HARU HARU: Remember me in December

di __Tiffany
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I'm a Stupid girl With a Idiot Dream: Be your Princess ***
Capitolo 2: *** ه)ة سخ هىرهسهلامث فاشف ثرثى غخع صه ***
Capitolo 3: *** Hey babe i fight 4 u ***
Capitolo 4: *** Really Zayn let me go ***
Capitolo 5: *** Il filo rosso del destino: Tomlinson sei una calamita per i guai, te lo dico seriamente! ***
Capitolo 6: *** Liam, perché non mi lasci vivere? You say it he’s my Kryptonite ***
Capitolo 7: *** MI dispiace moltissimo a tutti D: ***



Capitolo 1
*** I'm a Stupid girl With a Idiot Dream: Be your Princess ***


emma 1

Cosa vi aspettate da me?

Che sono una tipa famosa ecc...?

Se è così potete anche chiudere qui perché qui si parla di me... la comunissima e noiosissima Emma.

Vi parlerò di me come non ho fatto con nessun altro.

Ma è meglio che mi presenti:

Nome: Emma J. Coroner

Età : 17

Descrizione Fisica: sono alta, ho i capelli neri e mossi, ad occhi color cioccolata e porto gli occhiali.

Tutti mi chiamano Sfiga-Nerd, solo perché porto gli occhiali grandi e quadrati come dei rettangoli fatti male.



-Emma, cara, su è ora di andare a scuola- mi chiama mia madre, cosa ho fatto di male nella vita per avere una madre che non mi lascia nemmeno un secondo da sola?

Nemmeno mio fratello che ha 9 anni è stato preso di mira così!



-Emma, amore!-mi chiamò nuovamente mia madre

-Eccomi, arrivo!- è inutile dire che nessuno è mio/a amico/a.



Mi evitano anche i più sfigati di me. Ma si può essere più... sfigati?!

Mi alzai dal letto e andai in bagno, mi feci un bagno freddo, mi misi una maglietta bianca, dei jeans chiari ed ai piedi le converse nere slacciate e tutte sciupate.

Scesi le scale, presi la cartella ed uscì di casa.

Dovevo correre se non volevo arrivare in ritardo, presi l'autobus, almeno sapevo di arrivare in orario in modo sicuro.



-Sei la ragazza di ieri!- esclamò un ragazzo dagli occhi azzurri elettrici appena entrai.



Mi ero scordata di dirvi che ieri, mi sono scontrata con uno dei ragazzi più carini della scuola che non sapeva che esistessi.

Quando, ieri mi vide fece di tutto per attaccare bottone con me.

Ma quando Brittany gli disse :-Lou, amore, lei è la sfiga-Nerd, ricordi?

Lui mi guardò e fece una faccia schifata.

Non ero il tipo da Louis Tomlinson lo sapevo dall'inizio, ma io speravo che lui potesse vedermi in un'altro modo ma no, lui non poteva.



-Eh già- risposi io

-Come ti chiami? Non dirmi quello stupido nomignolo perché non è divertente- mi disse lui sorridendomi nel suo modo fanciullesco.



-Emma, ma non importa a nessuno- risposi io ad occhi bassi; guardai le converse, stare sotto esame da Louis era peggio di un interrogatorio.



Ma questo nessuno doveva saperlo, nessuno! Capito?!



-Bel nome- mi disse dopo un po'.



Arrossì e alla prima fermata che mi si era presentata scendetti dall'autobus e corsi verso la scuola. Era troppo imbarazzante. Ok, lo ammetto, sono innamorata persa di Tomlinson- sono- lo- stafigo- della- scuola.

Quando entrai all'istituto nessuno mi guardò, ma guardarono Brittany e Louis che con l'aria da modelli entrarono a scuola.

Vi presento Louis:



Nome: Louis

Cognome: Tomlinson

Età: 18

Descrizione fisica: Alto, capelli tra il biondo e il moro,occhi blu elettrico, sorriso da bambino e sensibilità di un elefante, ma quando si trattava di flirtare lui era il .



Ed ora la mia rivale (?) Brittany



Nome: Brittany

Cognome: Sparkles

Età: 17 ½

Descrizione fisica: Minuta, bionda (finta), occhi blu, due tettone rifatte e un culo stra-rifatto, proprio come quello delle modelle. In pratica lei era la solita troietta di tutte le storie.



-Guarda 'more c'è la Sfiga-Nerd- strillò la finta bionda

-hahaha si la sfigata!- le resse il gioco lui.



Mi sentì umiliata e ferita, lui, Louis William Tomlinson, che poche ore prima mi aveva detto che avevo un bel nome, il mio vero nome.

Ora mi snobba e mi prende per i fondelli.

Io non voglio essere trattata così!

Io voglio essere la sua ragazza, la sua principessa, ma NON quella da una notte e via, io voglio essere quella che rimane per sempre.



-Ehi Lou!- trillò il ricciolo di nome Harry, anche lui uno dei più fighi della scuola insieme al gruppo di Louis, di cui facevano parte; Liam James Payne, (Harry) Harold Edward Styles, Zayn Jawaad Malik, Louis William Tomlinson e Niall James Horan.



-Harry!- chiamò Louis mentre mi fissava, credo.

-I ragazzi sono tutti in classe a cazzeggiare, unisciti anche tu- sentì scherzare Styles.



Feci una smorfia e poi entrai in classe, prima ore? Storia.

Mi misi al primo banco per ascoltare tutta la lezione che come sempre pareva non finire mai, e poi mi sentivo lo sguardo di Liam puntato addosso.

Mah! Sarà una mia impressione. Dopo un'ora la campanella suonò facendomi scattare in piedi e veloce come un fulmine uscì dalla classe.



Seconda ora? Biologia.



Mi sedetti al secondo banco, quest'aula è l'unica insieme a quella di scienze che ha i posti insieme. Infatti di solito accanto a me non c'è mai nessuno, eppure oggi accanto a me si sedette Niall che con un sorriso mi salutò ed io lo ignorai, ma a destra avevo Zayn che anche lui mi fissava con uno strano sorriso.

Notai una ragazza che lo guardava, ma osava farlo solo con discrezione, non come quelle tipe senza cervello che avevo in classe.



-Bene, oggi faremo dei gruppi a quattro che io personalmente sceglierò.- ci annunciò la professoressa Racket.



Subito dopo iniziò ad elencare nomi su nomi ad un certo punto sentì il mio:



-Charlotte Sudflickt, Emma Coroner, Harry Styles, e Zayn Malik, come sesto gruppo, nonché l'ultimo.- finì la racchia.



Però, una cosa chi era Charlotte Sudflickt? Se devo dire la verità io non la conosco.

Vidi la ragazza che fissava Zayn avvicinarsi a noi e sussurrare



-Quindi siamo in gruppo insieme, piacere Charlotte- .



>______< Spazio che Pompa nelle casse >_______<



Bene ho deciso che ogni fine capitolo si chiamerà

così, in pratica il mio spazio autrice ha il note più

lungo nella fine di ogni FF mai creata. LOOOOL .

Comunque spero piaccia!! <3

Con Affetto la vostra

Emma Tomlinson

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Capitolo 2
*** ه)ة سخ هىرهسهلامث فاشف ثرثى غخع صه ***


woman

Ditemi è sbagliato amare?

È giusto essere invisibili?

Se ami una persona è giusto che lei non ti noti?

È giusto che la persona che ami era il tuo migliore amico, ed ora che è diventato un bastardo nemmeno ti calcola?

Ora, infine ditemi, è giusto che ora lui sia nel tuo gruppo per biologia?

Ora, io, risponderò a tutte queste domande, e dato che hanno una sola risposta ve la dico ora: NO! Non è giusto!

 

Bene, dato che ho finito  di chiedervi tutto questo posso presentarmi:

 

Nome: Charlotte

Cognome: Sudflickt

Età: 18 (come quella di lui )

Descrizione fisica: ho gli occhi blu cielo, capelli neri come la pece, alta nella media, non sono rifatta come le troie con cui va lui.

 

Bene, ho finito, ma ora più che mai è meglio che io cominci a raccontarvi la giornata dall’inizio no?

Io vivo da sola, mamma ha sempre da fare, non la vedo mai, quindi è come se non ci fosse, papà, invece, ci ha abbandonate, quindi per me è come morto.

Ma questo non credo v’interessi;

 

-è ora- bisbigliai alle 5.30 del mattino, ero solita farlo anche nei giorni estivi, perché lui  mi veniva a prendere sempre a quest’ora per andare a pescare.

Mi ero alzata, mi ero fatta il bagno, mi ero vestita con una felpa e dei jeans skinny chiari e delle ballerine grigie.

Avevo preso velocemente lo zaino e me ne andai a scuola; sapevo che l’avrei visto con un’altra di quelle ochette.

Forse oggi ci sarà la tipa dai capelli rossi, oppure quella tipa, la nuova cheerleader chi lo sa!

Appena entro  lo vedo, mi era passato  accanto, allora cercai di chiamarlo

 

– Za…uff- non mi aveva nemmeno sentito, forse, nemmeno visto.

 

Appena sentì la campanella corsi in classe…

Prima ora della mia nuova giornata da incubo?  Inglese.

La odio questa materia.

Mi ero seduta in un’ultima fila così da passare inosservato, infatti in un primo momento fu così così, ma avevo sentivo qualcosa che mi fissava; mi ero voltata e vidi Louis che mi fissava in modo misterioso.

Chissà  cosa voleva. Non glielo chiesi in un secondo momento, quindi anche adesso me lo chiedo.

 

-Signorina Sudflickt ci vuole illuminare della sua presenza?- mi aveva richiamato la professoressa Mc Kinley.

Mi alzai e andai alla lavagna a finire le frasi che aveva iniziato sul rinascimento inglese.

La vecchia mi guardò sbalordita e scrisse qualcosa sul suo registro mentre io lentamente, a testa bassa, me ne ritornavo al mio posto.

Primo: Odio essere fissata;

Secondo: Odio questa materia del cavolo;

Terzo: Odio quella Mc Kinley che si crede chissà chi solo perché è la vice-preside di questa scuola di mer…

 

Quando suonò quella benedetta campanella avevo preso i miei libri e me ne ero andato alla velocità di una lampadina accesa.

 

Seconda ora? Biologia.

Avevo l’ora in comune con lui, Zayn, Harry e alla ragazza che interessava a Tomlinson: Emma, o almeno mi pare che si chiami così.

La Racket aveva deciso di unirci in sei gruppi di quattro persone o più. Il mio era il sesto gruppo e lo condividevo con: Emma Coroner, Zayn Malik e Harry Styles.

Tutti i gruppi si riunirono, allora decisi di presentarmi.

Dato che sapevo che Styles e la Coroner non sapevano chi ero, e probabilmente, molto probabilmente, Zayn si era dimenticato di me.

Sapevo che la Coroner mi aveva visto fissare per tutta l’ora Zayn, ma non ci feci caso.

Tanto penserà che sono una stupida oca che s’innamora del solito fighetto, ma in verità, io conosco Zayn meglio di tutti i suoi amici e putanelle messi insieme.

 

-Quindi siamo in gruppo insieme, piacere Charlotte-  avevo detto.

 [ritorno a parlare al presente]

 

Zayn mi guardò e poi sussurrò un

– Lotte-

-Non sei degno di chiamarmi Lotte; solo il mio migliore amico, che è morto, può e poteva chiamarmi così, non tu Malik- dissi guardandolo fiera.

 

Lui abbassò il capo e se ne andò prima del suono della campanella.

Ero mi sentivo così stramaledetta mente felice di averlo fatto sentire male che avrei ballato la conga.  

Strana dopo avergli detto tutto quello che una lacrima solcò il mio viso e poi cadde a terra.

 

-Io sono Emma, piacere Charlotte- disse la corvina per spezzare il momento triste e glaciale che io e Zayn senza volerlo avevamo fatto.

- P-puoi chiamarmi Char o Charlie- borbottai glaciale.

-Io, sono Harry- si presentò il ricciolo come se nessuno lo conoscesse.

Dopo tutta la presentazione anche Harry se ne andò a seguire l’amichetto perduto, forse per dirgli che Lotte aveva pianto, se quella lacrima poteva essere catalogato come piangere.

 

-Charlie, tu e Malik-sono-il-più-bello-e-vanitoso-che-si-scopa-tutte-Yeah! Vi conoscevate?- mi chiese Emma.

Annuii, tornai al mio banco e rimasi lì per la mia prossima ora che era nuovamente Biologia.

 

>______< Spazio che Pompa nelle Casse >______<

Prima di tutto ringrazio Elle98, Aury99 e xmrsmuffin per le recensioni

E chi ha letto e non ha recensito e chi l’ha solo aperta per noia.

Ed ora vi regalo un Bonus:

Emma: su, su! Muovetevi le scene non si fanno da sole!! Dobbiamo fare la scena in cui Charlotte entra a scuola!

Cameraman n°1: Signorina Tomlinson è tutto pronto è lei che ha sbagliato set

Emma: Oh… O///o *cambia set* Zayn pronto ad ignorare una bella gnocca?

Zayn: No!

Charlotte: Ti regaliamo uno specchio

Zayn: per lo specchio che mi fa vedere la persona più sexy del mondo si!

Tutti: -_-‘’ ti pareva che non lo dicesse.

>w< Bonus finito

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Capitolo 3
*** Hey babe i fight 4 u ***


woman


Sono bella, sono intelligente, sono popolare e perché lui non mi guarda?

E per questo, forse, mi sono innamorata di quel ricciolo rompi scatole.

Siamo amici, ma lui, nemmeno mi guarda.

Comunque prima di assillarvi con i miei problemi è meglio che mi presenti no? ;)

 

Nome: Lucy J.

Cognomi: Payne

Età: 16. Si, sarò piccola ma ho l’atteggiamento di una vera signora J  

Descrizione fisica: ho i capelli lunghi e mori, dopo che ho saputo da mio fratello Liam che a Harry piacevano lunghi ho fatto di tutto per far si che crescessero lunghi, lisci e sani.

 Ho gli occhi color cioccolata, e come dicono tutti i ragazzi e  le ragazze della scuola sembro una modella.

 La cosa mi piace assai, ma lui, Harry, nemmeno mi degna di uno sguardo e la cosa non mi piace!

Odio non essere al centro dell’attenzione. Si, sono esibizionista .

 

Bene, comincio ad raccontarvi la giornata fino alla mia quarta ora.

 [tutto al presente ;) ]

Mi sono svegliata nello stesso momento del mio Pandino (Liam), ci andammo a fare un bagno, ovviamente in bagni diversi è_é , ci cambiammo e di corsa uscimmo da scuola, dovevamo andare a prendere Niall e Harry a casa  loro per andare a scuola.

Prima passammo da Niall che uscì di casa mangiando, come suo solito, ma non ingrassava mai, doveva assolutamente dirmi il suo segreto.

-‘Giorno ragazzi- disse entrando in macchina l’irlandesino

-‘giorno anche a te mangione- dissi io sorridendogli

-Ciao Niall- salutò mio fratello partendo a tutta birra verso casa Styles, la casa che amavo più di tutte, cioè amavo i letti, uno in particolare, quello che ogni sera accompagnava il mio principe dai capelli ricci nel mondo dei sogni.

 

Liam suonò il clacson e nessuno si affacciò alla finestra, suonò un’altra volta, anche questa volta nessuno rispose.

Tutti preoccupati, soprattutto io, scesimo dall’auto e corsimo dentro casa Styles e vidimo Harry completamente nudo, diventai rossa come un peperone, chiusi gli occhi, mi voltai, aprì la porta di casa ed corsi dentro la macchina.

-Io… - bofonchiai.

 

Mi sentivo tutta la faccia calda, era così calda che ci potevi friggere un’uovo.

Respiravo affannosamente e non capivo più nulla, buttai la testa l’indietro, mi misi le cuffie ad alto volume e cercai di riprendermi, ma quando stavo per raggiungere la mia pace mentale sentì qualcuno soffiare sulle mie labbra, all’inizio non ci diedi peso e feci una smorfia, ma poi sentì lo schioccò di un bacio sulla mia guancia, aprì di scatto gli occhi e vidi le labbra di Styles accanto alla mia.

Aveva sicuramente preso male la mira Hahahaha , perché avevano preso solo un pezzo delle mie labbra e un pezzo della mia guancia.

 

-AH!- strillai appena si staccò

-Hahahaha buon giorno mia dolce principessa spaventata- mi disse Harry tutto sorridente.

Oh dio! Aveva le fossette!!!

-IO… MA VAFFANCULO!- strillai ancora sotto shock

-Harry, ti ha visto nudo girare per casa come se nulla fosse vuoi ora che sia gentile?- gli chiese Niall.

 

Harry annuii e mi diede un bacio sul collo.

Diventai paonazza e lo spinsi indietro sul sedile posteriore.

 

-Lucy, non farci caso è sempre così stronzo- mi disse mio fratello io chiusi gli occhi e li feci segno di guidare e non di parlare.

 

Dopo una 20ina di minuti eravamo a scuola. Io, Loren e Catherine ci salutammo con dei bacetti sulla guancia e poi fecimo la nostra sfilata per andare in classe.

Tutti facevamo fischi d’apprezzamento e sussurravano cose tipo guarda che bella gnocca ecc.. come tutte le volte che mi vedevano succedeva sempre a scuola.

 

-Buon giorno prof- dissi entrando.

 

La Ronca mi sorrise e mi fece segno di sedermi.

Prima ora? Latino

Per tutta l’ora non feci altro che pensare a Harry e a quel bacio che mi aveva dato sul collo e a quello tra la bocca e la guancia.

 

-Signorina Payne, cosa stavamo dicendo?- mi chiese la Ronca, stronza l’ha fatto apposta.

-Prof, non la stavo minimamente ascoltando- le risposi sincera.

-Bene, allora le farà piacere passare un po’ di tempo dopo la scuola a ripassare la lezione  di oggi, in compagnia del suo amichetto Styles-  strillò la Ronca nominando la prima persona scritta su quel suo registro di merda.

 

Ma che nome aveva detto? Styles? Ma che culo!

Io e il mio Harry a studiare Latino che cosa romantica(!) Vorrei far santa la stronza/troia della prof Ronca.  

Ma non potevamo scopare invece di  studiare Latino? Studiare inglese?

 

-Non c’è problema prof- risposi io sorridendole.

 

Con lei c’è davvero gusto prenderla per il culo!

Quando suonò la campanella salutai la prof con la promessa di rivederla alla fine della scuola.

Appena uscì vidi mio fratello ed Harry che mi guardavano come se fossi pazza; allora Harry prende parola e dice

 

-Bellissima, cosa hai fatto per meritarti come me una punizione da quella?-

-Non la stavo minimamente ascoltando e gliel’ho detto in faccia, ovvio- dissi con nonchalance.

 

Harry e Niall risero mentre mio fratello se n’era andato scuotendo la testa.

Salutai i due puttanieri e piroettai alla prossima lezione, sapete qual era?  Educazione Fisica, per due ore di fila!

Non feci un cazzo in questa lezione, solo un po’ di corsa e un po’ di stretching e poi smisi dicendo che mi ero fatta male correndo.

Che brava attrice che ero!

Voglio un oscar! :D

 

-Bene, Payne, cosa ti sei fatta?- mi chiese Jonathan il capitano della squadra di basket

-Mi sono fatta male un muscolo correndo- risposi io

-Posso rimanere qui con te?- continuò lui

-fa come ti pare- gli risposi, lui non mi piaceva, aveva la faccia da maniaco quando era stronzo, invece Harry aveva una faccia da cucciolo smarrito che poi tanto smarrito non era perché pareva tutta una copertura.

Perché sotto, ma  molto sotto c’era il diavolo che ti portava al paradiso, questo lo sapevo perché quello stronzo si era portato a letto tutte tranne me e qualche d’una e tutte me lo raccontavano.

 

-Vuoi uscire con me?- mi chiese dopo poco

-CI penserò – risposi io menefreghista

 

Suonò la campanella e velocemente mi allontanai da Jonathan e corsi da Liam per dirgli quello che mi era capitato nell’ora precedente.

Ma dato che avevamo la terza ora in comune decisi di dirglielo lì, la quarta ora era: Matematica.

-Liam, Jonathan mi ha chiesto di uscire- sussurrai al mio fratellone

-Il maniaco della squadra di basket?- mi chiese curioso

 

Annuii, lui si trattenne dalle risate e mi fece segno di stare tranquilla e tirò fuori il cellulare, digitò qualcosa a qualcuno e poi inviò lo guardai interrogativa e lui scosse il capo.

Ero curiosa, molto, anzi moltissimo curiosa.

Ma non sapevo come scoprire chi era il destinatario di quel messaggio.

-NON OSARE MAI Più!- sentimmo solo, Liam impallidì, poi sentimmo solo dei gemiti e quando essi finirono capimmo che la lite era finita.

 

Velocemente sia io che Liam corsimo fuori e vidimo Jonathan conciato per le feste e un ammasso di riccioli scomparire verso i bagni, presi le mie cose e corsi in bagno per vedere se era il mio ricciolo, ma quello che vidi era terrorizzante.

 Harry aveva un occhio violaceo e il labbro spaccato.

Gli andai vicino e lo abbracciai, perché lo aveva fatto? C’entrava forse il messaggio di mio fratello?

 

>___< Spazio che Pompa nelle casse >__<

Eccomi qui!! Che ve ne pare del nostro Harry combattivo?

*Lucy alza la mano*

Dimmi Lu

Lucy: un vero gnocco!

Hahahaha  si come no!

                                                   Baci ed Abbracci

Emma Tomlinson

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Capitolo 4
*** Really Zayn let me go ***


Really Zayn let me go

Really Zayn Let me go…

 

Emma, mi si avvicinò, mi sorrise  e mi disse

 

-Charlie, posso sederti accanto a te a quest'ora?-

 

Nessuno me lo aveva mai chiesto, la guardai un po' come per chiederle: 'mi stai pigliando per il culo!' lei continuò a sorridere e scosse il capo e mi rifece nuovamente la domanda:

 

-Posso Char?-

-S-si certo, ehm... come mai ti vuoi sedere accanto a me?- le chiesi

-Perché noi siamo amiche no?-  mi rispose lei,

 

Io  spalancai gli occhi e poi annuii con la testa sorridendo a trentadue denti. Avevo una nuova ed unica amica, che bello.

L’abbraccia d’istinto e lei contraccambiò, iniziai a piangere iniziando a raccontarle di Zayn e di quello che m’ha fatto:

Ripreso dai numerosi diari di Charlotte:

20/1/10

-Jawwadino!- lo avevo chiamato

-Lotte!- mi aveva risposto lui con un sorriso, probabilmente falso.

-Zayn, che succede…?- avevo chiesto.

A quel tempo avevo molti amici, ma erano tutti falsi, ma loro non erano Zayn, solo Zayn sarebbe riuscito a ferirmi ed a farmi star male, lui era il solo ed unico con quel suo modo unico di sorridermi e di chiamarmi Lotte.

Il falso sorriso di Zayn svanì lasciando solo una faccia seria e degli occhi colmi di tristezza, quello non era il  mio Jawaad.

 Era solo una falsa copia.

-Basta, non ce la faccio più, non voglio più sopportarti con la tua isteria, non mi piaci, non mi sei mai piaciuta Charlotte, stavo con te solo perché mi facevi pena, sai mi dispiace, ma ora che andremo al liceo non voglio neanche sentire il tuo nome, non voglio avere il tuo sguardo su di me neanche per sbaglio, non voglio che tu mi piarli, non voglio sapere della tua esistenza, chiaro?- mi aveva detto chiaro e tondo quel Zayn.

Avevo iniziato a piangere, avevo iniziato a correre, avevo iniziato ad urlare contro Zayn, avevo iniziato a tagliarmi e avevo ricominciato a rubare a mio padre il suo Whisky che teneva in cantina.

14/4/2011

Avevo iniziato a marinare la scuola, i primi giorni di scuola del mio nuovo liceo, l’inferno non voleva finire.

Quando andavo a scuola, tutti si voltavano a fissarmi, perché? Perché ero quella pallida, quasi morta.

Zayn se ne era lavato le mani e si scopava ogni giorno una tipa diversa, le faceva soffrire come aveva fatto con me quel giorno maledetto.

 

29/5/12

Da un paio di mesi avevo smesso di fare la drogata e l’emo, ero tornata a scuola, ero rimasta senza quei pochi amici che avevo, tutti schierati da parte di Malik, stronzo!

 

;Fine racconti.

 

-Mi dispiace- continuava a sussurrarmi Emma con tono rassicurante, ora mi chiedo come mai è sempre sola anche se è una persona dolcissima e fatta come il cioccolato al latte?

 La gente non la capisco. Ditemi voi…

 

-Charlie, sta suonando è meglio se ci concentriamo sulla lezione- continuò lei in un soffio, mi asciugai le lacrime e le sorrisi.

 Il professore continuò la sua lezione ignorando Malik e Styles che erano andati via e al loro posto c’erano Liam e sua sorella Lucy.

Come ultima ora non era male, io ed Emma ci mandavamo bigliettini e nell’ultimo lei mi chiese:

“Vuoi venire da me questo pomeriggio? Magari ci consociamo meglio ;)”

Aveva una bella calligrafia, ordinata, carina e leggibile  e con quella penna viola la faceva risaltare, invece, la mia non lo era affatto.

Era grande ed illeggibile, proprio come alle medie, non era cambiata.

 

Certo a che ora?

Le rimandai il bigliettino e lei mi scrisse :

“subito dopo scuola ti va bene? Mangiamo da me”

Sorrisi ed annuii.

Era davvero cara quella ragazza, spero solo di non soffrire per amicizia ed amore come ho sofferto con Zayn.

Segretamente lo amavo…

 

>_________< Spazio Che Pompa Nelle Casse >__________<

 

Eccomi in un ritardo mostruoso!

Lo so sono in ritardo, non ditemelo vi prego, non mi serve.

Comunque per farmi perdonare di questo mini capitolo eccovi un bellissimo

B.O.N.U.S

 

Emma: Raggaaaaazzzziiiii

Niall: Sa…no… D…r..me..o *parla con la bocca piena*

Emma: Eeeeh!?

Niall: *ingoia il panino* Stanno dormendo!!

Emma: ok, vado a svegliare prima Lou, poi il Hazzaro, subito dopo il vanitoso di Dj Malik e infine quel cucciolo di Liam. *corre verso la camera dell’amato*

Louis: zZzZz…

Emma: BOOOBEARRRR SVEGLIAAAAA!!

Louis: *cadde dal letto* Mamma non sto scopando!

Emma: 0.0 eh!?

Louis; Niente 0/////0

Emma: Vado a svegliare il Hazza, con permesso *ride nervosa e se ne va*

Hazza: zZzZz I want to go to Ibiza zZzZz

Emma: HAZZARO!!!! UBRIACONE!!! LONTANO CUGINO!!! SCOPATORE DI GALLINEE!!! (?)

Hazza: *butta giù dal proprio letto Emma e ricomincia a ronfare*

Emma: HAROLD WILLIAM STYLES!

Hazza: Mamma no! Non sono stato io a bagnare il letto!!

Emma: ò.ò questa non la sapevo, corro a dirla a tutti

Hazza: NO, cazzo, fermati!!!

Emma: *corre a rifugiarsi dal belloccio vanitoso: Zayn*

Zayn: Che palle! Cos’è tutto questo casino?

Emma; sei sveglio?

Zayn; no, sono un ologramma

Emma: *-* Davvero!! Fammi toccarti

Zayn: 0///0 io pensavo che a te piacesse Louis

Emma: no! Scemo cosa hai capito! Se sei un ologramma significa che sei uno che è venuto dal futuro *-*

Zayn: Era ironico!

Emma: Ah!!! Vado a svegliare bambi *va da Liam, ma non è in camera sua*

Sarà da Danielle huhuhuhuhuhuh

Liam; No! Sono in cucina scemotta!

Emma: D= fammi divertire malleeee!!!

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Capitolo 5
*** Il filo rosso del destino: Tomlinson sei una calamita per i guai, te lo dico seriamente! ***


Il filo rosso del destino: Tomlinson sei una calamita per i guai, te lo dico seriamente!



Stavo tranquillamente tornando a casa con Char, non pensavo minimamente a Tomlinson, no! Ma se siete nella mia testa avrete capito: Sto pensando a lui.

Ma guarda che strano, Emma, tu pensi solo ed unicamente a Louis è ovvio.

Comunque tornando al mio racconto, io Char stavamo camminando tra le strade di Londra per andare alla mia umile casetta, ma ad un certo punto mi scontro con una che al posto delle tette c’ha due Ferrari.

Le sue tette erano così grandi che ci potevi saltare sopra che quelle nemmeno si muovevano, si vede a occhio che erano rifatte.

Ma tralasciamo il fatto dei suoi ‘seni prosperosi’ ‘sta bimbamichia era accompagnata a braccetto da Tomlinson che non faceva altro che guardarle il culo, stranamente non sembra rifatto e le tette.



-Tomlinson, perché non aiutai la tua ‘dolcissima’ fidanzata?- chiesi acida

-Ci sei anche tu Emma- mi disse con un sorriso a trentadue denti aiutando quella Barbie rifatta.

-No guarda, sono la sua gemella, mi chiamo ammE (leggere al contrario prego Nda)- dissi io con tono ironico.



Lui rise e mi accarezzò la guancia, volevo staccarmi quella mano dal mio viso, ma non ci riuscì, cercavo da tanto un contatto con lui, ed ora che ce l’ho la bimbinaminchia doveva rovinare l’atmosfera anche solo respirando.



-Louis!- squittì quella gatta morta

-ehm… si Elizabeth?- chiese Louis togliendo la sua mano dal mio viso.

-Andiamo, hai detto che ci saremo divertiti- disse quella tutta eccitata facendo mostra delle sue super tette.



Louis, a quelle parole diventò color peperone solo guardandomi, io, invece presi Char sotto braccio e me ne andai, di Tomlinson non doveva importare di niente.

Ma l’unica cosa di cui sono ancora sotto shock e che lui è diventato rosso guardandomi. Mah!

La vita, il suo cervello soprattutto!



-Era imbarazzato perché tu stavi ascoltando- mi disse Char con fare saggio.



Mi misi a ridere e lei con me, impossibile, Louis William Tomlinson s’imbarazza perché miss universo aveva detto delle parole davanti a me, Emma Jane Coroner?

Impossibile, solo se Louis avesse avuto la febbre.



-Impossibile Char, non prendermi in giro- dissi tra le risa

-OK, scusami, ma a me sembrava così- continuò lei ridendo come una matta come me.

Ore: 18.30

Io e Char abbiamo parlato, giocato, scherzato e soprattutto abbiamo scoperto di avere un bel po’ in comune.

Che bello, potevo dire di aver detto tutti i miei segreti a Charlotte, come se fosse il mio diario segreto mi ero confessata a lei, mi ero messa a nudo: tutti i miei pensieri e il mio essere Emma ora Charlie lo sapeva.

Anche lei mi raccontò di sé, ma poi è dovuta andare via, io la salutai e ci promettemmo di andare a scuola insieme l’indomani.

Dopo circa due quarti d’ora suonano al campanello, vado a vedere chi è.

Davanti alla porta c’è un Louis con un occhio nero, un labbro spaccato e che si teneva un braccio che pareva, almeno a me rotto.



-Dio Tomlinson, che hai fatto?- domandai preoccupata

-Emma, aiutami ti prego, mi posso nascondere qui?- mi chiese in un soffio non riusciva nemmeno a parlare decentemente.



Lo presi per il fianco e con il piede chiusi la porta di casa, lo feci distendere sul divano e corsi in bagno, lì tenevo la scatola pronto soccorso 24h su 24.

La presi e corsi da Louis che intanto si stava toccando il labbro spaccato.



-Ma come cazzo hai fatto?- gli chiesi mentre scuotevo il ghiaccio istantaneo per poggiarlo sul suo occhio.

-Niente di grave- mi rispose lui.



A quel punto m’incazzai, io lo nascondevo a casa mia e questo stupido deficiente non mi dice cosa succede? Ok, oggi è la volta buona che lo metto nei guai io.



-No caro, ora me lo dici se no ti butto fuori- dissi

-Non ne saresti capace, sei troppo buona da quello che ho potuto constatare- mi sussurrò mentre cercava di avvicinarsi a me.



-Mi spii per caso?- gli chiesi curiosa

-Può darsi di sì come può darsi di no- mi rispose con fare misterioso, mi misi a ridere e scacciai la sua mano dalla sua spalla e la controllai, mia madre prima faceva la dottoressa e queste cose me le ha insegnate.



-Aspettami qui, non ti muovere o andare ad aprire, sia chiaro?- gli disse con tono serio

-Va bene mia madama- mi rispose con un sorriso, non quei suoi sorrisi carini con cui mostrava i suoi denti bianchissimi, ma uno forzato, tirato fino allo sfinimento.

Comunque corsi in camera mia presi una mia camicia e scesi al piano inferiore, c’era Louis che aveva gli occhi chiusi e lo sguardo rilassato, s’era addormentato?

Non era morto vero?

Ma perché è venuto a casa mia?

E come sapeva dove abitavo? Non sarà forse uno Stalker?

E dov’è la bionda che era con lui?

Non sarà mica scappata!?

Molte domande mi frullavano per la testa. Ma decisi di fargliele più tardi.

In quel momento pensai solo ad fasciare il suo braccio e dargli le cure che m’avevano insegnato mia madre e la sua amica infermiera Katy.

Presi un cerotto e glielo misi sul volto dove aveva un graffio da cui non smetteva di uscire sangue, avevo paura per Louis.

Non potevo chiamare l0ambulanza, lui si fidava di me.

Se non l’aveva chiamata significava che forse lui non voleva problemi… no?

Con un dito feci tutto il contorno del suo viso, delle sue labbra, al suo occhio destro, l’unico rimasto intatto, poi passai al collo, poi alla sua spalla destra, mi fermai ad accarezzargliela.

Ma poi decisi di smetterla, mi alzai e andai in cucina a preparargli almeno qualcosa di caldo per farlo star meglio.



-D-dove sono?- chiese poco dopo il bell’addormentato

-Harry?- chiamò

-No, Evangeline- dissi ridendo

-Ma da dove li tiri fuori questi nomi assurdi?- mi chiese ridendo.



Alzai le spalle e mi misi a metà busto sul divano, quando si parla con qualcuno è buona educazione guardarsi negli occhi, ma nel suo caso nel suo occhio.

Lui mi fissava in modo triste, volevo chiedergli cosa avesse, perché era conciato così, ma non feci domande… me lo avrebbe detto lui.

Ritornai in cucina e spensi il fuoco dove un zuppa alle carote e patate stava bellamente bollendo, credo ne sentì l’odore perché in tutti i modi il signorino Tomlinson cercava di alzare il busto per riuscire a vedere.

-Riesci a mangiare da solo William?- gli chiesi

-Odio il ime William, Lou va bene- mi disse, io annuii e lui continuò questa volta un po’ beffardo

No mon amour dovrai imboccarmi bellissima- lo fulminai con lo sguardo e lui smise di fare il bambino e io iniziai ad imboccarlo.



Proprio come fanno i FIDANZATI!?

Mi sento fuori luogo, dovrei esserci io qui a soffiare su questa carota, ma la sua ragazza, non dovrei essere io quella che lui ora sta cercando di abbracciare, dovrebbe esserci Brittany.

Abbassai lo sguardo e lui come se mi avesse capito allungò la mano sana verso di me e iniziò ad accarezzarmi i capelli e poi scese verso il viso, passò il pollice sopra le mie labbra e poi… dovette staccare la mano, qualcuno suonava il campanello.

Mi alzai e prima di andare ad aprire gli dissi



Lou non fiatare- lui annuii.



Quando andai ad aprire, un’uomo alto tutto muscoli mi guarda e poi mi dice o diciamo meglio mi urla



C’è QUI LOUIS TOMLINSON?! HO UN AFFARE IN SOSPESO CON LUI!-

-Louis… chi?- dissi guardandolo con un grande punto interrogativo sulla testa, ero brava a recitare diciamocelo, quel tizio mi guarda come per dire :’ non lo conosci?’

-Non lo consci?- mi chiese poi

-Mi spiace io abito qui da poco…- dissi chinando il capo, lui annuii comprensivo (?) e poi mi disse

-Se lo vedi non fidarti ruba le donne altrui, si è appena scopato la mia ragazza, Elizabeth e io gli ho dato una lezione, lui è scappato e ora lo cerco per finirlo-



Io annuii e gli sorrisi comprensiva e lo abbracciai, forse, lui amava quella tutta tette no cervello, chissà quale fascino si nascondeva dietro a quella sciocca ragazzina.

Lui si fece abbracciare e poi se ne andò con la rabbia negli occhi, ora volevo uccidere letteralmente Louis.



-Chi era?- mi chiese tranquillo lui

-BASTARDO! PUTTANIERE! IO… IO TI ODIO!- dissi al prossima al pianto.



Corsi in camera mia e mi buttai sul letto piangendo come una bambina, sbattevo i piedi per la rabbia, buttai per terra la mia sveglia ed infine emisi un gridolino di dolore, mi ero fatta male.

Sentì bussare alla porta



-Louis riscendi e stai su quel divano finché non ti senti bene, poi sparisci- urlai

-Emma, sono mamma, non c’è nessuno tranne noi in questa casa- mi disse mia madre, aprì con uno scatto la porta e corsi al piano di sotto dove trovai un bigliettino stropicciato con scritto un numero di telefono e sotto in minuscolo c’era scritto:



Emma, non so cosa ti sia preso, ma sei hai scoperto perché sono ridotto così ti do tutte le ragioni per odiarmi e tutto quello che fate voi ragazze, ma una cosa te la voglio dire: Ti ringrazio di cuore per esserti presa cura di me… E carotina ti lascio il mio numero xx Il tuo puttaniere preferito (?)”

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Capitolo 6
*** Liam, perché non mi lasci vivere? You say it he’s my Kryptonite ***


You're y kryptonite

Liam, perché non mi lasci vivere?

You say it he’s my Kryptonite

 

Era passato un giorno tra la scazzottata fra Harry e il pervertito e non parlavo ne con l'uno ne con l'altro.

 Con Harry perché mi vergognavo, dopo l'abbraccio io ecco... l'avevo baciato e lui ha ricambiato, ma lo avrà fatto perché è un puttaniere e non perché prova qualcosa per me.

E quel pazzo di Jonathan perché di lui, ora, avevo terrore.

 Liam e Niall sapevano che mi piaceva Harry e non gli dissero nulla a riguardo e nemmeno lui disse a nessuno del bacio che gli diedi. Io per Harry ero un passatempo proprio come le altre.. Forse...

 

-Lu, come va oggi?- mi chiese mio fratello era passato solo due giorni mentre mio fratello me lo aveva chiesto come se fossero passati giorni, mesi.

 

Liam era come il papà che non avevamo e per questo io lo amavo, proprio come si ama un fratello o un papà.

 

-Li, so che vuoi la verità quindi non te la nascondo: io soffro perché Harry crede che io sia solo una bambolina per lui. Io non voglio essere questo, io voglio essere quella che lui pensa ventiquattro ore su ventiquattro come un'ossesso, lo capisci?! Io questo non l'ho mai desiderato, cioè non pensavo di volere che una persona abbia una mania morbosa per me, ed io voglio, ora, che Harry sia quella persona- dissi tra le lacrime.

 

Liam mi abbracciò e mi cullò fra le sue braccia, in quel momento arrivò Niall insieme a Harry, entrambi avevano le chiavi di casa nostra.

 

-Lucy che succede?!- chiese Harry era forse preoccupato? Nah! Impossibile...

 

-Non mi sento molto bene, non è nulla di grave Harold- dissi non l'avevo mai chiamato per nome intero, e questo faceva uno strano effetto.

-H-Harold... non mi hai mai chiamato così Lucy... perché ora..?- mi chiese sconvolto?... magari

-Oh! ti ho chiamato Harold? Scusa Harry- dissi io attaccata al petto di Liam

-Perché non mi stai chiamando Hazza? Lo fai sempre! Sei stata tu a chiamarmi in questo modo strano sei l'unica che non dovrebbe smettere di dirlo!- mi urla.

 

Non so perché sento che è arrabbiato con me, ma che ci potevo fare, se soffrivo per lui e nemmeno se ne accorgeva.

Ricominciai il mio pianto e Harold se ne andò sbattendo la porta di camera mia facendo tremare i vetri.

Da dove prendeva tutta quella forza il ragazzo?

 

-Harold... Harry... no, tu sei HAZZA!- gridai scendendo dal letto e correndogli dietro, ma scivolai per le scale e... dov'era l'impatto?

Oh, queste braccia forti e calde di chi sono? Di Gesù Cristo? Sono in paradiso?

 

-Va tutto bene?-

-Hazza- piagnucolo abbracciandolo forte forte.

 

lo sento stringermi di più e mi sento bene con me stessa, alzo lo sguardo e lo vedo sorridermi e sussurrarmi

 

-Oh girl i cry cry yo my all, say good bye... Oh girl, i cry cry, yo my all, say good bye, oh my love don't lie lie, yo my heart say good bye...-

-Oh boy don't cry cry, my all say bye bye... Oh boy don't cry cry, yo my love say bye bye, oh my love i don't lie lie, yo my heart don't say good bye- gli sussurrai a mia volta.

 

Mi baciò io lo baciai e poi mi sentì sollevare da terra e allacciai le mie gambe sul suo bacino, approfondì il bacio e iniziammo a giocare con le nostre lingue, tutto di Harry mi faceva andare in tilt, ma io ero solo un giocattolo che lui usava e poi gettava via.

Mi sono arresa ora che lui ha scoperto il mio punto debole, lui stesso, può farmi quello che vuole, sarò la sua bambola per questa volta, una lacrima mi rigò il volto, lui si staccò da me e me la leccò.

Divenni rossa rossa e lui rise aumentando la presa sulle mie cosce, ehi, non andrò a scuola oggi, starò qui con Harry/Puttaniere che mi vuole sua ora.

 

-Diventa mia- mi sussurrò sulle labbra

-Non posso più impedirtelo...- risposi io sulle sue labbra e lo ribaciai.

 

Liam credo mi stesse guardando, ma ora era andata, non poteva più fermarci, ne lui ne Niall.

Nemmeno il colosso che ieri cercava Louis che  si era nascosto dalla ragazza di cui era cotto e nemmeno lo sapevo hahahaha idiota.

 

-TU. LEVATI. SUBITO. DA. MIA. SORELLA.- sentì sillabare a denti stretti, era Liam, era incazzato...

Oddio, ora assisterò in prima persona la terza guerra mondiale. Impallidì terrorizzata di quello che mio fratello potesse fare a Harry.

 

-Hazza, noi abbiamo un patto e tu ora l'hai rotto, fuori da questa casa. ORA! Non ti avvicinare più ne a me ne a mia sorella e se vi scopro che vi vedete di nascosto saranno guai per entrambi- ringhiò mio fratello staccandomi con la forza da Harry che abbassò il capo e rimaneva fermo.

 

Avevo paura, molta paura, e qual era questo patto? Io non lo conoscevo, chissà se Niall ne era a conoscenza, velocemente mi avvicinai a lui e gli sussurrai

 

-Tu sai di questo patto?-

-Si, Liam ha fatto promettere a tutti che se ci fossimo approfittati di te e queste cose che facciamo sempre ci uccide nel vero senso della parola- mi rispose Niall che mi chiuse gli occhi con le mani trascinandomi via.

 

Sentì un urlo di dolore, cercai di divincolarmi, ma Niall era forte e non mi lasciò andare, mi teneva stretto per la vita così che non potessi muovermi.

Sentì la porta sbattere e dei passi, probabilmente Liam.

 

-Lucy, ti avviso se ci provi finisci come Styles- non l'aveva mai chiamato per  cognome... è incazzato e anche tanto... per colpa mia.

Iniziai un pianto straziato, nuovamente, io m’accasciai a terra, volevo morire, volevo prendere quel coltello e suicidarmi.

Senza pensarci un’altra volta cercai di prendere il coltello, ma battei la  testa così forte che caddi a terra battendo la testa a terra e poi buio…

“Harry vieni” dissi

“Lu, aspetta” mi rispose rincorrendomi, eravamo su un prato verde, verde proprio come un quadrifoglio, ma molto più raggiante e chiara, c’erano dei bellissimi fiori e un grandissimo fiore di ciliegio che stava su una montagnetta dove stavo correndo.

Harry mi prese e cademmo a terra, lui si mise sopra di me e mi baciò a stampo, ci sorrisimo compiaciuti e ci rotolammo sull’erba e i nostri vestiti bianchi come le nuvole si sporcarono di verde proprio come gli occhi del mio amato, i suoi riccioli pieni di fili d’erba lo rendevano così bambino che mi sembrava un angelo.

Il mio angelo.

“Ti amo Hazza” gli sussurrai

“Anch’io piccola Lu” mi rispose lui abbracciandomi.

 

-Hazza… mi dispiace- sussurrai ancora incosciente… penso

-Non fa nulla piccola- sentì dire e una mano calda mi strinse la mano, aprì lentamente gli occhi e vidi i suoi occhi verdi che mi guardavano con le lacrime agli occhi.

M’abbracciò…  

 

-HAZZA!- dissi tra i singhiozzi –Non volevo morire per davvero- continuai ancora tra i singhiozzi amari.

-Lo so piccola, lo so, dispiace anche a me, dovevo prima confessarmi a te- continuò sussurrandomi all’orecchio. Bip Biiiip Biiiiiiiiip BIPPPPP BIIIIIIIIIIIIIIIP, la macchina che regolarizzava il mio battito accelerò di colpo e Harry rise.

 

 Divenni rossa, lui mi prese la mano e me la poggiò sul suo petto e anche il suo cuore batteva forte.

Ci sorrisimo, sembrava il mio sogno, ma questa era la realtà, con un veloce scatto mi misi seduta e lo baciai allungo, anche quando entrarono gli altri 4 carotoni mi staccai non volevo, io dovevo assolutamente possedere le labbra di Styles.

Erano mie, mie unicamente, solo ed esclusivamente mie.

 

-Dillo- gli sussurrai

-Ti amo- mi disse rosso

-Ancora- gli chiesi

-Ti amo – mi disse

-dillo ancora e ancora non smettere ti prego- lo supplicai

-Ti amo, Lucy ti amo, ti amo da morire, ti amo Lucy è da tempo che lo penso Ti amo! – continuò a ripetermi guardandomi negli occhi, mi sentì morire, Harry non mentiva mai se ti guardava negli occhi soprattutto se aveva quello sguardo fiero.

 

Ero la felicità fatta a persona io.

 

-Lucy esistiamo anche noi non solo lui!- disse Liam puntando Harry che ridacchiò e mi lasciò io salutai tutti con la mano e tornai a fissare Harold che era arrossito.

 

Era veramente carino così, forse pareva anche fragile.

Ecco perché lo amo ci sono dei motivi validi sapete:

1. Amo il suo fare bastardo

2. Amo quei suoi occhi verdi che ti incollano a loro e non ti lasciano

3. Amo quel suo fare figo-egoista
4. Amo quel suo essere Harry

5. Amo  quei suoi lineamenti angelici

6. Amo  il suo fare possessivo

E infine la sua mentalità contorta.
Si gente sono masochista, mi piace giocare col fuoco che in questo caso viene chiamato: Harold Edward Styles.

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Capitolo 7
*** MI dispiace moltissimo a tutti D: ***


Avviso: Dato che il capitolo che avevo scritto di 15 pagine si è cancellato faccio un breve riassunto:

Lucy diventa amica di Emma e Charlotte e allora Lucy decide di far diventare popolari le due nuove amiche così che Louis e Zayn cadano ai loro piedi.

Intanto alla festa organizzata a casa Stylson (Tomlinson + Styles= Stylson) Zayn si confessa a Charlotte lei lo rifiuta e conoscono Lucy, i giorni e i mesi passano in fretta e Charlotte svela a tutti che deve partire quel medesimo giorno di Dicembre .

La cosa a Zayn non va per niente a genio, ma la cosa strana e che Louis ed Emma non stanno insieme anche se i due sanno cosa provano l’uno per l’altra ma non vogliono stare insieme perché Emma non vuole lasciare il suo nuovo ragazzo Jackson.

Appena Lucy sale sull’aereo Zayn la chiama e le canta I wish la canzone che aveva scritto per lei.

Un anno dopo sotto la benedizione delle tre ragazze vanno ad X-Factor e arrivano quarti, ma comunque fanno successo e ancora oggi Zayn cerca di andare nell’odiosa Australia dal suo amore: Charlotte .

Che nel frattempo sta studiando dottorato per salvare Haru la sua badante che la volle con se fino alla sua morte .

Emma spacE:
Si è corto, am era prorpio il riassunto
spero vi sia piaciuto quest'ultimo capitolo
RIngrazio tutti e da subito dico che questa è la fine.

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