Ricordi di una storia d'amore - Fred&Hermione.

di fredlove
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 - ***
Capitolo 2: *** 2- ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4- ***
Capitolo 5: *** 5- ***
Capitolo 6: *** 6- ***
Capitolo 7: *** 7- ***



Capitolo 1
*** 1 - ***



Poggiato contro lo stipite della porta, a braccia conserte, un uomo. Sulla trentina, alto, capelli rossoramato, occhi nocciola ed un accenno di barba. Una cicatrice, quasi invisibile sulla tempia sinistra.
Guardava, con affetto paterno, due gemelle ed un ragazzino.
Capelli boccolosi, color cioccolato ed occhi nocciola screziati d'oro, le gemelle se ne stavano sedute a gambe incrociate sul grande divano. Una leggeva, un libro. - preso dalla libreria della madre, sicuramente.
L'altra, giocherellava con le dita tra i capelli, sbuffando ogni tanto, o facendo minismorfie. Cercando qualcosa da fare. Leggere non era tra le sue maggiori ambizioni. - sicuramente preso da lui.
Spostò lo sguardo verso il ragazzino. Identico a lui, in miniatura, con l'unica differenza negli occhi. Dorati screziati di nocciola.
Il ragazzino, seduto vicino al tavolo, dondolando le gambe mentre beveva la sua terza tazza di latte e cacao. Guardava la madre, che con un occhio ai fornelli piegava veloce i panni puliti.
Sospirò e lei lo notò.
- tutto ok, amore?-
Annuì soltanto. - vi guardavo...-
Lei arrossì.
- papà – la ragazzina annoiata, attirò la sua attenzione.
- dimmi, Claire -
- sono Vivienne -
Con una smorfia divertita il padre la guardò - certo...Vivienne -calcò apposta il nome.
"Vivienne" sorrise apertamente - quando hai...capito che ti piaceva la mamma?-
- mi è sempre piaciuta...-
La donna sorrise, ma tornò a piegare gli ultimi panni, impilandoli l'uno sull'altro.
- Alain, non sporcare il tavolo, per favore -
- ok, mamy -
La ragazzina attirò nuovamente l'attenzione del genitore.
- nel senso...cioè, quando hai...- toccò il fianco della sorella - aiutami, non mi viene la parola giusta -
- tipo come hai attirato l'attenzione della mamma, o quando l'hai baciata per la prima volta...- la sorella, sempre con l'occhio che scorreva la lettura, pose le domande al padre.
- mh...vuoi sapere, come sono andate le cose...-
Ora anche l'altra ragazza prestava attenzione.
L'uomo guardò la donna, prima di passarsi una mano tra i capelli.
- hai iniziato a punzecchiarmi come al solito, caro -
- beh, te ne stavi sempre con un libro in mano! - borbottò.
- ci fosse un libro che ti ho visto in mano, invece!?- lo guardò lei - nemmeno le Fiabe di Beba il Bardo...-
Lui fece una smorfia - non leggo nemmeno del Quiddich...- poi si voltò verso le figlie - comunque vostra madre, se ne stava sempre con un libro in mano. Da quando ricordo di averla conosciuta. Sempre...così quel giorno, decisi. Trovarle un passatempo, migliore di un libro...-
- eh?!- la ragazza che amava la lettura, lo guardò stralunato - e ci sei riuscito?-
- non saresti qui, a domandarlo altrimenti...-
- papà, dai racconta...-
- nevicava...-

Flashback.



La neve, lenta e tranquilla, continuava a cadere da quasi due giorni. Ovattando ogni rumore esterno.
Eppure, non faceva molto freddo. All'interno della Tana, le stanze erano calde, vissute.
Fred Weasley sbadigliò annoiato, cosa strana e più unica che rara.
Di solito, lui ed il gemello, erano sempre in giro ad ideare nuovi scherzi, ma quel giorno George, aveva trovato qualcoda di pù interessante.
Uscire con la sua nuova ragazza,lasciandolo così in balia della più totale noia.
Scendendo al piano di sotto, entrò di filato in cucina, con l'idea di cercar qualcosa da metter sotto i denti.
Molly, però, aveva nascosto abilmente tutto ciò di commestibile, in vista della cena di quella sera. E sicuramente, all'ultimo minuto si sarebbe aggiunto qualche ospite.
Trovò soltanto un barattolo di biscotti friabili, all'uvetta, che lui detestava di principio. Con un verso malinconico, chiuse la credenza e passò in un'altra stanza.
E lì, sprofondata nella poltrona davanti al camino del salotto, c'era lei. La persona che adorava stuzzicare di più al mondo.
- oh, che novità! Hermione Granger, legge un libro!!!- esultò falsamente incredulo.
- ciao, Fred. Cosa vuoi?- gli domandò borbottando.
- come fai a sapere che sono io, Fred? - la guardò - non importa...lascia perdere...-
- Fred, ripeto. Cosa vuoi?- domandò, continuando a leggere.
- mi annoiavo, punto...- si era avvicinato, fermandosile di fronte.
- io sto leggendo, punto...-
- dettagli, Granger...-
- ed eccoti qui a punzecchiarmi, giusto?-
- dettagli...-
- sempre e solo, mentre leggo. Eh?-
- mh...dettagli superflui - le rispose prima di levarle il libro di mano.
- ma non hai proprio nessun altro da scocciare?Amici?Parenti?Serpenti velenosi? - chiese esasperata, lei. *
Voleva tornar a tuffarsi nella lettura del romanzo, e Fred che la disturbava, certo non era d'aiuto.
- mhm, no. Recarti fastidio, molto fastidio, è decisamente più divertente!- le sorrise a trentadue denti.
- posso riavere il mio libro, Fred?-
- altrimenti, ne va della mia incolumità?!- emise sarcastico. Dio, quant'era facile per lui battibeccare in quel modo con lei! -...dai, Hermy, basta leggere...-
- nemmeno per idea! - si alzò e cercò di riprendersi il libro.
Tentativo inutile, visto che Fred più alto le teneva il libro lontano.
- ti prego, Fred!!!-
- dimmi, Grangy...- disse apposta " Grangy" perchè lei lo odiava. Quanto lui, odiava essere chiamato Freddie.
- si, Freddie?-
- non hai un passatempo diverso, e migliore?!-
- per me, leggere, un passatempo migliore e piacevole...- borbottò. Prima di riprovare a ripendersi il libro. - e tu, oltre chiamarmi Grangy, che odio, e disturbarmi mentre leggo, non hai un'altro passatempo migliore? -
- ehm..potrei, ma George è con Angelina...-
- veramente è Giselle, con Angelina è finita di nuovo -
Fred rimase - uh..ti dai al gossip?! Comunque...- la guardò mentre esasperata cercava ancora di levargli il libro dalle mani.
Ecco l'altra cosa più unica che rara. Mai aveva tenuto, un libro in mano per così tanto tempo.
- comunque...questo mi piace molto di più! -
- sempre e solo mentre leggo! Perfetto come passatempo!-
- sai, Granger carissima...mi sorge un'idea. Una sfida....- calcò l'ultima parola - adori le sfide, no?-
- con te bisogna star attenti...- assottigliò lo sguardo.
- tre giorni, e troverò per te un passatempo meno noioso di un libro. Ci stai?-
- la posta in gioco?-
- per un mese, niente libri...per te. -
- ma io, se vinco, cosa ci guadagno?-
- ...leggerò io un libro...- emise serio.
Hermione scoppiò a ridere - tu, leggere un libro?!Perdi in partenza, allora!!-
Fred rimase un pò piccato - ehi, se voglio posso leggere un libro...-
- ok, se lo dici tu...in caso, ti consiglierò un romanzetto di 200 pagine. E' già tanto che resisti davanti ad una libreria, figurati per un mese! Sei totalmente, allergico ai libri...-
- sì, sì, hai ragione. Comunque, ci stai?- le porse la mano.
- accetto -


Fine flashback.


* La frase,la dice Manny il mammuth, a Sid il bradipo, nel 1. Era Glaciale. Mi sembrava adatta al momento. :)

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Capitolo 2
*** 2- ***




- così ho accettato - disse la donna -....ma è stato come stringere un patto con il diavolo!-
L'uomo sorrise - lo prendo come un complimento....- poi si rivolse alle figlie - così mi sono dato da fare...quando mi metto in testa un'idea, la porto fino al termine -
- dai, continua papy -
- beh...-

Flashback.


Il giorno successivo, di mattina, le andò incontro a passo veloce.
- origami, perfetto come passatempo -
- primo : so come si fanno gli origami, ci vuole concentrazione...e leggere le istruzioni...- lo guardò sorridendo.
Fred boccheggiò - non finisce qui -
- buona fortuna allora -
Il secondo giorno, entrò di filato nella sua stanza. Non tenendo conto che lei era appena uscita dalla doccia, quindi stava per levarsi l'asciugamano di dosso.
- Fred!Esci di qui!-
- scusa - richiuse la porta - ho trovato : cucina - e sorrise prima di riaprire la porta.
Come voleva confermare, Hermione ferma nella stanza, vestita di tutto punto.
- uh sei veloce...peccato, volevo vederti in intimo -
- non ci provare. Cucina?-
Lui annuì - non sei...esattamente portata nelle doti culinarie -
- Fred ti schianto se dici ancora un'altra parola riguardo...alla mia mancanza in quel campo - borbottò, ma sorrise - va bene...magari sì...-
- davvero?-
- sì, in fondo...poi ci vuole solo pratica, e ci sono i libri di cucina..-
- divertente...-
- riprovaci -
Il terzo giorno, era giunto. Nel mattino inoltrato, il ragazzo le si avvicinò.
- quiddich -
- lo odio, e non sono mai riuscita a star sulla scopa per più di un minuto -
- bene, allora accetta la sfida -
- sai che non lo sopporto...-
- ma sei una strega, devi saper volare! Ti insegno io...-
Hermione si spaventò - io, con te, sulla scopa? Mai!-
Fred fece labbro tremulo, facendola intenerire.
- se non trovi altro, fino a stasera....proverò con il volo....- lo guardò sorridere - ma solo se non trovi veramente altro -
- ok -
Così per tutta la giornata, di scervellò. Cosa che preoccupò maggiormente Molly.
- caro, tutto ok?-
- sì, sì...- poi vide Ginny che davanti allo specchio si passava il lucida labbra.
- perchè mi guardi?- lo interruppe la sorella.
- così. Sei bella...- le sorrise - comunque...i ragazzi odiano quei cosi...troppo appiccicosi..-
- ma è solo burrocacao....- lo baciò sulla guancia - visto? Comunque...ti serve un aiutino?-
- no, mi hai già dato l'idea giusta...- e cercò Hermione.
La trovò sotto il portico di legno, seduta sulla panca, con un plaid sulle spalle. Il libro aperto accanto, ma lei osservava l'intera distesa davanti a lei, coperta di neve.
- non hai freddo?-
- non molto... - aspettò che lui la raggiungesse - allora, sono curiosa. Trovato?-
- odii proprio volare?-
Lei annuì.
- comunque, sì. Trovato qualcosa che ti piacerà...-
- è nei limiti della legalità?-
- per chi mi hai preso? Sì, comunque...-
- mi fido...ma non farmene pentire -
Fred rimase interdetto per un minisecondo, poi sorrise - lascerai i libri per un mese?-
- se domandi, insicuro....-
- ti piacerà, ma abbiamo un patto...-
- rispetto i patti - lo guardò - mi piacerà, sicuro?-
- spero....-
- lascerò i libri per un mese...- lo strano luccicchio negli occhi del ragazzo, le dicevano di tirarsi indietro. Ma una sfida è una sfida. Anche se scendere a patti con Fred Weasley, era più pericoloso del salir su una scopa.
Lui annuì convinto.
- tanto convinto...forza, allora...-
Forse le parole, o forse la curiosità di lei, lo spinsero ad agire.
Si era chinato verso di lei, e l'aveva baciata. Dolcemente. Poi, lentamente interruppe il contatto.
- ...ho perso? Accetto la sentenza...-
- ...se ne sei convinto...-
Fu lei a sporgersi e baciarlo. Dolcemente, mentre lui le ricondava la vita con le braccia.
Gli passò una mano dietro la nuca, ed una mano sul petto all'altezza del cuore.
- sentenza ardua da accettare?-
- assolutamente - la ribaciò, prima che lei si staccasse - ehi -
- ti lascio nel dubbio...- prese il plaid da terra, e rientrò in casa.

Fine flashback.

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Capitolo 3
*** 3 ***



- wuaooo...- emisero le ragazze all'unisono - bello!-
Il ragazzo guardò il padre - ...ma ne eri già innamorato?-
- sinceramente...non del tutto -
Hermione, rimase un pò interdetta - non è ancora finita...mi sei corso subito dietro, al dir il vero...-
Fred la guardò - ci stavo, appunto, arrivando...-

Flashback.


La seguì in casa, fermandola.
- Hermione -
- sì?-
- non puoi...lasciarmi nel dubbio...e poi, hai dimenticato il libro...- glielo porse.
- Fred, quel libro l'ho letto milioni di volte. Te lo lascio, magari...prova ad aprirlo ogni tanto....- piegò il plaid e lo pose sul divano.
- non credo proprio...-
- non ti piace proprio, leggere?- lo guardò - ...però non ti ho detto se hai vinto, o perso...-
- ti ho baciata, tu mi hai ribaciato...-
- è solo un dubbio su cui puoi lavorare, sarà un bel passatempo per te... -
- tzè, ragazzina. Non mi conosci così bene!-
Lei alzò il sopracciglio, sinceramente curiosa. - ah, sì?-
- decisamente - la trasse a sè - e poi...ne ho appena trovato uno migliore....-
- più del punzecchiarmi e sfidarmi?-
Fred la guardò, serio negli occhi - decisamente...- la baciò veloce - direi che lo preferisco - e la baciò più lento, mentre la stringeva forte in vita.

Fine flashback.

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Capitolo 4
*** 4- ***




- quando, ti sei accorto che l'amavi?-
- beh...non lo so...di preciso. E' successo - guardò la figlia - nonostante, la maggior parte delle volte la baciavo a tradimento, lei faceva sempre finta di niente. Studiava, litigava con zio Ron, con Malfoy...e studiava. Poi...partì con zio Ron e zio Harry per la ricerca degli Horcrux...- guardò la moglie - temetti di non vederla più...- sospirò, prima di continuare - ... mi sono sentito così perso...-

Flashback.



Entrò veloce nella soffitta, dove sapeva che lei stava preparando ciò che poteva servirle.
Harry vicino alla finestra, Ron seduto sulla panca, che le passava dei libri.
Un'occhiata, ed il libro finiva su una pila. O su un'altra.
- Harry, Ron, mamma vi vuole un attimo giù. - guardò Hermione, mentre il cuore gli batteva forsennato - ora -
Come i due ragazzi lasciarono la stanza, chiuse la porta.
- non puoi andare -
- certo, che posso...-
- Hermione, ti prego. Non...ti rendi conto della situazione?!-
- certo - continuò a impilare libri - ho persino obliviato i miei genitori, me ne rendo conto benissimo. E so che Harry ha bisogno di aiuto...-
- ma...Hermione, è pericoloso. Dio, sai almeno in che situazione siamo?-
- in guerra. Serve il mio aiuto a Harry. Discorso chiuso. -
- no. Discorso ancora aperto...- la guardò - davvero non capisci?-
- è una guerra, Fred. Cosa c'è da capire? Vuoi ti dica che sono spaventata? Sì. Da morire...-
- allora resta qui...-
- a che scopo? Si combatterà lo stesso...-
- Hermione, ti amo. Ecco l'ho detto. Ti amo, e non voglio perderti. Non voglio vederti andar via, per non tornare più!-
Lei lo guardò - tornerò...-
- prometti?-
- non serve, con una guerra in corso. Si muore. -
- non mi interessa. Tu devi promettere che tornerai da me. - le mani sulle sue spalle, tenendola dolcemente ferma - promettimelo, Hermione -
- Fred - cercò di guardarlo negli occhi, ma aveva l'impressione di star per piangere.
- prometti -
- d'accordo, prometto - la voce le uscì incrinata e lui l'abbracciò.
- Merlino, quanto vorrei tutto finisse...- la stringeva, e parlava con il mento poggiato tra i suoi capelli - ti amo, quindi devi tornare. Me l'hai promesso...-
Lei annuì soltanto, prima di sollevare il viso e baciarlo.
- ti amo - le disse ancora, mentre la sovrastava sul letto.

Fine flashback.

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Capitolo 5
*** 5- ***




- ciò che successe, è privato - borbottò sorridendo, nel veder la donna rossa in viso.
- ok, ma vai avanti papy -
- è stato il mese più lungo della mia vita, quello lontano da lei. Non riuscivo a far nulla, senza pensar a lei. Preoccupandomi se stesse bene, o male. Evitavo categoricamente di pensare che fosse morta....almeno, fino a che non venen catturata con gli zii, e portata a Malfoy Manor.-
Fred prese una pausa, mentre si avvicinava alla moglie. Prendendole le mani, e baciandole i palmi con amore.
- quando dissero che erano stati catturati...mi sentì impotente - ammise - e peggio, quando seppi che era stata l'unica torturata...- la guardò negli occhi - mi sentii morire del tutto -
- sei stata torturata?- il ragazzino tremò nel domandarlo.
Hermione annuì - prima o poi, l'avreste scoperto....-
- zio Harry e zio Ron?-
- erano nelle celle del maniero...- disse lei.
Fred, la guardò - mi sa che ora tocca a te, raccontare...-
- temo di sì...-

Flashback.



Quando Harry e Ron erano stati trascinati via, lei li guardò, rassicurandoli.
Si aspettava qualcosa, ma fu Bellatrix Lestrange a levarle ogni dubbio.
La cruciò per qualche secondo, ma era come essere attraversati da mille lame taglienti. Cercò di resistere, fino che la mangiamorte non la smetteva.
Il tempo di respirare e riprendeva con il crucio.
Era dolorante. Aveva il terrore di non uscirne viva. Di non mantenere quella promessa fatta a Fred.
Poi quella tortura tagliente, aumentò la profondità.
Sadica, Bellatrix, l'aveva marchiata con la magia. Incidendole sulla pelle nivea del braccio la parola " mezzosangue".Poco prima che le provocasse un'altro taglio, dalla vita fin alla scapola sinistra.
Solo in quei momenti urlò.
Semincosciente, poi, sentì le braccia di Ron sorreggerla e trascinarla via.
Il vuoto che le prendeva allo stomaco, il buio, e la luce che le accevava la vista. Poco prima di svenire, vide la spiaggia di Villa Conchiglia.

Fine flashback.




- continuo io...- le disse.
Lei annuì, riportando l'attenzione verso il pan di spagna, finalmente cotto nel forno.
Fred la guardò, prima di accarezzarle la schiena.
- ...zio George, mi prese per il polso, e mentre mi diceva " sono riusciti a scappare e sono da Bill" ci smaterializzammo a Villa Conchiglia.

Flashback.



Bill guardò i due gemelli - cosa ci fate qui?-
- come stanno?-
- Dobby è morto. - emise Harry, entrando in cucina. Stanco. - non sono riuscito...a...- pianse.
- Harry...-
- mi spiace...-
- di cosa?- il cuore di Fred batteva forte, mentre George lo teneva fermo.
In quanto ad esser impulsivo, Fred raggiungeva dei limiti che stentava a creder di superare.
- Hermione...è stata torturata - lo disse Ron, mentre barcollava per sedersi sul divano - non...sono riuscito a proteggerla, come mi avevi chiesto, Fred.-
- non...è vero...dimmi che non è vero...- Fred era sbiancato.
Ma nel vedere le lacrime del minore, e poco dopo il viso distrutto di Harry, gli diedero conferma.
- dov'è?-
Bill gli indicò la camera degli ospiti.
Fleur era china su di lei, che finiva di medicarle il braccio.
- ha...una ferita su per la schiena - gli disse - mi...spiosce...le rimarrà la scicatrisce..-
Fred trovò solo la forza di annuire, ed una volta solo nella stanza, si avvicinò al letto. Si chinò, prima di posarle un bacio sulla fronte - amore...riprenditi -

Fine flashback.

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Capitolo 6
*** 6- ***




- si rirprese solo dopo due giorni -
Fred ora era seduto, in mezzo alle due gemelle, mentre Alain tuffava un dito nella panna montata e lo portava in bocca.
- Alain!-
La madre lo rimproverò, dolcemente - te la lascio alla fine...via, sciò!-
Fred sorrise, osservando il figlio che di soppiatto prendeva direttamente un cucchiaio di panna e si defilava dalla madre.
- e mamma, quando ...ti ha detto che ti amava, per la prima volta?-
- se non ricordo male...-
- Fred, vorresti dire, forse, che non ricordi quando ti ho detto che ti amavo?!- Hermione lo guardava bonariamente accigliata da dietro il tavolo.
- sì...che lo ricordo -
- mhm...-
- allora mamma?-
- piccolo aiutino : l'attacco di Rockwood -
- grazie -

Flashback.



Si erano ritrovati con Harry, nella Stanza delle Necessità.
- siete pazzi! Harry, tutti i mangiamorte del castello, vi cercano!- Ginny disse seria.
- dobbiamo solo...cercare...-
Fred sentiva ovattato, vedeva soltanto Hermione davanti a lui. Le porse la mano, tirandosela contro subito dopo.
- come ti senti?- le domandò, osservandola - sicura di star bene?-
- sì, tranquillo. Sto benissimo...solo...che mi porterò dietro, sempre " mezzosangue"...-
- se proprio vuoi metterla così...allora ti dico, che non ho mai visto una " mezzosangue" più bella di te, in questo momento...- le sorrise, baciandola a stampo - beh, a parte Lysanna Dee, che è un gran pezzo di...ahia!-
- guarda che sono gelosa!-
- e secondo te, mi piace davvero una tipa così - la guardò serio - quando ho te?!-


Incantesimi a destra e manca.
Le statue animate dalla McGrannith, combattevano e cadevano.
- stà attenta - le disse prima di dividersi.
- anche tu...-
Il tempo di dividersi, combattere, e di nuovo insieme. Il mangiamorte Rookwood, stava attaccando Ginny e Fred, quando Hermione li raggiunse.
Forse il fatto, che lei non si accorse dell'attacco alle sue spalle ma Fred sì.
Quell'attimo bastò, e Rookwood schiantò i due ragazzi.
- Ginny! Fred!- la ragazza corse verso di loro, e nel mentre lanciando un protego maximo, creando così uno scudo contro la maledizione del mangiamorte.
Ginny si era rialzata, un pò barcollante.
Fred, invece no. Aveva protetto la sorella, dal crollo del muro.
Con la magia, le due ragazze, fecero levitare i cocci, scoprendo così il corpo del ragazzo.
- Fred!No, no, no..Fred, ti prego...- lo scosse lievemente - Fred, ti amo, ti...prego...- lo scosse ancora, tirando poi un sospiro di sollievo quando lui si mosse - Merlino, grazie, grazie!-
- ...mh...ahi, porca...che botta...- si sollevò sul busto, poggiandosi su un gomito - ciao bellissima...- le passò una mano dietro la nuca e la spinse a sè per baciarla.
- ti..ti..sembra il momento?- lo spinse via.
- sì, decisamente. Potevo morire poco fa! - fece labbro tremulo.
- ti amo -
Il sorriso aperto di Fred, le fece battere il cuore. E sentì le "farfalle nello stomaco" dopo tanto tempo.
- ridillo -
- ti amo -

Fine flashback.

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Capitolo 7
*** 7- ***




- bello!-
Fred annuì - sentirla dire che mi amava, è stato entusiasmante, fantastico. Perchè, da quel bacio sotto il portico, e nei successivi...ho sempre fatto di tutto, per farmi amare. Lei è stata sempre un pò chiusa, tranne che con zio Harry. Poi , lentamente si aprì con noi Weasley. -
- semplicemente, mi affeziono difficilmente a chicchessia. - gli era di fronte, ora.
- noi non siamo chicchessia...-
- lo so - e sorrise quando Fred si alzò, e la trasse a sè - e per questo che ti amo. Non per ciò che sei, ma per ciò che sono io quando sono con te - gli prese il viso tra le mani e lo baciò sulle labbra.
- come la mettiamo? Sono forte solo quando ci sei tu, accanto a me...-
- dai, papy com'è andata poi?-
- in che senso?-
- dopo che la mamma ti ha detto che ti amava, cos'è successo?-
- abbiamo vinto la guerra -
- e quando le hai chiesto di sposarti?-
- ecco...-
Hermione sorrise apertamente - fidati, una proposta così non si dimentica facilmente!-

Flashback.



- Hermione?!- aprì di scatto una porta, stanza sbagliata. Ron che si teneva il naso.
- porca miseria, sta attento!-
- scusa Ron - richiuse la porta e riprese a cercare - Hermione!- altra porta.
Altra stanza sbagliata.
Billy, con in braccio Victorie e cercava di farla dormire.
- scusa, Bill - bisbigliò e si dileguò - George, hai visto Hermy?- gli chiese come lo vide.
- credo sia sotto il portico -
- non c'è -
- prova in giardino od in soffitta - poi lo fermò - Fred, hai visto la mia camicia blu?-
- mamma la stava stirando, e comunque è mia la camicia -
- tanto, ti sei fregato i miei jeans!-
- ok, ok. - si dileguò nuovamente.
In giardino non c'era, quindi rimaneva soltanto la soffitta.
- ti ho trovata, finalmente! Sai non farti trovare quando vuoi!-
- mi hai trovata...-
- ehm...-
- sì?-
- ti amo - la baciò - e non posso stare senza di te, lo sai. Vero?-
- sì?-
- sposami!-
- sp..sposarti?!-
- sì, sposami!-
- Fred stiamo in fase di restauro, stiamo insieme da...quanto? Un mese, nemmeno concluso...-
- ma sono nove anni, quasi dieci che ci conosciamo! Non vuoi sposarmi?!-
Labbra tremule, e sguardo da cucciolo abbandonato.
- sei serio?-
- serissimo...-
- oddio...- si passò una mano sul viso.- Sei pazzo!-
- di te, sì-
- tu sei pazzo. E solo un pazzo chiede alla sua ragazza di sposarlo, dopo tre settimane...-
- aggiungi i nove anni e mezzo che ci conosciamo, e preciso le tre settimane migliori della mia vita! - la prese per la vita, facendola aderire contro il suo petto - su...-
- dico sul serio, sei pazzo...-
- mh, sono seriamente pazzo...- la baciò -- e non me ne frega se stiamo insieme da tre settimane...-
Lei annuì - sì...-
- e sono nove anni e mezzo che ci conosciamo....-
- sì...-
- e sono nove anni che mi conosci. Avanti sai che tipo sono...-
- sì...-
- dai, allora rispondi -
- comunque, Fred, amore...- gli mise le mani sul petto - non si mette fretta ad una ragazza, per una risposta del genere- si sciolse dall'abbraccio - tanto meno a me!-
- ok...-
- e poi...- fece finta di niente - ho risposto -
Fred boccheggiò per qualche secondo, e richiuse la bocca. Tossicchiò, facendo vagare lo sguardo ovunque.
- non hai sentito, vero?-
Silenzio.
- e vediamo, se non mi senti quando parlo...come e cosa pensi di fare, quando saremo sposati?!-
- quindi...-
- il mio è un sì...-
- davvero?-
All'annuire della ragazza, lasciò andar un lungo sospiro di sollievo, prima di prenderla tra le braccia e stringerla.
- sì!- fu lui a dirlo - merlino, ti amo, ti amo, ti amo...- la baciò con trasporto.

Fine flashback.


- dopo tre settimane che eravate insieme?!-
- e nove anni e mezzo, preciso. Claire ascolta bene...- borbottò il padre.
- ci tiene a precisarlo...- lo prese in giro la donna, prima che lui la baciasse con ardore.
- ti amo, non dimenticarlo...-
- non smettere mai, Fred -
- e chi smette!?- le sorrise - mi ami?-
- sì, ti amo -
- allora, va tutto a meraviglia...- poi mentre la donna si allontanava, si rivolse alla figlia - comunque Claire, il giochetto del " io sono lei, e viceversa" l'abbiamo inventato io e zio George - si chinò su di lei e la baciò sulla guancia - quindi...provalo con zio Ron, o la nonna. Con me e mamma non funziona!-
- ok,papy...- gli sorrise - e quando, la mamma ti ha detto che aspettava Alain?-
- è un'altra storia...la prossima volta, magari...-

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