Gli occhi del sole

di Silvia_sic
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una grigliata tra amici ***
Capitolo 2: *** Timore più grande ***
Capitolo 3: *** Gli occhi del sole ***



Capitolo 1
*** Una grigliata tra amici ***


Gli occhi del sole

 

Capitolo 1: Una grigliata tra amici

 

Non era passato molto tempo da quando Tony e Pepper si erano sposati e vivevano nella loro splendida abitazione a Malibu, un'adorabile città sulla costa Pacifica americana.

 

Dopo aver compiuto il grande passo del matrimonio, avevano deciso di metter su famiglia. Pepper era al nono mese di gravidanza e la scadenza era prevista nel giro di qualche settimana. Con grande gioia da parte di Tony, attendevano l'arrivo di un maschietto! Pepper aveva deciso di chiamarlo Anthony proprio con il nome del marito, le era sempre piaciuto quel nome e così, visto che il coniuge era sempre chiamato col diminutivo di Tony, non si erano creati problemi.

 

Erano i primi di aprile e la giornata si prospettava buona, il sole splendeva nel cielo e c'era una temperatura perfetta. Quel giorno Tony e Pepper erano stati invitati a casa di Rhody per una grigliata tra amici, ad organizzare tutto era stata sua moglie Krystal, la quale era diventata molto amica di Pepper.

 

I due coniugi si stavano preparando per poi andare a casa di Rhody a Los Angeles.

 

-Tony, ci siamo dimenticati di prendere un pensiero per Krystal! Non possiamo mica presentarci a mani vuote!- enunciò Pepper, seduta sul letto, mentre finiva di riempire la borsa con vari accessori.

 

-Un pensiero per cosa, scusa? Mica è il suo compleanno!- esclamò lui, sbucando dalla porta del bagno, con l'asciugamano intorno alla vita.

 

-Un regalino per averci invitato, è stato carino da parte sua!-

 

-Ah, ok! Ci fermeremo per strada a prendere una pianta o un fiore, quello che vuoi.- disse Tony, risolvendo il piccolo problema, infilandosi i boxer e finendo di asciugarsi.

 

-Ci porta Happy, vero? Non guidi tu?- chiese lei, sperando in una risposta affermativa. L'unica paranoia che le era venuta durante la gravidanza era proprio questa! Alla maggior parte delle donne incinta vengono le voglie dei cibi più assurdi e introvabili del mondo, invece per Pepper il solo problema era quello di avere Tony vicino quando viaggiava in macchina! Era letteralmente una cosa assurda, però Tony, da bravo maritino, accontentava la compagna.

 

-Sì, tranquilla, ho detto a Happy di essere qui per le 10...-

 

-Ok, grazie! Potresti darti una mossa?! Io sono già pronta, mentre tu sei ancora mezzo nudo e sono già le 10 passate! Non vorremo mica far aspettare il povero Happy!- esclamò Pepper, notando l'ora tarda.

 

-Perchè?! Potrei venire così! Non ti piaccio? - domandò, ridendo e mettendosi in posa come il David di Michelangelo con soli i boxer addosso.

 

-Al contrario! Apprezzo moltissimo!- esclamò, sorridendo. Lui le si avvicinò, sedendosi vicino a lei.

 

-Il complimento è reciproco!- le sussurrò, per poi darle un romantico bacio.

 

-Forse 9 mesi fa, il giudizio era più sincero... ora sembro una balena con questo pancione!- esclamò Pepper.

 

-Per me sei sempre stupenda!- disse Tony, dandole un altro bacio più appassionato.

 

-Non fare il furbetto, ho capito le tue intenzioni! Non resteremo a casa a farci le coccole, forza preparati!- esclamò lei sorridendo, mettendolo nel sacco.

 

-Accidenti! Mi conosci troppo bene!- disse, alzandosi e finendo di vestirsi.

 

Pepper si alzò in piedi e una forte fitta la colpì sul ventre, costringendola a risedersi. Poggiò una mano sul pancione per tranquillizzare il piccolo.

 

-Ehy! Tutto bene?!?!- domandò Tony allarmato, andandole subito accanto.

 

-Sì, adesso tutto bene! Credo che Anthony si sia seccato di stare nella stessa posizione e mi ha tirato un bel calcio!-

 

-Non posso dargli torto! Chiunque si stuferebbe lì dentro!- esclamò Tony, tranquillizzandosi e facendo sorridere la compagna.

 

-Con la tua voce si calma! Che strana cosa! Prova a parlargli!- disse Pepper, incitandolo a parlare col figlio.

 

-Sarà una coincidenza, non può sentirmi da lì dentro!-

 

-La dottoressa ha detto che sente tutti i suoni e quando nasce riuscirà a riconoscere le voci. Adesso che ci penso, non hai mai parlato con lui! Digli qualcosa!-

 

Tony si sentiva leggermente a disagio, non sapeva cosa dire ed era un po' imbarazzato.

 

-Ma è tardissimo! Meglio se ci sbrighiamo, Happy dovrebbe essere arrivato!- disse Tony, cambiando subito discorso, non volendo affrontare quella delicata situazione.

 

Pepper lasciò perdere non dandogli troppo peso, aveva notato che Tony era imbarazzato. Sicuramente si sarebbe presentata un'altra occasione per farlo parlare con suo figlio.

 

*******************************************************************************

 

Happy portò Tony e Pepper fino a casa di Rhody, dopo essersi fermati per prendere una stupenda orchidea da portare come dono alla padrona di casa. Una volta arrivati a Los Angeles, Happy tornò alle sue faccende, mettendosi d'accordo con Tony per l'orario in cui sarebbe dovuto venirli a prendere e dopo vari calcoli, decisero che il modo più semplice era quello di chiamarlo al cellulare quando il piccolo party terminava.

 

Furono subito accolti dalla piccola Ashley, felice di vederli. Ashley aveva sette anni ed era la figlia di Rhody e Krystal, la sua pelle aveva un colorito nocciola, molto simile a quello della madre, in testa aveva un cesto di capelli ricci, che le davano l'aria di una bambina allegra, come effettivamente era.

 

-Ciao Ashley! Come stai?- domandò dolcemente Pepper alla bimba, appena la vide.

 

-Ciao! Io sto benissimo, grazie! Seguitemi, mamma e papà sono in giardino che preparano la griglia.- enunciò Ashley, facendo strada ai due invitati.

 

-Benissimo! Allora vedremo tuo padre nelle vesti di cuoco oggi!- esclamò Tony.

 

-In un certo senso... Non riesce a far funzionare la griglia, perchè l'ha comprata nuova e le istruzioni sono in svedese! Mamma è su tutte le furie!- esclamò la bambina, ridendo. Entrati in giardino videro Krystal, mentre sbraitava contro il povero Rhody, che se ne stava zitto consapevole di aver fatto un grosso errore.

 

Appena Krystal vide Pepper e Tony, cambiò subito atteggiamento.

 

-Oh! Che piacere rivedervi! Vi aspettavamo!- esclamò, andando verso di loro e abbracciandoli.

 

-Questo è per te, un piccolo pensiero da parte nostra.- disse Pepper, porgendole l'orchidea blu.

 

-Grazie, ma non dovevate disturbarvi! Ashley, portala dentro in casa, per favore.- le ordinò, dandole la graziosa piantina. Rhody li salutò con la mano, poi tornò subito al libretto delle istruzioni in svedese.

 

-Inconvenienti con il barbecue?!- chiese Tony a Krystal.

 

-Un piccolo problemino, visto che IL TUO AMICO HA DECISO DI IMPARARE LO SVEDESE CON IL GRILL!- esclamò lei, alzando il tono della voce e girandosi verso il marito, come per sgridarlo. -Non è che potresti andare a dargli una mano? Sono sicura che capirai come far funzionare quell'aggeggio!- disse, rivolgendosi a Tony.

 

-Certo, in un modo o in un altro lo faremo funzionare!- disse, avviandosi verso l'amico.

 

-Andiamo a sederci sotto il gazebo e chiacchieriamo un po', intanto che gli uomini si danno da fare!- esclamò Krystal, invitando l'amica ad accomodarsi.

 

-Com'è lo svedese?!- chiese Tony, scherzando e avvicinandosi all'amico.

 

-Per favore, non ti ci mettere anche tu! Le ho già sentite tutta la mattina per colpa di questo coso!- esclamò Rhody, cercando di decifrare le parole del libretto.

 

Tony analizzò ogni parte del grill, cercando di capire qual era il problema.

Dopo pochi minuti arrivò Ashley e mettendosi seduta sopra il suo pallone giallo, osservava i due uomini.

 

-Allora Ashley, come va a scuola?- chiese Tony.

 

-Benissimo! Ieri ho preso 10 in spagnolo!- esclamò la bambina, fiera del suo andamento scolastico.

 

-Non è che studi anche lo svedese?!- domandò Tony, scherzando.

 

La piccola rise divertita. - No, mi spiace!-

 

-Cos'ha che non funziona?! A me sembra tutto a posto!- esclamò Tony, dopo aver finito di controllare il barbecue.

 

-La valvola di accensione non funziona, quindi non si accende! È più di un'ora che ci lavoro!- esclamò Rhody, non sapendo più che fare.

 

Tony guardò la valvola di accensione e provò ad attivarla. E... il barbecue si accese.

Tony osservò per un momento l'amico che non poteva credere ai propri occhi. Ashley stava ridendo come una matta, tanto che perse l'equilibrio sul pallone e finì col sedere per terra.

 

-Giuro, che non funzionava!- esclamò Rhody.

 

-Lavori troppo, amico. Dovresti prenderti una pausa!- gli consigliò, ridendo e dandogli una leggera pacca sulla spalla.

 

-Già... dovrei chiedere una settimana!- esclamò, ridendo anche lui.

 

Ashley si avvicinò al grill, curiosa di vedere il padre all'opera come cuoco.

 

-Principessa, adesso è meglio se vai con la mamma, qui ti potresti scottare!- disse Rhody, non volendo che la figlia stesse troppo vicino al fuoco.

 

-Va bene...- disse un po' dispiaciuta. -Vado a dire a mamma che il grill svedese funziona!- esclamò, correndo verso il gazebo dove si trovavano Krystal e Pepper.

 

Continua...

 

 

NdA:

Ciao a tutti! Eccomi tornata con questa piccola ficcy che parlerà della nascita del piccolo Anthony (ormai per me è diventato un personaggio fondamentale).

Questo capitoletto è molto easy... una semplice grigliata in una tranquilla giornata di aprile! Ma la tranquillità finirà presto =)

Ditemi che ne pensate lasciando qualche commentuccio =)

Alla prossima settimana per il secondo capitolo!

Baci by Sic!

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Capitolo 2
*** Timore più grande ***


Capitolo 2: Timore più grande

 

Le due donne stavano chiacchierando del più e del meno, tranquillamente sedute su comode poltrone, sorseggiando del tè freddo.

 

-Mamma! Mamma!- gridò la bimba, avvicinandosi con la palla gialla tra le braccia.

 

-Che succede, tesoro?!?!- chiese Krystal, credendo che fosse successo qualcosa di grave.

 

-Papà e Tony hanno fatto funzionare il grill! Tra un po' si mangia!-

 

-Ok, adesso stai qui con noi.- disse sorridendole e accarezzandole i capelli. Ashley si mise seduta su una poltrona e cominciò a giocare con una bambola.

 

Pepper guardò la scena, tra un po' anche lei sarebbe diventata madre. Ashley era una bambina obbediente, tranquilla ed era anche molto simpatica, aveva più volte parlato con lei e si trovava a suo agio. Pepper e Tony aspettavano un maschietto e lei desiderava proprio un bambino, non che le sarebbe dispiaciuto avere una femminuccia, ma preferiva un maschio e Tony era proprio dello stesso parere! Infatti, quando avevano scoperto il sesso del bambino, Tony era impazzito dalla gioia.

 

-Hai smesso di lavorare, vero?- le chiese Krystal, distraendola dai suoi pensieri.

 

-Se devo dire la verità.... no.- rispose Pepper.

 

-Cosa?!?! Ma in questo periodo devi stare tranquilla!- la riproverò l'amica.

 

-Lo so, lo so! Ti prego non farmi la predica anche tu. C'è già Tony che fa la sua parte, poi si sono messi pure i miei genitori. A me lavorare rilassa! È stare ferma che mi innervosisce!- esclamò lei, giustificandosi.

 

-Tu sei proprio strana... Comunque quand'è la scadenza?- chiese Krystal, cambiando argomento.

 

-Tra pochi giorni. Sono tutti più eccitati di me; mia madre in questi giorni dà di matto! Io non vedo l'ora che nasca, portarlo per nove mesi in grembo non è di sicuro una passeggiata!-

 

-Ci sono passata anche io!- rispose ridendo.

 

Ashley continuava a giocare con la sua bella bambola e ascoltava la conversazione delle due donne. Aveva capito che tra un po' avrebbe avuto un nuovo amichetto, ma non aveva ancora compreso se fosse maschio o femmina.

 

-Pepper,- disse la bimba, richiamandola -è maschio o femmina?-

 

-Sarà un maschietto.- le rispose Pepper, sorridendole.

 

-Ma perchè non avete scelto una femmina?- chiese Ashley innocentemente.

 

-Non lo abbiamo scelto noi, volevamo una sorpresa...- le disse, dopo aver pensato ad una risposta adatta da dare ad una bambina di sette anni.

 

-Ok... e come lo chiamerete?- disse, continuando a far domande.

 

-Il nome l'ho deciso io e lo chiameremo Anthony!-

 

-Così tra un po' avrò un nuovo amico! Anthony: sì, mi piace!- esclamò Ashley, approvando. -Posso salutarlo?- chiese, poi timidamente.

 

-Certo, fai pure.- rispose Pepper, sorridendo alla bimba.

 

Ashley scese dalla poltrona, diede la bambola alla madre, si sistemò il vestitino ed infine si avvicinò a Pepper, dando subito l'attenzione al grosso pancione.

 

Poggiò delicatamente la manina color caffellatte sul grembo di Pepper. -Ciao, Anthony! Io mi chiamo Ashley.- sentì sotto la sua mano il bimbo che si muoveva. -Mamma, si è mosso!- disse a bassa voce, cercando di non fare troppo rumore.

 

-Spero di diventare tua amica, e quando verrai al mondo ti mostrerò tutti i miei giocattoli e giocheremo insieme! Quindi, mi raccomando, nasci presto!- esclamò felice, sentì ancora una volta il bimbo calciare. Poi si rivolse a Pepper: - Ma non sta mai fermo?!-

 

-Oggi è particolarmente agitato, mi tira solo calci.- rispose lei dolcemente. Ashley ritornò a sedersi sulla sua poltrona, giocando con la sua bambola di pezza.

 

-Dici che oggi è agitato?- chiese Krystal.

 

-Già... è da stamattina che sento delle forti fitte... e Anthony non ha nessuna intenzione di smettere di tirare potenti calcioni! È irrequieto come suo padre!- esclamò ridendo, non dandoci troppa importanza.

 

Intanto Rhody e Tony stavano mettendo sulla griglia le gustose bistecche e un gradito profumino si stava disperdendo nell'aria.

 

-Allora?! Sei pronto?- domandò Rhody all'amico.

 

Tony lo guardò con sguardo interrogativo non capendo di cosa stesse parlando. -Credo di non aver afferrato ciò che vuoi dirmi.-

 

-Intendo: sei pronto a diventare padre? Mancano pochi giorni.-

 

-Ah! Non vedo l'ora di vedere mio figlio!- esclamò, sorridendo e mandando giù un sorso di birra. -Sono così felice che sia maschio, pensa quante cose che potrò fare con lui! Solo che...- disse un po' titubante.

 

-Cosa c'è?- chiese Rhody, notando la preoccupazione dell'amico.

 

-Cioè... vedi... non saprei... io...- cominciò a farneticare senza riuscir a trovare le giuste parole, dando un'occhiata a Pepper, seduta insieme a Krystal. -Io sto morendo di paura! Cerco di sembrare tranquillo davanti a Pepper, ma sinceramente sono terrorizzato. Lei è così tranquilla da mettermi i brividi... È solo che non sono pronto! Potrebbe nascere da un momento all'altro! E io cosa dovrei fare?!? Mi domando perchè i bambini non abbiano una data precisa per venire al mondo! Mi sarei preparato! E invece arrivano quando meno te lo aspetti! Io non so cosa fare, non è mica come combattere con il nuovo nemico di turno!- esclamò tutto in una volta, rivelando a pieno tutte le sue preoccupazioni. Rhody lo guardò per un paio di secondi, leggermente scosso da quell'affermazione.

 

-Tu mi vorresti dire che sarebbe più facile affrontare un'imminente attacco alieno, piuttosto che la nascita di un bambino?!-

 

-Certo che sì! Io ti giuro che non sono mai stato così in ansia come in questo periodo! Pensavo di riuscir ad abituarmi all'idea che prima o poi dovrà nascere, ma non ce la faccio! Mi manda in panico!!! Invece Pepper sembra che sia la più tranquilla tra tutti e il “duro lavoro”, per così dire, lo deve fare lei!-

 

Le parole di Tony provocarono la risata dell'amico che non riusciva a credere alle proprie orecchie. -Tony, guarda che non è mica la fine del mondo!-

 

-Questo lo so benissimo pure io!- affermò con fare saccente. -Il problema è anche che non so come si faccia il padre. Non so come dovrò comportarmi, né cosa dovrei insegnargli! Francamente non mi ritengo un buon modello per un bambino. Come faccio a “fare” il padre?!-

 

-Potremmo parlare per ore senza arrivare alla risposta di questa domanda! Fare il padre è una cosa che viene naturale, quando prendi in braccio per la prima volta tuo figlio pensi subito che tu devi proteggerlo e crescerlo. È la cosa più bella del mondo.- disse ripensando ad Ashley. -Quando è nata Ashley ero al settimo cielo e l'obbiettivo che mi sono imposto è di proteggere la mia principessa per sempre! Anche io non sapevo come si facesse il padre... ma è una cosa che viene naturale!- affermò, cercando di incoraggiarlo.

 

-Allora saprò come comportarmi. Spero solo di non diventare come mio padre...- disse Tony, osservando la carne che sfrigolava sulla piastra bollente. Rhody rimase per un po' in silenzio, sapeva perfettamente cosa avesse passato l'amico, così cercò di sollevargli il morale.

 

-Quando tieni in braccio la tua creaturina è un momento indimenticabile... È quello che viene dopo, che spaventa! Pianti a non finire nel cuore della notte e la cosa brutta è che non capisci perchè soffra! Poi ci sono pannolini, biberon, pappette e molte altre cose! Vedrai, caro mio, deve ancora arrivare l'inizio.-

 

-Ehy! Sono già parecchio in ansia, se poi tu mi rassicuri in questo modo rischio di impazzire prima del dovuto!-

 

-Ahahah! Scusa, ma vedrai che ci farai subito l'abitudine. Non serve preoccuparsi, andrà tutto benissimo!- esclamò Rhody, dandogli una pacca sulla spalla. -Da un po' di giorni alla centrale sento dire che la Stark industries ha messo un nuovo satellite intorno alla terra, è tutto vero o sono solo voci?- chiese, cambiando discorso, interrompendo la preoccupazione di Tony.

 

-Sì, il satellite. È tutto vero. Ho deciso di mettere un satellite per il progetto Vendicatori, è sempre meglio un satellite creato da me, piuttosto di uno fatto da loro!- Tony cominciò a spiegare all'amico la funzione del satellite e il metodo usato per metterlo in orbita, indicando nel cielo vari punti.

 

Intanto, a loro insaputa, il timore più grande di Tony si stava realizzando! Il piccolo Anthony aveva deciso che la pancia della mamma era diventata un posto troppo stretto e quindi si preparava per venire al mondo. Infatti quelle fitte che Pepper sentiva erano delle leggere contrazioni e, proprio in quel momento, le si erano rotte le acque!

 

Dovevano subito andare all'ospedale, ma prima Tony doveva essere anche informato di tutta l'adorabile situazione! Pepper, aiutata da Krystal, raggiunse il giardino, dove i due uomini stavano ammirando il cielo e discutendo di uno stupido satellite.

 

-Tony?- disse Pepper, richiamandolo con voce abbastanza tranquilla e rassicurante.

 

-Sono da te tra 2 minuti, piccola...- rispose Tony, riprendendo il discorso con Rhody. L'amico aveva capito subito e si era girato in direzione delle due donne, mentre Tony continuava a parlare senza accorgersi di nulla.

 

-Non credo che Anthony voglia aspettare ancora 2 minuti!- esclamò, facendo una risata abbastanza nervosa.

 

A quel punto Tony smise di parlare e si bloccò in quella posizione, credeva di aver sentito male, ma le sue incertezze furono sciolte dalla tenera vocina di Ashley, che avvicinandosi disse: -Che bello! Anthony sta per nascere!-

 

Tony si girò di scatto -O cazzo! Dobbiamo andare in ospedale!- esclamò, cominciando ad agitarsi e avvicinandosi alla compagna. -Siediti, io chiamo Happy!-

 

-Stai tranquillo! C'è tempo prima che nasca!- disse Pepper, cercando di calmarlo, ma non fece in tempo a finire la frase che ebbe una forte contrazione.

 

Tony afferrò immediatamente il cellulare dalla tasca dei blue-jeans, le mani cominciavano a sudargli e a mala pena si ricordava come usare il suo telefono! Compose subito il numero di Happy. Fortunatamente l'autista non si era allontanato troppo, perchè doveva fare alcune commissioni lì vicino, e in pochi minuti si presentò a casa Rhodes.

 

Pepper stava cominciando ad avere contrazioni sempre più frequenti, cosa assai strana visto che le acque le si erano rotte da poco, evidentemente il piccolo Anthony aveva fretta di venire al mondo!

 

Tony ed Happy aiutarono Pepper ad entrare nell'auto. Era una situazione indescrivibile: Tony era andato fuori di testa e gli era partita la parlantina, Pepper era abbastanza tranquilla, però tormentata dalle forti contrazioni, Happy aveva il solito comportamento professionale ed eseguiva gli ordini, Rhody era andato a prendere la sua auto per seguirli fino all'ospedale, Krystal era leggermente preoccupata, ma cercava di rassicurare Pepper, continuando a ripeterle “andrà tutto bene” ed infine Ashley saltellava felice per il giardino, emozionata di avere un nuovo amichetto!

 

Dopo un po' di fatica Tony salì in macchina accanto a Pepper e Happy si mise alla guida. Destinazione: ospedale.

 

Le strade erano piene di macchine e tanto per cambiare rimasero imbottigliati nel traffico!

 

-Happy ti vuoi dare una mossa!?!?!- lo incitò Tony, mentre teneva la mano alla compagna.

 

-Non è colpa mia! Siamo bloccati nel traffico!- si giustificò Happy.

 

-Vorrai scherzare, vero!?!?- esclamò incredulo, guardando fuori dal finestrino. Erano proprio capitati nell'orario di punta e il traffico avanzava lentamente. -Pepper, andrà tutto bene! Tra un po' arriviamo in ospedale, non devi preoccuparti!-

 

Tony cercava di mantenere il controllo, quello che doveva fare era solo rassicurare la compagna, che era in balia delle contrazioni, non poteva fare altro.

 

I clacson suonavano all'impazzata e il traffico non aveva intenzione di scorrere! -Cazzo, Happy! Vuoi fare qualcosa?!- affermò Tony in preda al panico. Pepper lo guardò perplessa, lei tutto sommato era tranquilla anche se le contrazioni cominciavano a farsi via via sempre forti e dolorose, ma Tony era completamente fuori di sé!

 

-Tony!- gridò Pepper, riprendendolo e allo stesso tempo supplicandolo di fare qualcosa.

 

Tony fece un sospiro, rischiarandosi le idee. -Scusa, Happy. Non era mia intenzione aggredirti in quel modo.-

 

-Si figuri, capo. È normale! Questi deficienti non si muovono! Per arrivare velocemente all'ospedale si potrebbe solamente volare!- esclamò Happy, suonando il clacson esasperato.

 

A quelle parole Tony si illuminò. Per la testa gli era passata l'idea più geniale che potesse esistere!

 

-La Mark V!- affermò, guardando un punto fisso davanti a sé.

 

-Cosa?!- domandò Pepper, leggermente preoccupata di aver capito bene.

 

Tony si girò verso la compagna, specchiandosi nei suoi occhi cerulei. -Ti porto in ospedale con la Mark V!- affermò del tutto convinto. Dal canto suo, Pepper sbiancò terrorizzata.

 

-Ma sei impazzito?! E secondo te io mi faccio portare in volo all'ospedale, proprio quando sto per partorire?! Te lo dico chiaro e tondo: Anthony Edward Stark, osa solamente indossare quell'armatura e non potrai immaginare cosa ti farò passare per il resto della vita!- lo minacciò urlando, colpita poi da una potente fitta all'addome, che la costrinse a piegarsi su se stessa.

 

-Ok, ok, ok! Calma! Niente Mark V! Ora respira e tranquillizzati! Andrà tutto bene.- disse, cercando di convincere più se stesso che la compagna.

 

Passarono ancora vari minuti ed erano sempre bloccati nello stesso punto. Tony teneva per mano Pepper che ad ogni contrazione gliela stringeva con una forza a dir poco sovrumana. Lui non ce la faceva più, non poteva vederla soffrire così senza aver la possibilità di darle aiuto!

 

-Ok! Ora devo calmarmi, altrimenti perdo la testa!- disse Tony tra sé e sé. Guardò negli occhi Pepper, poi fissò il grosso pancione, si passò una mano sugli occhi. -Non posso credere a quello che sto per fare!- esclamò poi. Pepper lo guardò con aria interrogativa. Che cosa aveva intenzione di fare?!?!

 

-Ehy, campione! È tuo padre che ti parla.- cominciò a parlare col figlio, che stava dentro la pancia. Pepper non poteva credere ai suoi occhi e alle sue orecchie, Tony stava finalmente parlando con loro figlio! Questo la fece sorridere e ne fu felice.

 

Tony continuò il “discorsetto”, poggiandole una mano sul ventre. -Abbiamo capito che hai fretta di venire al mondo. Non ti biasimo, ti sarai sicuramente stufato di stare lì dentro, però hai proprio scelto un brutto momento. Devi sapere che a quest'ora, Los Angeles è in preda ad un traffico mostruoso! Io vorrei iniziare un buon rapporto con te e credo che il primo passo per fare ciò sia obbedire ai tuoi genitori... Quindi io ti chiedo gentilmente di calmarti e aspettare ancora un paio di minuti, giusto il dovuto per arrivare all'ospedale!-

 

Stranamente le contrazioni diminuirono, facendosi meno forti. Pepper gli sorrise. -Te lo avevo detto io: con la tua voce si calma!-

 

Il piccolo Anthony, che si trovava ancora dentro il pancione, diede retta alle parole del padre! Una cosa a dir poco assurda, non si era mai vista una reazione del genere! Tony si tranquillizzò leggermente. Dalla situazione sembrava che lui dovesse partorire e non la moglie, tra i due era sicuramente il più agitato!

 

Le auto cominciarono a scorrere, sempre però a passo lento e questo non aiutava di certo la situazione! Erano imbottigliati tra le vetture nel centro di Los Angeles! La loro meta si faceva sempre più vicina, l'unico problema erano i minuti che scorrevano velocemente e Pepper era nella circostanza di un parto imminente!

 

-Tony!- lo chiamò Pepper, questa volta nella sua voce si poteva chiaramente sentire il suo stato d'animo agitato. -Ti prego... fa qualcosa! Mi viene da spingere!- Quello era proprio un brutto segno! Il bambino non poteva mica nascere nell'auto! Ma con quei ritmi la cosa era molto probabile!

 

Un velo di terrore attraversò gli occhi di Tony, che cominciò ad agitarsi più di prima. -Oddio...- affermò, cominciando a sudare freddo. -Manteniamo la calma! Respira come ti hanno insegnato e, cosa più importate: non spingere assolutamente!-

 

Pepper cominciò la respirazione, cercando di tranquillizzasi. Le sfuggì un urlo, dovuto ad una potentissima, lunga e dolorosa contrazione.

 

Tony non sapeva proprio cosa fare! Vederla soffrire in quel modo lo mandava letteralmente in panico e una cosa simile non gli era mai successa nell'arco della sua vita!

 

-L'ospedale è dietro l'angolo, arriveremo tra breve, se si muovono.- affermò Happy anche lui leggermente in ansia.

 

-Devo fare qualcosa... Tony, pensa!- si disse tra sé e sé, passandosi una mano tra i capelli.

 

Sopraggiunse una voce in lontananza, accompagnata dall'insistente schiamazzo dei clacson: -Ti vuoi dare una mossa, coglione?!?!?- Tony volse indietro lo sguardo verso l'uomo che aveva parlato dall'auto dietro di loro, scoprendo che stava proprio parlando a loro! Tornò a guardare Pepper, che emise un altro urlo disperato.

 

-Adesso basta!- esclamò, scendendo dall'autovettura.

 

L'uomo che aveva gentilmente insultato il nostro eroe guardò le mosse di Tony. Si stava dirigendo verso di lui con passo deciso... sarebbe scattata una bella rissa!

 

Tony però cambiò direzione sotto gli occhi incuriositi dell'uomo, infatti il suo interesse era passato ad un oggetto all'interno del portabagagli e quell'oggetto era naturalmente la sua magnifica e inseparabile Mark V!

 

La posò a terra, per poi attivarla e indossandola in men che non si dica. Ora nel suo completo splendore metallizzato era Iron Man!

 

L'uomo alla guida dell'auto dietro sbiancò come un lenzuolo, pentendosi come non mai di quell'aggettivo poco carino che aveva attribuito ad uno degli eroi più spettabili che difendessero il pianeta! Gli occhi dell'uomo di ferro erano fissi su di lui, a cui si bloccò il respiro, sicuro che la sua morte sarebbe giunta di lì a poco!

 

Per sua fortuna, però, Tony aveva molto di meglio da fare! Con la sua possente armatura aprì la portiera dalla parte dov'era seduta la compagna in balia del dolore. Pepper appena lo vide sgranò gli occhi terrorizzata.

 

-Ora ti porto in ospedale.- affermò con voce profonda e metallica.

 

-No! Non voglio...- non riuscì a finire la frase che la colpì un'altra lunghissima contrazione, portandola a respirare affannosamente.

 

Tony alzò la visiera dell'elmo, specchiandosi nei suoi occhi visibilmente preoccupati. -Pepper, la mia non era una domanda! Ora ti porto in ospedale senza discussioni a costo di pentirmene poi!- La sua voce era cambiata, adesso era dura e incontrastabile. -Non posso vederti soffrire così senza la possibilità di aiutarti, non ce la faccio!- affermò, parlando chiaro e netto. La moglie lo guardò per un paio di secondi negli occhi senza dir niente, quella rivelazione l'aveva a dir poco stupita. -Ti fidi di me?-

 

Lei annuì decisa. Di lui si fidava ciecamente!

 

-Bene! Allora andiamo a far nascere questo bimbo ribelle!- esclamò, prendendola tra le braccia e volando fino all'ospedale.

 

Continua...

 

 

NdA:

Scusate ma nn sn riuscita a resistere a non mettere Iron Man! Inizialmente l'avevo scritta senza l'entrata in scena dell'armatura e mi sembrava davvero “moscia”! Così ho lasciato andare la fantasia =)

Un'altra cosa... non sono sicura che possa essere plausibile che un bimbo nella pancia si calmi ascoltando una voce e di conseguenza si rallenta pure il periodo di travaglio... è un po' ambiguo e romanzato XD

Spero comunque che vi sia piaciuto! =)

Ringrazio: Herry, Miri e Ari per aver recensito lo scorso chappy; alliearthur, LunaticaLove, Nikki Potter e sofy96 per aver aggiunto la storia tra le seguite; e irene862 per averla aggiunta tra le seguite! Naturalmente grazie anche a tutti quelli che hanno letto!

Un bacione by Sic!

Al prossimo capitolo! =)

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Capitolo 3
*** Gli occhi del sole ***


Capitolo 3: Gli occhi del sole

 

Atterrò nel piazzale davanti all'entrata del reparto maternità con indosso la sua scintillante armatura e tra le braccia Pepper in balia del travaglio, non c'era l'ombra di infermieri così Tony, senza pensarci troppo, entrò.

 

Molte dottoresse, vedendo l'eroe americano con la donna tra le braccia, accorsero subito in suo aiuto. Pepper fu portata direttamente in sala parto, Tony fece per seguirla, ma venne bloccato da un'infermiera.

 

-Lei non può ancora entrare, signor Stark.- Identità dell'uomo di ferro era naturalmente conosciuta.

 

-Perchè?! Io devo...- cercò di obbiettare, alzando la visiera dell'elmo.

 

-Intanto non può entrare conciato in questo modo! E la signorina dev'essere preparata, non appena sarà pronta la verremo a chiamare, ci vorranno meno di cinque minuti!- affermò sbrigativa, liquidandolo.

 

Tony cominciò a camminare nervosamente avanti e indietro sempre con indosso l'armatura e in sottofondo i rumori meccanici tipici di quando si muoveva.

 

Solo un bambino seduto con il padre nella sala d'attesa accanto aveva notato la sua entrata e lo guardava come ipnotizzato, non riusciva proprio a credere che in quella sala insieme a lui ci fosse il mitico Iron Man!

 

-Papà...- richiamò il padre, strattonandogli la manica della camicia. -Quello nell'altra stanza è veramente Iron Man?!-

 

L'uomo distolse lo sguardo dal giornale che stava leggendo, incredulo delle parole dette dal figlioletto, ma con grande stupore scoprì che nella sala adiacente c'era Iron Man in persona!

 

-Tony! Che ci fai con la Mark V?!- domandò Rhody, entrando nella stanza seguito dalla moglie e dalla figlia.

 

-Traffico... Ho dovuto improvvisare... Panico...- rispondeva a scatti, non formulando una frase di senso compiuto e continuando a camminare avanti e indietro per la stanza.

 

-Traffico!? Noi siamo qua da un bel pezzo, abbiamo preso la strada secondaria...-

 

-Cosa importa adesso che strada abbiamo percorso! Piuttosto: Dov'è Pepper!? Come sta?!- chiese Krystal preoccupata, tenendo la piccola Ashley per mano.

 

-Aveva forti e lunghe contrazioni! L'hanno portata dentro, devono prepararla e non mi lasciano entrare! Non posso lasciarla sola!!!- esclamò nervoso, sbattendo un pugno sul muro, provocando un evidente buco nella parete.

 

In quel momento arrivò anche Happy, che rimase interdetto per il foro creato nel muro. Si avvicinò a Tony sussurrandogli una frase sottovoce: -Dovresti toglierti l'armatura... Stai attirando attenzione...- affermò, indicando la gente che lo guardava con occhi sbigottiti.

 

Tony notò i numerosi sguardi posati su di lui, poi guardò il buco creato dal suo pugno. -Pagherò i danni!- esclamò come per scusarsi. Con una veloce mossa si tolse la Mark V, facendola ritornare a forma di valigetta, per poi consegnarla al fidato autista.

 

-Oddio! Si vogliono dare una mossa?! Perchè ci mettono così tanto!?- disse, passeggiando per la stanza, seguendo un'immaginaria linea concentrica.

 

-Tony, sta calmo! Ti chiameranno subito...- disse Rhody con tono tranquillo.

 

-Calmo!? Tu mi dici di stare calmo!? Come faccio?!?! O cavolo ho bisogno di una sigaretta!!!- esclamò, ritornando a camminare.

 

-Ma non avevi smesso?-

 

-Appunto!!!- Vide passare lì vicino l'infermiera con cui aveva parlato -Posso vedere mia moglie?!-

L'infermiera era abituata ai neo-papà che davano di matto e lo rassicurò come faceva con tutti gli altri, lasciandolo però senza una risposta concreta.

 

-Tony! Datti una calmata! Devi mantenere il controllo!- esclamò Rhody, prendendo Tony per le spalle e dandogli una leggera scrollata. Tony sbatté le palpebre più volte, riprendendo lucidità.

 

-Ok, sono calmo... grazie...- Si sedette su una delle sedie, mettendosi le mani tra i capelli scuri con fare disperato.

 

-Ah gli uomini! Sembra che dobbiate fare voi tutta la fatica!- sospirò Krystal, sedendosi accanto a Tony con la piccola Ashley in braccio. Lui la guardò, aspettando che finisse la frase. -Dovevi vedere James, adesso fa tanto il tranquillo, ma quando è nata Ashley era impazzito totalmente!!! Partito!!!-esclamò, facendo segno con la mano.

 

-E vedi poi chi fa la predica! Eh? Rhody?!- disse Tony, sorridendo. Rhody fece una risata nervosa, grattandosi il capo.

 

-Signor Stark?- Tony alzò lo sguardo, verso l'infermiera che lo aveva chiamato. -Se vuole seguirmi?- Tony si diresse verso la donna, per andare da Pepper.

 

-Oddio!!!- Tony si girò, sempre continuando a camminare all'indietro. -Happy, chiama i genitori di Pepper, mi sono dimenticato di avvertirli! E chiama anche suo fratello Logan!- Happy prese immediatamente il cellulare e fece ciò che gli era stato chiesto.

 

Tony venne portato nella sala parto dove c'era Pepper.

 

-Piccola, come stai?!- chiese Tony appena la vide. Le si avvicinò, stringendole una mano e facendole una carezza sulla fronte per toglierle i ciuffi di capelli rossi dal viso.

 

-Diciamo che sono stata meglio...- rispose, sorridendogli.

 

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Rhody, Krystal, Ashley ed Happy attendevano in sala di aspetto, nella stanza incombeva un silenzio assoluto e si sentiva solamente una musichetta in sottofondo e il ticchettio dell'orologio.

 

-Dov'è la mia bambina!?!?!?!- urlò Glorya, entrando nella sala e interrompendo il silenzio. Era evidente che era appena uscita dal parrucchiere, i capelli rossi erano cotonati e tenuti in perfetto ordine. Seguita dal marito James che teneva in mano un mazzo di rose blu e anche lui era parecchio agitato.

 

-Stia tranquilla, sua figlia e suo genero sono in sala parto, tra un po' nascerà il vostro nipotino!- disse Happy, cercando di trattenere la donna, che voleva vedere sua figlia.

 

-Glorya, perchè non ci sediamo e attendiamo qui come tutti?- domandò James, poggiandole le mani sulle spalle per tranquillizzarla.

 

Neanche pochi minuti dopo entrò nella stanza Logan con la furia di un uragano. Logan era il fratello di Pepper e come il padre era molto protettivo nei confronti della sorella, si somigliavano molto in aspetto e chiunque avrebbe affermato convinto che fossero fratello e sorella!

 

-Oh, Logan!- esclamò sua madre appena lo vide, andando ad abbracciarlo.

 

-È nato???-

 

-Non ancora, ma hanno detto che nascerà presto!- esclamò la futura nonna tutta emozionata.

 

Si sedettero, ascoltando il ticchettio dell'orologio appeso al muro, quando... sentirono il pianto di un neonato.

 

Dopo pochi secondi videro Tony uscire dalla sala parto con un'infermiera che continuava a ripetergli che doveva firmare delle carte con urgenza.

Tony aveva stampato in faccia un sorriso da ebete.

 

Tutti lo fissarono in rigoroso silenzio, attendendo il lieto annuncio dal diretto interessato appena divenuto padre.

 

-Allora?!?! Com'è?!- chiese subito Ashley, visto che nessuno aveva il coraggio di fare il primo passo.

 

-Non lo so! Devo correre a firmare delle cartacce e dopo vado a vederlo!- Tutti lo guardavano sbalorditi e non sapevano cosa dire, anzi non ne ebbero il tempo, perchè Tony si era messo a correre per andare a firmare i documenti, per poi dirigersi a vedere suo figlio.

 

Pepper era stata messa in una camera accogliente, abbastanza luminosa e decorata come tutto il resto del reparto maternità con coloratissimi disegni sui muri. Era distesa sul letto con molti cuscini dietro la schiena e teneva tra le braccia il piccolo Anthony, che dormiva placidamente cullato tra le braccia materne.

 

Era un bimbo bellissimo e somigliava molto a Tony.

 

Toc... toc...

 

-Ehy!- disse Tony, entrando nella stanza.

 

-Ehy, anche a te! Ti stavamo aspettando!-

 

Tony si avvicinò lentamente al letto dov'era accomodata la compagna. La baciò, finalmente l'incubo era finito e adesso erano tutti più tranquilli.

 

-Come stai?- le chiese premurosamente.

 

-Sono un po' stanca...- rispose, sorridendo.

 

-Nessun rancore per il viaggio aereo, vero?- Pepper rise.

 

-Sei perdonato! Senza di te non ce l'avrei mai fatta, mi hai dato coraggio... Meno male che adesso è tutto finito e questo piccolo ribelle è finalmente nato!- Tony guardò il figlio tra le braccia di Pepper.

 

-È stupendo! Bello come il sole!- esclamò vedendo il frugoletto addormentato. -Ho raggiunto l'orlo della pazzia, sai? Stavo per perdere la testa!-

 

-Hai sentito? Papà ha preso un grosso spavento, lo abbiamo colto alla sprovvista!- disse Pepper, parlando col figlioletto che ancora dormiva beato.

-Prendilo in braccio!- disse poi, porgendogli il piccolo.

 

Tony prese il bimbo tra le braccia, era una creaturina così fragile che aveva paura di fargli male. Era un'emozione mai provata prima, speciale come l'amore per il quale era nata quella piccola nuova vita.

 

-Ti somiglia moltissimo, vero?- Lui le sorrise, era vero. Anthony era una sua fotocopia!

 

-Il mio piccolo Anthony Stark Jr!- Sentendo la sua voce il bimbo si svegliò, riuscendo ad aprire i piccoli occhietti, incontrando quelli del padre. -Ma guarda qui, cosa abbiamo! Potrai somigliarmi molto, ma questi occhioni blu li hai presi dalla tua bella mamma!-

 

Era diventato padre, teneva tra le braccia il frutto del loro amore e doveva crescerlo e proteggerlo nel migliore dei modi... Il tesoro che avrebbe illuminato le giornate del loro futuro.

 

Fine

 

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NdA:

E alla fine è finito ttt per il meglio e il piccolo Anthony è nato! :D

Ora potete capire il senso del titolo... gli occhi del sole sono prpr i bellissimi occhioni blu del piccolo Stark :)

Volevo “dedicare” (se così si può dire) questa storia a Lisa, un'amica che ha aspettato tntximo questa ficcy XD Spero che l'abbia letta e che le sia piaciuta :)

Naturalmente spero che questa ficcy sia piaciuta anche a ttt voi, miei cari lettori!

Prima di dimenticare: ringrazio Miri ed Herry che hanno commentato lo scorso capitolo.

Ciaooo!

Alla prossima! Kiss! :)

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