HARU HARU: Remember me in December di __Tiffany (/viewuser.php?uid=147234)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I'm a Stupid girl With a Idiot Dream: Be your Princess ***
Capitolo 2: *** ه)ة سخ هىرهسهلامث فاشف ثرثى غخع صه ***
Capitolo 3: *** Hey babe i fight 4 u ***
Capitolo 4: *** Really Zayn let me go ***
Capitolo 5: *** Il filo rosso del destino: Tomlinson sei una calamita per i guai, te lo dico seriamente! ***
Capitolo 6: *** Liam, perché non mi lasci vivere? You say it he’s my Kryptonite ***
Capitolo 7: *** MI dispiace moltissimo a tutti D: ***
Capitolo 1 *** I'm a Stupid girl With a Idiot Dream: Be your Princess ***
emma 1
Cosa vi aspettate da
me?
Che sono una tipa
famosa ecc...?
Se è così potete
anche chiudere qui perché qui si parla di me... la comunissima e
noiosissima Emma.
Vi parlerò di me
come non ho fatto con nessun altro.
Ma è meglio che mi
presenti:
Nome: Emma J.
Coroner
Età : 17
Descrizione
Fisica: sono alta, ho i capelli neri e mossi, ad occhi color
cioccolata e porto gli occhiali.
Tutti mi chiamano
Sfiga-Nerd, solo perché porto gli occhiali grandi e quadrati come
dei rettangoli fatti male.
-Emma, cara, su è
ora di andare a scuola- mi chiama mia madre, cosa ho fatto di male
nella vita per avere una madre che non mi lascia nemmeno un secondo
da sola?
Nemmeno mio fratello
che ha 9 anni è stato preso di mira così!
-Emma, amore!-mi
chiamò nuovamente mia madre
-Eccomi, arrivo!- è
inutile dire che nessuno è mio/a amico/a.
Mi evitano anche i
più sfigati di me. Ma si può essere più... sfigati?!
Mi alzai dal letto e
andai in bagno, mi feci un bagno freddo, mi misi una maglietta
bianca, dei jeans chiari ed ai piedi le converse nere slacciate e
tutte sciupate.
Scesi le scale,
presi la cartella ed uscì di casa.
Dovevo correre se
non volevo arrivare in ritardo, presi l'autobus, almeno sapevo di
arrivare in orario in modo sicuro.
-Sei la ragazza di
ieri!- esclamò un ragazzo dagli occhi azzurri elettrici appena
entrai.
Mi ero scordata di
dirvi che ieri, mi sono scontrata con uno dei ragazzi più carini
della scuola che non sapeva che esistessi.
Quando, ieri mi vide
fece di tutto per attaccare bottone con me.
Ma quando Brittany
gli disse :-Lou, amore, lei è la sfiga-Nerd, ricordi?
Lui mi guardò e
fece una faccia schifata.
Non ero il tipo da
Louis Tomlinson lo sapevo dall'inizio, ma io speravo che lui potesse
vedermi in un'altro modo ma no, lui non poteva.
-Eh già- risposi io
-Come ti chiami? Non
dirmi quello stupido nomignolo perché non è divertente- mi disse
lui sorridendomi nel suo modo fanciullesco.
-Emma, ma non
importa a nessuno- risposi io ad occhi bassi; guardai le converse,
stare sotto esame da Louis era peggio di un interrogatorio.
Ma questo nessuno
doveva saperlo, nessuno! Capito?!
-Bel nome- mi disse
dopo un po'.
Arrossì e alla
prima fermata che mi si era presentata scendetti dall'autobus e corsi
verso la scuola. Era troppo imbarazzante. Ok, lo ammetto, sono
innamorata persa di Tomlinson- sono- lo- stafigo- della- scuola.
Quando entrai
all'istituto nessuno mi guardò, ma guardarono Brittany e Louis che
con l'aria da modelli entrarono a scuola.
Vi presento Louis:
Nome: Louis
Cognome: Tomlinson
Età: 18
Descrizione fisica:
Alto, capelli tra il biondo e il moro,occhi blu elettrico, sorriso da
bambino e sensibilità di un elefante, ma quando si trattava di
flirtare lui era il .
Ed
ora la mia rivale (?) Brittany
Nome:
Brittany
Cognome:
Sparkles
Età:
17 ½
Descrizione
fisica: Minuta, bionda (finta), occhi blu, due tettone rifatte e un
culo stra-rifatto, proprio come quello delle modelle. In pratica lei
era la solita troietta di tutte le storie.
-Guarda
'more c'è la Sfiga-Nerd- strillò la finta bionda
-hahaha
si la sfigata!- le resse il gioco lui.
Mi
sentì umiliata e ferita, lui, Louis William Tomlinson, che poche ore
prima mi aveva detto che avevo un bel nome, il mio vero nome.
Ora
mi snobba e mi prende per i fondelli.
Io
non voglio essere trattata così!
Io
voglio essere la sua ragazza, la sua principessa, ma NON quella da
una notte e via, io voglio essere quella che rimane per sempre.
-Ehi
Lou!- trillò il ricciolo di nome Harry, anche lui uno dei più fighi
della scuola insieme al gruppo di Louis, di cui facevano parte; Liam
James Payne, (Harry) Harold Edward Styles, Zayn Jawaad Malik, Louis
William Tomlinson e Niall James Horan.
-Harry!-
chiamò Louis mentre mi fissava, credo.
-I
ragazzi sono tutti in classe a cazzeggiare, unisciti anche tu- sentì
scherzare Styles.
Feci
una smorfia e poi entrai in classe, prima ore? Storia.
Mi
misi al primo banco per ascoltare tutta la lezione che come sempre
pareva non finire mai, e poi mi sentivo lo sguardo di Liam puntato
addosso.
Mah!
Sarà una mia impressione. Dopo un'ora la campanella suonò facendomi
scattare in piedi e veloce come un fulmine uscì dalla classe.
Seconda
ora? Biologia.
Mi
sedetti al secondo banco, quest'aula è l'unica insieme a quella di
scienze che ha i posti insieme. Infatti di solito accanto a me non
c'è mai nessuno, eppure oggi accanto a me si sedette Niall che con
un sorriso mi salutò ed io lo ignorai, ma a destra avevo Zayn che
anche lui mi fissava con uno strano sorriso.
Notai
una ragazza che lo guardava, ma osava farlo solo con discrezione, non
come quelle tipe senza cervello che avevo in classe.
-Bene,
oggi faremo dei gruppi a quattro che io personalmente sceglierò.- ci
annunciò la professoressa Racket.
Subito
dopo iniziò ad elencare nomi su nomi ad un certo punto sentì il
mio:
-Charlotte
Sudflickt, Emma Coroner, Harry Styles, e Zayn Malik, come sesto
gruppo, nonché l'ultimo.- finì la racchia.
Però,
una cosa chi era Charlotte Sudflickt? Se devo dire la verità io non
la conosco.
Vidi
la ragazza che fissava Zayn avvicinarsi a noi e sussurrare
-Quindi
siamo in gruppo insieme, piacere Charlotte- .
>______<
Spazio che Pompa nelle casse >_______<
Bene
ho deciso che ogni fine capitolo si chiamerà
così,
in pratica il mio spazio autrice ha il note più
lungo
nella fine di ogni FF mai creata. LOOOOL .
Comunque
spero piaccia!! <3
Con
Affetto la vostra
Emma
Tomlinson
|
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Capitolo 2 *** ه)ة سخ هىرهسهلامث فاشف ثرثى غخع صه ***
woman
Ditemi
è sbagliato amare?
È giusto
essere invisibili?
Se
ami una persona è giusto che lei non ti noti?
È giusto
che la persona che ami era il tuo migliore amico, ed ora che è diventato un
bastardo nemmeno ti calcola?
Ora,
infine ditemi, è giusto che ora lui sia nel tuo gruppo per biologia?
Ora,
io, risponderò a tutte queste domande, e dato che hanno una sola risposta ve la
dico ora: NO! Non è giusto!
Bene,
dato che ho finito di chiedervi tutto
questo posso presentarmi:
Nome:
Charlotte
Cognome:
Sudflickt
Età: 18 (come quella di lui )
Descrizione fisica: ho gli occhi blu cielo, capelli
neri come la pece, alta nella media, non sono rifatta come le troie con cui va lui.
Bene, ho finito, ma ora più che mai è meglio che
io cominci a raccontarvi la giornata dall’inizio no?
Io vivo da sola, mamma ha sempre da fare, non la
vedo mai, quindi è come se non ci fosse, papà, invece, ci ha abbandonate,
quindi per me è come morto.
Ma questo non credo v’interessi;
-è ora- bisbigliai alle 5.30 del mattino, ero
solita farlo anche nei giorni estivi, perché lui mi veniva a prendere sempre a quest’ora per
andare a pescare.
Mi ero alzata, mi ero fatta il bagno, mi ero
vestita con una felpa e dei jeans skinny chiari e delle ballerine grigie.
Avevo preso velocemente lo zaino e me ne andai a
scuola; sapevo che l’avrei visto con un’altra di quelle ochette.
Forse oggi ci sarà la tipa dai capelli rossi,
oppure quella tipa, la nuova cheerleader chi lo sa!
Appena entro
lo vedo, mi era passato accanto,
allora cercai di chiamarlo
– Za…uff- non mi aveva nemmeno sentito, forse,
nemmeno visto.
Appena sentì la campanella corsi in classe…
Prima ora della mia nuova giornata da incubo? Inglese.
La odio questa materia.
Mi ero seduta in un’ultima fila così da passare inosservato,
infatti in un primo momento fu così così, ma avevo sentivo qualcosa che mi
fissava; mi ero voltata e vidi Louis che mi fissava in modo misterioso.
Chissà
cosa voleva. Non glielo chiesi in un secondo momento, quindi anche
adesso me lo chiedo.
-Signorina Sudflickt ci vuole illuminare della
sua presenza?- mi aveva richiamato la professoressa Mc Kinley.
Mi alzai e andai alla lavagna a finire le frasi
che aveva iniziato sul rinascimento inglese.
La vecchia mi guardò sbalordita e scrisse
qualcosa sul suo registro mentre io lentamente, a testa bassa, me ne ritornavo
al mio posto.
Primo: Odio essere fissata;
Secondo: Odio questa materia del cavolo;
Terzo: Odio quella Mc Kinley che si crede chissà
chi solo perché è la vice-preside di questa scuola di mer…
Quando suonò quella benedetta campanella avevo
preso i miei libri e me ne ero andato alla velocità di una lampadina accesa.
Seconda ora? Biologia.
Avevo l’ora in comune con lui, Zayn, Harry
e alla ragazza che interessava a Tomlinson: Emma, o almeno mi pare che si
chiami così.
La Racket aveva deciso di unirci in sei gruppi di
quattro persone o più. Il mio era il sesto gruppo e lo condividevo con: Emma
Coroner, Zayn Malik e Harry Styles.
Tutti i gruppi si riunirono, allora decisi di
presentarmi.
Dato che sapevo che Styles e la Coroner non
sapevano chi ero, e probabilmente, molto probabilmente, Zayn si era dimenticato
di me.
Sapevo che la Coroner mi aveva visto fissare per
tutta l’ora Zayn, ma non ci feci caso.
Tanto penserà che sono una stupida oca che s’innamora
del solito fighetto, ma in verità, io conosco Zayn meglio di tutti i suoi amici
e putanelle messi insieme.
-Quindi siamo in gruppo insieme, piacere
Charlotte- avevo detto.
[ritorno a
parlare al presente]
Zayn mi guardò e poi sussurrò un
– Lotte-
-Non sei degno di chiamarmi Lotte; solo il mio
migliore amico, che è morto, può e poteva chiamarmi così, non tu Malik-
dissi guardandolo fiera.
Lui abbassò il capo e se ne andò prima del suono
della campanella.
Ero mi sentivo così stramaledetta mente felice
di averlo fatto sentire male che avrei ballato la conga.
Strana dopo avergli detto tutto quello che una
lacrima solcò il mio viso e poi cadde a terra.
-Io sono Emma, piacere Charlotte- disse la
corvina per spezzare il momento triste e glaciale che io e Zayn senza volerlo
avevamo fatto.
- P-puoi chiamarmi Char o Charlie- borbottai
glaciale.
-Io,
sono Harry- si presentò il ricciolo come se nessuno lo conoscesse.
Dopo
tutta la presentazione anche Harry se ne andò a seguire l’amichetto perduto,
forse per dirgli che Lotte aveva pianto, se quella lacrima poteva essere catalogato
come piangere.
-Charlie,
tu e Malik-sono-il-più-bello-e-vanitoso-che-si-scopa-tutte-Yeah! Vi conoscevate?-
mi chiese Emma.
Annuii,
tornai al mio banco e rimasi lì per la mia prossima ora che era nuovamente
Biologia.
>______<
Spazio che Pompa nelle Casse >______<
Prima
di tutto ringrazio Elle98, Aury99 e xmrsmuffin per le
recensioni
E chi
ha letto e non ha recensito e chi l’ha solo aperta per noia.
Ed ora
vi regalo un Bonus:
Emma: su, su! Muovetevi le scene non si fanno da sole!! Dobbiamo
fare la scena in cui Charlotte entra a scuola!
Cameraman n°1: Signorina Tomlinson è tutto pronto è lei che ha
sbagliato set
Emma: Oh… O///o *cambia set* Zayn pronto ad ignorare una bella
gnocca?
Zayn: No!
Charlotte: Ti regaliamo uno specchio
Zayn: per lo specchio che mi fa vedere la persona più sexy del
mondo si!
Tutti: -_-‘’ ti pareva che non lo dicesse.
>w< Bonus finito
|
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Capitolo 3 *** Hey babe i fight 4 u ***
woman
Sono
bella, sono intelligente, sono popolare e perché lui non mi guarda?
E
per questo, forse, mi sono innamorata di quel ricciolo rompi scatole.
Siamo
amici, ma lui, nemmeno mi guarda.
Comunque
prima di assillarvi con i miei problemi è meglio che mi presenti no? ;)
Nome:
Lucy J.
Cognomi:
Payne
Età:
16. Si, sarò piccola ma ho l’atteggiamento di una vera signora J
Descrizione
fisica: ho i capelli lunghi e mori, dopo che ho saputo da mio fratello Liam che
a Harry piacevano lunghi ho fatto di tutto per far si che crescessero lunghi,
lisci e sani.
Ho gli occhi color cioccolata, e come dicono
tutti i ragazzi e le ragazze della
scuola sembro una modella.
La cosa mi piace assai, ma lui, Harry, nemmeno
mi degna di uno sguardo e la cosa non mi piace!
Odio
non essere al centro dell’attenzione. Si, sono esibizionista .
Bene,
comincio ad raccontarvi la giornata fino alla mia quarta ora.
[tutto al presente ;) ]
Mi
sono svegliata nello stesso momento del mio Pandino (Liam), ci andammo a fare
un bagno, ovviamente in bagni diversi è_é , ci cambiammo e di corsa uscimmo da
scuola, dovevamo andare a prendere Niall e Harry a casa loro per andare a scuola.
Prima
passammo da Niall che uscì di casa mangiando, come suo solito, ma non
ingrassava mai, doveva assolutamente dirmi il suo segreto.
-‘Giorno
ragazzi- disse entrando in macchina l’irlandesino
-‘giorno
anche a te mangione- dissi io sorridendogli
-Ciao
Niall- salutò mio fratello partendo a tutta birra verso casa Styles, la casa
che amavo più di tutte, cioè amavo i letti, uno in particolare, quello che ogni
sera accompagnava il mio principe dai capelli ricci nel mondo dei sogni.
Liam
suonò il clacson e nessuno si affacciò alla finestra, suonò un’altra volta,
anche questa volta nessuno rispose.
Tutti
preoccupati, soprattutto io, scesimo dall’auto e corsimo dentro casa Styles e vidimo
Harry completamente nudo, diventai rossa come un peperone, chiusi gli occhi, mi
voltai, aprì la porta di casa ed corsi dentro la macchina.
-Io…
- bofonchiai.
Mi
sentivo tutta la faccia calda, era così calda che ci potevi friggere un’uovo.
Respiravo
affannosamente e non capivo più nulla, buttai la testa l’indietro, mi misi le
cuffie ad alto volume e cercai di riprendermi, ma quando stavo per raggiungere
la mia pace mentale sentì qualcuno soffiare sulle mie labbra, all’inizio non ci
diedi peso e feci una smorfia, ma poi sentì lo schioccò di un bacio sulla mia
guancia, aprì di scatto gli occhi e vidi le labbra di Styles accanto alla mia.
Aveva
sicuramente preso male la mira Hahahaha , perché avevano preso solo un pezzo
delle mie labbra e un pezzo della mia guancia.
-AH!-
strillai appena si staccò
-Hahahaha
buon giorno mia dolce principessa spaventata- mi disse Harry tutto sorridente.
Oh
dio! Aveva le fossette!!!
-IO…
MA VAFFANCULO!- strillai ancora sotto shock
-Harry,
ti ha visto nudo girare per casa come se nulla fosse vuoi ora che sia gentile?-
gli chiese Niall.
Harry
annuii e mi diede un bacio sul collo.
Diventai
paonazza e lo spinsi indietro sul sedile posteriore.
-Lucy,
non farci caso è sempre così stronzo- mi disse mio fratello io chiusi gli occhi
e li feci segno di guidare e non di parlare.
Dopo
una 20ina di minuti eravamo a scuola. Io, Loren e Catherine ci salutammo con
dei bacetti sulla guancia e poi fecimo la nostra sfilata per andare in classe.
Tutti
facevamo fischi d’apprezzamento e sussurravano cose tipo guarda che bella
gnocca ecc.. come tutte le volte che mi vedevano succedeva sempre a scuola.
-Buon
giorno prof- dissi entrando.
La
Ronca mi sorrise e mi fece segno di sedermi.
Prima
ora? Latino
Per
tutta l’ora non feci altro che pensare a Harry e a quel bacio che mi aveva dato
sul collo e a quello tra la bocca e la guancia.
-Signorina
Payne, cosa stavamo dicendo?- mi chiese la Ronca, stronza l’ha fatto apposta.
-Prof,
non la stavo minimamente ascoltando- le risposi sincera.
-Bene,
allora le farà piacere passare un po’ di tempo dopo la scuola a ripassare la
lezione di oggi, in compagnia del suo
amichetto Styles- strillò la Ronca
nominando la prima persona scritta su quel suo registro di merda.
Ma
che nome aveva detto? Styles? Ma che culo!
Io e
il mio Harry a studiare Latino che cosa romantica(!) Vorrei far santa la
stronza/troia della prof Ronca.
Ma
non potevamo scopare invece di studiare
Latino? Studiare inglese?
-Non
c’è problema prof- risposi io sorridendole.
Con lei
c’è davvero gusto prenderla per il culo!
Quando
suonò la campanella salutai la prof con la promessa di rivederla alla fine
della scuola.
Appena
uscì vidi mio fratello ed Harry che mi guardavano come se fossi pazza; allora
Harry prende parola e dice
-Bellissima,
cosa hai fatto per meritarti come me una punizione da quella?-
-Non
la stavo minimamente ascoltando e gliel’ho detto in faccia, ovvio- dissi con nonchalance.
Harry
e Niall risero mentre mio fratello se n’era andato scuotendo la testa.
Salutai
i due puttanieri e piroettai alla prossima lezione, sapete qual era? Educazione Fisica, per due ore di fila!
Non
feci un cazzo in questa lezione, solo un po’ di corsa e un po’ di stretching e
poi smisi dicendo che mi ero fatta male correndo.
Che
brava attrice che ero!
Voglio
un oscar! :D
-Bene,
Payne, cosa ti sei fatta?- mi chiese Jonathan il capitano della squadra di
basket
-Mi
sono fatta male un muscolo correndo- risposi io
-Posso
rimanere qui con te?- continuò lui
-fa
come ti pare- gli risposi, lui non mi piaceva, aveva la faccia da maniaco
quando era stronzo, invece Harry aveva una faccia da cucciolo smarrito che poi
tanto smarrito non era perché pareva tutta una copertura.
Perché
sotto, ma molto sotto c’era il diavolo
che ti portava al paradiso, questo lo sapevo perché quello stronzo si era
portato a letto tutte tranne me e qualche d’una e tutte me lo raccontavano.
-Vuoi
uscire con me?- mi chiese dopo poco
-CI
penserò – risposi io menefreghista
Suonò
la campanella e velocemente mi allontanai da Jonathan e corsi da Liam per
dirgli quello che mi era capitato nell’ora precedente.
Ma
dato che avevamo la terza ora in comune decisi di dirglielo lì, la quarta ora
era: Matematica.
-Liam,
Jonathan mi ha chiesto di uscire- sussurrai al mio fratellone
-Il
maniaco della squadra di basket?- mi chiese curioso
Annuii,
lui si trattenne dalle risate e mi fece segno di stare tranquilla e tirò fuori
il cellulare, digitò qualcosa a qualcuno e poi inviò lo guardai interrogativa e
lui scosse il capo.
Ero
curiosa, molto, anzi moltissimo curiosa.
Ma
non sapevo come scoprire chi era il destinatario di quel messaggio.
-NON
OSARE MAI Più!- sentimmo solo, Liam impallidì, poi sentimmo solo dei gemiti e
quando essi finirono capimmo che la lite era finita.
Velocemente
sia io che Liam corsimo fuori e vidimo Jonathan conciato per le feste e un
ammasso di riccioli scomparire verso i bagni, presi le mie cose e corsi in
bagno per vedere se era il mio ricciolo, ma quello che vidi era terrorizzante.
Harry aveva un occhio violaceo e il labbro
spaccato.
Gli
andai vicino e lo abbracciai, perché lo aveva fatto? C’entrava forse il
messaggio di mio fratello?
>___<
Spazio che Pompa nelle casse >__<
Eccomi
qui!! Che ve ne pare del nostro Harry combattivo?
*Lucy
alza la mano*
Dimmi
Lu
Lucy:
un vero gnocco!
Hahahaha
si come no!
Baci ed Abbracci
Emma Tomlinson
|
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Capitolo 4 *** Really Zayn let me go ***
Really Zayn let me go
Really Zayn Let me go…
Emma, mi si
avvicinò, mi sorrise e mi disse
-Charlie,
posso sederti accanto a te a quest'ora?-
Nessuno me
lo aveva mai chiesto, la guardai un po' come per chiederle: 'mi stai pigliando
per il culo!' lei continuò a sorridere e scosse il capo e mi rifece nuovamente
la domanda:
-Posso
Char?-
-S-si certo,
ehm... come mai ti vuoi sedere accanto a me?- le chiesi
-Perché noi
siamo amiche no?- mi rispose lei,
Io spalancai gli occhi e poi annuii con la testa
sorridendo a trentadue denti. Avevo una nuova ed unica amica, che bello.
L’abbraccia
d’istinto e lei contraccambiò, iniziai a piangere iniziando a raccontarle di
Zayn e di quello che m’ha fatto:
Ripreso dai
numerosi diari di Charlotte:
20/1/10
-Jawwadino!-
lo avevo chiamato
-Lotte!- mi
aveva risposto lui con un sorriso, probabilmente falso.
-Zayn, che
succede…?- avevo chiesto.
A quel tempo
avevo molti amici, ma erano tutti falsi, ma loro non erano Zayn, solo Zayn
sarebbe riuscito a ferirmi ed a farmi star male, lui era il solo ed unico con
quel suo modo unico di sorridermi e di chiamarmi Lotte.
Il falso
sorriso di Zayn svanì lasciando solo una faccia seria e degli occhi colmi di
tristezza, quello non era il mio Jawaad.
Era solo una falsa copia.
-Basta, non
ce la faccio più, non voglio più sopportarti con la tua isteria, non mi piaci,
non mi sei mai piaciuta Charlotte, stavo con te solo perché mi facevi pena, sai
mi dispiace, ma ora che andremo al liceo non voglio neanche sentire il tuo
nome, non voglio avere il tuo sguardo su di me neanche per sbaglio, non voglio
che tu mi piarli, non voglio sapere della tua esistenza, chiaro?- mi aveva
detto chiaro e tondo quel Zayn.
Avevo
iniziato a piangere, avevo iniziato a correre, avevo iniziato ad urlare contro
Zayn, avevo iniziato a tagliarmi e avevo ricominciato a rubare a mio padre il
suo Whisky che teneva in cantina.
14/4/2011
Avevo
iniziato a marinare la scuola, i primi giorni di scuola del mio nuovo liceo, l’inferno
non voleva finire.
Quando
andavo a scuola, tutti si voltavano a fissarmi, perché? Perché ero quella
pallida, quasi morta.
Zayn se ne
era lavato le mani e si scopava ogni giorno una tipa diversa, le faceva
soffrire come aveva fatto con me quel giorno maledetto.
29/5/12
Da un paio
di mesi avevo smesso di fare la drogata e l’emo, ero tornata a scuola, ero
rimasta senza quei pochi amici che avevo, tutti schierati da parte di Malik,
stronzo!
;Fine racconti.
-Mi
dispiace- continuava a sussurrarmi Emma con tono rassicurante, ora mi chiedo
come mai è sempre sola anche se è una persona dolcissima e fatta come il
cioccolato al latte?
La gente non la capisco. Ditemi voi…
-Charlie,
sta suonando è meglio se ci concentriamo sulla lezione- continuò lei in un
soffio, mi asciugai le lacrime e le sorrisi.
Il professore continuò la sua lezione
ignorando Malik e Styles che erano andati via e al loro posto c’erano Liam e
sua sorella Lucy.
Come ultima
ora non era male, io ed Emma ci mandavamo bigliettini e nell’ultimo lei mi
chiese:
“Vuoi venire da me questo pomeriggio? Magari ci
consociamo meglio ;)”
Aveva una
bella calligrafia, ordinata, carina e leggibile
e con quella penna viola la faceva risaltare, invece, la mia non lo era affatto.
Era grande
ed illeggibile, proprio come alle medie, non era cambiata.
“Certo a che ora?”
Le rimandai il bigliettino e lei mi scrisse :
“subito dopo scuola ti va bene? Mangiamo
da me”
Sorrisi ed
annuii.
Era davvero
cara quella ragazza, spero solo di non soffrire per amicizia ed amore come ho
sofferto con Zayn.
Segretamente lo
amavo…
>_________<
Spazio Che Pompa Nelle Casse >__________<
Eccomi
in un ritardo mostruoso!
Lo so
sono in ritardo, non ditemelo vi prego, non mi serve.
Comunque
per farmi perdonare di questo mini capitolo eccovi un bellissimo
B.O.N.U.S
Emma:
Raggaaaaazzzziiiii
Niall:
Sa…no… D…r..me..o *parla con la bocca piena*
Emma:
Eeeeh!?
Niall:
*ingoia il panino* Stanno dormendo!!
Emma:
ok, vado a svegliare prima Lou, poi il Hazzaro, subito dopo il vanitoso di Dj
Malik e infine quel cucciolo di Liam. *corre verso la camera dell’amato*
Louis:
zZzZz…
Emma:
BOOOBEARRRR SVEGLIAAAAA!!
Louis:
*cadde dal letto* Mamma non sto scopando!
Emma:
0.0 eh!?
Louis;
Niente 0/////0
Emma:
Vado a svegliare il Hazza, con permesso *ride nervosa e se ne va*
Hazza:
zZzZz I want to go to Ibiza zZzZz
Emma: HAZZARO!!!!
UBRIACONE!!! LONTANO CUGINO!!! SCOPATORE DI GALLINEE!!! (?)
Hazza: *butta giù dal
proprio letto Emma e ricomincia a ronfare*
Emma: HAROLD WILLIAM
STYLES!
Hazza: Mamma no! Non sono
stato io a bagnare il letto!!
Emma: ò.ò questa non la
sapevo, corro a dirla a tutti
Hazza: NO, cazzo,
fermati!!!
Emma: *corre a rifugiarsi
dal belloccio vanitoso: Zayn*
Zayn: Che palle! Cos’è
tutto questo casino?
Emma; sei sveglio?
Zayn; no, sono un
ologramma
Emma: *-* Davvero!! Fammi
toccarti
Zayn: 0///0 io pensavo
che a te piacesse Louis
Emma: no! Scemo cosa hai
capito! Se sei un ologramma significa che sei uno che è venuto dal futuro *-*
Zayn: Era ironico!
Emma: Ah!!! Vado a svegliare
bambi *va da Liam, ma non è in camera sua*
Sarà da Danielle
huhuhuhuhuhuh
Liam; No! Sono in cucina
scemotta!
Emma: D= fammi divertire
malleeee!!!
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Capitolo 5 *** Il filo rosso del destino: Tomlinson sei una calamita per i guai, te lo dico seriamente! ***
Il
filo rosso del destino: Tomlinson
sei
una calamita per i guai, te lo dico seriamente!
Stavo
tranquillamente tornando a casa con Char, non pensavo minimamente a
Tomlinson, no! Ma se siete nella mia testa avrete capito: Sto
pensando a lui.
Ma
guarda che strano, Emma, tu pensi solo ed unicamente a Louis è
ovvio.
Comunque
tornando al mio racconto, io Char stavamo camminando tra le strade di
Londra per andare alla mia umile casetta, ma ad un certo punto mi
scontro con una che al posto delle tette c’ha due Ferrari.
Le
sue tette erano così grandi che ci potevi saltare sopra che
quelle nemmeno si muovevano, si vede a occhio che erano rifatte.
Ma
tralasciamo il fatto dei suoi ‘seni prosperosi’ ‘sta
bimbamichia era accompagnata a braccetto da Tomlinson che non faceva
altro che guardarle il culo, stranamente non sembra rifatto e le
tette.
-Tomlinson,
perché non aiutai la tua ‘dolcissima’ fidanzata?-
chiesi acida
-Ci
sei anche tu Emma- mi disse con un sorriso a trentadue denti aiutando
quella Barbie rifatta.
-No
guarda, sono la sua gemella, mi chiamo ammE (leggere al contrario
prego Nda)- dissi io con tono ironico.
Lui
rise e mi accarezzò la guancia, volevo staccarmi quella mano
dal mio viso, ma non ci riuscì, cercavo da tanto un contatto
con lui, ed ora che ce l’ho la bimbinaminchia doveva rovinare
l’atmosfera anche solo respirando.
-Louis!-
squittì quella gatta morta
-ehm…
si Elizabeth?- chiese Louis togliendo la sua mano dal mio viso.
-Andiamo,
hai detto che ci saremo divertiti- disse quella tutta eccitata
facendo mostra delle sue super tette.
Louis,
a quelle parole diventò color peperone solo guardandomi, io,
invece presi Char sotto braccio e me ne andai, di Tomlinson non
doveva importare di niente.
Ma
l’unica cosa di cui sono ancora sotto shock e che lui è
diventato rosso guardandomi. Mah!
La
vita, il suo cervello soprattutto!
-Era
imbarazzato perché tu stavi ascoltando- mi disse Char con
fare saggio.
Mi
misi a ridere e lei con me, impossibile, Louis William Tomlinson
s’imbarazza perché miss universo aveva detto delle
parole davanti a me, Emma Jane Coroner?
Impossibile,
solo se Louis avesse avuto la febbre.
-Impossibile
Char, non prendermi in giro- dissi tra le risa
-OK,
scusami, ma a me sembrava così- continuò lei ridendo
come una matta come me.
Ore:
18.30
Io
e Char abbiamo parlato, giocato, scherzato e soprattutto abbiamo
scoperto di avere un bel po’ in comune.
Che
bello, potevo dire di aver detto tutti i miei segreti a Charlotte,
come se fosse il mio diario segreto mi ero confessata a lei, mi ero
messa a nudo: tutti i miei pensieri e il mio essere Emma ora Charlie
lo sapeva.
Anche
lei mi raccontò di sé, ma poi è dovuta andare
via, io la salutai e ci promettemmo di andare a scuola insieme
l’indomani.
Dopo
circa due quarti d’ora suonano al campanello, vado a vedere chi
è.
Davanti
alla porta c’è un Louis con un occhio nero, un labbro
spaccato e che si teneva un braccio che pareva, almeno a me rotto.
-Dio
Tomlinson, che hai fatto?- domandai preoccupata
-Emma,
aiutami ti prego, mi posso nascondere qui?- mi chiese in un soffio
non riusciva nemmeno a parlare decentemente.
Lo
presi per il fianco e con il piede chiusi la porta di casa, lo feci
distendere sul divano e corsi in bagno, lì tenevo la scatola
pronto soccorso 24h su 24.
La
presi e corsi da Louis che intanto si stava toccando il labbro
spaccato.
-Ma
come cazzo hai fatto?- gli chiesi mentre scuotevo il ghiaccio
istantaneo per poggiarlo sul suo occhio.
-Niente
di grave- mi rispose lui.
A
quel punto m’incazzai, io lo nascondevo a casa mia e questo
stupido deficiente non mi dice cosa succede? Ok, oggi è la
volta buona che lo metto nei guai io.
-No
caro, ora me lo dici se no ti butto fuori- dissi
-Non
ne saresti capace, sei troppo buona da quello che ho potuto
constatare- mi sussurrò mentre cercava di avvicinarsi a me.
-Mi
spii per caso?- gli chiesi curiosa
-Può
darsi di sì come può darsi di no- mi rispose con fare
misterioso, mi misi a ridere e scacciai la sua mano dalla sua spalla
e la controllai, mia madre prima faceva la dottoressa e queste cose
me le ha insegnate.
-Aspettami
qui, non ti muovere o andare ad aprire, sia chiaro?- gli disse con
tono serio
-Va
bene mia madama- mi rispose con un sorriso, non quei suoi sorrisi
carini con cui mostrava i suoi denti bianchissimi, ma uno forzato,
tirato fino allo sfinimento.
Comunque
corsi in camera mia presi una mia camicia e scesi al piano inferiore,
c’era Louis che aveva gli occhi chiusi e lo sguardo rilassato,
s’era addormentato?
Non
era morto vero?
Ma
perché è venuto a casa mia?
E
come sapeva dove abitavo? Non sarà forse uno Stalker?
E
dov’è la bionda che era con lui?
Non
sarà mica scappata!?
Molte
domande mi frullavano per la testa. Ma decisi di fargliele più
tardi.
In
quel momento pensai solo ad fasciare il suo braccio e dargli le cure
che m’avevano insegnato mia madre e la sua amica infermiera
Katy.
Presi
un cerotto e glielo misi sul volto dove aveva un graffio da cui non
smetteva di uscire sangue, avevo paura per Louis.
Non
potevo chiamare l0ambulanza, lui si fidava di me.
Se
non l’aveva chiamata significava che forse lui non voleva
problemi… no?
Con
un dito feci tutto il contorno del suo viso, delle sue labbra, al suo
occhio destro, l’unico rimasto intatto, poi passai al collo,
poi alla sua spalla destra, mi fermai ad accarezzargliela.
Ma
poi decisi di smetterla, mi alzai e andai in cucina a preparargli
almeno qualcosa di caldo per farlo star meglio.
-D-dove
sono?- chiese poco dopo il bell’addormentato
-Harry?-
chiamò
-No,
Evangeline- dissi ridendo
-Ma
da dove li tiri fuori questi nomi assurdi?- mi chiese ridendo.
Alzai
le spalle e mi misi a metà busto sul divano, quando si parla
con qualcuno è buona educazione guardarsi negli occhi, ma nel
suo caso nel suo occhio.
Lui
mi fissava in modo triste, volevo chiedergli cosa avesse, perché
era conciato così, ma non feci domande… me lo avrebbe
detto lui.
Ritornai
in cucina e spensi il fuoco dove un zuppa alle carote e patate stava
bellamente bollendo, credo ne sentì l’odore perché
in tutti i modi il signorino Tomlinson cercava di alzare il busto per
riuscire a vedere.
-Riesci
a mangiare da solo William?- gli chiesi
-Odio
il ime William, Lou va bene- mi disse, io annuii e lui continuò
questa volta un po’ beffardo
–No
mon amour dovrai imboccarmi bellissima- lo fulminai con lo sguardo e
lui smise di fare il bambino e io iniziai ad imboccarlo.
Proprio
come fanno i FIDANZATI!?
Mi
sento fuori luogo, dovrei esserci io qui a soffiare su questa carota,
ma la sua ragazza, non dovrei essere io quella che lui ora sta
cercando di abbracciare, dovrebbe esserci Brittany.
Abbassai
lo sguardo e lui come se mi avesse capito allungò la mano sana
verso di me e iniziò ad accarezzarmi i capelli e poi scese
verso il viso, passò il pollice sopra le mie labbra e poi…
dovette staccare la mano, qualcuno suonava il campanello.
Mi
alzai e prima di andare ad aprire gli dissi
–Lou
non fiatare- lui annuii.
Quando
andai ad aprire, un’uomo alto tutto muscoli mi guarda e poi mi
dice o diciamo meglio mi urla
–C’è
QUI LOUIS TOMLINSON?! HO UN AFFARE IN SOSPESO CON LUI!-
-Louis…
chi?- dissi guardandolo con un grande punto interrogativo sulla
testa, ero brava a recitare diciamocelo, quel tizio mi guarda come
per dire :’ non lo conosci?’
-Non
lo consci?- mi chiese poi
-Mi
spiace io abito qui da poco…- dissi chinando il capo, lui
annuii comprensivo (?) e poi mi disse
-Se
lo vedi non fidarti ruba le donne altrui, si è appena scopato
la mia ragazza, Elizabeth e io gli ho dato una lezione, lui è
scappato e ora lo cerco per finirlo-
Io
annuii e gli sorrisi comprensiva e lo abbracciai, forse, lui amava
quella tutta tette no cervello, chissà quale fascino si
nascondeva dietro a quella sciocca ragazzina.
Lui
si fece abbracciare e poi se ne andò con la rabbia negli
occhi, ora volevo uccidere letteralmente Louis.
-Chi
era?- mi chiese tranquillo lui
-BASTARDO!
PUTTANIERE! IO… IO TI ODIO!- dissi al prossima al pianto.
Corsi
in camera mia e mi buttai sul letto piangendo come una bambina,
sbattevo i piedi per la rabbia, buttai per terra la mia sveglia ed
infine emisi un gridolino di dolore, mi ero fatta male.
Sentì
bussare alla porta
-Louis
riscendi e stai su quel divano finché non ti senti bene, poi
sparisci- urlai
-Emma,
sono mamma, non c’è nessuno tranne noi in questa casa-
mi disse mia madre, aprì con uno scatto la porta e corsi al
piano di sotto dove trovai un bigliettino stropicciato con scritto un
numero di telefono e sotto in minuscolo c’era scritto:
“Emma,
non so cosa ti sia preso, ma sei hai scoperto perché sono
ridotto così ti do tutte le ragioni per odiarmi e tutto
quello che fate voi ragazze, ma una cosa te la voglio dire: Ti
ringrazio di cuore per esserti presa cura di me… E carotina ti
lascio il mio numero xx Il tuo puttaniere preferito (?)”
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Capitolo 6 *** Liam, perché non mi lasci vivere? You say it he’s my Kryptonite ***
You're y kryptonite
Liam, perché non mi lasci vivere?
You say it he’s my Kryptonite
Era passato un
giorno tra la scazzottata fra Harry e il pervertito e non parlavo ne con l'uno
ne con l'altro.
Con Harry perché mi vergognavo, dopo
l'abbraccio io ecco... l'avevo baciato e lui ha ricambiato, ma lo avrà fatto
perché è un puttaniere e non perché prova qualcosa per me.
E quel pazzo di
Jonathan perché di lui, ora, avevo terrore.
Liam e Niall sapevano che mi piaceva Harry e
non gli dissero nulla a riguardo e nemmeno lui disse a nessuno del bacio che
gli diedi. Io per Harry ero un passatempo proprio come le altre.. Forse...
-Lu, come va
oggi?- mi chiese mio fratello era passato solo due giorni mentre mio fratello
me lo aveva chiesto come se fossero passati giorni, mesi.
Liam era come il
papà che non avevamo e per questo io lo amavo, proprio come si ama un fratello
o un papà.
-Li, so che vuoi
la verità quindi non te la nascondo: io soffro perché Harry crede che io sia
solo una bambolina per lui. Io non voglio essere questo, io voglio essere
quella che lui pensa ventiquattro ore su ventiquattro come un'ossesso, lo
capisci?! Io questo non l'ho mai desiderato, cioè non pensavo di volere che una
persona abbia una mania morbosa per me, ed io voglio, ora, che Harry sia quella
persona- dissi tra le lacrime.
Liam mi
abbracciò e mi cullò fra le sue braccia, in quel momento arrivò Niall insieme a
Harry, entrambi avevano le chiavi di casa nostra.
-Lucy che
succede?!- chiese Harry era forse preoccupato? Nah! Impossibile...
-Non mi sento
molto bene, non è nulla di grave Harold- dissi non l'avevo mai chiamato
per nome intero, e questo faceva uno strano effetto.
-H-Harold... non
mi hai mai chiamato così Lucy... perché ora..?- mi chiese sconvolto?... magari
-Oh! ti ho
chiamato Harold? Scusa Harry- dissi io attaccata al petto di Liam
-Perché non mi
stai chiamando Hazza? Lo fai sempre! Sei stata tu a chiamarmi in questo modo
strano sei l'unica che non dovrebbe smettere di dirlo!- mi urla.
Non so perché
sento che è arrabbiato con me, ma che ci potevo fare, se soffrivo per lui e
nemmeno se ne accorgeva.
Ricominciai il
mio pianto e Harold se ne andò sbattendo la porta di camera mia facendo
tremare i vetri.
Da dove prendeva
tutta quella forza il ragazzo?
-Harold...
Harry... no, tu sei HAZZA!- gridai scendendo dal letto e correndogli
dietro, ma scivolai per le scale e... dov'era l'impatto?
Oh, queste
braccia forti e calde di chi sono? Di Gesù Cristo? Sono in paradiso?
-Va tutto bene?-
-Hazza-
piagnucolo abbracciandolo forte forte.
lo sento
stringermi di più e mi sento bene con me stessa, alzo lo sguardo e lo vedo
sorridermi e sussurrarmi
-Oh girl i cry
cry yo my all, say good bye... Oh girl, i cry cry, yo my all, say good bye, oh
my love don't lie lie, yo my heart say good bye...-
-Oh boy don't
cry cry, my all say bye bye... Oh boy don't cry cry, yo my love say bye bye, oh
my love i don't lie lie, yo my heart don't say good bye- gli sussurrai a mia volta.
Mi baciò io lo
baciai e poi mi sentì sollevare da terra e allacciai le mie gambe sul suo
bacino, approfondì il bacio e iniziammo a giocare con le nostre lingue, tutto
di Harry mi faceva andare in tilt, ma io ero solo un giocattolo che lui usava e
poi gettava via.
Mi sono arresa
ora che lui ha scoperto il mio punto debole, lui stesso, può farmi quello che vuole,
sarò la sua bambola per questa volta, una lacrima mi rigò il volto, lui si
staccò da me e me la leccò.
Divenni rossa
rossa e lui rise aumentando la presa sulle mie cosce, ehi, non andrò a scuola
oggi, starò qui con Harry/Puttaniere che mi vuole sua ora.
-Diventa mia- mi
sussurrò sulle labbra
-Non posso più
impedirtelo...- risposi io sulle sue labbra e lo ribaciai.
Liam credo mi
stesse guardando, ma ora era andata, non poteva più fermarci, ne lui ne Niall.
Nemmeno il
colosso che ieri cercava Louis che si
era nascosto dalla ragazza di cui era cotto e nemmeno lo sapevo hahahaha
idiota.
-TU. LEVATI.
SUBITO. DA. MIA. SORELLA.- sentì sillabare a denti stretti, era Liam, era
incazzato...
Oddio, ora
assisterò in prima persona la terza guerra mondiale. Impallidì terrorizzata di
quello che mio fratello potesse fare a Harry.
-Hazza, noi
abbiamo un patto e tu ora l'hai rotto, fuori da questa casa. ORA! Non ti
avvicinare più ne a me ne a mia sorella e se vi scopro che vi vedete di
nascosto saranno guai per entrambi- ringhiò mio fratello staccandomi con la
forza da Harry che abbassò il capo e rimaneva fermo.
Avevo paura,
molta paura, e qual era questo patto? Io non lo conoscevo, chissà se Niall ne
era a conoscenza, velocemente mi avvicinai a lui e gli sussurrai
-Tu sai di
questo patto?-
-Si, Liam ha
fatto promettere a tutti che se ci fossimo approfittati di te e queste cose che
facciamo sempre ci uccide nel vero senso della parola- mi rispose Niall che mi
chiuse gli occhi con le mani trascinandomi via.
Sentì un urlo di
dolore, cercai di divincolarmi, ma Niall era forte e non mi lasciò andare, mi
teneva stretto per la vita così che non potessi muovermi.
Sentì la porta
sbattere e dei passi, probabilmente Liam.
-Lucy, ti avviso se ci provi finisci come Styles-
non l'aveva mai chiamato per cognome...
è incazzato e anche tanto... per colpa mia.
Iniziai un pianto straziato, nuovamente, io m’accasciai
a terra, volevo morire, volevo prendere quel coltello e suicidarmi.
Senza pensarci un’altra volta cercai di prendere il
coltello, ma battei la testa così forte
che caddi a terra battendo la testa a terra e poi buio…
“Harry vieni” dissi
“Lu, aspetta” mi rispose rincorrendomi, eravamo su un
prato verde, verde proprio come un quadrifoglio, ma molto più raggiante e
chiara, c’erano dei bellissimi fiori e un grandissimo fiore di ciliegio che
stava su una montagnetta dove stavo correndo.
Harry mi prese e cademmo a terra, lui si mise sopra di
me e mi baciò a stampo, ci sorrisimo compiaciuti e ci rotolammo sull’erba e i
nostri vestiti bianchi come le nuvole si sporcarono di verde proprio come gli
occhi del mio amato, i suoi riccioli pieni di fili d’erba lo rendevano così
bambino che mi sembrava un angelo.
Il mio angelo.
“Ti amo Hazza” gli sussurrai
“Anch’io piccola Lu” mi rispose lui abbracciandomi.
…
-Hazza… mi dispiace- sussurrai ancora incosciente…
penso
-Non fa nulla piccola- sentì dire e una mano calda mi
strinse la mano, aprì lentamente gli occhi e vidi i suoi occhi verdi che mi
guardavano con le lacrime agli occhi.
M’abbracciò…
-HAZZA!- dissi tra i singhiozzi –Non volevo morire per
davvero- continuai ancora tra i singhiozzi amari.
-Lo so piccola, lo so, dispiace anche a me, dovevo
prima confessarmi a te- continuò sussurrandomi all’orecchio. Bip Biiiip
Biiiiiiiiip BIPPPPP BIIIIIIIIIIIIIIIP, la macchina che regolarizzava il mio
battito accelerò di colpo e Harry rise.
Divenni rossa,
lui mi prese la mano e me la poggiò sul suo petto e anche il suo cuore batteva
forte.
Ci sorrisimo, sembrava il mio sogno, ma questa era la
realtà, con un veloce scatto mi misi seduta e lo baciai allungo, anche quando
entrarono gli altri 4 carotoni mi staccai non volevo, io dovevo assolutamente
possedere le labbra di Styles.
Erano mie, mie unicamente, solo ed esclusivamente mie.
-Dillo- gli sussurrai
-Ti amo- mi disse rosso
-Ancora- gli chiesi
-Ti amo – mi disse
-dillo ancora e ancora non smettere ti prego- lo
supplicai
-Ti amo, Lucy ti amo, ti amo da morire, ti amo Lucy è
da tempo che lo penso Ti amo! – continuò a ripetermi guardandomi negli occhi,
mi sentì morire, Harry non mentiva mai se ti guardava negli occhi soprattutto
se aveva quello sguardo fiero.
Ero la felicità fatta a persona io.
-Lucy esistiamo anche noi non solo lui!- disse Liam
puntando Harry che ridacchiò e mi lasciò io salutai tutti con la mano e tornai
a fissare Harold che era arrossito.
Era veramente carino così, forse pareva anche fragile.
Ecco perché lo amo ci sono dei motivi validi sapete:
1. Amo il suo fare bastardo
2. Amo quei suoi occhi verdi che ti incollano a
loro e non ti lasciano
3. Amo quel suo fare figo-egoista
4. Amo quel suo essere Harry
5. Amo quei suoi lineamenti angelici
6. Amo il suo fare possessivo
E infine la sua mentalità contorta.
Si gente sono masochista, mi piace giocare col fuoco
che in questo caso viene chiamato: Harold Edward Styles.
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Capitolo 7 *** MI dispiace moltissimo a tutti D: ***
Avviso:
Dato che il
capitolo che avevo scritto di 15 pagine
si è cancellato faccio un breve riassunto:
Lucy
diventa amica di Emma e Charlotte e allora Lucy decide di far
diventare popolari le due nuove amiche così che
Louis e Zayn cadano ai loro piedi.
Intanto
alla festa organizzata a casa Stylson (Tomlinson
+ Styles= Stylson) Zayn si confessa a Charlotte
lei lo rifiuta e
conoscono Lucy, i giorni e i mesi passano in fretta e Charlotte svela a
tutti
che deve partire quel medesimo giorno di Dicembre .
La
cosa a Zayn non va per niente
a genio, ma la cosa strana e che Louis ed Emma non stanno insieme anche
se i
due sanno cosa provano l’uno per l’altra ma non vogliono stare insieme
perché
Emma non vuole lasciare il suo nuovo ragazzo Jackson.
Appena
Lucy sale sull’aereo Zayn la chiama e le canta I wish la canzone
che aveva scritto per lei.
Un
anno dopo sotto la benedizione delle tre ragazze vanno ad X-Factor e
arrivano quarti, ma comunque fanno successo e ancora oggi
Zayn
cerca di andare nell’odiosa
Australia dal suo amore: Charlotte .
Che
nel frattempo sta studiando dottorato per salvare Haru la sua badante
che la volle con se fino alla sua morte .
Emma spacE:
Si è corto, am era prorpio il riassunto
spero vi sia piaciuto quest'ultimo capitolo
RIngrazio tutti e da subito dico che questa è la fine.
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