Sonata misera

di firstlost_nowfound
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sonata misera ***
Capitolo 2: *** Infinite goccie di carta sull'asfalto ***
Capitolo 3: *** falsa imago ***
Capitolo 4: *** Inconfondibile vuoto di note distorte ***
Capitolo 5: *** Come fulmine in tempesta ***
Capitolo 6: *** Il filo rosso ***
Capitolo 7: *** Essenza intrappolata nella mente di un cuore malato ***
Capitolo 8: *** Untitled ***
Capitolo 9: *** Un tramonto ***
Capitolo 10: *** La sottile melodia sotto l'albero ormai spoglio ***
Capitolo 11: *** Sensazioni beffarde ***
Capitolo 12: *** Il destino di un bocciolo distante ***
Capitolo 13: *** Encore. Encore tu me rends malade ***
Capitolo 14: *** Un ticchettio di voci come libellule impazzite ***
Capitolo 15: *** Fiocchi di neve in inverno ***
Capitolo 16: *** Oblio ***
Capitolo 17: *** Una nota solitaria ***



Capitolo 1
*** Sonata misera ***


In un istante piccolo quanto il buio
Quello che vedi
Quello che senti
Non è una luce che t’illumina il viso.
Cosa serve per renderti felice?
Cosa serve per renderti uomo?
A meno che tu non creda già di esserlo, niente.
E cadi. Cadi. Fin quando il vuoto non ti racchiude
In se, nella fossa che ti ha, dolcemente, scavato.
Non sono angeli ad essere percepiti ma
Esseri informi , come messaggeri della fine.

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Capitolo 2
*** Infinite goccie di carta sull'asfalto ***


Musica leggera sull’asfalto bagnato di azzurro
L’erba non la trovi più al suo stato naturale
Reclama, gialla; il veleno ha già ricoperto le sue vene setose.
Sopra o sotto, a destra o sinistra, urla inquiete invitano le corde
A non assecondare il mio sonno.
Musica leggera sull’asfalto bagnato già di azzurro
Arriva alle mie orecchie come dolce melodia
Mutevole ed improvvisa.
Sprofondo nell’acre odore che ella emana per dormir in pace un’intera vita.

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Capitolo 3
*** falsa imago ***


Che il nero ricopra la tua mente.
Credi che mai riuscirai a vedere bianco senza schiarire il vuoto dei tuoi pensieri?
Un fanciullino di ritorno dal livido sentiero si stende a guardar
Miriadi di fate danzar sull’arcobaleno delle voci.
Le senti? Le vedi?
Riesci a percepirne la bellezza folgorante,
Se d’improvviso il cielo le gocce trasparenti fa cadere giù?
E’ oramai troppo tardi per ammirare le streghe il ritual innalzare alla luna.
E’ oramai troppo tardi per capir che le illusioni rimangono mere ed inutili illusioni.
 

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Capitolo 4
*** Inconfondibile vuoto di note distorte ***


La candela. Il nostro barlume di luce.
Ricordi quando avevi timore perfino di sforarmi?
Una candela. Un nostro barlume di luce.
Ricordi quando decidesti di smettere di prestarmi attenzione?
Si è spenta. Il nostro barlume di luce è svanito.
Tu sei diventato invisibile come l’acqua del fiume sotto casa.
Domani è un altro giorno ed il mio amore per te non è ancora ceduto.

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Capitolo 5
*** Come fulmine in tempesta ***


Cieco è il tuo nome
Oh fulmine che riempi il cielo in tormenta.
Quando il sole è troppo basso da essere notato tu brilli più di ogni stella cangiante.
Un solo sguardo per accendere il mio cuore.
Non ti fidasti di me un solo giorno e mi lasciasti morire nella disperazione.
Eviterai mai di farmi del male?
Il mare non riesce più a guardarmi perché troppo malata.
E quando mi siederò sulla sua riva egli mi scaccerà come pezzo immonde
.

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Capitolo 6
*** Il filo rosso ***


Prendi il filo rosso di cui non posso fare a meno
E portalo al tuo braccio.
Facci un nodo così che non si sciolga.
Vedi? Non è stato difficile cambiarlo.
Tu che credevi nei libri e non nelle bozze
Tu che credevi nel mare e non nei frutti
Che ti accarezzano la pelle
L’hai cambiato.
Ciò che tu chiamavi fato era illusione.
Riuscirai mai ad ammetterlo anche di fronte a tale evidenza?
Abbandonerai nella foresta dispersiva
ciò di cui necessitavi o
Comprenderai ciò che c’è da comprendere?
In caso di ripensamenti taglia il filo prima che sia troppo tardi,
prima di rompere la fragile teca.

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Capitolo 7
*** Essenza intrappolata nella mente di un cuore malato ***


E poi vaghi senza meta su una pozzanghera fangosa
‘Il colore del suo viso è migliore del mio’
ti dici
Improvvisamente, mormorii sempre più vicini
Inondano il tuo senso dell’udito
Il colore del suo viso diviene nero acre
Credi di star sbagliando, di esser caduta in errore
Ma quel che tu senti è reale
La sua apparenza è come riflessa solo sullo specchio
Riuscirai mai a guardarci dietro?
Dovrebbe intrappolarci il cuore dentro
E portarlo con se in giro
Così da comprendere di possederne uno.

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Capitolo 8
*** Untitled ***


Laddove giunge la fiumara
Un tempo dimora di acque limpide e
Pesciolini sgambettanti
si trova una creatura malsana e priva di vita
non esiste quiete e bellezza laggiù
tutto è divenuto pian piano cupo
ed il piccolo fiume urla dal dolore
poiché il mostro ha osato
infettarlo con i suoi maleodoranti
artigli colorati di grigio scuro
e nero.
Non ritornerà, esso, nuovamente
Pieno di vitalità
ed
il marrone fasullo
Che ha preso il posto del cristallino trasparente
Mai lascerà quella reggia oramai bruciata.
Sguardi rinvanganti il passato sono speranzosi
Sperano in un suo domani migliore, di quel
Luogo che li ha fatti così tante volte sognare.
Il lugubre però mai riuscirà ad accontentare i loro
Desideri e di
Nero verrà dipinto anche il loro volto.

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Capitolo 9
*** Un tramonto ***


Il sole si dipinge di azzurro
Quando il mare si è ubriacato di rosso.
Donami la bellezza del rosa con cui tratteggi
Il cielo durante la mia sosta per volgerti lo sguardo.
 

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Capitolo 10
*** La sottile melodia sotto l'albero ormai spoglio ***


NOTA
Ho composto queste due poesie, che andrò ad inserire nella raccolta, un paio di giorni fa poichè volevo partecipare ad una specie di concorso.
Non mi sono state un granchè utili devo dire . Spero soltanto che le apprezzerete di più.

 Come note delicate, sulla brezza soffice e leggera,
Che soffia la mattina
nelle vesti di linfa vitale
Riecheggia il suono della tua voce
Che sapeva destarmi dal torpore viscido della
Mia mente.
Il tuo ricordo, scomparso come nuvole frettolose
Di far viaggi lontani,
non comparirà nuovamente illuminato da nuovi colori
nella memoria dei miei giorni.
Sarà colpa dei tuoi silenzi o del mio disinteresse?
Muore la foglia sull’albero ormai spoglio.
La tua presenza e la tua assenza si son fusi
Divenendo
Un’unica entità priva di forma.
Non peserà più il filo d’erba sul terreno
Quando
Con un gesto fugace della mia mano
lo strapperò
crudelmente
via
Riempiendo di speranze novizie
Il mio profondo.


 

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Capitolo 11
*** Sensazioni beffarde ***


Pezzetti di vuoto che si accendono nel buio della notte
Il luogo degli addii è ora più
Che mai spoglio
Delle sue vesti
Rappezzate di buio e verde acre.
Non visitarlo giammai
Se la morte non vuoi viver come pezzente.
Sol Quando aleggian l’odore
Della polvere nere
A visitarti verrà
Chiudi la porta del tuo cuore e lasciati guidare
Dalla luce bianca della luna rosata.

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Capitolo 12
*** Il destino di un bocciolo distante ***


L’acqua nel vuoto
Mentale della mia mente.
Pioggia sopra il sospiro che giace sulle mie
Labbra.
Un sorriso. Un vorrei che rimarrà celato nell’anima.
E’ impossibile
Credere di aver trovato il diamante
A distanza immensa.

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Capitolo 13
*** Encore. Encore tu me rends malade ***


Ed aspetti che arrivi
Nel freddo e duro inverno
Nessuna risposta
risuona dal buco del camino
Ed aspetti che arrivi
la pioggia t’inzuppa
Come una foglia abbandonata sull’erba
Ed aspetti che arrivi
I raggi del sole ti hanno sollevato nel vortice d’aria
Che rumorosamente era stato costruito
Da ferraglia malata
E quando è arrivato
È già troppo tardi
Tu sei sparita nella profondità della terra.

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Capitolo 14
*** Un ticchettio di voci come libellule impazzite ***


Sola e pensierosa varco

La soglia della terra.

I palazzi crollano in mille

Pezzi

Come schegge di vetro sulla

Mia pelle

che privano il passaggio della linfa

nelle mie vene;

scorre, essa, come porpora fino alle dita

ed io non ne sento più il piacevole

sfarfallio al mio interno.

il mondo urla di risate

quanto pecore ti hanno, oramai, circondato?

Il fiore è morto sotto la suola delle mia scarpa

Perché, la mia anima contagiata, non ne

Ha saputo avere cura.


 

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Capitolo 15
*** Fiocchi di neve in inverno ***


Ed il vento s'innalzò come un sospiro
ricoprendo il verde e l'azzurro.
Una formica raccoglieva le sue provviste
Chi la vide mai?
Nelle profondità della terra si riparava dal gelo mattutino.
Poi un bagliore
Un rumore
Una goccia di sangue.
Quanto può valere il comprare la felicità,
quando un tocco ti può portar via come 
una bufera in inverno?
L'acqua scorreva ed il cuore tremava.
Mai nessuno ricorderà quella povera formica 
che mise al primo posto il suo lavoro.

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Capitolo 16
*** Oblio ***


Domani
dicesti, domani spalancherò le porte degli abissi
e m'inoltrerò nell'oscurità della mia anima.
Ti guardai.
Assomigliavi a lei.
Poi ti sentì urlare. 
Non credo ritornasti mai più indietro.
Il mio volto era ricoperto di sogni distrutti.
Domani
dicesti, e come la neve a primavera ti sciogliesti.

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Capitolo 17
*** Una nota solitaria ***


Siamo fuoco che arde nel bosco legendario
La fiamma che illumina i pini e l'erba fresca 
Perdiamo il controllo al cantar del vento
Danziamo leggiadri sotto uno stuolo d'acqua color del mare.
Siamo un germoglio di grano nel prato fiorito
La bellezza che s'irradia nel blu delle violette
Non ci spezziamo
Dondoliamo incessantemente al suono di una tempesta.
Siamo foglie aride nel deserto
I lembi secchi immobili sulla sabbia
Sospiriamo
Poi sorridiamo
Poiché il cielo ci ha ora con se, tra le sue braccia.

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