D.Gray Exorcist

di _hicchan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo
Era estate, le lezioni erano appena finite e l'unica cosa che in quel momento Rin Okumura desiderava era un ghiacciolo, alla menta possibilmente. "Come se l'afa estiva non bastasse" pensò Rin "devo pure esercitarmi a controllare le fiamme." Sbuffò. Era arrivato al negozio, ma purtroppo era chiuso. "Chiuso per ferie" diceva il cartello. Ferie. Vacanze. Chissà se suo fratello l'avrebbe lasciato partire per un po'. Due settimane, non di più, giusto per staccare la spina, per poi ricominciare subito dopo. "Utopia" si disse, e iniziò a tornare al dormitorio.
 
Nel frattempo, nella stanza di Rin e Yukio
Yukio stava lucidando le sue pistole, prestando molta attenzione ai dettagli. La canna andava pulita bene, controllando che non ci fosse niente incastrato dentro. Il grilletto aveva un trattamento a parte, era molto sensibile, perciò fece attenzione a non applicare troppa forza.
"Yo!" Una voce alle sue spalle lo spaventò, e Yukio premette il grilletto.
"Shura! Per fortuna che la pistola era scarica! Ma non sai fare le cose normalmente?"
"Mmm, no" rispose lei, piazzandosi di fronte al ventilatore.
"Spostati da lì, Shura" protestò Yukio "Stai coprendo tut-"
Fu allora che notò i vestiti - se così si potevano definire - dell'avvenente esorcista. Nonostante andasse in giro tutto l'anno in reggiseno e pantaloncini, in quel momento stava indossando un perizoma e una fascia che copriva soltanto il minimo necessario. Per di più, sventolava qua e là un ventaglio di pizzo, che poi metteva a posto nel sigillo dove teneva la sua spada. Yukio diventò paonazzo.
"Yukio, dovresti seriamente prendere in considerazione l'idea di far installare dei condizionatori, qua. Guarda, persino tu sei diventato rosso dal caldo!"
"Sono diventato rosso per un altro motivo" pensò Yukio "Comunque", continuò, "Perché sei venuta?"
"Ah, già, Mephisto mi ha detto di dirti di prepararti perché ha organizzato un campo estivo per i ragazzi. Io e te faremo da accompagnatori. Ci stai?"
"Ho altra scelta?" sospirò Yukio, rassegnato. "Ma per favore, mettiti qualcosa di decente!"
"Sì, sì, agli ordini" rispose Shura passivamente.
Yukio si sedette. "E dove si svolgerebbe esattamente questo campo estivo?"
"Presso un associazione dove lavora un mio vecchio amico... a quanto pare però facciamo un lavoro molto simile, e quando Mephisto è venuto a sapere che ci conoscevamo... beh, ha insistito per fare questa cosa."
"E dove si trova questa associazione?"
"Boh, non me l'ha detto. Mi ha detto di seguire questo cosetto qui" e indicò il piccolo animaletto alato che svolazzava fuori dalla finestra "A quanto pare è un golem"
"Interessante" commentò Yukio osservando lo strano essere. "Va bene. Quando si parte?"
"Domani. Tu e Rin preparate i bagagli e vediamoci domani mattina qui di fronte alle sette. Okay?"
Yukio non ebbe il tempo di rispondere che entrò Rin.
"Uff, il negozio era chiuso" disse, trascinandosi la bocca per terra "fa troppo caldo"
"Tieni, usa questo" Shura tirò fuori il suo ventaglio e lo porse a Rin.
"Grazie, Shura-saaan....... eh? Shura? Che ci fai qui?"
"Sono venuta a dirvi di prepararvi. Domani partiamo per un campo estivo"
Rin urlò dalla gioia "V-A-C-A-N-Z-E!"

Bene, questo era il prologo, quindi non succede niente di particolare.
_hicchan

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Capitolo 1
"Ma allora lo sapevi dove dobbiamo andare" protestò Yukio appena arrivato. Il luogo dove la fantomatica associazione dell'amico di Shura era situata era improponibile: chi diavolo sarebbe mai andato a vivere - e tantomeno a lavorare - sul cucuzzolo di una montagna? Se era vero che i loro lavori erano simili, un edificio in un posto del genere avrebbe sicuramente attirato parecchia attenzione.
"Forse sì, forse no" rispose l'esorcista, che guidava il gruppo attraverso un'inferriata che dava l'aria di essere molto antica. Si girò verso gli studenti e, dopo averli squadrati uno per uno, disse: "Allora, non so cosa dire, non sono molto brava con le parole, perciò... Vabbè, in pratica questo è l'Ordine Oscuro, dove passerete queste vacanze" iniziò a spiegare Shura, indicando la struttura alle sue spalle. Era una torre molto alta e altrattanto cupa, che dava l'aria di essere un po' diroccata. "I membri sono anche loro degli esorcisti, anche se usano tecniche e metodi un po' diversi dai nostri."
Quell'ultima affermazione fece incuriosire i ragazzi, in particolare Bon, che chiese: "In che senso 'diversi'?"
"Eheh... lo vedrai presto" rispose Shura, con un sorriso maligno sulle labbra che lo fece trasalire.
"Voi aspettate qui" intervenne Yukio "mentre io e Shura andiamo a presentarsi. Rin, per favore, evita di combinare casino". Renzou, Konekomaru e Bon ridacchiarono sotto i baffi.
"Perché incolpi sempre me!?" sbuffò Rin, sentendosi chiamato in causa.
"Diciamo che ti conosco bene" rispose il fratello, a tono. Detto questo, lui e Shura varcarono il portone.
Rin si buttò per terra: il viaggio lo aveva veramente stremato. Bon, Renzou, Konekomaru, Shiemi, Izumo: erano venuti tutti.
"Allora, secondo voi, che tipi saranno quelli che vivono qui?" domandò l'aspirante esorcista con il ciuffo biondo.
"Io spero ci siano ragazze carine!" esclamò Renzou.
"Sei sempre il solito" commentò Konekomaru. "Io mi immagino degli impiegati stressati che vivono grazie al caffé"
"Ma dai!" e scoppiarono a ridere.
 
Poco lontano
"Che te ne pare dei nuovi arrivati?"
"Mah, sono tutti dei mocciosi. Uno vale l'altro."
"Davvero? Beh, però quello con la spada sembra un tipo interessante... Sono curioso di vedere la sua abilità nell'usarla. Non la pensi anche tu così, Kanda?"

Questo è l'inizio della storia vero e proprio. So che è breve, ma proverò ad impegnarmi di più nei prossimi capitoli. A presto,
_hicchan

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2

“Bene, allora vado” annunciò Kanda “Spero che quel moccioso sappia durare per più di qualche minuto, oppure me la prenderò con te, baka Usagi”
L’altro sorrise. Aveva dei capelli rosso acceso e una benda sull’occhio. “Dai, dai, non prenderla così seriamente!” Kanda sbuffò, e saltò giù dall’albero su cui erano appostati. “Andiamo, Mugen”
 
“Uffaaaaaa ma quanto ci mettono quei due?” Si lamentò Rin. Erano passati una ventina di minuti da quando Shura e Yukio erano entrati nella sede dell’Ordine Oscuro, e ancora non erano usciti. L’auto-proclamato futuro paladino si stava annoiando, e aveva iniziato a giocare con la sua coda.
“Quel ragazzo ha una coda?” pensò Kanda, che si stava avvicinando furtivamente. “A quanto pare ci sarà da divertirsi” Abbozzò un sorriso. Innocence, attivazione. Prima Illusione: Insetti dell’altro mondo. Uno sciame di insetti si abbatté su Rin e i suoi amici.
“Ma che diav-” Una figura alta, dai capelli lunghi si era materializzata in mezzo a loro. “E tu chi saresti?” chiese Bon, riparandosi con le braccia dai proiettili viventi che gli venivano lanciati contro.
“Yu Kanda, esorcista dell’Ordine Oscuro. E sono qui per passare il tempo.” Esorcista? Ma che stava dicendo? Che cos’era allora questo Ordine Oscuro? “Tu, con la spada e la coda” indicò Rin con la sua Mugen “vieni qui.”
Rin si alzò e afferrò la fodera della Kurikara. “Che cosa vuoi da noi?” chiese quasi ringhiando.
“Ve l’ho detto, voglio passare un po’ di tempo con voi. Combattendo.”
“Allora hai scelto il tipo giusto per farlo” ribatté confidente Rin.
“Mph, lo vedremo” e si scagliò contro di lui. Rin impugnò l’elsa della spada, e iniziò ad estrarla, ma Shiemi lo bloccò. “Fermati Rin” lo implorò “Se il Vaticano scopre che le tue fiamme sono andate di nuovo fuori controllo, ti condanneranno a morte!”
“Ma se non lo scoprirà non succederà, giusto?” fece l’occhiolino, e finì di tirare fuori la spada fiammeggiante appena in tempo per bloccare il colpo scagliato dall’avversario.
“Che spada interessante” commentò Kanda, “E’ questa la tua Innocence?”
“Non so di cosa tu stia parlando, ma so che queste sono le fiamme blu che ti sconfiggeranno!” Rin attaccò, e il soprabito del suo opponente prese fuoco, così fu costretto a toglierlo.
“Odio ammetterlo, ma a quanto pare Lavi aveva ragione. E dire che volevo andarci leggero. Lama della Seconda Illusione: Nigen” Un’altra spada iniziò a formarsi nella mano libera. “Piacere di averti conosciuto, moccioso”
Proprio quando mosse il primo passo, un urlo indecente lo fermò.
“Kandaaaaaaaaa fermati subito!” Komui Lee stava correndo come un pazzo, urlando a squarciagola. Quanto lo irritava la sua voce! Preannunciava solamente guai. Il direttore si aggrappò alla sua veste e iniziò a scuoterlo. “Che ti salta in mente Kanda? Attaccare così i nostri ospiti è veramente scortese” e indicò con la testa il gruppo di Rin e i suoi amici, che di fronte a quella scena quasi pietosa non stavano capendo niente. Il folle scienziato si alzò e continuò a parlare. “Piacere sono Komui Lee, il supervisore della sezione europea dell’Ordine Oscuro. Un avvertimento: NON toccate Linalee” disse con una faccia assatanata “Spero che vi troviate bene qui”
Nel frattempo erano usciti anche Shura e Yukio, che guardava il fratello con un’aria di rimprovero. “Rinfodera la spada, sai che non ti è permesso usarla liberamente finché non avrai imparato a gestire completamente le fiamme” Per tutta risposta Rin lo scimmiottò, ma alla fine obbedì. Insieme a loro era no usciti un ragazzo dai capelli bianchi (albino? Si domandò Bon) e una cicatrice sul volto e una ragazza dai capelli neri.
Fu Shura a iniziare le presentazioni. “Io sono Shura Kirigakure, esorcista di classe Superiore. Piacere mio” sembrava stranamente sobria. “Piacere, io invece sono Yukio Okimura, esorcista di classe Media, e questo è mio fratello Rin” continuò Yukio. “Hey, so presentarmi anche da solo!” sbottò Rin, offeso. “Sono Rin Okumura, attualmente di classe Esquire, ma futuro Paladino! E questo antipaticone accanto a me è, come ha già detto, mio fratello gemello”
“Caspita, o tuo fratello è un genio, oppure sei tu che sei un’idiota” commentò Kanda. “Piacere sono Yu Kanda, esorcista.”
“Tu, brutto-!” Shura bloccò Rin da andare a spaccare la faccia al tizio di fronte a lui. Ma chi si credeva di essere?
“Se volete farlo felice provate a chiamarlo per nome!” fece una voce proveniente da un albero.
“Ti ci metti anche tu, baka Usagi?”
“Hey, hey calma Yu. Ci sono ospiti” fece l’altro, atteggiandosi derio.
“Ospiti un corno, ti ho detto di chiamarmi Kanda!”
“Certo, certo Yu” lo liquidò l’altro. “Stavate facendo le presentazioni? Mi aggiungo anch’io! Piacere sono Bookman junior, ma potete chiamarmi Lavi” disse sorridendo. “E anch’io sono un esorcista”
Rin lo guardò meglio. Non si era sbagliato: quel tizio strampalato aveva dei capelli più rossi della sua insegnante e una benda sull’occhio. “Quei due laggiù invece sono Allen e Linalee” continuò, indicando quei due ragazzi che erano usciti con Shura e Yukio. “Così quella è Linalee” pensò Rin “Chissà che intendeva quel Komui Lee col suo ‘non toccate Linalee’”
Fu l’albino a presentarsi per primo. “Piacere, sono Allen Walker, esorcista” disse tendendo la mano a Rin e agli altri. Portava un guanto su una mano sola, la sinistra, il che era molto strano.
“Io sono Linalee Lee, anch’io esorcista. Per favore, non fatevi strane idee su mio fratello, non è come sembra!” continuò la ragazza. Renzo si fiondò a salutarla. “Ciao Linalee, io sono Renzo Shima, Esquire e compagno di classe di Rin” Dietro di lui si ergeva l’ombra di Komui Lee con in mano un trapano. “Ecco cosa intendeva”
“Fratellone, non c’è bisogno di arrivare a tanto” lo calmò la sorella, non dopo aver lanciato uno sguardo assassino al povero malcapitato.
Dopo di lei, si finirono di presentare anche Shiemi, Izumo, Bon e Konekomaru.
“Avete fatto un lungo viaggio dal Giappone” concluse il direttore “venite dentro: Linalee e gli altri vi mostreranno le vostre stanze e vi faranno fare un giro turistico. Io devo tornare a lavorare” sospirò “Ma se avete bisogno di qualunque cosa non esitate a chiedere! Sono qui per voi!”
“No direttore, lei vuole solamente una scusa per non lavorare” lo stuzzicò Allen.
“Voi non dovreste andare? Sciò, sciò!” Detto questo, il gruppo di casa mostrò ai nuovi arrivati la struttura – proibendo loro di entrare al terzo piano – e ognuno andò in camera sua.
“Shura, giusto? Potrei avere due parole con lei?” Il direttore Lee la intercettò prima che iniziasse a spogliarsi, e l’esorcista lo seguì nel suo ufficio.
Non appena si furono accomodati, iniziarono a parlare.
“Allora, signorina Shura. Potrei sapere chi conosce lassù in alto che ha permesso questo campo estivo?”




Eeeeeeh, chi sarà mai l'amico di Shura? Non vi anticipo niente!!
Come promesso, questo capitolo l'ho fatto un po' più lungo, spero che anche i prossimi mi escano così T.T Scusate, ma ultimamente sono super impegnata, quindi spero di riuscire a scrivere il prossimo entro la prossima settimana, ma non ve lo posso assicurare xD Un bacio,
_hicchan

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 3

Di solito, Komui Lee non prendeva impegni prima delle 12. Non perché fosse semplicemente pigro, ma perché passava le notti a fare esperimenti più o meno leciti e finiva per andare a dormire quando gli altri si svegliavano. Era per questo che tutti si giravano verso di lui nel vederlo camminare alle sette di mattina.
In realtà, quel giorno non era proprio andato a dormire; il colloquio con quell’esorcista lo aveva tenuto impegnato fino a tarda notte, dopo aver commesso il fatale errore di chiederle se desiderava una birra o qualunque altra cosa da bere. “Mai più” si ripromise a sé stesso.
Entrò nella mensa, e anche lì liquidò con indifferenza tutti gli sguardi che gli venivano rivolti. “Ma salve direttore Lee!” Jerry, il cuoco, pur essendo dall’altra parte della sala, lo salutò, agitando con vigore le mani. “Che cosa ci fa qui così presto? Non l’aspettavo prima di pranzo! Se vuole qualcosa glielo preparo subito!” continuò, sempre gridando, motivo per cui tutti quelli presenti, compresi quelli che ancora dormivano in piedi, lo stavano fissando. Komui Lee ignorò il cuoco, e si avvicinò al suo obiettivo.
“Buongiorno Allen!” salutò energicamente. L’albino era l’unico del suo gruppo già seduto al tavolo. Arrivava sempre presto in modo che potesse fare in tempo a finire la sua valanga di cibo insieme agli altri.
“Buongiorno a lei *munch* direttore Lee” rispose masticando qualcosa. “Che ci fa sveglio a quest’ora? E’ forse malato?” chiese, ingurgitando una ciotola di qualcosa non ben definito.
“Ah, niente, non ti preoccupare, sto bene.” Forzò un sorriso. “Potrei parlarti un attimo, Allen?”
Il ragazzo alzò un sopracciglio, insospettito. “Tranquillo, non è niente di grave” Un altro sorriso forzato.
“Certo, mi lasci finire questo piatto e arrivo.” Ingoiò tutto d’un fiato gli ultimi sei takoyaki rimasti e si alzò, pulendosi la bocca con un tovagliolo. “Timcampi, ti lascio a fare la guardia alla mia colazione” Il piccolo golem capì, e iniziò a fare avanti e indietro davanti a quel tavolo, come una guardia.
Il direttore Lee accompagnò Allen in un’altra stanza in disuso della sede.
“Allora, di cosa mi voleva parlare?” il suo interlocutore sospirò, ricordando gli eventi della sera precedente. Ok, e ora da dove inizio?
“Allen, hai conosciuto la signorina Shura, no?”
“Quella coi capelli rossi?” Komui annuì. “Che per caso ti ricordi se l’hai già vista da qualche altra parte?”
L’albino ci pensò su un momento. “No, mai vista prima” scosse sconsolato la testa. “Perché me lo chiede?”
Qui inizia la parte difficile.
 
La sera precedente, ufficio di Komui Lee
“Allora, signorina Shura. Potrei sapere chi conosce lassù in alto che ha permesso questo campo estivo?”
Komui Lee arrivò subito al dunque. Prima chiariva quella faccenda, meglio era.
“Uhn? Vuol dire che non lo sa?” rispose quella, inclinando leggermente la testa. “Pensavo che il suo livello di accesso alle informazioni fosse un po’ più alto.” Il direttore ignorò quella frecciatina velatamente offensiva, e rabbrividì osservandola scolare la sua terza birra. “Glielo dirò, tanto non è un segreto la mia amicizia con Mari-chan” Komui Lee deglutì. Aveva sentito bene?
“Mi scusi, ma con ‘Mari-chan’ intende il generale Marian Cross?”
“Proprio lui. Non sapevo fosse così famoso all’interno del suo lavoro.”
E’ impossibile non conoscerlopensò.
“Ah… Ahahahahahaha!” scoppiò a ridere. “Mi scuso per averla disturbata! Non pensavo fosse una sua amica!” Se questa è davvero una sua amica, è meglio starle alla larga. Non voglio ulteriori guai.
“Allora mi tolga un’altra curiosità: perché uno dei vostri apprendisti ha una coda?”
Shura si alzò, e avvicinò il suo viso a quello del direttore. “Senta, può farmi tutte le domande che vuole, ma a quelle riguardante quel ragazzo non risponderò” disse, con un’aria minacciosa. “E’ pericoloso ficcare il naso nei segreti del Vaticano” Segreti Vaticani? Ma chi diavolo*é quel ragazzo?
A Komui Lee sfuggì una risatina nervosa. “Non c’è bisogno di scaldarsi tanto, bastava dirlo!” Se magari non avesse bevuto tutto quell’alcool…
“Vedo che è una persona intelligente” ribatté compiaciuta. “Bene, allora direi che posso andare ora, no? Buonanotte direttore Lee” si congedò, lanciando un occhiolino all’impossibilitato direttore. Stavo seriamente pensando di stare per morire.
 
Al nome del suo maestro, Allen iniziò a sudare freddo. La sua mente si riempì di oscure memorie, che il ragazzo credeva di aver seppellito per sempre. Conti a nove cifre e amanti infuriate spuntavano fuori da tutte le parti. Di fronte alla reazione del ragazzo, il direttore si chiese se aveva fatto bene a raccontare il suo incontro al ragazzo.
“Quel nome mi perseguiterà a vita” disse l’albino, inginocchiato per terra con la testa fra le mani.
“Suvvia, non è niente di grave. Pensavo volessi avere qualche notizia sul tuo maestro” provò a consolarlo, ma le sue buone intenzioni vennero scaricate nel water dall’occhiata lanciata da Allen.
Il ragazzo si alzò. “Ho bisogno di cibo per dimenticare. Vado a finire di fare colazione. Arrivederci direttore!” uscì dalla porta, ma dopo poco rientrò. “Ah, mi sono dimenticato di dirle che il mio occhio ha notato qualcosa di strano nei nuovi arrivati” Il direttore Lee fu improvvisamente interessato. “Che intendi con ‘strano’? Erano Akuma?”
“No, non erano Akuma, erano umani. Cioè tutti lo erano, tranne due di loro, i due fratelli. Sembrava come se un’aura nera li circondasse, però non so dirle cosa fosse di preciso, è la prima volta che vedo qualcosa del genere.” Il suo stomaco borbottò. “Ora devo proprio andare, direttore. Ci vediamo dopo!” salutò uscendo di corsa dalla stanza.
“Avvertimi se scopri qualcos’altro!” gli gridò dietro il direttore.
Coda. Segreto di Stato Vaticano. Aura nera. Ma davvero, chi diavolo* era quel ragazzo? E non solo lui, anche il fratello; Allen l’aveva vista provenire da entrambi. Cosa significava quel dettaglio? A Komui Lee sfuggiva qualcosa, ma non seppe dirsi cosa. A quanto pare questa scuola è molto più di quel che appare.
 
 
*Sì, è fatto apposta xD


Avevo detto la prossima settimana? Mi son sbagliata. Non potevo prevedere che mio fratello prendesse la varicella e che i piani per il week-end finissero scaricati nel water come il tentativo di Komui per sollevare il morale di Allen xD Ma appunto, guardiamo il lato positivo: il capitolo è uscito prima, no?
Spero vi sia piaciuto, un bacio,
_hicchan

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


Capitolo 4

Rin si grattò la testa. Quell’orologio doveva essere rotto. Lo doveva essere per forza, non potevano essere le nove e mezza di mattina. Si sarà fermato ieri sera pensò il ragazzo. Per sicurezza controllò l’orologio nel corridoio. Anche quello segnava le nove e mezza. *Tic* Nove e trentuno. Merda. Si infilò i pantaloni di fretta, afferrò una camicia macchiata di sugo e saltò nelle scarpe, in ritardo come al solito. Si infilò la camicia scendendo le scale, con dubbi risultati. Evitò di passare per la mensa e si fiondò direttamente al luogo dell’appuntamento.

Spalancò la porta, e tutti si voltarono a guardarlo.

“Ehm… scusate il ritardo?” disse accennando un sorriso.
“Sei senza speranze” commentò il fratello.
“Suvvia, non ti preoccupare!” si intromise il direttore Lee “Non sei l’ultimo. Manca ancora una perso-”
“SCUSATE IL RITARDO!” Quello dai capelli rossi e la benda sull’occhio entrò di corsa nella stanza, finendo contro Rin.
“Tsk, baka Usagi” (vi lascio indovinare chi l’ha detto xD)
“Bene, ora che ci siamo tutti, posso iniziare” Komui Lee iniziò a parlare. “Innanzi tutto vi presento due membri dell’Ordine Oscuro che ieri non sono potuti essere presenti. Lei” indicò l’angolo più cupo della stanza “è Miranda Lotto, e accanto a lei c’è Aleister Crowley III.” Il tipo sembrava un vampiro, e la donna sembrava la gemella di Yzma de “Le follie dell’imperatore”. Che allegria!
“Detto questo” continuò “vi spiegherò, con l’aiuto del professor Okumura, le principali differenze tra i nostri lavori di esorcista.”
“Grazie, direttore Komui. Allora, noi per combattere utilizziamo…”
Seguirono due lunghissime e noiosissime ore di teoria, interrotte ogni tanto dai brontolii dello stomaco di Rin.
“Bene” concluse il direttore “potete riposarvi per qualche minuto. Nel frattempo, verranno decise le coppie per l’allenamento.”
Rin si lasciò cadere sul tavolo. Aveva fame! Cosa avrebbe dato per qualcosa da mangiare…
“Hey, ne vuoi un po’?”
Il ragazzo si girò. Quello arrivato dopo di lui gli stava offrendo metà del suo panino. Rin lo osservava con occhi famelici.
“Davvero posso?”
“Certo!”
Rin non fece complimenti, e si gettò sul cibo. “Fah feh fuoniffimo!” [Ma è buonissimo!]
“Lo so, la cucina di Jerry è la migliore. Faccio sempre tardi la mattina, così a cena gli chiedo sempre se mi può fare un panino in più.”
“Grazie, ehm… come ti chiami, scusa?”
“Ahahaha, non ti preoccupare. Io sono Lavi.”
“Ah, Lavi, già. Io sono…”
“’Rin Okumura, attualmente di classe Esquire, ma futuro Paladino!’”
Rin rimase a bocca aperta. “Come fai a ricordarti parola per parola quello che ho detto?”
“Diciamo che ho una buona memoria” rispose l’altro.
“Ok, la pausa è finita, attenzione prego!” Yukio attirò su di sé gli sguardi di tutti. “Dopo una breve riunione, abbiamo deciso gli abbinamenti per l’allenamento:
Linalee Lee sarà in coppia con Shiemi Moriyama”
Per Renzo Shima fu un colpo al cuore.
“Yu Kanda sarà in coppia con Izumo Kamiki”
“Sgrunt” fu il commento di entrambi.
“Miranda Lotto sarà in coppia con Renzo Shima”
“No, la psicopatica no!” esclamò, con la faccia che sembrava uscita dall’urlo di Munch.
“Lavi sarà in coppia con Ryugi Suguro”
“Peccato” disse il Bookman a Rin “speravo di poter stare con te”
“Aleister Crowley III sarà in coppia con Konekomau Miwa”
Konekomaru tremava di paura. Un vampiro!
“e infine, Allen Walker sarà in coppia con Rin Okumura. Questo è quanto. Ora, avete fino all’ora di pranzo per conoscervi meglio e, se volete, iniziare ad allenarvi. Se doveste avere bisogno di qualunque cosa, venite qui da noi. Tutto chiaro?”
Ognuno annuì in silenzio, poi si alzò ed uscì dalla stanza.
Allen si avvicinò a Rin. “Ciao, io sono Allen Walker, ci siamo conosciuti ieri” disse,  porgendo la mano sinistra. Rin la strinse con diffidenza, quel guanto portato spaiato dava l’idea di nascondere qualcosa. “Piacere, io sono Rin Okumura” rispose il ragazzo con un sorriso. “Se non ti disturba troppo, posso farti una domanda?”
“Certo, chiedi pure”
“Perché porti un solo guanto?”
“Oh, beh, niente di che” se lo sfilò, mostrando il braccio mutilato “è solo che ho questa malformazione al braccio da quando sono nato, e non a tutti fa piacere vederlo. Tutto qui”
Rin ascoltò in silenzio, non sapendo cosa dire. Mephisto lo avrebbe di sicuro rimproverato per la sua scortesia.
“Ora posso farti io una domanda?” chiese l’albino.
“Spara”
“Perché hai una coda?”
Rin ci pensò un po’ prima di rispondere, non voleva mica violare ‘il segreto di Stato Vaticano”.
“Ecco, io… non sono ancora abituato a dirlo in giro… io sono un demone*”
“Akuma?”
“No, non quell’akuma che combattete voi. Sono due cose diverse” rispose, ricordando le poche cose che aveva ascoltato durante la lezione.
“Capito” annuì Allen. Ecco la risposta che cercavo. Lo devo dire a Komui.
“Posso chiederti però di non dirlo in giro? Sai com’è, i demoni non sono molto bene accetti dalle persone”
“Sta tranquillo, ti do la mia parola di esorcista” Mi dispiace Komui, ho dato la mia parola.
“Grazie mille! Senti, ti va qualcosa da mangiare?”
“Molto volentieri!”
I due si incamminarono.
 
Poco lontano, seguendo i due
Il golem squilava con insistenza, cosicché fu costretto a rispondere.
“Qui è l’ispettore Link, passo”
“Ispettore Link, come procede la situazione?”
“Niente di sospetto finora, capo”
“Lo sospettavo. Continua a tenerli d’occhio mi raccomando”
“Ricevuto. Passo e chiudo”
E ora, aspettiamo.
 
*Demone si dice ‘Akuma’ in giapponese


Sssssalve gente come va? Scusate il ritardo T.T Già vi avviso che anche per il prossimo dovrete aspettare un po', in quanto questa settimana c'è la comunione di mio fratello e avrò zero tempo libero :S Ringrazio Brilly_nya, Dhialya, legendaryfangirl, MingFu2 e Shiida the BlackLightning per aver deciso di seguire il mio deliri- ehm, la mia storia, e ringrazio risep4 per il suo sostegno: arigatou!
Un bacione,
_hicchan

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