me ne andai. Salendo le scale arrossii ancora di più ripensando alla figuraccia appena fatta. Però non era colpa mia se quello era un bonazzo esagerato!
Quando salì Bri, ero pronta; prese lo zaino e andammo. Come ogni mattina non riusciva a trovare le chiavi di casa e scavava ore ed ore in quella maledetta borsa!
“Ma ti decidi a trovare ste chiavi?! Ogni mattina è sempre la stessa storia…” ero stata molto brusca, lo so, ma ero ancora nervosa per il fatto di prima!
“Ehì, calmina! Comunque le ho trovate. Eccole!”
“Comunque state bene insieme tu e Liam, e poi sono sicura che gli piaci! Non si comporta così con nessuna!”. Non potevo credere alle mie orecchie!
“Così come? Da arrogante, presuntuoso, antipatico,stronzo e chi ne ha più ne metta?!” Ero davvero irritata, però non riuscivo a smettere di pensarlo… credo che un po’ mi piacesse…
“No, smettila! Quando ti guarda ha un luccichio negli occhi!”. Ripensandoci, ogni volta che parlavamo aveva gli occhi che gli brillavano…
“ Bah… sarà…”.
Arrivammo a scuola; parcheggiammo l’auto e trovammo 2 ragazzi seduti sotto un albero del giardino. Uno mi sembrava familiare…
“Eccovi finalmente!” Forse stavo ancora sognando… CHE CAZZO CI FACEVA HARRY CON QUELLO?!
“MA CHE DIAVOLO CI FAI QUI?!” dissi, urlando come una pazza.
“Felice di vederti anche io April.” Disse lui con un tono sarcastico. Gli lanciai un’occhiataccia!
“Bri ne sapevi qualcosa?” Dissi, rivolgendomi a B.
“No… non ne sapevo niente… in effetti Harry, perché sei qui?” disse B., leggermente confusa.
“Sono l’amico di Zayn, questo affianco a me.”
“Buongiorno ragazze”
“Da chi poteva prendere il tuo numero Bri? Da un alieno?”. Ripensandoci non aveva tutti i torti…
“Comunque” dissi “Lui sarebbe Zayn.”Da quando ero arrivata non gli avevo rivolto nemmeno uno sguardo. Guardandolo meglio,non era niente male! Bri, interruppe i miei pensieri erotici su Zayn.
“Ok ragazzi, che si fa?”

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Un segreto da confessare ***


Durante il viaggio io e Bri decidemmo che per una volta potevamo anche saltare la scuola, tanto non ci avrebbero scoperte e quindi andammo a East Parc, un parco vastissimo, tutto verde, dove c’erano panchine per chi voleva riposarsi dopo aver corso, degli enormi alberi sotto cui potevi metterti e fare un pic nick con i tuoi amici e un’area giochi per i più piccoli; un po’ più a sud del parco c’era un lago, dove nuotavano spesso le anatre. Noi ci posizionammo sotto un albero; mettemmo a terra un grande lenzuolo azzurro, comprato in una bancarella che costeggiava uno dei sentieri del parco, ci stendemmo e iniziammo a parlare. Mentre quei tre  discutevano, io ero nel mio mondo, a fantasticare su quanto era bello Zayn; però ero sicurissima di averlo già visto da qualche parte… il suo viso mi era famigliare…
“Apriiil! Ma ci sei!?” Bri interruppe i miei pensieri facendomi sobbalzare.
“Sisi scusa. Stavo pensando ad una cosa…” risposi vaga, con la mente ancora a Zayn.
“E ce ne siamo accorti! Smettila di guardare Zayn! Dopo penserà che sei attratta da lui… aspetta, SEI ATTRATTA DA LUI?!” Ovviamente mi mancavano le figuracce che mi faceva fare Harry! Oddio, subito mi feci rossa come un peperone e il mio cuore incominciò a battere fortissimo! Possibile che non erano nemmeno le 10 e nel giro di due ore avevo già fatto di figuracce eclatanti?! Prima con Liam, adesso con Zayn!
“Ma che dicii!! Non è il mio tipo! Ce, non dico che è brutto perché non lo è, anzi! E’ un bellissimo ragazzo! Chi non lo vorrebbe baciare almeno una volta! Ce oddio, non intendevo questo!!” Stavo combinando un casino e si vedeva che stavo facendo divertire anche quel bonazzo moro dagli occhi sognanti di fronte a me perché non la smetteva più di ridere e insieme a lui anche Bri ed Harry.
“April calmati, abbiamo capitoo! Ahahhaah è inutile che ti agiti tanto!! Le persone posso veramente pensare che ti piaccia! Ahahahahah”. Ok, era chiaro, Bri era impazzita! Mi voleva morta per caso?
“Briiii!! Ma che diciii!!”
“Apriiiil!! Ahahahahahahahah ma stiamo scherzandooooooo!! Aahahah e poi Zayn ha già la ragazza!”. COSA?! AVEVA UNA RAGAZZA?! Harry non dovette attendere molto la mia risposta.
“COSA?”. Credo di aver fatto una faccia da cogliona così grande e sbiancai così in fretta che se ne accorse anche Zayn… Ma brava April! E con questa eravamo già a 3 e non era nemmeno metà mattinata!
“Gelosetta?” intervenne Zayn, con una punta di ironia.
“Ma chi io? Ahahahah te sei pazzo! Ma se nemmeno ti conosco.” Cercavo uno spiraglio da quel tunnel infinito vergogna che mi si stava parando davanti.
“Ahahahahah come noooo! Comunque era uno scherzo! Non so da dove se ne è uscito fuori sto coglione, ma non è vero che sono fidanzato!”. Incominciavo ad odiare Harry più del dovuto… comunque la notizia fu ben accolta dalla mia mente e infatti ripresi subito colorito.
Ero felice che l’argomento si era chiuso, perché non potevo sopportare altre umiliazioni!

NEL FRATTEMPO….TELEFONATA TRAMAMMA E PAPA’
“Pronto?”
“Ciao Alexis… sono io, Paul.”
“Cosa vuoi a quest’ora della notte?!”
“Si scusa, mi ero dimenticato che da te è ancora notte… comunque devo parlarti di quel fatto”
“Credi che sia arrivato il momento di dirlo ad April e Niall?”
“Credo di si… è passato troppo tempo… Sono passati quasi 18 anni… basta bugie…basta”
“Hai ragione, però voglio esserci anche io quando lo dirai a April”
“E io quando lo dirai a Niall…”
“Ok… nei prossimi giorni mettiamoci d’accordo, sai, per prenotare anche i biglietti.”
“Ok, allora ci sentiamo… ciao”
“Ciao”

RITORNO AL PARCO
Mentre giocavamo col pallone, squillò il cellulare. Chi cazzo poteva essere a quest’ora?! Lo presi e lessi il nome; quasi non svenivo per lo spavento!
“Bri è papà! COSA GLI DICO ADESSO?!”
“Inventati na palla!”
“ok…Pronto?” il telefono si sentiva male…
“Apr- so-pà”
“Papà fermati che non si sente il cel!”
“April ora mi senti?”
“Più o meno… cosa vuoi?”
“Ah! Sono felice di sentirti anche io eh! Comunque tra qualche giorno o settimana ritorno da te per un po’ perché devo sbrigare del lavoro… Forse viene anche la mamma”
La mamma? Cosa c’entrava la mamma con lui? Qualcosa puzzava.
“Papà cosa c’è sotto?” chiesi, con aria un po’ preoccupata.
“Ma niente cara! La mamma vuole rivederti e Niall sente la tua mancanza!!” Disse, ma si tradì un po’ con il tono della voce, ma decisi di lasciar stare per ritornare dagli altri.
“Papà devo andare in classe, ciaoo!” dissi, anche se mi sentii un po’ in colpa per quella bugia.
“Ciao piccola, a presto” e riagganciò.
Chissà cosa c’era sotto, ma poco importava, in quel momento mi volevo godere la giornata!
Tornammo a casa verso le 4 del pomeriggio; come al solito il signor Payn non c’era e Liam era in palestra, quindi stavamo solo noi. Mentre Brì era sotto la doccia, mi vibrò l’Iphon.
“Uhm… un messaggio…”

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1025076