Black x Orange - Orange x Black

di M e g a m i
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** UlquiHime: Amore che brucia ***
Capitolo 2: *** UlquiHime: Luna Beffarda ***
Capitolo 3: *** UlquiHime: Il principe e la marionetta ***
Capitolo 4: *** UlquiHime: Dialogo col proprio cuore ***
Capitolo 5: *** IchiRuki: Mentre qui manchi tu ***
Capitolo 6: *** IchiRuki: Attimi di vita ***
Capitolo 7: *** IchiRuki: COLD. ***



Capitolo 1
*** UlquiHime: Amore che brucia ***


Inoue Orihime…
Le tue spalle sembrano così deboli e fragili.
Tremano.
Tutto di te trema. Dalla paura?
 
« Hai paura di me, donna?  »
« Non ho paura… »
 
Dovresti.
Mi basterebbe sfiorarti per porre fine alla tua vita.
Sì...
Mi basterebbe… sfiorarti.
 
Allora perché mi guardi in quel modo?
Non lo fare. Non mi guardare così.

Non provare a raggiungermi…
 
Il calore della tua mano brucia.
Sto morendo, divorato dalle fiamme.
Divento cenere, sotto il tuo tocco rovente.
 
Non mi guardare così.
Non piangere.
Questo fuoco che sento dentro brucia, ma non fa male.
Non sento dolore.
 
Non sento più… niente.
 
Sono cenere, nient’altro che cenere.
Eppure, una parte di me continua a vivere.
Il mio... cuore.

Al caldo… dentro di te.

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Capitolo 2
*** UlquiHime: Luna Beffarda ***


NDA:  questa previssima flashfic/dialogo/chiamatelo come volete, mi è stata ispirata da quest'immagine. -> http://imageshack.us/photo/my-images/12/uo37.jpg/


Orihime: « La vedi quella luna? Non ti sembra che si stia quasi prendendo gioco di noi? Sta lì, ci guarda e sorride soddisfatta. Mi chiedo cosa ci trovi di tanto divertente. Forse perché lei sa cose che noi non sappiamo. Forse perché dopo aver guardato per tanto tempo gli uomini, li trova stupidi. »
Ulquiorra: « Gli uomini sono stupidi.  »
Orihime: « Forse allora anche tu se un po’ stupido. Infondo, una volta sei stato un uomo anche tu. Una cosa del genere non si dimentica e basta.  E’ per questo che piangi, Ulquiorra? E’ per questo che i tuoi occhi sono così tristi? Tu soffri, come tutti gli uomini. E scommetto che sai anche ridere… e amare. Sbaglio? Tanto non mi risponderai mai, lo so. In questo momento starai sicuramente pensando: “Questa donna è davvero strana. Dice cose senza senso.”, non è vero? »
Ulquiorra: « No. Penso sul serio che tu sia strana, donna. Ma le cose che dici non sono tutte senza senso. »
Orihime: « Ah, lo sapevo. »
Ulquiorra: « Cosa? »
Orihime: « Che io te non siamo poi così diversi. »
Ulquiorra: « Ecco, questa è una cosa senza senso. »
Orihime: « Perché dici così, adesso? »
Ulquiorra: « Perché io e te non potremmo essere più diversi, donna. Io sono il dolore, l’oscurità. E tu sei… sei il mio opposto. »
Orihime: « Questa è una cosa senza senso. »
Ulquiorra: « No, non lo è. »
Orihime: « Invece sì, che lo è. Perché vedi, proprio adesso, mentre parliamo… i tuoi occhi sembrano già più felici. Come i miei. Guardami. Non lo vedi anche tu? I nostri occhi sono gli stessi. Cosa c’è di così diverso tra me e te, allora? »
Ulquiorra: « Non puoi capire. »
Orihime: « Allora spiegamelo. »
Ulquiorra: « Non capiresti lo stesso. »
Orihime: « Stai dicendo che sono stupida? »
Ulquiorra: « No, non sto dicendo questo. »
Orihime: « A me sembra di si, invece. Ah, ecco ho capito! E’ questa la differenza che intendi? Che tu sei intelligente e io no? Beh, mi spiace deluderti, ma all’ultimo test di matematica ho perso novantotto. No-van-tot-to. »
Ulquiorra: « Che cos’è un test di matematica? »
Orihime: « E poi sono io, la stupida... »

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Capitolo 3
*** UlquiHime: Il principe e la marionetta ***


NDA: quest'altra invece da questa immagine! -> http://imageshack.us/photo/my-images/851/295007.jpg/


Orihime: « Ah! Finito! »

Ulquiorra: « Cosa stai facendo con quegli spilli, donna? »
Orihime: « Ulquiorra-kun! Stavo aspettando proprio te! »
Ulquiorra: « Per quale motivo? »
Orihime: « Guarda! Ho fatto una cosa per te! Ti piace? »
Ulquiorra: « Uhm… Questo sarei… io? »
Orihime: « Certo che sì! Non vedi quanto gli somigli? »
Ulquiorra: « S-Sì… »
Orihime: « E guarda, se gli infili una mano dentro puoi usarlo come una marionetta! E così puoi raccontare delle storie! »
Ulquiorra: « Storie? »
Orihime: « Sì! Vuoi che te ne racconti una? »
Ulquiorra: « Se proprio devi… »
Orihime: « Allora, c’era una volta-… »
Ulquiorra: « Perché inizi con “c’era una volta”? Se la storia riguarda me, puoi benissimo ambientarla nel presente. »
Orihime: « No che non posso! Ogni storia che si rispetti inizia con “c’era una volta”! Se non dico così, non è una vera storia. »
Ulquiorra: « Va bene, va bene, vai avanti. »
Orihime: « Mh. C’era una volta un bellissimo principe-… »
Ulquiorra: « Da quando sarei un principe? »
Orihime: « Insomma! Hai intenzione di contestare ogni cosa che dico? La storia è mia, e decido io. »
Ulquiorra: (sospira)
Orihime: « Dicevo, questo bellissimo principe era molto solo e molto triste perché non aveva mai conosciuto l’amore. Tutte le notti piangeva perché desiderava qualcuno che lo accettasse per quello che era, qualcuno che lo amasse per quello che era. Ma si vergognava profondamente per questo, e davanti agli altri cercava di non mostrare neanche un’emozione. Aveva eretto un muro intorno al suo cuore, convinto che mai nessuno avrebbe potuto amare uno come lui. »
Ulquiorra: « … »
Orihime: « Finché un giorno apparve una bellissima principessa, che gli sorrise gentilmente. Bastò un solo sguardo, e il principe se ne innamorò perdutamente, tanto che non passava secondo in cui non pensasse a lei. Egli però la trattava freddamente come faceva con tutti, perché aveva paura che se le avesse aperto il suo cuore, lei lo avrebbe respinto disgustata. »
Ulquiorra: « … »
Orihime: « Il principe però non sapeva quanto la principessa fosse rimasta incantata da lui, dal suo sguardo. Dietro quegli occhi freddi, lei aveva capito quanta solitudine e tristezza si nascondesse. La bellissima principessa avrebbe fatto qualsiasi, qualsiasi cosa per renderlo felice. »
Ulquiorra: « … »
Orihime: « E poi… fine. »
Ulquiorra: « Come fine? »
Orihime: « Fine. Non so ancora come andrà avanti. »
Ulquiorra: « Cosa significa? »
Orihime: « Che ora tocca a noi continuare storia. »

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Capitolo 4
*** UlquiHime: Dialogo col proprio cuore ***


Cos’è… questo? Questa sensazione straziante che provo.
Questa sensazione… nel mio cuore che ora è in mille pezzi.
 
Cuore.
Lui lo cercava così disperatamente.
Un cuore per amare.
Un cuore da amare.
Era così ingenuo.
Così… cieco.
 
Non ho visto quello che era davanti a me fino alla fine.
E pensare che mi sarebbe bastato allungare la mano qualche secondo prima, e…
E cosa? Sarei stato… felice?
 
Forse sbaglio, ma ho pensato che i suoi occhi mi stessero sorridendo.
Erano così pieni di tristezza, ma sorridevano.
Forse perché alla fine l’ha capito?
 
E’ paradossale.
Proprio ora che non sono altro che polvere, sabbia di questo immenso deserto, lo sento.
 
Alla fine l’hai capito… Ulquiorra?
 
Non è poi così difficile amare.

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Capitolo 5
*** IchiRuki: Mentre qui manchi tu ***


NDA: E adesso iniziamo con Ichigo x Rukia.
Questo è quello che penso Icchi abbia pensato (LOL) durante l'assenza di Nee-san, dopo che lui aveva perso i suoi poteri da shinigami.
Questa piccola flash mi è venuta in mente ascoltando "Il mio pensiero" di Ligabue.


Quanto tempo è passato, Rukia?

Quanti giorni?
Quante ore?
Quanti minuti, quanti secondi? Quanto, dall’ultima volta che ti ho vista?
 
I ricordi cominciano a farsi confusi. Quando chiudo gli occhi, quasi non riesco a ricordarmi il tuo volto. Quasi non riesco neanche a ricordarmi la tua voce.
 
Allora perché ti vedo, ti sento in ogni cosa?
Perché ogni mattina mi viene da aprire quel cavolo di un armadio?
Perché durante le lezioni mi perdo sempre a guardare la tua sedia vuota?
Perché ti sento vicino a me anche mentre cammino? Sei sempre lì, sempre un passo davanti a me. Sempre. Perché ti vedo voltarti indietro a guardarmi? Perché ti sento chiamare il mio nome?
E perché ogni volta sento una fitta all’altezza del petto quando mi rendo conto che in realtà non ci sei?
 
Quanto tempo è passato, Rukia?
Quanti giorni?
Quante ore?
Quanti minuti, quanti secondi? Quanto, dall’ultima volta che ti ho vista?
 
E quanto tempo dovrà ancora passare prima che possa vederti di nuovo?
 
Avevi detto che se anche io non avessi potuto vederti, tu avresti continuato a guardarmi.
Lo stai facendo, ora? Mi stai guardando?
Forse sì.
Forse ti sto facendo pena. Forse stai ridendo di me. Ne avresti tutte le ragioni.
Sono patetico, non è vero? … Lo sono, senza di te.
 
Mi sento perso, Rukia. Ho bisogno che tu sia lì, sempre un passo davanti a me, a guidarmi. Ho bisogno che ti volti indietro a guardarmi, ad aspettarmi. Ho bisogno che chiami il mio nome.
 
… Sempre un passo davanti a me. Sempre.
Ed io che non faccio che rincorrerti, sperando un giorno di riuscire a raggiungerti. Sperando un giorno di riuscire a camminare al tuo fianco… tenendoti per mano.

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Capitolo 6
*** IchiRuki: Attimi di vita ***


NDA: Mi sono sempre chiesta come fossero Icchi e Nee-san "dietro le quinte" di Candeggina.
Beh, ecco a voi piccoli spezzoni, attimi di vita, che nella mia mente da fangirl sono straconvinta abbiano condiviso.
Immagine ispiratrice della prima flash -> http://imageshack.us/photo/my-images/197/481882.jpg/


Ichigo: « Rukia! »

Rukia:  « I-Ichigo! »
Ichigo:  « Mi hai fatto prendere un colpo! Non girare per casa mia nel bel mezzo della notte in questo modo! »

Rukia:  « Scusa. »
Ichigo:  « Beh? Che ci fai ancora sveglia? »
Rukia:  « Non sono affari tuoi! Tu piuttosto, perché sei ancora sveglio? »
Ichigo:  « Non sono affari tuoi. »
Rukia:  « N-non... non riesco ad addormentarmi. »
Ichigo:  « Aaah, ho capito. »
Rukia:  « Che hai capito? »
Ichigo:  « Hai fatto un incubo. »
Rukia:  « T-ti sbagli! »
Ichigo:  « Ho due sorelle minori, è impossibile che mi sbagli su una cosa del genere. »
Rukia:  « Invece ti sbagli! Sono grande abbastanza per passarci sopra, dopo aver avuto un incubo! »
Ichigo:  « E allora perché stai tremando? »
Rukia:  « P-perché ho freddo! »
Ichigo:  « Ma se hai addosso pure quella stupida coperta! »
Rukia:  « Stupida coperta?! Questa è l’esclusiva coperta di Chappy, non è stupida! »
Ichigo:  « Appunto per quello lo è. »
Rukia:  « Sei tu lo stupido! Non capisci niente! »
(dopo una buona mezzora di insulti)
Ichigo:  « Allora? Su che cos’era l’incubo? »
Rukia:  « T-ti ho detto che non ho avuto un incubo. Sei davvero supido… »
Ichigo:  « Certo, certo. »


-


Ichigo: « Ohi, Rukia. Se ti facessi una domanda, mi risponderesti dicendo la verità? »
Rukia: « Dipende dalla domanda. »

Ichigo: « … »
Rukia: « Fammi questa domanda, Ichigo. »
Ichigo: « Chi era Kaien Shiba? »

Rukia: « Era… era il vice-capitano della 13ª brigata. »
Ichigo: « No, voglio sapere chi era per te. »
Rukia: « Era il capitano della XIII brigata. Era… il mio maestro. Ed era… l’uomo che amavo. »
Ichigo: « Io e lui… ci assomigliamo un po'? »

Rukia: « Per niente! Kaien-dono era un uomo davvero in gamba! Una persona meravigliosa! »
Ichigo: « Stai cercando di insultarmi?! »
Rukia: « Mpf. »
Ichigo: « Tch! Vai al diavolo! » (se ne va)
Rukia: « Forse un po’… Solo un po’. »


-
NDA: immagine ispiratrice (una delle mie preferiteee!) -> http://imageshack.us/photo/my-images/15/444754.jpg/


Ichigo: « Ora che ci penso, sei davvero bassa. »
Rukia: « Zitto, stupido. »
Ichigo: « No, ma sul serio, quando devi prendere qualcosa che sta davvero in alto come fai? »
Rukia: « Mi arrampico. »
Ichigo: « Ah ah ah, vorrei davvero vederti! »
Rukia: « Ah sì? Bene allora, guarda e impara.
»

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Capitolo 7
*** IchiRuki: COLD. ***


NDA: POV di Rukia nel momento dell’addio con Ichigo e nel dopo.
Cioè, io... ;AAA;

 
~
 
Sento una folata di vento scompigliarmi i capelli.
Continuo a guardarti, cercando nei tuoi occhi il mio riflesso.
Non c’è.
Tu ormai non puoi più vedermi.
 
   « Ciao, Rukia. »
 
Le tue labbra si schiudono in un sorriso.
Pronunciano parole che non vorrei sentire.
Parole che non mi merito.
Parole che finiranno perse nel vento.
 
   « Grazie. »
 
Perché mi ringrazi, stolto?
Non dovresti.
No, non dovrebbe essere così.
 
Provo l’impulso di avvicinarmi, di sfiorarti il viso.
Sentiresti il calore della mia mano, della mia anima, anche se non puoi vedermi?
 
No, non potresti sentire un calore inesistente.
 
Sento una folata di vento scompigliarmi i capelli, ormai più corti.
Continuo, continuo a guardarti, cercando nei tuoi occhi il mio riflesso.
Non c’è.
Tu ormai non puoi più vedermi, da molto, troppo tempo.
 
Ma io posso.
Ed è questo che mi sta... lentamente uccidendo dentro.
Mi ricordi almeno un po’, Ichigo?
 
Perché l’unico posto in cui posso vivere, è nei tuoi ricordi.
 
Perdonami.
Non posso permettere che tu mi veda così.
 
Ho freddo.
Mi sento... congelare.

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