A little love.

di Swaggie
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Can I help you? ***
Capitolo 2: *** I am in late. ***
Capitolo 3: *** I've never been so happy! ***
Capitolo 4: *** Whatever happens. ***
Capitolo 5: *** You and I...are wrong? ***
Capitolo 6: *** Adorable. ***
Capitolo 7: *** What a beautiful day. ***
Capitolo 8: *** I'm ok. ***
Capitolo 9: *** What's going on? ***
Capitolo 10: *** Thanks for all. ***
Capitolo 11: *** Sorry. ***
Capitolo 12: *** Open your eyes. ***
Capitolo 13: *** I can't wait. ***
Capitolo 14: *** I need you. ***
Capitolo 15: *** Thank goodness you're here. ***
Capitolo 16: *** You should give her a chance, you know? ***
Capitolo 17: *** Look that star. ***
Capitolo 18: *** Hidden. ***
Capitolo 19: *** What do you claim? ***
Capitolo 20: *** All is wrong. ***
Capitolo 21: *** It's time to talk, right? ***
Capitolo 22: *** Heartless. ***
Capitolo 23: *** ...What happened to you? ***
Capitolo 24: *** Don't touch him! ***
Capitolo 25: *** Worries. ***
Capitolo 26: *** I want you back. ***
Capitolo 27: *** My chance. ***
Capitolo 28: *** It always hurt. ***
Capitolo 29: *** How I can forget you? ***
Capitolo 30: *** Ending. ***
Capitolo 31: *** New Style. ***
Capitolo 32: *** I don't wanna forget! (damned memories...) ***
Capitolo 33: *** And...now? ***
Capitolo 34: *** I wanna love you. ***
Capitolo 35: *** Don't let me go... ***
Capitolo 36: *** At the end...I love you. (Everything it gonna be alright) ***



Capitolo 1
*** Can I help you? ***



Can I help you?


Hyukjae è un piccolo bambino un po' impacciato. 
A vederlo fa tenerezza con le sue guanciotte paffute e il suo dolce sorriso. 
E' ubbidiente, ma anche terribile. 
Non riesce a stare un attimo fermo. 
Salta da una parte all'altra, corre di qua, corre di là. 
Ma be', è piccolo. Ed è risaputo che i bimbi amano giocare e fare confusione. 
Ora è in camera sua. 
La stanza dalle pareti beige gli sembra sempre enorme. 
Quel posto con un pizzico di fantasia è diventata una giungla, un pianeta inesplorato, un circuito di macchine d'ultima tecnologia. 
Ora però è una stazione, e lui tranquillo muove il suo trenino blu, bianco e nero ridendo e ripetendo "Ciuf, ciuuuf!" 
Si alza e fa scorrere le ruote del treno sulle mura. 
Fa l'intero giro dell'ambiente, per poi stendersi sul letto. 
Fa urtare quel veicolo alla spalliera e dice con voce allarmata "Oooh, incidente, incidente!" Fingendo un incendio. 
Cambia di proposito voce, cercando di rendera più rauca. "Si pregano i visitatori...di andare giù." Mima il capitano che cerca di salvare la situazione. 
"Scendiaaamo." 
Con le dita grassocce crea i passeggeri. 
Una volta fatti scendere tutti, getta il treno sul cuscino urlando "Craaaash!" 
In quel momento sua mamma entra e sorride sulla porta. 
Lui ride. "Ciao, mammaaa!" 
"Ciao piccolo." 
"Guadda, sono vivi." 
Scende un po' a fatica dal grande letto, afferra il giocattolo e lo porta alla mamma. "E'...senza niente." 
La mamma lo guarda divertita. "E' vuoto Hyukkie. Si dice 'è vuoto' " 
Il piccolo ripete attentamente le due parole e la mamma felice gli scompiglia i capelli. 
"Ti va di andare al parco?" 
"Parco?" Chiede inclinando la testa. 
"Uno qui vicino. Vuoi?" 
Il bimbo batte le mani. 
 
E così si ritrova in macchina con i genitori. 
La sorella è con un'amichetta, saranno solo loro 3. 
Per tutto il viaggio tiene le mani incollate al finestrino del suo lato e fissa il paesaggio che scorre. 
Vorrebbe che si fermasse, per poter vedere meglio, ma anche lui sa che non può così ride dei suoi pensieri. 
Appena parcheggiano si fionda fuori, ma il padre lo raggiunge subito. 
Gli stringe con forza e tenerezza la manina e Hyukjae dice "Papi, ti voglio bene." 
"Anche io figliolo." Risponde l'altro dopo avergli lasciato un bacetto sulla guancia. 
La madre si unisce a loro e il piccolo prende anche la sua di mano. 
Poi si fa forza, e salta tenendo le gambe in aria. 
I genitori lo fanno volare e lui ride sereno. 
Si lascia tornare al suolo solo quando vede le giostre. 
Mentre i genitori prendono posto su una panchina libera, Hyukkie si unisce agli altri bambini. 
Sale sullo scivolo e scende contento. 
Il padre gli scatta qualche foto, la madre lo saluta con la mano. 
Hyukjae si sente bene, spensierato. 
Sale anche sull'altalena e comincia a parlare con due ragazzi ed una bimba. 
Gli chiedono di giocare a palla, e accetta di buon grado. 
Scende dal cavalluccio a molla, si allontana di pochissimo e comincia la partita. 
I suoi lo incitano, e lui nota che stanno parlando con altre persone intanto. 
Sta vincendo lui, saltella. 
"Stai perdendo!" Fa la linguaccia alla ragazza che mette il broncio e torna dai suoi che cercano di rincuorarla. 
Alza gli occhi al cielo. 
La palla finisce dietro un cespuglio. 
Corre in quella direzione per riprenderla. 
"Hyukjae!" La voce del padre lo fa fermare e voltare. "Dove vai?" domanda alzandosi. 
"La palla!" Fa cenno dietro i cespugli e ricomincia a correre. 
Il padre riprende posto e lui supera la siepe. 
Si china verso la palla, ma qualcosa attira la sua attenzione. 
E' qualcosa che viene da lì vicino. 
Sembra un pianto. 
Prende la palla sotto braccio, e nel farlo si taglia il dito per un rametto parecchio appuntito. "Ahi!" 
Si porta il dito sotto gli occhi. Osserva la goccia di sangue che comincia a fuoriuscire e l'asciuga strofinando il dito sulla maglia nera e bianca. 
Decide di scoprire cos'è quel suono, quel lamento. 
S'incammina spedito e tranquillo e si diverte nell'ascoltare le foglie autunnali che scricchiolano sotto le sue scarpette blu. 
La palla gli sfugge e quando la riprende finalmente vede. 
A piangere è un bambino che gli da le spalle. 
Si stropiccia freneticamente gli occhi con le mani. 
Hyukjae nel vederlo si sente male per lui. Perchè piange? Perchè è solo? 
Ingoia la saliva che sente in bocca e si avvicina. 
Il bambino che ha di fronte sentendo dei rumori si volta ad occhi sgranati. 
Hyukjae pensa che siano davvero belli, anche se sono rossi e gonfi. 
"...E-ehy." Perchè balbetta? Non sa che dirgli e non sa perchè il cuore gli batte così forte all'improvviso. 
Ha paura di sentirsi male e porta una mano al petto. 
Quello che piange tira su col naso rumorosamente e Hyukkie gli si avvicina. 
La palla rotola indietro, ma poco importa. 
Ora sente che deve far sorridere quel piccoletto. 
Gli poggia una mano in testa. "Non piangere." Gli dice sicuro. 
Ma quello non lo ascolta, anzi fa peggio. 
Si getta in avanti all'improvviso stringendo fra le braccia esili le gambine di Hyuk. 
Per poco non gli fa perdere l'equilibrio. 
Si ritrova a sedere anche lui ma ora è intenerito. Gli circonda le spalle con un braccio poggiando la testa sulla sua spalla. 
L'altro sembra sentirsi consolato e lo stringe tirandogli la maglia. 
Finalmente smette di singhiozzare e si mette a fissare il vuoto che ha davanti. 
Hyuk gli agita una mano davanti per farlo riprendere. 
L'altro sorride fra sè e gli stampa un bacio sulla guancia sorprendendolo. 
Hyukjae si tocca la parte ancora umida e sente una specie di sollettico in quel punto, forse è arrossito. 
'E' divertente arrossire.' pensa allora. 'Voglio arrossire ancora.' 
"Come...ti chiami?" Domanda. 
Il piccoletto lo guarda. "Donghae." la sua vocetta è rotta per il pianto, eppure lui sembra più rilassato. 
"Posso aiutarti?" 
Solo ora nota che poco distante c'è una bicicletta. 
Sembra essersi rotta, magari per quello si dispera. 
"Eunhyuk!" Una voce in lontananza lo richiama. 
Si volta deluso. 
Quando riguarda il bambino gli dice triste "Devo andare. E' il mio papà." 
Quello annuisce e lui si tira sù. 
"Ci...ci rivediamo?" 
Hyuk rimane sorpreso da quelle parole. 
"Sì." Gli viene d'istinto rispondere. 
"Domani ritorna qui." 
Annuisce. 
Stavolta e lui a dargli un bacetto casto sulla guancia destra. 
"Ciao! E ...e non piangere più!" 
Dice allontanandosi. 
L'altro ride, e quel suono riempe le orecchie del dolce Hyukkie. 
Donghae. 
Chissà perchè solo quel nome lo fa stare bene. 

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Capitolo 2
*** I am in late. ***


I am in late. 

Hyukjae è tornato a casa. 
E' nel letto, gli stanno rimboccando le coperte. 
Il padre gli fa il solletico, la madre li guarda divertiti. 
"Domani...parco. Ancora." Sussurra facendo sprofondare la testa nel cuscino morbido. 
La donna gli accarezza il viso. "Hyukkie, non so se possiamo portarti domani." 
"Ma...mamma!" Scatta a sedersi. 
"Mica ci puoi andare tutti i giorni?" Interviene il padre. 
"Ma io...solo domani!" Eunhyuk congiunge le mani a mo' di preghiera. 
Fa anche gli occhietti dolci e sporge in fuori il labbruccio. 
I suoi sembrano cedere quando fa così. 
Ma stavolta non funziona. 
"Vedremo domani." Gli sorride l'uomo per farlo stare buono. 
Non è la risposta che Hyukjae si aspettava, vuole un sì netto. 
Mette il broncio. 
La madre gli posa un bacio sui capelli. 
"Dormi piccolo, a domani." 
Si alza col padre ed entrambi gli sorridono ed escono richiudendosi la porta alle spalle. 
Il buio della stanza da fastidio a Hyukkie. 
Si sente osservato e comincia a credere di non essere solo. 
Un rumore strano lo preoccupa di più allora si nasconde sotto le coperte portandosele fino al naso. 
Si guarda intorno ma non distingue i contorni di nulla. 
Cerca di resistere, ma non ci riesce. 
E' costretto ad accendere di fretta la lucina che ha sul comodino. 
Ha promesso ai suoi e a se stesso che avrebbe cercato di superare la paura del buio, ma non ce l'aveva fatta stavolta. 
Quella luce azzurrina lo tranquillizza. 
Si volta di lato e stringe al petto il suo coniglietto di peluche. 
Gli da un bacetto augurandogli la buonanotte. 
Controlla un'ultima volta l'ambiente e finalmente si addormenta. 
 
 
La mattina seguente si annoia. 
Ha giocano con il suo bunny, il coniglietto, ha fatto colazione, ha giocato con sua sorella. 
In quel momento sta suonando la piccola tastiera. 
Sta cercando di fare il bravo e di non fare domande in modo che i genitori il pomeriggio lo portino al parco. 
E così resta lì, fermo a muovere le dita su quei tasti. 
Il padre nella stanza accanto è al telefono, probabilmente è una cosa di lavoro. 
La mamma sta preparando il pranzo, sua sorella si è appena addormentata sul divano. 
La guarda, si alza e trascina la copertina rosa fino a lei coprendola. 
Le passa una mano fra i capelli e sorride. 
Torna saltellando al suo ritmo e nota che il padre lo sta guardando. "L'hai coperta, Hyukjae?" 
Annuisce deciso. "Se no sente freddo." 
Il padre sorride. "Ma che bravo che sei." 
Si siede al suo fianco domandandogli di fargli ascoltare ciò che sta creando. 
Eunhyuk tutto pimpante gliela fa sentire. 
Alla fine il suo vecchio applaude fischiando. "Ma che bravo! Diventerai un musicista eccezionale." 
"Io...voglio essere ballerino." 
Il padre inclina la testa. "Davvero Hyuk?" 
Annuisce. 
Gli è sempre piaciuto ballare. Nelle recite, è sempre lì in prima fila. E' il primo ballerino e a lui fa davvero piacere. 
"Bene. Impegnati e ci riuscirai." 
E detto questo si rialza e va a dare una mano alla mamma. 
Già Hyukkie si deve impegnare. 
 
 
Finiscono di mangiare e la  madre rimprovera i figli che continuano a tirarsi molliche di pane. 
Ridono e finalmente la smettono solo quando restano seduti solo loro due. 
Hyuk scende, e porta il suo piatto in cucina alla mamma che li deve lavare. 
"Mamma mamma." La chiama. 
Lei prende il piatto e lo guarda. "Che c'è?" E' ancora nervosa per prima a giudicare dal tono che usa. 
Hyuk sospira. "Mi porti al parco?" 
"Hyuk, ho un impegno oggi...emh, perchè non chiedi a papà, ti va?" 
Mette del detersivo su alcuni contenitori. 
Il bimbo esce dalla cucina. 
"Papà, papà!" Chiama a voce alta per farsi sentire. 
"Ehy, sono in studio, vieni piccolo!" 
Attraversa il corridoio ed entra nella stanza. 
Il padre lo fa sedere sulle sue gambe. "Che c'è?" 
"Mi porti al parco?" Domanda Eunhyuk sorridendo timido e abbasando la testa. 
"Oh...Hyuk, ho parecchio lavoro per domani...non penso sarà possibile." 
"Oh, ti prego!" 
Dopo qualche minuto di silenzio, il padre si sistema meglio gli occhiali da lettura sul naso. 
"Facciamo così, cerco di finire in fretta così ti porto, ok? E ci portiamo anche tua sorella!" 
Hyuk si innervosisce. Sa già che se verrà anche lei sarà costretto a portarsela dietro e lui vuole stare con quel Donghae. 
"...Va bene." Non dice nulla, e scende velocemente. 
Si chiude in cameretta e aspetta che il padre finisca. 
 
 
 
Donghae è seduto proprio dove ieri ha fatto quello strano incontro. 
E' tutto uguale. Gli uccellini cantano, il vento fa cadere alcune foglie...l'unica differenza è che non piange. 
La mamma sa che è lì dietro, seduto accanto a quell'antica quercia ed è tranquilla. 
Anche se non sembra preoccuparsi molto del figlio o dei suoi spostamenti essendo molto presa da un'animata conversazione al cellulare. 
Donghae guarda il cielo. 
Guarda le nuvole che si spostano e sussurra "Anche le nuvole camminano..." 
Si stende sull'erba. 
Una farfalla con le ali variopinte si posa su un grande fiore lì vicino. 
Spalanca la bocca sorpreso. Non ne ha mai vista una così bella. 
Si mette a sedere e si trascina a terra avvicinandosi un po'. 
Gli piacciono solo le ali, il corpicino lo trova strano e brutto. 
"Eunhyuk" Dice. Sì, è quello il nome che vuole dargli. 
Perchè quella sua vista l'ha fatto sorridere. 
Si avvicina ancora e ancora...
Allunga l'indice destro per toccarla ma quando è ad un soffio dalle ali, questa scappa via. 
Sobbalza non aspettandosi quel gesto e ride di sè. 
Guarda l'insetto volare su, su...sempre più in alto. 
'Eunhyuk, dove sei?' pensa. 
Sta aspettando da parecchio, ormai si è fatta quasi sera. 
La voce della madre lo fa riprendere. 
"Donghae!" Sembra arrabbiata. Forse è per quella chiacchierata di prima. 
"Dobbiamo andare, corri." Si avvicina a lui e lo prende per mano. 
Donghae cerca di liberarsi da quella stretta. "No, mamma! A-aspetta!" 
Impunta i piedi al suolo, ma non è forte come lei. Ben presto si accorge di essere portato senza alcuna fatica. 
Ma non può andarsene ora, no. Deve aspettare Hyukjae, deve arrivare. Aveva detto ci sarebbe stato. 
Comincia a piangere. 
La madre lo prende in braccio e si ferma guardandolo. 
Prende un respiro per restare calma. "Hae, piccolo mio, è tardi. Dobbiamo preparare la cena. Hai dimenticato che stasera ci sono anche i nonni? Dai, ci torniamo." 
Hae deglutisce e ansima. Si asciuga le lacrime col dorso paffuto della mano. 
"Altri...5 minuti." 
La mamma è intenerita, vorrebbe accontentarlo, ma davvero non può. 
"No, Hae. Mi dispiace ma stavolta no. Ti porto domani e restiamo tutto il tempo che vuoi." 
E' un anno ormai che tutti i pomeriggi Donghae va a svagarsi in quel parco. 
Ricomincia a piangere,  ma è costretto ad arrendersi. 
Non si accorge però di aver lasciato lì, sotto l'albero la sua tartarughina di gomma. 
Cerca di calmarsi ma stavolta non può smettere di piangere, perchè non c'è Eunhyuk a consolarlo. 
 
 
Quando finalmente arrivano, Hyukjae dice "Vado a vedere una cosa!" E prima di essere fermato corre nel posto destinato all'incontro. 
Continua a correre ma quando supera la siepe, rimane deluso. 
Donghae non c'è. 
Si guarda intorno. Magari ha sbagliato posto...
Ma no, c'è lo stesso albero, lo stesso rametto con la quale si è tagliato il dito. 
Si sistema il cerottino che gli aveva messo la madre al loro ritorno e sospira. 
Ci è rimasto male. 
Fa qualche passo e qualcosa richiama la sua attenzione. 
Si china e prende fra le mani una piccola tartaruga di pezza. 
Se la volta fra le dita e sulla pancia nota qualcosa. C'è scritto 'Donghae! :D' 
Sente gli occhietti pungergli. E' stato lì allora, e lui non è arrivato in tempo. 
Arriva la sorella che gli dice "Hyuk vieni sull'altalena?" 
"No!" Urla. Tira un calcio a quell'odioso rametto appuntito e lo spezza. 
La sorella si sorprende ed in silenzio torna indietro. 
"A casa!" Continua ad urlare vedendo il padre. 
"Ma come? Fino a poco fa volevi a tutti i costi venire qui e ora?" 
"A casa!" Ripete il bambino sbattendo un piede a terra. "Domani, ci torniamo domani!" 
"No Hyuk, ora aspettiamo. Siamo arrivati fin qui e tua sorella si sta divertendo." 
Eunhyuk tira un calcio ad un sassolino. "Uffa!" 
Così se ne ritorna dove ha trovato la tartaruga e si mette a guardare il cielo. 
Quasi si addormenta a restare lì, pensando un milione di cose strane. 
Quando delle voci gli intimano che è arrivato il momento di tornare, a fatica si alza e trascina i piedi fino alla macchina. 

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Capitolo 3
*** I've never been so happy! ***


I've never been so happy!


Eunhyuk quella sera non riesce a prendere sonno.
Rimane tutto il tempo a giocherellare con quella tartarughina fra le mani.
Gliela ridarà ne è certo.
Aveva paura che Donghae avesse potuto pensare che lui l'avesse fatto di proposito a non esserci, ma non è stato così.
E Hyuk sta male.
All'inizio, quando i suoi l'avevano salutato e lui era rimasto solo aveva versato delle lacrime sul cuscino.
Finalmente i pensieri sembrano sparire dalla sua capoccetta e la pace che gli conferisce il sonno sta per arrivare, ma proprio in quel momento sente le voci della famiglia che lo richiamano per la colazione.
Fatica per non addormentarsi con la faccia nel piatto e per darsi una mossa.
Quel giorno c'è scuola.
Si veste e prepara a stento ed il viaggio in macchina lo passa giocando con la tartarughina.
"Dove l'hai presa?"
"E' di un mio amico." Risponde alla madre continuando a far saltellare quel pupazzetto. Poteva definirlo così? In cuor suo, il solo chiamarlo amico, lo rendeva speciale. Non era un amico come tutti gli altri.
"E perchè ce l'hai tu?"
"Ho dimenticato di riportarglielo, lo faccio oggi."
S'intristisce ripensando alla giornata precedente.
Detto questo, scende aprendo lo sportello del veicolo grigio scuro.
"Buona giornata!"
"Ciao mamma!"
Hyukkie con lo zainetto in spalla e lo sguardo vigile della madre puntato su di lui, raggiunge la sua maestra che lo aiuta a togliere cartella e giubbino.
Toglie le scarpe e le lascia in un angolino all'entrata insieme ad altri, come minimo, 10 paia.
E' pieno zeppo di bambini lì dentro.
Chi corre, chi piange, chi ride divertendosi ad inseguirsi, chi si rilassa e sorride sulle giostre varie, chi dorme anche, e chi se ne sta seduto con aria spaesata e la testa inclinata.
Hyuk ha un tuffo al cuore.
Si sorprende di come questo reagisce, non gli è mai capitato. Deve forse avvisare qualcuno?
Oppure è semplicemente Donghae a fargli questo scherzetto?
Lo raggiunge di corsa senza riuscire a togliersi dalla faccia quel sorriso.
Donghae alza lo sguardo e si sorprende.
Hyukjae senza esitare lo abbraccia.
Non gli importa se magari Hae non lo vole, lui ne ha quasi bisogno.
Sono così carini, entrambi stretti e contenti con quell'aria tenera.
Il primo a parlare é Hae. "...Eunhyuk?"
"Che fai qua? Non stai a scuola?"
"Questa è la scuola mia."
Hyuk lo guarda perplesso.
"E'...il mio primo giorno."
Arriva la maestra. E' una donna minuta, con degli occhi marroni e capelli neri di lunghezza media che quel giorno ha raccolto in una coda morbida.
Si piega per guardarli.
"Hyukjae lo conosci?" sorride. "Visto Donghae? Ora puoi giocare con qualcuno."
Regala ai due un sorrisetto.
La giornata passa abbastanza in fretta. Tre ore e più sono volate.
Donghae ed Eunhyuk sono rimasti a parlare per tutto il tempo senza mai annoiarsi.
Hanno scoperto nuove cose su di loro, hanno notato di avere cose in comune, si divertono.
Ignorano qualche bimbo che vuole inserirsi nella conversazione, ma non lo fanno per cattiveria.
Semplicemente è un qualcosa di loro, qualcosa di privato in un certo senso, e non vogliono che altri sentano i loro segreti, le loro vite.
Tutto va bene, scherzano come se si conoscessero da sempre.
E poi un'altra maestra dalla soglia della porta dice "Si va in giardino!" e tutti vi si fiondano.
Eunhyuk e Donghae sono seduti nella vaschetta con la sabbia.
Stanno scavando delle buche e riempiono dei secchielli colorati.
Donghae lo guarda. "Ma com'è che ti chiami?" Quella domanda gli preme dall'inizio.
Lui sa si chiami Eunhyuk, ma parecchi lo chiamano...
"Hyukjae."
Donghae rimane deluso. "Ma...Eunhyuk..."
"E' il mio soprannome."
Donghae sorride. "Mi piace."
Continuano a scavare e nessuno si appresta a parlare stavolta.
Si divertono a creare scritte e strani disegni con le dita e a tirarsi un po' di quella sabbietta.
Donghae ride di gusto e Hyuk pensa 'è davvero bello' .
Ad un tratto qualcuno attira la loro attenzione.
Un ragazzo di statura grande, una specie di bulletto, tira lontano il pupazzo di una ragazza indifesa che corre per riprenderselo.
Scoppia a piangere quando vede che si è rotto.
Deve intervenire l'insegnante per fermarli.
Hyukjae nota l'aria improvvisamente triste di Hae.
"Che c'è?" Gli chiede.
L'altro scoute il capo e la sabbia scivola lenta dalla paletta mentre la scosta verso il secchiello.
Hyukkie gli posa una mano sulla gamba.
E Donghae allora parla. "E' che...ho perso una cosa."
Gli occhi di Hyuk s'illuminano, deve dargli la tartaruga!
Così si alza, senza dire nulla e lasciando l'altro sorpreso.
Torna all'entrata, dove ci sono le scarpe e i giubbini.
Si sporge verso il suo e fruga nella tasca destra.
Si ferma quando riesce a prendere qualcosa.
Poi si affaccia alla finestra che da lì da al giardino, ma Hae non c'è.
E' sparito di nuovo.
Controlla meglio e si rattristisce.
Poggia una mano al vetro quando un'altra gli si posa sulla spalla.
E' lui!
"Ehy...ma dove corri?!" Gli dice l'altro.
Ride.
"Tieni, è tuo, vero?" Porge gentilmente la tartarughina al padrone.
A Donghae brillano gli occhi. Si passa fra le mani il giocattolino. 'Allora...ieri è venuto alla fine.' pensa.
"Tu...ieri..."
Hyuk annuisce. "Sì. Ma...tu non c'eri più." Abbassa il capo.
Donghae gli getta le braccia al collo ed entrambi perdono l'equilibrio finendo a terra. Non si fanno male, e scoppiano a ridere.
Hae si solleva, e aiuta l'amichetto.
La campanella in quel momento suona, c'è un gran baccano.
Bambini che corrono, urlano, ridono e vanno dai genitori escono da tutte le parti.
Le maestre li controllano, ma i due sembrano non accorgersi di niente, mentre le loro manine sono ancora intrecciate.
Poi una voce femminile, dolce richiama Hyukjae.
E' sua madre, lo sa.
"Ci...vediamo domani?" Domanda al suo nuovo migliore amico.
"Sì!" annuisce allegro l'altro.
Hyukjae non sa come salutarlo.
Vorrebbe abbracciarlo, dargli un bacino, dargli la mano, salutarlo con un semplice cenno.
Preso dall'indecisione non fa nulla, semplicemente corre via.
Quando è quasi accanto alla mamma Donghae lo chiama a voce alta, allora si ferma e si volta sorpreso.
Hae Lo raggiunge di corsa e si piega per l'affanno.
"T-tieni..."
Gli apre le mani e gli infila qualcosa dentro richiudendole.
Hyuk ha visto, è la tartaruga.
"D-Donghae, è tua."
"No." Scuote il capo l'altro. "Voglio che la tieni tu. Sarà...la nostra mascotte!"
Getta lo zainetto ai suoi piedi e prende un pennarello dal portapastelli.
Accanto il suo nome mette un trattino e ci scrive 'Hyukjae/Eunhyuk.'
Posa tutto e guarda la madre che è appena arrivata.
"Ciao! Ti voglio bene Hyukkie!~" Lo saluta con la mano e va via, verso quella donna abbracciandola.
Eunhyuk resta lì, a sorridere per quel gesto che lo fa stare davvero bene.
La madre che ha visto tutto lo guarda con un sorrisetto. Gli fa segno d'entrare in macchina e quando il piccolo obbedisce e lei fa lo stesso gli chiede "Chi è quello? Un nuovo amichetto?"
Hyukkie sorride. "Sìsì!"
Non è mai stato così felice.
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Capitolo 4
*** Whatever happens. ***


Whatever happens. 


Eunhyuk non è più un bambino, è cresciuto. 
Ora ha 27 anni. 
Sono cambiate tante cose, è cambiato lui. 
E' cresciuto, ha imparato tanto, sbagliato, capito varie cose. 
Ma non dimentica ciò che ha passato con Donghae. 
Si conoscono da una vita, e quando è con lui si sente ancora bene come non lo è con nessuno. 
Ora è steso sul divano e tra le mani, ha proprio quella tartaruga di tanti anni fa. 
Si potrebbe dire che è in condizioni pessime, ma per lui è sempre bellisima. Proprio come lo è per Donghae che entra in quel momento. 
Condividono l'appartamento da due anni. 
Sono semplici amici, si divertono, eppure per entrambi da un po' di tempo c'è qualcosa di strano, qualcosa che non sanno spiegarsi. 
Donghae sorride, raggiungendo il biondo. 
Gli si siede accanto e prende la tartaruga sfilandogliela dalle mani. 
La riguarda intenerito e dice "Sai, magari è ora di trovarne un'altra di mascotte." 
Eunhyuk lo guarda male. "Ma stai scherzando vero? Non se ne parla!" Se la riprende. 
Donghae ride del cambio d'umore dell'altro. 
"Ci sei più affezionato tu che io." 
Hyukjae è colpito da quelle parole. 
Forse è vero, ma quel semplice pupazzetto significa tanto per lui. 
Non gli importa se magari i colori non sono più quelli di una volta, se c'è qualche parte rotta...lui ama quella tartaruga. E la terrà per sempre. 
Donghae lo riporta sulla terra scostandogli la frangetta dagli occhi. 
Eun rabbrividisce a quel solo tocco, ma cerca di non farlo vedere. 
Piano fa scivolare la mano in quella dell'amico e la stringe. 
"Oggi è proprio una brutta giornata, eh?" Domanda il moro, ricambiando la stretta. 
In effetti, il tempo è orribile. 
Il cielo è grigio, interamente coperto di nuvole. 
Piove ormai da tanto, e sembra non voler smettere. 
C'è una strana malinconia nell'aria, una tristezza che alleggia su tutto. 
Ed Eunhyuk detesta queste giornate. 
Non si ha praticamente voglia di fare nulla. 
Sospira ed annuisce. 
Donghae si alza lasciando andare la mano del biondo che ci rimane male. Gli piaceva quel dolce contatto. 
Lo segue con lo sguardo finchè non arriva alla finestra ed osserva il paesaggio. 
Hyuk si morde le labbra. 
Perchè si sente strano con lui? 
Cioè, non che sia una novità, ma ora il desiderio di vederlo come qualcosa di diverso come un semplice coinquilino è più forte. 
Quel desiderio supera qualunque altra cosa, e non dovrebbe. 
"Hyukkie?" Donghae lo guarda. "Sai...sei quello che mi è stato più vicino." 
Il cuore di Hyukjae comincia a correre. 
Cerca di calmarsi, non vuole che l'altro veda qualcosa di strano. "Oh...be', lo stesso posso dire io di te." 
Cala un silenzio abbastanza pesante finchè Hae non annuncia che usce per fare due passi. 
"Ma come, con questo freddo e tempo?" Prova a fermarlo il biondino. 
"Un po' di freschetto fa bene!" Risponde l'altro accennando una risatina. 
Hae infila il giubbino di pelle, prende l'ombrello blu ed esce chiudendosi la porta alla spalle che per via della corrente sbatte. 
Hyuk rimane a guardare il soffitto bianco. 
Quel silenzio lo infastidisce. 
Si sta proprio annoiando. 
Pian piano la noia lo fa addormentare, e quello che sogna non migliora la giornata. 
 
 
Donghae lo guida per mano. Sono nel solito parco, oramai sono 2 anni che vanno lì. 
Continuano a correre finchè non arrivano nel loro 'posto segreto', se così lo si può definire. 
E' aperto a tutti, eppure nessuno ci va mai. Si ritrovano sempre soli, quasi fosse destino. 
Si siedono sotto la grande quercia che fa ombra. 
E' una calda giornata d'estate, parecchio afosa. 
Una leggera brezza fa muovere le foglie dei rami sopra le loro teste facendole sfregare fra loro. 
Hyuk posa la testa al tronco, si sente stanco. 
Donghae gli sorride poi guarda il grande prato verde che li circonda. 
"Dongie?" 
Sussurra dopo un po', desideroso di sentire ancora la dolce voce del compagno. 
"Sì, Hyukkie?" 
"E' sempre bello stare qui." 
"Sì..." 
Altro silenzio. 
Un uccellino canta in lontananza, ma apparte quel suono in sottofondo piacevole, non si sente null'altro. 
"Mi fai una promessa?" 
"Dipende" ride Hae. 
"Dai scemo...Saremo amici per sempre? Qualunque cosa accada?" 
Gli occhi di Eunhyuk si fissano in quelli che ha di fronte. 
Vuole avere Donghae sempre vicino, in ogni istante. Non importa se ci saranno difficoltà in futuro, le supererà con lui. 
Donghae sorride a trentadue denti. Stringe con il suo mignolo quello di Hyuk che ha sollevato poco prima. 
"Saremo sempre insieme." 
"Sempre?" 
"Se lo vorrai Hyukkie, si. Sempre." 
Si sorridono con gli occhi. 
Ormai, l'uno è diventato parte dell'altro. 
 
Apre gli occhi di scatto. Ansima. 
Sospira chiudendo gli occhi e tastandosi con una mano la fronte imperlata di sudore. 
E' sorpreso di aver riascoltato in sogno quella promessa, quella giornata che al solo ricordo gli riempe il cuore di gioia. 
Il suo respiro si tranquillizza. 
Si alza e si stiracchia. 
Decide di buttarsi sotto la doccia, lo farà sentire meglio magari. 
'Donghae, perchè mi fai quest'effetto?' 


 
 
 
Donghae è fuori. Piove poco, ha l'ombrello aperto. 
L'odore della pioggia gli è sempre piaciuto, lo trova una specie di tranquillante. 
Gli piace fare passeggiate così. 
Continua a camminare fra gli edifici grigi della città e cerca di sgombrare la testa da quell'unico pensiero ormai fisso: Hyukjae. 
Si ostina a pensare di ritenerlo soltanto un amico, ma il cuore sembra suggerirgli qualcos'altro. 
In passato, c'erano stati momenti un po' imbarazzati fra loro, e non dovevano esserci fra uomini. 
A meno che non si è gay, giusto? 
E lui...non lo era. 
Doveva ammeterlo però, l'amico era davvero un bel ragazzo e aveva desiderato più di una volta essere una ragazza solo per poter saggiare le sue labbra. 
Perchè Hyuk non poteva esser gay, proprio no. 
Con un semplice sguardo un sacco di ragazze gli cadevano ai piedi. 
E neanche lui poteva lamentarsi quindi doveva  smetterla di pensare cose...'insolite'. 
'Aaah, Eunhyuk tu mi metti proprio in crisi.' 

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Capitolo 5
*** You and I...are wrong? ***


You and I...are wrong?

La luce, che entra dalle finestre fa svegliare Hyukjae. 
Si stroppiccia gli occhi per poi sbadigliare stiracchiandosi. 
Si accorge che qualcuno lo sta abbracciando, e quando si volta e si ritrova ad un soffio dalle labbra di Hae diventa rossissimo e in un attimo scatta in piedi. 
Per il gesto improvviso, per poco non inciampa nelle lenzuola e Donghae stringe gli occhi. 
Li apre dopo poco ed Eunhyuk non sa che dire. 
"...Umh, giorno Hyukkie." 
La sua voce un po' roca è così dannatamente sexy. 
Una parte di lui gli si vorebbe gettare addosso, ma non può, cosa ne sarebbe poi della sua dignità, della loro amicizia? 
"...C-Ciao." balbetta per poi uscire e chiudersi in bagno. 
Gira la chiave dorata nella serratura e poggia la schiena al legno freddo. 
Sospira. 
Si avvicina al lavandino e si sciacqua il viso per bene. 
Si asciuga dopo un po' e quando si calma, riapre la porta. 
Donghae è in cucina. Davanti ha una tazza piena di latte e cereali e se ne sta tranquillo come se non fosse successo nulla. 
'Tzè.' pensa in un primo momento. Poi ci ripensa 'Ma giustamente, per lui è tutto normale.' 
"Ehy." Lo richiama mangiucchiando. "A che ora vai a danza?" 
Già quel giorno ha una lezione abbastanza pesante. 
Alla fine ci sta riuscendo. 
Proprio come gli aveva suggerito il padre una mattina, si stava impegnando e ci stava riuscendo a realizzare il suo sogno. 
Ora stava preparando insieme al suo insegnante e la sua classe una specie di musical e sarebbero venute persone importanti a vederli che avrebbero potuto offrire iscrizioni per scuole prestigiose. 
Non poteva lasciarsi sfuggire un'occasione del genere. 
"Alle 10." 
"Be', non dovresti darti una mossa allora?" 
Hyuk guarda l'orologio; le 9:15. 
"Si!" Quasi urla facendo ridere Hae. 
Beve in fretta del latte fretto, qualche biscotto e corre a prepararsi. 
Ah, gli mancano i tempo in cui era svegliato in tempo dai suoi e trovava la colazione già fatta. 
Quelli sì che erano bei momenti. 
Anyway, si veste e prende la sua borsa. 
"A che ora torni?" Gli urla Donghae dal salotto. 
"Finisco alle 13!" Gli risponde. 
Si guarda un'ultima volta allo specchio e saluta il compagno.  
Vorrebbe baciarlo, anche sulla guancia ma potrebbe trovarlo strano. 
Mentre chiama l'ascensore e si dirige alla palestra poco distante si ricorda di quel giorno che lo segnò in un certo senso. 
 
 
Le maestre avevano cominciato a cercare di separare Donghae e Eunhyuk. 
Continuavano a dire che passavano troppo tempo insieme e che dovevano legare anche con altri. 
Ma alle elementari, sembravano tutti antipatici, noiosi. 
E poi, non erano visti di buon occhio. 
Una volta a ricreazione, all'ultimo anno, il solito bulletto ridicolo li prese in giro dicendo "Ma che siete gay? State sempre insieme!" E tutti avevano riso. 
Il professore era rientrato e tutti avevano ripreso posto tranquillamente, ma Hyuk si era sentito male. 
Gay. 
Non ci aveva mai pensato. 
Non credeva di esserlo eppure quella parola gli aveva mosso qualcosa dentro. 
Donghae dal canto suo parve non fregarsene proprio e gli restò accanto. 
Ma anche le madri si misero. 
Hyuk rimase quasi a bocca aperta quando la sua gli fece un discorso che lo mise estremamente a disagio. 
Iniziò con dire che bisognava legarsi anche ad altri e finì col dire che un ragazzo doveva stare con una ragazza. 
Ma avevano frainteso, loro due non stavano insieme in quel senso.  
Sconvolto la mattina seguente si intrattenne nel giardino della scuola. 
Hae lo seguì. 
Hyuk si sedette sul muretto. 
Lo guardò e sospirò. 
"Dicono che non dovremo stare sempre insieme. Che è sbagliato." 
"Sì, ho sentito." Rispose l'altro che accorgendosi del fatto che Eunhyuk fosse triste gli si avvicinò e lo prese per mano. 
"Non ascoltarli, noi non facciamo niente di male." 
Ma Eunhyuk restò impassibile. 
Lo guardò e pensò che magari davvero avrebbero dovuto allontanarsi un po'. 
Riguardò quella figura in controluce che lo osservava preoccupato. 
Il fatto che voleva tirarlo su lo fece sentire meglio. 
Aveva ragione, non facevano nulla di sbagliato in fin dei conti. 
Con un balzo si ritrovò affianco dell'amico e lo strinse forte. 
Si sentì protetto fra quelle braccia, e si ripromise che non avrebbe permesso  a nessuno di allontarli. 
 
Entra nella sala salutando i suoi compagni e cerca di scacciare quei brutti pensieri dedicandosi completamente alla danza. 
'Donghae, io e te siamo sbagliati.' 
 
 
Quando finalmente le lezioni finiscono, Hyukjae si concede una tregua. 
Si getta a sedere a terra dando le spalle al grande specchio. 
Si sente ancora triste per quei ricordi che gli gravano sul cuore. 
Ellie, una ragazza che a quanto pare sembra interessarsi a lui, si siede al suo fianco. 
Hyuk beve tranquillamente un po' della sua bevanda energetica e lei lo guarda sorridendo. 
Il ragazzo è imbarazzato per quelle attenzioni che riceve in continuazione, non sa come comportarsi. 
Non vuole allontanarla, è comunque un'amica, ma non vuole s'illuda. E' una situazione particolare. 
"Sei stato fantastico oggi, come sempre." Gli dice con un tono strano. 
Eunhyuk sorride. "Grazie..." 
Un loro compagno si carica lo zaino in spalla e li saluta dicendo "Ci vediamo dopodomani!" 
"Ciao, Hyun Joong!" lo salutano. 
La porta si richiude e restano soli. 
Hyuk fa per alzarsi, ma lei lo trattiene per una mano. 
"Qualche volta...ti va di andare da qualche parte?" Dice timida. 
"Da...qualche parte, dici?" Ripete confuso Eun. 
"Sì." 
"Emh, non so. Sono parecchio impegnato nell'ultimo periodo." 
La ragazza ci rimane male e Hyuk che è troppo buono le dice per rimediare "Ma magari qualche volta riusciamo ad organizzarci, no?" 
Le brillano gli occhi. 
Il biondo si morde la lingua. Deve imparare a saper rifiutare. 
"Bene! Allora...ci organizziamo ok?" 
Lo lascia andare e si tira su. Gli schiocca un bacio innocente sulla guancia e prende le sue cose. 
Hyukjae finalmente libero si affaccia alla finestra per un po' d'aria. 
Chissà cosa fa Donghae. 
"Non vai via?" 
"Sisi, tra poco." le risponde senza guardarla. 
"Ok, ciao Hyukjae!" 
"Ciao." 
Rimane finalmente solo. 
Assapora quel silenzio che però dura troppo poco. 
Sente dei passi e sospira voltandosi. 
Non avrà pace purtroppo. 
S'immobilizza quando alza lo sguardo. "Donghae?!" Sussurra. 
"Ehilà." Sorride l'altro aprendo le braccia. 
Eunhyuk fa qualche passo avanti. "Cosa ci fai qui?" 
"Sono passato a prenderti. Che c'è, ti da fastidio? Ah, forse preferivi restare con quella tipa per organizzare quella famosa uscita." 
Hyukkie tossisce imbarazzato, ha sentito tutto. 
"Emh, no!" 
Donghae si avvicina e gli avvolge le spalle con un braccio. "Meglio così, tu sei mio." 
Lo dice scherzando, ovviamente, ma ad Eunhyuk pare comunque di sognare. 
"Dai andiamo." Gli dice allontanandosi e dirigendosi verso la panchina per prendere le cose che vi ha poggiato prima. 

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Capitolo 6
*** Adorable. ***


Adorable.

Donghae torna a casa e non trova più Eun sul divano. 
Si toglie le scarpe bagnate, posa l'ombrello e sfila il giubbino. 
"Eun, ci sei?" 
Silenzio. 
Si guarda intorno per poi attraversare il corridoio. 
Una porta s'apre proprio quando gli è davanti. 
Hae sobbalza. 
Davanti si ritrova un Eunhyuk bagnato, appena uscito dalla doccia con un asciugamano legato in vita, e uno stretto fra le mani con la quale si asciuga i capelli. 
Gli manca il respiro. 
"Sei tornato, sta per arrivare un temporale." Gli dice questo preoccupato. 
Cerca di non guardare il suo fisico da mozzare il fiato, i suoi addominali ricoperti di goccioline d'acqua e d'ignorare il fatto che si fosse preoccupato per lui. 
"Hyuk, mi hai spaventato!" 
L'altro ridacchia. Per dispetto allontana l'asciugamano dai capelli e li scuote facendogli il bagno. 
"Aaah! Smettila!" Corre via il moro. 
Sente che è inseguito e cerca di nascondersi in cucina. 
Il biondo lo raggiunge però e lo blocca con le spalle al muro, proprio contro l'interruttore. 
La luce si spegne e Donghae se lo ritrova così vicino. 
Si ritrova a deglutire. 
Eunhyuk sorride furbo. Si avvicinà con lentezza, forse di proposito e gli sussurra all'orecchio "Ti ho preso." 
"Vai ad asciugarti, prenderai qualcosa..." 
Donghae fatica a formulare una frase di senso computo. 
Non regge più quella situazione, e poggiando le mani sul petto dell'altro lo spinge via senza troppa forza, gentilmente. 
Un vento freddo proveniente dalla finestra fa rabbrividire il ragazzo mezzo nudo. "Hai ragione!" Si strofina le mani sulle braccia e le spalle in cerca di calore tornando in bagno. 
Hae rimasto solo tira un respiro di sollievo. 
Ora si sente meglio. 
'Maledizione' pensa passandosi una mano sul collo imbarazzato e si va a gettare sul divano. 
Si stropiccia gli occhi quando all'improvviso qualcosa gli solletica il naso. 
Apre gli occhi e si sente mancare. 
"Eunhyuk!" Urla ritrovandoselo ad un soffio dalle labbra. 
Questo ride. "Oh, lo so che non ti dispiace..." Mormora malizioso per poi scoppiare a ridere. 
"Ok, ti va di scherzare, va bene." Dice Hae affranto. 
Hyuk si volta. "Mi sento felice!" 
"E allora devi venirmi così vicino mezzo nudo?" Forse lo dice un po' stizzato. 
A Donghae sembra di vederlo arrossire. 
Hyukjae è davvero troppo sensibile. 
"Va a metterti qualcosa addosso!" Lo richiama. 
Se non si da una mossa sul serio gli verrà una bronchite. 
Eunhyuk annuisce e sparisce via. 
Ma con un aria quasi dispiaciuta. 
Uno sbuffo fuoriesce dalla bocca del più piccolo mentre si batte le mani sulle gambe. 
'Sicuramente se la sarà presa, avrà capito male, e tutto perchè io...lui mi fa...AAH!' 
Si alza, ritorna alla porta che ora è chiusa e bussa. "Hyukkie?~" Intona. 
Nessuna risposta. 
"Hyukjae, tutto ok?" 
La porta si apre, ed esce Eunhyuk con indosso la tuta da ginnastica che è solito usare in casa. 
"Certo Hae, perchè?" 
Eppure non si direbbe. 
"Sicuro?" 
"Sì, Donghae." 
E lo supera senza aggiungere altro. 
Hae lo segue a distanza e lo vede sedersi sulla poltrona ed iniziare a girare canali su canali con fare annoiato. 
Vorrebbe dirgli qualcosa, ma cosa? 
'Mi dispiace se tu hai frainteso, non sono arrabbiato, ma non riesco a tenerti così per casa visto che vorrei saltarti addosso? Ti voglio, e tanto.' 
Quando realizza cosa sta pensando, si sente rosso fino alle punte delle orecchie. 
Si va a chiudere in camera sua e si tappa la bocca per non urlare. 
Non potrebbe mai dirgli una cosa del genere. 
Per un attimo vorrebbe parlare con l'amico, vedere se non è l'unico a sentirsi più strano del solito, ma si ritrova anche a pensare che sarebbe una sciocchezza. Se per lui fosse stato tutto normale potrebbe fraintendere ed allontanarsi e non può farlo, Donghae ha bisogno di lui come dell'aria per respirare. 
"Calmo. Devi stare Calmo Donghae." Susurra a bassa voce. 
 
Eunhyuk era stato felice di vederlo, e come sempre non era riuscito a stargli lontano. 
Ma a quanto sembrava a Donghae aveva dato fastidio. 
Storce le labbra. Non lo vuole, non l'avrebbe mai voluto. 
Cerca di non pensarci, oppure sarebbe scoppiato a piangere. 
Continua a cambiare canale senza leggere davvero i nomi di show e telefilm vari finchè  non si concentra su un programma ed il tempo passa. 
Non ha voglia di mangiare, così si addormenta lì. 
 
 
Quando Hae esce è tardi. 
E' rimasto ad ascoltar musica sul comodo letto. 
Va a bere un po' d'acqua e gode di quel bel sapore rinfrescante. 
Getta il bicchiere di carta e va in salotto. 
Sorride intenerito quando trova Eunhyuk rannicchiato come un bimbo sul divano. 
Ferma la musica, leva le cuffie e infila l'ipod in tasca. 
Gli si avvicina. 
"Hyyuuuk." Sussurra. 
Non si muove. 
Allora si avvicina e lo muove un po'. 
In risposta il biondo si lamenta e si lascia cadere stendendosi meglio. 
Donghae sospira. 
"Eunhyuk, sveglia. Va' a letto." 
"Non voglio..." la sua voce è impastata dal sonno. 
"Domani hai le prove in palestra, devi essere in forma." Gli ricorda gli impegni cercando di farlo ragionare, ma è tutto inutile. 
Allora Donghae lo prende per una mano e lo tira. 
Hyukjae fa fatica a reggersi, è ancora nel mondo dei sogni. 
Hae gli fa passare un braccio attorno la vita sostenendolo e gli fa avvolgere il suo attorno al collo. 
Eunhyuk sbadiglia. 
"Cammina, su." 
Faticano entrambi. 
Per più di una volta quasi cadono ma arrivano a destinazione ancora in piedi. 
E' un'impresa aprire la porta, Eunhyuk pesa e continua a posare la testa sulla spalla del moro che sembra esasperarsi. 
La maniglia ruota e loro entrano. 
Hyuk inizia a ...miagolare? 
Attraversano con ultimo sforzo la stanza. 
"Lee Hyukjae, mi devi...un favore!" Donghae pronuncia le ultime parole affaticato facendolo stendere sul letto. 
Ma quello non resta fermo per molto. 
Donghae lo guarda impuntando le mani sul fianco. 
Dopo ride. E' proprio adorabile. 'Oh Hyukjae...'  
Si stende accanto a lui, infondo si scoccia di andare in camera sua e non è la prima volta che dorme insieme al tenero e infantile coinquilino. 
Hyuk si stringe al suo petto mormorando qualcosa e Hae si sente meglio. 
Gli da un bacio sulla fronte e gli accarezza i capelli, mentre l'altro continua a fare le fusa. 
"Buonanotte anche a te, Hyukjae." ridacchia. 

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Capitolo 7
*** What a beautiful day. ***


what a beautiful day

Tornano all'appartamento. 
Donghae voleva fare una passeggiata ma Eunhyuk ha preferito tornare. 
Non si sente molto bene in realtà. 
Si cambiano e lui raggiungendo l'altro nella sua stanza starnutisce. 
"Aaah..." mormora poi. 
"Tutto ok, Hyukkie?" 
Eun deglutisce "Non proprio..." Si getta sul letto. 
Hae lo guarda "Così impari a stare nudo per casa con questo freddo." 
Hyukjae nasconde la testa sotto il cuscino. "Sei peggio di mia madre." 
In realtà, si è nascosto per celare il rossore che ha sul viso. 
Ma Donghae lo tira fuori e gli posa una mano sulla fronte. "...Sei un po' accaldato." 
'Perchè ci sei tu magari.' Hyuk sospira. 
Guarda l'ora. 
"Vuoi qualcosa per pranzo?" 
"No grazie Donghae, mangerò più tardi semmai." 
Si volta di lato. 
Hae lo osserva. Vorrebbe fare qualcosa di più ma decide di lasciarlo riposare, forse è solo stanco. 
Le prove a volte lo abbattono proprio. 
 
 
Il moro ha mangiato ed ora sta perdendo tempo sul divano. 
Si annoia. 
Per un attimo pensa di chiedere a Hyukjae di fare qualcosa, ma ricorda non può, deve lasciarlo riposare. 
Mentre guarda le immagini che sono sul suo cellulare, arriva un messaggio. 
-Ehi, Donghae! Quanto tempo...- 
Hae si sorprende. Una volta letto, sorride. -Ciao Siwon! Come stai?- risponde. 
La risposta arriva quasi subito. -Bene, e tu?- 
Digita in fretta -Non mi lamento ;)- 
E' contento del fatto che l'amico l'abbia pensato. 
Sul serio, è parecchio che non si vedono o sentono. 
Si sono conosciuti per caso, per amici comuni ad una festa. All'inizio, c'era un po' d'ostilità a dire la verità.  Donghae credeva che Siwon fosse un tipo altezzoso e antipatico, ma poi si dovette ricredere. 
Eunhyuk entra improvvisamente fermando i suoi ricordi. 
"Oh, Hyukie! ~" Si mette a sedere come un cucciolo e lo guarda, ma il sorriso si spegne. "Non hai un bell'aspetto." Gli dice inclinando la testa. 
Eunhyuk ha gli occhi lucidi e stanchi e sembra debole. 
Hae si sporge quando è abbastanza vicino, lo agguanta per un polso attirandolo a sè. 
Sente Hyuk sorprendersi ed irrigidirsi, per poi rilassarsi nel suo abbraccio. 
"Sei caldo...hai la febbre." Lo lascia andare e si alza. 
"Ma no...sto b-bene." 
"Sì, certo." risponde Donghae ironico dal corridoio. 
Va a passo veloce a prendere il termometro. 
Eunhyuk intanto porta le gambe al petto e poggia sulle ginocchia la testa. 
Hae torna. "Su, vediamo un po'..." 
Gli passa l'oggetto. 
"Ma dai, non voglio metterlo!" 
Donghae lo guarda in modo quasi assassino. 
"Non farti costringere." Lo dice in modo un po' malizioso ed Eun si sente sciogliere. 
"Vado a bere, quando torno voglio sapere se hai o no la febbre." 
Hyuk sospira. 
Mette il termometro e un cellulare al suo fianco vibra. 
Guarda e trova la finestra dei messaggi aperta. 
-Dobbiamo vederci mi manchi amico.- 
Eunhyuk ha un colpo al cuore. Si sporge in avanti e legge il mittente 'Wonnie~' 
Chi è? 
Eunhyuk non....oh. Ed ecco che si ricorda di un ragazzo, alto, dal sorriso affascinante. 
Sbuffa. Non lo sopporta. 
Donghae torna. 
"Credo ti sia arrivato un messaggio..." mormora il biondo. 
"Ah...davvero?" Donghae prende il telefono e controlla. 
Sorride. 
"Allora, la febbre?" dice poi tornando a prestargli attenzione. 
Eun controlla "...quasi 38." 
Donghae splalanca la bocca. "E questo perchè stavi bene!" 
"Ma io mi sento..." la frase di Hyukjae è fermata da uno starnuto. 
"Sisi...sssh, idiota." 
Hyuk gli tira un cuscino sorridendo. 
                                                                                                  
                                                                                          ~*~
 
Sono passati tre giorni. 
Eunhyuk è stato costretto dal compagno a restare a letto, mangiare e bere anche quando non ne aveva voglia. 
Donghae è stato davvero carino però. Hyuk cercava di cacciarlo, di fare il duro, ma avercelo così vicino, che si preoccupava del fatto che non gli mancasse mai nulla, neanche un sorriso quando gli veniva da piangere, l'aveva fatto sentire felice come non mai. 
Ora finalmente si sente meglio ed è pronto a riprendere tutti i suoi impegni. 
Ha saltato ore preziose per le prove di quel famoso spettacolo, non può permettersi di lasciarsi andare. 
Così si prepara proprio per andare in palestra. 
Quando esce dalla sua stanza, bello sistemato, trova Donghae vestito di tutto punto. 
Lo guarda spaesato. "Esci?" gli chiede. 
"Sì." Sorride l'altro. 
"Ah." Annuisce il biondo. 
Gli vorrebbe chiedere dov'è che vada così dannatamente perfetto, ma ha paura che possa avere un appuntamento. 
Tira però un respiro di sollievo quando gli viene spiegato che s'incontrerà con un amico. 
Non chiede altro, è quasi in ritardo. 
"Ah, ti passo a prendere ok?" 
"Tranquillo se hai un impegno non f..." 
Hae lo zittisce. "Ho detto che vengo." 
"Ma che vieni a fare ogni volta?" Hyuk ride. "Fa come vuoi, a dopo." 
Lo saluta e va via. 
 
 
"Ok, riproviamo questa parte dall'inizio. Vedo ancora qualche incertezza e dev'essere perfetta." Dice serio l'insegnante. 
Hyuk è affannato, provano da tanto, ma si diverte quindi riprende posizione. 
"Uno, due, tre e quattro!" 
E ripartono senza musica stavolta. 
Quei sei passi e fine. 
Ellie gli sorride quando si fermano. 
Hyukjae ricambia. 
"Bene. Abbiamo finito!" Tutti applaudono. 
Mentre si rilassano, arriva la frase che li fa scattare. 
"Ok, ora dirò i nomi delle coppie che balleranno nella parte centrale." 
Il cuore di Eunhyuk comincia a battere. E' una possibilità in più per farsi vedere, per dimostrare quanto vale, spera proprio di essere fra quei sei. 
"Allora..." Il maestro, una volta seduto prende dei fogli, sembrerebbe quasi un elenco. 
Tutti si posizionano in fila. 
C'è chi si mangia le mani, chi trema, chi ride. 
Questa cosa è importante per tutti. 
L'ansia si fa spazio nel cuore di Hyukjae che non sa che fare. 
"Ok, i primi sono....Minji e Cholsu." 
Questi urlando e appaludono per poi abbracciarsi. Tutti sono felici per loro. 
...Va bene, restano altre due coppie. 
"Poi...Yurim e Jung" 
Altre urla di felicità. 
Ellie si avvicina a Hyuk e gli prende la mano. 
Eun comincia a sentirsi deluso. 
Può ancora farcela, deve solo crederci. 
"Sung He e..." 
Eunhyuk trema chiudendo gli occhi. 
"Chongmin!" 
Sospira. 
Parecchi festeggiano, ma parecchi ci sono rimasti male. 
Eun vede qualcuno che perfino piange. 
Il maestro dopo aver salutato e dato appuntamento per il giorno seguente, si dilegua. 
Eunhyuk si va a sedere e si passa le mani sul viso, sentendosi escluso da quella gioia. 
Non ce l'ha fatta. 
Ma non si deve arrendere no? 
Può comunque spiccare fra gli altri e...
Sbuffa. Ma chi vuole prendere in giro? Ci teneva, e tanto. 
Prende il telefono dal giubbino, trova un messaggio. 
E' Donghae.  
-Hyukjae!~ Scusa, non ce la faccio a passarti a prendere...ci vediamo a casa ok? Ti voglio bene.- 
Gli occhi di Eun bruciano. 
Si alza, saluta tutti. 
Ellie lo raggiunge. "Eun...sai vero che non conta? Tu sei eccezionale, sicuramente ti prenderanno e ..." 
Hyuk la ferma con un gesto. "Sto bene Ellie, tranquilla. A domani." 
Mente, ma non è tutto perduto. Giusto? 
Esce dall'edificio. 
Ma bene, che bella giornata. 
Si ritrova a pensare. 
 

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Capitolo 8
*** I'm ok. ***


    Salve :) Non ci sarò per tutta la giornata, così ho pensato di postarlo ora il capitolo. Spero possa piacere, buona lettura ^^



I'm ok.

Eunhyuk torna a casa solo. 
La casa è vuota e si sente ancora peggio perchè l'unica cosa che può farlo stare bene è parlare con Donghae che è fuori con chissà chi. 
Si trascina fino alla stanza del compagno e si getta sul suo letto. 
Per un po' rimane a guardare il soffitto, immobile. 
Solo dopo qualche minuto buono si volta pancia in giù e stringe il cuscino. 
Lo stringe forte, inebriandosi del profumo che sente. 
Un lacrima lo bagna. 
Che quella strana voglia di avercelo sempre accanto, di vederlo sia amore? 
Lui c'era sempre stato, qualunque cosa fosse successa. 
Era la persona che meglio lo capiva, anche con uno sguardo. 
Che Hyukjae si preoccupi per nulla? 
Magari è lui che esagera, sono solo amici. 
Magari è solo confuso. 
Ma il fatto è che fra la loro 'amicizia' e quello che si poteva definire amore c'era una linea sottile. 
Lui l'ha superata? 
La ferita della sconfitta ricevuta prima brucia ancora. 
La giornata è stata stressante, ha bisogno di riposare. 
Chiude gli occhi, imponendosi di non piangere e non abbattersi. 
 
 
Donghae è un'ora che cammina per il centro con Siwon. Sì, Siwon. 
Si sono incontrati alla fine. Si sono divertiti un mondo, Donghae non pensava sarebbe stato così bello rivederlo. 
E' sempre stupendo e simpatico come lo ricorda. 
Il tempo è volato ed è stato costretto a dire a Hyuk che non sarebbe potuto andarlo a prendere. 
E' un po' dispiaciuto, per quanto ne sa potrebbero anche aver annunciano i nomi delle coppie di ballerini, ma non ce l'ha fatta proprio a passare in palestra. 
Ha provato a chiamarlo poco fa, ma il telefono ha continuato a squillare a vuoto. 
Che non ce l'avesse fatta? Ma no, è più che scontato che Hyukjae ci è riuscito. 
Dopo un po' Siwon chiede "Ehy, mangiamo qualcosa?" 
Donghae all'inizio perso nei suoi pensieri non risponde. 
Won gli agita una mano davanti al viso. "Terra chiama Hae!" 
"Emh?...Ah! N-no Siwon, scusa ho da fare." 
"Ma stai bene?" 
"Sì." 
Won si avvicina pericolosamente e gli lascia un bacio sulla guancia. "Ci rivediamo?" 
Donghae deglutisce ed annuisce. 
Accenna un sorriso ed un saluto con la mano, e prende la strada di casa. 
Per fortuna non è molto lontana. 
Aspetta ai bordi del marciapiede con altri due signori che scatti il verde per i pedoni e intanto infila le mani nelle tasche. 
Subito dopo attraversa sulle strisce, e taglia per un vicolo. 
Nota che le strade sono parecchio affollate, la gente è parecchio vivace e c'è un bel via vai per i negozi. 
Tutta quella confusione lo infastidisce. 
Continua a camminare e pensa all'amico. 
Finalmente dopo una decina di minuti di cammino arriva a destinazione. 
 
E' tutto buio, le tapparelle sono chiuse. 
Donghae sospira e apre la porta della sua camera. 
Toglie il cappotto e lo getta sulla sedia, poi accende la luce e gli viene un colpo nel vedere qualcuno nel suo letto. 
"Eunhyuk...!" brontola. 
Si avvicina e si china di fronte a questo. 
Gli scosta i capelli dagli occhi, e piano il biondo si sveglia. 
Donghae con rammarico nota che sono arrossati, segno che ha pianto. 
Hyukjae batte un paio di volte le palpebre poi getta rapido le braccia attorno al collo della persona che ha di fronte. 
"Non sono stato scelto." 
E' appena un soffio, un sussurro. 
Ma Hae lo capisce lo stesso. 
Non può essere. No. Non lui. 
Lo stringe forte cercando di trasmettergli almeno una parte del suo...amore
E' così che deve dire? 
"Non è possibile." 
Lo lascia e lo guarda negli occhi. 
"Tranquillo...sto bene." Sorride Hyuk. E non è una bugia. All'inizio c'era sì, rimasto male, ma se aveva versato qualche lacrima era stato perchè aveva bisogno di un appoggio, del suo Donghae. 
Ora stava meglio. 
Sfiora il viso del moro col dorso della mano. 
Lui gliela trattiene. 
"Dove sei stato?" 
"A fare quattro passi con Siwon, ricordi?" 
Purtroppo sì. Hyujae era sempre stato geloso di lui. 
Siwon più di una volta aveva cercato di tenere Hae tutto per sè, ed ora era ritornato. 
"Umh..." 
Donghae all'improvviso batte le mani. "Pizza?" 
"Si!" Esulta Hyuk. 
 
Donghae riesce a distrarre Eunhyuk che però sembra stare già meglio. 
Si sono divertiti quella sera, hanno mangiato fino a scoppiare, si sono tirati pop-corn, hanno fatto una lotta con i cuscini. 
A Donghae pare di rivivere una vecchia serata... 
 
Eunhyuk l'ha invitato a casa sua per studiare, e siccome si è fatto tardi gli ha anche chiesto di restare a dormire. 
Sono al primo anno di scuola media superiore, e la matematica a nessuno sembra andare in testa. 
La madre di Hyukkie dopo aver preparato una bella cenetta, gli ha fatto tante raccomandazioni fra cui 'andate a dormire presto!' e una che l'ha lasciato un po' perplesso 'Non fate cose strane e casino che vi vengo a controllare.' Ha sorriso poi, ma Hae ha sempre l'impressione di non essere visto completamente di buon occhio. Ha sempre il timore che possa allontanarlo dal migliore amico... 
Eunhyuk quando sono in camera è iper attivo, mentre lui è stanco e si va a mettere a letto. 
"Ehy, va via dal mio letto!" Scherza Hyukjae prima di tirargli un cuscino in piena faccia. Donghae non se l'aspettava e guarda Hyuk che ride come un matto piegandosi in due. "Ok, l'hai voluto tu!" e così parte una lotta coi cuscini coi fiocchi. 
Ad un certo punto non si capisce più nulla, corrono di quà, di là, le piume sono dappertutto... 
Arriva la madre che bussa dicendo "Ragazzi! E' mezzanotte, su a dormire!" 
I due si fermano per poi guardarsi e ridere ancora. 
Si arrendono e prendono posto sul letto. Si salutano e Donghae si addormenta quasi subito ma prima, Eunhyuk spegne la luce. In punta di piedi si avvicina e gli da un bacio sulla guancia prima di correre di nuovo sotto le coperte. "Buonanotte, Hae..." 
Donghae imbarazzato non risponde si limita a sorridere e toccarsi la guancia ancora umida. 
 
Se solo ci ripensa, il cuore di Donghae batte ancora forte. 
Guarda l'amico che si è addormentato sul divano con la testa sulle sue gambe. 
Gli accarezza la testa, è davvero bello. 
Così sembra un vero e proprio angelo.  
In casa c'è silenzio, solo il respiro pesante di Eunhyuk lo spezza. 
Donghae sente una strana ansia dentro. 
Si avvicina e si sente impazzire...ma non riesce a fermarsi. 
Delicatamente posa le sue labbra su quelle morbide e meravigliose del compagno. 
Il cuore sembra voler uscirgli dal petto...si allontana. 
Si passa le mani fra i capelli. 
Cerca di tranquillizzare il respiro. 
Sospira tremante. "I-io...ti amo Hyukjae." Mormora al buio. 

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Capitolo 9
*** What's going on? ***


What's going on?


Eunhyuk si sveglia di buon'umore. 
Ha sognato qualcosa che lo lascia ancora a bocca aperta. 
Donghae che si avvicina e lo bacia, confessando di amarlo. 
Si alza e si prepara per un'altra estenuante lezione di danza. 
Trova Hae spaparanzato sulla poltrona che guarda la tv. 
Ha un aspetto stanco. 
"Ma hai dormito?" Gli chiede infilando la felpa. 
"Eh?...Ah, poco." 
"Si vede...tutto ok?" 
Eunhyuk si sistema e gli si avvicina sollevandogli il mento in modo da guardarlo negli occhi. 
"Sisi...solo, sono rimasto a pensare." 
I suoi occhi hanno una luce diversa... 
Si alza e se ne va in camera. 
Hyuk rimane lì fermo. 
"Bhà..." scrolla le spalle. 
Decide di parlargli appena torna. 

 
Parecchi a danza, quelli che non sono stati scelti non si stanno impegnando davvero, come se non ne valesse più la pena. 
Eunhyuk invece continua a concentrarsi, a divertirsi e fare del suo meglio. 
Il maestro fa un discorso per cercare di risollevare gli animi, ma ci riesce solo in parte. 
Quella lezione è davvero noiosa. 
 
Alla fine, l'insegnante chiama Hyukjae. 
Ancora affannato, il biondo lo raggiunge. "Si?" Si poggia con una mano al muro colorato. 
Dopo aver controllato delle scartoffie l'uomo lo guarda negli occhi. "Ma tu lo sai vero che sarai il ballerino solista?" 
Lo dice come se niente fosse, ed Eunhyuk si prende qualche secondo per afferrare il concetto.
Ha sentito bene?  
"Come...?" 
Il maestro ride. "Oh, scusa. Mi sono dimenticato di dirtelo ieri, andavo di fretta. Sì la parte del protagonista è tua." 
Eunhyuk sente il cuore riempirsi di gioia, e non riesce a smettere di ridere. Si allontana dal muro, porta le mani al viso. 
"Davvero?!" Chiede incredulo. 
Ce l'ha fatta allora! Questo è meglio di quanto sperasse! 
"Allora ragazzi, lo dico a tutti. Io e l'altro coreografo abbiamo deciso a chi assegnare la parte di ballerino solista. Sarà di Hyukjae!" 
I ragazzi sorridono, applaudono ed Ellie gli salta addosso felice. 
Hyuk fa appena in tempo a prenderla. 
Lei stringe le gambe attorno alla sua vita e gli getta le braccia intorno al collo. 
Gli da dei baci sulla guancia. "Sapevo che ce l'avresti fatta!" 
Hyukjae preso dall'euforia ricambia la stretta sorridendo. 
La rimette giù piano. 
L'insegnante saluta, annunciando la fine della lezione. 
Tutti si vengono a complimentare, tranne uno ovviamente: Jin. 
Tra i due c'è sempre stata parecchia rivalità. 
Jin è una specie di bullo. 
Nessuno al corso lo considera molto, apparte i suoi fedeli seguaci Jihun e Donggouan. 
Si avvicina e guarda Ellie. "Dolcezza, non c'è bisogno di essere così felici, lo sappiamo tutti che qui è l'unico che non sa ballare." 
"Ah sì, scusami, me ne ero dimenticato. Giustamente, il solista sei tu, giusto?" Risponde Hyuk acido. 
Si avvicinano entrambi minacciosi. 
"Faresti meglio a badare a come parli quando ti rivolgi a me." 
"E tu faresti meglio a non rompere i coglioni" 
Ellie si mette in mezzo insieme a Hyun Joong. 
"Smettetela!" Urla la prima. 
"Jin, vattene." Continua l'altro. 
Si dividono e lo 'stupendo' trio se ne va continuando a lanciare occhiate infuocate. 
Eunhyuk accenna un sorriso beffardo. 
Ellie gli poggia le mani sul petto quando restano soli. "Non dovresti fare così...lui..." 
"Lui cosa? E' uno sbruffone." 
Eunhyuk è sempre stata una persona tranquilla, ma quel tipo è capace di fargli andare il sangue alla testa. 
Hyun Joong scuote il capo con disappunto. 
"Meglio evitare grane amico, non è bella gente da sfidare." 
"Ma ha iniziato lui!" Protesta Hyuk. 
Joong ride. "Ok, finiamola qui. Io vado a casa. Ciao!" 
Lo salutano. 
Cala il silenzio. Che a dire il vero, è un po' imbarazzante. 
Ellie guarda Hyukjae andarsi a sedere. 
Per un po' nessuno parla. 
"Bene, ballerino solista, dove andrai a festeggiare?" usa un tono suadente. 
Eunhyuk la guarda. Abbozza una risata "A casa, sono stanchissimo." Si passa le mani sul volto. 
Ciò che vuole fare è tornare a casa, farsi una bella doccia, e passare del tempo col suo Donghae... 
Un attimo, suo
Arrossisce, si volta per non darlo a vedere. 
Lei ride. "Ma come?! Nono, bisogna ricordare questo giorno!" 
Lo prende per mano e lo tira su. 
Hyukjae sorride. 
"Ti...ti va di fare qualcosa, noi due?" Domanda con un filo di voce. 
Eunhyuk sente la bocca secca. 
...Non sarebbe una cattiva idea, ma poi non è che lei fraintenda quel gesto? 
E Donghae è molto più...emh, come dire? Allettante. 
Continua ad insistere e Hyuk stremato, infine dice "...Va bene. Però prima voglio passare a casa." 
Ellie deve prenderlo come un rifiuto perchè mette il broncio, alla quale Eun non sa resistere. Sospira.
"Puoi venire anche tu se vuoi e poi andiamo dove ti pare..." 
Lei sorride contenta. 
 
Eunhyuk apre la porta dell'appartamento. 
Le luci sono accese, magari il compagno è in camera sua. 
"Fa come se fossi a casa tua." Dice gentilmente ad Ellie che entra guardandosi intorno, e poi chiama a voce alta "Donghae!" 
Non vede l'ora di dargli la bella notizia, chissà come la prenderà. 
Apre la porta della stanza impaziente. "Donghae non sai cos..." 
Si ferma, spegnendo il suo entusiasmo. 
Hae è seduto sul letto, al suo fianco c'è Siwon in cannottiera che sorride splendente. "Ma guarda chi si vede!"
"Uh, ciao." risponde un po' freddo Eun. 
"Hyukkie! Sei già qui?" 
"Si, Hae..." 
"Cosa è successo?" Chiede curioso. 
Non vuole più dirglielo. Non ora. Non adesso che c'è anche l'altro. 
"Volevo solo dirti che vado fuori con una ragazza." 
In quel momento accanto ad Eunhyuk compare Ellie. 
"Oh..." dice imbarazzata. "Salve." Sorride gentilmente. 
Won ed Hae la salutano con la mano. 
"Va bene...ci vediamo dopo allora." 
"Sì, ciao. A presto Siwon." 
"Ciao Eunhyuk." 
Il biondo richiude la porta. Ellie lo guarda. "Stai bene?" 
Annuisce. "Andiamo su." 
 
 
Donghae fa mente locale. E' la stessa ragazza che gli aveva chiesto di uscire l'altro giorno in palestra. 
Stringe un pugno. 
Lui...lo sapeva. Lo sapeva che Eunhyuk  non avrebbe mai potuto amarlo, l'aveva sempre detto che non era gay. 
Si sente così frustrato. 
 
Passano due ore. Di Eun non c'è traccia. 
Che starà facendo? Quella smorfiosa l'avrà conquistato? 
Non riesce ad immaginarlo nemmeno, Donghae è l'unico che può mettersi di toccarlo, solo lui può. 
Da quando Hyukjae è uscito, non ha più prestato molta attenzione all'amico a casa. 
Continua a farsi film mentali. 
Guardano la tv, e guarda un po', è un film d'amore. 
Al posto degli attori, Hae vede Hyuk con quella. 
Se fosse tornato a casa con un sorriso dicendogli "La amo, stiamo insieme" o qualcosa del genere, come si sarebbe dovuto comportare? 
Che stiano mangiando? Che siano a casa di lei a fare 'certe cose'? 
Sospira. 
Si alza e va nella sua camera senza dire nulla. 
Cammina avanti e indietro cercando di calmarsi. 
Prova a distrarsi, di pensare ad altro. 
Siwon deve accorgersi di qualcosa.
Lo raggiunge. Lo guarda dalla soglia, per andargli a stringere una mano fra le sue. "Donghae, stai bene?" 
"No, per niente!" Gli da le spalle liberandosi dalla presa. 
Won ride. 
Hae rimane sconvolto. 
Siwon incrocia le braccia divertito. "Ma quando ti deciderai a dichiararti, quando?" 
Donghae si volta a bocca aperta. 
"Di...c-cosa stai parlando?" 
"Di te e Eunhyuk. Quando confesserai di amarlo?" 
"Io non lo amo!" 
Mente. Mente spudoratamente, ma non vuole che questo sappia. 
E' sempre stato un tipo chiuso, l'unico con la quale poteva parlare liberamente dei suoi sentimenti e segreti è sempre stato solo Hyukjae. 
"Sicuro?" Siwon comincia ad avvicinarsi. 
Donghae annuisce. 
Won continua ad avvicinarsi ed Hae comincia ad indietreggiare. 
Tocca con le spalle il muro, l'altro lo blocca. 
"Tu non provi nulla per lui?" sussurra. 
Donghae comincia a sudare freddo e quando Siwon comincia a baciargli il collo resta immobile, senza sapere come reagire. 
"Siwon..." 
"Sai..." Comincia questo dopo un po'. Lo guarda dritto negli occhi. "Tu mi hai colpito dal primo istante." 
Gli da un bacio agli angoli delle labbra ed Hae si sente mancare. 
"Ma tu sei sempre stato interessato a quel biondino..." fa combaciare le loro fronti. "Se ti dicessi che ti voglio, che ti voglio adesso, cosa faresti?" mormora. 
Donghae sgrana gli occhi. "Ma cosa stai dicendo Siwon?" 
In una frazione di secondi si ritrova sul letto con i polsi bloccati dalle sue mani all'altezza della testa. 
"Won, lasciami!" 
Ma l'altro ha già posato con prepotenza le labbra sulle sue. 
 

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Capitolo 10
*** Thanks for all. ***


Thanks for all. 

Ellie cammina o meglio, saltella felice, al fianco di Eunhyuk tenendosi al suo braccio. 
Sembra una bambina. 
Hyuk non riesce a non sorridere nel guardarla. 
Si sente bene. 
Ha ottenuto ciò che voleva, e poi non è tanto male passare del tempo con questa tipa. 
"Oooh, Hyukjae, guarda quella bimba quant'è bella!" Dice indicandola. 
"Si...è adorabile!" 
Continuano a camminare. 
"Ehy...voglio lo zucchero filato." Dice lei ad un tratto. 
Si volta ed impunta i piedi. 
"E prendilo." 
"Me lo prendi tu?" 
Eun ride. "E va bene, vieni." 
Per mano la porta al carrettino blu e bianco dello zucchero filato. 
Paga e poi lo porge alla ragazza accanto. 
Ellie sorride ancora, sembra non saper far altro. 
 
Decidono di sedersi su una panchina in una zona un po' più appartata. 
"Hyukkie...chi erano quelle persone a casa tua, che tra l'altro è molto carina, degli amici?" 
Eun annuisce. 
Pensa al fatto che quei due, Won ed Hae,  sono molto legati, che hanno la casa completamente libera e che magari potrebbero... 
rabbrividisce scacciando quei pensieri. 
Con un rapido gesto della mano prende un po' di zucchero e lo porta alla bocca. 
"Va via!" lo scaccia lei dandogli uno schiaffetto.  
"Guarda che l'ho pagato io!" 
Si ritrovano a ridere. 
Lo finiscono insieme giocando e appicicandosi tutte le mani. 
Le sciacquano con l'acqua della fontanella lì vicino e gettano la stecchetta rimasta. 
Riprendono posto. 
Ellie guarda il ragazzo che ha di fronte. E' davvero bello e dolce. E' il ragazzo perfetto. Come si fa a non amarlo? Si chiede. 
Si perde nei suoi occhi. 
E' da tanto che ne è innamorata, ma lui non l'ha mai considerata. 
Ora che sono finalmente insieme da soli, non le sembra vero, le sembra un sogno. 
"Sai." Gli dice a voce bassa "Sono proprio felice che la parte da solista sia tua." 
Si stringe al suo petto ed Eun l'accoglie. 
"Grazie." 
"Avevo paura che...che potesse esserlo Jin." 
Hyuk ride sarcastico. "Ti prego, quello è un'idiota." 
Ellie passa una mano sul petto di Hyukkie che pare irrigidirsi. 
"Sei...sei molto bello, Hyukjae." 
Eun si allontana. 
Ellie sospira. "Perchè fai così?" 
"Così come?" 
"Mi rifiuti!" 
Il ragazzo sospira. 
Prende fra le sue le mani della ragazza e le dice chiaro "Ellie...tu sei una ragazza eccezionale, e ti meriti un ragazzo eccezionale. Tu per me sei soltanto un'amica, nulla di più." 
Gli occhi di Ellie bruciano. Cerca di darsi un contegno e non far vedere quanto quelle parole l'abbiamo ferita. Tira su col naso voltandosi dall'altra parte e liberandosi dalla stretta. 
"Tu sei innamorato, n-non è così? Lo vedo, c'è amore nei tuoi occhi." 
Ed Eunhyuk istintivamente pensa a Donghae. 
...Nonono! 
Non lo ama, no. 
Non deve. 
Non sa cosa rispondere apre la bocca un paio di volte, alla fine resta zitto. 
"Ti prego, riaccompagnami a casa." 
Detto questo si alza, e Hyuk non può che fare altrettanto. 
L'ha fatta stare male, lo sa bene. E ci sta male anche lui. 
Odia quando le persone soffrono a causa sua. 
"Ellie..." 
Lei si allontana ancora. "Andiamo." 
 
Il resto del ritrono è silenzioso. 
L'aria fredda della notte comincia a farsi sentire. 
Ellie rabbrividisce ed Eun non esita a togliersi la giacca per posargliela sulle spalle. 
Lei sorride. Arrivano al suo palazzo. "Eccoci qui." Annuncia. 
Guarda Eunhyuk e racimola il coraggio per ciò che ha intenzione di fare. 
"Lee Hyukjae. Io...ti amo. E riuscirò a conquistarti, costi quel che costi. Non posso odiarti, posso solo donarti tutto il mio amore, ed è proprio quello che farò." 
Si alza sulle punte per unire le loro labbra. 
E' per pochissimo, ma lei si sente in paradiso. 
Eun apparte la sorpresa per quel gesto, non capisce cosa prova. 
Lei si allontana, lo guarda negli occhi. 
Dopo poco corre via, sparendo dalla sua vista. 
Hyukjae si sfiora le labbra guardando dritto davanti a sè. 
 
 
Donghae cerca di liberarsi, ma l'uomo che lo sovrasta è più forte. 
Volta il viso dall'altra parte e finalmente le loro labbra si dividono. Prende aria. 
"Siwon, cazzo, mi fai male!" riesce a dire ad alta voce. 
A quella frase, che sembra essere un misto fra supplica e ordine, Won si ferma. 
Rimane a cavalcioni su Hae e lo guarda. 
Sembra spaventato. Sicuramente non avrà fatto qualcosa di giusto, anzi. Avrà rovinato tutto? 
Donghae non fiata, ansima tremante. 
Siwon lo trova così...bello. 
Non è riuscito a trattenersi. Ma non può averlo così, non può, soprattutto se il cuore gli appartiene ad un altro. 
Sospira. 
Abbassa il capo e i capelli neri gli solleticano la fronte. 
"D-Donghae io..." 
In quel preciso istante, la porta all'ingresso scatta. 
"Eunhyuk!" Sussurra Donghae scattando in avanti. 
Getta via Siwon di lato e si mette in piedi. 
Si sistema i vestiti e lo guarda in cagnesco. 
"Va via! E n-non osare dirgli qualcosa!" 
I passi del biondo si fanno sempre più vicini. 
Donghae spinge fuori Siwon, che sembra non volersi muovere dal letto. 
"Hae, scusami." Riesce a mormorare Wonnie prima di essere spinto definitivamente. 
Eunhyuk che non si aspettava di trovarseli davanti sobbalza. 
"Eun, sei tornato." Gli sorride Hae come se niente fosse. 
"Già." Risponde l'altro. 
Siwon, che si sente davvero di troppo e non vede l'ora di sparire di lì dice "Io vado allora, ciao ragazzi." 
"Ciao." Rispondono i due in coro che lo seguono con lo sguardo finchè non esce. 
La porta si richiude, tra i due cala un silenzio imbarazzato. 
"Donghae, stai bene?" 
"Io s-sì, e tu, Hyukjae?" 
"...Umh." 
Eun va nella sua camera sedendosi pesantemente sul letto. Si strofina il viso. 
Donghae lo segue e vede chiaramente che è turbato. 
Gli si siede accanto e semplicemente lo stringe forte. 
Eunhyuk si lascia sfuggire un singhiozzo, che muore sul petto di Hae. 
Non sa perchè piange, sa soltanto che è stufo di questa confusione che ha in testa, vuole tornare ad essere il solito ragazzo spensierato. 
"Hyukkie...è successo qualcosa stasera? E dov'è la tua giacca?" 
Giusto. 
...Eunhyuk ha dimenticato di riprendersela. Sospira. "Sì, è andata bene..." 
"E allora, che succede?" 
Il biondo sente una strana rabbia crescergli dentro, si tira in piedi. 
"Io ho bisogno di te!" Urla. 
Donghae dal canto suo, è ...sbalordito. 
Non capisce cosa stia succedendo, e riesce a leggere la disperazione negli occhi dell'altro. 
"Eunhyuk..." 
"Io non lo so che mi succede! ...S-sono strano, ok? Ma ho bisogno di te. E devo sapere che ci sarai." 
Una lacrima scende placida dal volto di quell'angelo perfetto e ricade al suolo silenziosamente. 
Donghae all'inizio resta inchiodato al suo posto per quello sguardo che gli è indirizzato. 
Sembra quasi celare...amore. 
Si tira su, gli accarezza un braccio quasi commosso. 
L'ha capito. L'ha capito finalmente. 
Doveva quasi essere stuprato e vedere Eun così per capirlo. 
Lui ama Hyukjae. 
L'ha sempre amato. 
E' per questo che si sente strano, che gli batte il cuore, che lo desidera così ardentemente. 
Eunhyuk però sembra furioso e lo sbatte contro il muro. 
I libri dalla libreria di ciliegio accanto tremano. 
"No, non sorridere. Non farlo. E'...peggio." 
Donghae sul serio non lo segue. Perchè ha quella voce rotta? Per quanto si sforzi non capisce... "Dove vuoi arrivare?" 
Hyukjae boccheggia. "E'...è questo il punto! I-io non lo so!" 
Alza le mani esasperato e si allontana dandogli le spalle. 
Poggia un braccio alla porta e china il capo. 
Hae resta lì, fermo al muro. 
"Scusa...io, io non so che mi sia preso." Sospira. 
Il moro quanto vorrebbe baciarlo. Quanto vorrebbe sentirlo suo, ma non può, non ora che lui sembra così sconvolto. 
C'entra quella ragazza, lo sa, lo sente. 
Ed ha una gran voglia di prenderla a schiaffi. 
Raggiunge Eunhyuk e gli sussurra all'orecchio. 
"Hyukjae...è tardi. E' meglio riposare. Domani è un'altra giornata, se vuoi mi racconti tutto, ok?" 
Eunhyuk annuisce. Si asciuga un'altra lacrima sfuggita al suo controllo e getta le braccia al collo ad Hae che fatica a restare in posizione eretta. 
Hyuk nasconde il viso nell'incavo del collo dell'altro. Lo sfiora con le labbra, facendo sfuggire ad Hae un gemito. "Grazie di tutto..." gli sussurra. 

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Capitolo 11
*** Sorry. ***


Sorry. 

Eunhyuk ha passato la notte con Donghae, quindi stavolta non si spaventa nel trovarselo stretto a lui. 
Dopo essersi preso una manciata di minuti per svegliarsi completamente, si va a preparare e prima di uscire lascia un biglietto nel posto vuoto che ha lasciato nel letto. 
Da un bacio sulla fronte ad Hae ed esce. 
 
Eunhyuk balla, continua a provare. 
Ma non c'è proprio con la testa. 
Stanno succedendo troppe cose, e troppo in fretta. 
Non sa più cosa vuole. 
Per fortuna Ellie non c'è, Hyukjae non saprebbe come comportarsi. 
Ma non è l'unico che si lascia andare e distrarsi. 
Un altro che sembra non esserci con la testa è Jin. 
I due ogni tanto si lanciano sguardi rabbiosi, ma non si rivolgono la parola. 
L'insegnante ad un certo punto lo chiama in disparte. 
Si allontanano un po' dagli altri, l'uomo gli poggia una mano sulla spalla. 
Eun guarda le pareti variopinte dell'ambiente. 
"Che ti succede, Hyukjae?" 
Sospira. "Non lo so." 
Il maestro lo guarda dritto negli occhi. "Senti...noi tra pochi giorni abbiamo il musical. E' importante, lo capisci vero? Bisogna che tutti diate il meglio di voi. Tu poi sei il nostro solista e..." 
Hyuk lo ferma. "Sì, lo so. M...M'impegnerò, mi dispiace." 
L'uomo gli lancia un sorriso. 
"Su, coraggio." 
Ritornano a ballare. 
 
 
Donghae apre piano gli occhi. 
Allunga un braccio verso l'altro posto, ma lo trova vuoto. 
"Hyukjae?" mormora a vuoto. 
Apre piano gli occhi. La troppa luce gli da fastidio. 
Si tira un po' su. 
Solo dopo poco trova un bigliettino -Sono alle prove.- 
All'angolo in basso trova un piccolo cuoricino, ride. 
Si alza, si sistema un po' i capelli spettinati con le mani. 
Accende il cellulare ed intanto va in cucina. 
Prende un bicchiere di latte freddo e torna in salotto. 
Si ritrova tre messaggi ed una chiamata persa, e tutto dalla stessa persona. 
Apre il primo messaggio. 
-Donghae...mi dispiace per prima, ti prego, scusami.- 
Deglutisce ricordando la sera precedente. 
-Hae non volevo farti male in alcun modo. Non sono riuscito a controllarmi io...ti amo.- 
Donghae sente le lacrime prossime. 
-Rispondimi ti prego! Non fa nulla se non mi vuoi, lo capisco...ma almeno perdonami.- 
Siwon, Siwon... 
Donghae mai avrebbe immaginato che si sarebbe trovato in una situazione del genere. 
N-non capisce se cioè che prova nei suoi confronti sia soltato stima, amicizia o qualcosa di più. 
Di certo dopo ieri sera non è rimasto impassibile. 
Si sente ancora scosso, ed ha ancora il suo sapore sulle labbra. 
Ma ... Eunhyuk? 
Che casino. 
Qualcuno bussa alla porta. 
Sbadiglia. 
Guarda l'orologio, è tardi. Chi è a quest'ora? Hyukjae ha le chiavi quindi... 
Va ad aprire e quando vede di chi si tratta ha la tentazione di sbattere con rabbia la porta. 
Di fronte si ritrova quell'odiosa Ellie. 
"Hyukkie?" 
"Non c'è" risponde freddo. 
Hyukkie. Chi è lei per chiamarlo così? 
"Ah...be', allora tieni, questa dagliela tu." 
Gli porge la giacca del compagno. 
Perchè ce l'ha lei? Perchè gliel'ha riportata? 
Donghae la prende titubante. 
"Be', ciao." Così com'è comparsa, se ne va. 
 
 
Eunhyuk visto che ha un po' di tempo, decide di passare dai suoi. 
E' passato parecchio dall'ultima volta che ci è andato. 
Gli apre la madre con un grande sorriso. 
Lo abbraccia forte e lo fa accomodare. 
Il padre non c'è, è al lavoro. 
Sua sorella è con delle amiche. 
Se tutto va bene Hyukjae li vedrà tutti insieme al musical. Hanno promesso di esserci. 
La madre va in cucina, e prepara una bella tazza di thè. 
Eun prende posto sulla sedia di legno. 
"Allora, cosa c'è?" 
"Nulla mamma..." 
La donna versa il liquido in due tazze colorate. 
Ne porge una al figlio per poi sedersi al suo fianco. 
Gli sfiora una guancia e mormora "Ci sei mancato caro." 
Eun gliela stringe "Anche voi." 
La madre riprende le distanze. 
Hyuk beve un po'. 
"Come vanno le prove?" 
"Bene. Anche se sono pesanti...si sa, gli ultimi giorni sono i peggiori." 
"E sei teso?" 
"Sì...entrare a fare parte di una di quelle scuole è sempre stato il mio sogno, lo sai." 
Lei annuisce. 
Eunhyuk guarda una piccola foto di famiglia su una mensola. 
Sono sparse un po' ovunque, è bello guardarle. 
Quante cose sono cambiate... 
"E con Donghae, tutto bene?" 
Tzè, Donghae. 
Che dirgli? 'Be', non so, ma credo di esserne innamorato. Sto provando ad allontanarmi. Non dev'esserci niente tra di noi, ma tutto bene'
Non se ne parla.
"Tutto bene." 
La donna inclina la testa. "Eunhyuk, che c'è?" 
A lui sfugge una risata nervosa. 
La madre resta in attesa prendendo un'ultimo sorso di thè, sa che c'è qualcosa che deve sapere. 
"Il fatto è...sono confuso." Sospira Hyuk. "Non so più cosa voglio. Mi ritrovo anche a pensare 'Ma questo musical è davvero importante?' . Sto mettendo in dubbio tutto." 
E tutto per via di una persona. 
Avvicina le labbra alla piccola tazza. 
"Qualcosa mi dice che centra l'amore..." 
Eunhyuk la guarda sorpreso. "No, ma che dici!" 
Per poco la bevanda non gli va di traverso. 
"E invece dico di sì." 
Lei si alza, posa la sua tazza vuota nel lavandino. 
Apre l'acqua, si sciacqua le mani. 
"L'amore confonde, mette in dubbio sì...ma è la cosa più bella. Non puoi scappare da questo sentimento, è la cosa più forte che ci sia. Non è mai sbagliato." 
Hyuk ascolta tutto. 
Collega tutto. 
I suoi sentimenti, i messaggi silenziosi e carichi che gli manda il cuore, che gli manda la testa. 
Ha lo sguardo fisso al tavolo, la bocca socchiusa. 
Non si sfugge all'amore. 
La donna si ferma. 
"Hyukjae...forse quand'eri piccolo ho cercato di dividere qualcosa in cui non potevo neanche intromettermi. Mi dispiace..." 
Eunhyuk sgrana gli occhi. Stanno parlando di Donghae. Lo sente. 
La madre lo guarda. "E' che ti ho sempre immaginato con una donna, ho sempre voluto dei nipotini." sospira. Ha gli occhi lucidi. 
"Mamma..." 
"Ma voi vi amate non è così? O almeno, tu sì." Fa una pausa. "Ma siete così dolci insieme, siete sempre stati legati. Perdonami se mi sono intromessa, scusami." 
Non si aspettava di certo un discorso del genere dalla madre. 
...Deve parlare con Donghae. Pensa improvvisamente Hyuk. 'Io lo amo' 
Si alza, posa anche la sua di tazza e stringe forte la donna. 
E' diventato più alto di lei ormai, ricoda quando era piccino e a stento gli arrivava al fianco... 
"Grazie, mamma." Gli sussurra. 
Lei si limita a sorridere. 
Il ragazzo, non sa cosa dirgli. 
"Devo fare una cosa." Sorride poi Hyukjae. 
Guarda l'orologio alle sue spalle. "E' ora di andare." 
La madre annuisce. "Va'. E fa la cosa giusta, figlio mio." 
Ad Eun quasi si appannano gli occhi. 
Come farebbe senza sua madre, come? 
La stringe un'ultima volta, le posa un bacio sulla guancia e si allontana. 
Una volta fuori, la donna si rimette a sedere. 
Guarda fuori dalla finestra. 
"Ah, come sei cresciuto Hyukjae..." 

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Capitolo 12
*** Open your eyes. ***


Open your eyes. 

Hae si morde le unghie, mentre Siwon continua a chiamare per la centesima volta. 
Sospira. 
Aspetta che gli squilli finiscano per scrivergli un messaggio. 
Afferra il telefono. 
-Siwon...- 
Digita, ma poi cancella tutto. 
Riscrive e cancella. 
Cambia le parole ma non lo convincono. 
Le sue torture vengono interrotte da un'altra telefonata. 
Risponde. "Siwon?" 
"Oh, Donghae finalmente!" 
Non ne può più, prima o poi l'avrebbe dovuto affrontare. 
"Won...credo sia meglio far finta di niente." 
Sente puzza di bruciato... 
Sarà la sua impressione. 
Si poggia al muro ingoiando il groppo che gli rimane in gola. 
"Don-" 
Un bussare frenetico lo fa fermare. 
Hae si sorprende. "Ma chi è?" Allontana appena il telefono per aprire. 
Davanti gli compare il vicino. 
Un ragazzino più piccolo, magro, con occhi e capelli chiari. 
Sembra spaventato. 
Ma ciò che colpisce di più Hae è il fumo che c'è attorno. 
"Cosa succ...?" 
"Dobbiamo evacuare il palazzo." Dice il giovane repentino reggendosi ai lati della porta. 
Donghae riavvicina il telefono. 
"Ti richiamo." 
Ma prima di staccare ha l'impressione che la linea sia già caduta. 
Dalle scale provengono urla varie. 
Non capisce. 
"Andiamo, muoviti!" 
Kibum, il ragazzo, lo prende prontamente per il polso e lo trascina per le scale. 
Non corrono, ma vanno a passo veloce. 
Più scendono, più il fumo aumenta. 
L'aria diventa irrespirabile. 
I due cominciarono a tossire. 
"Ma che diamine succede?!" 
"Non so, qualcosa giù a preso fuoco!" Kibum si ferma un attimo e prende dei fazzoletti. Ne porge uno a Donghae che dopo averlo imitato portandolo alla bocca ricomincia a muoversi. 
Abitare al settimo piano non è una gran cosa. Soprattutto in situazioni del genere. 
Pensa ad Eunhyuk e ringrazia il cielo che non sia lì, in quel momento. 
Si sta risparmiando quella confusione, lui è al sicuro per fortuna. 
Finalmente arrivano all'entrata del palazzo. 
Vedere qualcosa è quasi impossibile. 
Si mantengono alla ringhiera per scendere i tre gradini che li dividono dall'uscita. 
Da lì riescono a vedere le fiamme. Il cancello è annerito, Hae lo sfiora per sbaglio e ritrae all'istante la mano soffocando un urlo. E' rovente. 
Kibum all'improvviso si getta a terra. 
Donghae sente il rumore che fa cadendo, e si volta. 
"Kibum!" 
Lascia cadere il fazzoletto e corre dal più piccolo. 
Una signora sulla cinquantina li richiama. "Fate presto, per la miseria!" 
'Come se fosse facile!' 
Donghae prende in braccio l'esile corpo del giovane e prova ad uscire. 
L'aria comincia a mancare anche a lui, gli gira la testa. 
Una voce familiare lo fa riprendere, ma deve poggiarsi al muro per non abbandonarsi al pavimento. 
Un rumore sordo, stavolta più volento. 
Delle parti di muro sono cadute e bloccano l'entrata. 
Un'altra voce. 
Donghae si ritrova a pensare alla casa. 
A quell'appartamento che divide con il suo amato. 
Alle foto che ci sono, ai ricordi, alla tartarughina...Quante cose andranno perse se l'incendio si propaga? 
Racimola le forze, urla. 
Kibum pesa sempre di più, le gambe gli tremano. 
Solleva di più il ragazzo sopra l'apertura che le pietre cadute lasciano. 
Delle mani lo prendono, Hae si rilassa appena. 
Bummie è al sicuro. 
Prova a scavalacare, ma davvero non ne può più. 
L'ultima cosa che vede sono i fili dell'impianto elettrico che prendevano fuoco insieme alle piante e un locale lì vicino, senza motivo apparente. 
 
 
Eunhyuk ora cammina più sereno. 
Lo ama, lo ama, e lo ama. Deve smetterla di negarlo. 
Gli sembra di essersi tolto un peso sul cuore. 
E' quasi del tutto convinto che non ci sia nulla di sbagliato. 
Come gli ha detto la madre, l'amore è la cosa più forte che ci sia. 
In ogni sua forma. 
Gli deve parlare. 
Ne ha un disperato bisogno. Proprio come quel giorno all'asilo, ha bisogno di stringerlo a sè. 
Deve confessargli quelle parole che il suo cuore conserva da una vita. 
Però, mentre tutto sembra tranquillo, diventa irrequieto, come se qualcosa non quadri. 
Arriva in prossimità del loro palazzo, e vede un sacco di gente lì radunata che urla. 
Una colonna di fumo si leva dal suolo. 
Sgrana gli occhi. 'Donghae'. pensa istintivamente. 
Si avvicina di corsa, si fa spazio fra la gente. 
Nota che il piccolo locale accanto al palazzo va a fuoco e che le fiamme si propagano lungo i muri, i fili, le piante, il cancello e il suo interno. 
Si porta un braccio alla bocca e tossisce. 
Si volta e cerca di distinguere fra quella folla il volto che spera di vedere sorridente, ma non c'è. 
Il cuore gli batte forte. 
Si sente la gola dannatamente secca. 
"Eunhyuk!" 
Si volta. 
Si ritrova davanti Siwon. "Che fai qui?" Gli dice. 
"E' una ...lunga storia." Risponde l'altro affannato. "Dov'è Donghae?" Chiede rialzandosi. 
"Fate presto, per la miseria!" Urla una donna impaurita. Quello che deve essere il marito la stringe per cercare di tranquillizzarla. 
I due riescono a distinguere fra tutto quel fumo una figura inconfondibile. 
"Donghae!" Strilla Eunhyuk. 
Si ritrova a correre ma Won lo afferra. "Attento!" 
Appena in tempo. 
Una parte della parete cede, bloccando parte dell'entrata. 
Hyuk evita il tutto per un pelo. Si libera, ora anche Siwon è più allarmato. 
Spostano parte dei detriti, Hyuk vede la mano di Hae annerita. 
Comincia a piangere. 
"D-Donghae!!" 
Gliel'afferra e la stringe. 
Siwon crea altro spazio e riescono finalmente a portarlo completamente fuori. 
Arrivano i vigili del fuoco che cominciano a spegnere le fiamme. 
Siwon ed Eunhhyuk vengono aiutati anche da altre persone. 
Portano Hae più lontano, lo fanno stendere. 
Accanto Hyuk riesce a vedere il vicino Kibum, curato da altre persone. 
"Donghae! Apri gli occhi" Lo implora Siwon ripulendogli la faccia. 
Eunhyuk gli solleva il capo. Cerca di fermare il pianto, ma gli riesce difficile. "Hae...Hae, riesci a sentirmi?" 
Un uomo del quarto piano, un medico, dice alle altre persone "Chiamate un medico!" 
 
E quando arriva l'ambulanza è tutto un confondersi di ansia, paura, fiamme e luci. 

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Capitolo 13
*** I can't wait. ***


I can't wait. 

Eunhyuk è in ospeale. 
Siwon è seduto con i gominiti poggiati alle ginocchia. Le mani sono unite davanti la bocca. 
"Per favore." dice stizzato. "Puoi smetterla di andare avanti e indietro?" 
Eunhyuk lo guarda arrabbiato. "Scusa tanto se sono preoccupato!" Alza la voce e tutti si voltano verso di lui.  Tutto quel bianco gli da fastidio, lo fa sentire oppresso in un certo senso. 
Sospira abbassando il capo. 
Sta impazzendo. 
Sono arrivati, la barella con Donghae è entrata in una sala, gli hanno chiesto di allontanarsi, lui ha continuato a piangere. 
Si arrende, si siede accanto Siwon. 
"Anche io lo sono, ma diamine, così mi metti ancora più ansia!" 
Gli dice nervoso. 
Eunhyuk si trattenne dal tirargli un pugno. Ci si mette pure lui adesso. 
Anche lui. Lui non è preoccupato come lui, non può esserlo. 
Finalmente un uomo in camice bianco usce dalla stanza. 
I due si alzano. 
Siwon corre, Eunhyuk subito accanto a lui. 
"Tranquilli." Comincia il medico. Si sistema gli occhiali sul naso. "Sta bene. Era soltanto svenuto. Quel fumo gli ha fatto male, ha qualche ustione e qualche taglietto ma nulla di che." 
Tirano un respiro di sollievo. 
"Mentre l'altro ragazzo ha rischiato grosso. Ha avuto una violenta crisi d'asma, ha bisogno di restare qui almeno questa notte." 
Eunhyuk lo guarda. Per un attimo si era dimenticato di Kibum. 
A dire la verità, si era dimenticato di tutto. Apparte Donghae ovviamente. 
"Possiamo vederli?" Chiese d'istinto. 
L'uomo annuisce. 
"Ah!" Li ferma. Sfoglia il fascicoletto che ha in mano. "Lee Donghae può tornare a casa." 
Eunhyuk gli sorride grato prima di lanciarsi nella stanza. 
Siwon invece, prende posto. 
Aspetta. 
Devono vedersi prima quei due. 
Poi chissà se Hae sarà contento di vederlo. Hanno bisogno di parlare, ma non ora. 
 
Donghae apre gli occhi. Tossisce. 
Gli fa male la gola. 
Si porta una mano alla fronte, e con sorpresa nota che è fasciata. 
Si guarda intorno, è tutto interamente bianco. 
Corruga la fronte. 
Ricorda l'accaduto. Il fumo, le fiamme, il crollo e Kibum. 
Gli fa un po' male la testa. 
La porta si apre.
Compare Eunhyuk che esita sulla soglia con un bel sorriso dolce. Donghae quanto vorrebbe ribaciare quelle labbra così perfette... 
"Sei sveglio." Il biondo richiude la porta alle spalle. 
"Già." La voce di Hae è roca. Tossisce ancora per schiarirla. 
Si mette a sedere. Non sembra stare tanto male. 
Eunhyuk intanto si avvicina e il moro gli fa segno di sedersi anche lui sul letto. 
Dopo aver obbedito, Hyuk gli sfiora con le dita le fasciature sul polso e la mano. 
"Ti fa male?" Sussurra. 
Donghae scuote il capo. "Sto bene." 
Ed  vero. In fin dei conti, se l'è cavata bene. 
"Che spavento mi hai fatto prendere!" 
Vede gli occhi dell'amico lucidi e gli sfiora una guancia. 
"Sto bene, Hyukjae." 
Eunhyuk si sforza di sorridere. 
Donghae inizia a vagare in mille pensieri, ricordi... 
"Eun?" 
"Sì?" Dal modo in cui risponde, anche lui era perso in chissà cosa. 
"Cos'è che dovevi dirmi? L'altra sera, intendo." 
Hyukjae sorride. 
Non gliel'aveva ancora detto con tutto quello che era successo. 
"Sarò ballerino principale." Annuncia con un sorriso mesto. 
Le labbra di Donghae si distendono in un enorme sorriso ed il sole che gli illumina il viso contribuisce a renderlo perfetto e far prendere un colpo a Hyuk e al suo povero cuore. 
"Davvero?! Ma...è fantastico Hyukkieee!~" 
Si tira su e tira in un abbraccio il biondo che ricambia con vigore la stretta. 
"Lo sapevo, io sapevo che ce l'avresti fatta! Quindi, è sicuro allora!" 
Hyuk alza la testa dalla sua spalla e si allontana giusto per guardarlo negli occhi perplesso. 
La sua bocca è così vicina, basterebbe sporgersi un po' per... 
"Andrai in una di quelle scuole." Si affretta a concludere il moro. 
"...No, ma che dici!" Hyukjae cerca di riprendersi da quei pensieri poco casti. "Non è ancora nulla sicuro, con tutti i ragazzi che ci sono." Comincia a torturarsi le mani tenendo chino il capo. 
"Allora: tu sei il protagonista, sei il miglior ballerino del mondo, sei bellissimo, cosa vogliono di più?" 
Eunhyuk sente il rossore diffondersi piano sul viso. 
Quei complimenti lo fanno sentire benissimo. 
"Possiamo andare a casa vero?" Domanda poi Hae. 
"Oh, sì." Sorride Eun. 
Si alza. Sente la voce del medico fuori e dice "Hae, credo che il dottore voglia visitarti. Torno dopo ok?" Poggia la mano sulla maniglia. 
L'amico non gli risponde eppure Eunhyuk sente qualcosa. Come se dovesse succedere un qualche tipo di... 
"Eunhyuk!" 
Lo richiama Donghae quando è quasi fuori. 
Hyukjae si ferma, lo guarda negli occhi. Hae si sente sciogliere. 
Non ne può più. 
"Sì, Dongie?" 
"Vieni qui." Gli dice dolce, non riuscendo a nascondere una risata. Gli fa cenno di raggiungerlo con le dita. 
Hyuk non capisce, obbedisce titubante. 
Donghae è così impaziente! Non ne può più di quell'attesa ed Eun sembra avvicinarsi troppo lentamente. Ha già aspettato anni, non può permettersi di perdere altro tempo. 
Gli afferra una mano, un brivido lo percorre. 
Lo attira a sè, Hyuk sgrana gli occhi poggiando la mano libera al materasso per evitare di cadere. 
Hae gli posa l'altra sul collo e lo spinge piano verso di lui. 
Alza il capo e racchiude le labbra dell'uomo che ama. 
Il cuore gli batte in gola, il respiro gli manca. 
E' diverso dalla prima volta, da quella sera, anche perchè Eun dopo essere rimasto per un po' immobile e spaventato sta ricambiando avidamente. 
Donghae vuole approfondire quel contatto. 
Con la lingua sfiora lievemente le labbra di Hyukjae che non esita ad aprire la bocca per lasciargli spazio. Le lingue s'intrecciarono, si cercarono, giocarono ed è meraviglioso. 
Eunhyuk dal canto suo, crede di sognare. Non crede che quelle sensazioni siano vere. 
Non credeva che il cuore possa raggiungere quel ritmo. 
Non credeva che Donghae avesse fatto una cosa del genere. 
E non credeva che sarebbe stato così bello. 
Infila le mani fra i capelli del moro e glieli scompiglia un po'. 
Il rumore della porta che si apre li fa riprendere ed entrambi si affrettano ad allontanarsi, per evitare equivoci. 
Hanno il respiro mozzo, i visi rossi, gli occhi brillanti. 
Tutto ciò che fanno è sorridersi, mentre il dottore entra salutando quello svegliato da poco.  
 
 
Eunhyuk usce. Non riesce a far funzionare bene il cervello. 
Cosa signifa quel bacio esattamente? 
Quello che sa, è che lo rifarebbe ancora, e ancora, e ancora. 
Sorride come un ebete mentre cammina avanti e indietro, stavolta non più teso. 
Siwon entra quando il medico esce sorridendo a Hyukjae e svoltando nel corridoio a destra. 
Driiin~ 
Eunhyuk si riscuote. 
Non legge il nome della persona che lo cerca, risponde direttamente. 
"Pronto...?" 
 

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Capitolo 14
*** I need you. ***


I need you.

Donghae è tornato a casa con Siwon. 
E sì, quando lui era pronto per lasciare l'ospedale ed aveva firmato tutto, Eunhyuk se n'era andato. 
Gli fa rabbia pensarci. 
L'ha baciato, e poi se n'è andato. 
Non ha capito che lui lo ama, davvero e vorrebbe essere in macchina con lui non con Siwon che continua a seguire la strada con gli occhi. 
Quando erano rimasti soli, si erano solo salutati e Won si era informato sulle sue condizioni. 
C'era imbarazzo fra loro. Molto imbarazzo. 
Sbuffa tamburellando le dita della mano sana sul sedile. 
Siwon si ferma per via del semaforo. 
"Stai bene?" 
"Sì." 
Siwon ride. "Non mentirmi." 
"Dov'è adesso, eh?" 
Hae si volta arrabbiato verso il guidatore. 
Sanno entrambi chi è il soggetto, non c'è bisogno d'esprimerlo. 
Siwon solleva un po' le mani dal volante e guardando la strada dice a bassa voce "Mi ha detto qualcosa a proposito di una ragazza, non so. Andava di fretta." 
Ragazza. Fretta. 
Donghae si sente morire. 
Abbassa il capo. 
"Ellie..." 
"Cosa?" 
Ignora la domanda che gli è appena stata fatta. 
Siwon riparte, è scattato il verde. 
Continua per un po' dritto, svolta a destra e si ferma. 
"Donghae..." 
"No, non voglio sentire niente." 
"Io ho bisogno di parlarti." 
"Non ora Siwon." Lo guarda. Forse è stato troppo duro, ma non ne può più. "Ti prego." Aggiunge sul punto di piangere. 
Siwon sconsolato sospira e annuisce. 
Volge lo sguardo dal lato opposto mentre sente la portiera di Hae aprirsi. 
Questo scende e gli dice "Grazie, Siwon." E' un po' freddo, ma non può farci nulla. 
Won lo guarda per un attimo appena negli occhi, e quando la portiera si richiude sbattendo, riparte immediatamente. 
 
 
 
"Pronto...?" 
"Hyuk...Hyukjae!" Il suo nome viene urlato. La ragazza scoppia a piangere. 
"Ellie...Ellie, sei tu? Che ti succede?" 
Tutto quello che sente sono singhiozzi che le spezzano la voce ed il respiro. 
"D-Devi..." altre urla. "Venire in palestra!" 
"Che succede?!" Eunhyuk comincia a spaventarsi. 
"Jin..." 
La linea cade. 
 
Eunhyuk ricorda ancora la conversazione di poco prima. Cerca di dargli un senso, di capire meglio ma non ci riesce. 
Inoltre è abbattuto. Proprio ora?! Ha dovuto lasciare Donghae nelle mani dell'ultima persona al mondo che ritiene 'affidabile'. 
E' dovuto andare, sente che è successo qualcosa di grave. 
Non può abbandonare Ellie. 
'Ma non puoi abbandonare Donghae' 
Ma infondo, lui sta bene. 
Scaccia dalla testa quella vocina mentre correndo, sale le scale che lo portano all'entrata dell'edificio. 
Il sole sta calando, ormai è sera. 
Continua a camminare, ma non sente nulla. 
Entra nella stanza che usa la sua classe per le prove e sente un pianto. 
"Ellie!" 
Si lancia verso la voce. 
Finalmente la trova. 
E' seduta a terra, piange, le gambe strette al petto. 
"E-E...Eunhyuk!" 
Hyuk corre da lei. Si china alla sua altezza. Con orrore, nota che ha dei lividi e dei graffi. Sente il sangue andargli alla testa. 
"E' stato Jin?" Sussurra con voce che sembra non sua. 
Gli scosta piano i capelli dal viso rigato dalle lacrime. 
"Vattene." 
Prova a prenderle una mano. Lei lo scaccia via. 
"Cos...?" 
"Eunhyuk, va via!" 
Hyukjae sul serio non capisce. 
Fa per avvicinarsi, ma delle voci lo bloccano. 
"Ahaha, il ragazzo è corso subito!" 
Stringe i pugni e si tira su. "Jin..." Sputa voltandosi a guardarlo. 
Questo avanza beffardo, affiancato dagli inmancabili Jihun e Donggouan. 
"Che le avete fatto?" sibila. 
"Be', sai la vittima dovevi essere tu." Dice Jin suadente. 
"Ma lei non voleva, voleva proteggerti in qualche modo." Continua Jihun. 
"Tzè, povera sciocca." Donggouan si china su di lei e cerca di afferrarla per i capelli. 
Ellie urla ma Eunhyuk blocca il ragazzo prima che possa metterle le mani addosso. 
"Non toccarla." Scandisce bene entrambe le parole. 
Donggouan accenna una risata e si rialza liberandosi dalla presa. 
"Non provare a fare l'eroe." 
"Cosa vuoi Jin?" 
"Essere il ballerino solista." 
"E per questo te la prendi con le ragazze?! Sei caduto così in basso?" 
Jin gli sferra un pugno in pieno viso. 
Eunhyuk per poco non cade. 
Con rabbia si asciuga col dorso della mano un po' di sangue che fuoriesce. 
"Brutto stronzo." Sussurra. 
In un attimo è lui a colpirlo. 
Jin che non  se l'aspettava e finisce a terra. 
Jihun e Donggouan si gettano sul povero Hyukjae e lo bloccano. 
Eunhyuk cerca di liberarsi, ma non è abbastanza forte. 
Ellie urla. "Lasciatelo stare!" 
Solo ora Eunhyuk vede che è legata al muro. 
"Calmo biondino." 
Si agita. "Lasciatemi!" Prova a divincolarsi, ma è tutto vano. 
Jin si avvicina. "Dovrai andare dall'insegnante, e dire che vuoi cedere la parte a me" 
Eunhyuk accenna un sorriso. "Tzé! Nei tuoi sogni!" 
Jihun lo strattona. 
"Ok, come vuoi. Allora mi sa che dopo questo piccolo ...come definirlo? Umh, 'incidente' non potrai ballare per un bel po'." Risponde allora Jin con un sorrisetto furbo. 
Eunhyuk comincia a preoccuparsi. 
Comincia a ricevere pugni nello stomaco, calci nelle gambe. 
Urla in preda al panico. 
Avverte dolore dovunque. 
Stremato, al sesto colpo comincia a sputare sangue. 
Il cellulare finisce a terra e comincia a squillare. 
Chi può mai chiamarlo in un momento del genere? 
Ellie continua a disperarsi a scalciare. 
Gli occhi di Eunhyuk si appannano per le lacrime. 
Lasciano un po' la presa e lui cade in ginocchio. 
Il dolore è acuto, vorrebbe abbandonarsi al suolo, ma lo tengono saldamente. 
"Lo farai?" 
Eunhyuk si sente morire, ma...è il suo sogno. 
Non vuole rinunciargli per via di tre insulsi ragazzi. 
Però se si rifiuta...sul serio non potrà ballare per un po'. 
"Allora?" Jin l'afferra per i capelli costringendolo ad alzare la testa. Un'altra lacrima riga il volto del biondo che si trattiene dal non urlare. 
"..." 
Un altro calcio. 
Eunhyuk si accascia riuscendo a portare le mani al ventre. Stavolta l'urlo che fuori esce dalla sua bocca è forte. 
Lo riagguantano subito. 
"Sto parlando con te, rispondimi pezzo di merda!" 
Ed Eunhyuk cede. "D'a-accordo...l-lo...farò." Dice a fatica. 
Lo lasciano andare e cade con la faccia a terra. 
Sente il sangue sgorgargli dalla bocca. 
Non si capacita per quello che è successo. 
"Bravissimo, vedo che sai ragionare." 
Gli sussurra all'orecchio Jin. 
Gli lecca un po' di sangue dall'angolo della bocca ed insieme ai suoi seguaci si allontana. 
Donggouan però torna indietro, e libera Ellie che in una frazione di secondo corre da Eunhyuk. 
"Mi dispiace, mi dispiace! Mi hanno costretto a chiamarti!" Singhiozza. 
Jin li osserva divertiti. "Che romantici." 
E poi finalmente va via. 
Hyukjae li osserva lentamente sparire dalla sua visuale. 
Il pianto di Ellie gli riempie le orecchie. 
Vorrebbe alzarsi, abbracciarla, ma non ne ha proprio le forze. Sospira tremante, non riesce a respirare. Il suo petto si alza e abbassa velocemente in cerca di aria. Gli occhi grandi si posano sulla ragazza prima che tutto diventi buio. 
 
 
Donghae non ne può più. Si sente strano...non lo sa spiegare. Sembra essere in pensiero per Eunhyuk. 
Si gira e volta sul letto, non riesce a stare fermo. Vorrebbe dirgliene quattro. 
Prende il telefono, lo chiama. 
Non risponde. 
Cosa sta facendo per non rispondergli? 
 
Il tempo passa nel modo più lento possibile. Donghae non si è mai sentito più distrutto. 
Non riesce a stare fermo, un minuto gli pare un'ora ed è buio adesso! 
Si stende in malo modo sulla poltrona, con la testa all'indietro e guarda il soffitto. 
Perchè non torna? 
Caspita, lui è appena uscito da un ospedale! Ha bisogno d'appoggio, no? 
La madre l'ha chiamata, gli ha spiegato tutto e l'ha tranquillizzata. 
Era al lavoro e Donghae le ha detto di non darsi fretta, si sarebbero visti con calma un'altra volta. 
Sospira. Gli viene da piangere. 
Per un attimo uno stupido pensiero gli balena in mente 'E se non tornasse più?' 
...No, che assurdità. Lo avrebbe saputo prima no? 
Il campanello. 
...Il campanello! E' lui? 
Apre e senza guardarlo comincia a dire ad alta voce "Bravo, Hyukjae, ti sei degnato di tornare?!" 
Quando se lo ritrova davanti, che si sostiene al muro, pieno di graffi e lividi, rischia di avere un infarto. 
"H-h....Hyukjae!" 
Lo prende al volo, prima che possa cadere. 
"Cosa ti è successo?!" 
Eunhyuk si aggrappa a lui. Si riesce a mettere di nuovo in piedi. "Sto bene..." 
Gli da un bacio tremante. 
Gli sussurra qualcosa che non comprende, con una voce che distrugge Donghae. 

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Capitolo 15
*** Thank goodness you're here. ***


Thank goodness you're here. 


Subito dopo, all'appartamento di Hyuk ed Hae arriva Ellie. 
E' stata lei ad accompagnare in macchina Eunhyuk. 
Lo fanno stendere sul letto, Hae vuole portarlo all'ospedale ma Hyukjae protesta. 
"No...Non posso dirlo." 
Mormora con un filo di voce mentre si volta lamentandosi del dolore. 
Donghae vuole fare qualcosa, vederlo così, con quell'espressione di dolore che rantola lo uccide. 
"Non possiamo raccontare tutto..." Continua Ellie. "Potrebbero far peggio." 
"Ma chi? Chi è stato?!" 
Chi aveva osato fare una cosa del genere? 
Il moro non è confuso, di più. 
Hyukjae si mette a sedere sul letto. 
"Ti...ti ricordi di Jin? Quello che odiavo?" 
Donghae annuisce. 
"Lui e i suoi seguaci. Voleva...voleva essere il protagonista." Si scompiglia con una mano i capelli. 
Donghae scatta. "Cosa?!" Si avvicina e gliela stringe. "Eunhyuk non m'interessa noi..." 
"No, non se ne parla." Lo ferma Ellie. 
Sbuffa. Il fatto che quella proprio si permetta di dargli ordini lo fa impazzire. 
Prima che possa urlare e andare fuori di testa Hyuk dice "Chiama...Siwon. Lui, non ha studiato medicina?" 
"Ma cosa dici? Tu hai bisogno di un vero e proprio medico." 
"Ma sto bene!" 
"Tu hai sputato sangue, sei svenuto, sei pieno di lividi e mi dici che stai bene?" 
Ellie dopo aver capito che non è aria, soprattutto col moro, pensa di lasciarli un attimo da soli. Sentendosi di troppo, si sposta in cucina silenziosamente. 
"Donghae." Hyuk gli accarezza una guancia. "Ti prego, ascoltami. Non posso andare all'ospedale. Non possiamo denunciarli, sarebbe peggio. Sono capaci di fare di più e ...ho paura." confessa tremante. 
Donghae comincia ad avere gli occhi lucidi. 
"E cosa dovremmo fare, finta di niente?" mormora. 
Hyukjae annuisce. "Ti prego..." 
Donghae lo bacia. 
Non gli sembra vero che ora possa avvicinarsi così a lui con facilità. 
Cerca di calmare il cuore. 
Sospira ed annuisce. "Solo perchè ti amo." 
Realizza solo in un secondo momento cosa ha detto e si porta con occhi sgranati una mano sulla bocca, per coprirla. 
Non doveva dirglielo. Non ancora. Non così. 
Mentre s'insulta mentalmente Eunhyuk sorride raggiante. 
Gli scosta la mano sostituendola con la sua bocca. 
Donghae ricevendo quel bacio si sente sollevato. Anche se in parte. 
Hyuk ride. "Non fare così." Lo guarda dolcemente. "Anche io ti amo." 
Lo dice a bassa voce, intimidito come Donghae non l'ha mai visto. 
...E' tutto vero? 
La porta si apre. 
E' Ellie. Donghae sta faticando per non cacciarla a calci. 
"Lo chiamiamo o no sto Siwon?" dice lei guardandolo con sfida. 
 
 
Donghae non ha chiamato Siwon. Vuole prendersi lui cura del biondo, e poi sa che fra i due 'amici' non scorre buon sangue da sempre. 
Ha medicato Eunhyuk come meglio ha potuto, anche se Ellie si è intromessa sempre. 
L'ha accarezzato in continuazione, gli ha sussurrato cose dolci, ha tirato il disinfettante dalle mani di Hae per aiutarlo lei. 
Donghae non ne può più. 
Getta a terra a terra il panno che stringe e si alza. 
Attraversa la stanza a grandi falcate. 
La cosa che lo infastidisce è che Hyukjae non le dice nulla, le sorride complice. 
'Resta calmo, resta calmo' si ripete. 
Qualcuno lo chiama. 
Prende il telefono rapidamente. 
...E ti pareva. 
"Siwon, non è il momento." 
"No, Hae. Posso passare da te?" 
"Proprio ora no." 
"Smettila di comportarti così." 
Donghae alterato dice "Senti, non è una questione di capricci è che la situazione qui è critica." Si poggia al muro. 
"E' tornato, vero?" 
Donghae si ferma. Forse per il tono che l'altro ha usato, forse per il cuore che ha perso un battito. 
"...Sì." 
"Vi auguro il meglio." 
La linea cade. Donghae ascolta quel fastidioso tu-tu-tu e dopo guarda il display. 
Stacca, ricompone il numero. 
Uno squillo. 
Due. 
Tre...quattro...cinque. 
Siwon preme il tasto verde, ma non risponde. 
Hae sa che sta ascolando. "Vieni." 
 
Eunhyuk guarda Donghae ritornare, ma ha un'espressione strana, come se qualcosa l'avesse turbato. 
Ellie intanto continua a tastargli un panno con del ghiaccio sul labbro. 
Si allontana un po' con una smorfia di dolore. 
"Ehy, sta' fermo." 
Per bloccarlo, lei con una mano gli prende la testa, con l'altra continua a fare ciò che fa da quanto? Un'ora? Hyukjae non ne può più. 
Donghae si china silenzioso a riprendere il panno che aveva gettato a terra e lo posa sulla scrivania di legno. 
Si siede sulla sedia accanto ad essa e li osserva. 
Hyuk si sente a disagio. 
E' bello avere puntato su di lui il suo sguardo, ma è anche...come dire? Strano. 
E il cuore gli batte abbastanza forte. 
Guarda le lenzuola che stringe di più scostandosi un'ennesima volta da quella ragazza che lo sta facendo impazzire. 
"Basta!" Sbotta poggiandosi con la schiena alla spalliera del letto e guardandola deciso. 
Donghae si tira su, si avvicina ad Ellie che continua a blaterale e le tira via tutto ciò che ha in mano in modo un po' brusco. 
"Smettila infermierina, sta arrivando Siwon. Altrimenti che me l'avete fatto chiamare a fare?" 
Eun apre di più gli occhi. 
Allora l'ha avvisato. 
E proprio in quel momento bussano alla porta. 
Hae va ad aprire. 
Ellie guarda Hyukjae mettendo il broncio. 
"Tu come ti senti piuttosto?" Le chiese lui. 
Annuisce a se stessa. "S-sto  bene." 
Siwon entra in stanza ma si blocca. "Che ti è successo?" Gli chiede. 
Donghae gli prende una mano. "E' una lunga storia." 
Quel contatto fa restare male il biondino. Sono troppo intimi in certi momenti. 
Donghae lo indica con un cenno del braccio "Puoi fare qualcosa per lui?" 
 
 
Dopo due ore, Eunhyuk e Donghae sono finalmente soli. 
Sono stesi sul letto, guardano il soffitto. 
C'è silenzio tra loro. 
Stanno ascoltando i rumori provenienti dalla strada. 
Clacson, frenate... ma non ascoltano davvero. 
Entrambi hanno la testa affollata di pensieri, di problemi. 
"Che razza di giornata." 
Eunhyuk sorride all'affermazione di Hae. 
"Già." Mormora in risposta. 
Donghae si volta a guardarlo. Lo farebbe per ore, è così bello. 
Eunhyuk lo guarda a sua volta ed i loro occhi s'incontrano. 
Si fissano finchè Hae domanda "Ma domani hai le prove?" 
Hyuk scuote il capo. "No." tira su col naso. "per fortuna." aggiunge. 
Sospira e ritorna a concentrarsi sul soffitto. 
Donghae può vedere e sentire che è spaventato, che sta ricordando. Lo si può benissimo notare dagli occhi lucidi che riesce ad intravedere nella penombra, dal fatto che si è irrigidito, che trema. 
Cosa gli hanno fatto? 
L'accarezza con la mano fasciata, Eunhyuk però dopo un po' ferma la mano che gli sfiora il viso, se la rigira fra le sue e gli lascia un dolce bacio. 
"Mi dispiace troppo per quello che ti è successo..." Donghae ha la voce spezzata, non trova davvero le parole giuste. 
Eunhyuk torna a guardarlo. "A me per quello che è capitato a te." risponde. 
"Hyukkie...io sto bene.  Tu...no. Non può finire così lo sai vero? Non possono permetterti di toccarti così, di farti del male e scamparla. La pagheranno te lo giuro, e la parte sarà tua. Te lo prometto." 
Lo abbraccia stretto con fare consolatorio e gli poggia la testa sul petto. Hyukjae gliela accarezza mentre comincia silenziosamente a piangere. 
Ha perso la parte, ha perso la forza, si sente male...eppure ha guadagnato la cosa più bella del mondo: Donghae. 
Che dopo un po' si alza e comincia ad asciugargli le lacrime racchiudendole in dei baci. 
Eun ha i brividi ad ogni contatto. 
E' esasperato. 
Continua a sfogarsi piangendo mentre piano Hae cade nel sonno stringendolo ancora fortemente. 
Hyukjae gli accarezza i capelli. 
Gli sfiora leggermente le labbra con le sue. "Ti amo, Hae." 
Si sistema meglio e sistema anche Donghae. 
"Menomale che ci sei tu." 

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Capitolo 16
*** You should give her a chance, you know? ***


You should give her a chance, you know?


Siwon è riuscito a 'parlare' un po' con Donghae. 
Dopo aver controllato Eunhyuk, ed aver assicurato che per fortuna non c'erano fratture, erano andati entrambi in salotto. 
Si erano detti di far finta di nulla, ma di restare legati come sempre. 
E a lui sta bene, non voleva perdere Hae e non lo farà. 
Ha riaccompagnato Ellie a casa che non aveva smesso di parlare per un solo secondo, gli aveva fatto venire mal di testa. 
Ma non sembra tanto male. Se non fosse stato già innamorato ci avrebbe fatto un pensierino. 
La cosa davvero importante però è che è interessata a Hyukjae, il che può essere a suo favore...
 
Eunhyuk é nel mondo dei sogni quando Donghae lo sveglia con un casto bacio sulle labbra. Gli viene un colpo. 
Apre gli occhi, e sorride sulle labbra dell‘altro nel trovarselo così vicino. Ricambia quel contatto poi il moro si allontana.  
“Buongiorno anche a te.“ ride Hyukjae. 
Donghae posa sul letto un vassoio con varie cose da mangiare. 
Eunhyuk si tira su. 
“Oh, Donghae...avrei dovuto farlo io, sei tu che ieri ha rischiato di morire abbrustolito.“ 
L‘altro lo zittisce con un gesto. “Sei tu che sei stato vittima di bullismo.“ 
Vede Eunhyuk cambiare espressione e gli da un altro bacio sulle labbra per fargli capire che ora c'è lui. 
Hyuk pare riprendersi mentre gli passa le mani fra i capelli. 
Si allontana. “Sai, dovresti tingerti i capelli.“ 
Hae sgrana gli occhi per un secondo. “Cosa?“ ride. “E fare come te?! Se tu continui cosí diventerai pelato, io te l‘ho detto!“
Hyuk ride ed Hae assapora quel dolce suono. 
“Fatti biondo!“ 
“Ma che stai dicendo Hyuk? Ahah no!“ 
“Daaaaai, come il sottoscritto. Anzi no, piú scuro...quasi rossiccio? Umh... e se...“ 
Si mette a macchinare con  capelli del compagno perdendosi in assurdi pensieri. 
Alla fine conclude dicendo “Ok. Deciso. Biondo però che vira al rosso. Secondo il mio parere, dovresti stare bene.“ 
“Quel dovrei non mi convince affatto.“ 
“Ahah fallo per me!“ 
Hae si arrende. “...Ci penserò.“ dice infine. 
Hyukkie batte le mani soddisfatto prima di prendere ed addentare un caldo cornetto alla crema. 
 
La giornata passa in fretta. 
Donghae é andato a trovare la madre come le aveva promesso. Aveva invitato anche Hyukjae ma questo aveva preferito restare a casa. 
É seduto a terra con le gambe incrociate e non fa altro che ascoltare le canzoni del musical. Quando arriva quella che ora non avrebbe piú ballato avendola ceduta a Jin, ricorda con rammarico il giorno prima. 
Sospira tremante. Avverte ancora dolore alle gambe e alla schiena, ma sta un po‘ meglio. 
Si odia da un lato perché non é stato abbastanza forte, ma dall‘altro pensa ‘non avevo altre possibilità.‘ giusto? 
Spegne l‘ipod. 
Non vuole cedere la parte, nono. 
Si alza cercando di pensare a qualcosa quando qualcuno bussa alla porta. 
Va ad aprire e si ritrova davanti Siwon. “Oh, ciao.“ 
“Ciao Hyukjae. Sono passato a vedere come stai.“ sorride innocente. 
‘o sei venuto per Donghae.‘ 
Si é accorto che i due sono un po‘ strani ultimamente, deve essere successo qualcosa. 
“Vieni.“ 
Si può dire che Eun sta mettendo un po‘ da parte l‘orgoglio e il fastidio che gli suscita quell‘uomo. Ma solo in parte, eh.
 Siwon si accomoda. 
Si guarda intorno. 
Ecco, cerca Donghae. 
Hyuk va in cucina a bere e scocciato chiede a voce piú alta per farsi sentire “Vuoi qualcosa?“ 
Siwon risponde “Un po‘ d‘acqua!“ 
 
Sono seduti al tavolo della cucina. Nessuno parla. 
‘Beh- pensa Hyuk -se continua così potrebbe anche andarsene.‘ 
“Allora...“ 
Si riscatta quando Won comincia a parlare dopo aver preso un altro sorso d‘acqua. “Come va oggi?“ 
“Meglio.“ dice forzando un sorriso.
“Ma che ti é successo, si può sapere?“ 
Eunhyuk si sistema sulla sedia. “Emh...no, nulla di ché. Emh, un piccolo incidente.“ 
“Piccolo? Cosa di preciso.“ 
“Cose che capitano, sai...“ 
“Eunhyuk insomma. Mi devo preoccupare? É stato qualc-“ 
Il telefono suona. Eunhyuk gioisce mentalmente mentre si dice ‘tu? Preoccuparti per me?‘
Raggiunge l‘apparecchio ed alza la cornetta “Pronto?“ 
“Eun? Sono io, Ellie.“ 
“ehy, ciao.“ 
“Volevo sapere come stavi.“ 
“Bene grazie...tu invece, come ti senti?“ 
“Meglio.“ 
“Sei sicura? Ieri non abbiamo parlato molto di...“ 
Lei ride. “Ti preoccupi per me amore? Sto bene!“ 
Amore. 
Eun annuisce. “Menomale.“ 
“Scusa, ora devo andare. Emh, tu domani vieni a danza?“ 
Eunhyuk risponde subito “Sì.“ 
Deve o no parlare col coreografo? 
“Allora...a domani. Ciao...“ 
“Ciao Ellie.“ 
Attacca. Si volta e vede che Siwon lo guarda incuriosito. 
Ritorna a sedersi ignorandolo. 
“É simpatica.“ 
“Come?“ 
“Ellie.“ Spiega Won. “É simpatica.“ 
“Si...“ 
“É la tua ragazza?“ 
Hyuk sobbalza ancora. “No...che dici?“ 
“Sai, lei sembra tenere così tanto a te. Ed é orribile quando le ragazze restano in silenzio ad amare.“ 
Eunhyuk resta zitto. 
In effetti, lui ha amato Hae, anche se inconsciamente, per molto senza essere ricambiato nel modo che voleva. 
É bello e orribile allo stesso tempo. Che Ellie provi le stesse cose? 
“Non c‘é niente di piú bello al mondo che avere una ragazza che ti ami davvero. Che ti sia accanto e che ti faccia sentire importante.“ 
In quel momento la serratura di là scatta. É Donghae lo sanno. 
Siwon continua a guardare il biondo con sguardo intenso ed uno strano sorrisetto, come se lo facesse apposta. 
“Dovresti darle un opportunità, sai?“ continua imperterrito. 
Hae li raggiunge. “...Ehy! Ciao Siwon, ciao Hyukkie.“ sorride sorpreso. 
Siwon gli lancia un dolce sorriso, Eunhyuk tiene sempre lo sguardo basso. 
“Che fate?“ 
“Nulla Hae, ero solo venuto a controllare come stesse il nostro Hyukkie. Ora me ne stavo andando.“ Si alza. Sistema il cappotto beige e si passa una mano fra i capelli per dargli forma. 
“Ciao Hyukjae.“ sorride e gli da un bacio sulla guancia. Eunhyuk resta immobile. 
Hae si allontana un momento appena per posare le cose. 
Appena in stanza restano solo loro, Hyukjae ferma Siwon prendendogli un polso. “E tu ce l‘hai questa ragazza? Che ti ama e fa sentire importante?“ sussurra. Donghae torna in quel mentre. 
Siwon ride come se quello che gli avesse chiesto Eunhyuk fosse una barzelletta. 
Si libera e va dal moro. 
“Ciao Hae.“ gli da un bacio agli angoli delle labbra. 
Questo quasi sbarra gli occhi ed Eun gli lancia uno sguardo di fuoco. 
Won si volta a guardarlo. “Quasi.“ sorride mesto prima di andarsene. 

 

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Capitolo 17
*** Look that star. ***


Look that star. 
 
Eunhyuk sta guardando il mare. 
Subito dopo che Siwon se n'è andato, Donghae l'ha convinto o meglio, costretto a fare una passeggiata dicendo che non può restare sempre a casa e bla bla bla. 
E' sceso in spiaggia, è salito su uno scoglio. 
Guarda ciò che ha difronte e pensa tanto. 
'Dovresti darle un'opportunità, sai?' 
Quelle parole gli risuonano nella testa insieme a quelle della madre 'E' che ti ho sempre immaginato con una donna, ho sempre voluto dei nipotini.' 
E se davvero ci provasse con Ellie? 
Stando con Donghae...bho, ha paura di perderlo. 
Se poi dovessero litigare davvero lo perderebbe anche come amico. 
Si passa le mani fra i capelli quando la causa dei suoi 'problemi' che lo vede teso lo raggiunge. 
"Tutto bene?" 
Eun annuisce distrattamente. 
"Che c'è? Che hai?" 
Gli prende una mano, ma Hyukjae la ritrae. 
"Eunhyuk..." 
"Donghae. No." 
"Cosa no?" 
Il rumore del mare gli riempe le orecchie. 
Il sole sta calando, la luna è già visibile. 
Eunhyuk vorrebbe parlargli, ma non può. 
Non ancora. 
Non ce la fa. 
Si alza. 
"Ti prego, ce ne andiamo?" Domanda scendendo. 
Donghae si alza, mettendosi in piedi su quello scoglio per poi cominciare a scendere piano e affiancarlo ancora. 
"Hyukkie, aspetta ti prego. Voglio andare un attimo in un posto. Ti va di accompagnarmi?" Chiede tirando la manica della maglia del biondo. 
Questo annuisce, non riesce a dirgli di no. 
 
 
Mentre passeggiano, Donghae lo guarda. 
"E' per qualcosa che ti ha detto Siwon che stai così?" 
Ha paura che possa aver saputo di quella notte, o che peggio ancora Siwon abbia esagerato inventandosi le cose. 
"Ma no..." 
Mente Hyukjae. 
"E allora? Non dirmi che va tutto bene, non ti credo." 
Hyuk mette le mani in tasca. "Rivoglio la parte." 
Donghae abbozza un sorriso. "L'avrai." 
"Sì, e come faccio?" Sbotta l'altro cominciando ad arrabiarsi. 
Donghae abbassa il capo, è come se l'amico ce l'avesse con lui, e questo lo fa stare davvero male anche perchè non gli ha fatto nulla. 
"Non parlare col coreografo." 
"Per farmi picchiare ancora?" 
Aumenta il passo e Donghae fa lo stesso per raggiungerlo. 
"No idiota. Parlagli ma non per dirgli ciò che vuole quel Jin, raccontagli cos'è successo." 
"Donghae, ma lo capisci che non è bella gente con cui avere a che fare? L'hai visto come trattano le persone che non gli vanno a genio." 
"E se domani passo a prenderti io..." 
Hyukjae lo ferma. "In modo che non possano farmi nulla? Tzè, lo faranno il giorno seguente, o quello dopo ancora. Oppure nel peggiore dei casi faranno male anche a te." 
Donghae perde le staffe. "Hyukjae che cazzo ti prende?" 
Stavolta è lui ad urlare. 
Sta solo cercando d'aiutarlo e tutto ciò che riceve in cambio è rabbia e risposte acide. 
"Voglio che te ne vada, ecco che voglio!" Gli urla in risposta Eunhyuk. 
In un primo istante il biondo sostiene il suo sguardo, poi si poggia al muretto. 
"H-Hyukjae...senti..." 
Donghae forse ha capito. 
Ma non riesce a parlare, le parole gli mancano. 
"Se non...se non mi vuoi non fa nulla. Mi dispiace se ti ho dat..." 
Hyukjae con rabbia l'afferra per il colletto della camicia e lo sbatte contro il muretto ivertendo i posti. 
Gli incolla le labbra sulle sue, e quando si allontana per riprendere fiato balbetta "Tu...tu..." 
Vorrebbe non averlo mai conosciuto, avrebbe evitato un sacco di problemi, ma d'altro canto si sente uno stupido a pensare una cosa del genere. 
"Facciamo finta di nulla?" 
Chiede infine. 
Hae ancora stonato, riesce appena ad annuire. 
Eunhyuk cerca di sistemarsi, di darsi un contegno. 
Non lo sa neanche lui perchè agisce così d'impulso, così maledettamente male. 
Sta rovinando tutto. 
"Si può sapere dove dobbiamo andare?" 
Chiede stizzato dandogli le spalle aspettando che si muova e ritorni a guidarlo. 
"...Ci siamo quasi." 
 
 
E finalmente arrivano sul serio. 
Donghae non ha più aperto bocca, non sa cosa stia succedendo. 
E' in qualcosa di più grande di lui, non sa come reagire. 
E se fa la mossa sbagliata rischia di perdere quel ragazzo che ama. 
Lascia perdere, Hyuk è ancora sconvolto per ciò che gli è successo. 
Quando il parco appare ai loro occhi, ormai è buio. 
Si volta verso Hyukjae per vedere che reazione avrà. 
Il biondo sbarra gli occhi, si ferma poi guarda il compagno. 
"Perché siamo qui?" 
"Perché mi mancava. A te no?" 
Si avvia verso l'entrata, sapendo che l'altro lo seguirà subito dopo. 
E così è. 
Camminano attraverso quel verde che al buio sembra nero e quei lampioni. 
Hyukjae sorride ma non dice nulla. 
Superano un paio di panchine, quella grande fontana illuminata che continua a zampillare. 
Donghae prosegue finchè non arriva al loro posto segreto. 
Sfiora con la mano sana la corteccia di quella quercia che è più grande dall'ultima volta che l'ha vista. 
Continua a resistere, proprio come loro. 
Il vento fa stridere le foglie. 
"Quanto tempo..." Mormora Hyuk dietro. 
"Già" Sorride lui continuando a guardare quell'albero. 
Si siede sull'erba facendo segno all'altro di fare altrettanto. 
Hyukjae è sorpreso e felice. Non si aspettava di finire in quel posto. Lì, dove è cominciato tutto. 
Donghae si stende mettendosi le mani sotto la nuca mentre comincia a fissare le stelle. L'erba è fresca, sorride. 
Inizia ad intonare una canzone lenta che ha ascoltato alla radio e gli è rimasta in testa. 
Hyukjae nel guardarlo non capisce. 
Non capisce come abbia fatto a rispondergli male, a prendersela con lui o a pensare anche solo di abbandonarlo. 
Lo vede così tranquillo, così calmo e si dice 'posso essere anch'io così se mi è accanto' 
Si stende e lo abbraccia, posa la testa lì dove batte il cuore. 
Donghae sorride ancora. 
"Sei caldo." 
Hyuk fa sbollire tutta la rabbia e la frustazione di prima in una risata che riempe l'intero ambiente. 
Donghae goisce nel sentirla e gli lascia un bacio sulla guancia. 
Gli accarezza la schiena, il braccio. 
Si perde nei suoi occhi. 
Hyukjae si riprende e guarda il cielo. "Ehy." gli fa cenno con la testa di guardare in alto. "Guarda come brilla quella stella." 
Hae la osserva, in effetti, rispetto alle altre è davvero luminosa. Dopo averci pensato un po' su, smette di preoccuparsi e gli confessa "Tu per me brilli come quella stella. Gli altri non sono nulla." 
Sente Hyukjae stringere fra le mani un lembo della sua camicia azzurrina. 
Lo sente tremare prima di avvertire qualcosa di bagnato. 
Chiude gli occhi, e gli passano davanti una miriade di ricordi, di avventure e momenti passati sotto quell'albero, stesi su quell'erba. 
E' lì che è iniziato tutto. 
"Sei stato il primo che mi ha aiutato." mormora senza avere il coraggio di aprire gli occhi scuri. "Sei venuto quel giorno, dicendomi di non piangere più." Fa una pausa e con la mano gli scompiglia i capelli. "Ora sono io che ti chiedo di non farlo. Non ce n'è motivo, Hyukkie." 
Hyukjae dopo un po' si mette a sedere e si stropiccia gli occhi col dorso della mano. 
"Sei uno stupido." Gli dice. Vorrebbe essere serio, ma un sorrisetto spontaneo lo tradisce. 
Donghae intanto all'improvviso ricorda, ricorda quel giorno... 
 
Hyuk è a casa malato. E' al parco, solo soletto. La madre che lo ha portato là subito dopo scuola, come al solito è lontana. 
Non sa che fare senza il suo amichetto. Si annoia. 
Gioca come meglio può, poi prende la penna che ha nello zainetto, quella rossa che gli piace tanto. 
Controlla sulla mano se scrive facendo un piccolo scarabocchio. 
Ride, sembra sangue, sembra che si sia fatto male. 
Si sporge e poggia una mano al tronco, mentre con l'altra in una zona della corteccia nascosta dalle piante fa forza per scrivere qualcosa. 
-Lee Hyukjae, ti vorrò sempre bene, ti sarò sempre accento.- 
E' la verità, si sente in dovere di fare quel piccolo gesto che il biondo però, non saprà mai. 
Riposa tutto nella cartella, la richiude con cura. 
La madre lo chiama, è ora di tornare, sta per venire piovere. 
Lui la raggiunge di corsa, mentre delle gocce d'acqua cominciano a bagnare la scritta. 
 
 
Vorrebbe farglielo vedere, se c'è ancora, ma ancora non ne ha il coraggio. 
"Hyukjae?" sussurra. 
L'altro si volta con ancora gli occhi arrossati. 
Hae si avvicina, e si ferma ad un soffio dal suo viso. 
Rimane fermo a guardarlo, mentre l'altro arrossisce e non sa che fare. 
Dopo dei secondi abbondanti, gli da un bacio a fior di labbra. 
"Vuoi che restiamo insieme?" Domanda su di esse. 
Hyukjae geme, annuisce tremante e titubante. 
"Allora sappilo, ti sarò sempre accanto. E tutto andrà bene, te lo prometto." 
Gli occhi di Eun, commosso, si riempiono di lacrime. 
Annuisce ancora e sorride, prima di abbracciare disperatamente il ragazzo che ha difronte. 
Non è più quel bambino spaventato e triste che anni fa consolò. 
E' un'uomo, l'uomo più importante della sua vita. 
Ed ora è lui che ha bisogno del suo aiuto, del suo appoggio. 
Ma restargli vicino sarà davvero la cosa giusta? 
Un'ultima lacrima gli riga il viso, prima che il venticello freddo che soffia asciughi via anche quella scia. 

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Capitolo 18
*** Hidden. ***


Hidden. 

Quando la mattina seguente arrivò, Hyukjae aveva paura di presentarsi a danza. 
Donghae dormiva ed anche se voleva parlargli non lo svegliò, sembrava cosí bello e rilassato. 
Non gli pare giusto turbarlo coi suoi complessi. 
Mangia qualcosa molto velocemente e si va a preparare. Dopo di ché indossa la tuta ed é pronto. 
In quel momento Donghae lo raggiunge. 
Si spaventa “Hae...! Ma non stavi dorm...“ 
“Oggi ti vengo a prendere io.“ gli dice sicuro. 
Hyuk lo guarda. “...Cosa devo fare? Io non voglio parlare col coreografo.“ 
“E non farlo. Troveremo una soluzione e non ti faranno nulla, d‘accordo?“ Dice Donghae prendendolo per le spalle. “Sta tranquillo.“ 
Hyuk l‘abbraccia con foga. 
“P...perché non vieni un po‘ prima? Guardi come vanno le prove e...“ il suo é solo uno strano tentativo per non restare solo. 
“Sì.“ sorride Hae stringendolo. “Sarà divertente! Dammi il tempo di prepararmi, e sono da te.“ 
Eun annuisce. “A-Allora a dopo?“ 
“Sì e tranquillo mi raccomando.“ 
 
In palestra c‘é un caos assurdo. Ognuno fa quello che vuole mentre gli insegnanti modificano qualcosa che Hyukjae non capisce cosa sia. 
Ellie lo abbraccia da dietro poggiando la testa sulla sua spalla. 
“Come va?“ gli sussurra. 
“Come dovrebbe andare. Te?“ 
Lei alza le spalle. 
“Ok, Hyukjae vieni un attimo qui?“ lo chiama ad alta voce uno dei coreografi sovrastando il vociare confuso. 
Lui si avvicina sentendo sulla schiena lo sguardo significativo di Jin. 
Deglutisce e li raggiunge. 
“Senti, ce la fai ad imparare un ballo in cinque giorni?“ Chiede l‘uomo allontanandolo un po‘ dal trambusto generale. 
Hyuk si gratta la nuca pensieroso “...Credo di sì.“ 
“Perfetto. Allora dovrai venire anche di pomeriggio in questi ultimi giorni. Lo so che già é stancante, ma i due ballerini finali purtroppo si sono fatti male ed abbiamo pensato di darti un altro piccolo ballo.“ 
Camminano e Hyuk guarda Jin che ricambia il suo sguardo in modo strafottente. 
“Ehy, cos‘hai qui?“ l‘uomo gli sfiora il livido piú evidente che ha sulla guancia sinistra. “Che hai fatto?“ 
“Emh...ecco io...“ 
Hyukjae continua a passare frenetico lo sguardo dal maestro al rivale dietro scansandosi da quel contatto. 
“Hyuk, ti senti bene?“ si avvicina preoccupato. 
Jin intanto con le labbra mima “Ora.“ e sorride maligno. 
Ad Eunhyuk scoppia la testa. 
“Io...vede in realtà io non posso proprio.“ 
Gli bruciano gli occhi. 
“Di che parli?“ 
Chiede l‘uomo indagatore. 
 
Proprio in quell‘istante la porta si apre e compare Donghae. 
Gli sorride, ma quell‘espressione si cancella non appena vede il compagno parlare con quell‘uomo che pare essere l‘insegnante. 
Si volta di lato e trova una specie di trio che fissa Hyukjae in modo strano. 
“Quello é Jin.“ gli sussurra una voce. 
É Ellie. 
Lui la guarda. “Gli sta dicendo che vuole lasciare la parte?“ domanda deluso. 
“Non so, ma dalla faccia direi di sì...“ 
Jin si volta a guardare Hae con ara di sufficienza. 
Donghae lo osserva. Ha un cappellino bianco come la maglia larga che indossa sopra dei pantaloni neri e comodi. Le scarpe invece sono verdi, bianche e blu scuro. 
É lui allora. Pensa. É lui che ha fatto male a Hyukjae. 
Stringe i pugni. Il solo pensiero che quelle mani abbiano ferito fisicamente e mentalmente Hyukkie lo fa impazzire.
Ellie deve vederlo teso perché posandogli una mano sulla spalla gli dice “Resta calmo.“
“Non può rinunciare alla parte...“ 
Guarda il biondo pronunciare quelle parole “Io non posso proprio.“ e scatta in avanti. 
Ellie cerca di fermarlo ma con scarsi risultati. 
“Scusi.“ Hae s‘intromette. 
L‘uomo si volta a guardarlo, Hyukjae sgrana gli occhi. 
Donghae in tutto questo non ha proprio pensato a qualcosa di preciso, non ha un piano, e dice la prima cosa che gli passa per la testa “Quand‘é che ci sarà questo famoso musical?“ 
“Tra sei giorni.“ Gli rispondono. 
Hyukjae soffoca una risata. 
Donghae continua imperterrito. “E senta...“ 
Ma l‘uomo sgrana gli occhi e lo ferma. “Aspetta, aspetta!“ 
Comincia a camminargli intorno fissandolo. “Emh...che c‘é?“ 
“Sei un ballerino per caso?“ 
A Donghae viene un corpo mentre Hyukjae scoppia a ridere. Si porta una mano alla bocca ma proprio non riesce a smettere. 
“Ci servirebbe qualcuno che balli con Hyukjae.“ 
“COSA?!...Cioé, volevo dire...io?!“ 
Eun continua a ridere osservando divertito la scena. 
“Posso farlo benissimo io.“ Chi s‘intromette? Proprio Jin. 
“Nononono, scusami eh, stava parlando con me.“ Hae incontrando gli occhi di Hyukjae li trova spenti. 
“Jin, tu no, ne abbiamo già parlato.“ gli risponde l‘uomo. 
“Ma perché non posso essere il ballerino solista?!“ 
“Sei nel musical accontentati.“ Risponde l‘insegnante tornando a concentrarsi su Donghae. 
“Per caso tu o qualche tuo conoscente sarebbe interessato? Altrimenti...“ sospira. “Dovrò far ballare Jin.“ 
“Le farò sapere domani!“ 
Detto questo Ellie lo agguanta per un polso e tira via Donghae.  
“Ma che ti prende?! Ora ti metti a fare il protagonista?! Dovevi fermare Hyukjae e non fare incazzare di piú Jin.“ 
“Senti, io modestamente me la cavo. E non é colpa mia se ho un fisico da ballerino!“ 
Non é una bugia, davvero non é male, solo che é un po‘ che non balla. 
La ragazza inarca un sopracciglio portando le braccia al petto. “Ma davvero?“ 
Il maestro lo richiama. 
“Scusami, non é che ci potresti improvvisare qualcosa?“ 
Gli viene un colpo. “O-Ora...?“ 
I due coreografi annuiscono. 
Lui deglutisce. “Buona fortuna campione“ lo lascia lí Ellie. 
Piano tutti i ragazzi, compreso ovviamente Hyukjae, si siedono a cerchio intorno a lui. 
“Ma io...“ prova a fermarli. 
“ fai partire la musica!“ gli urla il coreografo. 
Questa parte e all‘inizio Hae spaesato non sa che fare. 
Ma non può lasciare che Jin balli con Hyukkie. 
Non può far brutta figura con il ragazzo che ama. 
‘E va bene...‘ si dice. 
Chiude gli occhi per un attimo. 
Comincia a muoversi a ritmo e pian piano diventa piú sciolto. I ragazzi cominciano ad accompagnarlo con le mani e lui continua. 
 
Quando finalmente finisce, ringrazia il cielo. Viene applaudito, in particolar modo da quella testa bionda lí in mezzo. 
L‘uomo che gli ha parlato prima si alza, gli avvolge le spalle con un braccio e portandolo verso la panchina gli dice “E cosí sei davvero bravo. Ci farebbe piacere averti qui sai? Facci sapere domani. Anche se magari c‘é qualcuno che conosci interessato.“  “Emh, d‘accordo.“ sorride Hae. 
 
 
Le lezioni sono finite. 
Donghae sta aspettando Hyukjae all‘entrata. L‘ha lasciato solo perché il trio se n‘é andato prima, non c‘é pericolo. 
Prende il cellulare e controlla l‘ora. Trova un messaggio da parte di Siwon. Lo apre e ci trova un cuore. 
Sospira. 
“Donghaaaaeee!“ 
La voce squilante di Eunhyuk lo fa riprendere. 
Gli si getta fra le braccia e avvolgendogli il collo lo bacia. 
Hae arrossisce. Ricambia quel contatto approfondendolo e si sente le farfalle nello stomaco. É costretto ad allontanarsi, oppure rischia di sentirsi mancare.  
“Ehy...non ti preoccupi che possano vederci?“ Gli mormora. 
L‘altro lo guarda negli occhi e scuotr il capo. “No.“ dice con voce infantile. 
Hae lo tira piú vicino e gli schiocca un altro bacio. 
“Non t‘importa neanche di Ellie?“ 
Hyuk non risponde, cambia argomento. “Sei stato grande prima! Io te lo dissi che dovevi venire con me a danza.“ 
Hae ride. 
“Cosa farai, ballerrai?“ chiede speranzoso il biondo. 
Il moro scuote il capo. “Non credo...“ 
“Oh, ma perché?“ si lamenta l‘altro. 
“Hyukjae, ho...vergogna!“ 
“Sì e giustamente mi lasci ballare con Jin.“ mette il broncio e Donghae ride. “Ma per niente al mondo. So già a chi chiedere. E a proposito di Jin, hai visto? Non hai ceduto la parte e lui non ti ha fatto nulla.“ 
Hyuk alza le spalle. “Però l‘ho visto parecchio nervoso.“ 
Dice solo questo. Vuole cambiare argomento, qualcuno potrebbe sentire. “Ah, sai, l‘insegnante ha chiesto a me e Hyun Joong se ci va di tingerci i capelli di rosso.“ 
Donghae si blocca. “Rosso? Tu?!“ 
Hyukkie ride e lo raggiunge indietreggiando. “Perché scusami, non starei bene?“ 
“Non ti ci vedo rosso!“ 
“Be‘, mi ci dovrai vedere, ed ora andiamo!“ lo prende per mano e se ne vanno ridendo. 

 
Jin nascosto lì dietro sorride. 
“Umh...e cosí il nostro caro Hyukjae ha un ragazzo...“ 
 

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Capitolo 19
*** What do you claim? ***


What do you claim?


Donghae è seduto su un comodo divano. 
Prende la tazza che gli è stata offerta. 
"Grazie." Dice gentile. 
L'altro scuote il capo e prende posto accanto a lui. "Allora, che hai combinato?" 
Donghae beve un po' di caffè e si volta verso di lui. 
"Ma dai, chi ti dice che abbia combinato qualcosa?!" 
Il biondo accanto ride. 
"Oh, sai com'è, ti conosco." 
Hae ha sempre pensato che quella risata sia una delle cose più belle che ci siano. 
"Be'...ho un fisico da ballerino." 
Quello affianco per poco non si affoga. 
"Ok, me ne vado." Scherza Donghae alzandosi. 
Viene fermato per un braccio. "Ma dove vai! Ahaha...è solo che...ahahah!" 
Donghae si risiede, aspetta che si riprenda. 
"Ok, la smetto. In effetti non te la cavi male." Dice ricomponendosi. 
"Ecco." 
"Sì, hai il...ahah, si, 'fisico da ballerino' e quindi?" 
"E..." Hae prende un respiro. "Ti devo fare una proposta." 
"Spara." L'altro si fa attento e poggia la tazza sul tavolino basso che ha davanti. 
"Ti va di essere il ballerino solista in un musical che si terrà fra cinque giorni?" 
Il biondo resta fermo a guardarlo per un po'. Si prende del tempo per elaborare per bene. 
Corruga la fronte poi però getta la testa all'indietro poggiandola sul divano. 
"Ahaha è uno scherzo, ho capito!"  
"No." 
Alla risposta secca di Donghae lo guarda stralunato. "E tu me lo vieni a chiedere cinque giorni prima?! Ma scherzi? Io? Ballerino solista?" 
"Ti prego, Leeteuk!" 
"Ma non se ne parla!" 
Donghae fa una faccia da cucciolo e l'altro pare cedere un po' in quanto riprende con tono diverso. 
Sistamandosi meglio gli ordina "Spiegami, ora." 
E Donghae gli racconta tutto. 
 
"Dai, io non voglio, e fallo per Hyukjae!" 
"Ma Hyuk non può ballare con questo Jin?" 
"No, non se ne parla!" Scatta. 
Leeteuk lo guarda sorpreso. "E...perché?" 
"Emh, è una lunga storia...Dai, non farmi smentire tutto." 
"Ma Donghae...ho davvero un sacco di cose da fare, e poi ho promesso a mia sorella di passare del tempo con lei..." 
"Uuuff, ci parlo io. Ti prego!" 
Congiunge le mani a mo' di preghiera. 
Leeteuk si passa le mani fra i capelli. "Sei un caso perso." Sospira. "...E va bene!" 
"SII!" Hae scatta in piedi per poi lanciarsi sul suo hyung e stritolarlo. 
Teuk ride. "Ahah non farmi cambiare idea!" 
"Nono!" Hae lo lascia subito e si mette buono buono. 
"Un momento bello, almeno rispondi ad una domanda: tra te e Hyukjae...." 
Hae diventa rosso e lo ferma. "Ci...ci stiamo avvicinando man mano..." 
Leeteuk sorride. 
 
 
Torna a casa tutto contento. 
"Hyukjae, ho risolto!" 
Raggiunge il salotto a passo spedito e si blocca. 
Trova la ragazza che si stende a terra. 
"Ehy, ciao Ellie..." 
"Ciao Donghae!" 
Eunhyuk lo guarda e sorride. "Cosa hai risolto?" Chiede poggiando i palmi delle mani a terra. 
"Il ballerino. Sarà Leeteuk." Spiega sedendosi a terra accanto ai due. 
"Davvero?! Leeteuk hyung?" 
"Già lui." 
"Che bello è una vita che non lo vedo!" 
"Sì. Domani ci raggiunge in palestra." Sorride Hae. 
Ellie s'intromette. "Quindi è tutto risolto! Menomale, altrimenti Hyukkie avrebbe ballato con Jin!" Lo guarda male. 
Donghae si morde il labbro inferiore. "Almeno io ho fatto in modo che gli restasse la parte, non sono rimasto in un angolo a lamentarmi." 
"Donghae!" 
Il moro è sorpreso dall'essere richiamato proprio da Eunhyuk. Mica è lui nel torto. Lo guarda stralunato. "Che c'è?" 
"Non è colpa sua, non risponderle così." 
"Scusami, ma mi attacca sempre. Eppure ho solo cercato di darti una mano." 
Hyuk gli sfiora un braccio. "Lo so..." 
Cerca d'ignorare i brividi e si allontana, non si farà convincere facilmente. 
Alla ragazza brillano gli occhi. "Oh, Hyukkieee!" Gli si getta addosso cominciando a strusciarsi. 
Donghae guarda la scena per un po', poi guarda altrove. Si alza stizzato decidendo di lasciare i due soli in modo che possano divertirsi meglio. 
Ellie si rialza. "Io vado adesso, ciaaao!" cinguetta. 
"Ciao, Ellie!" 
Hyukjae la guarda andare via felice. 
Si alza dal pavimento e dopo aver sorriso fra sè raggiunge la stanza di Donghae. 
Prova ad aprire ma è chiusa a chiave. 
"...Donghae?" Lo chiama. 
"Vaffanculo!" 
Eunhyuk si blocca. "Che c'è?" 
Dopo poco sente dei passi avvicinarsi e osserva la porta aprirsi. "E me lo chiedi?! Hai detto che vuoi restare con me e poi fai il cretino con quella! Sai cosa prova cazzo e sai anche cosa provo io!" 
Gli urla in faccia Donghae. Si sente frustrato. Non pensava di usare quel tono con lui, l'unico che lo faccia stare bene, ma caspita. Gli da troppo fastidio. 
E Hyukjae che fa? Ride. 
"Quanto sei bello quando fai il geloso." 
Donghae agita le mani. "Ti pare normale rispondermi così?!" Le alza. "Va bene, fa ciò che vuoi." Si va a gettare sul letto.
Il biondo esitante lo raggiunge. "Eddai, non prendertela...io...le voglio bene." sospira. 
Il moro si tira su e sposta le lenzuola. "E io ti amo, come la mettiamo?" 
Hyuk gli accarezza il collo con una mano. 
Hae allora non resiste, si mette su di lui facendolo stendere piano. 
Hyukjae deglutisce "D-Donghae..." 
Questo lo bacia. "Non farmi soffrire, ti prego." Gli sussurra vicinissimo. 
Hyukjae lo guarda. "Sì, ma tu fai soffrire lei." 
"Cos...?" 
DinDoong. 
Donghae si alza di scatto e va alla porta altrimenti si ritrova di nuovo ad urlare. 
Sulla soglia si ritrova Siwon. 
"C-Ciao." 
"Ehy, ciao Hae." 
Entra e gli da un bacio sulla guancia. 
"Sei solo?" 
"No, che vuoi?" 
Siwon sospira. "Ma perchè sei così acido? Io ti amo." 
Gli si avvicina quando... 
"Emh, emh!" Fa Hyukjae tossendo. Appare all'improvviso e li osserva con le braccia incrociate al petto. "Donghae com'era il fatto? Sono io eh?" 
Così com'è comparso, il biondo se ne va chiudendosi in bagno. 
Donghae soffoca un urlo. Ma che sta succedendo ad entrambi? 
Siwon gli prende una mano. "Stai bene?" Gli mormora. 
"...Non lo so." Si libera da quel contatto, anche se deve confessare che in parte lo fa stare meglio. 
"Avete litigato?" 
Siwon gli scosta il viso in modo da guardarlo negli occhi. 
"No, sciocchezze." Donghae non ha voglia di raccontargli tutto. 
Dindoong. 
Ancora. 
Hae supera Won e riapre. "Leeteuk?" rimane sorpreso. 
Il più grande alza una mano in segno di saluto "Ciao!" sorride e agli angoli delle labbra gli si formano quelle adorabili fossette. 
"L-Leeteuk?" 
"...Siwon." 
Hae passa lo sguardo prima su uno, e poi su un altro. 
"Vi conoscete?" 
"Sì." Sospira Teuk. Entra e si va a gettare dritto su una poltrona. 
Siwon gli accarezza i capelli, ma questo si allontana. 
"...Ripasso va. E' meglio." Pensa allora Wonnie ritraendo la mano. 
Detto questo, afferra i fianchi di Hae e lo spinge verso se facendo aderire i loro corpi. 
Donghae sente il rossorre diffondersi sul viso. 
Gli poggia le mani sul petto e lo allontana. 
"Si...Siwon..." 
Questo gli da un bacio. Ma non come le altre volte. Anche se lievemente le loro labbra si stanno sfiorando. 
Leeteuk li guarda sconvolto. 
"Allora...ciao anche a te." Gli si rivolge Siwon prima di tirarsi dietro la porta di legno. 
Donghae si tocca la bocca che sente improvvisamente secca. 
"E questo era perchè le cose con Eunhyuk stavano andando bene!" 
Si riscuote, si getta sull'amico e gli tappa la bocca. "Sssh, ci sente!" 
Leeteuk si libera e chiede. "Donghae, che succede?" 
Hae si siede sul bracciolo della poltrona. 
Si porta un dito alle labbra "Con Siwon?...Miama." Dice d'un fiato e a bassissima voce. Leeteuk inclina la testa perplesso. "Lui non lo sa, eh?" 
"Esatto Teuk, quindi acqua in bocca!" 
"E credi che non lo scoprirà? Se quello continua così..." 
"Leeteuk hyung!" Compare Hyukjae. 
Teuk sorride ancora e spalanca le braccia aspettando un'abbraccio che arriva subito. "Hyukkieee!" 
Si stringono.
"Allora sarai tu il ballerino?!" 
"Oh sì, solo per te." 
 
 
Leeteuk è rimasto per circa un'oretta per fare un saluto a Hyukjae e sapere meglio del musical. 
Ora se ne sta andando, e Donghae lo accompagna fuori il palazzo in modo da poter parlarci in tranquillità. 
Infila le mani in tasca mentre Leeteuk si volta a guardarlo. 
"Ma com'è che conosci Siwon?" Gli chiede curioso. Si è incuriosito... 
"Ecco...be', diciamo che abbiamo avuto una piccola storia." 
Donghae sgrana gli occhi. "Tu e Siwon?!" 
Teuk annuisce. 
"Credevo ti piacessero le ragazze." 
"Che pretendi, ero ubriaco, e poi l'hai visto? Vedilo in mutande e poi mi dici se resisti." 
Hae scuote il capo. "Ho già il mio biondo." Sorride. 
Teuk fa lo stesso e gli si afficina. Gli scuote i capelli e gli risponde "E vedi di non perderlo 'il tuo biondo'. Siwon è capace di farti impazzire, resisti." 
Hae annuisce. "Sembravi scostante nei suoi confronti..." 
"No, nulla di che." Gli risponde lo hyung. "Ok, ci vediamo domani?" chiede poi. 
"Umh-umh." 
Si abbracciano. 
Leeteuk si sistema la felpa poi apre il cancello. 
Prima che questo si chiude Hae lo chiama. 
"Hyung!" 
Teukie ferma quel cancello con un piede. 
"Grazie di tutto." 
Questo risponde ad Hae con un sorriso sincero prima di andarsene via. 

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Capitolo 20
*** All is wrong. ***


All is wrong. 


Il giorno seguente, Donghae va con Eunhyuk in palestra. 
Incontrano Leeteuk direttamente lì. 
Hyukjae lo presenta ai due coreografi che vogliono vederlo ballare. 
Teuk un po' teso prova ad eseguire i passi che gli mostrano discretamente. 
Hae intanto si siede ed osserva tutto senza disturbare mentre ogni tanto legge i messaggi che Siwon gli manda. 
'Ciao, mi manchi...'  e  'Dove sei? Io mi annoio...'  
Alla fine la musica finisce e lui riposa l'apparecchio nella tasca dei jeans. 
Guarda la scena e sorride felice. Gli insegnanti sono più che contenti del suo hyung. 
 
E' tutto normale, ma gli sguardi che Jin lancia  preoccupano Hae non poco. 
La cosa strana è che sono diretti a lui. 
Cosa voleva? 
Leeteuk lo riscuote. 
"Ehy..." 
Gli poggia una mano sulla spalla e si china appena affannato. 
Hae abbozza una risata "Difficile?" 
Teuk gli lancia uno sguardo truce. "Fortuna che è finita la lezione!" Si getta sulla panchina. 
 
"Ragazzi, devo fare un annuncio." 
L'uomo più esperto si fa largo nella sala e si ferma proprio al centro. 
Tutti visto che si stavano diregendo fuori, ritornano in sala e si dispongono a cerchio, anche Leeteuk che si alza a fatica,  e restano tutti attenti ad ascoltare. 
Donghae guarda per un secondo il suo riflesso sul grande specchio che ha difronte. 
"Vi avevo annunciato che il musical si sarebbe tenuto all'estero..." 
Eunhyuk nell'angolo dov'è, comincia a sentire l'ansia farsi spazio. Dove sarebbero andati? Non gli avevano dato nessun indizio. 
Hae dall'altra parte sgrana gli occhi. Estero?! 
Che significa, sarebbero partiti? 
"Ebbene, andremo a Londra." L'uomo apre le braccia sorridendo. 
Si leva un mormorio d'approvazione sorpreso e stupito. 
Leeteuk pensa '...E mi ritrovo a Londra. Benissimo! C'è qualcos'altro che non so?' guarda Donghae di sottecchi e nota che non accenna a muoversi o fiatare. 
Stende le braccia che fin'ora ha tenute incrociate al petto. 
'Che lui...non lo sapesse?' 
"Partiremo dopodomani, c'incontreremo tutti all'aereoporto alle 9 in punto di mattina..." 
L'uomo si perde in varie spiegazioni, ma Donghae non ascolta altro. 
Non ci crede. Hyukjae parte. E non gli ha detto nulla. 
Gli lancia un'occhiata. 
Leeteuk lo raggiunge. "Che ti succede?" 
Hae si libera e se ne va. 
Supera la porta a passo decisamente svelto. 
Hyuk notandolo, gli si lancia dietro. 
Ellie lo chiama, ma lui la ignora per una volta.  
Quando Donghae si accorge di essere seguito aumenta il passo. 
Hyukjae si poggia al muro per non scivolare. 
Corrono entrambi per le scale, fino ad uscire dall'edificio. 
Sebbene il biondo sia distrutto impone alle gambe di fare un'ultimo sforzo. 
Riesce ad afferrare il polso di Donghae e lo fa voltare. 
"Dove vai?!" Esclama. 
"Via da te! ...Perchè non me l'hai detto?" 
Non sa bene cosa rispondergli. 
"Perchè ci avevano solo accennato qualcosa..." 
Hae lo strattona liberandosi. "Se non fossi venuto non l'avrei saputo, vero?!" 
Hyukjae riprende fiato. A dire la verità non gli aveva detto nulla perché gli dispiaceva troppo lasciarlo. 
Voleva parlargliene al momento giusto, che a quanto sembrava non ci sarebbe stato. 
Gli accarezza il viso. "Donghae..." 
Si ritrae. "Non toccarmi." 
"Non fare così! Te l'avrei detto!" 
Si guardano. 
Donghae ha gli occhi lucidi. Magari l'avrebbe saputo...ma non voleva venire a conoscenza di questa partenza così, in questo modo. 
Continuano a guardarsi in silenzio. 
Hyukjae ansima. Vorrebbe dirgli qualcosa e rimediare ma non ci riesce. 
E quando Donghae gli da le spalle e gli dice "Ci vediamo a casa." 
L'unica cosa che riesce a fare è guardarlo e lasciar ricadere la mano ancora tesa lungo il fianco. 
 
 
Leeteuk sta cercando di far riprendere Hyukjae. 
"Sono un'idiota..." E' seduto a terra, nel suo appartamento. 
Teuk gli si avvicina. "Ma perchè non gliel'hai detto?" 
"Volevo sapere qualcosa di più, come la destinazione prima di parlargliene! Ed invece lo ha saputo così, e ha frainteso." 
Leeteuk sospira. "Che situazione." Arriva alla finestra. 
Hyukjae improvvisamente si ferma. Alza la testa verso il più grande. "Vallo a cercare." 
Teuk lo osserva, e rimane un po' zitto. Accetterebbe pure ma non è compito suo. 
"Se vuoi ti accompagno." 
"Sì..." 
 
 
Donghae cammina da un'ora. Ha le mani in tasca, la testa china. 
Di tanto in tanto urta qualche persona ma non se ne frega poi molto. 
Il suo cuore sta con Hyukjae, la testa no. 
E così ha chiamato Siwon. 
Quando lo vede seduto al bar che lo aspetta si lascia sfuggire un sorriso amaro. 
L'altro lo vede e sorride. 
Hae attraversa e raggiunge il luogo. 
Prende posto e incrocia le mani sul tavolo. 
"Che ti succede, eh?" Siwon gli prende il viso fra le mani e lo scruta attentamente. 
Hae non si allontana. 
"Sto bene..." Gli scosta le mani. 
Non regge più tutta la paura che  ha di perderlo. 
Comincia a piangere e per non farsi vedere si copre il viso. 
Fortuna che non c'è quasi nessuno... 
I singhiozzi che gli muoiono in gola lo tradiscono. 
Siwon si alza e semplicemente lo abbraccia. 
Hae si abbandona al suo petto e lo stringe forte. 
Quel contatto lo consola un po'. 
Restano così per molto tempo, fin quando incontra i suoi occhi. 
Won si avvicina e lo bacia dolcemente sulle labbra. 
Hae chiude gli occhi e gode di quell'attimo di pace. 
"Va tutto bene, ok?" 
Ma sa bene che quelle parole che gli sono state dette sono false. 
 
 
Eunhyuk si sente così in colpa. Non credeva che avrebbe potuto ferire i suoi sentimenti in quel modo. 
Non sa dove poterlo trovare e questo lo abbatte ancora di più. 
Guarda Leeteuk che gli cammina poco distante. 
Ha seguito Hyukjae un po' a distanza senza dire nulla. 
"Hyukkie, è un'ora che camminiamo senza trovarlo. Tu sei distrutto, perché non torni a casa?" 
"No, lo devo trovare." 
"Tanto tornerà lo sappiamo." 
Hyukjae stringe i pugni. "E se non lo farà? E se ora mi odia?" Lo dice tutto d'un fiato.  Si volta verso di lui. 
Il più grande sorride comprensivo. 
Fa due passi in avanti e lo abbraccia. Dopo di che lo guarda dritto negli occhi. "Idiota, se ha reagito così è perchè ti ama. Non vuole che te ne vada. Come potrebbe odiarti?" 
A Hyuk sfugge una lacrima che Teuk asciuga passandoci sopra l'indice. 
"Io...non lo so più cosa provo." Confessa con voce strozzata. "Credevo che stare 'insieme' sarebbe stata la cosa migliore...ma non facciamo altro che litigare, che essere tesi...preferisco essergli solo amico se le cose cambiano." 
"Tu non hai capito, o meglio, accettato ancora il fatto che tu ne sia innamorato perdutamente." 
Il cuore di Eunhyuk fa una capriola. 
E' vero. 
E' dannatamente vero. 
Ma una parte di lui crede che sia sbagliato... 
Si volta a destra. 
Si sente la forza mancare nelle gambe. 
Si morde con rabbia il labbro inferiore. 
"Io mi preoccupo per quello stronzo...e quello si diverte!" 
Leeteuk guarda in quella direzione e sbarra gli occhi. 
"Ma cos...?" La sua domanda si spegne. 
Perchè stai baciando Siwon? 
Ora lo sente e capisce davvero, è tutto completamente sbagliato. 

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Capitolo 21
*** It's time to talk, right? ***


It's time to talk, right? 


Leeteuk guarda la scena e non crede ai suoi occhi. 
Siwon non è cambiato di una virgola. E possibile che Donghae sia così stupido? 
E' questo che si chiede mentre Eunhyuk va via senza che lui possa fermarlo. 
Non potendo più far nulla per lui, decide di fare qualcosa per Hae, se ancora può. 
Attraversa veloce e li raggiunge. 
Siwon lo guarda avvicinarsi con un sorrisetto furbo, quel maledetto sorriso gli fa lo stesso effetto. 
Cerca di non darlo a vedere. 
"Ehilà!" 
"Ehilà un cazzo." Gli risponde acido. Poggia una mano al tavolino fermandosi e si china a guardare Donghae. "Ma ti rendi conto? Che stai facendo?!" 
Questo lo guarda smarrito, non ci vuole di certo un genio per capire che è confuso. "Io..." mormora. 
Leeteuk capisce che è meglio non pressarlo ancora e si rivolge all'altro. "Ti pare il caso? Lo sai che lui non ti vuole." 
Siwon smette di sorridere. "Sei per caso geloso?" 
Questo è il colmo. 
Sbatte anche l'altra mano sul tavolo e il bicchiere vuoto cade rovesciando un po' d'acqua. 
"Smettila di fare il figo che non sei stronzo. Non sono per nulla geloso di te, tu non sei stato nulla." 
Guarda Donghae. "Tu cammina." L'afferra per un braccio e lo tira via di lì, con Siwon che li osserva con addosso gli occhi dei pochi presenti. 
Donghae prova a protestare ma si lascia trascinare. 
Solo quando sono sul marciapiede opposto ed il bar è lontano, Leeteuk si ferma. 
"Dove...dove stiamo andando?" Domanda Hae senza riuscire a guardarlo negli occhi. 
"Tu dove vai. Corri da Hyukjae. Subito!" 
"Cos..." Le parole gli muoiono. "Lui...ci ha ..." 
"Oh sì. Sei un genio, davvero. Va' e spiegagli che vuoi stare con lui, perchè è così vero?" 
Donghae sospira tremante. Si prende la testa fra le mani. "Io..." 
Leeteuk alza gli occhi al cielo. "Ma perchè vi dovete complicare la vita?" 
"Leeteuk non ci sto capendo più nulla!" Urla. 
Teuk lo stringe forte. 
"Calmati. Va tutto bene, ok? Non c'è nulla da capire. Ora devi parlare con lui." 
 
 
Eunhyuk è incazzato come non lo è mai stato. 
Perchè quel coglione l'ha solo preso in giro. 
Perchè i ti amo erano tutti finti. 
Perchè quelle emozioni erano solo confusione. 
Perchè non lo ama. 
Oh sì. 
Avrebbe dovuto provarci dal primo momento con Ellie. 
Avrebbe dovuto ascoltare Siwon. 
Doveva andarsene da quell'appartamento. Vuole correre lontano. 
Ma dove? 
Da Leeteuk? 
...Forse. 
Oppure... 
Suona il telefono che ferma le sue ipotesi. 
Si avvicina all'apparecchio ed alza la cornetta. 
"Pronto?" 
Si sorprende della voce rotta che gli usce. 'Come mi riduci...' 
"Hyukjae? Sono Ellie..." 
"Ehy, dimmi." 
Che fosse un segno del destino quella chiamata? 
"Stai bene? Ti ho visto fuggire via prima e Donghae era sparito." 
"Sì." Mente. "Tu...come stai?" 
"Bene." 
Esita un sacco prima di farle quella domanda. "Ellie?" 
"Sì?" 
Hyukjae prese coraggio. 
"Posso venire un po' da te stasera? Ti farebbe piacere se ti venissi a trovare?" 
La risposta arriva subito con voce suadente. "Ma certamente." 

 
Donghae fa ritorno a casa con la testa ed il cuore pesanti. 
Si chiede 'Quanto posso essere stato stupido?' 
Ma allo stesso tempo 'E se Siwon potesse aiutarmi? Che c'è di male se noi...' 
Ma quest'ultimo pensiero cerca di scacciarlo. 
'E' tutta colpa delle persone che ci circondano. Perchè sembra tutto contro di noi? Perchè non possiamo essere felici?' 
Questa convinzione lo porta alla porta che apre solo dopo vari tentativi. Non riusciva a mettere la chiave. 
La porta si apre facendo un po' di rumore. 
 
"Ehy, Donghae voglio una porta nuova!" 
"Ma quale porta nuova?" 
Hyukjae tira di mano il libero che Hae sta leggendo. "Ma...!" 
"Sssh. Dai, una più grande magari." 
Donghae lo guarda esasperato. 'Ma come gli vengono queste cose?' si chiede. 
 
Sorride amaramente a quel ricordo. 
Dopo aver visto in salotto, cammina lungo il corridoio. 
Ma la casa è vuota. 
Legge il messaggio che gli è appena arrivato 
'Dimmi che è a casa.' 
E ragiona. 
Hyukjae non tornerà. Ora resterà in Inghilterra. Lo conosce, è sempre scappato. 
Una lacrima cade sul display. L'asciuga e scrive tremante 'No, Teukie. Non c'è. E non ci sarà più.' 
 
 
Leeteuk rilegge l'ultimo messaggio e sospira. 
Scuote il capo con disappunto. 
Non può finire così, deve intervenire lui. Deve farli ragionare. 
Infondo, partirà anche lui. E lì dovrà per forza stare con il biondo, avrà sicuramente occasione di farlo tornare sui suoi passi. 
Va in cucina, prende dell'acqua e torna a sedersi sul divano. 
Ma il campanello suona, e lui sbuffa. 
E' a pezzi. 'Questa giornata avrà mai fine?' Si domanda. 
Pensa di non aprire ma il bussare diventa insistente, ed è un bussare familiare... 
Lo stomaco si stringe ricordando qualcuno. 
Ma non può essere lui... 
Si alza e guarda dallo spioncino. 
Avevo ragione! 
Apre con rabbia. "Tu, ti presenti pure qu..." 
Siwon entra veloce lo afferra per le spalle e lo sbatte al muro mentre lo bacia con rabbia. 
Leeteuk sente le farfalle nello stomaco ma cerca di essere forte. 
Lo allontana e i due si guardano ansiamanti. 
Teuk gli da uno schiaffo. 
"Baci lui e poi vieni da me?" 
Siwon sorride "Ah, sei sempre bellissimo." 
Leeteuk abbozza un sorriso formando all'angolo sinistro quella sua dolce fossetta. 
"Mi sa che è ora di parlare, vero?" 

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Capitolo 22
*** Heartless. ***


Scusate per il ritardo ^^' 
Non ho potuto postare! 
Volevo dire solo una cosa, che il capitolo prende il nome da una canzone che mi ha ispirato e quindi ci terrei al fatto che la sentiste (inserirò il link nella metà) 
Detto questo, buona lettura, e perdonate eventuali errori. ~



Heartless. 



Siwon è stato così felice di rivederlo. 
La verità è che non ha mai smesso di pensarlo, neanche per una volta. 
Anche se alla fine il contatto che ha avuto con lui è stato breve e dopo ne ha ricavato uno schiaffo, gli era mancato tanto. 
Quelle labbra sono come le ricordava. 
Sospira mentre si siede sul divano. 
Leeteuk è su una sedia, sembra voglia mantenere le distanze. 
"Che stai combinando con Hae?" Gli domanda.  
Siwon si tromenta le mani. 
"Credevo di amarlo." 
Sulle labbra di Teuk appare un sorriso sarcastico. "Amarlo? Tu non sai cosa significa amare." 
Sibila. 
Pare alludere a qualcosa che Won ricorda bene. 
Inclina il capo. "Perchè, tu si?" 
Leeteuk apre per un attimo la bocca, ma la richiude. 
Cerca di stare calmo... 
"Siwon. Hai dimenticato che è successo? Io lo ricordo bene." 
Siwon ha un brivido nel ricordare. 
"Ma comunque, non dobbiamo parlare di questo." il biondo si passa una mano fra i capelli sistemandoseli. "Torniamo a Donghae. Credevi di amarlo..." trattiene un sorriso maligno. "E...poi?" 
Won abbassa il capo. "E' così fissato con Hyukjae..." 
"Umh, ci sei arrivato." 
Teuk si alza e si affaccia alla finestra dando le spalle all'altro che lo guarda. "Non puoi dividerli, smettila d'intrommetterti." 
Torna a concentrarsi su di lui. "Trovati un altro con cui giocare." 
"Una parte di me, non vuole lasciarlo andare." 
Siwon ci ha provato davvero a dimenticarlo, ma è come se qualcosa lo attirasse. 
Teuk sbuffa poggiandosi al davanzale. "Tornerà con Hyuk. Sempre." Il tono che usa è deciso, ma non troppo tagliente. 
Siwon si alza e lo raggiunge. Si ferma quando gli è difronte. Si guardano intensamente e tanti ricordi gli vengono alla mente. Non lo tocca, non lo sfiora, come se avesse paura che quello possa sfuggirgli. 
"Perchè?" 
Teuk incrocia le braccia al petto e lo guarda confuso. 
Dei ciuffi di capelli gli arrivano a coprire gli occhi. 
Won glieli scosta piano e Leeteuk freme. 
"Mi...mi aiuti sempre. Sebbene mi odi." 
Leeteuk chiude gli occhi e abbozza una risata. 
 
 
Eunhyuk cammina deciso, non ha problemi ora. Per così dire. 
Quando bussa ed Ellie apre, per solo un istante appena, ha la tentazione di tornare indietro. 
Ma scarta quasi subito quell'ipotesi. 
Ellie è davvero carina quella sera. 
Indossa un vestitino bianco. Non è esagerato, anzi. Le sta molto bene. Hyuk sorride. Che si sia preparata così per lui? 
"Ciao." Gli sussurra quasi abbassando il capo e poggiando le mani alla porta. 
"Ciao a te." Sorride malizioso Hyuk avvicinandosi e baciandole una guancia dopo averle sollevato il viso. 
Lei arrossisce, ride nervosamente si allontana e chiude la porta. "Prego, fa come se fossi a casa tua." 
 
(http://www.youtube.com/watch?v=LBTdJHkAr5A&ob=av2n
Donghae sta cercando di capire quale sia il vero problema. Se è lui, se è Hyukjae. 
Se sono loro
Se Siwon o Ellie. 
Davvero non capisce più nulla. 
Le cose peggiorano sempre di più e sta cadendo a pezzi. 
Chiude gli occhi e gli sfugge un sospiro malinconico.  Cos'è che deve fare? 
Lasciar perdere? 
Sì, ci ha pensato...ma non ne è in grado di rinunciare a quel ragazzo. 
Quel ragazzo fa parte di lui, della sua vita, non può cacciarlo. 
Prende il telefono e lo chiama. 
Questo risponde solo dopo quasi 10 squilli, 10 infiniti, maledetti squilli... 
"Hyukjae, ti supplico..." 
"Donghae che c'è? Non ti stai divertendo con Siwon?" 
A Donghae un singhiozzo gli muore in gola. Quel tono non l'ha mai sentito, è una cosa orrendamente nuova. 
L'ho davvero ferito... 
"Mi dispiace, io non..." 
"Smettila, sei ridicolo." 
"Hyukjae!" 
"Donghae!" Urla anche lui. Poi abbassa la voce come se non volesse farsi sentire da qualcuno. "Cazzo, hai detto di amarmi e...e..." non trova le parole. 
Hae si lascia cadere lungo il muro. 
"Mi dispiace." 
"A me no, ho aperto gli occhi." 
"Eunhyuk come puoi...?" 
Viene fermato ancora, ancora una volta. 
"Rispiarmiamoci tutto questo...ok?" Sembra voler piangere ed il cuore di Donghae va in frantumi. 
"Non voglio più sentirti, così starai megli no? Salutami Siwon, mi raccomando e..." 
Un'altra voce, femminile e acuta lo chiama. Donghae sgrana gli occhi. 'Ellie!' 
'Come puoi essere così freddo? Ho sbagliato, ma non sei tu questo. Non farmi male, Perdonami...' 
Ma sta rovinando tutto da solo. Perchè è colpa sua se è sparito. 
Infondo...Hyuk gli avrebbe detto che sarebbe partito. 
L'aveva presa troppo male. 
Ma io ti voglio sempre accanto... 
E Siwon poi... 
Urla all'improvviso rompendo l'orrendo silenzio che lo opprime. 
La linea cade, e lui getta il telefono con rabbia contro la parete opposta. Nasconde il volto tra le ginocchia portate al petto ed inizia a singhiozzare. 
Come...come puoi essere così senza cuore? 
 
Sono sul divano, Ellie e Eunhyuk. 
Lui ha staccato. Quella conversazione è stata la più difficile che abbia mai fatto. Sta lottando contro le lacrime ma non vuole farsi vedere abbattuto da Ellie. 
Torna in salotto. 
Lei continua a fare la carina finchè il film che hanno deciso di vedere non finisce. 
Lo guarda e sorride. 
"Che c'è?" 
"Sei...così perfettamente bello." 
Hyukjae si volta sorridendo. "Tu sei bella." 
La mano di lei gli scivola sul mento e lo fa voltare. Si fissano. Lei lo bacia. 
Hyukjae non ricambia, sbarra gli occhi, e lei riprende le distanze. 
Lui guarda fuori, ormai è buio. 
Le luci delle case cominciano a spegnersi, come dentro di lui. 
Ma cos'è che sta facendo? 
Lei continua ad avvicinarsi, e riposa le labbra sulla sua bocca. 
Lo sfiora con la lingua e Hyuk ha un brivido. 
Indietreggia, poggia le mani sui cuscini, ma lei lo spinge e si mette su di lui. 
Finiscono distesi. 
"E...Ellie.." Mormora. Una lacrima di lei gli cade sulla guancia. 
La guarda preoccupato e lei gli sussurra. "Non...non cacciarmi, ti prego...!" piangendo. 
E continuando a piangere riprende a baciarlo, a leccargli il collo, ed Eunhyuk sotto non riesce a muoversi. 
La lascia fare, mentre lo sguardo va al soffitto bianco. 
Il pianto che ha trattenuto per troppo, arriva impetuoso. 
Trattiene a stento i singiozzo che si uniscono a quelli di Ellie che piano diventano gemiti di piacere. 
Tu sei da qualche parte in strada con lui... 
Lei con le mani s'intrufola sotto la maglia e comincia ad esplorare il suo corpo. 
Hyuk geme. 
La ragazza si alza, lo prende per mano e lo tira su. 
Lo guarda negli occhi e con le mani gli aciuga il volto. 
Ritorna a baciarlo con foga facendo unire in una folle danza le loro lingue. 
Hyukjae non capisce cosa stia succedendo, all'improvviso si ritrova sul letto. 
Lei gli leva i vestiti, lui fa lo stesso con lei. 
Non riesce però a smettere di piangere, continua a farlo anche se ora silenziosamente. 
Sente il corpo di Ellie contorcersi sotto di lui mentre lo chiama ansimando. 
Dobbiamo darci un taglio... 
Ellie continua a urlare, a gemere ed anche Hyuk è abbastanza preso. 
Stai tirando fuori un lato di me che non conosco... 
Continua a spingere e guardare quella ragazza. 
Solo ora si rende conto che sta continuando a sussurrare con voce impossibile da udire il suo nome. 
Continua a dirlo, disperatamente, dolorosamente, ed ogni volta un pezzo di lui gli urla di fermarsi, di smetterla. 
Mi hai tradito...oh, come puoi essere così senza cuore? 
Eunhyuk pensa davvero di darci un taglio ma Ellie lo accarezza con decisione e amore. 
Amore. 
Lei lo ama, non vuole fare lo stronzo. 
Magari con lei le cose andranno diversamente. 
Hai un nuovo amico...io ho una nuova compagna. 
Hyukjae sente che è il momento di sentire qualcosa di nuovo, di diverso. Che magari lo aiuterà ad andare avanti. 
Vengono entrambi e ansimano. 
Lei è affannata più di lui, lo guarda dolcemente e gli bacia il volto umido. 
Si sitema meglio, e si stringe al suo petto. 
"Non piangere...ti prometto- prende un respiro -che sarai felice" 
E Hyukjae non può far altro che credergli. Perchè ora è come se non avesse più un cuore, è come se questo all'improvviso batta in un modo strano. 
 

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Capitolo 23
*** ...What happened to you? ***


...What happened to you? 


A volte semplicemente si vorrebbe riavvolgere il nastro. 
Tornare a vivere determinati momenti e magari agire diversamente. 
Si desidera guardare le cose in modo diverso, ma semplicemente non si può. 
 
Eunhyuk si sveglia per la troppa luce. 
Batte un po' le palpebre e solo dopo poco realizza di non essere solo nel letto. 
Ellie è ancora al suo fiando, stretta al suo petto. 
Sospira e si morde un labbro. 
Non vuole pensare alla scorsa notte o diventerà pazzo. 
Guarda l'orologio sul comodino. Sono le 9:00. 
La ragazza apre piano gli occhi e Hyuk comincia a sentire l'ansia. Come si deve comportare? 
Prima che possa dire qualcosa lei lo bacia e gli sussurra un buongiorno. 
Hyuk deglutisce. 
 
 
Donghae ha passato la notte insonne. 
Hyukjae e Ellie insieme, di notte, soli, da lei? 
Nonono non si può. 
Si sente un vero idiota. 
Sbuffa. 
Il tempo sembra volerlo ammazzare, non passa mai. 
Tengo troppo a te. 
Non fa colazione, lo stomaco è chiuso. 
Si getta sul divano e finalmente cade fra le braccia di morfeo. 
Almeno, il dolore è meno acuto. 
 
Quando si sveglia, gli pare di vedere una luce accesa. 
Scuote il capo. 'Sto ancora dormendo...' 
Si stropiccia gli occhi...ma è la stanza di Hyukjae. 
Il cuore fa una capriola. 
Si tira su di scatto. 
Corre in stanza e lo trova davvero. Non sta sognando, è lì, è davvero il suo amato. 
"Eunhyuk..." 
Questo lo ignora. 
Hae allora vede che sul letto c'è una valigia, quasi del tutto piena. 
Sta....sta per partire? 
Sbianca per un secondo quando Hyukjae getta con poca grazia una maglia in essa. 
"Hyuk?" 
"Che vuoi?!" 
Si fema e lo guarda come se fosse un'estraneo. 
Hae non trova le parole, si era ripromesso di parlargli. La notte ha racimolato qualche frase, ma ora è sparita. La sua mente, il suo cuore, tutto è vuoto. 
L'unica cosa nitida è Hyukjae, che sta faticando per non stringerlo ancora fra le braccia. 
Vorrebbe salutare Donghae decentemente, ma non ci riesce. L'immagine di lui e Siwon lo distrugge ancora. 
Lo guarda per un po', poi ritorna a sistemare le sue cose. 
"Donghae, non tornerò." 
Questo glielo deve dire. 
Vede Donghae spalancare la bocca. "C-cosa?" 
"Sì, resto lì. A Londra." Richiude l'armadio. "Magari davvero entrerò in una di quelle scuole." 
Donghae lo guarda sistemare l'ultima maglia. 
"Nonono!" Urla. "Non te puoi andare!" 
Hyukjae stringe i lembi di quella T-shirt gialla mentre la cerca di piegare sul letto. "Smettila." 
Ma Hae continua imperterrito. "Tu ... e io..." 
Lascia tutto. "Donghae vattene da Siwon!" 
Hae si ferma. Sospira. "Mi dispiace per ieri...ma non sono stato l'unico a tradire, vero?" 
Hyuk freme. 
Ecco. 
Donghae lo sapeva che Hyuk e Ellie di certo non erano rimasti a girarsi i pollici ed ora dallo sguardo del ragazzo di fronte ne ha la conferma. 
"Taci." 
"No Hyukjae! Stiamo imapazzendo per la miseria! Io non ci capisco più null..." 
Le parole gli muoiono in bocca perchè Hyukjae lo sbatte con rabbia contro il muro. 
Gli afferra la maglia e lo strattona. "Non sei l'unico. E dobbiamo finirla." 
A Donghae gli si inumidiscono gli occhi. "...Un tempo non mi avresti mai trattato così." 
Hyukjae sbarra gli occhi. 
Guarda Donghae, le sue mani che lo stringono forte  e che forse lo stanno facendo male. 
Lo lascia andare e si volta. Si poggia al muro per darsi una calmata. 
Non piangere... 
"Donghae...scusami." 
Ora mi scuso. Prima ci amiamo, poi ti odio, poi sto con lei ed ora ti chiedo scusa. Si, mi sembra tutto molto normale. 
Una voce femminile li ferma. 
E' Ellie. "Sei pronto, Hyukkie?" 
"Sì, arrivo tesoro." 
Tesoro? 
Donghae li guarda sconcertato. 
"Tzè. Non...non ci hai messo molto eh?" 
Hyuk si lecca un attimo le labbra secche. 
Ellie capisce che non è momento e se ne torna in cucina. 
I due restano soli, ma restano col silenzio. 
Donghae decide di romperlo, non vuole sapere più nulla. 
Alza le mani esasperato. "Be', addio. Buona fortuna per il musical." 
Si avvia nella sua stanza ma Eunhyuk lo costringe a votarsi. 
E lo bacia. 
E Donghae sente lo stomaco contorcersi. 
C'è qualcosa di più fantastico delle tue labbra? 
Le loro lingue s'intrecciano, ma quando Hae comincia a lasciarsi andare, Hyukjae riprende le distanze. 
Donghae lo guarda e si sente morire quando lo vede passarsi le mani fra i capelli ed indietreggiare. 
Scuote il capo. "Donghae..." 
"Hyukjae..." 
"Ehy, Hyuk!" Ellie lo chiama ancora. 
Eunhyuk prende fra le mani la piccola tartarughina che è sulla mensola e la osserva. 
Quante cose sono cambiate da allora... 
La rimette apposto deglutendo. 
Ed allora Hae capisce. E' stato solo un attimo di follia. Lui sta andando via per sempre. Quello è stato un bacio d'addio. Non lo vedrà più. 
"Addio, Hyukjae." 
Corre in camera e sbatte la porta. Si assicura di chiuderla a chiave e poi le gambe gli cedono. Si lascia cadere sul pavimento freddo. 
"...Mi...mi dispiace." 
 
 
Leeteuk è a casa, sta finendo di preparare le cose per il viaggio del giorno seguente. 
E' contento. Il musical è un bel progetto, e i ballerini sembrano averlo preso in simpatia. 
Sta cercando di fare presto, deve passare da Donghae. 
Ha ricevuto prima un suo messaggio che l'ha fatto un po' preoccupare. Diceva 'Vieni da me, ti supplico.' 
Sa già che sono problemi d'amore e spera soltanto che Siwon stavolta non abbia combinato qualche altro guaio. 
Già. Siwon... 
Sorride tra sè, ricordando alcune cose. 
 
 
Donghae è fuori. 
E' seduto su una panchina in un posto sperduto e isolato. Non sa come ci sia arrivato e non sa neanche come tornare indietro, ma che importa ora? 
Guarda a terra dopo aver visto il cielo promettente pioggia. 
Sospira. 
Pare non sappia fare altro. Gli scoppia la testa. 
Hyukjae è andato via...con Ellie... 
Tira un calcio ad un sassolino che si ferma abbastanza lontano. 
Sobbalza quando una mano gli tappa la bocca. 
Altre lo afferrano e lo tirano via. 
Cerca di liberarsi, ma non ci riesce. 
Viene sbattuto a terra mentre questi ridono. 
Ansimante ed impaurito alza lo sguardo e vede Jin e i suoi seguaci. 
"...Cosa vuoi da me?" 
"Il biondino non ha rinunciato alla parte...umh, a te rinuncerà, amore?" 
Gli da un calcio nello stomaco. Hae si piega in due per il dolore. 
Continua a ricevere calci e pugni... 
non riesce a capire bene cosa gli facciano. 
Ad un certo punto inizia a piovere e i vestiti cominciando ad attaccarglisi addosso. 
Avverte solo dolore, e si ritrova a sputare sangue. 
Jin lo afferra per i capelli e li tira su. 
"Chiamalo." 
"...M....Mai." 
Un altro colpo. Secco, freddo. Come quelle gocce che gli battono contro. 
Donghae soffoca un urlo. 
Sono un'idiota. Perchè sono venuto qui? Sto sbagliando tutto... 
"Chiamalo!" 
Jin sembra così deciso. E quei capelli attaccati alla fronte e quello sguardo lo rendono ancora più minaccioso. 
Quell'altro di cui non ricorda il nome prende il telefono, mentre l'altro ancora gli blocca le braccia dietro la schiena. 
Gli portano l'apparecchio all'orecchio. 
Sta squillando. 
"Pronto?" 
No...non posso farlo... 
Un altro pugno. Stavolta urla. 
"Chi è?" 
"Diglielo!" 
"Jin...?" Eunhyuk dall'altra parte pare cominciarsi a preoccuparsi. 
Donghae è disperato, nel vero senso della parola. 
Le gambe non le sente più. 
"Ce la prenderemo con lui se non gli spieghi tutto..." 
Gli sussurra avido Jin al lobo dell'orecchio prima di leccarglielo. 
Donghae deglutisce. Cerca di prendere fiato... 
"H-Hyukjae..." 
"Donghae, sei tu?!" 
"Io..." 
"Smettila, non voglio sentirti." 
Hae comincia a piangere. 
Possibile che non capisci?! 
Un'ultimo colpo allo sterno poi perde i sensi. Mentre la pioggia continua a cadere. 
Uh... pensa guardando in alto. E' uscito il sole. 
 
E' pomeriggio inoltrato. I due sono rimasti a scuola per un corso pomeridiano. Donghae sta mettendo le sue cose a posto Hyukjae invce è incantato con i palmi al vetro. 
E' così concentrato. 
Donghae sorride. "Cosa c'è?" 
Hyukkie pare riprendersi dal suo strato di trans. "...Piove col sole." 
"E quindi?" 
"E quindi voglio uscire!" 
"Ma non sta bene!" Donghae infila il giubbino tornando a guardare dall'altra parte. 
Hyukjae lo raggiunge. "Dai, io lo farei." 
Donghae gli accarezza una guancia. "Hyukjae, ma perchè?" ride piano. 
Hyukkie fa lo stesso "Sarebbe divertente!" 
Donghae porge lo zaino all'altro. "D'accordo, un giorno usciremo quando piove e c'è il sole." 
Eunhyuk lo abbraccia. "Ahahah, già immagino!" 
La campanella suona, e loro si preparano ad aprire gli ombrelli. 

 
Eunhyuk attacca. 
Sei un'idiota! Pensa esasperatamente. 
E' seduto, e proprio per rovinarsi, nel loro parco. 
E' seduto sotto la quercia. 
Nota che le piante stanno cominciando a dare i loro fiori. 
Sono così belli... 
Inizia a piovere, e compaiono sulla superficie di quegli esseri verdi delle gocce. 
Ne scosta una con dei piccoli fiorellini bianchi, una accanto alla corteccia. 
Per sbaglio stacca una foglia e quando alza lo sguardo si immobilizza. 
Trova una scritta che gli mozza il respiro. 
-Lee Hyukjae, ti vorrò sempre bene, ti sarò sempre accento.- Comincia a piangere. 
Riconoscerebbe ovunque quella caligrafia, la ricorda come fosse ieri. 
"D-Donghae..." 
Comincia a piangere... 
L'acqua pare aumentare. 
Ma lui deve partire. 
A volte la cosa più difficile e la cosa giusta, sono la stessa cosa. 
Magari lì starà bene. Magari davvero Donghae e Siwon saranno felici. 
Magari lui con Ellie avrà un futuro. 
E magari con Hae tornerà ad essere il migliore amico. 
La chiamata che ha ricevuto prima un po' lo inquieta, ma se lo sente ancora ritira tutto. 
Poi ci pensa. Che ci faceva lì Jin? 
All'improvviso il telefono gli suona fra le mani. Risponde. 
Dopo una lunga chiacchierata col coreografo sospira... pertiranno fra altri 3 giorni. 
C'è un errore nella prenotazione, ed ora sono costretti a fare le cose di fretta e furia. 
Cazzo, ci mancava solo questa! 
Risuona il telefono e lui ha la voglia di distruggerlo. 
Ma risponde lo stesso. "Ehy Hyukjae, sai dov'è Donghae?" 
"No Leeteuk...non lo so." Dice freddo. 
"...Al cellulare non mi risponde." 
Eunhyuk allora si sente uno stupido. 
Jin. Le urla. Lui. 
Cosa ti è successo?! 

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Capitolo 24
*** Don't touch him! ***


Don't touch him! 

Ci sono momenti in cui alcuni si concentrano solo su stessi. Cercano di calmare quei sentimenti, quella tempesta che hanno dentro e che piano li stanno portando alla deriva. 
Non ci si accorge delle cose o perchè non le si nota, oppure perchè non si vuole aggiungere altro dolore, altra sofferenza. 
Capita di ignorare le cose più banali, le si fraintende. 
Ci si passa sopra. 
Poi ti capita di ripensarci in un secondo momento e ti rendi conto di aver sbagliato tutto. 

Eunhyuk ha incontrato Leeteuk in una piazza. L'ha raggiunto di corsa col cuore che gli batte in gola. 
Gli racconta della telefonata e Leeteuk comincia a sbraitare e per poco non lo prende a schiaffi. 
"Urla, Jin eccedere e tu non capisci?! Ma sei proprio ottuso!" 
Hyukjae si sente così mortificato. 
Ma che ne poteva sapere che Jin sarebbe arrivato a far del male a Donghae? ...Fino a che punto si sarà spinto? 
Con orrore ricorda quegli terribili momenti che gli ha preocurato, quel dolore. 
"Lo dobbiamo trovare." 
Il più grande parte in quarta, e Hyukjae dietro di lui anche se un po' smarrito si da una mossa ad agire. 
"Dove lo cerchiamo?" 
"...Non lo so." 
Si dividono. 
 
Hyukjae cammina a passo svelto e più spesso rischia di cadere sui suoi stessi piedi. 
Si ritrova in una zona non familiare, che non ha mai visto. 
Prosegue e prosegue. 
E alla fine ti cerco sempre. 
E lo trova. 
Ma come lo trova. 
E' a terra, in una specie di pozza di sangue. 
E' pieno di lividi e graffi. 
"D-....DONGHAE!" 
Si  getta su di lui. "Cosa ti hanno fatto, Donghae!" 
Si inginocchia, gli alza la testa. Gli accarezza il viso, ripulendolo. 
Hae schiude gli occhi. "H-Hyukjae..." 
Hyukjae comincia a piangere e lo stringe. "Dobbiamo andare all'ospedale e..." 
"No, dobbiamo andare a Londra." 
Quella voce. 
Si volta con una rabbia che forse non ha mai avuto. 
Lascia Hae e si alza. 
"TU!" Si avvicina minaccioso. 
Jin gli sorride "Ehilà" apre le braccia come per salutarlo. 
Eunhyuk gli da un pugno in faccia con forza. 
Jin perde l'equilibrio e cade a terra. 
Eun allora lo sovrasta e lo tira per la maglia blu e nera strappata che indossa. "Non permetterti mai più di toccarlo!" Un altro pugno. 
Jin ansima. 
Ma Donggouan e Jihun non tardano ad arrivare. 
Il biondo si stava chiedendo dove fossero. 
Scostano Eunhyuk che urla frustrato. "Jin ma che cazzo vuoi da me, da noi!!" 
Viene tirato a terra e comincia a scalciare. 
Gli scagnozzi sembrano faticare per fermarlo, sono anche più piccoli sia di statura che d'età. 
Jin si rialza "Te l'avevo detto che avresti dovuto parlare col coreografo..." 
Eunhyuk tira un calcio a Jihun che si porta le mani allo stinco urlando. "Ah, stronzo!" 
Si libera e torna da Jin. "Ti odio, non ti darò mai la mia parte!" 
Donggouan lo colpisce alla testa e Hyukjae fatica a restare in posizione eretta. 
Sbuffa. 
Jihun invece gli restituisce il calcio. 
Donghae a terra si alza e Hyukjae vede sul volto di Jin uno strano ghigno. 
"NON TI AVVICINARE." 
Ma mentre viene bloccato, quello già si avvicina. 
Lo tengono saldamente, tanto fargli male. 
Si sente così impotente. 
"No...non toccarlo!" Si lamenta piangendo. 
Jihun lo strattona e Hyuk avverte dolore alla schiena. 
"Ti piace tanto eh?" Gli sussurra Donggouan. 
Jin si china su Donghae e lo bacia tirandogli i capelli. 
Donghae sembra svenuto. 
Eunhyuk non ci vede più. 
Con un urlo si riesce a liberare. Non sa come ha fatto, non si è mai sentito così. 
Jin gli sorride e alzando un sopracciglio dice "Umh...ha un buon sapore." 
Eun continua ad avanzare, la rabbia lo acceca. 
"Fermati!" 
La voce di Leeteuk gli arriva lontana, come un'eco. 
Non riesce a fermarsi, non può. 
Teuk, capiscimi. 
E' il momento della resa dei conti. 
Afferra Jin e lo sbatte contro il muro. Il ragazzo stringe gli occhi e apre la bocca per il dolore. 
"Non farlo mai più!" Lo colpisce ancora ma delle mani lo fermano. 
Leeteuk lo trascina via, ma Eunhyuk si dimena. 
"E' tutto finito." Continua a ripetere il più grande e la rabbia del povero Hyukjae si trasforma in tristezza. 
Comincia ad annegare nelle lacrime sentendo la forza mancargli. 
Finisce a terra tirandosi dietro Teuk che lo stringe fortemente. 
Hyuk fra le lacrime scorge Hae poco distante preso e messo su una barella. 
In una frazione di secondo, luci, voci e rumori si sovrastano. 
Arrivano poliziotti. 
Alcuni puntano le pistole, altri tirano in macchina i tre stronzi. 
Leeteuk continua a parlargli ma è tutto dannatamente confuso. 
 
 
Pare non esserci alcun rumore in quella struttura, e Leeteuk si chiede se sia una cosa positiva. 
Guarda il pavimento e con le mani nel suo pantalone va avanti e indietro. 
Sospira. 
Il suono di scarpe che stridono al suolo gli fa alzare lo sguardo. 
Il ragazzo che arriva ha una faccia spaventata e lo raggiunge a passo spedito. 
Lo abbraccia e lo fa spostare. "Siwon..." 
Questo lo stringe ancora. "Che è successo? Ed Hae e Hyuk? E tu?" 
Prende il biondo per le spalle e gli parla fissandolo negli occhi. 
Leeteuk sente il pianto arrivare e si porta una mano al viso. 
Siwon sospira e lo stringe ancora. 
Leeteuk gli avvolge il collo. "Siwon...ho paura." 
"Andrà tutto bene." 
Lo accarezza lungo la schiena lentamente con fare consolatorio. 
Quel contatto è importante per entrambi, li fa sentire meglio. Rimangono stretti per parecchio, finchè Leeteuk non gli da un casto bacio sulle labbra. 


Scusate per il capitolo corto ;-; 
Ma non ho potuto allungarlo...spero comunque a qualcuno possa piacere! 
Scappo, la storia mi aspetta ç_ç 

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Capitolo 25
*** Worries. ***


Worries. 


Il bianco dona pace, serenità. 
Ma se ti circonda in quel modo non fa che aumentare la preoccupazione. 
Eunhyuk apre gli occhi. 
Si sente indolenzito. 
Si volta con sforzo alla sua destra e ad accoglierlo c'è il tramonto che ammira dalla finestra. 
E' un po' confuso. 
Ma...cosa è successo? 
Uno stormo di rondine taglia il cielo. 
Quei colori caldi, gli infondono una certa pace, una specie di malinconia. 
Una mano afferra la sua e lui non può che voltarsi. 
"Ehy..." 
E' Leeteuk. 
Eunhyuk si stropiccia un po' gli occhi e quando prova a parlare la voce non gli esce. 
Rimane sorpreso e continua a boccheggiare. 
Teuk si alza e gli accarezza i capelli. "Ssh, devi riposare ancora." 
Eunhyuk si rilassa appena. 
Lo guarda. Scuote il capo per fargli capire che è desideroso di sapere come sono andate le cose. 
"Non ora Hyukkie..." Lo accarezza ancora. "tranquillo, va tutto bene." 
E lui quasi se ne convince. Se non fosse stata per l'immagine che gli balena in mente se ne sarebbe davvero convinto: Donghae a terra ferito. 
Si tira a sedere di scatto. 
"D...Donghe" Mormora a fatica. Tossisce dopo massaggiandosi la gola. 
Leeteuk abbassa il capo e Hyukjae sgrana gli occhi. 
P-perchè fa così...? 
Stavolta è lui ad afferrarlo prontamente. 
"H...hyu..ng?" 
"E' accanto." Dice solo questo ma a Hyukjae non interessa. Vuole sapere se sta bene. 
Entra il medico. "Oh, vedo che ci siamo svegliati." 
Hyuk tira indietro le lacrime e ingoia il groppo che ha in gola. 
Sulla soglia, per un attimo compare anche Siwon che gli mostra un tenero sorriso. 
Ha voglia di alzarsi è cacciarlo, è tutta colpa sua. 
Leeteuk lascia spazio al medico e lo raggiunge.
Dopo avere fatto l'occhiolino ad Eun si chiude la porta dietro. 
 
 
"Quanto ho dormito?" 
"Umh...bhè, ti ho portato qui ieri sera... fa un po' te." 
Hyukjae annuisce giocando con le labbra passandoci sopra le dita. 
E' passata un'ora dalla visita del medico. 
"Raccontami tutto." Più che una supplica suona come un'ordine. 
Leeteuk si avvicina spostando la sedia più vicino al letto. 
"Ricordi no che ci siamo divisi?" 
Hyuk fa mente locale, poi annuisce. 
"Bene...ho cercato ma non ho trovato nessuno, così ho pensato di raggiungerti. Nel frattempo avevo chiamato la polizia, mi stavo davvero preoccupando." Fa una pausa. "Ho incontrato i poliziotti e gli ho spiegato la situazione, ma proprio poco lontano vi abbiamo visto e siamo intervenuti." 
Eunhyuk ricorda con rammarico le scene guardando un livido che ha sul braccio. 
Leeteuk glielo sfiora appena. "Sta bene, stai tranquillo. E comunque, Jin e quei tre sono in carcere per quanto ne so." 
Eunhyuk s'immobilizza. "Dici...sul serio?" 
Gli brillano gli occhi. 
Teuk annuisce soddisfatto. 
"E'...tutto finito quindi?" 
L'incubo dell'ansia...della parte...non si ripeterà. 
Leeteuk si apre in un sorriso e lo abbraccia. Hyukjae lo stringe con vigore felicissimo. 
Ora c'è solo una cosa che deve fare. 
"Lo voglio vedere." 
 
 
Come aveva previsto il suo hyung, il medico l'ha rilasciato. 
Mentre Siwon e Teuk l'aspettano in sala d'attesa, si dirige da Donghae. 
"Stanza 300, questa sulla sinistra." Gli aveva detto Teuk con un sorrisetto. 
Mentre cammina il cuore gli batte in gola. 
E' così ansioso di vedere come sta. 
Quando apre la porta e lo vede così ... è come se le forze gli manchino. 
Gli pare di essere tornato alla sera di quell'incendio accanto casa. 
Solamente, la situzione è più complicata. 
Cerca di respirare regolarmente e si avvicina al letto. 
Lui sta peggio, il medico ha detto che è in condizioni più gravi. 
S'inginocchia a terra, e si ritrova il suo amato viso così vicino. 
Allunga la mano fino a sfiorarglio ed Hae si muove quasi impercettibilmente. 
Le lacrime cominciano a cadere sul letto. "Donghae...è colpa mia." Nasconde il viso sulle lenzuola. "Mi dispiace per non aver capito, per essere stato così stupido!" 
Resta lì per parecchio. Vorrebbe vedere gli occhi di Hae, belli da far paura, aprirsi e guardarlo. 
Vorrebbe vederlo sorride ancora ed invece è bloccato nel letto con un sacco di macchine accanto che fanno il rumore peggiore che possa essarci. 
 
 
Leeteuk ha accompagnato a casa Eunhyuk. 
Era stata un'impresa tenerlo a bada, la presenza di Siwon lo faceva imbestialire. 
Ma per fortuna, c'erano state solo delle frecciatine. 
"Vuoi che resti con te?" Gli aveva chiesto, ma lui scuotendo il capo e ringraziandolo per il passaggio era uscito sbattendo la porta.  
Voleva restare con Donghae, ma Teuk non l'aveva ascoltato. 
Doveva riprendersi, restare al suo fianco non avrebbe fatto altro che abbatterlo ancora di più. La situazione era già critica. 
Sospira. 
"Ci sei?" 
La voce velluttata di Siwon gli arriva alle orecchie. 
"Umh-umh." Si riprende dai vari pensieri e rimette in moto. 
Svolta all'angolo e supera un semaforo. 
Quando si ferma per far passare due pedoni sente l'uomo accanto sorridere. 
Si volta a guardarlo. 
"Sei bello quando guidi." 
Siwon non è riuscito a trattenersi. 
"Tzè." Sussurra Teuk ritornando a guardare avanti. 
Continua per un altro paio di metri poi si ferma. 
"Scendi." 
Siwon lo guarda furbo. "Hai tutta questa voglia di farmi scendere?" 
"Già è tanto che ti abbia portato qui." 
Siwon lo fissa. "Non è stata colpa mia." Il suo tono è all'improvviso fermo, glaciale. 
Teuk ha un brivido. "Non l'hai ridotto tu così, ma è colpa tua se ora i due sono divisi." 
L'altro abbassa lo sguardo alle mani. "Almeno tu, non incolparmi." 
Quando si volta a guardarlo Leeteuk si sente strano. 
No...sta succedendo tutto come l'altra volta...non devo cedere... 
Ma Siwon gli ha già avvicinato il viso e le loro labbra già si cercano. 
Vorrebbe davvero riprendere le distanze, ma è troppo debole. 
Quando Siwon si allontana finalmente lui sa solo sospirare ad occhi chiuse. 
Quei suoi baci lo fanno sentire speciale in certo senso e lui non sa resistere. 
Poi gli viene in mente Donghae. Se magari lui fosse innamorato di Won?  E tu Siwon, lo ami? 
Nono, tra noi non deve esserci niente. Mi è già bastata quell'esperienza, e non vorrei ferire o tradire Hae... 
"Vai..." 
Siwon annuisce con la fronte poggiata alla sua. 
Ansiamando, gli da un'ultimo lieve bacio prima di uscire velocemente. 
Perchè mi devi fare impazzire? 
Leeteuk si costringe a tornare a casa premendo un po' troppo sull'accelleratore. 



 
 Perdonatemi ç_ç 
Sto postando in ritardo ed i capitoli sono sempre più scadenti... cercherò di impegnarmi, finalmente ho un po' di tempo libero. 
Un bacio. 

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Capitolo 26
*** I want you back. ***


I want you back.


Hyukjae si sveglia presto. Non ha dormito molto per via dei sensi di colpa. 
E si stizza perchè è troppo legato a Donghae. 
Ma a te piace Siwon. 
Quando bussano alla porta si sorprende. 
Apre e si trova davanti una Ellie preoccupata. 
Lei gli salta addosso. 
"Eunhyuk!" Urla. Lo stringe forte e Hyuk un po' sorpreso ricambia la stretta. 
Ad un tratto geme, è ancora indolenzioto. 
"Oh, scusami!" Si allontana e lo guarda. 
Lei ha saputo dell'incidente ed era preoccupata da morire. 
"Ti aspettavo, non sei arrivato! Stavo morendo dalla paura quando Leeteuk mi ha raccontato tutto!" 
Eunhyuk la guarda agitarsi, poi la ferma. 
"Ehy." 
Lei lo guarda. 
"Sto bene..." 
La ragazza lo riabbraccia e lo bacia. "Amore mio!" 
Si stringono ancora. 
Eunhyuk non sa se parlarle della loro 'relazione', se dirle che non vuole stare con lei in quel senso, almeno non ancora. 
Ma si creerebbero altri problemi, meglio non far nulla. 
"E Donghae?" 
Quella domanda lo rattrista. Sente le mani tremargli. "...è in ospedale." 
Lei lo accarezza. "Starà bene, lo sai no?" 
Vorrebbe urlarle il faccia 'Cosa ne sai tu? Tu non c'eri, non hai visto. Non sei stata tu a non capire in tempo.' 
Eppure lo vuole solo aiutare, non lo fa apposta. 
Hyuk la guarda negli occhi e si sente un po' consolato. 
"Ti va di andarlo a trovare insieme a me?" 
"Sì." 
 
 
Donghae si sente veramente male. E' solo in una strana stanza e questo peggiora le cose. 
Si fa prendere dal panico, si guarda intorno. 
La sua mente è completamente vuota. 
La porta di legno si apre, entra un uomo col camice bianco. Parla con un ragazzo, un biondo triste. 
Entrambi si voltano a guardarlo sorpresi. 
"E' sveglio!" L'uomo lo indica. 
E' sveglio. 
Da cosa si è svegliato? 
Il ragazzo supera l'uomo, con occhi improvvisamente felici lo raggiunge. 
"Donghae...Donghae finalmente!" 
Gli prende la mano e continua a sorridergli. 
Sulla soglia, una ragazza carina lo saluta con un'espressione serena. 
Il medico però lo guarda perplesso, come se avesse capito qualcosa. 
Scosta un po' il biondo. "Come si sente?" 
Donghae è un po' scosso, non riesce a rispondere. 
Nella mente formula tremila risposte possibili, ma nessuna sembra adatta. 
Il dottore gli punta una luce negli occhi ed Hae per un attimo si acceca. 
Cerca di spostarsi, ma la presa dell'uomo dietro la sua nuca è salda. 
Quando finalmente è libero sbatte gli occhi. 
Per via della luce ora vede tante macchioline... 
"Com'è che si chiama?" 
"Donghae." 
Si stropiccia gli occhi, ma il signore gli ferma la mano. 
"E lui?" Indica il biondo. 
Donghae lo guarda. Sembra spaventato. 
Ellie si avvicina, c'è qualcosa che non va. 
E ne ha la conferma quando Hae stringe le lenzuola e guardando Hyuk distrattamente mormora "Non lo so." 
 
 
"Eunhyuk, cos'è sta storia?" 
"Leeteuk, non lo so! Non si ricorda. Ricorda solo il suo nome e...bho, io..." 
Teuk l'abbraccia. E' corso all'ospedale appena ha saputo. Com'è possibile? 
Si continua a chiedere. Non può aver dimenticato tutto. 
Prende le mani di Hyukjae. "Il medico ha detto che molto probabilmente non è nulla di grave, un altro po' di riposo e tornerà a ricordare." 
"Molto probabilmente...e se non lo fosse?" 
Eunhyuk lascia le mani e scatta in piedi. "Non si ricorda di me!" 
E' questo che lo fa impazzire. Non è possibile, si ripete disperato. 
Dopo tutto quello che abbiamo passato, fatto insieme, dopo anni insieme...proprio di me, non ti puoi dimenticare. 
Urlando da un pugno al muro e delle infermiere si voltano preoccupate. 
Qualcuna è tentata d'avvisare la sicurezza, ma sembrano capirlo. 
Ci mancava solo la loro compassione. 
Leeteuk lo raggiunge. "Stai calmo Eun..." 
Ma Eun si allontana ancora, e perde completamente le staffe quando in lontananza, Siwon avanza teso. 
Scatta in avanti e lo prende con rabbia. Lo spinge fino al muro "E' colpa tua!" Urla. 
Leeteuk ed Ellie corrono a fermarlo. 
Siwon è immobile con uno sguardo privo d'emozioni. 
"Come...puoi essere così insensibile?" 
"Cosa credi, che io sia felice?!" Urla Won. 
Eunhyuk si innervosisce di più e lo strattona. "Uno, non alzare la voce con me. Due, tutto questo è perchè non sapevi farti i cazzi tuoi!" 
"Eunhyuk, Eunhyuk basta!" La voce di Leeteuk continua a ronzargli nelle orecchie mentre Ellie cerca inutilmente di dividerli. 
Siwon ascolta tutto e agisce alla fine. Con un gesto secco si libera e spinge Hyukjae a sedersi. 
"Devi smetterla, hai capito? La colpa è solo tua, del fatto che non gli hai detto della partenza." 
Hyukjae corruga la fronte. E lui come lo sa? 
Subito guarda Leeteuk che si affretta a dirgli "Hyukkie, lui mi ha..." 
"Ma tu da che parte stai scusa!?" Lo ferma. 
Una donna sulla trentina in camice blu con voce di rimprovero li avverte "Signori, vi prego di uscire se dovete continuare così." 
Ed Eunhyuk non se lo fa ripetere due volte. Si alza velocemente sfuggendo a tutti, anche ad Ellie che lo insegue fino alle scale. 
Lo prende per un polso, ma lui più forte la scansa. 
"Hyukjae! Smettila! Piuttosto riposati, che dopodomani partiamo!" 
Eunhyuk ingoia la saliva che sente in bocca. Si ferma e all'improvviso comincia a sentire caldo. 
Si volta piano, con uno sguardo truce. "Tu...tu pensi al viaggio?" 
Una risata isterica lo interrompe. "Non m'interessa più nulla del viaggio!" 
E corre via. 
Ellie resta lì, a mordersi il labbro e cercando di non cedere al pianto. 
Non prendertela con me... 
 
 
Siwon guarda Leeteuk che è rimasto come bloccato. 
La bocca perfetta forma una specie di 'o'. 
Allunga una mano come per farlo riprendere, ma lo sguardo che riceve lo gela e riabbassa il braccio. 
Non gli dice nulla, ma basta quella semplice occhiata a fargli capire cosa ha sbagliato, cosa ha fatto e cosa non. 
Sospira. 
"Ti prego...torniamo a casa?" Lo sta quasi implorando. Non si è mai trovato in una situazione del genere, e reggerla è la cosa peggiore. Non ne è in grado, non lo sarebbe mai stato. Cerca di autoconvincersi che davvero non sia stata colpa sua, ma quando aveva visto Donghae che non l'aveva riconosciuto poco prima e l'aveva guardato come un perfetto sconosciuto, si era chiesto E se le cose restassero così? Sarebbe rimasto con quella specie di voragine che sembrava scavargli il petto. 
Con Hae è tutto diverso ora, è come se si fosse arreso, come se i sentimenti che provava li avesse rinchiusi da qualche parte. 
La cosa che lo sorprende è che Leeteuk invece gli fa quell'effetto. 
Teuk scosta lo sguardo sul muro alle sue spalle ed annuisce. 
 
 
E' un pomeriggio come tanti altri. 
Mentre Hyukjae è steso comodamente sul divano, Donghae guarda la televisione. 
Sono soli in casa, i genitori di Hyuk sono fuori e la sorella è a fare shopping. 
Sorride immaginando già con quante buste tornerà. 
Donghae sembra davvero preso, e Hyukjae è incuriosito. Si siede. "Perchè sei così concentrato su un telegiornale?" 
Insomma, ci sono solo notizie cattive. Ormai non ha più voglia neanche di sentirlo. Sempre le solite cose, catastrofi e morti ovunque. 
E' la solita disgustosa routine. 
Hae si volta con un viso un po' triste. "Non trovi sia orribile, Hyukjae?" 
Eunhyuk rimane sorpreso. 
Si alza e gli si avvicina. Donghae sposta ancora lo sguardo sul televisore. 
Ora stanno mostrando le immagini di alcune persone che vengono portate in ospedale su delle barelle. 
Hyuk non pensa che sia orribile, pensa che sia assurdo. Come si può ferire o uccidere un'altra persona? Se l'è sempre chiesto. 
"Sai-" riprende Donghae senza staccare gli occhi dallo schermo "-Voglio andare anche io all'ospedale." 
Eunhyuk lo guarda confuso. "Ma cosa dici?" E' quasi scioccato. Come si può volere una cosa del genere? 
"Sì, voglio andare all'ospedale un giorno. Magari...da grande fare un incidente, un qualcosa...non so." 
Eunhyuk protesta "Non sia mai Donghae! Perchè desideri una cosa del genere?" 
"Deve essere bello." 
Eun crede di essersi perso qualche passaggio. 
"Voglio vedere cosa faranno le persone per me...cosa faresti tu?" 
Non vuole neanche pensarci. Spera con tutto il cuore di non dover mai vivere una situazione del genere. 
Rimane un po' spiazzato.
"Io...non lo so, penso mi sentirei male." abbassa lo sguardo. "Io non voglio, non voglio che ti capiti qualcosa, non lo sopporterei." 
Donghae sorride. Gli solleva il viso e gli getta le braccia al collo. Stringe l'amico in un abbraccio stretto, piacevole, uno di quelli che ti fanno stare bene. 
"Hyukkie, ti adoro." 
"E tu?" Sussura Eun al suo orecchio. "Cosa faresti se finissi io all'ospedale?" 
"Resterei sempre lì. Non ti lascerei mai solo, e ti sarei accanto al tuo risveglio." 
Hyukie quasi si commuove perchè il suo cuore sa che quelle parole sono vere. 
Lo ristringe con gioia. "Io ti adoro." 
 
Eunhyuk torna a casa. Si odia perchè all'improvviso è diventato troppo sensibile, perchè non riesce più ad essere felice come lo è stato in passato. 
Cosa devo fare per stare davvero bene?
Non riesce a trovare una risposta.
...Rivoglio un tuo abbraccio, uno di quelli che tanto amo. 
 Ricorda la scritta sull'albero -Lee Hyukjae, ti vorrò sempre bene, ti sarò sempre accanto.- e quel pomeriggio di tanti anni fa. 
Alla fine, ci sei finito sul serio all'ospedale. 
E ora dove sei? Perchè noi all'improvviso siamo così lontani? Perchè non eri al mio fianco quando mi sono svegliato? Perchè tu non ricordi più nulla?! Io non ti adoro, io ti amo. 
 
 
Leeteuk è sul divano. Siwon lo sta abbracciando. 
"Mi dispiace." 
Quando sente queste parole, alza il capo. 
E' costretto però a spostarsi, il suo volto è troppo vicino. 
"P-per cosa?" 
"Ho fatto litigare anche te e Hyukjae." 
Teuk abbassa il capo. 
Lui semplicemente aveva risposto alla domanda di Siwon 'Perchè Donghae e Hyuk hanno litigato?' con un 'Il musical si farà a Londra e Hae non lo sapeva.' 
Si diceva Non ho fatto nulla di male, e Hyuk che esagera sempre. 
Siwon gli prende il mento fra le mani. "Anche tu parti..." 
"Mi sta passando il genio di farlo." 
Si stende gettando la testa sul cuscino. 
Chiude gli occhi. 
Perchè le cose devono essere così complicate all'improvviso? 
Sente una lieve pressione, e li apre. 
Si ritrova sotto Siwon e una serie di ricordi lo invade. 
 
"Siwon..." 
Questo continua a baciarlo e lui crede di stare per impazzire. 
Si mette su di lui, Leeteuk ansima. Lo attira più vicino e lo ribacia ancora, come se fosse la cosa più naturale che ci sia. 
"Leeteuk...ti amo." 
Gli sussurra Won sulle labbra senza staccarsi. 
Sembrano due calamite, non riescono proprio a separarsi. 
Leeteuk non ha mai provato quelle cose è in un turbine di emozioni e si lascia trascinare. 
 
Siwon lo accarezza e lui apre gli occhi. Non si era accorto di averli richiusi, ma soprattutto non si era accorto di aver lasciato cadere lentamente una lacrima che Siwon asciuga prontamente con un bacio. 
Quelle labbra. 
"Andrà tutto bene, dobbiamo crederci." 
Mentre altre lacrime seguono la prima, Teuk passa le mani fra i capelli di Siwon e tovando il coraggio che gli mancava da tempo lo bacia con amore. Quel sentimento che aveva seppellito in fondo al cuore. 
Siwon non esita a ricambiare. 
In quel momento è come se condividessero le stesse sensazioni, gli stessi dolori. 
Leeteuk si lascia accarezzare. 
Siwon cerca di trattenersi, non vuole esagerare. 
Quando il ragazzo sotto sè con quegli occhi lucidi gli dice "Mi sei mancato tanto." crede di averlo immaginato. 
"Anche tu mi sei mancato, da morire." 
Ed in effetti è la verità. Ha cercato di andare avanti, di cercare l'amore con un'altra persona, Donghae, ma non ha mai provato o sentito quello che quell'uomo è stato capace di dargli. 
"Leeteuk...ti prego, perdonami." Gli sussurra unendo le fronti. 
Non si riferisce a ciò che sta succedendo in quel periodo, ma a ciò che è successo prima, un qualcosa che vive ancora in loro, che li ha segnati. 
Leeteuk però non risponde perchè non sa cosa dire. 
Quella dannata paura di ricadere nel baratro lo perseguita. 
E poi non riesce a concentrarsi in quella posizione. 
Resta zitto e nasconde il viso sul suo petto. 
Won lo stringe forte sorridendo amaramente. 
Ci vorrà un po'...ma tornerai ad essere mio. 
 
 
Ellie sbatte la porta rientrando nel suo appartamento. C'è parecchio disordine in giro. 
Con tutto quello che ha da fare, non ha il tempo di sistemare casa. 
Si trascina fino al letto dove trova un giacchettino di Eunhyuk. 
Accenna un sorriso e si avvicina. Lo prende fra le mani come se fosse una cosa preziosa. 
Riesce ancora a sentire i loro corpi uniti, la sua voce calda, il suo pianto. 
Non mi amerai mai. 
Questo ormai l'ha capito. Non c'è niente da fare, la persona che ha rubato il suo dolce e fragile cuore sfortunatamente non è lei. E' qualcuno che è all'ospedale e che non ha memoria. 
Com'è strana la vita. Pensa.
Lascia cadere il giacchettino sul letto dove si stende. Si sente stanca dentro e fuori. 
Eunhyuk, anche se tu non mi vuoi, io ti amo e lo farò sempre. 
Di questo è coinvinta fortemente. 
E' l'unica cosa che la fa andare avanti e l'ultima a cui pensa prima di cadere in un sonno senza sogni. 

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Capitolo 27
*** My chance. ***


My chance.


Leeteuk apre gli occhi. 
Siwon lo abbraccia dolcemente dandogli calore. 
Sono rimasti tutto il tempo sul divano finchè non si sono addormentati. 
 
Si sono un po' tranquillizzati, è passata un'ora. 
"Leeteuk...sei così..." 
Questo lo ferma posandogli lievemente un dito sulle labbra. "Siwon, no" 
"Perchè continui ad allontanarmi?" 
Leeteuk si alza prontamente. "Certo che sei strano forte!" 
Siwon cerca di riattirarlo ancora a sè ma non ci riesce e si rattrista. "Cos'ho fatto?" 
"Sorvolando sul passato...tu da un momento all'altro hai cominciato a pensare a me mentre ancora facevi il filo a Donghae! 'Credevo di amarlo.' mi hai detto, se si ama una persona non la si dimentica da un momento all'altro." 
Siwon a pensarci, ha sempre mentito a sè stesso, perchè forse quello per Hae vero amore non è mai stato. 
"Smettila tu e il passato." 
"No, perchè tu te ne sei fottuto di me." 
"Non è affatto vero!" 
"Oh certo, perchè dopo tutto quello che avevamo passato mi hai portato a letto sei sparito quando ne avevo più bisogno!" 
Ora sono uno di fronte all'altro ad urlare. 
Siwon se ci ripensa si sente un verme. 
"Ma ora sono qui." Cerca di giustificarsi. 
Leeteuk sorride ironicamente. "E sei sempre lo stesso, quindi è la stesso cosa. Non cederò ancora sappilo." 
Siwo lo tira sul divano facendolo stendere. 
Leeteuk sorpreso dall'improvviso gesto fa per rialzarsi, ma Siwon lo sovrasta. Si dimena e urla perchè è più debole. "Lasciami!" 
Siwon gli prende il viso fra le mani con forza. "Sta zitto!" Grida. 
Leeteuk si ferma per un attimo. 
"Non m'interessa, hai ragione sei arrabbiato, ma non sono lo stesso. E quello che c'è stato tra noi, tutto quello che c'è stato tra noi non l'ho mai dimenticato. Perciò non m'importa di quanto dovrò faticare, ti avrò, sarai mio completamente come io apparterrò a te e puoi giurarci, altrochè se puoi scommetterci, non me ne andrò. So che magari...la situazione sarà diversa...insomma, io mi odio per averti abbandonato proprio in quel momento, non oso immaginare cosa tu abbia passato tutto da solo, ma non rifarò più lo stesso errore." Si ferma. "Te lo prometto." 
E Leeteuk è scioccato. Perchè forse, magari Siwon non è più lo stesso. Un tempo quelle cose non gliel'avrebbe mai dette. 
Tutto quel dolore, quel periodo lo ricorda bene, come se fosse inciso in lui. 
'Non...non fare così!' 
L'altro lo bacia con lentezza e restano con le labbra incollate per non si sa quanto. 
Nessuno parla o si muove. 
 
 
Sospira e cercando di non svegliarlo e di muoversi il meno possibile si allontana mettendosi a sedere. 
Siwon si muove un po' ma resta lì a dormire. 
E' bello. 
Leeteuk si passa le mani fra i capelli. Mi stai fregando di nuovo. 
Guarda il calendario e nota che il giorno seguente c'è la partenza. 
Si alza e Won con la mano lo cerca nel posto ormai vuoto. 
Teuk lo guarda con un sorrisetto finchè non apre gli occhi. 
"..Buongiorno." 
E' adorabile appena sveglio. 
"Ciao." Gli dice e se ne va in cucina con l'intento di prepararsi la colazione. 
Apre il mobile e prende la sua tazza che voltandosi, poggia sul tavolo poi va verso il frigo e lo apre. 
"Siwon, vuoi qualcosa?" Chiede. 
Ma questo è già in cucina e lo abbraccia da dietro. 
"Sì, te." 
Leeteuk arrossisce e lo scansa. "Tu stai male." 
Siwon ride del suo imbarazzo e inclina la testa. 
Niente, resisti eh? 
Rimane a guardarlo macchinare cereali, latte, cose varie e con tazze. 
Lo ringrazia quando gliene porge una. 
 
 
 
Eunhyuk sta finendo le valige. Sta prendendo le ultime cose, lo stretto necessario. 
Hai perso la memoria. Questo forse significa che era destino, dobbiamo ricominciare. E' colpa mia se tu stai così, è colpa mia di tutto. Ecco, fai come se io non ci fossi mai stato. 
Getta un'altra maglia in valigia. 
In realtà sta perdendo tempo, forse per ritardare le cose. 
Quando il display del telefono si illumina. 
Va a controllare e nel vedere che è un messaggio di Siwon lo ignora. 
Continua a sistemare le sue cose con quella tristezza che gli stringe lo stomaco. 
Non se ne capacita. Non può essere tutto perso. 
Ce la farò a stare senza te? 
Perchè insomma, hanno passato una vita insieme. Si conoscono da quando era piccoli. Non si sono mai divisi, al massimo non si sono visti per qualche giorno, ma nulla di più. 
Abbiamo perso davvero così tanto? 
Le intere giornate passate insieme, le risate, i pianti quando qualcosa non andava bene, l'essere sempre uniti... 
Si ricorda di quando gli aveva detto addio, lasciando Hae in camera mentre se ne andava con Ellie. 
E poi era successa quella tragedia. 
Lascia cadere la maglia a terra, e la urta con i piedi. 
Va dritto nella sua camera, e la osserva. 
La porta si apre e lui può vedere che è tutto normale, tutto apposto. 
Si  stende sul letto e stringe forte fra le braccia il cuscino. Riesce a sentire quel suo bellissimo odore... 
Quella dannata tartarughina dal mobile continua a fissarlo. 
 
Donghae sorride, raggiungendo il biondo. 
Gli si siede accanto e prende la tartaruga sfilandogliela dalle mani. 
La riguarda intenerito e dice "Sai, magari è ora di trovarne un'altra di mascotte." 
Eunhyuk lo guarda male. "Ma stai scherzando vero? Non se ne parla!" Se la riprende. 
Donghae ride del cambio d'umore dell'altro. 
"Ci sei più affezionato tu che io." 
 
Non ha più lacrime quasi, quindi rimane a occhi chiusi. "Spero solo che tutto questo finisca." 

 
                                                                                                             ≈*

 
"E se non...sì, insomma, se fosse anche lui incazzato?" 
Leeteuk che è avanti si ferma e torna indietro. Lo prende per mano "Siwon non fare l'idiota." 
"Non me la sento" 
Il biondo sospira. "Fa quello che vuoi, io entro." 
Detto questo sparisce in camera. 
Siwon prende posto sulla sedia di fronte la porta. 
La guarda e fissa la maniglia. 
All'improvviso ricorda il giorno in cui l'ha conosciuto. 


C'è molta gente in quel posto, è un po' asfissiante. 
Ma si sta divertendo quindi non gli importa poi molto. 
La festa procede abbastanza bene, tutti gli invitati sembrano divertirsi. 
Il suo amico che sta parlando con una ragazza, lo chiama. 
Lo raggiunge ma non capisce cosa gli viene detto per via del volume troppo alto della musica. 
Allora questo lo prende per mano e lo porta più in là. Won si lascia trasportare continuando ad evitare persone che ballano e sguardi da parte di ragazze. 
Modestamente, ha sempre riscosso un certo successo tra loro. 
Si fermano solo in prossimità di un divanetto. Attorno c'è un gruppo di persone che lui non ha mai visto. L'unica faccia conosciuta è di Minji la sua compagna di classe che lo saluta prontamente con un gran sorriso. 
L'amico lo indica. "Ragazzi, lui è Siwon." 
Siwon sorride a tutti gentilmente. 
Ad attirarlo particolarmente è un ragazzo moro seduto tranquillamente. Alza la mano con un sorrisetto irresistibile. "Donghae." 
Siwon è felice della sua allegria, si lascia contagiare e gli si siede accanto mentre anche gli altri si presentano. 
Sono tutti molto cordiali, apparte forse un ragazzo, gli pare si chiami Hyukjae, seduto accanto Donghae. 
Quest'ultimo gli porge un bicchiere con dentro una bevanda che non conosce. La prende lo stesso. "Non ti ho mai visto." 
Donghae beve tutto d'un fiato poi risponde "Neanch'io, ma Chongmin mi ha parlato di te." 
Sorride ancora e Siwon lo trova adorabile. Non sa spiegare perchè ma si sente già a suo agio. 
Minji prende per mano Hyukjae e lo fa alzare tirandolo a ballare. 
E' solo la sua impressione probabilmente, ma gli occhi del moro si velano appena. 
Chongmin si siede fra loro. "Umh, vedo che andate d'accordo." Li guarda contento. 
Siwon annuisce. 'Sì, andremo d'accordo'. 
 
Alla fine si convince. Lo deve vedere, e come andrà andrà. 
 
 
                                                                                                                       
≈*

 
Ellie continua a muoversi felice. Non riesce a stare ferma o zitta. 
Eunhyuk ha un gran mal di testa. Un po' perchè non ha dormito, un po' perchè non ha più tutta questa voglia di fare il musical e un po' perchè quella ragazza lo farà impazzire. 
I coreografi sono avanti a tutto. Sfogliano dei fogli e parlano fra loro, organizzando le ultime cose. 
L'aereoporto quel giorno è molto caotico. 
I voli vengono annunciati uno dopo l'altro in varie lingue. 
Eunhyuk vede gente che va a destra e a sinistra. 
Una ragazza spicca fra le persone perchè piange. 
Chissà forse ha dovuto dire ad... 
Ferma quel pensiero ricevendo una stretta al cuore. 
Sospira e chiude gli occhi. 
Hyun Joong gli posa una mano sulla spalla. "Stai bene?" gli sussurra. 
In tutto questo Ellie continua imperterrita a parlare convinta che Hyukjae la stia ascoltando. "...Quindi è un'esperienza bellissima e importantissima e io e te siamo insieme! Nonvedol'ora, capisci?!" 
"Ti prego, portala via." Sussurra Eun. 
Joong sorride divertito. "Ehy, Ellie." la chiama. 
La ragazza finalmente la smette ed Eunhyuk tira un respiro di sollievo. "Ti cercava Yurim." 
"Ah davvero? Vado!" E corre via. 
Joong avvolge le spalle di Eun con un braccio. "Aaah, come faresti senza di me?" 
Hyuk sorride, il primo sorriso della giornata. "Bhà." 
Non ha ancora visto Leeteuk. Pensa di chiamarlo. Prende il telefono dalla tasca e compone il numero... 
"Ehy, Teuk dove sei?" 
"Sono...quasi lì." 
Ha una voce strana. "Stai bene?" 
"Si. E tu?" 
Eunhyuk si ferma un momento. E' la prima volta dall'incidente che qualcuno s'informa su di lui. 
Ingoia le lacrime. "Bene." Ma la voce tremante lo tradisce.
"Non ti preoccupare, Hyukjae." 
Leeteuk pare alludere a qualcosa, Hyuk rimane perplesso ma non fa altre domande. "Fa presto." Gli dice attaccando. 
Hyun lo scuote un po'. "Dai, forza e coraggio." Sorride "E' o non è la nostra grande opportunità?" 
Ha ragione, ha proprio ragione. 
Sì, devo impegnarmi. Si sta realizzando il mio sogno... 
 
Leeteuk arriva poco prima che i coreagrafi controllino per l'ultima volta se ci sono tutti. 
E' affannato e si trascina dietro delle valigie che sembrano davvero piene. 
"Ma che hai portato?" Gli domanda Hyukie ridendo. "Dobbiamo stare lì solo 4 giorni!" 
"Appunto!" Risponde lo hyung. "E poi, senti chi parla." Indiga i bagagli a terra. 
Stavolta a ridere è Hyun, in effetti neanche Hyukie viaggia leggerissimo. 
L'uomo più grande richiude tutto. "Perfetto, ci siamo." 
Tra tutti, ad un tratto, compare Siwon. 
Eunhyuk stringe i pugni e Leeteuk lo guarda. Poi raggiunge Siwon. 
 
E' contento del fatto che Hyuk non ce l'abbia con lui. L'altra volta era solo sconvolto...tutto qui. 
Raggiunge Siwon. "Che ci fai qui?" Gli sussurra severamente tirandolo distante dai ballerini per un braccio. 
Siwon si lascia portare, poi gli sorride e lo bacia a fior di labbra. Leeteuk boccheggia e diventa rossissimo. Mi bacia qui?! 
"Ma che cazzo fai?!" Si allontana e lo spinge via. 
Siwon ride di cuore. "Aahaha ma quanto sei bello!" 
Leeteuk incrocia le braccia. "Vuoi ancora litigare con Hyukjae?" Svia l'argomento. 
"No, volevo salutarvi. Soprattutto te." 
"Be', ciao." Cerca di allontanarsi, ma Siwon lo ferma. "Eddai, non fare così..." 
Teuk sospira e lo guarda. Entrambi pensano ad una cosa. "Lui ha...?" 
"Sì, è convinto. E se si mette in testa una cosa la fa." 
Leeteuk lo sa bene. 
L'uomo di prima richiama tutti un'ultima volta e cominciano a spostarsi. "Vieni!" Lo chiama. 
"Sì, arrivo!" Risponde. 
Si riconcentra su Siwon. "Devo andare..." 
L'altro non dice nulla e Teuk non riuscendo a resistere lo bacia velocemente. Siwon lo attira a sè prendendogli i fianchi. "Aah, ci vediamo." 
Siwon sorride. "Ciao." 
Lo lascia andare e lo guarda correre verso gli altri. 
Eunhyuk lo guarda e lui ne approfitta per salutarlo con la mano. 
Con stupore vede che Hyukjae ricambia. 
Wow... 
Quando tutti scompagliono dalla sua vista, mentre la gente continua a camminargli incontro si dirige verso l'uscita un po' triste. 

 

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Capitolo 28
*** It always hurt. ***


It always hurt. 


Eunhyuk ha timore quando sale sull'aereo. 
Alle sue spalle, Leeteuk lo incoraggia dandogli una pacca sulla spalla. 
Avanzano fra le file di posti, fin quando non arrivano ai loro. I due si siedono vicino. Subito Eunhyuk prende l‘Ipod e fa partire la musica. Si vuole isolare e non ascoltare nessuno. 
Parte immadiatamente una canzone allegra, abbastanza ritmata che subito ferma sostituendola con una piú lenta. 
Sembro un depresso. 
Si sistema meglio e chiude gli occhi con la voglia di addormentarsi. Il viaggio sarà meno lungo. 
Leeteuk lo guarda preoccupato. Lo conosce da parecchio ed é piú che sicuro di non averlo mai visto in quelle condizioni. 
Ma perché ti ostini a combattere quest‘amore?  Perché? 
Quella cosa però può valere anche per lui. Ripensa a quello strano ragazzo che prima é venuto  salutarlo e sulle labbra compare un sorriso spontaneo. Non riesce a smettere. 
Pensa che magari sarebbe bello vederlo tra il pubblico allo spettacolo. 
Ma lui sente che non ci sarà, che sparirà ancora una volta. 
Chiude gli occhi e il ricordo lo sente ancora cosí vivo e pressante che si sente oppresso. 

 
Sono le 5 del pomeriggio. Leeteuk e sul divano e si passa stizzato le mani fra i capelli. ‘Lo sapevo...mi hai usato e poi...‘ 
Quel pensiero gli muore ricordando la notte precedente. 
Le lori mani, la sua voce, il suo viso, il suo corpo e quel dannato piacere. Un brivido lo percorre partendogli dalla schiena. Afferra il telefono sperando di trovare qualche suo segno, ma nulla. Gli viene da piangere. 
Perché il problema non é solo Siwon, il problema é il suo migliore amico Cholsu. 
Questo stava passando un periodo orribile. Aveva perso i genitori in un incidente stradale ed il suo fratellino era finito a fare uso di stupefacenti. Piú di una volta aveva pensato di uccidersi, di togliersi la vita. Leeteuk invece, che comunque non é che se la passava benissimo, a questa cosa non ci aveva mai pensato. Togliersi la vita era...una pazzia a suo parere. Aveva salvato Cholsu già un paio di volte. Una volta aveva tentato di impiccarsi, un‘altra di buttarsi dal 6° piano. L‘ultima però, la ricordava perfettamente. Era stata la piú scioccante. 
                                      
                                                                                     
≈*
 
É molto tardi, ma Leeteuk é corso lo stesso. Fuori piove tantissimo e lui che non ha portato l‘ombrello, é fradicio metre stremato sale l‘ultimo gradino per arrivare all‘appartamento di Cholsu. Quando raggiunge la porta affannato e stanco, la trova aperta. Si scosta i capelli gocciolanti dalla fronte e la spinge quel tanto per entrare. Rimane a bocca aperta quando trova tutto a soqquadro. Sedie per terra, mobili spostati, e il grande specchio che c‘é é frantumato. Ci sono a terra vari frammenti appuntiti. Li scosta col piede e avanza lungo il corridoio. Sente il cuore che gli batte in gola quando sente delle forti urla. Si chiede come mai i vicini non abbiano già chiamato la polizia o qualcuno. 
Apre di scatto la porta del bagno e trova Cholsu urlante. 
E' a terra con una lametta in mano. Purtroppo si è già tagliato un po', del sangue fuoriesce da delle fessure ai polsi. 
Deglutisce. "Cholsu...c-cosa..." 
Non agisce subito perchè sa già che altrimenti l'altro agirebbe per ripicca. 
"Vai via Leeteuk!" 
La voce che usa sembra così irreale. Dal tremito, Teuk si sente colpito dalla sua infinita tristezza. Perchè tutto questo a te? 
Ricorda i bei vecchi tempi in cui insieme erano così spensierati. 
"Cholsu, lascia quelle ...quelle lamette." 
Questo tremante, ansimante e piangente si guarda il sangue che gli cola lungo il braccio. 
"Cholsu...ti prego." 
Si avvicina ancora e Cho per un attimo pare voler tagliarsi definitivamente. Ma alla fine getta tutto a terra e si lancia su Leeteuk che si sbilancia. Per non cadere deve appoggiarsi al mobile. 
Cholsu piange come un bambino, è disperato. 
Teuk ora è tutto sporco, e inoltre il sangue gli fa un po' senso ma non dice nulla. Lo stringe forte fra le braccia macchiandosi di esso. 
Ringrazie il cielo d'essere arrivato in tempo. 
'Non voglio neanche immaginare cos...' 
Cholsu lo bacia improvvisamente e lui sgrana gli occhi. 
Le labbra dell'amico sono così fredde che si preoccupa. Quando si allontanano Cholsu gli sussurra "Grazie di tutto..." 

L'aveva portato in ospedale di corsa, e tutto era andato bene. 


                                                                                           
≈*
 
 
Ma ora è in ansia... 

                                                                                  ≈*
                   
Quella sera, si è divertito. Siwon, quel ragazzo che gli sta facendo perdere il nume della ragione, l'aveva portato in un bel locale. 
Avevano bevuto e riso e era stato come se tutto il resto fosse sparito in un 'puuff' . 
Niente era importante, niente. 
E poi erano andati da Leeteuk. Un bacio aveva ha l'altro e be'...si erano trovati sul letto. 
Leeteuk era stato sempre un po' restio, non voleva cedersi ad un tizio che se la faceva con tutti, ma un po' per l'alchool ed un po' per l'amore che nutriva nei suoi confronti, si era lasciato andare e aveva preso l'iniziativa. 
Siwon da parte sua, non si è certo rifiutato. 
Mentre comincia a togliergli i vestiti e quella piccola parte lucida che gli resta lo sta lasciando, il telefono squilla. 
Siwon aveva continuato a disegnare con la lingua i contorni del suo corpo facendolo gemere. 
"Aah..." 
Gli squilli continuano, ma davvero non riesce ad allontanarsi. 
Tira il viso di Siwon all'altezza del suo e lo bacia avidamente esplorandogli la bocca con la lingua. 
Siwon gli lascia campo libero mentre con le mani scende pericolosamente. 
"Si...Siwon..." 
Gli ultimi vestiti volano sul pavimento. 
Won si allontana un attimo ansimante. Lo guarda attento. 
"Non mi abbandonerai dopo, vero?" Glielo deve chiedere. "Non sarà mica una cosa da..." 
Ancora il telefono, ed ancora una volta lo ignorano. 
Siwon lo fa stendere con una spinta e lo sovrasta. 
Lo bacia passionalmente per poi dirgli sulle labbra. "Resterò sempre con te." 
Si stringono in un abbraccio, le labbra che si fanno desiderare. 
Gli squilli continuano a vuoto. 
Siwon gli entra dentro e Leeteuk ha un brivido, uno di quelli che però non ha mai avuto. 
Avverte dolore, all'inizio prova anche paura ma le gentili mani dell'amante lo coccolano. 
Quando pare abituarsi un po', Siwon comincia a muoversi lentamente aumentando quel folle desiderio di Teuk. 
Geme e mormora un paio di volte il suo nome. 
Siwon aumenta le spinte e al biondo sfugge un urlo. 
Subito dopo, per tacere si morde il labbro, ma un'altro sospiro lo tradisce. 
Siwon si china al suo orecchio con voce velata dal piacere gli dice "Dillo...ancora, il mio nome" 
Leeteuk allora si sente sciogliere mentre si avvicina all'orgasmo. 
Si aggrappa alle spalle di Siwon. "Ah..S-Siwon!...Siwon...aah...si, Siwon." 
E Siwon sorride mentre ansima e osserva l'uomo sotto di sè godere con lui. 
"Sì, ancora!" 
Altri squilli. Leeteuk non riesce a pensare figuriamoci a rispondere! 
Chi...chi è ancora? 
Aumentano la velocità e alla fine vengono entrambi. 
Leeteuk boccheggia ma Won gli richiude la bocca infilandoci la lingua. 
"Sei...fantastico." 
 
                                                                                                ≈*

 
Alla fine, le chiamate erano di Cholsu. E Leeteuk sta morendo di paura, perchè non gli risponde. E' andato al suo appartamento e l'ha trovato chiuso e vuoto. 
Trema. Non sarà mica... 
E Siwon non c'è! Ha ignorato i suoi messaggi, i suoi mille squilli. 
Dove sei? Ti prego ho bisogno di te... 
La testa glielo sta dicendo, Ti ha abbandonato. 
Ma il cuore spera e spera ancora. No! Me l'ha detto...ha detto che resterà sempre con me.... 
Il telefono di casa suona e lui con inaspettata velocità si volta sorpreso. 
Corre a rispondere e lo fa affannato. "P-Pronto?" 
Sono troppo scosso. Calmati Leeteuk, calma. 
"Ehm, pronto? Park Jung-su?" 
E' una voce sconosciuta che gli fa battere il cuore ad un ritmo assurdo. 
"Sì, chi è?" 
"Salve chiamo dall'ospedale..." 
Ecco che le lacrime cadono sul suo viso silenziose. 
Si lascia cadere sulla poltrona. 
C-Cholsu...? 
"Kim Cholsu è deceduto purtroppo. Stiamo avvisando tutti i suoi cari..." 
Si passa le mani fra i capelli. "C-Cholsu?" Si ascolta da solo, la voce è talmente bassa da far preoccupare. 
"Mi dispiace io..." 
"Come." Lo interrompe. "Come?!" Urla. 
"E' stato trovato a terra in un parco poco distante da casa. Dei passanti hanno chiamato l'ambulanza ma ...non c'è stato nulla da fare. E' deceduto per overdosi dopo un'ora in ospedale. Glielo assicuro, abbiamo fatto del nostro meglio. Le nostre condoglianze signore." 
Leeteuk si abbandona al pianto, un pianto che non ha mai conosciuto. 
Il parco, dev'essere sicuramente quello che frequentavano una volta, quando le cose ancora andavano bene. Il telefono cade a terra e la stanza si riempie delle sue urla. 
"Perchè!?" 
Piange a tal punto che gli manca il respiro. 
Morirò anch'io arriva a pensare. 

 
 
Eunhyuk lo scuote. "Hyung? ...Hyung? Sveglia...siamo arrivati." 
Apre gli occhi e si sorprende del fatto di essersi addormentato. Si sente spaesato. 
"...Stai bene?" Eunhyuk si china su di lui. Hyun Joong anche lo raggiunge. "Che ti succede?" 
Leeteuk si muove e si sente tutto indolenzito. Si passa le mani sul viso e si asciuga le lacrime. 
Fa sempre così dannatamente male. 
"Sì...sto bene." Si alza e si mette gli occhiali da sole. 
"Andiamo." 
E quel peso sul cuore pesa più delle altre volte. 
 
L'aereoporto è così pieno. Eunhyuk odia i posti così. 
Il coreografo controlla se ci sono tutti mentre intanto ognuno si riappriopria dei proprio bagagli. 
Tira un po' più in là la sua valigia nera e vede Leeteuk in disparte che guarda dritto davanti a sè. 
Cos'ha? 
Ma sorvola. Non è il momento di parlargli, lo farà appena arrivati in hotel. 
Ellie gli si getta addosso stringendogli le mani al collo. 
"Aaah, siamo a Londra!" 
Hyukjae trattiene uno sbuffo. "Sì, già." Risponde secco. 
Cazzo, non lo vedi che non sono così in vena di festeggiamenti?! 
Hyun Joong lo viene ancora una volta a salvare da lei portandosela per mano lontano. Poi si volta e gli fa l'occhiolino. 
Hyuk sorride. Parlerò anche con lei. 
"Bene, andiamo!" Esclama l'uomo tutto eccitato. 
Un coro d'allegria e felicità si alza e lui guardando l'uscita si dice. Sì, questo è il mio nuovo inizio. 
 

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Capitolo 29
*** How I can forget you? ***


How I can forget you? 


Quando sono nella hall ad ognuno viene distribuita la chiave per la stanza. 
Leeteuk ed Eunhyuk sono vicini. 
Ellie ha fatto storie, voleva stare con Hyukjae, ma per fortuna l'hanno fermata. 
"Certo che questa tipa è proprio insistente...ma siete fidanzati?" Sussurra Teuk ad Eun che arrossisce. "No, che dici!" 
Il più grande lo scruta alzando un sopracciglio, poi si volta e con Hyun Joong comincia a salire. 
Eun si affretta a seguirli. 

Apre e si accomoda. 
La stanza è davvero molto bella e spaziosa. 
E' anche luminosa. 
Hyukjae l'attraversa lasciando le valigie all'entrata. 
La prima cosa che fa e dirigersi alla finestra. La apre ed ammira quel bel paesaggio. Un bel venticello lo accarezza. 
Solo ora realizza. 
Sono arrivato fin qui... 
Dopo tanti sforzi è ad un soffio dall'entrare a far parte di una scuola prestigiosa, il suo sogno. 
Per questo deve restare concentrato, deve evitare distrazioni, anche se non è facile. 
Gli gira un po' la testa, forse per il viaggio un po' turbolento. Decide di stendersi un po' e ne approfitta per osservare la camera da letto. 
C'è al centro un bel letto matrimoniale. 
Sulle pareti beije, che gli ricordano quelle di casa e lo fanno sorridere un po', ci sono dei quadri abbastanza belli fatti con colori vivaci. Al lato, una bella scrivania e accanto una piccola libreria dello stesso colore neutro. Dall'altra parte un armadio grandicello, e vicino una poltroncina. 
E' un bel posto, si troverà bene. 
Driiin
~
Risponde. "Ciao Hyukjae! Come va, sei arrivato?" 
E' la madre. Gli fa piacere risentirla gli è mancata. 
Parlano un po' finchè non arriva quella domanda. "Ed Hae? Verrà a vederti?" 
Si siede guardando il pavimento. "No mamma...emh, lui non può venire." 
Non gli può dire la verità, altrimenti gli dovrà dire anche di Jin e sicuramente le verrà un infarto. 
Le parlerà per bene, sì, lo farà, ma non è proprio il momento. 
Si salutano e stacca. 
Sospira e stendendosi continua a stare con il cellulare. 
Gira un po' fra i messaggi vecchi finchè non legge quello di Siwon che il giorno prima aveva ignorato. 
C'è una semplice parola, basta quella per fargli venire una morsa allo stomaco. 
Di corsa si alta, talmente velocemente che ha un capogiro. Riesce a mantenere l'equilibrio, esce e lascia pure la porta aperta. Si precipita davanti quella di Leeteuk. 
Bussa freneticamente. 
"Un momento" Gli dice la voce dello hyung dall'altra parte. 
Hyukjae non riesce a parlare continua a bussare. "Eccomi!" Teuk pare un po' stizzato. Apre e Hyuk si ritrova ad osservare il suo fisico dato che l'altro è senza maglia. 
Deglutisce. 
"Ehy Hyukj..." 
"Spiegamelo." Gli mette davanti lo schermo del telefonino. 
Leeteuk impallidisce un attimo. 
"Ah...no, nulla di che." 
Gli da le spalle e torna verso l'armadio dove sta sistemando i vestiti. 
Eunhyuk lo segue sorpreso. "Che cosa mi significa 'nulla di che'? C'è scritto 'Ricorda'!" 
Teuk chiude un'anta e lo guarda. 
"Leeteuk, ha ricordato? Ha ricordato ed io sono par..." 
"Nono...per un attimo noi ed il medico quando siamo andati a trovarlo, ci siamo illusi. Sembrava guardarci come se ricordasse, e parlava diversamente. Ma è stato solo un attimo, lui stesso ha confermato di non riconoscerci ed è tornato a dormire." 
Ma Eunhyuk sente comunque ansia dentro. 
"Mi stai dicendo la verità?" 
"Sì." 
Hyukjae sospira e chiudendo gli occhi si abbandona al muro. 
Leeteuk gli sfiora il viso col dorso della mano. 
Eunhyuk gliela stringe. "Perchè mi sento così?" Gli sussurra. Riapre gli occhi ed incontra quelli di fronte. 
Leeteuk sorride amaramente. "Perchè tu ne sei innamorato." 
Hyuk fa un mezzo sbuffo e si volta dall'altra parte sentendo gli occhi pizzicargli. 
Lo hyung lo stringe in un abbraccio ed  Eunhyuk si lascia coccolare come un bimbo. 
"Solo 3 giorni e mezzo...poi lo rivedrai." 
Solo tra giorni e mezzo. Solo quello gli sembra un'eternità... 
"Teukie?" Momora. 
Si guardano. 
"Sto pensando di restare qui." 
Leeteuk sgrana gli occhi. "Che cosa, scusami?" 
Il suo tono è particolare, Hyuk non riesce a decifrarlo. Non sa se è arrabbiato o curioso. 
"Sì. Magari...potrei ricever l'iscrizione per la scuola che c'è qui, mai dire mai." 
"Ma Eunhyuk..." 
"Niente ma Leeteuk, ti prego." Abbassa il capo e si siede sul letto. Guarda la valigia che c'è e la maglietta bianca al suo interno. 
"Ci ho pensato parecchio. Non sarebbe male, ricominceremo entrambi." 
"Ma quale ricominciare?! Hyukjae possibile che ancora non capisci che se non state insieme non ricomincerà un bel niente? Ma non ti vedi? Sei distrutto. Tu te lo devi riprendere, è chiaro?" 
Una lacrima solca il volto del piccolo biondo. 
Tira su col naso. "...C-Credi che non lo veda? Credi che a me faccia piacere?" prende un respiro. "Proprio perchè stiamo soffrendo entrambi, proprio perchè non ne posso più ho deciso di restare qui. M'impegnerò e entrerò in quella scuola, lo so per certo. Starò bene. Lui si rifarà una vita, spero per lui che non ricordi, gli ho portato solo problemi, sarebbe felice finalmente, magari con Siwon se ci tiene." 
 
Leeteuk ascolta tutto senza riuscire a credere alla sue orecchie. 
All'ultima parola rabbrividisce. In effetti davvero Siwon potrebbe riprovarci con Donghae...non sarebbe una sorpresa. 
Cerca di non pensare a questo ora. Si piega sulle ginocchia mettendosi davanti all'amico. 
"Eunhyuk." I loro sguardi s'incontrano. "Non dire cazzate. Lo conosco e credimi, tu gli hai migliorato la vita. Non hai idea di quanto tenga a te. Sono sicuro che ricorderà, magari lo ha già fatto. Tu sei troppo importante. Ormai sei in grado di scegliere da solo, ma ti prego non fare la scelta sbagliata. ...Mi prometti che ci penserai?" 
Hyukjae annuisce e lo abbraccia nascondendo la testa nell'incavo del suo collo
Sorride. 
"Te lo prometto, hyung." 
Si allontanano. "...Emh, ti lascio solo. Scusa se ti ho disturbato così." 
Ridacchia pensando a com'era sconvolto. 
"Fa nulla." 
Hyukjae esce salutandolo con la mano e lui rimane ad osservare il vuoto. 
Infondo, se l'è cavata dai. 
Ho già perso un amico caro...almeno con te, farò tutto ciò che posso. 

 
Siwon pensa mentre sorseggia del vino da un bel bicchiere di vetro. Pensa a Leeteuk dall'altra parte del mondo. 
Ci divideremo ancora? 
In passato era proprio stronzo, questo lo riconosce. 
Ma è cambiato per fortuna ha capito varie cose, non ritornerà più sui suoi passi. Ma come farlo capire a lui? 
Dopo quella notte è sparito, e si sono rivisti solo dopo un anno. 
"Bel casino..." 
Arriva la chiamata che aspettava. Ma allora ha davvero intenzione... 
"Pronto?..." Si alza mentre ascolta. Poggia il bicchiere sul tavolo. "Ne è sicuro?" 
Annuisce a quelle parole. 
Sospirando acconsente. "D'accordo." 
Resta in linea. 
"...Ahaha! Non so se....va bene. okok! ....Ciao." 
Stacca. 
Ne vedremo delle belle. 
 
 
I ballerini sono tutti fuori a fare una passeggiata. E' sera, i responsabili gli hanno lasciato del tempo libero dato che il giorno seguente proveranno tutto il giorno. 
Al solo pensiero si caricano. Dovranno dare del loro meglio! 
Joong scherza e ride con Leeteuk che sembra essere più felice rispetto al loro arrivo. 
Hyukjae si chiede ancora cosa lo abbia ferito... 
Ellie lo raggiunge. "Hyuuukjae, prendiamo dello zucchero filato? Come...ai vecchi tempi." 
Arrosisce e sentendo quell'ultima frase tutti si voltano. 
Hyuk guarda dall'altra parte. 
Hyun Joong e Leeteuk capiscono la situazione e dicono "Raagazzi! Andiamo a prendere un bel gelato?" 
E tutti si fiondano nel bar di fronte. 
Hyukjae ne approfitta e prende Ellie per mano. 
"Oh, Hyukkie..." Si lascia guidare un po' più in là. 
Si fermano e si guardano. "Ellie...ti devo parlare." 
Lei lo guarda tesa. "Che...che c'è?" 
Lui sospira. "Non possiamo continuare cos..." 
Hyun arriva di corsa. "Nooo dovete correre! Ci sono dei gusti squisiti!" 
Hyuk ride per non disperarsi. "Andiamo va...è meglio." 
Riuscirò a chiarire qualcosa? 
 
 
Dopo essersi abbuffati, dopo essersi divertiti sono di nuovo in hotel. 
Si salutano tutti e ognuno va nella sua stanza. 
C'è chi prende le scale, chi l'ascensore. Ognuno ha qualcosa a cui pensare. 
Leeteuk non ha sonno. Pensa a Siwon. 
Maledetto ragazzo, perchè dovevo incontrarti? 
E guarda caso, ad arrivargli è proprio un suo messaggio. 
Quando legge il mittente ha un tuffo al cuore. 
Perchè ci si innamora sempre delle persone sbagliate? 
Mai una cosa decente, che accada senza intoppi. Porta solo problemi... 
Lo leggo?...Non lo leggo. Però...uff, ok. 
Apre il messaggio che dice -Buonanotte amore.- 
Amore. Ma lo prende in giro? 
Si lamenta al buio scostando le lenzuola. 
Mette il broncio. 
Non gli risponde, spegne il cellulare. 

Anche Hyun Joong pensa. Pensa alla sua famiglia lontana, che non vede da parecchio... Vi renderò fieri di me. 
E' il minimo che possa fare. 

Al buio, la camera sembra ancora più grande e spoglia. Guarda la foto che ha poggiato sul mobiletto, un po' illuminata. Guarda bene l'uomo ed il piccolo bambino che ha in braccio. E tu papà, guardami da lassù. 
Sorride tristemente prima di chiudere gli occhi. 

Ellie invece non si sente stanca e pensa a Hyukjae, al fatto che sia sempre meraviglioso. 
Niente...non riesco a farti innamorare. Ma perchè, cos'ha lui che io non ho? Io ti penso, ti dedico tutte quelle attenzioni... 

Al cuore non si comanda. E si vede che avrà scelto Donghae. 
Lui non si ricorda neanche di te, con me staresti bene...
Scioglie i capelli e poggia la testa al cuscino.

Nella stanza accanto invece Hyukjae ha sonno e non esita a mettersi il pigiama e andare a dormire. 
S'infila sotto le lenzuola, ma poi sente caldo e le toglie. 
Tra un pensiero e l'altro, cade nel sonno... 
 
 
"Hyukkie...io sto bene.  Tu...no. Non può finire così lo sai vero? Non possono permettersi di toccarti così, di farti del male e scamparla. La pagheranno te lo giuro, e la parte sarà tua. Te lo prometto." 
Lo abbraccia stretto con fare consolatorio e gli poggia la testa sul petto. Hyukjae gliela accarezza mentre comincia silenziosamente a piangere. 
Ha perso la parte, ha perso la forza, si sente male...eppure ha guadagnato la cosa più bella del mondo: Donghae. 
Che dopo un po' si alza e comincia ad asciugargli le lacrime racchiudendole in dei baci. 
Eun ha i brividi ad ogni contatto. 
E' esasperato. 
Continua a sfogarsi piangendo mentre piano Hae cade nel sonno stringendolo forte. 
Hyukjae gli accarezza i capelli. 
Gli sfiora leggermente le labbra con le sue. "Ti amo, Hae." 
Si sistema meglio e sistema anche Donghae. 
"Menomale che ci sei tu." 
 
Il giorno arriva presto. Si tira su di scatto, sudato e affannato. 
Ha gli occhi umidi, ha pianto nel sonno. 
Si passa le mani sul volto e urla. Getta a terra il cuscino caldo. "Come farò a dimenticarti, COME?!" 

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Capitolo 30
*** Ending. ***


Ed ecco un'altra canzone! Questa è stata la canzone di un mio recente addio...quando ho iniziato a scrivere questo capitolo, la stavano trasmettendo in tv. Ho cominciato ad ascoltarla e mi ha ispirata, mi farebbe piacere se l'ascoltaste...http://www.youtube.com/watch?v=C655TFBNbhU 
Perdonate eventuali errori....buona lettura <3 


Ending. 



Ciao, Donghae. 
Se stai leggendo questa, vuol dire che sei tornato a casa e che hai trovato la lettera. 
Spero che tu non legga mai questo... 
 
Donghae si siede e continua a leggere. 
 
Non so se hai riacquistato la memoria, ma devo dirti una cosa. 
Questa è la storia più difficile che abbia mai raccontato. 
La nostra. 
 
Un singhiozzo gli muore in gola. 
 
Be', sono le 2 del mattino, ho qualcosa per la testa
e non riesco a riposare. Spero capirai cosa voglio dire. 
 
Si scosta i capelli dagli occhi per vedere meglio. 

Il nostro incontro è stato speciale, il più bello della mia vita. 
Io e te ci siamo conosciuti in un parco. Taaanto tempo fa. Tu piangevi, forse per la tua bici rotta. Non ho mai capito il vero motivo a dirti la verità, so solo che eri adorabile. 
Ti sono venuto vicino, e tu mi hai abbracciato. 
Ci siamo scambiati i nomi e la promessa d'incontrarci il giorno seguente. Purtroppo non è stato possibile. Mi arrabbiai davvero molto con i miei genitori...trattai male anche mia sorella.
Ma chissà come, forse grazie al cielo, ci siamo rincontrati sempre lì, nello stesso luogo. 
 
Un albro, le piante intorno ed un bambino irresistibile. Questo ha davanti agli occhi. Si mette a sedere meglio continuando a leggere attento. 
 
E' così che è iniziato tutto. Siamo stati insieme dall'asilo fino all'incidente. 
Ci sono successe una marea di cose, e questa marea di ricordi sarà sempre con me, li supererò. 
Mi hai dato tanto e non potrò mai negarlo. 
Hanno cercato di dividerci, sai? Ma non ce l'hanno fatta. Cosa ci è riuscito? Un musical, degli stronzi, e i nostri miei dannati sentimenti. 
Quello che provo per te ancora non lo riesco a capire. 
Ma quando ti penso non riesco a smettere di sorridere o di piangere. Non riesco a concentrarmi su altro, sei quello più importante. Amore? 
Può essere. Ma stai tranquillo, davvero non preoccuparti. Io me ne sto andando, domani mattina...anzi tra 8 ore ho il volo per Londra e ho intenzione di restare lì. Non mi vedrai. 
 
Non riesce più a leggere, il peso sul cuore è così grande e pesante. La calligrafia è incerta. E' come se avesse scritto steso o seduto. 
 
Sto ricordando una cosa... era una sera come questa, io ero sul letto proprio come ora, e non avevo sonno. Tu hai aperto la porta e mi hai raggiunto. Ci siamo guardati e con un sorriso che ha illuminato anche il buio, mi hai detto prendendomi la mano. "Sentivo che eri sveglio..." 
Hai abbassato lo sguardo sulla tua mano che accarezzava la mia. 
Ti ho abbracciato forte. Come facevi a saperlo? 
Oppure, come facevi a sapere SEMPRE di cosa avessi bisogno? 
Me lo continuo a chiedere e continuo a non trovare risposta. 
Donghae...sai anche perchè sto piangendo? 
 
Osserva i segni delle lacrime. 
 
Perchè non sei qui ad abbracciarmi? 
 
Deglutisce. 
 
Perchè non ricordi?! 
 
Si morde il labbro. 
 
Forse è meglio. Sì, sai perchè?  Perchè io non ricomincerò devo farlo. E tu potrai farti in pace la tua nuova vita. 
Se la memoria non ti tornerà, spero vivamente che tu non trova questo scritto che probabilmente ti disturberà. 
Perdonami, non è mia intenzione farlo, diciamo che mi aiuta a sfogarmi. 
Parlo con la carta, perchè nessuno capirà mai quanto ci tenga a te, e quanto questa decisione, quella di sparire mi faccia stare male. 
Una volta litigammo. Per una cazzata proprio. Ci stetti male tutta la notte, non mi hai parlato per tutta la notte. Non ricordo bene il motivo della discussione, se non erro avevamo cominciato a prenderci in giro e si erano inizati a toccare tasti dolenti. 
Passai la notte fuori e quando tornai sapevo che mi avresti fatto una ramanzina. 
Ma tu, come entrai (era tardi ed eri ancora sveglio per me...) mi desti uno schiaffo, senza farmi davvero male. "Non provare mai più ad andartene senza dire nulla, chiaro? E non farmi più penare." 
"E se me ne vado, che fai?" Ti avevo risposto furbo. 
"Ti verrò a prendere fino in capo al mondo." 
...Anche ora faresti così? Anche ora che non ricordi? Anche ora che forse ricorderai? Anche ora che sai che ti amo? 
Non sono mai stato così male in tutta la mia vita. E' colpa tua! Mi hai rovinato/migliorato , non lo so! La vita. 
Vorrei stringerti a me. 
Anzi, baciarti ancora. 
Ah, perchè sì, ci siamo baciati. 
Mi hai baciato tu, e ti ringrazio, in ritardo ma lo faccio, per aver preso l'iniziativa. Eravamo in ospedale. C'eri finito perchè c'era stato un incendio. Per aiutare un ragazzo, Kibum, il nostro vicino, sei rimasto ferito. 
Ricordo che odiammo il dottore che entrò in quel momento! 
Fu un momento magico, per entrambi. Non ti ho mai sentito più vicino di allora. 
E ci siamo baciati ancora... 
Non preoccuparti non siamo mai andati oltre. 
Mi hai aiutato quando sono stato picchiato. 
Sono st
ato vittima di bullismo, diciamo così. Mi preoccupavo per te, appena dimesso, ma mi dicesti sicuro "Hyukkie...io sto bene.  Tu...no. Non può finire così lo sai vero? Non possono permetterti di toccarti così, di farti del male e scamparla. La pagheranno te lo giuro, e la parte sarà tua. Te lo prometto."
Ci avevo creduto. Il mio cuore, ci credeva ciecamente.
Sì, tu eri l'unico di cui mi fidassi.
Tutto andava bene...ma poi sono arrivate delle persone che si sono intromesse e tutto è andato a rotoli. 
Abbiamo cominciato a litigare, piangere, non parlarci. 
E' stato orribile. Ma credo la colpa sia nostra, che ci siamo lasciati influenzare, abbiamo combattuto contro quello che abbiamo dentro. 
Io...continuo a farlo. 
Ma ho altra scelta? 
Vado avanti illudendomi che semplicemente abbiamo superato questo periodo. 
...La più grande bugia che abbia mai pensato. 
Forse ricorderai la tartarughina! Quella la devi ricordare...era tua, poi è diventata la nostra mascotte. Volevi cambiarla, ma sono riuscito a convincerti a tenerla. 
Ora è con me. Sarò pure stato egoista, ma è tutto ciò che mi resta di noi. Non posso abbandonarla. 
 
Già ora mi manchi da morire e so già che sarà difficile come non mai proseguire, ma lo faremo. Dobbiamo. 
Non lasciarmi... basta. 
Forse il sentimeno che ci unisce resterà vivo, sarà una fiamma che brucerà in eterno, e ci rincontreremo. 
Fino ad allora, viviamo il resto delle nostre vite. 
Ma non insieme. 

Non prenderla male, se ricordi, non credere che mi stia divertendo in tutto questo. 
Semplicemente, visto che ci abbiamo provato e ci ritroviamo così, direi è meglio fare qualcosa di diverso. 

 
Mi si chiudono gli occhi Hae...forse perchè finalmente la voragine che ho nel petto si è alleggerita. 
Non so più cosa scriverti...forse perchè non ho le parole giuste. Credevo di 'confessarmi' almeno così, ma ho fallito ancora. 
Sto sbagliando tutto. 
L'unica cosa che non rimpiango...vuoi saperlo? 
E' il fatto di averti teso la mia manina e di averti chiesto se avessi bisogno d'aiuto. 
Il tuo nome, che mi rivelasti subito dopo, è il più bello. E' l'unico suono che mi riempie. 

 
...Ci vediamo, allora. 
Ti odio. 
Ti amo. 
Ti dimenticherò e...ma... 
Alla prossima. 
Tuo, Lee Hyukjae. 
 
Donghae non riesce più a leggere per via delle lacrime che gli appannano la vista. Fatica a respirare e cerca di calmarsi. 
Con le dita, stringe gli angoli di quel foglio accartocciato, forse ripiegato troppe volte ed in modo sbagliato. 
La caligrafia, sbavata e tremante lo fa impazzire. 
Tira su col naso mentre si lascia cadere a terra. Porta le gambe al petto, ci affonda dentro il viso. 
Con tutte quelle lacrime allagherà l'appartamento... 
 
 
Sono in pausa. Eh, provano da 4 ore. 
La stanchezza si fa sentire. Ma il coreografo continua a dire "Tutto dev'essere perfetto!" E i ballerini non osano protestare. Dranno tutto loro stessi. 
Eunhyuk è seduto a terra. Una gamba è stesa, l'altra piegata. 
Ripensa alla lettera che ha scritto. 
"Ma stai piangendo?" La voce di Hyun Joong lo richiama. 
"Cosa? Io?...NO!" 
Viene accarezzato. "Va tutto bene..." 
"Ma sto bene, è diverso Joong." 
E' un po' acido nel rispondere ma gli da fastidio quest'avvicinamento. 
Guarda la finestra. Lì affacciato c'è Leeteuk che parla al telefono. 
Lo vede sorridere, ma è come se cerchi di trattenersi, di essere distaccato. 
Eun si stropiccia un occhio che gli da fastidio. 
"Già è rosso, smettila farai peggio!" 
Hyun gli sposta la mano.
Trattiene un sospiro e risponde "Sì, mamma." 
Ellie è stranamente lontana. Parla con Minjong, sono in una conversazione parecchio animata. 
Cose da ragazze si dice. 
Si chiede se la ragazza abbia mai parlato di lui a delle amiche. E soprattutto, se la risposta è sì, cosa abbia detto! 
E'...preoccupante. 
Leeteuk arriva. 
"Ehy." 
"Ehy, con chi parlavi?" Chiede subito. 
"Con mia madre." Teuk si passa una mano sul collo imbarazzato. "Mi ha fatto tre mila raccomandazioni..." 
Joong sorride. "Ah, anche la mia ieri." 
Hyuk alza la mano. "Anche la mia." Confessa sorridendo e guardando il pavimento. 
Ridono. 
"Bene, siete pronti a ricominciare?" 
Il coreografo batte le mani cercando di trasmettere ai ragazzi energia. Questi subito si dispongono lungo le file che gli sono state assegnate. 
"Bravi, così vi voglio!" Si posiziona anche lui. 
"E cinque, sei, sette e otto..." 
Partono seguendo il ritmo. Si muovono all'unisono, i progressi che hanno fatto durante il loro cammino sono ben evidenti. Hyukjae guarda tutti allo specchio cercando di restare concentrato. 
Si ricorda di quando Hae ballò in palestra... 
Finiscono. 
"Ok, ora...Hyukjae ti va di farce vedere la tua parte?" Sorride ma Eun non lo sente. 
"...Eunhyuk?" 
Joong allunga una mano e gli punzecchia una spalla mentre Leeteuk lo chiama. 
"Eh, cosa?" risponde. 
"Balla. Fai la tua parte." Ripete l'uomo un po' infastidito probabilmente dalla sua mancanza d'attenzione. 
Hyuk va al centro, gli altri si spostano. Lo sguardo di Ellie è parecchio intenso...ma anche quello di Leeteuk non scherza. 
Chissà perchè. 
"Vai." 
Parte con la giravolta e un passo tira l'altro... 

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Capitolo 31
*** New Style. ***


New Style. 


“Ah, sai, l‘insegnante ha chiesto a me e Hyun Joong
 se ci va di tingerci i capelli di rosso.“ 
Donghae si blocca. “Rosso? Tu?“ 
Hyukkie ride. “Perché scusami, non starei bene?“ 
“Non ti ci vedo rosso!“ 
“Be‘, mi ci dovrai vedere, ed ora andiamo!“ lo prende per mano e se ne vanno ridendo. 
 
Eunhyuk ricorda con un sorriso amaro. Ormai, ha solo i ricordi. A differenza di qualcun'altro. i sta sforzando però. Ora arriva a pensarlo solo tre volte al giorno. La mattina, il pomeriggio nei momenti liberi e la notte quando sogna i momenti passati con lui. 
Posso farcela. 
Ma ci ripensa. 
Chi voglio prendere in giro? 
Il colore dei capelli ora é rosso, questi sono piú corti. ‘Avevi ragione‘ ammette. ‘Davvero diventerò pelato.‘ soffoca una risata. 
Si continua a guardare allo specchio secondo varie angolature e posizioni. Gli fa strano vedersi così. Non sta tanto male ma ormai era abituato al biondo. 
“Ecco fatto.“ conclude la parrucchiera soddisfatta. Unisce le mani con un sorrisetto dopo aver sistemato la frangia del neo rosso e si allontana. 
Eun si scosta sulla sedia girevole verso Hyun Joong, ora dello stesso colore. Ridono riguardandosi. 
“Stai bene!“ Si complimenta l‘amico. Hyukjae lo guarda perplesso, non ne é coinvinto. 
“Tu stai bene!“ dice in risposta. I due amici si alzano dai loro posti e si sgranchiscono. “Aah, mi si é addormentata la gamba!“ brontola Joong. 
“É svegliala.“ risponde Hyuk prima di ricevere una leggera spinta. Si posizionano davanti al grande specchio vicini e cominciano a fare pose ‘sexy.‘ 
Arriva Leeteuk “Ahahah! Come siete belli!“ 
Joong scuote il capello provocante. “Oh sì, lo sappiamo.“ mormora suadente. 
Anche il coreografo arriva e si complimenta posandogli due mani sulle spalle. “Benissimo, state davvero bene!"
Ringraziano.
"Siete pronti? Domani c‘é il grande evento.“ 
Hanno un fremito. Caspita, sono vicinissimi a quello per la quale hanno fatigato tanto. La cosa che sceglierà i loro destini. 
La suoneria del telefono di Teuk li riscuote. Risponde un po‘ titubante. “...Pronto?...Cosa?...stai scherzando?...Noo!“ si allontana. 
I restanti si chiedono chi possa mai essere, ma Eunhyuk una mezza idea infondo ce l'ha. 
“Vi lascio, a dopo.“ l‘uomo gli da una pacca sulla spalla e se ne va pure lui. 
Ma la pace non dura molto, sarebbe troppo bello.
“OOOH!“ Ellie corre.“Ma...ma...“ si ferma davanti a loro. “Siete stupendi!“ 
I ragazzzi sorridono. 
“Eunhyuk sapevo che saresti stato perfetto...“ si avvicina con l‘intento di strusciarsi ma la fermano “E,Ellie? Ti cercava Frank!“ 
“...E chi é?“ 
“Il costumista!“ inventa al momento Hyun dando di gomito ad Eun sperando capisca le sue intenzioni. 
E per fortuna, sì, lo fa. 
“Ah, é vero. É andato lì.“ 
La ragazza segue il dito di Hyukie per poi trotterellare in quella direzione. 
“...uufff.“ tirano un respiro di sollievo. 
“Amico, ma quando te la srolli di dosso?“ 
Si avicinano alle sedie. “Bella domanda...cercherò di parlarle.“ 
“E vedi di farlo presto Hyukjae.“ 
Annuisce. 

 
Siwon ancora non ci crede. Sono successe una cosa dopo l‘altra. 
Il parrucchiere accende il phon e lui si scosta un po‘ per cercare di sentire almeno gli squilli. 
Bhà...è una cosa romatica credo, ma ci sta penalizzando. Pensa. 
Riesce dopo poco a sentire la voce dolce di Leeteuk e il cuore perde un battito. 
“Ehy. Senti qui...c‘é stato un contrattempo.“ Gli dice subito senza giri di parole. 
“Cosa?“ 
Siwon sorride nel sentirlo agitato. 
“Nulla di che. E parto domani.“ dice guardando a terra. Il pavimento scuro del salone in alcuni punti é cosparso di capelli. Un ragazzo li toglie e fa pulizia. 
“Stai scherzando?!“ 
“Assolutamente no.“ 
“Nooo! Ma...perché?“ 
“Ti spiego quando arrivo.“ sorride malizioso mentre dall‘altra parte cala il silenzio. “Ci sei Teuk?“ 
“Devo staccare.“ 
Non avevo dubbi. Ma non mi scapperai per molto. 
“Ok, ci sentiamo...anzi vediamo.“ 
Tu-Tu-Tu... 
Siwon guarda lo schermo scuotendo il capo. 
Ritorna dov‘era, l‘hair stylist é ancora impegnato ad asciugare i capelli. 
Guarda l‘orologio sulla parete lilla -colore un po‘ insolito- e sospira. 
Arriverò in tempo. 
...Quel colore non è male. E poi, col rosso mi piace. 
 
 
Le prove quel giorno sono parecchio più impegnative, ma per fortuna i ballerini si sentono ancora bene. 
Ellie ha proposto di andare in un parco lì vicino, e tutti hanno accettato. Ha avuto una buona idea tutto sommato. 
Le ragazze, sono su una panchina, i ragazzi sono dall'altra parte. E' rimasto il loro gruppetto, altri o sono in hotel o in giro. 
Il sole brilla ancora, anche se comincia a farsi tardi. Abbatte, fa venire ancora più sonno. 
Eunhyuk steso sull'erba ad occhi chiusi viene richiamato da Hyun Joong. 
Ne apre uno portandosi un braccio sulla fronte in modo  che la luce non lo disturbi molto. "Che c'è?" 
"Ti va di giocare a calcio?" Sorride abbagliante l'altro mostando i denti bianchi. 
Hyukjae segue il suo sguardo fino ad incontrare un pallone aracione lasciato accanto ad una panchina. Annuisce e con l'aiuto dell'amico si tira sù. 
"Tanto perdi." 
"Ma taci che fin'adesso hai dormito!" 
Prendono posizione, e le ragazze di fronte si voltano a guardarli. Ellie con suo sguardo pare trapassare Hyuk da parte a parte. Lui cerca di non darci peso e si stiracchia. 
Joong intanto recupera il pallone. Lo mette a terra, fa qualche passo indietro e parte col tiro che Hyukjae riesce a parare. Le ragazze sorridono e applaudono. Ricominciano e si lasciano trasportare dal gioco. 
Il terreno però non è dei migliori, e non ci vuole molto prima che il povero Joong cada. 
"Ma cos...?" Anche Eunhyuk scivola. Si ritrovano in una posizione scomposta e ridono come due imbecilli. Hyun s'affretta ad alzarsi e dopo essersi ripulito un po', porge la mano ad Eunhyuk. 
Leeteuk che compare improvvisamete -a quanto pare, non faceva altro che stare a telefono- va verso la palla a passo veloce. I due ragazzi nel vederlo scattano per bloccarlo e parte una partita a tre, sostenuta dagl'incitamenti allegri delle 'ragazze ponpon.' 
 
"Basta, sono sfinito!" Joong si getta sull'erba a braccia aperte. Eunhyuk si siede, Leeteuk si poggia a un albero. Sono tutti e tre affannati. "C-con le prove prima...ora non ce la faccio." 
Commenta l'ultimo. 
Hyun prende aria, e quando il respiro finalmente si regolarizza si tira anche lui a sedere. Si passa una mano fra i capelli per dargli forma. "Ah...ragazzi." 
Lo guardano mentre anche le ragazze si fanno avanti. 
Ellie pronta abbraccia Eunhyuk e facendolo voltare gli lascia un bacio sulla guancia con tanto di schiocco. 
Leeteuk fa segno a Joong di continuare. 
"Jin e gli altri, sapete che fine hanno fatto? Gira voce che siano stati arrestati...Il coreografo ha detto solo che si sono ritirati, ma non vi pare strano? Jin sembrava così intenzionato a volere la parte..." 
Ellie ed Eunhyuk s'immobilizzano. "Ah...bho, non sappiamo nulla." Lei cerca di sembrare convincente mentre Hyuk si sistema meglio, le cinge la vita e dice "Bhà, meglio così." 
Mantenere il segreto sarà un po' difficile. Già è  tanto che ad un passo dall'esibizione non si sappia nulla. Per fortuna Ellie non ha detto nulla! Di questo deve ringraziarla. 
Un millessimo messaggio arriva a Leeteuk che nel sentire quella musichetta sbuffa e getta la testa all'indietro. 
Hyukjae scosta un po' Ellie e incuriosito, prende il cellulare del biondo senza farsi vedere. 
Scommetto è Siwon. Vediamo un po' che si dicono... 
"Leeteuk?" 
"Dimmi, Minjong." 
"Dopo il musical che hai intenzione di fare?" 
"Giusto!" L'appoggia Joong. "Hai intenzione di restare con noi?" 
Eunhyuk intanto apre la cartella dei messaggi. -E non si muove.- così dice il testo. Lo guarda confuso, non c'è nessuna firma o altro... 
"Non lo so a dire la verità. Vediamo come fanno le cose..." 
Altri 5 ballerini al bar di fronte schiamazzano mentre mangiano.
Leeteuk davvero non ci ha pensato. Ha legato con quei ragazzi, e ballare non è tanto male. E' una delle sue passioni. Magari potrebbe ambire anche lui ad arrivare a far parte di scuole prestigiose. 
'Se davvero mi proporranno una cosa del genere?' 
E il pensiero, maligno, vola a Siwon. 
'Ecco...e mi blocco ancora per colpa tua!' 
Ellie accarezza i 'nuovi' capelli di Hyukjae. "Tutto ok?" Gli domanda vedendolo parecchio preso. Si allunga per sbirciare un pochettino, ma il ragazzo si alza e prende Leeteuk per un braccio. 
Lo tira lontano, ignorando il suo stupore. 
Quando gli vede il telefono in mano si sorprende. "Hyukie...ridammelo!" 
"No." Risponde il rosso. Gli mette davanti il cellulare e gli pare di rivivere la scena dell'altro giorno in hotel. "Questo...questo è il numero di..." 
Non riesce a finire tanto che gli sembri assurdo. Lui non ricorda...lui non può... 
Leeteuk fa una faccia storta. "Cosa? Ma che dici Eun! Ti pare che messaggiavo con Donghae? Per quanto ne so, è ancora in ospedale." 
Eun forse sbaglia, il numero non è salvato, ma quella sequenza gli è troppo familiare. 
Riguarda il display. "Leeteuk ma questo davvero è..." 
Gli viene sfilato il telefono da mano. "Ma poi chi ti da il permesso di leggere i miei messaggi?" Sorride, ma è a disagio e pare molto serio nonostante tutto. 
"...Cos'è che mi nascondi?" 
"Eunhyuk." Leeteuk lo prende per le spalle. "Perchè mai dovrei messaggiare con Hae? E inoltre, il suo numero ce l'ho memorizzato, guarda." Scava un po' in rubrica per poi fermarsi sul nome 'Donghae~' e lo mostra. 
Eunhyuk sospira tremante. "Sto impazzzendo?" Il sussurro è riferito a lui, non a Leeteuk che però ascolta lo stesso. Lo abbraccia. "Vedi?" Gli dice piano. "Tu non puoi stare senza lui." 
Solo dopo degli abbondanti secondi, Hyukjae si decide a ricambiare la stretta dell'amico. 
Hyun Joong lontano li chiama, è ora di tornare. 

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Capitolo 32
*** I don't wanna forget! (damned memories...) ***


Siamo al 32esimo capitolo! Wow... 
Spero di non avervi annoiati troppo e spero di riuscire a coinvolgervi ancora. Dai, ci siamo quasi alla fine.
Dalla foto potete vedere il 'nuovo' colore di Hyukjae nella storia, anche se sotto la luce sembra più arancione xD 

 






Buona lettura, perdonate eventuali errori ^^' 




I don't wanna forget!  (damned memories...) 


La mattina il cast del musical si incontra prestissimo per provare l‘intero spettacolo dall‘inizio. 
Quando arriva il ballo assegnato a Hyukjae, il cuore comincia a battergli forte, ma davvero forte. Non credeva di poter essere così in ansia. Si sente mancare! 
Ma si da una regolata e si concentra sulla parte che gli riesce discretamente. 
Subito dopo, tocca a Ellie. 
Le lascia spazio tornando in posizione. “Ti senti bene?“ 
“Stasera.“ risponde semplocemente con un filo di voce mentre si tormenta le mani dietro la schiena. 
Hyun sorride. “Andrà bene.“ 
Ellie piroetta indisturbata e Hyukjae si ritrova a pensare ‘Certo che é brava. ...E anche bella.‘ 
Per una frazione di secondo ripensa alla possibilità di provare a stare con lei...ma no. Ci ha già provato e non é il suo tipo. 
‘Forse però é soltanto perché é presto...ed ho ancora lui nella testa.‘ 
Ellie si muove sinuosa seguendo la musica, tutti la guardano ammirati. Non ci sono dubbi, uno dei posti per la scuola sarà il suo, lo sanno tutti. 
Anche lei smette ed ora ritocca a Hyukjae, stavolta con Leeteuk. 

 
“Ragazzi, ci vediamo stasera a teatro va bene? Mi raccomando, non tardate. Riposate un po‘ dovete essere carichi!“ 
Tutti annuiscono all‘unisono. 
“Mammamia...“ mormora Eun quando restano solo i ragazzi. “Che ansia!!“ 
Leeteuk sorride e lo abbraccia. “Andrà bene!“ 
“Sì, sei il secondo che me lo dice ma in questo modo l‘ansia non passa.“ scherza.  
Si vanno a sedere sulla panchina. Leeteuk prende la sua bottiglina che aveva poggiato a terra e beve un po‘. Hyuk subito dopo lo imita ed una volta finito chiede “Ora che farai, fino a stasera?“ 
“Non so...credo resterò in hotel sono stanco. Mi riposo un po‘ e bho. Provo un po‘, mi faccio una bella doccia, mi preparo e vengo.“ Hyukjae annuisce. “Penso farò lo stesso.“ 
Ellie arriva e facendo dei passi di danza si siede sulle gambe di Eun che le avvolge i fianchi con le braccia. 
 
Leeteuk li guarda. ‘Questa Ellie é proprio insistente...‘ lo ha notato da un po‘. Hyukjae di qua...Hyukjae di lá. É una cosa assurda, lei non é innamorata, é ossessionata da lui. 
Mentre i due piccioncini cominciano a parlare, o meglio, mentre lei si complimenta come sempre e lui l‘ascolta, Leeteuk ne approfitta per alzarsi. Prende le sue cose e avvicinandosi alla porta guarda l‘orologio bianco sulla parete. Deglutisce. 
Siwon...non ce la farai ad arrivare in tempo. 
E lui deve arrivare. Non vuole ricevere un‘altra delusione. ‘Questa volta, mantieni la tua promessa.‘ 
Hyun dall‘altra parte della stanza lo saluta con un cenno della mano che lui si affretta ad imitare aggiungendo un sorrisetto. 
Si volta e fa segno anche a Hyuk per fargli capire che se ne sta andando. 
Si muove e infila la via dell‘uscita. 
 

                                                                                       ≈*
 
 
Continua a picchiettare nervosamente sul sedile. 
"Ma quand'è che ci muoviamo?" 
"Quando partiamo." 
Alza gli occhi al cielo per il suo sarcasmo. 
Come può scherzare ora? 
Lui sta leggermente raggiungendo il limite di sopportazione e non si sente molto bene. 
Le persone intorno chiacchierano amabilmente come se niente fosse, ignorando il fatto di essere in ritardo. 
Solo qualcuno guarda l'orologio. 
L'altro gli accarezza i capelli. Quel tocco ora lo fa sentire strano. E' piacevole perchè cerca di consolarlo ma fastidioso perchè a pensarci è stato quello a creare problemi. 
"Ti rilassi per piacere?" 
Ma lui lo fa soltando quando arriva l'annuncio della partenza. 

              
                                                                                                 
≈*
 
 
Ellie va in hotel con Eunhyuk.
Hyun era dietro di loro, ma credono si sa fermato ad un bar o qualcosa del genere. 
“Ma era qui dietro...“ 
“Vabbé Eun, ci raggiunge dopo.“ sbuffa lei.  
‘Pensa a me!‘ 
Lo prende per un polso e lo tira fino all‘ascensore. Preme il pulsante per chiamarla, e questa arriva quasi subito. 
Le porte si aprono ed i due entrano. 
Ellie ha già in mente cosa fare e al pensiero s‘imbarazza un po‘. 
“Questo é il mio piano.“ Eunhyuk esce ma lei con uno slancio lo segue. 
Lui la guarda confuso. “Sai vero che la tua camera è due piani sopra?“ 
Ellie annusce ma domanda “Posso stare con te? Ti prego, non ho voglia di restare sola...“ 
Ed Eun, come previsto, acconsente con un cenno del capo. 
 
La stanza del ragazzo é quasi identica a quella di Ellie, cambia solo il colore delle pareti del salotto e c‘é qualche mobile diverso. 
Eun é in cucina a fare chissà cosa, intanto Ellie esplora. 
Sfiora con le dita la superficie di un mobile nero, fino ad arrivare a prendere quella tartarughina. 
Se la rigira fra le dita affusolate. Lo sa, é un regalo di Donghae. 
Eunhyuk torna con qualcosa da bere ma si immobilizza quando vede cos‘ha fra le mani Ellie. 
Poggia tutto sul tavolino di fronte al divano. 
“Ellie...“ 
“La dovresti buttare.“ 
La sua risposta repentina lo fa alterare. “Ma che cazzo dici?“ 
Si avvicina e gliela prende dalle mani. “Non sono affari tuoi.“ La rimette a posto. 
Il viso di Ellie intristito lo fa dispiacere. Sospira mentre lei aggiunge “Volevo solo aiutarti! Hai detto che devi ricominciare una nuova vita no? Che hai intenzione di restare qui, di farti un‘altra vita.“ fa una pausa e si avvicina poggiando le mani al petto di lui. “Restare incatenato al passato non ti farà certo bene. Lui ha già dimenticato, fallo anche tu no?“ 
Si alza sulle punte con l‘intenzione di baciarlo ma Hyukjae la evita. Si libera e va a sedersi sul divano. 
Ellie lo può vedere chiaramente, ha colpito nel segno. 
Si riavvicina con passi lenti e decisi. Lo sovrasta mentre Hyuk finisce steso. 
Si china a baciarlo, e stavolta lui ricambia. Ellie ha un brivido quando sente le sue mani sulla schiena. 
Mi stai accettando, finalmente? 
Si stacca un attimo per riprendere fiato e per far incontrare le loro lingue. Eun inverte le posizioni mettendosi su Ellie. 
Sente qualcosa dentro, ma non riesce a capire cos‘é precisamente... 
Con le mani le disegna il profilo, e lei comincia a carezzargli i capelli.
 
Eunhyuk si sveglia di buon'umore. 
Ha sognato qualcosa che lo lascia ancora a bocca aperta. 
Donghae che si avvicina e lo bacia, confessando di amarlo. 
 
Sempre senza staccarsi, lei con le mani scende lungo il viso fino al petto e ai bordi della maglia. Gliela sfila e passa a toccare i suoi pettorali. 
Il tocco della ragazza é freddo, fa impazzire Eunhyuk. 
 
Apre la porta della stanza. "Donghae non sai cos..." 
Si ferma, spegnendo il suo entusiasmo. 
Hae è seduto sul letto, al suo fianco c'è Siwon che sorride. "Ma guarda chi si vede!" sorride. 
 
...Era forse il rumore della porta quello? 
Ma no, chi può mai essere. ‘Forse Leeteuk...speriamo di no.‘ 
Ellie ansima. 
 
"Hyukkie...è successo qualcosa stasera? E dov'è la tua giacca?" 
"Sì, è andata bene..." 
"E allora, che succede?" 
Il biondo sente una strana rabbia crescergli dentro, si tira in piedi. 
"Io ho bisogno di te!" Urla. 
Donghae dal canto suo, è ...sbalordito. 
"Eunhyuk..." 
"Io non lo so che mi succede! ...S-sono strano, ok? Ma ho bisogno di te. E devo sapere che ci sarai." 
Una lacrima scende placida dal volto di quell'angelo perfetto e ricade al suolo silenziosamente. 
Sembra quasi celare...amore. 
Eunhyuk però sembra furioso e lo sbatte contro il muro. 
I libri dalla libreria di ciliegio accanto tremano. 
"No, non sorridere. Non farlo. E'...peggio." 
Donghae sul serio non lo segue. 
"Dove vuoi arrivare?" 
Hyukjae boccheggia. "E'...è questo il punto! I-io non lo so!" 
Alza le mani esasperato e si allontana dandogli le spalle. 
Poggia un braccio alla porta e china il capo. 
Hae resta lì, fermo al muro. 
"Scusa...io, io non so che mi sia preso." Sospira. 
 
"Hyukjae...è tardi. E' meglio riposare. Domani è un'altra giornata, se vuoi mi racconti tutto, ok?" 
 
Le mani di Ellie scendono ai pantaloni e all‘interno coscia. 
Eunhyun geme. 
 
"Sarò ballerino principale." Annuncia con un sorriso mesto. 
"Davvero?! Ma...è fantastico Hyukkieee!~" 
Si tira su e tira in un abbraccio il biondo che ricambia con vigore la stretta.  
 
"Andrai in una di quelle scuole." Si affretta a concludere il moro. 
"...No, ma che dici!" Hyukjae cerca di riprendersi da quei pensieri poco casti. "Non è ancora nulla sicuro, con tutti i ragazzi che ci sono." 
"Allora: tu sei il protagonista, sei il miglior ballerino del mondo, sei bellissimo, cosa vogliono di più?"  
 
Lo attira a sè, Hyuk sgrana gli occhi poggiando la mano libera al materasso per evitare di cadere. 
Hae gli posa l'altra sul collo e lo spinge piano verso di sè. 
Alza il capo e racchiude le labbra dell'uomo che ama. 
Il cuore gli batte in gola, il respiro gli manca. 
 
Troppi dannati ricordi! 
Ellie si avvinghia a lui stringendolo sempre di più. 
 
Hyukjae si riprende e guarda il cielo. 
"Ehy." gli fa cenno con la testa di guardare in alto. "Guarda come brilla quella stella." 
Hae la osserva, in effetti, rispetto alle altre è davvero luminosa. Dopo averci pensato un po' su, smette di preoccuparsi e gli confessa "Tu per me brilli come quella stella. Gli altri non sono nulla." 
Sente Hyukjae stringere fra le mani un lembo della sua camicia azzurrina. 
Lo sente tremare prima di avvertire qualcosa di bagnato.  
 
‘Basta...‘ 
 
"Hyukjae?" sussurra.  
L'altro si volta con ancora gli occhi arrossati. 
Hae si avvicina, e si ferma ad un soffio dal suo viso. 
Rimane fermo a guardarlo, mentre l'altro arrossisce e non sa che fare. 
Dopo dei secondi abbondanti, gli da un bacio a fior di labbra. 
"Vuoi che restiamo insieme?" Domanda su di esse. 
Hyukjae geme, annuisce tremante e titubante. 
"Allora sappilo, ti sarò sempre accanto. E tutto andrà bene, te lo prometto." 
 
Si china e la ribacia, ma questa volta, prima che lei riesca a convincerlo ad andare oltre, il suo cuore lo ferma. 
 
Gli sfiora leggermente le labbra con le sue. "Ti amo, Hae." 
Si sistema meglio e sistema anche Donghae. 
"Menomale che ci sei tu." 
 
“B-Basta...“ 
Ellie lo ignora e ritorna a racchiudere le labbra in un bacio, e lui é costretto ad alzarsi. 
Ha un enorme peso sul cuore. 
Entrambi hanno il respiro corto e l'affanno. 
Lei lo guarda triste. “Ma...Eunhyuk.“ 
“Ellie, ti prego, va‘ via.“ 
Indica con l‘indice la porta. 
Lei sgrana gli occhi, non credeva di poter essere addirittura cacciata. 
Sorride amaramente. Ci ha provato, non ha funzionato. Ora basta così anche per lei. 
Si tira su, si sistema e gli passa accanto. Gli sussurra all‘orecchio con voce suadente “Tu non vuoi dimenticare vero? Allora vattelo a riprendere.“ 
Si dirige all‘uscita tranquilla ed esce. 
Hyukjae si passa le mani fra i capelli tirandoli un po‘. Si lascia cadere sulla poltrona. 
“Sì...non voglio dimenticare!“ 
Afferra un cuscino e lo tira lotano. Fa cadere proprio la tartaruga. Sospira e velocemente si alza e la va a riposare. La guarda... 

"T-tieni..." 
Gli apre le mani e gli infila qualcosa dentro richiudendole. 
Hyuk ha visto, è la tartaruga. 
"D-Donghae, è tua." 
"No." Scuote il capo l'altro. "Voglio che la tieni tu. Sarà...la nostra mascotte!" 
Getta lo zainetto ai suoi piedi e prende un pennarello dal portapastelli. 
Accanto il suo nome mette un trattino e ci scrive 'Hyukjae/Eunhyuk.' 
Posa tutto e guarda la madre che è appena arrivata. 
"Ciao! Ti voglio bene Hyukkie!~" Lo saluta con la mano e va via. 
Eunhyuk resta lì, a sorridere per quel gesto che lo fa stare davvero bene. 
 
Sente una musica che lo fa riprendere ma aspetta...quella era la suoneria di Donghae! 
Sa che é una follia, ma corre fuori per controllare se magari, per qualche strano gioco del destino lui sia davvero lì. Ma resta malissimo, quando si volta ovunque e non trova nessuno. "Ho bisogno di te...ora!" 
 
 
Leeteuk crede di stare per impazzire. Non riesce a smettere di andare avanti e indietro. 
Mai piú. si dice. Non mi farò coinvolgere mai piú! 
“E ora?!“ 
Siwon si alza dal divano dov‘é tranquillamente seduto, lo blocca prendendolo per le spalle. L‘abbraccia e facendolo voltare lo bacia. La rabbia del biondo sfuma in un attimo, trasformandosi in passione con la quale ricambia quel contatto che gli fa sentire le farfalle nello stomaco. 
“Smettila di preoccuparti.“ 
“Siwon...emh, ma tu l‘hai capito vero che il musical é tra un‘ora e mezza, vero?!“ chiede con aria superiore. 
Siwon sospira. “1. Hai detto due volte vero.“ Scherza. Leeteuk sbuffa e si libera, ma Siwon immagiandosi una reazione del genere lo prende prontamente per mano. “Sono qui, andrà tutto bene.“ 
Leeteuk si abbandona al suo petto e si lascia stringere e coccolare. Si sente un bambino negli abbracci caldi e maledettamente rassicuranti di Siwon. 
Ma non sei tu quello che dovrebbe essere qui...

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Capitolo 33
*** And...now? ***


E ci siamo quasi...sta per finire! 
Non ci credo... 
Un altro paio di capitoli credo, e finirà. 

Questo capitolo non mi piace molto, ma spero possa comunque essere apprezzato. 

Vi auguro buona lettura≈ 



And ...now?



“Come sarebbe che Donghae non é venuto?“ sbraita Leeteuk. 
“Te l‘ho detto! Ha preferito restare a casa, non capisce molto bene quello che sta succedendo.“ 
Siwon cerca di spiegar come meglio può mentre Leeteuk sbianca. “...E chi é partito con te?“ 
“Jin.“ 
Silenzio.. 
“COSA?!“ 
L‘urlo di Leeteuk rimbomba in sala, tutti si voltano a guardarlo. 
“Ssh, sto scherzando! É venuto il fratello di Hyun, lo conosco.“ 
Leeteuk inclina la testa. É tutto collegato. É possibile? Il fratello di Hyun? Non sapeva neanche avesse un fratello! 
“Senti...“ cerca qualche espressione adatta all‘occasione ma le scarta tutte scegliendo infine un “Sto sognando. É solo un incubo.“ Si passa le mani sulle tempie e chiude gli occhi. 
Siwon sorride. Teuk davvero é sul punto di avere un esaurimento. 
“Teukie...ho parlato con Hae, ma ricorda poco.“ Lo prende per mano dolcemente. 
“Hyukjae?“ 
“...In parte.“ 
“Cosa significa?“ 
Siwon l‘abbraccia e si avvicina pericolosamente. Leeteuk a disagio si allontana quel tanto che gli permettono le forti braccia che lo stringono. 
“Pensa allo spettacolo“ Gli dice invece. 
“Siwon tu mi stai prendendo per il culo. Mi hai detto che saresti partito con Hae! Non ti credo, forza dimmi dov'è. ORA." 
Leeteuk usa un tono minaccioso e fa indietreggiare Siwon che però, alla fine, sorride e gli stampa un bacio sulle labbra. 
"In quale lingua te lo devo dire!? Non c'è. Lee Donghae è a casa, non ricorda tutto, non vuole vedere nessuno. Ora, per favore, calmati e rilassati. Fai dei bei respiri profondi e ...vai a fare un magnifico spettacolo." 


 
La gente va avanti e indietro. Il teatro non è pieno è stracolmo! 
Le parole del coreografo sono ancora nella sua mente: 

"Abbiamo fatto tanto. Ci siamo impegnati e siamo arrivati fin qui. Siete davvero eccezionali, ho impato a conoscervi negli ultimi mesi e posso confermare che siete persone fantastiche. Vi auguro tutto il meglio, spero che tutti possiate ottenere ciò a cui ambite." Guarda i ragazzi con gli occhi lucidi. "Forza." sorride. "Non siate tesi, divertitevi. Questa è la vostra serata." 
E parte l'abbraccio di gruppo. 

 
Eunhyuk rischia una tachicardia. 
Ci siamo, ci siamo, ci siamo. 
E' soltanto questo quello che pensa. 
Mima con le labbra le parole della sua canzone mentre ricorda pure i passi. 
E' stato difficile andarci, voleva abbandonare tutto pensando 'Basta. Cosa m'importa di tutto questo?' Ha pensato 'me ne torno da Donghae. E basta, ricorderà perchè deve. Dobbiamo stare insieme.' 
Ma come tutte le altre sue idee le ha scartate, perchè c'è sempre una strana paura che gli attanaglia lo stomaco. Ci sono tantissimi 'ma' , 'però', 'e'...che lo bloccano. 
Si odia, perchè ha scelto di lasciarlo per fare una cosa che ora vuole abbandonare! 
Ma quanto posso essere stupido? arriva a pensare. 
Ispira ed espira cercando di ritornare calmo. 
Hyun arriva. Eunhyuk alza lo sguardo e pensa stia davvero bene così preparato. I capelli sono acconciati nello stesso modo, e gli abiti di scena sono di colori simili. Non si dicono nulla, si scambiano un unico sguardo. Sono entrambi tesi. 
 
Hyun vede Hyukjae così assente. Vorrebbe parlargli, ma anche lui è molto ansioso. 
Eunhyuk stringe i pugni a testa bassa e dandogli le spalle corre via. 
Solo allora, lo chiama. 
Prima che possa uscire Leeteuk lo vede e gli corre dietro. 
 
Lo afferra dopo averlo raggiunto. Ha dovuto correre un po'. "C...caspita, Hyuk...Hyukjae corri veloce!" 
Dice affannato. Si china in avanti e riprende fiato senza lasciare la presa sul suo polso. 
Eun lo strattona. "Lasciami, me ne vado!" 
"Te ne vai? E dove, fammi sentire." La tranquillità con la quale il più grande gli parla lo lascia sorpreso. Deglutisce senza rispondere. Pare che all'improvviso ci sia silenzio. Non una macchina, una voce ...niente di niente. 
Allora Teuk sospira e gli prende le mani. "Hyukjae." Dice a bassa voce. "Fallo. Devi fare questo musical, ti è chiaro? Aspetti questo momento da una vita e ora te ne vai? Non penso proprio! Calmati. Sei teso. Respira..." 
Eunhyuk l'ascolta senza staccare gli occhi dai suoi. Si impone di non piangere, ha versato decisamente troppe lacrime. 
E' tempo di sorridere. 
Quando Leeteuk lo vede di poco più 'lucido' gli dice seriamente "Fai il musical, dai il meglio di te e poi torni da lui, so che vuoi farlo." Sorride furbetto nel pronunciare l'ultima frase. 
Hyuk si lascia scappare una mezza risata prima di abbracciarlo. "Grazie per tutto quello che fai per me." 
Si stringono forte e chiudono gli occhi. 
Eun con i capelli sollettica un po' il collo di Leeteuk che ridendo gli risponde "Lo so, lo so. Saresti perso senza il tuo hyung!" 
 
Ritornano al teatro giusto in tempo. Il coreografo li raggiunge di corsa con gli occhi sgranati. "Siete arrivati, FINALMENTE! Così mi fate venire un infarto!" Si porta una mano al cuore chiudendo gli occhi. Hyun lo sorregge. "Emh...va tutto bene." cerca di rassicurarlo. Questo tossisce un po' prima di fare un gesto d'assenso col capo. 
"Non muovetevi di qui, chiaro?" 
E se ne va. 
Tutti si guardano. 
"Cinque minuti." Dice Minjong sfregando tra loro le mani e respirando pesantemente. 
"Aaaah, non sto più nella pelle!" Esclama Ellie. Eun la guarda. Non sa come comportarsi con lei che dopo averla cacciata, lei fa finta che lui non esista. 
Infondo, me lo merito. 
Pensa. Non ha tutti i torti. Effettivamente l'ha 'usata' credendo di poter dimenticare Donghae. Ha ignorato i suoi sentimenti e solo ora comprende quanto abbia sbagliato. 
Un uomo con dei grandi occhiali marroni, i capelli brizzolati e con una cartellina in mano ed un microfono accanto la bocca, si sporge facendo segno ai ballerini di avvicinarsi. 
Lui e Ellie restano un attimo dietro a tutti. Lui le passa accanto e le sussurra all'orecchio "Scusami." 
Lei si ferma restando a bocca aperta, evidentemente sorpresa ma lui raggiunge Leeteuk. 
L'ansia si fa risentire, allora stringe la sua mano. Il biondo lo guarda con fare incoraggiante. "Forza e coraggio." 
 
Ecco. Ci sono. 
Tocca a lui, sì è il suo turno. Il cuore batte talmente forte e veloce che pare voler sfondargli la gabbia toracica. 
Il respiro non è per niente regolare. 
"Dai il meglio di te!" L'abbraccia in fretta Hyun, mentre Leeteuk gli da una pacca sulla spalla. "Sarai magnifico!" 
Non riesce neanche a sorridere, ma arriva il coreogarafo. "Forza Hyukjae, facci sognare." 
E finalmente le labbra si stendono. 
Le luci sul palco si spengono, segno che è il suo momento. 
Chiude gli occhi, si lecca le labbra che sente secche, e va sul palco. 
C'è silenzio, le persone sono in attesa. 
Non riescono a vederlo perchè è ancora all'oscuro, ma lui qualche lineamento riesce a distinguerlo. 
Calmo. Ora o mai più. 
Viene illuminato, il riflettore punta su di lui. 
Parte l'applauso e lui rimane un secondo paralizzato. 
Tutta quella gente sta per vedere lui ballare e cantare. 
E' come se all'improvviso il tempo si fermi. 
Guarda tutte quelle faccie sconosciute. 
Ai posti in alto, che hanno la visuale migliore ci sono delle persone con blocchetti, penne e altre cose. 
Quelli della commissione!  
Guarda ancora, e il suo cuore perde un battito. 
Proprio in prima fila c'è la sua famiglia. 
Sente gli occhi pizzicargli mentre la sorella e gli altri familiari applaudono e l'acclamano. 
Ai lati, nascosti dalla tenda ci sono gli altri. 
"Su, vai!" Lo incitano. 
E così fa il primo passo. 
L'applauso smette e la musica parte. 
Inizia a sentire quella melodia come fosse sua, la sente dentro. Inizia a muoversi. 
Ora è strano ma si sente a suo agio. 
Forse perchè le luci non gli fanno vedere tutti quegli spettatori accecandolo. Forse perchè danzare è la sua passione. 
Davvero si sente molto meglio. 
Continua a ballare e cerca di dare tutto se stesso. 
Quando esegue un passo un po' più complicato, sente dalla folla levarsi un mormorio d'approvazione. 
Sorride. Ci sta riuscendo, sta andando bene! 
Si lascia andare completamente e con dispiacere nota che è giunto alla fine. Un ultimo movimento e s'inchina. Le luci diventano soffuse fino a spegnersi. 
Si leva un forte applauso e lui in fretta torna dietro le quinte dove riceve l'abbraccio di tutti. 
Si complimentano e lui torna ad essere ansioso. 
Gli tremano le gambe. 
"Sta calmo, sei andato divinamente!" 
Gli dice Hyun che poi si perde a guardare qualcosa. 
Leeteuk stringe Eunhyuk al settimo cielo. Non ha dubbi. "Preparati a ricevere una bella offerta caro mio!" 
Anche i due coreografi lo elogiano e lui non riesce a smettere e di sorridere. 
Ellie gli da solo un bacio sulla guancia prima di andare lei sul palco. 
"Buona fortuna!" Le dice prima di perderla di vista. 
Lei gli fa l'occhiolino e trottella in scena. 
Leeteuk si allontana un attimo e Hyuk ne approfitta per raggiungere Hyun. 
Sta guardando fra il pubblico con gli occhi lucidi. 
Eun segue il suo sguardo. Sembra diretto ad una fila dove c'è seduta una donna dall'aria dolce ed un ragazzo che si mangia le unghie. 
Si volta a guardare Joong e vede che sta piangendo. 
Schiude appena la bocca sorpreso. 
Gliel'asciuga prontamente. "Che...che ti prende?" Chiede dolce. 
L'altro lo guarda sorridendo commosso. "C'è mio fratello." Spiega. Un'altra lacrima gli cade. "E' il mio fratellino." 
Eunhyuk improvvisamente si sente parte di quell'euforia. 
Anche a lui gli occhi pizzicano. 
"Non lo vedevo da anni...noi...noi non ci parliamo da una vita. E ora è lì. E lì per me." 
Eunhyuk lo abbraccia mentre Hyun, troppo sensibile comincia a piangere sulla sua spalla. 
"Manca solo una persona..." Singhiozza con voce rotta. 
Eun afferra a cosa allude. Gli accarezza piano la schiena. 
"Tuo padre è fiero di te, lo sai vero? Ti sta guardando e sta sorridendo, ne sono certo." 
Hyun lo stringe più forte. 
Il pianto sembra aumentare, ma lui lo ferma. 
Si allontana e si ripulisce dalle lacrime. Annuisce. 
"G-grazie." 
Eun gli regala un sorriso carico di gioia improvvisa e lui si sente ancora più carico. 
Si volta di nuovo verso il pubblico e verso Ellie che si muove attenta. 
"Eunhyuk?" 
La voce di Leeteuk li richiama. 
 
 
Eunhyuk lo raggiunge. "Dimmi hyung." 
"Devo parlarti." 
"Ora? Non puoi dopo? Tocca a noi tra pochissimo!" 
E l'ansia in parte gli ritorna. 
Leeteuk ferma il suo entusiasmo e lo prende per le spalle. "Eun, io non ballerò." 
Eunhyuk ascolta quelle parole ma crede e spera di averle immaginate. L'allegria svanisce di colpo. 
"C-cosa significa?" 
Teuk sorride a testa bassa. "Hyukie, non posso ballare." 
"Ma...perchè!?" 
La musica finisce, segno che Ellie ha terminato la sua parte. 
L'applauso che si leva è parecchio forte, ma Eun non l'ascolta davvero. 
"Leeteuk ti prego, non scherzare. Andiamo." 
Gli afferra una mano intrecciandola alla sua e lo tira ma l'altro dopo due passi stentati scioglie la presa. 
Scuote il capo. 
"Vai." 
"Ma...come?! Dobbiamo ballare insieme..." 
Leeteuk vede chiaramente la disperazione e la frustrazione farsi strada nello sguardo del ragazzo che ha difronte. 
Lo stesso uomo che prima li ha fatti avvicinare li chiama. "In scena!" 
Eunhyuk guarda da una parte all'altra con la bocca aperta. 
"Vai, fai la tua parte." 
"E la tua?!" 
"Fidati di me."
Eun tenta di riprendergli la mano, ma il coreografo lo afferra e lo tira via mentre lui continua a guardare la figura di Leeteuk ferma che gli sorride. 
E ora che faccio?! 
Aspettano noi sul palco... 
Prima che possa mettere piede fuori, Ellie rapida gli sfiora le labbra con le sue, ma il contatto è diverso dagli altri...sembra avere un'altro significato. 
Quando un riflettore si avvicina scopre il suo volto rigato dalle lacrime. 
"E-Ellie..." 
"Buona fortuna." Sorride lei. 
Lo spinge sul palco scenico proprio sotto la luce. 
Lui rimane smarrito e si guarda intorno. 
La gente deve aver capito che qualcosa non va. 
Quelli delle scuole cominciano a sussurrarsi qualcosa all'orecchio... 
Oh mamma. 
Guarda la sua famiglia. 
Il padre annuisce col capo, come a dirgli 'Forza figliolo' con le labbra sussurra "Realizza il tuo sogno." 
Hyukjae annuisce a sua volta. 
Farò ciò che devo. 
E parte la canzone. 
Si mette in posizione prima di cominciare a ballare ancora. 
Si muove di nuovo tranquillo, quello che gli trasmette quella passione è un qualcosa che proprio non riesce a spiegarsi. 
Continua, continua... 
Ora però tocca a Leeteuk. Si ferma come previsto, ma ora cos'è che deve fare? 
Improvvisare? 
Rimane fermo nella sua postazione affannato per i passi. 
Il cuore che continua a battere. 
Vede Leeteuk nascosto in un angolo con Siwon. Gli sorridono. 
Splanca gli occhi. Si...Siwon è lì? 
Alle sue spalle, un rumore. 
Un'altra luce, di colore diverso illumina una parte di palco. 
Si volta e ... 
 

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Capitolo 34
*** I wanna love you. ***


Aaaah! Eccoci alla 'quasi fine'! Penso che dopo questo ci sarà un'ultimo capitolo, o forse due... 
Non so! Comunque, non riesco a credere di aver quasi finito... 
Ma non è ancora tempo di ringraziamenti, Dovete sopportarmi per un altro po'. 
Spero che questo capitolo piaccia e vi chiederei di ascoltare la canzone che c'è nel mezzo. 
Be', penso abbiate capito di quale si tratta! Ho usato le sue parole, perchè l'ho trovata adeguata diciamo. 
Vi lascio leggere, buona lettura, perdonate eventuali errori! <3 





I wanna love you. 


Si volta e... 
No. Non ci crede! 
Avrebbe immaginato tutto e tutti, ma non lui. 
Quella era davvero l'ultima persona a cui avrebbe pensato. 
Anche Leeteuk fa una specie di faccia sconcertata e si volta contro Siwon cominciando a dimenarsi e urlargli contro. La povera vittima cerca di dare spiegazioni...ma un momento. 
L'ha portato lui qui? 
E' sempre lui! Non è possibile! 
Ma Hyuk... non capisce. 
Perchè Kibum è là? 
Che ci fa lì il suo vicino che balla e si muove tranquillamente? 
Però, è davvero bravo. Hyukjae è ancora a bocca aperta ma si riscuote. 
Eseguono dei passi insieme. 
"Che ci fai qui?!" Gli sussurra quando gli gira intorno. 
L'altro gli fa l'occhiolino. 
Girano insieme, e fanno una parte un po' popping. 
La gente li guarda ammirati. Il balletto è particolare, tra un po' canteranno anche. 
Poi all'improvviso, Kibum si ferma e un riflettore acceca Hyukjae. 
E' costretto a coprirsi gli occhi con un braccio, poi parte l'attacco e Hyukjae capisce che deve cantare. 
E' ancora accecato, canta ad occhi chiusi. 
"Yeah, ascolta..." 
Si piega in avanti. "Baby, per me, nei mie occhi." E passai la mano sul volto chinandolo. 
"Ci sei solo tu, mi si ferma il respiro quando ti vedo. Ma perchè mi hai lasciato da solo andando così lontano?" 
Continua a muoversi, riabituandosi a tenere gli occhi aperti. 
Ora sul palco c'è solo lui. Leeteuk nelle prove tornava dopo, al suo attacco, quindi immagina sia lo stesso per Kibum. 
Le luci gialle sono diventate di un vago rosso e mentre continua a muoversi quelle parole gli fanno pensare solo ad una persona. 
"Dove sei adesso..." 
Donghae... 
Ora dovrebbe arrivare una ballerina, ma a quanto pare non c'è neanche lei. 
Eunhyuk non è sorpreso, cos'altro si deve aspettare? 
"...Fino a quando potrò averti, io starò bene." 
Quelle frasi lo colpiscono come fossero uno schiaffo. 
Stringono il suo cuore e lo rilasciano. 
Sembra la loro canzone. 
Continua a cantare. 
"Io voglio amarti, non posso vivere senza di te, chiudi gli occhi e afferra le mie mani ma io voglio averti, ho davvero bisogno di te e lascio tutto alle spalle proprio come questo  momento." 
Lasciarsi tutto alle spalle... 
Il ballo pare riuscire bene anche se continua da solo.  "io voglio averti, questa volta ti darò tutto, te lo prometto." 
Si blocca al posto, ora tocca a Kibum. 
Ma pare non arrivare, e la musica è ferma. 
Dove caspita sei ora? 
http://www.youtube.com/watch?v=opAfjmmb2bk&feature=fvst
"Aspetta! Chi è quel ragazzo?" 
Le gambe quasi gli cedono mentre il suo cuore batte sempre più forte. 
Non si riesce a muovere. Dov'è finito ora Kibum? E...perchè proprio quella voce? 
"Non posso fare niente tranne che vegliare su di te." cammina. "Non posso farlo più, devo venire da te e averti." 
Eunhyuk rimane con la bocca spalancata mentre guarda arrivare Donghae che avanza verso destra. 
E'...meraviglioso. 
Eun dimentica come si fa a respirare. Con quel completo nero sta benissimo. 
Ma...la cosa che lo colpisce...sono i capelli, ora biondi. 

 
“Sai, dovresti tingerti i capelli.“ 
Hae sgrana gli occhi per un secondo. “Cosa?“ ride. “E fare come te?! Se tu continui cosí diventerai pelato, io te l‘ho detto!“
Hyuk ride ed Hae assapora quel dolce suono. 
“Fatti biondo!“ 
“Ma che stai dicendo Hyuk? Ahah no!“ 
“Daaaaai, come il sottoscritto. Anzi no, piú scuro...quasi rossiccio? Umh... e se...“ 
Si mette a macchinare con  capelli del conpagno perdendosi in assurdi pensieri. 
Alla fine conclude dicendo “Ok. Deciso. Biondo però che vira al rosso. Secondo il mio parere, dovresti stare bene.“ 
“Quel dovrei non mi convince affatto.“ 
“Ahah fallo per me!“ 
Hae si arrende. “...Ci penserò.“ dice infine. 
Hyukkie batte le mani soddisfatto prima di prendere ed addentare un caldo cornetto alla crema.  
 
 
Li hai davvero tinti...per me? 
L'ultima parte non lo convince. I casi sono due, o Donghae ci tiene davvero e lo ama, oppure ipotesi che crede più probabile, l'ha fatto solo per sfizio. 
Lo raggiunge e lo guarda con uno sguardo che Hyukjae non gli ha mai visto. 
Gli prende le mani, e quel contatto fa quasi scoppiare il lacrime il rosso che si ritrova a sorridere. 
Partono a ballare insieme. 
"Io voglio amarti, non posso vivere senza di te." 
Si guardano. "Ma io voglio averti, ho davvero bisogno di te e lascio tutto alle spalle come questo momento." 
Sì, lasciamo tutto alle spalle. 
Hyukjae non vede nient'altro che lui, è abbagliato dalla sua perfezione, dai suoi movimenti fluidi, dalla sua voce calda... 
Una volta finito il ritornello, ci allontaniamo secondo la coreografia. 
Farlo è così doloroso. 
E' ridicolo, perchè ha cercato di allontanarsi sempre, ma ora...fa male. Insomma, è come rinascere. Si sente bene, ed è parecchio che non si sente così, ma quella sensazione è sparita non appena è finito lo stesso il loro debole contatto fisico e quello visivo molto più forte. 
Si mettono uno di fronte all'altro, al centro dovrebbe esserci la ragazza contesa nella storia...ma essendo assente, è come se le cose se le dicano fra di loro. 
Ed è assurdo, perchè si dicono la verità. 
"Yo! Mi scusi Mr, ci stai disturbando, allontanati. Io sono il primo che è stato al suo fianco passo per passo quindi fatti indietro." 
Lo dice guardando Siwon che punta lo sguardo su Hae facendolo incazzare. 
Donghae lo fa impazzire trasformando la canzone al maschile. 
"Il ragazzo è mio, perchè ti metti in mezzo al nostro amore?" Lo dice guardando Ellie stizzato. 
Vorrebbe dirgli 'fermati, segui il tema!' 
Ma sembra tutto scritto per loro. 
"Guardalo negli occhi, lui vuole stare con me questa notte." 
Non c'è cosa più vera. Eunhyuk freme per assaporare di nuovo quelle labbra che ha provato decisamente troppe poche volte. 
"Per tanto tempo siamo stati legati come una famiglia, perchè non te ne vai adesso che hai capito?" 
Con la coda degli occhi Eun vede Ellie fare un passo indietro a quell'affermazione di Hae. 
"Lui mi fa impazzire, lui per me è perfetto." 
Lo pensi davvero...? 
Siwon lo guarda. "Il nostro rapporto è perfetto, mettitelo in testa e vattene." L'avverte. Ma questo in risposta abbraccia Leeteuk rubandogli un bacio. Rimane un po' smarrito, ma non è così strano dopotutto. Che ci fosse del tenero fra di loro l'avevano notato tutti. 
Ritorna a guardare Donghae. 
"Adesso prendi le mie mani." Hae ne allunga una verso Hyukie. 
"Non farlo, ti prego vieni da me." risponde questo. 
"Io ti amo di più." 
Eun arrossisce. 
"Io ti proteggerò." 
Come avrebbe potuto permettere che al suo piccolo capitasse qualcosa? 
E...l'aveva abbandonato. 
Insieme dicono. "Anche se ho tutto non posso esistere senza di te." 
Si muovono dandosi le spalle con le stesse mosse. 
"Io voglio amarti, non posso vivere senza di te. Chiudi gli occhi e afferra le mie mani." 
Ora sul palco ci sono tutti i restanti ballerini che seguono quella musica con loro. C'é anche Leeteuk. 
Hyukjae vuole strozzarlo, ma sa che è stato lui a darsi da fare per farli rincontrare, perciò gli sorride soltanto.  
"...ho davvero bisogno di te. Lascio tutto alle spalle proprio come questo momento. Voglio averti, questa volta ti darò tutto di me, te lo prometto." 
La musica finisce ed un boato si leva dal pubblico. 
Addirittura si alzano inpiedi! 
Ma per i due protagonisti in quel momento non vale più nulla. 
Hanno provato ad odiarsi, ad allontanarsi, eppure è bastato un attimo, il tempo di una canzone per farli riprendere. 
Si riavvicinano, Donghae raggiunge Eunhyuk di corsa. Prende le sue mani affannato per la danza. 
Le luci si spengono, il palco quasi si svuota, ma loro non accennano a muoversi. 
Donghae bacia Eunhyuk, quasi divorando quelle labbra che lo chiamano così ardentemente. 
Hyukjae lo stringe forte, sembrano voler diventare un tutt'uno. 
Gli manca l'aria, ma non si allontanano neanche per quello. 
Lo fanno soltanto quando non ce la fanno più e per sussurrarsi un "Ti amo." Il più vero e significativo della loro piccola storia d'amore. 
 
 
Leeteuk è tornato in hotel. 
E' con lui c'è anche Siwon. 
Dopo il musical c'è stata una confusione assurda. Un sacco di persone piangevano, urlavano di gioia, ma non c'erano Eunhyuk e Donghae. 
Li aveva cercati ovunque, ma non ne aveva trovato traccia. 
Quelli delle scuole si erano avvicinati e tutti si erano radunati, aspettando e sperando di ricevere una richiesta d'iscirzione. 
E' lì che se ne andato. 
Non vuole ballare, non fa per lui. 
Ora che ha Siwon, non sente più tutta questa necessità di danzare. 
Pensarlo lo imbarazza, ma è così. Lo ama, che può fare se non arrendersi a quel sentimento? 
Sono tornati con la moto di Won, e Leeteuk ha assoporato ogni istante col sorriso che solo la velocità sapeva dargli. 
Lungo il tragitto ha pensato a Hyun. 
Appena concluso l'ultimo atto, si era praticamente catapultato fra il pubblico stringendo forte la madre. Aveva guardato il fratello esitante, ma alla fine aveva stretto anche lui mentre il piccolo gli piangeva sulla spalla. 
La madre li aveva guardati con gli occhi lucidi. "Vostro padre...sono sicura che sta piangendo con me ora. Siete stupendi! Hyun, sei stato eccezionale!" aveva detto, e Leeteuk era rimasto incantato. Quelle parole erano state così vere, così importanti. Nessuno le avrebbe dimenticate, neanche lui. 
Quella sì che era una bella famiglia. 
A lui invece, nessuno era andato a vederlo. 
Però...aveva Siwon che proprio in quell'istante lentamente si avvicinava per baciarlo. 
Leeteuk risponde a quel contatto, cercando di avvicinarlo ancora di più. 
Si staccano di poco. Sorride. "Certo che mi hai fatto impazzire fino all'ultimo eh?" 
"Guarda che neanche io sapevo che sarebbe arrivato Kibum. Potevo mai immaginare che Donghae sarebbe partito con lui?" 
Lo bacia ancora. "Umh...sciocco." Lo prende in giro il biondo. 
"Alla fine, è andato tutto bene." 
"Sì." Concorda Teuk. "Per fortuna...spero che non litighino mai più, perchè sul serio mi verrà un infarto." 
Getta la testa sul cuscino alle sue spalle. Siwon ridacchia. 
"Non credo lo faranno...credo abbiano capito che non possono stare lontani." 
"Speriamo." 
Cala il silenzio che Siwon rompe dopo poco. 
Bacia Leeteuk e poggia le mani ai lati delle sue spalle per non cadere dal divano. 
"E...tu?" 
"Io cosa?" 
"Hai capito che non puoi starmi lontano?" sussurra. 
Il biondo scoppia a ridere lasciando Siwon con una faccia stupenda. Gli avrebbe voluto fare una foto. 
Gli poggia le mani sul volto. "Aaah, ma quanto sei simpatico!" Gli tira una guancia. 
"Ahi!" 
Quando Teuk smette di ridere, Siwon riparte in quarta. 
"Leeteuk...seriamente..." 
Teuk lo guarda negli occhi. 
"...Mi hai perdonato?" 
Il più grande china il capo. Già...bella domanda. Ti ho perdonato? 
Lo chiede al suo cuore, che risponde perdendo un battito. 
Alza il viso rincontrando gli occhi che ha di fronte. 
Bacia quel dolce e pazzo ragazzo. "...Dovrei farlo?" 
"Io ti amo davvero." 
Quelle parole sono vere. Ormai Leeteuk ha imparato a capire quando l'altro mente o dice la verità. 
"Davvero davvero?" chiede ugualmente. 
"Davvero davvero." 
"E sparirai di nuovo?" 
Siwon scuote la testa. 
Leeteuk cambia improvvisamente argomento. "Ma quei due dove saranno andati?" 
Si porta un'indice alla bocca pensieroso. 
Siwon lo spinge facendolo stendere e cominciando a baciargli e leccargli il collo scoperto. 
Leeteuk geme. "S-Siwon...c-cosa fa...?" 
"Sssh, pensiamo un po' a noi ti va?" 
E quando Leeteuk sente le sue mani sul corpo e quella sensazione di piacere, non sa resistergli e resta zitto. 

 

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Capitolo 35
*** Don't let me go... ***


Don't let me go...


http://www.youtube.com/watch?v=jtX_G94t-b0


E' una sera piuttosto freschetta. Ed è strano in quanto la mattina è stata parecchio calda. 
Eunhyuk incrocia le gambe mentre  seduto gioca con dei fili d'erba strappandone, a volte, qualcuno. 
Si sente così malinconico, così strano. 
E' scappato, ancora
Tornerà stavolta, ma sente il bisogno di restare solo un momento, di capire bene cosa gli è successo. 
Si stende sul prato poggiando le mani sotto la nuca. E' nello stesso parco dove l'altro giorno giocarono a calcio.  
Sospira. 
Donghae, Donghae... 
Gira tutto intorno a lui. 
Mai avrebbe pensato di poter dipendere in questo modo da qualcuno. 
Pensa a sua madre. Alla sua famiglia. 
Non li ha neanche salutati per la fretta di staccare un attimo. 
Quel loro incontro è stato troppo...troppo. 
Così magico, particolare. Chiude gli occhi e rivede tutto. 
E' possibile provare tutte queste sensazioni in una sola volta? Si domanda. 
E' arrabbiato perchè...perchè be', non lo sa di preciso. 
E' triste perchè ha paura d'immagirarsi tutto. 
E' deluso da se stesso perchè non sarebbe dovuto fuggire così. Doveva fare di più. 
E' felice come non lo è mai stato perchè Donghae è tornato. Perchè si sono baciati, promettendosi amore. E' questo che hanno fatto vero? Ora resteranno insieme? 
"Se lo vuoi, Hyukjae. Se lo vuoi." 
Con la testa scatta verso quella voce. 
Deglutisce ad occhi sgranati vedendo Donghae calpestare l'erba e avanzare verso di lui. 
"Come...cosa..." Mormora imbarazzato. 
Mi leggi nel pensiero? 
Hae sorride. "Ti conosco così bene..." Si siede al suo fianco. Alza la testa ed osserva il cielo. 
Hyukie lo imita. "Sembra voglia piovere." Dice.  
Donghae lo fissa intensamente concentrandosi improvvisamente su di lui. Così fortemente che Eun si sente passato da parte a parte. 
Eppure, resiste. Regge il suo sguardo per interminabili secondi. 
"Che ci faceva Kibum sul palco? Perchè tu sei arrivato?" Quella domanda esce spontanea. 
Donghae ride. "Be'...io dovevo raggiungerti, lui voleva ballare all'inizio. Abbiamo fatto uno 'scambio' equo." 
Stavolta a ridere è il rosso. 
A proposito di capelli... 
"Stai benissimo biondo-rossiccio, l'avevo detto io." Gli prende una ciocca fra le mani esaminandola alla luce della luna. 
Hae alza un sopracciglio. "Io ho ancora qualche dubbio invece." si scosta. 
La risata di Eunhyuk, che gli è mancata tanto risuona nell'ambiente. 
Nel parco non c'è un'anima apparte loro ovviamente. 
"Perchè sei qui?" 
"Ho bisogno di un po' d'aria." 
"Anch'io..." Conclude Hae. Passa la mano su una piccola margheritina capitatagli sott'occhio. 
"Ma...questo posto non è nulla in confronto al nostro parco." 
Eun guarda il fiore. "E' ovvio...non c'è neanche bisogno di dirlo." 
Quel posto è veramente speciale, ha un significato, una storia alle spalle. Questo invece? 
"Dobbiamo parlare." 
Ecco, la tipica frase che ti fa perdere 10 anni di vita in un attimo. 
Ma è giunto il momento. 
Eun annuisce. 
"Eunhyuk...io ti amo." Inizia subito Donghae. Quel sentimento per lui è così grande che non può essere espresso con quelle semplici parole, ormai, dette da cani e porci. 
Il vento gli scuote i capelli. 
"Perchè te ne sei andato?" 
Eunhyuk lo guarda solo dopo essersi tormentato le mani. "Credevo fosse la cosa più giusta. Non riuscivo a gestire il nostro sentimento e...e..." il suo sussurro si spegne. 
"Io avevo bisogno di te. Avrei voluto ricordare con te...e invece l'ho fatto con questa." 
Si piega un po' di lato e tira fuori dalla tasca la lettera. E' appena sgualcita sia per le piegature e gli strappi che gli ha preocurato il rosso sia per tutte le volte  che è stata aperta da Donghae. 
Hyukjae sgrana per un attimo gli occhi che cominciano a riempirsi di lacrime. 
"Pensi davvero tutto ciò che hai scritto?" 
Eun annuisce preoccupato mentre le lacrime cominciano a rigargli il viso. 
"Hyukjae, guardami." 
Donghae vede l'altro così fragile e gli solleva il viso asciugandoglielo. 
"Allontanandoci, non risolviamo nulla. Penso l'abbiamo capito entrambi." 
Hyuk annuisce ancora. 
"Vogliamo...provare a stare insieme davvero? Solo io e te stavolta. Senza Ellie, Siwon, Leeteuk, Jin e chi più ne ha più ne metta." 
Hyukjae comincia a piangere copiosamente. 
"Io e te, solo noi." 
I singhiozzi di Eun lo fanno impazzire. 
Hyukjae singhiozza tenendo la testa bassa verso l'erba. Il respiro gli manca. 
Le lacrime che cadono a terra... 
"Ehy..." Sorride Hae commosso avvicinandosi ancora. 
Lo ripulisce. 
"Non piangere, va tutto bene." 
L'abbraccia forte. 
Eun si aggrappa a lui come non l'ha mai fatto. 
Il suo cuore a quel contatto impazzisce per la gioia. 
Batte al ritmo con quello di Donghae che lo accarezza con amore, un amore come non ne ha mai visto, che lo fa star bene fino a piangere come un bambino. 
"Donghae?" 
L'altro non risponde ma rimane attento. 
"Resta con me, non lasciarmi più andare via!" 
Hae sorride mentre una lacrima sfugge anche a lui. 
Non lasciarmi andare... 
Intreccia le loro mani. "Mai più. Ti terrò bello stretto, sappilo!" 
E in un attimo, la pioggia battente comincia a colpirli. 
Gli frusta il viso, il corpo ed i vestiti gli si attaccano addosso, ma che conta? 
Donghae lo bacia come se volesse portargli via tutte le cicatrici che gli ha causato. Come se volesse farsi perdonare per ciò che ha fatto. 
E Eunhyuk fa esattamente la stessa cosa. 
Inserisce in quel contatto tutte le speranze che ha per la loro storia, per il loro futuro. 
"Non ti lascerò andare, no." 
Eunhyuk poggia la testa sulla sua spalla mentre sono ancora abbracciati. Riprende fiato mentre le sue lacrime si mischiano alla pioggia che le porta via. 
Sì. Andrà tutto bene. 
 

 
 
Eunhyuk è bagnato dalla testa ai piedi. Anche Donghae lo è. 
Si è lasciato guidare, ed ora si ritrova davanti al teatro. 
"Perchè siamo qui?" Domanda senza lasciare la sua mano. 
Hae alza le spalle indifferente. Non gli dice nulla. 
Sulla soglia Eunhyuk vede la sua famiglia. Gli brillano gli occhi ed Hae lo lascia poco prima che corra dritto verso di loro. 
Lo guarda con un sorrisetto. 
Si va a riparare dall'acqua, ma va nella direzione opposta di Hyukjae. 
Si siede, aspetterà lì. 
Ora tocca a te. 
 
Hyuk stringe forte sua madre, suo padre e sua sorella che non fanno altro che congratularsi. 
"Ma...che fine avevi fatto?" Chiede la sorella tirandogli la guancia. Le scompiglia i capelli in risposta. 
La madre lo guarda serio "Perchè mi avevi detto che Donghae non sarebbe venuto?! Siete stati mervaigliosi!" 
Emh...lunga storia. 
Il padre annuisce. "Davvero, complimenti. Ce l'hai fatta figliolo." 
Lo stringe ancora. 
"Grazie papà..." 
Si volta per far venire là anche Donghae ma non lo trova. 
"Ma dov...?" 
"Hyukjae?" 
Appare il coreografo a richiamarlo. 
E...oh cavolo. 
Accanto c'è...c'è...c'è l'uomo che potrebbe offrirgli l'iscirzione per la scuola che in assoluto predilige fra tutte. 
Comincia a sudare freddo. 
"Potresti venire un attimo?" 
La madre gli da una pacca sulla spalla, il padre gli da un sorriso, mentre la sorella gli da una spintarella. 
Avanza titubante. 

 
Sono in una stanza, da soli. Cerca di guardare il volto nell'uomo, ma non vuole sembrare indiscreto o maleducato nel fissarlo. Da quel poco che può vedere, è rilassato. Dovrebbe essere una cosa positiva. 
"Ti ho visto ballare." 
Ma dai. 
"E devo dire, che hai spiccato fra gli altri. Tu e l'altro ballerino ... Lee..." 
"Donghae?" 
"Esatto." 
Sorride inebedito. Il cuore perde un battito. Insieme funzioniamo alla perfezione... 
Fanno qualche passo avanti. "Che impegni hai per il futuro caro Hyukjae?" Gli cinge le spalle con un braccio. 
Guarda a terra. "Non lo so..." 
"Perfetto. Vieni da noi." 
spalanca la bocca. 
"C-Cosa?" 
"Hai capito. Vieni nella nostra scuola, se ti va." 
E' vero. Gliel'ha chiesto.  
Questo significa che Eun ha ballato bene, che i suoi sforzi hanno dato i suoi frutti! 
Deglutisce. Prova a parlare ma gli mancano le parole. 
Boccheggia alzando lìindice della mano. 
L'uomo ride. "Tranquillo, puoi pensarci ovviamente." 
Gli si ferma di fronte e gli da un biglietto da visita. 
Eunhyuk lo prende fra due dita esitante. 
"Qui c'è il mio numero, chiama." Gli da le spalle. 
E Donghae? 
Come se lo capisse mentre si allontana si volta di nuovo a guardarlo. "E parlane anche col tuo amico." 

 
Donghae sente freddo. I vestiti sono ancora umidi. Trema ma non gli importa. Quando arriverà Hyukjae passerà tutto. 
La sua famiglia, gli passa dietro. 
Non se ne accorge all'inizio, li vede quando la dolce voce della madre lo richiama. 
Si volta e li saluta. 
Si avvicinano. 
"Caro!" 
"Salve." Sorride timido. 
"Ma...sei tutto bagnato, cosa ti è successo? Dove sei andato con Eunhyuk?" 
"Abbiamo fatto una passeggiata e... ha cominciato a piovere." Infila le mani in tasca. 
"Torna a casa, prenderai freddo no?" Gli suggerisce la sorella. 
A guardarla, pare di vedere Hyukjae. Si assomigliano davvero tanto e nel notarlo Hae sorride. 
"Non preoccuparti, vado subito." 
"D'accordo." 
Il padre, un uomo imponente eppure dallo sguardo dolce gli lancia un sorriso. 
"Complimenti per prima." 
"Grazie mille signore." 
Un fulmine in lontananza li riscuote. 
"Vuoi un passaggio con la macchina?" 
Per dove? Quando è partito ha fatto tutto di fretta, non ha pensato ad un posto dove stare... 
"No, davvero. Saluto Hyuk e torno da solo." 
La madre, gli lancia uno strano sorrise ed il cuore di Hae inciampa. Che lei sappia...? 
"Umh...lasciamolo stare! Buonanotte." 
"Buonanotte, sogni d'oro." Risponde gentilmente inchinando il capo. 
Li guarda andar via e sospira. 
Bbrr... 
Una figura, appartata su una panchina lo chiama. "...Mamma?" 
Corre da lei. "Ma...mamma cosa fai qui?!" 
"Credevi forse che non sarei arrivata?" Lo guarda male alzandosi. "Non sarei mai potuta mancare...sono così fiera di te." 
Hae trattiene la mano che gli accarezza il viso. "Madre...quando sei partita?" 
"Un giorno fa...ma non importa. Dimmi almeno una cosa, dimmi che stai insieme a Hyukjae perchè se dopo questo macello siete ancora al punto di partenza sei, anzi, siete da prendere a schiaffi." 
Donghae arrossisce. "Ma cos...che dici?!" 
Alla fine...ora stanno insieme? Cioè, sono fidanzati? Non lo sa. 
La madre guarda alle sue spalle. "Senti, io scappo. Ti lascio ai tuoi amici. Ci rivediamo a casa!" Fa per andarsene. 
Donghae non la capisce è una donna dalle mille sorprese! "Ma dove vai ora?!" 
"Va da lui!" 
Ride mentre la guarda allontanarsi. 
Non è possibile. 

Si strofina le mani lungo le braccia per scaldarsi, quando Hyun lo stringe forte. 
"Ma ciao!" 
"E-EHY!" 
Lo rimette giù. "Però, mi hai bagnato tutto." 
"Eehh..." 
Ma cos'è la serata degli incontri? 
Si sente un po' in imbarazzo, non ha tutta questa confidenza con lui. 
"Sei stato grande. Siete fatti per stare insieme." Gli da di gomito e arrossisce ancora. Si vede così tanto che si amano?  
In quel mentre, la testa di Hyuk fa capolino dalla porta. 
"Uh-uh...ti lascio." 
Così com'è comparso, il ragazzo sparisce. 
Donghae non lo ascolta preso com'è dalla strana espressione di Eunhyuk. 
Si avvicina. 
"Oh..." Dice Hyuk guardandolo. 
"Allora?" 
Donghae lo sa, ha ricevuto un'offerta. 
Gli sudano le mani. Ha fatto tanto per riprenderselo, e forse ora dovrà salutarlo ancora. Non ce la farebbe. 
Hyuk sospira mentre si tocca il collo nervoso. 
"Io..." 
Donghae non ce la fa. 
"Ti prego, dimmelo." 
Gli prende le mani fra le sue. 
Hyukjae gli ruba un bacio, nessuno li vede. 
"Mi hanno chiesto di entrare in quella scuola." 
Donghae trema. "E...allora?" Lo stesso fa la voce. 
"Allora...non lo so, allora devo scegliere." 
Donghae lo capisce. Si allontana. "Ah..." 
All'improvviso starnutisce. 
Eunhyuk si avvicina premuroso. 
"Forza, andiamo a casa o ci verrà qualcosa." 
Passa avanti e gli prende la mano, tirandolo fuori. 
Non nota la lacrima che solca il viso di Donghae. 

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Capitolo 36
*** At the end...I love you. (Everything it gonna be alright) ***


At the end...I love you.  (Everything it gonna be alright) 



Donghae richiude il suo armadietto dopo averci posato dei libri. 
Prima di farlo però, osserva la foto che c'è attaccata all'interno: lui e Hyukjae che sorridono felici. 
Non lo sa perchè, ma quella foto gli piace particolarmente. 
Forse perchè Leeteuk l'ha scattata all'improvviso e sono spontanei, o bhà. 
L'ha sfiorata con le dita. 
Tra poco deve raggiungere la sala 8 per il suo corso di danza moderna. 
Si poggia con la schiena agli armadietti e chiude un momento gli occhi lasciandosi colpire dai raggi del sole che entrano caldi dalla grande vetrata che ha difronte. 
 
 
"Allora sarai in quello accanto?" 
Hyun sorride guardando Hae ed annuendo. 
Si fermano, è il momento di dividersi, anche se per poco. 
Hyun è così rigido. Prende un bel respiro. "Vado, altrimenti non vado più." 
Li abbraccia forte, poi va verso il suo istituto. 
Dopo averlo guardato andare via, Donghae si volta dal lato opposto. 
Quell'imponente struttura gli fa battere il cuore. Sembra una di quelle costruzioni, di quelle scuole che si vedono nei film. 
Hyukjae gli prende la mano e lo guarda. 
"Sei pronto?" 
Sorride teso. 
Hae annuisce prima di ricevere un dolce bacio sulle labbra. 
E' passato quasi un mese dalla sera del musical, ci hanno pensato tanto a quell'offerta. 
Hanno passato notti sveglie a ragionarci. 
Hyukie aveva sempre detto "Se non vieni con me, non vado." 
E Donghae s'innervosiva. Lui non sapeva cosa fare ma non poteva permettere che il suo amato perdesse quell'opportunità. 
"Inizieremo tutto insieme..." 
Sorride all'affermazione del rosso. 
Sì, alla fine hanno mantenuto quei colori. E alla fine, si sono iscritti insieme. 
Si prendono per mano, mentre avanzano felici e speranzosi. 
 
 
Un po' è annoiato. Quel giorno frequenta corsi diversi da Hyukjae e non può stargli accanto. 
Si fa forza e coraggio pensando che si vedranno tra poco, manca solo un'ora. 
Si allontana dagli armadietti e sicuro attraversa il lungo corridoio per arrivare alla sua sala. 
 
 
 
Finalmente è finita. 
Si lascia sfuggire un sospiro. 
Le lezioni sono stancanti, lì le cose sono serie. 
Ma non importa se può stare con Eunhyuk tutto va bene. 
Fuori c'è solo lui, non c'è più nessuno. 
Il sole alle sue spalle sta calando, ormai è giunto l'imbrunire. 
Guarda l'orologio spazientito, non vuole più aspettare per vederlo. 
E ad esaudire le sue richieste silenziose, due mani lo stringono forte. 
Entusiasta si volta e abbraccia Hyuk. 
"Ehy." 
"Ehy ti sei dato una mossa!" 
Eun ride. "Scusa, l'insegnante mi ha trattenuto...Ma tu mi hai aspettato lo stesso, amoreee!" 
Gli accarezza il collo mentre Hae gli ruba un bacio. 
"Ti pare che me ne andavo?" Lo stringe ancora. "Non ce la facevo più senza di te." Gli sussurra godendo del profumo dell'altro. 
Hyuk accenna una risata scostandogli una ciocca di capelli. 
Donghae ricorda ancora quando hanno fatto l'amore per la prima volta, è stata la sera del loro primo giorno in quella scuola... 
 
 
 
"Che fai ancora sveglio?" 
Eunhyuk sobbalza, trovandosi l'altro di fronte. 
Arrossisce, scacciando dalla testa i pensieri che sta avendo e che da un po' gli ronzano in mente. 
Sospira mettendosi di lato. "E tu non dormivi?" chiede. Era davvero convinto che Hae fosse nel mondo dei sogni. 
"...No." 
Per un attimo, ha l'impressione che le cause della sua 'insonnia' siamo gli stessi. 
Non ce la fa più. 
E' così vicino...lo sente avvicinarsi. 
Si volta verso di lui e gli posa le mani sul petto. Hae non ha la maglia, e lui non riesce a non guardare quel bel fisico... 
Deglutisce. 
Viene baciato. 
"Che hai?" 
Alza a fatica lo sguardo e quando incontra il suo, davvero non ce la fa. 
"H-Hae...?" 
L'altro lo guarda preoccupato. Si avvicina ancora. "Stai bene, Hyukie?" 
"S-Sì...ma..." Sospira. "Fa' l'amore con me." 
Sono al buio sul letto, ma vede comunque che l'altro sgrana gli occhi. 
E' a bocca aperta. "E-Eunhyuk..." 
"Oh, ti prego." 
Preso dalla passione si alluga e comincia a baciarlo e mordere. 
Donghae un po' teso, si lascia trasportare... 
Si amano tanto ma non sono mai andati oltre, forse perchè credevano non ce ne fosse bisogno. 
Anche Hae poi si rilassa mentre le lingue si rincorrono. 
Il respiro comincia a mancare a entrambi. 
"E...Eunhyuk?" Ansima. 
Prende un attimo le distanze. 
"Non vuoi?" Chiede il rosso improvvisamente allarmato. 
Non sa come, ma è sopra Donghae ora, che nel vederlo così, coi capelli che gli ricadono in quel modo, un po' rosso, lo trova irresistibile. 
Sospira. 
Scuote il capo, riavvicinandolo ancora. 
Ogni tocco gli provoca una scarica che parte dallo stomaco e si diffonde in tutto il corpo. 
Cominciano a spogliarsi e lui sorride mentre Eunhyuk gli sfila anche i boxer e continua a baciargli il collo. 
Con le mani gli sfiora gli addominali e lo fa gemere. "D-Donghae..." 
Questo s'irrigidisce un po' quando Hyuk scende con le mani. 
"Donghae, hai paura?" 
Non risponde, tace guardando il soffito. 
Eun si ferma e si china a baciarlo delicatamente, soleticandogli le labbra. 
Stava annegando nella voglia di averlo, ma non voleva fare niente di sbagliato, neanche una mossa o uno sguardo di troppo.  
Donghae sorride, il fiato di Hyukjae gli sfiora il collo. 
"Non ti farò male, te lo giuro." Lo guarda serio l'amante. 
Deglutisce e finalmente se ne convince. 
Ritornano a baciarsi, a stringersi...ed è tutto così perfetto. 
Si sentono completi, ma completi davvero. 
Eunhyuk ripensa a quella volta con Ellie e gli viene voglia di prendersi a schiaffi. Quella notte è tutto diverso, 10 mila volte meglio. 
Il sapore dei baci di Hae gli fa capire che anche lui vuole qualcosa di più. 
L'accarezza interamente prima di entrare piano. 
Donghae apre la bocca respirando irregolarmente. 
Eunhyuk cerca di farlo abituare, ma muore dalla voglia di cominciare a muoversi. 
"V-vai ti prego..." 
E l'altro comincia a farlo. 
Hae geme continuando a sentire dolore. 
Hyuk si morde le labbra, anche lui è teso. 
Non voglio farti male... 
E' questo che lo ferma. 
Dalla bocca di Donghae cominciano a sfuggire gemiti, sospiri. Si sente ancora più preso. 
Iniziano a muoversi insieme, e comincia ad arrivare il piacere. 
"Aaah...Dio, Donghae!" 
"Eunhyuk, aah...continua!" 
Le spinte aumentano...le loro voci si sovrastano. 
Sulle loro labbra c'è un sorriso. 
Il piacere li invade, perdono la ragione. 
 
 
Un brivido gli percorre la schiena. 
"Hai freddo?" 
Ride alla domanda di Hyukjae. 
Scuote il capo e cingendogli le spalle con un braccio gli dice "Andiamo su." 
Avanzano e superano il cancello. 
Hyuk si stringe al suo petto e ne sente battere il cuore. 
"Donghae la sai una cosa?" 
"Cosa?" 
"Ti amo da morire." 
Hae ride. "Anche io amore, anche io." 
Camminano insieme fino ad arrivare a casa. 
                                                                                     -*-
 
 
 
E' passato un anno. 
Le cose, sono migliorate. 
Eunhyuk e Donghae sembrano innamorarsi sempre di più, ogni giorno. 
Ormai, si conoscono alla perfezione. 
Insieme passano i momenti migliori. 
Per quanto riguarda Leeteuk e Siwon, be', hanno superato le incomprensioni. 
Ora stanno insieme ufficialmente e vivono insieme. 
Quando Siwon gli ha chiesto tutto, è stato stupendo. 
E' stata una cosa davvero improvvisa. 
Eunhyuk e Donghae avevano deciso di fare un giro in centro ed avevano invitato i due che non vedevano da tanto. 
Leeteuk era sempre un po' distaccato, ma non resisteva al fascino e all'amore dell'altro. 
L'Eunhae era avanti quando all'improvvisero si erano voltati ed avevano visto Siwon fermarsi davanti Teuk, inginocchiarsi e prendergli le mani. 
Leeteuk aveva sgranato gli occhi. 
"Siwon, alzati!" 
"No." Aveva detto l'altro sicuro con voce ferma. 
Donghae aveva dato di gomito al suo Hyukie. 
"Park jung-su, ti amo. Come non ho mai amato nessuno. Ti sarò sempre accanto, lo sai. Ti donerò me stesso." 
Leeteuk era così a disagio! L'espressione che regnava sul suo viso, era indescrivibile. 
"Per questo, mi concederesti l'onore di restarmi accanto e...di venire a vivere con me?" 
Un po' di gente si era radunata al loro fianco formando un cerchio. 
Eunhyuk e Donghae se la ridono in attesa. 
Teuk era bordeaux, non parlava! Il rosso aveva temuto la sua reazione. 
Ma alla fine, aveva preso Siwon a forza e l'aveva tirato su. "Alzati, idiota!" 
E l'aveva baciato con foga davanti a tutti. 
E Donghae che aveva temuto che Siwon avrebbe potuto ricevere uno schiaffo! 
Si era levato un applauso, e i due si erano guardati con amore. 
"Siwon, sì. Ti amo anche io, voglio stare con te." 
Sentire quelle parole per Won doveva essere stato davvero importanti. 
 
Per quanto riguarda Hyun, è entrato anche lui in una scuola importante. 
Ha fatto pace col fratellino con la quale aveva litigato tempo fa. 
E cosa che ha lasciato gli altri di stucco, a quanto pare, sembra che tra lui ed Ellie ci sia del tenero! 
Pare anche abbiano intenzione di provare a condividere l'appartamento, ma Ellie è insicura. 
Tutto sommato, sono carini insieme. 
Donghae a quella notizia si è sentito sollevato. 'almeno non ci proverà più col MIO Hyukjae.' 
 
 
Kibum infine, ha avuto una piccola relazione con Minjong. 
Nulla di serio, la cosa è durata si e no una settimana. 
Lui è tornato a casa ma prima Hyukjae l'ha ringraziato per essere stato accanto a Donghae e per averlo portato da lui. 
 

                                                                                          -*- 
 
"Ehy, Donghae mi passi il sale?" 
"Certo, hyung." Riponde il ragazzo passandolo a Leeteuk. 
Ellie imbocca Hyun. "Ti piace tesoro?" 
Questo assapora. "...Sì!" Ne prende ancora contento. 
Eunhyuk sotto il tavolo intreccia la sua mano a Donghae che si volta per sorridergli e baciarlo. 
"Aaah, non a tavola!" 
"Sh, tu mangia Kibum!" Lo zittisce Teuk. 
I presenti ridono. 
"C'è da dirlo, siamo un bel gruppo." Minjong annuisce alle sue stesse parole. 
Con la coda dell'occhio tiene sempre puntato Kibummie. 
Umh...qui gatta ci cova... Pensa Hae. 
"Quant'è che non ci riuniamo tutti?" 
"Bella domanda Hyukjae...credo...4 mesi va?" Ellie si sistema sulla sedia. 
"Wau." commenta Siwon. 
"Ma ora siamo qui no?" Donghae sorridende. 
Leeteuk prende un po' d'acqua, ma Ellie spinge Kibum che a sua volta spinge lui. 
Il liquido si versa su tutta la tovaglia. 
Hyukjae si sposta indietro prontamente con la sedia per evitare di bagnarsi e dato che la sua mano è ancora unita a quella di Hae, per poco non gli stacca un braccio. 
"Ah, Hyukjae!" 
"Oddio, scusami amore!" 
Si avvicina, gli accarezza il braccio e lo bacia. 
"Tzè, ma guardali." Minjong poggia il mento sulla mano. 
"Emh...honey, ti stai bagnando tutta!" 
Min abbassa lo sguardo all'avvertimento di Kibum e quando lo nota scatta anche lei. 
"Aaah, Teukie sei sempre tu." Lo riprende Siwon. 
"Ma...Ehy! E' stato Kibum!" 
"Ma mi ha spinto Ellie!" 
La ragazza ride. "Io? Sono così tranquilla!" 
Hyun l'abbraccia. "Lasciate stare la mia donna." 
"Oh, e chi te la tocca." Alza le mani Hae. 
"Umh...questo pranzo è davvero buono." Approva Siwon prendendo un altro boccone e quindi tornando a mangiare. 
Leeteuk gli da uno schiaffetto dietro la nuca. "La cosa davvero buona è essere qui tutti insieme." 
Ed è verissimo. 
Donghae ed Eunhyuk si sentono così fortunati. 
Ora hanno tutto ciò che possono desiderare. 
Davanti al loro, il futuro splende come il sole che c'è quel giorno e che illumina la stanza. 
Oramai, i dolori sono sono un ricordo passato. 
Le loro mani si stringono ancora. 
Ti amo. 
Pensano entrambi. 
 
 

 
 
E...Ed è finita! 
....Io non ci credo. 
Sono arrivata fino alla fine! 
Inanzi tutto, perdonate il finale. Non era così che lo volevo, ma sono sommersa da impegni, perciò alla fine ho deciso di non modificarlo. 
Che dire...
Spero che la storia sia piaciuta! 
Ringrazio vivamente chiunque l'abbia letta, inserita fra le seguite/preferite/ricordate! :'3 
E un ringraziamento particolare a voi che avete recensito. 
Se non ci voste state voi ad appoggiarmi e a spronarmi probabilmente non sarei qui. Grazie per ogni parola scritta, per ogni consiglio, commento, opinione. 
Non ho parole per dirvi quanto vi adori! <3 
Mi sono affezionata a questa FF e a tutti voi, perciò mi dispiace davvero doverla lasciare. 
Ma...come si dice? 
Tutte le cose belle finiscono! 
E almeno per me, questa cosa è stata davvero bella. 
Non so più cos'altro aggiungere. Meglio che vada... 
Ancora grazie! <3 <3 

Alla prossima, un bacio ^^ 

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